n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione...

20
Destinations & Tourism Rivista di Destination Management e Marketing n. 2/2019 Visita il blog www.ftourism.it/blog I solo tourists: un mercato in crescita e da attirare Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione Strategia Promozione Branding Formazione DMO Il turismo è sempre più visual: come comunicare la destinazione con le immagini Il mercato turistico britannico: potenzialità e Brexit Una linea guida per lo sviluppo del turismo sardo Il Piano Strategico del Turismo della Sardegna

Transcript of n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione...

Page 1: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it

Destinations & TourismRivista di Destination Management e Marketing

n. 2/2019

Visita il blog www.ftourism.it/blog

I solo tourists: unmercato increscita e daattirare

Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento ReputazioneWeb marketing Promocommercializzazione Strategia Promozione Branding Formazione DMO

Il turismo è semprepiù visual: comecomunicare ladestinazione con leimmagini

Il mercato turisticobritannico:potenzialità eBrexit

Una linea guida per lo sviluppo delturismo sardo

Il Piano Strategico del Turismodella Sardegna

Page 2: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

Punto di vista

I cambiamenti del turismoche sono già alla portaJosep Ejarque

Ormai è evidente che siamo davanti a un nuovocambiamento di ciclo turistico. Negli ultimi annidobbiamo riconoscere che abbiamo vissuto direndita o almeno siamo stati facilitati dalleproblematiche di cui hanno sofferto altredestinazioni. Ma il sentore che si ha nel mercatointernazionale è che per il turismo balneare ilNord Africa sarà, assieme alla Turchia, uncompetitor molto agguerrito. Sarà sicuramentenecessario non abbassare la guardia, masoprattutto sviluppare tutto quello che possafornire all’offerta turistica italiana, tanto per ilmercato nazionale quanto internazionale, unvantaggio competitivo.

Sicuramente ci troveremo di fronte nuovi fattoridisruptivi. In primis il turista stesso, che ormaiha fatto dell’esperienza la richiesta e il fattoreche motiva la sua scelta di vacanza e didestinazione. Cresce e crescerà sempre più larichiesta di personalizzazione: il 2019 siprefigura come un anno in cui assisteremo arapidi sviluppi nel modo in cui le informazioni diviaggio vengono consumate. Le vecchie guidedi viaggio generiche lasceranno spazio acontenuti brevi, personalizzati e più rilevanti,facilmente integrabili nei feed dei viaggiatori. Ilprimo passo lo ha fatto già Facebook con illancio di due guide in versione cartacea edigitale (Bordeaux e Lisbona), fatte con icontenuti delle community locali. Perché nelmarketing turistico acquistano sempre piùimportanza la raccomandazione e gli usergenerated content.

La capacità delle destinazioni e degli operatorituristici di trasformare i propri prodotti inesperienziali sarà fondamentale per assicurareil successo. La ricerca delle esperienze è ilmantra: i viaggi basati sulle esperienze sonostati uno dei principali trend del 2018, e il 2019si spingerà ancora oltre. “Fare” qualcosa saràugualmente importante, se non di più, chevisitare una destinazione, e del resto per quasi

0

due terzi degli intervistati di Booking.com (il60%) le esperienze valgono ormai più delpossesso materiale. Pertanto, il 2019 ci vedràfare incetta di esperienze di viaggio diversificatee autentiche, partendo da dove e cosa mangiareo dove dormire per arrivare a come fareshopping, come fare delle attività particolari oassistere a degli eventi, passando per lacreazione di momenti speciali che faccianovivere delle emozioni.

Ma c'è una tendenza in atto della qualedovremmo preoccuparci: la domanda si stadirigendo verso le vacanze brevi: circa la metà(il 53%) dei viaggiatori afferma di voler fare piùviaggi nei weekend nell’anno che verrà. Il 2019si prefigura quindi come un anno con numerosiviaggi brevi fatti di itinerari personalizzati.Questo è sicuramente positivo, ma si traduce inuna riduzione della permanenza media e anchedelle vacanze principali. Pertanto i viaggiatorivorranno godere di esperienze piùpersonalizzate, ma concentrate in intervalli ditempo più brevi.

E a tutto ciò dovremmo aggiungere le novità chei grandi player della distribuzione turisticasicuramente lanceranno. In primis, tutte le OTAsi stanno buttando sulla vendita online delleesperienze nelle destinazioni turistiche,consapevoli che il business della ricettivitàormai è saturo e non cresce più. Maprepariamoci a nuove disrupzioni da parte diGoogle, e soprattutto a un complicarsi dellacomunicazione, promozione e del marketingturistico.

Il turismo italiano più che aspettare e stare avedere, dovrà sicuramente decidersi e mettersiin moto.

Josep EjarqueDestination Manager & Marketing

Page 3: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it1

FTourism & MarketingVia Passalacqua, 1010122 TorinoTel. +39 [email protected]

www.ftourism.it

SOMMARIO

Piano Strategico del Turismodella Sardegna: verso il poli-prodotto

I solo tourists: un mercato increscita e da attirare

Il turismo è sempre più visual:tecniche per comunicare ladestinazione con le immagini

Il mercato turistico britannico:interessante seppur con leincertezze della Brexit

Page 4: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it2

Destination Management

Piano Strategico del Turismo della Sardegna:verso il poli-prodotto

Una governance ed organizzazione orientata alprodotto e alla promocommercializzazione

Sviluppo della destinazione, creazione di unprodotto-destinazione competitivo ediversificato, rafforzamento della competitivitàdel turismo balneare e sviluppo di nuoviprodotti ed attrattive turistiche che permettanola nascita di nuove stagionalità saranno lecolonne del turismo della Sardegna per iprossimi anni, così come l’organizzazione diuna nuova governance operativa che operi insinergia fra il pubblico e il privato e permetta losviluppo di nuove destinazioni nei territori perfacilitare un nuovo modello di destinazionedella Sardegna.

Lo sviluppo del prodotto-destinazioneSardegna ha delle linee che dovrannopermettere la creazione di un meccanismo dicollaborazione e di co-opetition fra gli operatorituristici - e non - della Sardegna, mediante unsistema di DMO e di DMC, risultante dallanascita di reti d’imprese. L’obiettivo

fondamentale è passare da una destinazionepercepita come mono-prodotto ad una poli-prodotto.

La Regione Autonoma della Sardegna (RAS) siè dotata del Piano Strategico del Turismo:Destinazione Sardegna 2018-2021, elaboratoin collaborazione con la FTourism & Marketing,sotto il coordinamento di Josep Ejarque. Ilprogetto è stato promosso dall'Assessorato alTurismo della Regione Sardegna, con lavolontà di individuare un quadro strategico, chedelineasse un nuovo modello di gestione delsistema turistico locale caratterizzato da unapproccio integrato, cooperativo ecollaborativo, per promuovere una crescitasostenibile e inclusiva del territorio sardo. Unaspetto centrale del Piano Strategico, è il fattoche esso non è calato dall'alto, ma è il frutto diun lungo, coinvolgente e importante processopartecipativo, che ha coinvolto centinaia di

Page 5: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it3

persone tra Istituzioni, Enti, associazioni,imprese turistiche - e non -, semplici cittadini,stakeholder pubblici e privati in materia diturismo, compresi gli operatori economici,sociali e culturali del territorio. Tutti questi attorisono intervenuti e hanno dimostrato di volersiimpegnare per costruire insieme una visioneper il turismo in Sardegna nei prossimi anni.

Il Piano ha l'obiettivo finale di affrontare consuccesso le sfide che il mercato turistico attualee futuro comporteranno. Per questo motivo, èinteso come linea guida per tutti gli operatoripubblici e privati che si muovono nel settoreturistico, ma non solo. Infatti, il turismo devediventare ancor di più il motore dell'economiadell'isola, che ha già una forte vocazioneturistica, seppur legata solo al balneare,soprattutto sul mercato italiano.

Una mission e una vision condivise

Gli operatori turistici e gli stakeholder delterritorio, hanno definito chiaramente lamission del Piano Strategico del Turismo,sintetizzabile come:

Posizionare e consolidare la Sardegnacome destinazione turistica di riferimentonel Mediterraneo, al fine di favorirne lacrescita e la competitività, facendo leva sulcapitale territoriale inteso quale fattore

distintivo, e incorporando la sostenibilità(economica, sociale e ambientale) nellepolitiche di sviluppo dell’isola.

Ma, come in ogni piano strategico che sirispetti, la mission deve essere accompagnatada una vision condivisa, che nel caso dellaSardegna sarà:

Costruire di un nuovo modelloorganizzativo e di una destinazione poli-prodotto organizzata in una ‘reteinterconnessa di offerta e di serviziefficienti’, fondata sulla gestione pubblica,la cooperazione e il coinvolgimento didiverse istituzioni, e concertazionepubblico-privata”. In questo modo sivogliono creare le condizioni per stimolarel’ecosistema turistico, apportando beneficial territorio e ai viaggiatori.

Ma per dare concretezza a questi concetti eevitare che il Piano diventasse un mero librodei sogni, si sono individuati diversi obiettivioperativi, ovvero: istituire una governanceefficiente per lo sviluppo complessivo delturismo, fondata sulla cooperazione pubblico-privata; accrescere la competitività del sistematuristico della Sardegna; incrementarel’attrattività dell’offerta turistica; innovare,specializzare, integrare e diversificare l’offertaturistica; creare nuove stagionalità; creare unmarketing efficace, offline e online.

La parola chiave è quindi innovazione. Infatti,come punto di partenza per le azioni inseritenel Piano sono stati individuati quattro ambiti diinnovazione per il settore turistico sardo:innovazione del modello organizzativo, con unospostamento da una logica one-to-one versoun modello network e di integrazione in ottica disistema; innovazione del modello diDestinazione, basata sulla gestione pubblicadella destinazione, ma con la necessariacooperazione e il coinvolgimento del settoreprivato; innovazione del modello di Prodotto-Destinazione, con cui si intende svilupparenuovi prodotti e organizzare nuovedestinazioni, per passare da un'offerta mono-prodotto (mare) ad una poli-prodotto (mare,outdoor, cultura, nautica, enogastronomiaecc.); innovazione del modello di promozione,basato sulla promocommercializzazione deiprodotti, ma anche delle reti di prodotto e deicluster territoriali, seguendo logiche disegmentazione e focalizzazione.

Page 6: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it4

Ma concretamente cosa prevede il PianoStrategico Destinazione Sardegna?Innanzitutto, esso individua due macro-ambitidi azione, ovvero i pilastri del DestinationManagement & Marketing, strategici per lacrescita del turismo in una destinazione:“Sviluppo e Gestione della destinazione” daun lato e “Marketing e Promozione” dall'altro.

Lo sviluppo della DestinazioneSardegna

Il primo pilastro, denominato "Competitivitàed attrattività: sviluppo e gestione delladestinazione" comprende tutte quelle azionida realizzare in merito alla gestione delladestinazione, alla governance, allavalorizzazione delle risorse, all'accessibilità,alle infrastrutture e intelligenza turistica, oltre adefinire la strategia di prodotto-destinazioneper la Sardegna. In particolare, per raggiungereun livello efficace di gestione e governancedella destinazione, lo strumento operativo saràla DMO Destinazione Sardegna, soggetto dinatura pubblico-privata incaricato di innescarel'adeguata strategia di DM&MO (DestinationManagement & Marketing Organization). Lafunzione della DMO Sardegna sarà il darevisibilità all’offerta della destinazione, faciliteràl’informazione turistica, contribuirà alla crescitadel settore e supporterà l’intero sistematuristico dell’isola.Ma la DMO regionale non lavorerà da sola. Inun concetto di governance multilivello, essasarà affiancata nelle varie aree del territorio dadiverse DMO territoriali, che avranno comefunzione fondamentale la predisposizione e

l’attuazione del progetto di sviluppo didestinazione in merito al proprio ambito dicompetenza.

L’attività turistica della Sardegna è basata sullerisorse culturali, ambientali e paesaggistiche,oltre che su una molteplicità di spazi pubblici eprivati e di servizi articolati sul territorio. Perquesto motivo, la rigenerazione del paesaggionaturale, storico e urbano dell'isola è al centrodi alcune azioni del Piano, indirizzate arecuperare o mantenere l’attrattività degli spazipubblici e delle strade, a segnalareadeguatamente le località turistiche, amantenere pulite le spiagge ecc. È inoltreprevisto un programma di supporto alle impesericettive finalizzato al rinnovamento eammodernamento delle strutture,emblematicamente denominato "SardegnaExcellence".

Trattandosi di un'isola, un aspetto di vitaleimportanza per lo sviluppo turistico dellaSardegna è senza dubbio l'accessibilità, tantoesterna quanto interna. In questo ambito, sonopreviste nel Piano Strategico azioni volte apotenziare i collegamenti sia aerei che marittimi(puntando anche sul crocierismo) con iprincipali mercati di riferimento e interventi voltia facilitare gli spostamenti dei turisti all'internodell'isola, anche in un'ottica sostenibile (TPL,auto elettriche, bike sharing ecc.).

Un obiettivo del Piano è anche quello direndere la Sardegna una Smart Destination,ovvero una "destinazione intelligente",attraverso l'uso della tecnologia, ma anchetramite il potenziamento della rete diinformazione turistica, in modo da mettere adisposizione del turista tutte le informazioni delterritorio e dell’offerta turistica. Strettamentecollegate a questi aspetti sono anche le linee diattuazione nel campo dell'innovazione turistica,quali il supporto manageriale a start up emoduli di formazione per operatori, finalizzati adiffondere la cultura della qualità ed ottenere ilmarchio "Sardegna Premium".

Il turismo attualmente vede affermarsi semprepiù l'interesse verso la sostenibilità siaambientale che sociale. Questo aspetto èritenuto di particolare importanza in unterritorio, come quello sardo, che gode di unaricchezza paesaggistica notevole, e cherappresenta un punto di forza essenziale dalpunto di vista turistico. Il programma SardegnaSostenibile mira proprio alla diffusione della

Page 7: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it5

sostenibilità come fattore distintivo dell'isola.L'aspetto sociale è invece oggetto delprogramma dedicato al turismo inclusivo,focalizzato sul rendere la destinazioneaccessibile a tutti i tipi di turisti (anziani, disabili,famiglie con bambini piccoli, ecc.) e, non menoimportante, a promuoverla come tale.

L'accoglienza deve essere un elementofondamentale e soprattutto condiviso da tutti inuna destinazione turistica. Pertanto, è statoopportuno inserire nel Piano un programmarivolto in modo specifico alla popolazione sardae agli operatori che, pur non lavorandodirettamente nel turismo, vengono comunquein contatto coi turisti. Si tratta di un piano disensibilizzazione per favorire una maggioreconsapevolezza rispetto al fatto che i turistipossano rappresentare un patrimonio perl’isola e con il chiaro intento di rendere laSardegna più “friendly” verso i viaggiatori.

Infine, il primo pilastro si focalizza sullastrategia di prodotto-destinazione per laDestinazione Sardegna, delineando ilportafoglio prodotti, con due chiare finalità:allungare la stagione balneare e creare nuovestagionalità. Inoltre, la strategia punta sullosviluppo e la creazione di itinerari turisticitematici legati alla forte identità dell'isola (adesempio itinerari delle miniere, del pane ecc.),che saranno supportati dalla creazione distrumenti di valorizzazione epromocommercializzazione, come i Marchi diDestinazione. Tra i prodotti strategici, vieneidentificato il turismo outdoor, nelle sueaccezioni di ciclismo ed escursionismo, motivoper cui tra i Marchi da realizzare ci sarà quellodi Bike & Walking Destination.

Portafoglio prodotti per la Destinazione Sardegna

Il marketing della DestinazioneSardegna

Per il secondo pilastro è stato individuato uninsieme di azioni per agire sui meccanismi discambio fra la domanda e l’offerta turistica, inmodo da facilitare il posizionamentocompetitivo della Destinazione Sardegna neimercati di riferimento. Il primo programmariguarda infatti l'identificazione e lacategorizzazione tramite una gerarchia deimercati obiettivo (strategici, prioritari, dirinforzo, opportunità) e dei segmenti di mercato

a cui rivolgersi (strategici, prioritari esecondari). Tra i mercati strategici rientranoquelli da cui derivano i maggiori flussi, Italia,Germania, Francia e Svizzera, mentre isegmenti di rilievo sono le coppie (cheattualmente sono ben il 59% dellacomposizione della domanda, al contrario diquanto possiamo pensare), le famiglie, i seniore i turisti attivi.

Per definire il posizionamento desideratodella Sardegna si è partiti dal fatto che l’isola èpercepita dal mercato in modo

Page 8: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it6

tendenzialmente positivo ed è descritta come“amabile”, “ricca di attrattive”, “tranquilla esicura”. Di conseguenza, la strategia dicomunicazione dovrà far leva su questepeculiarità che il mercato le attribuisce. Inoltreè essenziale trasmettere l’esperienza che ilterritorio offre piuttosto che il territorio stesso,poiché oggi il turista non cerca, e non compra,il territorio, ma l'esperienza che può fare inesso. La strategia di comunicazione propostasi basa sul modello della Unique DestinationProposition a livello di destinazione e delleUnique Selling Proposition per i prodottispecifici. Il programma Brand Sardegna ha poicome obiettivo la costruzione di un’architetturadi branding che trasmetta i valori dell'isolaattraverso il modello combinato di BrandMaster e Brand.

Attualmente è necessario incrementare lanotorietà della Sardegna come destinazionepoli-prodotto e diversificata, attraverso azioni dimarketing online e offline. Di conseguenza, perquanto riguarda il marketing mix delladestinazione, una corretta strategia prevedecirca il 40% della promozione offline (rivoltasoprattutto al target del trade) e il 60% online(rivolta al pubblico consumer). In particolare,oltre ad azioni promozionali tradizionali, ilPiano Operativo di Marketing che la DMOSardegna dovrà sviluppare annualmente,prevede tattiche specifiche per il marketingonline, ovvero di Content Marketing, InfluencerMarketing, Social Media Marketing, E-MailMarketing e Marketing relazionale, in linea coni trend del mercato e del marketing attuali.

Lo sviluppo e la promocommercializzazione didestinazioni, prodotti ed esperienze turistichein tutti gli ambiti territoriali della Sardegnarappresenta un bisogno per la crescita delturismo nelle destinazioni alternative alleclassiche località balneari. Per questo motivo,il Programma Sardegna Experience prevede,su tutto il territorio regionale, la costituzione diDMC (Destination Management Company),ovvero operatori locali con una profondaconoscenza del proprio ambito territoriale otematico, capaci di ideare, strutturare ecommercializzare prodotti ed esperienzeturistiche, specialmente nell’ambito deicosiddetti prodotti di special interest, o dinicchia.

Infine, per valorizzare la varietà e la diversitàdell’offerta turistica dell'isola e facilitarne laconoscenza, è importante mettere a sistematutte le attrattive del territorio ed incentivare ituristi alla loro fruizione attraverso adeguatistrumenti di promocommercializzazione.

In conclusione, la delineazione del PianoStrategico del Turismo è stato un progettolungo e ambizioso, però è tutt'altro checoncluso. Esso è infatti solo l'inizio… saràcompito dell'intero settore turistico sardocominciare, e continuare nei prossimi anni, alavorare per concretizzare quanto previsto neldocumento e dare così un impulso positivo alturismo e raggiungere quegli obiettivi prefissati,come l'aumento dei flussi in periodi diversidalla stagione balneare.

Page 9: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it7

Destination Management

I solo tourists:un mercato in crescita e da attirare

La domanda del mercato turistico riflette piùche mai i cambiamenti nella società. Se fino avent'anni fa, il turismo era fondamentalmenteorganizzato per il segmento familiare, e un po'più tardi è apparso il segmento del turismo dicoppia (Dinks: double income, no kids), oggidobbiamo anche adeguare la nostra offerta aun segmento in grande crescita: i Solotravellers.

Il volume di turisti che viaggiano da soli è incontinua crescita. Secondo l'OrganizzazioneMondiale del Turismo, il 25% dei viaggiatori alivello mondiale nel 2016 ha fatto vacanzeindividualmente. Il 33% dei turisti francesi sonoSolo travellers e il 35% dei clienti britannici diBooking.com sono partiti da soli nel 2015.

Ma chi sono i Solo travellers? Sono i single,cioè le persone che vivono da sole, seppurpossano avere delle relazioni, e che viaggianoe fanno turismo individualmente, oppure in

piccoli gruppi. Per capire bene cos'è questonuovo segmento di mercato, che in Europa staavendo una grande diffusione, va consideratoche il numero dei single è chiaramente inaumento nella società (sono giovani, ma ancheadulti separati/divorziati o vedovi), ed ha il suoriflesso nel numero di viaggiatori che per sceltafanno turismo in solitaria. Nei loro viaggitendono alla scoperta di luoghi e destinazioni,cercano avventura (la cosiddetta softadventure), relax, svago e solitudine, mavogliono anche conoscere altre persone.L'autosoddisfazione, il proprio sviluppopersonale e realizzare esperienze uniche sonole motivazioni principali dei Solo travellers.

Non si deve però confondere il Solo travellercon il backpacker, ossia il turista con lo zaino inspalla, perché questo nuovo segmento oggirichiede molti dei prodotti turistici classici, comeper esempio le visite cultuali, il turismo urbano,

Page 10: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it8

il turismo religioso, le crociere, il turismo delgolf e anche quello rurale e sportivo.

Si possono identificare tre categorie di turisticosiddetti Solo:

● Single-solo: vive e viaggia da solo;● Single-gruppo: viva da solo ma fa

vacanze in gruppo (generalmente conamici dello stesso sesso);

● Collective-solo: vive condividendol'abitazione, ma viaggia e fa turismo inmodo individuale

L'identikit del solo traveller

In generale, il turista Solo europeo ha un livellosocio-economico medio o elevato e un forteinteresse per il turismo, e in particolare per ilturismo culturale e la gastronomia (food). Sitratta di viaggiatori che fanno diverse vacanzenell'arco dell'anno: prediligono una vacanzalunga, ma anche short break, fuori stagione.

Gli aspetti che influenzano la loro scelta sonola sicurezza e la paura della solitudine,motivazione per la quale sono interessati adincontrare delle persone nella destinazione,che siano locals o altri turisti. Ciò non va peròinterpretato con il fatto che il viaggio abbiacome motivazione la ricerca di nuove relazionisentimentali. Il dating può essere motivazioneper alcuni dei Solo travellers, ma non per tutti.

Nonostante i Solo possano essere di tutte leetà, si possono in realtà targettizzateprincipalmente in due segmenti: da un lato laOlder generation e i Boomerang guy, cioè quelli

con età superiore ai 50 anni, e dall'altro, icosiddetti Younger solo tourists, che hanno unetà compresa fa i 18 e i 35 anni.

Il primo segmento è costituito principalmenteda donne, più che da uomini, che comeprodotto turistico preferiscono esperienzeculturali o di soft adventure, come vacanzeshort break, mentre per le vacanze lunghesono inclini a scegliere destinazioni esotiche oparticolari. Per quanto riguarda i servizi,prediligono il confort e la sicurezza. Sono deituristi che amano le attività e le esperienze(culinarie, gastronomiche, culturali,camminate, trekking, ecc.).

Diverso è l'approccio del turisti Millennials. Perloro, conoscere altre persone e stabilirerapporti è un'importante motivazione. Comeprodotti preferiti sono da identificare le vacanzeattive (walking holiday) il cicloturismo, il turismonautico, ma anche il turismo urbano. È unsegmento molto focalizzato sulle attività e leesperienze, pertanto la loro scelta si fondasulle attività e le esperienze che potrannorealizzare nella destinazione, così come sullapossibilità di svolgere delle attività con membridella popolazione locale.

Il potenziale del mercato

Il mercato dei Solo tourists è in crescita. Il tassodi outgoing nei mercati europei sta crescendoanno dopo anno con ritmi a due cifre. Adesempio, il numero di ricerche su Google per laparola "solo travel", negli untimi 5 anni si ètriplicato, mentre Pinterest dichiara unacrescita delle ricerche associate a questotermine superiore al 500%.

Page 11: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it9

Perché tutto ciò? Fondamentalmente perché ilnumero di persone che sono single per sceltanelle diverse fasi della vita è in crescita, bastipensare che, nel 2017, il 34% dei nucleifamiliari europei consisteva in un single adultosenza figli (dati Eurobarometro).

Il segmento dei Solo tourists con maggiorepotenzialità per il turismo, e in particolare per ilturismo italiano, è senza dubbio quello deisenior. Ad oggi in Europa ci sono più di 200milioni di cittadini con più di 50 anni. Questosegmento è costituito prevalentemente dadonne, ed è quello con maggiore crescita alivello di consumo turistico.

Per quanto riguarda i mercati europei principalidi outgoing, sono essenzialmente i seguenti:

● Svezia● Danimarca● Repubbliche Baltiche● Finlandia● Germania● Olanda● Austria

Come attirare l'interesse dei solotourists?

I turisti Solo sono attenti al prezzo, ma nonsono per definizione cultori del turismo low-cost, poiché sono interessati alle esperienze eal confort. Di conseguenza, un fattore chespesso produce un grosso malcontento è il"supplemento single", tanto nelle camerealberghiere quanto nei pacchetti turistici.L'assenza di tali supplementi è un fattoredeterminante nella scelta dei servizi, mentreper quanto riguarda le motivazioni per la sceltadelle destinazioni, esse sonofondamentalmente le attività che si possonorealizzare e le particolarità del territorio.

I Solo tourists utilizzano anche i canalid'intermediazione per prenotare le proprievacanze, non disdegnando viaggiare e fareattività in gruppo, perché, come abbiamo detto,desiderano realizzare delle attività e viveredelle esperienze con altre persone checondividano i loro stessi interessi.

Page 12: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it10

Destination MarketingII turismo è sempre più visual: tecniche per

comunicare la destinazione con le immagini

Oggi si sa: il mondo è visual. Comunichiamosempre più attraverso foto, emoticon, gif evideo, grazie ai programmi di messaggisticacome WhatsApp, WeChat e Messenger e aisocial media, Facebook e Instagram in primis.Ciò è vero soprattutto nel settore turistico, in cuile immagini hanno il ruolo di biglietto da visitadella destinazione o della struttura (bastipensare che la prima cosa che si guarda suBooking.com sono proprio le foto). Il mondoturistico sfrutta sempre più le potenzialità deglistrumenti visual per raggiungere, sedurre eattrarre i potenziali turisti. Questa tendenza èconfermata da tutte le analisi e previsioni deitrend di mercato per i prossimi anni, chevedono Instagram affermarsi sempre più comeil social per il turismo, quello che le destinazionidovranno sfruttare per comunicare le proprieattrattive, ma anche la propria personalità eidentità.L’introduzione delle Stories nel 2016 e l’ultimanovità della IGTV hanno amplificato ancora dipiù le potenzialità di questo strumento, tanto

che questi contenuti crescono 11 volte di piùrispetto alle immagini pubblicate nel feedtradizionale e presto le supereranno in terminidi reach ed engagement (Fonte: DestinationThink). Infatti, permettono una maggioreflessibilità nel formato dei contenuti (immaginea schermo intero e video più lunghi, ma anchepossibilità di inserire domande, sondaggi,emoticon, link e quant’altro) e per questovengono apprezzati da utenti, influencer ebrand.

Alcune destinazioni, soprattutto oltreoceano,hanno già compreso queste potenzialità esfruttano le stories (sia su Instagram che suFacebook) non solo per distribuire immagini delproprio territorio, ma anche per fornire consigliutili, informazioni per l’organizzazione delviaggio e possibilità di fare delle domande.

Page 13: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it11

Esempio di Story sulla pagina NYCGO, accountufficiale della DMO di New York, NYC & Company

Ma perché si raggiungano i risultati tantodesiderati, è ovviamente importante che ilcontenuto pubblicato sia di qualità, rilevante ecoinvolgente. Occorre cioè affidarsi alcosiddetto Visual Storytelling. Cosa si intende?Il Digital Dictionary lo definisce come "quelprocesso di costruzione ed organizzazionedella narrazione di un racconto che fa uso delleimmagini come mezzo espressivo”, ovverocome il modo in cui raccontare storie attraversole immagini, foto, video e animazioni, checreino un racconto, creando così unimmaginario nell’utente e stabilendo con lui unlegame emotivo. Di fatto, non è altro che unmodo persuasivo di comunicare, che adotta unapproccio personale, rivolgendosi direttamenteal pubblico. Ed è proprio per questo che sirivela molto efficace nel turismo, oltre che perla sua capacità di trasmettere idee, suggestionied emozioni, di coinvolgere il turista etrasportarlo nel contesto della vacanza. Inoltre,lo storytelling, e in particolare il visualstorytelling, è efficace perché permette di

raccontare diverse storie in diversi modi eformati: ciò è particolarmente importantepoiché non esiste un modo univoco diraccontare un territorio.

Come comunicare con le immagini

Le immagini catturano maggiormentel’attenzione, fanno immergere il turista nelcontenuto molto più che un testo, permettendocosì di essere memorizzate e ricordate più alungo. Perché si sa, un’immagine vale più dimille parole!

Per quanto riguarda la fotografia turistica,internet e i social media hanno reso necessarioil passaggio da un tipo di fotografia pressoché“statica” e illustrativa, che ritraevasemplicemente paesaggi turistici, ad unaimmagine più coinvolgente e focalizzatasull’esperienza. Il turista social di oggi non silascia più coinvolgere dalle immaginiistituzionali, patinate e statiche, tipiche dellebrochure, ma è attratto da foto vere,emozionali, in grado di cogliere gli elementiessenziali del territorio, della sua identità edella vita al suo interno.

La comunicazione di una destinazione turisticaattraverso le immagini ha l’obiettivo diposizionare strategicamente la destinazione,secondo i prodotti e le esperienze checompongono la sua offerta. Per queste ragioni,le fotografie esistenti in internet e sui socialnetwork contribuiscono a creare l’identitàturistica della destinazione e alla definizione delsuo posizionamento. L’obiettivo delle immaginideve essere catturare il potenziale turista,raccontare, evocare, trasportarlo all’atmosferadella destinazione, generando in lui dellesensazioni connesse al contatto con ladestinazione. Per questo è importante che

Page 14: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it12

esse siano realizzate mettendosi nei panni delturista, o meglio fotografando con i suoi occhi.Come per le altre tipologie di contenuti, lacondivisione delle immagini generaengagement, ma soprattutto, se sono belle edemozionali, esse riescono a scatenare unelevato livello di viralità. E questo è moltoimportante considerando che l’obiettivo èincrementare la popularity della destinazione.

Ogni destinazione possiede delle attrattive, chesiano naturali o artificiali – monumenti, edifici,ponti ecc.-, che vengono considerate dai turisticome “imperdibili”. Si tratta dei cosiddettilandmark, come il Colosseo, l’Empire StateBuilding o la Tour Eiffel. Spesso abbiamo giàimpressa nella mente un’immagine di taliattrattive ancora prima di vederleeffettivamente di persona, poiché sono stateimmortalate e riprodotte milioni di volte subrochure, cartoline, magliette ecc. Diconseguenza, perché una destinazionecomunichi le proprie attrattive in modocoinvolgente e seducente, è importantecercare di riprodurre un'immagine originale,uno foto scattata da una prospettiva insolita,magari creando un'inquadratura più ristretta eastratta, eppure riconoscibile, dell'attrattiva.Infatti, i classici landmark non hanno bisogno diessere mostrati nella loro interezza per esserericonosciuti (chi non riconoscerebbe la puntadella Tour Eiffel?). Inoltre, è particolarmenteimportante offrire un'interpretazione il piùpossibile personale della risorsa che si stafotografando o rappresentando, fornendo unavisione autentica e originale, che crei maggioreinteresse e curiosità nello spettatore.

Questo approccio non vale solo per edifici omonumenti, ma anche per tutti quegli elementiimmateriali storico-culturali che caratterizzanoe distinguono il territorio, come festetradizionali, abiti, artigianato, eventi ecc. (adesempio il Carnevale di Venezia). Nondobbiamo dimenticare, infatti, che oggi il turistacerca sempre più esperienze locali edautentiche, prediligendo l'intangibilità alprodotto tangibile. E ciò è vero anche perquanto riguarda la comunicazione delladestinazione.

Come abbiamo visto, nella comunicazioneturistica oggi è essenziale raccontare unastoria. Per farlo attraverso le immagini, unmodo senza dubbio efficace è realizzare unaserie di foto – o disegni, video ecc.-chiaramente collegate tra loro. Ognuna

dovrebbe avere una sua propria forzaespressiva ed evocativa tale da catturarel'attenzione, ma anche generare interesse perle immagini successive, cosicché viste insequenza si sostengano a vicenda etratteggino un racconto. Questa tecnica èparticolarmente utile per rappresentare gliaspetti tipici e tradizionali di una destinazione,come ad esempio le feste popolari, poichépermette di catturarne i vari momenti dandovita al racconto autentico del territorio egenerando interesse nello spettatore-turista. Isocial media, in particolare Instagram eFacebook, permettono poi di distribuire talicontenuti in successione, secondo uncalendario editoriale, creando una certatensione narrativa, stimolando così la curiositàdei follower e generando engagement.

Il racconto del Carnevale di Venezia sulla paginaInstagram @venice_carnival_official

Ma, ovviamente, perché le foto siano efficaci edi interesse, occorre seguire delle semplicilinee guida. Ecco qualche consiglio:

● Evitare il taglio e l’aspetto patinato tipicodelle brochure: le foto troppo professionali o“ritoccate” rischiano di esserecontroproducenti, in quanto forniscono l’ideadi un luogo finto

● Raffigurare le persone in modo dinamico,mentre svolgono un’attività

● Creare immagini e scatti inusuali, cheraccontino la destinazione “dietro le quinte”

Page 15: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it13

● Privilegiare scatti in movimento checomunicano vitalità, passione, entusiasmo

Nella comunicazione visual della destinazionenon bisogna poi dimenticare la possibilità diutilizzare le fotografie scattate dai turisti stessi(UGC: User Generated Content), cheprobabilmente saranno felici di vederlecondivise sui canali della destinazione, sempreche sia dato loro il credito dello scatto. Questicontenuti sono ormai fondamentali, perchéservono per accreditare e soprattutto perincrementare la reputazione della destinazione,dal momento che hanno maggiore credibilitàagli occhi degli utenti. Bisogna semprericordare che oggi il turismo si muove nellacosiddetta economia della raccomandazione equindi gli UGC sono essenziali, proprio perchérappresentano la destinazione con gli occhi delturista o del local, conferendo le loro opinioni egiudizi in merito.

In conclusione, ad oggi è essenziale che ledestinazioni si comunichino online attraversoimmagini coinvolgenti, rilevanti e di forteinteresse, ricorrendo anche ai contenuti postatinei social media da turisti, popolazione locale einfluencer. Tuttavia, è sempre importante che amonte ci sia una strategia di contenuti, che nepreveda l'uso, i canali di pubblicazione, i tempiecc. Qui sotto, si può osservare un quadro dicontrollo della strategia di contenuti visual diun'ipotetica destinazione turistica.

Argomenti Foto generiche Foto fatte dai turisti Foto particolari ospecifiche

Tipo di fotoVista generica della

destinazione, delle sueattrattive e risorse

Foto fornite dai turistidirettamente

Foto trovate in rete(ovviamente con

permesso dell’autore)

Proposte tematichedei prodotti della

destinazione

Dove utilizzarle?(canali e

piattaforme)

● Portale webdestinazione

● Blog

● Instagram

● Facebook

● Instagran

● Pinterest

● Flickr

● Picasa, ecc.

Gruppi esistentinella rete

Frequenza didistribuzione

2 a settimana2/3 a settimana 1 al mese

Quadro di comando della strategia di contenuti visuali. Fonte: Elaborazione propria

Esempio di UGC dalla pagina Instagram@turismotorino

Page 16: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it14

Focus mercato

Il mercato turistico britannico:interessante seppur con le

incertezze della Brexit

Il Regno Unito sta vivendo negli ultimi mesi unasituazione socio-economica critica, dovuta alvoto positivo sulla Brexit avvenuto il 23 giugno2016 e alla successiva incertezza riguardo allecondizioni di uscita dall'Unione Europea. Ciòha ovviamente ripercussioni anche sul turismo,poiché la situazione ha portato ad unasvalutazione della sterlina rispetto all’euro,causando una maggiore incertezza economicanel Paese e ad una flessione del potered’acquisto. Tuttavia, secondo ABTA, ildesiderio di viaggiare dei Britannici è ancoraforte, soprattutto nell’Unione Europea (quasi il60% sceglie una meta in EU), nonostante siridurrà la spesa e la permanenza media (effettoBrexit).

Per questi motivi, il mercato turistico UK siconferma come un mercato meritevole diattenzione, anche perché resta un importantemercato outgoing, soprattutto per il nostroPaese. Ci sono però delle incertezze per i

prossimi mesi, che sicuramente avranno deglieffetti sui flussi turistici britannici anche in Italia.Il Regno Unito ha una popolazione pocoinferiore ai 66 milioni abitanti, in aumento, di cuigran parte si concentra tra i 45 e i 54 anni dietà. Non si tratta quindi di un popolo giovane,come confermato anche dal fatto che il 18% hagià più di 65 anni (Population Pyramid, 2019).Si tratta, inoltre, di una società fortementeurbanizzata, con l'89% degli abitanti residenti inagglomerati urbani, tra cui Londra (che da solaconta ben 10 milioni di abitanti), Manchester,Liverpool e Birmingham. È importantesottolineare che gran parte dei turistiprovengono proprio da queste aree.I Britannici sono anche un mercato che utilizzalargamente internet e l'online: l'83% dellefamiglie dispone di una connessione internet equasi 44 milioni di utenti utilizzano il webgiornalmente. Essi sono anche propensi adeffettuare acquisti online (36,5 milioni) e vasottolineato che le attività e i prodotti più

Page 17: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it15

acquistati sono in qualche modo connessi alturismo.

Il mercato UK outgoing

La popolazione del Regno Unito viaggia molto,come dimostrano le sue 70.8 milioni di visiteall'estero nel 2016 e le oltre 700 milioni di nottitrascorse in vacanza registrate dall'Office forNational Statistics. La permanenza media èanche notevole, con circa 8 pernottamenti. Ilprincipale motivo di viaggio è il leisure, che valeil 64% dei viaggi, seguito dalle visite a famiglieo amici (21%) e dal business travel (12,3%).Molto importante è il turismo residenziale, o diseconde case, prevalentemente verso laFrancia e la Spagna. Di tutti questi flussi, il 76%si dirige verso i Paesi Europei (e le stimeprevedono che continueranno ad essereconsistenti anche nel dopo Brexit). La metapreferita è la Spagna (con 11 milioni di visite),seguita dalla Francia e dall'Italia, che accogliecirca 2 milioni di turisti inglesi all'anno. Forte èanche il turismo domestico, con un 66% deituristi che sceglie una destinazione interna alPaese (ONS, 2016), soprattutto per turismourbano e short break.

La propensione al viaggio dei turisti provenientidalla Gran Bretagna è confermata anche dalfatto che il 71% di loro effettua almeno unavacanza all'anno, mentre il 51% ne effettuaalmeno due, una principale durante l'estate -prevalentemente nei mesi di luglio e agosto incoincidenza con le vacanze scolastiche - euno, o diversi, short break durante l'anno. Unatendenza dei Britannici è anche quella dieffettuare una settimana bianca tra gennaio emarzo, anche se non manca una certapropensione verso mete balneari esotiche, maeconomiche, negli stessi mesi. Il mercatoinglese, inoltre, è anche caratterizzato dal

fenomeno cosiddetto della "staycation", ovverotrascorrere del tempo in vacanza, ma senzaallontanarsi da casa.

Per quanto riguarda il trasporto, come è ovviotrattandosi di un'isola, i Britannici si spostanoprevalentemente in aereo ed è interessantenotare che il 61% di loro ricorre a vettori lowcost, nonostante sia ancora forte l'incidenzadei charter.

In merito alla spesa, questo non è un mercatoche spende molto, tanto più consideratal'attuale incertezza economica del Paese. Laspesa media per notte per i viaggi in Europadegli Inglesi si attesta intorno alle 60 sterline,pari a circa 68 euro. Ampliando la prospettiva,i dati del Cebr e dell'ONS ci dicono che questituristi hanno speso nel 2016 circa 44 miliardi disterline nel mondo, di cui 25 miliardi solo inEuropa. In linea con le destinazioni più scelte,il Paese in cui spendono di più è la Spagna,seguita dalla Francia e l'Italia, in cui spendono2,4 miliardi di sterline. Di queste spese, il 19%è dedicato all'accommodation, mentre il 14%ad attività culturali in senso ampio (arte,intrattenimento e ricreazione) e il 13% vienespeso in food & beverage. Da notare che l'11%della spesa all'estero è dedicata a investimentiimmobiliari (real estate activities), a confermadella forte incidenza del turismo residenziale(Cebr su ONS, 2017).

Short break e balneare: i tipi di vacanzadei Britannici

Circa il 50% dei Britannici effettua vacanzeshort break, prevalentemente in UK (mercatodomestico) o in Europa. In questo settore è increscita la domanda verso destinazionialternative, lontane dal turismo di massa e dasituazioni di overtourism.Per identificare le motivazioni per cui il mercatobritannico si sposta per vacanza, si puòricorrere all'Eurobarometro, il servizio disondaggi d'opinione del Parlamento Europeo.Tra i motivi principali identificati dal sondaggiosul comportamento turistico dei Britannici,spiccano la visita a famiglia e amici (fenomenostrettamente collegato al turismo residenziale)e il balneare delle 3 S (sun, sand and sea),scelto da circa il 45% dei turisti britannici. Altretipologie di prodotto turistico scelto sono lacultura (religione, gastronomia e arte) e lanatura legata al paesaggio di montagna o dilago. Non sono particolarmente amanti di

Page 18: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it16

turismo outdoor, scelto solo dal 10%. Ilmercato inglese è inoltre interessato al turismocrocieristico e si nota una crescente domandaper le crociere soprattutto tra i Millennials.

Chi è e come si comporta il turistabritannico?

In generale, appartiene ad una classe socialemedia o medio-alta, ricopre ruoli da impiegato,da manager o libero professionista, e possiedeanche un livello culturale elevato. Per quantoriguarda l’età, il 22% dei viaggiatori inglesi èrappresentato dai Millennials, ovvero dallafascia di popolazione tra i 25 e i 34 anni, seguitidalle fasce tra i 35 e i 44 e fino ai 54 anni.Cresce comunque la fetta di turisti senior,grazie alla maggiore disponibilità di tempo e didenaro, con gli over 65 che rappresentano giàl’11% dei viaggiatori (ONS, 2017).

Questi turisti tendono a viaggiareprevalentemente in famiglia insieme ai figli(43% della composizione del mercato), oppurein coppia (36%), ma crescono anche altretipologie di segmenti, come i solo travellers. Apartire da queste considerazioni possiamodelineare tre tipologie di viaggiatori, concaratteristiche proprie: il turista di pacchetto,l’indipendente e l’esploratore.

Il turista di pacchetto è ancora importante nelmercato britannico, grazie alle offerte all-inclusive che offrono una garanzia di sicurezzae tranquillità durante la vacanza principaledell’anno. Viaggia in famiglia o in coppia e hacome motivazione principale il relax, che puòessere accompagnato dalla cultura. Laprenotazione del pacchetto avviene onlineoppure presso un’agenzia di viaggi o touroperator. Come detto, questo tipo di turistaricerca facilità, tranquillità, comodità esoprattutto il value for money.

Gli indipendenti sono coloro che viaggiano insolitaria oppure in gruppi di amici etendenzialmente lo fanno più volte all’anno,con un viaggio più lungo e tre o quattro shortbreak. In viaggio domandano esperienzeuniche, cultura e relax e in generale cercano unbuon livello di flessibilità, motivo per cuiprenotano prevalentemente online e nongradiscono pacchetti preconfezionati.

Infine, gli esploratori sono coloro che vannoalla ricerca di esperienze uniche e allascoperta di culture completamente diversedalla propria, con la volontà di condividere lapropria esperienza. Viaggianotendenzialmente da soli o in coppia.

La motivazione che spinge il turista britannicoa viaggiare è prevalentemente il relax, inquanto desidera allontanarsi dallo stress edalla routine quotidiana e passare del tempo diqualità con i propri cari. La cultura è un’altramotivazione importante una volta giunti adestinazione, ma in genere non è il motivoprincipale della vacanza.

Ma quali sono i fattori di scelta di unadestinazione piuttosto che un’altra?Provenendo da un territorio con un clima di tipoatlantico, i Britannici cercano prevalentementedestinazioni con buone condizioni climatiche,ovvero con sole e temperature mediamenteelevate, motivo per cui la Spagna e l’Italia sonomete gradite. La destinazione scelta deveanche possedere delle attrattive turisticheinteressanti e fruibili, così come una riccagastronomia locale e deve offrire un’ampiavarietà di bevande (birra, vino ecc.) a prezzomoderato. I Britannici reputano poi importanteil contatto con la cultura locale e scelgonodestinazioni dove poter fare incontri positivicon la popolazione locale. L’accessibilitàesterna è un altro fattore decisivo nella scelta,così come la possibilità di trovare mezzi ditrasporto convenienti ed efficienti in loco.

Page 19: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it17

Questo anche perché desiderano avere lapossibilità di effettuare escursioni nel territorioe non rimanere fermi a lungo in uno stessoluogo. Infine, sono attenti alla sostenibilità eguardano con particolare attenzione allaconservazione dell’ambiente e agli aspettiumani nella destinazione.

Il 40% dei turisti del Regno Unito pernotta inhotel, ma è anche alta la percentuale (circa25%) di coloro che alloggia in seconde case oin case di amici (si ricorderà che in questomercato è importante l'incidenza del turismoresidenziale). Infine, il 12% dei Britannicisceglie di soggiornare in campeggio (ONT,2017).

Per quanto riguarda le fonti di informazione inmateria di viaggi, l'Eurobarometro ci dice chequella principale è la raccomandazione di amicie parenti, seguita dai siti web, prevalentementequelli di recensioni online, e dalle esperienzepersonali. È quindi evidente come laraccomandazione, sia di persona che online,sia un fattore di notevole importanza perquesto mercato. I social media contano per il18%, mentre i siti ufficiali delle destinazionisono scelti dal 17% dei viaggiatori per ottenereinformazioni. Le agenzie di viaggio e i TTOOonline sono i principali mezzi di prenotazionedella vacanza (per oltre il 50% dei turisti),seguiti dalla prenotazione telefonica (25%).

Le caratteristiche del settore travel nelRegno Unito

Come abbiamo detto, il mercato britannicoviaggia ancora molto con pacchetti organizzati:il 51% dei turisti effettua viaggi organizzati cheincludano sia il trasporto che l'alloggio. Inquesto ambito cresce anche la tendenza adacquistare pacchetti dinamici, che permettono

una maggiore flessibilità rispetto a quellitradizionalmente proposti dai tour operator. Inquesto ambito notiamo due tendenze opposte:da un alto il mercato delle vacanze conpacchetto all'estero cresce dell'8% ogni anno,dall'altro non va trascurato il fatto che nel 2017il 22% dei Britannici ha prenotato ed effettuatoviaggi in modo completamente indipendente.

Il mercato turistico è fortemente organizzato,con un numero elevato di tour operator eagenzie di viaggio (oltre 4 mila), seppur siadiminuito rispetto agli anni passati. I touroperator sono affiliati in due associazioni,l'ABTA, che conta circa 1.200 membri e vale il90% dei pacchetti venduti in UK, e l'AITO,l'associazione dei TTOO indipendenti,specializzati in destinazioni o in turismi dispecial interest. I tre principali tour operator delPaese (TUI UK, Jet2Holidays e Thomas Cook)muovono più di 10 milioni di viaggiatori e sicaratterizzano per un'integrazione verticale,possedendo reti di agenzie di viaggio,compagnie aeree proprie (charter), bed bankse diversi brand specializzati su mercati eprodotti. Hanno inoltre dei propri canali diprenotazione online, come TUI iExplore oJet2.com. Numerosi sono anche i TTOO dispecial interest, specializzati in city break ecultura (Martin Randall Tours), turismo rurale edi avventura (Explore Worldwide), golf (GolfEscapes), crocierismo (Cunard Line) ecc.

Il sistema delle agenzie di viaggio è complessoe si distinguono 4 tipologie: i Multiplets, ovverotour operator con una propria agenzia (es.Thomas Cook), gli Holiday hypermarkets,agenzie su larga scala (es. First Choice), leMiniple travel agencies con poche filiali eservizi personalizzati (es. Kyle Travel Service)e, infine, i Consortia, ovvero gruppi di agentiindipendenti.

Ma il mercato britannico, soprattutto quello piùgiovane, si muove sempre di più online: l'83%dei viaggi sono prenotati via internet,prevalentemente usando un laptop (85%), maanche tramite tablet o smartphone, checrescono anno dopo anno. Il sito di viaggi piùutilizzato in UK è TripAdvisor, seguito daBooking.com e dal portale di Ryanair (che dasolo veicola quasi 14 miliardi di viste l'anno). LeOTA crescono del 2% annuo rispetto allevendite dirette, con in testa nettamenteBooking.com, seguito da Expedia (fonti: ABTAe STAAH).

Page 20: n° 2| 2019 Destinations & Tourism - FTourism & Marketing · Destination Product Comunicazione Digital Social Media Posizionamento Reputazione Web marketing Promocommercializzazione

Destinations & Tourism n° 2| 2019

www.ftourism.it18

Il terzo mercato per l'ItaliaSecondo quanto riportato da ENIT, 4,16 milioni

di turisti britannici hanno visitato l'Italia nel2017, per un totale di 32 milioni di presenze.Ciò significa un aumento del 55% rispetto al2012 e il nostro Paese è la destinazionebalneare che cresce di più per questo mercato(Cebr su ONS, 2017). L'apprezzamento perl'Italia è confermato anche da quantospendono questi turisti sul territorio, con laspesa complessiva che si attesta intorno ai 2,4miliardi di sterline (circa 2,8 miliardi di euro).Tuttavia, questa spesa è lontana dai quasi 8

Visita il blog www.ftourism.it/blog

miliardi spesi in Spagna. Il mare è lamotivazione principale per cui gli Inglesiscelgono l'Italia, seguita dall'arte e la cultura eda tutto ciò che rappresenta il Made in Italy(buon cibo, life style ecc.), secondo quantoriporta l'Osservatorio Nazionale del Turismo.Le regioni più visitate sono Veneto, Lazio eLombardia, trainate principalmente dalle cittàd'arte. Il nostro Paese è inoltre scelto daiBritannici grazie ai frequenti collegamenti aereicon le principali città.In conclusione, considerata l'importanza delmercato britannico per il nostro Paese, esso vaconsiderato nelle sue peculiarità ed attirato coni giusti mezzi, per far sì che non si diriga versoaltre destinazioni concorrenti che stannoaumentando la propria attrattività grazie adun’offerta diversificata, come la Spagna, cherichiama ogni anno più turisti Inglesi, anchegrazie al turismo residenziale.

Value for money, confort, tranquillità esostenibilità sono gli elementi chiave su cuifare leva per attirare questo mercato.