Marta. Storia. Architettura e luoghi caratteristici
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Marta.
Storia. Architettura e luoghi caratteristici
Guida turistica
Confaloni Vanessa
Martina Ferrillo
Veronica Salvatori
Progetto di Arte per valorizzare il proprio paese
Tra storia e...
Alcuni studiosi le attribuiscono origini storiche antichissime, facendola risalire
al periodo fenicio, dal quale deriverebbe il nome di Marath. Altri sostengono
che abbia origini etrusche, dato che la sua posizione favoriva i collegamenti
tra il bacino del lago di Bolsena e la costa tirrenica, ed era quindi considerata
strategica.
Conquistata dai Romani sopravvisse ai Longobardi e ai Saraceni e nel XIV
secolo passò sotto il controllo dello Stato della Chiesa fino all’Unità d’Italia.
Fino al momento in cui fu annessa al regno d'Italia, Marta ebbe una storia
travagliata: sempre contesa tra Stati limitrofi e famiglie potenti, passò da
una dominazione all'altra: si avvicendarono al suo governo i Prefetti di Vico,
i Signori di Bisenzio, le città di Orvieto e Viterbo, i capitani di ventura Fra'
Moriale e Angelo da Lavello. In seguito fu posseduta dalle famiglie Orsini e
Farnese, che si alternarono nel suo governo, finché, nel 1537, Marta fu
annessa al Ducato di Castro, costituito da papa Paolo III per il figlio Pierluigi,
che vi rimase fino alla distruzione dello stesso, nel 1649, ad opera delle
truppe pontificie di papa Innocenzo X Pamphili. Ad indicare il potere dei
farnese su Marta è collocata, sulla Torre dell’Orologio l’impresa araldica con
il liocorno rampante, I gigli farnesiani e le iniziali di Ranuccio il vecchio.
Tornata sotto la giurisdizione della Camera Apostolica, Marta fu posseduta
dalla Santa Sede fino all'unità d'Italia. Successivamente, nel 1927 venne
distaccata dalla provincia di Roma e assegnata alla provincia di Viterbo.
…leggenda.
Presso il numero civico 106 di Via Amalasunta è presente l’edificio “Casa di
Tomao, il pescatore che portò Amalasunta sull’Isola Martana. Ella era la
Regina degli Ostrogoti, figlia unica di Teodorico, fu costretta a sposare il
cugino Teodato, che per avere lui stesso il potere, le tese un agguato e la
imprigionò sull’isola Martana (da allora si dice che il suo fantasma aleggia tra
gli scogli e i pescatori sostengono che nelle notti di tramontana si odano i
suoi lamenti strazianti). Secondo la leggenda, esisterebbe un percorso
segreto che usava la Regina per arrivare sulla terraferma; infatti,
anticamente, l’isola era collegata da una striscia di sabbia alla terraferma, in
questo punto il lago è profondo solo otto metri e con i secoli il livello si è
alzato, si sono trovati resti subacquei del sentiero che avrebbe percorso
Amalasunta.
Tomao faceva la spola tra l'isola e la terra ferma portando con la sua barca
tutti i beni necessari per la sopravvivenza della Regina e riuscì a far
mantenere I contatti tra la popolazione Martana ed ella. Ad egli è dedicata
una piccola piazza, nei pressi del Borgo dei Pescatori (Laco Tomao).
Cosa resta di Amalasunta oggi: a Marta c'è una via a lei dedicata lungo il
Borgo dei pescatori.
LA CARTINA DI MARTA. ARCHITETTURA E LUOGHI CARATTERISTICI
Benvenuti a Marta!
Marta è situata a 314 metri sul livello del mare e si affaccia sulle rive meridionali del Lago di Bolsena. Il paese è situato alle pendici del monte
Marta e presenta una serie di architetture e luoghi che la rendono un Paese
caratteristico.
Monumenti storici di interesse religioso, molto interessanti da visitare sono
la Chiesa Collegiata dei SS. Marta e Biagio, la Chiesa del Crocifisso, la Chiesa
della Madonna del Castagno, il Santuario e convento della Madonna del Monte, la Chiesa Templare di Santa Maria delle Grazie e la"Madonna della
Grotta" o Grotta delle apparizioni.
Di interesse civile, invece, oltre alla Torre dell’orologio, possiamo ricordare il palazzo rinascimentale che fu proprietà dei Farnese, che si trova accanto al
Municipio.
Da ammirare, infine, una serie di luoghi caratteristici, come il Borgo dei
Pescatori, le sue spiagge (la spiaggia comunale e “la Cava"), la Passeggiata,
la Cannara e il Centro Storico, caratterizzato da monumenti di epoca medievale e da una serie di piazzette.
TORRE DELL’OROLOGIO
Simboli caratteristico di Marta, con i suoi circa 21 metri di altezza, la Torre
dell'Orologio si trova nel punto più alto del Paese.
Sulla Torre vi sono diverse raffigurazioni: sulla parete rivolta a nord sono visibili Marco l'evangelista, l'Ultima Cena, la Madonna con Bambino e la
Madonna che stringe il Bambino dormiente. Nella parete ovest sono presenti
alcuni versi danteschi che citavano "malta", prigione medievale posta nei piani bassi delle torri, il cui fondo melmoso veniva chiamato appunto malta.
Sulla parete, rivolta a sud, è presente un bassorilievo marmoreo che riporta
lo stemma dei Farnese, al di sopra di esso una pietra porta il disegno di una
croce.
Si accede alla torre mediante una scala di ferro e peperino che porta
all’ingresso. È aperta al pubblico la domenica.
MADONNA DELLA GROTTA – GROTTA DELLE APPARIZIONI
La Grotta è posizionata all’incrocio tra via Verentana e via Capodimonte,
sottostante alla Torre dell’orologio.
La grotta è detta “delle apparizioni”. Tutto ha avuto inizio il 19 maggio 1948,
quando tre bambine hanno una visione all’interno di quella che era una
semplice cantina. La notizia fece il giro del paese e di tutti i centri vicini,
rendendo Marta un luogo di pellegrinaggio.
All'interno della Grotta sono presenti la statua della Madonna, inoltre per diverso tempo la gente ha portato “ex voto” che testimoniavano le grazie
ricevute, e le foto dei propri cari lasciate per chiederne la protezione.
La grotta è sempre aperta, giorno e notte, con libero accesso per tutti. Ogni giorno, alle ore 15, vi vengono eseguite le caratteristiche preghiere mariane
e il Rosario. Per chi viene a Marta è facile collegare la Grotta con il “Zi Mario”.
Mario Prugnoli, morto nel 2016, ha trascorso la sua vita con devozione per quella grotta, da quando, giovanissimo, smise di fare il pescatore, per
dedicarsi a quel luogo di culto. Egli affermava di vedere ogni giorno la
Madonna e recitava quotidianamente il Santo Rosario cantando lodi alla Madonna proprio in quel luogo.
CHIESA DELLA MADONNA DEL CASTAGNO
Sul limite della strada Verentana che da Marta porta verso Capodimonte si trova la chiesa della Madonna del Castagno, eretta su di una piccola cappella.
In questa Chiesa, per tradizione, l’ultima domenica di aprile si celebra la
Comunione dei bambini del paese.
Negli anni Novanta, durante il restauro dell’altare, fu scoperta sotto uno
strato di calce, una antica tegola romana con impresso un affresco
raffigurante la Madonna col bambino in braccio. Da quel momento, nel giorno
della Comunione, i bambini di Marta, vanno in processione, portando sopra
di un baldacchino, la tegola con l’affresco.
SANTUARIO DELLA MADONNA DEL MONTE
Il santuario della Madonna Santissima del Monte, qui il 14 maggio di ogni
anno si festeggia la Madonna Santissima del Monte,sarebbe una festa dove
tutti gli uomini di Marta portano i doni alla Madonna, ci sono diverse
categorie, tra cui i villani, i pescatori i mietitori etc…
Partono da via laertina e arrivano alla chiesa a piedi a portare i doni per lei.
In questa giornata nel mentre tutti gli altri abitanti sono impegnati per la
pausa o per andare in chiesa gli uomini fanno i tre gironi della chiesa e poi
dopo si scende e c’è la benedizione del parroco.
CHIESA COLLEGIATA
La chiesa Collegiata di Marta è dedicata ai Santi Patroni Marta e Biagio ed è
situata appena dietro al palazzo comunale, sotto ai portici che i Martani
chiamano “le porte”.
La chiesa è detta Collegiata perché era retta Capitolo di Canonici presieduti
dal Prevosto Parroco.
Il 30 novembre 1732, festa di Sant’Andrea la chiesa consacrata da mons. Pompilio Bonaventura Nel 1787 fu realizzata la facciata e nel 1792 il vecchio
campanile fu sostituito dal nuovo, alto 18 palmi in più del precedente.
L'interno è a navata unica ed ha subìto diversi rimaneggiamenti, sia nelle tinteggiature che nelle strutture durante il xx secolo.
CHIESA DEL CROCEFISSO La chiesa del Santissimo Crocifisso fu edificata fuori dalla cinta muraria
dell’antico Borgo in data non precisata.
La Chiesa presenta una facciata intonacata con un portale in Basaltina,dalle
semplici linee sormontate da un timpano triangolare.
Nell’area del presbiterio si fronteggiano due corretti lignei con lesene
decorative sulle spalliere e con gli inginocchiatoi a balaustrini.
Nella parete dell’altare due porte (una murata) introducono nella sacrestia.
Qui si incontrano i bambini di Prima Comunione, la mattina verso le 8: da qui
si incamminano verso la chiesa Collegiata, dove viene celebrata la messa per
la Comunione.
CASTELLO ARALDO
Lungo la strada che da Marta conduce a Tuscania sul lato sinistro del fiume
Marta sorge il sito templare Castell’Araldo.
La Chiesa era piuttosto semplice, con pavimento in cotto e il tetto a capriate
con soffitto a volta. Sull’altare vi era un affresco della Madonna con il Bambino che, dopo il crollo
del tetto mani ignote hanno asportato strappato intonaco.
Castell’Araldo fu un importante Precettoria templare. Oltre alla chiesa vi era il castello e la foresta con tutti i suoi annessi.
LA PASSEGGIATA
Il giardino pubblico di Marta, è un luogo di relax dove poter passeggiare
lungo un viale contornato da alberi e dalla splendida cornice del Lago di
Bolsena, da dove è possibile ammirare da vicino le isole Martana e Bisentina.
Non manca quindi il verde dove è possibile fare pic-nic nelle panchine e far
giocare i propri bambini nel parco giochi. Inoltre, specie durante i week-end
nei mesi estivi, sono presenti delle bancarelle e dei mercatini. Marta, dei tre
paesi che sorgono sul lago, ha la peculiarità di essere lambito dalle acque in
modo così diretto. Tra il 1927 e il 1929, di fatto, il podestà Luigi Donati, per
proteggere l’abitato delle tempeste del lago evitando l’erosione della
fondamenta delle case, fece costruire un muraglione con relativo terrapieno
ricavando così quello spazio successivamente trasformato parte in strada e
parte nel giardino pubblico che i Martani chiamano la “Passeggiata”.
La passeggiata prima non c’era perché era sommersa dall’acqua e si arrivava
fino alla casa dei pescatori e infatti nelle case dei pescatori al borgo ci stanno
tutti residui di acqua che c’era prima.
IL BORGO DEI PESCATORI
Il borgo dei pescatori è una località di Marta, situata sulla sponda Meridionale
del lago di Bolsena dell’intero bacino lacustre. Comprende una parte di via
Amalasunta e le abitazioni, che spiccano per le loro colorazioni, si affacciano
sul lago di Bolsena, con un bellissimo panorama del lago, delle due isole
Martana e Bisentina e del promontorio di Capodimonte.
La località è inoltre ideale per rilassarsi sulle panchine presenti all’ombra
degli alberi, ammirando allo stesso tempo lo stupendo panorama del lago
nella massima tranquillità.
Il borgo dei pescatori rappresenta, ancora oggi, la residenza di numerosi
pescatori Martani che da centinaia di anni svolgono questa importante
attività, fonte di guadagno e di tradizione secolare, tramandata di padre in
figlio. Sulla spiaggia sono tirate a riva le caratteristiche imbarcazioni da pesca
con le relative attrezzature.
Sullo specchio d’acqua del lago di Bolsena si affaccia il piccolo borgo di Marta
conosciuto come il borgo dei pescatori e una veduta panoramica sulle vicine
isolette di Martana e Bisentina.
LA CANNARA
La Cannara è annunciata dalla presenza dei proprietari Mirella e Massimo
Faggiani che aspettano in una radiosa giornata di maggio sulla soglia di
questo giardino del cuore.
Una volta La Cannara, anche proprietà dei papi romani, era un'antica
peschiera per anguille, un salto di acqua su una griglia robusta di quadrello
di quercia, probabilmente progettata e realizzata dagli Etruschi circa duemila
anni fa sulle acque del Marta, emissario del lago di Bolsena.
A destra del cavalcavia il Marta scorre fra alte pareti di bambù orlate di
gunnera manicata e vegetazione d’acqua mentre a sinistra confluisce nella
trappola della peschiera quadra che riflette anche la facciata laterale della
casa. A destra sul prato verdissimo collezioni di magnolie, spirea, salici,
viburni, aceri e spalliere di rose, mentre di fronte scorre la facciata posteriore
della casa trapunta dall’arrampicarsi pervadente di Rosa banksiae ‘Lutea’ e
rosate.
In questo edificio, che sorge proprio sopra un piccolo salto del fiume, l’acqua
viene fatta scorrere attraverso grate di ferro dove le stesse anguille
rimangono prigioniere. Anticamente le grate erano costruite con vere canne,
assai abbondanti intorno al fiume, e da qui il prese il nome di “Cannara”.
IL CENTRO STORICO
Il centro storico di Marta, di epoca medievale, è tutto arroccato sulla piccola
altura prospiciente il Lago di Bolsena. Il paese è dominato dalla storica e
secolare torre dell’orologio che è il cuore di un centro storico compatto e
straordinariamente ancora intatto. Si possono ancora ammirare i resti delle
mura castellane, che fanno da cornice a vicoli e piazzette particolari e
suggestivi.
Si tratta di un nucleo storico altamente suggestivo, con scalinate esterne,
archi, nicchie, angoli caratteristici, scorci sul lago, “viuzze” e piazzette dove
il tempo sembra essersi fermato. Scendendo più in basso, il centro storico si
espande in riva al lago dove troviamo la località borgo dei pescatori, una
delle zone più caratteristiche del Lazio, che fa immergere il visitatore in lavori
e attività antichi come quelli legati alla pesca.
Nella via Amalasunta ci sta “la Casa di Tomao” che era un personaggio della
storia antica che teneva in contatto Amalasunta con i Martani.
LA SPIAGGIA
Le spiagge comunali di Marta, sulla sponda Meridionale del lago di Bolsena,
sono due e si trovano ai lati opposti del paese. La più conosciuta e facile da
raggiungere è sicuramente la spiaggia confinante con il lungolago di
Montefiascone, molto lunga e alberata, dove recentemente è stata rifatta la
pavimentazione stradale con l’utilizzo di asfalto ecologico e con l'installazione
di alcuni dossi artificiali.
L’altra, un po’ più nascosta e selvaggia è chiamata “Cava”, si raggiunge
soltanto a piedi dalla località Pontone ed è situata al confine con il territorio
comunale di Capodimonte procedendo verso ovest.
La spiaggia di Marta è completamente libera ed accessibile a tutti e vi è, la
possibilità di fare il bagno tra le limpide acque del lago di Bolsena.
Oltre al lago è possibile ammirare anche le due isole: Martana e Bisentina.
In particolare, nella località Kornos.
La spiaggia Martana è uno dei punti migliori per fare il bagno nel lago, perché
l’acqua è cristallina e i sassi sono pochissimi, relegati principalmente assenti
oltre tale distanza.