natural mind dicembre 2011

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1 Econotizie per gli amanti della natura e del bello anno 1 • dicembre 2011 in collaborazione con FAITA natural-mind.it Magazine prodotto con energia certificata Il Sipac di Padova RECEPTION Sanpa, il riscatto dell’uomo STILI DI VITA “Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo” M. Gandhi La Colletta Alimentare PASSIONI Buon Natale di solidarietà

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il primo magazine online grauito per gli amanti della natura e del bello

Transcript of natural mind dicembre 2011

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Econotizie per gli amanti della natura e del bello

anno 1 • dicembre 2011

in collaborazione con FAITAin collaborazione con FAITA

natural-mind.it

Magazine prodottocon energia certifi cata

Il Sipac di PadovaIl Sipac di PadovaRECEPTION

Sanpa, il riscatto dell’uomoSanpa, STILI DI VITA

“Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo” M. Gandhi

La Colletta AlimentareLa Colletta AlimentarePASSIONI

Buon Natale di solidarietà

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3GRADIREMMO CONOSCERE LA TUA OPINIONE SU natural mind®. PER FORNIRCELA, CLICCA QUI.

Caro lettore,

è tempo di Natale. Un Natale diffi cile, di penitenza e sacrifi cio

al quale non eravamo abituati. Ma tant’è! Prendiamone l’aspet-

to positivo. Forse ci aiuterà a ritrovare l’umiltà che la nascita di

Gesù simboleggia, con la sua culla in una mangiatoia ed il bue e

l’asinello a riscaldarlo.

Nei nostri anni ruggenti abbiamo bruciato ben più di quello che

serviva per riscaldarci ed un ritorno a consumi più essenziali non

può che giovarci. A patto che se ne tragga una lezione: niente è

dovuto e tutto ha un prezzo, compreso il benessere.

Nel rispetto di tali considerazioni, questo numero natalizio di

natural mind® è centrato sul tema della solidarietà e della

tradizione, con articoli su Gerusalemme, città santa di tutte e

tre le religioni monoteistiche, San Patrignano, laboratorio storico

nel recupero dalla tossicodipendenza, la ormai consueta Col-

letta Alimentare a favore dei poveri, l’ispirata poesia di David L.

Weatherford, indomito psicologo infantile americano e tante al-

tre cose interessanti.

Buona lettura e Buon Natale, a te e alla tua famiglia.

La redazione

Tempo di Natale

6ITINERARI DI

18RECEPTION• IL SIPAC DI PADOVA

• LE OASI DEL CAMPING IN ITALIA: SULLE NEVI DEL TRENTINO-ALTO ADIGE

• ITALIA, TERRA DEL SOLE E DELL’ARTE: IL TRENTINO-ALTO ADIGE

34SFIDE & SPORTHOW AM I? COME STO?

41IL CLUB NATURAL MINDLA POSTA DEI LETTORI

36JUNIOR CLUBNATALE IN ANTARTIDELe avventure di Luc, Lazo e Full

GERUSALEMME, CROCEVIA DI RELIGIONI

natural mind®

Econotizie per gli amantidella natura e del belloPeriodico online del Club

‘natural mind’

Anno 1Dicembre 2011

REDAZIONE,COORDINAMENTO E PUBBLICITÀDall’esperienza ultraventennale di

marketing, comunicazione ed edizionedi Make Tailored Advertising Srl

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FOTOGRAFIEiStockphoto, Fotolia, archivi privati,

San Patrignano,Alto Adige Marketing

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• SANPA, IL RISCATTO DELL’UOMO• CINCINNATO A PALAZZO MADAMA

LA COLLETTA ALIMENTAREUna lodevole iniziativa a favore di chi ha bisogno

SAN PATRIGNANOConfezioni regalo Natale 2011

L’ETA’ DEL NONNOCiao Lorenzo: come nasce un libro

STILI DI VITA

PASSIONI

A GUSTO MIO

E-SHOPPING

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ITINERARI DI

I o mi sono r a l l e g r a t o quando mi dissero: «Andiamo alla casa dell’E-terno». 2 I nostri piedi si sono fer-mati entro le tue porte, o Gerusalemme. 3 Gerusalemme è costruita come una città ben compatta, 4 dove salgono le tribù, le tribù dell’Eterno, per celebrare il nome dell’Eterno. 5 Poiché là sono posti i tro-ni per il giudizio, i troni della casa di Davide.

[CANTO DEI PELLEGRINAGGI DI DAVIDE, SALMO 122,1 - PREGHIERA PER LA PACE DI GERUSALEMME]

Gerusalemme crocevia di religioni

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ITINERARI DI

Gerusalemme crocevia di religioni

Dove s’incontrano nord e sud, est e ovest

Suona quasi irriverente af-fermarlo nel periodo na-talizio, quando la tradizio-

ne spande desiderio di pace, ma dopo tremila anni la preghiera di Davide non è stata ancora esau-dita. Per Gerusalemme la pace non è arrivata, anzi la città si ritro-va ancor più divisa nello spirito e nella sostanza. Le tribù alle quali Davide fa riferimento si sono mol-tiplicate e diversifi cate e, anche nell’impossibilità di un concreto confronto storico, si può affer-mare che la confl ittualità dovuta alla loro convivenza si è acuita.

Strano destino, per la città simbolo

della pace e per questo proclama-ta città santa da tutte e tre le prin-cipali religioni monoteistiche della terra: ebrea, cristiana e musulma-na. Ma, forse, non così tanto, se si rifl ette sulla collocazione geopoli-tica di Gerusalemme, da sempre crocevia di contrasti fra l’est e l’o-vest, fra il nord ed il sud del mondo.

Basta ripercorrerne la storia pre-cristiana, dalla dominazione babi-lonese fi no all’anno mille a.C., al suo riscatto da parte di re Davide e Salomone, alla deportazione in Babilonia da parte di Nabucodo-nosor nel 587, alla conquista di Alessandro Magno nel 331, a quel-

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ITINERARI DI

ITINERARI DI

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la successiva dei Tolomei d’Egitto e poi dei Seleucidi di Siria, fi no alla conquista romana da parte di Gneo Pompeo nel 63 a.C., e alla distru-zione da parte di Tito nel 70 d.C.

E la storia successiva non cam-bia, con Gerusalemme domina-ta dai romani fi no al 614, poi dai persiani di Cosroe II, dai califfi , dai turchi, dai sultani, dai crocia-ti che nel 1099 ne fecero la ca-pitale del Regno Latino di Geru-salemme, da Saladino e dai suoi musxulmani fi no al 1517, quando subentrarono gli ottomani fi no al 1917. Il resto è la storia recente del confl itto arabo-israeliano resa, se si vuole, ancor più drammati-ca dalle immagini giornaliere di guerra e di morte diffuse dalla TV.

Allora, proprio in omaggio al desiderio di pace che il Nata-le anima, conviene conclude-re con l’esortazione di Davi-de che completa il salmo 122,1:

“6 Pregate per la pace di Geru-salemme: prosperino quelli che ti amano. 7 Ci sia pace entro le tue mura e prosperità nei tuoi palazzi. 8 Per amore dei miei fratelli e dei miei amici ora dirò: «Sia pace in te». 9 Per amore della casa dell'Eterno, il nostro Dio, io cercherò il tuo bene.”

Ulisse

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SanpaSanpa,il riscatto

Sanpail riscatto

Sanpa,il riscatto

,STILI DI VITA

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Per chi, come me, ha tre fi gli piccoli, arrivare davanti al can-cello di San Patrignano è stato

come sospendermi tra cielo e terra, trattenere il respiro sulla sommità di un canyon, guardando sotto per ca-pire se ci sarei fi nita dentro e all’insù cercando un conforto “superiore”. Tra le paure ancestrali di ogni genitore - si sa - c’è infatti quella di sbagliare poco o molto nell’educazione della progenie, causandone l’allontana-mento e il disagio che sono spesso all’origine della tossicodipendenza.

Ma, varcando la soglia di quella stra-ordinaria Comunità, il baricentro dei miei pensieri si è spostato. Entrare a San Patrignano è un coinvolgen-te bagno di umiltà, ti cambia le pri-orità, ti allontana dal tuo “piccolo” mondo. Quel tuffo in una realtà che, giorno per giorno, cerca rimedio alla spessa coltre di dolore, paura e so-litudine che ha accompagnato fi n lì tanti giovani e giovanissimi, è in-sieme educativo e destabilizzante.

Educativo perché è un manifesto delle qualità e capacità che gli uomini san-

il riscatto dell’dell’uomouomo

STILI DI VITA

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no ritro-vare per riscattar-si e per-ché sve-la la vera f o r z a de l l ’es-s e r e u m a -no, un a n i m a -le sociale, per dirla con Aristotele. E, infatti, in Comunità ci si affi da alla

Il fondatore

“A me non piace immaginare un mondo in cui, per scarsa li-bertà, non si possa più sbaglia-re. A me piace un mondo in cui gli uomini abbiano anche la pos-sibilità di sbagliare, semmai anche quella di drogarsi, ma in cui le leggi sappiano farsi ri-spettare e sappiano colpire i comportamenti illeciti, e in cui sia offerta a tutti la possibilità di cambiare, di utilizzare la propria esperienza negativa per aiutare tutti a vivere in modo migliore.” Vincenzo Muccioli

• L’accoglienza e il recupero di persone emar-ginate e tossicodipendenti senza alcuna di-scriminazione sociale, politica, religiosa.

• L’offerta di questo servizio in modo comple-tamente gratuito per le persone accolte e le loro famiglie e senza il pagamento di alcun tipo di retta da parte dello Stato.

• L’affrancamento da ogni tipo di dipenden-za-emarginazione attraverso percorsi indi-viduali, imperniati sulla dignità, l’onestà, la responsabilità, il rispetto di se stessi e degli altri.

• L’utilizzo della formazione professionale come strumento per il pieno reinserimento sociale.

• La realizzazione di interventi di sostegno alle famiglie e di prevenzione anche attra-verso pubbliche iniziative in favore di un mondo libero dalle droghe.

• La raccolta delle risorse economiche per mezzo delle proprie attività produttive e dei contributi pubblici e privati necessari per lo sviluppo della missione e coerenti con essa.

La missione

STILI DI VITA

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STILI DI VITA

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collettività, all’aiuto reciproco e allo scambio di esperienze tra “anziani” e “piccoli” per restituire consapevo-lezza di sé a ogni giovane ospitato ed insegnargli a riscoprire la propria dignità e potenzialità. Emoziona sen-tire l’affetto e la gratitudine dei novizi verso chi, più avanti nel percorso di recupero, condivide i travagli vissu-ti e dà consigli su come affrontarli.

Destabilizzante come tutte le sto-rie di sofferenza, vicine e lontane. Sì, perché è innegabile che den-tro ogni ospite ci sia o ci sia sta-to un tormento individuale, uguale e diverso a/da quello di tutti gli altri.

Fondata nel 1978 da Vincenzo Muc-

cioli in una casa di proprietà della sua famiglia sulle colline di Rimini, Sanpa - come la chiamano affettuosamente i ragazzi che ne fanno parte - asso-miglia oggi più a un college america-

• Circa 20mila persone accolte nel tempo• 1.600 ospiti attuali• 3 sedi, a Coriano di Rimini (la principale), Trento e

Novafeltria nelle Marche• 140 operatori volontari e 350 tra dipendenti, col-

laboratori e consulenti, molti dei quali ex tossico-dipendenti

• 1 Fondazione, i cui beni appartengono esclusi-vamente ai ragazzi di volta in volta accolti, e 1 Consorzio di 3 Cooperative sociali senza scopo di lucro, attive nella formazione professionale orien-tata al pieno recupero e reinserimento sociale

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Un percorso di recupero dura mediamente 4 anni, trascorsi i quali i giovani vengono reinseriti nel tes-suto sociale, spesso con l’ausilio delle cooperative che ne hanno formato la professionalità. Ricerche condotte negli ultimi tredici anni dalle Università di Urbino e Pavia su ex ospiti della Comunità evi-denziano che oltre il 70%, una volta completato il programma, abbandona defi nitivamente la droga.

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no che a un centro di recupero. Ben tenuta e curata, immersa nel verde delle colline romagnole, la Comunità è dotata di oltre un ettaro di moderne strutture residenziali, una casa colo-nica per l’accoglienza dei minoren-ni, numerosi laboratori per la forma-zione professionale, un centro studi per conseguire dal diploma di scuola media alla laurea, un centro medico all’avanguardia per la cura delle nu-merose complicanze della tossico-dipendenza, una gigantesca sala da pranzo da circa 1.000 coperti dove si consumano tutti i pasti della giornata in due turni. E ancora, un nido e una scuola materna per i circa 100 bambi-ni fi gli di giovani che stanno svolgen-

do il percorso di recupero, numerosi servizi quali lavanderia, centri au-diovideo, biblioteca, etc., splendide attrezzature sportive, un teatro, uno spaccio per la vendita dei prodot-ti realizzati all’interno e un ristorante poco distante, aperto al pubblico, i cui piatti sono realizzati quasi esclu-sivamente con materie prime prove-nienti dalla Fattoria di San Patrignano.

Tiffany

I fondi necessari al mantenimento dei ragazzi, al fabbisogno e alle strutture della Comunità deriva-no, per il 50%, dalle attività e dai beni e servizi pro-dotti secondo il principio dell’autogestione e, per il restante 50%, da donazioni e contributi di privati e aziende. Clicca qui per scoprire come effettuare una donazione.

SOSTENIAMOLI!SOSTENIAMOLI!

STILI DI VITA

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Come il suo avo del quinto seco-lo a.C., Cincinnato veniva dalla campagna aldilà del Tevere. Dal-

la terrazza dell’attico di duecento metri sopra il Colosseo, dove viveva per ge-nerosa offerta di un imprenditore ami-co, ogni mattina verso le dieci, appena alzato, tentava invano di valicare il nu-trito orizzonte della città sottostante per raggiungere con l’occhio la terra dalla quale era partito.

Ne aveva fatta di strada e di sacrifi ci! La scuola elementare, quella media, il liceo talmente diffi cile che ci aveva lasciato due anni in più. E poi l’università, meno usurante, dove fi nalmente non c’era lo stress dell’interrogazione incombente tutti i giorni e ci si poteva senza ignomi-nia adagiare sul fuori corso.

E proprio nelle more di quel periodo,

Cincinnato aveva individuato la strada da prendere: la politica. Bighellonando all’università, aveva conosciuto un altro studente fuori corso che faceva il por-taborse di un noto politico. Un’illumina-zione! Un mestiere senza dover impara-re un mestiere.

Detto fatto, si era messo alle calcagna di un politico rurale e, promettendo a chi il posto, a chi una li-cenza di commercio, aveva cominciato a salire le scale. Prima al comune, poi alla provincia, poi alla regione, infi ne al se-nato, con una carica di sottosegretario. Certo, le contropar-

Cincinnato a Palazzo MadamaStoria di ordinaria indigenza

tite richieste dai suoi mentori aumen-tavano ad ogni gradino. Ma Cincinnato aveva il cervello fi no e sapeva far cre-scere l’orto.

E aveva anche le scarpe grosse dei contadini. La stagione del raccolto è

infi da, e così rispar-miava. Mangiava con pochi euro alla charitas del senato, tirava sui compensi del portaborse che, fi nalmente, aveva anche lui, viaggia-va gratis, metteva da parte quel poco che gli restava de-gli spiccioli delle sue indennità, faceva te-soro di qualche re-galuccio degli amici.

Ma ora l’assillava lo spettro del taglio della sua pensione, maturata in oltre quattro anni di faticose udienze al se-nato almeno un paio di volte a settima-na. Ingratitudine umana! “Quasi, quasi”, meditava dal suo attico “li pianto tutti e mi ritiro a fare l’agricoltore”. Poi aveva il sopravvento la ragione. Meglio mettere su altri miseri risparmi per aggiungere altri venti ettari ai cinquanta già avviati con vigneto doc.

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Cincinnato a Palazzo Madama Spopola in rete. È il famigerato scon-trino di un pasto alla mensa del Sena-to, che ha fatto indignare mezza Italia e ha dato spunto all’autore di questo ironico articolo. Guardare per credere!

RECEPTION

Con il suo fatturato di circa 2,7 miliardi di euro ed i suoi 66 milioni di pernottamenti

stagionali, il mercato dell’open air italiano è oggi il 2° d’Europa,

in costante aumento. Da questi presupposti nasce la prima edizione del Sipac, Salone Internazionale e Professionale di Attrezzature per Camping, che verrà curata dagli stessi

Il Sipac di PadovaA febbraio l’edizione 2012 del Salone delle attrezzature professionali per il camping

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RECEPTION

organizzatori dell’affermato Salon Sett di Montpellier.

L’edizione 2012 del Sipac si svolgerà nel centro fi eristico di Padova (PadovaFiere) il 14, 15 e 16 febbraio 2012. Sarà il primo salone al 100 % professionale, dedicato alle attrezzature per le strutture turistico-ricettive all’aria aperta (camping, villaggi turistici, stabilimenti balneari ecc.) visitabile solo da titolari e gestori di queste strutture.

Il Dott. Maurizio Vianello, Presidente di FAITA Nazionale, la federazione che raggruppa circa 1000 titolari di campeggi e villaggi turistici, così presenta il Sipac: “Sono lieto di salutare a nome di Faita FederCamping l’avvio da parte degli amici francesi del Sipac, il 1° Salone professionale italiano interamente dedicato a noi gestori della ricettività all’aperto. La scelta dell’Italia testimonia l’interesse

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del mondo imprenditoriale francese per il nostro settore dell’open air. Il Salone sarà anche l’occasione per stabilire nuove relazioni fi nalizzate allo scambio di esperienze professionali e per promuovere le destinazioni in campeggi italiani di turisti francesi, nella prospettiva di una politica di interscambio e di diversifi cazione dei mercati, ancora più utile di questi tempi”.

Chaperon

RECEPTION

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RECEPTION

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Il 14, 15 et 16 Febbraio 2012

Il  SIPAC  darà  la  possibilità,  a  tutti  i  fornitori  delsettore,  di  incontrare  nell’arco  di  3  giorni,  oltre2000  professionisti  del  settore,  tutti  proprietari  egestori di camping, villaggi  turistici, bar,  ristoranti,residence  per  vacanze,  parchi  giochi,  stabilimentibalneari e spazi verdi....

Il mercato ITALIANO

2° mercato d’Europa 2700 strutture turistico‐ricettive

all’aria aperta 2,7 miliardi di euro d’affari 66 milioni di pernottamenti

stagionali 1 358 000 posti letto 43000 impiegati nel settore

Carta d’identità del Salone

Tipologia: Salone internazionale Parco esposizioni: PadovaFiere Settore: Fornitori per la ricettività all’aria

(camping, villaggi turistici, stabilimentibalneari ecc.)

Superficie d’esposizione: Oltre 5000 m2

Previsioni: Oltre 2000 professionisti delsettore

Visitatori: 100% professionisti del settore,provenienti da tutta la zona adriatica(ITALIA, CROAZIA, SLOVENIA, AUSTRIA, etc.)e dalla FRANCIA

Tipologia di visitatori: Gestori e proprietaridi camping, villaggi turistici, stabilimentibalneari, bar, ristoranti, etc.

Tipologia di espositori: Case mobili, chalet,attrezzature e servizi per le strutturericettive all’aria aperta, piscine e giochi,sanitari, spazi verdi, etc.

Edizione: 1a edizione italiana, dagliorganizzatori del Salon Sett di Montpellier,il più grande ed importante salone europeodel settore

RECEPTION

Le oasi del camping in Italia

Di regola, quando si parla di camping, il pensiero e l’immaginazione generale

vanno immediatamente al mare o, tutt’al più, al lago che, comunque, sempre acqua è. Raramente ci si accosta a vacanze in campagna o in città, come di fatto il camping offre, e meno che mai alla montagna.

Sarà che l’idea tradizionale legata al campeggio, il dormire in tenda, fa rabbrividire al pensiero della notte invernale

in montagna e anche di quella più mite, ma pur sempre rigorosa, dell’estate. E’ un’idea, però, che va ampiamente rivista perché i camping moderni offrono il tepore ed il comfort di comode strutture fi sse (case mobili, bungalow, maxiroulotte), ben riscaldate e protette, con docce e servizi che non hanno niente da invidiare a quelli di un buon albergo.

Sulle nevi del Trentino-Alto Adige

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Da non dimenticare, inoltre, l’ampia schiera degli oltre centomila camperisti italiani e quella, ancor

Sulle nevi del Trentino-Alto Adige

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maggiore, dei fan internazionali di questo mezzo di vacanza che vivono sul super attrezzato camper moderno gli stessi privilegi di casa, e qualche volta anche più.

Ciò spiega come il turismo all’aria aperta del Trentino-Alto Adige, costretto dalle strette valli alpine ma sospinto dalle capacità imprendi tor ia l i ladine, sia comunque in grado di proporre un’offerta addirittura superiore a quella di regioni più grandi come il Piemonte. Infatti, il numero dei campeggi della zona è di oltre 260 unità (contro le 170 del Piemonte) ed offre all’incirca gli stessi posti letto (52.000).

Da segnalare i nidi d’aquila, cioè i campeggi ad oltre mille metri d’altezza: 37, sparsi nelle località più belle delle Dolomiti e dello Stelvio. E c’è addirittura un nido del condor, il

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campeggio più alto in assoluto: Sass Dlacia di Badia-Abtei (BZ), a ben

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con il comple-mento di una

varietà d’im-pianti sci-istici a di-sposizione.

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Proseguendo il viaggio alla scoperta delle bellezze naturali e artistiche della penisola, veniamo ad oc-cuparci di una delle mete preferite dagli amanti del-

la montagna e dei divertimenti invernali.

IL TRENTINO-ALTO ADIGE

Quando cade la prima neve, le sue 30 località turistiche invernali diventano il paradiso degli amanti dello sci e dello snowboard, che qui hanno a disposizio-ne 1.000 km di piste, il 90% dei quali a più di 1.500 metri di altitudine. Per non parlare della magia dei paesini incantati da visitare, con i loro tetti innevati e le chiesine svettanti, le piste di pattinaggio e le caratteristiche Backerei Con-ditorei, forni-pasticcerie dove gustare pane di segale, krapfen e strudel ancora caldi. Da Brunico a Bressanone, dalla Val Gardena all’Alta Badia, le attrazioni dell’Al-to Adige sanno regalare grandi emozioni. Vediamo un paio di circuiti da per-correre con gli sci ai piedi:• il SELLA RONDA, il famoso giro del possente Gruppo del Sella: 26 chilometri

di puro divertimento da percorrere in senso orario o anti. Saggio partire la mattina, in modo da essere sicuri di raggiungere l’ultimo impianto prima della chiusura. Punti di partenza: Val Badia-Val Gardena-Val di Fassa-Arab-ba/Livinallongo. Grado di diffi coltà: medio-alto.

• il GIRO DELLA GRANDE GUERRA, che si snoda attorno al Col di Lana, la montagna simbolo della prima Guerra Mondiale. Un centinaio di chilome-tri da percorrere per metà con gli sci e per l’altra metà con gli skibus e gli impianti di risalita. Le piste di questo itinerario sono splendide e adatte a tutti. Punto di partenza: Alta Badia-Arabba-Malga Ciapela. Grado di diffi col-tà: medio.

Info su www.suedtirol.info© A

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RECEPTION

Firenze

Perugia

Roma

Bologna

Venezia

Trieste

Trento

MilanoAosta

Torino

Genova

Ancona

L’Aquila

Campobasso

Napoli

Bari

Potenza

Catanzaro

Palermo

Cagliari

VILLAGGIO CAMPING LIDOMaccagno (VA) VILLAGGIO CAMPING BOSCOCannobio (VB)

CAMPING VILLE DEGLI ULIVIMarina di Campo (LI)

CAMPING CANAPAIRio Marina (LI)

CAMPING RESIDENCE AMIATACasteldelpiano (GR)

VILLAGGIO CAMPING LE MARZEMarina di Grosseto (GR)

CAMPEGGIO SUMMERLANDViterbo

HAPPY VILLAGE & CAMPINGRoma

VILLAGGIO CAMPING TESONISMarina di Tertenia (OG)

HOTEL PICCADA & APPARTAMENTI LA GALATEAPalau (OT)

CAMPING MIRAGEBarano d’Ischia (NA)

CAMPEGGIO EUROPATerracina (LT)

LE PALME VILLAGETerracina (LT)

GREEN VILLAGEMarina di Camerota (SA)

RomaRoma

CAMPING CA’ SAVIOCavallino Treporti (VE)

VILLAGGIO DEL SOLEMarina Romea (RA)

PARCO VACANZE RIVAVERDEMarina di Ravenna (RA)

VILLAGGIO DEI PINIPunta Marina Terme (RA)

HOLIDAY VILLAGE FLORENZLido degli Scacchi (FE)

VILLAGGIO PINETAMilano Marittima Cervia (RA)

BolognaBologna

L’AquilaL’Aquila

CENTRO TURISTICO ECOCHIOCCIOLAMaserno di Montese (MO)

CAMPING VILLAGE DON DIEGOGrottammare (AP)

CAMPING EUCALIPTUSAlba Adriatica (TE)

MilanoMilano

I campeggi preferiti di

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Il camping si avvicina sempre più alla formula di accommodation del villaggio turistico senza rinunciare

alla propria caratteristica del piede scalzo, a diretto contatto con la sab-bia e con la natura. E’ la formula che in Francia, paese leader del camping in Europa, viene ormai defi nita come “hôtellerie en plein air” (hotel all’aria aperta).

Ingrediente indispensabile di questo nuovo orientamento è la casa mo-bile, cioè quel tipo di casa costruita altrove e trasportata poi su ruote nel camping per essere inserita nel ver-de della sua struttura e dare spazio e moderne comodità alla famiglia del cliente. Fare camping, cioè, ma con i comfort ai quali la vita di oggi ci ha abituato: cucina con frigo, tinello, più

Le case mobili:nuovo trend nel camping

RECEPTION

Da IRM le ultime novità

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RECEPTION

stanze da letto, bagno, aria condizio-nata e molte altre comodità.

Campione in Europa di questo gene-re di modernissima accommodation è la IRM, la società appartenente al Gruppo BENETEAU, che ha avviato una sua nuova fabbrica in Italia, a Bo-logna.

Disponibili una vasta gamma di case mobili da 3 o da 4 metri di larghezza, con modelli a 2 e 3 camere dai nomi che suggeriscono l’idea di avanzata tecnologia:

TITANIA 8,00x3m

ALTAIR 8,60x3m

MERCURE 7,50x4m

SUPERMERCURE Riviera 7,50x4m

TITANIA 3 camere 8,00x4m

TWIN 7,80x5m

ed altri modelli personalizzabili.

Interessante anche la formula di fi -nanziamento “Compra ora, paghi ad agosto 2012”, tramite il leasing del Gruppo (SGB/CGI - Société Général) la cui durata è personalizzabile da 4 a

7 anni, con il pagamento delle rate in unica soluzione al 15 Agosto di ogni anno, fatta salva l’approvazione del-la stessa SGB/CGI-S.G. Una ghiotta opportunità offerta ai titolari di cam-peggio per migliorare l’offerta ai loro clienti.

A GUSTO MIO

Natale 2011. I gesti che cambiano la vita.

30

“Allevare mucche e ma-iali, produrre e a� nare il formaggio, far nascere e crescere gli ulivi, piantare la vite e saper attendere i tempi della natura sono per noi una vera passio-ne. Ne abbiamo scoper-to i segreti con l’aiuto dei migliori maestri e artigia-ni. Oggi siamo orgogliosi di presentarvi tante dif-ferenti proposte e tanti piccoli gesti, che sposano i prodotti agroalimenta-ri di San Patrignano con specialità eccellenti scel-te da noi.Proposte per un dono che racconta chi siamo e cosa facciamo.”

Non potevano mancare nel numero na-talizio. Sono i tradizionali consigli per gli acquisti, che prendono il posto delle

ricette solitamente ospitate in questa rubrica.Sulla scia degli argomenti trattati nelle pagine precedenti, vi presentiamo alcune delle pro-poste enogastronomiche della Comunità di San Patrignano.

A GUSTO MIO

Proposta 5

• Cotechino g 500 - Lusetti• AVI - Doc Sangiovese di Romagna

Superiore Riserva - San Patrignano• Pecorino 1/4 di forma - San Patrignano• Lenticchie g 250 - Castelluccio Norcia

Prezzo: € 37,60 (iva inclusa)

Proposta 8• Cannetta Di Fichi Del Cilento g 250 - Santomiele• Biscotti Caramello e Caff è g 200 - San Patrignano• Mielodia Miele g 300 - San Patrignano• Salame g 500 - San Patrignano• Pecorino Affi nato 1/4 di forma - San Patrignano• Montepirolo Doc Colli di Rimini Cabernet - San Patrignano• Le Virgole Del Sole Filetti d’Arancia Ricoperti di Cioccolato

Bianco g 180 – Colavolpe

Prezzo: € 62,00 (iva inclusa)

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Proposta 1

• Aulente Rosso Igt Rosso Rubicone - San Patrignano• Pecorino Affi nato 1/6 di forma - San Patrignano• Miele Mielodia g 300 - San Patrignano

• Prezzo: € 18,00 (iva inclusa)

Per ordini o informazioni sulla gamma completa delle confezioni regalo di San Patrignano, clicca qui.

Di regola, nella dinamica della vita di oggi, il sabato è il giorno classico della spesa al super-

mercato. Tranquilla colazione a casa o al bar e poi, con calma, a riempi-re il carrello con quello che il nostro biglietto della spesa ci indica come l’approvvigionamento necessario per la settimana successiva.

Sabato 26 novembre u.s., insieme ai normali clienti, in centinaia di super-mercati italiani c’erano anche alcune migliaia di volontari che raccoglieva-no prodotti alimentari acquistati da quei clienti per donarli a chi non ha la possibilità di procurarsi la razione

q u o t i d i a n a di cibo. Era la Giornata Nazio-nale della Col-letta Alimentare organizzata, come ogni anno, dal Ban-co Alimentare.

Studenti, madri di fa-miglia, personaggi del jet set, extra-comunitari e sconosciuti c i t tadi-ni, un i n -

32

PASSIONI

Una lodevole iniziativa a favore di chi ha bisogno

La Colletta Alimentare

tero popolo della Carità, hanno la-vorato senza sosta tutto il giorno per dare il loro usuale e spontaneo contri-buto, rinunciando anche ad impegni

personal i importanti. Tra i vo- lontari, anche

militari, “vu cumprà”,

addi-rittu-

ra una cop-p i a

di neo s p o s i ,

lei con il suo vesti-to bianco,

lui in com-pleto blu.

E giovani, tanti giovani. Quella stessa

gioventù, ma con spiri-to ed atteggiamento

opposti, che poche settimane prima si era vista in te-levisione sfogare

a Roma la propria rabbia contro i sim-boli dello Stato o profi larsi, maschera-ta e minacciosa, sotto forma di no tav. Quella stessa gioventù che spesso, forse troppo, viene tacciata di abulia e indifferenza di fronte ai problemi del mondo.

Il raccolto della giornata: oltre 9.600 tonnellate di cibi non deperibili equi-valenti, per dare un’idea concreta, al contenuto di oltre mille grandi camion. Una quantità in grado di sfamare 1,4 milioni di poveri, secondo i calcoli del Banco Alimentare.

Una dimostrazione che la solidarietà umana può avere il sopravvento an-che sulla crisi.

Leonardo

33

PASSIONI

SFIDE & SPORT

How am I?Come sto?Il testo autobiografi co a fi anco - che abbiamo scelto di ospitare in questa rubrica dedicata alle sfi de personali, siano esse sportive o di altro genere - è di David L. Weatherford, psi-cologo infantile a m e r i c a n o , in risposta ad un’a-m i c a c h e c o n -tinuava a chieder-gli “Come stai?” ed alla quale rispondeva sempre e semplice-mente: “Bene”. Finché l’amica gli chiede: “Ma come stai veramente?”. E David fornisce questa rispo-sta spiegando che non vuole af-

fl iggere nessuno con quella reale perché “ognuno ha il suo far-

dello di pietre da trasporta-re“.

La grandezza di Da-vid L. Weatherford

non sta solo nella magnanimità e

nel rispetto del pros-

s i m o c h e t r a -

s p a -iono da

questo epi-sodio. Egli è

anche autore di poesie bellissime

come “Danza lenta” che riportiamo di se-

guito, un altro struggente inno alla vita.

Olimpia

Il testo autobiografi co a fi anco - che abbiamo scelto di ospitare in questa rubrica dedicata alle sfi de personali, siano esse sportive o di altro genere - è di David L. Weatherford, psi-cologo infantile a m e r i c a n o , in risposta ad un’a-m i c a

tinuava a chieder-gli “Come stai?” ed alla quale rispondeva sempre e semplice-mente: “Bene”. Finché l’amica gli chiede: “Ma come stai veramente?”. E David fornisce questa rispo-sta spiegando che non vuole af-sta spiegando che non vuole af-

fl iggere nessuno con quella reale perché “ognuno ha il suo far-

dello di pietre da trasporta-re“.

La grandezza di Da-vid L. Weatherford

non sta solo nella magnanimità e

nel rispetto del pros-

s i m o

iono da questo epi-

sodio. Egli è anche autore di

poesie bellissime come “Danza lenta”

che riportiamo di se-guito, un altro struggente

inno alla vita.

OlimpiaOlimpia

Una Una Una v o l t a v o l t a v o l t a

r i spondere r i spondere r i spondere era semplice, ma era semplice, ma era semplice, ma

ora non lo è più. La re-ora non lo è più. La re-ora non lo è più. La re-altà è che soffro molto nel altà è che soffro molto nel altà è che soffro molto nel

vedere mia madre che mi sta len-vedere mia madre che mi sta len-vedere mia madre che mi sta len-tamente lasciando. E poi, dopo 25 anni tamente lasciando. E poi, dopo 25 anni tamente lasciando. E poi, dopo 25 anni

di dialisi, il mio corpo mi tradisce. E’ come di dialisi, il mio corpo mi tradisce. E’ come di dialisi, il mio corpo mi tradisce. E’ come se il mio invecchiamento si moltiplicasse per dieci. se il mio invecchiamento si moltiplicasse per dieci. se il mio invecchiamento si moltiplicasse per dieci. E’ stata dura in tutti questi anni, ma ora è ancora E’ stata dura in tutti questi anni, ma ora è ancora E’ stata dura in tutti questi anni, ma ora è ancora

peggio perché ho perduto Laura, sto perden-peggio perché ho perduto Laura, sto perden-peggio perché ho perduto Laura, sto perden-do mamma ed anche la battaglia contro do mamma ed anche la battaglia contro do mamma ed anche la battaglia contro

la malattia che inevitabilmente mi la malattia che inevitabilmente mi la malattia che inevitabilmente mi sconfiggerà. Ciò nonostan-sconfiggerà. Ciò nonostan-sconfiggerà. Ciò nonostan-

te, rimango contento. te, rimango contento. te, rimango contento. Sono ancora appas-Sono ancora appas-Sono ancora appas-

sionato del-sionato del-sionato del-la vita.la vita.la vita.

Danza lenta Danza lenta Danza lenta Danza lenta Danza lenta Danza lenta Danza lenta Danza lenta Danza lent

a Da

nza

lent

a Da

nza

lent

a Da

n34

SFIDE & SPORT

Trascorri ogni giorno volando?

Trascorri ogni giorno volando?

Trascorri ogni giorno volando?

Quando chiedi “come stai?”,

Quando chiedi “come stai?”,

Quando chiedi “come stai?”,

ascolti la risposta?

ascolti la risposta?

ascolti la risposta?

Quando la giornata è finita,

Quando la giornata è finita,

Quando la giornata è finita,

ti stendi sul tuo letto

ti stendi sul tuo letto

ti stendi sul tuo letto

con centinaia di nuove

con centinaia di nuove

con centinaia di nuove faccendefaccendefaccende

che ti turbinano in testa?

che ti turbinano in testa?

che ti turbinano in testa?Faresti meglio a rallentare.

Faresti meglio a rallentare.

Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce.

Non danzare così veloce.

Non danzare così veloce.Il tempo è breve.

Il tempo è breve.

Il tempo è breve.La musica non durerà.

La musica non durerà.

La musica non durerà.

Trascorri ogni giorno volando?

Trascorri ogni giorno volando?

Trascorri ogni giorno volando?

Quando chiedi “come stai?”,

Quando chiedi “come stai?”,

Quando chiedi “come stai?”,

ascolti la risposta?

ascolti la risposta?

ascolti la risposta?

Quando la giornata è finita,

Quando la giornata è finita,

Quando la giornata è finita,

Hai mai guardato

Hai mai guardato

Hai mai guardato i bambini in un girotondo

i bambini in un girotondo

i bambini in un girotondo

o ascoltato il rumore della

o ascoltato il rumore della

o ascoltato il rumore della

pioggia quando cade a terra?

pioggia quando cade a terra?

pioggia quando cade a terra?

Hai mai seguito lo svolazzare

Hai mai seguito lo svolazzare

Hai mai seguito lo svolazzare

irregolare di una farfalla

irregolare di una farfalla

irregolare di una farfalla

oppure osservato il sole

oppure osservato il sole

oppure osservato il sole

allo svanire allo svanire allo svanire della notte?

della notte?della notte?

Faresti meglio a rallentare.

Faresti meglio a rallentare.

Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce.

Non danzare così veloce.

Non danzare così veloce.Il tempo è breve.

Il tempo è breve.

Il tempo è breve.La musica non durerà.

La musica non durerà.

La musica non durerà.

Hai mai detto a tuo figlio

Hai mai detto a tuo figlio

Hai mai detto a tuo figlio

“lo faremo domani?”

“lo faremo domani?”

“lo faremo domani?”

senza notare nella fretta

senza notare nella fretta

senza notare nella fretta il suo disappunto?

il suo disappunto?

il suo disappunto?Hai mai lasciato finire

Hai mai lasciato finire

Hai mai lasciato finire una buona amicizia

una buona amicizia

una buona amicizia

perché non avevi mai il tempo

perché non avevi mai il tempo

perché non avevi mai il tempo

perché non avevi mai il tempo

perché non avevi mai il tempo

perché non avevi mai il tempo

di chiamare e dire “ciao”?

di chiamare e dire “ciao”?

di chiamare e dire “ciao”?

di chiamare e dire “ciao”?

di chiamare e dire “ciao”?

di chiamare e dire “ciao”?Faresti meglio a rallentare.

Faresti meglio a rallentare.

Faresti meglio a rallentare.

Faresti meglio a rallentare.

Faresti meglio a rallentare.

Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce.

Non danzare così veloce.

Non danzare così veloce.

Non danzare così veloce.

Non danzare così veloce.

Non danzare così veloce.Il tempo è breve.

Il tempo è breve.

Il tempo è breve.La musica non durerà.

La musica non durerà.

La musica non durerà.

La musica non durerà.

La musica non durerà.

La musica non durerà.

Trascorri ogni giorno volando?

Trascorri ogni giorno volando?

Trascorri ogni giorno volando?

Quando chiedi “come stai?”,

Quando chiedi “come stai?”,

Quando chiedi “come stai?”,

ascolti la risposta?

ascolti la risposta?

ascolti la risposta?

Quando la giornata è finita,

Quando la giornata è finita,

Quando la giornata è finita,

ti stendi sul tuo letto

ti stendi sul tuo letto

ti stendi sul tuo lettofaccendefaccendefaccende

che ti turbinano in testa?

che ti turbinano in testa?

che ti turbinano in testa?Faresti meglio a rallentare.

Faresti meglio a rallentare.

Faresti meglio a rallentare.

Trascorri ogni giorno volando?

Trascorri ogni giorno volando?

Trascorri ogni giorno volando?

Faresti meglio a rallentare.

Faresti meglio a rallentare.

Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce.

Non danzare così veloce.

Non danzare così veloce.Il tempo è breve.

Il tempo è breve.

Il tempo è breve.La musica non durerà.

La musica non durerà.

La musica non durerà.

La musica non durerà.

La musica non durerà.

La musica non durerà.Quando corri così veloce

Quando corri così veloce

Quando corri così veloce

per giungere da qualche parte

per giungere da qualche parte

per giungere da qualche parteti perdi la metà

ti perdi la metà

ti perdi la metà del piacere di

del piacere di

del piacere di andarci.andarci.andarci.

Quando sei preoccupato e

Quando sei preoccupato e

Quando sei preoccupato e

ti affanni tutto il giorno,

ti affanni tutto il giorno,

ti affanni tutto il giorno, è come un regalo

è come un regalo

è come un regalo mai aperto gettato via.

mai aperto gettato via.

mai aperto gettato via.La vita non è una corsa.

La vita non è una corsa.

La vita non è una corsa.Vivila piano.Vivila piano.Vivila piano.

Ascolta la musica prima che

Ascolta la musica prima che

Ascolta la musica prima che

la tua canzone sia finita.

la tua canzone sia finita.

la tua canzone sia finita.

Danza lenta Danza lenta Danza lenta Danza lenta Danza lenta Danza lenta Danza lenta Danza lenta Danza lent

a Da

nza

lent

a Da

nza

lent

a Da

n

35

Le avventure di Luc, Lazo e Full

Sulla superfi cie del ghiaccio sof-fi ava un vento gelido dal quale ci si poteva riparare soltanto con

indumenti fatti apposta. I nostri amici Luc, il nonno Lazo ed il fi do cane Full stavano percorrendo su una slitta a motore un lungo tratto dell’Antartide, la zona della terra più meridionale e fredda. Per la verità, lì non si poteva nemme- no parlare di terra,

perché l’Antar-tide è intera-mente coperta da uno stra-to di ghiac-cio spesso in media 1 . 6 0 0 me-

tri, che arriva fi no ad oltre 4.000. I nostri amici erano diretti verso la base americana di McMurdo dove i genitori di Luc lavoravano come scien-ziati alla rilevazione delle temperatu-re polari e dei possibili effetti della loro variazione sul clima della ter-ra. La base era situata in una baia dell’isola di Ross e la vicinanza del

mare la rendeva, se si può dire, meno fredda del resto del Polo Sud dove la temperatura me-dia è di 50 gradi sotto zero.La motoslitta dei nostri amici avanzava con fatica, un po’ per il vento geli-do che su-p e r a va i 100

JUNIOR CLUB

Le avventure di Luc, Lazo e FullLe avventure di Luc, Lazo e Full

Le storie di natura che raccontiamo hanno due scopi: divertire i junior di casa e presentare loro situazioni e località nuove, così da stimolare la loro curiosità ed apprendimento. In questo caso, la storia racconta-ta si svolge nella parte più fredda ed inospitale della terra, il Polo Sud. La storia seguente è adatta a ragazzi dagli 8 ai 10 anni.

JUNIOR CLUBchilometri l’ora e un po’ per il peso. Ad un tratto, ebbe un sus-

sulto e cominciò a saltellare come impazzita. Poi si fermò e non ci fu verso di farla ripartire.I nostri amici rimasero così bloccati in mezzo al ghiaccio mentre il vento trasportava una brina che pian piano copriva la motoslitta. La cosa miglio-re sarebbe stata telefonare ai genito-ri di Luc perché venissero in soccorso. La base era ormai vicina. Ma Luc non li aveva avvisati perché voleva far loro una sorpresa per Natale, che era il giorno dopo. Sulla motoslitta aveva caricato l’albero, gli addobbi e tutti i doni. Per non rovinare la festa, de-cisero allora di fare da sé. In un momento in cui il vento tirava meno forte, si dettero un’occhiata in-torno. Niente di utile. Solo ghiaccio e, in lontananza, il mare dal quale an-dava e veniva una colonia di pinguini reali. Saranno stati più di mille, neri i n testa e sul corpo, il petto

bianco, erano alti circa un metro e ben

pianta-ti.L u c

ebbe un’idea. Perché non farsi trasci-nare la slitta come Babbo Natale? Lì le renne non c’erano, ma c’erano tutti quei pinguini, grandi e robusti. Basta-va mettere le briglie ad un centinaio di loro.Detto fatto, il progetto prese corpo. Si avvicinarono ai pinguini e Full co-minciò a radunarli, girandogli intorno da bravo pastore tedesco. Nonno Lazo li catturava uno ad uno con il suo proverbiale lazo e Luc metteva sul loro collo le briglie, che nel frattem-po avevano preparato, legandole alla slitta. Quando il lungo convoglio fu pronto, Full e nonno Lazo gli si misero ognu-no su di un fi anco per far marciare i pinguini tutti insieme. Luc si mise da-vanti, attirando i primi con l’odore dei pesci che si erano portati dietro come alimento. Si mossero, prima piano e poi sempre più veloce, aiutati da una leggera discesa del ghiaccio.Fu così che, increduli, li videro arri-vare alla base i genitori di Luc e tut-ti gli altri. E fu una grande festa di Natale, alla quale parteciparono con

gioia i pinguini per la straor-dinaria quantità di doni di pesce che ricevettero.

Fedro

bianco, erano alti circa un metro e ben

bianco, erano alti circa bianco, erano alti circa bianco, erano alti circa bianco, erano alti circa un metro e ben

3838

L’ETA’ DEL NONNOCome nasce un libro

L’età del nonno, dopo quel-la del fi glio e del padre, è l’e-tà defi nitiva. Un’età che,

molto più delle altre, marca il tem-po e che, al suo inizio, può crea-re sgomento. Un’età che, oggi più che mai, segna il trapasso dai len-ti e naturali ritmi millenari della vita dell’uomo a quelli frenetici e sem-pre più artifi ciali dell’età moderna.L’annuncio del primo nipote in ar-rivo spalanca d’improvviso la pro-spettiva della vecchiaia. Risuona come la tromba del silenzio dopo una lunghissima giornata di marcia, esaltante e faticosa. Così, l’idea di diventare nonno può istintivamen-te far puntare i piedi nel tentati-vo di fermare il tempo o rallentarlo.Invece, quando ci si accomoda den-tro, si scopre che un nipote rega-la nuovi scopi e traiettorie alla vita,

offrendo l’occasione per un viaggio nella memoria alla ricerca di ciò che è stato e di ciò che potrà ancora es-sere. Un fi l rouge che ha stimolato Luciano Lupi a scrivere “Ciao Lo-renzo”, un libro, bello e tenero, ot-timamente recensito da stampa e lettori, una lettera d’amore da non-no a nipote, dall’ultima generazio-ne della terra alla prima delle stelle.Il dialogo del nonno con Lorenzo, il nipote nascituro, affronta temi impor-tanti diventando, pagina dopo pagi-na, una sorta di vademecum rigoro-so ma senza pregiudizi, affettuoso e delicato, intelligente e moderno, in grado di aiutare futuri neo geni-tori o nonni a fornire risposte con-crete ai tanti perché di fi gli e nipoti.

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Il libro “Ciao Lorenzo” ti verrà spedito per posta entro tre giorni dall’avvenuto pagamento

“Ciao Lorenzo”,una lettera d’amore da nonno a nipote, dall’ultima generazione della terra alla prima delle stelle.

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4 PORSCHE 928 COUPE’ 4400 1978 CELESTE MET./AVANA 9.000 Ottimo

5 PORSCHE 928 S2 COUPE’ 4700 1986 GRIGIO ANTR./NERI 12.000 Ottimo

6 PORSCHE 928 S2 COUPE’ 4700 1984 ROSSO/AVANA 10.000 Buono

7 PORSCHE 928 S COUPE’ 4700 1982 CELESTE/AVANA 5.000 Suffi ciente

8 PORSCHE 944 COUPE’ 2500 1982 ROSSO/NERI 5.000 Buono

9 PORSCHE 924 TURBO 2000 1979 GRIGIO MET./AZZURRI 8.000 Perfetto

10 PORSCHE 924 ASPIR. GPL 2000 1981 GRIGIO MET./NERI 4.000 Buono

11 PORSCHE 924 ASPIR. GPL 2000 1981 NERO MET./NERI 5.000 Perfetto

12 PORSCHE 924 ASPIR. 2000 1981 GRIGIO MET./BICOLORE 3.500 Ottimo

13 FORD SKORPIO LIMOUSINE 2800 1987 NERO/GRIGI 7.000 Ottimo

14 JAGUAR MKII 3.8 S 3800 1965 VERDE/BIANCHI 20.000 Perfetto

15 JAGUAR XJ6 4.2 MAN. GPL 4200 1974 VERDE/AVANA 8.000 Perfetto

16 JAGUAR XJ6 4.2 AUT. INIEZ. 4200 1982 BRONZO/VELLUTO 5.000 Buono

17 JAGUAR XJS COUPE’ AUT. 3600 1987 BLU SCURO/PELLE BIANCA 7.000 Ottimo

18 JAGUAR XJS COUPE’ AUT. 3600 1988 ROSSO MET./PELLE BIANCA 7.000 Ottimo

19 BENTLEY EIGHT AUT. INIEZ. 6750 1988 BIANCA/BIANCHI 18.000 Perfetto

20 FERRARI 308 GTB I 4 V. 3000 1983 ROSSA/NERI 40.000 Perfetto

N.B. Le indicazioni sullo stato delle auto sono relative a veicoli di oltre 20 anni e tengono conto dello stato diconservazione e del valore di mercato del modello, non escludendo l’opportunità di lavori di restauro a piacimento dell’acquirente.

4141

LA POSTA DEI LETTORIGrande successo per la nostra ecorivista! Continuate a scriverci i vostri commenti all’indirizzo [email protected]; ci aiuteran-no a migliorare il magazine.no a migliorare il magazine.

Vi ringrazio per l’invio della rivista

che trovo bellissima ed interessan-

tissima. Viste le belle foto che pub-

blicate mi permetto di inviare la mia

Alassio che penso sia meritevole di

essere conosciuta da tutti coloro

che amano la natura.

Grazie di esistere.

Mario

IL CLUB NATURAL MIND

i vostri commenti all’indirizzo [email protected]; ci aiuteran-

Buonasera, mi piace molto la vostra rivista.Grazie per l’attenzione.franco bello

41

che trovo bellissima ed interessan-

tissima. Viste le belle foto che pub-

blicate mi permetto di inviare la mia

Alassio che penso sia meritevole di

franco bello

BELLA LA RIVISTA GRAZIEGrazia

Grazie di esistere.

Mario

Grazie per l’invio della rivista

e complimenti anche per la

facilità di consultazione.

saluti

sergio

414141

Grazia

Sono molto contento di ricevere

questa rivista e mi auguro che molti

seguano la vostra strada visto che

dell’ambiente tutti ne parlano ma

pochi fanno cose concrete grazie e

continuate così.

Nino

natural mind®, il magazine per chi ama l’aria, i viaggi e la natura edito da Make Tailored Advertising in collaborazione con FAITA FederCamping, è prodotto e distribuito nel rispetto dell’ambiente. I consumi di energia elet-trica legati alla produzione/invio delle newsletter di natural mind® del 2011 sono stati, infatti, certifi cati con “100% energia pulita Multiutility”.Certifi care i propri consumi energetici equivale ad utilizzare energia elettrica in-teramente prodotta da fonte rinnovabile: la certifi cazione "100% energia pulita” è basata sull'immissione in rete (tramite l'annullamento di certifi cati RECS) di un quantitativo di energia rinnovabile pari al consumo di energia legato alla produzione/invio del magazine, che dà diritto all'ottenimento di status "100% energia pulita” a favore dello stesso. Grazie a questa iniziativa è stata evitata l’e-missione in atmosfera di 700 Kg di CO2 e sono stati risparmiati 250 Kg di petrolio.

Il marchio "100% energia pulita Multiutility" che ap-pare sulla newsletter, marchio di proprietà di Multiutili-ty S.p.A. registrato a livello europeo e che viene conces-so solamente a chi rispetta l’ambiente, è l’attestazione della scelta etica che ha effettuato l’editore di natural mind®.

natural mind® è il magazine online che rispetta l’ambiente

I certi� cati RECS (Renewable Energy Certi� cate System) sono titoli che attestano la produzione di ener-gia elettrica da fonte rinnovabile per una taglia minima pari a 1 MWh e favoriscono la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile dagli impianti che altrimenti non avrebbero le condizioni economi-che per continuare a produrre energia "verde". I certi� cati RECS sono distinti dall'erogazione � sica dell'elettricità e la loro emissione consente la com-mercializzazione dei certi� cati stessi anche separatamente dall'energia elettrica cui fanno riferimento. Mediante il loro consumo, l'acquirente � nanzia l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili testimo-niando, pertanto, il suo impegno a favore dell'ambiente.