natural mind n. 4 2012

50
1 Econotizie per gli amanti della natura e del bello Anno 2012 • N. 4 in collaborazione con FAITA natural-mind.it Magazine prodotto con energia certificata Il secolare Lazio RECEPTION La sirena dei beluga SFIDE & SPORT Pianosa, l’isola che non c’è ITINERARI DI Piccola storia dell’auto PASSIONI

description

La nuova ecorivista online per gli amanti della natura e del bello, completamente gratuita

Transcript of natural mind n. 4 2012

Page 1: natural mind n. 4 2012

1

Econotizie per gli amanti della natura e del bello

Anno 2012 • N. 4

in collaborazione con FAITAin collaborazione con FAITA

natural-mind.it

Magazine prodottocon energia certifi cata

Il secolare LazioRECEPTION

La sirena dei belugaSFIDE & SPORT

Pianosa,l’isola che non c’èPianosa,Pianosa,ITINERARI DI

Piccola storia dell’autoPASSIONI

Page 2: natural mind n. 4 2012
Page 3: natural mind n. 4 2012

3GRADIREMMO CONOSCERE LA TUA OPINIONE SU natural mind®. PER FORNIRCELA, CLICCA QUI.

Caro lettore,

viviamo momenti di assoluta incertezza. Quando sembra che

il tempo, e non solo quello meteorologico, volga timidamente

al bello, subito l’orizzonte si scurisce ed arrivano nuove nuvole.

L’impressione è che questa stagione del mondo abbia dei trend

così nuovi e particolari che nessuno è in grado di prevederli, né

a breve né, tantomeno, a lungo termine.

Prendiamola come viene, senza eccessive speranze ma nem-

meno con totale rassegnazione. Alla fi ne, sono gli uomini che

fanno le cose e non viceversa. E dove le cose sono più diffi cili,

ci vogliono maggiore attenzione e costanza. Ciò si applica mag-

giormente al governo della cosa pubblica, dov’è ormai chiarissi-

mo che le scelte fatte in passato sugli uomini sono state quanto

meno superfi ciali e che le prossime dovranno indirizzarsi verso

persone più capaci ed oneste.

Nel frattempo, un po’ di relax con le letture proposte da questo

numero di natural mind©. Una rifl essione sulla bellissima isola di

Pianosa, un’indagine sulla veneranda età dei nostri politici, tanto

per restare in tema, l’inizio di una piccola storia dell’automobile,

che proseguirà nei prossimi numeri, la consueta rassegna sul

turismo all’aria aperta, la storiella per i più piccini ed altro.

Buona lettura.

La redazione

Attenzione e costanza

Page 4: natural mind n. 4 2012

20RECEPTION• LE OASI DEL CAMPING IN ITALIA:

Il secolare Lazio• ITALIA, TERRA DEL SOLE E DELL’ARTE:

Lazio senza tempo• PORTE APERTE ALLA IRM

Il 15 e 16 maggio si inaugura la nuova fabbrica di Bologna

• FURGONI A METANOFiat Professional Natural Power

42SFIDE & SPORTLA SIRENA DEI BELUGALo sport estremo di Natalia

49IL CLUB NATURAL MINDLA POSTA DEI LETTORI

ITINERARI DI 6

44JUNIOR CLUBLE GROTTE DI KONDOALe avventure di Luc, Lazo e Full

PIANOSA, L’ISOLA CHE NON C’ÈViaggio nella fantasia

natural mind®

Econotizie per gli amantidella natura e del belloPeriodico online del Club

‘natural mind’

Anno 2012 • N. 4

REDAZIONE,COORDINAMENTO E PUBBLICITÀDall’esperienza ultraventennale di

marketing, comunicazione ed edizionedi Make Tailored Advertising Srl

[email protected]

FOTOGRAFIEiStockphoto, Fotolia,

archivi privati

PROGETTO GRAFICOMake Tailored Advertising Srl

Desideri una copia stampata?La puoi ricevere per posta al costo di

euro 3 cad. (escl. spese di spedizione postale).L’off erta è subordinata

alla richiesta di almeno 100 copietotali (minimale di stampa).Se vuoi ricevere una copia

stampata, clicca qui indicandol’uscita desiderata, il numero di pezzi e

l’indirizzo per la spedizione.

DisclaimerIl tuo indirizzo e-mail è inserito negli

archivi di Make Tailored Advertising Srl.Gli indirizzi e-mail presenti nei nostri archiviprovengono da richieste e/o iscrizioni allenostre attività, da contatti con i nostri sitio uffi ci, da elenchi e servizi di pubblico

dominio pubblicati in Internet o su altri media.Il trattamento si svolge, con l’ausilio di mezzielettronici, nel rispetto delle modalità che

il Codice pone a tua garanzia, e,in generale, tutelando i tuoi diritti.

Il trattamento si svolgerà per il periododa te consentito e cesserà a seguito

della cancellazione dei tuoi dati personali.Se non vuoi più ricevere le nostre comunicazioni,

clicca qui per rimuovere defi nitivamentei tuoi dati e scrivi nell’oggetto RIMUOVI.

THE NEW LIPSTICK GENERATION16SALUTE & BELLEZZA

Page 5: natural mind n. 4 2012

5

TUTTI AL BANCO!Dall’aula scolastica a Montecitorio. Con preside Monti

RICETTE DAL LAZIOLa tiella di Gaeta

PICCOLA STORIA DELL’AUTOFedele compagna da più di 100 anni

L’ETA’ DEL NONNOCiao Lorenzo: come nasce un libro

12STILI DI VITA

E-SHOPPING46

A GUSTO MIO36

PASSIONI 38

Page 6: natural mind n. 4 2012

ITINERARI DI

6

Alla foce del fi ume Orinoco, al largo del Venezuela, naufraga la nave dove è imbarcato

Robinson Kreutznaer, detto Crusoe, fi glio di un mercante tedesco. Il ragazzo, in fuga dalle aspirazioni del padre che lo vorrebbe mercante come lui, è l’unico superstite del naufragio e deve vedersela con la nuova realtà che gli si para davanti. È approdato in un’isola sconosciuta, ma il suo spirito d’avventura, la sua capacità di sopravvivenza e la sua sete d i

novità gli consentono di colonizzarla. Lì si tratterrà per 28 anni con l’unica compagnia del pappagallo parlante “Poll” e dell’addomesticato cannibale “Venerdì”. E qui deciderà di ritornare per sempre dopo aver avuto di n u o v o

Pianosa, l’isola che non c’è

Viaggio nella fantasia

Page 7: natural mind n. 4 2012

ITINERARI DI

7

assaggiato un breve contatto con la società evoluta, in Inghilterra. La novella settecentesca di Daniel Defoe è la favola per antonomasia dell’isola intesa come rifugio dalle ansie e dalle corse della vita. Un territorio che il mare protegge naturalmente, isolandolo dalle incursioni di persone e problemi sgraditi, e che offre tutto e soltanto quello che realmente serve per vivere e per dare un senso alla propria vita. Una sorta di paradiso terrestre prima che Eva staccasse dall’albero la fatidica mela e facesse precipitare l’umanità nei guai e nei desideri.Visitando Pianosa, una delle più piccole isole italiane, esattamente la 23sima sulle 53 più grandi di un 1 km quadrato,

“cosa non… darei

per vivere su un’isola…” Vasco Rossi

Page 8: natural mind n. 4 2012

ITINERARI DI

ti assale la stessa aspirazione di Robinson Crusoe, quella di stabilirti lì per sempre, in un’isola disegnata a misura per una vita fuori dal giro. Un variegato terrazzo pianeggiante di 10,3 km quadrati, da cui il nome, che galleggia sul mare ad un’altezza massima di 29 metri, con temperatura mite ed il respiro del salmastro sparso ovunque. Lagune verde smeraldo come nemmeno le più rinomate isole tropicali. Boschi rigogliosi che si aprono ad improvvise, fertili radure. Fauna e fl ora da cartolina. In lontananza, annegato nel Tirreno, il profi lo dell’Elba e delle altre isole dell’arcipelago toscano e quello, più imponente, della Corsica. Quel che basta per rassicurarti, caso mai ti assalisse nostalgia, che i confi ni della vita secolare non sono poi così lontani. Comunque, non così prossimi da poter scorgere ad occhio nudo segnali di altra umanità.Sarà per questo che Pianosa ha avuto negli ultimi due secoli una destinazione a colonia agricola

penale, un luogo ideale nel quale i detenuti potevano essere avviati al recupero o semplicemente ad un lavoro all’aria aperta senza rischi o problemi. Reclusi sì, ma non rinchiusi, prigionieri del braccio di mare aperto che ne impediva l’evasione, ma abbastanza liberi di circolare all’interno del penitenziario. Un’isola felice nel buio territorio della detenzione.Con questa formula, Pianosa ha servito prima il Granducato di Toscana e poi l’Italia unifi cata dal 1858 al 1998. 140 anni che, insieme

8

Page 9: natural mind n. 4 2012

ITINERARI DI

ad una moltitudine di detenuti comuni, l’hanno vista ospitare nel periodo fascista personaggi politici come Sandro Pertini e successivamente, negli ultimi anni di vita come carcere di massima sicurezza separato dalla colonia agricola penale, pericolosi delinquenti come Francis Turatello e brigatisti come Renato Curcio. Ma la destinazione di Pianosa a luogo d’isolamento è molto più antica. Già i romani, che gli dettero il nome originale di Planasia, nel 6-7 d.C. vi relegarono Agrippa Postumo, un

n i p o t e di Augusto in peccaminoso odore di eredità del prestigioso parente, fi nché lo fecero giustiziare qualche anno dopo. A testimonianza di questa vicenda, o comunque di una presenza romana nell’isola, rimangono i ruderi conosciuti, appunto, come Villa o Bagni di Agrippa. La villa era edifi cata sulle rocce della costa orientale, di fronte al mare, in posizione altamente scenografi ca e le strutture semisommerse della peschiera dove si allevavano varie

9

Page 10: natural mind n. 4 2012

ITINERARI DI

10

specie di pesci testimoniano della vocazione autarchica del proprietario. Più tardi, nel Medioevo, l'isola fu a lungo oggetto di disputa fra Pisa e Genova fi nché, nel 1399, passò sotto il dominio di Piombino. In questo percorso fu a più riprese popolata e poi completamente abbandonata. Come nei secoli seguenti, quando piccole colonie di elbani ci si rifugiarono temporaneamente nei periodi di pesca.Tutta la sua storia millenaria attribuisce a Pianosa la caratteristica di rifugio temporaneo, per desiderio di fuga da altre situazioni o per necessità o per

scelta tattica. Sin dal Paleolitico Superiore, che ha lasciato

le più

antiche tracce di presenza umana nell’isola, o dalla più recente preistoria dell’Eneolitico e dell’età del bronzo, testimoniata da databili sepolture in grotticelle naturali, o dall’epoca romana che, oltre alla citata Villa di Agrippa, esibisce un sistema di catacombe scavato su due livelli. Oggi Pianosa fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed un'associazione ne protegge l'aspetto e la zona marina dove sono vietate la pesca, l’immersione, l'ancoraggio, la sosta, l'accesso e la navigazione se non sotto autorizzazione specifi ca. Il ché rende abbastanza problematica e comunque rara la visita dell’isola e ne impoverisce sempre di più l’economia e le strutture. L’isola è abitata stabilmente da un’assurda e costosa ventina di addetti ai lavori, fra

i quali alcuni detenuti semiliberi, che prevalentemente

gestiscono il piccolo ristorante a disposizione dei gitanti, alcuni

agenti di

Page 11: natural mind n. 4 2012

ITINERARI DI

11

polizia penitenziaria coadiuvati dalle motovedette del servizio navale del corpo, una pattuglia dei carabinieri ed un’altra della guardia di fi nanza. E l’antico e bel paese interamente demaniale che una volta ospitava le famiglie dei dipendenti del carcere è diventato un paese fantasma, ormai in rovina. Muri cadenti, tetti crollati, intonaci che si staccano, preziose reliquie delle catacombe alla mercé di chiunque, la chiesa in completo abbandono. Mancano i soldi per qualsiasi intervento di manutenzione e non c’è più la manodopera gratis che il carcere offriva. Di fronte a tanto sfacelo, tipico della cosa pubblica, un’idea. Perché non restituire a Pianosa la sua vocazione di colonia agricola accettando la presenza di privati che organizzino resort agrituristici o attività analoghe, offrendo idonee garanzie di restauro, mantenimento dell’attuale carattere naturale dell’ambiente, compenso al demanio?A che serve un parco naturale degradato, a portata di pochi

visitatori che ritornano con il magone di aver visto l’isola che non c’è perché oscurata dall’incuria?

Ulisse

Page 12: natural mind n. 4 2012

12

STILI DI VITA

12

Chi ha poca voglia di studiare si ap-piglia da sempre al motto “Primi a scuola, ultimi nella vita”. Che,

visto alla rovescia, si può anche leggere “Ultimi a scuola, primi nella vita”. Il motto si applica a pennello a molti dei nostri po-litici di lunga militanza i quali hanno molto bighellonato nelle aule dell’apprendimen-to ma sono stati molto attivi in quelle della politica.

Prendete, ad esempio, Fausto Bertinotti, il più strenuo difensore del lavoro e dei lavoratori. Un articolo del Corriere del-la Sera del 7 ottobre 1998 titolava così il suo ritratto in imminente pubblicazione su “Sette”: “Il giovane Fausto, un ripe-tente incallito che stava con i cowboy”. E proseguiva nel testo: “Tifava per Fausto Coppi (e ancora oggi tiene una giganto-grafi a del “Campionissimo” dietro la scri-

Tutti al banco!Dall’aula scolastica a Montecitorio. Con preside Monti

121212

Page 13: natural mind n. 4 2012

13

vania di segretario) ma nell’ambiente del sindacato novarese lo chiamavano “Ma-labrocca”, come la maglia nera più famo-sa del Giro d’Italia, perché fi niva sempre per ultimo le riunioni… perché Fausto Bertinotti da giovane era così, - raccon-tano i suoi vecchi colleghi - non sapeva nulla della fabbrica perché non aveva la-vorato un solo giorno… Il futuro segreta-rio del PRC all’Istituto tecnico fu bocciato ben tre volte (ripeté la seconda, la terza e la quarta e pure la maturità arrivò con la sessione autunnale), diplomandosi perito solo a 22 anni”.

Oppure, per stare agli antipodi politici, prendete Francesco Storace, il leader de “La Destra”. È nota la sua assiduità lad-dove ci sia da menare la voce e, perché no, le mani, almeno in passato. È ignoto invece il suo curriculum scolastico, sco-nosciuto perfi no agli atti del Senato della Repubblica nel quale è stato eletto e che pubblica il titolo di studio di quasi tutti i senatori. Tutt’al più se ne ha notizia ne-gli atti uffi ciali del Comune di Roma che parlano genericamente di “Titolo di scuo-la media superiore o equipollente”. Forse per questo, in occasione di una manife-stazione di piazza a Savona, è stato sar-

STILI DI VITA

13131313

“Il parlamento è il luogo deputato a fare emergere le élite”

MAX WEBER, PARLAMENTO E GOVERNO

Page 14: natural mind n. 4 2012

14

STILI DI VITA

casticamente accolto dagli avversari con frasi tipo “.. il tuo sapere, i tuoi innumere-voli titoli di studio, pubblica-zioni, articoli…”.

E per completezza, in onore alla par conditio, non si può tacere di Umberto Bossi, ac-creditato del titolo di perito tecnico, non si sa in quanti anni conseguito e con quale votazione. Molto più nota è, invece, la vicenda scolastica del fi glio “Trota”, bocciato per due volte alla maturità senza essersi mai lamen-tato di ritorsioni da parte di professori sinistrorsi e quin-di reo confesso. Siccome le colpe dei fi gli non devono ri-cadere sui padri, ciò non ha impedito al padre Umberto di candidarlo alla regione Lombardia e di farlo elegge-re con quella caterva di voti dei quali il “Trota” va giu-stamente fi ero, ostentandoli nelle polemiche di partito.

Ugualmente dicasi dell’ex

Page 15: natural mind n. 4 2012

15

STILI DI VITA

15

magistrato Di Pietro, la cui dichiarata lau-rea in legge è stata oggetto di dubbi e scherno in funzione della sua scarsa di-mestichezza con l’italiano. Nondimeno, anche lui ha trascinato un fi glio nella sua nuova professione di politico, facendolo eleggere alla regione.

Ma la lista dei politici di successo lungo-degenti nei banchi della scuola dell’obbli-go ed in quel parcheggio dell’università che si chiama fuori corso, non termina qui. Sembra, anzi, che ci sia decisamente un fi l rouge con la loro lungodegenza in politica, come se la funzione avesse svi-luppato l’organo. Basta guardare la tabel-

la riportata qui sotto per rendersene con-to. Molti dei politici di spicco non sono andati oltre un diploma e non hanno mai esercitato un mestiere comune.

Non che una laurea o un mestiere siano requisiti indispensabili per candidarsi al Parlamento. Ma, allora, vuol dire che lì dentro possono starci proprio tutti, an-che chi non ha mai dato prova di capa-cità per essere eletto. Ed è questo, forse, che provoca la manifesta insofferenza del preside Monti nei confronti dei politici.

Tiffany

POLITICOPOLITICOPOLITICO TITOLO DI STUDIOTITOLO DI STUDIOTITOLO DI STUDIO ETÀETÀETÀ PROFESSIONEPROFESSIONEPROFESSIONE IN POLITICA IN POLITICA IN POLITICA DALDALDAL

ANZIANITÀ ANZIANITÀ ANZIANITÀ POLITICAPOLITICAPOLITICA

Pierluigi BERSANIPierluigi BERSANIPierluigi BERSANI Laurea Filosofi aLaurea Filosofi aLaurea Filosofi a 595959 ImpiegatoImpiegatoImpiegato 198719871987 25 anni25 anni25 anni

Umberto BOSSIUmberto BOSSIUmberto BOSSI Perito IndustrialePerito IndustrialePerito Industriale 696969 PoliticoPoliticoPolitico 198219821982 30 anni30 anni30 anni

Massimo D’ALEMAMassimo D’ALEMAMassimo D’ALEMA Diploma MaturitàDiploma MaturitàDiploma Maturità 616161 PoliticoPoliticoPolitico 197519751975 37 anni37 anni37 anni

Gianfranco FINIGianfranco FINIGianfranco FINI Laurea PedagogiaLaurea PedagogiaLaurea Pedagogia 585858 PoliticoPoliticoPolitico 197719771977 35 anni35 anni35 anni

Francesco STORACEFrancesco STORACEFrancesco STORACE Diploma MaturitàDiploma MaturitàDiploma Maturità 535353 PoliticoPoliticoPolitico 198019801980 32 anni32 anni32 anni

Page 16: natural mind n. 4 2012

16

SALUTE & BELLEZZA

Dolce & passiona-le, sexy & innocen-te, rock & princess! La doppia anima delle giovani d’og-gi è tutta qui. E il rossetto di queste young women non può essere quel-lo delle loro madri! Non vogliono un balsamo, un gloss, un colore troppo coprente o diffi cile da applicare.

The New lipstick generation

16

L’Oréal Paris lancia Rouge Caresse, una nuova gamma di rossetti brillanti e young style

Page 17: natural mind n. 4 2012

17

SALUTE & BELLEZZA

17

Rouge Caresse di L’Oréal Paris è la risposta. Colori freschi, luminosi e brillanti, una texture dall’effetto nudo e una facile applicazione, anche senza specchio. Tonalità corpose, nuance glamour e spensierate che si declinano in una palette di colori accesi, come i poppy brights o i colori pastello. Sfumature di rosa, beige e aranci, facili e alla moda, per essere trasgressive o assolutamente bon ton. Il suo pack dorato dona a Rouge Caresse un look unico e sofi sticato, rendendolo un oggetto da collezionare.Rouge Caresse è il nuovo accessorio make up di cui le giovani non potran-no più fare a meno.

Una carezza impercettibile

Una nuova leg-gerezza a fi or di labbra, grazie alla formula estrema-mente conforte-vole, morbida e sensoriale!

Una facile ap-plicazione, anche senza specchio!

Una palette di colori incredibil-mente brillanti e sensuali.

12 nuance 1

2

3

Page 18: natural mind n. 4 2012
Page 19: natural mind n. 4 2012
Page 20: natural mind n. 4 2012

RECEPTION

Le oasi del camping in Italia

20

Page 21: natural mind n. 4 2012

21

RECEPTION

21

«Possis nihil Urbe Romavisere maius»

«Che tu non possa vedere nulla di più grande della città di Roma»

Quinto Orazio FlaccoCarmen saeculare, 17 a.C.

Il secolare LazioNel nostro percorso lungo l’Italia del camping, in questo numero ci soffermiamo sul Lazio, la regione rappresentata da Roma, la capitale del Paese ma anche la città che copre oltre l’80% della popolazione laziale. In forza di

questa caratteristica e delle proprie

Page 22: natural mind n. 4 2012

RECEPTION

bellezze artistiche e storiche, contrariamente a quanto succede per le altre città, Roma ospita anche alcuni importanti campeggi, come vedremo.

Il Lazio è prevalentemente una regione collinare (54% del territorio), con dei sostanziali tratti di vera e propria montagna (26%) e

con il restante 20% di pianura. Ciò nonostante, gli antichi Latini che abitavano il basso Tevere ancor prima della nascita di Roma, lo identifi carono come un territorio

aperto, esteso (in latino Latus, poi divenuto Latium).

Questa impressione fu probabilmente dovuta alla lunghezza della costa laziale, un litorale sabbioso che si apre sul Tirreno per circa 300 km fra la Maremma toscana e la Campania, intervallato da promontori rocciosi.

Alle spalle del mare, gruppi montuosi di modeste dimensioni la cui origine vulcanica ha favorito la formazione di laghi grandi (Bolsena, Bracciano) e piccoli (Nemi, Nepi,

22

Page 23: natural mind n. 4 2012

RECEPTION

Vico ed altri minori).

La sua geografi a e la presenza di Roma hanno reso il Lazio appetibile dal turismo all’aria aperta. La regione ospita, infatti, 129 campeggi equivalenti al 5% del totale nazionale, ed offre oltre 82.000 posti letto (6% del totale Italia). Sensibile è il mercato degli

stagionali, di coloro, cioè, che prenotano il campeggio per alcuni mesi e fanno i pendolari con Roma o con le altre città laziali di residenza.

La maggior parte delle strutture

(104) sono sul mare, ma ce ne sono altre 16 a disposizione di chi preferisce la più quieta acqua dolce alle onde marine e ben 9 nel perimetro del comune di Roma, le cui case mobili ed abitazioni sono frequentate dai visitatori della città eterna in alternativa ai normali hotel e pensioni.

Roma riesce ad essere caput mundi anche in questo.

Chaperon

23

Page 24: natural mind n. 4 2012

24

RECEPTION

Nel nostro girovagare per la penisola, siamo arrivati a parlare della regione dove forse, più che in ogni altra, le tracce di un gran-dioso passato riemergono in ogni singolare scorcio

e i contenuti storici, architettonici, archeologici ed artistici si fondono armoniosamente con l’ambiente circostante.

LAZIO SENZA TEMPO

Per la sua natura, storia e conformazione, il Lazio presenta molteplici possibilità di vivere il territorio: dalla montagna al mare, passando per i laghi, si incontrano luo-ghi affascinanti di grande valore paesaggistico, artistico e spirituale. In ogni dove si respira cultura e arte, un sapore antico di una terra sospesa nel tempo. Senza dimenticare Roma, città senza età dal fascino sempre nuovo, vogliamo proporvi una tappa estiva.

• LE SPIAGGE DI GAETA. Lungo la litoranea Via Flacca, tra Gaeta e Sperlonga, si tro-vano alcune tra le più belle spiagge della costa laziale, dove è approdato il mitico eroe greco Enea ed ha sepolto la sua nutrice Caieta che ha dato, secondo la leg-genda, il nome alla città. Si parte dalla baia di S.Agostino, rinomata e conosciuta per il free climbing. La spiaggia di San Vito è attrezzata ed offre un fondale ideale per nuotare, fare immersioni e vela. L’Arenauta resta uno dei tratti più naturali e selvaggi della costa laziale dal mare cristallino, la sabbia fi ne e dorata. La spiag-gia Ariana è piccola e sempre molto affollata, con sabbie sottili, mare trasparente e folta macchia mediterranea. La spiaggia Quaranta Remi si trova in una piccola caletta raggiungibile solo a nuoto dal Pozzo del Diavolo. Sulla piccola spiaggia di Fontania troviamo i resti di un’antica villa romana e molteplici incantevoli grotte. A brevissima distanza lo scoglio della “Nave di Serapo” (per la forma allungata simile ad una nave), un’oasi naturale unica. Infi ne la spiaggia fi nissima di Serapo, la principale del comune di Gaeta, poco distante dal centro cittadino e a pochi chilometri dal Parco naturale del Monte Orlando.

Info su www.ilmiolazio.it

Page 25: natural mind n. 4 2012

Firenze

Perugia

Roma

Bologna

Venezia

Trieste

Trento

MilanoAosta

Torino

Genova

Ancona

L’Aquila

Campobasso

Napoli

Bari

Potenza

Catanzaro

Palermo

Cagliari

VILLAGGIO CAMPING LIDOMaccagno (VA) VILLAGGIO CAMPING BOSCOCannobio (VB)

CAMPING VILLE DEGLI ULIVIMarina di Campo (LI)

CAMPING CANAPAIRio Marina (LI)

CAMPING RESIDENCE AMIATACasteldelpiano (GR)

VILLAGGIO CAMPING LE MARZEMarina di Grosseto (GR)

CAMPEGGIO SUMMERLANDViterbo

HAPPY VILLAGE & CAMPINGRoma

VILLAGGIO CAMPING TESONISMarina di Tertenia (OG)

HOTEL PICCADA & APPARTAMENTI LA GALATEAPalau (OT)

CAMPING MIRAGEBarano d’Ischia (NA)

CAMPEGGIO EUROPATerracina (LT)

LE PALME VILLAGETerracina (LT)

GREEN VILLAGEMarina di Camerota (SA)

RomaRoma

CAMPING CA’ SAVIOCavallino Treporti (VE)

VILLAGGIO DEL SOLEMarina Romea (RA)

PARCO VACANZE RIVAVERDEMarina di Ravenna (RA)

VILLAGGIO DEI PINIPunta Marina Terme (RA)

HOLIDAY VILLAGE FLORENZLido degli Scacchi (FE)

VILLAGGIO PINETAMilano Marittima Cervia (RA)

BolognaBologna

L’AquilaL’Aquila

CENTRO TURISTICO ECOCHIOCCIOLAMaserno di Montese (MO)

CAMPING VILLAGE DON DIEGOGrottammare (AP)

CAMPING EUCALIPTUSAlba Adriatica (TE)

MilanoMilano

I campeggi preferiti di

25

RECEPTION

Page 26: natural mind n. 4 2012

RECEPTION

26

Page 27: natural mind n. 4 2012

Mentre si allunga la lista delle aziende italiane che vanno ad investire all’estero, a Bo-

logna si svolge un evento in contro-corrente che è motivo di orgoglio per il turismo all’aria aperta italiano e per l’industria di settore.

Il 15 e 16 maggio 2012 la IRM inau-gura con un Porte Aperte per tutti gli addetti ai lavori la sua nuova fabbrica di case mobili a Castello d’Argile, vicino Bologna. IRM fa parte del Gruppo francese Be-neteau, leader europeo nel setto-re delle barche a vela e delle case mobili, due mercati che richiedo-no analoga capacità di scelta dei materiali e di raffi nata lavorazione.

Il segmento italiano del turismo all’aria aperta è il secondo in Euro-pa dopo, appunto, quello francese

RECEPTION

27

Porte aperte alla IRMIl 15 e 16 maggio si inaugura la nuova fabbrica di case mobili a Bologna

Mod. Super Mercure, m. 7,50x4, n. 2 camere

Mod. Super Titania, m. 8x4, n. 3 camere

Page 28: natural mind n. 4 2012

ed è quello che mostra la maggiore dinamicità verso il futuro. Ciò spiega il motivo dell’importante decisione del Gruppo Beneteau.

Oggi il camping è in larga parte turi-smo fami-liare, ap-petibile non solo per il van tagg io di prezzo che offre, ma soprattutto per il rappor-to che il prez-zo ha con la qualità del servizio e del comfort, or-mai indispensabili anche per chi ama il piede nudo nella sabbia. E le case mobili, insieme all’accresciuta capa-cità di entertainment del camping sul modello dei villaggi turistici, rappre-sentano la chiave di volta rispetto al passato, essendo in grado di offrire a tutta la famiglia spazi modernamente ottimizzati.

Ne l suo nuovo stabilimento di Bologna, IRM produr-rà quattro

modelli di case mobili studiati insieme a FAITA FederCam-ping, la Federazione italiana del tu-rismo all’aria aperta, per le esigenze del mercato italiano e, perciò, con-trassegnati con il marchio “FAITA Home by IRM”. Le nuove case mobili rappresentano l’ultimo grido in fatto di tecnologia specifi ca, combinando materiali ecologici e duraturi con so-luzioni abitative di grande comfort e praticità per la famiglia ospite.

28

Mod. Titania, m. 8x3, n. 2 camere

RECEPTION

Mod. Super Mercure Riviera, m. 7,50x4, n. 2 camere

Page 29: natural mind n. 4 2012

Mod. Titania, m. 8x3, n. 2 camere

RECEPTION

Page 30: natural mind n. 4 2012

RECEPTION

Furgoni a metanoUna soluzione professionale al rincaro dei combustibili e alle limitazioni del traffi co

I prezzi del carburante in vertiginoso aumento, la crisi economica che ci costringe a rive-dere le abitudini di spesa, l’attenzione da parte delle amministrazioni locali e dei governi nazionali alla riduzione del livello di CO2. Sono tutti buoni motivi per spingere i produttori di auto e furgoni a sviluppare prodotti innovativi e, per restare in tema di eco-sostenibilità, dalle basse emissioni inquinanti. Il nostro partner Fiat Group Automobiles è in prima fi la in questa ricerca, essendo l’unico costruttore europeo a proporre un’ampia e articolata gamma di vetture e veicoli commerciali a doppia alimentazione GPL/benzina e metano/benzina. Occupiamoci di questi ultimi.

30

Page 31: natural mind n. 4 2012

RECEPTION

Perché scegliere il metano

1) PulitoDal punto di vista prettamente ecologico il metano è il combustibile più pulito attual-mente disponibile, contribuendo così alla riduzione dell’effetto serra e dei cambia-menti climatici e permettendo di circolare nelle “zone a traffi co limitato”.2) EconomicoRispetto a gasolio o a benzina, il meta-no costa circa la metà; questo permette di percorrere con la medesima spesa il doppio dei chilometri. Inoltre, il fatto che i veicoli a metano della gamma Fiat siano bi-fuel, ossia a doppia alimentazione, ga-rantisce una soglia di autonomia record.3) Sicuro Secondo lo standard EPA, il metano è più sicuro di benzina e GPL, secondo solo al diesel. Inoltre, i veicoli OEM, ossia quelli di primo impianto che vengono assemblati nella fabbrica, sono soggetti alle prove di crash e di emissioni al pari dei veicoli con-venzionali e vantano i massimi standard di comfort e sicurezza. E forse non tutti sanno che il metano non è un gas tossico ed ha un ridotto rischio di incendio. 4) Strategico Il metano gioca un ruolo strategico nel settore dei trasporti per la diffusione delle fonti rinnovabili in quanto tecnologia pon-te per predisporre le basi per lo sviluppo

di una soluzione ecologicamente ancora più sostenibile: il biometano. Tutti i motori Fiat a metano sono compatibili fi n da su-bito con il biometano.

Le soluzioni di Fiat Professional

Tutti i veicoli commerciali di Fiat Profes-sional a doppia alimentazione (metano/benzina) sono di primo impianto (OEM) e quindi garantiscono rispetto delle nor-mative di sicurezza, qualità e affi dabilità ai massimi livelli, minori costi di gestione, oltre ad essere omologati Euro 5 per la massima libertà di movimento anche nelle ZTL dei centri urbani e nelle giornate di limitazione del traffi co.Pioniere oltre 15 anni fa di questa tecnolo-gia, oggi Fiat è leader europeo nel campo delle vetture di primo impianto a metano (OEM). Inoltre, Fiat è il primo e unico co-struttore ad offrire con la linea ecologica “Natural Power” un’ampia gamma di vei-coli commerciali, con ben 5 modelli capa-ci di rispondere alle esigenze di mobilità di una vasta categoria di clienti, compreso il settore professionale del trasporto merci.La gamma Natural Power di Fiat Pro-fessional si compone dei veicoli com-merciali Doblò Cargo 1.4 Fire T-jet 120 CV, Ducato 3.0 F1C 16v 140 CV, Fiorino 1.4 Fire 70 CV, Panda Van 1.4 Fire 69 CV, Punto Van 1.4 Fire 70 CV.

31

Page 32: natural mind n. 4 2012

RECEPTION

Doblò Cargo SX TJet 1.4 Metano prezzo promo detax € 13.100 (IVA, MIS e IPT scopo Promozionale. Esempio di risparmio calcolato su prezzo medio gasolio

escluse) allo stesso prezzo promo detax di Doblò Cargo 1.6 MJet 105 CV SX € 13.100 (IVA, MIS e IPT escluse). Off erta valida fi no al 31/05/12. Messaggio Pubblicitario a (1,684 €/l) e CNG (0,941 €/kg) con consumo motore 1.6 MJet (5,2 l/100 km) e 1.4 TJet Natural Power (4,9 kg/100 km) con una percorrenza media di 30.000 km/anno.

“FAI IL POLPO GOBBO: PRENDI DOBLÒ CARGO A METANO AL PREZZO DEL DIESEL.”

So’ Dieco

ti spieco So’ Dieco

ti spieco

www.fi atprofessional.it

ALL’ANNO, CLIMATIZZATORE INCLUSO.CON DOBLÒ CARGO A METANO RISPARMI FINO A 1.200 EURO DI CARBURANTE

da 120 CV • Lo spazio rimane invariato grazie alle bombole poste sotto il vano di carico• Rispetti l’ambiente e circoli anche con i blocchi del traffi co • Puoi goderti prestazioni eccellenti con il motore 1.4 turbo

GUIDASINCERA.ITLA GUIDA PER CHI È ALLA GUIDA

Page 33: natural mind n. 4 2012

RECEPTION

Doblò Cargo SX TJet 1.4 Metano prezzo promo detax € 13.100 (IVA, MIS e IPT scopo Promozionale. Esempio di risparmio calcolato su prezzo medio gasolio

escluse) allo stesso prezzo promo detax di Doblò Cargo 1.6 MJet 105 CV SX € 13.100 (IVA, MIS e IPT escluse). Off erta valida fi no al 31/05/12. Messaggio Pubblicitario a (1,684 €/l) e CNG (0,941 €/kg) con consumo motore 1.6 MJet (5,2 l/100 km) e 1.4 TJet Natural Power (4,9 kg/100 km) con una percorrenza media di 30.000 km/anno.

“FAI IL POLPO GOBBO: PRENDI DOBLÒ CARGO A METANO AL PREZZO DEL DIESEL.”

So’ Dieco

ti spieco So’ Dieco

ti spieco

www.fi atprofessional.it

ALL’ANNO, CLIMATIZZATORE INCLUSO.CON DOBLÒ CARGO A METANO RISPARMI FINO A 1.200 EURO DI CARBURANTE

da 120 CV • Lo spazio rimane invariato grazie alle bombole poste sotto il vano di carico• Rispetti l’ambiente e circoli anche con i blocchi del traffi co • Puoi goderti prestazioni eccellenti con il motore 1.4 turbo

GUIDASINCERA.ITLA GUIDA PER CHI È ALLA GUIDA

Page 34: natural mind n. 4 2012

34

La Philips (Royal Philips Elec-tronics) è sempre più concen-trata nell’innovazione verde,

allo sviluppo della quale ha destina-to 2 miliardi di euro, da spendere en-tro il 2015 nei processi produttivi dei suoi tre settori strategici: Healthca-re, Lighting e Consumer Lifestyle. L’impegno Philips nel proporre so-luzioni e prodotti sostenibili ha per-messo di raggiungere già un’inciden-za del 38% dei “green products” sul fatturato globale (rispetto ad un’incidenza del 31% nel 2009).Nel mercato dei televisori, Econova LED TV1 è il TV LED più verde d’Eu-ropa. Con telecomando solare, è in grado di ridurre il consumo energe-tico fi no al 60% – il più basso della

categoria - garantendo immagini di primissima qualità. Inoltre, è costrui-to con materiali riciclati e facilmente riciclabili mantenendo tuttavia inalte-rata la sua straordinaria qualità grazie al robusto rivestimento in alluminio.Insignito del premio European Green TV 2010-2011 dall’Associazio-ne European Imaging & Sound (EISA), Econova LED TV riceverà la classifi ca-zione A+ in occasione dell’introduzio-ne dell’Etichetta Energetica Europea.

RECEPTION

I “green products” di Philips

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa sostenibile EcoVision5 di Philips

visita www.philips.com/about/sustainability

Per ulteriori informazioni sulla riduzione del consumo di energia a casa vostra

visita asimpleswitch.com

Page 35: natural mind n. 4 2012

I “green products” di Philips

Page 36: natural mind n. 4 2012

3636

A GUSTO MIO

36363636

Prosegue l’excursus tra le ricette ti-piche della gastronomia regionale italiana. In questo numero andiamo

a curiosare tra i paesini del litorale lazia-le, per scovarne uno in provincia di Lati-na che offre agli amanti del pesce tutte le delizie che si aspettano di trovare.

È Gaeta, famosa nel mondo per le sue bellezze, il suo fascino e le sue squisite olive. E per la cucina tipica, di origini po-polari, con infl uenze napoletane e profu-mi di mare e di campagna.

Epicuro

Page 37: natural mind n. 4 2012

3737

A GUSTO MIO

37

Tra i piatti della tradizione gaetana il più famoso è sicuramente la tiella, che deve il suo nome alla speciale ‘teglia’ circolare in cui viene cotta. Un piatto povero, che consentiva ai pescatori e ai contadini di avere un pasto completo, da mangiare con le mani e conservabile per qualche giorno. La tiella è una pizza rustica composta da pasta di pizza al cui interno viene messo un condimen-to diversifi cato: polpo, alici, scarola e baccalà, scarola e olive, zucchine e uova, cipolle. Qui proponiamo una farcìa ai polpi, preferibilmente da preparare il giorno precedente.

Ingredienti

• 500 g di farina• 200 ml di acqua tiepida • 20 g di lievito naturale• 3 cucchiai di olio e.v.o.• 1 polpo verace grosso (circa 1 kg)• 400 g di pomodorini o passata• aglio • prezzemolo• peperoncino • sale

Preparazione

Per il ripieno: mettere il polpo in ac-qua fredda e portare a ebollizione. Lasciarlo lessare coperto per 40 minuti. Scolare bene, far freddare e tagliare a pezzetti. In un’insalatiera condirlo con i pomodorini o la pas-sata, aglio, prezzemolo, poco sale e peperoncino, olio.

Per la pasta: sciogliere il lievito nell’acqua tiepida e usarlo per impa-stare a lungo la farina con l’olio e un pizzico di sale. Lasciar lievitare l’im-pasto coperto, in un luogo tiepido, per circa un’ora. Poi prendere poco più di metà della pasta e stenderla (h. poco meno di 1 cm). Ritagliare un disco che debordi un po’ dal fondo della teglia e posarvelo, dopo averla unta. Versare sulla pasta il ripieno, aggiungere un fi lo d’olio e coprire con un altro disco di pasta. Chiu-dere i bordi premendo leggermente con le dita, oliare e forare la super-fi cie con una forchetta. Cuocere la tiella in forno caldo a 180°C per 25-30 minuti.

La tiella di Gaeta

Page 38: natural mind n. 4 2012

Iniziamo con questo numero di natural mind® una breve storia dell’automobile, doveroso omaggio

al mezzo di trasporto e di lavoro che ha cambiato anche la storia dell’uomo, accelerandone di molto il percorso. Nel presente articolo tratteremo

della genesi dell’automobile intesa come il mezzo semovente che noi oggi conosciamo. Nei prossimi, affronteremo l’origine e la storia delle singole marche ieri ed oggi sul mercato. Già ottocento anni fa, l’ingegno del “Doctor Mirabilis”, fi losofo, letterato

Piccola storia dell’autoFedele compagna da più di 100 anni

PASSIONI

38

Arriveremo a costruire macchine capaci di spingere grandi navi a velocità più forti che un’intera schiera di rematori e bisognose soltanto di un pilota che le diriga. Arriveremo a imprimere ai carri incredibili velocità senza l’aiuto di alcun animale. Arriveremo a costruire macchine alate, capaci di sollevarsi nell’aria come gli uccelli.

(Roger Bacon, De secretis operibus artis et naturae IV)

Page 39: natural mind n. 4 2012

e d alchimista inglese del XIII

secolo, preconizzava l’invenzione di macchine che sollevassero l’uomo e gli animali dal pesante ma indispensabile compito di trasportare cose e persone. Dopo di lui, altri pensatori e scienziati si cimentarono con l’idea e qualcuno,

c o m e il grande Leonardo nel ‘500,

costruì delle vere e proprie macchine adatte allo scopo. Molto lontane, tuttavia, dalla meccanica sulla quale sono impostate le auto moderne. Il primo vero progenitore dell’auto può considerarsi il carro che l’ingegnere francese Nicholas-Joseph Cugnot

PASSIONI

39

Page 40: natural mind n. 4 2012

progettò nel 1769 utilizzando una propulsione comune alla locomotiva: il motore a vapore. Questo carro mostruoso, azionato da un motore a due cilindri verticali di 325 mm di alesaggio e 387 mm di corsa, per una cilindrata totale di circa 62.000 cm3, era in grado di portare un carico di oltre 4 tonnellate. Tuttavia, il carro di Cugnot aveva nella sua limitatissima velocità (non più di 10 km/ora) e nella diffi coltà di manovra e di stop un grave tallone d’Achille, al punto che il primo esemplare, oggi esposto al Conservatoire National des Arts e Mètiers di Paris, fi nì per schiantarsi contro un muro. Ciò nonostante, esso può legittimamente attribuirsi la qualifi ca di primo esemplare di auto mobile. Il secolo successivo, l’800, vide intensifi carsi la ricerca. Oltre alla trazione a vapore, nel 1802

lo svizzero Isaac de Rivaz cominciò a sperimentare il primo motore a combustione interna. Nel 1839, ad opera dell’americano Robert Anderson, comparve addirittura quella prima auto elettrica oggetto delle più moderne ricerche, mentre nel 1860 il belga Etienne Lenoir mise a punto un modello alimentato a gas, anche qui precorrendo i nostri giorni. Infi ne, nel 1864 l’italiano Innocenzo Manzetti sviluppò la prima auto a vapore in grado di circolare per le strade. Il vapore continuò per molti anni ad essere l’alimentazione prevalente nel settore auto, tanto che nell’Esposizione Universale del 1887 i relativi modelli venivano presentati nella sezione dedicata al materiale ferroviario. Finché non si materializzarono due invenzioni che cambiarono questa dinamica: il primo motore a

40

PASSIONI

Page 41: natural mind n. 4 2012

c o m b u s t i o n e interna a quattro tempi del l ’ ingegnere t e d e s c o N i k o l a u s Augusto Otto (1876) e la sperimentazione di frizioni (1899) in grado di far partire il veicolo da fermo, senza doverlo spingere manualmente.Queste ed altre decisive innovazioni di fi ne ottocento consentirono all’automobile di essere sempre più conosciuta ed apprezzata ed in grado di far concorrenza alla carrozza a cavalli, alla quale cominciò a sostituirsi, anche nella sua immagine strutturale. Ciò, unito al crescente

fenomeno dell’industrializzazione, fu di incentivo alla costruzione delle prime fabbriche di auto ed alla vendita di marchi specializzati. Di questo parleremo nei prossimi numeri.

Leonardo

41

PASSIONI

Page 42: natural mind n. 4 2012

SFIDE & SPORT

42

La sirena dei belugaLo sport estremo di Natalia

C’è il sedentario e c’è lo sporti-vo. E c’è lo sportivo praticante discipline convenzionali e c’è lo

sportivo che vuole spingere all’estremo la sua passione per l’acqua. Appartie-ne a quest’ultima categoria, forse la più estrema, la russa Natalia Avseenko, 36 anni. Non contenta di detenere il primato femminile di apnea e titoli di yoga, Natalia ha voluto cimentarsi con una impresa sensazionale anche per chi ha con il mare una dimestichez-za paragonabile a quella dei pesci: nuotare nuda con i beluga

n e l -le gelide acque del Mar Bianco, a nord ovest della Russia, nel-la regione di Mourmansk. L’impresa sembrerebbe ordinaria se non occor-ressero due circostanze che la rendo-

no assolutamente unica e singolare. La prima è rappresentata dalla tem-peratura dell’acqua che Natalia ha af-frontato nuda: 1,5 gradi sotto zero. La seconda circostanza è rappresenta-ta dall’obiettivo di familiarizzare con i beluga (dal russo “beloye” - bianco), le balene bianche dalla grande testa e dalle curiose espressioni facciali di tipo umano. Infatti, i beluga sono mammiferi molto appartati e timidi, malgrado una

mole che può raggiungere la tonnellata. Raramente si prestano al contatto con l’uomo, meno che

mai a quello fi sico e, se accade, possono anche reagire in maniera vio-lenta. L’estrema diffi coltà

dell’impresa è stata invece la molla che ha spinto Natalia ad affron-tarla. Così, equipaggiata con il minimo occorrente, uno staff medico ed un impianto di riscaldamento che le con-

Page 43: natural mind n. 4 2012

43

sentisse di riprendere gradatamente la normale temperatura corporea dopo l’immersione, e con l’assistenza del

fotografo Viktor Lyagushkin, anche lui russo,

n e l l ’ a p r i -le del

2011 si è portata sul

luogo prescelto. Pri-ma una fase di training au-

togeno per prepararsi all’evento. Poi, un assaggio preliminare con l’ac-qua indossando la tuta da sub, tanto per conoscere l’ambiente e scoprire dove e come si muovevano i beluga, cercando di stabilire un primo contat-to. Infi ne, il test vero e proprio. Nata-

lia si è spogliata sul ghiaccio e piano piano si è immersa nell’acqua gelida a meno 1,5 gradi per oltre dieci minuti. Un impatto che solo una persona di doti fi siche straordinarie e di coltivato training ed autocontrollo può sostene-re. Ma la determinazione e la sete di conoscenza di Natalia hanno avuto il sopravvento, aiutati da una parallela curiosità dei beluga per un corpo aper-tamente inerme e dal colore bianchic-cio come il proprio. Così si è compiuto l’atteso miracolo. I beluga si sono av-vicinati e Natalia, piano piano, è riusci-ta ad accarezzarli e poi addirittura a cavalcarli in una danza simile a quella che si vede fra addestratore e delfi ni od orche nei grandi acquari di tutto il mondo. Solo che la scena avveniva ai piedi del Polo Nord, in mare aperto, in condizioni estreme, precluse ai normali spettatori. Buon per noi che il fotografo Lyagushkin abbia potuto riprenderle e mostrarcele. Con la speranza che ser-vano a proteggere una specie a rischio d’estinzione come tutte le balene, del-la quale si calcola che rimangano cir-ca 100.000 esemplari viventi allo stato selvaggio.

Leonardo

SFIDE & SPORT

Per vedere il video Per vedere il video Per vedere il video originale clicca quioriginale clicca quioriginale clicca quioriginale clicca quioriginale clicca quioriginale clicca qui

Page 44: natural mind n. 4 2012

JUNIOR CLUB

Le storie di natura che raccontiamo hanno due scopi: divertire i junior di casa e presentare situazioni e località nuove, così da sti-molare la loro curiosità ed apprendimento. In questo caso, la storia raccontata si svolge nella profondità delle caverne di Kondoa, in Tanzania. La storia è adatta ai ragazzi dagli 8 ai 10 anni.

Questa volta Luc, Lazo e Full ave-vano avuto un incarico straordi-nario, quasi incredibile, dai geni-

tori di Luc: dovevano visitare le grotte di Kondoa, in Tanzania, una regione dell’Africa orientale, per fotografare le pitture rupestri disegnate 1500 anni fa al loro interno dagli antichi abitanti del territorio. Le foto servivano ai ge-nitori di Luc per ricostruire le abitudini ed i costumi dei popoli africani che vivevano durante la preistoria nella Rift Valley, una valle del centro Africa dove presumibilmente si svilupparono le prime forme di vita umana. In parti-colare, in Tanzania sono stati ritrova-ti alcuni dei più antichi resti fossili umani. Come ormai sappiamo, i genitori di Luc erano degli scienziati e spesso lo mandavano in giro per il mondo a ricercare delle cose per conto loro, in modo che anche Luc si appas-

sionasse alla scienza ed alla ricerca. Invariabilmente, nei suoi viaggi Luc era accompagnato dal nonno materno Lazo, così detto per la sua abilità con il laccio, e dal fi do pastore tedesco Full.La comitiva era sbarcata dall’aereo a Dar es Salaam, la capitale della Tan-zania, e da lì si era poi trasferita con una grossa Range Rover presso le grotte di Kondoa per svol-gere la ricerca commissio-nata dai genitori di Luc. A bordo dell’auto avevano ciò che occorreva per le ripre-se fotografi che ma, ad ogni

buon conto, aveva-no portato anche un ’a t t rezzatura d’emergenza studia-ta da quel genietto di Luc, caso mai si fosse verifi cato qual-

Le grotte di Kondoa Le avventure di Luc, Lazo e Full

con una grossa Range Rover presso le con una grossa Range Rover presso le con una grossa Range Rover presso le

se fotografi che ma, ad ogni se fotografi che ma, ad ogni buon conto, aveva-buon conto, aveva-buon conto, aveva-no portato anche un ’a t t rezzatura d’emergenza studia-ta da quel genietto di Luc, caso mai si fosse verifi cato qual-

Page 45: natural mind n. 4 2012

che imprevisto. Si erano ormai inoltrati da qualche ora nel dedalo delle oltre 150 grotte che compongono la zona. Il percorso era molto interessante ed avevano già fotografato molte scene di vita incise sulle pareti delle caverne. Decine di fi gure umane con la testa allungata, animali ed altro che descri-vevano bene l’ambiente pastorale nel quale erano vissuti gli antichi abitanti della zona. Ad un tratto, Full si mise a fi utare verso una parete. Sembrava che da lì venisse uno spiffero d’aria, ma era quasi impossibile perché non c’erano tracce di crepe. Nonno Lazo si avvicinò per giudicare meglio e, per sicurezza, batté il suo bastone sulla parete che invece cominciò a sgreto-larsi. Prima cadde qualche sassetto, poi sassi più grandi. Infi ne, si aprì una voragine e Lazo ci sparì dentro con un tonfo. Full si salvò a stento dal ca-

dere dentro anche lui e cominciò ad abbaiare furiosamente. Luc, con il sangue freddo che riusci-va a mantenere nei momenti più diffi cili, cercò di capire cosa era successo e come fare per recuperare il non-no. Alla svelta montò

il rifl ettore che faceva parte del

suo corredo d’emer-genza e, con cautela, diresse la luce verso il fondo della voragine.

Si vedeva chiaramente che una ventina di metri più giù c’era dell’acqua, un fi ume o un lago sotterraneo, del quale si sentiva ora anche il rumore. Ma non si riusciva a vedere nonno Lazo. Luc lo chiamò più volte ed alla fi ne riuscì a sentirne la voce, molto lontana, den-tro la voragine. Meno male, era vivo! Ma non si sapeva dove e come andar-lo a prendere. Luc, allora, tirò fuori una delle sue invenzioni: un piccolissi-mo elicottero telecomandato, munito di visore ai raggi infrarossi, sul quale era montata una telecamerina. Lo mise in moto e lo guidò all’interno della vora-gine. Poté, così, vedere Nonno Lazo un centinaio di metri più in basso, in mez-zo all’acqua ma saldamente aggrap-pato ad una roccia. Luc, allora, legò una lunga corda al galleggiante che era parte del corredo d’emergenza e lo gettò in fondo, sull’acqua. Poi fece di nuovo girare l’elicottero per illuminare la voragine e con un megafono disse al nonno di recuperare il galleggiante con il suo lazo. E così fu. Poi, con l’aiuto delle potenti mandibole di Full,

Luc tirò su il galleggiante e nonno Lazo che ci si era

legato come un salame. Alla fi ne, un grande sospiro di sollievo. Anche questa volta i

nostri amici se l’erano cavata!

Fedro

JUNIOR CLUB

il sangue freddo che riusci-il sangue freddo che riusci-va a mantenere nei momenti più diffi cili, cercò di capire cosa era successo e come fare per recuperare il non-fare per recuperare il non-no. Alla svelta montò

Page 46: natural mind n. 4 2012

4646

L’ETA’ DEL NONNOCome nasce un libro

L’età del nonno, dopo quel-la del fi glio e del padre, è l’e-tà defi nitiva. Un’età che,

molto più delle altre, marca il tem-po e che, al suo inizio, può crea-re sgomento. Un’età che, oggi più che mai, segna il trapasso dai len-ti e naturali ritmi millenari della vita dell’uomo a quelli frenetici e sem-pre più artifi ciali dell’età moderna.L’annuncio del primo nipote in ar-rivo spalanca d’improvviso la pro-spettiva della vecchiaia. Risuona come la tromba del silenzio dopo una lunghissima giornata di marcia, esaltante e faticosa. Così, l’idea di diventare nonno può istintivamen-te far puntare i piedi nel tentati-vo di fermare il tempo o rallentarlo.Invece, quando ci si accomoda den-tro, si scopre che un nipote rega-la nuovi scopi e traiettorie alla vita,

offrendo l’occasione per un viaggio nella memoria alla ricerca di ciò che è stato e di ciò che potrà ancora es-sere. Un fi l rouge che ha stimolato Luciano Lupi a scrivere “Ciao Lo-renzo”, un libro, bello e tenero, ot-timamente recensito da stampa e lettori, una lettera d’amore da non-no a nipote, dall’ultima generazio-ne della terra alla prima delle stelle.Il dialogo del nonno con Lorenzo, il nipote nascituro, affronta temi impor-tanti diventando, pagina dopo pagi-na, una sorta di vademecum rigoro-so ma senza pregiudizi, affettuoso e delicato, intelligente e moderno, in grado di aiutare futuri neo geni-tori o nonni a fornire risposte con-crete ai tanti perché di fi gli e nipoti.

Friendly

E-SHOPPING

Page 47: natural mind n. 4 2012

47

ACQUISTALO ORA

RICEVERAI SUBITO UNO SCONTO SPECIALE DEL 30%:SOLO € 10,00 INVECE DI € 14,00(più € 3,00 per la spedizione postale)

MODALITA’ DI PAGAMENTO

• PayPal cliccando su

• Bonifi co BancarioIBAN IT48D0832703228000000000842c/c intestato aMake Tailored Advertising s.r.l. - Roma

Il libro “Ciao Lorenzo” ti verrà spedito per posta entro tre giorni dall’avvenuto pagamento

“Ciao Lorenzo”,una lettera d’amore da nonno a nipote, dall’ultima generazione della terra alla prima delle stelle.

Inviaci una email a [email protected] con i dati per la spedizione

NE HANNO PARLATO

E-SHOPPING

Page 48: natural mind n. 4 2012

48

Page 49: natural mind n. 4 2012

4949

LA POSTA DEI LETTORIGrande successo per la nostra ecorivista! Continuate a scriverci i vostri commenti all’indirizzo [email protected]; ci aiuteran-no a migliorare il magazine.

IL CLUB NATURAL MIND

no a migliorare il magazine.

Ottimo il Magazine, complimenti per la rivista.Vorrei segnalarvi una persona che gradirebbe riceverla: Magda.grazie

Pietro

Ottimo il Magazine, complimenti Vorrei segnalarvi una persona che

Ehi, amigos, me gusta mucho!Andrés

49

Ciao a tutti,

vogliamo ringraziarVi per il bellissimo

omaggio che ci spedite, e incentivare l’ini-

ziativa perchè veramente meritevole!

Sperando di farVi visita prossimamente, vi

salutiamo e auguriamo una Buona Pasqua!

A presto nunzio e patrizia

gusta mucho!Andrés

buongiorno quanto co-

sta abbonarsi, e com-

plimenti.marco

grazie por la revi-

sta.Oscar

494949

omaggio che ci spedite, e incentivare l’ini-

Sperando di farVi visita prossimamente, vi

salutiamo e auguriamo una Buona Pasqua!

sta abbonarsi, e com-

Buongiorno,

richiediamo di ricevere

come da vs proposta il

vs magazine gratis.

Grazie e cordiali saluti

Veronica

Page 50: natural mind n. 4 2012

natural mind®, il magazine per chi ama l’aria, i viaggi e la natura edito da Make Tailored Advertising in collaborazione con FAITA FederCamping, è prodotto e distribuito nel rispetto dell’ambiente. I consumi di energia elet-trica legati alla produzione/invio delle newsletter di natural mind® del 2012 sono stati, infatti, certifi cati con “100% energia pulita Multiutility”.Certifi care i propri consumi energetici equivale ad utilizzare energia elettrica in-teramente prodotta da fonte rinnovabile: la certifi cazione "100% energia pulita” è basata sull'immissione in rete (tramite l'annullamento di certifi cati RECS) di un quantitativo di energia rinnovabile pari al consumo di energia legato alla produzione/invio del magazine, che dà diritto all'ottenimento di status "100% energia pulita” a favore dello stesso. Grazie a questa iniziativa è stata evitata l’e-missione in atmosfera di 700 Kg di CO2 e sono stati risparmiati 250 Kg di petrolio.

Il marchio "100% energia pulita Multiutility" che ap-pare sulla newsletter, marchio di proprietà di Multiutili-ty S.p.A. registrato a livello europeo e che viene conces-so solamente a chi rispetta l’ambiente, è l’attestazione della scelta etica che ha effettuato l’editore di natural mind®.

natural mind® è il magazine online che rispetta l’ambiente

I certi� cati RECS (Renewable Energy Certi� cate System) sono titoli che attestano la produzione di ener-gia elettrica da fonte rinnovabile per una taglia minima pari a 1 MWh e favoriscono la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile dagli impianti che altrimenti non avrebbero le condizioni economi-che per continuare a produrre energia "verde". I certi� cati RECS sono distinti dall'erogazione � sica dell'elettricità e la loro emissione consente la com-mercializzazione dei certi� cati stessi anche separatamente dall'energia elettrica cui fanno riferimento. Mediante il loro consumo, l'acquirente � nanzia l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili testimo-niando, pertanto, il suo impegno a favore dell'ambiente.