Magazine nr 01_2006

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re a coloro che hanno contribui- to alla realizzazione del 1° nu- mero. CNI group Stefano Gigli La voglia e la necessità di la- sciar trasparire quanto il nostro gruppo lavori dietro le quinte per realizzare i progetti per i nostri partenr ci ha spinti alla realizzazione dei magazine pe- riodici. Ovviamente questi magazine devono diventare aree di scam- bio non solo culturale ma di effettivo utilizzo pratico. Il pragmatismo è un po‟ la no- stra filosofia di mercato ed è per questo che siamo lieti, non solo di pubblicare in modo traspa- rente quanto da noi prodotto, ma ci piacerebbe arricchire i contenuti dei periodici con testi, redazionali ed altro materiale proveniente dai partner. Il tutto serve ad arricchire le possibilità di confronto e crea un data base di facile consulta- zione. Ecco quindi in estrema sintesi spiegato anche il nome che abbiamo voluto dare al nostro mensile, al fine di recepire il materiale che vorrete inviarci o liberi spunti di riflessione abbia- mo istituito un gruppo di lavoro e dei comitati di redazione che avranno il compito di rendere, progressivamente, sempre più interessante, ma soprattutto utile, i contenuti pubblicati. La responsabilità di “ Consultia- moci” è stata affidata alla d.ssa Roventi, Assistant Manager della società, che guiderà anche il gruppo di redazione. Per chiunque voglia contattarci a tal fine l‟indirizzo è il seguen- te: [email protected]; Un grazie a tutti ed in particola- Crediamo profondamente nella condivisione e nel con- fronto uniche strade per poter raggiungere traguardi ambiziosi ed importanti. Il piacere di condividere Una esigenza aziendale: la formazione Nel voler completare la nostra proposta di partnership per le aziende del mercato, rivolgen- doci in modo particolare, ma non esclusivo, alla PMI abbiamo voluto mantenere fermo un caposaldo che ci ha guidato in questi primi venti anni di lavoro. Abbiamo così deciso di continu- are la Formazione e di essere ancora trainer ma ad una sola condizione: che il lavoro fatto in aula possa avere un seguito, coerente e sotto la nostra guida inj condivisione con l‟azienda mandante. Può sembrare una forzatura o una ingerenza, ma vi assicuro che non lo è affatto. Si tratta solo di capitalizzare, a tutto favore dell‟azienda che ce lo chiede, lo sforzo che noi fac- ciamo in aula ,durante le sessio- ni di formazione; d‟altra parte se qualche lettore è anche do- cente sa quale sforzo si mette nel trasmetter ed infondere conoscenze, metodi e sopratut- to motivazioni alle persone che siedono in un aula per un corso. Perché non far trovare una ap- plicazione coerente con quanto fatto a tutto vantaggio del busi- ness? Magazine 1 Numero 1 Notizie di rilievo: IL piacere di for- mare Il gruppo di reda- zione La formazione continua Sommario: La “comunicazione” 2 Il lavoro del grup- po 2 Le nostre proposte “tailor made” 2 Area Formazione 3 “Leadership” dispensa 4 Le strategie nel mercato VOIP 5 Forum 6 CNI srl Aprile 2006 Consultiamoci

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Comunicazione Nr 01 2006 Vers. 1 04 06

Transcript of Magazine nr 01_2006

Page 1: Magazine nr 01_2006

re a coloro che hanno contribui-

to alla realizzazione del 1° nu-

mero.

CNI group

Stefano Gigli

La voglia e la necessità di la-

sciar trasparire quanto il nostro

gruppo lavori dietro le quinte

per realizzare i progetti per i

nostri partenr ci ha spinti alla

realizzazione dei magazine pe-

riodici.

Ovviamente questi magazine

devono diventare aree di scam-

bio non solo culturale ma di

effettivo utilizzo pratico.

Il pragmatismo è un po‟ la no-

stra filosofia di mercato ed è per

questo che siamo lieti, non solo

di pubblicare in modo traspa-

rente quanto da noi prodotto,

ma ci piacerebbe arricchire i

contenuti dei periodici con testi,

redazionali ed altro materiale

proveniente dai partner.

Il tutto serve ad arricchire le

possibilità di confronto e crea

un data base di facile consulta-

zione.

Ecco quindi in estrema sintesi

spiegato anche il nome che

abbiamo voluto dare al nostro

mensile, al fine di recepire il

materiale che vorrete inviarci o

liberi spunti di riflessione abbia-

mo istituito un gruppo di lavoro

e dei comitati di redazione che

avranno il compito di rendere,

progressivamente, sempre più

interessante, ma soprattutto

utile, i contenuti pubblicati.

La responsabilità di “ Consultia-

moci” è stata affidata alla d.ssa

Roventi, Assistant Manager

della società, che guiderà anche

il gruppo di redazione.

Per chiunque voglia contattarci

a tal fine l‟indirizzo è il seguen-

te: [email protected];

Un grazie a tutti ed in particola-

Crediamo profondamente

nella condivisione e nel con-

fronto uniche strade per

poter raggiungere traguardi

ambiziosi ed importanti.

Il piacere di condividere

Una esigenza aziendale: la formazione Nel voler completare la nostra

proposta di partnership per le

aziende del mercato, rivolgen-

doci in modo particolare, ma

non esclusivo, alla PMI abbiamo

voluto mantenere fermo un

caposaldo che ci ha guidato in

questi primi venti anni di lavoro.

Abbiamo così deciso di continu-

are la Formazione e di essere

ancora trainer ma ad una sola

condizione: che il lavoro fatto in

aula possa avere un seguito,

coerente e sotto la nostra guida

inj condivisione con l‟azienda

mandante.

Può sembrare una forzatura o

una ingerenza, ma vi assicuro

che non lo è affatto.

Si tratta solo di capitalizzare, a

tutto favore dell‟azienda che ce

lo chiede, lo sforzo che noi fac-

ciamo in aula ,durante le sessio-

ni di formazione; d‟altra parte

se qualche lettore è anche do-

cente sa quale sforzo si mette

nel trasmetter ed infondere

conoscenze, metodi e sopratut-

to motivazioni alle persone che

siedono in un aula per un corso.

Perché non far trovare una ap-

plicazione coerente con quanto

fatto a tutto vantaggio del busi-

ness?

Magazine 1 Numero 1

Notizie di rilievo:

IL piacere di for-

mare

Il gruppo di reda-

zione

La formazione

continua

Sommario:

La “comunicazione”

2

Il lavoro del grup-po

2

Le nostre proposte “tailor made”

2

Area Formazione 3

“Leadership” dispensa

4

Le strategie nel mercato VOIP

5

Forum 6

CNI srl

Aprile 2006

Consultiamoci

Page 2: Magazine nr 01_2006

Dovendo scegliere una singo-

la dote sulla quale fare affi-

damento per il proprio suc-

cesso professionale, la

“capacità di comunicare”

sarebbe sicuramente una

scelta oculata.

Ogni giorno per ragioni pro-

fessionali entriamo in contat-

to con decine di persone.

Un'umanità varia, composta

da colleghi difficili, collabora-

tori permalosi, capi inflessibi-

li, fornitori svogliati, partner

diffidenti.

Tutto in definitiva dipende

dalla nostra capacità di farci

valere, di creare emozione ed

empatia, di comunicare in

modo chiaro, efficace e per-

suasivo. Il processo comuni-

cativo, pur essendo così im-

portante, viene però attuato

"così come viene", ricorrendo

alle esperienze precedenti in

modo inconsapevole e spesso

senza conoscerne nemmeno i

fondamenti. Questa forma-

zione trasferisce le basi per

raggiungere il massimo

dell‟efficacia comunicativa ed

apprendere le leggi fondamen-

tali che la governano.

Da qui l‟importanza che la

nostra capacità di espressione

verbale non verbale, ditale o

analogica come più ci piace

ricercare nei termini assume e

riveste un ruolo di rilevanza

strategica.

Tanto maggiore è la responsa-

bilità che ci assumiamo tanto

più dobbiamo accrescere la

comunicazione.

“Oggi siamo in grado di valu-

tare il tipo di influenza che il

nostro comportamento non

verbale determina sugli altri e

di giudicare la competenza

delle persone ad inviare se-

gnali non

verbali o ad interpretarli; sap-

piamo che l‟informazione for-

nita dalle parole in certi casi

viene

contraddetta e smentita dai

segnali non verbali che

l‟accompagnano e che quando

non ci è possibile

ricorrere alle parole possiamo

inviare informazioni attraverso

segnali non verbali. La

comunicazione umana risulta

dall‟interdipendenza di diversi

fattori comunicativi: i processi

di

interazione si fondano infatti

sul funzionamento integrato e

simultaneo degli elementi

verbali,

paralingustici e cinestetici

prodotto dai soggetti che co-

municano. … . Inoltre occorre

ricordare che

gli aspetti non verbali del

comportamento sono così

connaturati nell‟interazione

della vita

quotidiana che risulta difficile

essere pienamente consape-

voli delle loro funzioni e dei

loro

significati.” P. Elkman I volti

della menzogna Giunti 1989

creati all‟interno della società,

rappresentano l‟esempio più

nitido della nostra esperienza

e dalla comprovata capacità di

trasferire quanto immagazzi-

nato negli anni; rappresenta

soprattutto un vantaggio per i

nostri partner che possono

così sfruttare una informazio-

ne e formazione unica che

viene calata nella realtà in cui

siamo chiamati ad operare,

rendendola aderente alla ri-

chiesta. Ritorniamo quindi al

“tailor made” asset vincente

E‟ essenziale sottolineare

l‟importanza della nascita di

qusto GDL investito della re-

sponsabilità della comunica-

zione aziendale, che include

ovviamente anche la produ-

zione di “Consultiamoci”, ma è

altresì il perno centrale di tutti

i testi e le ricerche che vengo-

no utilizzate per la formazione

presso le Aziende, Enti, Istitu-

ti.

Difatti tutte le dispense ed i

testi utilizzati dalla CNI sono

del nostro gruppo e dei par-

tner che ci scelgono.

La “Comunicazione (B. Roventi)

Il lavoro del “Gruppo Comunicazione”

Pagina 2

Consultiamoci

La codifica e la corretta

scelta del mezzo di co-

municazione sono i due

fondamenti che guidano

alla chiarezza e ci porta-

no feed back positivi

Non lasciamo spazi

all’inventiva, ma lascia-

moli alla creatività

all’imprenditorialità ed

alla professionalità

“non si può vendere senza

comunicare e non si può

comunicare senza

conoscere i fondamenti

della codifica del

messaggio”

Page 3: Magazine nr 01_2006

“Oggi ci imbattiamo in un indivi-

duo che si comporta come un

automa, che non conosce né

comprende se stesso, e l’unica

persona che conosce è la perso-

na che presume di essere”

E. Fromm

Partendo da questa frase che ci

illumina sul difficile percorso che

intraprende chi decide di fare il

trainer, possiamo tranquilla-

mente affermare che più che

formare dobbiamo cercare di

tras-formare.

Ovviamente vorrei tranquillizza-

re tutti, non siamo e non sca-

diamo nell‟ormai dimenticato

stile di Direzione “manipolativo”

ma vogliamo solo cercare di

mettere in risalto la necessità di

avere un preciso percorso di

formazione che porti ad un posi-

tivo cambiamento.

Il tutto deve essere sinergico

con il gruppo che circonda la

singola risorsa da formare ed in

linea con le linee guida azienda-

li.

Difatti, nei prossimi numeri del

nostro magazine, vorrei condivi-

dere con voi e tracciare

l‟imprescindibile necessità che si

ha nella formazione: agire nel

cambiamento del gruppo per cam-

biare il singolo.

Area Formazione (A. Camilllo)

L’ EQ

"Saper essere" comporta anche "saper soffrire"

Quando per un atteggiamento, una parola contraria o un torto oggetti-

vo ci turbiamo, la reazione più probabile è lamentarci. Se la situazione

non trova un chiarimento immediato, il risentimento esternato in ma-

niera distorta produce delle tossine che inquinano la serenità dell'am-

biente di lavoro, con danni che possono produrre conseguenze negati-

ve non prevedibili, e spesso persistenti, sia per la comunità che per chi

in origine ha subìto il torto. Un gruppo di lavoro non è un meccanismo

inerte ma un vero e proprio "organismo", fisiologicamente finalizzato;

la sua struttura è in certo modo delicata anche se a regime può essere

in grado di sviluppare un'attività ampia e di sopportare grossi carichi di

lavoro. La capacità sinergica che si può sprigionare "in corsa" da un

gruppo compatto e definito nelle competenze individuali è direttamen-

te proporzionale al grado di lealtà raggiunto nelle relazioni interperso-

nali; ne deriva che se la fiducia reciproca si avvicina ad un livello di

guardia viene meno quell'empatia necessaria a far viaggiare i contatti,

le conoscenze e i risultati del lavoro prodotto, rallentando a tutti il

passo per il conseguimento degli obiettivi comuni .

Essere capaci di resistere positivamente all'ostilità dell'am-

biente

Se saprai mantenerti calmo quando intorno a te tutti perderanno la

testa e te ne incolperanno;

se calunniato non calunnierai, odiato non odierai;

se saprai sopportare che quanto hai detto di giusto venga alterato per

combatterti e nuocerti;

se né avversari né amici avranno il potere di offenderti ; (... )

tuo sarà il mondo e quanto esso contiene e sarai finalmente un uomo,

amico mio.

(R. Kipling)

Pagina 3

Magazine 1 Numero 1

La formazione è il fon-

damento, in ogni azien-

da, del miglioramento

continuo e delle miglio-

ri performance, motivo

di motivazione dei sin-

goli e del cambiamento

innovativo nel gruppo.

Troverete la di-

spensa nel prossi-

mo numero

"L'Intelligenza Emozionale

comprende: l'abilità di

percepire accuratamente,

valutare ed esprimere

emozioni; l'abilità di

accedere o generare

emozioni quando ciò faciliti

il pensiero; l'abilità di

comprendere le emozioni e

la conoscenza emozionale;

e l'abilità di regolare le

emozioni per promuovere

la crescita emozionale e

intellettuale"

Crediamo che la missione della

PNL sia „creare un mondo al

quale le persone vogliano

appartenere‟….. Si può pensare

alla PNL come a qualcosa che

sia privo di autenticità, umiltà e

grazia.

E‟ proprio per “creare un mondo

al quale le persone vogliano

appartenere” e per “apportare

cuore, visione, coinvolgimento,

comprensione e amore all‟uso

dello strumento” che lo stru-

mento PNL è integrato con

l‟Intelligenza Emotiva.

Nel prossimo magazine, il nr 2

di Confrontiamoci, troveremo

una intera sessione dedicata

all‟EQ.

I testi sarnno redatti da A. Ca-

millo, formatore ed esperto

trainer, con oltre venti anni di

formazione ed esperienza, punto

di riferimento del nostro gruppo

negli interventi presso i nostri

partner.

Il lavoro di gruppo

Page 4: Magazine nr 01_2006

Hegel, il grande filosofo tede-

sco, l’aveva già capito più di

150 anni fa: “ nulla di impor-

tante è mai stato compiuto sen-

za passione”.

Tanto è vero che negli ultimi

anni si sono intensificati gli

sforzi per avere cambi di dire-

zione e nuove generazioni di

capi.

Per agevolare la ripresa c’è

quindi bisogno di avere un capo

che abbini la leadership

all’intelligenza emozionale, la

cosiddetta EQ.

Per la leadership si devono

possedere e sviluppare i punti

fondamentali che sono:

- potent point of view

- conoscenza del business

- capacità di motivare

- abilità concettuale

- esperienza

- abilità nella scelta dei collabo-

ratori

- problem solving in real time

- carattere

Ecco quindi elencate le caratte-

ristiche che devono portare al

cambiamento di rotta dove un

manager deve diventare anche

“leder”.

Importante è prendere spunto

da una affermazione di Bennis,

“il leader è colui che fa le cose

giuste, mentre il manager fa le

cose giuste, correttamente”;

quindi possiamo affermare che

il primo pensa al futuro mentre

il secondo è attento al controllo

dei meccanismi, il leader inno-

va mentre l’altro amministra.

Abbiamo quindi definito

l’abbinata vincente del ruolio

ed è fondamentale a questo

punto prendere in esame uno

strumento fondamentale del

leader/manager: la delega.

Fino a poco tempo fa nella

gestione delle persone si privi-

legiava la capacità di eseguire,

ora si enfatizza l’uso della dele-

ga che porta decisionalità anche

ai livelli inferiori.

Chiaramente la delega è

un’arma a doppio taglio se non

se ne conosce il corretto utiliz-

zo che si concretizza nel bino-

mio:

delega + controllo;

essenziale quindi per il leader

porre attenzione alle scadenze

ad alle performance di ritorno

che scaturiscono dalla delega

data.

A completare il quadro del

Leader, oltre alle otto caratteri-

stiche elencate nei punti prece-

denti, alla delega c’è la comuni-

cazione che diviene strumento

principale non solo di motiva-

zione ma leva di gestione, difat-

ti con la comunicazione si passa

a lavorare per obiettivi ambizio-

si e condivisi, si stimolano i

gruppi di lavoro che si esaltano

nelle performance e nel lavora-

re in un clima disteso e dove

ognun si sente non solo parteci-

pe e coinvolto ma protagonista.

Ecco quindi che passiamo ad

una azienda partecipata, dove i

collaboratori sono gratificati e

dove tutti sentono il dovere di

portare idee e lasciano al leader

la scelta di quale adottare per

prime in base ad una precisa

lista di priorità condivise, dice-

va Ricasso: “i buoni artisti

de traballante e con esiti, nella

direzione di un gruppo, poco

soddisfacenti, ecco che il nostro

manager ideale è colui che si

assume la capacità di decidere,

di farlo anche in tempi brevi e

con una assunzione di dati ri-

dotta.

E’ il ”core” della capacità del

Leader che poggia su:

- ambizione/energia

- competenza/esperienza

-integrità/stoffa morale.

Senza l’abbinamento delle tre

caratteristiche si ha un treppie-

Cerchiamo quindi nella attività

quotidiana un continuo suppor-

to dal gruppo che guidiamo,

pretendiamo uno scambio di

informazioni ed attiviamo ogni

canale di comunicazione possi-

bile, non dimentichiamoci che

il carattere non deve toglierci

l’umiltà del confronto.

Leadership

Il carattere del leader

Pagina 4

Consultiamoci

Didascalia dell'immagi-

ne o della fotografia

Didascalia dell'immagine o

della fotografia

“Per attirare

l'attenzione del

lettore, inserire qui

una citazione o una

frase tratta dal testo.”

Page 5: Magazine nr 01_2006

Questo brano può contenere

150-200 parole.

L'utilizzo di un notiziario come

strumento promozionale con-

sente di riutilizzare il contenuto

di altro materiale, ad esempio

comunicati stampa, studi speci-

fici e rapporti.

Nonostante lo scopo principale

di un notiziario sia quello di

vendere un prodotto o un servi-

zio, un notiziario di successo

deve innanzitutto interessare i

lettori.

È consigliabile scrivere articoli

brevi oppure includere un pro-

gramma degli eventi o un'offer-

ta speciale per un nuovo pro-

dotto.

È inoltre possibile ricercare

articoli specifici oppure trovare

articoli di “supporto” nel World

Wide Web.

In Microsoft Publisher è infatti

possibile convertire un notizia-

rio in una pubblicazione per il

Web. In questo modo, al termi-

ne della creazione del notizia-

rio, sarà sufficiente convertirlo

in un sito Web e pubblicarlo.

se le immagini inserite sono

coerenti con il messaggio che si

desidera trasmettere. Evitare

immagini che risultino fuori

contesto.

In Microsoft Publisher sono

disponibili migliaia di immagi-

ni ClipArt, nonché numerosi

Questo brano può contenere 75-

125 parole.

La selezione di immagini ed

elementi grafici è un passaggio

importante in quanto questi

elementi consentono di aggiun-

gere impatto alla pubblicazione.

Analizzare l'articolo e valutare

strumenti che consentono di

disegnare forme e simboli.

Dopo aver scelto l'immagine

corretta, posizionarla accanto

all'articolo e inserire una dida-

scalia.

Le strategie nel mercato VOIP

Titolo brano interno

Titolo brano interno

internamente, è possibile inseri-

re commenti sull'introduzione

di nuove procedure o informa-

zioni sul fatturato.

In alcuni notiziari è presente

una colonna che viene aggior-

nata in ogni numero, ad esem-

pio per consigli, recensioni di

libri, lettere dei lettori o un

editoriale, oppure per la presen-

tazione di nuovi dipendenti o

nuovi clienti.

Questo brano può contenere

100-150 parole.

Gli articoli di un notiziario

possono essere di qualsiasi tipo,

ad esempio articoli sulle nuove

tecnologie.

È inoltre possibile descrivere

tendenze economico-finanziarie

o previsioni che possono risul-

tare utili ai lettori.

Se il notiziario viene distribuito

Pagina 5

Magazine 1 Numero 1

Didascalia dell'immagine o

della fotografia

Didascalia dell'imma-

gine o della fotografia

“Per attirare

l'attenzione del

lettore, inserire qui

una citazione o una

frase tratta dal testo.”

Page 6: Magazine nr 01_2006

Via S. Martino, 3

20017 Rho (MI)

Tel.: 0731 605850 r.a.

Fax: 0731 605851

E-mail: [email protected]

Inserire qui una breve descrizione dell'organizzazione, includendo la data di fondazione, un profilo storico e il rela-

tivo scopo. È inoltre possibile inserire un elenco dei tipi di prodotti, servizi o programmi offerti, l'area geografica

servita e un profilo dei tipi di clienti o membri.

È consigliabile specificare il nome di un referente per quei lettori che desiderano ricevere ulteriori informazioni

sull'organizzazione.

CNI srl

nale, inserire l'elenco dei nomi e degli inca-

richi dei responsabili. Se l'organizzazione è

piccola, inserire l'elenco dei nomi di tutti i

dipendenti.

Se sono disponibili i prezzi di prodotti o

servizi standard, includerne un elenco dei

più significativi. È inoltre possibile menzio-

nare i mezzi di comunicazione più avanzati

adottati dalla organizzazione.

Questo spazio potrebbe inoltre essere utiliz-

zato per ricordare ai lettori eventi di partico-

lare interesse, ad esempio un seminario di

aggiornamento.

Per occupare tutto lo spazio disponibile,

inserire un'immagine ClipArt oppure un

altro tipo di elemento grafico.

Questo brano può contenere 175-225 parole.

Se il notiziario verrà ripiegato e quindi spe-

dito per posta, questo articolo apparirà sulla

facciata posteriore. Per tale motivo, è consi-

gliabile che il testo sia di facile lettura e

attiri l'attenzione del lettore.

Ideale per questo tipo di spazio è un elenco

di domande e risposte che interessi i lettori.

È inoltre possibile rispondere alle domande

ricevute dai lettori oppure proporre una ri-

sposta generica ai quesiti posti più di fre-

quente.

Per conferire al notiziario un aspetto perso-

Nel prossimo numero

Internet website:

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Scrivici:

[email protected]

Didascalia dell'immagine o della fotografia