Corteccia Associativa
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Transcript of Corteccia Associativa
da Spurzheim, 1825
Frenologia
il cervello é suddiviso in tante regioni quante sono le caratteristiche psico-
logiche: più una facoltà é sviluppata, maggiore é il volume dell'area ce-rebrale corrispondente, che produce rilevatezze sulla superficie cranica
“… tutte le percezioni e tutti gli atti volontari
hanno la stessa sede negli organi cerebrali; la
facoltà di percepire, di concepire o di volere
non sono perciò che i diversi aspetti di una
facoltà essenzialmente unitaria.”
Flourens, 1823
Flourens (XIX secolo): teoria dei campi associati: le
funzioni cerebrali sono distribuite e gli emisferi
hanno un ruolo in tutte le funzioni
Jackson, y Cajal, Wernicke (XIX secolo): teoria del
connessionismo cellulare: le diverse funzioni
cerebrali sono a carico di aree cerebrali diverse,
interconnesse da vie nervose individuabili
Lashley (XX secolo): teoria dell’azione di massa: le
diverse funzioni cerebrali sono a carico dell’intera
corteccia cerebrale, e vengono perse
proporzionalmente all’estensione del danno
corticale (non alla localizzazione)
“… le suddivisioni tra le aree sono in gran parte
prive di senso, dal punto di vista anatomico, e
fuorvianti per quanto attiene alle presunte
suddivisioni funzionali della corteccia.”
Lashley, 1946
Oggi
Anche le funzioni cerebrali più complesse (funzioni
cognitive) sono in rapporto con l’attività
funzionale di aree cerebrali specifiche (intervento
integrato di aree a funzione diversa)
come vengono integrate le informazioni?
sono analizzate in serie o in parallelo?
in quali aree?
Corteccia associativa
aree associative: svolgono funzioni integrative
superiori (né puramente sensitive né puramente
motorie), di carattere associativo associano
l’ingresso sensoriale con l’uscita motoria
attraverso:
1. interpretazione delle informazioni sensoriali
2. associazione delle percezioni con esperienze
pregresse
3. concentrazione dell’attenzione
4. esplorazione dell’ambiente circostante
piccole lesioni delle aree associative corticali
possono produrre alterazioni comportamentali
inaspettatamente complesse
Cortecce sensoriali primarie analisi sensoriale
Aree associative unimodali integrazione sensoriale unimodale
Aree associative multimodali
sensoriali: integrazione sensoriale multimodale (localizzazione visuo-
spaziale; riconoscimento; attenzione; comprensione linguaggio)
motorie: integrazione motoria (controllo esecutivo, processi decisio-
nali, ragionamento, pianificazione motoria, produzione linguaggio)
Aree associative motorie programmi motori
Corteccia motoria primaria esecuzione movimenti
Aree associative multimodali
integrano diverse modalità sensoriali
collegano informazioni sensoriali con
programmazione del movimento
rappresentano i substrati anatomici di funzioni
cognitive superiori come pensiero cosciente,
percezione, attività motoria finalizzata
Lesioni: gravi deficit cognitivi
Aree associative multimodali
a) posteriore: (parieto-temporo-occipitale):
collega informazioni provenienti da modalità
diverse al fine di percezione, riconoscimento,
attenzione e comprensione linguaggio
b) limbica: (margine mediale di emisferi cerebrali):
comportamento emotivo e conservazione delle
tracce di memoria
c) anteriore: (prefrontale): controllo esecutivo,
processi decisionali, ragionamento, pianificazione
del movimento, produzione del linguaggio
Aree associative
area posteriore
Corteccia parietale posteriore
lesione: alterazione della consapevolezza della
struttura e delle dimensioni del corpo e dello
spazio che lo circonda
Disturbi dell’attenzione: incapacità di percepire e
prestare attenzione agli oggetti o al proprio corpo
(sindrome di negligenza controlaterale per lesioni
emisfero dx)
Studi sulle scimmie: i neuroni parietali ricevono
informazioni visive e somatiche e indirizzano
sguardo e comportamento esplorativo verso
stimoli nell’emicampo visivo controlaterale
Aree associative
area posteriore
Corteccia temporale
lesione: disturbi della capacità di riconoscimento:
deficit di riconoscimento ed identificazione degli
stimoli, in particolare quelli complessi, cui si presta
attenzione. I pazienti avvertono la presenza di uno
stimolo ma non sono in grado di dire di cosa si
tratti (agnosie)
Studi sulle scimmie: alcuni neuroni temporali
presentano risposte correlabili con il
riconoscimento di stimoli specifici (es. facce)
Aree associative
corteccia limbica
duplice funzione:
a) espressione emotiva
b) formazione delle tracce mnemoniche
le aree associative del lobo temporale mediale
(con ippocampo) ricevono informazioni da tutte le
aree associative controllo del flusso delle
attività cognitive analisi dei diversi aspetti
dell’evento evento ricordato come
esperienza coerente
Aree associative
area anteriore
Corteccia prefrontale
Lesione: alterazione di:
a) processi di controllo esecutivo
b) valutazione degli eventi
c) pianificazione del comportamento futuro,
capacità di compiere valutazioni a lungo termine
d) mantenimento ed organizzazione delle tracce
mnemoniche da utilizzare in attività future
Studi sulle scimmie: i neuroni della corteccia
dorsolaterale scaricano da quando l’animale ha
preso la decisione di effettuare un’azione fino a
quando non l’ha effettuata (neuroni deputati alla
pianificazione)
Aree associative
organizzazione:
1) le informazioni sensoriali sono analizzate da vie
diverse, in parallelo, attraverso cortecce sensitive
primarie, associative unimodali, fino a multimodali
posteriori (parietale posteriore e temporale)
2) le informazioni sensoriali dello stesso evento
relative a modalità diverse convergono in aree
corticali che le integrano in evento polisensoriale
3) le aree posteriori che analizzano le diverse
modalità sensoriali sono strettamente
interconnesse con le aree anteriori responsabili di
pianificazione motoria, che trasformano intenzioni
relative a futuri comportamenti in risposte motorie
concrete
Analisi in parallelo delle informazioni sensoriali
somato-
sensoriali
visive
uditive
corteccia sensitiva corteccia associativa corteccia associativa
primaria unimodale multimodale
somato-
sensoriali
visive
uditive
Le informazioni sensoriali convergono in aree
associative multimodali
viene costruita una rappresentazione interna dello stimolo,
in rapporto con comportamento successivo
Le informazioni arrivano alle aree associative
anteriori, responsabili della pianificazione motoria
le informazioni analizzate dalle aree polimodali prefrontali
adibite alla pianificazione motoria passano alle aree
premotorie dove sono i programmi motori, attuati tramite
proiezioni a corteccia motoria
Le aree associative anteriori sono responsabili
della pianificazione motoria
corteccia prefrontale: i neuroni scaricano in concomitanza
con comportamenti motori diversi ma correlati tra loro; gli
atti motori prodotti dipendono da caratteristiche di scarica
di grandi reti neuronali
corteccia premotoria: i neuroni si attivano durante la
preparazione del movimento
lesione: incapacità di usare gli arti controlaterali anche se
non sono paralizzati (aprassia cinetica)
riceve da: 1) nuclei VA e VL del talamo
2) corteccia somatosensitiva primaria e
corteccia associativa parietale
3) corteccia associativa prefrontale
Corteccia cerebrale
6 strati
Ciascuno strato
contiene cellule che
si differenziano per:
• densità
• dimensioni
• forma
• afferenze
• efferenze
Corteccia cerebrale
allocortex
Isocortex
(90-95%)
Connessioni intra- ed inter-corticali
Circuiti corticali: caratteristiche generali
1) ogni strato ha una fonte preferenziale di afferenze e un
bersaglio preferenziale per le efferenze
2) ogni area ha connessioni:
a) sul piano verticale (connessioni colonnari)
b) sul piano orizzontale (connessioni laterali)
3) cellule funzionalmente analoghe si dispongono a
formare colonne che attraversano tutti gli strati
4) gruppi di cellule con funzioni simili in specifici strati di
diverse aree corticali sono connessi tra loro da assoni
orizzontali di interneuroni intrinseci
Caratteristiche peculiari della
corteccia associativa
Afferenze principali da:
1) 3 nuclei talamici:
a) pulvinar (a corteccia parietale)
b) n. laterali posteriori (a corteccia temporale)
c) n. mediali dorsali (a corteccia frontale)
(informazioni sensitive e motorie già elaborate da
aree sensitive e motorie primarie)
2) altre aree corticali: connessioni cortico-corticali:
a) omolaterali (sensoriali, associative, motorie)
b) controlaterali (connessioni interemisferiche)
3) vie a proiezione diffusa (DA, 5HT, NA, ACh)
Connessioni della corteccia associativa
Corteccia associativa anteriore (prefrontale): controllo esecutivo, processi
decisionali, ragionamento, pianificazione del
movimento, mantenimento ed organizzazione delle
tracce mnemoniche per utilizzarle nelle attività che
si intendono compiere, produzione del linguaggio
limbica: aspetti emozionali e motivazionali del
comportamento; memoria
posteriore (parieto-temporo-occipitale):
integrazione modalità sensitive diverse; riconosci-
mento; attenzione; comprensione del linguaggio
Corteccia associativa anteriore (prefrontale)
Corteccia prefrontale
Lobo frontale esteso nei primati, con particolare
sviluppo della corteccia prefrontale, che ha
peculiare organizzazione negli esseri umani
(porzione dorsolaterale)
Elevato numero di aree citoarchitettoniche e di
funzioni
Implicata nel mantenimento della
“personalità” dell’individuo
Corteccia prefrontale superficie laterale superficie mediale
superficie
orbitofrontale
dorsolaterale ventromediale
Connessioni della corteccia prefrontale
Riceve da (e proietta a):
1) talamo: MD(80%), pulvinar
dorsolaterale: da regioni importanti per controllo motorio e ricompense (TVA)
ventromediale: da regioni implicate in arousal ed emozioni (amigdala)
2) cortecce sensoriali secondarie informazioni elaborate, oggetti complessi (volti, animali, strumenti,…cort. temp. inferiore)
3) corteccia parietale posteriore
4) ippocampo (dl), amigdala (vl), area tegmentale
ventrale (vl)
Proietta direttamente a ipotalamo
gangli della base
Corteccia prefrontale: pianificazione dei
comportamenti e loro esecuzione
Lesione: difficoltà a produrre comportamenti
complessi ed adeguati alle circostanze
Hirtzig e Frisch, 1860 (cane): no deficit motori; alterazioni
comportamentali
Bianchi, inizio 1900 (cane, scimmia): lesioni bilaterali:
incapacità di utilizzare esperienza passata per guida azioni
future, deficit iniziativa, perdita comportamento coerente
Jacobson, 1935 (scimmia): lesione orbitofrontale: alterazioni
delle risposte emozionali, manca ira quando non riceve
premio atteso dopo esecuzione di un compito, riduzione
aggressività
Leucotomia transorbitale
Proposto da E. Moniz
Indicato per: psicosi,
depressione, nevrosi,
ansia
Ipotesi: presenza nella
regione frontale di
circuiti ripetitivi ed
iperattivi
Efficace per diverse patologie, ma genera appiattimento emozionale, perdita componente emozionale dei pensieri; comparsa
comportamenti inappropriati, abbassamento standard morali