Macchine di cantiere RSPP - cptlucca.it di cantiere_RSPP.pdf · concessione d’usomacchine,...
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MACCHINE
DI CANTIERE
g) l'individuazione delle misure preventive e protettive,
integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando
previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;
h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste
dal PSC quando previsto;
3.2.1. Il POS …contiene almeno i seguenti elementi:
Allegato XV
estratto
Contenuti minimi del Piano operativo di sicurezza
b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura
nominata allo scopo dall'impresa esecutrice;
c) la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di
lavoro;
d) l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di
notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere;
e) l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative
schede di sicurezza;
f) l'esito del rapporto di valutazione del rumore;
…
i) l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in
cantiere;
l) la documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori
occupati in cantiere.
3.2.1. Il POS …contiene almeno i seguenti elementi :
macchine
Articolo 92 - Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori
1. Durante la realizzazione dell’opera, il coordinatore per l’esecuzione dei lavori:
…omissis…
b) verifica l’idoneità del piano operativo di sicurezza, da
considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e
coordinamento …omissis…
e) segnala al committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle
imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli
articoli 94, 95, 96 e 97, comma 1, e alle prescrizioni del piano di cui all’articolo 100,
ove previsto, e propone la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei
lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto. Nel caso in cui il
committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla
segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il coordinatore per l’esecuzione dà
comunicazione dell’inadempienza alla Azienda Unità Sanitaria Locale e alla Direzione
Provinciale del Lavoro territorialmente competenti;
f) sospende, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente
riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti
effettuati dalle imprese interessate.
Direttive orizzontali (sociali)
trattano aspetti di interesse generale e di grande rilevanza
sociale (es. sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, responsabilità
per danno da prodotto difettoso, ecc.)
Direttive verticali (di prodotto)
definiscono i requisiti essenziali a cui i prodotti devono
rispondere per poter liberamente circolare nel mercato
comunitario
Direttive orizzontali (sociali): D.Lgs. n. 81/2008:
� obblighi cui sono soggetti gli utilizzatori (datori di lavoro,
dirigenti, preposti, lavoratori)
� obblighi dei progettisti dei luoghi di lavoro, posti di lavoro ed
impianti
� divieto di fabbricare, vendere, noleggiare, dare in
concessione d’uso macchine, attrezzature di lavoro ed
impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti
� obbligo da parte degli installatori e montatori di impianti e
macchine di attenersi alle norme di sicurezza e igiene del lavoro
Articolo 23 - Fabbricanti, venditori, noleggiatori
• Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la
concessione in uso di attrezzature di lavoro dispositivi di
protezione individuali e di impianti non rispondenti alle
disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di
salute e sicurezza sul lavoro
• In caso di locazione finanziaria di beni assoggettati a
procedure di attestazione alla conformità, gli stessi debbono
essere accompagnati, a cura del concedente, dalla relativa
documentazione
D.Lgs. n. 81/2008 “Testo Unico”
• Gli installatori e montatori di impianti, attrezzature di lavoroo altri mezzi tecnici per la parte di loro competenza, devonoattenersi alle norme di salute e sicurezza sul lavoro, nonchéalle istruzioni fornite dai rispettivi fabbricanti
Art. 23 – Obblighi degli installatori
D.Lgs. n. 81/2008 “Testo Unico”
Art 71 – Obblighi del Datore di lavoro
• Il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratoriattrezzature conformi ai requisiti di cui all’articolo precedente,idonee ai fini della salute e sicurezza e adeguate al lavoro dasvolgere o adatte a tali scopi …
e alleg. V, VI e VII
D.Lgs n. 81/2008 “Testo Unico”
Direttive verticali (di prodotto) = D.Lgs n. 17/2010:
� la libera circolazione è garantita ai prodotti rispondenti ai
requisiti essenziali di sicurezza definiti nelle direttive
� i parametri per l’attuazione dei requisiti essenziali sono
contenuti nelle norme tecniche ed in particolare nelle norme
armonizzate
� l’applicazione di tali norme, pur essendo volontaria,
permette di attivare il “principio di presunzione di
conformità”
� la dimostrazione della conformità ai requisiti è attuata
tramite procedure specifiche ed attestata dalla dichiarazione
CE di conformità
� sul prodotto deve comparire la marcatura CE
D.Lgs. n. 17/2010 “Direttiva Macchine”
DEFINIZIONI E CAMPO DI APPLICAZIONE
� insieme equipaggiato o destinato ad essere equipaggiato di un
sistema di azionamento diverso dalla forza umana o animale
diretta, composto di parti o di componenti, di cui almeno uno
mobile, collegati tra loro solidamente per un'applicazione ben
determinata;
Macchina:
D.Lgs. n. 17/2010 “Direttiva Macchine”
In definitiva i costruttori devono:
• Progettare la macchina valutandone i rischi sin dalla fase di
progettazione (principio di integrazione della sicurezza)
• Redigere e consegnare al cliente le istruzioni per l’uso
• Predisporre il fascicolo tecnico della costruzione
• Compilare per ciascuna macchina la dichiarazione CE di
conformità
• Apporre la marcatura CE sulla macchina
D.Lgs. n. 17/2010 “Direttiva Macchine”
Norme armonizzate:
disposizioni di carattere tecnico adottate dagli organismi di
normazione europea su mandato della Commissione
dell’Unione Europea e da quest’ultima approvate, i cui
riferimenti sono pubblicati nella “Gazzetta Ufficiale” della stessa
e trasposte in una norma nazionale
� Organismi Normatori Europei
CEN (Comitè Europeen de Normalisation)
CENELEC (Comitè Europeen de Normalisation electrotecnique)
� Organismi Normatori Nazionali
UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione)
CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano)
Norme tecniche
� Norme di tipo A: Norme generali di sicurezza
� Norme di tipo B : norme di sicurezza comuni a gruppi di macchine
B1: riguardano aspetti particolari della sicurezza
B2: riguardano i ripari o i dispositivi di sicurezza
� Norme di tipo C: Norme di sicurezza per macchine o gruppi di macchine
specifiche
Norme tecniche
� UNI EN ISO 12100-1:2010 “Sicurezza del macchinario - Principi
generali di progettazione - Valutazione del rischio e riduzione del
rischio”
Norme di tipo A
(esempi)
� UNI EN ISO 13857:2008 “Sicurezza del macchinario - Distanze di
sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli
arti superiori e inferiori”
Norme tecniche
� UNI EN 1088:2008 “Sicurezza del macchinario - Dispositivi di
interblocco associati ai ripari - Principi di progettazione e di scelta”
Norme di tipo B
(esempi)
� UNI 9456:1989 “Macchine agricole. Ripari e schermi. Definizioni e
prescrizioni”
� UNI EN ISO 13849-1:2008 “Sicurezza del macchinario - Parti dei
sistemi di comando legate alla sicurezza - Parte 1: Principi generali per
la progettazione”
Norme tecniche
� UNI EN 1726-1:2004 “Sicurezza dei carrelli industriali - carrelli
semoventi con portata fino a 10000 kg compresi e trattori con forza
di trazione fino a 20000 N compresi”
Norme di tipo C
(esempi)
� UNI EN 1459:2010 “Sicurezza dei carrelli industriali - carrelli
semoventi a braccio telescopico”
� UNI EN 12418:2009 “Macchine per il taglio di pietra muratura da
cantiere - sicurezza”
Norme tecniche
Rischi e cause/fonti di rischio
Caduta per ribaltamento della
betoniera
Contusioni, urti, colpi per riavvio
intempestivo, contatto con la
ghiera, il pignone, gli ingranaggi
interni
Elettrocuzione per contatto
indiretto o diretto
Rumore
Schizzi
BETONIERA
Segregazione cinchie e
ingranaggi interni
Collegamento all’impianto di terraRelè di minima tensione
Divieto di modifica della macchina togliendo o sostituendo le ruote con sostegni
improvvisati come laterizi o altro
Accecamento volante
(in caso di bicchiere ribaltabile
a sgancio)
Protezione sopra il pedale di sgancio
(in caso di bicchiere ribaltabile a sgancio)
Carter pignone e corona dentata
Pulsante di emergenza
Protezioni
DPI specifici
Altre betoniere semplici possono avere lo
scarico del bicchiere per rotazione manuale.
In tal caso:
• non c’è un corona dentata
• non c’è il pedale di sgancio
• non è richiesto l’accecamento del volante
Inoltre queste betoniere producono una
rumorosità solitamente molto minore.
Altre possono essere le tipologie di betoniere,
impastatrici e molazze, che richiedono in
genere:
• Protezione delle aree di
tramoggia e degli imbocchi
• Protezione innesti e giunti eventuali
organi in pressione
• Ripari parti in
movimento
IMPIANTI DI BETONAGGIO
a raggio raschiante
Delimitazione area di
scarico e di azione del
raggio raschiante
Protezioni esterne
Dispositivo di strappo elettrico ai lati del
raggio raschiante
Gabbia terminale
Rischi particolari
Tranciamenti, tagli,
punture,
LISCIATRICE (ELICOTTERO)
Tagli, Urti, Colpi, Impatti
Carter protezione pale e organi
in movimento
Regolazione e bloccaggio
timone all’altezza dell’addetto
Distanza di sicurezza (>0,85 m)
Guida a due mani
Polveri, Rumore, Vibrazioni
Impugnature antivibranti
DPI specifici
Rischi principali e Protezioni
MOLA (FLEX)
ed altri utensili portatiliRischi
Tagli ed escoriazioni
Schegge e scintille
Elettrocuzione
Polveri
(anche tossiche)
Vibrazioni
Rumore
Protezioni
Impugnatura a due mani
Carter disco
Doppio isolamento
Divieto di utilizzo su
materiali contenenti
amianto
Impugnatura
antivibrante
Insonorizzazione
DPI specifici
Rischi
Taglio arti superiori e inferiori
Contusioni, urti, colpi
Proiezione schegge
Elettrocuzione per contatto
indiretto o diretto
Rumore
SEGA CIRCOLARE
Protezioni
1. Relé di minima tensione,
pulsante di emergenza e
collegamento di terra
2. Coltello divisore a non più
di 3 mm dal disco
3. Cuffia
(sempre regolata sul pezzo)
4. Guida per il taglio
5. Piano di lavoro sgombro
6. Carter sotto il piano di
lavoro
7. Spingitoi per piccoli pezzi
8. DPI specifici
TAGLIAMATTONI
Rischi e protezioni
equivalenti a sega circolare
ATTENZIONE
presenza carter laterale anche
alla parte inferiore del disco
PIEGAFERRIRischi
Schiacciamenti,
Cesoiamenti
Urti, colpi, impatti
Elettrocuzione
Protezioni
Carter/schermi su organi in movimento e
su troncatrice
Microinterruttore per la protezione
amovibile dei perni di piega
Pedale munito superiormente e
lateralmente di una protezione atta
ad evitare azionamenti accidentali
Pulsante di emergenza
e collegamento di
terra
DPI specifici