LEGNAGO - la Cronaca del Basso Veronese...2 23 marzo 2020la Cronaca del Basso Veronese - Supplemento...

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LUNEDÌ 23 MARZO 2020 - NUMERO 6 - ANNO 1 - Redazione: Via Fiume 13, 37045 Legnago (VR) - Telefono: 0442 752165 E-mail: [email protected] - Sito web: cronacabassoveronese.com - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI Visita il sito web cronacabassoveronese.com e seguici sui social network Quotidiano della sera di Alex Ferrante A causa dei dati riguardanti il numero dei contagi e dei deces- si, che purtroppo delineano un quadro che continua a rimanere allarmante, è inevitabile regi- strare una preoccupazione cre- scente tra le persone. I comuni, nel tentativo di dare delle rispo- ste concrete alle legittime paure della popolazione, stanno cer- cando di capire se è possibile limitare la diffusione del Coronavirus mettendo in campo delle misure di conteni- mento che vadano ad aggiun- gersi a quelle già varate dal Governo. Nell’ultima settimana è nato un acceso dibattito intor- no alla sanificazione delle stra- de, un’ipotesi caldeggiata da molti ma che alcuni ritengono invece inutile, se non addirittura controproducente. L’amministrazione comunale di Villa Bartolomea è tra coloro che hanno deciso di provare a percorrere questa via. Oggi pomeriggio infatti, intorno alle 15, è stato eseguito una sorta di “test pilota” lungo Corso Fraccaroli – ovvero la principale arteria stradale del capoluogo – al fine di valutarne i risultati. «Ringraziamo la Coldiretti per il suo supporto», esordisce l’as- sessore con delega all’ambien- te e all’ecologia Luca Pradella, «Dal momento che sono in pos- sesso delle attrezzature neces- sarie, come ad esempio gli ato- mizzatori, si sono offerti di aiu- tarci». «Abbiamo seguito scru- polosamente il protocollo stilato dalla Regione Veneto, le indica- zioni fornite dall’Echa l’Agenzia europea delle sostan- ze chimiche – e il regolamento Reach», sottolinea. SEGUE A PAG. 2 Sanificata Villa Bartolomea La sanificazione è stata effettuata su Corso Fraccaroli Fiasp Servizio a pag. 2 «Grazie alla generosità dei legna- ghesi, sono state donate seicento tute e mille paia di guanti all’ospe- dale e alla Casa di riposo, e sono arrivate altre 200 tute». Con queste parole, il sindaco Graziano Lorenzetti ha voluto ringraziare tutti coloro che si sono attivitati, mettendo mano al portafogli o dando vita a raccolte fondi, per for- nire al personale medico e parame- dico del “Mater Salutis” e dell’isti- tuto per anziani cittadino, del mate- riale necessario per poter fronteg- giare al meglio l’emergenza Coronavirus. Una fornitura extra in caso di bisogno, dato che nei gior- ni scorsi il direttore generale dell’Asl 9 Scaligera, Pietro Girardi, aveva tranquillizato in tal senso la popolazione, dopo alcuni appelli circolati sui social network, che sottolineavano la carenza di mate- riali. Nel dubbio, comunque, qual- cuno - aziende, privati, associazio- ni - ha ritenuto di provvedere. (F. Z.) I cittadini donano tute e guanti LEGNAGO OK Tutti uniti contro il coronavirus ! Questo è il momento di stare uniti, di non dividersi in sciocche polemiche, ma di combattere tutti assieme questo nemico che ci mette un po’ paura. Ecco allora, che da oggi e fino a quando il coro- navirus non sarà debellato, La Cronaca abolisce i KO. Tutti uniti per battere il Covid19, e daremo spazio qui, a uomini, donne, volontari, che stanno lottando per aiutare chi sta soffrendo. OGGI POMERIGGIO È STATO EFFETTUATO UN TEST PILOTA Il sindaco Graziano Lorenzetti

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Page 1: LEGNAGO - la Cronaca del Basso Veronese...2 23 marzo 2020la Cronaca del Basso Veronese - Supplemento a la Cronaca di Verona - Aut. Trib. di Verona n 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache

LUNEDÌ 23 MARZO 2020 - NUMERO 6 - ANNO 1 - Redazione: Via Fiume 13, 37045 Legnago (VR) - Telefono: 0442 752165 E-mail: [email protected] - Sito web: cronacabassoveronese.com - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

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Quotidiano della sera

di Alex Ferrante A causa dei dati riguardanti il numero dei contagi e dei deces-si, che purtroppo delineano un quadro che continua a rimanere allarmante, è inevitabile regi-strare una preoccupazione cre-scente tra le persone. I comuni, nel tentativo di dare delle rispo-ste concrete alle legittime paure della popolazione, stanno cer-cando di capire se è possibile limitare la diffusione del Coronavirus mettendo in campo delle misure di conteni-mento che vadano ad aggiun-gersi a quelle già varate dal Governo. Nell’ultima settimana è nato un acceso dibattito intor-no alla sanificazione delle stra-de, un’ipotesi caldeggiata da molti ma che alcuni ritengono invece inutile, se non addirittura c o n t r o p r o d u c e n t e . L’amministrazione comunale di

Villa Bartolomea è tra coloro che hanno deciso di provare a percorrere questa via. Oggi

pomeriggio infatti, intorno alle 15, è stato eseguito una sorta di “test pilota” lungo Corso

Fraccaroli – ovvero la principale arteria stradale del capoluogo – al fine di valutarne i risultati. «Ringraziamo la Coldiretti per il suo supporto», esordisce l’as-sessore con delega all’ambien-te e all’ecologia Luca Pradella, «Dal momento che sono in pos-sesso delle attrezzature neces-

sarie, come ad esempio gli ato-mizzatori, si sono offerti di aiu-tarci». «Abbiamo seguito scru-polosamente il protocollo stilato dalla Regione Veneto, le indica-zioni fornite dall’Echa – l’Agenzia europea delle sostan-ze chimiche – e il regolamento Reach», sottolinea.

SEGUE A PAG. 2

Sanificata Villa Bartolomea

La sanificazione è stata effettuata su Corso Fraccaroli

Fiasp Servizio a

pag. 2

«Grazie alla generosità dei legna-ghesi, sono state donate seicento tute e mille paia di guanti all’ospe-dale e alla Casa di riposo, e sono arrivate altre 200 tute». Con queste parole, il sindaco Graziano Lorenzetti ha voluto ringraziare tutti coloro che si sono attivitati, mettendo mano al portafogli o dando vita a raccolte fondi, per for-nire al personale medico e parame-dico del “Mater Salutis” e dell’isti-tuto per anziani cittadino, del mate-

riale necessario per poter fronteg-giare al meglio l’emergenza Coronavirus. Una fornitura extra in caso di bisogno, dato che nei gior-ni scorsi il direttore generale dell’Asl 9 Scaligera, Pietro Girardi, aveva tranquillizato in tal senso la popolazione, dopo alcuni appelli circolati sui social network, che sottolineavano la carenza di mate-riali. Nel dubbio, comunque, qual-cuno - aziende, privati, associazio-ni - ha ritenuto di provvedere. (F. Z.)

I cittadini donano tute

e guanti

LEGNAGO

OKTutti uniti contro il coronavirus !

Questo è il momento di stare uniti, di non dividersi in sciocche polemiche, ma di combattere tutti assieme questo nemico che ci mette un po’ paura. Ecco allora, che da oggi e fino a quando il coro-navirus non sarà debellato, La Cronaca abolisce i KO. Tutti uniti per battere il Covid19, e daremo spazio qui, a uomini, donne, volontari, che stanno lottando per aiutare chi sta soffrendo.

OGGI POMERIGGIO È STATO EFFETTUATO UN TEST PILOTAIl sindaco Graziano Lorenzetti

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la Cronaca del Basso Veronese - Supplemento a la Cronaca di Verona - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Coordinatore di redazione: FEDERICO ZULIANI - Collaboratori: ALEX FERRANTE

L’AMMINISTRAZIONE NON HA VOLUTO TRASCURARE L’ASPETTO PSICOLOGICO

SEGUE DALLA PRIMA «Nonostante, attraverso una lettera, la Regione Veneto ci avesse informato che era possibile impiegare una solu-zione liquida contenente una quantità di ipoclorito di sodio pari al 5 percento noi, in via precauzionale, abbiamo pre-ferito non superare la soglia dello 0,1 percento», argo-menta Pradella, «Il motivo di tale scelta dipende dal fatto che, a nostro avviso, una per-centuale eccessivamente

alta di ipoclorito di sodio rischierebbe di causare dei seri danni ai filtri dei depura-tori». «Se l’esito del test svol-to oggi dovesse rivelarsi sod-disfacente nei prossimi giorni la sanificazione verrà estesa alle vie principali del comu-ne», anticipa l’assessore, «Per evitare il rischio di inqui-nare le acque verranno comunque escluse le arterie stradali che costeggiano dei canali». «I benefici derivanti dalla sanificazione al momento sono difficilmente

quantificabili», ammette, «Secondo alcuni studi appa-re verosimile che il Covid-19, sopratutto in un territorio come il nostro, potrebbe pro-pagarsi attraverso le polveri sottili. In questo caso pulire e sanificare le strade produr-rebbe l’effetto di impedire la trasmissione del virus mediante tale modalità». «Prima di procedere abbiamo studiato minuziosamente le linee guida dell’Istituto supe-riore di Sanità», rivela Pradella, «Ci siamo inoltre

avvalsi della consulenza di un chimico, che si è rivelata preziosa». «Taluni ritengono che la sanificazione sia “tran-quillizzante” sotto l’aspetto psicologico, ma assicuri benefici reali scarsi», afferma Pradella, «Al di là di quanto possa essere più o meno grande l’aiuto che è in grado di fornire nella lotta al Coronavirus l’amministrazio-ne comunale ha voluto ricor-rervi perché – nel difendere la salute – non vogliamo lascia-re nulla di intentato».

Pradella: «Nel difendere la salute non vogliamo lasciare niente di intentato»

Anche la Fiasp (Federazione italiana amatori sport per tutti) Verona, che raccoglie al suo interno diverse realtà del Basso veronese, prova a fare la sua parte nella lotta al Coronavirus. Come ci rac-conta Nicola Baldin, consi-gliere del Comitato provincia-le. «La nostra è un'associa-zione di gruppi, comitati, società sportive e singoli soci molto attiva nel nostro Basso veronese. Affiliati sono molti gruppi del Legnaghese come Sanvitese, Sampietrina, Anget, Le rane di Vangadizza, la Stralegnago, e i gruppi di Castagnaro, Spinimbecco, Roverchiara, Albaredo, per citarne solo alcuni. E ci teniamo a far sapere che anche Fiasp si unisce e condivide l’appello di rimanere a casa lanciato da molti nostri sindaci e ora, a maggior ragione, con l’ordi-nanza che vieta qualsiasi corsa e passeggiata all’aper-

to anche in solitaria. Già dall’ inizio dell’epidemia tutte le società e i gruppi organizza-tori hanno accolto l’invito (poi divenuto obbligo) di sospen-dere tutte le manifestazioni ludico motorie all’aperto che prevedevano un grosso assembramento di persone; talvolta anche alla stessa mattina quando tutto era già

pronto; e li ringraziamo di cuore per la responsabilità e sensibilità dimostrata. Tutto ciò per dare a chiunque un messaggio civico di gravità della situazione. In questo momento di grave emergen-za sanitaria invitiamo ancora una volta ognuno di noi a fare la sua parte con responsabili-tà e senso civico: rimaniamo

a casa, e anche se ciò ci costa sacrificio rinuciamo alle passeggiate e corse anche in solitaria, per il bene nostro e di tutti. Fiasp sta a casa». Un concetto ribadito anche dal presidente nazionale della federazione, Alberto Guidi, che ha lanciato un pubblico appello in tal senso: «Facciamo tutti questo sacri-ficio di essere asociali, come ora si usa dire, riorganizzan-do i contatti ed i rapporti umani, rinviando la positività dello stare insieme a tempi migliori, lo richiede una intera nazione, evitiamo di muoverci sia in gruppo sia in solitaria. Superata questa emergenza si potrà riprendere, con nuovo entusiasmo e vigore, traendo frutto da una espe-rienza che potrebbe renderci tutti migliori, meno ossessivi ed intransigenti e ritrovare con la gioia di aver fatto il nostro civico dovere, il piace-re dello stare insieme». (F. Z.)

Una manifestazione Fiasp dello scorso anno

Anche da Fiasp l’invito: «State a casa»LA FEDERAZIONE DEGLI SPORTIVI AMATORIALI LANCIA IL SUO APPELLO

Gare podistiche sospese anche all’ultimo per non creare caos

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VILLA BARTOLOMEA, INIZIATIVA NEL SEGNO DELLA GENEROSITÀ

Alessandra Serena Pomin: «Le ho costruite seguendo il tutorial di una dottoressa»Una delle critiche che viene mossa più frequentemente alla società attuale è quella di essere caratterizzata da un egoismo dilagante. Il flagello che risponde al nome di Coronavirus ci sta invece facendo riscoprire la genero-sità delle persone, ricordando a tutti noi come la voglia di spendersi disinteressatamen-te per il prossimo sia ancora viva e vegeta. Ne è un esem-pio l’iniziativa messa in atto a Villa Bartolomea da Alessandra Serena Pomin, che ha realizzato delle mascherine allo scopo di donarle alla comunità. «In seguito al Dpcm del 10 marzo mi sono vista costretta chiu-dere temporaneamente la mia attività», racconta, «A

casa, avendo parecchio tempo libero a disposizione, mi sono imbattuta in un video tutorial di una dottoressa che, per l’appunto, spiegava come

costruire delle mascherine. Non saranno un presidio chi-rurgico, ma in un contesto di scarsità rappresentano comunque un aiuto per le

persone. Le prime 100 mascherine fatte da me sono state consegnate al comune stamattina, se ne serviranno altre rimango a disposizio-ne». «Si tratta di un’idea bel-lissima», dichiara la vicesin-daco Francesca Rigo, «Alessandra Serena Pomin ci ha fornito una dichiarazione nella quale ha indicato quali materiali sono stati impiegati. Ora valuteremo come e dove distribuirle. Un’ipotesi potreb-be essere quella di metterle davanti ai negozi di generi ali-mentari e alle farmacie». «Sono in molti coloro che si stanno rimboccando le mani-che», osserva, «Per fortuna qui a Villa Bartolomea la pro-pensione al volontariato è forte». (A. F.)

Le mascherine prodotte da Alessandra Serena Pomin

Realizza delle mascherine e le dona

IL DATORE DI LAVORO E LE GARANZIE DA ASSICURARE AI PROPRI DIPENDENTI

Coronavirus: un focus su sicurezza nei luoghi di lavoro, privacy e smart-workingCi troviamo in questo periodo ad affrontare giorni particolar-mente difficili, con la diffusio-ne del Covid-19 che sta cre-ando notevoli problemi: lo sforzo comune è finalizzato al contenimento del contagio e l’imperativo è limitare, o meglio evitare, qualsiasi con-tatto personale. In questa situazione, il datore di lavoro ha l’arduo compito di dover garantire, da un lato, il rispet-to delle regole in materia di sicurezza; dall’altro, l’obbligo come azienda (in qualità di titolare del trattamento), di tutelare la sfera privata dei lavoratori. È necessario dun-que implementare il sistema privacy al fine di garantire la protezione dei dati personali, e ciò in relazione alla raccolta

di informazioni quali, a titolo esemplificati-vo, lo stato salute del l a v o r a t o r e ( r i levazione della tempera-tura corporea) e il monitorag-gio delle per-sone che entrano ed escono dagli ambienti di lavoro. Pertanto, il datore di lavoro può distribuire delle linee guida comportamentali ed inoltre adottare specifici pro-tocolli interni e procedure, che ricalchino le misure di prevenzione e protezione individuate dagli organi com-petenti per il contenimento del contagio. Ad esempio,

mantenere la distanza inter-personale di almeno un metro, utiliz-zare idonei Dpi, lavarsi spesso le mani, disinfet-tare le superfi-ci di lavoro.

Resta ovviamente, per il dipendente, l’obbligo di segnalare al datore di lavoro qualsiasi situazione di perico-lo per la salute e la sicurezza sul lavoro; il titolare dal canto suo può semplificare tale adempimento predisponendo un canale di comunicazione dedicato. La protezione dei dati non rappresenta infine un ostacolo all’utilizzo dello

“smart working”. Tuttavia, è opportuno sensibilizzare i lavoratori dipendenti ad adot-tare, nell’ambito domestico, precauzioni ed accorgimenti di sicurezza informatica, non diversi da quelli che vengono comunemente utilizzati nel-l’ambiente di lavoro d’ufficio. Si deve, ad esempio, presta-re attenzione a possibili ten-tativi di frode informatica, per-petrati attraverso messaggi di posta elettronica. È opportu-no dunque obbligare il dipen-dente ad usare gli strumenti informatici per i soli scopi lavorativi e proteggere questi stessi dispositivi con le tecno-logie più moderne, garanten-done un costante aggiorna-mento. (a cura di Giacomo Saggioro)

Giacomo Saggioro (Sic. E Form)

Le responsabilità aziendali e il Covid-19

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