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VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2020 - NUMERO 125 - ANNO 1 - Redazione: Via Fiume 13, 37045 Legnago (VR) - Telefono: 0442 752165 E-mail: [email protected] - Sito web: cronacabassoveronese.com - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI Visita il sito web cronacabassoveronese.com e seguici sui social network Quotidiano della sera Quotidiano della sera Motivazioni familiari dietro la scelta di non ricandidarsi per l’esponente di “Verona domani”. Che però non lascia l’impegno civico e tira la volata a Casali «Salto un giro per fare il papà» INTERVISTA AL CONSIGLIERE REGIONALE ANDREA BASSI (FDI) di Federico Zuliani Con l’intervista ad Andrea Bassi, si conclude il nostro per- corso di incontro con i consiglie- ri regionali veronesi uscenti. Gli “assenti” non hanno fatto perve- nire risposta alle nostre email. Consigliere Bassi, per queste Regionali lei ha scelto di non ricandidarsi: come mai? Per una motivazione principal- mente personale: durante l'ulti- mo mandato sono diventato papà di uno splendido bambino e il gravoso impegno di consi- gliere regionale, soprattutto con riferimento al possibile ritorno in maggioranza magari con impor- tanti incarichi, non sarebbe stato più compatibile con quello che definisco il "ruolo più bello che c'è". Come succede sem- pre più spesso infatti, dopo un paio di anni io e la mamma ci siamo separati e di conseguen- za ci sono delle giornate in cui il mio bimbo sta con me alle quali avrei dovuto rinunciare. A livello regionale ci sono incarichi che ti portano lontano da casa 7 giorni su 7: mio figlio non ha nemme- no cinque anni, ed è giusto che abbia un papà presente e non che lo veda solo in tv o sui gior- nali. Quindi ho preferito, in que- sta fase, fare un passo indietro e appoggiare il mio collega Stefano Casali anche perché avrebbe avuto poco senso cor- rere entrambi dividendoci i voti. Può fare un bilancio del suo mandato? È stato un mandato strano. Per quattro anni abbiamo svolto un ruolo di opposizione severa ma costruttiva, cercando di correg- gere e migliorare tutti i provvedi- menti che la maggioranza pro- poneva. Poi, nell'ultimo anno in seguito al nostro approdo in Fratelli d'Italia, siamo entrati in maggioranza ma poco dopo è scoppiata la pandemia e quindi ci siamo dovuti concentrare su quella non riuscendo ad incide- re più di tanto su tutto il resto. SEGUE A PAG. 2 Cultura Servizi a pag. 9 Andrea Bassi, consigliere regionale uscente di FdI ed esponente di “Verona domani” Lucia Azzolina Il ministro, dopo l’attacco hacker subito dalle strutture informatiche del ministero dell’Istruzione, ha dichiarato che non si farà spaventare da queste aggressioni. Turisti vandali A Siracusa, due turisti inglesi ubri- achi hanno danneggiato la fontana di Diana di Siracusa, nella centralis- sima piazza Archimede, nel quartiere di Ortigia. KO OK

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VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2020 - NUMERO 125 - ANNO 1 - Redazione: Via Fiume 13, 37045 Legnago (VR) - Telefono: 0442 752165 E-mail: [email protected] - Sito web: cronacabassoveronese.com - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

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Quotidiano della sera Quotidiano della sera

Motivazioni familiari dietro la scelta di non ricandidarsi per l’esponente di “Verona domani”. Che però non lascia l’impegno civico e tira la volata a Casali

«Salto un giro per fare il papà»INTERVISTA AL CONSIGLIERE REGIONALE ANDREA BASSI (FDI)

di Federico Zuliani Con l’intervista ad Andrea Bassi, si conclude il nostro per-corso di incontro con i consiglie-ri regionali veronesi uscenti. Gli “assenti” non hanno fatto perve-nire risposta alle nostre email. Consigliere Bassi, per queste Regionali lei ha scelto di non ricandidarsi: come mai? Per una motivazione principal-mente personale: durante l'ulti-mo mandato sono diventato papà di uno splendido bambino e il gravoso impegno di consi-gliere regionale, soprattutto con riferimento al possibile ritorno in maggioranza magari con impor-tanti incarichi, non sarebbe stato più compatibile con quello che definisco il "ruolo più bello che c'è". Come succede sem-pre più spesso infatti, dopo un paio di anni io e la mamma ci siamo separati e di conseguen-za ci sono delle giornate in cui il mio bimbo sta con me alle quali avrei dovuto rinunciare. A livello regionale ci sono incarichi che ti portano lontano da casa 7 giorni su 7: mio figlio non ha nemme-

no cinque anni, ed è giusto che abbia un papà presente e non che lo veda solo in tv o sui gior-nali. Quindi ho preferito, in que-sta fase, fare un passo indietro e appoggiare il mio collega Stefano Casali anche perché avrebbe avuto poco senso cor-rere entrambi dividendoci i voti. Può fare un bilancio del suo mandato?

È stato un mandato strano. Per quattro anni abbiamo svolto un ruolo di opposizione severa ma

costruttiva, cercando di correg-gere e migliorare tutti i provvedi-

menti che la maggioranza pro-poneva. Poi, nell'ultimo anno in seguito al nostro approdo in Fratelli d'Italia, siamo entrati in maggioranza ma poco dopo è scoppiata la pandemia e quindi ci siamo dovuti concentrare su quella non riuscendo ad incide-re più di tanto su tutto il resto.

SEGUE A PAG. 2

Cultura Servizi a pag. 9

Andrea Bassi, consigliere regionale uscente di FdI ed esponente di “Verona domani”

Lucia AzzolinaIl ministro, dopo l’attacco hacker subito dalle strutture informatiche del ministero dell’Istruzione, ha dichiarato che non si farà spaventare da queste aggressioni.

Turisti vandaliA Siracusa, due turisti inglesi ubri-achi hanno danneggiato la fontana di Diana di Siracusa, nella centralis-sima piazza Archimede, nel quartiere di Ortigia.

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la Cronaca del Basso Veronese - Supplemento a la Cronaca di Verona - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Coordinatore di redazione: FEDERICO ZULIANI - Collaboratori: ALEX FERRANTE

BASSI RIVENDICA DI AVER CAMBIATO PROGETTO, MA MAI L’AREA POLITICA

Sul futuro: «Tornerò al mio lavoro pur non abbandonando di certo l'attività politica»SEGUE DALLA PRIMA Guardando ai suoi cinque anni a Venezia, cosa rifa-rebbe sicuramente e su cosa, invece, vorrebbe tor-nare indietro e agire diver-samente? Rifarei tutto quel che ho fatto perché ogni scelta è stata ragionata con il cuore e con la testa come sempre faccio, giusta o sbagliata che poi si riveli. Rivedere a posteriori una scelta inoltre, secondo me, è un qualcosa di impossi-bile perché l'attività di revisio-ne di solito si basa su elemen-ti di cui precedentemente non si era a conoscenza. Alle scorse Regionali, lei era candidato con una delle liste a sostegno di Flavio Tosi. Ora, anche attraverso l'adesione a "Verona doma-ni" e la vicinanza a Stefano Casali, quello che, di fatto, è un ritorno nell'alveo del centrodestra. Ci spiega il suo percorso politico di questi cinque anni? Io mi sono sempre ritenuto un uomo di centro-destra, anzi mi definivo di destra-cen-tro. Non sono mai uscito dal-l'alveo del centro-destra tant'è che nel 2015 seguii Tosi in un progetto che voleva rifondare il centro-destra. Poi Flavio scelse una strada un po' diversa da quello che si pen-sava e quindi, senza rancore, a fine 2016 - inizio 2017

abbiamo intrapreso percorsi diversi. Poco dopo ho aderito a “Verona domani”, fondata dal collega Stefano Casali e dall'amico Matteo Gasparato, un progetto che ha federato ed unito una serie di amministratori ed esponenti della società civile che opera-vano già sul territorio ma che non erano iscritti ad alcun par-tito, pur rimanendo in un'orbi-ta di centro-destra. Poco meno di un anno fa, la chia-mata dell'allora coordinatore regionale di Fratelli d'Italia

Sergio Berlato e il convinto sì al movimento di Giorgia Meloni di cui oggi facciamo orgogliosamente parte. Dato che non tornerà a Palazzo Ferro Fini, quale sarà il suo futuro prossimo in ambito politico? Si con-centrerà sulla città? Per qualche anno vorrei ope-rare in un ambito esclusiva-mente veronese per i motivi precedentemente detti. Se ci sarà qualche possibilità di mettere a frutto l'esperienza di questi anni in loco bene, altri-

menti tornerò al mio lavoro pur non abbandonando di certo l'attività politica. I detrat-tori si mettano quindi l'anima in pace. Chiudiamo con una doman-da più "intima": chi è, al di là della politica, Andrea Bassi? Sono un "butel" come tanti altri che oggi ha qualche capello grigio in più ma che ha avuto la grande fortuna di avere attorno tanti amici che lo hanno aiutato e supportato, permettendogli di arrivare a risultati impensabili. Senza di loro non sarei mai stato nes-suno. E sono un "butel" che nonostante gli importanti inca-richi e ruoli ricoperto, è rima-sto quello che era, frequen-tando bene o male gli stessi amici e gli stessi bar. Senza montarmi più di tanto la testa, per capirci. Ma la cosa più bella che mi sta capitando ogni giorno in questa campa-gna elettorale è che, chia-mando le persone per spiega-re loro la mia scelta e sugge-rirgli di votare per Stefano Casali, nonostante siano rat-tristati per la mia non ricandi-datura, mi rispondono quasi come un mantra: "Andrea, accettiamo il tuo suggerimen-to, avrai il mio e il nostro sostegno, perché tu ci sei sempre stato quando avevo bisogno". Mi creda, sentirselo dire almeno un paio di volte al giorno è impagabile.

Da Tosi a Fdi, sempre nel centrodestra

Andrea Bassi con il gruppo dirigente di “Verona domani”

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AL VOTO TUTTI CENTRI SOTTO I 15MILA ABITANTI

Comuni, sfida “tutto e subito”Nella maggior parte dei casi, i candidati sono sostenuti da

civiche più o meno omogenee. Vince chi prende un voto in piùAlbaredo d’Adige, Bonavigo, Palù, Rivoli Veronese, Trevenzuolo e Vigasio. Sono questi i Comuni veronesi chiamati a rinnovare il loro Consiglio comunale, determi-nando chi sarà sindaco per i prossimi cinque anni. Su sei, cinque si trovano nel territorio del Basso veronese. Ad Albaredo sarà sfida a quattro, con l’uscente Giovanni Ruta di “Uniti per fare”, che dovrà vedersela con il suo prede-cessore, Paolo Silvio Menegazzi (“Per Albaredo”), con Orazio Murari del Pd (per la civica “Albaredo insie-me possiamo”) e con Devid Marin, appoggiato da Lega e “Verona domani”. a Bonavigo ci riprova Ermanno Gobbi,

sostenuto da una civica “moderata” dove sono conflui-ti “Verona domani” di Stefano Casali, l’ala tosiana di Forza Italia e i sostenitori di Stefano Valdegamberi. Sulla sua strada, il suo ex vice Luigi Fontana, anche lui con una civica di area moderata, e l’ar-bitro Gianluca Cavallaro, anche lui civico. A Palù, testa a testa tra Enzo Bertacco, già sindaco dalla fine degli Anni ‘70 ai primi del Duemila e Francesco Farina. figlio del mitico Giussy presidente del Lanerossi Vicenza e del Milan. Duello tra Eros Torsi, giovane assessore alla Cultura ed espressione della maggioranza uscente, e Paola Reani, prima donna a

tentare la scalata alla poltrona di primo cittadino, per quanto concerne Trevenzuolo. A Vigasio, infine, sulla via della riconferma del sindaco uscente Eddi Tosi si frappo-ne Vito Tralli. Il primo è espressione del centrodestra unito (tutti sotto la bandiera della sua civica), mentre il secondo è il candidato del centrosinistra. In tutti i casi, vincerà il candidato che otter-rà la maggioranza relativa dei voti: dove la sfida è a due, ovviamente, si tratterà del 50% più uno dei consensi. Negli altri casi, basterà sem-plicemente un voto di lista in più rispetto a quelli che con-seguiranno gli altri conten-denti. (F. Z.)

SENATO

Sfida a tre nelle Elezioni del

collegioSi vota anche per il Senato, nei comuni della Pianura veronese. C’è, infatti, da eleggere il sostituto del sena-tore Stefano Bertacco, pre-maturamente scomparso. A contendersi il seggio a Palazzo Madama, vi sono tre aspiranti parlamentari: Luca De Carlo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, che corre per il centrodestra con l’appoggio, oltre che del suo partito, di Lega e Forza Italia. A sfidarlo, Matteo Melotti di Villafranca, per la coalizione del centrosinistra (che si presenta unitariamen-te sotto il simbolo del Pd) ed Emanuele Sterzi, roverchia-rese residente a Bovolone, il rappresentanza del Movimento 5 stelle. Delle tre candidature, quella più diffi-coltosa è stata proprio quella del favorito De Carlo, in quanto “forestiero”. Si tratta, infatti, del sindaco di Calalzo di Cadore, nel Bellunese. Una scelta, fortemente volu-ta dalla leader nazionale del partito, Giorgia Meloni, anche per “compensare” la perdita del seggio subita dallo stesso De Carlo, inizial-mente eletto alla Camera, nella quota proporzionale, ma poi decaduto quando un riconteggio dei voti ha asse-gnato un parlamentare in più alla Lega, a discapito di Fdi. Ne sono seguiti alcuni mugu-gni, ma tutto è rientrato.

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REFERENDUM COSTITUZIONALE SULLA RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI

Oltre al rinnovo della Giunta e del Consiglio regionale, domenica 20 e 21 settembre gli elettori saranno chiamati ad esprimersi in merito al refe-rendum sul taglio dei parla-mentari, che si pone l’obiettivo di ridurre da 945 a 600 (dei quali 400 alla Camera dei deputati e 200 al Senato) il numero complessivo dei nostri rappresentanti in Parlamento. Quali sono dunque le princi-pali ragioni del SI’ al referen-dum? • una maggiore efficienza nei lavori parlamentari, con possi-bile riduzione dei tempi di discussione e delle polemiche sterili. Secondo chi è a favore del taglio, il minore numero di parlamentari comporterebbe infatti Camere più snelle ed efficienti. • una partecipazione più attiva da parte di ciascun parlamen-tare. Tra le istituzioni verso le quali i cittadini nutrono mag-gior sfiducia, il Parlamento si colloca stabilmente ai primi posti, motivo per cui il taglio dei parlamentari viene perce-pito non tanto come una ferita al nostro sistema democrati-co, quanto piuttosto come un’operazione che riduce i pri-vilegi del potere. • la riduzione, seppur non par-

ticolarmente marcata, dei costi della politica: secondo l’”Osservatorio dei conti pub-blici italiani” dell’Università Cattolica di Milano, il risparmio effettivo - calcolato al netto delle imposte e dei contributi pagati dai parlamentari allo Stato - sarebbe di 285 milioni a legislatura, che equivalgono a 57 milioni annui, pari allo 0,007% della spesa pubblica italiana. Secondo alcuni espo-nenti politici a favore del Sì, il taglio dei parlamentari garanti-rà un risparmio di circa 500 milioni di euro a legislatura, ovvero 100 milioni annui. • ogni eletto rappresenterà più elettori: in Italia oggi abbiamo 1 deputato per circa 95.000 abitanti e, in caso di esito positivo del referendum, il rap-porto passerebbe a 1/150.000. Nel momento in cui la Costituzione è entrata in vigore il rapporto - espressa-mente previsto nella Carta fino alla riforma del 1963 che ha stabilito un numero fisso di parlamentari - era di 1/80.000 per la Camera e 1/200.000 per il Senato. Già in occasione dei lavori dell'Assemblea costituente si propose di por-tare il rapporto a 1/150.000, con le stesse motivazioni che sono alla base dell'attuale riforma.

“No” per salvaguardare la rappresentanza

Domenica 20 e lunedì 21 set-tembre gli elettori saranno chiamati a pronunciarsi, mediante lo strumento del referendum, sulla riforma costituzionale che introduce la riduzione il numero dei par-lamentari. Nello specifico, ad essere modificati sono gli arti-coli 56, 57 e 59 della Costituzione. In virtù della legge costituzionale approva-ta dal Parlamento – il suo testo è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019 – il numero dei deputati passa da 630 a 400, mentre quello dei sena-tori dai 315 attuali scende a 200. L'humus culturale che ha reso possibile una revisio-ne di questo tipo della nostra Carta fondamentale, a ben guardare, affonda le sue radi-ci all'epoca di Tangentopoli. L'inchiesta denominata “Mani pulite”, oltre ad alimentare le pulsioni giustizialiste, ha instillato nelle persone l'idea che chi avesse compiuto dei reati non fosse una “mela marcia”, ma che la corruzione fosse quasi un fenomeno endemico riguardante l'intera classe politica. A partire dal 1992, è iniziata una stagione in cui il politico non è più stato visto come un anello di con-

giunzione tra il cittadino e le istituzioni, ma come una sorta di parassita. I fautori del “sì” sostengono che la riduzione del numero dei parlamentari comporterà un risparmio sotto il profilo economico, che andrà a vantaggio dell'intera collettività, e renderà più “snella” l'attività del Parlamento, La confutazione della prima tesi è piuttosto banale; il risparmio sarà irri-sorio, e comunque poteva essere ottenuto riducendo non il numero dei parlamen-tari bensì i loro emolumenti. Per ciò che concerne il secondo aspetto, va chiarito che a rallentare l'iter legislati-vo è il cosiddetto “bicamerali-smo perfetto”, che questa riforma lascia inalterato. L'unica cosa che muterà real-mente è che alcuni territori, di fatto, non saranno più rappre-sentanti, andando ad allarga-re ulteriormente la distanza tra la gente comune e lo Stato. Il male più grande che affligge il sistema è costituito dalla qualità del personale politico (mediamente scarsa); tale problema, però, non si risolve “sforbiciando”, ma intervenendo – ad esempio – sulla legge elettorale e sul funzionamento interno dei partiti.

“Sì” per un Parlamento più efficiente e attivo

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L’ENTE GUIDATO DA MICHELE FILIPPI PROPONE UNA SERIE DI EVENTI NEI WEEKEND

Il programma sopperisce al rinvio della tradizionale kermesse dedicata all’oro biancoUn evento dedicato al riso Nano vialone veronese Igp e al suo territorio che nasce per far fronte a un tempo straordi-nario in cui Ente fiera, in colla-borazione con il Comune di Isola della Scala e il Consorzio di tutela del riso Nano vialone veronese Igp, propone “Le giornate del sorRiso” che rilanciano la 54esima Fiera del riso che si svolgerà nel 2021, dal 15 set-tembre al 10 ottobre. Si carat-terizza come il primo evento autunnale che chiama a rac-colta istituzioni pubbliche, medici e Forze dell’ordine impegnati in prima linea nel-l’emergenza Covid, unitamen-te agli operatori della “Fiera del riso” e del mondo dell’as-sociazionismo ai quali gli organizzatori vogliono espri-mere il loro ringraziamento. “Le giornate del SorRiso” si svolgeranno il 20 e 26 settem-bre, il 3 e 10 ottobre al Palariso “Giorgio Zanotto”. Il primo appuntamento, su pre-notazione, sarà a sfondo soli-dale e dedicato all’Agaras, l’associazione veronese dei genitori della comunità di San Patrignano. Le altre tre serate di ringraziamento, solo su invito, saranno dedicate la prima ai professionisti che si sono spesi in prima linea con-tro il Covid, la seconda agli attori della Fiera del riso e l’ul-tima al mondo della disabilità. «Il persistente momento di

incertezza ci ha portato alla riduzione delle giornate di festa prospettate in preceden-za», riferisce Michele Filippi, amministratore unico di Ente fiera di Isola della Scala. «È nata così», spiega, «l’idea di proporre quattro appunta-menti che faranno da ponte alla 54esima edizione della “Fiera del riso”. Il primo sarà il pranzo di beneficenza dell’Agaras a cui seguiranno altre tre serate su invito che esprimono la nostra gratitudi-

ne e attenzione verso chi ha lottato in prima linea contro il Covid, verso i protagonisti della Fiera del riso e il mondo della disabilità». «Ricordiamo che anche in tempo di Covid Ente fiera dispone di un Palariso di oltre 5.000 metri quadrati che accoglie fino a 900 persone e che mette a disposizione per eventi, con-gressi, manifestazioni che possono svolgersi in totale sicurezza secondo i protocolli anti-Covid», aggiunge Filippi.

Al Palariso, la rassegna inizie-rà sabato 20 settembre, alle 13, con “Solidarietà oltre i confini”, pranzo solidale orga-nizzato dall’Agaras (Associazione genitori amici ragazzi San Patrignano) di Verona, in collaborazione con Ente fiera di Isola della Scala e i ragazzi di San Patrignano. Sabato 26 settembre, alle 20.30, Ente fiera riserverà un omaggio speciale rendendo assoluti protagonisti i profes-sionisti a tutela della comunità serata su invito riservata ai medici e ai rappresentanti delle Forze dell’ordine, ai sin-daci dei 98 comuni veronesi che si sono spesi in prima linea a favore della comunità durante l’emergenza Covid 19. Sabato 3 ottobre, alle 20.30, “CiRisiamo 2021” riuni-rà tutti gli attori della Fiera del riso: associazioni, contrade, riserie, espositori e sponsor insieme per la ripartenza dopo l’emergenza. Una sera-ta su invito per ripartire assie-me con nuovo slancio in vista della prossima edizione della fiera. La rassegna, organizza-ta secondo i protocolli di sicu-rezza, si concluderà il 10 otto-bre, alle 20.30, con “La gran-de sfida è sapersi incontrare”, serata su invito che si rivolge al mondo della disabilità pro-muovendo i valori dell’integra-zione sociale con la parteci-pazione delle associazioni locali.

Michele Filippi, amministratore unico dell’Ente fiera

Isola della Scala, per la fiera c’è il “SorRiso”

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di Marco Caregaro Domenica all’insegna dello sport su due ruote a Legnago. Il Comune di Legnago (gli assessorati coinvolti sono quelli allo Sport e alle Attività economiche) ha infatti organizzato la manife-stazione “Legnago bike 2020”, caratterizzata da un programma ricco di eventi. L’anteprima si svolgerà domenica 20 settembre, e sarà a cura della Asd Baldo bike giomas; consisterà in una gara di mountain bike riservata alle categorie Open, Junior, Esordienti, Master agonisti e Giovanissimi. Il ritrovo per i partecipanti è fis-sato al parcheggio situato in via XXIV Maggio, dietro la sede Auser di Legnago, a partire dalle 7. Le partenze saranno scaglionate: alle 9 per le categorie Master, Open e Junior (maschile e femmini-le), alle 11 gli Esordienti, alle

11.50 gli Allievi e alle 14 i Giovanissimi. Al termine delle gare di ciascuna categoria avranno luogo le premiazioni.

Il clou della manifestazione andrà in scena da sabato 26 settembre a domenica 4 otto-bre 2020: sono previste due

mostre fotografiche, confe-renze, seminari e percorsi in bici adatti a persone di tutte le età.

Gli assessori Nicola Scapini (in alto) e Luca Falamischia. A fianco, il parcheggio

LA MANIFESTAZIONE, RINVIATA A CAUSA DEL COVID, PRENDERÀ IL VIA DOMENICA

Il ritrovo per i partecipanti è fissato al parcheggio situato in via XXIV maggio

“Legnago bike”, finalmente si farà

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LA STORICA BAND PROG ROCK SI ESIBIRÀ DOMANI ALLE 21 ALL’AREA EXP

Domenica 20 settembre, nel giardino di Palazzo Fioroni, a partire dalle 16, si terrà l’evento “Giornata medieva-le”. La manifestazione, che consentirà di vivere un fanta-stico ed entusiasmante tuffo nel passato, è organizzata dalla Fondazione Fioroni in collaborazione con l’associa-zione legnaghese “Wild park”. Essa prevede l’allesti-mento di una vera e propria dimostrazione/spettacolo grazie ai rievocatori dell’asso-ciazione, che metteranno in scena un combattimento con la spada medievale e una gara di tiro con l’arco. Il tutto verrà sapientemente raccon-tato da una voce fuori campo che aiuterà il pubblico a seguire e a comprendere le

tecniche del combattimento, l’equipaggiamento e i segreti degli arcieri medievali. Lo spettacolo inizierà alle 16 e il biglietto d’ingresso sarà gra-tuito per i bambini fino a 12 anni, mentre per tutti gli altri avrà un prezzo simbolico di 5

euro. Al termine sarà anche possibile provare a tenere in mano una spada o a tirare con l’arco, il tutto rispettando rigorosamente le norme anti-Covid 19. «Per la Fondazione Fioroni – spiega il direttore Federico Melotto – significa

proseguire sulla strada intra-presa ormai un anno e mezzo fa. Esplorare modalità nuove e alternative per raccontare la storia. Il settore delle rievoca-zioni storiche, oggi in grande espansione, ci consente di sperimentare e di rendere la storia una “cosa” viva e da vivere, quasi toccabile con mano. L’intento, per noi che ogni giorno tentiamo di valo-rizzare le collezioni museali, è di far capire al pubblico, si spera il più numeroso possi-bile, che all’interno del Museo possono essere ammirate le versioni originali delle spade usate dai figuranti. L’obiettivo, insomma, è di portare perso-ne nuove a visitare gli allesti-menti del Museo creato da Maria Fioroni».

Legnago pronta per un “tuffo” nel passato

Sabato 19 settembre alle 21, presso l’Area Exp di Cerea, si terrà un’imperdibile tappa del nuovo tour della PFM – Premiata Forneria Marconi. La storica band, dopo lo stop imposto dalle disposizioni ministeriali, torna con nuove date del suo “TVB – The Very Best Tour”. Durante le serate la band presenterà i più gran-di successi estratti dal vastis-simo repertorio della lunga

carriera, dai primi anni fino ai grandissimi successi di oggi, aprendo anche una finestra su De André e il pezzo di sto-ria della musica italiana che insieme hanno condiviso. “TVB – The Very Best Tour” vedrà sul palco questa forma-zione: Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), Lucio Fabbri (violino e chitarra acustica), Marco Sfogli (chitarra elettri-

ca), Alessandro Scaglione (tastiere), Alberto Bravin (voce, tastiere, chitarra), Eugenio Mori (batteria e per-cussioni). PFM – Premiata Forneria Marconi ha uno stile unico e inconfondibile che combina la potenza espressi-va della musica rock, pro-gressive e classica in un’uni-ca entità affascinante. Nata nel 1970 (discograficamente nel 1971), la band ha guada-

gnato rapidamente un posto di rilievo sulla scena interna-zionale che mantiene tutt’og-gi. Nel 2017 La PFM è stata premiata con la posizione n. 50 nella “Royal Rock Hall of Fame” tra i 100 artisti più importanti del mondo, men-tre nel 2018 ha ricevuto a Londra il prestigioso ricono-scimento come “International Band of the year” ai Prog Music Awards UK.

DOMENICA, NEL GIARDINO DI PALAZZO FIORONI, SI TERRÀ LA GIORNATA MEDIEVALE

La Pfm terrà un concerto a Cerea

Il cortile di Palazzo Fioroni

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18 SETTEMBRE 2020 - NUMERO 2742 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

Italo SandriniL’avvocato è stato riconfermato alla presidenza delle Acli veronesi. Ricambio generazionale, azione sociale e lavoro i temi e le sfide al centro del prossimo mandato.

Bobo VieriIl popolare ex bomber non sarà in tivù al TikiTaka. Gli è stato comunicato che il contratto è stato annullato. “Andrò per vie legali, è una cosa che non mi aspettavo”. Senza rete.

KOOK

Non è senno di poi, sia chiaro. Semmai, "senno del prima". Già sembrava sbagliato in parten-za: ma come, tutto quello che è stato fatto (o non è stato fatto) per la partenza della scuola e poi, subito, uno stop. D'accordo, non saranno due-tre giorni a rovinare la situazione, ma di sicuro la complica. Perchè significa sanificare e risanifica-re, igienizzare e reigienizzare, perchè in questo guazzabuglio

di idee, pensieri, consigli, verità, bugie, paure, fobie, era meglio andare avanti senza stop. Sen-za dover riprendere mercoledì dopo aver risanificato il risanifi-cabile, eccetera eccetera. Sì, insomma, perchè non postici-pare la scuola o anticipare le elezioni? E questo, attenzione, era stato detto da tutti, ancora in primavera. "Beh, comunque sia, non faremo le elzioni nelle scuole, troveremo altri siti adatti

ad ospitare i seggi elettorali" era stata l'assicurazione arrivata dal Governo. Risultato? Le elezioni si fanno nelle scuole, giusto in tempo per stoppare una ripar-tenza complicata che riporterà comunque indietro le lancette. In questo, va detto, non riuscia-mo a staccarci di dosso l'eti-chetta di "pressapochismo" che un po' ci accompagna. A volte immeritata. A volte no. Come stavolta.

Scuola, uno stop da evitare

PARLIAMONE

FA ESPLODERE LA CASA E FINISCE IN CONDIZIONI GRAVISSIME IN OSPEDALE

E’ successo alle 8 del mattino in un alloggio Agec di via San Giovanni in Valle. In tutto 6 feriti: 4 lievi. Lo scoppio sarebbe stato provocato da un 50 enne con problemi mentali che aveva ricevuto l’ultimatum di sfratto. Era già noto alle autorità. Evacuate 8 famiglie

Che botto!