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N. 7/2017 Organo ufficiale dei paracadutisti d’Italia RIVISTA MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARACADUTISTI D’ITALIA (ANPd’I) - Via Sforza, 5 00184 Roma - Spedizione in abb. postale - Art. 1, Comma 1, D.L. 24.12.2003, convertito in Legge 27.2.2004, n. 46 - DCB Roma Come FOLGORE dal cielo, come NEMBO di tempesta

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N. 7/2017Organo ufficiale deiparacadutisti d’Italia

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RIVISTA DELL’ASSOCIAZIONENAZIONALE PARACADUTISTI

D’ITALIA (ANPd’I)

MENSILE DI INFORMAZIONEASSOCIATIVO, TECNICO E POLITICO-CULTURALE

… voi siete gli arditidel cielo e della terra

N. 7/2017 S O M M A R I OIl Pensiero del Presidente 3Attualità: Respinta l’offensiva italiana in Europa sul fronte dei migranti 4La Presidenza Informa 6Attualità 10Reparti in Armi 17Celebrazioni e Ricorrenze 25Storia delle Sezioni 30Attività delle Sezioni 32Ultimo lancio 38

COPERTINA23 luglio 2017: lanci intenzionali in acqua sul Lago d’Idro (Foto di Gio Cri Cri)

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Anno LXXIV dalla fondazioneNumero 7/2017

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Finito di stampare:Luglio 2017

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IL PENSIERO DEL PRESIDENTE

on c’è dubbioche il flusso

immigrator iodal continenteafricano rappre-senta per l’Italia

il problema più urgente da ri-solvere, per quanto non sia inassoluto la minaccia più temi-bile che come paese eurome-diterraneo dobbiamo affron-tare. Quest’ultima, infatti, èrappresentata dai nuovi equi-libri che si stanno delineandonel Vicino Oriente e che po-trebbero consolidarsi anche adiscapito dei nostri interessinazionali con tensioni e frizio-ni anche tra USA e Russia chenon potrebbero non coinvol-gerci pericolosamente. Ma re-sta il fatto che ora il problemache maggiormente ci interes-sa sono le centinaia di mi-gliaia di africani che lascianole coste libiche per essere,poche miglia dopo, recupera-te e traghettate in Italia da unpoderoso complesso navalecostituito da formazioni mili-tari di molti paesi europei,nonché da numerose imbar-

cazioni gestiteda Organizza-zioni non Gover-native (NGO)che non rendo-no conto a nes-suno Stato,con particolareriferimento alnostro. Si trat-

ta di un problema effettiva-mente epocale, le cui causerisalgono al comportamentodissennato ed egoista di mol-ti tra i paesi ex-colonialisti inquel continente, ad un acces-so alle risorse locali molto ri-sicato da parte delle classimeno abbienti, ad un numeroseppur limitato di situazionidi conflitto che spingono mol-ti alla fuga, nonché ad azionidi stimolo del fenomeno daparte di chi crede necessarioalterare l’equilibrio sociale edaddirittura antropologico eu-ropeo, per interessi che sfug-gono. A ciò fa da contraltare,sulle nostre sponde e tra lealtre cose, un globalismo ag-gressivo che ha eroso con letradizioni che ci accompagna-vano da millenni le ragioni piùvere e più sane di un’identitàche valga la pena di preserva-re, una denatalità galoppantevoluta e ricercata per moltidecenni attaccando l’istitu-zione base della nostra civil-tà, la famiglia, prima relativiz-zata ed insterilita, poi irrisaed umiliata con pervicace de-terminazione da mille e millemaitres a penser, una profon-

da crisi della dimensione reli-giosa dell’uomo che taglian-do “l’erba sotto i piedi di Dio”ha annullato ogni ragione perla quale ci si debba preoccu-pare di un futuro che, con lanostra scomparsa, non ci ri-guarderà più. Alla faccia deinostri figli! A quest’ultimo pro-posito, si grida spesso alloscontro di civiltà, o meglio al-la “guerra di religione” dell’Is-lam contro il Cristianesimo,dimenticando peraltro di sot-tolineare che purtroppo nonsi può più parlare di una reli-gione europea o italiana, fat-ta cadere verticalmente permanovra da chi ne ha attac-cato la morale e gli usi, pas-sati indenni attraverso millen-ni, e per certi versi così similiproprio a quelli islamici chepare ci facciano così tantapaura. L’elevazione dei centi-metri di pelle nuda espostiper le nostre strade ad indica-tore del nostro livello di civiltàe lo sbandieramento di com-portamenti che fino a pochis-simi anni fa avremo definitounanimemente abominevoliquali dimostrazioni della no-stra idea di libertà, insomma,danno il segno di quanto sia-mo caduti in basso e di quan-to sentiamo il bisogno di sim-boli attorno ai quali concen-trare le nostre residue volon-tà di resistenza. Ma non sipuò morire per un bel paio diseni al vento, ed ancor menoper un torsaccio peloso d’ar-cobaleno vestito! Eppure, il

problema va affrontato e ri-solto, anche se non c’è dub-bio che non bastano generi-che chiamate alle armi, chetra l’altro la vulgata radical-cultural-popolar-chic aborri-sce, né velleitarie chiusure inuna “fortezza Italia” che co-munque è assolutamente pri-va di mura (a sud). Al contra-rio, è necessario che il nostropaese elabori suoi interessinazionali senza paura di di-stinguerli da quelli della Co-munità Internazionale, cheha già fatto abbastanza danninel Mare Nostrum, adottandouna politica proattiva ed ener-gica per affermarli e difender-li nel lungo periodo. Non saràaltrimenti possibile prevenireancora a lungo interventi agamba tesa da parte di altri“alleati” europei, come nelcaso recente del nuovo Presi-dente francese, con iniziativeche rischiano di marginalizza-re ancor più l’Italia proprio al-l’interno del proprio bacino. Ce ne parla in questo numeroGianandrea Gaiani, direttoredella rivista on line www.anali-sidifesa.it, espertissimo anali-sta e conoscitore della realtàmilitare nazionale nonché at-tento studioso delle meccani-che geo-strategiche che ci ri-guardano più da vicino. Nonguasta il fatto che sia anche,e da sempre, amico ed am-miratore dei paracadutistiitaliani.

Gen.C.A. (aus.) Marco BERTOLINI

IMMIGRAZIONE E SOVRANITÀUn problema reale

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R oma puntava a forzarela Ue a condividere il pe-so dei flussi migratori il-

legali in continua crescita dallaLibia (già 100 mila arrivi tra gen-naio e luglio) ma, al di là del lin-guaggio diplomatico, è uscita an-cora più isolata dai diversi con-sessi in cui si è impegnata in talsenso.Certo va evidenziato, non senzamalizia, come l’improvvisa perce-zione della ingestibilità dei flussimigratori sia maturata nell’ese-cutivo italiano non dopo quasi700 mila sbarchi illegali dal2013, né dopo le numerose vio-lenze compiute dai “migranti” masolo in seguito alla sconfitta alleelezioni amministrative dei partitiche compongono l’attuale mag-gioranza di governo.In ogni caso la Ue e soprattutto isingoli membri hanno negato al-l’Italia la solidarietà chiesta agran voce. Francia e Spagna han-no respinto ogni ipotesi di aprire iporti allo sbarco di almeno unaparte dei migranti illegali soccorsiin mare dalle navi delle due flotteeuropee attive nel Canale di Sici-lia, le operazioni Triton ed Eunav-for Med.Il presidente francese EmmanuelMacron ha ribadito che non acco-glierà migranti economici, diffe-renziandoli dai rifugiati con unadistinzione che in Italia è stata ri-mossa in ossequio alla “dittaturadel linguaggio politicamente cor-retto” mentre il ministro degli In-

terni tedesco, Thomas de Maizie-re, ha respinto l’ipotesi di aprire iporti europei perché “rischia diattirare più migranti e di crearedivisioni fra i Paesi europei”.Malta ha ribadito che non acco-glierà un solo gommone. L’Au-stria e i Paesi dell’Europa centro-orientale da tempo chiedono re-spingimenti dei flussi provenientidalla Libia e minacciano di chiu-dere i confini con l’Italia.L’iniziativa italiana non ha del re-

sto brillato per coordinamento eincisività. Per esercitare pressionisulla Ue, il governo Gentiloni hasolo minacciato la chiusura deiporti alle navi militari europee edelle Ong cariche di migranti.Roma vorrebbe venissero sbarca-ti nei porti “di bandiera” delle na-vi mentre l’agenzia europea dellefrontiere Frontex, ha ricordatoche l’attivazione di quelle opera-zioni navali fu chiesta dall’Italiache accettò, nel piano operativo,

che i migranti venissero sbarcatitutti nella Penisola.Dichiarazioni imbarazzanti spe-cie tenendo conto che solo que-st’anno il business dell’acco-glienza muove in Italia 5 miliardidi euro assegnati quasi tutti asoggetti privati quali enti, asso-ciazioni e cooperative per lo piùmolto vicine agli ambienti cheesprimono l’attuale governo.Roma non ha ottenuto nulla diquanto chiedeva se si escludequalche decina di milioni in piùper i costi di accoglienza e per ilsupporto al governo libico. Nep-pure sul fronte dei ricollocamenti:del resto per la Ue l’asilo va riser-vato a siriani e in parte a irachenied eritrei mentre in Italia acco-gliamo migranti economici africa-ni occidentali e bengalesi.Un aspetto non secondario consi-derato che la Ue non intende far-si carico di migranti economiciche solo l’Italia continua ad acco-gliere in massa.Se il Vertice Ue di Tallinn ha stron-cato ogni speranza italiana disuddividere il fardello dei migran-ti illegali, al G-20 di Amburgo ildocumento finale ha sottolineato“il diritto sovrano degli Stati di ge-stire e controllare i loro confini estabilire politiche nell’interessedella sicurezza nazionale”.Un concetto un tempo talmenteovvio da non meritare neppure diessere menzionato ma che oggiemerge in tutta la sua rilevanza. Iflussi dalla “rotta libica” e prima

Respinta l’offensiva italiana in Europa sul fronte dei migranti

di Gianandrea Gaiani*

ATTUALITÀ

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ATTUALITÀ

dalla “rotta balcanica” hanno in-fatti mostrato per la prima voltacome un intero blocco di Paesi (laUe) abbia rinunciato a presidiarei confini e a stabilire chi possa onon possa oltrepassarli.Il risultato è stato devastante perla credibilità dell’Unione e deisuoi Stati membri e al crollo deiconfini esterni ha risposto la rina-scita di quelli interni alla Ue, inmolti casi corredati da muri e reti-colati.

Soluzioni?Insistere coi partner Ue affinchèsi facciano carico di quote di im-migrati illegali è un’operazionesuicida. Sbagliata nella sostanza,perché porterebbe solo ad au-mentare i flussi e il business deitrafficanti, e deleteria sul pianopratico poiché comporterebbe ilrischio che le navi europee si riti-rino dal Canale di Sicilia lascian-do il peso delle operazioni sullasola Marina italiana, come ac-cadde nel 2013/14 con l’opera-zione di soccorso Mare Nostrum.Ribadire, come fa la Commissio-ne Ue, la necessità dei rimpatrinon ha alcun senso consideratoche riportare al loro paese duedozzine di migranti su un volocharter con la scorta di decine dipoliziotti costa oltre 100 mila eu-ro. Tolti i pochi che hanno ottenu-to una qualche forma di asilo,dall’Italia dovremmo rimpatriar-ne oltre 200 mila più forse alme-no altrettanti che vagano fuoricontrollo nella Penisola. Coste-rebbe miliardi!Anche la ventilata ipotesi di isti-tuire controlli a sud della Libia,lungo le rotte nel deserto attra-versate dai migranti non è unasoluzione. Ci vorrebbero mesi aschierare forze militari nel deser-to del Niger con costi logistici e ri-schi altissimi mentre il successonon sarebbe certo scontato con-

siderato che le milizie criminal-ji-hadiste che gestiscono questitraffici potrebbero mutare rapida-mente i percorsi lungo le piste de-sertiche per aggirare i controlli.L’unica soluzione rapida, econo-mica (i costi sono già sostenutioggi per mantenere le navi nelCanale di Sicilia) ed efficace è “si-gillare” le coste libiche utilizzan-do la ventina di navi militari italia-ne ed europee già presenti nell’a-rea.I porti italiani vanno chiusi ai flus-si dalla Libia per riportare sullecoste della nostra ex colonia i mi-granti soccorsi in mare. Respingi-menti assistiti coordinati con laGuardia costiera libica che Italiae Ue equipaggiano e addestranoe in cooperazione con le NazioniUnite per accogliere e rimpatriarei migranti illegali.La recente determinazione del go-verno libico di Fayez al-Sarraj acombattere i trafficanti offre a Ro-ma un’occasione da non perdere

per bloccare i flussi azzerando co-sì il business dei trafficanti e scon-giurando altri morti in mare. I flus-si cesserebbero poiché nessunopagherebbe migliaia di euro (uncapitale in Africa e Bangladesh) erischierebbe la vita se sapesse dinon poter raggiungere l’Europa.

Italia isolata?L’assenza di misure di questo ti-po non farà che incrementare iflussi determinando il progressi-vo isolamento dell’Italia. Già oggii nostri vicini minacciano di chiu-dere i confini settentrionali, misu-ra che di fatto sancirebbe che l’I-talia è diventata la “Libia d’Euro-pa” e che il confine tra Ue e Africapassa da Ventimiglia, Como,Brennero e dalla “soglia di Gori-zia”.Del resto, l’Articolo 9 del Trattatodi Schengen prevede che i part-ner Ue “intensifichino la coopera-zione fra le proprie autorità doga-nali e di polizia, specialmente

nella lotta alla criminalità, in par-ticolare contro il traffico illecito distupefacenti e di armi, l’ingressoed il soggiorno irregolare di per-sone”.Esattamente quello che l’Italianon sa facendo anche tenendoconto che la “rotta libica” è ormaiuna “autostrada del crimine” per-corsa da ogni tipo di organizzazio-ne criminale.In quest’ottica sarebbe quindi unerrore liquidare come semplice“populismo” le raccomandazioniall’Italia formulate il 20 luglio daileader dei paesi del Gruppo di Vi-segrad (Ungheria, Repubblica Ce-ca, Slovacchia e Polonia) chie-dendo la chiusura dei porti ai mi-granti illegali o i respingimenti inLibia per arginare i flussi migrato-ri nel Mediterraneo.Anche perché nel giugno scorso iministri della difesa di Austria,Croazia, Repubblica Ceca, Slo-vacchia, Slovenia e Ungheria sisono riuniti a Praga, nell’ambitodella “Central European DefenceCooperation” (CEDC), mettendo apunto un dispositivo militare con-giunto da mobilitare per fronteg-giare insieme nuovi flussi migra-tori illegali su vasta scala.L’intesa, che prevede l’impiegodegli eserciti congiunti per bloc-care i migranti alle frontiere, faparte di una pianificazione nataper rispondere al rischio di unapossibile riapertura della “rottabalcanica”, in caso di nuove ten-sioni tra Ue e Turchia, ma potreb-be venire applicata anche lungo iconfini con l’Italia.Non a caso durante la conferen-za della CEDC il ministero dellaDifesa ungherese ha annunciatoche “l’Europa centrale si schieraunita contro l’immigrazione ille-gale di massa”.

*direttore di Analisi Difesawww.analisidifesa.it

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LA PRESIDENZA INFORMA

N ei giorni 8 e 9 luglio2017 l’Associazione hadato dimostrazione di

grande vitalità e capacità opera-tiva, organizzando a Pisa e Tirre-nia eventi cui hanno partecipatonel complesso circa un’ottantinadi associati.

Selezioni Corso IP/FV a TirreniaIl giorno 8 luglio, a Tirrenia, si èsvolta la prima sessione delle Se-lezioni dei candidati da ammet-tere al Corso IP/FV ANPd’I chequest’anno segnerà l’atteso “ri-torno a casa”, a Pisa, al CAPAR,dal 17 al 27 agosto.La novità di quest’anno è statarappresentata dallo svolgimentodelle Selezioni, a fattor comuneper tutti i Gruppi Regionali, inun’unica giornata.Ciò è stato reso possibile dallapreparazione e dalla professio-nalità del personale di staff for-mato dai seguenti Istruttori: Ze-noni Gilberto (Vallecamonica),

Sanna William (Fiemme e Fas-sa), Conticello Antonio (Catania),Grassi Jacopo (Firenze), Spada-vecchia Vincenzo (Piacenza),Sbardella Michele (Anzio e Nettu-no), Protti Gabriele (Vercelli), Re-petto Fabio (Genova).Le prove selettive sono rimastequelle stabilite dalla Disposizio-ne Permanente n. 2 della Segre-

teria Tecnica Nazionale, adottatacon comunicazione del 1° marzo2013: - quiz a risposta multipla;- corsa piana (1.500 mt. in 8 mi-nuti);

- n. 3 trazioni alla sbarra;- n. 5 piegamenti sulle braccia;- n. 5 flessioni addominali;- prove pratiche (capovolte).

Al termine, sono risultati idonein. 12 aspiranti IP su 39 parteci-panti effettivi, pari a circa il 30%.Di seguito, il nominativo degli as-sociati idonei alla partecipazioneal Corso IP/FV: Cartocci Matteo(Asti), De Giorgio Rubens Alberto(Monza), Di Stefano Angelo (Lati-na), Frigieri Andrea (Carpi), Ga-violi Davide (Como), Monti Giam-

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LA PRESIDENZA INFORMA

piero (Viterbo), Mussio Luca (To-rino), Nardon Gilberto (Verona),Savarese Michele (Ragusa), Sel-lan Lorenzo (Portogruaro), Casu-la Antonello (Goceano).A titolo statistico, si è osservatoche:- tra i partecipanti vi sono stati21 soci ordinari e 18 soci aggre-gati;

- tra gli idonei vi sono stati 3 sociordinari e 9 soci aggregati;

- tra gli idonei l’età media è di 45anni (età inferiore 25, età supe-riore 55).

Una ulteriore sessione di Selezio-ni verrà effettuata il giorno 12agosto, sempre a Tirrenia, e vi ri-sultano iscritti n. 14 partecipanti.

Seminario sulla DidatticaNel pomeriggio dello stesso gior-no 8 luglio, sempre a Tirrenia, siè tenuto un Seminario sulla Di-dattica adottata in ambito asso-ciativo.Il Seminario era obbligatorio percoloro che avessero superato leSelezioni, e facoltativo per ognialtro associato. Positiva è statala presenza di molti partecipantialle Selezioni che, sebbene nonqualificatisi, hanno comunquescelto di parteciparvi. Oltre a ciò,si è altresì registrata la presenzadi ulteriori cinque soci che nonavevano partecipato alle Selezio-

ni, ma che comunque erano inte-ressati ad accrescere la loro cul-tura associativa.Il relatore del Seminario è statol’IP Gilberto Zenoni (Sez. Valleca-monica), il quale ha illustrato aipartecipanti l’utilità di proseguiresulla strada (intrapresa da molti

anni) di dotarsi di un unico meto-do didattico a livello nazionale, dimodo che la modalità d’insegna-mento sia standardizzato per tut-ti gli Istruttori.Coloro che hanno superato posi-tivamente le Selezioni, hanno co-sì potuto comprendere in antici-

po cosa li attenderà nelle intensegiornate del Corso IP/FV: sceltavolutamente intrapresa dalla Se-greteria Tecnica per far in modoche in quella sede sia dedicatopiù spazio agli approfondimentitecnici.

Aggiornamenti IP/FVContemporaneamente, a Pisa,presso il CAPAR, si è tenuta la se-conda sessione di Aggiornamen-ti IP/FV ANPd’I, la cui frequenta-zione è necessaria per mantene-re la qualifica in “stato di eserci-zio”.Infatti, lo stato di esercizio dellaqualifica è da intendersi validosino al 31 dicembre del secondoanno successivo alla sua acqui-sizione (anche attraverso conver-sione da corrispondente qualifi-ca militare), oppure all’ultimo ag-giornamento effettuato.Pertanto, la partecipazione aduna delle suddette sessioni diAggiornamento indette per l’an-no in corso, è rivolta:- agli IP/FV dell’ANPd’I che aven-do conseguito la qualifica (an-che attraverso conversione dacorrispondente qualifica milita-re), o effettuato l’ultimo aggior-namento nel 2015, intendonoprevenire la scadenza dello sta-to di esercizio della qualificache si verificherebbe al

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31.12.2017, proiettandone lavalidità al 31.12.2019;

- agli IP/FV dell’ANPd’I che aven-do conseguito la qualifica (an-che attraverso conversione dacorrispondente qualifica milita-re), o effettuato l’ultimo aggior-namento in anno anteriore al2015, intendono recuperare lostato di esercizio della qualificaproiettandone la validità al31.12.2019;

- agli IP/FV dell’ANPd’I che aven-do conseguito la qualifica (an-che attraverso conversione dacorrispondente qualifica milita-re), o effettuato l’ultimo aggior-namento nel 2016, intendanofacoltativamente partecipare al-l’aggiornamento per proiettarela validità dello stato di eserci-zio della qualifica al31.12.2019;

- agli IP/FV dell’ANPd’I che aven-do conseguito la qualifica attra-verso la conversione da corri-spondente qualifica militare nel2017, intendano facoltativa-mente partecipare all’aggiorna-mento (in tal caso la validità del-lo stato di esercizio della qualifi-ca sarà confermato al31.12.2019).

Ciascun IP/FV può scegliere dipartecipare alla sessione a luipiù congeniale in relazione alladata della stessa, nei limiti delledisponibilità (orientativamente n.30 posti, con possibilità di valu-tare necessità aggiuntive).La sessione in esame è statacondotta dallo staff formato daiseguenti Istruttori: Pollini Enrico,Benatti Alberto, Aloi Domenico,Cagna Danilo e Cristofolini Fabio.I partecipanti sono stati 14, di cui8 hanno conseguito una valuta-zione positiva.Ottima, ancora una volta, l’acco-glienza da parte del personalemilitare, sia per quanto attienealla parte ricettiva, sia per quan-to attiene alle strutture addestra-tive.

In concreto, sono stati svolti:- un briefing sulle norme di com-portamento da tenere in Caser-ma, e sulla offerta formativa delCAPAR;

- addestramento in palestra, conripetizioni di capovolte, anchedal carrello con deriva;

- addestramento al comporta-mento in discesa sugli imbrachisospesi;

- lanci dalla torre;

- approfondimenti in aula a curadell’IP/FV Danilo Cagna, in te-ma di malfunzionamenti, com-portamento in atterraggio e lan-ci intenzionali in acqua.

La sessione si è conclusa la do-menica mattina 9 luglio.Di seguito, l’elenco degli IP/FVche hanno conseguito una valu-tazione positiva: Amatucci Tizia-no (Fermo), Bordon Umberto(Trieste), Capasso Federico (Ro-

ma), De Mestrangelo Francesco(Roma), Lorieri Mario (MassaCarrara), Organtini Salvatore An-tonio (Ascoli Piceno), Sbezzi Mar-co Mario (Catania), Trusiani Nico-la (Roma).

Addestramento LeapfestDomenica mattina 9 luglio, sem-pre presso il CAPAR, al personalegià presente per la sessione rela-tiva agli Aggiornamenti IP/FV, si è

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unito anche il personale convo-cato dal Vice Presidente Nazio-nale, Gen. Enrico Pollini, che cu-ra l’organizzazione delle attivitàcon l’estero, per effettuare unapposito addestramento prope-deutico alla partecipazione allaLeapfest, negli USA.

In particolare, gli associati conve-nuti sono stati i seguenti: BerlotGiorgio (Trieste), Benigni Giulia-no (Ascoli Piceno), Bonicelli De-nis (Vallecamonica), LavorcaGiampaolo (Monza), Pelagatti Lu-ca (Firenze), Rovetini Giacomo(Pisa), Augello Giovanni (Livor-no), Finato Giuseppe (Ferrara),Entrade Dario (Vallecamonica),Ceci Enrico (Varese), Cozzi Nino(Bologna), Testai Roberto (Asti),Oliveri Francesco (Ferrara), Pala-gi Massimo (Savona), Vico Valter(Trieste).Tutti, sotto la direzione del Gen.Pollini, hanno potuto effettuareprove di uscita dalla porta assia-le della torre per lanci multipli, eduno specifico addestramento infalsa carlinga.Dopo il pranzo collettivo in men-sa, la domenica pomeriggio del 9luglio il personale è stato messoin libertà per il rientro.

La Redazione

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LA PRESIDENZA INFORMA

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Visita delegazione ANPd’I alla Scuola di Paracadutismo Esercito belga in Schaffen

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ATTUALITÀ

P receduta da contatticon la Scuola di Schaf-fen e da una comunica-

zione a tutti i Presidenti di Sezio-

ne da parte del Vice PresidenteNazionale, per consentire ai sociinteressati di partecipare, unadelegazione dell’ANPd’I si è reca-

ta in Belgio presso la Scuola Mili-tare di Paracadutismo in SCHAF-FEN.La delegazione era composta in

massima parte dasoci delle Sezioni diTreviso, Venezia eVicenza e guidatadal Vice PresidenteNazionale Gen. En-rico Pollini. La mattina del 5 lu-glio la delegazioneè stata accolta daun ufficiale dellaScuola di originiitaliane con il com-pito di guidarla nel-la visita. La Scuola non è didimensioni note-voli in quanto leunità paracaduti-

sti non sono molte. La Scuola ècaratterizzata dall’avere al suointerno più di una zona lancio uti-lizzabile anche per lanci da veli-voli C130 oltre che dal famosopallone frenato il quale ha ovvia-mente destato molta attenzionee curiosità. Nel briefing tenutodal Sottufficiale che comanda ilplotone addetto al pallone sonostate affrontate tutte le temati-che inerenti i dati tecnici, modali-tà di impiego, costi, manutenzio-ne, ella considerazione che il pal-lone frenato costituisce una par-te importante del “profilo” di im-piego del paracadutista belga,infatti dopo i 45 anni di età i lancidi mantenimento vengono effet-tuati tutti dal pallone.Successivamente sono state visi-tate la sala ripiegamento paraca-dute umani,da carico e la sala ri-

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parazioni materiale aviolancisti-co.Nella Scuola è presente anche lacomponente aviorifornimenti chesovente sono utilizzati nelle“aree di influenza” belga in Afri-ca.Ovviamente è stata visitata an-che la struttura addestrativa allancio dove si trovano le imbra-cature sospese, torre per lanci.Tutte le strutture sono al copertoper ovviare alle condizioni clima-tiche che i inverno non sono cer-to confortevoli. Gli Istruttori e Direttori di Lanciodella Scuola sono denominati“dispatchers” (spedizionieri) edhanno un proprio “circolo” nelquale ci siamo intrattenuti in cor-diale conversazione.Alla Scuola era presente un “plo-

tone” di “para junior” caratteriz-zati dalle tute rosse: in accordocon il Ministero dell’Istruzione, ilMinistero Difesa permette chequesti giovani studenti dellescuole superiori possano fre-quentare un corso di paracaduti-smo alla Scuola, di impostazione

ovviamente militare, della duratadi 2 settimane lanci dal pallonecompresi.In pratica la funzione di avvicina-re i giovani al paracadutismo mi-litare prima dell’eventuale arruo-lamento che in Italia è svolta dal-l’ANPd’I, in Belgio è svolta, con

numeri ovviamente ridotti, diret-tamente dall’Esercito consenten-do a questi giovani di conoscerela vita militare con i suoi tempi,modi e finalità.L’incontro con il Comandante del-la Scuola Major ONCKELINX hasuggellato il clima di camerati-smo con il quale siamo stati ac-colti.Dopo il pranzo alla mensa assie-me ai paracadutisti della Scuolasi è ripresa la strada del ritornoverso l’aeroporto di Charleroi.Certamente una bella esperien-za (un gradito ritorno per il VicePresidente Nazionale brevettato-si paracadutista belga nel ’98)che apre la strade a successivevisite alle altre Scuole Militari diParacadutismo.

par. Enrico Pollini

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(a cura del Direttore del Centro Sportivo)

A nche quest’anno grazieal supporto della Presi-denza Nazionale, un

distaccamento ANPd’I con sociprovenienti da tutto il territorionazionale ha partecipato alla“four days march”.Il grande evento internazionaledelle marce militari, quest’annocompletato con 170 km su 4anelli di tracciato intorno alla cit-tà olandese di Nijmegen.Oltre 5500 militari presenti, 34nazioni rappresentate.

Il distaccamento ANPd’I, unicarappresentanza italiana, inseritoall’interno del dispositivo militareinternazionale all’interno diCamp Heumensoord, ha termi-nato compatto la dura prova, ri-cevendo al termine dei 4 gg dimarcia, le medaglie individuali, eper il secondo anno consecutivola medaglia alla bandiera. Piacevole incontro con 2 ufficialisuperiori italiani inseriti in distac-camenti NATO, il Ten. Col. DavidColussi e il Ten. Col. Luca Pepe

18-21 luglio 2017

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che hanno rivolto, attestati di sti-ma per la nostra piccola rappre-sentanza, inoltre sorpresa alla fi-ne del terzo giorno, con la visitainaspettata all’interno delle ca-merate, del Gen. B/a A. Biavatiaddetto militare presso i PaesiBassi, che ha avuto parole di ap-prezzamento per la nostra rap-presentanza.I paracadutisti partecipanti:Adorno M., Balzarotti L., Barras-so T., Bertanza V., Barillà D., Dut-to R., Frassoni F., Gallo G., Lucen-te E., Rinaldi F., Ronzani S., Ron-zani G., Smanio A., Sorrentino L.,Stefanelli E., Ushko A., Orsini F.

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(Testi a cura della Redazione)

N ell’auspicio chel’Associazione po-tesse riprendere

l’attività aviolancistica in ac-qua (mare e acque interne),in linea con una prassi con-solidata ed interrotta per mo-tivi di carattere essenzial-mente organizzativo, con lacomunicazione prot. 2291del 13 luglio 2017 il Presi-dente Nazionale aveva adot-tato la disposizione recante“Norme per l’organizzazio-ne degli aviolanci intenzio-nali in acqua”.Tale disposizione si articolain otto paragrafi, riguardati:1) organizzazione dell’e-sercitazione di aviolancio

intenzionale in acqua, dove ven-gono trattati gli aspetti dell’orga-nizzazione generale, del perso-nale preposto, della gestione deimateriali di aviolancio, e dell’as-sistenza in acqua;2) i requisiti degli specchi d’ac-qua, dove vengono delineate lecaratteristiche che deve avere lospecchio d’acqua per poterviomologare una zona lancio;3) i requisiti dei paracadutistiche partecipano all’esercitazio-ne, dove vengono fissati i criteridi ammissione all’esercitazione;4) la vera e propria procedura diaviolancio intenzionale in acqua,che si fonda sostanzialmentesulla procedura adottata in ambi-to militare;

5) le situazioni di pericolo, dovevengono trattati gli argomenti re-lativi agli atterraggi non previsti(questa volta) su superfici solidee l’ammaraggio di emergenza;6) l’addestramento propedeuti-co, cui devono essere sottoposti iparacadutisti prima di essereammessi all’esercitazione;7) la documentazione necessa-ria per la partecipazione all’eser-citazione;8) disposizioni varie di chiusura,e transitorie, dove tra l’altro siprevede che la circolare abbiavalidità riferita all’anno in corso,dopo di che potrà essere oggettodi eventuali integrazioni sulla ba-se delle esperienze acquisite.L’occasione per “testare” la sud-

Aviolanci intenzionali in acqua sul Lago d’Idro

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detta disposizione si è presenta-ta già il giorno 23 luglio 2017,quando, su impulso della SezioneLago d’Idro, la Scuola dipendentedalla Sezione di Como ha organiz-zato una esercitazione con avio-lanci intenzionali in acqua, previaomologazione di una apposita zo-na lancio sul Lago d’Idro.L’esercitazione ha previsto l’avio-lancio di n. 6 paracadutisti, i qua-li tutti si erano previamente sot-toposti a prove di galleggiamentosotto la supervisione di I.P. e dipersonale in possesso di brevet-to di salvamento.L’imbarco è stato autorizzato aCremona (Migliaro), per abbre-viare la fase di volo, e si è potutousufruire di un Pilatus PC6, pre-viamente inserito nel disciplinaredella Scuola di Como.Sul posto era presente un I.P., siaper assistere il D.L. nella fase diapprontamento del decollo, siaper coadiuvare a distanza il D.E.,col quale era in contattoradio/telefono.Un altro I.P. era presente in Z.L.per assistere il D.E. nelle fasi dilancio e di recupero dei paraca-dutisti.

Il personale che hapartecipato all’e-sercitazione è sta-to il seguente: D.E.Feola Tino (Bre-scia), D.L. ArnaldoTavola (Lecco), I.P.all’imbarco PicchiGiancarlo (Bre-scia), I.P. in Z.L.Lodigiani Luigi(Brescia), Par. Do-natelli Ernesto(Brescia), Par.Fornaro Damiano(Brescia), Par. ReMattia (Valleca-

monica), Par. Speri Vittorio (Vero-na), Par. Garbin Pietro (Verona),

Par. Genuaro Filippo (Verona).Gli aviolanci sono stati effettuatiregolarmente, con tre passaggida due paracadutisti ciascuno.La sicurezza al momento dell’in-gresso in acqua, è stata garanti-ta da una imbarcazione per D.E.e I.P., più altre sei imbarcazioni,ciascuna in contatto radio con ilD.E., e formata da un equipaggiocon un pilota, e due assistenti, dicui il secondo un sub.L’ottima riuscita dell’esercitazio-ne, lascia sperare che altre ana-loghe possano essere organizza-te in altre parti d’Italia.

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U n’iniziativa partita dapochi, da cinque fratellidi naia che si sono ritro-

vati, grazie ai social network, do-po 40 anni dal congedo che av-venne nei giorni 6 e 7 luglio del1977 e ci sembrava bello ritrovar-si da dove ci lasciammo e da do-ve tutto ebbe inizio, dalla casamadre che per sempre rimarràcol suo nome ai più noto e cioè laSmipar. Poi strada facendo eccol’idea di coinvolgere altri fratelli dinaia, ma a quel punto bisognavainformarsi sul cosa fare per poterdar la possibilità a rendere fattibi-le il tutto.Contattando il comandante dellaSmipar, molto felice di questa ini-ziativa, ci indica la giusta strada e

coinvolgiamo a quel puntol’ANPd’I nazionale che,entusiasti anche loro, simettono a disposizioneperché il tutto avvengasenzatralasciare nulla al caso oall’improvvisazione.A quel punto si crea l’e-vento su facebook, sicrea una pagina (7ªCompagnia pantere ne-re), per poter ritrovarealtri interessati all’even-

to dell’8 e 9 luglio 2017.Inutile tediare spiegando i mesi ditelefonate, mail ed incontri, ma ilrisultato finale è quello più impor-tante, una cinquantina di perso-ne di vari scaglioni si ritrovano al-la Smipar per rivivere quelle emo-zioni che solo un paracadutistapassato dalla scuola militare, puòcapire.Emozionante in primis è stato ri-trovare i vecchi fratelli di naia coiquali non ci si vedeva da decenni,nostri allievi che saputo del radu-no hanno dato la loro adesione,altri molto più giovani entusiastidi poter rivedere quei luoghi edascoltare racconti di chi c’era sta-to prima, appartenenti ad altrecompagnie che pur di esserci,son diventate pantere per un gior-no.

Vedere poi mogli, figli e nipoti cheaccompagnavano i loro familiariparacadutisti era la conferma aquei racconti sentiti chissà quan-te volte ed ora potevano vederecos’era il muro... le torri... il pol-laio... il piazzale dove ci si aduna-va, poi per chi non conosceva lastoria della Folgore, nel museo hatrovato tante risposte e curiositàche difficilmente un libro od inter-net può spiegare.Mangiare in pizzeria all’internodella Smipar poi ci ha fatto imma-ginare di essere ancora effettividel corpo e che stavamo consu-mando il rancio.Una disponibilità e cortesia daparte dei ragazzi facenti partedella caserma, va sottolineata, cihanno accompagnato per tutta lagiornata e ci sembrava avere de-gli angeli custodi.

Sicuramente un ritrovo ben riusci-to, tutti ne sono rimasti entusiastied hanno espresso il desiderio diripeterlo... ma di non aspettaredecenni... magari con una caden-za annuale. Certo è, che se an-che le altre compagnie trovasse-ro la voglia e la possibilità di farela nostra stessa iniziativa, sareb-be il massimo, per rinsaldarequel senso di appartenenza oltreai vari raduni nazionali, ricordareda dove quasi tutti i paracadutistimilitari hanno cominciato a fare iloro primi passi... e salti!Un sentito ringraziamento va alcomandante della Smipar ed atutti gli effettivi che ci hanno“sopportato” e supportato, al-l’ANPd’I che ha reso possibile iltutto, a tutti gli intervenuti che vo-gliono ritrovarsi... troveremo ilmodo perché ciò avvenga, l’im-portante è l’esserci stato... averiniziato un qualcosa che si sperapossa diventare un appuntamen-to annuale, magari in altro perio-do perché luglio è veramentetroppo caldo... a Pisa faceva cal-do 40 anni fa e continua a farlotutt’ora... ah già... un paracaduti-sta non soffre il caldo e nemme-no il freddo... ad maiora... Folgo-re!

par. Manlio Chiarello

Emozioni dopo otto lustri

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G li Allievi Marescialli delXIX corso “Saldezza",hanno svolto, nell’am-

bito delle attività addestrativepianificate per l’esercitazione“Una Acies 2017”, delle lezioni diperfezionamento di “Metodo diCombattimento Militare” (MCM),disciplina già avviata in fase ba-sica durante il primo anno acca-demico presso la Scuola Sottuffi-ciali dell’Esercito.L’MCM è un sistema di combatti-mento a distanza ravvicinata cherisponde alle peculiari esigenzeoperative militari ed è stata stu-diata al fine di garantire al milita-re, completamente equipaggia-to, la sopravvivenza sul campo dibattaglia, senza l’impiego dellearmi da fuoco. Le lezioni svolteoffrono ai futuri Istruttori una for-mazione completa, sia sulle di-scipline da combattimento che

sui traumi e sulla psicologia delcombattente.Sviluppata su mandato dello Sta-to Maggiore dell’Esercito, da par-te di un Gruppo di Progetto su ba-se 187° Reggimento Paracaduti-sti, l’MCM utilizza tecniche mu-

tuate da altri sistemidi combattimento mi-litari impiegati da For-ze Armate di altri Pae-si e da arti marziali esport di combattimen-to.

Dal 2014 è diventato ufficial-mente il sistema di combatti-mento corpo a corpo della ForzaArmata. In questo periodo gli Al-lievi Marescialli del XVIII corso“Lealtà” e del XIX corso “Saldez-za” saranno impegnati, per tresettimane, nel ciclo di attività, fi-nalizzate ad acquisire la neces-saria capacità di operare secon-do le procedure tecnico-tattichedi livello squadra e plotone, chesaranno condotte nei poligoni enelle aree addestrative lazialinell’ambito dell’Esercitazione“Una Acies 2017”.

Addestramento speciale per gli Allievi Marescialli

(Fonte: www.esercito.difesa.it)

Metodo di Combattimento Militare (MCM)per gli Allievi Marescialli del XIX corso “Saldezza”

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RE!”, lo schieramento gli ha rispo-sto con un “FOLGORE!” e cantando“Con la Morte a paro a paro”.

Il Comandante della Divisione Friuli:«Orgoglioso di avere avuto e di avere al mio comando dei “numeri uno”»Alla sobria cerimonia ha preso par-te il Comandante della DivisioneFriuli, Generale di Divisione CarloLamanna che nel suo saluto, si ècongratulato con il comandantecedente per l’ottimo lavoro svolto,definendo Lui ed il suo successorecome “numeri uno”. “Il comandodella Folgore non va a tutti”, haesordito. Il Generale Lamanna ha

devo dire senza grandi sorprese,ha dato ottimi risultati…”.

Il Generale Sganga: “Difficile esprimere quanto sia orgoglioso di essere il vostro Comandante”. La Folgore una macchina da corsaIl Generale Rodolfo Sganga è diven-tato il 32° Comandante della Bri-gata Paracadutisti dopo aver rico-perto importanti incarichi di co-mando all’interno della Grande Uni-tà e dopo aver trascorso gli ultimitre anni all’estero con l’incarico diAddetto Militare presso l’Ambascia-ta d’Italia a Washington D.C.. Nelsuo brevissimo saluto ha confessa-to la sua emozione ed il suo orgo-glio per avere al suo comando i ba-schi amaranto, paragonando la Fol-gore che gli ha consegnato il Gene-rale Vannacci come una macchinada corsa, i cui Uomini meritano uncomando che va meritato “sul cam-po”; dopo, ha ringraziato i suoi ge-nitori, i suoi superiori e la famigliaper avergli dato insegnamenti, spa-zi di comando e supporto moraledurante la sua intensissima carrie-ra. Terminando con un “FOLGO-

Lasciata la Folgore sarà nuova-mente impiegato in teatro operati-vo, in Iraq, sia quale Comandantedel Contingente Nazionale sia qua-le Deputy Commander presso ilCombined Joint Forces Land Com-ponent Command (CJFLCC), strut-tura della coalizione Internaziona-le impegnata nella lotta all’ISIS.Salutando la Folgore, il GeneraleVannacci ha iniziato ringraziandol’ANPd’I per la sua presenza co-stante di fianco alla Folgore in ser-vizio. “So di lasciare un’unità pron-ta, motivata, disciplinata, che hopersonalmente guidato in un lun-go ed arduo percorso, terminatocon la certificazione per il vostroprossimo impiego in Libano che,

I l 28 luglio a Pisa il Generale diBrigata Roberto Vannacci haceduto il Comando al suo pari-

grado Rodolfo Sganga. La cerimo-nia si è tenuta presso la Caserma“Gamerra” di Pisa, sede del CentroAddestramento di Paracadutismo.Erano presenti, oltre al comandan-te della Divisione Friuli GeneraleCarlo Lamanna e autorità civili emilitari, anche il Medagliere Nazio-nale dell’ANPd’I e i gonfaloni dellecittà che ospitano i Reggimenti. Intribuna molti ex comandanti dellaFolgore e tra questi il PresidenteNazionale Marco Bertolini.

Dopo un intenso anno addestrativo il Generale Vannacci va in Iraq Il Generale Vannacci cede l’incari-co dopo quasi un anno d’intenseattività che hanno visto la Folgoreimpegnata in importanti attivitàaddestrative nazionali ed interna-zionali, interventi di pubblica cala-mità e nei principali teatri operativie al termine del ciclo di appronta-mento della Grande unità per ilprossimo impiego in Libano nel-l’ambito dell’Operazione Leonte.

(Fonte: www.congedatifolgore.it)

Il GENERALE SGANGA 32° COMANDANTE della “FOLGORE”

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sottolineato come la Brigata Para-cadutisti nella Friuli sia una risorsamilitare assai pregiata per la pro-fessionalità, versatilità e dedizionedel proprio personale e per l’eleva-tissima tecnologia dei sistemi d’ar-ma in dotazione.

Lancio perfetto per il saluto ai Generali della Folgore e al Comandante della Divisione A conclusione della cerimonia haavuto luogo il tradizionale lanciodei paracadutisti nel piazzale dellacaserma, in caduta libera.Lanci perfetti, manco a dirlo, a cu-ra degli Istruttori del Capar, “guida-ti” dal pimo maresciallo VincenzoDi Canio, atterrato per primo.Il team, che ha portato in volo il Tri-colore da 150 metri e la bandieracon l’emblema della Folgore eracomposto da: 1° Mar. Vincenzo DiCanio; Cms Marco Soro; Cms Ste-fano Falagiani; Serg. Andrea Neri;Cms Luigi Conga (competitore delraggruppamento attività sportive).

Encomio solenne al Generale Vannacci Il Generale Vannacci ha pure rice-vuto dalle mani del Generale di Di-visione Lamanna, un Encomio So-

lenne che evidenziava le sue noncomuni capacità di comando, or-

ganizzative e di risoluzione di pro-blemi complessi.

Sganga: «il Paracadutista deve essere in addestramento continuo»Intrattenendo per alcuni minuti igiornalisti, il Generale Sganga,scherzosamente, ha risposto ad unodi loro che chiedeva come giudicavalo stato dei mezzi e delle infrastrut-ture: “siamo abituati ad operare inluoghi dove unico riparo è una tendae le temperature sono quasi insop-portabili. Pensa che ci lasciamo in-fastidire da un intonaco scrostato?”Allo stesso modo, fin dalle primebattute, ha sottolineato come ilparacadutista si debba addestrare24 ore al giorno, senza sosta, inogni situazione. “Se il paracaduti-sta ha la possibilità di stare scomo-do, sceglie quella soluzione, per-ché gli serve per addestrarsi” – haconcluso con il sorriso.

Il Generale di Brigata RodolfoSganga è il 32° Comandantedella Brigata paracadutisti“Folgore”. Nato a Varese, 50anni, sposato con due figli,ha frequentato il 169° corsodell’Accademia militare diModena. Ha comandato ilplotone e la compagnia al183° Reggimento paraca-dutisti “Nembo” e la compa-

gnia allievi ufficiali presso l’Accademia Militare. Ha frequentato il6° corso presso l’Istituto superiore di Stato Maggiore Interforzeconseguendo il titolo Issmi. Comandante del 2° Battaglione para-cadutisti, decorato di medaglia d’argento al valore dell’Esercito(Bala Baluk, Afghanistan, 25 luglio 2009), dal 2012 al 2014 hacomandato il 187° Reggimento paracadutisti “Folgore”.Quale ufficiale di staff è stato capo sala operativa del Comfoter edello SME. Ha partecipato all’operazione Joint Guardian in Koso-vo nel 2000 e per 5 turni è stato impegnato in Afghanistan dal2002 al 2011. È laureato in Scienze Strategiche presso l’Univer-sità di Torino e in Scienze Politiche presso l’Università di Triesteed ha conseguito 4 master. Dal 2014 al 2017 ha servito quale Ad-detto Militare presso l’Ambasciata d’Italia a Washington.

CURRICULUM del Generale Rodolfo SGANGA

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S i è concluso presso ilCentro AddestramentoParacadutismo (CAPAR)

in Pisa il corso per l’abilitazione allancio con il paracadute per 127Allievi Marescialli del XVIII corso“Lealtà”. Un mese di intensa atti-vità che ha visto i futuri Coman-danti di plotone dell’Esercito Ita-liano costantemente seguiti dalpersonale qualificato del CentroAddestramento Paracadutismo:tre settimane di accurata prepa-

razione fisica e di addestramentotecnico specifico alle quali va ag-giunta la settimana dedicata agliaviolanci veri e propri.Negli ultimi giorni di giugno, Allie-vi Marescialli e rispettivi Coman-danti hanno effettuato i previstilanci da aeromobili della Forza Ar-mata e dell’Aeronautica Militare;all’uopo sono stati utilizzati gli eli-cotteri CH47C “Chinook” del 1°Reggimento AVES “Antares” di Vi-terbo e i velivoli C-130J “Hercules

II” e C-27J “Spartan” della 46ªBrigata Aerea di Pisa.In questo periodo avrà inizio, pergli Allievi Marescialli del XVIII corso“Lealtà” e del XIX corso “Saldez-za”, il ciclo di attività finalizzate adacquisire la necessaria capacità di

operare secondo le proceduretecnico-tattiche relative alle uni-tà di livello squadra e plotoneche saranno condotte nei poligo-ni e all’interno delle aree adde-strative laziali, nell’ambito del-l’Esercitazione “Una Acies 2017”.

Abilitazione al lancio: prova superata

(Fonte: www.esercito.difesa.it)

Brevetto di paracadutismo per gli Allievi Marescialli del XVIII corso “Lealtà”

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Numerose le autorità ci-vili e militari presenti,svariati ex guastatoriparacadutisti oltre aduna rappresentanzadella 173^ BrigataParacadutisti Statuni-tense di stanza a Vicen-za a testimonianza delcontinuo scambio di

esperienza fra eserciti alleati. IlComandante di Reggimento, Co-lonnello Carlo Di Pasquale, dopoaver rivolto un commosso pen-siero ai ragazzi caduti per gliideali di Patria e Libertà, ha volu-

to sottolineare il grande impegnoprofuso da ogni componente delreparto affiancato, e sempre so-stenuto, dalla vicinanza di ognifamiglia. Presente anche il Vice

sindaco del comune di Legnago(Simone Pernechele) che nel suointervento ha voluto rimarcarel’importanza di avere una cosìprestigiosa istituzione sul territo-rio comunale come garanzia epresidio di legalità e solidarietà.La cerimonia si è conclusa conun finale ad effetto; tre paraca-dutisti effettivi al reparto attivitàsportive della Brigata “Folgore”hanno effettuato un lancio con latecnica della caduta libera atter-rando con puntuale precisionesul piazzale della caserma “Bri-scese” suscitando il plauso e lostupore dei numerosi presenti.

Anniversario della Costituzione dell’8° Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore”

(Testi e foto cortesia: Cap. Giuseppe La Ianca – Uff. addetto alla P.I. 8° Rgt. Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore”)

V enerdì 30 giugno 2017presso la caserma “Do-nato Briscese” di Le-

gnago si è celebrato il tredicesi-mo anniversario della costituzio-ne dell’8° Reggimento GenioGuastatori Paracadutisti “Folgo-re”.La sobria, ma sentita cerimonia,è stata organizzata con l’intentodi ripercorrere le tappe operativee addestrative vissute dagli uo-mini e dalle donne del reparto ecommemorare in maniera solen-ne quanti dei guastatori paraca-dutisti hanno sacrificato la pro-pria vita nell’assolvimento deldovere.

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I l primo fine settimana di lu-glio Trieste e il rinnovato sta-dio comunale Pino Grezar di

Valmaura hanno ospitato l’edizio-ne 2017 dei Campionati italianiassoluti di atletica leggera. L’importante manifestazione ètornata nella città dopo 49 annidi assenza, quasi mezzo secolo,da quando nel ’68 a Trieste LivioBerruti vinceva il suo ottavo e ul-

timo titolo nazionale sui 200 ePaola Pigni otteneva il quartosuccesso sugli 800 con addossola maglia del Circolo GiulianoDalmata di Milano. La cerimonia inaugurale è statasalutata dal lancio di tre paraca-dutisti del Centro Sportivo dell’E-sercito, atterrati sul campo dellostadio Grezar e dalle note dellaFanfara dei bersaglieri in conge-do "Enrico Toti" di Trieste che haeseguito l’inno di Mameli. La pri-ma a scendere, lanciandosi daun’altezza di 4000 piedi (circa1200 metri), è stata il caporalmaggiore Rosalinda Rusconi, se-guita dal caporal maggiore Mas-simo Agnellini e dal luogotenenteGiuseppe Tresoldi, che hannoportato dal cielo un grande Trico-lore. Brevi discorsi di saluto sono stati

portati dal vicepresidente dellaFidal Vincenzo Parrinello, dal se-gretario generale del CONI Ro-berto Fabbricini e dal sindacoRoberto Dipiazza. “Un saluto dicuore a tutti gli ospiti – ha detto ilprimo cittadino – Voi giovani rap-presentate la parte più bella delnostro Paese. Dobbiamo ritrova-re i nostri valori universali: la Pa-

tria, il lavoro, la famiglia, il sensoe l’educazione civica, per amaredi più questo nostro Paese”. “Og-gi – ha concluso il sindaco Di-piazza – sono molto orgogliosodi offrirvi questo stadio e vi augu-ro tante cose belle, in bocca allupo e dichiaro ufficialmenteaperti i Campionati nazionali diTrieste 2017”.

I paracadutisti ai campionati d’atletica

(Fonte: www.esercito.difesa.it)

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N. 7/2017 23

REPARTI IN ARMI

N ei giorni scorsi, nel com-prensorio addestrativo diSulemanye (Iraq), si è

concluso il 2° “Sniper and RecceMout” Course.Alla presenza del Deputy Com-mander General for Trainingpresso il Combined Joint ForceLand Component Command(CJFLCC-OIR) in Baghdad e Co-mandante del Contingente Italia-no, Gen. B. Francesco Maria Ce-ravolo, e del Comandante delKurdistan Training CoordinationCenter (KTCC) sono stati conse-gnati i diplomi di qualificazione a30 militari delle Emergency Re-sponse Force (ERF), reparti sceltidelle forze di sicurezza del Pae-se, che hanno contribuito in ma-niera determinante alla liberazio-ne di Mosul. Il corso, della durata di cinque

settimane, ha visto all’opera gliistruttori italiani del 185° Reggi-mento Acquisitori Obiettivi (RAO),che hanno organizzato moduliaddestrativi mirati a fornire agliallievi: - procedure e tecniche ditiro con armi portatili a corto emedio raggio; - procedure medi-che di immediato soccorso in zo-ne di combattimento; - procedu-re e tecniche di combattimentoin aree ristrette urbane. Al termine della cerimonia, alla pre-senza del comandante della 1^Brigata ERF, Generale Omar, è sta-ta celebrata la nascita di una nuo-vo reparto della Grande Unità, la“185° Commandos Coy”, il cui nu-mero progressivo richiama il 185°Reggimento RAO, dalle cui fila pro-vengono gli istruttori del corso.L’attestato di costituzione dellacompagnia è stato consegnato dal

Generale Ceravolo al CapitanoMarriwan Guafour Qadir, primo co-mandante della stessa.L’Italia contribuisce all’Operazione“Inherent Resolve” con la missio-ne “Prima Parthica”: circa 1500militari di tutte le Forze Armate, im-piegati principalmente nelle sedidi Baghdad ed Erbil, nell’addestra-mento delle Forze di Sicurezza ira-

chene e curdo irachene. Nell’am-bito di tale missione, la Task Force“Praesidium”, con i suoi 500 uo-mini e donne dell’Esercito italiano,garantisce la sicurezza dei lavora-tori della ditta Trevi SpA, incaricatadi mettere in sicurezza l’infrastrut-tura per scongiurare il rischio diuna catastrofe ambientale di im-mani dimensioni.

In Iraq nasce la “185° Commandos Coy”

(Fonte: www.esercito.difesa.it)

La numerazione di un reparto dell’Esercito Italiano ad una neo costituita compagnia delle Emergency Response Force

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T ra il 23 e il 24 giugnogli Atleti della Sezionedi Paracadutismo Spor-

tivo dell’Esercito hanno presoparte alla 2^ Prova della WorldCup Series di paracadutismocon incoraggianti risultati. Lacompetizione si è tenuta nellabellissima Bled (Slovenia). Gli Atleti del Reparto AttivitàSportive, che si allenano a Pi-sa presso il Centro Addestra-mento Paracadutismo dellaBrigata Folgore, hanno presoparte ad una gara che a vistoimpegnate 45 squadre per ol-tre 220 atleti provenienti datutto il mondo. Nella classifica a squadre laNazionale Italiana, seguita dalselezionatore dell’Aeroclub d’I-talia Paolo Bevilacqua, si èpiazzata sul secondo gradinodel podio, dietro i padroni di ca-sa della Slovenia e davanti allaRepubblica Ceca. La NazionaleItaliana vedeva selezionati perquesta gara tre uomini dell’E-

sercito (Luogotenente Giusep-pe Tresoldi, Caporal MaggioreCapo Scelto Francesco Gullottie Caporal Maggiore Scelto Fa-brizio Mangia) oltre a due atleticivili. Dopo due podi consecuti-vi nella World Cup Series la Na-zionale Italiana è al primo po-sto nella classifica assoluta asquadre. Nelle classifiche indi-viduali il Caporal Maggiore Ca-po Scelto Gullotti si piazza 8° a

soli 2 cm dal podio, nella clas-sifica femminile il Sergente Da-niela D’Angelo si piazza 8ª enella categoria Juniores (atletifino ai 23 anni) il Caporal Mag-giore Alessandro Binello sipiazza 6°.Il prossimo impegno per gli at-leti dell’Esercito saranno iCampionati Mondiali Militariche si terranno a in Germania aWarendorf dal 10 al 20 luglio.

World Cup Series 2017 - 2ª parte

(Fonte: www.esercito.difesa.it)

24 N. 7/2017

REPARTI IN ARMI

A Bled ottimo podioper una Nazionale Italiana con tre atleti dell’Esercito

I l Tenente Colonnello, giàincursore, l’astronautaitaliano dell’Esa Paolo

Nespoli ha superato al centroaddestramento cosmonauti“Juri Gagarin” di Starcity alleporte di Mosca, gli esami fina-li di qualifica al volo ed è pron-to a tornare alla Stazione spa-ziale internazionale.Il lancio a bordo della missio-ne 52 avverrà insieme al rus-so Sergey Ryazanskiy e l’ame-ricano Randy Bresnik. Parti-ranno il 28 luglio 2017 da Bai-konur, in Kazakhstan, con lanavetta Soyuz Ms-05.Per Nespoli, 60 anni, ingegne-re aerospaziale, si tratta delterzo volo nello Spazio, dopola missione Esperia nel 2007sullo Shuttle Discovery e lamissione Esa “MagISStra” nel2010 sull’Iss in cui è stato ilprimo italiano a compiere unamissione di lunga durata.La nuova missione, affidataglidall’Asi, l’Agenzia spaziale ita-liana, si chiama “Vita”, dureràcirca 6 mesi. Per la secondamissione trascorrerà così tan-te settimane sulla Stazionespaziale internazionale, nel-l’ambito della quale condurrà13 esperimenti scientifici ita-liani nel campo della medici-na, della tecnologia, della bio-logia e della fisica.

Paolo Nespoli è pronto a partire

(Fonte: www.congedatifolgore.com)

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CELEBRAZIONI E RICORRENZE

8 luglio 2017 – esatta-mente 73 anni fa saba-to 8 luglio 1944 – sotto

un sole ardente si svolgeva l’ulti-mo decisivo assalto al caposal-do di Filottrano. Fu una giornatache vide scontri durissimi traparacadutsti della DivisioneNembo e unità del II Corpo Po-lacco da un lato e truppe tede-sche delle 71^ e 278^ Infante-riedivision dall’altro. Gli esiti fi-nali della Battaglia iniziata ilgiorno 1° luglio con l’attraversa-mento del torrente Fiumicello acirca 4 Km a sud dell’abitato fu-

rono incerti fino alla fine, ma iparacadutisti della NEMBO conassalti arrembanti che li videroimpegnati in combattimenti ca-sa casa nel centro del paese epersino stanza stanza all’armabianca nell’Ospedale di Filottra-no riuscirono a prevalere sull’av-versario che nella notte tra l’8 eil 9 luglio abbandonava la posi-zione non più difendibile. Lamattina del 9 il Tricolore, oggiconservato gelosamente nellasala Consiliare del Comune,sventolava sulla storica “Torredell’Acquedotto”. Quest’anno,

esattamente l’8 luglio, Filottranoha solennemente celebrato lamemoria dell’Evento con un pro-gramma molto nutrito che ha vi-sto il Sottosegretario alla Difesa,on.le Domenico Rossi, accoltodal Sindaco di Filottrano avv.Lauretta Giulioni, presenziare levarie fasi della Cerimonia ac-compagnato dal S.E. dott. D’A-cunto Prefetto di Ancona, dal ColMariano Bianchi Comandante il183° Nembo, dal Ten. Col. Mar-co Contardi del CME Marche, daquattro Sindaci dei Comuni limi-trofi oltre che dal Prof. Ing. par.

Alessandro Ghinelli Sindaco diArezzo e dal dott. Fabio ZacchiSindaco di Poggiorusco, città ge-mellata con Filottrano. Partico-larmente emozionante è stata lacerimonia di consegna, svoltasinella Sala Consiliare sotto lo sto-rico Tricolore, del medagliere delGen. Giorgio Morigi dal parte delfiglio dott. Giulio Morigi nelle ma-ni del Sindaco di Filottrano e ilconferimento di due cittadinan-ze onorarie alla memoria nellemani dei familiari della M.A.V.MTen. Piero Graverini di Arezzo edel par. Alvaro Di Domenico di

(a cura della Sezione di Ancona)

73 anni dalla Battaglia di Filottrano

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CELEBRAZIONI E RICORRENZE

Roma decorato di Croce alMerito di Guerra; di altissi-mo profilo la breve confe-renza tenuta dal Gen. Gio-stra circa la figura del Gen.Giorgio Morigi. La cerimo-nia è proseguita con il cor-teo lungo la vie del paesee la deposizione di coronedi alloro sui vari monu-menti ai Caduti e al CIPPONEMBO posto nel parcodell’Ospedale teatro deldurissimo e cruentissimoscontro finale. Rendevagli onori un picchetto in ar-mi del 183° Rgt. par.Nembo con tromba e drappellareggimentale. Nutrita la presenza di labari as-sociativi ANPd’I, in particolaredella sezione consorella di Arez-zo, dell’Associazione NazionaleNembo e del suo presidente Na-zionale Gen. Pagoni, di numero-se associazioni combattentisti-che e d’arma; impeccabili le rap-presentanze dei paracadutistidell’UNP di Thionville (Francia) eParacommando Belgi di Arlon se-zioni gemellate con Ancona dal1979. Calorosa l’accoglienza ri-servata al Console dott. MichalDrozniewski giunto a Filottrano inrappresentanza dell’Ambasciato-re di Polonia in Italia. Il saluto del

Sindaco di Filottrano ha precedu-to l’allocuzione del Sottosegreta-rio Rossi e l’intervento del Prefet-to di Ancona prima del taglio delnastro e dell’inaugurazione dellanuova sede del “Museo Memo-riale della Battaglia-Filottrano1944” arricchita del medaglieredel Gen. Morigi. La messa alcampo officiata da Mons. Rober-to Peccetti, vicario del Vescovo diAncona e il saluto del ConsolePolacco hanno preceduto l’allo-cuzione finale del Col. MarianoBianchi. Graditissima le presen-ze del Col. Ettore Gagliardi co-mandante il 185°Rgt. Art. par.Folgore, del Col. Aurelio Tassi co-mandante il Savoia Cavalleria 3

par., del Col. Alessandro Grassa-no comandante il 185°RAO; pre-senti anche il Gen. Leonardo Pri-zi e il Col. Sergio Cardea già co-mandanti il 183° Rgt par. Nem-bo. È stato un onore avere connoi gli inossidabili reduci Vincen-zo Tomasi e Luigi Tosti. La giorna-ta, iniziata il mattino con lanciFdV e TCL, in località Taverna diFilottrano in un area adiacente iltorrente Fiumicello dove iniziò il1° luglio 1994 l’assalto a Filot-trano e quindi particolarmentesignificativa, si è conclusa allostadio comunale dove un Tricolo-re di 150 mq è sceso portato dalTen. Col. (aus.) Paolo Filippiniscortato da paracadutisti di varie

sezioni ANPd’I ed in particolareda Marco Andreani e RenzoCarlini che hanno effettuatouno spettacolare canopy. Ilgiorno 9 luglio presso il monu-mento al “passo del Bidollo” diSforzacosta una breve ma in-tensa Cerimonia ha ricordato iparacadutisti caduti nel forza-mento del Fiume Chienti, azio-ne tattica fondamentale per laliberazione di Macerata. Gli ono-ri al Gonfalone del Comune diTolentino M.A.V.M., resi da unpicchetto in armi del 183°Rgt.par. Nembo, hanno precedutol’alzabandiera, la deposizione dicorone, l’appello nominale deiCaduti e la preghiera di benedi-zione da parte del parroco di Sfor-zacosta don Silvano. Belle le pa-role del Sindaco di Tolentino Giu-seppe Pezzanesi che ha precedu-to nelle allocuzioni il Gen. PagoniPresidente Nazionale Associazio-ne Nembo. Attorniati dall’affettodei presenti Pasquale Fazio e Lui-gi Tosti i due “ragazzi” della Nem-bo presenti. Due giornate ricchedi eventi, di emozioni e anche, incerti momenti di commozione,che comunque non saranno maisufficienti per ricordare e ringra-ziare i nostri giovani combattentiche sacrificarono le loro giovanivite per la nostra amata PATRIA.

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CELEBRAZIONI E RICORRENZE

P resso la caserma UgoMara sede della NRDC-IT i Paracadutisti in ser-

vizio e quelli ANPd’I, si sono riuni-ti per commemorare l’anniversa-rio dei combattimenti avvenuti il2 Luglio 1993 a Mogadiscio So-malia.

Caddero i Paracadutisti Pasqua-le Baccaro, il Sergente IncursoreStefano Paolicchi poi decorati diMOVM ed il sottonentnte cavalie-re Andrea Millevoi. Ci furono an-

che 23 feriti gravi, tra i quali ilTen. Col. Gianfranco Paglia deco-rato di medaglia d’oro al valor mi-litare, il Luogotenente GianpieroMonti decorato di Medaglia d’ar-gento al valor militare e il Capo-ralmaggiore Massimiliano Zano-lo, medaglia di bronzo al valor

militare.Dopo la SantaMessa officia-ta dal Cappel-lano MilitareDon Cesare,a suffragiodei Caduti, gliinter venut ihanno resogli Onori alMonumentoai Paracadu-

tisti alla presenza del Coman-dante la NRDC-IT Gen. C.A. Ro-berto Perretti e del Decano deiParacadutisti Ten. Col. WalterGiovannetti.

La NATO Rapid di Solbiate ricorda solennemente

i Caduti del Check Point Pasta

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CELEBRAZIONI E RICORRENZE

O nore, fedeltà, amor pa-trio, fratellanza sonoparole che indicano va-

lori che rimangono vuoti se nonsi dà seguito con lavoro, impe-gno, esempio e rispetto.Con questo pensiero nel cuoreanche quest’anno e per la primavolta come Sezione Alpago, sia-mo partiti per Cima Vallona.L’anno scorso avevamo sistema-to il muro a destra del sacelloperché pericolante e all’internoapposto una rasatura bianca,per rendere la parete omogeneaonde coprire i rattoppi nel ce-mento.Per quest’anno gli obiettivi rima-sti sono due: sistemare il muroalla base della bandiera e realiz-zare un’arcia.

L’arcia è un sistema formato dapali che sostengono la terra diuna scarpata al fine di evitare unevento franoso. Si usa molto nel-le zone di montagna ottenendo,nel massimo rispetto del paesag-gio e dell’ecosistema, dei risulta-ti importanti nella salvaguardiadel territorio.Per questo lavoro, necessarioper rendere più sicuro una primaparte dello spiazzo antistante l’e-dicola religiosa, servono materia-li e attrezzature particolari.Visto che la nostra base distadalla zona operativa un centinaio

di chilometri l’economo LucianoTorres si offre di chiedere ad unaditta un mezzo adeguato per iltrasporto di tutto l’occorrente perl’intervento.Quindi contattiamo la ditta Mo-gnol che, spiegato il progetto, cimette a disposizione un autocar-ro senza indugi. Lo guiderà il no-stro D.T. Adelino Bortoluzzi.L’impresa edile Cadorin fornisceciò che ci serve per le attività, an-che il titolare apprezza il nostroimpegno e dopo averci datoquanto richiesto ci domanda seabbiamo bisogno di altro.

Caricati i mezzi la partenza è fis-sata per le ore 4:00 di sabatomattina e l’arrivo in zona operati-va è previsto per le ore 6:30. Al-l’ora stabilita ci mettiamo in mo-vimento alla volta del sito a noiSacro. Giungiamo alla malga Me-lin e saliamo direttamente al bi-vacco “Armando Piva” la nostrabase avanzata. Finalmente in zo-na operativa ci dividiamo in duesquadre. La prima, composta dalparacadutista scelto Sergio Pe-terle e dall’alpino paracadutistaGiuseppe Zampieri, inizia subitola sistemazione del muro. L’altrasquadra più numerosa e coadiu-vata dal nostro presidente Azzali-ni è adibita alla realizzazione del-l’arcia. Quest’ultima viene rinfor-zata ulteriormente dalla collabo-razione attiva del vice sindaco diSan Nicolò di Comelico, CornelioDe Bolfo, e da Gianfranco Salo-gni cognato di Armando Piva l’al-pino caduto per primo nel vile at-tentato di cinquant’anni fa.Il lavoro prosegue spedito e rit-mato nonostante gli imprevisti ele difficoltà dovuti a qualche mi-sura imprecisa e ai tronchi pe-santi. Comunque l’armonia è to-

A cura della sezione di Alpago

Cima Vallona - Operazione Arcia 2017

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CELEBRAZIONI E RICORRENZE

tale e tutti partecipano con entu-siasmo. I paracadutisti, AdelinoBortoluzzi e Valerio de Fina, ri-spettivamente direttore tecnico evice presidente, si danno un granda fare per trasportare, carican-dosi sulle spalle, i tronchi daltrattore fino al sacello lungo ilsentiero scosceso.Intanto l’autiere è sceso a valleper prelevare il Consigliere Na-zionale Piero Liva, l’incursore Lu-ciano Marchi e le loro consorti.Giunti in quota, dopo non pochiscossoni, Liva visibilmente com-mosso si congratula con noi per ilavori svolti e per l’impegno chemettiamo a nome di tutti i para-cadutisti italiani nell’onorare i ca-duti. Così Marchi che sosta a lun-go in raccoglimento davanti allecroci poste all’interno dell’edico-la religiosa.L’aver trasportato il trattore fin lisi rivela una mossa vincente in-fatti è un mezzo indispensabileper la mole di lavoro che portia-mo avanti.Intanto arrivano le ore 13.00,l’arcia è a buon punto, basta ri-empire con la terra la parte finaleed è ultimata ed il muro è siste-mato. Scendiamo al bivacco perpranzare e, come al solito, il no-stro presidente in veste di cuci-niere non ci delude ed il menù ècompleto.Alle 14.00 si fa il punto della si-tuazione e un paio di uominiscendono al campo base doveabbiamo il mezzo che funge damagazzino logistico. Dopo avercaricato l’occorrente per il prose-guo dell’azione abbattono alcunilarici, scegliendoli accuratamen-te per non arrecare danni all’am-biente, per realizzare una stac-cionata e mettere in sicurezza laparte di piazzale che è stata si-stemata.Nel frattempo in quota l’attivitàva avanti anche con l’ausilio delcapogruppo degli alpini di Valledi Cadore, Stefano Del Favero e

di sua moglie Marinella. Con imateriali avanzati costruisconoanche una panca dove il vian-dante può fermarsi a riposare e,rimirando il paesaggio che lo cir-conda, pensare a ciò che accad-de in quel luogo cinquant’anniaddietro quando delle giovani vi-te vennero spezzate assieme aprogetti e sogni futuri, e le loro fa-miglie distrutte dal dolore persempre.Finalmente il carico di tronchi èscaricato e con un ultimo sforzosi costruisce la palizzata, siamotutti moltostanchi macontenti diquello che ab-biamo realiz-zato, sono le19.30 e dichia-riamo chiuso ilcantiere. An-che il sindacoGiancarlo Iane-se è salito acontrollare leoperazioni ed èrimasto soddi-sfatto di quantoha visto esprimendoci la sua gra-titudine.La giornata, la lunga giornata ciha visti baciati da un sole caldoche ci ha accompagnati per tuttoil tempo ma nel calar della sera,nell’avvicinarsi all’ora degli at-tentati il cielo si incupisce. È uncontinuo brontolio le nubi si ad-densano sopra di noi e si alza ilvento. Vorremmo accendere ilfuoco, come da tradizione, mainizia a piovere. È una pioggia fi-ne, sembra un lamento, ma intor-no alle 4:00 è una tempesta, è aquest’ora, infatti che accadde laprima esplosione che darà il viaagli accadimenti che costerannola vita di Armando Piva, alpino ra-diotelegrafista del “Val Cismon”,del Capitano Francesco Gentile,Carabiniere Paracadutista, delTenente Mario Di Lecce, del Ser-

gente Olivo Dordi e che segne-ranno gravemente la vita del ma-resciallo Marcello Fagnani tuttifacenti parte del reparto specia-le composto da Paracadutisti Sa-botatori. La pattuglia di cui face-va parte Piva, era partita da San-to Stefano di Cadore per salire alPasso per constatare i danni aseguito dell’attentato dinamitar-do che aveva divelto il tralicciosul confine tra Italia e Austria emettere in sicurezza la zona. Auna settantina di metri dal confi-ne il soldato calpesta la mina

che lo ferisce amorte. Trasporta-to all’ospedalespirerà dopo oredi tremenda ago-nia.Alle 6:00 tutto sicalma il tempo cida un po’ di tre-gua, giusto iltempo di carica-re i mezzi e smo-bilitare il cam-po. Ricominciaa piovere! Primapiano e mano a

mano che si avvicina l’ora del se-condo mortale attentato rinforzasempre di più. Sembra un piantocontinuo! È proprio in quelle oreche arrivano in elicottero i mem-bri della compagnia speciale an-titerrorismo per indagare sui fattie bonificare l’area. Conclusa laloro opera scendono lungo il sen-tiero per rientrare al comandoma a qualche centinaio di metridal sito un altro ordigno apposi-tamente occultato segna la sortedei quattro paracadutisti.Sì! Penso che siano le loro lacri-me che scendono impetuose alavare le rocce dal sangue ver-sato, a purificare e benedire legenti che nello stesso giorno do-po cinquant’anni esatti sono an-cora uniti nel ricordo del loro sa-crificio. Il pianto, infatti, è prose-guito per tutta la cerimonia fin

quando, placato il tormento, co-me un sorriso è riapparso il so-le, quasi a scusarsi di non esserriusciti a trattenere le lacrime.Noi, a nome di tutti i fratelli, ab-biamo dato umilmente il nostrocontributo e gli sforzi fatti sonostati apprezzati con dimostra-zione di stima e di affetto daparte dei familiari dei caduti, dalmaresciallo Marcello Fagnani eda molti paracadutisti ivi conve-nuti.La domenica quando alla finedelle commemorazioni abbiamoincontrato tra i paracadutisti ilnostro Presidente Nazionale, Ge-nerale Marco Bertolini, ci haespresso il suo compiacimentoper l’opera che da anni portiamoavanti. Siamo rimasti colpiti dalmodo con cui ci ha parlato e dicome già ci conoscesse renden-doci orgogliosi di essere paraca-dutisti. E in ultima battuta chia-mandoci con il vezzeggiativo di“castorini” che usava il suo pre-decessore alla Presidenza il Ge-nerale Gianni Fantini per indicar-ci come dei lavoratori infaticabili.Concludendo questa esperienzavorremmo ringraziare tutti imembri della Sezione Alpago,della quale siamo solamente lapunta, per il sostegno ed il con-senso che ci sprona a continuarel’opera di tramandare i Valori caria tutti noi e nel nostro piccolo dilavorare per far grande l’Associa-zione Nazionale Paracadutistid’Italia.Dunque, onore, fedeltà, amor pa-trio, fratellanza, per noi non sonoValori vuoti ma un modo di esi-stere e perseguiremo semprel’obbiettivo di tramandarli ai gio-vani affinché non smarriscano lastrada indicata dagli eroi che sisono sacrificati per garantirciuna vita senza privazioni.Alla prossima missione... sempreFolgore!!! Nembo!!! Mai Strack!!!

Sezione AlpagoMAVM Serg. Magg. Giovanni Bona

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STORIA DELLE SEZIONI

30 N. 7/2017

ANCONA

C ostituita nel 1947 dal par. RicciRiccardo, già del 185° Rgt. Par.Nembo, sotto la sigla Associa-

zione Nazionale Paracadutisti affiliata allaFIPS, comprende tra i suoi iscritti numero-si ex combattenti della Folgore e dellaNembo. Nel 1949 Arnaldo Dolcini suben-tra nella presidenza a Ricci dando unimportante impulso alla vita della Sezioneanche dal punto di vista di attività lancisti-ca essendo Arnaldo insieme a Cannarroz-zo ed altri un “ritardista”. Silvio Brilli divie-ne presidente nel 1957 e tiene la presi-denza fino al 1962. La Sezione nel 1963viene ricostituita, sempre Brilli presidente,questa volta sotto l’egida dell’ANPd’I. Nel1970 subentra nella presidenza FrancoFioretti cui segue nel biennio 1974-1975 ilfolgorino Giuseppe Mazzanti. Nel 1975viene eletto presidente la M.A.V.M. Lucia-no Maiolatesi che rimane in carica fino algiorno della sua improvvisa dipartita (4dicembre 1991). La Presidenza di Maiolatesi è stata parti-colarmente illuminata e feconda riportan-do sotto la luce dei riflettori della Storia il

sacrificio dei ragazzi della NEMBO durantela Battaglia di Filottrano e le gesta eroichedei paracadutisti protagonisti del lancio suMacereta nel marzo 1944 e decorati alvalore alla memoria. È stato l’artefice dellacostituzione delle sezioni di Matelica, SanGinesio, Ascoli San Marco. Innumerevoli lemanifestazioni lancistiche effettuate inogni angolo delle Marche. Dal 1991 RenzoDi Bert prosegue sulla impegnativa viatracciata da Maiolatesi lasciando, nel2009 il timone nella conduzione dellasezione all’attuale presidente MarcoAndreani.

DESCRIZIONE DEL MONUMENTO: Il CIPPO NEMBO fu realizzato su iniziativadell’allora Comandante il 183° Rgt. Par.Nembo e posto in opera in occasione del1° Anniversario della Battaglia di Filottra-no nel luglio del 1945. Col passare deglianni il sito della prima collocazione postoall’altezza del “Bivio della Morte”, cosìdenominato dagli allora paracadutisti com-battenti a Filottrano, è risultato non esserepiù idoneo in considerazione del crescenteafflusso di traffico passante per il crocevia.In occasione delle celebrazioni del 40°Anniversario della Battaglia la localeAmministrazione Comunale, su propostadella Sezione ANPd’I di Ancona, provvede-va a spostare il Cippo nella attuale sedeall’interno del parco dell’Ospedale, teatro ilgiorno 8 luglio 1994 di cruenti e asperrimiscontri all’arma bianca che furono risoluti-vi per la liberazione della Città.• In occasione del 50° Anniversario della

Battaglia di Filottrano, su proposta dellaSezione ANPd’I di Ancona, il ConsiglioComunale ha deliberato unanimementedi intitolare il largo antistante la sede delCippo Nembo alla Divisione Paracaduti-sti Nembo.

• In occasione del 50° Anniversario dellaBattaglia di Filottrano, su proposta della

Sezione ANPd’I di Ancona, la Città diFilottrano ha intitolato il Parco Pubblicoal Generale Giorgio Morigi Comandantela Divisone Nembo.

• Doppia stele in marmo recante, in ordinealfabetico, i nominativi e il grado dei mili-tari appartenenti al C.I.L. Caduti nelcorso della Battaglia di Filottrano posi-zionata nell’atrio Comunale a cura Cittàdi Filottrano in collaborazione con ANP-d’I Ancona nel 60° Anniversario dellaBattaglia.

• In occasione del 10° Anniversario dellascomparsa, su proposta della sezioneANPd’I di Ancona, il comune di Belvede-re Ostrense intitola una via alla M.A.V.MLuciano Maiolatesi nato a Belvedere il 2aprile 1920.

Su proposta di un comitato locale e dellaSezione ANPd’I di Ancona, la Città di Jesiintitola un piazzale al suo figlio adottivoLuciano Maiolatesi, M.A.V.M. vissuto a Jesifin da giovanissimo e ivi morto il 4 dicem-bre 1991.

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SEZIONE DI AVEZZANOLA SEZIONE DI AVEZZANO ALL’AMATRICIANA CROSSXRACE

Domenica 25 Giugno due membri della nostra sezione, l’IP Andrea DiPaolo e il paracadutista Carlo De Gasperis hanno preso parte alla pri-ma edizione dell’Amatriciana CrossXrace che si è svolta a Cittareale,paese vicino ad Amatrice.Manifestazione che oltre al lato competitivo aveva come scopo princi-pale quello benefico per stare vicini alle popolazioni colpite dai recentieventi sismici.La gara consisteva in un percorso di 5 Km tra i ripidi sentieri dell’ap-pennino reatino con ostacoli naturali ed artificiali da superare.Ebbene impiegando circa 56 minuti tra fango, caldo, sudore ed osta-coli vari il nostro Carlo si è messo dietro l’agguerrita concorrenza deglialtri 110 partecipanti classificandosi al 1° posto della classifica asso-luta.Un plauso anche alla prestazione di Andrea che misurandosi per laprima volta in questo genere di competizione chiudeva al 13°postodella generale.I complimenti di tutta la Sezione ai nostri due “iron man” che comesempre hanno dimostrato grinta, tenacia e spirito di sacrificio e gene-rosità.

Il Vice Presidentepar. Di Giambattista Gianni

SEZIONE DI BARLETTA

Nei giorni 2, 3 e 4 giugno la nostra Sezione ha partecipato alla Festadel Lancio di precisione in atterraggio con paracadute emisferico dire-zionabile apertura FdV tenutasi a Reggio Emilia.Ottimo il risultato conseguito dai componenti della squadra della Se-zione, Pasquale d’Aulisa e Sabino Berardino.In particolare è da sottolineare l’ottimo risultato del giovane paracadu-tista Sabino Berardino, proprio in considerazione del fatto che per luiera la prima partecipazione ad una gara, ottenendo un ottimo piazza-mento individuale nella classifica generale con il nono posto su 39partecipanti.Sono fermamente convinto che i lusinghieri risultati che si possonoraggiungere tanto come singoli quanto come squadra, devono servireda stimolo a fare sempre meglio e ciò per la buona immagine del So-dalizio nel suo complesso. Folgore! Nembo!

Il Presidentepar. Michelangelo Palmitessa

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

UNA DOVEROSA PRECISAZIONESul numero di maggio della rivista nella rubrica «ATTIVITÀ DELLE SEZIONI» è apparsa a cura dell’esten-sore della cronaca riferita all’attività della sezione di Caserta la seguente dicitura «Il par. Ciccarellinel 2015 ha realizzato il monumento alla memoria di Roberto Valente».Accogliendo la precisazione pervenuta dalla sezione di Napoli, che rivendica giustamente la paternità ditale Monumento, è doveroso chiarire il significato lessicale del termine «realizzato».Il paracadutista Ciccarelli ha materialmente costruito il monumento fortemente voluto dalla Sezione diNapoli che ne ha sostenuto anche l’onere economico.

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SEZIONE DI BASSOPIAVELa Sezione dalle mille attività

Continua ininterrottamente l’attività della Sezione, che annovera trenuovi paracadutisti, che hanno conseguito l’abilitazione al lancio aFerrara con i canonici tre salti il 14 maggio, a conclusione del corsocondotto con grande professionalità dal par. Andrea Juris, I.P. della se-zione di Venezia, che ringraziamo per la collaborazione. Un calorosobenvenuto ad Abbadir Davide, Di Silvio Giacomo e Di Silvio Alberto perla determinazione con cui hanno affrontato la prova ed è per noi unonore consegnare loro l’attestato di abilitazione.

L’attività della Sezione, continua con la cena sociale del 20 maggio,evento che suggella amicizia e cameratismo, ma che serve anche co-me fonte di autofinanziamento per le attività di Sezione, senza trascu-rare la goliardia intorno ad una grigliata e una “fagiolata texana”.Ma la raccolta di vil denaro non ha certamente il semplice fine di so-pravvivenza della Sezione; gli ideali di solidarietà e socialità di ex paràin congedo vanno alimentati, come devono essere alimentati i legamidi aggregazione che cominciarono con libera e consapevole sceltaquando volontariamente diventammo Paracadutisti.Perciò, sicuri come siamo che un semplice gesto valga più di mille pa-role, domenica 11 Giugno la sezione Basso Piave ha organizzato latradizionale “Giornata Insieme”, appuntamento con i Nostri Amici di-versamente abili, ospiti delle case di accoglienza del territorio.La Festa, perché trattasi di una giornata di allegria e di svago, è giuntaalla 23ª edizione; nel tempo si è svolta in luoghi diversi, però lo spirito

è rimasto lo stesso, sicuramente però, è maturata la consapevolezza ela conoscenza di una realtà che ci sta intorno che solo se vissuta da vi-cino possiamo percepire, per capire la difficoltà del vivere quotidianodegli “Altri”.

Come sempre ci siamo rim-boccati le maniche ed ospi-ti della Cantina dei F.lli San-dre in Campodipietra, cheda cinque anni con grandesensibilità e generosità ciaccolgono e ci ospitano, im-mersi nelle verdeggianti vi-

gne della Marca Trevigiana, coinvolgendo come sempre Amici, Azien-de ed Istituzioni, abbiamo affrontato l’impegnativa giornata: a tutti undoveroso e riconoscente “GRAZIE”. I rapporti di amicizia che si sono rinsaldati negli anni, l’allegria che sisprigiona con l’animazione dei clown, i canti dei paracadutisti chequest’anno hanno avuto un interprete d’eccezione: don Paolo, ex cap-pellano della Folgore che ha curato con poche ma significative paroleanche la parte spirituale, ci hanno ripagato della fatica della giornatae alla fine, con i saluti di commiato, ci siamo dati appuntamento alprossimo anno.Tenere in piedi una Sezione “in spirito et opera” è certamente possibi-le, solo con la partecipazione di tutti i Soci, purtroppo, anche noi sof-friamo di uno scarso ricambio generazionale che sta mettendo in dis-cussione la possibilità di essere sempre presenti. Nel secondo seme-stre gli impegni saranno forse meno numerosi, non per questo menoimportanti, ma sempre onorati nel migliore dei modi.Per chi volesse, la galleria fotografica delle attività di Sezione, è dispo-nibile sul profilo facebook.com/paracadutistibassopiave. FOLGORE!!!NEMBO!!! MAI STRACK!!!

Il Presidentepar. Danilo Baradel

SEZIONE DI CASALE MONFERRATO

Con la presenza del “COMANDANTE ALFA” membro fondatore del GISil gruppo d’Intervento Speciale dell’Arma dei Carabinieri, e dell’Istrut-tore capo del PPA Davide Bomber, il 27 e 28 Maggio scorso a FabbricaCurone (AL) è stato organizzato un Workshop di carabina e pistolaanalizzando alcune metodiche tipiche per l’impiego delle piattaformeprimarie e secondarie in diversi contesti operativi.

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

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I soci ANPd’I di Casale Monferrato par. Penone Alessandro e il par. Sa-nino Fabio hanno partecipato all’evento, ottenendo un ottimo risulta-to. Folgore!

Il Presidentepar. Fausto Caprino

SEZIONE DI COLLI EUGANEI

Il carabiniere paracadutista aus. in congedo Luigi Visintin iscritto allaSez. ANPd’I di Colli Euganei di Padova, ha organizzato il III° Raduno ditutti gli amici carabinieri parà della 2ª Compagnia del Btg. Tuscaniaanno 1970-71 presso la località Riccione in data 28 maggio 2017 perfesteggiare il 47° anniversario del loro arruolamento nella “Folgore”.Nell’occasione abbiamo potuto incontrare, dopo 47 anni, il nostro Ma-resciallo Istruttore Francesco Carbone ed altri tre amici della nostraCompagnia.

Il Segretariopar. Loris Cava

SEZIONE DI FIRENZE

Si è concluso con successo il corso 1/17 della Sez. Anpdi Firenze.Con orgoglio diamo il benvenuto a questi nuovi Paracadutisti. Ringra-

zio il Presidente Gaini Gianluca, l’IP/FV Guercini Mario e tutto lo staffche si è prodigato per il raggiungimento dell’obiettivo.

Istruttore paracadutistapar. Jacopo Grassi

SEZIONE DI LA SPEZIACERIMONIA PRESSO LA BASE LOGISTICA CADIMARE

Si è svolto, presso la Base Logistica dell’Aeronautica Militare di Cadi-mare, la presentazione del libro “Sulle Ali del Golfo” che parla dellaBase stessa. In tale occasione il Comandante della base Col. Giusep-pe Lauriola ha chiesto al Presidente della Sezione di La Spezia di ef-fettuare la consegna delle Ali da Paracadutista agli allievi che avevanoappena terminato il corso ed effettuato i lanci prescritti.All’evento, oltre al Comandante, erano presenti: il Sottocapo di StatoMaggiore dell’Aeronautica e Comandante della 1^ Regione Aerea Ge-nerale di Squadra Aerea Settimo Caputo, il Direttore del CSSN Ammi-raglio Ispettore Claudio Morellato, il Prefetto di La Spezia dott. AntonioLucio Garufi, il Questore di La Spezia dott. Francesco Di Ruberto, il Pro-

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

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curatore Capo della Repubblica di La Spezia dott. Antonio Patrono, ilComandante Provinciale dei Carabinieri Col. Gianluca Valerio, la Capi-taneria di Porto di La Spezia Capitano di Vascello Francesco Tomas, ilCommissario della Casa Circondariale di La Spezia dott.sa Maria Lui-sa Tattoli, il Direttore Scientifico della Fondazione FINCANTIERIdott.ssa Susanna Ognibene; il Direttore delle Poste di La Spezia dott.Giuseppe Messina, il Presidente Gruppo Seniores MBDA La SpeziaClaudio Albericci.Il Presidente di La Spezia, prima della consegna delle Ali, ha portato ilsaluto del Presidente Nazionale ed ha fatto un breve excursus sul-l’ANPd’I, in particolare sulle finalità che l’Associazione persegue e sul-lo stretto legame con la Brigata Paracadutisti “FOLGORE”.Le Ali sono state consegnate simbolicamente al più giovane degli Allie-vi dal Sottocapo di Stato Maggiore GSA Caputo.

Il Consigliere del 6° Gruppo Regionalepar. Leonardo Rosa

SEZIONE DI MONZAFINE SETTIMANA INTENSO: CELEBRAZIONI E PARTECIPAZIONI AD EVENTI DEL RICORDO E SPORTIVI

L’8 e il 9 luglio 2017, è stato unfine settimana denso di impe-gni per la sezione ANPd’I diMonza, iniziato con la cerimo-nia di commemorazione delXXIV anniversario della batta-glia del “Check Point Pasta”.Più di 70 soci sono intervenutied hanno assistito alla letturadei fatti di quel giorno. Poi, in-sieme, hanno cantato l’Inno diMameli e le canzoni dei paraca-dutisti.È stato il ricordo del sacrificodei nostri “ragazzi” in quel ma-ledetto giorno del luglio del1993. La riunione dei soci si èconclusa con le emozionantinote del “Silenzio”, seguite dal-la preghiera del Paracadutistae dalla lettura della motivazio-

ne della M.O.V.M. al Serg. Magg. Par. Inc. Stefano Paolicchi.Può sembrare strano (ma non lo è) che, nonostante il passare del tem-po, ricordare questi eventi sia sempre più emozionante e anzi il desi-derio di ritrovarsi per ricordarli sia sempre più forte.Nel corso della serata è stato ricordato il par. Sandro Caregnato, sociofondatore del 1° nucleo della sezione di Monza (1964) morto a Kinduin Congo il 7 luglio 1967 inquadrato nel 10° commando “Kashimba”agli ordini di Jean Schramme. Il suo corpo non fu mai ritrovato.La serata è stata occasione anche per consegnare i “brevetti” ai neo-paracadutisti del 78° Corso.

Nella giornata di sabato 8 luglio una rappresentanza di soci, con in te-sta il Vice Presidente Massimo Taddei, costituita dai Par. Lino Banfi, Pi-no D’Ambrosio, Gianni, Nava, Massimo Beretta e dai soci SabrinaChiastra e Vavassori Ugo, si è recata a Redipuglia per rendere omag-gio al grande Sacrario e a tutti i suoi Caduti.Domenica mattina la “pattuglia” ha visitato il Sacrario, la Cappella e lepostazioni del Monte Grappa soffermandosi a lungo per rendere ono-re ai nostri Caduti.

I legami tra i soci ed il comune senso del ri-spetto dei Caduti si sono sommati all’arricchi-mento del bagaglio delle conoscenze storico-culturali dei partecipanti.Nel frattempo, nelle stesse giornate di sabatoe domenica, la par. Giulia Boatti ha partecipa-to ad una gara di tiro presso il poligono diBruchsal in Germania conseguendo il brevet-to di tiro americano.

Il Presidentepar. Francesco Crippa

SEZIONE DI OLTREPO’ PAVESE - VOGHERA

Il primo corso palestra del 2017, organizzato dalla Sezione Oltrepò Pa-vese - Voghera si è concluso con successo sabato 27 maggio pressol’aeroporto di Reggio Emilia. Hanno conseguito l’abilitazione, effet-tuando i tre lanci in un’unica giornata, i tre allievi iscritti (nella foto, infondo alla fila, in attesa del primo lancio): Riccardo Anelli, Antonio Ne-

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

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gri e Francesco Verta. Insieme a loro si èlanciato, per un lancio di ricondiziona-mento, il nostro amico Sergio Savoldi(nella foto), della sezione di Vigevano,paracadutista di provata esperienza e dinotevole valore tecnico, con all’attivo piùdi 1.250 lanci. Il Presidente GiovanniBottazzi si congratula con i neo paraca-dutisti e ringrazia di cuore gli istruttoriRenato Bruschi e Alan Gardella, che han-no diretto il corso, e la paracadutista Ma-riana Marinova che li ha coadiuvati. Il cor-

so era intitolato al Sergente Paracadutista Teresio Valenti (originario diCigognola) già Folgorino in Africa settentrionale e poi in forza al Reggi-mento Arditi Paracadutisti “Folgore” della R.S.I., caduto il 27 aprile1945.

Il Segretariopar. Massimo Antoninetti

SEZIONE DI PISTOIAPARTITA DI CALCIO “RISPETTO E LEGALITÀ”

Martedì 27 giugno si è svolto nelcampo sportivo di Agliana, un in-contro di calcio pro-terremotati, traVecchie Glorie Nazionali e perso-naggi dello spettacolo ed una rap-presentativa composta da Poliziadi Stato e militari del 183° Reggi-mento “NEMBO”, soci della Sezio-ne di Pistoia. All’evento erano pre-senti: il Sindaco di Agliana Sig. Gia-como Mangoni, il Comandante del183° Rgt. “NEMBO” Col. MarianoBianchi, il Presidente dell’Associa-zione della PS “Volanti e Dintorni”Comm. Mauro Ciavardini, il Presi-

dente della Sezione ANPd’I di Pistoia par. Ivan Giusti. La partita è stataaperta da un lancio in caduta libera effettuato dalla Sezione ANPd’IViareggio-Versilia con in testa il suo Presidente par. Enzo Muro ed iparacadutisti Micheli, Tudisca, Pellegrini, Corsaro (Cap. Magg. Ca. Sc.ed IP del CAPAR socio della citata Sezione).La partita si è conclusa con un prevedibile 7 a 1 a favore delle VecchieGlorie tra cui Tacconi, Rizzitelli, Riganò, Di Chiara, Bianchi, Pelliccia,Agostini, Aruta, Zanotti.L’evento è stato presentato dall’attrice Eleonora Di Miele (Cento Vetri-ne, Carabinieri, ecc.).

Il Consigliere del 6° Gruppo Regionalepar. Leonardo Rosa

SEZIONE DI SAVONA

Attraversare il Tibet in mountain-byke aven-do come destinazione il campo base all’Eve-rest a 5200 mt. di quota, una grande provasportiva per il socio ordinario e consiglieredella sezione di Savona Lorenzo Deplano,non nuovo a simili “avventure”, già veteranodel “progetto El Alamein” con la staffetta neldeserto, e delle ultime due edizioni della 4gg di Nijmegen in Olanda.

SEZIONE DI ROMA

Non è stato il torrido caldo estivo di questigiorni ad essere protagonista al Campovolodi Reggio Emilia, ma, gli Allievi Paracadutistidella Sezione di Roma appartenenti al 163°corso e al 1° corso Ufficiali Carabinieri, chehanno conseguito l’abilitazione al lancio altermine dei previsti 3 lanci, dopo due intensimesi di addestramento svolti nella Palestra“Folgore” e la Palestra della Scuola Ufficiali

ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

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Carabinieri a Roma. I due corsi sono stati intitolati al Ten. Col. CC (Par)Cristiano Congiu, già attivo socio della Sezione di Roma caduto in ser-vizio il 3 giugno del 2011 nella Valle del Panjshir in Afghanistan.Numerosi anche i lanci di allenamento dei soci della Sezione che dasempre accompagnano gli allievi al loro battesimo dell’aria. Da segna-lare il “Ricondizionamento” e il lancio dei paracadutisti Marco MattiaMagretti e Marco Dell’Arciprete già Ufficiali negli anni Ottanta in servi-zio presso il 5° Battaglione Paracadutisti a Siena. Istruttori, coadiutori e aiuto istruttori della Sezione di Roma, hannoportato a termine il lavoro svolto con i corsi, grazie al prezioso contri-buto ed alla professionalità di tutto lo staff tecnico della Scuola diParacadutismo ANPd’ I di Como.

Il presidente par. Adriano Tocchi

SEZIONE DI PIAVECOMMEMORAZIONE IN RICORDO DEI CADUTI NELLA BATTAGLIA DEL PASTIFICIO- MOGADISCIO 2 LUGLIO 1993

Da alcuni anni la sezione Piave dell’Anpdi ed il comune di Cornuda(TV) organizzano una commemorazione in ricordo della battaglia delPastificio, detta anche “Battaglia del Chekpoint Pasta”, avvenuta il 2

luglio 1993 a Mogadiscio tra i militari italiani ed i ribelli sommali. Oltrea ricordare i militari caduti, la cerimonia ha voluto rappresentare an-che un momento di vicinanza a tutti i militari italiani ancora impegnatinelle missioni internazionali.Dopo la sfilata per le vie del comune di Cornuda, fino al Monumento diEl Alamein in piazza G. Marconi, sono intervenute per la commemora-zione le autorità presenti.Ha iniziato il presidente della sezione Piave, il par. Romualdo Covolan,che ha illustrato le motivazioni di questa cerimonia. Preciso e toccantel’intervento del sindaco di Cornuda, dott. Claudio Sartor, autorevolequello del presidente della provincia di Treviso, il paracadutista Stefa-no Marcon che interveniva per la prima volta, dalla sua elezione, con ilbasco amaranto in testa.Ha concluso il Consigliere Nazionale, rappresentante del Triveneto,par. Pietro Liva che ha illustrato le motivazioni di questa commemora-zione che da quest’anno ha coinvolto tutto il triveneto.Sono seguiti un rinfresco ed un pranzo conviviale.

Il presidente par. Romualdo Covolan

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ULTIMO LANCIO

SEZIONE DI VITERBO – COMMEMORAZIONE DEL CAPORALE MAGGIORE SCELTO ROBERTO MARCHINI

CAPRAROLA (VT) – Il 12 luglio 2017 presso il Duomo di Caprarola(VT) con una solenne messa, si è celebrato il 6° Anniversario dellascomparsa del nostro 1° C.le magg. Roberto Marchini effettivoall’8° Rgt. Genio guastatori paracadutisti.

BREVE STORIA12 luglio 2011 - “Un militare italiano è morto in Afghanistan in se-guito all’esplosione di un ordigno artigianale nel distretto di Bak-wa, nella regione ovest, sotto il comando del nostro Paese. Si trat-ta del primo caporalmaggiore Roberto Marchini, 28 anni, origina-rio di Caprarola (Viterbo), geniere-paracadutista dell’8° Reggimen-to del genio Folgore di Legnago. Al momento dell’esplosione eraappena sceso da un mezzo militare e stava tentando di disinne-scare proprio l’ordigno che l’ha ucciso. Secondo il ministero dellaDifesa, era impegnato in un’attività di ricognizione insieme a mili-tari afghani.”L’ANPd’I di Viterbo, ha voluto onorare il paracadutista con la pre-senza del labaro unitamente ad alcuni soci dell’Associazione. A te-stimonianza di affetto e vicinanza erano presenti i labari del grup-po Alpini di Viterbo e l’Istituto del Nastro Azzurro della provincia diViterbo.

Roberto Marchini e tutti i fratelli in Armi di ogni tempo non sarannomai dimenticati, loro hanno reso grande l’Onore della nostra Pa-tria con il sacrificio della propria Vita. W le F.F.A.A. – W l’Italia unicae indivisibile.

MAVM par. Giampiero Monti

ULTIMO LANCIO DELL’ANGELO DEL FANGO PAR. ANGELO MADERNA

Legnano – È mancato il 6giugno dopo lunga malattiail Paracadutista Angelo Ma-derna, uno degli “Angeli delfango” che ha contribuitocon la sua Compagnia, la 6ªDraghi del secondo scaglio-ne 1966, al soccorso dellapopolazione alluvionata inToscana.Per quel soccorso aveva ri-cevuto un attestato di enco-mio dal Ministro della Dife-sa dell’epoca, Roberto Tre-melloni.Angelo fu anche uno dei pri-mi dopo il congedo ad iscri-versi al Nucleo ANPd’I di Le-gnano Sezione di Milanoappena costituito.

Partecipò attivamente alla vita del Nucleo, con una costante pre-senza a tutte le cerimonie paracadutistiche.Fu anche uno dei primi ad indossare il Basco Amaranto durantel’esercitazione Aquila Rossa. Ricordo le sue partecipazioni a raduni e cerimonie oltre sul territo-rio Nazionale: in Olanda ad Arnhem ed in Francia a Sante MèreEglise. In Francia, in quella occasione, ricevette assieme ad altri cinqueLegnanesi la medaglia d’argento commemorativa dalle mani delSegretario particolare del Presidente USA Roland Reagan.

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