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2. Reperimento di materiale di propagazione (a cura dell’U.O. 1) 2.1 Periodo e località di raccolta del materiale (a cura dell’U.O. 1) Durante la prima fase del progetto è stata effettuata la raccolta e lo screening di essenze macroterme che possono essere utilizzate per la realizzazione di tappeti erbosi ad uso sportivo, ricreativo e per il recupero ambientale nella Regione Bioclimatica Mediterranea. Nell’ottica di reperire materiale vegetale che mantenga inalterate le caratteristiche qualitative richieste ad un tappeto erboso (resistenza al logorio, velocità di insediamento, resistenza all’ombreggiamento, compatibilità ecologica ecc.) con un minimo utilizzo di risorsa idrica, nei mesi di giugno-luglio ed agosto 2011 sono state raccolte xerofite con portamento reptante in aree sublitoranee e litoranee lungo le coste dell’Adriatico, dell’Arco Ionico e del Tirreno e, successivamente, caratterizzate a livello tassonomico e morfologico (Fig.1). Fig. 1 - Siti dai quali è stato reperito il materiale di propagazione I siti rilevati sono 8, distribuiti in 6 regioni amministrative di tre aree distinte (Italia centrale, Italia sud-orientale ed Italia sud-occidentale). L'area di studio presenta per lo più un clima caldo temperato, con inverni miti ed estati calde, mentre le precipitazioni totali sono relativamente basse, con una distribuzione tipicamente mediterranea concentrata in autunno ed inverno. La temperatura media annua varia da 14 ° C a 18 ° C. I siti hanno un’altitudine compresa tra 0 e 400 m s. l. m. I tipi di habitat selezionati sono sati solo 2: dune sabbiose (fig. 2, 3, 4 ) e praterie a prevalenza di terofite (fig.5).

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  • 2. Reperimento di materiale di propagazione (a cura dell’U.O. 1)

    2.1 Periodo e località di raccolta del materiale (a cura dell’U.O. 1)

    Durante la prima fase del progetto è stata effettuata la raccolta e lo screening di essenze macrotermeche possono essere utilizzate per la realizzazione di tappeti erbosi ad uso sportivo, ricreativo e per ilrecupero ambientale nella Regione Bioclimatica Mediterranea. Nell’ottica di reperire materialevegetale che mantenga inalterate le caratteristiche qualitative richieste ad un tappeto erboso(resistenza al logorio, velocità di insediamento, resistenza all’ombreggiamento, compatibilitàecologica ecc.) con un minimo utilizzo di risorsa idrica, nei mesi di giugno-luglio ed agosto 2011sono state raccolte xerofite con portamento reptante in aree sublitoranee e litoranee lungo le costedell’Adriatico, dell’Arco Ionico e del Tirreno e, successivamente, caratterizzate a livellotassonomico e morfologico (Fig.1).

    Fig. 1 - Siti dai quali è stato reperito il materiale di propagazione

    I siti rilevati sono 8, distribuiti in 6 regioni amministrative di tre aree distinte (Italia centrale, Italiasud-orientale ed Italia sud-occidentale). L'area di studio presenta per lo più un clima caldotemperato, con inverni miti ed estati calde, mentre le precipitazioni totali sono relativamente basse,con una distribuzione tipicamente mediterranea concentrata in autunno ed inverno. La temperaturamedia annua varia da 14 ° C a 18 ° C. I siti hanno un’altitudine compresa tra 0 e 400 m s. l. m. I tipidi habitat selezionati sono sati solo 2: dune sabbiose (fig. 2, 3, 4 ) e praterie a prevalenza di terofite(fig.5).

  • Fig. 2- Paspalun pspaloides sulle dune presso Vasto Marina (Abruzzo).

    Fig. 3- Cynodon dactylon sulle dune di Diamante Marina (Calabria).

    Fig. 4 – Medicago sp. raccolta in piano inverno presso Ascea Marina (Campania).

  • Fig. 5 – raccolta di materiale da propagazione in aree prative.

    Per ogni sito è stata campionata qualsiasi specie in fase vegetativa di interesse per i tappeti erbosiogni 2-5 m su un transetto lineare (Tab. 1).

    Tab. 1. Lista delle regioni, località e coordinate dei siti di raccolta delle specie autoctone.REGIONE LOCALITÀ QUOTA (m s.l.m.) Coord. WGS 84 EST Coord. WGS 84 NORDLAZIO FERONIA 52 301247 4666980ABRUZZO VASTO 1 477071 4660831CAMPANIA ASCEA 2 515368 4441795CALABRIA DIAMANTE 3 569503 4395413BASILICATA POLICORO 12 640561 4448129BASILICATA PISTICCI 3 651250 4461902PUGLIA GINOSA 5 658028 4473741BASILICATA MONTESCAGLIOSO 136 643920 4488523BASILICATA MATERA 386 644391 4507215

    Per ogni sito è stata campionata qualsiasi specie in fase vegetativa di interesse per i tappeti erbosiogni 2-5 m su un transetto lineare. Complessivamente, sono state raccolte 34 accessioni di cui 29monocotiledoni e 5 dicotiledoni 5 (Tab. 2).

    Potentilla reptans

    Lotus sp.

  • Tab. 2 Lista delle accessioni.Sotto viene riportata

    ECOTIPINUMBERO DIACCESSIONI

    natural Cynodon dactylon 25natural Paspalum paspaloides 3natural Trifolium repens 1natural Poa pratensis 1Potentilla reptans 1Lotus sp. 1Medicago sp. 2

    2.2 Misure morfometriche del materiale raccolto (a cura dell’U.O. 1)

    Per tutte le specie sono stati rilevati: Habitus, fenologia, tipo di foglia, lunghezza della foglia,larghezza della foglia, consistenza della foglia, colore, lunghezza internodi, morfologia delle radici,lunghezza delle radici, larghezza delle radici, lunghezza degli stoloni, media degli stoloni radicati,secondo la scheda di campo sotto riportata.

    PREDITTIVE PIANTA

    Codice Campione Specie Luogo e data di raccolta

    FORMA BIOLOGICAO geofita rizomatosa O emicriptofita reptante

    STATO FENOLOGICO O fioritura O fruttificazione O solo parti vegetative

    FOGLIEMorfologia lembo fogliare O lanceolata O aciculata O palmataO semplice O composta O altroO picciolata O sessileDimensioni medie (lunghezza e larghezza di almeno 10 fg)Numero di internodiConsistenza lembo fogliare O tenue O coriacea O mucronata O altroColore (verde) O chiaro O giallastro O brillante O scuro O uniforme O screziato

    RADICIMorfologia O fittone O fascicolata O tuberizzateDimensioni medie (lunghezza e larghezza di almeno 10 rd)Consistenza O tenue O tenace

    STOLONI O epigei O ipogeiLunghezza media in 30 cmN° medio propaguli in 30 cmVelocità di accrescimento apici (cm) 7gg 15gg 21gg 30gg

    RIZOMI Lunghezza media internodi in 30 cmN° medio gemme in 30 cmVelocità di accrescimento apici (cm) 7gg 15gg 21gg 30ggNOTE: es. stato fitopatologico etc

  • Per le misurazioni è stato utilizzato un calibro elettronico a due cifre decimali (Fig. 6).

    Fig. 6 – Misurazioni morfometriche.

  • Tab. 3. Database di tutte le misure morfometriche effettuate.cod. habitus phenolog

    yn of

    cornsleaf

    type length

    leafmm

    widthleafmm

    textureleaf

    color internodeslength

    rootmorphology

    rootlength

    rootwidthmm

    roottexiture

    stolontype

    stolonlengthmm

    average ofstolonesrooted

    P_P2 emi_rept fio 05-giu lanc 52 1,7 tenuous 03C03C 10_30 fasc 35 2 tenuous epi 31,5 16Va emi_rept fio 04-mag lanc 42,6 0,9 tenuous 77DD77 32 fasc - - tenacious epi 28,7 7Vb emi_rept fio 4 lanc 14 1,5 tenuous 77DD77 16 fasc - - tenuous epi 28,7 10Vc emi_rept fio 5 lanc 42 3,2 tenuous 77DD77 10_30 fasc 57 1 tenacious epi 34,8 18Vd emi_rept fio 2 lanc 18,6 3,9 tenuous 03C03C fasc 22 0,5 tenuous epi 15 15Ve emi_rept fio 4 lanc 27,7 2,5 tenuous 77DD77 13,3 fasc 70 1 tenacious epi 30 11Vf emi_rept fio 5 lanc 31 3,6 tenuous 77DD77 7 fasc 14 0,5 tenuous epi 32 19Vg emi_rept veg - - - - - - - fasc 30 1 tenuous epi 20,36 181R emi_rept veg - lanc 67 1,7 tenuous 77DD77 16 fasc 40 2 tenacious epi 59,7 72R emi_rept veg - lanc 125 4,1 tenuous 03C03C 10_30 fasc 50 0,5 tenuous epi 47,6 65R emi_rept veg - lanc 125 4,1 tenuous 77DD77 10_40 fasc 50 0,5 tenuous epi 50 58R emi_rept veg - lanc 64 1,7 tenuous 77DD77 15 fasc 38 2 tenacious epi 54 6G1 emi_rept veg - lanc 120 2,9 tenuous 03C03C 20 fasc 45 0,5 tenuous epi 43 8G2 emi_rept veg - lanc 110 3 tenuous 03C03C 22 fasc 80 1 tenuous epi 37 8G3 emi_rept veg - - - - - - - fasc 30 2 tenacious epi 33,2 103 emi_rept veg - lanc 42 1,3 tenuous 03C03C 5_65 fasc 60 1 tenuous epi 59 54 emi_rept veg - lanc 130 3 tenuous 03C03C 20 fasc 62 0,5 tenuous epi 62 45 emi_rept veg - lanc 42 1,3 tenuous 03C03C 5_65 fasc 60 1 tenuous epi 59 5

    C_O1 emi_rept fio 3 lanc 56 2,8 tenuous 03C03C 23 fasc 34 2 tenacious epi 22 12C_O1bis emi_rept veg - lanc 45 3,6 tenuous 03C03C 14 fasc 180 1 tenuous epi 17 16AZ_P5 emi_rept fio 5 lanc 39 3 tenuous 77DD77 10,6 fasc 37 2 tenacious epi 34,7 10

    Pa1 emi_rept veg - lanc 85 2,9 tenuous 03C03C 9 fasc 65 0,5 tenuous - - -Pa3 emi_rept fio 2 lanc 60 3,8 tenuous 03C03C 10_30 fasc 19,8 1,5 tenuous epi 19,5 10Pa4 emi_rept fio 4 lanc 69,8 2,7 tenuous 77DD77 10_30 fasc 120 2 tenuous epi 38,6 14A1 emi_rept veg - lanc 46,5 2,6 tenuous 03C03C 23,3 fasc 50 2 tenacious epi 25,2 11A2 emi_rept veg - lanc 75 2,4 tenuous 03C03C 44,2 fasc 40 3 tenacious epi 22,4 11A3 emi_rept fio - lanc 32 1,9 tenuous 66FF66 16,9 fasc 30 1 tenacious epi 18,8 12A6 emi_rept veg - lanc 35,2 1,5 tenuous 77DD77 25,2 fasc 92 2 tenacious epi 28,8 10A7 emi_rept veg - lanc 72,6 3,8 tenuous 77DD77 29,4 fasc 80 2 tenacious epi 21,7 11

    AZ_P1 geof_rhiz fio - comp 7,49 2,6 tenuous 6B8E23 27 fittone 50 1 tenuous - - -AZ_P2 geof_rhiz fio - comp 7,61 4,5 tenuous 228b22 - fittone 70 1,5 tenacious epi 18 12AZ_P3 geof_rhiz fio - comp 14,6 6,2 tenuous 228b22 - fittone - - tenacious epi 37,9 11A4 Mg came_rept fio - comp 12,1 10,53 tenuous mottled - fasc 80 1 tenuous epi 23 12A5 Mp came_rept fio - comp 8,6 5,2 tenuous mottled - fasc 80 1 tenuous epi 16 15

  • Dopo aver ottenuto un database con tutte le misure morfometriche, per la specie di maggioreinteresse per la nostra ricerca (C. dactylon), raccolta su dune sabbiose, sono state applicate lestatistiche basi dell’analisi uni variata (Tab.4) e l’analisi delle componenti principali (PCA, fig. 7).

    Tab 4. Statistiche di base su 25 ecotipi di Cynodon dactylon. l_root w_root l_stolon n_internodes w_leaf l_leaf average_internodesN 25 25 25 25 25 25 25Min 0 0 15 0 0 0 4Max 180 3 62 44,2 4,1 130 19Sum 1283,8 32 860,36 482,9 59,5 1365 255Mean 51,352 1,28 34,4144 19,316 2,38 54,6 10,2Std. error 7,75117 0,155671 2,98506 2,07649 0,233095 7,20753 0,802081Variance 1502,01 0,605833 222,764 107,796 1,35833 1298,71 16,0833Stand. dev 38,7558 0,778353 14,9253 10,3825 1,16548 36,0377 4,0104Median 40 1 30 16,9 2,6 45 10

    l_root

    w_root

    l_sto lon

    n_internodesw_leaf

    l_leaf

    average_internodes

    Vb

    Vc

    Ve

    Vf

    Vg

    P_P2

    Pa4

    1R

    2R

    8R

    G1

    G2

    G3

    C_O1

    C_O1bis

    3

    4

    5

    A1A2

    A3

    A6

    A7

    AZ_P530-60 -40 -20 20 40 60 80 100

    Component 1 (56% l_root)

    -100

    -80

    -60

    -40

    -20

    20

    40

    60

    Com

    pone

    nt 2

    (

    35%

    l_le

    af)

    Fig. 7- PCA su ecotipi di Cynodon dactylon

  • Nella valutazione preliminare dei 25 ecotipi di C. dactylon raccolti nelle tre aree della zonabiogeografica mediterranea italiana le popolazioni di Vasto (Vc, Vf, Vg) presentano la maggiorepresenza di internodi in 30 cm (Fig. 8), questo indica una maggiore possibilità di attecchimento epropagazione, mentre gli ecotipi (Va, Vb, A6, 1R, 8R) presentano le caratteristiche migliori perquanto riguarda la larghezza della foglia (Fig. 9), perché presentano foglie molto sottili. Le ottopopolazioni sopra citate rappresentano ovviamente dei materiali di grande interesse per ilprogramma di selezione varietale di C. dactylon.

    Fig. 8- Ecotipi che presentano un maggior numero di internodi in 30 cm.

    Fig. 9- Ecotipi che presentano caratteristiche migliori per quanto riguarda la larghezza della foglia

    Tra le leguminose le specie risultate più interessanti ai nostri scopi sono state Trifolium repens L. eLotus corniculatus L. (Fig. 10) sulle quali sono tutt’ora in corso sperimentazioni e per le quali nonsono ancora disponibili elaborazioni statistiche.

    Fig. 10 – Leguminosae sulle quali sono un corso sperimentazioni per tappeti polifitici.

    Vc Vf Vg

    Va Vb 1R

    Trifolium repens Lotus corniculatus

  • Infine, altra dicotiledone sulla quale si stanno effettuando prove di campo è la Potentilla reptans L.,per ora risultata interessante per prati polifitici per uso ricreativo (scuole, parchi urbani, etc.) inquanto presenta colorazione verde intenso in pieno inverno quando il C. dactylon non lo è.

    Conclusioni e prospettive future

    La valutazione dei materiali raccolti sinora ha messo in evidenza una notevole varietà delle risorseautoctone a livello fenotipico che ampliano le conoscenze fin ora acquisite da altri ricercatoriNel lavoro di screening sono emerse importanti interazioni tre materiale vegetativo ed ambiente diraccolta, le quali hanno suggerito l’opportunità di condurre programmi di selezione infra-specificirealizzando prove di impianto in pieno campo tutt’ora in corso. Per le prospettive di sviluppo delleattività di selezione di materiale che abbiano vantaggi prestazionali e di uso ridotto delle risorse (inparticolare fabbisogno di acqua), è di grande rilevanza che in tutte le più importanti specie,microterme o macroterme, sono state osservate popolazioni locali di possibile interesse per laselezione, sia per gli aspetti qualitativi del tappeto che per la loro tolleranza ai principali stress.Attualmente tutto il materiale di propagazione selezionato è stato avviato a prove di pieno campoper valutare: aspetto estetico globale, tessitura fogliare, densità del tappeto, durata della colorazionedel verde per testarne le qualità commerciali. Nel giro di pochi anni dovrebbe essere possibilepresentare una varietà di gramigna da tappeto erboso sviluppata a partire da risorse genetiche locali.Per quanto riguarda le dicotiledoni, se si considera che negli ultimi anni le leguminose annuali sistanno ponendo sempre più all’attenzione degli addetti ai lavori come piante promettenti perl’inerbimento degli arboreti, ed in particolare dei vigneti, nelle aree mediterranee e sub-mediterranee, è stanno suscitando interesse anche negli ambienti temperati.

  • Unità Operativa 2

    3. Valutazione agronomica (a cura dell’U.O 2)

    La prima fase della ricerca, relativa alla valutazione agronomica del germoplasma autoctono diCynodon dactylon è stata effettuata presso l’Azienda “ Lucana Prati” (Agro di Metaponto Lido).I parametri valutati sono stati: velocità insediamento, colore del tappeto erboso, differenzanormalizzata dell’indice vegetativo, periodo di dormienza invernale.Per meglio valutare le potenzialità del materiale autoctono collezionato, ai fini della loroutilizzazione per la costituzione di tappeti erbosi ricreazionali e decorativi, nella lista sopracitatasono state inserite due varietà commerciali (27-29), di provenienza americana (USA), migliorate perle loro performance estetiche e funzionali (Tab.3). Tab. 3 Elenco del germoplasma autoctono e non di Cynodon dactylon

    Cod. Pian. Specie Luogo raccolta Num ordineP_P2 Cynodon dactylon MASSAFRA (TA) 1

    Va “ “ VASTO (CH) 2Vb “ “ VASTO (CH) 3Vc “ “ VASTO (CH) 4Ve “ “ VASTO (CH) 5Vf “ “ VASTO (CH) 6

    Vg (corallina) “ “ VASTO (CH) 71R “ “ PISTICCI (MT) 82R “ “ PISTICCI (MT) 98R “ “ PISTICCI (MT) 10G1 “ “ GINOSA (TA) 11G2 “ “ GINOSA (TA) 12G3 “ “ GINOSA (TA) 13

    3 “ “MONTESCAGLIOSO

    (MT) 144 “ “ FERONIA (RM) 155 “ “ DIAMANTE (CS) 16

    C_O1 “ “ CONVERSANO (BA) 17C_O1bis “ “ CONVERSANO (BA) 18AZ_P5 “ “ MATERA 19

    Pa4 “ “ PANTANELLO (MT) 21A1 “ “ ASCEA (SA) 22A2 “ “ ASCEA (SA) 23A3 “ “ ASCEA (SA) 24A6 “ “ ASCEA (SA) 25A7 “ “ ASCEA (SA) 26

    Panama “ “ COMMERCIALE 27Yukon “ “ COMMERCIALE 29

  • Successivamente alla raccolta del germoplasma autoctono, è stata effettuata, in serra tunnel, lamoltiplicazione vegetativa tramite stoloni e rizomi, con l’obbiettivo di produrre materialesufficiente per il trapianto in pieno campo (Fig. 3).

    Fig. 3 – Moltiplicazione vegetativa in serra tunnel.

    Il trapianto, è stato effettuato presso l’Azienda “Lucana Prati” (Agro di Metaponto Lido) il 25maggio 2012.E’ stato adottato uno schema sperimentale a blocchi randomizzati con tre ripetizioni e parcelleaventi dimensioni di 1,5 x 1,5 m.

    3.1 Velocità insediamento (a cura dell’U.O 2)

    Tra gli indici valutati con lo scopo di individuare il materiale autoctono più idoneo, assume unanotevole importanza, la velocità di insediamento. A tal fine è stata rilevata, tramite stima visuale, lapercentuale di copertura delle parcelle, nell’intervallo compreso tra metà giugno e fine settembre.

  • Tab. 3. Copertura parcellare (%) del germoplasma autoctono di Cynodon dactylon.

    Accessionie/o cv

    Numero giorni dal trapianto. -Data trapianto: 27/05/201222 33 40 47 54 62 68 75 82 89 96 104 118

    1 27 33 38 45 52 68 87 92 95 1002 27 35 40 43 50 62 85 92 95 1003 90 1004 27 33 38 52 55 65 75 78 87 90 95 1005 32 37 38 43 50 68 82 90 93 1006 40 50 55 63 70 77 90 95 1007 57 77 85 90 93 95 1008 20 32 40 42 53 60 68 77 87 92 1009 22 33 35 42 48 60 77 82 88 93 10010 32 45 48 50 55 63 78 83 90 93 10011 37 63 68 72 80 85 90 93 10012 23 58 67 73 87 93 95 10013 5 8 9 9 9 9 15 28 33 35 70 80 9314 47 47 48 50 63 73 82 90 94 10015 17 22 27 30 32 35 40 53 58 65 75 95 10016 28 43 47 50 57 63 70 73 80 83 92 10017 15 15 15 17 20 25 32 37 45 55 68 77 9518 15 17 18 22 22 25 28 37 45 62 80 10019 15 22 23 23 36 38 43 45 50 53 55 67 9521 25 28 30 33 38 47 57 62 63 67 73 92 10022 5 5 6 6 9 15 27 38 62 82 92 97 10023 5 7 8 8 8 21 32 33 45 60 65 87 10024 40 70 70 78 80 83 85 95 10025 23 57 72 85 87 88 90 90 92 95 10026 13 18 20 24 33 43 57 70 78 88 95 10027 15 20 25 30 55 87 92 95 10029 5 15 22 25 35 57 68 77 95 100

  • Analizzando i risultati esposti in tab. 3, si osserva come l’accessione 3 prelevata nel territorio diVasto, abbia fornito un indice di copertura parcellare pari al 100%, dopo soli 33 giorni dal trapianto.Una notevole velocità di insediamento è stata fornita anche dalle accessioni 7 (Vasto) e 12 (Ginosa)con una percentuale di copertura parcellare pari al 100% rispettivamente dopo 68 e 75 giorni daltrapianto.

    La maggior parte delle accessioni prelevate nelle varie zone del centro-sud, e pari a un numerototale di 17, hanno evidenziato il completo ricoprimento delle parcelle in un intervallo compreso tra82 e 104 giorni dal trapianto, mentre le accessioni 13 (Ginosa), 17 (Conversano) e 19 (Matera), nonhanno raggiunto la completa copertura del terreno neanche dopo quattro mesi (120 giorni) daltrapianto.Le due cultivar commerciali, utilizzate come testimoni rispetto al germoplasma autoctono, hannomostrato la massima copertura, dopo 82 giorni dal trapianto; questi risultati, le collocano ai primiposti a ridosso delle accessioni 3, 7 e 12 che hanno fornito i risultati migliori in termini di velocitàdi insediamento.E’ infine da sottolineare che tra le prime 5 accessioni caratterizzate dalla più elevata velocità diinsediamento, tre di queste sono state prelevate dall’area geografica ricadente nel territorio di Vasto.

    3.2 Valutazione del colore (a cura dell’U.O 2)

    Tra i parametri che caratterizzano dal punto di vista qualitativo e estetico, le differenti specieutilizzate per la costituzione dei tappeti erbosi, merita una notevole attenzione l’Indice del colore.Questo indice, esprime l’intensità del colore verde ed è influenzato dalle caratteristiche genetichedella specie, delle cultivar migliorate, e dal germoplasma di popolazioni autoctone adattate in un

    Acc. 3

    (Ginosa)

    Confronto tra la % di copertura osservatail 6 Luglio tra l’accessione 3 (alta velocitàinsediamento) e l’accessione 13 (bassavelocità insediamento).

  • determinato ambiente. Altre cause di variabilità per questo parametro sono da attribuirsi acondizioni di stress ambientale (stress idrico e/o termico), carenze nutrizionali o attacchi parassitari. L’ Indice del colore è espresso su una scala compresa tra 1 (colore giallo – vegetazionecompletamente secca) e 9 ( colore verde inteso- ottimo stato vegetazionale del manto erboso).Questo parametro, veniva valutato, fino a pochi anni fa tramite stime visuali con criteri soggettivi,condizionati dalla capacità dell’operatore che eseguiva il rilievo, dalle condizioni climatiche(presenza e/o assenza di nuvolosità) e dall’ora in cui veniva effettuato il rilievo (differenteinclinazione dei raggi solari incidenti sulla superficie del terreno); tutti questi fattori aumentavanonotevolmente la variabilità delle osservazioni, rendendole non del tutto attendibili , per uno studioaccurato.In questa ricerca, è stata utilizzata un’attrezzatura “ Turf 500 NDVI-Turf Color Meter” dellaSpectrum Technology, che misura la luce riflessa nelle bande spettrali del rosso (600 nm) edell’infrarosso (850 nm), correlandole con la concentrazione di pigmenti clorofilliani presenti nellefoglie. Dalla misura dell’NDVI, tramite un calcolo molto semplice si ottiene un “Indice del colore”per le specie e7o cv poste a confronto (Grass Index).I rilievi per questo carattere sono stati effettuati nell’intervallo compreso tra il 24 agosto e il 10novembre; in complesso sono stati effettuati sei rilievi .Dall’esame della tabella 4, emerge che il colore delle accessioni confrontate, ha avuto un drasticocalo nei rilievi effettuati il 22 settembre e il 26 ottobre. Questo comportamento è da correlare, conl’eccessiva quantità di acqua fornita alle parcelle in questo periodo, che ha determinato, un’asfissiaradicale e una temporanea perdita del colore. Quando le condizioni di umidità del terreno, sonotornate a livelli accettabili, la vegetazione ha ripreso il colore verde con valori più vicini allanormalità.Le varietà commerciali Panama (27) e Yukon (29) hanno fornito le migliori performance per questocarattere sia a livello di stabilità nei singoli mesi che come medie generali, risultate rispettivamenteuguali a 6.8 e 7.0.Tra le accessioni confrontate, i valori medi più elevati sono stati osservati per le linee 25, 12 e 8 conindici rispettivamente uguali a 6.7, 6.6 e 6.6; il valore più basso per questo carattere, pari a 5.4, èstato rilevato per le accessioni 9 e 19.In generale, valori uguali o superiori alla sufficienza per l’indice di colore sono stati rilevati, inmedia, su 13 accessioni rispetto al totale delle accessioni poste a confronto (25).

  • Tab. 4- Indice di colore rilevato per le accessioni poste a confronto durante il periodo di prova.

    Accessioni Date rilievi Media24/8/2012 8/9/2012 22/9/2012 26/10/2012 3/11/2012 10/11/20121 6.8 6.7 5.2 5.5 6.2 6.0 6.12 6.2 5.6 5.5 5.3 6.2 5.8 5.83 7.1 6.6 6.4 5.8 5.9 6.2 6.34 6.7 6.6 6.0 6.2 5.7 6.3 6.35 6.7 6.5 5.9 5.7 5.7 5.2 5.96 6.6 6.4 5.7 5.1 5.3 4.9 5.77 6.7 6.6 5.5 5.1 5.4 5.3 5.88 6.8 6.7 6.6 6.7 6.3 6.8 6.69 6.6 6.0 5.1 5.1 4.7 5.1 5.410 6.7 6.4 5.8 4.4 4.8 4.7 5.511 6.6 6.8 5.8 5.8 5.6 6.1 6.112 6.9 6.8 6.6 6.4 6.5 6.1 6.613 6.2 6.3 5.8 5.5 5.6 6.0 5.914 6.9 6.6 5.7 5.1 5.8 5.2 5.915 7.0 6.8 5.9 5.5 4.1 5.7 5.816 6.9 6.7 6.0 5.4 5.7 5.6 6.117 6.6 6.2 5.3 5.6 4.8 4.9 5.618 6.7 6.3 5.6 4.0 5.6 4.4 5.519 6.8 6.9 5.3 4.5 4.9 4.2 5.421 6.8 6.4 6.3 5.8 5.8 6.1 6.222 6.7 6.4 5.3 5.8 6.1 6.2 6.123 6.7 6.7 6.1 6.2 6.8 6.6 6.524 7.0 6.7 6.0 5.6 6.3 6.1 6.325 6.3 6.4 6.6 7.0 7.2 6.8 6.726 6.5 6.5 5.4 6.0 5.5 6.3 6.027 7.1 7.3 6.0 6.4 6.8 7.0 6.829 6.7 7.0 6.9 7.1 7.0 7.3 7.0

    Sono attualmente in corso gli ultimi rilievi sulla percentuale di copertura verde delle parcelle.Questo rilievo, analogamente a quello che verrà eseguito alla fine del periodo invernale,permetterà di evidenziare il – periodo di dormienza invernale- per le accessioni poste a confronto.Successivamente al risveglio primaverile, verranno eseguiti, altri rilievi, già inclusi nel protocollosperimentale, quali : Aspetto estetico globale, indice del colore, accrescimento in altezza,percentuale copertura verde, lunghezza media stoloni, distanza media internodale degli stoloni,larghezza media lamine fogliari.

  • 4. Studio di tecniche innovative per la moltiplicazione di materiale vegetativo dipaspalum vaginatum in serra tunnel. (a cura dell’U.O 2)

    4.1 Valutazione di differenti metodi di impianto in pieno campo (a cura dell’U.O 2)

    La ricerca prevedeva il confronto tra tre differenti metodi di impianto - Stolonizzazione,Idrostolonizzazione, Idrosemina- con lo scopo di valutare la velocità di insediamento di speciemacroterme da tappeto erboso, e gli eventuali problemi di ordine tecnico e metodologico, emersinell’utilizzo di queste modalità di impianto ex-novo dei tappeti erbosi.La prova è iniziata il 30 luglio 2012; è stata utilizzata la specie macroterma Paspalum vaginatum(cv. Seaspray) dotata di elevata resistenza alla salinità e impiegata per la costituzione di tappetierbosi nelle aree costiere e/o in tutte quelle zone caratterizzate da elevata salinità del terreno .Lo schema sperimentale adottato, consisteva in tre parcelloni aventi dimensione di 16.5 x 8 m,all’interno dei quali erano disposti, per ogni tesi, quattro aree di saggio delle dimensioni di 3 x3 m.Per la tesi riguardante la stolonizzazione, e l’idrostolonizzazione (figg. 4, 5), il materiale vegetativodi Paspalum vaginatum, è stato prelevato da un parcellone in produzione tramite una stolonizzatriceField-top maker mod. Iman-Ts.Il materiale vegetativo (stoloni e rizomi) impiegato è stato pari a 30 g x m2, mentre per l’idroseminasono stati utilizzati semi della cv. Seaspray alla dose di 10 g x m2.

    Fig. 4 - Idrostolizzazione con manichetta

  • Fig. 5- Veduta campo dopo idrostolonizzazione.

    Per l’idrosemina e l’idrosto-lonizzazione, è stata adoperata un’idrosemina-trice mod. Finn t30, conuna capacità di lavoro pari a 227 l x min; sono stati inoltre utilizzati 11 kg x m 2 di mulch (Hydro-mulch 1000) e una concimazione a pronto effetto con concime Hydrosprint (10-34) (Fig. 6).

    Fig. 6- Idrostolonizzatrice utilizzata per la ricerca.

    Dopo 10 giorni dall’impianto, sono iniziati i rilievi per valutare, se, i differenti metodi di impianto,influenzavano la velocità di insediamento e copertura del terreno.Purtroppo, la presenza massiccia di Portulaca oleracea, ha reso impossibile, per la competizioneinstauratasi, un rilievo preciso e affidabile della velocità d’insediamento e della copertura delterreno. La sperimentazione verrà ripetuta il prossimo anno, dopo aver effettuato unageodisinfestazione del terreno, che riduca al minimo la competizione delle infestanti nei primi stadidi sviluppo.