Materiali zoologici raccolti dalla spedizione Albertini nello Svalbard Nord-Orientale

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IV. DESCRIZIONE DI UNA NUOVA SPECIE DI TETRABOTRIDE PARASSlTA DELLE FOCHE per il Dott. Dino Brighenti I1 materiale di Elminti raccolto dal dott. August0 BONOLA durante la spedizione ALBERTINI nelle Svalbard , comprende oltre alle due specie di Nematodi parassiti di Foca, altrove menzionati , anche un certo nuniero di esemplari di un Cestode Botriocefaloide, che ho cre- duto opportuno di studiare. Questo Cestode 6 rappresentato da una decina di esemplari rac- colti nell'intestino (duodeno) di una Foca (Phocn (Plzocn) iiincirlatn L.) uccisa a1 largo dell' Adventfjorden nella Grande Svalbard : essi sono lunghi in media da 50 a 55 mm., tutti provvisti di scolice e in buone condizioni di conservazione. Fra lo scolice e le proglottidi e- siste una specie di collo costituito peraltro da alcune proglottidi pih strette delle seguenti, che sono in numero notevolissimo (fra 380 e 400 circa). S c o I i c e. - Di forma globoide con 4 fessure (botridii) laterali e piti esattaniente due per lato : tali fessure sono allungate e piuttosto strette e raggiungono quasi la base dello scolice; sono circondate da un cercine ispessito che le delimita dalla rimanente parte della por- zione cefalica. Lo scolice ha m a larghezza media di mm. 0,700 ed una lunghezza di mni. 0,940; termina con una parte lievemente rial- zata e appuntita che presenta a sua volta due prominenze apicali la- terali. Probabilmente tale parte terminale superiore dello scolice fun- ziona, analogamente ad altri Cestodi, come un organo adesivo. >' P r o g I o t t i d i . - Come sopra ho accennato le proglottidi sono molto numerose e variano leggermente di forma dallo scolice alla park libera terminale della strobila : infatti quelle pih prossirne

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IV.

DESCRIZIONE DI UNA NUOVA SPECIE DI TETRABOTRIDE PARASSlTA DELLE FOCHE

per il

D o t t . D i n o B r i g h e n t i

I1 materiale di Elminti raccolto dal dott. August0 BONOLA durante la spedizione ALBERTINI nelle Svalbard , comprende oltre alle due specie di Nematodi parassiti di Foca, altrove menzionati , anche un certo nuniero di esemplari di un Cestode Botriocefaloide, che ho cre- duto opportuno di studiare.

Questo Cestode 6 rappresentato da una decina di esemplari rac- colti nell'intestino (duodeno) di una Foca (Phocn (Plzocn) iiincirlatn

L.) uccisa a1 largo dell' Adventfjorden nella Grande Svalbard : essi sono lunghi in media da 50 a 55 mm., tutt i provvisti di scolice e in buone condizioni di conservazione. Fra lo scolice e le proglottidi e- siste una specie di collo costituito peraltro da alcune proglottidi pih strette delle seguenti, che sono in numero notevolissimo (fra 380 e 400 circa).

S c o I i c e. - Di forma globoide con 4 fessure (botridii) laterali e piti esattaniente due per lato : tali fessure sono allungate e piuttosto strette e raggiungono quasi la base dello scolice; sono circondate da un cercine ispessito che le delimita dalla rimanente parte della por- zione cefalica. Lo scolice ha m a larghezza media di mm. 0,700 ed una lunghezza di mni. 0,940; termina con una parte lievemente rial- zata e appuntita che presenta a sua volta due prominenze apicali la- terali. Probabilmente tale parte terminale superiore dello scolice fun- ziona, analogamente ad altri Cestodi, come un organo adesivo.

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P r o g I o t t i d i . - Come sopra ho accennato le proglottidi sono molto numerose e variano leggermente di forma dallo scolice alla park libera terminale della strobila : infatti quelle pih prossirne

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allo scolice sono piit subquadrate clie non le altre mediane o distali, che invece sono piii larghe che lunghe. Nella zona intermedia della strobila le proglottidi sono in media larghe mm. 0,280 e lunghe mni. 0,090.

Le proglottidi presentano lateralmente due espansioni a festone ed in sezione longitudinale la muscolatura fortemente contratta, si presenta pure festonata.

La proglottide matura presenta negli organi interni la disposi- zione caratteristica della struttura anatomica di u n Cestode Tetrabo- tride: la zona sottocuticolare 6 rappresentata da una serie di grosse

cellule poliedriche (probabilmente cellule secer- nenti) ; segue la zona di parenchima assai spes- say con una diffusa niuscolatura nel lato interno. Lateralmente corrono i due dotti escretori niolto larghi ed i nervi. I pori genitali si trovano sul lato destro delle proglottidi ed i condotti pas- sano dorsalmente ai tubi escretori: vi t? una specie di camera o atrio genitale piuttosto pic- cola, dove si aprono la tasca del cirro e la va- gina. I testicoli sono situati lateralmente e verso

~ j ~ . 1. - ~ ~ ~ l i ~ ~ di Tcfrabo- la zona dorsale della proglottide, I’ovario invece h i u s d b e r m i SP- (li- E: costitirito da un ammasso situato centralniente

alla proglottide stessa e presenta-bench6 poco gura schernatica).

differenziati - due lobi che si prolungano verso I’ esterno in brevi diramazioni piuttosto grosse. Situato ad un di presso fra i due lobi dell’ovario e s‘uperiormente a questo, sta iI vitellogeno. L’utero visto in sezione trasversa appare come una niassa piuttosto allungata che occupa i due terzi dell’intera proglottide ; visto per frasparenza nelle proglottidi stesse si dimostra costituito da una massa centrale da cui partono due o tre brevi rami Iaterali piuttosto grossi, pieni di uova. Queste sono assai piccole subcilindriche di aspetto con una’bene evi- dente doppia tnenibrana; la Ioro dimensione media 6 di mm. 0,85.

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Per il complesso dei caratteri su nienzionati sono stato indotto a ritenere che il Cestode di Foche raccdto alle Svalbard, si debba attribuire al gruppo dei Tetrabotridi, sia per il peculiare carattere di possedere uno scolice inerrne provvisto di quattro aperture (botridii), che per alcuni altri caratteri, come la disposizione generale degli or-

Descrizione di una nuova specie di Tetrabotride ecc. 139

gani genitali e la presenza di una camera getiitale piuttosto piccola. Anciie ia costituzione dei botridii , lunglii quasi I’ intero scolice e stretti, il largo cercine attorno ai botridii, ecc. ne indicano I’apparte- nenza a questo gruppo di Cestodi.

E opportuno rilevare che la famiglia Tetrnbothviidne, m e s a dal niaggior numero degli autori nei Cyclopliyllidneo, 6 stata recenteniente dal POCHE (1925) posta a costituire una tribii a sit (Tetrabotlirio- idne POCHE 1925) con la sola faniiglia Tttrnbothiidae FUHRMANN 1908, seguendo in cib le vedute di NYUELIN (1922): questo gruppo passa in tal niodo a costituire una tribii dell’ordine assai esteso dei Botlrriocephalidczen DIESING 1S50. E noto come i pochi generi (quat- tro in tutto (MEGGITT 1926)) di questa famiglia, con la rispettiva spe- cie, siano stati fino a pochi anni or sono rappresentati solo da Ce- stodi parassiti del canale intestinale di Uccelli acquatici o di Cetacei Odontoceti. PiB recentemente perb il BAYLIS descriveva una specie di Tetrabotride parassita di Foca, nel tnateriale riportato dalla spedizione di Oxford alle Svalbard , col nome di d,topIIt.yioceplinlrrs aitopliuys genere e specie nuova, che detto Autore attribuiva appunto a tale gruppo di Cestodi non tanto per i caratteri dello scolice quanto per la disposizione generale degli organi interni.

D’altra parte le specie di Cestodi fino ad ora rinvenute in Foche sono particolarniente rappresentate da altri generi di Cestodi e di Botriocefalidi : appartengono o al genere Dibothriocephnlts (D. covdn- ttrs LEUK. 1863, D. lnizceolatzrs KHABBE 1856, ronieri ZKOKKE 1903 ; D. scliistoschilos GER. 1995, D. polycnlceolirs ARIOLA 1896, D. caria- bilis KRABBE 1896, D. elegnits KRABBE 1866, D. qiindrntirs v. LINS 1892, tectirs v. LINST. 1892) o a1 genere Diplogoizoporus (D. fnscinttrs KRABBE 1866) o al genere PyrnnticocepImlris (P, pliocnriaii FABR.). Anche le altre specie di Cestodi parassiti di Foche piB recentemente descritti da KHOLODKOWSKY e KOSTYLEV (1916) e da COOPER (1924) appartengono tutte a gruppi diversi da quello in cui rientra la specie da me studiata. I due Autori russi descrivono irifatti un Diplogono- porits ( D . septentrioirniis ) i n Pliocn sp. ed un ~/estGbot/iYiriiJ~ (C. glncialej i n Otnrin zrrsiizn e tiel niateriale raccolto dalla spedizione artica canadese il COOPER descrive quattro specie nuove (Coariotaeriin pnsserellae, Dip~iyllobotI~viiriJi c i l i i~~del~se, Lnteriporirs geogsnpliicirs e Pvoteocephnliis nrcticus), tutte assai lontane da quella trovata nelle Foclie delle Svalbard. Anche le poche specie di Cestodi parassiti in Fo- che nell’Oceano Glaciale Antartico (RAILLET e HENRY 1912, LEIPER e ATKINSON 1916) non corrispondono in nulla alla specie da me studiata.

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Per quanto sopra & quindi da escludere che il Botriocefalide tro- vat0 nelle Foche dello Svalbard sia da connettersi colle altre specie di Botriocefaloidi trovati in Pinnipedi nelle zone artiche, che come si e visto appartengono tutti a famiglie distanti e diverse da quella dei Tetmbol/zriidne cui appartiene itrvece la nostra specie. L’ unico Tetrnbotlwlidne rinvenuto fino ad oggi in Foche 6 la specie descritta da BAYLIS (Airophryocepphnlus nitophrys) che perb non ha nulla in comune con quella da me studiata, particolarmente nei rapporti della struttura dello scolice, che si allontana anche assai da quella gene- rale dei Tetvabolhriidne. Per quanto poi riguarda le altre specie di questa famiglia, parassiti normali dell’intestino di Uccelli acquatici o di Cetacei, pur presentando la specie delle Foclie dello Svalbard i caratteri penerali del genere Tetrnbothuius, per la struttura dei bo. tridii e in parte anche degli organi interni, se tie differenzia alquanto, da altra parte, per la costituziorie generale dello scolice e per la grandezza e il numero delle proglottidi.

Infatti le specie parassite di Odontoceti come il Tetmbothriirs (Prostliecocotyle) fool’steri KREFT. o T. Iriniigtdiiiv FURHM. dei Del- fini di mari settentrionali presentano lo scolice a forma piramidale, mentre la nostra specie lo ha piB globoide ed ovoidale ed i botridii Sono molto piii lunghi e stretti; negli altri Telrnbothvitrs pure lo scolice 6 scnipre pib largo che lungo (come in T. nrcticw V . LINST.) o con botridii allargati e circolari come in T. cyliiirlrnceiis RUD. o in T. iitacroceplinlus RuD., che presenta anchc una espansione superiore che avvolge in parte i botridii. Anche T. erostris LONNBG. per i l suo scolice piccolo e tnolto corto si differenzia assai dalla specie delle Foche dello Svalbard. Tutte queste specie presentano inoltre m a sola prominenza adesiva al vertice dello scolice stesso, sono provviste di collo ben differenziato e sono tutte forme esclusivamente parassite di Uccelli della regione paleartica. Per i caratteri - in particolare quelli offerti dalla struttura dello scolice - noii mi pare si possa attribuire ad alcuna di queste specie quella in istudio e per questo ritengo che il Cestode parassita del duodeno della PJzocn r??nCzdatn delle Svalbard sia da ritenersi una specie nuova per la quale propongo il nome di Tetunbotliriids albertiiiii sp. n.

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B i b l i o g r a f i a .

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