Messaggi e Approfondimenti Vita associativa - … · subito dopo la guerra, aveva soggiornato a...

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1 Presidente Ernesto Palmieri - Direttore editoriale – Stefania Pedrazzani Hanno collaborato: M. G. Arnaboldi, E. Palmieri, S. Pedrazzani, G. Boschetti, L. Trivella, G. Gervasini, V. Scanu Foto: A. Priori, Foto d’archivio APPACuVI, E. Palmieri, G. Gervasini, V. Peretto À Messaggi e Approfondimenti APPACuVI a Varsavia - Editoriale E. Palmieri Á Vita associativa Verbale dell’assemblea ordinaria di APPACUVI dell’8 Marzo 2014– M. G Arnaboldi Il Convegno BORGHI STORICI MONTANI – L. Trivella Á Vita culturale Il Convegno BORGHI STORICI MONTANI - L. Trivella Speranze concrete di sviluppo del territorio – L. Trivella / E. Palmieri La Valsolda e Brunella Gasperini - G. Gervasini La Beata Cristina Camozzi da Spoleto – 4 e ultima parte – V. Scanu Ä Eventi e Segnalazioni Premio Internazionale di Letteratura “Città di Como”- S. Pedrazzani L’Associazione IUBILANTES ha vinto il prestigioso “Premio Europa Nostra” – S. Pedrazzani Immagini da San Pietroburgo – V. Peretto

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Presidente Ernesto Palmieri - Direttore editoriale – Stefania PedrazzaniHanno collaborato: M. G. Arnaboldi, E. Palmieri, S. Pedrazzani, G. Boschetti, L. Trivella, G. Gervasini, V. Scanu

Foto: A. Priori, Foto d’archivio APPACuVI, E. Palmieri, G. Gervasini, V. Peretto

À Messaggi e Approfondimenti

APPACuVI a Varsavia - Editoriale E. Palmieri

Á Vita associativa

Verbale dell’assemblea ordinaria di APPACUVI dell’8 Marzo 2014– M. G ArnaboldiIl Convegno BORGHI STORICI MONTANI – L. Trivella

Á Vita culturale

Il Convegno BORGHI STORICI MONTANI - L. TrivellaSperanze concrete di sviluppo del territorio – L. Trivella / E. PalmieriLa Valsolda e Brunella Gasperini - G. GervasiniLa Beata Cristina Camozzi da Spoleto – 4 e ultima parte – V. Scanu

Ä Eventi e Segnalazioni

Premio Internazionale di Letteratura “Città di Como”- S. PedrazzaniL’Associazione IUBILANTES ha vinto il prestigioso “Premio Europa Nostra” – S.PedrazzaniImmagini da San Pietroburgo – V. Peretto

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Messaggi ed ApprofondimentiAPPACuVI a VARSAVIA

Lo scorso novembre ricevetti dall’Università di Varsavia una mail con allegato questo invitoal convegno: “Artisti dei Laghi Lombardi nell’Europa Moderna”, firmato dai professoriGrazyna Jurkowlaniec e Pawel Jaskanis, il primo direttore dell’Istituto di Storia dell’Artedell’Università di Varsavia e il secondo direttore del museo di Wilanow.

Argomento molto interessante e vasto sul quale erano chiamati a dissertare molti qualificatirelatori provenienti da diverse università europee.

Mi aggiunse poi l’amico prof. Mariusz Smolinski che l’invito non era solo a presenziare alconvegno organizzato dai due enti per celebrare gli ottant’anni dell’emerito professore di Storiadell’Arte dell’Università di Varsavia, prof. Mariusz Karpowicz, ma che ci tenevano molto a cheanch’io vi partecipassi con un intervento.

La richiesta nasceva evidentemente dal fatto che mi lega al festeggiato una solida e duraturaamicizia.

Ebbi l’onore di conoscere Mariusz Karpowicz molti anni fa, quando venne a Lugano percondurre ricerche su alcuni artisti dei laghi nei quali si era imbattuto studiando i monumentidella sua Polonia e sui quali intendeva scrivere un saggio.

Erano anni difficili dalle sue parti e con molta fatica riusciva ad avere un permesso per venirein Occidente, sia pure per soli motivi di studio. Quasi impossibile venire in Italia, anche se,subito dopo la guerra, aveva soggiornato a lungo a Roma per studiare sull’enciclopedia a cieloaperto che è quella città, la storia dell’arte italiana che tanta influenza ebbe per gli sviluppidell’arte in Polonia.

Ma la Svizzera, paese non membro dell’Alleanza Atlantica, offriva i vantaggi della suaneutralità e il professore, con sano pragmatismo, indirizzava i suoi studi su artisti attivi inPolonia ma i cui luoghi di provenienza in Canto Ticino risultavano più accessibili.

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Senonché il maggior vivaio degli artisti dei laghi attivi in Polonia fu la Valsolda: Affaitati,Ceroni, Merlini, Pagani e tanti altri.

Averli a un tiro di schioppo, così vicini da cogliere nell’aria del lungolago luganese il profumodella calce delle loro case e delle loro chiese e da sentire il pizzicore della polvere dei loroarchivi e non poter vedere le prime e frugare i secondi, doveva essere per lui un supplizioinsopportabile.

Fino a che un giorno, da qualche parte in terra ticinese, s’imbatté in un giovane studioso distoria e arte dei laghi, proprio di Valsolda.

Entusiasmo si sommò ad entusiasmo e persino a un po’ d’incoscienza e insieme architettaronola marachella: il valsoldese lo avrebbe messo sulla sua macchina e, zitti zitti, come se nulla fosse,se ne sarebbero venuti nella agognata terra del Tibaldi.

Cosa che fecero e riuscì loro così bene che divenne un’abitudine: non c’era volta che ilprofessore venisse a Lugano che non filtrasse anche a Valsolda per continuare la copiosaraccolta di immagini e di notizie che poi si videro pubblicate in alcune sue edizioni scientifiche.

Essendo molto amico dello studioso valsoldese ne venni messo a parte ed il mio contributo fuspesso quello di allestire una ospitalità confacente al rango dell’illustre, arguto e ghiotto ospite.

Ma la serata, fatti alla tavola i dovuti onori, passava soprattutto discorrendo dei nostri artistie delle loro gesta e, spesso, discutendo animatamente di fotografia, di pregi e difetti dei nostristrumenti: io accasato in Canon e lui in Mamiya grande formato.

Poi, in anni più recenti, tutto divenne più facile e le frontiere si superarono con facilità.E fu in questo periodo che il prof. Karpowicz salì anche in Valle Intelvi, con qualche anno in

più, ma con immutata brama di conoscere monumenti e scovare notizie. E trovò in APPACuVIla spalla che cercava e che gli agevolò il soggiorno e la ricerca.

Egli poi ricambiò con grande generosità organizzandoci il viaggio studio che, nel 2008,l’associazione fece in Polonia, ed accompagnandoci in quello che i partecipanti ricordano comeuna delle esperienze più interessanti e ricche di contenuti.

Noi lacustri dobbiamo moltissimo al professor Karpowicz per la conoscenza dei nostri artisti:la sua pluriennale fertilissima attività accademica, la sua competenza, la sua prudenza nel fareattribuzioni, la sua ossessione per il documento a supporto della pur minima affermazione,hanno fatto di lui un riferimento scientifico affidabile e indispensabile per tutti gli studiosi.

Ciò premesso, non potevo negarmi alla richiesta degli amici di Varsavia e parteciperò alconvegno con una relazione. Questa: “APPACuVI - La piccola associazione intelvese che studiail fenomeno degli Artisti dei Laghi”.

Il convegno si tiene a Wilanow, la reggia suburbana di Giovanni III Sobieski che vide attivi,tra gli altri artisti dei laghi, l’arch. Giovanni Spazzi da Lanzo, gli stuccatori Francesco Fumo(Val Calanca) e Pietro Innocenzo Comparetti e l’arch. Vincenzo Brenna.

Io sarò lì per molto ascoltare e, ma soprattutto per raccontare di APPACuVI, la nostra piccolaassociazione che ha saputo però fare grandi cose e alla quale molto deve questa nuova stagionedi vivace attenzione agli artisti dei laghi da parte degli studiosi di tutta Europa.

Ernesto PalmieriPresidente APPACuVI

Aprile 2014

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Wilanow, Palazzo reale, la facciata anteriore

Il prof. Mariusz Karpowicz e una sua collaboratrice posano per gli appacuviani in visita al castello diVarsavia

Il prof. Mariusz Karpowicz al lavoro sui registri dell’archivio parrocchiale di Laino

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Vita Associativa

Verbale dell’assemblea ordinaria di APPACUVI dell’8 Marzo 2014

Sabato 8 marzo 2014, regolarmente convocata, si è tenuta in San Fedele Intelvi, presso la sedesociale di via U. Belli 1 , l’Assemblea dei Soci per discutere, in seduta ordinaria, il seguenteOrdine del Giorno:1. Lettura e approvazione del verbale della seduta precedente (1 giugno 2013);2. Nomina di un Consigliere3. Conto Consuntivo 20134. Programma delle attività 20145. Bilancio preventivo 20146. Varie ed eventuali

Alle ore 17,15 il Presidente Ernesto Palmieri, costatata la presenza del numero legale,dichiara aperta la seduta. Verbalizza la Consigliera Maria Giovanna Arnaboldi. Sono presenti24 Soci portatori di 15 deleghe.Punto 1Il verbale della seduta precedente è approvato con 38 voti favorevoli ed un astenuto in quantoassente.Punto 2 –Nomina di un ConsigliereIl Presidente presenta l’unico candidato al posto di Consigliere rimasto vacante a seguito dellarinuncia di Giorgio Terragni, avvenuta immediatamente dopo la sua elezione.Si tratta di Giuseppe Boschetti, residente a San Fedele Intelvi, che dichiara la suadisponibilità a entrare in Consiglio e tratteggia brevemente la sua esperienza professionale, inparte dedicata all’attività di giornalista.Palmieri propone all’assemblea di procedere all’elezione di Boschetti per acclamazione.L’assemblea all’unanimità approva la proposta e, di seguito, con un cordiale applauso il SocioGiuseppe Boschetti è proclamato Consigliere effettivo.Punto 3 – Bilancio consuntivo 2013Prima di procedere alla votazione del Bilancio Consuntivo, il Presidente espone un ampioresoconto delle attività messe in atto da Appacuvi nel 2013.·Approfondisce i seguenti argomenti:·La composizione del Consiglio che si è arricchito della presenza di Stefania Pedrazzani in

veste di Consigliera aggiunta. Invita tutti i Soci a fornire un contributo operativo, anche sepiccolo, perché l’Associazione può progredire ed ampliare le sue attività in base all’aiuto diciascun socio.

· Il tesseramento, gli adempimenti connessi alla normativa sulla privacy e la necessità dieffettuare il login al sito per visualizzare, senza password, dal mese di aprile LA VOCE,come sempre riservata solo ai Soci.

· I rapporti istituzionali con Comuni, Comunità montana, BIM, Regione Lombardia,Amministrazione provinciale, altri Enti e Associazioni. Ringrazia per i contributi erogati iBIM di Porlezza e Gravedona, i Comuni di Moltrasio, Lanzo, Casasco, San Fedele e Laino.Ricorda le collaborazioni attivate con Golf di Lanzo, Museo Brenta, Museo di Casasco,Museo Valle di Muggio, VIT.

·La comunicazione: il sito internet è stato completamente rinnovato grazie al significativolavoro del Consigliere Andrea Priori, LA VOCE continua la sua pubblicazione mensile,APPINFORMA viene pubblicato ogni 10 giorni, la prestigiosa rivista ARTISTI DEILAGHI è pubblicata on-line con cadenza annuale. L’impegno per la rivista assorbe l’80%delle quote associative, ma vale la pena di rinnovare tale investimento per l’importanza della

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pubblicazione in relazione agli scopi associativi e per il prestigio a livello scientifico edaccademico che la sua pubblicazione garantisce ad Appacuvi.

· Il repertorio dei Magistri: continua il lavoro di ricerca anche grazie a due studiose volontarielocali, Chiara Rinaldi e Bianchi Nicoletta. Il Politecnico ha ripreso ad aggiornare ilRepertorio dei Magistri e si potrà riaprire un dialogo.

· Il Past President Livio Trivella ha ripreso la pubblicazione della pluriennale rivista LAVALLE INTELVI, che avrà cadenza quadrimestrale. Lo stesso Trivella illustraall’assemblea finalità, forma e contenuti della sua pubblicazione che si colloca- come livellodi studi e contenuti – tra la rivista annuale ARTISTI DEI LAGHI e il mensile LA VOCE.

·Le Celebrazioni dei 40 anni di fondazione di Appacuvi, con i tre eventi principali svoltisi inestate: il Convegno di Lanzo, la cena sociale e la visita ai monumenti restaurati.

· Il Convegno annuale sui Maestri dei Laghi in Ungheria che si è tenuto a Milano in autunno.· Il viaggio studio a Praga. Quest’anno visiteremo Palermo (le adesioni sono ben 50!) e per

l’anno prossimo si propone il viaggio in Ungheria.·Le viste di 1 giorno (Varese, Milano, la Certosa di Pavia, Monza) che hanno riscosso un

grande successo di pubblico.·Le conferenze in varie sedi (in particolare a Como per Università Popolare e a Porlezza per

Università della terza età)·Expo 2015: il presidente invita il prof Piazzoli a relazionare agli incontri a cui ha partecipato

a Como - come delegato di Appacuvi - da cui si evince che lo spazio che potrebbe avereAppacuvi è nella predisposizione di percorsi turistico- culturali da proporre ai turisti cheaffluiranno per l’Expo.

· Il progetto SAPALP che si concluderà con la pubblicazione di 4 interessanti volumetti fruttodella ricerca anche di Appacuvi e dei partner.

· I concorsi scolastici svolti da anni in collaborazione con le scuole della Valle e che siconcludono con mostre didattiche.

·Palazzo Scotti dove sono in corso i restauri e dove Appacuvi in futuro potrebbe svolgere unruolo nella gestione della struttura.

Con l’ausilio di slide, Palmieri presenta poi il conto consuntivo, facendo notare all’assembleache le spese ordinarie di funzionamento sono state ridotte al minimo grazie al contributo deivolontari. La relazione del revisore dei Conti è positiva. Il Bilancio Consuntivo 2013 èapprovato all’unanimità.Punto 4 – Programma delle attività 2014Il Presidente illustra il piano delle attività 2014, ricco di eventi e manifestazioni (vediallegato). Alcuni Soci intervengono e avanzano suggerimenti e proposte. L’assemblea approvail Piano 2014 all’unanimità.Punto 5 – Bilancio di previsione 2014Con l’ausilio di slide, il Presidente illustra il bilancio di previsione 2014 che è stato redatto incoerenza con il piano delle attività previste. Si sottolinea il valore del contributo gratuito dinumerosi volontari e si ringrazia il Socio ing. Damiano Cattaneo per l’ospitalità offerta alCubo.L’assemblea all’unanimità approva il Bilancio di previsione 2014.L’assemblea ordinaria si termina alle ore 19.15 circa.

Il Presidente

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CONVEGNO ITM 2014 -XXIV-EDIZIONEBORGHI STORICI – S.FEDELE INTELVI –

3 / 5 OTTOBRE 2014Lettera d’Invito alla Presentazione di Relazioni

Cari amici,dal 3 al 5 ottobre 2014 si svolgerà in Valle Intelvi ( Como ), presso la Comunità Montana diSan Fedele , l’annuale Convegno di Tra/ Montani. Il tema di quest’anno è dedicato ai borghistorici. Il soggetto sarà costituito non solo dagli spazi urbanistici, dalle loro caratteristiche, dallespecifiche polarizzazioni; ma in generale da tutti quei dati storici, architettonici, artistici, sociali,politici, religiosi, economici che danno allo spazio abitato la sua precipuità storica ecostituiscono preziosa premessa per la sua valorizzazione.I due scopi complementari di fornire abbozzi di serializzazioni e di presentare casi-modellotroveranno applicazione su tutti gli spazi mutevoli del contesto montano, a costituire un'idealemappatura di situazioni ricche di singolarità ma anche di ricorrenze.Coordinato dai professori Stefano Della Torre (Politecnico di Milano) e Andrea Spiriti(Università degli Studi dell'Insubria), il convegno darà risalto agli aspetti storico-antropologici,all’ evoluzione nel tempo, configurazione urbanistica, presenza di famiglie e personaggi dirilievo che hanno condizionato positivamente o negativamente l’evoluzione del borgoUn singolare ruolo sociale è infine dato dalle Case d'artista, e ancora più in generale al pesospecifico delle dimore spesso dinastiche degli artisti come fattori determinativi di interi spaziurbani, inclusi gli edifici sacri.A questo proposito sarà parte integrante del convegno la visita alla Valle Intelvi, luogo topicoper gli artisti dei laghi lombardi. L'invito è dunque a presentare la propria relazione,anticipandone titolo e area di riferimento.Cordiali saluti

Livio TrivellaS. Fedele 5 marzo 2014

Il Convegno BORGHI STORICI MONTANI

Il Convegno si svolgerà il nei giorni 3, 4 e 5 ottobre 2014 a S. Fedele Intelvi (Co) nella SalaAssemblee della Comunità Montana Lario Intelvese.Il borgo montano ha sicuramente una propria tipologia urbanistica, definita nel corso delmedioevo e stabilizzata nei secoli moderni, prima delle radicali trasformazioni dovute primaall'ondata edilizia otto-novecentesca, poi agli interventi meno discreti del secondo Novecento.Ma è rilevante rileggere queste realtà alla luce di alcuni fenomeni trasversali: le famiglieristrette e le famiglie allargate, le consorterie professionali, le logiche simboliche di Allianceand Enmity; tutti dati percepibili dalle registrazioni catastali ma più ancora dagli edifici ancoraesistenti. Ad un livello più approfondito, la straordinaria fioritura degli artisti dei laghi lombardi(ma lo schema è applicabile anche ad altre aree e per altre attività artigianali o commerciali)ha determinato la presenza massiccia di borghi d'artista o di altri personaggi. Quanto alla ValleIntelvi sono rilevanti borghi (Lanzo, Scaria, Pellio, Laino, Ponna, Casasco) dove la presenzaplurigenerazionale di dinastie artistiche determina edifici caratterizzati da alta qualitàfigurativa e architettonica, spesso connessi in nuclei semiautonomi, e la presenza di una chiesaqualificata ad un livello superiore alla media, con opere che attestano la prevalenza di uno o

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più nuclei familiari nel borgo. Ma è anche spontaneo il rimando alle esperienze artisticheeuropee condotte dagli artisti, specie nei secoli moderni legati alla migrazione stagionale: edecco allora citazioni ed aggiornamenti di notevole livello. Talvolta, poi, è presente uno spaziodestinato all'insegnamento, una vera e propria accademia, più o meno formalizzata ma sempreben riconoscibili dalla chiave allegorica delle opere presenti. Nelle altre Valli non mancanocerto esempi di uguale valore.Coordinatori Scientifici del Convegno:Andrea Spiriti, Università degli Studi dell'Insubria e Stefano Della Torre, Politecnico diMilano, che introdurranno i lavori con loro Relazioni generali.Coordinatori Organizzativi:Giancarlo Maculotti, Tra / Montani - Livio Trivella - APPACUVIIl convegno sarà accompagnato da manifestazioni collaterali tra le quali:venerdì 3 dalle ore 15 alle ore 17 – visita guidata ad uno o più luoghi significativi della ValleIntelvi.domenica 5 mattino - sopralluogo di studio al borgo storico di Laino, patria di numeroseFamiglie di Magistri: Chiese e Palazzo Scotti.

Vita culturale

Speranze concrete di sviluppo del territorioPresentazione dei risultati del Progetto PIT SAPALP, Piano Integrato Transfrontaliero “SaperiAlpini”

Il giorno 18 marzo 2014 si è svolta in Valle Intelvi una giornata di presentazione dei risultati delProgetto PIT SAPALP (Piano Integrato Transfrontaliero “Saperi Alpini”). L’iniziativa ha vistoanche la partecipazione di un gruppo di operatori di strutture agrituristiche del territoriolariano, con lo scopo di divulgare e promuovere le nuove potenzialità sviluppate dalla Vallegrazie alla partecipazione a questo Progetto. La Valle Intelvi si è, infatti, prestata in modoparticolare a fare da “laboratorio” per le molteplici attività del PIT, declinato nei quattroProgetti Ordinari da cui è composto: Cultura Alpina, Ti-Co… nsumo, Legno e FormazionePartecipata.Prima tappa della giornata, Casasco d’Intelvi, con visita al Museo Etnografico e al nuovoPercorso Etnografico dei contrabbandieri e dei Copafoò, per visitare, in particolare, lacarbonaia e la fornace per la produzione della calce. Dopo aver attraversato il centro del paese,il gruppo si è poi fermato allo splendido Santuario della Beata Vergine del Carmine, anch’essotappa del Percorso etnografico e attualmente oggetto di un piccolo intervento di restauro delportale nell’ambito del PO Cultura Alpina.Dopo il pranzo in agriturismo a Castiglione d’Intelvi, la comitiva si è spostata a Laino per lavisita al Centro Legno della Comunità Montana, alla scoperta della filiera Bosco-Legno-Energia, tema di sperimentazione e valorizzazione all’interno del PO Legno. Sempre a Laino,è stato possibile visitare la Chiesa di San Lorenzo, sito fondamentale del PO Cultura Alpina,teatro di un importante intervento di restauro della Cappella del Sacro Cuore e di numeroseindagini storico-artistiche e scientifiche per la ricostruzione della storia delle sue meravigliosedecorazioni a stucco. La sosta in questa chiesa è stata anche l’occasione per presentare aglioperatori turistici le guide ai quattro percorsi creati dal PO Cultura, che verranno distribuite apartire dal convegno finale del 10 aprile (ore 9:30, Aula Magna dell’Università degli Studidell’Insubria, Chiostro di Sant’Abbondio, Como). La creazione di questi percorsi storico-artistici mira ad un’ampia diffusione della conoscenza del patrimonio culturale non solo dellaValle Intelvi, ma di tutto il territorio compreso tra Lago di Como e Lago di Lugano,proponendo itinerari compatibili con un turismo sostenibile.

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A conclusione della giornata, il gruppo di partecipanti si è trasferito a Cernobbio per ladegustazione di “Happy Lake Time”, l’Aperitivo del Lago messo a punto nell’ambito del POFormazione Partecipata, alla scoperta dei sapori tipici locali.L’iniziativa di questa giornata ha permesso di diffondere la conoscenza dei risultati del PIT edè stato piacevole percepire lo stupore dei partecipanti davanti a quanto è stato realizzato inquesti anni grazie all’impegno dei numerosi Partner coinvolti. La speranza è che questi semigettati possano continuare a germogliare, crescere e, nel tempo, portare frutti tangibili allavalorizzazione del patrimonio locale.

La Valsolda e Brunella Gasperini

Qui di seguito il programma del convegno su Brunella Gasperini, "la scrittora" che tanto haamato la Valsolda da farne lo sfondo delle vicende narrate nei suoi romanzi, e che ivi è sepoltacon tutta la sua famiglia.La Biblioteca comunale "Antonio Fogazzaro" di Valsolda (CO) organizza il convegno"BRUNELLA GASPERINI: LA SCRITTORA" che si terrà a Valsolda il 17 e 18 maggio 2014,presso l'edificio scolastico in frazione Loggio. Il programma della due-giorni culturale prevede:SABATO 17 MAGGIO 2014ore 15,30 apertura del convegno, col saluto delle autorità. - Introduzione e breve biografia.

"LA MIA BRUNELLA" spazio riservato alla presentazione della propria Brunella da partedi tutte le ammiratrici ed ammiratori "dementi e non".BRUNELLA IN VALSOLDA: la testimonianza dei Valsoldesi che l'hanno conosciuta.BRUNELLA IN FAMIGLIA: la testimonianza dei parenti: Emilio, Bruna, ..ore 19.30 CENA LETTERARIA: tutti insieme a cena, a cura della Pro Loco di Valsoldanel locale a piano terra dell'edificio scolastico, con letture di brani di Brunella edaccompagnamento musicale con canzoni degli anni '60 e '70.

Pernottamento e prima colazione in una delle strutture convenzionateDOMENICA 18 MAGGIO 2014ore 09,30 PARLIAMO DI BRUNELLA CON:

Dialogo guidato con l'apporto delle professoresse:- Maria Teresa Giaveri: Brunella letteraria;- Marina Tommaso: la rivoluzione sottovoce;- Elena Rossi: la posta del cuore nell'era di internet- Novella Primo: temi e forme della narrazione breve in B. G.

ore 12.00 VALSOLDA PER BRUNELLA A S. Mamete, a cura dell'amministrazione comunale, intitolazione di uno spazio pubblico

a Brunella Gasperini.ore 12.30 Aperitivo a cura dell'amministrazione comunale.ore 13.00 Pranzo libero in uno dei ristoranti convenzionati.ore 15.00 Possibilità di visitare la casa di Brunella "la Darsena" e di vedere le altre sue

abitazioni in Valsolda in frazione Drano e Dasio, guidati da Emilio Robecchi.

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La Darsena di San Mamete

Il rapporto tra Valsolda e Brunella Gasperini nasce con l’eredità di una “darsena” a SanMamete, in un luogo già di per sé romantico, alla fine di un piccolo golfo, sulla striscia di terradepositata nei secoli dal fiume Soldo, che scorre placido a sinistra, la fronte rivolta ai tramontidietro il S. Salvatore di Lugano, sufficientemente discosta dalla strada, con gli alti alberi afrangere l’eco del pur ridotto traffico. L’edificio fu presto reso abitabile ed ampliato, ma rimaseben inserito nel panorama valsoldese, col suo discreto rosso mattone, che non disturba l’insiemedel paesaggio.E’ Brunella che fa di questo edificio semplice (locali 0, valore 0 c’era scritto nell’atto ereditario)il centro di molte delle vicende famigliari narrate nei suoi romanzi, portandolo così aconoscenza delle numerosissime lettrici in Italia e all’estero. La “Darsena” diventa il luogo delsogno, dove accadono piccole e straordinarie cose, fatti di vita quotidiana nelle quali ci si puòfacilmente identificare. E, per estensione, tutto San Mamete e la Valsolda sono coprotagonistidelle vicende umane e contribuiscono con i loro luoghi e personaggi ad arricchire i racconti.Luoghi e persone ispirano la narrazione, in una simbiosi inscindibile, sintesi che genera storie.Brunella conosceva bene l’animo umano, le aspirazioni, i sogni, ma soprattutto le difficoltà, lepaure, gli ostacoli. Nelle sue rubriche della cosiddetta “posta del cuore”, che tenneregolarmente per venticinque anni sul periodico Annabella “Ditelo a Brunella” e per numerosialtri anni ancora su Novella con “Lettere a Candida”, ebbe modo di affrontare molte tematichesociali e della condizione della donna, che poi diventarono oggetto di grandi battaglie politiche.Partecipò con decisione al dibattito, schierandosi apertamente, ma con garbo, senzaesasperazione, tanto che la sua fu definita “la rivoluzione sottovoce”. Ancora oggi il suo ricordoè vivo, non solo nei suoi contemporanei, ma riceve l’ammirazione di quante vengono in contattocon i suoi libri o conoscono la sua vicenda professionale. Sul social network più seguito, più di700 ammiratrici hanno costituito un gruppo, che quotidianamente cita i suoi scritti, ad oltretrent’anni dalla scomparsa. Molte persone, anche molto giovani e dall’estero, vengono inValsolda alla ricerca dei luoghi descritti da Brunella.

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Nei suoi diciotto romanzi c’è ampia traccia di San Mamete e di Valsolda, che si lega alla vacanzafuori città, dove “l’andar su” significava per la famiglia “andare al lago”, pausa di relax lontanodalla città, luogo del lavoro, dell’impegno, dello studio. Solo lei, Brunella, continuava a scrivere,in casa, in giardino, sul molo proteso nel lago, circondata dai numerosi e vari animali: cani, gatti,uccelli e persino una scimmietta.Forte è l’interazione delle persone con gli elementi del paesaggio, a cominciare dal cancellod’ingresso al giardino che, col suo cigolìo, segnala l’arrivo di un familiare; gli alberi maestosidietro casa, rifugio di persone, animali e pensieri in libera uscita. E poi il lago, le onde, il vento,la vecchia barca di legno, le avventure sulla sponda opposta disabitata, “la selva”, quasi terra dinessuno, sito ideale di pic-nic indisturbati; i cigni, pronti all’appuntamento quotidiano col panesecco, capaci di mobilitare i coniugi Gasperini in una notte di temporale a difesa dei tre cignettinel nido in mezzo al fiume, affiancati dal paese intero, sindaco in testa …Ci sarà anche un po’ di romanzo in tutto questo, senza le cadute nel melò, dal quale Brunellavoleva staccarsi, ma le vicende narrate evocano in tutti noi fatti realmente accaduti.Vi è poi l’aspetto intimo, proprio delle famiglie Gasperini, Robecchi, che a San Mameteavevano la possibilità di ritrovarsi facilmente, data la vicinanza delle loro abitazioni di vacanza,rinnovare le amicizie e rinfocolare le vecchie discussioni degli adulti, tutto ripreso nei romanzidell’inesauribile e solo apparentemente estraniata Brunella, rapita dal mondo della scrittura,qualunque cosa stesse accadendo intorno. E l’ultimo reciproco atto d’amore: tutta la famigliaGasperini riposa per sempre nel locale cimitero.

Giuseppe Gervasini

La “scrittora” Brunella Gasperini al lavoro

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La Beata Cristina da Porlezza – 4 ed ultima parte -«Et stava ley sola et faceva asperissima penitentia digiunando continuamente in pane

ed acqua, salvo la dominica. Et dal jovidì fin al sabato a nona non mangiava niente, ma bevevael venerdì, ad hora de la nona, uno poco de aceto per memoria de la passione de Messer JesùChristo. Lo quale aceto secundo che dissi ley medesma li pareva che excedesse ogni dulceza etsuavità. Tutta la nocte flagellava le sue carne cum discipline et colava la cera cola candela accesasu per la sua carne, a modo che se fa el lardo a tordi, dormiva su le tavole et teneva sotto la testauno zocho per piumazo (un ciocco per cuscino), portava una tonicheta sopra la carne nuda etcum uno mantello di sopra sempre andava coperta et may non se poteva vedere nel viso, etsemper discalza et assay altre penitentie, le quali la Ill.ma Signoria Vostra credo habia inteso.Et oltra questa haveva molta flagellatione dal demonio et battaglie.

«Et facta Pasqua se dispose ley et la compagna de andare al deserto ne la parte dasisi(di Assisi) dove quello ne sia sequito la ill.ma Sig.a Vostra molto meglio né informata che nuy.Non altro per questa. Ex sancta Justina extra opidum Mirandule, XIII aprilis MCCCCLVIII.Illustrissime Dominationis Vestre, f. servulus frater Pegrinus (sic) pergamensis cum ceterisfratribus suis».

Una terza lettera con notizie molto dettagliate venne da Como, dal monastero delleagostiniane della SS Trinità, dove Cristina risiedette per un po’ di tempo. Eccola, alla lettera, eper esteso.

«Illustrissima Dona Madona Blancha Maria per Dio gratia degnissima ducissa deMilano. Rengratiamo sommamente la vostra carità delle elemosine et bene dati. E Dio vehaverà ad remunerare per nuy indigne. Reverendissima madre de li religiosi habiamo intesoche voluntera e che ve sarebbe gratia sapere de la natione et vita spetiale de la religiosa delonostro ordine miser sancto Augustino, la quale è passata a Spoliti, unde alcuna cossa vescriverimo a laude de Dio et per vostra devotione. Avenga che la mane non sia sufficiente ascrivere pur de la millesima parte luna dela sua sanctità et penitentia, primo dico che essa fofigliola de uno medico che si chiama magistro Zovanino da Gotore, el quale steva a Layo pressoOxino (Gottro e Osteno, della parrocchia di Porlezza).

«Essa, siando seculare haveva nome Avostina, ma essa siando vestitanobilissimamente de seta et doro et dargento quanto sapeva domandare gli era facto. Et siandocosì pomposa una volta essa tochandogli Dio el core fo percossa de dolore et contrizione epensò infra ley dicendo questo smalto vale ben tanto, queste manege de brochato doro valetanto, questa socha de seta vale ben tanto, li quali ornamenti che li vendesse, se ne porebepascere tanti poveri et pensose de fare la penitentia de li soi peccati et de lassare lo mondo,cum le sue vanità et pompe et occultamente incomenzò a levarse de nocte et andare a prenderele catene deli cani e baterse in tanto che la persona remaneva negrissima da le batiture. Ethabiando cussì facto per certo tempo essa occultamente se partì et andò in uno monastero, lequale religiose sommamente lamaveno et essa desi-derava più de essere despresiata che amata.

«Se partì da questo monastero et andò in uno altro, et per non volere essere honoratane amata se mostrò essere mata et de non sapere parlare. Et dormiva sopra alquante fassine, etstava lì apresso a uno polaro (pollaio) in oratione, et da essa oratione la sua mente may non separtiva, et vene per caso che uno zovene la vite, et dicendo le done chel era mata, dissi questozovene questa è una bella mata. Et questa dissi infra se medesma: qui non è più da stare et separtì da lì occultamente et vene a Como et andò al hospitale de sancto Pantaleone et lì curavale immondizie de li poveri in cambio de le delicie chel haveva havuto siando seculare et da lìvenne al nostro monasterio et lì faxeva asperissima penitentia. Et disse quello che la confessavaa le nostre done che da la Magdalena in zà non era stata la simile: habiamo una schiava(coperta) dove essa dormiva, poxo questo ella aconzò sassoni grossi nudi sopra li quali essadormiva, la sua persona pareva martirizzata.

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«Zezunava quatro dì de la setemana in pane et aqua, ma volte assay specialmente lovenerdì non prendeva se non cinque bochoni de pane et purissima aqua. Et secundo che essamanifestò occultamente ad una dele nostre sorelle, ella steti uno venerdì da nona fino al sabatoda vespero che la non ebbe niuno sentimento de questo mondo. Et stando in extasi viti li misteriide la passione de Messer Jesù Christo, la quale continuamente meditava. Et molte volte erarapta, et portato lo suo spirito nel altro mondo. Et comenzò a fi (essere) visitata da zente etessa se imaginò de non volere questo honore et disse che la se voleva partire. Et se li fasemo latonicha la quale penso chel havesse in dosso quando passò da questa misera vita.

«Et quando essa se partì et la zonzete ad un certo ponte da passare, et essa nonhaveva da pagare quelli da la nave et andò uno pocho da parte e misese in oratione et subitoper virtù divina se trovò da là (dell’) aqua et andò a Roma. Là a Roma lavava li panni del altarede sancto Pietro et lì per suo cibo manducava sotto le banche de le scorse de li pomi, et non èancora un anno che uno suo confessore ne visitò per sua parte, da poy inzà che la fo monichase chiamò Soror Christina. La sua camisa si era lo zilizo, la sua vivanda si era condita de cenere,lo lavare de la faza si erano le lacrime, secundo che essa dissi, li pariva continuamente odire unavoce che dixeva penitentia, penitentia, penitentia. Et quanto bene a la sequitato questa voceper fino a la morte.

«Quanto più io scrivo de la sua sancta vita più me pare de scriverne. Questa si èancora quella che ha despresiato et conculcato lo mondo et è pervenuta al regno celestiale. Essainterceda per noy peccatori. Amen. Habiamo una sua carta in lo nostro monastero, per la qualeporisseno meglio intendere la sua conditione seculare, sel piacesse a la vostra Signoria devederla ge la manderemo però che sereve longo scrivere se se scrivesse tuta la sua conditioneet vita. Madre carissima, Dio ve conserve ne la sua gratia, el quale vive et regna in seculasecullorum Amen.

«Data ne lo convento del monastero de Santa Trinità nella vostra città de Como.Scripta per mane duna de le sorelle chiamata soror Prudentia, indigna serva de Dio. Deogratias. Amen».

Il duca di Milano, raccolte tutte queste informazioni, così rispondeva alla richiestadelle autorità di Spoleto, in data 24 maggio 1458.

«Magnifici amici nostri carissimi. Equo animo accepimus litteras MagnificentiarumVestrarum nobis superioribus diebus redditas, miracula nobis nonnulla nuntiantes que in obitoSororis Christine or-dinis sancti Augustini in illis civitate et partibus fuisse facta feruntur.Quorum causa corpus illius velut beatum atque gloriosum, ut scribetis, usque tunc sine maculaservabatur et pariter rogationes quo obinde fiunt intelleximus ut cum ipsa soror huius patrienostre dicatur oriunda, velimus originem suam diligenter perscrutari, Magnificentias Vestrasproinde faciendo certiores ut corpus illud valeat dignis honoribus venerari. Quare nos imprimisgaudentes quod omnipotens Deus noster hac tempestate nostra sibi hanc delegerit de hocgremio nostro Beatam esse velit. Et ob hoc divine gratias habentes Maiestati dicimusrespondentes quod nos una cum illustrissima domina Consorte nostra omnem nobis possibilempro origine illius assumendo operam dedimus. Et eo quidem maiorem dedit prelibata Ill.maConsors nostra quo religioni sancti Augustini summa afficiatur devotione. Et tandem multorumrellationem fidedignorum comperimus eam sororem Christinam alias Augustinam, in partibusnostris lacus Lugani, vel Proletiae, diocesis nostre civitatis Cumarum, ex patre Johanninomedico ortam fuisse, sed vitam pluribus in locis tum seculariter, tum religiose deduxisse. Qualisautem vita fuerit nunc ipso probatur exitu. Ea ipsa consors nostra litteris suis rem latius esplicatmagnificentiis vestris, prout cognovit nec non informationes quas habuit, eisdem suis litterismittit alligatas. Nos vero ipsa de causa rem ipsam breviori orationes absolvimus. Itaquequidquid de sorore ipsa a nobis cognitum est, ex litteris ipsis habebunt Magnificentie Vestre.Quas rogamus ut si aliqua interim miracula facta sint, nos velint litteris suis certiores efficere,ad sui beneplacita parati. Datum Mediolani die XXIIII maii MCCCCLVIII. F. FranciscusSfortia Vicecomes Dux Mediolani ecc… Papie Anglerieque Comes ac Cremone Dominus».

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Ecco una nostra traduzione della risposta del duca ai priori di Spoleto«Magnifici e carissimi amici, abbiamo ricevuto con piacere la vostra lettera dei giorni

scorsi, lettera che ci notificava i miracoli avvenuti in codesta città e località circonvicine subitodopo la morte della suora Cristina, dell’ordine agostiniano. A causa dei tanti suoi prodigi – tracui, come scrivete, quello del suo corpo che finora si conserva prodigiosamente senza alcunsegno di corruzione – e delle preghiere che si fanno ogni dove in suo onore, voi vorreste che,essendo detta suora, secondo quanto si dice, oriunda della nostra patria (ducato di Milano), noiindagassimo diligentemente sulle sue origini, dando con ciò alle Vostre Magnificenze quellacertezza per cui quelle spoglie possano essere venerate con giuste onoranze.

«Ci riempie di grande gioia il fatto che Dio onnipotente abbia voluto scegliersi inquesti nostri tempi, proprio nella nostra regione, questa beata. Per cui, rendendo grazie alladivina maestà, vi noti-fichiamo che, assieme alla nostra Ill.ma signora consorte, abbiamo fattotutto il possibile per venire a conoscenza delle sue origini. E ancor più s’è adoperata la nostracara e illustre consorte, essendo ella molto devota di S. Agostino. Finalmente, dalle relazioniavute da molte persone fededegne, abbiamo appreso che questa suor Cristina, alias Agostina,è originaria della nostra zona presso il lago di Lugano, e precisamente di Porlezza, della diocesidella nostra città di Como, nata dal medico di nome Giovannino. Essa però ha trascorso la suavita in tanti luoghi diversi, sia come secolare che come religiosa. E quale sia stata la suaesistenza, ora è provato da questi risultati (prodigiosi). La stessa nostra consorte vi spiegheràmeglio, secondo quanto sa e di cui è stata informata, nella sua lettera qui acclusa. Per questoscopo abbiamo anche pregato.

«Tutto quello che abbiamo potuto raccogliere a riguardo di questa suora, le VostreMagnificenze lo riceveranno con queste nostre lettere. Vi preghiamo, se eventualmenteavvenissero nel mentre altri miracoli, di volercene informare per lettera. Sempre a vostradisposizione. Dat. a Milano, il giorno XXIIII maggio MCCCCLVIII (24 maggio 1458). F.Francesco Sforza Visconti, Duca di Milano ecc. conte di Pavia ed Angera, signore di Cremona».

Concludendo. La Beata Cristina, chiamata “da Spoleto”, è in realtà AgostinaCamozzi, nata a Porlezza nel 1435, figlia del dottor Zanes Camozi (Giovanni Camozzi) deGotro, dell’antichissimo casato omonimo impiantatosi nella Pieve di Porlezza, abitante aOsteno, oriundo di Gottro, dove si conserva e si venera una reliquia (un metacarpo della manodestra) della nostra Beata, la cui festa liturgica si celebra il 14 febbraio.

FineVitale Scanu

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Eventi e Segnalazioni

Quanto vorremmo ricevere spesso lettere come questa!

Corsi di marmorino veneziano

Mi chiamo Enrico Trolese, sono un vostro iscritto da due anni circae appassionato dell'argomento sugli stuccatori lombardi e ticinesi,e quindi del vostro bellissimo sito Appacuvi.

In ogni palazzo con decorazioni importanti si scopre che gran partedei mostri sacri dell'arte dello stucco veneziano provenivanomisteriosamente dalle scuole Lombarde o, come si usa dire a Venezia, erano Ticinesi. Perchédico misteriosamente? Perché a Venezia pochi sanno come mai un’arte, cosiddetta veneziana,viene invece arricchita in maniera importante dall'arrivo in città degli stuccatori lombardi. Misto' quindi documentando anch'io e spero di venirvi a trovare presto, lavoro permettendo, percapire qualcosa in più. Avevo accennato telefonicamente al sig. Barelli (nostro Consigliere,n.d.r.) della mia professione, quella cioè di stuccatore veneziano e che ogni anno ad aprile tengodei corsi di marmorino veneziano proprio qua in centro storico. Ho preparato una locandinacon le date dei corsi e una parte del programma che, a richiesta, si può integrare, o andare avedere sul sito del Forum Calce Italiano www.forumcalce.it . Se questo può essere di interesseper le pagine di Appinforma, io vi allego la locandina che ho preparato. Ringraziandovi per ilvostro servizio reso agli appassionati vi porgo i miei più sentiti Saluti da Venezia.

Enrico TroleseAd aprile a Venezia centro storico si terranno due corsi per imparare a realizzare il veromarmorino veneziano. Una tecnica perduta ma con potenzialità di lavorazione anche nel piùmoderno dei contesti.Primo corso: 11- 12 – 13 Aprile 2014 Corso introduttivo di tre giorni per appassionati.- Introduzione alle tecniche basilari per poter creare un intonaco a calce, gestire la calce spentaed i corretti aggregati evitando l'uso di premiscelati, costosi e non gestibili nella decorazioneplastica.– Introduzione alla terminologia ed alla creazione del marmorino veneziano campionature diprova su tavelle e su parete.– L'uso corretto dei ferri del mestiere.– Come riconoscere il vero stucco venezianoLa scuola fornirà tuti gli attrezzi ed i materiali necessari.– Il costo di questo corso è di 280 euro.– Possibilità di alloggio, avvisando per tempo, costo contenuto ma da verificare.Secondo corso per: professionistiQuesto corso è orientato per artigiani o decoratori che vogliono migliorare la propria tecnicaapplicativa gestendosi la decorazione dall'inizio alla fine delle lavorazioni. Il corso parte dal 14al 19 di aprile 2014 tutti i giorni per l'intera giornata. Una full immersion che comprenderàanche il farsi i ferri del mestiere e poi tenerseli come propri. Il programma è molto vasto e tendealla formazione completa per poter operare a buoni livelli con materiali assolutamente naturalibiocompatibili e traspiranti, quale è la calce spenta ed il carbonato di calcio come aggregato.Per poter avere informazioni più dettagliate sul programma del corso, consultare il sito delForum Calce Italiano. Www.forumcalce.it Il costo di questo corso è di 1000 euro compresopernottamento a Venezia. Per ulteriori informazioni tel: 347 8520085 contattando il docentedel corso. Enrico Trolese -Stuccatore veneziano.

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Premio Internazionale di Letteratura “Città di Como”

A tutti gli amanti della letteratura: la PrimaEdizione del Premio Città di Como è pronta avarcare le soglie della scena culturale lariana. Condue Sezioni attribuite ai grandi scrittori delterritorio Alda Merini e Giuseppe Pontiggia, unospazio dedicato ai giovani e un prestigioso comitatod'onore, il concorso sta riscuotendo un notevolesuccesso con centinaia di partecipanti. C'è tempofino al 25 Aprile per iscriversi e mostrare il propriotalento. Cerimonia conclusiva il 21 giugno a VillaGallia. Ulteriori informazioniwww.premiocittadicomo.it ofacebook.com/premiocittadicomo

L’Associazione IUBILANTES ha vinto il prestigioso “Premio Europa Nostra”

Il Premio Europa Nostra/EU Prize for cultural Heritage / Europa Nostra awards 2014 volutodalla Commissione Europea è stato vinto, unica Associazione italiana, come ente di eccellenzaper l'attività pluriennale svolta per la tutela del patrimonio culturale europeo. Così cicomunicano:“Ritireremo il premio a Vienna, lunedì 5 maggio, dalle mani di Placido Domingo, presidentedi Europa Nostra, e in quel momento sapremo se avremo vinto anche uno dei sei “Grand Prix”in denaro in palio e..non basta! sapremo anche se avremo vinto il premio speciale "PUBLICCHOICE AWARD" riservato ai premiati che saranno stati più votati online.....!Perciò vota e fai votare IUBILANTES: clicca sul link sotto riportato (si può copiarenell’indirizzo di un browser) e ti si aprirà direttamente la pagina di voto...Potrai farci vincere 10.000 euro......segui le istruzioni...Sulla base di queste preferenze online, e sulla base di un proprio giudizio, la Giuria sceglieràinfatti anche i sei “Grand Prix” e sarebbe veramente bello che uno di questi arrivasse in Italia...ATTENZIONE: LA VOTAZIONE SI CHIUDE IL 20 APRILE!!!!” Youtube link:https://www.youtube.com/watch?v=KD1axtYPSR4&list=PLNc26k4M0SlNRNiW3yYm-YM3oLPYlpho0 Le ragioni del premio: http://www.europanostra.org/awards/143/

Un’immagine da San Pietroburgo(V. Peretto)