SAFETY CONTACT SRL CORSO RSPP modulo B · corso rspp safety contact srl corso rspp modulo b rischio...
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CORSO RSPPSAFETY CONTACT SRL CORSO RSPP
modulo B
RISCHIO ELETTRICO D Lgs 81/08D.Lgs. 81/08.
IGIENE | SICUREZZA | AMBIENTE | CERTIFICAZIONI | ANTINCENDIO | MEDICINA del LAVORO |
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Il pericolo proviene dalla corrente elettrica cheIl pericolo proviene dalla corrente elettrica che percorre il corpo ma essa è associata alla tensione attraverso la resistenza secondo la legge di Ohm
I=V/R
Una tensione applicata ad un corpo è dunque tanto più pericolosa quanto minore
è la resistenza del corpo stesso
La pelle bagnata o peggio sudataLa pelle bagnata o peggio sudata (contenente quindi sali) ha una bassa resistenza, mentre la pelle callosa ha p
un’elevata resistenza
LEGGE DI OHM
V=RxI
V (luoghi ordinari) = 50 VV (luoghi ordinari) = 50 V
V (cantieri e ambienti medici) = 25 V
RESISTENZA DI TERRARESISTENZA DI TERRA
R=V/I
Luoghi ordinari: 50/0,03 (Id) = 1666 ohm
Cantieri: 25/0,03 (Id) = 833 ohm, ( )
Cantieri int. Generale 25/1 (Id) = 25 ohm
LEGENDA
C
Ri= resistenza interna
Rp= resistenza pelleCpRp Cp= capacità pelle
Il i d dIl corpo umano corrisponde ad un’impedenza capacitiva anche
se per semplicità si parla di
Ri
“resistenza del corpo umano”, la capacità è quella della pelle
interposta tra l’elettrodo CpRp pmetallico e il tessuto conduttore
sottostante.
p
La corrente alternata è più pericolosa della continua
poiché il corpo è più sensibile alle variazioni di grandezza piuttosto che g p
al valore statico in sé
All’aumentare della frequenzaAll aumentare della frequenza diminuisce la pericolosità della corrente ma non alle bassissime
tensioni
Il passaggio della corrente sulla pelle produce alterazioni variabili con la densità di corrente e il tempo per cui fluisce.
I principali effetti della corrente sul corpo sono:p
•tetanizzazione
•arresto respiratoriop
•fibrillazione ventricolare (diapositiva precedente)(diapositiva precedente)
•ustioni
TETANIZZAZIONETETANIZZAZIONETETANIZZAZIONETETANIZZAZIONE
Violente contrazioni muscolari simili a quelle dei pazienti affetti da tetano, queste contrazioni non p , q
consentono al soggetto di staccare le mani dall’apparecchio in tensione.
Questo fenomeno accade per piccoli valori di corrente alternata, i vecchi elettricisti sostengono
infatti che il 380 respinge mentre il 220 attrae.
La soglia di tetanizzazione è di circa 10-15 mA a 50 Hz per l’alternata e di 100-300 mA per la50 Hz per l alternata e di 100 300 mA per la
continua.
ARRESTO RESPIRATORIOARRESTO RESPIRATORIOARRESTO RESPIRATORIOARRESTO RESPIRATORIO
La corrente può portare alla paralisi p p pdella respirazione per inibizione dei
centri nervosi respiratori o per tetanizzazione dei muscoli addetti alla
respirazione
FIBRILLAZIONE VENTRICOLAREFIBRILLAZIONE VENTRICOLARE (vedi fig. slide 2)(vedi fig. slide 2)
Una corrente elettrica esterna provoca un’alterazione del funzionamento elettrico del cuore il quale può
andare in fibrillazione.
La fibrillazione consiste in un disordine elettrico del cuore nel quale le fibrille si contraggono in modo
di di t i d d l di i ildisordinato impedendo al cuore di spingere il sangue nei vasi.
La fibrillazione è irreversibile, essa non cessa al cessare della corrente.
USTIONIUSTIONIUSTIONIUSTIONI
L'effetto Joule, è quel fenomeno per cui un conduttore (il corpo umano ad es.) attraversato da una corrente elettrica dissipa energia sotto forma di calore
in quantità proporzionale all'intensità della correntein quantità proporzionale all intensità della corrente elettrica che lo attraversa.
Il l i t tt tt l ll i héIl calore interessa soprattutto la pelle poiché oppone una maggiore resistenza e può determinare gravi
ustioni Esse sono profonde poiché il calore siustioni. Esse sono profonde poiché il calore si sviluppa direttamente all’interno dei tessuti
(marchio elettrico).
PERICOLI LEGATI ALLA CORRENTE ELETTRICA
CONTATTO DIRETTOCONTATTO DIRETTO
CONTATTO INDIRETTO
INCENDIO
ESPLOSIONEESPLOSIONE
CONTATTO DIRETTOCONTATTO DIRETTO
Avviene quando si entra in contatto con conduttori"nudi" o direttamente accessibili in tensione"nudi" o direttamente accessibili, in tensione.Può anche avvenire per contatto tramiteinterposizione di oggetti metalliciinterposizione di oggetti metallici
CONTATTO INDIRETTO
Avviene quando si entra in contatto con parti metallichenormalmente non in tensione che, a causa di un guasto o, gdella perdita di isolamento di alcuni componenti, risultanoinaspettatamente in tensione.
CONTATTI DIRETTI ED INDIRETTILa protezione contro i contatti diretti può attuarsi conLa protezione contro i contatti diretti può attuarsi con l’isolamento delle parti attive, con barriere, con distanziamento ocon la protezione addizionale mediante impiego di interruttori p p gdifferenziali con Idn minore o uguale a 30 mA
Occupandoci poi della protezione contro i contatti indiretti inOccupandoci poi della protezione contro i contatti indiretti, inparticolare nei sistemi TT, mediante interruzione automatica dell’alimentazione, occorre contare ancora sull’interruttorede e o e, occo e co e co su e u o edifferenziale
SISTEMI DI PREVENZIONE E PROTEZIONEINTERRUTTORE DIFFERENZIALEINTERRUTTORE DIFFERENZIALE
L’interruttore differenziale è facilmente riconoscibile per laPresenza di un pulsante contrassegnato dalla lettera T conosciutoPresenza di un pulsante contrassegnato dalla lettera T, conosciutoanche come "salvavita", che confronta continuamente la correnteelettrica entrante con quella uscente e scatta quando avverte unadifferenza.
Il piano tempo corrente e stato suddiviso in quattro zone:
Zona 1 -
in cui normalmente non si hanno effetti dannosi;
Zona 2 -
non si hanno normalmente effetti fisiopatologici pericolosi;
Zona 3 -
soglia di fibrillazione ventricolare possono verificarsi effettisoglia di fibrillazione ventricolare possono verificarsi effetti
quasi sempre reversibili che possono divenire pericolosi se a
causa del fenomeno della tetanizzazione, che impedisce il
rilascio, ci si porta nella zona 4 ;
Zona 4 -La pericolosità aumenta Si può innescare la fibrillazione con
conseguente arresto cardiaco, arresto della respirazione e
ustioni.
PROVA DIFFERENZIALI
NORMA CEI 64-8 art 64 2 1NORMA CEI 64-8 art. 64.2.110 ANNI O AL CAMBIO PROPRIETA’
(SOLO RACCOMANDATO !!!!!!!!)
PROVA COL TASTO PER “MANTENERE IN FORMA IL RELE’PROVA COL TASTO PER “MANTENERE IN FORMA IL RELE’ DIFFERENZIALE”OGNI 6 MESI (O SECONDO ISTRUZIONI DEL COSTRUTTORE)OGNI 6 MESI (O SECONDO ISTRUZIONI DEL COSTRUTTORE)
L'installazione del boiler in zona 1 è una eccezione alla regola generale,condivisa a livello mondiale (IEC e Cenelec).
ld il b è l l lLo scaldacqua serve per il bagno e spesso è nel locale da bagno.
La lavatrice non serve per il bagno e in alcuni paesiLa lavatrice non serve per il bagno e in alcuni paesi deve essere posta fuori del locale da bagno.
Sicuramente lo scaldacqua non può essere alimentato q ptramite presa a spina,
inoltre:
- deve avere grado di protezione almeno IPX4;
- il cavo deve essere a doppio isolamento;
- non deve avere organi di comando, in zona 1 e 2.
IMPIANTO DI TERRA
la presenza di un impiantodi terra è una condizionedi terra è una condizionenecessaria ma nonsufficiente per garantire lasufficiente per garantire lasicurezza
Le norme CEI sono la regola dell’arte (legge 186\68)anche se non sono obbligatorie.
È obbligatorio il rilascio della dichiarazione di conformità perobb ga o o asc o de a d c a a o e d co o à pei lavori di manutenzione straordinaria, ampliamento e nuovo impianto (DM 37\08).
È obbligatorio il progetto per:È obbligatorio il progetto per:impianti in attività superiore a 200 mq (400 mq per le unità abitative)e oltre 6 kW di potenza impegnata.
Ambienti speciali (medico, maggior rischio in caso d’incendio, pericolo d’esplosione)
Classe Natura del fuoco Esempi di materiale
Prodotti estinguentimateriale
combustibileestinguenti
Fuochi di materie solide, di solito di natura organica che bruciano con produzione di brace
Carta, legna, stoffa, paglia, materie plastiche, gomma e derivati, torba, celluloide
•Acqua
•Schiuma
•Polvere
Fuochi di liquidi infiammabili o di solidi liquefattibili
Alcool, derivati del petrolio, solventi, resine, fenoli, zolfo. glicerina, etere, oli
•Schiuma
•Polvere
•CO2
Fuochi di gas infiammabili Metano, propano, butano, idrogeno, acetilene, gpl
•Intercettare il combustibile
Fuochi di metalli con combustione in presenza di aria, che reagiscono con
hi f i di
Magnesio, potassio, fosforo, sodio, alluminio e relativi
ti i i
Polveri speciali
acqua o schiuma con formazione di idrogeno e pericolo di esplosioni
composti organici
Oli e grassi animali e vegetali Fuochi mezzi di cottura Schiuma
PROTEZIONE ATTIVA estintori
CARRELLATO
ESTINTORI
(SCHIUMA, POLVERE, CO2)
SUPERFICIE PROTETTA DA UN ESTINTORE (M2)TIPO DIESTINTORE RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ELEVATO13 A - 89 B 100 - -13 A 89 B 100
21 A - 113 B 150 100 -34 A - 144 B 200 150 10055 A - 233 B 250 200 200
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