MiC magazine - n.2

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5 aprile | 2 settembre 2012 avaNguardie russe Museo dell’Ara Pacis Notte dei Musei Luoghi vari 19 maggio 2012

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Sistema Musei in Comune di Roma Capitale. Mostre, eventi culturali e approfondimenti

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5 aprile | 2 settembre 2012

avaNguardie russeMuseo dell’Ara Pacis

Notte dei MuseiLuoghi vari

19 maggio 2012

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restauri iN MOstra

MOstre / avaNguardie russe

uN aLtrO MOdO di vivere L’arte

MiCrO NeWs

MOstre / eveNti22 marzo | 10 giugno 2012

riFLessiONi daL cieLO MeditaziONi iN terraarte Moderna calligrafica dal Mondo araboMercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali

30 marzo | 27 maggio 2012

PrOtagONista: La FOtOgraFiaMuseo di Roma in Trastevere

19 maggio | 8 luglio 2012

La Luce Oscura deLLa MateriaOpere di roberto almagno e sandro sannaMuseo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese

19 maggio 2012

Notte dei Musei

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MOstre / eveNti

Scavare: per eccellenza è il verbo declinatodagli archeologi; talvolta, un po’ troppoconcentrati sulla terra e su se stessi. Per me il vero scavo è quello nei magazzini.Ci sono tanti e tali tesori nei depositi deimusei che basta solo calarvisi dentro perfare delle scoperte sensazionali. Il patri-monio storico-artistico di Roma è là sotto.Così ad esempio con i 5mila documentidella Galleria d’Arte M oderna è possibilecomporre mille, differenti, bellissime mo-stre. Scaviamo nei nostri musei, allora, perfar riaffiorare segni di artisti e pittori cheavevamo seppellito di nuovo.

UMBERTO BROCCOLISovraintendente ai Beni Culturalidi Roma Capitale

There are so many art treasures in the mu-seum’s stores that one can still make sen-sational discoveries. The real historical andartistic heritage of Rome is still under there.Thus, for example with the 5 thousand do-cuments of the Gallery of Modern Art wecould stage thousands of exhibitions. Let’sopen our museum’s stores to bring out signsof artists that we had buried it again.

La calligrafia araba, un’eredità culturale plurisecolare, colta e reinterpretata senza perdere nulla del suo valoresimbolico e religioso: questo è il filo conduttore che lega le creazioni di cinquantasette artisti contemporanei,provenienti da diversi paesi del mondo arabo, proposte dalla mostra. Fin dalle origini questa tradizione scrittoriapossiede, oltre al suo peculiare significato spirituale - in quanto utilizzata dall’avvento dell’Islam per tramandareil messaggio del Corano - una intrinseca valenza decorativa che l’ha resa un elemento importante, costitutivodell’arte islamica. Le opere esposte, provenienti dalla Jordan National Gallery of Fine Arts di Amman, appartengonoad artisti che nel XX secolo, alla ricerca di un’identità espressiva, pur nutrendo la propria ispirazione alle correntie alle forme dell’arte contemporanea, hanno al tempo stesso colto pienamente le potenzialità astratte del loropatrimonio culturale, la tradizione calligrafica, realizzando una sintesi che solo all’arte può essere propria.

A number of contemporary artists from different countries of the Arab world have rediscovered the vitality andstrength of the calligraphic tradition: their works offer a new synthesis between a deep inspiration from twen-tieth century art and a cultural tradition that is more than a thousand years old.

22 marzo | 10 giugno 2012

riFLessiONi daL cieLOMeditaziONi iN terraarte Moderna calligrafica dal Mondo araboMercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali

I L PROGRAMMA È SUSCETTIB ILE DI VARIAZIONI | www.musei incomuneroma. i t | 060608

Musei CapitoliniLux in arcana.L’Archivio Segreto Vaticano si rivelaFino al 9 settembre 2012

Mercati di TraianoMuseo dei Fori ImperialiEcologia e Arte.Sculture di Rosa Gisladottir22 giugno | 23 settembre 2012

Museo della Civiltà RomanaIl mosaico croatoFino al 12 maggio 2012Azerbaigian.La Terra di fuochi sulla Via della SetaFino al 13 maggio 2012La Repubblica Moldava a 20 anni dalladichiarazione dell’Indipendenza 21 maggio | 20 giugno 2012

Museo di RomaRitratti di attori italiani del XX secolo.Fotografie di Manlio Villoresidal 1930 al 196027 giugno | 27 ottobre 2012

Museo NapoleonicoLe campagne d’Italia di NapoleoneBonaparte nelle carte geografiche diBacler d’AlbeFino al 23 settembre 2012

La PelandaSteve Mc CurryFino al 29 aprile 2012

Musei di Villa TorloniaCasino dei PrincipiArtisti a Villa Strohl-Fern. Luogo d’arte edi incontri a Roma tra il 1880 e il 1956Fino al 17 giugno 2012Casina delle CivetteL’angolo del dandyFino al 6 maggio 2012

...e inoltre

Per la prima volta nella storia e, ne sonocerto, l’unica, con la mostra “Lux in Ar-cana” ai Musei Capitolini, i documentidell’Archivio Segreto Vaticano escono daiconfini dello Stato per raggiungere ilgrande pubblico. Dall’incartamento com-pleto del processo di Galileo Galilei allalettera dei membri del Parlamento inglesea Clemente VII con la petizione per chie-dere l’annullamento del matrimonio traEnrico VIII e Caterina d’Aragona, da quellasu seta di Elena di Cina a Innocenzo X aquella incisa su corteccia di betulla inviatadagli indiani d’America a papa Leone XIIInel 1887, fino ai documenti del “periodochiuso” relativi alla Seconda Guerra Mon-diale, un evento unico che non poteva nonavere come teatro Roma, la cui storia dasecoli si intreccia con quella del Vaticano.Il Museo, custode del Bello e della memo-ria, diventa così una immensa bibliotecadove “studiare” la storia.

DINO GASPERINIAssessore alle Politiche Culturali e CentroStorico di Roma Capitale

Lux Arcana is not just an exhibition, but areal opportunity for cultural enrichment.The one hundred and priceless documentson display at the Capitoline Museum haveleft for the first time the Vatican City wallsand its Secret Archive for the enjoyment ofall visitors.

ai capitolini, per laprima volta inmostra i documentisegreti del vaticano

dissepolti e vivi

Omar Bilbeisi (196

0, Giordania), Senza titolo, 200

9

Hassan Massoud

y (19

44, Iraq), Poesia di O

mar Al Khayyam

, 1978

Kamal Boulata (1942, Palestina), Rivoluzione, 1978

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MOstre / eveNti

I L PROGRAMMA È SUSCETTIB ILE DI VARIAZIONI | www.musei incomuneroma. i t | 060608

30 marzo | 27 maggio 2012

PrOtagONista:La FOtOgraFiaMuseo di Roma in Trastevere

30 marzo | 27 maggio 2012Leonard Freed. io amo l’italia

28 aprile | 20 maggio 2012World Press Photo

Da anni il Museo di Roma in Trastevere pro-pone eventi espositivi sull’arte fotografica connotevole apprezzamento da parte del grandepubblico. Dal 30 marzo il museo ospiterà lamostra dedicata a Leonard Freed. Il noto foto-grafo newyorkese - scomparso nel 2006 - nondocumenta l’attualità: il suo interesse è ri-volto piuttosto alla natura umana, della qualegli Italiani, secondo lui, rappresentavano unadelle migliori manifestazioni. Gesti, volti,azioni quotidiane dei “suoi personaggi” incon-trati tra Roma, Firenze, Napoli e Palermo, sonoi protagonisti dell’esclusivo ed emozionanteracconto in bianco e nero: 100 stampe per re-stituire con poesia i caratteri storici, culturali- ma soprattutto umani - che connotano l’Ita-lia e gli Italiani, rendendoli unici. A testimo-niare fatti e vicende a noi vicini èl’esposizione, in prima italiana, del WorldPress Photo 2012. La rassegna presenta da 55anni gli scatti più belli e significativi del fo-togiornalismo mondiale premiati da una giu-ria di esperti. La foto dell’anno è la strazianteimmagine dello spagnolo Samuel Aranda: ri-trae una donna che tiene tra le braccia un pa-rente ferito. È stata scattata in una moscheadi Sanaa, capitale yemenita, allestita comeospedale da campo dai dimostranti contro ilregime del Presidente Ali Abdullah Saleh du-rante gli scontri del 15 ottobre 2011.

The Museo di Roma in Trastevere offers the pu-blic two major exhibitions dedicated to photo-graphy. The exhibition of the renowned NewYork photographer Leonard Freed, who fell inlove with our beautiful country, aim to celebrateItaly and the Italians, through over 100 blackand white shots. Almost simultaneously withthis exhibition, the most prestigious annualpress photography contest “World Press Photo2012” presents the most beautiful and award-winning photos submitted by photographerworldwide.

19 maggio | 8 luglio 2012

La Luce Oscura deLLa MateriaOpere di roberto almagno e sandro sannaMuseo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese

Un ossimoro - luce oscura – introduce questa mostra, site specific,ideata da Lorenzo Canova appositamente per lo spazio del Museo CarloBilotti. Sul contrasto è giocato il confronto tra lo scultore Almagno e ilpittore Sanna: movimento/staticità, pittura/scultura, luce/buio, formeaperte e chiuse. Un dialogo la cui comune matrice culturale - nono-stante la profonda diversità tra i due artisti - risale all’avanguardia delprimo Novecento italiano, al Futurismo di Umberto Boccioni e GiacomoBalla e che, passando per lo Spazialismo di Lucio Fontana, approda aliriche reinterpretazioni contemporanee. Roberto Almagno, nato adAquino (FR) nel 1954, propone quattro installazioni dalle linee-forzafuturiste, di cui la più grande realizzata in loco con una costruzione“ambientale” particolarmente coinvolgente. Sandro Sanna (Macomer,NU, 1950), sulle pareti del Museo espone le sue visioni geometrizzantiin cui, con gioco illusionistico, la pittura sembra diventare presenza tri-dimensionale e dinamica vibrazione cromatica.

With a site-specific exhibition, a dialogue is established between twocontemporary Italian artists united by a common futurist cultural ma-trix. The line-power of the sculptor Almagno and the colour vibrationsof the painter Sanna create an engaging atmosphere.

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onard Freed - M

agnum(Brig

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a, Una donna tiene tra le braccia un parente ferito durante le

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en, 15 ottobre 2011

Roberto Almagno, M

acerie, 2011, cm

350x300

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Sabato 19 maggio Roma aderisce, per ilquarto anno consecutivo, all’appuntamentocon La Notte dei Musei, evento che dal2005 si svolge con successo in tutta Europae che quest'anno coinvolgerà oltre 3.000musei di 40 paesi europei. I musei statali, imusei civici, le biblioteche comunali, i museiprivati, le accademie e le istituzioni culturalistraniere, l’Università Sapienza, gli istituti ele case di cultura, i palazzi storici di Romasaranno aperti straordinariamente e gratui-tamente dalle 20 di sera alle 2 di notte.Cittadini e turisti potranno visitare a titologratuito le mostre permanenti e tempora-nee ospitate dai musei interessati, assisterea concerti e performance, partecipare aitanti eventi in programma.La Notte dei Musei di Roma, un’esperienzaentusiasmante che nel 2011 ha visto lapartecipazione di oltre 200.000 persone,coinvolgerà quest’anno più di 90 impor-tanti spazi culturali ed espositivi dellacittà, tra cui Musei Capitolini, Macro, Cen-trale Montemartini, Mercati di Traiano, Pa-lazzo delle Esposizioni, Casa del Cinema,Casa del Jazz, Galleria Borghese, PalazzoBarberini, Castel Sant’Angelo, Galleria Na-zionale Arte Moderna.

A whole night in the museum and culturalspaces in Rome - and in other 40 Europeancountries - dedicated to The Night of the Mu-seums, featuring concerts, events and shows.State and municipal museums, public libraries,private museums, cultural institutions and fo-reign academies, institutes and cultural cen-tres, historic buildings will be open and free ofcharges from 8.00 pm through 2.00 am.

19 maggio 2012

Notte dei Musei

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caravaggiO:La resurreziONedi LazzarOcosì, non l’avete mai vista

Resurrezione di Lazzaro, 160

9, M

essina, M

useo Regionale - Il dipinto prim

a del restauro

16 giugno | 15 luglio 2012

caravaggio e laResurrezione di Lazzaro

Museo di Roma

restauri iN MOstra

Completamente revisionata e ancora fresca di vernici pro-tettive, la Resurrezione di Lazzaro – dipinto dei più impor-tanti che Caravaggio realizzò negli ultimi anni della suavita in Sicilia dopo la fuga da Malta – potrà essere ammi-rata in prima esclusiva grazie all’intervento dell’Associa-zione Culturale Metamorfosi, nella mostra che suggella gliotto mesi di interventi conservativi condotti dalle “manisapienti” dell’ISCR. Il salone del Museo di Roma in palazzoBraschi riapre interamente restaurato per accogliere l’im-mensa tela -3.80 x 2.75 m.- commissionata al Merisi dallaricca famiglia di mercanti genovesi de’ Lazzari per la cap-pella maggiore della chiesa dei Padri Crociferi di Messinae consegnata dal pittore il 10 giugno 1609. Rimossa nel1866 e collocata nel 1879 al Museo Civico, fu trasferitanell’attuale sede del Museo Regionale dopo il rovinoso ter-remoto del 1908. La storia e il restauro del capolavoro diCaravaggio saranno ripercorsi in mostra anche grazie allasuggestiva documentazione dell’ISCR che permette di av-vicinarci alle tecniche esecutive del grande maestro lom-bardo. Solo per trenta giorni, prima del rientro definitivodel dipinto al Museo Regionale di Messina.

The Museum of Rome dedicates an exhibition to Cara-vaggio’s masterpiece “the Raising of Lazarus” – one ofthe most important painting that Caravaggio signed inthe last years of his life in Sicily after his flight fromMalta – completely restored after eight months of con-servation work conducted by the ISCR - High Institutefor Conservation and Restoration.

il raccontodel restauro

Drastici interventi nel 1671 e nel1820, un terremoto nel 1908, diversispostamenti. Dottoressa Marconequal era lo stato di conservazionedella tela?La vita conservativa dell’opera èmolto sofferta. Il primo restauro,disastroso, fu del 1671 per mano diAndrea Suppa che “lavò” il dipinto.Ridipinture sono testimoniate nel1820. Più conservativo quello del1924. L’intervento ICR (1951) furisolutivo ma, passati sessant’anni, eranecessario un controllo.Da non trascurare i numerosissimispostamenti, che costituiscono fattoredi rischio.Le novità emerse e presentate inmostra?Nuove informazioni sulla costruzionee sulla natura della tela di supporto,sulla fase preparatoria dell’opera -incisioni e pentimenti- e sui materialicostitutivi degli strati preparatori epittorici.Dottoressa Radeglia, direttrice deilavori per l’ISCR, potrebbe illustrarcile caratteristiche salienti delprogetto conservativo che hainteressato la Resurrezione?Da alcuni anni l’ISCR sta attuando unprogetto di revisione critica deirestauri eseguiti nei primi decennidella sua attività. Attraverso ladocumentazione e le indaginiscientifiche eseguite all’epoca econoscendo i materiali e le modalitàoperative è possibile verificare comegli interventi hanno retto al passaredel tempo, evidenziare eventualicriticità e prendere provvedimenti perprolungare il più possibile la vita delrestauro. Quali opere sono state finorarestaurate nell’ambito del progettoISCR? E quali capolavori sarannooggetto di interventi futuri?Tra le opere di Caravaggiol’Annunciazione di Nancy: restauratanel 1967-69 è stata sottoposta arevisione nel 2009-10.Periodicamente vengono eseguiticontrolli delle tele di San Luigi deiFrancesi, restaurate negli anni ’60.Sarebbe ormai tempo di rivedere ilSeppellimento di Santa Lucia diSiracusa, prima opera di Caravaggiorestaurata nel 1943-46, quindi neglianni 70-80. La revisione,programmata già alcuni anni fa, nonha potuto avere luogo perché ildipinto è stato sottoposto ad unincessante tour espositivo, al terminedel quale è rientrato a Siracusa.

Resurrezione di Lazzaro(particolare) – Il dipinto durante il restauro

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La “stagione della grande utopia e della sperimentazione”: così èstato definito il panorama della vita artistica russa nei primi annidel Novecento. Associazioni letterarie, gruppi artistici, riviste e ma-nifesti teorici, annunciavano al mondo la scoperta di nuovi stru-menti espressivi che si intrecciavano, nell’evidente sovrapposizionedi arte e vita, con comportamenti stravaganti e gesti dimostratividei protagonisti, come dipingersi il viso o vestirsi con abbigliamentiprovocatori. Interpreti di questo variegato movimento – che sposòper qualche anno gli ideali rivoluzionari dell’ottobre rosso – furonocelebri pittori come Malevich, Kandinskij, Chagall, Larionov, Gon-charova, Lentulov, Mashkov, Popova, Ekster, insieme a poeti, tra cuiMajakovskij, architetti, cineasti, coreografi e musicisti.Alla stagione dell’avanguardia russa, alle sue principali correnti emovimenti pittorici, è dedicata la mostra allestita nel nuovo spa-zio espositivo del Museo dell’Ara Pacis. Circa settanta opere, al-cune inedite per il pubblico italiano, provenienti da importantimusei, quali la Galleria statale Tret’jakov, ma anche da musei re-gionali russi poco conosciuti dal grande pubblico come quelli diKazan, Kirov, Krasnodar, Saratov, Samara, sono articolate in un

percorso diviso in sezioni tematiche. Il progetto espositivonasce dalla collaborazione tra l’Assessorato alle PoliticheCulturali e Centro Storico, la Sovraintendenza ai BeniCulturali di Roma Capitale e l'Assessorato Regionaledei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Re-gione Siciliana. Si inizia con una tra le più importantifigure del XX secolo, colui che ha scardinato forsepiù di qualunque altro il concetto di arte come ripro-duzione del reale giungendo alle più radicali forme di

astrattismo, Kazimir Malevich. Dell’artista si possonoseguire le principali evoluzioni della sua poetica: dalle fi-

gure-robot del Falciatore, dove le forme monumentali e geome-triche richiamano il cubismo di Léger ma anche le tradizionalisemplificazioni dell’arte popolare, al dinamismo cubofuturista diVita in un grande albergo, per approdare ad uno dei capolavoridell’arte astratta Suprematismo del 1915. “L’anima è il pianoforte dalle molte corde”, scrisse Kandinskij e ilsuo universo armonico di suoni e colori è rappresentato attraversouna serie di cinque capolavori tra cui la fantastica visione diMosca. Piazza rossa, dipinta nel 1916; Marc Chagall, rientrato inRussia nel 1914, dopo il soggiorno parigino, è documentato daopere poetiche e intimiste ispirate alla vita nella sua città natale,Vitebsk, dove in occasione dell’anniversario della rivoluzione russa,decorò insieme ai suoi allievi i muri della città con mucche e ca-valli che volteggiano in aria. La fascinazione per l’arte francese, il primitivismo, il Raggismo –il nuovo stile che è “una sintesi di cubismo, futurismo e orfismo”– segnano lo sviluppo dell’arte di due importanti protagonisti delleavanguardie russe, Larionov e Goncharova. Della coppia, nella vitae nell’arte, sono presenti in mostra nove dipinti realizzati tra il1907 e il 1914. Al movimento “Il fante di quadri” – il nome è pro-babilmente un calembour tra la carta da gioco e il marchio a lo-sanga cucito sugli abiti dei prigionieri civili – è dedicata un’altrasezione dell’esposizione. Il gruppo, nato nel 1910, cui aderirononumerosi artisti russi, si contrappose all’accademismo dell’epocaconnotandosi come movimento provocatoriamente rivoluzionario.Seppur attenti alle iconografie popolari, questi artisti guardaronosoprattutto all’arte occidentale, specialmente a Cezanne. Tra lepiù originali opere esposte è La nuova Gerusalemme di Lentulov,tra i primi ad aderire al gruppo. Per gli artisti dell’avanguardiarussa un altro importante riferimento stilistico è rappresentatodal futurismo, tanto che il Manifesto futurista di Marinetti del1909 fu pubblicato a San Pietroburgo solo un mese dopo la primauscita su “Le Figaro”. Nelle arti figurative il futurismo russo preseil nome di Cubofuturismo caratterizzandosi, quindi, quale sintesitra la scomposizione formale tipica del cubismo, il dinamismoplastico dell’immagine e il concetto di simultaneità del futurismo.Tra il 1912 e il 1915 moltissimi artisti si accostarono al movimentotra i quali, Tatlin, Malevich, Rodchenko, Rozanova e Popova ap-prezzandone lo spirito fortemente contemporaneo e l’esaltazionedella civiltà industriale. Di lì a poco, questi artisti diedero vita alCostruttivismo, impegnandosi con entusiasmo nell’edificazionedella nuova Russia dei Soviet, una passione che per molti fu for-zatamente interrotta dalla imposizione violenta e totalitaria delrealismo socialista.La mostra è arricchita da un’installazione firmata dall’artista PabloEchaurren tesa a comunicare ai visitatori quanto le avanguardie in-fluenzarono tutte le arti dal teatro al cinema, dalla poesia alla musica.

The exhibition chosen to celebrate the opening of the new exhi-bition space of the Museum of Ara Pacis is dedicated to Russianavant-garde art, its main styles and movements. Masterpiecesby artists such as Malevich, Chagall, Kandinskij, Tatlin, Rod-chenko, Larionov and Goncharova, coming directly from Russianmuseums illustrate a history of “utopia and experimentation”, asit has been described the Russian artistic panorama in the earlytwentieth century.

AVANGUARDIE RUSSE

MOSTRE

L’avaNguardia russa:uno schiaffo al gusto comune

Lubov Sergeevna Popova,Architettura pittorica

, 1918, Slobodskoi, M

useo e Centro espositivo Sloboda

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MUSEO DELL’ARA PACIS

Negli anni eroici del futurismo il fondatore Filippo TommasoMarinetti era noto con il soprannome di “Caffeina d’Europa”per l’energia con cui diffondeva la religione del futuro da unpaese all’altro. Uno dei suoi viaggi memorabili è quello inRussia all’inizio del 1914. Invitato a tenere un ciclo di con-ferenze a Mosca e Pietroburgo, il poeta ha accettato conentusiasmo, pensando ad un patto d'unità d'azione con i fra-telli orientali. Infatti nella terra degli zar il futurismo è natocon caratteristiche proprie, ma è sempre un parente strettodel movimento marinettiano. Nelle realizzazioni dell’avan-guardia russa non sono pochi gli echi delle teorie e inven-zioni del futurismo italiano. Basti ricordare il volumecollettivo Schiaffo al gusto corrente (1912), che nel titolo ri-vela la matrice marinettiana, ricalcando il «disprezzo delpubblico» promulgato dal poeta italiano. Ma anche l'alma-nacco Luna crepata (1913), il cui titolo evoca il manifestoUccidiamo il chiaro di luna! di Marinetti.Nel giungere in Russia lo scrittore porta con sé la fama dicinque anni di esperienze, su cui la stampa locale ha for-nito informazioni a partire dalla notizia del manifesto difondazione pubblicato da “Le Figaro” di Parigi nel 1909.Ma l’arrivo del poeta, che ha accumulato successi in tuttaEuropa, sembra ai futuristi locali la sortita d'un generalegiunto ad ispezionare le proprie truppe di confine. Di fattogli artisti si dividono tra chi vuole accogliere civilmentel'ospite, come Kazimir Malevich, Nikolaj Kul'bin e VadimSeršenevich, e chi invece intende contestarlo. Michail La-rionov esorta a salutare l'italiano con un bombardamentodi «uova marce». Velimir Chlebnikov e Benedikt Livšichpreparano un volantino in cui si legge: «Oggi alcuni indi-geni e la colonia italiana sulla Neva per motivi di caratterepersonale si prosternano ai piedi di Marinetti, tradendocosì i primi passi dell’arte russa sulla via della libertà edell'onore, e impongono al nobile collo dell'Asia il giogodell'Europa». Con analogo orgoglio Vladimir Majakovskijha proclamato l’indipendenza del futurismo russo daquello occidentale prima dell’arrivo del poeta italiano. Il passaggio di Marinetti divide l’avanguardia russa e sul-l’onda delle polemiche il gruppo Centrifuga con Boris Pa-sternak diffonde una lettera aperta in cui non esita adefinire Marinetti «comandante in capo delle armate fu-turiste». Tuttavia, le riserve espresse dagli altri saranno poirettificate: ciò vale sia per Larionov che per Chlebnikov, ilquale inviterà Marinetti a far parte del suo «parlamentomarziano, con diritto di voto consultivo». E Majakovskij,che con la sua poetica metropolitana è il più vicino alpadre dell'avanguardia, manifesterà la sua ammirazionecon questi versi: «In ogni giovane la polvere pirica di Ma-rinetti/la saggezza di Hugo in ogni vecchio».

Claudia Salaris

Russian avant-garde art contains echoes of theories andideas of the founder of Italian Futurism movement FilippoTommaso Marinetti, who travelled Russia in a memorabletrip in 1914. Futurism was critically acclaimed in Russiamore than in other European countries: Marinetti journeydivided Russian avant-garde artists as demonstrated byVladimir Majakovskij’s ambivalent attitude.

5 aprile / 2 settembre 2012

Vladim

ir Evgrafovich Tatlin, Modello del Monum

ento alla Terza Internazionale, ann

i venti del N

ovecento

(ricostruzion

e di D.N. Dim

akov, 198

6-1987), Mosca, M

useo statale e Centro espositivo ROSIZO

Vasilij Vasilievich Kand

inskij, Mosca, Piazza Rossa, 19

16, M

osca, Galleria

statale Tret’jakov

Kazimir Severin

ovich Malevich, La

mietitrice, 1912, Astrakhan, Galleria

Statale d’Arte “P.M

. Dogadin”

le illustrazioni di queste pagine si ispirano all’installazione di Pablo Echaurren esposta in mostra

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uN aLtrO MOdO di vivere L'arte

Lo scorso anno Google ha dato vita al Google Art Project, un progetto innova-tivo e di grande visibilità internazionale che utilizza la tecnologia Street Viewall’interno dei più importanti musei del mondo, dall’Hermitage di San Pietro-burgo al MoMa di New York, dalla Tate Britain di Londra al Palazzo di Versailles,solo per citarne alcuni. Da quest’anno anche i Musei Capitolini hanno aderitoal progetto: gli utenti della rete avranno l’opportunità di “passeggiare” nellesplendide sale e gallerie in qualunque parte del mondo si trovino, vivendoun’esperienza a 360°. Sarà possibile ingrandire le immagini delle opere d’artein alta risoluzione per vedere da vicino i più piccoli dettagli della Lupa Capi-tolina e dello Spinario, della Venere Esquilina e del Busto di Medusa, del Galatae dei dipinti della Pinacoteca Capitolina. Un esempio? L’Annunciazione di Ga-rofalo è godibile al punto tale da poterne apprezzare la resa della trama e deltessuto degli abiti. I visitatori virtuali più curiosi potranno approfondire le loroconoscenze sui singoli capolavori attraverso le schede esplicative ricche di in-formazioni. Insomma, un modo insolito e innovativo per comprendere i com-

plessi e molteplici aspetti di un’opera d’arte.Le curiosità non finiscono qui, perché tutti avranno modo di diventare colle-zionisti virtuali: attraverso una specifica funzione le opere preferite potrannoessere memorizzate e inserite nel proprio percorso virtuale. Le gallerie perso-nalizzate possono poi essere condivise attraverso le piattaforme dei social net-work presenti sul sito Google Art Project.

www.googleartproject.com

Everywhere you are, from this year you can walk through the wonderful halls ofthe Capitoline Museums, with GOOGLE ART PROJECT, an innovative project thatuses the Street View technology in the most important museum in the world.Virtual visitors can experience a 360° view into the major works of art with in-depth captions and high resolution images. And you can also create a virtualcollection of your favourites works and share it on all social networks.

i Musei capitolini entrano nel

gOOgLe art PrOJect

MUSEO DELLA REPUBBLICA ROMANAE DELLA MEMORIA GARIBALDINAVarcare una soglia, entrare in una nuova dimensione. È quanto promettono cinemae letteratura fantasy e da oggi anche un piccolo ma intrigante museo posto sullasommità del Gianicolo, il nuovo Museo della Repubblica Romana e della memoriagaribaldina, che trova nella monumentale Porta S. Pancrazio la sua virtuale porta deltempo. Inoltrandosi nelle sale del museo, infatti, grazie all’ausilio di tecnologie mul-timediali coinvolgenti e a carattere immersivo, si è quasi fisicamente catturati nel-l’atmosfera rivoluzionaria del biennio 1848-49: all’improvviso ecco apparire alcunidei protagonisti di quella straordinaria stagione, raccontare con viva voce vicende,personaggi e ideali di quei tormentati anni di lotta. Impossibile non farsi catturaredalla narrazione partecipata e incalzante dei fatti, impossibile non commuoversi eimmedesimarsi nei tragici eventi che portarono Roma a resistere e poi a capitolaredopo un cruentissimo assedio. L’emozione è di scena nel rivivere il fragore dei can-noneggiamenti francesi, lo schianto delle mura, il concitato movimento delle truppe,i destini spezzati: la storia da oggi parla direttamente ai sensi e al cuore.

Porta S. Pancrazio on the Janiculum Hill is almost like a virtual doorway to in-troduce visitors of the Museo della Repubblica Romana e della memoria gari-baldina to the revolutionary atmosphere of 1848-49, through engaging andemotionally appealing multimedia devices.

MUSEO DELL’ARA PACISAnche una struttura museale di successo può richiedere un adeguamento. E’ quantoaccade al Museo dell’Ara Pacis che, in forza del gradimento incontrato dalla suaofferta espositiva, ha visto ampliati gli spazi dedicati alle mostre e rimodellato l’in-tero allestimento. L’occasione è stata preziosa per ripensare l’apparato multimedialedel museo, che oggi assolve due funzioni complementari: offrire un’esperienza in-tellettuale che coinvolge l’intero apparato sensoriale. Comunicare ed emozionare,limando i sottili confini tra l’esperienza didattica e quella artistica. Per lo scopo èstato allestito uno spazio intermedio - quasi un pronao davanti al tempio - tra ilmondo da cui proviene il visitatore e quello, mantenuto isolato, dell’Ara. Qui plastici,calchi e marmi originali - compagni sopravvissuti di un naufragio temporale - con-vivono con tecnologie visuali e sonore cui è affidato il compito di narrare quelloche la memoria umana ha ricostruito. Tra queste, un video accompagnato da vocinarranti che vive su più schermi organizzati secondo un’architettura immersiva, in-troduce al mondo che due millenni fa ha creato l’Ara Pacis, e un grande touch screencon funzioni di vero e proprio “pozzo della memoria”, dal quale è possibile evocarelo scibile - in immagini, scritti e ricostruzioni grafiche - cresciuto intorno ad essa.

The new Ara Pacis multimedia devices, designed to stimulate visitors from an in-tellectual and emotional point of view, feature an immersive video with narratorsand a large touch-screen that acts as a veritable “well of memory”.

Fatevi cOiNvOLgere!ambienti immersivi per emozionare, conoscere, divertire

Page 9: MiC magazine - n.2

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La Casina delle Civette è situata all’interno di Villa Tor-lonia. Il primo nucleo dell’edificio risale al 1840,quando Alessandro Torlonia commissionò all’architettoveneto Giuseppe Jappelli un rustico chalet dai rozzi pa-ramenti in tufo, la Capanna Svizzera. Tra il 1908 ed il1914 suo nipote, Giovanni Torlonia jr., decise di risie-dervi e fece ampliare e trasformare l’edificio in formemedievaleggianti da Enrico Gennari e Venuto Venuti. Nel 1917-20 l’architetto Vincenzo Fasolo trasformòl’abitazione aggiungendo logge, porticati ed elementidecorativi, conferendo al complesso quell’imprevedi-bilità visionaria che ancora oggi lo caratterizza. Tra glielementi decorativi spiccano le numerose vetrate, rea-lizzate dal laboratorio di Cesare Picchiarini, “MastroPicchio”, su cartoni di noti artisti come Duilio Cam-bellotti, Paolo Paschetto, Vittorio Grassi e UmbertoBottazzi. Tra le più belle ricordiamo quelle progettateda Duilio Cambellotti nel 1914 e nel 1918, raffigurantiLe Civette, soggetto ripetuto ossessivamente nell’edi-ficio, e il tondo con l’affascinante raffigurazione dellaFata (1917). Nel 1997, completato un laborioso ecomplesso restauro, la Casina è stata aperta al pub-blico con un percorso museale che si snoda attra-verso una serie di ambienti in cuisi affollano vetrate, dipintiparietali, stucchi, mosaici,boiseries: stanze dainomi suggestivi, me-moria della fantasia edelle fissazioni delprincipe, che visse quida solo, con la solacompagnia della servitùe di pochi amici, fino al1938, anno della sua morte.

The building, built between 1840 and 1920, was inha-bited by Giovanni Torlonia jr. It is characterized by achaotic explosion of architectural elements and manypolychrome stained glass windows of the early XX cen-tury, some of which were made and designed by DuilioCambellotti. Since 1997 it has become a museum.

scoprire

il Museo dellacasina delle civette

Cose mai viste, cose nascosteIl lungo elenco di bellezze della città di Roma include opere, oggetti, monumenti“nascosti” alla pubblica ammirazione ma non per questo meno preziosi. Dopo la Settimana della Cultura (14-22 aprile) prosegue l’iniziativa Cose maiviste, cose nascoste per avvicinare il pubblico a queste testimonianze: daimateriali dell’Archivio Fotografico custoditi nel Museo di Roma, alle sculture diVilla Borghese, allestite nel deposito del Museo Canonica, ai reperti archeologici,medievali e seicenteschi che documentano la storia di Villa Doria Pamphili nelmuseo di Villa Vecchia. Per ricordare Napoleone durante la giornata del 5 maggio,oggetti e testimonianze preziose, alcuni dei quali provenienti dall’esilio di Sant’Elena,saranno illustrati in una serie di appuntamenti al Museo Napoleonico. La graziae la luce, svelate nel quadro di Caravaggio la Resurrezione di Lazzaro, recente-mente restaurato e finora mai visto a Roma, saranno il tema di due appuntamential Museo di Roma.

INFO E PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: 060608

immagini di capolavori e non solo

Acquistare on line l’immagine di uno dei capo-lavori delle raccolte dei Musei di Roma Capitaleo dei monumenti della città è ora possibile gra-zie al nuovo servizio FOTO IN COMUNE(http://foto.museiincomuneroma.it/).Il sito, che affiancherà il SIMART (CatalogoUnico della Sovraintendenza), presto on line,permette anche di navigare tra le collezioni efare ricerche iconografiche.

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ConcorsoScopri dove si trova quest'opera e chi ne èl’autore. Manda la tua risposta [email protected] il 31 maggio 2012 e vinci due ingressiomaggio al museo dove l’opera è conservata.Iscriviti alla newsletter e ricevi per e-mail tuttele novità dei Musei in Comune.Per te il 10% di sconto nelle librerie museali+ un ingresso ridotto alle mostre.

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La soluzione delconcorso propostonello scorsonumero è Partitadi Calcio, opera diCarlo Carràesposta nellaGalleria d’ArteModerna di RomaCapitale.

La Fata, 1917 e Civette, 1918 - Museo della Casina delle Civette, Duilio Cambellotti,Foto Archivio Fotografico Ville e Parchi Storici

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Page 10: MiC magazine - n.2

Musei Capitolinipiazza del Campidoglio

Musei CapitoliniCentrale Montemartinivia Ostiense, 106

Mercati di TraianoMuseo dei Fori Imperialivia IV Novembre, 94

Museo dell’Ara Pacislungotevere in Augusta

Museo di Scultura AnticaGiovanni Barraccocorso Vittorio Emanuele, 166/A

Museo della Civiltà Romanapiazza Giovanni Agnelli, 10

Museo delle Muravia di Porta San Sebastiano, 18

Villa di Massenziovia Appia Antica, 153

Museo della RepubblicaRomana e dellamemoria garibaldinalargo di Porta San Pancrazio

Museo di Romapiazza Navona, 2

Museo Napoleonicopiazza di Ponte Umberto I, 1

Casa Museo Alberto Moravialungotevere della Vittoria, 1

Galleria d’Arte Modernavia Francesco Crispi, 24

MACROvia Nizza, 138

MACRO Testacciopiazza Orazio Giustiniani, 4

Museo Carlo BilottiAranciera di Villa Borgheseviale Fiorello La Guardia

Museo Pietro Canonicaa Villa Borgheseviale Pietro Canonica, 2(piazza di Siena)

Museo di Romain Trasteverepiazza Sant’Egidio, 1/b

Musei di Villa Torloniavia Nomentana, 70

Planetario eMuseo Astronomicopiazza Giovanni Agnelli, 10

Museo Civico di Zoologiavia Ulisse Aldrovandi, 18

www.museiincomuneroma.it

Il portale www.museincomuneroma.it e i siti web dei 20 musei del Sistema Musei Civici hanno da pocorinnovato il proprio look ora più dinamico e coinvolgente. La nuova interfaccia grafica offre unanavigazione più intuitiva e più spazio a contenuti multimediali ed è anche arricchita da nuove funzionalità:il calendario avanzato delle attività, il motore di ricerca delle opere, una maggiore integrazione con il blogdi Musei in Comune e con le gallery di immagini e video caricati su Flickr e Youtube.

www.museiincomuneroma.it and the websites of the 20 Civic Museums have refreshed their look. The newgraphical user interface is more intuitive and dynamic and offers more space for images and video.

restyling del portale

www.museiincomuneroma.it

in collaborazione con con il contributo tecnico di servizi di vigilanza

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