Matteo Renzi a “Vita” Grande festa alla Campazzo! · I detenuti di Rebibbia alla Bocconi 9 ......

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ANNO XVIII NUMERO 06 GIUGNO 2014 VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD Giornale dell’Associazione Milanosud !"$%" "$’ #$ " %# %’ " "# && &% %"%"# %%# "+ % !"#!"#’"#!$"’’ Casa: disdetta dal Comune la convenzione con Aler 3 Strategie per un Parco Sud pulito 6 Solidarietà: arriva il Banco alimentare di Gratosoglio 8 I detenuti di Rebibbia alla Bocconi 9 “Cascine e borghi della zona 5” alla biblioteca Chiesa Rossa 11 Centro Carraro, a giugno i lavori 12 Ragazzi, torna “La bella estate”! 13 Concerti, eventi e rubriche 14-15 ALL’INTERNO !$ "$ )# % (" ’# # &’% #%’ $%#(*#" $%#$% %"**!# &’ #!$""# %"# &’%"# "%&&# ! ## M entre cominciano ad arrivare i primi racconti dei partecipanti più solerti del IV Concorso let- terario Milanosud, presentiamo la giu- ria popolare proposta dalla Biblioteca Chiesa Rossa, che affiancherà con un proprio premio in libri – poteva essere diversamente per una biblioteca? – la giuria degli ”esperti”. Pasquale La Torre Continua a pag. 2 U na delle più praticate letture della stra- ripante vittoria del Partito democratico è riassunta dallo slogan: è rinata la Demo- crazia Cristiana. Una interpretazione che trova singolarmente concordi avversari da destra e da sinistra di Matteo Renzi. I primi, nel (presunto) profilo neocentrista e a-ideologico del primo mini- stro fiorentino trovano ampi motivi se non di consolazione almeno di attenuazione della portata della propria sconfitta; per i secondi l’affermazione plebiscitaria è dovuta alla se- poltura dei tratti più caratteristici della sini- stra tradizionale. Partito interclassista Una democristiana di lungo corso come l’ex ministro Maria Pia Garavaglia ha sintetizzata la propria soddisfazione con la battuta: “È ri- nato il partito interclassista”. E l’irrequieto Marco Follini, che era uscito neanche un anno fa dal Pd, perché aveva un “profilo socialista”, sembra essersi ricreduto se è vero che ha detto: “È la vittoria della Democrazia Cristiana”. Certamente per definire la fisionomia del par- tito democratico occorre minor sbrigatività, ma è vero che oggi più che mai per compren- dere la linea di condotta di questo partito non si può prescindere dalla personalità del suo leader. C’è nel ripescare dall’archivio politico italiano la nozione e il marchio della Demo- crazia Cristiana il non mai dismesso vezzo di leggere la storia come un ciclico ripetersi di eventi, con una semplicistica rielaborazione della teoria vichiana dei ricorsi. Ma c’è almeno un dato che contraddice l’equiparazione fra il Pd renziano e la Demo- crazia Cristiana. La vecchia Dc si è sempre sottratta alla logica dell’uomo solo al co- mando (non avvenne neppure con De Ga- speri). Piero Pantucci Continua a pag. 10 Analisi dopo il 25 maggio Le ragioni di una vittoria A un marciapiede di di- stanza dalla moschea di via Quaranta e a qual- che centinaio di metri dal Cor- vetto, lo storico quartiere della mala che oggi a fronte di una cattiva fama, difficile da scrol- larsi di dosso, rappresenta uno dei più vivaci laboratori sociali d’Italia. È qui, lungo la circon- vallazione più esterna di Mi- lano (quella della 95, per intenderci), che “abita” la re- dazione di uno dei progetti edi- toriali più originali del panorama italiano. Quello di Vita (magazine mensile e por- tale internet: www.vita.it), da vent’anni - è stato fondato da Riccardo Bonacina nell’ottobre del 1994 - il punto di riferi- mento italiano dell’informa- zione sul sociale e sul non profit. Il vero cuore di Vita è il suo comitato editoriale, 65 organizzazioni di primo e secondo livello fra le più importanti in Italia, che sono l’editore principale di una testata realmente indipen- dente. Organizzazioni che lo scorso 20 maggio, il premier Matteo Renzi, accompagnato dal sottosegretario al Wel- fare con delega al Terzo settore, Luigi Bobba, ha voluto incontrare di persona proprio in via Marco D’Agrate, 43 (la sede di Vita) per illustrare il suo progetto di riforma sul Terzo settore, annunciato una settimana prima. Un percorso che si chiuderà il 27 giugno, quando il pac- chetto approderà in Consiglio dei ministri, mentre la consultazione pubblica è aperta fino al giorno 13 (per contribuire scrivere a terzosettorelavoltabuona@la- voro.gov.it). Il testo della bozza di legge quadro ha in buona parte re- cepito le indicazioni raccolte nella piattaforma InMovi- mento (http://inmovimento.civi.ci/), lanciato da Vita, a cui hanno contribuito sinora circa 200 associazioni, vo- lontari ed esperti. L’appuntamento era fissato per le 8.45. L’incontro è incominciato qualche minuto dopo. Il con- fronto, che si è tenuto a porte chiuse e riservato ai presidenti delle associa- zioni del Comitato, è stato trasmesso in diretta streaming e coperto anche con un livetwitting su @vitanonprofit e @vitadiretta con l’hashtag #renzia- tupertu oltre che sul canale facebook della testata. «Io sono qui a Vita non per un tributo, questo non è un omaggio, sono qui per costruire un pezzo di futuro in base al- l’idea che abbiamo dell’Italia», ha esor- dito Renzi nella replica agli interventi di alcuni dei partecipanti. «Noi il 27 giugno andiamo in Consiglio dei mini- stri con una testo, ma è chiaro che guardando alcuni volti e alcune facce qui da voi, mi viene da dire che se non impostiamo un ragionamento sulla sa- nità la riforma è monca, e lo stesso vale per la scuola e il servizio civile. La que- stione educativa è centrale nel Paese, è di questo che vorrei discutere con voi». Quindi l’Expo. «Da lettore di Vita - ha continuato il presidente del Con- siglio - dico che l’Expo deve comprendere anche il nodo della fame del mondo, ci sono 827 milioni di persone che sono a rischio di fame, poi ci sono 1,1 miliardi di obesi. Questo non può più essere, c’è qualcosa che non va. Dob- biamo intervenire. anche a livello culturale, partendo dalle scuole. Il tema dell’Expo deve avere anche una va- lenza educativa». Quindi l’annuncio: in autunno Milano ospiterà un vertice europeo sul non profit. «Dico a Gigi Bobba che sarebbe una buona idea se noi proprio a Milano utilizzassimo il semestre di presidenza italiana per rac- contare le best practices del settore. Un appuntamento del semestre a ottobre-novembre sul Terzo settore, altri- menti detto primo», ha chiosato Renzi, chiudendo il suo intervento. Per chi fosse interessato nei giorni scorsi su vita.it è stato lanciato un canale speciale in cui sono con- vogliati tutti i contributi di politici, esperti e dirigenti del non profit sulla riforma. Stefano Arduini Continua a pag. 3 Il 20 maggio scorso in via Marco D’Agrate Matteo Renzi a “Vita” Il presidente del Consiglio illustra nella sede del magazine del no profit e del sociale il progetto di legge per il Terzo settore D omenica 25 maggio, giorno di elezioni europee ma non solo. In zona, come tutti gli anni, si è celebrata la festa organizzata dal Comitato Parco Ti- cinello. Scontata e rituale? Nien- t’affatto, questa volta c’era un motivo in più per festeggiare, in allegria. Finalmente, dopo de- cenni, si stanno concretizzando i progetti: la messa in sicurezza della cascina, sede dell’azienda agricola Campazzo (“cuore” del Ticinello, che ha ospitato la festa), la pista ciclabile che passa sulla via Dudovich, i piani di forestazione su un primo lotto di sei ettari. Giovanna Tettamanzi Continua a pag. 4 Ticinello: naugurati i primi sei ettari di verde Grande festa alla Campazzo! G ratosoglio, in particolare la parte Sud, è un quartiere che vive indubbiamente una si- tuazione difficile, principalmente per responsabilità di Aler, proprietaria di quasi la totalità degli edifici. A parte le sistemazioni avvenute con il con- tratto di quartiere per la zona Nord, il resto dei palazzi versa in una condi- zione di estremo degrado, a causa di manutenzioni che non arrivano e al- loggi vuoti od occupati abusivamente. A questa situazione si aggiungono i problemi legati agli effetti della crisi economica, alla sicurezza, alla pre- senza della Casa Gialla che ospita i senza tetto. Una china preoccupante a cui tentano di opporsi le moltissime associazioni sociali e sportive presenti sul territorio (a pag. 5, parliamo di una bellissima esperienza di banco alimentare) le parrocchie, i centri di aggregazione pubblici e il Consiglio di Zona, nel suo ruolo di coordinamento e stimolo verso Palazzo Marino. Stefano Ferri Continua a pag. 3 Intanto apre la nuova Casa delle Associazioni: si cercano gli arredi Gratosoglio al buio, oltre il 30 per cento dei lampioni non va Fermi ancora i lavori sugli edifici Aler, ma a breve dovrebbero partire quelli per l’accoglienza dei senza tetto alla Casa Gialla L’architetto Salvetat illustra il progetto del Comune per il Parco Ticinello.

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ANNO XVIII NUMERO 06 GIUGNO 2014 VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD

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Casa: disdetta dal Comune la convenzione con Aler

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Strategie per un Parco Sud pulito6

Solidarietà: arriva il Bancoalimentare di Gratosoglio

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I detenuti di Rebibbia alla Bocconi 9

“Cascine e borghi della zona 5”alla biblioteca Chiesa Rossa

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Centro Carraro, a giugno i lavori12

Ragazzi, torna “La bella estate”!13

Concerti, eventi e rubriche14-15

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Mentre cominciano ad arrivare iprimi racconti dei partecipantipiù solerti del IV Concorso let-

terario Milanosud, presentiamo la giu-ria popolare proposta dalla BibliotecaChiesa Rossa, che affiancherà con unproprio premio in libri – poteva esserediversamente per una biblioteca? – lagiuria degli ”esperti”.

Pasquale La TorreContinua a pag. 2

Una delle più praticate letture della stra-ripante vittoria del Partito democratico

è riassunta dallo slogan: è rinata la Demo-crazia Cristiana. Una interpretazione che trova singolarmenteconcordi avversari da destra e da sinistra diMatteo Renzi. I primi, nel (presunto) profiloneocentrista e a-ideologico del primo mini-stro fiorentino trovano ampi motivi se non diconsolazione almeno di attenuazione dellaportata della propria sconfitta; per i secondil’affermazione plebiscitaria è dovuta alla se-poltura dei tratti più caratteristici della sini-stra tradizionale.

Partito interclassistaUna democristiana di lungo corso come l’exministro Maria Pia Garavaglia ha sintetizzatala propria soddisfazione con la battuta: “È ri-nato il partito interclassista”. E l’irrequietoMarco Follini, che era uscito neanche un annofa dal Pd, perché aveva un “profilo socialista”,sembra essersi ricreduto se è vero che ha detto:“È la vittoria della Democrazia Cristiana”. Certamente per definire la fisionomia del par-tito democratico occorre minor sbrigatività,ma è vero che oggi più che mai per compren-dere la linea di condotta di questo partito nonsi può prescindere dalla personalità del suoleader. C’è nel ripescare dall’archivio politicoitaliano la nozione e il marchio della Demo-crazia Cristiana il non mai dismesso vezzo dileggere la storia come un ciclico ripetersi dieventi, con una semplicistica rielaborazionedella teoria vichiana dei ricorsi. Ma c’è almeno un dato che contraddicel’equiparazione fra il Pd renziano e la Demo-crazia Cristiana. La vecchia Dc si è sempresottratta alla logica dell’uomo solo al co-mando (non avvenne neppure con De Ga-speri).

Piero PantucciContinua a pag. 10

Analisi dopo il 25 maggio

Le ragioni di una vittoria

Aun marciapiede di di-stanza dalla moschea divia Quaranta e a qual-

che centinaio di metri dal Cor-vetto, lo storico quartiere dellamala che oggi a fronte di unacattiva fama, difficile da scrol-larsi di dosso, rappresenta unodei più vivaci laboratori socialid’Italia. È qui, lungo la circon-vallazione più esterna di Mi-lano (quella della 95, perintenderci), che “abita” la re-dazione di uno dei progetti edi-toriali più originali delpanorama italiano. Quello diVita (magazine mensile e por-tale internet: www.vita.it), davent’anni - è stato fondato daRiccardo Bonacina nell’ottobredel 1994 - il punto di riferi-mento italiano dell’informa-zione sul sociale e sul non profit. Il vero cuore di Vita èil suo comitato editoriale, 65 organizzazioni di primo esecondo livello fra le più importanti in Italia, che sonol’editore principale di una testata realmente indipen-dente. Organizzazioni che lo scorso 20 maggio, il premierMatteo Renzi, accompagnato dal sottosegretario al Wel-fare con delega al Terzo settore, Luigi Bobba, ha volutoincontrare di persona proprio in via Marco D’Agrate, 43(la sede di Vita) per illustrare il suo progetto di riformasul Terzo settore, annunciato una settimana prima. Unpercorso che si chiuderà il 27 giugno, quando il pac-chetto approderà in Consiglio dei ministri, mentre laconsultazione pubblica è aperta fino al giorno 13 (percontribuire scrivere a [email protected]). Il testo della bozza di legge quadro ha in buona parte re-cepito le indicazioni raccolte nella piattaforma InMovi-mento (http://inmovimento.civi.ci/), lanciato da Vita, acui hanno contribuito sinora circa 200 associazioni, vo-lontari ed esperti. L’appuntamento era fissato per le 8.45.L’incontro è incominciato qualche minuto dopo. Il con-

fronto, che si è tenuto a porte chiusee riservato ai presidenti delle associa-zioni del Comitato, è stato trasmessoin diretta streaming e coperto anchecon un livetwitting su @vitanonprofite @vitadiretta con l’hashtag #renzia-tupertu oltre che sul canale facebookdella testata. «Io sono qui a Vita non per un tributo,questo non è un omaggio, sono qui percostruire un pezzo di futuro in base al-l’idea che abbiamo dell’Italia», ha esor-dito Renzi nella replica agli interventidi alcuni dei partecipanti. «Noi il 27giugno andiamo in Consiglio dei mini-stri con una testo, ma è chiaro cheguardando alcuni volti e alcune faccequi da voi, mi viene da dire che se nonimpostiamo un ragionamento sulla sa-nità la riforma è monca, e lo stesso valeper la scuola e il servizio civile. La que-stione educativa è centrale nel Paese,

è di questo che vorrei discutere con voi». Quindi l’Expo.«Da lettore di Vita - ha continuato il presidente del Con-siglio - dico che l’Expo deve comprendere anche il nododella fame del mondo, ci sono 827 milioni di persone chesono a rischio di fame, poi ci sono 1,1 miliardi di obesi.Questo non può più essere, c’è qualcosa che non va. Dob-biamo intervenire. anche a livello culturale, partendodalle scuole. Il tema dell’Expo deve avere anche una va-lenza educativa». Quindi l’annuncio: in autunno Milanoospiterà un vertice europeo sul non profit. «Dico a GigiBobba che sarebbe una buona idea se noi proprio a Milanoutilizzassimo il semestre di presidenza italiana per rac-contare le best practices del settore. Un appuntamentodel semestre a ottobre-novembre sul Terzo settore, altri-menti detto primo», ha chiosato Renzi, chiudendo il suointervento. Per chi fosse interessato nei giorni scorsi suvita.it è stato lanciato un canale speciale in cui sono con-vogliati tutti i contributi di politici, esperti e dirigenti delnon profit sulla riforma.

Stefano ArduiniContinua a pag. 3

Il 20 maggio scorso in via Marco D’Agrate

Matteo Renzi a “Vita”Il presidente del Consiglio illustra nella sede del magazinedel no profit e del sociale il progetto di legge per il Terzo settore

Domenica 25 maggio, giornodi elezioni europee manon solo. In zona, come

tutti gli anni, si è celebrata la festaorganizzata dal Comitato Parco Ti-cinello. Scontata e rituale? Nien-t’affatto, questa volta c’era unmotivo in più per festeggiare, inallegria. Finalmente, dopo de-cenni, si stanno concretizzando

i progetti: la messa in sicurezzadella cascina, sede dell’aziendaagricola Campazzo (“cuore” delTicinello, che ha ospitato lafesta), la pista ciclabile chepassa sulla via Dudovich, i pianidi forestazione su un primo lottodi sei ettari.

Giovanna TettamanziContinua a pag. 4

Ticinello: naugurati i primi sei ettari di verde

Grande festaalla Campazzo!

Gratosoglio, in particolare laparte Sud, è un quartiere chevive indubbiamente una si-

tuazione difficile, principalmente perresponsabilità di Aler, proprietaria diquasi la totalità degli edifici. A partele sistemazioni avvenute con il con-tratto di quartiere per la zona Nord, ilresto dei palazzi versa in una condi-

zione di estremo degrado, a causa dimanutenzioni che non arrivano e al-loggi vuoti od occupati abusivamente.A questa situazione si aggiungono iproblemi legati agli effetti della crisieconomica, alla sicurezza, alla pre-senza della Casa Gialla che ospita isenza tetto. Una china preoccupantea cui tentano di opporsi le moltissime

associazioni sociali e sportive presentisul territorio (a pag. 5, parliamo diuna bellissima esperienza di bancoalimentare) le parrocchie, i centri diaggregazione pubblici e il Consiglio diZona, nel suo ruolo di coordinamentoe stimolo verso Palazzo Marino.

Stefano FerriContinua a pag. 3

Intanto apre la nuova Casa delle Associazioni: si cercano gli arredi

Gratosoglio al buio, oltre il 30per cento dei lampioni non vaFermi ancora i lavori sugli edifici Aler, ma a breve dovrebberopartire quelli per l’accoglienza dei senza tetto alla Casa Gialla

L’architetto Salvetat illustra il progetto del Comune per il Parco Ticinello.

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Associazione socio culturale ���������editore dell’omonimo giornale.Registrato al n. 744,- Novembre 1997 - Trib. Milano - ROC. n. 19637Via Santa Teresa, 2/A - 20142 Milano

telefono: +39 02 84 892 068 sito web: www.milanosud.it Facebook: MilanoSudemail: [email protected]

Direttore Responsabile: Stefano FerriVicedirettore: Giovanna Tettamanzi

Redazione: P. Cossu, T. Galvanini, R. Iacono, MT. Mereghetti, L. Miniutti, A. Muzzana, C. Muzzana, P. Piscone

Impaginazione e Art directing: F. De Melis, E. Paci, A. Rubagotti.Hanno collaborato:S. Arduini, L. Audia, D. Buriol, S. Causa-rano, C. Colombetti, C. Daneo, G. Fontana, P. Grilli, L. Gerosa, P. La Torre, A. Lanzi, G. Lippoli, N. Mondi,E. Paci, P. Pantucci, R. Tammaro, F. Ternelli, C. ZampagniFotografie: A. Mola, G. PerottiIllustrazioni: L. Muzzi, F. Portinari Raccolta Pubblicità:Sergio Devecchicceellll.. ++3399 334499 4400 6677 118844 e-mail: [email protected]

Stampa MARTANO EDITRICE S.r.l. - Via Santi, 13 - PADERNO DUGNANO (MI)P. IVA 02523870752Tiratura 18.000 copie e oltre 3.800 inviipersonalizzati tramite e-mailProssima uscita: 8 luglio 2014

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1.Il tema del concorso è: “Una storia nel cas-setto”. Ogni autore potrà partecipare con un soloracconto inedito in lingua italiana e non pre-miato in altri concorsi, di lunghezza compresatra 5.000 e 10.000 battute (spazi inclusi).2. Il concorso è aperto a tutti, con esclusione deiparenti di primo e di secondo grado dei membridella giuria.3. Ogni racconto dovrà pervenire entro e non oltreil 15 luglio 2014, in un plico contenente:a. Cinque copie cartacee, dattiloscritte, anonimee titolate.b. Una copia su cd-rom o dvd, con lo scritto in for-mato testo (preferibilmente in Word).c. Una busta chiusa riportante i dati dell’autore(nome e cognome, indirizzo, telefono, indirizzoe-mail, titolo dell’opera).d. Una busta contenente la quota di partecipa-zione.4. Le opere partecipanti dovranno essere conse-gnate o inviate a: a. Milanosud (via S. Teresa 2/A, 20142, Milano, ilmartedì e il giovedì dalle 16 alle 18).

b. Biblioteca Chiesa Rossa (via San DomenicoSavio 3, 20142 Milano).c. Libreria del Corso (corso San Gottardo 35,20136, Milano).5. Ogni autore potrà partecipare al concorso ver-sando un pagamento di 10 euro per i diritti di se-greteria, al momento della consegna deglielaborati o all’interno della busta inviata.6. I racconti che non rispettano le caratteristicherichieste saranno esclusi dal concorso, senzaalcun obbligo di comunicazione da parte dell’or-ganizzazione.7. L’organizzazione comunicherà i nomi dei clas-sificati, ma non fornirà valutazioni su tutte leopere in concorso. Non saranno prese in consi-derazione richieste di giudizi o pareri.8. Gli elaborati pervenuti non saranno restituitie non verranno riconosciuti i diritti di copyright. 9. L’Associazione Milanosud pubblicherà un librocontenente i primi dieci racconti classificati, cheverrà posto in vendita dall’associazione.10. Tutti i partecipanti al concorso rinunciano,contestualmente all’invio dei racconti, al ricono-

scimento dei diritti d’autore a qualsiasi titolo.11. Il giudizio della giuria è insindacabile. Gli or-ganizzatori e la giuria del concorso non si assu-mono la responsabilità per eventuali, deprecabiliplagi.12. Con la partecipazione al Premio, gli interes-sati autorizzano il trattamento dei propri datipersonali che saranno trattati per l’iniziativa inprogramma nel rispetto del Dlgs. 196/2003 e suc-cessivi aggiornamenti.13. La partecipazione al concorso implica l’ac-cettazione del presente regolamento.

Premio specialeBiblioteca Chiesa Rossa1. Partecipando al Premio Milanosud, si accon-sente implicitamente a partecipare anche al Pre-mio Biblioteca Chiesa Rossa.2. I racconti verranno messi a disposizione degliutenti della biblioteca che volontariamente leg-geranno e daranno una valutazione dei racconti.3. La valutazione e la classifica del Premio Bi-blioteca sono separate dal Premio Milanosud, ma

la premiazione avverrà nel corso dello stessoevento.4. Con la partecipazione al Premio, gli interessatiautorizzano il trattamento dei propri dati perso-nali che saranno trattati per l’iniziativa in pro-gramma nel rispetto del Dlgs. 196/2003 esuccessivi aggiornamenti.5. La partecipazione al concorso implica l’accet-tazione del presente regolamento.

Premi MilanosudPrimo premioTraduzione in spagnolo del racconto e pubblica-zione sul blog “La Mirada del Gato” (Sponsor Tick Translations®)Abbonamento per 2 persone a 5 concerti per laStagione 2014-2015 presso l’Auditorium(Sponsor LaVerdi)Secondo premioAbbonamento per 2 persone alla stagione tea-trale 2014-2015 da parte del Teatro RinghieraTerzo premioAbbonamento per 2 persone alla stagione tea-

trale e cinematografica 2014-2015 da parte delcentro Asteria.

Ai primi dieci classificati verrà rilasciato un at-testato di partecipazione e una copia della pub-blicazione della raccolta di racconti.

Premi BibliotecaAi primi tre classificati sarà consegnata una se-lezione di libri, oltre alla pubblicazione del librodei primi 10 racconti classificati.

Ai primi dieci autori classificati verrà rilasciatoun attestato di partecipazione e una copia dellapubblicazione della raccolta di racconti, edita daMilanosud.

PremiazioneLa cerimonia della premiazione avverrà alla finedi settembre (data da stabilirsi) presso la Biblio-teca Chiesa Rossa.Per ulteriori informazioni, inviare una e-mail alseguente indirizzo: [email protected]

Regolamento IV Premio letterario Milanosud������������������

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Via F. Brioschi 52 - 20141 Milano

dal martedì al venerdì ore 9/20, sabato ore 9/18

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Tel. 02 84 48 89 34 71

email: [email protected] www.brioschiestetica.it

Segue dalla prima«Lo scopo primario è quello di confrontareil giudizio di lettori/scrittori professionalicon il gusto del lettore medio, anche qua-lificato, ma spesso solo fruitore finale dellascrittura – ha spiegato Pasquale La Torre,direttore della Biblioteca Chiesa Rossa,membro della giuria degli “esperti” e idea-tore di quella “popolare”. Il secondo obiet-tivo che ci siamo posti con la giuriapopolare è favorire la conoscenza dellazona, delle associazioni e delle persone chesi impegnano volontariamente in attivitàdi informazione, di controllo, di opinione

sui fatti che hanno ricadute su tutti gli abi-tanti. Chissà che questo non spinga qual-cuno a offrirsi e a partecipare. Parteciparealla vita di tutti con i risvolti che GiorgioGaber ha messo in una sua canzone: la li-bertà è partecipazione. Insomma vogliamocoinvolgere – ha aggiunto il direttore – in-telligenze, competenze e disponibilità chea noi della biblioteca capita di incontrare(accanto a mille situazioni problematiche)tutti i giorni. Per questo motivo, e senzaescludere nessuno a priori, ci siamo rivoltiprincipalmente al nostro pubblico e poi atutti».

Anche per una giuria popolare però è ne-cessario chiarire alcune regole. Innanzi-tutto: chiunque può diventare giudicepopolare. L’unica formalità da espletare èquella di rivolgersi (anche via e-mail) allabiblioteca e lasciare i propri dati: cognome,nome, recapiti telefonici e indirizzo mail.La biblioteca provvederà a diffondere iracconti tra tutti i giurati, raccogliere ipunteggi espressi e definire la classificaper la parte “popolare” del concorso.Per ridurre al minimo i problemi legati allecomunicazioni è bene dire che la maggiorparte di esse avverranno attraverso la

posta elettronica. Per i giurati popolari cheavessero difficoltà, tecniche o logistiche,all’uso della posta elettronica sopperiremoutilizzando il telefono e/o verranno diret-tamente per ritirare/far pervenire i rac-conti da valutare. I punteggi dovrannoessere espressi in ventesimi. I linea dimassima di due criteri da utilizzare peresprimere il giudizio sono: 1. Stile e capa-cità di catturare il lettore; 2. Complessitàe strutturazione della trama. A ognuno diquesti aspetti deve essere attribuito unpunteggio in decimi e la loro somma defi-nitiva sarà espressa in ventesimi. Per

esempio se un lettore attribuirà 6/10 alprimo criterio e 8/10 al secondo, la valuta-zione finale sarà uguale a 14/20.Per evitare discriminazioni i giurati si de-vono impegnare a leggere tutti i raccontie, a meno di proroghe in capo al ComitatoPromotore del Concorso, a far pervenirealla biblioteca la valutazione su ogni rac-conto entro il 31 agosto 2014. Non sarannopresi in considerazione i punteggi da giu-rati che non abbiano espresso votazione sututti i racconti partecipanti al concorso oche facciano pervenire le valutazioni(anche solo di alcuni racconti) dopo il 31

agosto 2014.«La festa della premiazione dei vincitoridel concorso espressi dalla giuria “istitu-zionale” e “popolare” sarà l’occasione perincontrarsi, conoscersi e discutere dei rac-conti e di come migliorare l’iniziativa – haconcluso Pasquale La Torre – La piùampia partecipazione consentirà di me-diare maggiormente sui giudizi dei singolied arrivare ad una classifica più vicina aivalori medi percepiti. Invitiamo quinditutti i lettori di Milanosud e della biblio-teca a partecipare».

Pasquale La Torre

Concorso letterario Milanosud: la parola ai lettori!Accanto alla giuria degli “esperti” ecco la giuria “popolare” della Biblioteca Chiesa Rossa

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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013ANNO XVIII NUMERO 06 GIUGNO 2014 3���������

Segue dalla primaPer fare il punto su quanto sta accadendo inquartiere e sui progetti in corso abbiamo in-contrato il presidente del Consiglio di ZonaAldo Ugliano.

Manutenzione degli edifici Aler, ancora non sivede alcun intervento.«Ho saputo che ditte di ponteggi hanno fattodei sopralluoghi nei giorni scorsi. A oggi (29maggio NdR.), però, non si vede ancoraniente, e maggio, termine indicato entro ilquale iniziare i lavori, è ormai passato».

Ad aggravare la situazione di degrado sono sal-tati il 30 per cento dei lampioni.«Eh già, bisogna ringraziare Livio Manera,coordinatore del Comitato di Quartiere, cheha fatto una rilevazione puntuale di tutti ilampioni non funzionanti di Gratosoglio,scoprendo che 88, circa un terzo del totale,sono rotti. Una situazione insostenibile, chegenera una percezione di insicurezza tra icittadini, che è inaccettabile. Come è inac-cettabile che il piazzale dove si affaccianotutte le attività sociali del quartiere – il Cam,il centro di aggregazione giovanile, la par-rocchia e l’oratorio – a causa dell’incendiosviluppatosi circa due mesi fa sotto lapiazza, nel corsello box, sia ancora al buio.Ho interpellato l’Aler ma anche in questocaso la risposta è stata la solita: non ci sonosoldi. Mi sono rivolto quindi ai consiglieri re-gionali Onorio Rosati e Lucia Castellano, perchiedere un intervento dell’assessore allaCasa della Regione Paola Bulbarelli. Ve-dremo».

Alloggi sfitti e sicurezza, a che punto è la batta-glia intrapresa nei mesi scorsi?«Dopo la lettera in cui l’assessore Bulbarellirispondeva a un altra interrogazione deiconsiglieri Rosati e Castellano, in cui chie-devano interventi sulle case Aler e, tra l’al-tro, soluzioni per gli 180 alloggi vuoti diGratosoglio, l’assessore ha risposto che per

questi alloggi sono stati già stanziate dellerisorse. Ho proposto quindi a Comune e Alerdi utilizzare l’articolo 6 della legge regionale27/2009, per assegnazioni volte a stabilizzareil mix sociale, attraverso l’individuazione dicategorie specifiche a cui assegnare gli al-loggi: ho saputo che sono al lavoro percreare un bando adeguato. Per quanto ri-guarda le sistemazioni di questi alloggi, l’as-sessore ha assicurato che si concluderannoentro dicembre di quest’anno».

Veniamo alle strade interne al quartiere: qual-cosa è stato fatto ma molto rimane ancora dafare. Per i parchi giochi però ancora niente.«Nnelle settimane scorse sono state siste-mate le strade di proprietà del Comune,passate a Palazzo Marino tempo fa. Abbiamosollecitato di trovare il modo per intervenireanche sulle strade di proprietà di Aler. Suquesto punto c’è una certa disponibilitàdell’assessore ai Lavori Pubblici del ComuneMaria Carmela Rozza, sulla base dell’ipotesiche Palazzo Marino fa le strade e poi simette d’accordo con Aler per avere indietroi soldi. Riguardo la questione dei campi gioco e igirdini, trascurati da Aler perché sostenevache erano del Comune e dal Comune perchénon li prendeva in carico, la situazione do-vrebbe sbloccarsi a breve, sono in calendarioi primi interventi su un’area giochi via Ba-roni. Inoltre saranno realizzate un’area canisul pratone e una all’altezza di via dei Mis-saglia 17. Il resto delle aree gioco del quar-tiere abbiamo chiesto che siano sistematecon i risparmi dalla mancata realizzazionedel parcheggio interrato di piazza Abbiate-grasso. Questione sulla quale stiamo discu-tento con il Comune».

Perché la Fondazione S. Francesco, come pro-messo, non è intervenuta sulla Casa Gialla, peraccogliere i senza tetto durante il giorno?«Purtroppo il previsto spazio di accoglienzaprogettato non è stato possibile realizzarlo

dove era previsto, a causa di una tubazionedel gas posta nel sottosuolo. I tecnici del-l’opera S. Francesco hanno preparato unnuovo progetto per la realizzazione di unospazio di accoglienza e socialità all’internodel recinto, che sarà pronto entro ottobre.Nel frattempo saranno posizionati dei ga-zebo con panchine all’interno della strut-tura, per non disturbare i cittadini».

Intanto cosa è stato fatto per evitare i bivacchiintorno alla Casa Gialla?«Abbiamo fatto posizionare nel parco gio-chi di fronte alla Casa Gialla, dove bivac-cavano queste persone, dei cartelli chevietano l’ingresso agli adulti, abbiamo toltoil wifi che li attirava, ed è stata intensifi-cata la sorveglianza. Nelle settimanescorse poi li ho incontrati, insieme ai vigiliurbani e al presidente della CommissioneSicurezza Raffaele Magnotta, per spiegarei motivi del disagio dei cittadini di Grato-soglio, sottolineando che noi tutti, purcomprendendo la loro difficile situazione,non siamo più disposti a tollerare compor-tamenti come quelli di prima. A quanto midicono queste iniziative hanno funzionatoe il parco è tornato vivibile, tanto è veroche sono quattro settimane che non ricevopiù proteste».

Chi non trova posto nella Casa Gialla però si si-stema in androni, cantine e box...«Anche in questo caso abbiano segnalatoall’Aler il problema delle persone che dor-mono dove capita, ma ci hanno rispostoancora una volta, che non hanno soldi dautilizzare. Ho incontrato diversi inquilinidei palazzi più interessati dal fenomeno eho detto a loro che, a mio parere, l’unicasoluzione è unirsi in autogestione e, d’ac-cordo con Aler e Comune, realizzare unacancellata intorno agli edifici, per poi sca-lare le spese sull’affitto. Vista la situazioneeconomica disastrosa di Aler, non credo cisiano altre soluzioni».

Avete inaugurato la casa delle associazioni,mancano gli arredi però.«L’incontro pubblico alla Casa delle Associa-zioni di via Saponaro 20 si terrà giovedì pros-simo 29 maggio. Purtroppo siamo senzaarredi, perché la legge di Stabilità del 2012non permette al Comune di acquistarli finoalla fine di quest’anno. Sono andato perso-nalmente da tre aziende che producono mo-bili, per avere il loro aiuto, ma senzasuccesso. Vedremo come fare: non ci diamoper vinti. Intanto, con l’incontro di giovedìdiamo il via al processo per definire il sog-getto che con l’Amministrazione governeràla Casa delle Associazioni. Insomma, purcon tutti i problemi che abbiamo detto c’èuna grande volontà da parte del CdZ e dellaGiunta di arrivare a soluzioni. Ricordo chenella sola via Saponaro, c’è il centro Carrarodove sono prossimi degli interventi impor-tanti (vedi pag. 12 ), un Cam molto attivo,poi c’è il centro di aggregazione giovanile, laparrocchie e gli oratori, poco più in là uncentro anziani e ora parte la Casa delle As-sociazioni. Insomma, ci stiamo dando moltoda fare, Aler permettendo, che ricordo è pro-prietaria dell’intero quartiere e che, comeho detto, è praticamente in banca rotta».

Stefano Ferri

Mercoledì 4 giugno, alle ore 20,30, al Cam divia Saponaro, si terrà un incontro pubblicosui lavori di manutenzione straordinariadegli edifici di Gratosoglio sud, annunciatipiù volte ma mai avviati, nonostante le pro-messe e gli stanziamenti. Sarà presente l’av-vocato Lina Calonghi, che illustrerà lapossibilità di intraprendere un’azione legaledi messa in mora nei confronti di Aler.

Intanto apre la nuova Casa delle Associazioni, ma si cercano gli arredi

Gratosoglio al buio, oltre il 30 per cento dei lampioni non vaFermi ancora i lavori sugli edifici Aler, ma a breve dovrebbero partire quelli per l’accoglienza dei senza tetto alla Casa Gialla

Segue dalla primaIl progetto di riforma della normativa sulTerzo settore elaborato da Renzi si com-pone di 29 punti operativi. Che si possonosintetizzare in sette macrosezioni. Ec-cole:

1. Riforma del codice civileOggi il nostro codice civile, fermo alla for-mulazione fascista del 1942, riconoscesolo lo spazio pubblico (inteso come pub-blica amministrazione, ovvero lo Statocon le sue ramificazioni territoriali) equello privato (inteso esclusivamentecome impresa capitalistica di mercato,volta alla massimizzazione del profitto).La riforma del libro I Titolo II del codicecivile che vuole Renzi si propone dare ri-conoscimento civilistico a tutto quelloche sta fra il pubblico e il privato: ovverotutti i soggetti dell’economia civile.

2. Aggiornamento legislativoOggi il non profit è regolamentato da unapluralità di norme di settore (sono 14)spesso in contraddizione fra loro, senzauna solida base civilistica e un’armoniz-

zazione con la regolamentazionefiscale. La riforma prevede il su-peramento di questo status quoattraverso l’elaborazione di unanormativa quadro e di sistemain armonia con il principio disussidiarietà sancito dall’arti-colo 118 della Costituzione.

3. Impresa socialeIl fallimento dell’attuale leggesull’impresa sociale (155/2006),figlia anche di un’impostazionecivilistica miope, è sotto gliocchi di tutti (in 8 anni appena700 registrazioni alla camera dicommercio). Una norma che di fatto noncontiene alcuna premialità per chi vi ade-risce. L’obiettivo della riforma è quello dicreare una nuova impresa sociale conce-pita come un soggetto giuridico ed eco-nomico che abbia i canoni dell’impresacapitalistica (capacità si stare sul mer-cato e attrarre investimenti), ma cheoperi con l’obiettivo di massimizzare l’im-patto sociale e non con quello di massi-mizzare il profitto. Al provvedimento è

legata la nascita di un fondo per le im-prese sociali partecipato da fondi pub-blici e fondi privati.

4. Il servizio civile universaleOggi il servizio civile è una possibilità ri-servata a pochi eletti: qualche migliaia diragazzi (attualmente in servizio ce nesono 14mila) pari al 2 per mille dei 6,8milioni di giovani fra i 18 e i 28 anni cherisiedono in Italia. Il nuovo servizio civile

universale invece partedall’affermazione di un di-ritto: tutti i giovani che lodesiderano devono potersvolgere il servizio civile. Loschema contenuto nellelinee guida prevede unapartecipazione modularenel tempo (da 8 a 12 mesi),la possibilità di scambi conaltri Paesi dell’Unione euro-pea e un panel di benefit“professionali” a vantaggiodei volontari: riconosci-mento del tirocinio e dellecompetenze acquisite e cre-

diti formativi universitari.

5.Stabilizzazione del 5 per milleIl 5 per mille a favore delle organizzazionisenza fini di lucro a 9 anni dalla sua in-troduzione (Finanziaria 2006) e mal-grado una popolarità sempre crescente(le firme dei contribuenti sono cresciutedai 13,4 mln nel 2006 ai 17,8 mln del2012) è a tutt’oggi una norma sperimen-tale. Questo significa che ogni anno

vanno trovate le necessarie coperture.Che spesso, al netto di opache operazionidi contabilità pubblica, non sono suffi-cienti e hanno reso in diverse occasioniil 5 per il mille un 4 per mille di fatto(senza naturalmente comunicarlo inmodo trasparente al cittadino che pagale tasse). È venuto il momento che il 5per mille sia stabilizzato senza tetti dispesa e nel contempo sia razionalizzatala platea dei beneficiari in modo da ren-dere certa la destinazioni dei fondi ai sog-getti senza fini di lucro.

6.L’authority del non profitNel 2012 il governo Monti ha cancellatol’Agenzia del Terzo settore e ha trasferitole sue competenze a una direzione gene-rale del ministero del Welfare. Un organogovernativo che in termini di controlli eatti di indirizzo ha avuto una produttivitàassai deludente. La riforma figura la na-scita di una vera e propria Authority in-dipendente in grado di dialogare conl’Agenzia delle Entrate. Un ente titolatoalla verifica, alla promozione e alla misu-razione dell’impatto sociale delle organiz-

zazioni del settore.

7. Potenziamento degli strumenti difinanziamentoAffinché le imprese sociali e i soggettinon profit possano davvero acquisire unruolo da protagonisti nella fornitura diservizi e di risposte ai nuovi bisogni delwelfare occorre che siano in grado di re-perire nella società le risorse necessarie.La proposta punta ad allargare il venta-glio dei canali di finanziamento diretto(ovvero non veicolato dalla pubblica am-ministrazione). In questo senso sarannopromossi incentivi per la libera sceltadell’utente attraverso detrazioni/dedu-zioni fiscali e l’introduzione di voucherper i servizi alla persona e alla famigliada spendere sul mercato delle impresesociali. Inoltre è prevista la promozionedei titoli di solidarietà e l’allargamentodella platea dei beneficiari dell’equitycrowdfunding, oltre a un trattamento fi-scale di favore per chi investe in titoli fi-nanziari etici.

Stefano ArduiniFoto Antonio Mola

Il 20 maggio scorso in via Marco D’Agrate, nella sede del magazine del mondo no profit

Matteo Renzi a “Vita” per illustrare la riforma del Terzo settore

INCONTRO AL CAM SAPONARO 30

Inquilini e sindacato dall’avvocato

Il 30 maggio scorso, a sei mesi dalla scadenzanaturale, il sindaco Giuliano Pisapia ha an-nunciato la disdetta della convenzione tra Co-mune di Milano e Aler, per la gestione daparte di quest’ultima dell’intero patrimoniodi Palazzo Marino, che ammonta a 33mila al-loggi (di cui oltre 2250 lasciati vuoti). Finisce con una clamorosa rottura una con-venzione che durava sin dal 2009, prorogatagià diverse volte. La svolta si è avuta nei mesiscorsi, quando è emerso l’incredibile buco dibilancio di 345milioni di euro, un profondorosso a carico di Aler Milano - e quindi di tuttii milanesi - che si aggiungeva a una situa-zione di perdurante inefficienza e paralisioperativa. «Con Aler il rapporto era semprepiù difficile - ha affermato l’assessore allaCasa Daniela Benelli - aggravato da una crisiancora senza soluzione e con ricadute gravis-sime sui nostri quartieri. Non poteva che finirecosì». Sempre l’assessore ha aggiunto che ilperdurare da parte di Aler del non assolvi-mento degli obblighi stabiliti dalla conven-zione nella manutenzione del patrimoniocomunale e dei conseguenti gravi disagi neiconfronti dei cittadini, è la causa principaledella rottura. La decisione di Palazzo Marinolascia però uno spiraglio aperto e potrebbeessere interpretata come un modo di farepressione sulla Regione, perché proceda ve-locemente riformando dalle fondamenta Alere riscrivendo il Testo Unico per l’edilizia resi-denziale pubblica, la famigerata legge regio-nale 27/2009, che tanti danni ha provocato.Il sindaco Giuliano Pisapia ha infatti chiesto,contestualmente all’annuncio della disdettadella convenzione, che la Regione, azionistadi Aler al 100 per cento, attivi subito un Tavolo

di Gestione e che Aler, per quanto le compete,nomini «nuovi responsabili non apparte-nenti alle attuali strutture, dotati di profes-sionalità specifiche che siano in grado diintervenire con nuove soluzioni per una poli-tica abitativa che risponda alle necessità deicittadini». Come dire: se riconsideriamo velo-cemente e in modo radicale come gestire ilpatrimonio comune e se la Regione ci mette isoldi, la convenzione potremmo anche sotto-scriverla di nuovo.Di certo con l’innalzamento del livello del con-fronto tra Pirellone e Palazzo Marino si apreuna fase piena di punti di domanda. Il Co-mune dovrà da una parte continuare a trat-tare e dall’altra attrezzarsi al più presto peressere pronto a intervenire su un patrimonioimmobiliare enorme, con gravissimi problemidi manutenzioni ordinarie e straordinarie,morosità altissima, occupazioni abusive e mi-gliaia di alloggi sfitti. La sfida sarà non solodimostrare di saper fare meglio di Aler (nonci vuole molto, in realtà), ma riuscire a supe-rare un senso diffuso di abbandono, sfiduciae ineluttabilità di fronte al peggio che pro-vano gli stremati abitanti delle case popolari.Da capire anche cosa succederà agli inquilinidelle case di proprietà Aler, ora che l’aziendarischia di essere quasi dimezzata nel patrimo-nio, e che senza gli alloggi del Comune rischiadi affondare definitivamente. Con ogni pro-babilità si aprirà nei prossimi mesi una guer-riglia tra Comune e Regione, che rischia diavere effetti negativi anche sui pochi progettidi collaborazione esistenti. La speranza è che,finite la scaramucce verbali, i due enti si de-cidano a intervenire con decisione e risorse

Stefano Ferri

Il Comune di Milano rompe la convenzione con Aler

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Segue dalla primaLa consapevolezza di riappropriarsi di un bene comune era sui volti sorridenti di tutti ipartecipanti, autorità e gente comune. Una festa molto ben riuscita, con giochi, buffetrustico, concerto dell’ottima Circus Band, biciclettate e mostre di quadri che ritraggonoquesti luoghi: il Naviglio, le cascine, questa verdissima porzione di parco agricolo... E,molto seguita, la presentazione dei progetti.Questo primo intervento si inserisce nel più vasto piano di recupero e di creazione diun vero e proprio Parco del Ticinello, grande complessivamente oltre 90 ettari e com-prendente le cascine Campazzo e Campazzino, che va da via Dudovich fino a via Selva-nesco: un parco che avrà nella biodiversità e nell’agricoltura i suoi punti di forza. Afinanziare questo primo lotto, il Comune di Milano e Fondazione Cariplo che ha credutonel progetto di Palazzo Marino.

Ma vediamo com’è andata. A metà pomeriggio, dopo una mattinata di giochi e di grigliateall’ora di pranzo, la musica della band s’interrompe e il microfono passa al presidentedel Comitato Giuseppe Mazza, che introduce gli ospiti: alla presenza della vicesindacoe assessore all’Urbanistica, Edilizia Privata e Agricoltura Ada Lucia De Cesaris, stannoper prendere la parola i tecnici del verde, il presidente di Ersaf della Regione LombardiaElisabetta Parravicini, Claudio Furloni del settore agricoltura del Comune che illustreràil progetto “connessione rete ecologica, Milano città di campagna”, rappresentanti del-l’associazione Fauna Viva, il presidente di Zona 5 Aldo Ugliano.

«Ottomila piante sono già state messe a dimora, nell’area a sud vicino al parco urbano delleTerrazze», dice Furloni, «altre duemila saranno piantumate a breve, a completamentodella prima parte del parco del Ticinello; entro l’autunno verrà realizzata un’area umidadi 800 mq di cui si occuperà Fauna Viva». Oltre a diventare un rifugio per l’avifauna lo-cale, il parco favorirà in particolare lo sviluppo delle popolazioni animali anfibie: ecco acosa servirà quell’area umida, che verrà realizzata utilizzando la rete di rogge e canaligià esistenti. «La prossima primavera», conclude Furloni, «ci sarà anche un interventodi rimessa in sesto della riva del Cavo Ticinello».

L’intervento in questa superficie verde di circa sei ettari prevedela realizzazione di boschi con una densità media di 1.660 pianteper ettaro. Complessivamente, verranno collocate a dimora10.500 piante e arbusti forestali appartenenti a specie tipichedella pianura lombarda. La densità della vegetazione e il tipo divegetali scelti permetteranno la creazione di corridoi “verdi” –spiegano gli esperti dell’Ersaf – ideali per la nidificazione e l’ali-mentazione dell’avifauna locale. Un vero e proprio “bosco didat-tico” aperto a tutte le scolaresche, a due passi dalla città.

«Queste piantine le coltiviamo noi, nel nostro antico vivaio di RegioneLombardia», spiega la presidente di Ersaf Elisabetta Parravicini:«sono piante forestali, circa 60 specie autoctone e di origine lo-cale. I semi vengono raccolti da boschi da seme certificati dellaRegione... Quello del Ticinello è un progetto bellissimo, ed è pernoi motivo di grande fierezza poter riqualificare queste zone diMilano. Anche l’area umida che verrà costituita ha una grandeimportanza per il mantenimento della biodiversità. Un altro mo-tivo di lavoro intenso sarà quello di “dare la caccia agli alieni”,come ad esempio il gambero rosso della Louisiana che sta mas-sacrando il nostro gambero; Ersaf ha due punti di incubatoi, dovealleva con amore i nostri gamberi per poterli poi reinserire. E, an-cora, questo punto sarà una zona di monitoraggio per l’insettoAnoplophora, che rappresenta un altro problema grossissimodelle nostre foreste».

Dopo la presentazione della “rete ecologica”, interviene l’architetto Ce-sare Salvetat del Settore Urbanistica e Progetti Strategici del Co-mune di Milano, per illustrare il progetto sulle aree di proprietàdel Comune. «Il primo lotto ha una superficie di circa 35 ettari,che rimangono prevalentemente agricoli», spiega Salvetat; «il Ti-cinello è il primo parco agricolo urbano della nostra città, e quindiè stato progettato con l’azienda agricola che da decenni lavoraqueste aree. Abbiamo condiviso le scelte, abbiamo cercato di la-sciare il giusto spazio per la produzione agricola. L’azienda di-venta il manutentore, recentemente è stato anche rinnovato ilcontratto di affittanza agraria. Quindi è stato pensato e verrà rea-lizzato nel rispetto delle esigenze produttive agricole. L’ingressoal Parco da via Dudovich prevede un’area boschiva: verrà arric-chita con alcune essenze come i ciliegi selvatici, comprenderà lamessa a dimora di una sessantina di alberi da frutto e verrà af-fiancata da siepi costituite da essenze scelte per la formazione di percorsi sensoriali. Epoi c’è la pista ciclabile, che arriverà alla via Dudovich direttamente dalla via Dei Mis-saglia. All’ingresso del Parco sono previsti una serie di arredi di accoglienza, con car-telli-bacheche che spiegheranno le peculiarità di questo luogo. Verranno studiatipercorsi per spostarsi all’interno in bicicletta e in alcuni punti specifici verranno realiz-zate aree-sosta. Un intervento particolare sarà effettuato vicino alla cascina Campazzino,che però non rientra per il momento all’interno del progetto, ma è previsto il recuperodi un’area molto degradata che vi si trova accanto; qui si vuole realizzare un porticato,dove poter svolgere attività al coperto – dotato di servizi igienici – più tre padiglioni adi-biti a serra per piccole piantagioni e vivaio; si pensa anche a un giardino acquatico ascopo didattico. Poi abbiamo degli spazi da destinare a prati fioriti, orti (circa 12 parti-celle ortive che verranno dotate di tutto il necessario). Il progetto prevede infine alcuniimpianti di illuminazione in corrispondenza degli ingressi e una serie di opere per la ri-qualificazione del reticolo dei corsi d’acqua, con la posa di ponticelli…».

Dopo il saluto del presidente Aldo Ugliano, che mostra la sua soddisfazione per l’avvio dei la-vori: «Finalmente si passa dalle parole ai fatti!», dice. «Grazie al Consiglio di Zona cheha fatto tutto il possibile per favorire quest’operazione. Ma merito soprattutto dell’as-sessore all’Urbanistica e vicesindaco che ha raccolto tutte le aspettative dei soggetticoinvolti, garantendo una conclusione positiva alle battaglie condotte contro un avver-sario (Ligresti – Ndr) che si è dimostrato davvero un osso durissimo». Un grazie, dunque, ad Ada Lucia De Cesaris, che con le sue parole chiude il pomeriggio fe-stoso: «Se il progetto oggi comincia ad avere la possibilità di vedere una sua attuazione, lo

dobbiamo soprattutto agli agricoltori, alla famiglia Falappi, a tutti i cittadini che hanno inqualche modo partecipato in questi anni», ha dichiarato. «Noi abbiamo messo insieme ipezzi, ci abbiamo creduto, in quest’operazione siamo in tanti: io ringrazio Ersaf e la Provin-cia… Abbiamo deciso di partire coi lavori al primo lotto, perché comunque erano aree co-munali, e perché bisognava mettere in sicurezza il finanziamento… Abbiamo cercato dirazionalizzare in un momento in cui le risorse sono poche e in collaborazione con le zoneabbiamo costruito delle priorità. Questa è stata considerata una priorità. E così abbiamoavviato gli interventi per il grande parco agricolo Ticinello che gli abitanti e gli agricoltoriattendono da oltre un decennio». «Sapete che il secondo lotto riguarda aree che non sono ancora in nostro possesso», con-tinua De Cesaris; «su parte di quelle aree abbiamo operato un contenzioso molto pesante,che pende, ma speriamo di poterlo superare: l’idea è addirittura di farcele cedere incambio della chiusura del contenzioso. La lotta è dura ma la stiamo combattendo. Inoltresapete che abbiamo avviato anche il procedimento di esproprio per la cascina Campazzo;e intanto sono già partiti gli interventi di messa in sicurezza. L’obiettivo è iniziare i lavoridel primo lotto, e poi essere pronti per arrivare subito dopo al secondo lotto. Anche ilrecupero delle cascine – tutte soggette a vincolo – è un nostro obiettivo, compresa laCampazzino: anche se non è inclusa in questo progetto non significa che non entri inaltri piani. Insomma rispettiamo gli impegni, riqualificando e tutelando il nostro terri-torio e rafforzando il patrimonio agricolo di Milano, due obiettivi prioritari di questaAmministrazione».

Giovanna TettamanziFoto Gianni Perotti

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La prima festa diquartiere organiz-zata dal ComitatoBasmetto il 24maggio scorso èstata un grandesuccesso.L’impegno profusodai membri del di-rettivo del comi-tato è statodecisamente premiato. Innanzi tutto, si è voluto coinvolgere gli abitanti del quartiere at-traverso una mostra fotografica che riprende il Basmetto in orari diversi della giornata esoprattutto in diversi momenti storici. Infatti alcune fotografie proposte sono dei veri epropri documenti perché ritraggono in quartiere alle sue origini quando ancora era in co-struzione. Per rendere la giornata più vivace e divertente, l’organizzazione sportiva Olympicteam Basket ha promosso alcune gare di basket e altri giochi e competizioni. Un corpo diballo giovanissimo della scuola Aisha si è esibito in danze di gruppo con coreografie com-plesse e costumi colorati e originali. E all’ora di cena non potevano mancare salamelle ewurstel con i crauti, torte e altri dolci casalinghi.La conclusione immancabile è stata al ritmo di ballo liscio e latinoamericano.Nell’arco di tutta la giornata inoltre è stato fatto un sorteggio di premi, sono stati distribuitigadget per i più piccoli e in tutte queste attività sono stati coinvolti diversi esercenti dellazona che volontariamente hanno offerto i loro prodotti per i premi attraverso buoni ac-quisto presso i loro negozi. La festa, che ha avuto il patrocinio del Consiglio di Zona 5, ha innescato un senso di ap-partenenza al quartiere che già era presente e aspettava solo il segnale per manifestarsi.

Nadia Mondi

Balli e mostre, che successo!

Inaugurati i primi sei ettari di verde con 10mila piante di bosco didattico

Parco Ticinello: grande festa alla Campazzo!

Il 25 maggio al quartiere Basmetto

Alcuni momenti della grande Festa per il Parco Agricolo Ticinello, organizzatadall’Associazione Comitato del Parco. In senso orario, qui sopra: il pranzo ru-stico presso la cascina Campazzo a base di carni e verdure grigliate; a destra: il gioco della pentolaccia; l’intervento della vicesindaco Ada Lucia De Cesaris.

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Il blog retecinque ha organizzato dal 13 al 15 giugno al Parcodelle Cascine Chiesa Rossa una festa che si annuncia moltoricca di eventi. Più di 35 tra comitati, circoli e associazioni di

Zona 5 organizzeranno tre giorni con musica, teatro, reading, per-formance, mostre, sport, animazione per bimbi, merende, mer-catino, banchetti, dibattiti, cibo bio, birra artigianale, mundialitodei ragazzi e proiezione delle partite del mondiale di calcio.

Venerdì 13Ore 17.30 - Lezione aperta di rugby a cura di Chicken Rugby Roz-zano.�Ore 18 - Danza/gioco per bambini con percussioni, trampolie mangiafuoco a cura di Assileassime.�Ore 20 - Concerto: SanBrulli (Irish Folk) e Meglio Soul (soul) a cura di Gratosoul +cabaret. Ore - 21 “L’expo mangia la terra” tavola rotonda a curadi Rossosispera.

Sabato 14 Ore 11 - “L’associazionismo in zona 5: com’era, com’è, come sarà?A cura della Biblioteca Chiesa Rossa.�Ore 12 - riconoscimentoalberi del parco a cura del circolo Zannabianca di Legam-biente.�Ore 14 - Laboratorio di teatro a cura di associazioneRadix. Ore 14.30 - “Autocostruisci il tuo mostrillo” laboratorio perbambini accompagnati dai genitori a cura di Serpica Lab.�Ore 15- Incontro con la “scuole senza zaino” a cura di Free Festivalscuola bene comune.�Ore 16 Spettacolo del Milano Clown Festi-val. Ore 16.30 - Visita guidata alla Chiesa S. Maria alla Fonte acura di associazione Borea.�Ore 17 - “Il sentiero dei colori” labo-ratorio per bambini dai 4 ai 9 anni a cura di BDT 4 Corti e Profi-cua.�Ore 17.30 - “La poesia è politica?” reading aperto a tutti edibattito a cura di Archivio Dedalus e “I Mille Volti”.�Ore 19 - Con-certo: Pizzicata (tarantella calabrese) e Metano’s di Luciano Ca-stelluccia (tarantella del Gargano) a cura di La Macere.�Ore 21- Silent Disco con cuffie wi-fi a cura di Alterazioni.�Ore 24 - Italia- Inghilterra proiezione su maxischermo della partita dei mon-diali di calcio in Brasile.

Domenica 15 Ore 10 - Biciclettata con partenza dal Parco Cascine ChiesaRossa fino alla cascina Basmetto e ritorno a cura del ComitatoBasmetto.�Ore 11 - Lezione aperta di thai chi a cura di Grato-soul.�Ore 12 - Riconoscimento alberi del parco a cura del circoloZannabianca di Legambiente. Ore 14 - “Intreccia il tuo costumeda bagno” laboratorio per bambine e adolescenti a cura di Ser-pica Lab. Ore 14.30 - “È possibile procurarsi cibo bio a prezzi com-petitivi?” dibattito a cura di Gas Radici. Ore 15 - Laboratorio dipercussioni africane per bambini, ragazzi e adulti a cura di As-sileassime. Ore 16 - Truccabimbi e laboratorio di pittura a curadi associazione Radix.�Ore 16.30 - Dimostrazione di Boxe a cura

Ilettori più attenti di Milanosud nel leggereil programma della Festa delle Associa-

zioni, in distribuzione su manifesti e volantininei prossimi giorni, tra le molte iniziative tro-veranno anche il press corner di Milanosud.Uno spazio attraverso il quale i partecipantialla festa si sarebbero potuti cimentare conla “nobile arte del giornalismo”, scrivendo ar-ticoli, scattando foto e facendo video, che sa-rebbero poi stati pubblicati direttamente sulsito o sul numero di luglio del giornale.Abbiamo usato il condizionale perché Mila-nosud, invece, non ci sarà: abbiamo ritiratola nostra presenza alla festa nei giorni scorsi.Il motivo è presto detto. Pur apprezzando lospirito dell’iniziativa, non condividiamo ilconnotato di forte critica all’Amministrazioneche retecinque, l’organizzazione che rag-gruppa le associazioni che partecipano allafesta, ha dato in questi ultimi giorni alla suaazione in Zona, attraverso manifesti e volan-tini. In particolare non condividiamo le insi-nuazioni generalizzate di sperpero di denaropubblico, che sono state rivolte a soggetti cheoperano nel sociale nei nostri quartieri perconto e su mandato del Comune, in strutture,come per esempio, i Cam e i Cag (Centri di ag-gregazione giovanile), che pur migliorabili,riteniamo essere delle esperienze positive.Per evitare dunque equivoci sulla nostra po-sizione, ci siamo, a malincuore, ritirati.Sicuri che i lettori capiranno il significato diquesta nostra rinuncia, ci auguriamo che lafesta sia comunque un successo.

Il direttivo di Milanosud

Perché noi non ci siamo (più)

Festa Popolare con oltre 30 associazioni

13-15 giugno, al Parco Cascine Chiesa Rossa

Il 13 maggio scorso si è tenuto un importanteincontro sul problema degli abbandoni e ac-cumuli di immondizie e macerie in quegli

spazi, ai confini della Zona 5, fortemente connessialle aree agricole del Parco Sud. Le Guardie Eco-logiche Volontarie di Zona ne hanno fatto un’at-tenta mappatura e hanno verificato che ilfenomeno è molto esteso: del resto è facile la-sciare immondizie in zone poco abitate e control-late, immondizie che producono, oltre a unfortissimo degrado, anche un significativo e con-tinuo danno alle attività agricole. Il lavoro delleGuardie Ecologiche Volontarie (Gev) è inces-sante, ma viene spesso vanificato da normativeobsolete e contraddittorie.All’incontro, promosso dal presidente della Zona5 Aldo Ugliano, erano presenti le Gev, associazionidi zona, Amsa e in consigliere comunale CarloMonguzzi. Il pensiero comune è che contro que-sto fenomeno si possa e si debba fare molto, unimpegno che si deve prendere con la collabora-zione di tutti gli enti interessati, gli agricoltori, econ il supporto di associazioni, comitati e citta-dini che hanno a cuore l’ambiente. Uno stru-mento che ad esempio si è subito rivelato moltoutile in Zona 5 è lo “sportello amianto”, informa ilpresidente Ugliano, che conferma inoltre anchel’apertura in tempi brevi di una nuova ricicleriaAmsa in via Chiesa Rossa 157.

Incoraggiare i responsabili ad affrontare e risolvere il problemaDalle ricerche effettuate risulta evidente chemaggiormente responsabili dei rifiuti accumulatisono le piccole imprese che effettuano lavori diristrutturazione nelle vecchie case, che in zona

sono tante; anche i co-siddetti “svuota solai”sono fra quelli che ten-dono ad abbandonareciò che avanza dalle pu-lizie di cantine e sotto-tetto. Al riguardo,sarebbe utile poter ese-guire una sorta dielenco-inventario ditutte queste attività,così da incoraggiare lepersone che le svolgonoa uscire dal sommerso,facilitando la loromessa in regola. Sa-rebbe altresì impor-tante che questioperatori potessero, a fine lavori, produrre un cer-tificato di “corretto smaltimento” dei rifiuti, senzacosti aggiuntivi né per l’operatore né per ilcliente.

Come difendere le cascineAltro problema affrontato nella discussione,quello delle cascine: in Zona 5 sono numerosequelle abbandonate, una fra tutte a Chiaravalle,la Cascina Grangia, della quale abbiamo scrittospesso su queste pagine. All’interno delle cascinee nei campi circostanti, spesso viene abbando-nato di tutto. Il lavoro degli agricoltori, che pre-sidiano questi territori, è importante ma anchefaticoso e, quando possibile, andrebbe sostenutomaggiormente, permettendo agli agricoltoristessi di smaltire i rifiuti, senza doverci rimetteredi tasca propria.

Le idee messe sul tavolo sono state diverse: dallefototrappole ai droni che sorvolerebbero le areeinteressate, ai cassoni messi in posizione strate-gica, cosa che sembrerebbe utile ad alcuni citta-dini ma che a detta di Amsa non è però possibilemettere in pratica.

I carrelli dei super abbandonatiL’associazione “Federdistribuzione” si è mostratasensibile a un fenomeno che crea degrado maanche tanti danni ai supermercati. Una catenadella grande distribuzione ha dotato i propri car-relli di un sensore che ne impedisce il trasportofuori dal parcheggio, ma non basta: tutta lagrande distribuzione dovrebbe essere più sensi-bile e cercare soluzioni al furto dei carrelli.In proposito Amsa ricorda il numero verde per ilritiro a domicilio è: 800332299; ma la prenota-

Stop al degrado causato dall’accumulo di macerie e immondizie

Strategie per un Parco Agricolo Sud pulito

della Palestra Popolare Hurricane. Ore 17- Laboratorio di compostaggio per bam-bini a cura di Alterazioni in collaborazionecon Oikos e Legambiente.�Ore 17 - Le-zione aperta di danza africana con per-cussioni per adulti a cura di Assileassime.Ore 17.30 - “Il razzismo delle povertà” di-battito a cura di Free Festival scuola benecomune. Ore 18 - Concerto: MitokaSamba. Ore 19.30 - “Via Larga 12” perfor-mance teatrale. Ore 20 - Esibizione dan-zante di boogie & swing, a cura diAlterazioni in collaborazione con BoogieMilano.�Ore 21 - “È qui la festa? Sopravvi-vere a tasse, Siae e burocrazia ”Tavola ro-tonda con assessore Chiara Bisconti perun nuovo regolamento del settore Parchie Giardini del Comune di Milano.

Sì, è proprio vero: ci vuole molta più attenzione alle pe-riferie. Ecco qui un esempio di cosa vogliamo dire: cosasta succedendo al Parco della Vettabbia, zona Chiara-valle? Dopo la presentazione dell’intervento il 16 ottobrescorso da parte del vicesindaco Lucia De Cesaris e del-l’assessore Chiara Bisconti, in questi giorni abbiamo as-sistito a un fermo preoccupante dell’attività. Molte vociraccontavano di mezzi meccanici incendiati, furti, forseintimidazioni; a Chiaravalle, si faceva finta di non sen-tire. I furti non sono una novità, qui i problemi sonotanti, troppi forse, per un luogo così piccolo e prezioso.Ma la scorsa settimana su Repubblica appare un articolodal titolo assai preoccupante: “Troppi furti, dobbiamochiudere il cantiere”. Nell'articolo si spiega che i verticidelle imprese che lavorano alla costruzione del Parcodella Vettabbia comunicano che non ci sono le condi-zioni di sicurezza per proseguire i lavori. Si tratta di in-timidazioni? Oppure i raid, che pare partano dagliinsediamenti abusivi dei dintorni come Vaiano Valle oCascina Gerola, sono solo finalizzati a commettere furti? In caso di blocco dei lavori sembra che siano 23 i lavo-ratori che rischiano di perdere il posto.La domanda di noi cittadini alla fine è questa: ma la

Marcita di fronte all’Abbazia di Chiaravalle, il boscoumido, l’impianto di fito-depurazione, il parcheggio, ilparco giochi, l’acqua all’Antico Mulino dell’Abbazia, illotto di Chiaravalle del Parco Agricolo della Vettabbiavedranno mai la luce? I cittadini di queste parti potrannoancora intravedere la possibilità di contrastare il degradodi queste zone e di veder portati a termine i progettitanto attesi, e utili alla nostra zona ma anche a tutta lacittà, in aria di Expo 2015.Per ora il Comune di Milano, proprietario dell’area ecommittente dei lavori, fa presente che, per legge,spetta all’azienda garantire la sicurezza nel cantiere, eannuncia che alla ripresa dei lavori provvederà a istituireun presidio notturno della Polizia Locale, già presentedi giorno.Attendiamo fiduciosi la ripresa dei lavori, ma anche losgombero, dove possibile, e dove promesso, come a Ca-scina Gerola, dove la situazione è già da tempo insoste-nibile, per chi vi abita vicino ma anche per chi, dallacittà, va al cimitero con i mezzi pubblici dove spesso sisfiora la rissa a causa di persone che, senza pagare il bi-glietto, trasportano masserizie di ogni tipo.

Tiziana Galvanini

Caro Pisapia, più attenzione a Chiaravalle!

zione è fattibile anche on-line: si possono ritiraresino a 18 quintali, anche amianto a uso dome-stico, sino a 450 chili e 30 metri quadrati di su-perficie. Il consigliere Monguzzi, trovando moltointeressanti le proposte avanzate dai presenti, as-sicura che verranno valutate e, dove possibile,messe in pratica.

Il “decalogo” delle buone praticheEcco il “decalogo” di buone pratiche scaturitodalla discussione del 13 maggio: le famiglie de-vono rivolgersi direttamente ad Amsa per i rifiutidi grandi dimensioni – altrimenti frequentare le“riciclerie” di zona (troppo poche secondo il no-stro parere) – rivolgersi a professionisti per le ri-strutturazioni e le pulizie di solai e cantine eaccertarsi subito che lo smaltimento sia effet-tuato correttamente. Anche gli amministratori dicondominio devono effettuare gli stessi controlli.Le campagne di sensibilizzazione dovrebbero par-tire dalle scuole. Dove possibile le aree abbando-nate devono essere munite di telecamere. Nonabbandonare i carrelli per strada… Diversa-mente, se non si innesca un circolo virtuoso at-traverso questi buoni comportamenti, le cascinee gli stabili abbandonati saranno sempre più de-stinati a diventare discariche! Causando undanno serio a tutta la collettività.

Tiziana Galvanini

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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013ANNO XVIII NUMERO 06 GIUGNO 2014 7���������

Dopo la pulizia dei primi due corsi d’acqua, condotta quasicon un blitz nel mese di aprile da parte di CdZ5, Cormete degli agricoltori Villa e Meroni, conduttori delle aree

agricole lungo via Manduria e via Pescara, il progetto si è arenatonelle secche della burocrazia e di normative contradditorie efarraginose.Dal Comune, infatti, hanno fatto sapere che, dopo diversi incon-tri e relativi stop and go, la pulizia delle rogge e dei canali si potràfare solo su quelli di competenza di Palazzo Marino, posti all’in-terno di aree agricole comunali. A raccogliere la spazzatura – ri-cordiamo che solo sulle due aree dove è avvenuta la raccolta, laCormet, l’azienda che gratuitamente si era resa disponibile a farequesto lavoro, sono state portate via 4,3 tonnellate di rifiuti! –potrà essere solo l’Amsa e solo quando i corsi d’acqua sono insecca. A queste condizioni le operazioni di pulizia rischiano diandare molto in là, o di cadere nel dimenticatoio delle buone in-tenzioni. Per gli altri corsi d’acqua e aree agricole del Parco Sud,gestiti o di proprietà di altri enti e soggetti privati, sostanzial-

mente il Comune fa come Ponzio Pilato: “se ne lava le mani”, af-fermando che non è compito suo favorire la pulizia, dimenti-cando quali sono i suoi obblighi di legge, che prevedono ilrichiamo, la sanzione e poi la pulizia con addebito spese a caricodel responsabile, nei confronti di chi non tiene puliti corsi d’ac-qua e aree agricole poste sul territorio di sua competenza.«Per evitare che il progetto di pulizia delle rogge muoia – ha af-fermato il presidente del CdZ5 Aldo Ugliano, che con la Gev PaoloForti ha dato il via a questa iniziativa – ho chiesto di conoscerequali sono i corsi d’acqua che nel contratto di servizio devonoessere puliti da Amsa e quali sono le aree e i corsi d’acqua checontrolla il Comune. Per quanto riguarda le aree e i corsi d’acquaprivati – ha concluso Ugliano – abbiamo sentito un avvocatoesperto in diritto amministrativo, per capire se da un punto divista legale esiste una soluzione che permetta ai conduttori dipulire ciò che è di loro competenza, con l’aiuto di un privatocome la Cormet, disponibile a lavorare gratis».

Giovanni FontanaVenerdì 6 giugno, Nocetum, via S. Dionigi 77, Milano, pro-pone una giornata tra passato e futuro con la presenta-zione del primo lotto del progetto di completamento del

Parco Agricolo della Vettabbia, dalla roggia omonima, un tempocanale navigabile attraverso il quale entravano in Milano i rifor-nimenti per nutrire la città e ricca fonte di acqua per l’irrigazionedelle marcite.

In mattinata il convegno di studi presso Nocetum: “Archeologia aNocetum: il sepolcreto dei SS. Filippo e Giacomo”, realizzatodall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in collabora-zione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lom-bardia, offrirà i primi risultati dell’indagine sui reperti dellachiesetta di Nocetum.Nel pomeriggio, dalle 14.30, l’iniziativa si sposta nel Parco dellaVettabbia con un percorso a piedi: “Alle origini della Vettabbia:passeggiata nel parco, tra natura e storia”, da Nocetum a Chia-ravalle lungo il corso della Vettabbia con un team di archeologi,alla scoperta della storia dell’antica Valle e con visita all’Abbaziadi Chiaravalle.In contemporanea per i bimbi: laboratori archeologici e merendaa Nocetum. L’evento rientra nei progetti “Il patrimonio archeo-logico dell’antica Chiesetta dei SS. Filippo e Giacomo torna a vi-vere per la città di Milano in vista di EXPO2015”, finanziato da

Regione Lombardia e “Costruire una co-munità per mettere in opera il parco dellaVettabbia”, finanziato da Provincia di Mi-lano.Programma della mattinata, dalle 9.30 alle 13.Introducono: Anna Maria Fedeli - Soprin-tendenza per i Beni Archeologici dellaLombardia; Silvia Lusuardi Siena – Do-cente di Archeologia Medievale pressoUniversità Cattolica del Sacro Cuore diMilano; Cesare Salvetat – Settore Urbani-stica e Progetti Strategici del Comune diMilano. Intervengono: Federica Matteoni – Uni-versità Cattolica del Sacro Cuore di Mi-

lano: Lo scavo archeologico: prime ipotesisullo sviluppo del sepolcreto;Ricky Radaelli – Università Cattolica del Sacro Cuore di Mi-lano: Frammenti di una comunità. Le ceramiche dallo scavodella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo;Elena Dellù - Università Cattolica del Sacro Cuore diMilano: Rituali di seppellimento: prassi tardomedievali e re-taggi di un antico passato;Cristina Cattaneo, Emanuele Sguazza – Labanof, Laboratoriodi Antropologia e Odontologia Forense-Università degli Studidi Milano: La storia raccontata dalle ossa. Indagini antropolo-giche preliminari;Elena Bedini, Emmanuele Petiti - Anthropozoologica Lab, La-boratorio di Antropologia e Bioarcheologia: Padri, madri ebambini: la storia dimenticata della comunità sepolta nellachiesa dei SS. Filippo e Giacomo a Nocetum

Il convegno è organizzato da Nocetum in collaborazionecon Università Cattolica, Soprintendenza beni archeologiciLombardia, Milano Archeologia, Comune di Milano, MilanoDe-pur SpA, Associazione Borgo di Chiaravalle, con il contributodi Regione Lombardia, Provincia di Milano, Parco Sud.

Per ulteriori informazioni visitate il sito: www.valledeimonaci.orgÈ gradita la prenotazione: [email protected]

Progetto Rogge pulite, lo stallo continua

La Vettabbia: una storia antica, una nuova opportunità per Milano

Alla scoperta del Parco esteso, tra siti archeologici e aree agricole

Sono tante le iniziative di questa bella mani-festazione tesa a promuovere la partecipa-zione degli abitanti alla rigenerazione ealla valorizzazione del quartiere; l’obiettivo èmettere al centro delle azioni cultura, coe-sione sociale, creatività, cibo buono ed eco-nomie virtuose. In maggio il Dipartimento di Design del Poli-tecnico di Milano ha mostrato al borgo il pro-getto per una piazza/giardino temporanea eha raccolto storie, desideri e attese degli abi-tanti di Chiaravalle.I prossimi appuntamenti sono:4-8 giugno: Messa a dimora del “giardino con-diviso” davanti alla scuola; continua la rac-colta dei racconti di Chiaravalle, tutti possono

partecipare, per pre-notare scrivi a:[email protected] 7-8 giugno: Festa con-tadina Borgomondoal mercato! Fai laspesa buona, mangiabio, inoltre: laboratori interdisciplinari, cor-ner gastronomici alla Locanda Chiaravalle,via San Bernardo 36, Milano. Davanti allaScuola dell’Infanzia di via S. Bernardo 19,inaugurazione di un “giardino condiviso”.Partecipare vuol dire contribuire al progettodi riqualificazione del quartiere.Orari e date si possono trovare sulla cancel-

lata del Parchetto Giochi di Chia-ravalle, mentre l’elenco dei Pro-duttori e artigiani partecipanti sulsito www.chiaravallesostenibile.itL’invito è quello di visitare la pa-gina del Gruppo FB “Abitanti diChiaravalle” e mettere un “Mipiace”.

Chiaravalle ti s-piazza è un’iniziativa a curadi: Imondidelmondo, Terzo Paesaggio, Com-pagnia Teatrale Odemà, con il Patrociniodella Zona 5 del Comune di Milano e il con-tributo di MilanoDepur, Locanda Chiaravalle,Politecnico di Milano Dipartimento di Desi-gner, Fondazione Cariplo.

T. G.

Archeologia a Nocetum: il Sepolcreto nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo.

Al momento l’iniziativa sarà possibile solo laddove i corsi d’acqua e le aree agricole sono di proprietà o gestiti dal Comune

Chiaravalle ti S-piazza!

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L’analisi dei tabulati e il riscontro delle immaginiscattate dei sette autovelox istallati il 10 marzoscorso, tre dei quali nella nostra zona (via Fama-

gosta, via dei Missalglia e via Chiesa Rossa) ha fornitodei dati impressionanti. È stato reso noto nei giorni scorsidalla Polizia locale che nella settimana da domenica 16a sabato 22 marzo, sono state effettuate 64.205 sanzioni,con una media giornaliera di 9.172 multe. Le maggioriinfrazioni ai limiti riguardano il cavalcavia del Ghisallocon 30.448 multe (4.349 al giorno); quindi via Fermi10.182 (1.454 al giorno); viale Palmanova 7.381 (1.054 algiorno); viale Famagosta 5.121 (732 al giorno): via deiMissaglia 4.179 (597 al giorno); via Parri 3.911 (559 algiorno); via Chiesa Rossa 2.983 (426 al giorno). Quest’ultimo autovelox ha però suscitato non pochi dubbi

nei cittadini, due dei quali hanno scritto al nostro gior-nale per segnalare una presunta anomalia. L’apparecchiorilevatore, infatti, è stato posizionato prima di un cartellocon scritto Milano, nel tratto di strada, stando una primainterpretazione della segnaletica, che indurrebbe a cre-dere di essere nel territorio di competenza del Comunedi Assago. In realtà non è così, il cartello in questione -con fondo bianco e scritta nera - indica l’inizio del centroabitato e non del territorio comunale, che invece è in-dicato con cartelli marroni con scritta bianca.Infatti se si prosegue verso Sud, in direzione Assago, al-l’altezza di via Rozzano, molto più in là rispetto all’auto-velox, si trova proprio il cartello marrone con scrittoMilano.

Claudio Muzzana

Ma su Chiesa Rossa c’è un un cartello che genera dubbi

Autovelox, 64mila multe in pochi giorni!

L’aveva detto al nostro giornale nel novem-bre scorso forte e chiaro. Talmente forteche aveva comprato una pagina di pub-

blicità nel novembre scorso, in cui annunciavache la sua azienda avrebbe destinato il 5 percento di tutti i suoi profitti a sostenere un bancoalimentare, a Gratosoglio. E così è stato, fondatala onlus Volontariamente, da alcuni mesi in viaCostantino Baroni 192 è iniziata la distribuzionedi pacchi alimentari, contenenti un ventina diprodotti, dalla pasta ai biscotti, dai ceci ai fagioli,dalla passata di pomodoro, all’olio e alla mar-mellata. L’imprenditore protagonista di questa storiada moderno libro Cuore è Carlo Marnini,proprietario dell’omonima azienda immobi-liare, che conta sette agenzie nel sud Milanoe che opera anche nel campo delle costru-zioni e delle ristrutturazioni. Insieme a lui,il Banco Alimentare onlus, la compagna Ro-berta (consigliera di zona nelle fila dellaLega Nord e come Carlo volontaria della Mi-sericordia), il figlio Marco e i collaboratoridell’azienda Rosy e Francesco. «L’idea è nata l’estate scorsa e da allora neho iniziato a parlare con le persone che hopiù vicino, a raccogliere le prime risorse e leprime adesioni – ci spiega Carlo Marnini.

I passi successivi sono stati veloci: i contatticon il Banco Alimentare e le prime distribu-zioni di pacchi, la pubblicità su Milanosud,la creazione di Volontariamente, la ricercadi un locale. Tutti insieme partecipiamo aquesta inziativa, che ci sta assorbendo sem-pre più, compriamo i generi alimentari, fac-ciamo i pacchi e gestiamo la lista dellerichieste».In fila per il banco alimentare ora ci sonocirca 60 famiglie, di cui solo tre straniere,che settimanalmente ricevono o vengono aritirare il loro pacco in via Baroni. Sono per-sone in grande difficoltà, senza reddito o conrisorse ampiamente insufficienti a soddi-sfare le loro esigenze. Prevalentemente pro-venienti da Gratosoglio che conferma diessere un quartiere in crisi. Alcune famigliedopo un po’ rinunciano al pacco, perché rie-scono a raggiungere una condizione econo-mica appena migliore, altre, in numeromaggiore, invece si aggiungono, ma devonomettersi in fila, perché al momento questoè il massimo che Volontariamente riesce adistribuire, anche se la solidarietà cominciaa contagiare sempre più persone. «Stiamo assistendo al fenomeno di molti cit-tadini che vengono nelle mie agenzie e mi

lasciano una spesa, delle conserve o altroancora. Recentemente poi siamo stati con-tattati da un supermarket della zona, che dagiugno ci passerà dei beni alimentari e ciconsentirà di aumentare le distribuzioni. Poic’è la solidarietà che nasce tra le persone ele famiglie in difficoltà – continua CarloMarnini – che si conoscono si scambiano osi cedono, in base alle necessità, i generi ali-

mentari, in un circolo virtuoso di solidarietàstraordinario, che coinvolge tutti».

Per partecipare o aiutare Volontariamente eil banco alimentare ci si può recare in viaBaroni o contattare direttamente Carlo Mar-nini presso una delle sue agenzie, rintrac-ciabili su: www.marnini.it

Stefano Ferri

Un Banco alimentare per le famiglie in difficoltàL’iniziativa dell’imprenditore Carlo Marnini che devolve parte di suoi profitti per distribuire pacchi alimentari a 60 famiglie del Gratosoglio

L’imprenditore Carlo Marnini con i generi alimentari appena acquistati per il Banco alimentare.

Il conto alla rovescia per Expo è iniziatoe il Sindacato dei Pensionati della Cgil,lo Spi di Milano, per avvicinarsi al-l’evento, propone il progetto “Valore e Va-lori in cucina”, iniziativa che mira almiglioramento del benessere degli an-ziani del territorio Milanese. Un ciclo diincontri programmati a Milano, al CAMdi Viale TIbaldi 41, il 3, 5, 10 e il 12 giugno(dalle ore 14.30 alle ore 17), ma anche aPieve Emanuele, presso la Biblioteca delComune, e a Rho, a Villa Burba. Gli in-contri, quattro per ciascun territorio, sa-ranno tenuti da un docente di nutrizionedell’Università di Milano, da un tecnicodel Parco Agricolo Sud Milano esperto dirapporto tra agricoltura e territorio, dauno specialista di Federconsumatori cheparlerà di consumo consapevole e infineda un cuoco. Non solo incontri di formazione e infor-mazione rivolti ai pensionati che vor-ranno confrontarsi con gli esperti suitemi dello spreco alimentare, della con-servazione dei cibi, del consumo sosteni-bile e consapevole, ma anche scambio diesperienze attraverso i social network,utilizzo di materiali informativi e, perconcludere, una visita guidata per tuttialla struttura produttiva della Cascina

Guzzafame di Gaggiano. Perché è proprio lo Spi ad occuparsi dialimentazione? «Perché – spiega il Segre-tario Generale Sergio Passaretti – se iltema di Expo 2015 è “Nutrire il pianeta,energia per la vita” e l’Italia è il paese piùanziano d’Europa, con il 20% della popo-lazione sopra i 65 anni, un’iniziativa ri-volta a queste persone che suggeriscaloro di consumare, acquistare meglio, re-stare in salute più a lungo producendoanche meno rifiuti e meno spreco, è unprogetto che ha impatto non solo sullaloro vita ma anche su quella di tutta lacittadinanza e delle generazioni future». Per realizzare il primo ciclo di lezioni loSpi di Milano si è fatto promotore di unarete di partner scelti tra le istituzioni lo-cali, il terzo settore e i territori conl’obiettivo comune di produrre un cam-biamento dei modelli culturali di con-sumo, e scommettendo sulla replicabilitàdi questa iniziativa in tutto il territoriomilanese. Per informazioni e iscrizioni per la sededi via Tibaldi, Spi Lega Gratosoglio, viaCostantino Baroni, 5 – Tel. 339 3291917oppure [email protected]

A cura di Chiara Daneo

Un progetto di Spi Cgil Milano rivolto agli anziani

“Valore e Valori in Cucina”

Una cosa alla quale la società consumistica in cui viviamo ci ha indotto è, purtroppo, lospreco. Grandi quantità di prodotti vengono comprati, ma buona parte di questi finiscenella spazzatura.Giacomo Argenton, Francesco Consoli, Marco Zetti e Antonio Chiusuolo hanno 24 anni,vivono a Pavia e, data la loro giovane età, vogliono giustamente essere protagonisti delcambiamento. Così propongono un progetto innovativo: “Alimentando”. Parliamo con loro e scopriamo di cosa si tratta.

Cos’è Alimentando?«È una Onlus che si occupa di recuperare gli scarti alimentari prodotti dai privati cittadini,dalle attività commerciali o distributori alimentari, perché per vari motivi considerati in-vendibili, per poi distribuirli alle persone bisognose sul territorio pavese».

Com’è nata la vostra Onlus, e perché?«Il tema degli sprechi alimentari è molto importante, considerando che 1/3 della produ-zione mondiale di cibo viene buttata, a fronte di 868 milioni di persone che soffrono lafame (dati Istat, Italy e Waste Watcher). Riflettendo su questi dati, abbiamo deciso difare qualcosa di concreto partendo dalla nostra città, attraverso la sensibilizzazione alconsumo responsabile e consapevole degli alimenti che compriamo e consumiamo ognigiorno».

Quali sono gli obiettivi?«Vorremmo che le persone dessero un valore non solo economico, ma anche sociale e mo-rale ai prodotti che consumano. Con le tematiche alimentari (parola d’ordine: ridurre il più possibile gli sprechi alimentariper aiutare chi è in difficoltà), vogliamo promuovere l’integrazione sociale e culturale,coinvolgendo anche gli stranieri presenti sul territorio; vogliamo perciò trasmettere l’ideache le differenze culturali non sono un ostacolo, ma un’occasione per approfondire le pro-prie conoscenze e venire a contatto con realtà diverse dalle nostre, ma non così distanti».

Come vi state organizzando?«Per distinguerci dalla Mensa del Povero o dalla Caritas, pensiamo di creare eventi neiquali la distribuzione del cibo sia una delle componenti dell’evento, e non l’unica. Pen-siamo di creare momenti ricreativi, che portino i beneficiari a relazionarsi tra loro, co-struendo giornate che siano un’occasione di incontro, socializzazione e apprendimento,non solo un momento in cui avere un pasto gratuito. Pensiamo di offrire formazione intermini pratici ai beneficiari dei nostri servizi, coinvolgendo esperti di differenti settorinelle lezioni e nei workshop. In questo modo, i beneficiari possono acquisire competenzeche gli permettano di raggiungere una maggiore indipendenza dal punto di vista econo-mico e domestico. Inoltre, vogliamo creare collaborazioni con le realtà già attive sul ter-ritorio pavese, che sono in contatto con persone che hanno concretamente bisogno».

Chi può collaborare?«Chiunque! Tutto il nostro lavoro si basa sul volontariato, e siamo sempre in cerca divolontari e associati che ci aiutino a portare avanti i nostri progetti, e di benefattori

che vogliano contri-buire con il cibo chenon riescono a ven-dere. Di modi per aiu-tarci ce ne sonomolti».

Per informazioni Contattare [email protected], eseguirci su facebookalla pagina Alimentan-doONLUS Pavia.

Elisa Paci

Alimentando: una Onlus contro lo spreco

Nasce a Pavia un progetto inovativo

Page 9: Matteo Renzi a “Vita” Grande festa alla Campazzo! · I detenuti di Rebibbia alla Bocconi 9 ... proprio premio in libri – poteva essere diversamente per una biblioteca? – la

ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013ANNO XVIII NUMERO 06 GIUGNO 2014 9���������

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Venerdì 23 giugno si è tenuto, nel-l’aula magna dell’Università Boc-coni, “Bazar” con la regia di

Francesco Cinquemani, uno spettacolointerpretato dalla compagnia StabileAssai del carcere di Rebibbia. La perfor-mance, seguita con grande trasporto dal-l’intero pubblico, ha visto la lettura einterpretazione di brani, alcuni famosi(come “Odio gli indifferenti” di Gramsci),altri scritti per l’occasione dagli stessi at-tori. Questi ultimi sono stati quelli che piùhanno colpito il pubblico, perché conte-nevano tutto il dolore e tutta l’amarezzadi un passato non lusinghiero che ha por-tato ciascuno di loro, per un periodo o pertutta la vita, dietro le sbarre. A interval-lare la prosa, canzoni e ballate della tra-

Alla Bocconi in scena i carcerati di RebibbiaLa compagnia Stabile Assai, interprete l’anno scorso del film “Cesare deve morire” dei fratelliTaviani e vincitore di un David di Donatello, dopo lo spettacolo si è confrontata con gli studenti

La società della Taula è la più antica associa-zione attiva dell’Università Bocconi che nel

2014 si è spesa per la realizzazione di una gior-nata dedicata alla tematica delle carceri. Tuttoquesto allo scopo di sensibilizzare la comunitàstudentesca a questo tema, secondo una pro-spettiva che riconosca i detenuti non come pesiinvisibili, ma come parte attiva di un com-plesso e meditato sistema di rapporti tra Statoe individui che merita una maggiore conside-razione. Per questa iniziativa la Società dellaTaula ha ricevuto l’onore di vedersi consegnarela Medaglia del Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano.La Compagnia Stabile Assai è il più anticogruppo teatrale penitenziario italiano. La Com-pagnia è stata fondata nel 1982 da AntonioTurco, esordendo nello stesso anno al FestivalInternazionale di Spoleto ed è l’unica a metterein scena testi inediti scritti dagli stessi operatorie dai detenuti sulle principali tematiche del di-sagio sociale.La Compagnia nel 2012 è stata protagonistadel film “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani,vincitore dell’Orso d’oro a Berlino e del Daviddi Donatello come miglior film, avente a og-getto la messa in scena dell’opera shakespea-riana da parte della stessa Compagnia.

S.C.

I protagonistidella serata

La tematica la trasformazione di reati comequelli fiscali in reati amministrativi, proposta

dal professor Morris Ghezzi, è stata certamentela tesi che più ha colpito coloro che hanno par-tecipato alla tavola rotonda. Si può essere d’accordo o meno con il filosofo, macerto è che si tratta di un argomento su cui riflet-tere accuratamente e sul quale non si può for-mulare una “sentenza” chiara e netta senza uncorretto dibattito. Entrano in gioco dinamichepolitiche, ideologiche, legislative che devonoaiutarci a comprendere quale potrebbe essere,non il male minore, ma il bene più grande perl’individuo e la società. La logica del “è finito den-tro, si arrangi” o del “chi è causa del suo malpianga se stesso” non basta a soddisfare unaquestione così delicata, in cui si discutono i dirittidi un uomo e come cambiano al di dentro e al dilà di quelle mura. Un essere umano, seppur in galera perché col-pevole, non deve sentirsi meno umano, non devesubire (mal)trattamenti che lo inducano a cre-dere di non aver più una dignità propria. Il car-cere deve essere uno strumento di rieducazione,di reinserimento. Ma come possiamo pensare di

scoraggiare la barbarie nel mondo, sommini-strando al condannato la stessa barbarie, che l’hacondotto dietro quelle sbarre e dalla quale, pro-babilmente, ora vuole solo allontanarsi? Ovvia-mente i casi sono molteplici, non tutti si pentono,ma le leggi devono regolare ed essere regolate,in base a un criterio di civiltà e di mantenimentodi essa. E come non c’è barbarie più grande cheun innocente perseguitato, così non è ugual-mente ammissibile la vessazione verso chi in car-cere è finito per un motivo. La giustizia e l’uguaglianza, ma ancor più l’uma-nità, sono valori che non hanno bandiera ideo-logica né colore politico. Sì possono avere milleopinioni diverse a riguardo, alcuni sono più giu-stizialisti altri più liberali, ma il punto focale, anostro parere più significativo, è che in questaoccasione se ne sia parlato, tra individui di etàdiverse e addirittura con i diretti interessati.Come ha detto la professoressa Patrizia Patrizi, iproblemi dei carcerati sono anche e soprattuttomateria per noi. Perché, ricordiamocelo, sono gliindifferenti, chi non affronta i problemi a essere“il peso morto della storia”.

S.C.

Pene amministrative per i reati fiscali?

dizione popolare italiana, quasi tutte delcentro-sud, zona da cui proviene buonaparte del patrimonio culturale italiano.Dopo il commovente discorso di AntonioTurco, il direttore della compagnia, si èpassati alla conferenza, nella quale sonoemerse diverse tematiche, prima su tutte,il sovraffollamento delle carceri e comesi potrebbe migliorare la situazione. La tavola rotonda è stata moderata magi-stralmente da Riccardo Trentini, presi-dente della Società della Taula, laconfraternita universitaria della Bocconi,che insieme alle altre associazioni del-l’università ha organizzato la presenzadella compagnia teatrale di Rebibbia allaBocconi. Sono intervenuti Morris Ghezzi,esponente della Lega Internazionale deiDiritti Umani, Amos Nannini, presidenteSocietà Umanitaria, Edmondo Mostacci,docente di studi giuridici e Patrizia Patrizi,psicologa.I temi principali di cui si è discusso sonola depenalizzazione dei reati e di quali di

questi possono accedere a pene alterna-tive. Il filosofo del Diritto Ghezzi ha avan-zato un’ipotesi audace: ladepenalizzazione dei reati fiscali, che se-condo lui, in una società civile, dovreb-bero subire sanzioni pecuniarie e nonpenali. «La galera è per chi commette

reati gravi, come gli omicidi, altrimenti sitratta di sequestro di persona», ha soste-nuto il filosofo. L’intervento di Amos Nannini è parso so-stanzialmente d’accordo con le posizionidi Ghezzi, così poco giustizialista e netta-mente liberale. Mostacci e Patrizi, allaquale è stato affidato il compito di conclu-dere la conferenza, si sono spesi maggior-mente sul fronte del trattamento neiconfronti di chi si trova in carcere, piut-tosto che affrontare il motivo che li haportati lì. La professoressa Patrizi ha vo-luto sottolineare in chiusura che «i pro-blemi di chi sta in carcere sono problemidi tutti noi» e pertanto su di essi deve es-sere sempre puntato il faro dell’opinionepubblica e delle istituzioni.La chiosa della tavola rotonda non haquindi visto l’emergere di una opinionecondivisa, ma ha piuttosto lasciato apertala questione alle riflessioni personali diciascuno dei presenti nel pubblico. «L’im-portante - ha dichiarato uno dei ragazziorganizzatori - non era tanto arrivare auna posizione condivisa, ma disquisire in-torno a essa. Siamo consapevoli di quantoquesti siano temi talmente importanti epieni di sfaccettature, e l’obiettivo dell’ini-ziativa era di parlarne, avendo davanti unpubblico di adulti e ragazzi che, avendoricevuto determinati stimoli tornato acasa, decida di approfondire la questionee formarsi una propria opinione. Il com-pito di un’università dovrebbe essere pro-prio questo, l’elaborazione culturale, avolte anche fine a se stessa».

Susanna Causarano

Finiscono le scuole e aprono le piscine. Que-sta regola non scritta della nostra città è con-fermata anche quest’anno, con qualcheanticipazione, che vedrà per l’1 e il 2 giugnol’apertura straordinaria dei centri balneariArgelati, Lido, Romano e Scarioni. Un assag-gio d’estate, tempo permettendo. Tutte lealtre piscine cittadine gestite da Milanosportapriranno nel fine settimana del 7 e 8 giugno:la Sant’Abbondio domenica. Gli impianti ri-marranno aperti fino al 31 agosto.

Per quanto riguarda la piscina S. Abbondioè facile prevedere che ci saranno problemidi viabilità sulla via Gaber, dove il traffico eraproblematico e la sosta vietata molto diffusagià prima che iniziassero i lavori di sistema-zione della strada, fermi, incredibilmente,ormai da un anno. Con il calibro della car-reggiata ora ridotto, che di fatto consente unsenso di marcia alternato, per gli abitanti divia Gaber 5 uscire dal proprio condominiopotrebbe essere un problema.

Purtroppo, per cause diverse, la proprietàdello stabile di via Dei Missaglia 46/3, BmpParibas Reim Sgr p.A., il 12 dicembre 2013 haintimato lo sfratto esecutivo, che dovrebbeavvenire entro e non oltre il 24 giugno pros-simo, alla società Il Nuovo Bocciodromo S.r.l.,gestore dell’immobile di 5mila mq. Il NuovoBocciodromo, ricordiamolo, ha a disposi-zione: 12 piste gioco/bocce, un’ampia sala daballo con annessa scuola, vani ristorante-piz-zeria, palestrine per ginnastica o arti marziali,nonché un’area comunale di 240 mq circa, auso passaggio e sue pertinenze.La chiusura di questo centro aggregativo, di

notevole importanza per la zona, mette indifficoltà tutte quelle persone, soprattuttoanziani, che da tantissimi anni utilizzanoquesto luogo come un vero centro sociale, dasempre apprezzato e vissuto con grande pas-sione e coinvolgimento. I cittadini che lo fre-quentano stanno reagendo male allachiusura inaspettata, e chiedono per qualemotivo il Comune non sia ancora intervenutoa offrire una soluzione in grado di garantireloro lo stesso o altro luogo di socialità fuorida casa, così da evitarne l’inevitabile isola-mento.

C. M.

I due medici di famiglia che hanno lostudio presso il centro Asl di via Baroni48 si lamentano perché hanno pochi pa-zienti. È questo il risultato, in parte pa-radossale, della battaglia condotta dal

CdZ insieme ai cittadini per portare idue professionisti a Gratosoglio, dove,numeri alla mano, i medici sono troppopochi rispetto ai cittadini, molti deiquali anziani.

Dopo la proposta del Consiglio di Zona 5di non realizzare più il parcheggio inter-rato di piazza Abbiategrasso, avanzatadopo l’ultimo aumento dei costi e accet-tata dalla Giunta, il parlamentino di via Ti-baldi ha presentato un lunga lista diinterventi da realizzare in Zona, utiliz-zando le risorse risparmiate. Si tratta diun elenco, che riguarda i temi della viabi-

lità, del verde e del sociale, che certo saràinfluenzato da quanto Palazzo Marinovorrà dirottare nelle proprie casse dei 21,7milioni di euro previsti per i lavori. Oltreche di quanto MM, al momento ancora uf-ficialmente incaricata della progettazionee dei lavori, e il parcheggio della Kuwait,costretto a traslocare all’incrocio con viaBoifava, potrebbero chiedere e ottenere.

APRONO I CENTRI BALNEARI COMUNALI

Al via la stagione estiva alla S. Abbondio ma via Gaber non è ancora finita

IL 24 GIUGNO LO SFRATTO ESECUTIVO

Chiude il Bocciodromo di via Dei Missaglia

STOP AL PARCHEGGIO INTERRATO DI PIAZZA ABBIATEGRASSO

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Le convenzioni saranno applicate all’atto del pagamento, ai soci con la tessera incorso di validità e ai lettori di Milanosud presen-tando l’ultima edizione del giornale.

Le convenzioni di Milanosud

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Nel mese di maggio l’assemblea dei soci ha eletto ilnuovo direttivo dell’associazione Milanosud, che asua volta ha eletto come presidente Daniele Gilera.Sono stato confermati neldirettivo appena insediato isoci: Elvira Cossu, PinucciaCossu, Valerio Ferè, StefanoFerri, Gianfranco Lazzaretti,Lea Miniutti, Rossella Mo-rini, Elisa Paci, GiovannaTettamanzi, Maurizio Tosi,oltre che il presidente Gi-lera. Entrano per la prima voltanel direttivo i soci: FedericaDe Melis, Sergio Devecchi e

Anita Rubagotti. Ai soci Emilia Saglia e Alessio Stra-niero, membri del direttivo uscente, vanno i più sen-titi ringraziamenti per il lavoro svolto in questi anni,

da parte di tutta l’associ-zione. Così come è grandeil ringraziamento al presi-dente uscente GianfrancoLazzaretti, che nel nuovodirettivo ricopre la caricadi vicepresidente.A tutti i soci, membri o nodel direttivo, l’augurio diun buon lavoro, gratifi-cante e divertente, nell’in-teresse dell’associazione edel giornale!

Sono in vendita presso la sede dell’Associa-zione (via S. Teresa 2/A - apertura martedì egiovedì dalle 16,30 alle 18,30) le cinque pub-blicazioni edite da Milanosud, che sono: “Mi-lano è un Viaggio” e “Quella volta che...”,raccolte dei racconti vincitori del 2° e del 3°Concorso Letterario Milanosud; la trilogia“Raccontare Milano. Storie della nostracittà” (12 euro) di Clara Monesi Saibene,con le bellissime illustrazioni di SergioToppi; “Appunti di Legalità”, che raccoglie gliscritti dei ragazzi partecipanti alla omonimainiziativa e, infine, “Borghi e Cascine dellaZona 5” di Riccardo Tammaro (13,50 euro).

I libri dell’associazione�������������������� ��������Nuovo presidente e nuovo

direttivo per Milanosud

Segue dalla primaHa avuto grandi personalità al suo interno,anche vivacemente conflittuali fra di loro,ma ha sempre rifiutato il dominus assoluto.Era la sua forza o la sua debolezza? Bene omale ha governato l’Italia per mezzo secolo.Ora siamo nell’era del leaderismo, ogni con-fronto con il passato risulta ozioso.

Tattica o valori?Non c’è dubbio che rispetto alla classica di-stinzione che Max Weber fece fra etica dellaconvinzione ed etica della responsabilità,Renzi è un politico che obbedisce senza re-more alla seconda, quella cioè che privilegiail conseguimento dei risultati alla coerenzaideale, che è invece il contrassegno dellaprima. E in questo Renzi si colloca nel solcodella storia del Pci, che nelle fasi più con-vulse sapeva fare scelte pragmatiche anchea scapito dei principi. Con una differenza difondo: nel vecchio Pci la convivenza fra im-pianto ideologico e flessibilità tattica era fa-ticosa, ma costante. Di Renzi la maggior parte di noi, mentre am-mira la disinvoltura e l’inventiva quotidiana,deve ancora comprendere la compattezza ela natura del suo sistema valoriale. Va da sé che più si annacquano i tratti ideo-logici di un partito, più lo si rende tributariodella personalità che lo guida. Il senso dovrebbe essere chiaro: è la forzadel leaderismo.

Primato della comunicazione Se sul fronte, diciamo ideologico, si spre-cano i giudizi di neodemocristianità, perquanto riguarda la figura di Renzi, da temporicorre l’accostamento (per taluni la filia-zione) alla figura di Berlusconi. Questo av-viene ogni volta che in Italia – dopo lacosiddetta morte delle ideologie – si affacciasulla scena politica una forte personalità.Continua la stagione, secondo me non pro-prio fausta, del leaderismo, un modo di in-tendere la politica che semplifica lademocrazia fino quasi a renderla apparente. C’è innegabilmente un fattore decisivo checonsacra e apparenta i successi di Berlu-sconi prima e di Renzi poi. Questo fattore èla comunicazione, che trasferisce l’azionepolitica nella recita quotidiana: di questa re-cita lo strumento di gran lunga più efficace

(per la sua diffusione ein molti casi per la suaesclusività) resta la te-levisione. Non mi sor-prende che dopo tantianni in cui si era volutonegare alla televisioneun ruolo determinante(non si voleva ammet-tere che fosse la chiavedel successo di Berlu-sconi), ora questoruolo venga ricono-sciuto e amplificato.

Progettazione e manipo-lazioneUna delle più lucidementi critiche ameri-cane, Noam Chomsky,richiama il valore pro-fetico (rispetto al suc-cessivo affermarsi deipiù moderni mass media) delle analisi diEdward Bernays negli anni Quaranta sulla“progettazione del consenso”, definito la “es-senza del processo democratico”, attraversola “manipolazione consapevole e intelligentedelle abitudini organizzate”: dobbiamo cer-care di espungere da quel sostantivo “mani-polazione” ogni valenza negativa eaccoglierlo come un dato della realtà, laica-mente neutro. Quando si dispone di stru-menti di progettazione del consenso comela televisione, è logico trarne il massimofrutto. E non tutti sono in grado di farlo. Ilsecondo tempo della democrazia dovrebbepoi essere la verifica dell’uso che si è fattodi questa moneta. E qui il discorso è aper-tissimo. Ma in questo senso, più che mai in-genua al limite dell’infantilismo appare laconvinzione che il web possa surrogare o ad-dirittura sostituire la televisione nella rac-colta e nell’utilizzo del consenso e nellacostruzione di un nuovo rapporto partecipa-tivo. Lo scarto di efficacia e di capillarità frai due mezzi resta abissale. Per il futuro sivedrà.

La prova dei fatti Diamo per scontato – perché di ciò hannogià scritto e detto praticamente tutti – cheRenzi abbia convinto molti nuovi elettori

(senza perdere il favore dell’elettorato tra-dizionale) grazie ad alcuni elementari mafondamentali fattori che sono: la giovaneetà, l’estrema determinazione, la rapidità didecisione e di movimento, il senso di energiache trasmette al suo operare, il lucido sba-razzamento (rottamazione) di tutto ciò che(non solo in termini anagrafici) rappresen-tava un legame col recente e meno recentetrascorso del partito di appartenenza. Iltutto modellato con una efficacia oratoria eun modo di porsi persuasivi fino alla sedu-zione (e qui sta il peso determinante dei ca-nali che gli hanno consentito questacomunicazione). Tutto ciò è evidente e giu-stifica l’ampiezza del suo successo. Taluni arrivano ad affermare che a questoormai si riduce l’essenza della politica, comese i risultati fossero secondari. Ma credo siauna vera esagerazione. Nessuno, prima opoi, sfugge alla prova dei fatti.

La forza dell’emergenza economica I conti con la storia si faranno dopo. Ma iconti con la politica si fanno adesso. E in po-litica è importante vincere, se è vero chevincere vuol dire realizzare i propri pro-grammi, tradurre in atti le proprie idee. Inquesto senso non è affatto ozioso porsi il pro-blema se “finalmente con Renzi la sinistra

vince” (che rappresental’ossessivo mantra dei ren-ziani) o se Renzi abbiavinto semplicemente per-ché ha convertito in unavasta area neocentrista emoderata il partito demo-cratico, di cui è diventatoleader indiscusso da pochimesi. E la conquista hatrovato impulso decisivosia dalla cronica difficoltàdel Pd di conseguire unsuccesso chiaro, sia dalladrammatica emergenzaeconomica che imponevaa tutte le forze politicheuno sforzo innovativosenza precedenti. Renzi hacolto il momento giusto:nessun leader, nessunaforza politica ha avuto lastessa prontezza e deter-

minazione.

Tutti craxiani, tutti renziani Ma che avviene nel Partito democratico dopolo sconvolgente voto del 25 maggio? Avvieneche il vecchio dibattito su cosa è destra e sucosa è sinistra si traduce nel quesito “maRenzi è di sinistra? con la sua vittoria ha ve-ramente vinto la sinistra?”, quesito che sot-tintende il dubbio che a prevalere sia statauna colossale operazione trasformistica chein nome del potere smacchia giaguari e ognialtro genere di pelliccia. E allora, dopo averparlato del principio di responsabilità, giovaqui parlare del principio di realtà, che permolti è l’abc della politica: Renzi ha vinto edunque aveva e ha ragione. Renzi ha portatoal successo un partito che negli ultimi annistentava a cogliere successi. Dunque, nes-suna meraviglia per l’assimilazione “reali-stica” all’area renziana di gran parte delvecchio establishment: un processo che ri-corda la craxizzazione del Psi subito dopo lapresa del potere da parte di Bettino, fino apoche settimane prima duramente contra-stato. Si chiama principio di realtà. Che con-sente a chi lo vive, lo scambio fra la faticosaconversione oggi con il recupero dei valoripropri rinviato all’indomani.

Piero Pantucci

Analisi dopo il voto del 25 maggio

Le ragioni di una vittoria

Per la realizzazione si prevedono 2milanuovi posti di lavoro e un indottodi100 milioni di euro l’anno. E poi il

primato: VenTo è la pista ciclabile più lungad’Italia e una delle prime in Europa, perchépermetterebbe di andare da VENezia a TO-rino in bici lungo gli argini del Po. Con de-viazione per Milano ed Expo comprese nelprezzo: 80 milioni di euro, l’equivalente di quelche costa costruire all’incirca due o tre km diautostrada.In questo modo, in fatto di ciclo viabilità,anche le nostre città si avvicinerebbero allostandard di tante metropoli europee (adesempio in Germania le piste ciclabili, moltecostruite lungo gli argini dei fiumi, copronoben 40mila km e producono 8 miliardi di in-dotto all’anno!). E i fondi per questa “grandeopera” potrebbero venire proprio dall’Eu-ropa: i soldi per le ciclabili ci sono, l’Unioneeuropea ha già stanziato 6 miliardi da spen-dere entro il 2020. L’idea di VenTo è del Po-litecnico di Milano, in particolare di ungruppo di studio capitanato da Paolo Pileri,professore di progettazione e pianificazioneurbanistica. Pileri va in bicicletta e tiene “afar partire anche nel nostro Paese il ciclo-turismo come fenomeno popolare e positivo.Con un investimento infrastrutturale leg-gero, capace di innescare nuove economiebasate sulla fruizione del paesaggio, dei beniculturali, della natura e del buon cibo”. In-somma un sogno verde, realizzabile a costicontenuti. Con enormi vantaggi per il turi-smo, l’agricoltura e l’ambiente. Infatti il trac-ciato di VenToattraversa 14milaaziende agricole, s’in-treccia con 115 sta-zioni ferroviarie ediversi approdi di bat-telli, incrocia 2mila ne-gozi e 300 attivitàricettive. Un esempiovicino in Europa? LaVienna-Passau, una ci-clabile di 320 chilome-tri lungo il Danubio,

che attira circa 420 mila visitatori e generaun indotto di 110 milioni di euro all’anno, dicui 60 solo per vitto e alloggio.Il 15% di quel tracciato lungo il Po (100 km)che collega il Veneto al Piemonte oggi è giàciclabile; con pochi cambi delle regole di uti-lizzo di argini, stradine e sentieri, altri 284km (il 42%) lo possono diventare in tempibrevi. Per il 22% del tragitto occorrono in-terventi leggeri; solo il restante 21% richie-derebbe lavori più impegnativi. Il percorsostudiato dal Politecnico parte dal Lido di Ve-nezia, approda a Chioggia e risale tutto il Po,e arriva a Torino nel parco del Valentino.Con una variante per il capoluogo lombardo.All’altezza di Pavia si procede verso Binasco,poi si imbocca la SS dei Giovi fino al vecchioponte in ghisa del Basmetto, qui si passa ilNaviglio e si va verso est, fino all’area Expo.Tempi di realizzazione? Si potrebbe faretutto in due o tre anni.C’è da augurarsi davvero che il progetto de-colli. Un modo per sostenerlo? Seguire ilprofessor Pileri e i suoi ricercatori nel VentoBici Tour 2014 quando, tra il 6 e il 15 giugno,pedaleranno lungo il Po: in 10 tappe e 16eventi, il gruppo di ricerca del Politecnicodi Milano esce dalle sue stanze, inforca labici e incontra cittadini, istituzioni, enti, as-sociazioni per presentare il progetto, gliaspetti tecnici, i vantaggi, e i motivi per iquali ritengono che questo debba interes-sare tutti e non solo i ciclisti e i turisti. Per info: www.progetto.vento.polimi.it

G. T.

In bici lungo gli argini del Po, deviando per Milano

Via col “VenTo”!Una pista ciclabile di 679 km, da Venezia a Torino. È il progetto del Politecnico di Milano

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“Chiesa Rossa”, palcoscenico della manifestazione letteraria Dal 4 all’8 giugno, ritorna, anche nelle biblioteche, ilFestival della Letteratura di Milano, giunto alla terzaedizione: un notevole successo per un evento nato inseguito all’iniziativa di poche persone, senza il soste-gno di grandi editori e sponsor. La manifestazione, come in passato, è destinata acoinvolgere molti cittadini con i più diversi appunta-menti: ne sono previsti oltre centoquaranta in tantiluoghi della città. Si parlerà di arte, cultura, sapori, musica, poesia, in-tegrazione, disabilità, linguaggio del corpo, calcio, po-litica… Difficile non trovare qualcosa di interessantein un programma così vario. La biblioteca Chiesa Rossa sarà un importante palco-scenico del festival, ospitando ben 24 incontri. Quipossiamo citarne solo alcuni per incuriosire i lettori(l’elenco completo si trova sul sito www.festivalette-raturamilano.it). Si comincia il 4 giugno, alle 17, con un laboratorio dimurales per bambini dai 5 ai 10 anni, e si proseguela sera, alle 21.30 con lo spettacolo “Da Sud a Sud –Difendere l’allegria”, una serata di musica e parole aritmo di tango.Il 5, alle 21, ci sarà “Uno e altri amori”, lettura tea-trale di racconti dello scrittore Carlo Coccioli, conbrani musicali e canzoni dal vivo.Il 6, ore 21, verranno presentati due romanzi su espe-rienze di volontariato in aree differenti: i senza fissadimora a Milano e i ragazzi dei quartieri poveri di Pa-lermo. Seguirà il concerto jazz del gruppo A-MaterialBand.Il 7, alle 16, si terrà l’inaugurazione della mostra fo-tografica “Lambro. Un monologo”, dedicata ai sogni,alle speranze, alle emozioni che può suscitare questocorso d’acqua caro ai milanesi. Alle 18.30 “Voci di donna. Percorso al femminile daldramma alla poesia, in parole e musica” prevede unbrano teatrale e un itinerario letterario e musicalefra liriche di famose poetesse. Alle 21 sarà ancora inscena la poesia con versi ispirati ai cieli stellati (“DalCosmo alla parola”).L’8, ore 10.30, si inizierà con una mattinata di rifles-sioni e disegni sull’allegria, per bambini della scuolaprimaria. Seguirà, alle 16, “In volo”, presentazione dinove racconti metropolitani tra noir e storie d’amore,di Carla Pirovano. Alle 19.30, “Volti delle donne neltempo”, una rappresentazione - tratta da racconti diRaffaella Verdesca - che narra la storia di emancipa-zione di sei donne vissute fra le due guerre e nel pe-riodo postbellico. Infine, alle 22, festa di chiusura del Festival con mu-sica e balli dell’Italia meridionale. L’11 giugno, alle 21, per il decennale del consultoriofamiliare “B. Gianna Beretta Molla”, ci sarà lo spet-tacolo di musica e poesia “Cantos Del Alma”, con Wal-ter Bagnato e Cinzia Calzini, ispirato alle tradizioniculturali sudamericane: protagonista la sensualitàdel Tango. Segnaliamo infine che la biblioteca ospiterà anchesei incontri per la festa popolare delle associazioni dizona.

Performace, letture e giochi alla “Fra Cristoforo”In occasione del Festival della Letteratura, il 4 giu-gno, ore 18, alla Biblioteca Fra Cristoforo si terrà laconferenza “La giovinezza e il desiderio ovvero sul-l’amore”. La scrittrice e musicista Franca BaronioGambino intratterrà il pubblico soffermandosi suaspetti come la “fisiologia” dell’amore, il desiderio, isentimenti, le inquietudini che un tema così coinvol-gente può destare in ciascuno di noi. Al termine del-l’incontro, accompagnandosi col pianoforte, l’autriceeseguirà la canzone Hymne à l’amour.Il 6 giugno, ore 18, sempre nell’ambito del festival, sisvolgerà “Terra rossa terra nera”, una performance dimusica, canto e teatro a cura Anna Jencek. In un va-riegato contesto di danza, recitazione e video sarannoproposte nove poesie di Cesare Pavese trasformate incanzoni a tempo di jazz. Un omaggio originale al notopoeta e scrittore. Mercoledì 11, ore 17, si riunirà per l’ultimo appunta-mento prima dell’estate il gruppo di lettura della bi-blioteca e alle 18 Carlo Marchesi terrà una lettura dipoesia italiana del Novecento.Per i bambini dai quattro ai dieci anni, sabato 14, ore10.30, la Ditta Gioco Fiaba presenta “Cavoli a me-renda”: due investigatori molto particolari, devono ri-solvere il caso di un “affettatore” di… verdure, conl’aiuto di tutti i partecipanti. Si consiglia la prenota-zione.

Letteratura e teatro alla “Sant’Ambrogio”Anche alla “Sant’Ambrogio” il Festival della Lettera-tura è presente con due iniziative. Giovedì 5 giugno,ore 17.30, sarà presentato il “Diario di Edo. Un ado-lescente in tempesta”, un libro scritto per ragazzidagli undici anni, ma utile anche a insegnanti, geni-tori, educatori. Sabato 7 giugno, ore 18.30, si terrà larappresentazione “Due voci” con Valeria Pinori e Da-nilo Reschigna, drammaturgia e regia di Rino Cac-ciola. In due scene autonome su casi sociali estremivengono rappresentate le difficoltà di comunicazionefra madri e figli. Lo stesso giorno, alle 16.30, i bambinidai cinque anni potranno assistere allo spettacolo dinarrazione e musica dal vivo “Quando arrivano i lupi”,con Livia Rosato e Mario Toffoli. L’iniziativa rientranel “Festival MiSeiTeatro”, prima rassegna sperimen-tale di teatro civile organizzata dal Consiglio di Zona6 con associazioni culturali e compagnie teatrali delterritorio. Il festival ha l’obiettivo di raggiungere un pubbliconuovo - in particolare i residenti nei quartieri popo-lari - promuovendo la cultura e l’aggregazione sociale.Vengono proposte rappresentazioni che raccontanoavvenimenti della storia recente e dell’attualità persuscitare discussioni su problemi come la giustizia,il lavoro, la casa, le minoranze, la legalità.Il 14 giugno, ore 19.30, sempre nell’ambito del festivalteatrale, verrà ricordato il genocidio armeno con lospettacolo “Morti nel silenzio”, interpretato da EleonoraCeretti, pianista e cantante, e Barbara Palumbo, dan-zatrice, attrice e coreografa. La regia è di Fabio Palma.Nel dialogo attuale fra due donne, con testimonianzedei sopravvissuti, video, musiche e suggestive coreo-grafie, rivive la storia degli armeni uccisi tra il 1915

e il 1919, durante la GrandeGuerra. La prima, sistema-tica pulizia etnica del XX se-colo, una strage di 1.500.000persone, che fu riconosciutadall’Onu soltanto nel 1985 ein Italia il 17 novembre del2000. «Lo spettacolo - dice Bar-bara Palumbo - nasce dal de-siderio di far luce sulletragedie che spesso vengonodimenticate dai libri di sto-ria ma che abbiamo bisognodi ricordare per non ricaderenegli stessi drammatici er-rori. Il nostro lavoro vuolearrivare ai giovani e a tutticoloro che hanno desideriodi sapere. I 50 minuti dellarappresentazione sonotroppo pochi per far luce suun capitolo così buio del-l’umanità, ma possono di-ventare uno spunto diricerca o di riflessione. Mu-sica, danza e teatro guideranno il pubblico attraversouna pagina del passato troppo spesso trascurata». Il 18 giugno, alle 17.30, Nicoletta Czikk condurrà ilgruppo di lettura dedicato alla poesia, mentre il 19,ore 17.30, si riunirà il “Club degli incorreggibili let-tori”.

“Tibaldi”: un concerto e uno spettacolo teatraleIn occasione del Festival della Letteratura, il 4 giu-gno, ore 21, la biblioteca ospita “Il suono della liute-ria”, un concerto di archi con letture. Sarannoeseguiti brani di Bach e la ballad irlandese “The LassAughrim. L’esecuzione sarà affidata a Gemma Pedrini(violoncello), Cristiana Franco e Raffaele Nobile(violino). Nelle pause del concerto, l’attrice Linda Montec-chiani e le studentesse Chiara Soligo e Matilde Fran-zini leggeranno pagine tratte da racconti di VincenzoPezzella, l’organizzatore di questa iniziativa, nata perdiffondere la conoscenza del mondo della liuteria.Interverranno la liutaia Fiorella Anelli e l’antropologadel suono Tullia Gianoncelli.“Con serate come questa”, dice Pezzella, “intendiamovalorizzare la nostra arte, recuperandone le radici, epassare il testimone a soggetti istituzionali affinchéinseriscano l’argomento nella formazione scolasticadi ogni ordine e grado”.Il 14 giugno, alle 20.30, Elsa Bettella, Silvana Landinie Giorgio Sal Sacco, della compagnia amatoriale“Siamo seri: ridiamoci su”, porteranno in scena l’attounico di Jean-Paul Sartre “A porte chiuse”; regia diCarla Spinella. Il testo appartiene al periodo in cui ilcelebre filosofo e scrittore francese, superato l’orien-tamento nichilistico, passò alla fase dell’impegno po-litico e sociale.

Fabrizio Ternelli

Milanosud ha già parlato del nuovo libro diRiccardo Tammaro, “Borghi e Cascine

della Zona 5”, che sarà presentato il 17 giugno,alle ore 18, nella Biblioteca Chiesa Rossa. Que-sta volta pubblichiamo alcune considerazioniin cui l’autore racconta come è nato il volume. «Il testo si basa su una serie di articoli che hoscritto per Milanosud - dice Tammaro. Ho vo-luto fornire una dettagliata descrizione dellecascine presenti nel sud-est milanese, ese-guendo di fatto una sorta di istantanea. Oltrea consultare vari testi, mi sono avvalso delle te-stimonianze di persone che hanno vissuto larealtà rurale milanese negli anni Cinquanta peravere notizie di prima mano. Mi è stato utile, inoltre, il mio personale inte-resse per l’argomento, che ha accompagnato lamia trentennale attività all’interno della Fon-dazione Milano Policroma, di cui sono presi-dente. Vorrei suggerire ai lettori di considerareil libro come stimolo per andare a visitare le ca-scine e farsi così un’idea concreta, con l’aiuto diquanto ho scritto, di come fosse la vita conta-dina nel nostro territorio e di come, in alcune,sia tuttora».Partecipano alla presentazioneAda Lucia De Cesaris, vicesindaco del Co-mune di Milano (in attesa di conferma)Aldo Ugliano, presidente del Consiglio di

Zona 5;Riccardo Tammaro, autore, presidente dellaFondazione Milano Policroma;Gloria Mari, vicepresidente dell’AssociazioneCascine Milano;Angelo Mantovani, presidente dell’ Ass. Cul-turale “Il Clavicembalo Verde”;Stefano Ferri, direttore responsabile di Mila-nosud.Il libro di Tammaro, oltre a essere acquistabileil giorno della presentazione, è in vendita a13,50 euro presso la sede dell’associazione Mi-lanosud (via S. Teresa 2/A, orari di apertura:martedì e giovedì dalle ore 16 alle 18) e all’edi-cola di via S. Domenico Savio.

F. T.

A Chiesa Rossa presentazione del libro:“Borghi e cascine della Zona 5”

Biblioteche di zona, centri per la cultura e il tempo libero

Festival della letteratura di Milano e tante altre iniziative

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Dopo anni di annunci e mobilitazione, il Centro Carrarosembra essere a una svolta. Finalmente il Comune ha as-segnato i lavori per la sistemazione degli spogliatoi del

centro (circa 700mila euro), che furono annunciati dal nostrogiornale nel novembre scorso, e l’intervento dovrebbe iniziare afine giugno, a stagione sportiva terminata. A settembre quindi, se gli impegni saranno rispettati, le nume-rose società sportive che operano al Carraro non dovranno piùcambiarsi in spogliatoi fatiscenti (come dimostra la foto ac-canto), con docce mal funzionanti . Situazione questa che avevagenerato non poche proteste e attriti, tra le società, gli sportivie Csi e Us Acli, gestori del centro dall’estate del 2012, succedutisinel 2009 ad altri due soggetti, che avevano rinunciato alla ge-stione, a causa delle alte spese di gestione delle strutture. Ma le novità non finiscono qui. Il Comune ha vinto un finanzia-mento ministeriale da oltre 2milioni di euro che utilizzerà persistemare una volta per tutte le strutture dell’attuale impianto,Quando ne scrivemmo erano previsti i lavori di sistemazione diaree verdi, dell’impiantistica, con la posa di sistemi fotovoltaicidi alimentazione energetica. Il progetto prevedeva anche la rea-lizzazione di due campi da calcio a 5 e uno da 11 in erba sintetica,una parete da roccia, un’area multimediale, una nuova area perl’educazione stradale, una zona ristoro e una per gli uffici. In che tempi? Ancora non si sa. L’assessorato allo Sport sta anche studiando nuove modalità digestione della struttura, «così da coinvolgere in modo più ampiotutti i soggetti che operano nel Centro Carraro – ha affermatoWalter Repossi, presidente della commissione Sport in CdZ5 -.Nell’incontro con tutte le associazioni sportive, avvenuto a iniziomaggio con l’assessore Chiara Bisconti, tutti hanno confermatodi voler rimanere con le proprie attività all’interno del centro.In quell’occasione l’assessore ha confermato che il Comune pre-sto farà una proposta per una nuova gestione del Carraro. Moltoprobabilmente, dopo i pareri espressi dalle associazioni, ci saràuna “gestione condominiale” dove Csi e Us Acli, attuali gestori,saranno gli amministratori e verranno trovate formule “miglio-rative” per la partecipazione tutti».Tutto bene, dunque? Per il consigliere di Zona Massimiliano To-scano no: «Le associazioni Red Devils e Nuova Atletica 87, cheraccolgono moltissimi atleti, si sono spesso lamentate in questi

due anni della nuova gestione “sperimentale”, perché hanno do-vuto occuparsi di una parte della manutenzione ordinaria e pro-curarsi spesso gli strumenti per operare. Per esempio, nelnovembre scorso, la stessa Red Devils ha dovuto disinfestare glispogliatoi. Questo perché nell’attuale contratto non è specificatochiaramente cosa si intende per “manutenzione straordinaria epromozione dello sport”. Una situazione che ha avuto ricadutepesanti nel clima all’interno del Carraro e limitato fortementele attività delle associazioni sportive. Ora che si parla di unanuova gestione – ha concluso Toscano - auspico un conratto det-tagliato in tutti i punti, forme di coinvolgimento più dirette delleassociazioni sportive e il ruolo dei gestori sia ridimensionato,come auspico una maggiore informazione e coinvolgimento del-l’opposizione in CdZ5 su questa questione».

Stefano Ferri

8 giugno, Festa dello SportDomenica 8 giugno al Centro Carraro (via Dei Missaglia 146) sisvogerà la consueta Festa dello Sport. Dalle ore 9 alle 18 le so-cietà sportive che operano al centro presenteranno le proprieattività, con dimostrazioni e prove gratuite di basket, tennis,rugby, karate, ginnastica artistica e sport da combattimento. Peril calcio appuntamento ai ragazzi dai 5 ai 18 anni, con la scuolacalcio Milan. Previste durante la giornata anche dimostrazionidi danze sportive hip hop, gag e zumba, e gazebo delle associa-zioni culturali della Zona 5.La manifestazione è patrocinata dal Consiglio di Zona 5.

Di Daniele Buriol presidente A.C.D. Frog Milano

Domenica 11 maggio, ore 17.13, l’arbitro dopo 5 minuti di recuperofischia la fine della partita e il risultato del campo dice: Frog Mi-lano Solese 1-1. Dall’altra parte, su un altro campo, il Calvairate

(un punto sotto) al 94° sbaglia il calcio di rigore della possibile vittoriacontro e finisce 3 a 3 contro il Villa.Campione nel girone M di Prima categoria, la Frog entra nella Storia.Per la prima volta il Gratosoglio e la Zona 5 hanno una squadra chedisputerà il campionato di Promozione (ad oggi in Milano, oltre anoi, solo l’Alcione).Il centro sportivo di Froghello diventa una bolgia partono fuochid’artificio e cori “Campioni”. Un mare di tifosi presenti in tribuna fe-steggia con noi. Il sogno diventa realtà. Il primo ringraziamento alpresidente onorario Armando Sottile che in questi 4 anni ha portatola squadra dalla seconda categoria alla Promozione e si è già impe-gnato per farci fare il prossimo campionato con una squadra all’al-tezza. Un grazie agli allenatori che si sono succeduti sulla panchinaPisani, Gallo e Bonaita oltre al direttore Sportivo Cozza. E ovvia-mente a tutti i dirigenti e i ragazzi della squadra.Adesso il quartiere e la zona, possono darci una mano per fare unastagione 2014/2015 importante. Abbiamo bisogno di tutti anche soloper fare il tifo. Se poi ci volete aiutare come sponsor o con cartellonipubblicitari o con erogazioni liberali sarete i graditi benvenuti.La ciliegina sulla torta per questa stagione, arriva dalla vittoria in

campionato degli Allievi B 98 guidati dal duo Ponticelli, Ferrara chehanno portato questi ragazzi a vincere tutte le partite tranne unasconfitta. Veramente entusiasmante. Anche qui i complimenti alvice presidente Raffaele Libraro, responsabile dell’agonistica e al di-rettore sportivo Max Brianzoni per aver allestito una splendida squa-dra. I complimenti per i dirigenti e i ragazzi ovviamente si sprecano.Se volete approfondire chi sono i componenti delle due squadre(anche delle altre categorie) e vedere nuove foto oltre ad avere no-tizie della Frog (per esempio abbiamo il Campus 2014 a partire dal9 giugno per i ragazzi dai 6 ai 14 anni) andate sul nostro sito:www.frogmilano.it Noi Abbiamo fatto il nostro. Adesso vi aspettiamo per sostenerci conla vostra partecipazione in via Teresa Noce 5 (Gratosoglio vecchio).

Di Lucia Audia,presidente Commissione Valorizzazione Aree Verdie Agricoltura CdZ5

Nuovo bando per l’assegnazione di particelle ortiveIl Consiglio di Zona 5 ha deliberato su un parere espresso in Com-missione per la Valorizzazione delle Aree Verdi e dell’Agricoltura: sitratta della concessione di 10 particelle ortive di 65 mq ciascuna alParco della Vettabbia in Via Vaiano Valle il cui bando, emanato il 20maggio scorso, scadrà il 20 giugno 2014 alle ore 12.Le domande potranno essere presentate dai cittadini all’Ufficio Pro-tocollo del CdZ. Le particelle ortive saranno assegnate sulla basedel nuovo Regolamento di concessione e conduzione degli orti co-munali, recentemente modificato a seguito dell’emanazione dellenuove linee guida che prevedono un canone annuo fissato a 1 euroal mq (soggetto a rivalutazione Istat) e una spesa forfettaria di 15euro per l’erogazione dell’acqua e per i servizi. È sparito inoltre ildeposito cauzionale pari a un’annualità del canone, mentre la duratadella concessione è fissata in 5 anni prorogabili di un altro anno.Maggiori informazioni sul sito del Comune: www.comune.milano.it.

Area Skate in Zona 5: non si farà alle TerrazzeCome anticipato qualche tempo fa, l’Assessorato al Benessere, Qua-lità della vita, Sport e tempo libero ha intenzione di realizzare nellanostra Zona un’area destinata agli appassionati di skate. In primaistanza il CdZ aveva indicato un punto all’interno del Parco del Ti-cinello (ingresso dal quartiere Le Terrazze) dove far costruire lastruttura, ma i lavori di realizzazione del I lotto del Parco che pre-vedono la formazione di un corridoio ecologico nel sito individuato,hanno portato a una nuova delibera nella quale si indica l’area an-tistante la Centrale Elettrica tra il viale G. Da Cermenate e il Parcotra le vie Aicardo e Boeri. Lo skate park verrà realizzato, come assi-curano dall’assessorato, a costi nettamente inferiori rispetto ai circa200mila euro preventivati.

La Giunta ha approvato le linee di indirizzo per la revisionedelle tariffe degli impianti sportivi comunali che sarannosottoposte all’esame del Consiglio comunale.

La novità della proposta è l’introduzione del principio della gra-dualità tariffaria e la gratuità a tutela delle fasce più deboli dellapopolazione. Previsti inoltre “pacchetti” di ingresso diversificatia seconda del tipo di disciplina sportiva, della tipologia dell’im-pianto, delle modalità e degli orari di utilizzo delle strutture. «Vo-gliamo difendere il valore sociale e di servizio pubblico dellosport e tutelare maggiormente le fasce più deboli della popola-zione – ha dichiarato l’assessora allo Sport, Benessere, Tempolibero e Qualità della Vita Chiara Bisconti –. Dobbiamo ripensareal principio per cui le tariffe sono necessariamente uguali pertutti: la gratuità e l’introduzione del principio della gradualitàdelle tariffe rispondono a criteri di maggiore equità. Il nostro obiettivo è far sì che le tariffe pubbliche, a Milano fermedal 2003, continuino a essere tra le più basse d’Italia e sempreben al di sotto della media del mercato».

La deliberaprevede che l’accesso alle piscine e agli impianti perl’atletica leggera gestiti da Milanosport sia gratuito per i bambinidi età inferiore a 5 anni e per le persone di età pari o superioreai 65 anni con reddito Isee non superiore a 3mila euro annui. Le

tariffe saranno ridotte nella fascia 5-25 anni, nonché per personedi età pari o superiore ai 65 anni con reddito Isee non superiorea 18mila euro annui.

L’offerta tariffaria, inoltre, potrà essere differenziata a secondadelle diverse discipline praticabili negli impianti sportivi. Nel-l’ambito di una stessa disciplina sportiva vi sarà una diversifica-zione delle tariffe anche in base alle modalità di utilizzodell’impianto: tariffa oraria, tariffa per mezza giornata, tariffagiornaliera; tariffa per lezione; carnet per ingressi multipli; ab-bonamenti trimestrali e annuali; tariffe per ingressi famiglia; ta-riffa oraria e giornaliera per utilizzo piscina (corsia e vasca);tariffa per utilizzo campi di gioco (coperti e scoperti).

E ancora: le tariffe delle piscine potranno variare da impianto aimpianto. La definizione dovrà tenere conto dell’ubicazione, ac-cessibilità, offerta di servizi, bacino di utenza e numero di uti-lizzatori. In questo modo si intende in particolare promuoverel’accesso alle strutture periferiche.

I criteri per le nuove tariffe dovranno essere esaminati dal Con-siglio comunale: sulla base delle indicazioni dell’Aula, la Giuntastabilirà gli importi con un apposito provvedimento.

Il Comune ha messo a bando lo stabile ri-salente alla fine del 1800 di Ripa di PortaTicinese 83, inutilizzato da anni. L’edificioha una superficie lorda di 2.300 mq dispo-sta su 5 piani e presenta ancora le carat-teristiche tipiche delle case di ringhieramilanesi che si sviluppano attorno a unapeculiare corte interna. Per questo mo-tivo è stato dichiarato di interesse storico-artistico dalla Sovrintenza, che hasottoposto a vincolo ambientale anche ilcorpo “nobile” che si affaccia sul Naviglio.All’assegnazione dell’immobile possonopartecipare imprese individuali, societàcommerciali, società cooperative, con-sorzi e raggruppamenti temporanei di im-prese costituiti o costituendi. Laconcessione del diritto di superficie potràavere una durata minima di 30 anni e

massima di 50, mentre, il contributo diconcessione annuale è fissato in 50 milaeuro a base d’asta.L’immobile ospiterà per il 70% della su-perficie disponibile un’attività ricettivadi ostello, a cui si potranno affiancare peril restante 30% altre attività: culturali, di-dattiche, espositive; ricreative, sportivee associate al tempo libero; artigianali;servizi alla persona; commerciali; risto-rative e di somministrazione di cibi e be-vande. Queste ultime, in special modo,potranno essere rivolte alla città oltreche essere funzionali all’attività ricettiva.Tutte le informazioni e i termini per lapresentazione delle domande di parteci-pazione sono disponibili sul sito www.co-mune.milano.it nella sezione Bandi eavvisi di gara.

Centro Carraro, primi lavori entro giugnoAllo studio anche una nuova modalità di gestione, che coinvolga più direttamente le società sportive

Calcio: conquistata la “Promozione”

La Frog Milano entra nella Storia della zona 5

Cambiano le tariffe degli impianti sportiviLa Giunta approva le nuove linee di indirizzo differenziate per redditosport e fascia oraria, a tutela delle fasce più deboli

In zona, nuovi orti e un’area skate

Un nuovo ostello in città Al via il bando per la riqualificazione dello stabile da anni inutilizzatodi Ripa di Porta Ticinese 83

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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013ANNO XVIII NUMERO 06 GIUGNO 2014 13���������

Con un quadrangolare di basket molto se-guito, a cui hanno partecipato gli Under 14di Ebro Basket, Centro Asteria, Basketowne Olympic Team, sabato 24 maggio è statoinaugurato il campo di ba-sket di via Aicardo /Boeri, aseguito di una raccolta difirme condotta dai cittadini,che prese il via l’anno scorso. «Dobbiamo essere soddisfatti– ha scritto su facebook la

presidente della Commissione Ambiente delCdZ5 - quando riusciamo a realizzare deglispazi per portare fuori i ragazzi dalle lorostanze e dai loro telefonini abbiamo fatto

qualcosa di buono! Gra-zie a tutti i presenti, aicoach, agli arbitri, ai ge-nitori che hanno portatoi ragazzi, ai colleghi con-siglieri che mi hanno so-stenuta».

La sala consiliare del CdZ5 di viale Tibaldisabato 17 maggio era piena di ragazzi eadulti, riuniti per affrontare insieme agli

esperti il fenomeno dilagante del cyberbulli-smo, di cui poco si conosce, perché in modosfuggente e anonimo colpisce e lascia il segnosu molti adolescenti. Obiettivo della mattinata di studio, organiz-zata dalla Commissione Educazione delConsiglio di Zona 5 insieme al Laboratorioadolescenza, che da anni si occupa di questotema attraverso indagini conoscitive , è statodi analizzare, anche sulla scorta delle con-siderazioni emerse negli incontri con i ra-gazzi, le dinamiche attraverso cui si sviluppail fenomeno. Al centro dell’attenzione il pro-filo di “vittime” e “bulli”, gli ostacoli all’im-mediata emersione dei casi critici, il ruoloche possono avere la famiglia e la scuola, glistrumenti disponibili per le vittime, percombattere questo preoccupante fenomeno.Ha portato il proprio contributo la deputataPd, on. Micaela Campana, che ha presentatoil suo progetto di legge sulla prevenzione eil contrasto del bullismo che verrà presto di-

scusso in Commissione Giustizia a Monteci-torio. Una proposta che nasce da un dialogocon studenti, insegnanti, genitori e associa-zioni.Una psicologa, un’insegnante e una pediatrahanno presentato il fenomeno da punti divista diversi, di professionisti e di genitori,sollecitati dalle domande del coordinatoreMaurizio Tucci e dall’interessante inter-vento di una studentessa dell’Istituto com-prensivo Arcadia.Nel corso dell’incontro è stata effettuata unadimostrazione di utilizzo del social networkAsk, frequentato in particolare da giovanis-simi, spesso teatro di episodi di cyberbulli-smo anche gravi.Dall’incontro è uscita la forte consapevo-lezza che su questo tema è necessario dif-fondere conoscenze e senso diresponsabilità; la presidente della Commis-sione Educazione Luisa Gerosa si è impe-gnata a proseguire questo percorso insiemealle scuole di zona e alle associazioni cheoperano con i giovani.

L.G.

di Angela LanziPresidente Commissione Politiche Sociali

Ci siamo! Anche quest’anno il Consiglio di Zona hadeliberato il nutrito programma del progetto LaBella Estate, seconda edizione, esito di un lavoro

congiunto tra l’istituzione e le associazioni di zona ope-rative nel Tavolo sociale di zona 5.Ottimo il bilancio dello scorso anno: il camp sportivo hacoinvolto oltre 300 ragazzi con tornei di calcio, basket,rugby, street tennis in diversi parchi della zona, condottida allenatori professionali. Abbiamo promosso lo sportlibero, accessibile, a gratuità totale, con regole precise:una formula ad alto gradimento.Le due settimane di campus-natura e la notte sotto le stellein tendahanno visto soprattutto la partecipazione di bam-bini in regime di gratuità totale: non è azzardato imma-ginare che questi bambini non avrebbero avuto occasionedi trascorrere quel tempo in maniera altrettanto diver-tente e costruttiva senza la possibilità offerta dalla BellaEstate, di cui resta il segno visibile nell’anfiteatro di viaVerro. Qui, sotto la guida del poeta e writer Ivan, i bam-bini hanno scritto parole e pensieri, coniando un neolo-

gismo che è diventato lo slogan dei campus: “FELICITTA’”.E dunque La Bella Estate 2014 replica!Anzi, raddoppia.Le settimane di campus ora sono diventate quattro, piùdue settimane di giochi, attività e aggregazione nei cor-tili! Così, con il mese dello sport, la Bella Estate si allungada giugno a settembre, arrivando a ridosso della riaper-tura delle scuole. È un grosso sforzo progettuale ed economico a cui leCommissioni politiche sociali/Sport/Educa-zione hanno dato priorità convinta, cercandoanche il supporto logistico delle strutture deiCam e ottenendo, per il secondo anno, il con-tributo fondamentale dell’Università Boc-coni, che così riafferma la visione sociale delsuo ruolo. Abbiamo pensato soprattutto ai ragazzi chemeritano opportunità positive – basta pen-sare al valore formativo dello sport che inse-gna competizione nel rispetto delle regole –e qui nelle partite non ci sarà bisogno di ar-bitro, dovranno imparare ad autoregolamen-tarsi… una bella provocazione contro lefollie degli stadi!

Abbiamo pensato alle famiglie, che vanno sostenuteanche con questi progetti nella lunga fase di crisi.Abbiamo pensato che la sinergia tra il Consiglio e le as-sociazioni della rete del territorio debba continuare acreare progetti sperimentali - esclusivi di zona 5! - comeLa Bella Estate per i giovani e l’Estate Anziani, prossimain calendario–valorizzando tutte le risorse possibili a fa-vore dei cittadini.

Erano quasi 500, con la maglietta biancacon scritto “non rubare”, a marciare perlegalità. È accaduto il 23 maggio scorso,

quando i bambini della scuola primaria Moro esecondaria Gemelli hanno percorso il quartiereS. Ambrogio da via Pescarenico fino al super-mercato Billa per poi tornare indietro.«Il progetto della legalità è nato tre anni facon la lettura nelle classi quinte di un librodi Gherardo Colombo: “Le regole spiegate aibambini” – ha detto Laura Spagnoli, mem-bro del Consiglio di Istituto e della GiuntaEsecutiva ICS Capponi -. Dal libro è scatu-rito un progetto educativo sul valore della

legalità nella convivenza civile, che si è con-clusa il primo anno con la visita a scuola diun genitore magistrato che ha tenuto unalezione sull’argomento.Gli anni successivi il progetto è stato diffusoa tutte le classi della primaria Moro e dellasecondaria Gemelli di via Pescarenico. Negliultimi due anni – ha concluso Luisa Spa-gnoli - oltre alla visita del magistrato è stataideata dagli insegnanti la “Marcia della le-galità”, un modo di condividere i valori ap-presi in classe con gli adulti fuori dallascuola, coinvolgendoli nell’allegra marciaaccompagnata da striscioni, cartelloni, pal-

loncini bianchi, e magliette bianche di-pinte dai bambini con le frasi più signi-ficative apprese durante il progetto».Quest’anno i temi della marcia sonostati vissuti dai bambini in modo di-retto, a causa di un furto avvenutonella scuola proprio una settimanapima della manifestazione. A testimo-nianza dell’impatto di questa vicenda,durante la marcia una bambina si èfatta notare con una maglietta con lascritta: “Non rubare” e accanto: “nonrubare il computer della Lim della miaclasse”.

La Bella Estate è qui!Un programma di tre mesi di sport, campus, animazioni per bambini, bambine,ragazzi e ragazze di zona 5

Protagonisti i bambini delle scuole di via Pescarenico

Tutti in Marcia per la legalità Cyberbullismo, un “gioco” pericolosoNe hanno parlato in CdZ5 esperti, studenti, genitori e insegnanti

AI GIARDINI DI VIA BOERI

Inaugurato il campo di basket

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Ci ricordiamo dei vecchi negozi di untempo? Quel commercio faccia a faccia,quello scambio di oggetti, di parole, di con-sigli, perfino di notizie che è parte inte-grante della vita di tutti noi.La vita di chi vendeva si mischiava conquella di chi comprava. Amico o almeno co-noscente, il negoziante sotto casa era un po’quel vigile di quartiere promesso tante voltema poco visto, era una rassicurazione, unpunto minuto di informazione, un crocic-chio comunicativo. In una metropoli sem-pre più anziana e sempre più popolata dasingoli, scendere al negozio era rompere unasolitudine, dieci minuti di libera uscita dallaTV. Qualcuno ti riconosceva, talvolta ti chie-deva come stavi. Milano s’impoverisce dovei suoi negozi scompaiono e le strade sonosempre più vuote, trascurate, alla mercé dipiccole bande di sfaccendati. Nella nostrazona la nascita di molti centri commercialiha cancellato la parte più tradizionale dellebotteghe. Certo il centro commerciale ha ilmerito di aver sostituito il centro sociale. Glianziani, privati dei luoghi a loro destinati vitrascorrono interi pomeriggi, pure quelli

della domenica, dove anchenel giorno di festa puoi fare laspesa. Una volta, di domenica,le botteghe restavano chiuse;tutte le famiglie si riposavano.La festa non aveva milanesi diserie A e di serie B, gli uni a go-dersi il riposo, gli altri a fati-care. La città ha smarrito la sua do-menica. La globalizzazione delcalendario degli acquisti sti-mola un egoismo di massa. Sifrantuma il senso sociale e comunicativo delfare la spesa. La domenica anonima delgrande magazzino accentua il fenomeno giàpreoccupante della rarefazione del commer-cio personalizzato. Non è soltanto un fattodi calendario, segnato da una cadenza cheper i cristiani credenti ha un significatoforte. Nella metropoli una parte cospicuadella popolazione è estranea alla pratica re-ligiosa, alla messa va una minoranza di mi-lanesi. E poi ci sono gli ebrei con il lorosabato, i musulmani con il loro venerdì. Im-portante è condividere l’idea che c’è un

tempo da rispettare, per un Dio, per una di-versa disposizione degli animi, per fare va-canza. A questa visione dei giorni propri e diquelli altrui corrisponde una struttura degliscambi a misura della gente.Si potrebbero trovare soluzioni che non pe-nalizzino nessuno, garantendo il rispettodelle tradizioni pure per chi fa festa in ungiorno diverso. Venerdì, sabato o domenica,a ciascuno la sua festa, ma anche a ciascunoil suo riposo. Dove si può, a ciascuno pure ilsuo negoziante.

Anna Muzzana

Oggi parliamo della Lavanda, pianta bellis-sima assai diffusa nei nostri climi. Producefiori dal tipico colore tra l’azzurro ed il lilla,che spiccano potenti nei campi della Provenzafrancese. La lavanda è ricca di proprietà be-nefiche e può essere utilizzata per la curadella persona e della bellezza.Il suo nome deriva dal latino “lavare” ossia cheserve a lavare, a purificare il corpo e l’anima.Anticamente le massaie romane usavanospargere nella biancheria mazzetti di lavandaper le sue qualità purificanti e deodoranti.Nell’Ottocento i fiori di lavanda erano usatiper i disturbi “dei nervi e della testa” e nel No-vecento i medici li utilizzavano come stimo-lanti in casi di svenimenti e per trattare“problemi d’isteria e condizioni nervose”.Il suo profumo è definito “morale”, quindi utilea ristabilire un equilibrio, Santa Ildegarda diBingen, grande studiosa di erbe officinali, con-sigliava di usarla “per stimolare il caratterepuro”. Si usava bruciarla nell’aria per purifi-care l’ambiente dopo situazioni pesanti, comeper esempio nel caso di liti familiari. Calma, attenua l’aggressività ed infonde unasensazione di pace della mente e delcuore. Equilibrante del sistema nervoso, è diaiuto in caso di irritabilità ed insonnia di ori-gine nervosa. Ipotensore (abbassa la pres-sione sanguigna), ottimo per emicranie di tipo

nervoso/ansioso. Massaggiare il suo olio essen-ziale puro sulle tempie, sul collo e alla basedei capelli riduce la tensione, migliora la ce-falea e allevia l’ansia. Principalmente quindi ha questa capacità rie-quilibratrice della sfera del femminile. Postasotto l’influsso della luna agisce su quanto c’èdi più femminile e lunare nell’essere umano:il sistema nervoso. La fragilità delle nostreansie, delle nostre paure, dei dubbi, deglisbalzi di umore, che nascono dalla nostraparte femminile, che esprime in tal modo lasua sensibilità, vengono ben riparate e aiutatedalla Lavanda. Quando faccio un trattamentosulla persona, molto spesso uso la Lavandacome olio per i massaggi, proprio per questesue caratteristiche. Anche nell’uomo, è laparte femminile che emette segnali di incer-tezza e che va aiutata.Questa sua capacità di riequilibrare le disso-nanze energetiche della psiche e le relativeconseguenze come stress da lavoro, iperten-sione, cefalee, palpitazioni, è una proprietàdavvero unica.Anche per le persone anziane, ha una capa-cità antidepressiva e sedativa, ottima per l’in-sonnia.Azione sull’organismo. Stimola le funzioni ditutto l’organismo: dall’apparato respiratorio,all’uro-genitale, tanto da essere considerataun rimedio di pronto soccorso. Quindi risolvemolti casi di digestione lenta e difficile, le co-liti, la flatulenza e il meteorismo. Nell’appa-rato respiratorio ha una buona azionefluidificante ed espettorante. Può alleviare isintomi premestruali e della menopausa, fa-vorisce la regolarità del flusso. Per le sue qua-lità analgesiche, antinfiammatorie edantispasmodiche, è utile per dolori muscolari,reumatismi, e crampi. Eccellente nelle scot-tature per la sua capacità rigenerante. L’olio

essenziale di lavanda è da secoli altrettantonoto per le sue proprietà curative in caso discottature e infiammazioni della pelle. Pochegocce, ancora meglio se diluite in un olio ve-getale di base, come del semplice olio extra-vergine d’oliva, possono essere impiegate perstrofinarle sulla pelle in caso di prurito cau-sato dalle punture di zanzara per ottenere unimmediato beneficio.Uso per il viso.Si può preparare un ottimo oliorigenerante, riducendo anche lemacchie scure con: 20 ml di olio essenziale dilavanda e 30 ml di olio essenziale di rosa mo-squeta.Uso per i capelli. Frizionata sulla cute stimolala micro-circolazione, quindi la ricrescita, edè indicata anche per i casi di alopecia.Emulsione dopo sole. In 50 ml di olio di jojobamescolare 10 gocce di olio essenziale di la-vanda e 3 gocce di olio essenziale di carota.

Paola Grilli, Naturopatawww.paolagrilli.it

Se non avete mai cucinato il pesce sciabola,ecco un suggerimento per rendere specialela vostra prima volta. La carne è delicata eumida e la panatura aromatica le regala untocco deciso.

Ingredienti per 4 persone: 4 filetti di pesce sciabola da 200 g l’uno, 3patate medie, 1 spicchio d’aglio, 150 g di pi-noli, 150 g di pangrattato, 7 foglie grandi dibasilico, olio extravergine d’oliva, sale.

Preparazione: 1) Ricavate dal pesce sciabola quattro filettidi circa 200 g l’uno oppure acquistateli giàpuliti dal vostro pescivendolo di fiducia.2) Con la mandolina affettate molto fine-

mente le patate sbucciate e disponetele leg-germente sovrapposte in un unico strato suuna teglia unta. Salatele e ungetele con olioextarvergine d’oliva. Cuocetele in fornocaldo a 200°C per 15 minuti o fino a che ibordi delle fettine di patata non inizierannoa dorarsi.3) In una padella abbastanza capiente dapoter accogliere i filetti di pesce sciabola,scaldate un giro d’olio extravergine d’olivacon l’aglio. Non appena l’olio incomincia a sfrigolare,abbassate il fuoco e unite i filetti in modoche la polpa sia a contatto diretto con ilfondo della padella. Lasciate cuocere perqualche istante, aumentate l’intensità delfuoco e girate i filetti. Lasciateli cuocere per

un altro paio di minuti o fino a che la polpanon diventa bianca opaca.4) Togliete i filetti dalla padella e fateli ri-posare su un foglio di carta assorbente.A questo punto riunite su un tagliere i pinoli,il pangrattato e le foglie di basilico e tritateil tutto grossolanamente. Trasferite il tritoin un mortaio, aggiungete poco sale e pe-state fino a ottenere una panatura omoge-nea. Distribuite la panatura sui filetti dipesce, adagiateli sullo strato di patate nellateglia e ultimate la cottura in forno a 180°Cper 10 minuti.PS: se non trovate il pesce sciabola, qualun-que pesce delicato può andare bene (so-gliola, branzino...).

Anna Muzzana

Il primo campanello d’allarme l’Imprenditore lo percepisce quandocominciano a mancare i mezzi per fronteggiare le spese correnti.Individuarne le ragioni non è difficile: l’azienda ha dovuto affrontareuna spesa straordinaria, ha fatto un investimento, qualche clientenon è stato puntuale nei pagamenti oppure si è dovuto anticiparequalche impegno di pagamento non previsto, magari per rifornire ilmagazzino.Queste e altre motivazioni potrebbero essere la causa diuna momentanea mancanza di liquidità. Se tuttavia l’azienda nonriesce in tempi brevi a recuperare l’equilibrio finanziario, allora sientra fatalmente in crisi di liquidità. Cosa deve fare a questo puntol’Imprenditore?In primo luogo dovrà prendere in esame in modo attento le cifredella sua contabilità interna. Ha gli elementi per poterlo fare? Sonodiminuite le vendite? Si è assottigliato il margine di profitto?Dato che i dati contabili di cui dispone l’Imprenditore, anche se ag-giornati, non inquadrano la situazione effettiva dell’azienda (molticosti di competenza sono differiti) e quindi bisogna che la situazionecontabile sia integrata per ragionare su dati di competenza.Ottenuto quanto sopra, sarà possibile individuare l’ammontare deicosti fissi aziendali, del margine di contribuzione e il punto di pa-

reggio. Dagli elementi analitici così ricavati, nonché dalle caratte-ristiche di mercato dell’azienda in questione, si potranno trarre leconsiderazioni da adottare per uscire dalla crisi senza danni, mi-gliorando l’indice di liquidità.Detto questo, ogni azienda è un caso a sé, per struttura, per orga-nizzazione interna, per settore di attività. Oggi soprattutto le piccolee medie imprese si trovano in crisi di liquidità vuoi per il difficilemomento economico, vuoi per i nuovi orientamenti dei mercati. Èindispensabile a que-sto punto apportareopportuni accorgi-menti per superare ledifficoltà della sua ge-stione. Migliorare l’in-dice di liquidità èbasilare per i risultatidi gestione e per poterricorrere al credito.

Carlo [email protected]

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Lavanda, la piantache dà equilibrio al sistema nervoso

Sabato 28 giugno: raccolta dell’Iperico conPaola Grilli, presso il Parco Bosco in Città. Dalleore 9.30 alle ore 12.30. Ritrovo davanti alla Bi-blioteca Chiesa Rossa alle ore 9. Costo del-l’uscita 10 euro. È necessario confermare comunicandolo a: [email protected] oppure telefonando al3480719481. Munirsi di cestino, sacchetti dicarta, forbici. Il viaggio sarà organizzato con leauto a disposizione.

Raccolta dell’Iperico

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Le chiamavano botteghe

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Pesce sciabola impanato al forno

Aziende e lavoro, la parola all’esperto

Crisi di liquidità: uscirne si può

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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013ANNO XVIII NUMERO 06 GIUGNO 2014 15���������

Teatro Venerdì 6 ore 21 presso Auditorium LaCordata, la Compagnia de I Rabdomantipresenta “I soliti asini”, letture tratte dallibro di Giacomo Stella. “Storie di dislessia”,adattamento teatrale di Laura Rozza. Inse-rito in Festival MiSeiTeatro, ingresso libero.Sabato 7 ore 21.30 presso Ex FornaceSala 3, “I Rabdomanti” presentano SottoSo-pra, una cavalcata nella storia di Milano edelle sue trasformazioni; a cura di Clara Mo-nesi, con Salvatore Novello, Pierangelo Pa-rolini, Laura Rozza, Sergio Solenghi.Ingresso libero. Sabato 7 ore 21 al Teatro Sant’Andrea vain scena “E fu chiamata donna” monologoscritto e interpretato da Erika Renai. Bi-glietto d’ingresso. Martedì 10 ore 21 presso la bibliotecaChiesa Rossa, il reading “A porte chiuse” attounico di Jean-Paul Sartre con Elsa Bettella,Silvana Landini, Giorgio Sal Sacco; regia diCarla Spinella. Lo stesso lavoro va in scenasabato 14 ore 20.30 presso la biblioteca Ti-baldi.

CinemaCiclo di film con presentazione prima dellaproiezione presso Cam Tibaldi, nei giorni di

venerdì ore 20.15 in data: 6/6 – Il sa-pore della ciliegia; 13/6 – Il giardino di li-moni; 20/6 – Primavera, estate, autunno,inverno e… ancora primavera.

Concerti (ingresso libero salvo diversaindicazione) Venerdì 13 ore 21 nella chiesa di S.Maria Annunciata in Chiesa Rossa per larassegna “Concerti in periferia” serata acura di Clavicembalo Verde.Sabato 14 ore 20.30 sul sagrato dellachiesa Maria Madre della Chiesa concerto acura di Clavicembalo Verde incluso in “Con-certi in periferia”. Concerti di musica jazz presso Coop. SocialeBonaventura, ore 22 in data: 17 e 24giugno e 1° luglio. Concerti di musica: folk, soul, R&B, rock ereggae, presso Coop. Sociale Bonaventura,ore 22.30 in data: 7, 14, 21, 28 giu-gno.

Corsi/ Incontri / Libri (Ingresso liberosalvo diversa indicazione) Giovedì 5 ore 10 presso Seicentro conve-gno su “Sicurezza in casa e alimentazionecorretta” a cura dell’Associazione per i Di-ritti degli Anziani.

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Agenda giugno 2014 Venerdì 6 ore 20.45 allo Spazio del Solee della Luna presentazione del libro e docu-mentario “Storia di una radio clandestinaitaliana a Praga negli anni’50 e ‘60” con Nic-colò Volpati autore e Claudia Cipriani regi-sta, modera Giuseppe Deiana. Ingressolibero. Sabato 14 dalle 16 alle 18 presso Casaper la Pace “Riciclo” Laboratorio per bam-bini. Sabato 14 dalle 14.30 alle 18 pressoCam Verro scambio di libri usati. Mercoledì 18 dalle 15.30 alle 18presso Seicentro scambio di libri usati. Venerdì 20 ore 20.45 presso Spazio delSole e della Luna incontro su “Cultura set-toriale e cultura globale” l’esperienza di An-drea Cattania ingegnere, poeta, saggista.Con l’autore, G. Deiana e altri Venerdì 27 ore 17.45 presso Istituto Eu-ropeo di Oncologia (IEO) per il ciclo “Ali-mentazione e prevenzione delle malattieoncologiche” incontro su dieta mediterra-nea a cura di Samart Food e FondazioneIEO.

Mostre ed esposizioni Dal 3/6 al 30/8 presso Gran Visconti Pa-lace, personale dell’artista Edoardo DeLucia. Da 11/6 al 18/7 presso Spazio Sederiniantologica di Athos Collura “Crash! Ogni

sogno in-f r a n t o .Atto II” acura dellaProvinciadi MilanoProseguefino al21 presso

Galleria Previtali “Ritratti di memoria” per-sonale dell’artista toscana Lara Leonardi.Prosegue fino al 28 presso la CostantiniArt Gallery “London calling” mostra fotogra-fica di Nicolò Chirico. Continua fino al 27 giugno presso Fon-dazione Arnaldo Pomodoro la mostra “LorisCecchini modulo e modello” a cura di MarcoMeneguzzo.

Mostre / Mercati Tutti i sabati dalle 9 alle 18presso SerraLorenzini Agri- Cultura in Serra: mercatodegli agricoltori, degustazioni, mercatinodelle associazioni, iniziative culturali e be-nessere, cucina regionale, incontri sulla va-lorizzazione dell’agricoltura. Domenica 22 dalle 9 alle 18, sotto ilportico della Cascina Chiesa Rossa (Circolodei Talenti) “La campagna nutre la città”mercato agricolo a cura della Confedera-zione agricoltori lombardi. Domenica 15 dalle 9 alle 18 al Parco

Ravizza mostra mercato per collezionisti,hobbisti, attività creative amatoriali; a curadell’Ass. culturale Milano Musica.

Riapriamo i Navigli che hanno chiuso. Sabato 7 dalle ore 10 alle 20 in AlzaiaNaviglio Grande: dal Vicolo dei Lavandai alPonte di via Corsico. Una bella giornata peradulti, giovani e bambini. Parole, clown, mu-sica, gioco dell’oca e altre novità. Durante lamanifestazione i giovani volontari dell’asso-ciazione spiegheranno ai cittadini il pro-getto della riapertura dei Navigli. Info:www.riaprireinavigli.it , 02.2024.0585.

Riferimenti logistici Teatro Sant’Andrea, via Crema 22, info:02.58306894 Biblioteca Tibaldi viale Tibaldi 41, info:02.8846.2920 Biblioteca Chiesa Rossa e CascinaChiesa Rossa (Circolo dei Talenti) viaS. Domenico Savio 3; MM2 (AbbiategrassoChiesa Rossa) tram: 3, 15, 79. info:02.6705544Casa per la Pace via Marco d’Agrate 11,info: 02.5523.0332 Cam Verro, via Verro 87, info: 02.8845.5329 Cam Tibaldi viale Tibaldi 41, info: 8846.5535Costantini Art Gallery via Crema 8, info:02. 87391434 Chiesa Maria Madre della Chiesa via

Saponaro 28, info Clavicembalo:02.8930.2140 Chiesa S. Maria Annunciata, via Neera24; info: 02.8950.0817 Coop. Sociale Bonaventura via Zum-bini 6 info: 02.3655.6618Ex Fornace, Alzaia Naviglio Pavese, 16Fondazione Arnaldo Pomodoro via Vigevano9, info: 02.89075394Galleria Previtali via E. Lombardini 14,info: 02.5811.3050Gran Visconti Palace, viale Isonzo 14,info: 02.54069517 Istituto Europeo di Oncologia (IEO)via Ripamonti 435, info: 02.6572627La Cordata, via Zumbini 6. info: www.fa-cebook.com, FestivalMiSeiTeatro Parco Ravizza, viale Bach 2 , info:393.21245Serra Lorenzini, via dei Missaglia 44, an-golo via De AndrèSpazio del Sole e della Luna, via UlisseDini 7; Info: 02.8266379,[email protected] Spazio Seicentro via Savona 99, info:02.8844.6330 Spazio Soderini, via Strozzi angolo Se-derini, info: 02.7740.6864

A cura di Lea Miniutti e Riccardo Tammaro

di Fondazione Milano Policroma

La stagione Sinfonica de laVerdi sichiude con tre importanti concerti.Primo appuntamento il 5 e l’8 giu-gno, sul podio Zhang Xian, con laSinfonia n. 5 in Re op. 47 minore diDmitri Šostakovi� e la Sinfonia n.41 in Do maggiore k 551 di Wol-fgang Amadeus Mozart. Giovedì12, venerdì 13 e domenica 15 giu-gno sarà la volta di Jader Bignamialla direzione e di Davide Cabassi,al pianoforte, che eseguiranno ilConcerto n. 5 in Mi bemolle mag-

giore op. 73 “Imperatore” di Lud-wig van Beethoven e la Sinfonian. 5 in Mi minore op. 63 di PëtrIl’ic Cajkovskij.Terzo appuntamento domen-bica 15 giugno (ore 11). Sichiude con un concerto da Giu-seppe Grazioli della rassegnaMade in Italy dedicato alla mu-sica da balletto per burattini econ musiche di Casella, Bernes,Malipiero e Bartok.

Chiara Zampagni

La Galleria Bianconi di Milanopresenta la mostra: “ Primolavoro”, un dialogo sulle ori-

gini e sui fondamenti del linguaggioche pone a confronto opere sculto-ree di Nanni Valentini e fotografieinedite di Francesco Jodice. Leopere del primo, erede di una tradi-zione millenaria della ceramica ela-borata in chiave contemporanea,attivo dalla metà degli anni Cin-quanta sino alla prematura scom-parsa avvenuta nel 1985, e quelle diJodice, artista attento agli usi e alleimplicazioni delle nuove tecnologiedi ripresa affacciatosi sulla scenaartistica alla fine degli anni No-vanta, si confrontano in una con-versazione a distanza, nonostante la differenza temporale e le diversitàtecniche, ma forti di una continuità di strumenti concettuali e poetici.Il fotografo Jodice realizza una serie di immagini appositamente perquesta esposizione, confrontandosi tra l’altro con due grandi temi,

quello del ritratto e quello delpaesaggio. Un modo ancheper instaurare una propriapersonale continuazione delpensiero di Valentini, a par-tire da alcune parole chiave,come “Totem”, “Impronta”,“Volto”, “Casa”, che si ritro-vano nelle opere dello scul-tore esposte nelle sale dellagalleria. La mostra è curatada Walter Guadagnini e Fla-minio Gualdoni.Per questa circostanza la Gal-leria Bianconi presenta uncatalogo delle opere di Jodiceedito da blisterZine. Sede: Mi-lano, Galleria Bianconi, via

Lecco, 20. Orario della mostra: da lunedì a venerdì, dalle ore 10.30alle 13; e dalle 14.30 – 19 – sabato su appuntamento La rassegna inprogramma fino al 25 luglio 2014.

Giuseppe Lippoli

Milano capitale della musica dal vivo con oltre 278 spettacoli in 27location: 22 in città e 5 nell’area metropolitana da Villa Arconati sinoal Carroponte di Sesto San Giovanni. Questi i numeri di “Metti Milanoin Nota”, un calendario che, dal 26 maggio al 21 settembre, si snoderàtra i 12 concerti di San Siro con star nazionali e internazionali, ai su-perconcerti rock del Festival Alfa Romeo City Sound sino ai i grandiprogrammi di classica con le orchestre de I Pomeriggi Musicali e de

la Verdi, i concerti di qualità dell’area metropolitana con la program-mazione del Carroponte, di Villa Arconati e del Magnolia oltre alleopere proposte dal Teatro alla Scala e gli straordinari concerti di Mi-lano Arte Musica solo per citarne alcuni. In zona 5 le due location sa-ranno l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo di corso S. Gottardo,casa de laVerdi, e la Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa.Per informazioni: www.comune.milano.mi.it

Fino al 25 luglio alla Galleria Bianconi

“Primo lavoro” mostra delleopere di F. Jodice e N. Valentini

Francesco Jodice, The Long Gray Line, Udine, 2014, stampa inkjet su carta Hahnemühle Photo Rag Bright White, 50X70 cm.

������ ����������������������� �������������������� ��� �������� �� �� Emily Dickinson

Una storia d’altri tempiche racconta molto di noi Una storia d’amore e di follia, ambientata tradue continenti intorno ai primi decenni delNovecento. George, americano, figlio di si-ciliani approdati oltreoceano in cerca di for-tuna, torna in vacanza nella terra dei suoiavi. Fresco di laurea, sangue artistico nellevene il giovane s’innamora del sole, delmare, dei colori e dei profumi siciliani. Inquell’atmosfera per sognatori, quale lui è,conosce Laura: è amore a prima vista. Sisposano, nasce il figlio Robert. Insiemevanno in America con il piccolo. New York è una città straniante per Laura,lontana dalla sua terra e dalla sua cultura,non riesce ad abituarsi a quei ritmi incal-zanti. Dopo qualche tempo tornano in Sici-lia, anche George si è stancato della grandemetropoli, pensa che l’atmosfera in una pic-cola città sul mare sia favorevole alla sua ri-cerca artistica. Quanto prima anchel’ambiente siciliano si rivela inadeguato: ilgiovane poeta, attratto dalla nascente BeatGeneration riparte per New York, questavolta da solo, lasciando sull’isola la giovanemoglie e il piccolo Robert. Trascorrerannolunghi anni da quella partenza.

Un romanzo a due voci: l’autore affida la nar-razione a Laura e George che si alternano inun intreccio di emozioni, desideri, tristezze,timori… un grande amore l’una per l’altro.Ne scaturisce una storia affascinante. PerGeorge gli anni americani saranno vissuticon tormento, sempre in bilico tra il sé e ilsuo doppio: due patrie, due continenti, duelingue, due mogli, due figli. Neanche la poe-sia, che tanto spazio occupa nella sua vita,riesce ad attenuare le sue pene. Incapace digestire tanta sofferenza interiore cade inpreda alla follia. Laura, novella Penelope,non si darà mai per vinta. Non smetterà maidi tessere la sua tela sognando il ritorno delsuo Ulisse. Dopo anni di attese, delusioni,speranze George le scrive: “Vo-glio vivere con te Laura. Sullapunta del mare. Da lì sono par-titi i miei antenati, io sono lafine del loro lungo viaggio”. La loro storia ricomincia daquel giorno. Per questo romanzo GiacomoPilati si è liberamente ispirato

alla storia di Nat Scammacca, grande poetasiculo-americano, nato a Brooklyn neglianni venti, vissuto in Sicilia dalla secondametà del ‘900, è stato uno dei fondatori delmovimento culturale “L’Antigruppo”. Unavera rivoluzione –scrive l’autore – poeti escrittori che per un trentennio, a partiredagli anni Sessanta, hanno coltivato l’artedell’impegno civile, ponendo al centro delleloro opere la pace, l’emigrazione, il lavoro,la fame nel mondo, l’atomica, il dissenso. Così, rivolto ai lettori, Pilati rende merito aScammacca: “I fatti narrati in questo ro-manzo sono in gran parte frutto della fanta-sia. Sono grato a Nat e a sua moglie per

avermi raccontato la piùbella storia d’amore cheabbia mai ascoltato. Ognialtro riferimento a vi-cende e personaggi realiè puramente casuale”.

Lea Miniutti

Giacomo Pilati Sulla punta del mare

Mursia, pp.245; 15 euro

OLTRE 278 CONCERTI DA MAGGIO A SETTEMBRE

Milano capitale della musica “live”

Appuntamenti “sinfonici” a laVerdi

Il pianista Davide Cabassi.

Page 16: Matteo Renzi a “Vita” Grande festa alla Campazzo! · I detenuti di Rebibbia alla Bocconi 9 ... proprio premio in libri – poteva essere diversamente per una biblioteca? – la

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