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Periodico di informazione quindicinale della Uilm nazionale - Direttore politico: Rocco Palombella - Direttore responsabile: Rosa Pugliese Redazione: Corso Trieste, 36 00198 Roma - Iscrizione presso la Cancelleria del Tribunale civile di Roma n°413/2010 del 21 ottobre 2010 #04 del 26 ottobre 2018 L’Editoriale di Rocco Palombella Cari lavoratori, nonostante la mole di impegni che stiamo gestendo in questa seconda parte del mese di ottobre, e nonostante la vicenda Ilva che mi ha costretto a rallentare gli incontri sul territorio e nelle aziende, ho avuto modo di calendarizzare per tempo l’incontro con i lavoratori della LFoundry e della Fiamm, due aziende che si trovano a pochi chilometri dal centro di Avezzano, in Abruzzo. Marelli: nessuna ricaduta negativa per i lavoratori La cessione di Magneti Marelli non provocherà effetti diretti e immediati sui rapporti di lavoro, poiché avverrà tramite passaggio azionario e fusione con la società acquirente. PRIMO PIANO Whirlpool: Accordo raggiunto L’acciaio italiano è in buona salute Il futuro di Piombino Fincantieri: quattro navi extra-lusso per MSC Ilva: le sorti di Società per Cornigliano Giovani e lavoro: una grande alleanza Engineering: l’azienda ascolti i lavoratori Sicurezza: al via il piano formativo regionale

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Periodico di informazione quindicinale della Uilm nazionale - Direttore politico: Rocco Palombella - Direttore responsabile: Rosa Pugliese

Redazione: Corso Trieste, 36 00198 Roma - Iscrizione presso la Cancelleria del Tribunale civile di Roma n°413/2010 del 21 ottobre 2010

#04 del 26 ottobre 2018

L’Editorialedi Rocco Palombella

Cari lavoratori,nonostante la mole di impegni chestiamo gestendo in questaseconda parte del mese di ottobre,e nonostante la vicenda Ilva che miha costretto a rallentare gli incontrisul territorio e nelle aziende, hoavuto modo di calendarizzare pertempo l’incontro con i lavoratoridella LFoundry e della Fiamm, dueaziende che si trovano a pochichilometri dal centro di Avezzano,in Abruzzo.

Marelli: nessunaricaduta negativa peri lavoratori

La cessione di Magneti Marelli non

provocherà effetti diretti e

immediati sui rapporti di lavoro,

poiché avverrà tramite passaggio

azionario e fusione con la società

acquirente.

PRIMO PIANO

Whirlpool: Accordoraggiunto

L’acciaio italiano è inbuona salute

Il futuro di Piombino

Fincantieri: quattronavi extra-lusso perMSC

Ilva: le sorti di Societàper Cornigliano

Giovani e lavoro: unagrande alleanza

Engineering: l’aziendaascolti i lavoratori

Sicurezza: al via il pianoformativo regionale

Cari lavoratori,

nonostante la mole di impegni che stiamogestendo in questa seconda parte delmese di ottobre, e nonostante la vicendaIlva che mi ha costretto a rallentare gli in-contri sul territorio e nelle aziende, hoavuto modo di calendarizzare per tempol’incontro con i lavoratori della LFoundry edella Fiamm, due aziende che si trovano apochi chilometri dal centro di Avezzano, inAbruzzo.

Nel caso della LFoundry parliamo diun’azienda che appartiene al colosso ci-

nese SMIC, specializzato nella produzione di semicondut-tori e circuiti integrati (IC). Qui lavorano circa 1.500 personeprovenienti soprattutto da Avezzano, Sulmona, Rieti eL’Aquila.

La visita è stata possibile soprattutto grazie all’impegno delnostro funzionario Michele Paliani, dipendente propriodella LFoundry, e del Segretario Uilm L’Aquila AvezzanoSulmona Teramo, Angelo Gallotti. Insieme alla nostra ad-detta stampa, Rosa Pugliese, ho quindi avuto modo di in-contrare il presidente Sergio Galbiati, il responsabile delleRelazioni industriali Fabrizio Famà, Alessandro Albertini

dell’HR e Fabrizio Felli, Labor Relations Specialist, i quali cihanno riservato una degna ospitalità offrendoci tra l’altrol’opportunità di visitare la cosiddetta cleanroom.

È stata un’esperienza irripetibile, mi è capitato di visitaretantissimi stabilimenti sia in Italia che all’estero ma quellodi LFoundry è certamente tra i più interessanti nel suo ge-nere. Abbiamo avuto modo di incontrare i lavoratori, intrat-tenerci con loro, verificare il numero considerevole diattrezzature presenti, di alto livello tecnologico e di alto

costo, l’alta specializzazione dei tecnici, ilrigore sul rispetto delle regole in un am-biente di lavoro più asettico di una salaoperatoria, dove le misure di sicurezza pa-radossalmente servono a proteggere i ma-teriali in lavorazione.

Il giro in cleanroom è durato circa 40 mi-nuti, subito dopo abbiamo consumato unacolazione di lavoro nella mensa aziendale,prima di avere una conversazione moltoutile con i vertici aziendali circa le relazioniindustriali, le prospettive industriali e occu-

pazionali di questo importante polo di eccellenza cheopera in territorio italiano.

Dopo LFoundry è stata la volta della Fiamm, azienda cheproduce batterie di alta qualità. Il marchio è molto cono-sciuto non solo in Italia, ma anche in buona parte delmondo. Anche qui abbiamo avuto la possibilità di incon-trare Silvio Pantaloni, direttore di stabilimento Engineering,Maintanance e Service Manager e il responsabile HR, PaoloChiocca, insieme alle nostre rappresentanze sindacali, e divisitare lo stabilimento. In questo caso ci siamo trovati difronte a una vera industria manufatturiera. Allo stessomodo siamo stati favorevolmente colpiti dall’organizza-zione aziendale, dall’ordine, dalla pulizia, dal rispetto dellemisure di sicurezza adottate. La Fiamm è una realtà dovele scelte fatte in questi anni hanno premiato e permesso ilrilancio della produzione, la possibilità di fare diversi inve-stimenti impiantistici e raggiungere una sinergia con i giap-ponesi di Hitachi.

Il tempo è volato, è stata una giornata molto intensa, cheperò non si è conclusa con le due visite in azienda. In serata

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L’Editorialedi Rocco Palombella

infatti ci siamo diretti a Collarmele perl’iniziativa “Giovani in un mondo dif-fuso”, progetto ideato dalla consiglieracomunale Sara D’Agostino e promossodal Comune e dalla Consulta GiovaniCollarmele. Ne parliamo in questo nu-mero di Fabbrica società.

Cari lavoratori, queste settimane sonostate caratterizzate dalla discussione sulDocumento di Economia e Finanza(Def). Nonostante non siamo ancora ingrado di conoscere nel dettaglio i sin-goli punti che compongono questo im-portante strumento, la Uil ha avviatouna discussione con i componenti del-l’esecutivo nazionale. Come a voi èormai noto, l’annuncio da parte del go-verno dei provvedimenti che intendeadottare ha creato una situazione di fi-brillazione e di preoccupazione genera-lizzata espressa dalle parti sociali, le opposizioni, il mondoimprenditoriale e soprattutto da parte dell’Europa. Da quelmomento sia le agenzie di rating che gli investitori hannoiniziato un’opera demolitrice nei confronti del nostro Paese,per alcuni versi anche ingiustificata visto che nessuno è an-cora in grado di valutare i singoli provvedimenti. Ecco cheda quindici giorni a questa parte lo spread ha cominciato asalire con un andamento altalenante bruciando anche in-genti risorse economiche. È iniziato anche un braccio diferro all’interno della stessa maggioranza e, in modo parti-colare, tra la maggioranza e i componenti di spicco dellaCommissione europea. Di questo abbiamo avuto modo didiscutere durante l’esecutivo della Uil il 19 ottobre scorso.

Abbiamo condiviso la scelta di Cgil Cisl e Uil di non muo-vere accuse strumentali nei confronti del governo, ma di

esprimere la propria opinione dotan-dosi di un documento unitario conte-nente dieci punti. È un documentoarticolato che pone questioni atavichee mai risolte: sviluppo, occupazione, ri-forma fiscale, Mezzogiorno, ammortiz-zatori sociali, politiche attive, welfare,previdenza, istruzione, pubblica ammi-nistrazione. Il documento è stato ap-provato nel corso dell’esecutivo unitarioCgil Cisl e Uil del 22 ottobre presso l’Au-ditorium di via Rieti a Roma. I temi sa-ranno al centro di una grande fase diconsultazione sui luoghi di lavoro, suiterritori, per coinvolgere e sensibilizzarecittadini e lavoratori con l’obiettivo diarricchire il documento e aprire un ta-volo di discussione con il governo.

Nel mio intervento durante l’esecutivounitario ho usato il poco tempo a dispo-

sizione per fare il punto sul tema dello sviluppo industriale,in modo particolare nel settore metalmeccanico. Il nostroimpegno sarà quello di continuare a sviluppare un’azionepropositiva e di responsabilità. Abbiamo un grande patri-monio da tutelare, quello del settore manifatturiero che inquesto Paese continua ancora a esistere e a trainare.

Chiusa la trattativa Ilva abbiamo altre vertenze che hannobisogno di essere concluse positivamente. In questo nu-mero parliamo degli ultimi sviluppi della vicenda Aferpi, diEngineering, di Fincantieri, di Magneti Marelli. Non dimen-tichiamo, inoltre, che Leonardo dovrà fare i conti con i tagliannunciati dal governo e che rischiano di vanificare glisforzi compiuti in questi anni. Insomma, sono diverse lequestioni aperte che richiederanno il nostro massimosforzo e impegno, che certamente non faremo mancare.

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“La cessione di Magneti Marelli non provocherà effetti di-retti e immediati sui rapporti di lavoro, poiché avverrà tra-mite passaggio azionario e fusione con la societàacquirente. Soprattutto accogliamo positivamente le di-chiarazioni ufficiali aziendali che ribadiscono che non ci sa-ranno ricadute occupazionali negative per gli stabilimentiitaliani, che l’headquarters resterà a Corbetta e che la divi-sione plastica, non interessata dal trasferimento, resterà inFCA. Si creano quindi le condizioni per la creazione di ungrande gruppo globale con forti competenze tecnologichedi cui Marelli dovrebbe beneficiare, nondimeno sorgerà laineludibile esigenza di confrontarsi con la nuova proprietà,per conoscere le strategie industriali di lungo periodo”. Lodichiara Rocco Palombella, segretario generale della Uilm,commentando la notizia dell’avvenuta cessione di MagnetiMarelli a Calsonic Kansei, società anch’essa di componen-tistica auto controllata dal fondo americano KKR.

MARELLI CALSONIC KANSEII dipendenti di Magneti Marelli sono 43mila nel mondo, dicui 9.981 in Italia. Gli stabilimenti italiani sono in Piemonte,Campania ed Emilia Romagna. La parte più appetibile diMarelli è quella del lighting ma sono molto avanzate anchele produzione di sensori, decisivi nella produzione delle autosenza guidatore. Per queste ragioni Sergio Marchionne, ilprimo giugno a Balocco, aveva espresso la necessità che il

Lingotto mantenesse il controllo della società. Mike Manleyha invece optato per la vendita. La nuova Marelli CalsonicKansei avrà un fatturato di 15,2 miliardi di euro, avrà com-plessivamente 200 impianti produttivi nel mondo e centridi ricerca e sviluppo in Europa, Giappone e America.

PIENA CONTINUITÀ PRODUTTIVA“Il fatto che la giapponese Calsonic sia concentrata in Asia– spiega Palombella – dovrebbe escludere pericolose so-vrapposizioni, mentre la prosecuzione dei rapporti di forni-tura con Fca dovrebbe assicurare piena continuitàproduttiva. Ma la nostra attenzione come sindacato saràmassima, poiché Magneti Marelli è una eccellenza da pre-servare e valorizzare, che in Italia conta quasi diecimila di-pendenti in numerosi stabilimenti di componentisticadislocati dal nord al sud della penisola e importanti centriricerca. Confidiamo che la nuova Magneti Marelli, che na-scerà dalla fusione con l’acquirente Calsonic, possa diven-tare davvero un leader mondiale in grado di svilupparesempre di più quelle competenze in ambito elettrico edelettronico che risulteranno decisive nel processo di trasfor-mazione del settore automotive già in atto”.“Spero – conclude il leader della Uilm – che avremo moltopresto occasione di discuterne con i vertici di FCA, a cui ab-biamo appena chiesto un incontro e con cui dobbiamo af-frontare tutti i nodi cruciali per il futuro delle realtà italiane”.

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Marelli: nessuna ricaduta negativa per i lavoratori

PRIMO PIANO

È stata siglata il 25 ottobre al Ministero dello Sviluppo eco-nomico un’ipotesi di accordo con Whirlpool sul piano in-dustriale dei prossimi anni grazie al ritorno in Italia dellaproduzione di lava-asciuga e alla disponibilità del Governoa prorogare gli ammortizzatori sociali. La trattativa è stataaperta del ministro Luigi Di Maio. “Nonostante le oggettiveforti difficoltà – spiega Gianluca Ficco, segretario nazionaleUilm responsabile dei settori auto ed elettrodomestici – sulversante dei volumi produttivi più bassi delle aspettative,con l’accordo siglato oggi ciascun stabilimento italiano avràuna missione specifica: si scongiura così il rischio di otto-cento esuberi”.

GLI STABILIMENTIGli stabilimenti di Cassinetta (Varese), dove peraltro si stadiscutendo di come costruire un percorso di stabilizzazionedei precari, e Melano (Ancona), conservano le attuali pro-duzioni, ma sono previsti nuovi lanci di prodotto e quindivolumi in ripresa; Siena sarà sostenuta nella attuale produ-zione di congelatori con una strategia commerciale moltoaggressiva, che privilegerà i volumi a costo di ridurre i prezzie che mirerà ad acquisire anche contratti di produzione inconto terzi; Napoli diverrà il polo di produzione delle lava-trici alto di gamma, ricevendo anche modelli oggi assem-blati a Comunanza; Comunanza (Ascoli) diventerà l’unicoproduttore di lava-asciuga e lavatrici ad incasso, ricevendoda stabilimenti esteri produzioni sufficienti a compensarei trasferimenti verso la Campania; Caserta conserverà le sue

attività logistiche, ma dovrebbe ridurre gli esuberi grazie adue potenziali investitori interessati a reindustrializzare laparte di sito attualmente inutilizzata; per quanto concerneinfine gli staff, sono confermati gli attuali centri direzionalie di ricerca, qualificando le relative funzioni e impiegandojob posting e rotazione per evitare gli esuberi”.

UNA BATTAGLIA UILM“Per arrivare all’accordo di oggi – continua Ficco – è stata de-cisiva la disponibilità del Governo a prorogare gli ammor-tizzatori sociali oltre il termine del 31 dicembre posto dald.lgs. 148/2015, limite assolutamente da rimuovere”. Unabattaglia che come Uilm stiamo infatti portando avanti damolto tempo e che dovrà arrivare anche sul prossimo ta-volo della vertenza Electrolux.Il fatto inoltre che la disponibilità del Governo sia statacondizionata al miglioramento del piano industriale e alraggiungimento di un accordo sindacale ci ha aiutato aottenere da Whirlpool un piano con investimenti totali inItalia per 250 milioni di euro nel triennio 2019-2021, il rien-tro di alcune produzioni dall’estero, nonché condizioni digestione degli attuali potenziali esuberi più eque possi-bili. L’utilizzo degli ammortizzatori sociali, nelle fabbrichecome negli uffici, sarà difatti improntato al criterio dellarotazione fra i lavoratori e c’è l’impegno a ridiscutere gliincentivi all’esodo volontario incentivato. Nei prossimigiorni si terranno le assemblee per le consultazioni dei la-voratori.

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Whirlpool: Accordo raggiunto grazie al rientro delle produzioni dall’estero

Il 17 ottobre scorso la delegazione Uilm di Piombino è stataricevuta al Ministero del Lavoro al fine di esaminare la situa-zione aziendale di Aferpi in relazione all’utilizzo di ammor-tizzatori sociali. Al tavolo erano presenti il direttore generaledei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali, Romolode Camillis, il vice capo di gabinetto del Ministero dello Svi-luppo economico, Giorgio Sorial, un rappresentante dellaregione Toscana e la direzione aziendale.

LE CRITICITÀNel corso dell’incontro sono emerse una serie di criticitàche devono essere affrontate nell’immediato. Il governo haufficialmente confermato la volontà di individuare stru-menti utili e necessari alla gestione delle tutele sociali deilavoratori delle aree di crisi industriale, in ottica di sviluppo,anticipando che è in approvazione presso il Consiglio deiMinistri un apposito decreto della durata di 12 mesi a par-tire dal gennaio 2019.

I PROSSIMI TRE MESILe organizzazioni sindacali hanno fatto presente che, in at-tesa del futuro decreto, resta in piedi la problematica dellacopertura dei prossimi tre mesi per cui l’azienda ha già uti-lizzato tutte le ore integrabili e fruibili in base all’attuale de-creto. La Uilm ha ribadito che per i lavoratori non dovrannoesserci decurtazioni economiche e per questo, già nei pros-simi giorni, sarà avviato un confronto con azienda e regioneToscana per trovare possibili soluzioni.

L’INDOTTOÈ chiara, inoltre, la necessità di individuare strumenti di am-mortizzatore sociale anche per l’indotto, sebbene i rappre-sentanti del governo durante l’incontro hanno anticipato la

futura proroga dell’attuale strumento di Cigs in deroga perle aree di crisi industriale complessa anche per l’anno 2019.Le ditte dell’indotto vivono una situazione di enorme criti-cità, tra queste vi è il Gruppo Bertocci Montaggi che, il 15ottobre, ha mandato comunicazione di apertura della pro-cedura di licenziamento collettivo (223/91) dichiarando 15esuberi su un organico complessivo di 36 lavoratori; già dueanni fa una ditta detto stesso Gruppo, la Sme, ha chiuso ibattenti e, a dicembre, scade la cassa integrazione per gliotto lavoratori della Deca.Fim Fiom Uilm territoriali, con una giornata di sciopero in-detta per venerdì 19 ottobre, hanno chiesto il ritiro dellaprocedura di licenziamento collettivo e l’utilizzo degli am-mortizzatori sociali in deroga o per le aree di crisi com-plessa. “La nostra priorità – scrivono in una nota congiunta– è la difesa dell’occupazione, rafforzata dal fatto che ilgruppo indiano Jsw ha dei progetti importanti di prossimarealizzazione che possono coinvolgere anche le ditte del-l’indotto”.

LA COMMESSA RFINel frattempo proprio Aferpi si è aggiudicata una com-messa Rfi da 184mila tonnellate per tre anni, che tuttaviaha deluso i sindacati, che si aspettavano una cifra più altadal momento che Rfi ha assegnato altre commesse adaziende europee (Arcelor Mittal, British Steel, France Rail eVoestalpine). “Siamo l’unico stabilimento in Italia che pro-duce rotaie di qualità – dice il Segretario della Uilm Piom-bino, Lorenzo Fusco – Rfi ha rappresentato sempre uno deimaggiori clienti dello stabilimento piombinese, ecco per-ché temo per la continuità produttiva del treno rotaie”.

LE SORTI DELL’EX MAGONAE tra le ultime novità, salvo sorprese, a Piombino sta per ar-rivare un nuovo soggetto: Liberty House, un gruppo inglesespecializzato in commodities (soprattutto ferrosi e non fer-rosi, ma anche carbone e altro) fondato da Sanjeev Guptanegli anni Novanta e molto attivo recentemente sui dossierinternazionali. Dovrebbe essere lui a rilevare la ex Magonad’Italia da Arcelor Mittal, a poche settimane dall’operazioneIlva. Attualmente l’impianto produce circa 530mila tonnel-late di coils zincati, ma la seconda linea di zincatura èferma; le potenzialità dell’impianto sono di 730mila tonnel-late. L’accordo Mittal Gupta dovrà essere vagliato dallo Eu-ropean work council. Attendiamo quindi il via libera diBruxelles e la presentazione del piano industriale prima difare qualsiasi considerazione di merito.

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Il futuro di Piombino

Al via dal primo novembre l’invio di mille lettere ai dipen-denti dell’Ilva di Cornigliano, ma resta il nodo dei 474 di-pendenti in cassa integrazione. L’operazione, infatti, nonregistra unità d’intenti tra tutte le parti in causa. La pecu-liarità di Genova è rappresentata da un accordo di pro-gramma che ha permesso la chiusura dell’area a caldo incambio del mantenimento dell’occupazione. Intanto, dallariunione del collegio di vigilanza di mercoledì 17 ottobre èemerso che “in aggiunta all’avvio delle procedure di esodole società concedenti si impegnano a far sì che Società perCornigliano assuma, dalla data di esecuzione fino alla datadi cessazione dell’amministrazione straordinaria, siano a unmassimo di 400 lavoratori Ilva”. Il collegio si è tenuto in pre-senza di ArcelorMittal, commissari Ilva, rappresentanti delgoverno, sindacati ed enti locali.

SODDISFATTI FIM E UILMNella precedente riunione in azienda dell’11 ottobre la Fiomaveva deciso di non partecipare, salvo poi fare dietro front,mentre Fim e Uim ne erano uscite soddisfatte. “Arcelor Mit-tal non farà altro che traslare tutte le attuali attività allanuova società dal 1 novembre 2018 e le competenze dellerelative professionalità verranno salvaguardate” scrivevanoin una nota congiunta Antonio Apa e Alessandro Vella.

ACCORDO COMPATIBILE“L’accordo del 6 settembre è compatibile con l’accordo diprogramma, perché abbiamo salvaguardato l’occupazione,il reddito dei lavoratori e inserito la clausola di garanzia –spiega Apa – per me le aree devono essere mantenutetutte, per il semplice fatto che domani la società si può svi-luppare: sostenere oggi che le aree si devono ridurre la con-sidero un’idiozia”. Nel frattempo a Cornigliano già in 80hanno aderito agli incentivi di esodo volontario.

PIU’ RISORSEIl governatore della Liguria, Giovanni Toti, chiede più risorseper Società di Cornigliano: “Avevamo dato con Calenda, econfermiamo, la disponibilità di rendere Società per Corni-gliano uno strumento che possa mitigare il problema di chinon sarà assunto da Am, ma è chiaro che affinché ciò av-venga la holding deve essere dotata di risorse finanziariesufficienti, di una struttura adeguata e di una diversa re-gione sociale”. “Finché ciò non accade chi non viene as-sunto da Am non potrà che restate in Ilva As” ribadisce Totiche per questo motivo chiede al vice premier Luigi Di Maioun tavolo “parallelo” a Roma in cui poterne discutere.“Credo – prosegue il presidente – che ci siano le condizioniper trasporre l’accordo del 6 settembre nell’accordo di pro-gramma: abbiamo cominciato oggi a lavorarci, ci ritrove-remo nelle prossime settimane, ognuno con il proprioruolo. Credo che sia un percorso ben avviato: d’altra parteil fallimento della trattativa sarebbe stato un danno benpeggiore per la città”.

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Ilva: le sorti di Società per Cornigliano

Resta critica la situazione di Engineering. Il 17 ottobre si ètenuto un incontro, nella sede di Unindustria Roma, tral’azienda, il coordinamento nazionale delle Rsu e le Orga-nizzazioni sindacali. A fronte della indisponibilità aziendalea riaprire un vero tavolo di trattativa sul contratto integra-tivo, le Organizzazioni sindacali hanno giudicato irricevibilela richiesta di firmare esclusivamente l’accordo sulla detas-sazione del Premio di Risultato attuale senza voler iniziarela trattativa che preveda anche l’aumento del valore eco-nomico del Pdr, ancora fermo al 2009.

SCIOPEROA tal proposito, il 19 ottobre è stato indetto uno sciopero di4 ore a fine turno di lavoro e uno sciopero della reperibilitàper i giorni 19, 20, 21, 26, 27, 28 ottobre. Uno sciopero di dueore era già avvenuto il 25 settembre scorso.

RICHIESTE DEI LAVORATORI In entrambi i casi la partecipazione dei lavoratori è stataparticolarmente numerosa, con una forte adesione in tuttele sedi. Un segnale chiaro all’azienda affinché ascolti le lororichieste quali appunto l’incremento del Premio di Risul-tato (fermo come dicevamo dal 2009 in un Gruppo che è

in continua crescita); l’istituto contrattualmente previstoper redistribuire i risultati aziendali, laddove il ccnl incre-menta i minimi contrattuali solo dell’inflazione; l’adegua-mento dell’importo del buono pasto, fermo da sempre a5,16 €; l’incremento del welfare contrattuale; il migliora-mento e l’uniformità dei trattamenti di reperibilità e tra-sferte.

IL COSTOLe richieste contenute nella piattaforma per il rinnovo delcontratto integrativo Engineering hanno un impatto com-plessivo inferiore a un euro per ora di lavoro, pertanto sicu-ramente sostenibili per un Gruppo con i risultati economicidi Engineering e non possono essere ignorate. Si tratta delpiù grande gruppo informatico italiano – con oltre 10miladipendenti, che fa utili a doppia cifra (+49%) – e che, cometale, sarà inevitabilmente riferimento anche per i contrattiintegrativi del settore a seguire.

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Engineering: l’azienda ascolti i lavoratori

“Complessivamente il 2017 è stato un anno molto buonosia in termini di volumi che per quanto riguarda la redditi-vità. Nei primi mesi del 2018 il trend ha continuato ad es-sere positivo”. Così il neo presidente Alessandro Banzato haaperto a Milano all’Auditorium “Il Sole 24 Ore”, lo scorso 11ottobre, i lavori dell’Assemblea annuale di Federacciai. Ban-zato succede ad Antonio Gozzi che ha guidato la Federa-zione per due mandati consecutivi.

IL SETTORE DELL’ACCIAIOFederacciai è la Federazione, affiliata a Confindustria, cherappresenta le imprese siderurgiche italiane, 123 aziende as-sociate (anno 2017) che realizzano e trasformano oltre il 95%della produzione italiana di acciaio. Il settore dell’acciaio ita-liano genera un volume d’affari di circa 35 miliardi di euroed occupa circa 70mila addetti (tra diretti e indiretti). Conuna produzione consuntivata nel 2017 pari a 24,1 M.t. di ac-ciaio, il nostro Paese si riconferma al secondo posto nellaclassifica dei produttori in Europa, dietro alla Germania, edal primo posto per volume di riciclo di rottame ferroso, rive-stendo un ruolo strategico per l’economia del Paese e ali-mentando l’intera filiera della produzione manifatturiera.

CONSUMO IN ESPANSIONENel 2017 il consumo apparente di prodotti siderurgici pri-mari, 28,2 M.t., è tornato in espansione, dopo il rallenta-mento del 2016, con un aumento del 3,0% (+809,3 mila t.)sull’anno precedente. Nei primi otto mesi dell’anno incorso, la produzione nazionale di acciaio, 16,1 M.t., è aumen-tata del 3,4% sullo stesso periodo dell’anno precedente,tasso di crescita in linea con il dato 2017 (24,1 M.t., + 3%).

L’acciaio italiano è in buona salute

TEMI CHIAVENel corso dell’assemblea il Presidente dell’associazione dei

siderurgici italiani ha tracciato, nella sua relazione, un qua-

dro dell’attuale contesto socio-politico, competitivo, inter-

nazionale ed indicato quelli che saranno i temi strategici

del suo mandato: sicurezza, ambiente e costo dell’energia.

Gli acciaieri italiani temono una revisione, da parte dell’at-

tuale Governo, dei vantaggi economici concessi fino ad

oggi alle cosiddette aziende “energivore”. Come Uilm au-

spichiamo che i futuri interventi legislativi, sia da parte del

Governo italiano che da parte del Parlamento europeo,

siano a favore del settore siderurgico costantemente mi-

nacciato dalla concorrenza sleale, in particolare della Cina

che con i suoi 831 M.t. continua a rappresentare oltre il 50%

della produzione mondiale.

SONDAGGIO AIBÈ da segnalare il risultato di un sondaggio dell’AIB, reso noto

nel corso dell’assemblea, che ha mostrato come il 53% delle

aziende bresciane censite ha alle proprie dipendenze lavo-

ratori extracomunitari, con punte del 73% nelle imprese me-

tallurgiche e siderurgiche. Sicuramente un dato su cui oc-

corre riflettere quando si discute di immigrazione.

IL RUOLO DEL SINDACATOCome Uilm abbiamo molto apprezzato che nella stessa re-

lazione sia stato riconosciuto il determinante ruolo svolto

dal sindacato per la positiva conclusione della vertenza Ilva:

“I Sindacati hanno visto premiato il loro coraggio con un ri-

sultato referendario importante in termini di consenso”, ha

dichiarato Alessandro Banzato. Anche la vicenda Aferpi è

stata ed è tuttora all’attenzione dei siderurgici italiani che

hanno accolto favorevolmente il subentro di Jindal – “che

sa cosa vuol dire produrre acciaio e stare sul mercato” –

nella proprietà dell’ex acciaieria Lucchini; adesso attendono

(come noi del resto) di conoscere il piano industriale degli

imprenditori indiani e quanto inciderà nel mercato italiano

la ripresa della produzione di acciaio del sito piombinese.

E questa è un’altra sfida che, dopo Ilva, vogliamo assoluta-

mente vincere.

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Fincantieri: quattro navi extra-lusso per MSC

Fincantieri costruirà, per MSC Crociere, altre quattro navidel segmento extra-lusso per un valore complessivo di oltredue miliardi di euro. È stata annunciata il 18 ottobre scorsola firma di un memorandum d’intesa in tal senso. La con-segna delle navi, che appartengono a una nuova genera-zione altamente innovativa, verranno consegnate a partiredalla primavera 2023, una ogni anno. Avranno una stazzalorda di circa 64.000 tonnellate e saranno dotate di 500 ca-bine.

DESIGN INNOVATIVOL’ordine porta a otto le navi di MSC Crociere, la più grandecompagnia di crociere a capitale privato al mondo e brandcrocieristico leader in Europa, Sud America, Sud Africa enell’area del Golfo, che saranno costruite in Italia con Fin-cantieri. Con queste quattro nuove navi, il piano di investi-menti di MSC Crociere, che non ha paragoni nel settore,prevede la costruzione di 17 navi entro il 2027 (investimentocomplessivo di 13,6 miliardi di euro). Da giugno 2017 sonoentrate in servizio già tre navi: MSC Meraviglia, MSC Seasidee MSC Seaview. Altri due – MSC Bellissima e MSC Grandiosa– saranno consegnate rispettivamente a febbraio e ottobre2019. Le nuove navi, dal design innovativo, saranno dotatedelle più recenti tecnologie per la tutela dell’ambiente e dialtre soluzioni marittime di prossima generazione.

LEADER ASSOLUTO“Con questo progetto Fincantieri porta a 53 il numero dellenavi da crociera nel portafoglio ordini della società e si con-ferma leader assoluto”, ha commentato Giuseppe Bono, adFincantieri, sottolineando la soddisfazione che MSC, “perlanciare una nuova classe di navi nel comparto del lusso”,abbia scelto Fincantieri. Pierfrancesco Vago, ExecutiveChairman di MSC Crociere, ha annunciato “nuovi criteri dellusso in mare” con un “livello di servizio alla clientela” cheaumenterà ancora comprendendo “il maggiordomo perso-nale MSC Yacht Club, disponibile 24 ore su 24, sette giornisu sette”.

Imprese, sindacati, istituzioni, agenzie per il lavoro, scuolee Consulta Giovani Collarmele: sono loro i protagonisti del-l’affascinante percorso “Giovani in un mondo diffuso”, cheha preso ufficialmente il via giovedì 11 ottobre, a Collarmele,pensato per accompagnare gli studenti delle quinte supe-riori di Avezzano nel primo contatto con il mondo del la-voro. Una “grande alleanza” che proprio ieri, davanti ad unafolta platea, si è presentata annunciando origini, scopi econtenuti del progetto ideato dalla consigliera comunaleSara D’Agostino e promosso dal Comune e dalla ConsultaGiovani Collarmele.

PATRIMONIO DEL TERRITORIOÈ stata proprio la segretaria di questo organismo, SimonaDel Fiacco, ad aprire i lavori, presentando un video che rac-coglie pensieri e riflessioni dei giovanidel territorio su lavoro, politica, sinda-cato, futuro. Il sindaco Antonio Mo-stacci ha fatto gli onori di casa: “I giovanisono un patrimonio che, in virtù di abi-lità ‘multitasking’, ha molto da dare atutti. Questo percorso è pensato pro-prio per evitare al nostro territorio diperdere queste preziose giovani gene-razioni”. Da parte sua, Sara D’Agostino

ha rimarcato il senso dell’iniziativa:“L’esigenza di avvicinare al lavoro le nuove generazioni, chenasce dal fatto che l’Italia purtroppo si muove in controten-denza rispetto al resto dell’Europa per quel che riguardal’occupazione giovanile, da noi drasticamente più alta. Per-ché? Istruzione e mondo aziendale tendono a dialogarepoco, dilatando i tempi di attesa fra la fine di scuole-uni-versità e inizio del lavoro. Dunque, questo progetto è im-portante perché se vogliamo davvero creare uomini edonne competenti e di rinnovamento, dobbiamo crederenei nostri giovani e dobbiamo dare loro strumenti che lipreparino ad affrontare il mondo dopo la scuola”.

LE AGENZIE PER IL LAVOROA seguire, i rappresentanti delle agenzie per il lavoroAdecco, Gi Group, Manpower e Openjobmetis SpA hannopresentato i contenuti degli incontri che nei prossimi mesiterranno nelle scuole superiori di Avezzano, per dare stru-menti formativi ai ragazzi alle prese con il primo approcciocon il mondo del lavoro.

IL MONDO DELLE IMPRESEInfine, sono intervenuti i rappresentanti del mondo delleimprese, del sindacato e delle istituzioni. Il manager diLFoundry, Sergio Galbiati, ha rimarcato la specificità delmomento attuale: “Stiamo vivendo la fase industriale cono-sciuta come Impresa 4.0, caratterizzata da cambiamentivelocissimi. Si è passati così dall’industria ‘pesante’ di

stampo fordista a quella ‘pensante’ deigiorni nostri: oggi è richiesta soprat-tutto alta conoscenza e capacità diadattarsi a queste trasformazioni. Èutile allora difendere un ‘vecchio con-cetto’ di lavoro? Non è vero che oggi leimprese non vogliono promettere ilposto fisso: semplicemente non pos-sono, perché tutto cambia veloce-mente. Ecco allora i miei suggerimenti:risvegliate ciò che è locale, esaltando

l’artigiano che è in voi, e studiate perché oggi bisogna es-sere pronti a gestire la complessità”.

IL SINDACATOA sua volta, il segretario nazionale della Uilm, Rocco Palom-bella, ha definito “geniale, nobile e coraggiosa l’idea di que-sto percorso. Soprattutto coraggiosa, perché la crisi di oggiriguarda proprio coloro che dovranno accompagnare que-sti ragazzi: gli adulti. Servono adulti motivati, che dianomessaggi di speranza, perché i giovani vivono di luce ri-flessa. Purtroppo, il convitato di pietra di questo percorso èproprio il lavoro, che oggi non c’è. E se manca il lavoro, ognidiscorso rischia di essere effimero. Al nostro Paese, al ri-guardo, serve una nuova capacità di pianificare, per preve-dere trasformazioni che continueranno a mettere a duraprova tutti i comparti. Ad esempio, noi oggi sappiamo cheil diesel nell’arco di qualche anno sarà messo al bando: cosasi sta facendo per non farsi trovare impreparati? Ma nondobbiamo abbatterci, e dobbiamo continuare a mandaremessaggi di positività ai giovani: se non c’è speranza nel fu-turo, non c’è possibilità e interesse neanche per il presente”.

Periodico di informazione quindicinale della Uilm nazionale - Direttore politico: Rocco Palombella - Direttore responsabile: Rosa Pugliese

Redazione: Corso Trieste, 36 00198 Roma - Iscrizione presso la Cancelleria del Tribunale civile di Roma n°413/2010 del 21 ottobre 2010

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Giovani e lavoro: una grande alleanza

Si è svolto il 25 ottobre, durante la settimana della Campa-gna Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, il primocorso di aggiornamento per Rls e Rlstpresso la sede della Uil Regionale delVeneto, a Mestre.

DIRITTO LEGISLATIVONella prima parte della giornata si èparlato della normativa sulla salute e lasicurezza nei luoghi di lavoro entrandonel merito di tutti i decreti e tutte leleggi che hanno segnato la strada dellasicurezza sul lavoro dal 1955 ai giorni no-stri. In generale, quindi, si è cercato ditrasferire a tutti gli Rls – Rlst una base dipreparazione adeguata, indipendentedagli obblighi del testo unico 81/08, perprevenire situazioni di rischio o riusciread affrontarle nel modo migliore. Diconseguenza, questo diritto/dovere diaggiornamento in tale ambito specificopuò rappresentare numerosi vantaggi.

INFORTUNIDurante il corso sono stati analizzati nel dettaglio gli eventiinfortunistici e quelli che, in alcuni casi, purtroppo sonostati fatali per i lavoratori. Si è affrontato il tema dei nearmiss (mancati incidenti) come fonte di prevenzione, perfare in modo che possano essere d’aiuto per una valuta-zione dei rischi più approfondita da parte delle aziende conl’assistenza degli Rls e di tutti i lavoratori. Nel 2018 non sipuò continuare a morire di lavoro.

IN-FORMAZIONESono stati messi a disposizione dei partecipanti due opu-scoli in formato digitale creati dall’ufficio Ambiente Salute

e Sicurezza della Uilm: “ABC della Sicurezza ad uso deiRappresentanti dei Lavoratori della sicurezza”. Uno riguarda

più nello specifico i temi connessi a sa-lute e sicurezza e i diritti e i doveri deilavoratori e delle aziende; l’altro focaliz-zato sull’utilizzo dei cosiddetti Dpi, Di-spositivi di protezione individuale.

RISCHIO METALMECCANICONella fattispecie si è discusso moltodegli elementi e delle situazioni con-nesse agli infortuni: attrezzature, ri-schio elettrico, cadute dall’alto, rischioesplosioni, rischio chimico, agenti fi-sici, agenti biologici, microclima, illu-minamento, videoterminali, Dpi,ambienti di lavoro, rischi trasversali,sovraccarico biomeccanico e movi-mentazione merci, segnaletica, emer-genze e near miss. Su quest’ultimopunto è stato somministrato un testattitudinale che ha coinvolto tregruppi di persone, per valutare le pos-sibili evoluzioni del percorso di risolu-

zione del problema di un mancato incidente.

CULTURA DELLA SICUREZZADurante la giornata tutti gli addetti ai lavori hanno mo-strato particolare sensibilità alla cultura della sicurezza ri-badendo che la cosa più importante è proprio il concettodella sicurezza non come imposizione legislativa, ma come“percorso di vita”. La Uilm Nazionale ha deciso di metterein campo questi momenti formativi per fare in modo cheil concetto passi attraverso le Segreterie regionali, territo-riali, gli Rls – Rlst, che a loro volta potranno trasferirlo a tuttii lavoratori.

Periodico di informazione quindicinale della Uilm nazionale - Direttore politico: Rocco Palombella - Direttore responsabile: Rosa Pugliese

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Sicurezza: al via il piano formativo regionaledi Andrea Farinazzo