Econotizie per gli amanti della natura e del bello

anno 1 • maggio 2011

in collaborazione con FAITA

natural-mind.it

Magazine prodottocon energia certificata

STILI DI VITA1°maggio contestato

ITINERARI DI Dubai, l’altro Islam

Le oasi del camping in Italia

RECEPTION

HOBBY & SALUTEVita da celiaco

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Caro lettore,

è alle porte la stagione delle vacanze. Seguendo la

nostra naturale vocazione, abbiamo dato più spazio a

quelle all’aria aperta. Questo settore del turismo italia-

no è l’unico in progresso nel contesto della perduran-

te, sfavorevole congiuntura economica che continua

ad affliggere il mondo occidentale. Merito dei prezzi

contenuti, ma anche del maggior comfort e relax che

oggi assicura l’hôtellerie en plein air, come la chiama-

no i francesi, leader di settore in Europa. In questo nu-

mero cominciamo dal Litorale del Cavallino, fra Vene-

zia e Jesolo, un viaggio fra le oasi del camping in Italia,

con uno sguardo alle bellezze artistiche nelle vicinan-

ze, che costituiscono un motivo di attrazione unico sia

per gli italiani che per gli stranieri. Le altre rubriche ci

portano a Dubai, l’altra faccia dell’Islam, a ragionare

sulla festa del primo maggio, ad occuparci di musica,

di sport all’aperto e di molto altro. Non manca il solito

racconto per i junior di casa.

Buona lettura!

La redazione

Tempo di vacanze

natural mind®

Econotizie per gli amantidella natura e del bello

Periodico online del Club‘natural mind’

Anno 1Maggio 2011

REDAZIONE,COORDINAMENTO E PUBBLICITÀ

Dall’esperienza ultraventennale dimarketing, comunicazione ed edizione

di Make Tailored Advertising Srlinfo@maketa.it

FOTOGRAFIEiStockphoto, Fotolia, archivi privati

PROGETTO GRAFICOMake Tailored Advertising Srl

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DUbAI, L’ALTRO ISLAMArmonia fra civiltà araba e occidentale

ITINERARI DI

RECEPTION

SFIDE & SPORT

HObby & SAluTE

LE OASI DEL CAMPING IN ITALIA La Spiaggia del Cavallino

LA CASA MObILE Hotel all’aria aperta

SPORT DELL’ARIAEmozioni senza limiti

VITA DA CELIACOL’importanza di una corretta educazione alimentare

IL bENESSERE E LA QUALITA’

45Il Club NATuRAl MINDLA POSTA DEI LETTORI

42E-SHOPPINGCIAO LORENzO Il libro da regalare ai nonni

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1° MAGGIO CONTESTATO Festa del lavoro o dei lavoratori?

GOOD VIbRATIONS Suoni che muovono le emozioni e le folle

RICETTE ARAbE I Falafel

IN FONDO AL MARE Le avventure di Luc, Lazo e Full

STIlI DI VITA

PASSIONI

A GuSTO MIO

JuNIOR Club

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ITINERARI DI

Se non fosse un paragone fuor-viante per l’immagine legata al gioco d’azzardo che ha Las

Vegas e dal quale la città che ci ap-prestiamo a descrivere si tiene alla larga nel pieno rispetto della tradi-zione coranica, si potrebbe ben dire che la Dubai di oggi rappresenta, in

maniera ancor più accentuata, il fervore edili-

zio e l’espansione vorticosa che la capitale del Nevada ha sempre avuto nel corso della sua storia. L’elemento che più accomuna le due città è l’ampio e continuo riscatto del deserto attraverso la costruzione di nuovi edifici, con fantasia architet-tonica scevra da qualsiasi comples-so verso il passato e aperta alle in-novazioni più acute. Ovunque, una

selva di gru altissime che

DUBAI, L’ALTRO ISLAMArmonia fra civiltà araba e occidentale nella città del futuro

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ITINERARI DI

lavorano giorno e notte ad innalza-re grattacieli e quartieri dall’aspetto ultramoderno, attraversati da auto-strade a sei corsie sulle quali corrono immensi SUV e auto di lusso, favo-riti dalla benzina a prezzi stracciati. Proprio per questo i trasporti pubblici urbani, ancorché agevolati da cabi-ne con aria condizionata alle ferma-te dei bus, hanno poco mercato e la gente preferisce spostarsi in proprio. E’ una delle tante anomalie di Dubai, uno dei sette piccoli Emirati che for-mano la UAE (United Arab Emirates), dove il petrolio che

rende ricchi i paesi arabi rappresen-ta soltanto il 4% delle risorse. Il resto, e cioè la stragrande maggioranza, è fornito dai proventi di un paradiso fi-scale che favorisce il commercio, gli investimenti esteri, il turismo e, di conseguenza, lo sviluppo della stes-sa attività edilizia alla quale il budget dell’emirato destina addirittura il 40% delle spese, in un circolo virtuoso dove ricchezza attrae ricchezza per pro-durre nuova ricchezza.L’opulenza

DUBAI, L’ALTRO ISLAM

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ITINERARI DI

della città è resa visibile dalle co-struzioni che sono ormai diventate il simbolo di Dubai nel mondo, come il Burj al-Arab (letteralmente “Torre degli Arabi”), detto anche La Vela per la sua forma. Questo fantastico hotel a 7 stelle, inaugurato nel 2002, oltre ad essere il secondo più alto al mondo con i suoi 321 metri, è la celebrazione dell’extra lusso. La più economica delle sue 202 suite co-

ITINERARI DIsta la miseria di 600 euro a notte ed i miliardari che lo frequentano possono direttamente atterrare con l’elicottero sulla piattaforma a 211 metri d’altez-za dove Federer e Agassi giocarono a tennis il giorno dell’inaugurazione.Ma, nella corsa al sensazionale, la fama del Burj al-Arab è già stata in parte oscurata dai nuovi complessi residen-ziali di lusso sorti come funghi lungo la Jumeirah, la lunga spiaggia bianca di Dubai. O dai centri commerciali ex-tralarge, come il Mall of the Emirates dove si può perfino sciare in pieno de-serto, ovviamente su neve artificiale. Accanto alla moderna Dubai, nel-la laguna del Creek, sopravvivono i vicoli intricati e gli antichi mestieri della città vecchia, con il souk dell’o-ro e delle spezie ed i tipici ristoran-ti dove si mangia pesce fresco e si fuma il nargilè. Qui, come altrove, i natii di Dubai ostentano i loro inami-dati e candidi galabeya (camicioni), gli uomini, e preziosi scialli o, mol-to più raramente, i burqa, le donne.Alla fine, ciò che colpisce di più nella modernissima Dubai è proprio la pa-

cifica convivenza tra usi e consumi, compresi l’ombelico scoperto delle ragazze ed i sorrisi e la gen-tilezza riservati agli stranieri.Non a caso, per molti gio-vani, la squadra del cuo-re è il Manchester United.

Ulisse

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STILI DI VITA

Mai nessun primo di maggio è stato così contestato come l’ultimo. Due le ragioni di la-

mentela, soprattutto da parte di lavo-ratori e sindacati di sinistra: la coinci-denza a Roma con la santificazione di Papa Wojtyla, che ha tolto alla gior-nata il suo tradizionale sapore laico, e l’apertura dei negozi, che è appar-sa come una violazione dell’obbligo morale di non lavorare in quel giorno. Come premesso in altre occasioni, il nostro non è un magazine politico e la nostra scelta editoriale è quella di stare lontani da qualsiasi simbo-lo di partito. Cionondimeno, il primo maggio è una festa di tutti e le que-stioni che hanno agitato quella ap-pena trascorsa possono benissimo ricondursi nel tema della nostra ru-

brica, che tratta di stili e maniere di affrontare un aspetto dell’esistenza.Proprio perché è una festa di tutti, ci sembra che i motivi di contrapposizio-ne alla celebra-zione del primo maggio di quest’an-no siano inaccettabi-li per lo stesso, iden-tico motivo. La gran parte dell’enorme folla presente alla consacra-zione di Papa Wojtyla era costituita da lavoratori, i quali hanno avuto nello stes-so giorno una duplice, libera e grande occasione di festa. La coinci-denza non ha certamente avversato la celebrazione storica ma, semmai,

1° MAGGIOCONTESTATO

Festa del lavoro o dei lavoratori?

STILI DI VITA

Festa del lavoro o dei lavoratori?

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l’ha arricchita di nuove presenze.L’apertura dei negozi riguarda, in pari modo, lavoratori che, sempre libera-mente, hanno deciso di lavorare per offrire servizi utili o addirittura indi-spensabili ad altri lavoratori in festa. S e si seguisse rigidamente il princi-

pio di astensione totale dal lavoro il primo maggio,

dovrebbero ripo-sare anche

decine di altre ca-tegorie di

lavoratori la cui opera

giornaliera è indispensabile

(es. medici, infermieri, ecc.). Del resto, la celebrazione del primo

maggio non nasce per festeggiare il riposo, ma l’adeguamento delle con-dizioni di lavoro a situazioni di orario, ambiente e modalità compatibili con l’evoluzione storica della nostra so-

cietà. In buona sostanza, come una celebrazione del progresso sociale. La stessa data prescelta vuole ricor-dare quel 1° maggio del 1886 in cui, coronando il movimento eight-hour day (8 ore di lavoro, 8 di ricreazione, 8 di sonno), la Federation of Organi-sed Trades and Labour Unions ame-ricana annunciò la riduzione dell’o-rario di lavoro ad otto ore al giorno, contro le massacranti 13 –14 di allora.Questa condizione e molte altre a tutela della salute fisica e mentale del lavoratore sono state ormai con-solidate, mentre il lavoro continua ad essere la maggiore risorsa obiet-tiva dell’uomo. Per questo ritenia-mo più idonea la celebrazione del primo maggio come “Labour Day”, Festa del Lavoro, all’anglosasso-ne, invece di Festa dei Lavoratori.

Tiffany

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RECEPTION

Con questo numero di natural mind® iniziamo una rassegna delle località turistiche italiane

più attrezzate per il camping e più fre-quentate dai campeggiatori italiani e stranieri. Non volendo parteggiare per nessuna di queste località, tutte attra-enti come si conviene ad un compar-to turistico che è secondo in Europa soltanto a quello francese, comin-

ciamo dal nord Italia e, più precisa-mente, dalla Spiaggia del Cavallino.Con questo nome è riconosciuto il trat-to di litorale che va dal lido di Venezia a quello di Jesolo, la cui caratteristica principale dal punto di vista del cam-ping è quella di rappresentare il primo storico affaccio sul mare per i nord europei che valicano le Alpi. Per tale circostanza, il Cavallino rappresenta

Le oasi del camping in Italia La Spiaggia del Cavallino

RECEPTION

una realtà turi-stica privilegiata, sia per l’enorme quantità di turisti stranieri che riceve, sia per le dimen-sioni e l’organizzazione delle sue strutture e sia, infine, per la sua stagione, più lun-ga di quella di molte al-tre località italiane, malgrado u n clima ed un mare forse meno appetibili. Nel tempo, il Cavallino ha saputo trar-re un eccellente vantaggio dalla gran-de voglia di mare e di sole dell’Europa continentale dopo i suoi lunghi e fred-di inverni, al punto da rappresentare, oggi, un prezioso laboratorio al quale il turismo di massa si ispira per rag-giungere il successo. Ad ondate che coincidono con le scadenze locali del-la scuola e delle ferie estive, danesi,

olan-desi, sviz-

zeri, austriaci, tede-schi e, più recentemente, abitanti dell’Est affollano i circa 30 camping del Cavallino con nu-meri da capogiro, fino a 7-8.000 turisti al giorno in certe strutture. Lì trovano tutto ciò che serve per una vacanza rilassante, ma anche fornita di quelle iniziative che il turista estivo si aspetta per riempire la propria gior-nata: chilometri di spiagge pettinate e pulite, piscine di varie dimensioni,

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RECEPTION

sport acquatici e non, parchi gioco e baby sitter per i più piccoli, intratteni-menti serali, negozi di ogni tipo, tanto da rendere autosufficiente il campeg-gio, ristoranti e pizzerie per tutti i gusti. E poi, tanto verde, ampi parcheg-gi, spazi confortevoli attrezzati per ogni tipo di accommodation scelta dal campeggiatore: la classica e ru-stica tenda, la tradizionale ma ormai desueta roulotte, le più sofisticate case mobili, in grado di compete-re con le migliori camere d’alber-go quanto a comfort, il moderno camper, con tutti i servizi necessari.Basta scorrere una guida del turi-smo all’aria aperta, come viene or-

mai definito il segmento che interes-sa i campeggi ed i villaggi, e cercare la Spiaggia del Cavallino per avere conferma di ciò. Strutture come Ma-rina di Venezia (700M mq per 3.000 piazzole), Union Lido (600M mq per 2.975 piazzole), Camping Ca’ Sa-vio (268M mq per 1.500 piazzole) sono dei veri e propri paesi disegna-ti specificamente per la vacanza a contatto con la natura e, tuttavia, ri-colmi di attrattive e servizi esclusivi, indispensabili per il turista di oggi. E per chi abbia voglia di mettere il naso fuori dal campeggio per una escursione, c’è l’imbarazzo della scelta. Venezia è addirittura raggiun-

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RECEPTION

gibile in battello, mentre con qualche chilometro di macchina si può arriva-re a Treviso, Verona, Padova ed altre località che fanno dell’Italia l’inegua-gliabile “Terra del Sole e dell’Arte”.Per questo e per la sua particolare di-slocazione geografica, la Spiaggia del Cavallino è la meta preferita dai turi-sti dell’aria aperta, in particolare da quelli nord europei. Da sola, assorbe circa un quarto di tutto il turismo ita-liano di settore suddiviso, a sua vol-ta, fra un quarto di italiani e tre quar-ti di stranieri, tedeschi innanzitutto. Un degno biglietto da visita per un Paese che vive molto di turismo.

Chaperon

Foto concesse dall’Azienda di Promozione Turistica di Venezia Att di Cavallino Treporti

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RECEPTION

Com’è noto, la Serenissima sorge su un arcipelago di 118 isolette in-tersecate da 150 canali e collegate fra loro da più di 400 ponti. E que-sto, unito alla sua lunga storia e alla ricca offerta di musei, chiese, ras-segne d’arte d’ogni genere, la rende una tra le città più visitate al mondo.Dall’imbarcadero di Punta Sabbio-ni, si può raggiungere Venezia in circa 40 minuti con una motonave che parte ogni mezz’ora. Il viaggio dura circa 40 minuti, durante i qua-

li si passa in prossimità dei Giardini della Biennale e si attraversa il ba-cino di S. Marco, per sbarcare infi-ne a pochi passi da Palazzo Ducale.

Su www.turismovenezia.it sono di-sponibili molti itinerari tipici e/o tema-tici alla scoperta di Venezia e del suo territorio ricco di suggestioni, infor-mazioni sugli altri collegamenti da/per la città, notizie su concerti, mostre, fiere, mercatini e feste tradizionali.

Italia, terra del sole e dell’arte Una combinazione unica al mondoTutte le statistiche più accreditate sono concordi nell’assegnare all’Italia la palma del Paese con le maggiori ric-chezze artistiche al mondo. Un vanto non da poco, per una nazione che rap-presenta meno di un centesimo della popolazione mondiale. Un vanto, ma anche una grande opportunità per il

turismo italiano. Per questo, abbiamo deciso di affiancare alla nostra rubri-ca “Le oasi del camping in Italia” un richiamo alle bellezze artistiche pros-sime alle località delle quali parliamo.

VENEzIA

RECEPTION

Firenze

Perugia

Roma

Bologna

Venezia

Trieste

Trento

MilanoAosta

Torino

Genova

Ancona

L’Aquila

Campobasso

Napoli

Bari

Potenza

Catanzaro

Palermo

Cagliari

CAMPING CA’ SAVIOCavallino Treporti (VE)

VILLAGGIO DEL SOLEMarina Romea (RA)

PARCO VACANZE RIVAVERDE

Marina di Ravenna (RA)

VILLAGGIO DEI PINIPunta Marina Terme (RA)

HOLIDAY VILLAGE FLORENZ

Lido degli Scacchi (FE)

VILLAGGIO PINETAMilano Marittima Cervia (RA)

CAMPING VILLAGE DON DIEGOGrottammare (AP)

CAMPING EUCALIPTUSAlba Adriatica (TE)

VILLAGGIO CAMPING LIDOMaccagno (VA) VILLAGGIO CAMPING BOSCOCannobio (VB)

CAMPING VILLE DEGLI ULIVIMarina di Campo (LI)

CAMPING CANAPAIRio Marina (LI)

CAMPING RESIDENCE AMIATACasteldelpiano (GR)

VILLAGGIO CAMPING LE MARZEMarina di Grosseto (GR)

CAMPEGGIO SUMMERLANDViterbo

HAPPY VILLAGE & CAMPINGRoma

VILLAGGIO CAMPING TESONISMarina di Tertenia (OG)

HOTEL PICCADA & APPARTAMENTI LA GALATEAPalau (OT)

CAMPING MIRAGEBarano d’Ischia (NA)

CAMPEGGIO EUROPATerracina (LT)

LE PALME VILLAGETerracina (LT)

GREEN VILLAGEMarina di Camerota (SA)

I campeggi preferiti diItalia, terra del sole e dell’arte Una combinazione unica al mondo

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Da quando, un paio di anni fa, FAITA FederCamping, la Fe-derazione che raggruppa i

camping ed i villaggi turistici, è riusci-ta ad ottenere una deroga alla legge che prevede-va anche per le case mobili una regolare li-cenza edilizia, questo tipo di accommoda-tion è sempre più in sviluppo.Il campeggia-tore di oggi rimane fedele alla for-mula di vacanza a contatto diretto con la natura. Tuttavia, ha piacere di coniugarla con alcune comodità alle quali è abituato e che sono or-mai essenziali anche per chi provie-ne da un’attitudine alla vita spartana. E l’efficiente casa mobile di oggi, con i

suoi ampi spazi, il suo arredamento ed i suoi comfort da buona camera d’al-bergo con uso di cucina, garantisce pienamente questo connubio. Inoltre, con la sua disponibilità di più stanze e

posti letto, favo-risce sia l’aggre-gazione familiare che quel minimo di privacy de-siderato anche quando si vive a cielo aperto. In sostanza, la

casa mobile av-vicina sempre di più il campeggio al classico villaggio turistico, con le stes-se attrezzature sportive e la stessa for-mula di animazione, mantenendo, tut-tavia, il tradizionale maggior contatto diretto con la natura e con il verde. Non a caso, la FAITA FederCamping cura gli interessi di entrambe le categorie.

La casa mobileHotel all’aria aperta

RECEPTION

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Siete numerosi a scoprire e risco-prire il piacere di fare camping in chalet e case mobili. Questo

stile di vacanza, conviviale e vicino alla natura, vi permette di viaggia-re in grande comfort a prezzi piccoli.

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La Philips (Royal Philips Elec-tronics) è sempre più concen-trata nell’innovazione verde,

allo sviluppo della quale ha destina-to 2 miliardi di euro, da spendere en-tro il 2015 nei processi produttivi dei suoi tre settori strategici: Healthca-re, Lighting e Consumer Lifestyle. L’impegno Philips nel proporre so-luzioni e prodotti sostenibili ha per-messo di raggiungere già un’inciden-za del 38% dei “green products” sul fatturato globale (rispetto ad un’incidenza del 31% nel 2009).Nel mercato dei televisori, Econova LED TV1 è il TV LED più verde d’Eu-ropa. Con telecomando solare, è in grado di ridurre il consumo energe-tico fino al 60% – il più basso della

categoria - garantendo immagini di primissima qualità. Inoltre, è costrui-to con materiali riciclati e facilmente riciclabili mantenendo tuttavia inalte-rata la sua straordinaria qualità grazie al robusto rivestimento in alluminio.Insignito del premio European Green TV 2010-2011 dall’Associazio-ne European Imaging & Sound (EISA), Econova LED TV riceverà la classifica-zione A+ in occasione dell’introduzio-ne dell’Etichetta Energetica Europea.

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I “green products” di Philips

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa sostenibile EcoVision5 di Philips

visita www.philips.com/about/sustainability

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visita asimpleswitch.com

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I falafel

A GUSTO MIO

Ricette arabeQuesto mese vi proponiamo una ricetta che ha un duplice legame con il numero che state leggendo. Non solo è un tipico piatto me-diorientale molto sfizioso che si sta pian piano diffondendo in Ita-lia, ma è anche gluten-free, adatto alle persone affette da celiachia.

• 200/300grdicecisecchi

• 1cipollagrande

• 1o2spicchidiaglio

• 2cucchiaidiprezzemolo

tritato

• 1cucchiainodicuminoin

polvere

•

• 1/2cucchiainodicoriandolo

• saleq.b.

• pepeq.b.

• olioperfriggere

• farinadiceci(1o2

cucchiaisenecessaria)

Se ogni volta che entrate in un take away arabo ordinate solo il kebab, vi perdete una leccornia tipica della cucina arabo-israelia-na che spopola in Medio Oriente. Semplici da preparare, i falafel

sono ottimi da utilizzare come antipasti o come spuntini per un aperitivo.

Dosiper4/6persone

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A GUSTO MIO

Mettete a ba-gno per 12 ore i ceci in una ciotola grande (meglio se si usa acqua calda). Dopo scolateli, metteteli in un frullatore con cipolla, aglio, prezzemolo e frullate fino ad ottenere un composto che non sarà completamente cremoso ma un poco granuloso. Aggiungete sale, pepe, cumino e coriandolo. Se l’im-pasto risulta troppo morbido ci si può aiutare con un cucchiaio di farina di ceci o quella per pane Schar. Fate riposare mezz’ora e poi forgiate delle pol-pettine piccole tonde ma un po’ piatte, passando-le leggermente nella fari-na o infarinandovi le mani. Lasciate riposare per 20 minuti e poi friggetele in olio caldo facendole dorare bene. Possono essere usate come an-tipasto (in questo caso, la grandezza ideale è una via di mezzo tra una nocciola e una noce) o come secondo piatto

so-pra un letto di insalata mista. Sono ottime sia calde che fredde, rigoro-samente accompagnate da abbondante Hummus.

Epicuro

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PASSIONI

Ognuno di noi ha una canzone preferita, un pezzo in grado di regalare emozioni così pro-

fonde da farci commuovere o sorri-dere, una melodia suggestiva capace di cambiarci l’umore. Alzi la mano chi non ha mai provato una forte sensa-zione ascoltando una musica specia-le forse legata a qualche ricordo toc-

cante. Sarete probabilmente in pochi perché la musica ha questo potere. E’ capace di far provare le più inten-se emozioni nella pancia e nel cuore, creando i più svariati scenari nella no-stra testa. E’ uno speciale percorso multisensoriale che parte dai suoni passando direttamente per sensa-zioni fisiche fino ad arrivare alle im-magini interne. Wikipedia suggerisce

che “La parola musica deriva dalla parola greca mousa, ‘musa’. L’idea occidentale di musica è quindi ge-neralmente collegata alle muse e in questo senso alludeva ad ogni scien-za ed arte che risveglia l’idea di cosa perfetta, gradevole e ben ordinata…”E’ dalla notte dei tempi, forse ancor prima della parola, che gli uomini e

le donne hanno sentito la necessità di comunicare attraverso questo co-dice non verbale così semplice e al tempo stesso raffinato ed efficace. Da allora la musica si è evoluta ed ha portato sempre più persone a scopri-re il suo enorme potere aggregante. Pensiamo a quante persone hanno partecipato ai grandi eventi musicali della storia come Woodstock, Simon

Suoni che muovono le emozioni e le folle

Good vibrations

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PASSIONI

Suoni che muovono le emozioni e le folle

& Garfunkel a Central Park, l’Oxyge-ne Tour di Jean-Michel Jarre (che portò 3,5 milioni di persone a cele-brare l’850° anniversario di Mosca), i Queen del Live Aid contro la fame nel mondo a Wembley e tanti altri.Quindi sembra che sia proprio la na-tura o comunque l’aria aperta l’arena migliore per godere a pieno di que-

sta esperienza. Forse è per quel senso di libertà, forse per il desi-derio di condivi-

sione delle emozioni che ogni anno, con la bella sta-g i o n e ,

vengono organizzati in tutto il mondo concerti di ogni tipo e genere, dai

PASSIONI

grandi eventi alle piccole realtà lo-cali, dai gruppi emergenti ai mostri sacri. L’incredibile virtù della musica è quella di essere un’arte veramente open source. Tutti possono averne accesso in maniera semplice e porta-re il proprio contributo o trasmettere il proprio mondo a qualunque livello.Basta prendere una vecchia chitar-ra, la pianola impolverata in soffitta e provare qualche nota, magari cer-cando di risuonare i pezzi preferiti.

E’ proprio in quel momento, quando quelle due note si armonizzano una dietro l’altra o quando tre accordi ben messi insieme risuonano nella pancia, che il prodigio è avvenuto, lo stesso incantesimo che unisce musicista e ascoltatore, cantante e mare di folla, fatto di buone vibrazioni, come can-tavano 50 anni fa gli immortali Beach Boys sulle spiagge della California.

Leonardo

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SFIDE & SPORT

Sport dell’ariaEmozioni senza limiti

L’aria e il volo sono da sempre sinonimo di libertà e sfida della natura. Il cielo è quella frontie-

ra astratta che da sempre affascina l’essere umano, lassù dove volano solo gli uccelli e i sogni. Icaro, i fra-telli Wright, Lindbergh, l’eccentrico Howard Hughes, protagonista del film The Aviator, sono solo alcuni nomi fra i grandi pionieri dell’etere.Oggi questo istinto di controllare la natura può essere ancora soddisfat-to praticando alcune attività al limi-te fra l’agonismo e lo sport estremo.Gli Sport dell’aria sono tutte quel-

le attività pratica-te in cielo e regolate, a livello internazionale dalla Fédération Aéronau-tique Internationale ed a li-vello nazionale italiano dall’Aero Club d’Italia. Le discipline comprese sono l’acrobazia aerea, dove uno o più aerei, a scopo di addestramento operativo (combattimento) o spetta-colo (air shows), eseguono incredibili manovre aeree. Il deltaplano, dove il pilota guida il suo mezzo senza moto-re (volo libero) solo spostando il peso del corpo e sfruttando le correnti. Il

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SFIDE & SPORT

pallone aerostatico, che riesce a sollevarsi da terra grazie al riscalda-mento dell’aria all’interno del pallone e a muoversi grazie al vento. Il para-cadutismo o skydive (nella versio-ne agonistica), un tuffo nel vuoto da più di 4000 metri con il solo ausilio del paracadute. Il parapendio (altro forma di volo libero), dove il pilota si tuffa da un pendio sufficientemente inclinato per spiccare il volo, attac-cato ad un’ala (una specie di para-cadute chiamato tecnicamente vela). Il volo a vela (altro esempio di volo libero), dove viene usato un aeromo-

bile senza motore, sfruttando anche in questo caso le correnti ascen-sionali. E’ considerato sport dell’a-ria addirittura l’aeromodellismo. Da alcuni anni i temerari che si cimen-tano nelle attività “volanti” sono au-mentati vertiginosamente. Alla base di tale diffusione c’è l’avvento delle nuove tecnologie che rendono que-ste attività sempre più sicure. Es-sere trasportati dal vento o librarsi in volo e ammirare l’immensità del paesaggio sottostante è un’idea ori-ginale per una vacanza mozzafiato. Il cielo ed il panorama si fondono in un tutt’uno, regalando all’esperienza sensoriale un nuovo punto di vista.

Olimpia

Voli in mongolfiera per coppie o gruppi di 5 persone, con partenze da Lucca, Monte, Firenze e Siena. Per informazioni:www.mediaballoons.com info@mediaballoons.comAntonio Lo Franco

MEDIAbALOONS

HObbY & SALUTE

Vita da celiacoL’importanza di una corretta educazione alimentare

La celiachia è un’intolleranza permanente alla gliadina, un componente del glutine, la par-

te proteica di molti cereali come fru-mento, orzo, segale, far-ro e kamut. A causa di questa malattia il siste-ma immunitario viene

erroneamente atti-

vato dalla gliadina a produrre citochi-ne, sostanze di difesa che agiscono contro l’intestino del celiaco (mucosa duodenale), provocando un appiatti-mento dei villi e causando gravi pro-blemi di malassorbimento dei nutrien-ti, con conseguente dissenteria, dolori addominali e marcata perdita di peso. Altri sintomi possono essere caren-za di ferro, osteoporosi, lesioni cuta-nee tipiche. In alcuni casi la malattia

può anche essere asintomatica.

L’incidenza di questa intolleran-za in Italia è stimata in un sog-

getto ogni 100/150 persone. Ne sono stati diagnosti-

cati ad oggi

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circa 85.000 casi. Ogni anno ven-gono effettuate 5.000 nuove dia-gnosi e nascono 2.800 nuovi celiaci.Oggi l’unica terapia riconosciuta è la dieta priva di glutine che deve es-sere molto rigorosa. Infatti non ba-sta eliminare pasta, biscotti, pizza e pane, che sono gli alimenti più comu-ni contenenti il glutine, perché l’ag-guato è ovunque: gelati, salumi, ca-ramelle e molti altri cibi confezionati possono contenerlo non solo come ingrediente, ma anche per contami-nazione incrociata tra alimenti di-versi o ambientale, ad esempio se la produzione avviene in ambien-ti dove si lavorano anche sfarinati.

Se si rispetta rigorosamente la dieta, i problemi spariscono gra-dualmente, ma, come è intuibile, possono insorgere risvolti sociali o psi-cologici, soprattutto negli adolescenti.Infatti, quando si decide di mangiare fuori o di partire per un viaggio, si pos-sono incontrare delle difficoltà serie.Il più delle volte ci si limita a ordi-nare un caffè o addirittura ci si por-ta il cibo da casa, per non rinunciare

al piacere di una cena con gli ami-ci senza rischiare di sentirsi male. Vita da celiaco

HObbY & SALUTE

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HObbY & SALUTE

Fortunatamente sul sito dell’Asso-

ciazione Italiana Celiachia (AIC),

w w w. c e l i a c h i a . i t , è possibile

individuare i bar, i ristoranti o le ge-

laterie che hanno aderito al progetto

Afc (Alimentazione fuori casa). Gra-

zie a un corso base sulla celiachia

e sull’alimentazione senza glutine,

gli esercenti si impegnano a garan-

tire la non contaminazione da gluti-

ne dal processo di lavorazione fino

al servizio al tavolo della pietanza.

Anche se i locali dedicati sono ancora

relativamente pochi sul territorio ita-

liano (a tutto il 2008 erano solo 1.193 i

ristoranti/pizzerie, 264 le gelaterie e 13

i bar/caffetterie), una corretta educa-

zione alimentare e i giusti accorgimen-

ti, permettono a chi è celiaco di vivere

serenamente il rapporto con il cibo.

Crono

37Scopri il mondo Algida su: www.algida.it

Informazione pubblicitaria a cura di Algida

39 gelati Algida sono stati inseriti nel Prontuario degli Alimenti 2011 dell’AIC

Tutta la bontà di Algida Senza GlutineL’impegno di Algida in ambito di nutrizione, salute e be-nessere prosegue e si concretizza nello sviluppo di 12 gu-stosi nuovi gelati adatti alle esigenze dei consumatoriceliaci.Algida infatti, in aggiunta ai gelati già presenti nel Pron-tuario degli Alimenti 2010, ti offre 12 indimenticabili e gu-stose novità idonee a chi è intollerante al glutine:Magnum PistacchioMagnum Double Mini MocaccinoCalippo StrawberryWinx Surprise CupMax Surprise CupMax X-PopMax Gummy UpMax Red PowerCarte D’Or Sorbetto al limoneCarte D’Or PannaCarte D’Or FragolaCarte D’Or Fragola e LimoneLe novità Algida sono state approvate dall’AIC (Associa-zione Italiana Celiachia) per l’inserimento nel Prontuariodegli Alimenti 2011, da oggi ben 39 gelati Algida sono ido-nei per i celiaci.L’esperienza e la specializzazione nel tempo di Algida, ga-rantiscono ad ogni consumatore la tranquillità nel provareil piacere di un goloso e rinfrescante gelato.La certezza di ottenere un prodotto davvero sicuro ancheper i celiaci viene data dalle modalità produttive di Algidache, attraverso l’attenta scelta dei fornitori e l’adozione di

rigide specifiche qualitative, selezionatutte le materie prime con estrema

attenzione.Il gelato è costituito princi-

palmente da ingre-dienti semplici:latte, zuccheri,

proteine dellatte, grassianimali e ve-

getali, uova, cioccolato, frutta, addensanti, emulsionanti earomi. Tutti questi ingredienti utilizzati da Algida non con-tengono glutine.I nostri stabilimenti di produzione, altamente specializzati edotati delle più recenti tecnologie di processo, garantisconola soddisfazione delle rigide procedure messe in atto per lasicurezza del prodotto e la totaleassenza di cross contamination daallergeni, compreso il glutine. Intutti gli stabilimenti di produ-zione, le procedure vengono sot-toposte a verifiche periodicheinterne/esterne secondo le più ri-gide norme della qualità ISO.

publiredazionale_algida:publiredazionale_algida 08/04/11 17:07 Pagina 1

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HObbY & SALUTE

La primavera è finita, il

sole accompagna le no-

stre giornate e la voglia

di lavorare ci sta abbandonando

per lasciare spazio alle fantasie del-

le attese vacanze. Chi non associa a

questo pensiero l’idea del benessere?

Il desiderio e la ricerca di benessere

ormai è diventata una discriminante nel-

la scelta del soggiorno di vacanza e, per

questo motivo, tutte le strutture ricettive,

intese nel senso più generale possibile,

si stanno organizzando. Purtroppo, que-

sto boom sta portando alla diffusione di

realtà che, alla fine, non corrispondono

all’aspettativa di benessere degli ospiti:

si punta ad un’offerta qualsiasi pur di

mettere un piede nel mercato, trala-

sciando l’aspetto qualitativo e, anco-

ra peggio, culturale. Il benessere è

un concetto soggettivo, diverso

per ognuno di noi. Riu-

scire a materializzare

qualcosa che pos-

sa abbracciare le

esigenze di tutti

gli ospiti, spesso nemmeno pienamente

consapevoli di cosa stanno cercando, è

una delle maggiori difficoltà nella proget-

tazione di tali strutture. Non si tratta di

avere un bagno turco in più o la sauna

più tecnologica, alla ricerca di uno star

bene esclusivamente fisico: il desiderio

più inconscio è di un’armonia a 360° che

può partire dal corpo ma deve arrivare

alla mente, allo spirito, all’anima. Diventa

anche responsabilità del progettista cre-

are situazioni rispondenti a questi criteri,

affinché l’ospite possa essere accompa-

gnato lungo un percorso che non sia solo

una passeggiata tra giochi d’acqua ed

effetti speciali. Nel progetto di un centro

benessere è necessario dare forte valore

all’idea, alla creatività, ai nuovi concept!

Pretendiamo la qualità, per la rivalutazio-

ne di un settore che sia in linea con la

vera cultura del benessere, attraverso la

quale interpretare qualsiasi situazione.

Il benessere e la qualità

Arch. Stefano PediconiNuovi concepts di

benessere e ospitalitàwww.stefanopediconi.it

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Il benessere e la qualità

JUNIOR CLUb

Le storie di natura che raccontiamo hanno due scopi: divertire i junior di casa e, in questo caso, presentare loro una situazione relativa al mare, che li invogli ad approfondire la conoscenza di questo elemento.La storia seguente è adatta a ragazzi dai 9 ai 12 anni.

L’attività dei suoi genitori, scienziati famosi nel campo della fisica e dell’ingegneria,

avevano portato Luc, suo nonno pa-terno Lazo ed il fido cane Full sulla meravigliosa isola del Mar dei Carai-bi chiamata St. John. La scuola era finita ed erano appena cominciate le vacanze estive. Così Luc poteva de-dicarsi a tempo pieno ad una delle sue passioni, le immersioni subacquee in mare. L’isola di St. John, con la sua bianca sabbia di origine corallina, le

sue acque limpide e traspa-renti, la sua ricchis-

sima fauna marina era particolarmente adatta allo scopo. Ogni mattina Luc

preparava la sua tuta subacquea con le bombole ed il suo piccolo corredo di attrezzi da lui inventati e, in-sieme a Lazo e Full, si avviava verso la baia del Nido del Fal-co per immergersi. Nuotavano per un po’ all’in-terno della laguna, dove l’acqua è alta poco più di un metro, e poi, superata la barriera coral-lina che circonda l’isola, nonno Lazo e lui scendevano in pro-fondità, mentre Full rimaneva a galla ad aspettarli. Lo spetta-colo era affascinante. Negli an-fratti della barriera c’erano mi-gliaia di coralli e attinie rosse mentre nell’acqua cristallina nuotavano decine di pesci

Le avventure di Luc, Lazo e Full

In fondo al mare

JUNIOR CLUb

variopinti: tonni, cernie, mante gigan-tesche, polpi, seppie, sogliole e tanti altri. Un giorno, Luc e nonno Lazo scoprirono in fondo al mare il relitto di un galeone spagnolo affon- dato chissà quante centinaia di anni prima. La barca era adagiata sul fianco ed i coralli avevano ricoperto la sua sagoma, ma si distin-g u e v a n o ancora il ponte e gli albe-ri della vela.N o n -no Lazo s i avvicinò ad un oblò aperto sulla fianca- ta per guardare dentro il relitto ma, prima che si affacciasse, dall’oblò uscì un enorme tentacolo. In un lampo lo afferrò e lo avvolse, cercando di portarlo dentro. Il rumore delle sue pinne che sbatteva-no contro la fiancata fece accorrere Luc. Attraverso il vetro della masche-ra da sub, vide il terrore negli occhi del

nonno. Luc non si perse d’animo. Tirò s u b i - to fuori dalla sacca un fucile speciale che aveva in-

ventato, appoggiò la punta della canna sul mostruoso tentacolo e fece partire una sca-

rica elettrica. Il tentacolo

si con-t o r s e , ma non

mollò la p r e d a .

Ma Luc continuò a folgo- rarlo di sca-

riche e, alla fine, a fargli mollare la pre-sa e ritirarsi dentro l’oblò. Luc prese per un braccio nonno Lazo, stremato dallo sforzo di liberarsi e dalla paura, e lentamente lo riportò in superficie. Appena affiorati, gli tolse la maschera per farlo respirare meglio. Full, che li aspettava ormai da un’ora, si avvicinò e leccò sul viso Lazo, che apri gli occhi e, infine, sorrise. Il pericolo era scam-pato.

Fedro

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E-SHOPPING

CIAO LORENZOIl libro da regalare ai nonni

L’età del nonno, dopo quella del figlio e del padre, è l’età defini-tiva. Un’età che, molto più del-

le altre, marca il tempo e che, al suo inizio, può creare sgomento. Un’età che, oggi più che mai, segna il trapas-so fra i lenti e naturali ritmi millenari della vita dell’uomo e quelli frenetici e sempre più artificiali dell’età moderna.L’annuncio del primo nipote in arrivo spalanca d’improvviso la prospettiva della vecchiaia. Risuona come la trom-ba del silenzio dopo una lunghissima giornata di marcia, esaltante e fatico-sa. Così, l’idea di diventare nonno può istintivamente far puntare i piedi nel ten-tativo di fermare il tempo o rallentarlo.Invece, quando ci si accomoda dentro, si scopre che un nipote regala nuovi scopi e traiettorie alla vita, offrendo l’oc-

casione per un viaggio nella memoria alla ricerca di ciò che è stato e di ciò che potrà ancora essere. Un fil rouge che in questo libro, bello e tenero, di Luciano Lupi, ottimamente recensito da stam-pa e lettori, diventa una lettera d’amore da nonno a nipote, dall’ultima genera-zione della terra alla prima delle stelle.Il dialogo del nonno con Lorenzo, il ni-pote nascituro, affronta temi importanti diventando, pagina dopo pagina, una sorta di vademecum rigoroso ma senza pregiudizi, affettuoso e delicato, intelli-gente e moderno, in grado di aiutare fu-turi neo genitori o nonni a fornire risposte concrete ai tanti perché di figli e nipoti.

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“Ciao Lorenzo”,una lettera d’amore da nonno a nipote, dall’ultima generazione della terra alla prima delle stelle.

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Ciao Lorenzoè il regalo idealeper i neo nonnie i genitori

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2 PORSCHE 911 COUPE’ SC 3000 1979 NERO/NERI 18.000 Ottimo

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4 PORSCHE 928 COUPE’ 4400 1978 CELESTE MET./AVANA 9.000 Ottimo

5 PORSCHE 928 S2 COUPE’ 4700 1986 GRIGIO ANTR./NERI 12.000 Ottimo

6 PORSCHE 928 S2 COUPE’ 4700 1984 ROSSO/AVANA 10.000 Buono

7 PORSCHE 928 S COUPE’ 4700 1982 CELESTE/AVANA 5.000 Sufficiente

8 PORSCHE 944 COUPE’ 2500 1982 ROSSO/NERI 5.000 Buono

9 PORSCHE 924 TURBO 2000 1979 GRIGIO MET./AZZURRI 8.000 Perfetto

10 PORSCHE 924 ASPIR. GPL 2000 1981 GRIGIO MET./NERI 4.000 Buono

11 PORSCHE 924 ASPIR. GPL 2000 1981 NERO MET./NERI 5.000 Perfetto

12 PORSCHE 924 ASPIR. 2000 1981 GRIGIO MET./BICOLORE 3.500 Ottimo

13 MERCEDES 240 D LIMOUSINE 2400 1974 AVANA/CREMA 8.000 Perfetto

14 FORD SKORPIO LIMOUSINE 2800 1987 NERO/GRIGI 7.000 Ottimo

15 JAGUAR MKII 3.8 S 3800 1965 VERDE/BIANCHI 20.000 Perfetto

16 JAGUAR XJ6 4.2 MAN. GPL 4200 1974 VERDE/AVANA 8.000 Perfetto

17 JAGUAR XJ6 4.2 AUT. INIEZ. 4200 1982 BRONZO/VELLUTO 5.000 Buono

18 JAGUAR XJS COUPE’ AUT. 3600 1987 BLU SCURO/PELLE BIANCA 7.000 Ottimo

19 JAGUAR XJS COUPE’ AUT. 3600 1988 ROSSO MET./PELLE BIANCA 7.000 Ottimo

20 BENTLEY EIGHT AUT. INIEZ. 6750 1988 BIANCA/BIANCHI 18.000 Perfetto

21 FERRARI 308 GTB I 4 V. 3000 1983 ROSSA/NERI 40.000 Perfetto

N.B. Le indicazioni sullo stato delle auto sono relative a veicoli di oltre 20 anni e tengono conto dello stato diconservazione e del valore di mercato del modello, non escludendo l’opportunità di lavori di restauro a piacimento dell’acquirente.

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LA POSTA DEI LETTORIGrande successo per la nostra ecorivista! Continuate a scriverci i vostri commenti all’indirizzo survey@natural-mind.it; ci aiuteran-no a migliorare il magazine.

IL CLUb NATURAL MIND

Complimenti....è un buon prodotto.Pietro

Buongiorno.

mi state dando degli ottimi spunti per

le prossime vacanze.

Grazie di cuore.

Michele

Grazie per la rivista. Gli articoli sono sempre molto interessanti.Sandra

Gentile redazione, trovo la vostra rivista molto utile e di piacevole lettura. Ho an-che provato a preparare la caciata se-condo la vostra ricetta e devo dire che è venuta molto gustosa. Grazie e conti-nuate così. Emma

Ciao! Finalmente una rivista ben fatta per noi campeg-giatori.Cesare

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natural mind®, il magazine per chi ama l’aria, i viaggi e la natura edito da Make Tailored Advertising in collaborazione con FAITA FederCamping, è prodotto e distribuito nel rispetto dell’ambiente. I consumi di energia elet-trica legati alla produzione/invio delle newsletter di natural mind® del 2011 sono stati, infatti, certificati con “100% energia pulita Multiutility”.Certificare i propri consumi energetici equivale ad utilizzare energia elettrica in-teramente prodotta da fonte rinnovabile: la certificazione "100% energia pulita” è basata sull'immissione in rete (tramite l'annullamento di certificati RECS), di un quantitativo di energia rinnovabile pari al consumo di energia legato alla produzione/invio del magazine, che dà diritto all'ottenimento di status "100% energia pulita” a favore dello stesso. Grazie alla questa iniziativa è stata evitata l’e-missione in atmosfera di 700 Kg di CO2 e sono stati risparmiati 250 Kg di petrolio.

Il marchio "100% energia pulita Multiutility" che ap-pare sulla newsletter, marchio di proprietà di Multiutili-ty S.p.A. registrato a livello europeo e che viene conces-so solamente a chi rispetta l’ambiente, è l’attestazione della scelta etica che ha effettuato l’editore di natural mind®.

natural mind® è il magazine online che rispetta l’ambiente

I certificati RECS (Renewable Energy Certificate System) sono titoli che attestano la produzione di ener-gia elettrica da fonte rinnovabile per una taglia minima pari a 1 MWh e favoriscono la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile dagli impianti che altrimenti non avrebbero le condizioni economi-che per continuare a produrre energia "verde". I certificati RECS sono distinti dall'erogazione fisica dell'elettricità e la loro emissione consente la com-mercializzazione dei certificati stessi anche separatamente dall'energia elettrica cui fanno riferimento. Mediante il loro consumo, l'acquirente finanzia l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili testimo-niando, pertanto, il suo impegno a favore dell'ambiente.