Magazine Kultura N° 21

38
1 N° 21 Novembre 2012 IN QUESTO NUMERO: Pag. 3 REDAZIONALE a cura di Giancarlo Bruschini Pag. 4 SU IL SIPARIO - segnalazioni even a cura di Luana Trabuio Pag. 5 NEL MONDO DEL WEB - News culturali di Alberto Saso Pag. 6 POESIA E-LETTA - modalità di partecipazione Pag. 7-8 ELENCO AUTORI inseri nell’antologia POESIE E-LETTE Pag. 9 FESTIVAL Int.le della Poesia Araba (Tozeur-Tunisia) - Elisabea E. Emaldi Pag. 11 BIOGRAPHIE DU POETE ABOU EL KACEM ECHEBBI Pag. 13 AGENDA DEGLI ARTISTI 2013 Pag. 14 LA VIA DELLA DROGA - appuntamento col cinema a Barbarano Romano Pag. 15 AMORE E DOVERE ! Miniracconto di Lea Mina Ralli Pag. 18 NEWS CULTURALI - a cura di Alberto Saso Pag. 19 SARA’ UNA RISATA CHE CI GUARIRA’ - a cura di Leonardo Spina Pag. 20 LETTERE DAL BORGO DELLA PACE - a cura di Paolo Turturro Pag. 21 POETI IN VETRINA Pag. 24 CERCATORI D’ALBE - di Stefano Caran Pag. 25 STEFANO SORCINELLI, Poeta Fanese (Premiazione) Pag. 26 DOMENICO RUGGIERO - Intervista di Kaa Belloni Pag. 27 ROBERTA STRANO - Intervista di Kaa Belloni Pag. 28 RIKK MAGGESE - Il conceo di Poesia Pag. 29 L’ALBA DI UN NUOVO GIORNO - di Francesco Condemi Pag. 30 FLASH Pag. 31 FERNANDO MINA, un Poeta filosofo Pag. 32 PEDAGOGIA QUOTIDIANA - di Laura Margherita Volante Pag. 34 OOPARTS: ROBA DA UN ALTRO MONDO - di Giancarlo Bruschini Pag. 35 DENTRO. DAL DESERTO. - di Alfonso Angrisani Pag. 36 FOTO D’AUTORE Pag. 37 LUSTRANTE D’ACQUA - di Rosaria Di Donato www.estro-verso.net In coperna: CORO LADISLAO (arcolo a pag. 12) 21 Magazine gratuito e non periodico a cura dell’Associazione no-profit Estro-Verso - Promozione Arte e Cultura Per iscriver a questa newsleer, cancellar o inviare arcoli: [email protected] KULTURA IL MAGAZINE INTERATTIVO DUE ESTROVERSIANE AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA POE- SIA ARABA TOZEUR—TUNISIA ( a pag. 9 ) SU IL SIPARIO: SEGNALAZIONE TEATRALI AGENDA DEGLI ARTISTI 2013 (pag. ) ANTOLOGIA POESIE E-LETTE A PAGINA 7-8 I NOMINATIVI DI TUTTI GLI AUTORI SELEZIONATI Le Poesie più belle selezionate dalla redazione IL MAGAZINE INTERATTIVO

description

KULTURA Il Magazine multimediale, culturale , gratuito, in formato pdf, inviato ad oltre 7000 utenti. N° 21 Novembre 2012 per richiedere il magazine via email, scrivete a: [email protected] Sottofondo musicale esente da diritti.

Transcript of Magazine Kultura N° 21

Page 1: Magazine Kultura N° 21

1

N° 21 Novembre 2012

IN QUESTO NUMERO: Pag. 3 REDAZIONALE a cura di Giancarlo Bruschini Pag. 4 SU IL SIPARIO - segnalazioni eventi a cura di Luana Trabuio Pag. 5 NEL MONDO DEL WEB - News culturali di Alberto Saso Pag. 6 POESIA E-LETTA - modalità di partecipazione Pag. 7-8 ELENCO AUTORI inseriti nell’antologia POESIE E-LETTE Pag. 9 FESTIVAL Int.le della Poesia Araba (Tozeur-Tunisia) - Elisabetta E. Emaldi Pag. 11 BIOGRAPHIE DU POETE ABOU EL KACEM ECHEBBI Pag. 13 AGENDA DEGLI ARTISTI 2013 Pag. 14 LA VIA DELLA DROGA - appuntamento col cinema a Barbarano Romano Pag. 15 AMORE E DOVERE ! Miniracconto di Lea Mina Ralli Pag. 18 NEWS CULTURALI - a cura di Alberto Saso Pag. 19 SARA’ UNA RISATA CHE CI GUARIRA’ - a cura di Leonardo Spina Pag. 20 LETTERE DAL BORGO DELLA PACE - a cura di Paolo Turturro Pag. 21 POETI IN VETRINA Pag. 24 CERCATORI D’ALBE - di Stefano Caranti Pag. 25 STEFANO SORCINELLI, Poeta Fanese (Premiazione) Pag. 26 DOMENICO RUGGIERO - Intervista di Katia Belloni Pag. 27 ROBERTA STRANO - Intervista di Katia Belloni Pag. 28 RIKK MAGGESE - Il concetto di Poesia Pag. 29 L’ALBA DI UN NUOVO GIORNO - di Francesco Condemi Pag. 30 FLASH Pag. 31 FERNANDO MINA, un Poeta filosofo Pag. 32 PEDAGOGIA QUOTIDIANA - di Laura Margherita Volante Pag. 34 OOPARTS: ROBA DA UN ALTRO MONDO - di Giancarlo Bruschini Pag. 35 DENTRO. DAL DESERTO. - di Alfonso Angrisani Pag. 36 FOTO D’AUTORE Pag. 37 LUSTRANTE D’ACQUA - di Rosaria Di Donato

www.estro-verso.net

In copertina: CORO LADISLAO (articolo a pag. 12)

21

Magazine gratuito e non periodico a cura dell’Associazione no-profit Estro-Verso - Promozione Arte e Cultura Per iscriverti a questa newsletter, cancellarti o inviare articoli: [email protected]

KULTURA IL MAGAZINE INTERATTIVO

DUE ESTROVERSIANE AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA POE-

SIA ARABA TOZEUR—TUNISIA ( a pag. 9 )

SU IL SIPARIO: SEGNALAZIONE TEATRALI

AGENDA DEGLI ARTISTI

2013

(pag. )

ANTOLOGIA POESIE E-LETTE

A PAGINA 7-8 I NOMINATIVI DI TUTTI

GLI AUTORI SELEZIONATI

Le Poesie più belle selezionate

dalla redazione

IL MAGAZINE INTERATTIVO

Page 2: Magazine Kultura N° 21

2

KULTURA: CHI SIAMO

L’Associazione Estro-Verso, nasce, di fatto nel 2009 da un’idea di Giancarlo Bruschini, Luana Trabuio ed altri Artisti

provenienti da vari settori. Il progetto “Estro-Verso”, molto ambizioso, unisce elementi provenienti da diverse entità

associative del mondo artistico-letterario, con l’idea di dare ampia visibilità ad Artisti emergenti e non, congiungendo

la potenzialità di Internet alle forme tradizionali di aggregazione: salotti letterari, reading, manifestazioni culturali. In

breve tempo, a questi strumenti efficaci si sono aggiunte l’Editoria, la produzione di software culturale, una Live Tv

fruibile via Internet ed altri strumenti atti a favorire una maggiore notorietà per ogni singolo Artista presente nella

nostra Community. Punto forte della nostra struttura è costituito dai periodici incontri a tema culturale, dalla realizza-

zione di periodiche Antologie tematiche a partecipazione libera e concorsi artistici di vario genere: fiabe, poesie, rac-

conti, book-fotografici ed altro ancora. L’obiettivo primario resta quello di aggregare e diffondere tutte le forme artisti-

che, senza dimenticare le arti minori, alle quali generalmente è concesso poco spazio. Gli aderenti ordinari sono sog-

getti ad un simbolico contributo annuo, a fronte di attività promozionali mirate, come riportato sul sito www.estro-

verso.net alla pagina ASSOCIAZIONE.

-Kultura è un Magazine gratuito e non periodico a cura dell’Associazione no-profit Estro-Verso.

-L’obiettivo principale, come da Statuto, è la promozione dell’Arte e della Cultura.

-Estro-Verso intende privilegiare gli Artisti emergenti offrendo spazio e visibilità.

-Le pagine del nostro giornale sono a disposizione di tutti coloro che intendano favorire la

diffusione dell’Arte e della Cultura: Autori, Artisti, Enti, Associazioni, Scuole pubbliche e priva-

te, Ambasciate, Emittenti, Professionisti, Editori...

REDAZIONALE [email protected]

Il bollettino elettronico KULTURA non costituisce testata giornalistica e la diffusione di materiale in esso contenuto non ha

carattere periodico ed è condizionato alla disponibilità del materiale stesso.

Pertanto, Kultura non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7.03.2001.

Testi, articoli, immagini o altro, sono ospitati gratuitamente ed Estro-Verso non si assume nessuna responsabilità sul veritie-

ro utilizzo o uso non corretto delle informazioni, notizie o altro che sono fornite senza poterne verificare la liceità e la pro-

prietà intellettuale.

Per informazioni, iscrizione, download degli arretrati o cancellazione: [email protected]

KULTURA INOLTRATO VIA EMAIL AD OLTRE 7000 UTENTI

A volte, anche la posta elettronica può non funzionare correttamente!

Se ti è capitato di non ricevere il giornale, effettua il download dal nostro sito:

DOWNLOAD MAGAZINE KULTURA

ART.21 della Costituzione Italiana. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la paro-la, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione...

Page 3: Magazine Kultura N° 21

3

REDAZIONALE

Ancora novità sul fronte delle attività Estroversiane.

POESIE E-LETTE

Stiamo lavorando sodo per impaginare le poesie da

includere nell’antologia POESIE E-LETTE, le più belle

poesie selezionate dalla redazione, tratte dal forum

Estro-Verso e tra quelle inviate per la lettura durante

la trasmissione Poesia E-Letta che va in onda (sul

web) tutti i venerdì sera alle ore 21.

E’ gratificante vedere quanti hanno risposto all’appel-

lo, collegandosi ogni venerdì sera, e da ogni parte del

Globo, per assistere alla trasmissione.

Internet ci ha dimostrato ampiamente di essere uno

strumento potente, se usato bene, per diffondere

l’arte e la cultura.

Kultura web tv , la nostra emittente tematica in

streaming, trasmette le poesie di autori emergenti

dal 2008 e, ad oggi, ci dispiace apprendere che siamo

i soli a farlo.

Tanti, tantissimi gli Autori che si collegano il venerdì e

che partecipano attivamente alla trasmissione telefo-

nando in diretta o dialogando via chat.

Dopo svariati anni, abbiamo deciso di premiare quei

Poeti che si sono distinti in modo particolare, invian-

do i testi più belli. Estro-Verso ha raccolto i più bei

componimenti in una prima raccolta, dal titolo POE-

SIE E-LETTE e questa sarà disponibile a giorni.

Tutti i partecipanti inclusi nell’opera riceveranno, su

richiesta e per un piccolo contributo stampa, il volu-

me ed un disploma speciale di merito per aver contri-

buito a diffondere la Poesia nel nostro Paese. Per maggiori

dettagli circa l’iniziativa, l’elenco dei Poeti e le modalità di

partecipazione, visita la pagina:

http://estro-verso.net/?POESIA_E-LETTA

AGENDA DEGLI ARTISTI 2013

Scade il 17 novembre il termine ultimo per inviare il mate-

riale da includere gratuitamente nell’agenda degli artisti.

Per le modalità di adesione, visita la pagina:

http://estro-verso.net/?AGENDA_Estro-Verso

APPUNTAMENTO CON IL CINEMA

Incontro con il Regista ENZO G. CASTELLARI

Riflessioni sul film “LA VIA DELLA DROGA”

Interverrà il criminologo NICOLA LONGO

SABATO 24 NOVEMBRE ORE 16

BARBARANO ROMANO VT

Info a pag. 14

REDAZIONALE a cura di Giancarlo Bruschini

INVIA LA FOTO DI

UNA TUA OPERA

PER LA COPERTINA

DEL PROSSIMO

NUMERO

[email protected]

HAI UNA POESIA NEL CASSETTO?

SEGUI LA TRASMISSIONE POESIA E-LETTA SU KULTURA WEB TV T

UTTI I VENERDI’ ALLE ORE 21 (ora italiana)

E SARAI PROTAGONISTA. LA RUBRICA VIENE DIFFUSA VIA WEB IN TUTTO IL MONDO

Per seguire la trasmissione, visita la home del nostro portale www.estro-verso.net

Page 4: Magazine Kultura N° 21

4

SU IL SIPARIO Teatro ed Eventi

La casa di Bernarda Alba Teatro Sala Fontana—Milano Dal 28/nov al 21/dic Andrà in scena al teatro Sala Fontana l'ultima trage-dia scritta dal poeta e drammaturco spagnolo Garcia Lorca, `La casa di Bernarda Alba´.

Le fuggitive Teatro dell´Angelo— Roma Dal 05/dic al 16/dic Genere: Commedia Al Teatro dell'Angelo va in scena la commedia Le fuggitive, uno spettacolo divertente ma intriso di contenuti profondi.

Peter Pan Teatro Moderno di Latina 24/nov Genere: Teatro per bambini Tratto dal romanzo originale, attraverso una delica-ta e raffinata versione teatrale: giochi d'ombre e di luci, canzoni nuove ed orecchiabili ed un grande lavoro interpretativo. Tratto da J. M. Barrie, regia ed adattamento di Simone Fioravanti.

Shrek, the musical Il 17 e 18 novembre al Teatro Politeama Pratese, Prato

Fatemi spazio Commedia L'8, 9, 10 e 11 novembre al Teatro Binario 7, Monza

Lella Costa in Femminile e singolare. Prosa Il 17 novembre, ore 21.15, al Teatro del Mare di Riccione

Teatro Machiavelli (Catania): ecco la nuova stagione! Prende il via la terza stagione del Teatro Machiavelli con un cartellone di ampio respiro. Con la direzione artistica di Lamberto Pugelli, l’associazione Ingresso Libero, della quale è presidente, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Isola Quassùd quest’anno propo-ne un’offerta di 5 spettacoli teatrali, 3 concerti e 3 labora-tori tra novembre 2012 e gennaio 2013.

PER SEGNALARE EVENTI TEATRALI,

SCRIVETE A

[email protected]

A causa della non periodicità del Magazine Kultura, Vi preghiamo di inviare le segnalazioni degli eventi

con largo anticipo.

Segnalazioni a cura della Scenografa Luana Trabuio

Page 5: Magazine Kultura N° 21

5

NEL MONDO DEL WEB

IL SESSO NON SARA' MAI PERBENE Annalena Benini per "Il Foglio" Senza sesso staremmo molto meglio. Saremmo meno angosciati, incoerenti, umiliati. Potremmo invecchiare con grazia e rispettabilità, senza sentirci disgustosi e indesiderabili, Scrive Alain de Botton in quest'ultimo saggio, "Come pensare (di più) il sesso" (Guanda), che "senza sesso, sarem-mo pericolosamente invulnerabili. Potremmo credere di non essere ridicoli". E poiché all'uomo moderno mancano mol-te cose ma non l'autostima, se fossimo privati di questo caos crudele di pulsioni, di queste occasioni di tormento e di rifiuto, saremmo ancora più insopportabili. Proviamo a immaginare un dirigente d'azienda sprezzante, potente e imbottito di denaro: il fatto di umiliarsi inviando messaggi con facce che ridono alla ventenne appena laureata, fingere di appassionarsi a gruppi musicali mai sentiti nominare e cercare disperatamente di buttare giù la pancia per piacerle, per sperare che lei non lo trovi repellente, lo rendono più umano: più a contatto con il dolore e il senso del ridicolo. Secondo Alain de Botton il sesso ci permette di non dimenticare che cosa significa vivere "un'autentica vita umana", spesso folle, perché sul tema siamo quasi tutti perseguitati "da sensi di colpa e nevrosi, da fobie e desideri sconvolgen-ti, dall'indifferenza e dal disgusto". Dal fallimento e dall'estasi anche, qualche volta. Adesso, poi, dobbiamo farci carico di un nuovo disagio, l'appartenenza a un'epoca emancipata, in cui quindi dovremmo intrecciare relazioni sessuali con gioia, fiducia e naturalezza, certi di fare la cosa giusta e socialmente accettata, a nostro agio come a una partita di tennis. Invece non è quasi mai così, né nell'intimità (quel momento epico che precede il bacio potrebbe invece precedere una dichiarazione di profondo disgusto, e poi lui potrebbe tenersi i calzini addosso, potrebbe rivelarsi drammaticamente inadeguato, lei potrebbe essere gelida o invece tirare fuori con un ghigno la frusta dalla borsetta), né nella nostra per-cezione: il sesso ci crea problemi "perché è fondamentalmente una forza dirompente, travolgente e insensata in forte contrasto con la maggior parte delle nostre ambizioni Alain de Botton consiglia di prenderne atto e cercare semplicemente un compromesso il più possibile dignitoso, consa-pevole di quest'energia anarchica e sconsiderata. E ridimensiona moltissimo le nostre aspettative sul numero medio di buoni rapporti sessuali che ci attendono nel corso di una vita: quattro o cinque occasioni. Il resto è umana imperfezio-ne, umanissimo imbarazzo. Visita la pagina di ALBERTO SASO

News culturali a cura di Alberto Saso

Alberto Saso vive a Roma. Direttore di RAI 3 Molise per circa trent’anni, attualmente è il direttore

della nostra web Tv Kultura e curatore delle news culturali sul bollettino elettronico dell’Associazione

Estro-Verso. Puoi trovare i suoi articoli anche sul Forum Artist . Per contatti: [email protected]

Page 6: Magazine Kultura N° 21

6

ATTIVITA’ ESTROVERSIANE

ANTOLOGIA POETICA

“POESIA E-LETTA”

Attraverso gli strumenti multimediali di cui

dispone, l’Associazione Estro-Verso contribui-

sce alla diffusione della Poesia di Autori con-

temporanei. Strumento di eccezionale vivaci-

tà, la nostra Web Tv Kultura ha, nel tempo,

trasmesso in diretta i componimenti di poeti

italiani residenti ovunque nel mondo. Sin dalla

nascita della web tv, avevamo promesso che

avremmo realizzato un’antologia che racco-

gliesse le opere più belle.

Elenchiamo di seguito i nominativi degli Autori

inclusi nell’opera e i titoli delle poesie.

PER PARTECIPARE ALLE SELEZIONI (inclusione

in apposite antologie e lettura in diretta du-

rante la trasmissione POESIA E-LETTA, in onda

il venerdì sera su Kultura web Tv,

Registrati sul forum e posta i tuoi componi-

menti nella sezione POESIA E-LETTA

Se intendi partecipare, non dimenticare di

includere il titolo della poesia e tutti i tuoi

dati personali comprensivi di liberatoria per

eventuale pubblicazione. Poesie “anonime”

non potranno essere accettate.

A cura della Redazione

LINK KULTURA WEB TV

(trasmettiamo live il venerdì sera alle 21)

KULTURA, LA WEB TV DELLA POESIA

LIVE TUTTI I VENERDI’ ALLE 21

Page 7: Magazine Kultura N° 21

7

POESIE E-LETTE - I° vol.

Elenco degli Autori selezionati ed inclusi nell’opera:

L’URLO DEL MONDO - Enrico Danna

IL PEGGIORE RE - Pompilio D’Autilia

C’E’ IL PANE... - Carla De Angelis

MARGHERITA - Fabio Degan

CONCHIGLIE VUOTE - Rosetta Di Bella

FIORE DI LOTO - Elisabetta Errani Emaldi

I POTERI DELL’AMORE - Rossana Emaldi

UN SOFFIO - Aurora Fiorotto

UN BACIO E’ COME - Anna Maria Gazzana

SOSTA CON LA BELLEZZA - Fabia Ghenzovich

UN GIORNO AL MARE – Anna Giordano

DAVANTI AL MURO - Massimo Iachetti

NUBIFRAGIO AL VILLAGGIO - Andrea Ingemi

I SENTIERI DELLA VITA - Silvana Intieri

LA VIA DELL’ACQUA - Cettina Lascia Cirinnà

SENZA TITOLO - Francesca Licari

OUTSIDER - Antonio Lonardo

OCEANO – Maria Grazia Lupetti

FOSSATO - Rikk Maggese

MELE BRUCIATE - Donatella Maino

PASSEGGIATA D’INVERNO –Mario Mancini

QUANDO LE NUVOLE - Cristina Mantisi

NON E’ CON UN VERSO - Cinzia Marulli

PAESELLO - Maria Vittoria Massimo

ARIDA NOTTE - Mary Poesie di Cuore

L’AMORE - Silvio Matta

MIO CARO GRANDE AMICO – Anna Maria Milazzo

LIBERO - Abiel Mingarelli

PETALI BIANCHI DI NEVE - Maristella Angeli

SENZA TITOLO - Alfonso Angrisani

FESTA - Alberto Accorsi

SAPEVO - Marisa Annunziata

ASSAPORALA PIANO - Franca Bacchiega

IL MIO SOGNO - Teresa Baldrati

LE PAROLE DI PAUL* - Luigia Bencivenga

COME CRISALIDE - Gabriella Bertizzolo

BANDO AGLI ARMAMENTI - Gerardo Canini

VORTICE - Mara D’Autor

...È NEVE – Federico Bordin

NON TE NE ANDARE... - Giuseppina Brintazzoli

LIBERI – Laura Bruschini

TRASPARENZE – Giancarlo Bruschini

TI PENSO - Luigi Caiani

SOLITUDINE - Federica Cabianca

FUTURO – Donato Caione

L’IMMENSITÀ - Ana Caliyuri

BRIVIDO- William Canzoneri

RESPIRO DI VITA - Stefano Caranti

LABBRA- Fiorella Carrera

LE TUE MANI - Venere Cesareo

FRAMMENTO 36 - Antonio Ciervo

VANO - Laura Congedo

IL GIORNO PERFETTO - Alessandro Corroppoli

CHE COSA SARA’, NON SI SA - Osvaldo Crotti

FINALMENTE ... – Paolo Curti

CON UN BRICIOLO DI ... - Paola Eleonora Dal Pane

Page 8: Magazine Kultura N° 21

8

POESIE E-LETTE - I° vol.

Elenco definitivo degli Autori selezionati ed inclusi nell’opera:

ALBERI CHE CAMMINANO – Felice Serino

NEL FINIRE - Letizia Sergnese

PREGHIERA - Pietro Serra

... EPPURE - Annalisa Silingardi

DICHIARAZIONE DI POESIA - Sunny Smile

LA STESSA TRAMA – Vanessa Solimando

AFRICA - Stefano Sorcinelli

POETA DEL MULTIVERSO - Daniel Skatar

L’ANGELO NERO - Maria Grazia Tasillo

AMICIZIA – Angela Maria Tiberi

IL RICORDO DI UN CORPO - Carlo Tollini

LA TERRA IN CUI VIVO - Sabrina Tordini

SCORRE IL TEMPO.... – Luana Trabuio

PER NON DIMENTICARE - Manuela Vio

TUONA AMORE – Laura Margherita Volante

VORREI PRENDERTI PER MANO - Yuli Cruz

I CIPRESSI DI VAN GOGH - Liliana Zinetti

AL DI LA’ DEL BUIO - Ilaria Zof

LAGO - Carla Luisa Zuccalà

VINCITA - Veronica Zhuravel

QUEST’AMORE - Giuseppina Mira

IL FIORE COMPLETO - Gabriella Modica

IL SILENZIO DEL SOLE - Tiziana Monari

PAZZIA - Daniela Montesi

UNA GIORNATA D’AUTUNNO - di Cristina Morello

L’ANIMA FELINA - Cosimo Moscato

L’ORA FATALE - Giuseppe Nalli

OLTRE L’ORIZZONTE – Anita Napolitano

ASSOLUTO… - Maria Cristina Nascosi Sandri

TRECCIA D’UN SASSO E... - Paolo Ottaviani

INDIO – Massimo Pacetti

PRIMAVERA - Michele Pandolfo

LA ROSA NERA - Francesca Panzacchi

A CHE SERVONO ... - Gilbert Paraschiva

LA LUMACA NELLA MANO - Carlo Parente

RUGIADA - Annalisa Parrini

SOGNO D’ESTATE - Angela Petriccione

OTTOBRE – Marina Pieranunzi de Marinis

IL RITORNO – Benedetta Pignataro

NINNA NANNA PER LA TERRA - Filippo Pirro

SIAM QUELLA GENERAZIONE – Lorenzo Pontiggia

VADO LONTANA - Giusi Pontillo

RICORDO D’UNA MANO - Lea Mina Ralli

OLEANDRO - Sylvia Reuther

UNA VITA IN PIU’ - Marina Maria Iosè Riotto

SCACCEREMO - Domenico Ruggiero

SENZA PAROLE! - Carmela Russo

RIVOLI DI SOLE - Antonio Sangervasio

VIRTUAL MUSIC MUSEUM

Visita il sito degli strumenti

musicali del mondo

Page 9: Magazine Kultura N° 21

9

32° FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA POESIA

Tozeur - Tunisia 19-22 ottobre 2012

Elisabetta Errani Emaldi

Dopo la biografia del Poeta Arabo Echebbi, seguono le 4

poesie (scritte per il Festival) di Elisabetta Errani Emaldi e

le quattro di Rossana Emaldi.

Nella foto (da sinistra): Rossana Emaldi - Imed Daboussi

ed Elisabetta Errani Emaldi

DUE RAPPRESENTANTI DELL’ASSOCIAZIONE ESTRO-VERSO

INVITATE AL FESTIVAL DELLA POESIA ARABA PER LA

LIBERTA’ E LA LIBERAZIONE SVOLTOSI A

TOZEUR (TUNISIA) DAL 19 al 22 OTTOBRE 2012.

Ci uniamo ad Elisabetta Errani Emaldi e Rossana Emaldi

per ringraziare di cuore il Presidente dell' Associazione di

poesia araba di Tozeur per l’alto privilegio offerto alle due

nostre autrici. In particolare, ringraziamo:

MOHAMED BOUHOUCH ,

MOHAMED CHOKRI MAIDI e

IMED DAUBOUSSI, per la loro gentile accoglienza.

Elisabetta Errani Emaldi e Rossana Emaldi sono state invi-

tate al Festival della poesia Araba per la libertà e la libera-

zione, da Imed Daboussi, a Tozeur (Tunisia).

Il Festival si è svolto dal 19 ottobre al 22 del 2012. Durante

la permanenza all’Hotel “El Mouradi” di Tozeur, dove si è

svolto il Festival, Elisabetta e Rossana sono state intervista-

te dalla TV Nationale Tunisienne 1 e dalla TV. Nationale

Tunisienne 2.

La giornalista Samah Kasdallah le ha intervistate per il gior-

nale “Thakafia”, Tunisie Culture, poi la giornalista Fadila

Misi le ha intervistate in diretta alla Radio de “Gafsa”.

La giornalista Adel Hammami ha fatto loro una intervista

per il giornale "Assarih, infine sono state intervistata an-

che dalla giornalista egiziana Hala Fahmy, per il giornale “Al

Masaa”.

Alcune notizie che riguardano Elisabetta e Rossana sono

anche sui video “TV. El Hiwar Ettounsi” e “Aljanoubia TV”.

www.estro-verso.net

LE CHABBI

ABOULKACEM

Blog sul Poeta

Page 10: Magazine Kultura N° 21

10

32° Festival della Poesia Araba moderna, dedicato al Poeta ABU ELKASSEM ECHEBBI

Biografia del poeta di Tozeur Abu Elkassem Echebbi, tradotta dal Francese da Elisabetta Errani Emaldi

Il poeta Abu Elkassem Echebbi è nato il 4 feb-braio del 1909 a Tozeur (Tunisia sud-est). Suo padre era un giudice, che ha soggiornato per un breve periodo nel Jèrid, e ha fatto in modo che il figlio lo seguisse in tutti i suoi viaggi in tutto il territorio tunisino. Così, fin dalla tenera età è stato in grado di conoscere il paese e di identificarsi con il suo popolo. A undici anni, si iscrive alla Zitouna e nel 1928 si diploma pres-so la "ATTATOUI. Poi, dopo aver proseguito gli studi universitari presso la Scuola Superiore di Giurisprudenza nel 1930 ottenne la laurea in legge. Nello stesso anno si sposò con una ra-gazza della sua famiglia ed ebbero due figli: Mohamed Sadok, che divenne colonnello nell'esercito nazionale, e Jalal, ingegnere.

Il 1 ° febbraio 1929 ha fatto la sua famosa con-ferenza che pubblicherà in seguito:

"L'immaginazione poetica tra gli arabi" (Tunisi 1929). Nel 1955, la sua raccolta di poesie scelte da lui stesso "Inno alla Vita" è stata pubblicata per la prima volta da una casa editrice in Egitto. Que-sta edizione è stata seguita da altri, tra cui quelli del MTE l'edizione include poesie inedite e fa parte di una serie di volumi, tra cui tutte le opere scritte di Chabbi (conferenza saggio, giornale e corrispondenza). Il poeta Chebbi morì il 9 OTTOBRE 1934 all’età di 25 anni, pres-so l'ospedale di Tunisi Habib Thameur, dopo una lunga malattia.

Elisabetta Errani Emaldi

Riportiamo, in quest’articolo, due poesie: una delle 4 poesie di Elisabetta Errani Emaldi, ed una delle 4 poesie di Rossana Emaldi, scritte per il Festival della poesia Araba di Tozeur e che saranno pubblicate, in arabo e italiano, su un antologia Araba, con le poesie di tutti i poeti che hanno partecipato al Festival, svoltosi dal 19 ottobre al 22 del 2012.

Liberazione e giustizia (Elisabetta Errani Emaldi) Voi, cavalieri del male, rendete l’indipendenza ai popoli oppressi dal furore, dell’ottusità, della ingiustizia e dell’oscurità che vi domina. Le nazioni tiranneggiate invocano la libertà, ma i prepotenti dominatori, che si nascondono dietro maschere d’oro, violentano, torturano e uccidono i cittadini. Dal passato remoto, i potenti continuano ad abusare delle popolazioni infliggendo loro crimini inauditi. Torneranno i tempi della luce e la forza della giustizia li rinchiuderà in eterno nel disco d’argento, sul pianeta della redenzione. I cieli ritorneranno a risplendere liberi, dalle oscure trame dei guerrieri reggenti. I prati rifioriranno di liberazione nel bagliore dell’amore e nell’armonia, dei villaggi del mondo. Ai popoli dominati sarà restituita la sovranità, allora si udrà il canto dell’Umanità, trasportato dalle ali invisibili del vento, danzare sul cuore di nostra Madre Terra. Luce, luce, ai demoni del crimine, perché saranno giudicati e condannati dal popolo regio, illuminato dalla giustizia Divina irradiata dal disco d’oro dal centro dell’Universo.

Page 11: Magazine Kultura N° 21

11

32° Festival della Poesia Araba moderna, dedicato al Poeta ABU ELKASSEM ECHEBBI

La libertà nasce con noi (Rossana Emaldi)

Ogni essere umano nasce libero, nessun impegno, nessun legame,

ma appena alla luce già tutto è deciso trova legami stretti, trova le sue prigioni, ogni giorno più vincolanti, impegnative.

C’è chi decide, chi gli organizza la vita, lo si mette alla prova di responsabilità, minando alle radici le innate sicurezze, lo si schiavizza, gli si impone la strada,

creando in lui incertezze e paure ataviche.

Ma l’essere umano rimane un ribelle, ama la sua libertà di cui ricorda i passi, la cerca, la brama, l’ama e la rivuole, e per riaverla può scalare scale d’oro

fino a toccare il cielo e dall’alto gridare a squarciagola “IO SONO LIBERO”

BIOGRAPHIE DU POETE ABOU EL KACEM ECHEBBI

C’était il y a exactement 78 ans. Il s’était éteint à l’âge ou l’on débute sa vie. Mais pour Abou El Kacem Echebbi c’était suffisant pour marquer l’éternité. Ne dit-on pas que s’il avait vécu plus longtemps, le monde aurait dé-bordé de poésie ? Belgacem est un enfant du Djérid, une terre de bonneté où les joutes sont verbales et les fous du village métromanes. Sans doute le meilleur ber-ceau pour donner un poète. Son père, honorable juge, le pousse à fréquenter les meilleurs établissements du pays. Et à onze ans, il usait précocement les nattes de la

Elisabetta Errani Emaldi

prestigieuse université de la grande mosquée ez-Zaytûna. Tout est allé vite ensuite. Nourri aux seins des muses et vite grandi par la misère de sa nation, il com-posait à quatorze ans ses premiers vers comme s'il savait que sa vie sera courte.

Doté d’une sensibilité extraordinaire, il était telle une éponge s’imprégnant de toute l’affliction qui l’entourait. Il portait le fardeau de son peuple. Un peuple qui, lui, n’était pas conscient de sa situation et semblait aux yeux de notre poète se laisser faire nonchalamment. Cela le révoltait. Il pestait contre ces masses qu’il affectionnait mais qui l’affligeaient. Tantôt il les poussait à se relever, tantôt il se sentait impuissant et voulait se retirer. Mais si son corps était frêle, son esprit était suffisamment fort pour s’attaquer aux montages d’injustice… plutôt que de vivre terré. Et contrairement à ce que l’on pouvait s’attendre, il ne mit pas en cause l’opprimant mais l’im-mobilisme de l’opprimé. Nul n’est tenu d’accepter aussi longtemps la méprise, et il n’appartient qu’à chacun de changer sa réalité. Son peuple en avait-il assez de s’entendre bousculé par ce jeune homme? Etait-il loin de la maturité que lui désirait le poète ? Toujours est-il qu’on l’accusa d’apostat car il eût voulu que la volonté du peuple prime sur la providence, prit pour un fou quand il lorgna la forêt pour s’isoler des mesquineries, taxa de simplet car il eût voulu devenir bûcheron tranchant de sa hache les racines du mal. Nul n’est prophète dans son pays dit-on, eChebbi l’était. Mais un prophète ignoré. Et si aujourd’hui il est largement recon-nu, il n’en demeure pas moins méconnu. On reconnaît ses poèmes sans les connaître et on connaît le person-nage sans reconnaître le prophète. Son message est plus que jamais d’actualité et universel. Lui qui n’a jamais quitté la terre natale, s’adressait déjà aux tyrans du monde. Avertisseur, portant la prophétie d’une re-vanche proche. Et s’il donnait souvent libre court à son âme révoltée, il appela à l’amour, à la vie, aux vertus de l’ambition saine et à l’élévation de soi et des siens. Il sut chanter l’enfance, le coeur maternel, la liberté et la mé-lancolie. Son apparence de chagriné voilait à peine son estime de l’existence. . Mourrant il chantait la vie et la volonté de la vivre. Il adorait la Nature, l’invoquer comme allier et l’appeler à son aide. Il chérissait l’uni-vers et évoquait sa flamme qui l’habite. Cependant les bassesses des hommes le peinaient et donnaient peut être à son âme une raison de quitter ce bas monde …>>>

Page 12: Magazine Kultura N° 21

12

pour se reposer au milieu des anges et retrouver le par-adis promis par les dieux. Des dieux qu’il sollicita sou-vent, dans sa prière dans le temple de l’amour ou dans son poème adressé à Dieu. Fils d’Apollon il se voulut Prométhée, vivant digne, mort en léguant son inestima-ble feu à sa nation. Ce 9 octobre, beaucoup rendront sûrement un vibrant hommage au poète et à son œuvre. Mais la meilleure manière de l’honorer ne serait pas de les comprendre ? Rien ne sert d’évoquer cet hé-ritage précieux si on ne l’utilise pas pour notre future. "Nous aspirons à une vie meilleure, forte, pleine de vigueur et de jouvence. Celui qui ambitionne la vie doit honorer son lendemain et être au cœur de l’existence. Mais celui qui vénère son passé et oublie l’avenir est un homme sans vie, un squelette qui hante les tom-beaux".*

Mourad Daoud

---

Je suis une flûte dont les sons jamais ne cesseront. A ma mort, elle se taira. Je suis l’océan immense : les tempêtes Fougueuses ne lui donne que plus de vie. Mais lorsque je mourrai, Que mon existence se terminera, Que la mort aura fait taire ma flûte, Que la flamme de l’univers se retirera de mon cœur, Ce cœur qui avait vécu pareil à un flambeau étincelant, Je serai heureux de quitter cet univers du péché et de la haine, Pour me fondre dans l’aurore de l’éternelle beauté, Pour me désaltérer à la source de la lumière. Je dirai à la foule qui a osé me détruire, Qui a souhaité ma chute, Qui, ayant aperçu sur les ronces, mon ombre immobile S’est imaginé que j’étais mort : Les pioches n’abattront pas mes épaules ! Le feu ne détruira pas mes membres !*

*Extrait du livre « Abou el Kacem Chebbi» d’Abderrazak Cherait

Elisabetta Errani Emaldi

Rêves de ma jeunesse Abou el kacem Chebbi N’ont-ils pas, de naissance, Une santé chétive et faible Les rêves des jeunes hommes Brisés comme des branches Par les malheurs incessants Qui tombent ainsi que la grêle ? J’ai demandé aux ténèbres Où avaient disparu Les rêves de ma jeunesse Elles m’ont répondu : Les vents obliques les ont chassés Les dispersant en tous sens. Et lorsque j’ai demandé aux vents où donc ils les Avaient emportés, ils répliquèrent : Le torrent du destin les ont engloutis A tout jamais Dans les flots noirs du malheur. Ils sont devenus poussière, fumée, néant Tel le grain broyé dessous la meule, Envolés sur les rivages de fièvre, Proie des flots noirs

32° Festival della Poesia Araba moderna, dedicato al Poeta ABU ELKASSEM ECHEBBI

Page 13: Magazine Kultura N° 21

13

AGENDA DEGLI ARTISTI 2013

Sin dalla prima Agenda degli Artisti sapevamo che l’iniziativa avrebbe avuto successo, ma sia-mo andati sicuramente oltre le aspettative: le adesioni sono sempre moltissime ed il lavoro di impaginazione è una vera sfida.

Cogliamo l’occasione per ringraziare quanti hanno creduto in questo progetto, inviando materiale interessante per dare vita all’Agenda degli Artisti del 2013.

Poesie, vignette, recensioni, copertine, afori-smi, pubblicità! Insomma, come negli anni precedenti, anche la nuova agenda si presente-rà ricca di contenuti e ci accompagnerà per tutto il 2013.

LA REDAZIONE DI ESTRO-VERSO RINGRAZIA TUTTI GLI ARTISTI PARTECIPANTI

A cura della redazione

INVIA LA

POESIA

Le nostre Antologie sono rilegate a filo,

hanno una copertina a colori in cartoncino

rigido e sono stampate su carta di qualità

“Top edition”, per durare nel tempo.

Nella prossima Antologia ci sarai anche tu?

MAGGIORI INFO:

http://estro-verso.net/?AGENDA_Estro-Verso

Page 14: Magazine Kultura N° 21

14

LA VIA DELLA DROGA

SABATO 24 NOVEMBRE ore 16 Sala S. Angelo - Barbarano Romano VT

INGRESSO LIBERO

L’Associazione Culturale Estro-Verso , in collaborazione con: Comune di Barbarano, Pro Loco, BCC, Parco Regio-

nale Marturanum, Associazione Barbarano Cultura,

presenta:

LA VIA DELLA DROGA

Ore 16:00 : Incontro con il regista ENZO G. CASTELLARI Considerazioni sul film LA VIA DELLA DROGA Interverrà il criminologo NICOLA LONGO Moderatore: GIANCARLO BRUSCHINI (Estro-Verso) ORE 19,00 Drink Presso il Bar Le Torri - € ……* ORE 20,30 Cena organizzata dalla Pro Loco presso la Sala S. Angelo - € 20 Prenotazione cena obbligatoria alla Pro Loco entro il 17 novembre Tel. 340-3342190 / 339-5950474 Oppure via e-mail: [email protected]

A cura di Luana Trabuio - Scenografa

THE VIRTUAL MUSEUM OF IRAQ

Clicca per entrare nel museo

-Per la cena, se interessati, comunicate in anticipo la

presenza poiché i posti sono limitati.

La cena è organizzata dalla Pro Loco e Il contributo

comprende le bevande.

*Il drink al bar è facoltativo e non è compreso nel

prezzo.

-L’Evento Estro-Verso è gratuito

MAPPA E SITO BARBARANO - CLICCA QUI

DOVE ALLOGGIARE:

Hotel Marturanum

Bed & Breakfast Il Castello

Page 15: Magazine Kultura N° 21

15

AMORE E DOVERE (miniracconto di una giovane autrice 94enne)

Da circa un anno Tecla e Paride si erano sposati e vivevano felici nella loro bella casa, non molto grande, ma arredata con gusto e semplicità col concorso di amici e parenti che avevano fatto i regali di nozze seguendo le indicazioni della lista fatta dalla coppia stessa.

Ogni cosa, era moderna e funzionale e, rispecchiava il carattere aperto e dinamico della coppia che si era conosciuta sui banchi di scuola e aveva deciso di coronare il loro sogno d'amore non appena fossero stati in grado di farlo. e fu in un bel giorno di primavera che coronarono il loro sogno d'amore . Per sua moglie Tecla, invece, gli studi si erano do-vuti interrompere dopo il liceo per la limitata disponibilità economica della sua numerosa famiglia che non poteva permettersi di mantenerla a lunghi studi universitari.

Ma la volenterosa ragazza ,frequentando successivi Corsi di formazione aveva conseguito l'attestato di vetrinista e su questo aveva puntato per entrare a far parte di una catena di negozi dei quali rinnovava le mostre con gusto ed ele-ganza ed era amche un lavoro che le piaceva e che svolgeva ad intervalli regolari. Con questo contribuì anche alle spese del suo corredo e lo avrebbe continuato anche dopo le nozze per arrotondare lo stipendio di Paride che non aveva ancora smesso di perfezionarsi in quella carriera per cui si era laureato. Il matrimonio avvenne in una bella giornata di primavera per la loro felicità e fra le benedizioni del parentado che gioiva insieme ai due ragazzi innamo-rati.L'impiego che Tecla mantenne anche dopo le nozze le consentì di riempire il tempo in cui suo marito era in ufficio e lo svolgeva con passione creativa, ricevendone anche molta soddisfazione ed aveva modo di arrotondare anche il reddito familiare.

La vita in quella casa iniziò così tranquilla e soddisfatta e, dopo alcuni mesi, anche la gioiosa novella di una prossima maternità aveva allietata l'unione felice e tutto lasciava prevedere un altrettanto sereno futuro.

La nuova vita che si era annunziata contribuiva a farli fantasticare e ad assumere con impegno il nuovo ruolo di geni-tori. Come ogni futura madre, la giovane Tecla, sopportò i primi disagi che la gravidanza comporta: nausea, astenia e insonnia furono superate ottimamente e non vi fu neppure la necessità di sottoporsi ai numerosi esami che, in quegli anni, cominciavano ad essere abitudinari per tutte le mamme in attesa non giovanissime . Non essendo, però il suo caso e molti accertamenti cliniici ancora facoltativi, e la giovane sposa aveva ritenuto farne a meno e aveva seguito i consigli della madre che per le sue quattro gravidanze aveva tenuto sotto controllo soltanto le urine per evitare l'e-ventuale albuminuria, sottoponendosi a due sole visite per rilevare la posizione del feto presso l'anziana ostetrica che aveva vista nascere lei e i suoi fratelli.

Era giunta così al quarto mese di gestazione e tutto procedeva bene, ma un giorno che stava allestendo una vetrina natalizia molto elaborata, cadde in malo modo da una scaletta provvisoria che, tranne qualche livido, sembrò non aver lasciato postumi.

Dopo circa una settimana, però, Tecla fu colta da violenti dolori addominali che le causarono anche alcune perdite di sangue che potevano essere avvisaglie di aborto. Fu necessario, quindi, farle assumere delle massicce dosi di medici-nali specifici per scongiurare questa incresciosa eventualità e fu costretta a mantenere un assoluto riposo fino al ter-mine della gravidanza. Il marito nelle pause di lavoro s'ingegnava a tenerla di buonumore: "Sai! la nostra bimba ha tentato di anticipare la sua venuta al mondo soltanto per conoscermi prima....sai che le bambine sono tutte per il papà" ed io non vedo l'ora di tenermela fra le braccia." "Ma che dici Paride? Tu insisti nel credere che sia una femmi-na. E se fosse una maschio? Non conosci l'antico detto che afferma essere la pancia a punta che porta il maschio, ed io, non sono affatto tonda.!" Simili schermaglie si susseguirono per tutto il tempo della gestazione che, comunque, non raggiunse il tempo debito e il parto avvenne prematuro, recando un'amara sorpresa rpresa Non per il sesso che si rivelò essere maschile e il neonato bello, forte e vivace che coi suoi primi strilli rivelò avere dei forti polmoni, ma disgraziatamente era nato focomelico con due moncherini al posto delle braccia. La necessità di assumere dei farma-ci capaci di arrestare l'aborto per un tempo lunghissimo, aveva determinato la grave anomalia che gettò nella coster-nazione tutta la famiglia che aveva attesa questa nascita con amore e trepidazione, ignari di quanto il destino stava preparando.

(…) >>>

A cura di Lea Mina Ralli (L’Estroversiana)

Page 16: Magazine Kultura N° 21

16

AMORE E DOVERE (miniracconto di una giovane autrice 94enne)

Sul momento nessuno ebbe coraggio di farne partecipe la madre che vide la sua bella creatura strettamente fasciata com'era l'uso del tempo e solo quando dovette attaccarla al seno capì la situazione e, con un urlo di raccapriccio se-guito da un pianto convulso , l'allontanò da sé rischiando di annullare la scesa del latte, mentre il piccolo innocente cercava la turgida mammella che la madre le rifiutava: "Non può essere mio figlio. Non voglio vederlo più. Lo rifiuto, portatelo via. Qualcuno me lo ha scambiato."

Queste le parole allucinate della povera madre mentre le infermiere della clinica non sapevano come consolarla. Dal suo canto Paride se la prese col destino crudele e malvagio che aveva recata una condanna non solo a loro geni-tori, ma allo stesso neonato che non avrebbe avuta una vita facile. Ne parlò con l'anziano ginecologo con accento angosciato: "Capisce dottore? E' come una maledizione per noi che ci attendevamo un bambino come gli altri. Cosa abbiamo fatto per meritarci un castigo simile ? E mia moglie che non vuole neppure vederlo dopo averlo atteso con tanto amore e tanta sofferenza. Come potremo allevarlo? La nostra è una famiglia distrutta prima ancora di formar-si." Il medico aveva lasciato sfogare il povero padre che seduto aldilà della sua scrivania parlava con accento accora-to, infine si alzò e, ponendogli una mano sulla spalla gli si rivolse con voce comprensiva: " Mio caro Paride, io potrei essere suo padre e di casi come questi ne ho visti parecchi, posso assicurare che le soluzioni ci sono. Basta ragionare su alcuni punti essenziali. La natura umana ha ancora molti lati sconosciuti e non sempre le cure dan-no gli stessi risultati.

Le medicine date a sua moglie, non hanno causato sempre lo stesso abnorme risultato e questo disastroso fenomeno non ha una causa precisa.ma in questi anni sembra che un nuovo medicinale , Il Talitomide sembra che provochi que-ste malformazioni Non vi è ancora certezza di questo ,ma se verrà accertato questo grave danno si toglierà dal com-mercio subito.

Purtroppo, quando ciò avviene non resta altro che rimettersi al fato avverso ed accettare con doppio amore questi poveri bimbi che, quasi sempre, dimostrano di avere un'apertura intellettiva superiore alla media come succede an-che nei Dawn che nel corso della vita, riescono a superare gli ostacoli più invincibili. Ciò accade proprio perché con l'intelligenza s'ingegnano a mettere in evidenza le loro capacità più nascoste. Siamo tutti a conoscenza che molti me-nomati fisici sono diventati insigni pittori, atleti, musicisti, ma questo solamente perché non sono stati respinti dalle loro famiglie. E' fondamentale convincere sua moglie che il bambino è sano e vivace e, soltanto se chi lo ha messo al mondo lo rifiuta, potrebbe diventare un disgraziato." Con la testa fra le mani, il povero padre, era rimasto muto ad ascoltarlo e il professore riprese il suo discorso: "Mi creda, il primo a rimanere sconcertato sono stato proprio io che l'ho visto per primo e mi rendo conto di quanto sia doloroso farne partecipi i genitori." Il medico sostò un attimo per asciugarsi gli occhiali inumiditi dalla commozione e subito riprese: "Il mio compito, è quello di chiarirle le idee e spro-narlo a convincere sua moglie che un figlio è un dono prezioso e non va ripudiato in nessuna situazione. Anzi l'amore materno sa fare i più grandi miracoli e, lei, come padre e come avvocato, deve trovare le parole giuste per persuade-re sua moglie ad abbracciare e nutrire questo bimbo che se potesse parlare, sarebbe il primo a prendersela con chi lo ha generato e, crescendo, si concilierà con la vita soltanto attraverso voi che lo amerete e lo aiuterete a trovare la sua strada.

E' un compito grave quello che vi aspetta, ma dovrete affrontarlo non solo per amore, ma anche per dovere. Rifletta sulle mie parole ed affronti con coraggio e consapevolezza l'avvenire di suo figlio e sarà, senza dubbio, la sua più grande causa che dovrà perorare." Le parole del professore, furono un balsamo per l'angosciato Paride che vi riflettè a lungo e furono da sprone per persuadere la sua compagna a prendere un più positivo atteggiamento verso quella creaturina che non aveva nessuna colpa. Tornato accanto al letto di Tecla, ancora in lacrime, cominciò a parlarle con tono sommesso e persuasivo descrivendole anzitutto le sembianze del loro piccino nel mentre accarezzava i capelli di sua moglie madidi di sudore. "Smetti di piangere e di accorarti, mia cara. Pensa invece a quanto è bello il nostro pic-colo. Hai visto che ha le tue sembianze e i capelli neri come i tuoi. E poi è maschio ed risaputo che, i maschi, stravedo-no per le loro madri... tu invece che fai? Lo ripudi? Mentre sei proprio tu che in questo momento dovrai nutrirlo e provvedere a lui. Io vi sarò accanto e farò la mia parte condividendo con te amore e sacrifici e, solo da noi, egli trove-rà l'appoggio che gli spianerà quel percorso che si è annunziato lungo e difficile. (…) >>>

A cura di Lea Mina Ralli (L’Estroversiana)

Page 17: Magazine Kultura N° 21

17

AMORE E DOVERE (miniracconto di una giovane autrice 94enne)

Il nostro Fulvio è frutto del nostro amore e lo abbiamo aspettato con tanta trepidazione per poi rifiutarlo? Dovremo amarlo più di ogni altro bambino perché i suoi bisogni saranno maggiori e, se sapremo trasmettergli qualcuna delle nostre qualità troverà, anche lui, qualcosa che farà amargli la vita. Comincia a guardarlo con altri occhi, scorda la sua anomalia, tienilo accanto a te e il tuo cuore di madre non resterà insensibile al suo pianto e al suo riso. Fulvio ha biso-gno di te come ogni neonato che fino a che non sarà svezzato non potrà usare le sue braccine e, per quel tempo, avremo insieme trovate molte soluzioni affinché egli non rimpianga di essere nato sentendosi diverso. Anche la scien-za ci verrà incontro e lo provvederemo di protesi adatte a lui. Per questo dovremo essere forti anche noi per affronta-re i futuri problemi, ma ora consoliamoci pensando che è robusto e vivace e non è affetto da mali incurabili.

Pensa a quanti altri bambini infelici vi sono nel mondo e che abbandonati a sé stessi finiscono per soccombere senza avere conosciuto l'affetto di genitori che si fanno carico delle loro sofferenze. A nostro figlio non deve essere riserba-to questo destino."

Le parole del marito scossero Tecla che da troppi giorni si rifiutava di alzarsi dal letto e che mostrò il desiderio di sgranchirsi e Paride l'aiutò ad infilarsi la vestaglia esortandola a fare una camminatina nel corridoio mentre si scam-biavano effusioni. Dopo una ventina di passi giunsero davanti la vetrata della nursey dove i neonati erano allineati nelle loro culle e dietro il vetro sembravano tutti uguali e nessuno mostrava le braccine scoperte tanto che Tecla stentava a riconoscere il suo. tu una delle puericultrice che si avvide del suo imbarazzo e ne approfittò per approssi-marsi a colei che in quei giorni era al centro delle attenzioni e con molta cortesia le indicò il suo piccino: "Vede signora il suo bimbo è il più bello di tutti ! Tecla lo guardò riluttante e, per la prima volta, il viso di suo figlio le apparve in tutto il suo splendore con la testina ricoperta dalla folta capigliatura bruna come la sua e due occhioni azzurri come quelli del suo babbo; veramente un amore di bimbo. Un fiotto di emozione pervase la giovane madre mentre dai capezzoli sentiva sgocciolare il suo latte pronto per nutrire quel figlio che fino a quel momento non aveva voluto avere accanto. Anche Paride che col suo braccio sorreggeva sua moglie, fu pervaso dalla commozione senten-do il brivido trasmessogli da lei mentre le parole, gli fluivano dalle labbra istintive e persuasive. Non per nulla era av-vocato!... "Vedi tesoro, quanto è bello il nostro bambino? Pensa con quanto amore lo abbiamo creato e quanto ab-biamo fatto per non perderlo. Queste sono cose che dovremo raccontargli e lui sarà fiero dei suo genitori come noi lo saremo di lui. Per il momento saremo noi le sue braccia e mano a mano che crescerà provvederemo nel modo miglio-re a non fargli sentire le difficoltà del suo stato. L'infermiera intanto, aveva fatta entrare Tecla nella Nursery offrendo-le una sedia e, intuendo che le mammelle della puerpera erano pronte per essere svuotate, sollevò Fulvio ancora fasciato e glielo pose in grembo. La boccuccia avida del neonato si attaccò immediatamente al capezzolo turgido che sua madre istintivamente le offrì mentre l' emozione nuova che la pervadeva sancì il connubio eterno che lega madre e figli che è uguale in ogni parte della terra. Mentre il bimbo poppava, lo sguardo di sua madre indugiava su quel ca-pino bruno e sulle gote arrossate dallo sforzo di succhiare e l'amore materno, represso fin'allora, si concretizzò in un sorriso estasiato che sbocciò istintivo. In quel momento, lei vedeva solo il lato superiore di suo figlio, il resto ricoperto dalle trine candide del coprifasce si mostrava perfettamente uguale agli altri nascituri. I problemi li avrebbe affrontati a suo tempo e si sentiva pronta ad avere quattro braccia per lui. Era sorto in lei quel senso materno che credeva di poter scacciare solamente con la sua volontà, ma che invece è presente in ogni donna che auspica la maternità come una realizzazione vitale ed è formato da immenso amore ed altrettanto senso del dovere. Così è per ogni madre de-gna di questo nome. Tecla sarebbe divenuta davvero un'altra Madre Coraggio affrontando tormenti e sacrifici, col risultato di trasmettere a suo figlio quell'ottimismo necessario per scegliere in serenità il suo posto nella società.

Lea Mina Ralli ( Nonna Lea)

AUGURI, LEA !!!

DOMENICA 11 NOVEMBRE NONNA LEA HA COMPIUTO 94 ANNI.

TUTTO LO STAFF DI ESTRO-VERSO AUGURA A LEA MINA RALLI TANTA FELICITA’ E SERENITA’.

A cura di Lea Mina Ralli (L’Estroversiana)

Page 18: Magazine Kultura N° 21

18

News Culturali

Tratto da : Il giornale 18/9/2012 Dal rigattiere di parole: "Compleanno Sorprende che una parola così diffusa e immediata

nel suo significato sia in realtà un ingresso relativa-

mente recente nella lingua italiana e che il suo uso sia

stato autorevolmente osteggiato.

Paolo Stefanato -

Sorprende che una parola così diffusa e immediata

nel suo significato sia in realtà un ingresso relativa-

mente recente nella lingua italiana e che il suo uso sia

stato autorevolmente osteggiato. Deriva dallo spa-

gnolo “cumpleanos”, compiere l'anno, ed è giunta a

noi nella seconda metà dell'Ottocento. Il Rigutini e

Fanfani la bollava come “uno spagnolismo inutile”.

Pietro Fanfani, nel suo Lessico dell'infima e corrotta

italianità, rincarava la dose: “E' vero che la voce è di

uso comune: ma è pur vero che da non pochi la si

pronunzia Compleannos per serbarle la sua origine.

Noi dovremmo smetterla addirittura, pensando ch'è

un residuo della nostra servitù.

Giorno natalizio, Giorno genetliaco ci bastano”. Dello

stesso parere era Camillo Perricone - Siracusa, che

nella sua Enciclopedia letteraria tascabile Bemporad

comprendeva la parola “compleanno” nella lista dei

vocaboli errati, da sostituire, appunto, con “giorno

natalizio, genetliaco”. Sempre si conferma che nella

lingua quello che vince è l'uso.

La FotoGrafia a servizio del lavoro Grandi autori i n mostra a Roma la Repubblica.it di MARCO DELOGU L'edizione 2012 del Festival internazionale di Roma com-

pie dieci anni e sceglie come tema il "Lavoro". Fotografi di

fama internazionale e giovani talenti espongono al MA-

CRO fino al 28 ottobre.

Lavoro, come lo vedi? Manda foto e video ed esponi al

Macro

ROMA - Come cambia il lavoro e come cambia la fotogra-

fia? Come cambia la rappresentazione del lavoro nella

fotografia? È su queste domande e riflessioni che si artico-

la la XI edizione di Fotografia - Festival Internazionale di

Roma. Dal 21 settembre al 28 ottobre 2012 al MACRO di

Roma.

Le visioni del Novecento, dominate da fatiche individuali e

collettive, sono state sostituite nel nuovo millennio da

immagini di luoghi di lavoro abbandonati, uffici senza

identità, nuove tecnologie algide e in costante aggiorna-

mento.

A cura di Alberto Saso

TOUR VIRTUALE IN 3D

NELLA ROMA ANTICA

CLICCA QUI

3D Rewind

Page 19: Magazine Kultura N° 21

19

SARA’ UNA RISATA CHE CI GUARIRA’

! RIDERE PER VIVERE ! : arte e scienza al servizio della salute

ovvero

SARA’ UNA RISATA CHE CI GUARIRA’!

Nel 1999 la psicoterapeuta Sonia Fioravanti e Leo-nardo Spina, uomo di spettacolo, portavano in Italia la cosiddetta comicoterapia (termine scientifico gelo-tologia). Da allora questa modalità di prevenzione, riabilitazione, formazione e terapia si è sviluppata in moltissimi contesti del disagio sociosanitario, anche mediante il lavoro dei Clown Dottori. Questi dispen-satori di riso, sorriso e buone emozioni non sono solo artisti prestati al campo sociosanitario, ma veri e propri operatori olistici di gioia, supportati dalla Psi-coNeuroEndocrinoImmunologia e da altre scienze di frontiera, oltre che dalla loro verve espressiva di clown.

Dal diario della dott. Falpalà, Chiara Zeccardo, Palidoro-Roma, Osp. Bambino Gesù

Neuroriabilitazione Pediatrica.

Entrare nel reparto di è un po’ come entrare in un incanto..un incanto che rimane tale, con in suoi pro e contro, per sempre. Ricordo bene quando arrivò Orlando. Era a letto inco-sciente e dolorante. Unico contatto erano in lamenti di dolore e il volto della mamma, un volto incapace di incontrarne altri, disarmato quanto ridondante. Pensai, le volte successive al primo incontro, a quan-to potesse risultare delicata la nostra entrata in stan-za e a quanto potesse “non servire” . Il bambino non ci guardava molto e la mamma forse ci guardava troppo, finchè un giorno non fu proprio lui a richiamare i nostri occhi. Sbadatamente inciampai e caddi addosso alla dott. Coccola, Orlando cominciò a ridere. Quel giorno ca-demmo una sessantina di volte e orlando rise una sessantina di volte. Coccola ed io uscite dalla stanza eravamo confuse, fuori dal reparto eravamo stupite, tornate a casa eravamo felici. Ricordo le telefonate subito dopo l’intervento per avvisarci e confrontarci rispetto ad Orlando e la nuova relazione che andava

creandosi. “Ma sta molto male!” dicevamo; “Ma ride!” dicevamo. Era una di quelle volte in cui i bambini ti lanciano tra le braccia la loro fiducia e ti accolgono in un incantesimo. Un giorno, direi….il giorno, entrammo nella stanza e gio-cammo con Orlando, iniziò lui il gioco. La sera già svestiti e struccati , mentre ci avvicinavamo all’uscita, un’ infermiera ci richiamò d’emergenza perché orlando non le permetteva di fare la medicazione. Sentite le urla pensammo, io e Patito, d’entrare immediatamente! ma eravamo svestiti! Entrammo nella stanza, intorno al letto quattro infermie-re, dietro i camici Orlando piangeva e scalciava, davanti a tutti io e Patito in borghese, lui con il solo naso rosso, io addirittura senza. Pensai:”ecco!ora ci licenziano!” Bastò uno sguardo di Orlando….e subito scoppiò a ridere. Gli dicemmo: “zitto stai! non ci fare scopriscere! Ci siamo travestiti così non ci scoprisciono! non ridere ti prego!” Tra una parola e l’altra sbattevamo tra di noi e ci nascon-devamo dietro le garze. Orlando con noi affianco in bor-ghese, si fece fare le medicazioni ridendo. Lo stupore e l’amore di tali incontri o incantesimi non è tangibile ma lo nascondo nel naso rosso che riesce, per sua fortuna, ad abbracciare emozioni senza confini. Non scorderò mai lo sguardo di Orlando che ha scoperto il clown e ne ha rubato il naso, accogliendoci nel suo mon-do, rubandoci risate che avremmo dovuto rubare noi a lui. Non scorderò mai la mamma, la sua dignità e i suoi ab-bracci che per otto mesi ci ha dedicato senza se né ma… e soprattutto senza un perché, gratuiti come le cose più bel-le, come le stelle di Palidoro, come gli incantesimi più pic-coli che trovano eco in una risata dopo le lacrime.

LA MEDICINA NON FA RIDERE MA C’E’ MOLTA MEDICINA NELLA RISATA

www.riderepervivere.it 3287641671 www.homoridens.org 3479001526

www.La TerradelSorriso.org 3356333368

A cura di Leonardo Spina

Page 20: Magazine Kultura N° 21

20

LETTERE DAL BORGO DELLA PACE

Memoria dell’amore. Tu divieni ciò che ami. Tu generi dentro di te e negli altri Dio, dal momento che ami. Tu non sei, quando non ami. Dio ti ha pensato dall’eternità. Sei da Lui amato da sempre. Tu, anche se agli occhi della gente sei una nullità, non importa, per Lui sei importante. Sei l’unico suo amore. Per te ha donato la vita fino

alla morte. Solo quando ti ami, scopri l’amore di Dio dentro di te. E allora ti incanti, ti stupisci, ti meravigli, perché Dio tanto ti ama. Ti scopri meraviglioso. Alt! Quan-do non ami, muori. Ti sei mai chiesto: ”Perché

Dio ti ama così tanto e fin dall’eternità?” Che cosa è l’uomo, perché te ne curi tanto? Ti rendi conto quan-to vali per Dio. L’amore di Dio dentro di te è una con-tinua esplosione di meraviglie. Non bastano cento anni per scoprire l’immensità dell’amore che Dio ha versato dentro di te. Amare è scoprire dentro di te lo spirito che non finisce mai. Nell’aiutare l’altro, scorre dentro di te una sorgente di letizia che non si esauri-sce. Ama il tuo respiro. Ama il tuo canto silenzioso dentro di te. Ama i tuoi occhi che avranno la bellezza di vedere Dio. Ama le tue mani che accarezzeranno nei poveri l’eucaristia. Ama il tuo corpo, dove Dio abita non solo quale Parola vivente. Ama il tuo tem-po. Ti è stato donato il tempo per scoprire l’incanto di Dio nella creazione. Ama le stagioni che ti profu-mano già di eternità. Ama l’aurora che ti spalanca il cielo dentro la tua luce. Tu sei la memoria dello stu-pore di Dio nei tuoi occhi. Tu sei quella matita con cui Dio scrive dentro il tuo universo. Tu sei la voce che Dio canta nella natura. Tu sei lo sguardo che il creato ti ha donato per incantarti dell’immenso. Tu sei l’oriz-zonte che i tuoi pensieri hanno aperto contemplan-do, ogni mattina, il ciborio del vangelo. L’amore è l’unica reale prova dell’esistenza di Dio. Nell’amore divieni giorno, divieni luce, divieni serenità, divieni olocausto di bellezza. Nell’amore generi non solo il tempo ma l’eternità. Nell’amore sei trascende in Dio con le mani immanenti nel soccorrere l’altro. Nell’a-more trascendi le lacrime che scorrono salendo in alto, nella memoria di Dio. Nell’amore battezzi ogni figlio d’uomo e di ogni razza. Nell’amore consacri la verità che ti rende libero, pur camminando in mille boscaglie di tormenti. Nell’amore concepisci Dio den-tro di te. Nell’amore anche un angelo ti annuncia che

generi Dio nell’altare e nel ventre del tuo cuore. L’amore è scuola di vita. L’amore è il tuo corpo che non muore. L’a-more della tua carità è fertile di Trinità. Non perdere tem-po nelle tue angosce di vendette. Ama e sei già vincitore. Solo l’amore è la vittoria sul tempo. Solo l’amore germo-glierà il mondo di bontà, di bellezza e di verità. Vivi ogni istante della tua esistenza, amando. Amare è voce del ver-bo morire. E’ perdere se stessi, per trovarsi vivi e imma-nenti nel cuore di Dio. L’amore è la rivoluzione che i giova-ni cercano. Amore senza confini. Amore oltre la musica delle emozioni. Amore oltre le passioni che muoiono. Amore che ti crea dentro l’infinito che sei. Nell’Amore leggi i secoli passati e i secoli delle stelle. Amore oltre gli anni luce. Amore oltre gli atomi che si separano e sempre resta immacolato e intatto. Amore che intuisci l’oltre e leggi gli sguardi di Dio. Amore oltre l’estasi di ogni vibra-zione angelica. Amore dentro il monastero del tuo infinito. Amore è voce di chi non ha voce. Amore è forza di chi è oppresso di ingiustizia. Amore è respiro che uccide la mor-te. Amore è così sottile che il tempo non è capace di con-tenerti. Amore è ogni pericope del vangelo. Amore è la pagina del Risorto. Amore è la pagina che contiene tutta l’intera umanità. Paolo Turturro. http://www.dipingilapace.it Programmiamo il doposcuola a Palermo – Borgo vecchio. E’ urgente aiutarci. Le attività didattiche al doposcuola di Palermo – Borgo Vecchio sono iniziate il 1 ottobre 2012. Quest’anno sare-mo aiutati dai giovani universitari delle facoltà di Lettere, Pedagogia, psicologia di Palermo. Giovani guidati da un tutor. Resteranno Francesco e Marzia, come animatori già esperti sul campo. Iniziare un’attività infiamma di coraggio tutti. Continuare è arduo e qualcuno si scoraggia. Non abbiamo mai molla-to il doposcuola a Palermo - Borgo vecchio. Continuiamo con lo stesso entusiasmo e volontà. Le nostre comunità solidali possono partecipare inviandoci giovani volente-rosi che possano esplicare il doposcuola. Si troveranno bene con noi, donando loro vitto e alloggio. Anche tu puoi partecipare affinché questo arduo impe-gno per tutto l’anno possa portare frutti buoni per l’edu-cazione civica e sociale degli alunni. Come? Inviandoci 10,00 euro al mese a: Associazione Dipingi la pace - Piazza della pace, 3 - 90139 - Palermo c/c postale: 10298909. Grazie.

A cura di Paolo Turturro

Page 21: Magazine Kultura N° 21

21

POETI IN VETRINA

VIA AL VECCHIO CHE TORNA!

Poesia di Yuli Cruz

E’ tornato quello d’allora

s’affaccia alla finestra

con uno scompiglio in testa

e mi guarda

…non è più lo stesso,

sembra uno strazio d’ombra

con una mole di respiro

che sui vetri condensa;

senza volere la mente pensa:

“vai ora! Oh vecchio!

Sazia altrove la tua curiosità,

porta via l’ombra ingombrante

con quel volto di antichità

sembri un povero mendicante,

e dove sei stato chi lo sa?”

——-

NEL FINIRE Poesia di Letizia Sergnese

Nel finire di un giorno,

c'e' tutto o niente. Passano le ore,

e poi un tratto non si è più gli stessi, si cambiano ragioni, pensieri.

Nel finire di tutto ciò che si è cominciato subentra qualcosa, di quasi innominato,

si è stanchi, ma nasce una speranza , speranza che non muore mai nel finire.

ROMA

Poesia di Denis Soddu

Un velo di diafana bruma risale

dal rorido scorrere di un fiume;

stormi di passerotti abbandonano

la calda alcova dei loro nidi

poi tutto si dissolve nella luce ambrata

dell’aurora.

Le chiese dischiudono i loro portali

un’essenza antica si diffonde nell’aria

le campane cantano festose,

i gatti aggomitolati in un ispido pelame

sonnecchiano sulle rovine del tuo passato.

Sette sono gli occhi che ci scrutano dall’alto,

e sette le prominenze da cui tu ti erigi;

fiero è il tuo piglio, dolce ed austero il tuo

vociare

agresti i tuoi albori e glorioso il tuo tramonto.

VALORE

Poesia di Rita Grasso

Questo passaggio

ha un significato

solo

se non perdi tempo

solo

se aiuti gli altri

solo

se tuteli te stesso

solo se resta qualcosa

di te

nella continuità della vita!

ma soprattutto

se non rimani solo…..

Per l’invio delle poesie (Forum Estro-Verso)

Page 22: Magazine Kultura N° 21

22

POETI IN VETRINA

RESPIRO DI VITA Poesia di Stefano Caranti

Le curve del tempo delineano

strade da percorrere, traiettorie spesso sconosciute

che ci fanno vibrare emozioni.

Chissà se lassù nel cielo

da qualche parte, nascosto, esiste uno spazio privo di follia

dove sostare senza timori, ansie e inquietudini.

La terra

disegnata da geometrie sconosciute ci riporta ai confini dell’ignoto

dove milioni di astri si accendono e si spengono come i cuori

di una sera.

E noi che tracciamo veloci rettilinei siamo l’uno con tutto,

sbiaditi e offuscati ci guardiamo nel silente battito

di un semplice sorriso che sfugge tra le curve di un tempo

senza ritorno.

Negli occhi che riflettono le stelle il privilegio di vivere.

VITE PERSE.

Poesia di Virginio Giovagnoli

Riecheggia nelle ore la chiamata del tempo.

Cammina a piedi scalzi e passo stanco.

La mente inebetita, altrove vola.

L’intelletto non recepisce più né il pensiero

né la parola.

Scompaiono mare e spiaggia.

Tutto è confuso.

Rimane solo nebbia.

Non c’è dolore.

Dall’alto della fragilità dei suoi sogni

si lascia andare.

Sale l’onda.

Si alza il vento.

Un lieve rumore sulla scogliera.

Cupo il silenzio. .

Una giovane vita spenta.Luce.

Farfalle.

Polvere bianca.

Il cielo si è fatto scuro.

Rosso l’orizzonte.

Una nuova stella in cielo appare.

Le orme sulla sabbia sono cancellate da grida

di dolore.

Muoiono desideri e speranze.

Rimane l’indifferenza.

Luce.

Farfalle.

Per l’invio delle poesie (Forum Estro-Verso)

A tutti i poeti.

La rubrica POETI IN VETRINA pubblica le poesie di Autori emergenti e non, inviate dagli stessi alla redazione.

Le poesie più belle vengono selezionate per essere incluse nel Magazine Kultura ed in apposite Antologie per offrire visi-

bilità e notorietà ai poeti contemporanei.

Fermo restando la pubblicazione attraverso gli strumenti offerti da Estro-Verso, i diritti d’autore appartengono agli stessi

Artisti che le hanno inviate.

Page 23: Magazine Kultura N° 21

23

POETI IN VETRINA

UNA DOMENICA CON TANTE LETTURE Poesia di Paola E. Dal Pane

( TO FINALE SILLABA 1* STR.)

LIRICHE ACCURATE OR LAVORO PUBBLICATO VIVO ORIZZONTE D’IMPEGNO NON LASCIATO A TERMOLI A FIRENZE ED PARMA HA ABITATO

( NA FINALE SILLABA 2* STR.)

POTENDO VIAGGIARE LA LIRICA TRASCINA VIRTUALE UNA STRADINA APPARE IN PAGINA E SEMBRA UN PAESAGGIO VISTO A FILIGRANA

( ZE FINALE SILLABA 3* STR.)

SON RIMANDI CORTI E RICCHI DI RISONANZE CURATI E COMPATTI DEI BRANI PER DANZE

PAROLE INVITANO RIFLESSIONI IN CORRISPONDENZE

( SO FINALE SILLABA 4* STR.) PERCEPENDO I PROFILI DEI LUOGHI NEL VERSO

VEI LA SCIA CHIARA COL MARE RUMOROSO NATURALE IMPIANTO A FIN QUASI DENSO

( TA FINALE SILLABA 5* STR.)

GIA’ MATERICO L’UNICO SEGNO DI VITA UNA LIRICA POETICA PARTECIPA SU’ CARTA

PER FACILE GIOIA LA FELICITA’ SI RISCONTRA

URAGANO SANDY !

Poesia di Maria Vittoria Massimo

L'uragano Sandy fa

congiungere le mani, mentre

violento distrugge quello che trova.

una pioggia fuori dal normale

che paralizza la citta` quasi fatale,

sembra davvero un sogno... che

lascia sicuramente un segno.

Piove, le nuvole coprono il cielo

sulle strade la tempesta a punti

fitti bruscamente inonda le case.

Scivolando e correndo sussurra

la sua rabbia scrutando tutto

quello che trova incatenando

l'atmosfera.

sconfigge sfidando le paure umane,

penetra come una spada,lasciando

solo amarezze...e nello stesso tempo

speranze alla povera gente

di poter ricominciare .

Per l’invio delle poesie (FORUM ESTRO-VERSO)

ATTENZIONE:

Le poesie non devono più essere inviate al nostro indirizzo email, ma inserite nella sezione POESIA E-LETTA del FORUM.

Questo perché i componimenti inseriti sul FORUM saranno visibili anche ad altri potenziali lettori.

Il FORUM richiesde una semplice e veloce registrazione gratuita. Una volta scelto il nome utente e la password, vi verrà

chiesto un indirizzo email per l’invio di una conferma. LA PRIMA VOLTA, PRIMA DI ACCEDERE AL FORUM DOVRETE CON-

FERMARE LA REGISTRAZIONE cliccando sul link che riceverete via E-mail.

Page 24: Magazine Kultura N° 21

24

STEFANO CARANTI

di Stefano Caranti

STEFANO CARANTI vive a Santa Maria Maddalena (Rovigo). Ha iniziato a scrivere poesie nell’età dell’adolescenza e, ultimamente, sta sperimentando nuove forme espressive avvalendosi delle tecnologie informatiche, per unire poe-sia, immagini e musica. Ha ottenuto numerosi premi, menzioni e riconoscimenti. Le sue opere sono state inserite e recensite in diverse antologie nazionali/internazionali e riviste. Ha presentato nel 2008 la sua opera prima, dal titolo “Cercatori d’albe – ombre e luce”, una raccolta di poesie scritte tra il 1987 e il 2007. Recentemente ha iniziato a comporre i primi Haiku. Il sito dell’Artista è raggiungibile all’indirizzo www.inuoviorizzonti.it

Page 25: Magazine Kultura N° 21

25

Il Poeta Fanese Stefano Sorcinelli

Il poeta fanese Stefano Sorcinelli premiato al Concorso letterario 'Città di Ancona'.

Sabato 3 novembre, nell’ex Sala Consiliare del Comune di Ancona, si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincito-ri e dei segnalati al XXI Concorso Letterario Internazionale "Città di Ancona", organizzato dall’associazione culturale VOCI NOSTRE con il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Ancona e del Comune di Ancona (Assessorato alla Cultura e Prima circoscrizione), nella quale è stata premiata la poesia “Africa” del poeta fanese Stefano Sor-cinelli, dedicata alla bambina del Senegal sostenuta a di-stanza tramite l’organizzazione internazionale ActionAid, classificatasi al II posto nella sezione “poesia singola”e premiata dall’Assessore alla Cultura Andrea Nobili con la coppa offerta dal Commissario straordinario della Provin-cia di Ancona. Le opere premiate sono state presentate e lette dal regi-sta RAI Terenzio Montesi mentre l’analisi critica è stata svolta dallo scrittore di fama internazionale Cesare Baldo-ni, Presidente della Giuria. Tra le personalità presenti, il Sindaco di Ancona Fiorello Gramillano e Orietta Maria Varnelli, presidente di ActionAid Italia, che si è voluta personalmente congratulare con Sorcinelli per il prestigio-so riconoscimento conseguito. La rilevanza nazionale ed internazionale del Concorso emerge dalla provenienza dei partecipanti e dei premiati che ha interessato regioni come il Veneto, l’Emilia-Romagna, le Marche, l’Abruzzo, la Liguria e il Lazio mentre per la sezione "stranieri" ha toccato paesi come la Bulga-ria, la Francia e il Lussemburgo. Tutti i testi premiati al XXI Concorso internazionale saran-

A cura della redazione

no pubblicati nella XLI Antologia di Voci Nostre, che sarà presentata nella primavera del prossimo anno al Ridotto del Teatro delle Muse e che, come per le precedenti edizioni, verrà inserita nella Biblioteca Internazionale del Parlamento Europeo.

Africa

La foto bambina. Ndeye vestita a festa.

Con uno sguardo di antilope si nutre d’innocenza.

Ndeye sorride

di un bianco lucente che abbaglia

l’eco delle guerre.

In posa, un solo scatto. Un solo fiore tra le mani. Un solo paio di sandali.

Un solo mondo da abitare.

Sembra pregare Ndeye

che arrivi qualcuno che le prometta il mare.

Molti bambini nel Sud del mondo non hanno ac-

cesso a cibo, acqua potabile, cure mediche e istru-

zione.

ActionAid si batte da oltre 20 anni in più di 30 pae-

si diAfrica, Asia e America Latina per garantire a

tutti questi diritti.

Ma per sconfiggere la povertà e l'ingiustizia c'è

bisogno anche del tuo aiuto!

Adotta un bambino a distanza!

Con soli 82 centesimi al giorno potrai cambiare

realmente il suo futuro e quello dellla comunità in

cui vive.

Page 26: Magazine Kultura N° 21

26

Intervista a Domenico Ruggiero

Scrivere per me è molto importante, perché in questo modo riesco ad esprimere i miei sentimenti, pensieri felici e tristi, le mie emozioni ecc. Ma quando ho iniziato ad intervistare i miei amici poeti scrivendo di loro, devo dire che l’emozione che mi hanno trasmesso è indescrivibile; perché ci fanno conoscere sé stessi, enfatizzano dei valori che noi riconosciamo attraverso le loro esperienze. Domenico Ruggiero è un grande poeta che esprime con semplicità i sentimenti, facendoci afferrare la sua perso-nalità! Quando ho riletto le sue parole nell’intervista che ho fatto personalmente a Domenico, mi ha colpito molto la sua poesia, ma soprattutto quando ha parlato con entusiasmo del suo libro” là dove finisce l’Onda”. Ringrazio ancora Domenico per la sua disponibilità, spe-rando in futuro di fare altri articoli parlando della sua poesia! Intervista di Katia Belloni a Domenico Ruggiero: ci parli di te? "Sono ingegnere, sono stato docente presso un istituto industriale, sono DJ, sono diventato poeta per vocazione. E all'armonia ora dedico la mia vita." come è nata la tua poesia? "Non a caso. I germi c'erano già da giovane. Ho lasciato stare per costruirmi un avvenire. Poi, come l'erba spacca l'asfalto e fa breccia dappertutto, così la poesia ha spacca-to la cera con cui l'avevo sigillata ed è scoppiata dentro il cuore". è importante scrivere per te, che cosa significa? "Con la poesia esprimo il mio ultraterreno, con semplicità (dote fondamentale affinchè la gente possa apprendere, sempre se libera dai suoi impegni). Il primo ad apprendere i principi, ad ascoltare le emozioni, sono io. E mi sorpren-do dell'ironia, dei giochi di parole che nascono, delle veri-tà che vengono fuori. .. Spero che qualcuno possa usu-fruirne in prima persona ... senza usare da parte mia alcu-na prevaricazione, ma lasciando liberi tutti di volere o non volere." la poesia è la nostra anima. tu che nè pensi? "Se ti riferisci ad anima, come quel quid che contiene la particella di Dio, allora ti rispondo SI'. altrimenti la nostra anima, intesa in senso ecclesiastico, è quella che fa da tramite tra l'inconoscibile e l'immanente. " parliamo del tuo ultimo libro: là dove finisce l'onda- che cosa significa?

A cura di Katia Belloni

"La vita, come tutto ciò che ci circonda è il RICORDO di ciò che viviamo … e quindi un'onda sinusoidale, con una certa frequenza, che viene e che va . Ma in effetti non c'è soluzione di continuità .....e c'è VITA dopo la MORTE. . e quindi è un'onda che dovrebbe, materialmente finire ... ma in effetti non finisce mai. … Quindi è da considerarsi come figura METAFORICA. ..". Penso che hai avuto molto successo. Ci parli della tua emozione? "Il successo altro non è che quello che dici ha delle fondamenta oggettive .. e quindi qualcuno disposto a crederti c'è ... ed è già un successo .... L'emozione è quella che ti congiunge a Chi ti ha proposto quelle verità. .. Lo ringrazi… e vai avanti per la tua strada, sapendo che se cadi, Qualcuno ti sorreggerà. ..." ci offri una tua poesia? “Vi dedico questa, a cui tengo particolarmente: Quando vidi una sera mia madre piangere piansi... non sapevo perché. Quando vidi una sera mia madre ridere risi... non sapevo perché. E una sera se ne andò. Non dissi niente perché non avevo più niente da dire: avevo perduto in un solo istante l'universo che mi generò.

www.domenicoruggiero.it.gg

MISURA IL TUO LIVELLO CULTURALE CON I QUIZ

DI WINDOWEB: CLICCA QUI

Page 27: Magazine Kultura N° 21

27

Intervista a Roberta Strano

Ho letto su una rivista una poesia di Roberta Strano, i suoi versi mi sono entrati nel cuore. È una persona molto sen-sibile e sincera, così l’ho incontrata per conoscerla e parla-re con lei della sua poesia. CI PARLI DI TE? Sono siciliana e scrivo da molti anni. purtroppo nessuno vive scrivendo, o solo alcuni, così mi occupo anche di al-tro. Lavoro presso la pinacoteca comunale della città dove abito, ma sono anche redattrice presso la casa editrice Montecovello di Roma e articolista su alcuni siti web settore grafica e informatica. LA POESIA PER TE CHE COSA SIGNIFICA? Rappresenta moltissimo. La poesia è autenticità assoluta, mi permette di esprimere i miei più profondi sentimenti, senza mascherarli dietro a personaggi fittizi. Lo scorso anno ho pubblicato la mia prima raccolta di poesie dal titolo “ I riflessi dell’anima” con Ebook Vanilla, con testo inglese a fronte. I RIFLESSI DELL’ANIMA CHE COSA RAPPRESENTANO ? Vogliono rappresentare le differenti sfumature dei miei stati d’animo quando scrissi le poesie ei racconti contenuti nella raccolta. Prima raccolta per far colpire che io sono nata prima poetessa. CHE COSA TI SPINGE A SCRIVERE LE POESIE? E’ una predisposizione del tutto naturale. Sicuramente il desiderio di trasmettere sentimenti, emozioni, problemi, e di esorcizzarli in parte, comunicandoli al mondo intero. QUAL’E’ IL COLORE NELLE TUE POESIE? Nelle mie poesie ho fatto spesso riferimento ai colori della natura, come al colore del cielo, dell’acqua dei fiumi o del mare. Sono anche delle metafore per indicare il colore degli occhi di una persona ad esempio. HAI SCRITTO DEI LIBRI? Si,una raccolta di poesie e un romanzo. Più che altro sono due pubblicazioni, perché ad oggi 10 romanzi e almeno un centinaio di poesie. Per quanto riguarda i libri: “ I riflessi

A cura di Katia Belloni

dell’anima ( raccolta di poesie varie) e Hans Thorkild, Hastings anno 1066 ( romanzo storico e sentimenta-le). E’ IMPORTANTE FAR CONOSCERE LE PROPRIE POE-SIE ANCHE AD ALTRE PERSONE? Si, molto, perché ogni persona può ritrovare una par-te di sé dentro la poesia di qualcun altro. E questo la rende universale. A volte sembra che una poesia sia del tutto personale, ma è certo che da qualche parte nel mondo qualcuno ha vissuto probabilmente le stesse situazioni e ha provato gli stessi sentimenti. Questo ci fa capire di non essere soli! IL VIAGGIO DELLA POESIA CHE COSA SIGNIFICA PER TE? E’ un viaggio interiore dell’anima, che si esprime attraverso dei versi. Un viaggio che permette ai poeti di distaccarsi dal mondo empirico anche solo per un attimo e vedere cose che altri comuni mortali non è consentito vedere, ma spesso anche viaggi onirici o dell’immaginazione in cui descrivo una città che avrei voluto visitare. Ti ringraziamo per la tua disposizione, e per le bellis-sime parole che ci hai regalato sulla poesia! Katia Belloni

Page 28: Magazine Kultura N° 21

28

RIKK MAGGESE... Il concetto di Poesia

CONCETTO DI POESIA Surreali momenti di poesia futuribile e futurista, come è possibile Imprigionare tale veemenza verbale..?? Scritta o eterea che sia, gli schemi accademici risulteranno superflui o banali le terzine o quartine appariranno come vetuste cariatidi appassite il senso o non senso sbiadiranno, per lasciare spazio a soglie di costruzione letteraria impensabili e oltre ogni limite. La Poesia in quanto tale deve sfuggire a logiche di costruzione linguistica e dogmatica per abbandonarsi e trascinare il fruitore verso prospettive sempre diverse e fuori da schemi banalizzanti o troppo commemorativi.

A cura di Rikk Maggese

“…D’ARGENIO E IL COLORE DI LILLA SFIORENTE VEROSIMILE ALLA LUNGIMIRANZA… INTRECCIANDOSI CON SETA FLUENTE …” “…Euripidi Condizionamenti ellittici Si fomentano contigui e costanti verso eleuteriche Traiettorie asimmetriche prospicienti soluzioni incorporee e velate di malinconica reticenza…” RiKK

"FOEMINA NON RIDENS"

Dialoghetti filosofici di

VIOLETTA CHIARINI

(CE.N.D.I.C.*)

Testo selezionato per la rassegna "Inedite Visioni" - Roma , Teatro "Lo Spazio", gennaio 2013

e tratto da "SONO OBERATA" , della stessa autrice

Premio letterario Internazionale Lago Gerundo-Europa e Cultura 2011-sezione teatro

in scena a Roma il 14 novembre 2012 alla Libreria Galleria

d'Arte L'Universale e il 23 novembre al Ciack Village.

Page 29: Magazine Kultura N° 21

29

L’Alba di un nuovo giorno di Francesco Condemi

FRANCESCO CONDEMI nato ad Isola di Capo Rizzato Residente a Grugliasco (Torino) Nato in un piccolo paese della Calabria, da anni la scrittura è un rifugio dove il poeta trova un dialogo con se stesso, utilizzando la penna come strumento per percorrere, in-consciamente, spazio e tempo. Imprime sulla carta il “vissuto” partecipando ad innumere-voli concorsi di poesia nazionali, come quelli indetti dalla Kimerik con “Granelli di Parole” e “Firenze Libri” con il premio “L’autore”, e locali, come ad Asti, con l’annuale “Vittorio Alfieri” per la “La poesia salva la vita”. Nel 2008 pubblica il suo primo libro di poesie dal titolo "Da una porta socchiusa... uno spiraglio di luce", edito dalla Casa Editrice "Libro Italiano World", che lo annovera tra i poeti contemporanei. Dimostrando un equilibrio ed una chiarezza notevoli nello scrivere in versi, replica nel 2010 con “L’alba di un nuovo giorno”, edito dal Gruppo Albatros Il Filo”, un normale proseguimento vitale del suo percorso. Vincitore nel settembre 2011 del Poetry Slam di Catanzaro organizzato dal “Salotto Letterario” di Torino, sta ora lavo-rando alla stesura del suo terzo libro. Da una porta socchiusa... uno spiraglio di luce. Autore: Francesco Condemi. Editore: Libroitaliano World Prezzo: € 12,00 Ed. 2008 - pagg. 54 Ecco cosa dice la critica: La Casa Editrice "Libro Italiano World", annoverandolo tra i poeti contemporanei, ha pubblicato il suo primo libro di poesie dal titolo: "Da una porta socchiusa... uno spiraglio di luce". Onere… e onore… Il peso di criticare e l’onore di poterlo fare per Francesco Condemi che ha scritto versi nei quali mi rispecchio. La lettura di queste poesie scorre serena come l’acqua pulita di un piccolo torrente. E’ questo un libro che non si mette via per continuare domani ma che si riprende domani per leggerlo ancora. Egli ha scritto di argomenti antichi, frutti di un’anima irrequieta che opera ed insiste su valori che oggi appaiono sbiaditi. L’amore, l’importanza dell’amore e l’importanza giustamente esagerata di un rapporto con il prossimo emergono in modo ripetitivo; ma ciò soltanto con lo scopo di evidenziare un grido a tutti i figli sordi di questo mondo tecnologicamente moderno e povero di sentimenti. Nei suoi versi cammina un sorridente ottimi-smo che veste la rabbia per tutto quello che non ce la fa a cambiare in meglio. Uno stile di scrittura semplice, prosai-co più che armonioso, ma che stimola e ti fa pensare, che provoca e ti fa ricordare, anche se con una speranza diffi-cile da comunicare …

A cura di Rikk Maggese

Il vento

Suona

come musica dolce questo leggero alito di vento

sul mio viso mentre il mare mosso

muove la schiuma. Sulla sabbia dorata

le sdraio chiuse come a riposare

intorno muore un estate. Tra ali di respiri

e immagini mozzafiato rimangono indelebili

quei baci dati e ricevuti in un incontro

che come l’alito di vento

spariscono all’orizzonte.

Titolo: L'alba di un nuovo giorno. Autore: Francesco Condemi. Editore: Albatros - Il Filo Online Prezzo: € 11,50 Ed. 2010 - pagg. 52 Raccolta di poesie. "L'alba di un nuovo giorno" già dal titolo stesso suggerisce un canto di speranza, una ricerca di ciò che di bello può offrire la vita, una ferrea volontà a non arrendersi, a guardare avanti, ogni momento, con occhi diversi, perché ogni mattino ci mostra qualcosa di nuovo, di fre-sco, ancora da de-scrivere.

Page 30: Magazine Kultura N° 21

30

FLASH

Ministoria Ilaria Zof

Dio creò il mondo in bianco e nero, freddo e buio.

Poi però disse: “Tutto ciò è molto triste”.

Allora prese il Sole e lo pose nel cielo, cancellando via

con la gomma tutte le nuvole, perché la sua luce po-

tesse illuminare e scaldare la terra.

Poi prese un pennello e cosparse il Creato di tante

macchie di colore e le profumò di mille fragranze

diverse.

Fu così che nacque la Primavera.

___________________________________________

Ecco il calendario 2013 "Valterinik"

Disponibile gratis per il download (file pdf)

A cura della redazione

FRA POCO E’ NATALE! di Gilbert Paraschiva

L’Estate è finita! Fra poco è Natale

e, in questa occasione davvero speciale, viene a noi tutti, ed è più che naturale,

sperare che il bene trionfi sul male!

Ma il 6 Gennaio, giorno d’Epifania, tutti lo sanno, le feste porta via,

spariscono le speranze e sfuma la poesia! Resta un dubbio: è stato sogno o fantasia?

Spero invece che davvero sulla Terra

non debba scoppiare più alcuna guerra si possa sol parlar di pace e d' amore,

per fare in tal modo felice ogni cuore !

Mi aspetto un sorriso da tutta le gente ed auguro a tutti una vita splendente,

che regni l'amore e spero che duri FRA POCO E’ Natale! A tutti: Auguri!...

Inno al vento estivo di Armando Romano

Vento fresco che vieni dal mare

e dai sollievo e fai rinascere, vento come dono generoso,

come grazia insperata, di tutto ci fai dimentichi, di pene e mali e timori.

Vento,ci rendi come bambini lieti

intenti ai giochi nei parchi, vento ci dai sentore d’eterno

in pochi attimi freschi. Sei l’immagine più vera

dell’amore che anticipa il cielo.

Parco di Ostia lido.12.7.2012

Page 31: Magazine Kultura N° 21

31

FERNANDO MINA, un Poeta filosofo

Fernando Mina può definirsi un Poeta filosofo che

utilizza l'arguzia della sua natura romana per trattare

temi profondi.

Nato nel 1940 nel popolare Rione Testaccio, già fre-

quentando la Scuola Salesiana, aveva dimostrato il

suo spirito caustico che ha generata la sua vena poe-

tica, dapprima in lingua per poi esternarsi definitiva-

mente nel suo dialetto.

Lo stile vernacolare che ha prevalso però non è quel-

lo antico al quale la letteratura ci ha abituati e che le

nuove generazioni faticano a percepire per i troppi

vocaboli ora in disuso, ma nel romanesco dei nostri

giorni che suona più naturale e che si ascolta giornal-

mente frequentando vie, piazze e negozi cittadini.

In lui prevale la rima libera dettata dal sentimento

che la vita gli offre, ma molte sue poesie sono redatte

in endecasillabi che lasciano scorrere il verso in ma-

niera più musicale e completa.

SITO INTERNET DI FERNANDO MINA

A cura della redazione

Gli argomenti e gli spunti, a volte seri, a volte satiri-ci e scanzonati, hanno sempre un fondo moralistico e umanitario che rivelano l'animo dell' Autore pro-fondamente attaccato alla Famiglia, alla vera Amici-zia e alla sua Roma.

A ROSETTA...

lo ve conosco poco, v'ho vista 'n par di vorte,

me sete apparsa gaia, allegra e spiritosa, le gambe ancora belle sotto le veste corte,

le mosse ancora quelle de 'na regazza vezzosa L'antra sera, pe' esempio, dopo na gran magnata

cianno messo la musica e voi ve sete arzata: scivolavate leggera mentre che ballavate, e co' la mente annavate a le cose passate, a na vita trascorsa tra 'na gioia e n' dolore,

a le dorci parole dette cor batticore, a ricordi confusi dove tutto s'appanna, a na vita vissuta facenno la mamma. Ballavate felici scordanno l'affanni,

I'antra sera, pe' esempio, ciavevate vent'anni! Ste' righe che v'ho scritto, co' carma, senza fretta

me fanno acquisì er diritto de chiamatte "Rosetta"; oggi tu compi l'anni, tè n'auguro artrettanti. Lassa perde er passato e guardete davanti,

godete le giornate, li minuti, le ore, pensa a la vita tua, e tanti auguri de core.

I° Fiera dell'Artigianato Femminile 16 dicembre 2012 ore 10.00/22.00 Teatro Comunale di Cava de' Tirreni CreAttiva con Frida Esponi il tuo lavoro in fiera, non solo ceramica, pittura, libro, ma anche découpage, taglio, cucito, creazioni in fimo, bijou. Per richiedere uno spazio espositivo: mandare una mail a: [email protected] oppure chiamare uno dei seguenti numeri: 320 3073898 - 334 8331379 La partecipazione è gratuita previo tesseramento a FRIDA https://www.facebook.com/events/290195211095827/?fref=ts

Page 32: Magazine Kultura N° 21

32

Pedagogia quotidiana

QUALE INFANZIA? Ogni giorno assistiamo ad una violazione dei diritti dell’infanzia, violazione che percorre tutto il pianeta e che ci rende testimoni di tragedie di fronte alle quali spesso è difficile un intervento diretto. Accanto a questa dimensione macroscopica del proble-ma emerge una negazione del diritto all’infanzia in una dimensione quotidiana, che scorre sovente sotto gli oc-chi di un mondo adulto non consapevole, distratto, im-preparato… e che, in una cieca sorta di irresponsabilità, delega ad altri il difficile compito dell’educazione e di metodologie idonee ad affrontare il problema nei suoi risvolti meno visibili e, per questo, più inquietanti. L’impegno, quindi, di educatori, genitori o insegnanti è quello di prendersi cura dei bambini, che saranno le persone del futuro: una responsabilità che è al tempo stesso una sfida. La violazione più sotterranea e più infida nei confronti dei fanciulli, attraverso le varie tappe di crescita, è costi-tuita da quella negligenza che gioca il suo ruolo nell’edu-cazione dell’infanzia, come introiezione di un comporta-mento comune fino a divenire conformismo, quello che Daniele Novara definisce “copione”. Si tende ad “adultizzare” e a “professionalizzare” i bam-bini alienando le loro menti e i loro corpi. Un meccanismo che pre-definisce ogni tipo di attività quotidiana, non rispettando i tempi del fanciullo, negan-dogli sia la creatività sia la magia dell’imprevisto. Ad esempio, una violazione del diritto del fanciullo, sotto i nostri occhi ogni giorno, è la realizzazione di spot pubblicitari attraverso un uso funzionale dei bambini. Tale negligenza viola palesemente i diritti dell’infanzia anche in senso giuridico (cfr. la Dichiarazione dei Diritti del Bambino, art.7 – la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. Art.29), abbandonando il mondo dell’infanzia da una parte all’incuranza, con un carico impressionante di valori omologanti, dall’altra perché non gli riconosce la “legittimità” di essere in quanto tale.

A cura di Laura Margherita Volante

Prendersi cura dei fanciulli significa avere la “visione” del loro essere come individui e soggetti di diritti inviola-bili e inalienabili in uno spazio relazionale di amore, attraverso il quale, sono riconosciuti come “legittimi altri”. Tale legittimità è riconosciuta nel momento in cui il bambino può esprimere le proprie potenzialità creando mondi inesistenti e fingersi eroe, attraverso giochi co-struttivi e di socializzazione. Il gioco deve rappresentare, quindi, per il bambino un’occasione “per sprigionare l’immaginazione, la sim-bolicità delle situazioni, l’invenzione di affascinanti e avventurosi scenari”. La realtà dei rapporti umani che intercorre tra il mondo adulto e quello dell’infanzia, invece, tradisce il valore del bambino-persona, negandogli di vivere la vita, la natura che gli è propria. In tale modo crescerà un bambino aggressivo, frustrato nei suoi bisogni più profondi, poiché manca la conviven-za di uno spazio relazionale al cui centro c’è il bambino. In tale spazio, infatti, emergono le regole degli adulti, e non il bambino. Il bambino quando si sente amato, accettato, libero di esprimersi in un mondo magico, ma per lui vitale per elaborare i dati offerti dalla realtà, diventa cooperativo in un percorso personale di riflessione e di ricerca intro-spettiva nella costruzione di una propria identità, che non sia di cercarla “fuori di sé” diventando, quasi inevi-tabilmente, “un ribelle senza causa”. I bambini “accelerati”, “programmati”, secondo i ritmi di un cortocircuito in cui gli spazi relazionali sono sacrificati in nome dell’efficientismo imperante, vivono la negazio-ne del proprio “sé”, in un ciclo perverso di robotizzazio-ne, in cui i valori umani, i sentimenti, si disperdono per lasciare spazio all’attuazione di meccanismi tecnologici, che prendono il sopravvento sull’essere umano, il quale ne diventa schiavo inconsapevole perdendo di vista l’o-biettivo con i suoi valori etici universali. Per questa ragione i giochi elettronici negano la possibi-lità di inventare e di pensare qualcosa. (…) >>>

Laura Margherita Volante - Pedagogista certificata , Docente Università Politecnica delle Marche,

Collaborazione Fondazione Maria Montessori - S.E. Chiaravalle (An)

Formazione docenti, alunni, genitori

[email protected]

fra educazione e poesia

Page 33: Magazine Kultura N° 21

33

Pedagogia quotidiana

Esaltano, sì, la prontezza di riflessi e la rapidità di asso-ciazione del pensiero, ma “non sviluppano la simbolicità delle relazioni tra la persona che gioca, l’oggetto con cui si gioca e gli altri soggetti coinvolti. Solo la mente è protagonista di questi giochi in uno spa-zio di solitudine, dove non si costruiscono né le relazioni umane né la capacità di sentire altro da sé. Il gioco è, al contrario, un modo per orientare l’educa-zione in un clima di fantasia e creatività, libertà, socializ-zazione e divertimento. Un divertimento non fine a se stesso, ma pieno di signi-ficati: educazione al senso dell’alterità, al senso del ri-spetto, al sentimento di solidarietà e di partecipazione, al senso più profondo del proprio essere in uno spazio in cui esisto io con gli altri, per gli altri, come gli altri.

ROSSO DI SERA di Laura Margherita Volante

Il tramonto della vita: una stagione fatta di colori

e ciò mi riporta al mio Piemonte, ai colori e ai sapori autunnali

delle Langhe, delle vigne... ai gialli oro, ai rossi rubino,

al muschio, al rumore delle foglie morte

che gridano ancora la vita sotto i passi dei cercatori di funghi.

A cura di Laura Margherita Volante

Laura Margherita Volante - Pedagogista certificata , Docente Università Politecnica delle Marche,

Collaborazione Fondazione Maria Montessori - S.E. Chiaravalle (An)

Formazione docenti, alunni, genitori

[email protected]

fra educazione e poesia

PREMIO MONTESSORI 11° edizione “FAVOLANDO”

Concorso itinerante per bambini

Anno scolastico 2012/2013

Progetto: Laura Margherita Volante (scadenza 31/03/2013)

SCARICA IL BANDO IN FORMATO PDF

FINALITA’:

Attraverso un viaggio itinerante e capillare di scambio culturale, l’undicesima edizione del Concorso Artistico e Culturale di favole e fiabe ha la finalità educativa di pro-muovere percorsi etici e sociali di solidarietà e comuni-cazione fra culture, recuperando due antiche virtù: me-moria e lentezza, quali valori altamente umani. La me-moria come mezzo strumentale per ricordarci che cosa vale in sé, al di là del contingente. Occorre rivalutare la lentezza, virtù messa in pericolo dal mondo tecnologico e dagli oggetti di cui facciamo uso. La tecnologia di oggi, infatti, perfezione priva di scopo, non consente una riflessione evocativa e critica del passato; essa non ha nulla da dire sui problemi finali propriamente umani: il senso della vita, l’esigenza di affetto e di riconoscimen-to, la giustizia, la morte. Gli esseri umani, invece, debbo-no pensare la propria esistenza e decidere il loro orien-tamento di vita. Attraverso la velocità si arriva alla mas-sima confusione concettuale e pratica; si finisce per scambiare i valori strumentali per valori finali. Lentezza, dunque, non solo quale valore fondante per la riappro-priazione del sé relazionale, ma anche come memoria; vale a dire, come momento di riflessione per un’elabo-razione dei sentimenti e delle emozioni al fine di una crescita consapevole della realtà, in una rete di rapporti dove l’interazione con se stessi, prima, e con gli altri, dopo, sia un passaggio fondamentale per un’integrazio-ne sociale progressiva e fattiva.

Page 34: Magazine Kultura N° 21

34

OOPARTS

Trovare un orologio “moderno” all’interno di

una tomba inviolata da oltre 400 anni suscita

sicuramente curiosità. Viaggi nel tempo? Come

può essere spiegato un simile ritrovamento? Il

Britannico Daily Mail dà notizia della scoperta da

parte di un’equipe di archeologi di un orologio

svizzero in una tomba cinese di epoca Ming

(1368-1644). Il ritrovamento, in uno scavo in

corso nello

Shangsi, nel

sud della Ci-

na, pone di-

versi interro-

gativi in

quanto l’oro-

logio, montato in un anello, non dovrebbe avere

più di cent’anni. Trovato sigillato all’interno di

un grumo di argilla, è fermo alle 10.06 e ha la

parola “Swiss” incisa sul retro della cassa. Gli

scienziati si dichiarano convinti che la tomba fos-

se rimasta perfettamente indisturbata dal mo-

mento dei funerali del suo occupante, circa

quattrocento anni fa. La fondazione della Svizze-

ra moderna risale al 1815.

LOMBARDIA - Cavriana (MN): Museo dell'Alto

Mantovano - Le tavolette enigmatiche o BROT-

LAIBIDOLE sono tavolette della lunghezza di circa

8 cm ritrovate nell'Italia centro-nord e nell'Euro-

pa centro-est. Sono misteriose perché nessuno è

ancora riuscito a spiegarne l'utilizzo. Ne sono

state ritrovate circa 130 e ognuna è diversa

dall'altra. Vengono chiamate anche

“BROTLAIBIDOLE” nome che in tedesco significa

A cura di Giancarlo Bruschini

“Idoli a forma di pagnotta” e sono piccole tavo-

lette della lunghezza di circa otto centimetri, di

forma ovale o rettangolare, stanno infatti co-

modamente in una mano e recano scolpiti pic-

coli segni molto semplici, come cerchi, linee,

croci. Sono prevalentemente fatte di terracotta

(solo 5 sono in pietra) e la loro diffusione va

dal 2100 a.C. al 1400 a.C (età del Bronzo Antica

e Media), data in cui misteriosamente iniziaro-

no a scomparire. Le zone in cui sono state ri-

trovate investono l’Italia centro-nord e l’Euro-

pa centro-est.

CAVRIANA (MN)

MUSEO ARCHEOLOGICO DELL'ALTO MANTOVANO

LE INCREDIBILI TAVOLETTE ENIGMATICHE

Link sito e video:

http://www.luoghimisteriosi.it/lombardia_cavriana.html

[email protected]

Roba da un altro mondo!

QUANDO L’ARTE SFUGGE ALLA LOGICA DEL TEMPO

Page 35: Magazine Kultura N° 21

35

DENTRO. DAL DESERTO

“DENTRO. DAL DESERTO”

di Alfonso Angrisani

ISBN 978-8-8967163-1-1

€ 10,00

SCHEDA BIO-BIBLIOGRAFICA DI ALFONSO ANGRISANI

Alfonso Angrisani nasce a Bari, anno 1962, e vive a Roma.

Nel 1997 è premiato al Concorso Nazionale di Poesia in-

detto dal Comune di Castelnuovo di Farfa.

E’ tra i poeti pubblicati nella raccolta “Poesie d’amore”,

Moncalieri poetica, Edizioni Il Proclama Saturnio, anno

2000.

Nel 2003 ottiene la “menzione di merito” in occasione

della XVII edizione del Premio di Poesia “Lorenzo Monta-

no”, indetto dalla Rivista Anterem, e la “menzione onore-

vole” nel “2° Premio di letteratura Eugenio Montale”, or-

A cura di Alfonso Angrisani

ganizzato dalla Agenzia letteraria Campigli&partners.

E’, inoltre, tra gli autori premiati nel Premio Nazionale di

Poesia “Ugo Betti”: due sue composizioni sono pubblica-

te nell’Antologia curata dal Centro Internazionale Studi

Ugo Betti.

Sempre nel 2003 è risultato tra i vincitori del premio

indetto dalla casa editrice “Edizioni il Filo” in collabora-

zione con la Rome University of Fine Arts (RUFA).

Nel 2004 pubblica la raccolta “Costellazione aperta”,

Edizioni Il Filo, che ottiene la menzione d’onore nel Pre-

mio nazionale di poesia Città di Legnano, edizione 2005,

e la segnalazione di merito al Premio Internazionale di

Poesia e Narrativa “Firenze Capitale d’Europa”, VII edi-

zione, 2004.

Questa raccolta è stata, inoltre, inserita dal Dipartimen-

to di italianistica dell’Università di Yale nella sezione

della biblioteca dedicata agli autori contemporanei.

La sua ultima opera “Dentro. Dal deserto”, è stata pub-

blicata dalle Edizioni Il Filo nel marzo del 2006, nella

collana “Nuove voci – Le Cose”.

Ha scritto le poesie recitate nell’ambito della serata

“Control Arms” organizzata, insieme al Gruppo Pop

“Camomilla Isterica”, presso la “Palma Jazz Club” di Ro-

ma il 2 aprile 2006, per la raccolta di fondi in favore di

Amnesty International.

Nel 2008 è tra i finalisti del Premio de Andrè, una sua

composizione è pubblicata nella relativa Antologia cura-

ta dalla Casa Editrice Zona.

Di recente i suoi due libri “Costellazione aperta” e

“Dentro. Dal deserto” sono recensiti nel catalogo autori

Feltrinelli.

La sua ultima opera è un romanzo in attesa di pubblica-

zione.

Page 36: Magazine Kultura N° 21

36

FOTO D’AUTORE (Diritti riservati agli Autori)

A cura della redazione

PINA BRINTAZZOLI

LUCIA D’OTTAVI: Si sta come d’autunno ILARIA ZOFF

IN PAROLE SEMPLICI… Una scatola di latta virtuaculturale Blog culturale di Josè Pascal http://parolesemplici.wordpress.com/mytinbox

Page 37: Magazine Kultura N° 21

37

LUSTRANTE D’ACQUA

A cura della redazione

sospeso tra orizzonti

lustrante d’acqua il mondo

rinato dal diluvio

accolto con battito d’ali

fluttuante al tatto e reso vivo

da un sonante disegno di colori

manto avvolgente profili stagliati

Rosaria Di Donato è nata a Roma dove vive e insegna in un liceo statale. Laureata in Filosofia ha pubblicato tre raccolte di poesia: Immagini, Ed. Le Petit Moi-neau, Roma 1991; Sensazioni Cosmiche, id. 1993; Frequenze d’Arcobaleno, Ed. Pomezia-Notizie, Roma 1999. Collabora a riviste di varia cultura e i suoi volu-mi si sono affermati sia in Italia sia all’estero, con giudizi critici, tra gli altri, di Giorgio Bárberi Squarotti, e traduzioni di Paul Courget e Claude Le Roy (riviste Annales e Noreal). Vincitrice di diversi premi di poe-sia. La silloge si apre nel chiuso di una chiesa, tra cori di fanciulli e d’angeli. La nota religiosa è dominante. Di più coinvolge, però, il tema sociale, il grido per le atrocità che carnefici d’ogni tempo perpetrano verso i più indifesi, i più deboli, i diseredati del pianeta-spento: una rivolta, quella della poetessa, che sale dalle radici del cuore e che diventa, anch’essa, coro.

Ci si accorge, allora, che, in lei, né la fede, né il sociale hanno confini netti, perché l’una deborda e si confron-ta nell’altro, con quel Cristo desaparecido e l’attore che, dopo averci commossi ed esaltati, parte per allie-tare il Padreterno nella luce del Paradiso… Poesia breve e intensa, moderna, la quale, ponendo domande, costringe a schierarsi e pretende risposte. Domenico Defelice

Page 38: Magazine Kultura N° 21

38

Kultura, il Magazine gratuito

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

ED INVIO ARTICOLI

Il Magazine Kultura è gratuito

Chi può inviare articoli?

Autori, Artisti, Editori, Enti, Associazioni, Scuo-le, Operatori culturali, Imprese di qualsiasi ge-nere ma che abbiano da proporre qualcosa (anche proposte commerciali) a chi si interessa di arte e cultura.

Quando verranno pubblicati gli articoli?

Kultura non è un periodico, se i tuoi articoli hanno una scadenza precisa non possiamo ga-rantirti che questi vengano pubblicati in una data a te utile. Inoltre, non possiamo pubblica-re tutto il materiale in arrivo in un unico nume-ro del giornale per problemi di spazio e peso.

Come spedire gli articoli?

Dovrai inviare tutto il materiale in un'unica mail, testi e foto separatamente. Alcuni inviano un file word con foto integrate, ma ci facilitere-sti il lavoro se inviassi le foto separatamente dal testo.

Se intendi inviare una tua biografia, mandaci anche una tua foto per arricchire l’articolo.

Per la recensione di un libro, oltre alla foto del-la copertina, invia il codice isbn e il prezzo. Non dimenticare una cosa importante: anche se il libro è il tuo, occorre l’autorizzazione del tuo editore per pubblicizzare la copertina che infatti contiene loghi non di tua proprietà. Non possia-mo inserire la recensione se non ci invii copia dell’autorizzazione. Nessun problema, invece,

Redazione

se la copertina del libro viene spedita diretta-mente dalll’Editore.

INVIO FOTO:

Puoi inviare foto di eventi in cui appari tu. Nel caso di immagini che ritraggano terzi, dovrai farti rilasciare una liberatoria scritta da ogni soggetto presente nella foto (per i minorti oc-corre il consenso da parte di un tutore). Foto contenenti Beni Culturali di proprietà dello Sta-to non sono ammesse senza esplicita autorizza-zione scritta.

DOVE SPEDIRE:

L’unico indirizzo valido per l’invio del materiale è il seguente: [email protected]

Non utilizzate altri indirizzi dell’associazione perché alcuni membri del nostro staff hanno accesso solo a questo indirizzo.

DIFFUSIONE:

Impieghiamo molto tempo per spedire il giorna-le ad oltre 7000 utenti. A volte qualcuno può non riceverlo via email per diversi motivi: posta intasata, problemi durante l’invio, ecc. Visita periodicamente la pagina download del nostro sito per verificare l’uscita dell’ultimo numero e scaricarlo manualmente. Se ti fa piacere contri-buire alla diffusione di questo Magazine, inseri-sci il link per il download direttamente sul tuo sito, blog o pagina facebook:

http://www.estro-verso.net/?Giornale_pdf