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ICF Buone prassi, esperienze professionali e pratiche attive Maddalena Salvio Assistente Sociale Fondazione Salernum Anffas Onlus Palacongressi di Rimini 02-03 Dicembre 2016 L’utilizzo dell’ICF / ICF CY nella classificazione degli atteggiamenti e dei sostegni sociali

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ICFBuone prassi, esperienze professionali e pratiche attive

Maddalena Salvio

Assistente Sociale

Fondazione Salernum Anffas Onlus

Palacongressi di Rimini02-03 Dicembre 2016

L’utilizzo dell’ICF / ICF CY nella classificazione

degli atteggiamenti e dei sostegni sociali

FONDAZIONE SALERNUM ANFFAS ONLUS

Gestisce in accreditamento con il SSR

• Centro riabilitativo semiresidenziale - L 833/78, ex art. 26;

• Centro riabilitativo ambulatoriale e domiciliare - L 833/78, ex art. 26;

• Centro diurno integrato per persone con disabilità – DPCM 29 novembre 2001, 1.C Area Integrazione Socio-sanitaria.

La Conferenza Permanente Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzanonella seduta del 10 febbraio 2011 ha recepito il PIANO d’INDIRIZZO per la RIABILITAZIONE

del Ministero della salute

Scopo dell'intervento riabilitativo è "guadagnare salute",

in un un’ottica che vede la persona con disabilità e

limitazione della partecipazione non più come “malato”,

ma come “persona avente diritti”.

La Conferenza Permanente Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzanonella seduta del 10 febbraio 2011 ha recepito il PIANO d’INDIRIZZO per la RIABILITAZIONE

del Ministero della salute

Compito dell’intervento riabilitativo è definire la “persona”,

per poi realizzare gli interventi sanitari necessari a farraggiungere alla persona stessa,

nell’ottica del reale empowerment,

le condizioni di massimo livello possibile di funzionamento epartecipazione,

in relazione alla propria volontà ed al contesto.

La Conferenza Permanente Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzanonella seduta del 10 febbraio 2011 ha recepito il PIANO d’INDIRIZZO per la RIABILITAZIONE

del Ministero della salute

Nel contesto riabilitativo,

va posto al centro il concetto di Qualità di Vita

che tenga conto dei fattori personali

e del contesto di vita della persona stessa.

La Conferenza Permanente Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzanonella seduta del 10 febbraio 2011 ha recepito il PIANO d’INDIRIZZO per la RIABILITAZIONE

del Ministero della salute

A tale fine si ritiene necessario

promuovere un percorso assistenziale integrato

per le persone con disabilità

che tenga conto della prognosi, delle aspettative e delle priorità

del paziente (…!!) e dei suoi familiari

applicando i parametri di menomazione,

limitazione di attività e restrizione della partecipazione

come definiti dalla Classificazione Internazionale

del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF).

Assemblea Nazionale Anffas Onlus(Montesilvano, 26 e 27 Maggio 2012)

Ha impegnato la nostra Associazione ad

«elaborare modelli e strategie … che

consentano alle persone con disabilità,

di essere protagonisti attivi nei processi di cambiamento,

… al fine di incidere in una cultura

che mette al centro la persona con i suoi diritti di cittadinanza

e ciò a partire dall'avvio di un percorso

che renda effettiva la partecipazione associativa e

l'autorappresentanza delle stesse persone con disabilità ...».

EMPOWERMENT

2006 - 2007 Progetto SIS (Support Intensity Scale – Scala dell’intensità dei sostegni);

2010 - 2011 Progetto ACCORCIAMO LE DISTANZE;

2011 - 2013 Progetto PATHWAYS 2 (Creazione di percorsi di apprendimento permanente per adulti con disabilità intellettiva);

PROGETTI ANFFAS hanno dimostrato che l’empowermentdelle persone con disabilità intellettive promuove realmente la loro autodeterminazione e l’autorappresentanza.

2014 - 2015 Progetto MATRICI (Strumenti verso l'inclusione sociale - matrici ecologiche e progetto individuale di vita per adulti con disabilità intellettive e/o evolutive).

2015 – 2016 Progetto IO CITTADINO! Strumenti per la piena partecipazione, cittadinanza attiva e self advocacy delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale

PROGETTI ANFFAS

Come declinare nei nostri servizi, regolamentati e centrati su un approccio ancora prevalentemente sanitario, le indicazioni del Piano d’Indirizzo della Riabilitazione e la Vision Anffas?

PROBLEMA

L’elemento centrale della nuova Vision Anffas è il protagonismo delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale

Ripensare e ridefinire insieme alle PcD

le procedure e gli strumenti

utilizzati per l’elaborazione

dei percorsi individualizzati e di gruppo

ma soprattutto ridefinire

insieme gli indicatori d’esito.

SOLUZIONE?

L’ATTIVITÀ è l’esecuzione di un compito

o di una azione da parte di un individuo.

La PARTECIPAZIONE è il coinvolgimento

dell’individuo nelle situazioni di vita.

La Classificazione Internazionale del Funzionamento, Disabilità e Salute

se la performance è migliore della capacità significa che il

contesto contribuisce a migliorare la prestazione

(FACILITATORE);

se la performance è peggiore della capacità significa che

il contesto peggiora la prestazione (BARRIERA).

Classificare sia la performance che la capacità della stessa azione consente di valutare

l’impatto dei fattori ambientali

CARTELLA RIABILITATIVA vs CARTELLA PERSONALE

N. Cognome e Nomedata nascita

parentela scolaritàsituazione lavorativa

LivelloSostegni

g m a F D T

COMPOSIZIONE NUCLEO FAMILIARE – NUCLEO CONVIVENZA (Tab 1)

CARTELLA RIABILITATIVA vs CARTELLA PERSONALEDINAMICHE FAMILIARI (Tab 2)

ITEM cod q

La nascita del bambino/a ha modificato la relazione coniugale d7701 P C

L’affettività/sessualità della coppia genitoriale si è affievolita d7702

I rapporti familiari si sono modificati d7608

L’impegno assistenziale è condiviso in maniera equa e310

L’impegno assistenziale è stato assunto prevalentemente da (madre, padre, nonna …) d7601

L’impegno assistenziale ha comportato rinunce personali, lavorative …. e440

Come descriveresti l’atteggiamento dell’altro genitore: fuga nel lavoro, rivendicazione,passività e410

Fratello/sorella manifestano disagio, frustrazione, colpa, vergogna …

d7602Fratello/sorella manifestano ambivalenza, invidia,

Fratello/sorella manifestano rabbia e conflittualità

Fratello/sorella manifestano protezione e assistenza

La famiglia vive una situazione di isolamento, abbandono …e415

e460

CARTELLA RIABILITATIVA vs CARTELLA PERSONALE

SOSTEGNO FAMILIARE (Tab. 3)

ITEM ICF CY SIScod q F D T

1

Igiene Personale (lavarsi le mani, farsi la doccia …) d510

Cura del corpo (curare i denti, i capelli, le unghie …) d520

Bisogni Corporali (mestruazioni, minzione e defecazione) d530

Vestirsi (mettere e togliersi gli indumenti e le calzature …) d540

Alimentazione (usare posate e bicchiere, aprire bottiglie…) d550

Stili di vita (seguire una dieta, assumere farmaci, riconoscere il pericolo …) d570

2

Mobilità: variazioni posturali d415

Mobilità: camminare d450

Mobilità: raccogliere, afferrare, manipolare … d440

3 Comunicazione con linguaggio verbale d310

4Svolgere Compiti semplici (rifare il letto, prepararsi un panino …) d2100

Svolgere Compiti semplici in gruppo d2103

5 Relazioni Interpersonali (familiari, pari, estranei …) d710

6 Vita nella Comunità (oratorio, tempo libero …) d9108

CARTELLA RIABILITATIVA vs CARTELLA PERSONALEIndicare benefici, agevolazioni e tipo di prestazioni fruite (Tab. 4)

ITEM cod q

1 Trasporto individuale (L 104/92, art. 26 comma 2) e540

2 Piano terapeutico per Malattia rara e580

3 Assegno di cura e580

4 Prestazioni di Riabilitazione (L. 833/78, art. 26) e580

5 Ausili, protesi, ortesi, presidi (DM 332/1999) e580

6 Prestazioni sociosanitarie (DPCM 14.02.2001) e580

7 Progetto di vita indipendente / Assistente personale (L 162/98) e575

8 Indennità di frequenza / Invalidità civile e570

9 Indennità di accompagnamento e570

10 Riconoscimento dell’handicap (L 104/92 comma 1 e 3 ) e575

11 Progetto Individuale (L 328/2000, art. 14) e575

12 Agevolazioni fiscali (acquisto veicolo, eliminazioni barriere architettoniche …) e575

13 Piano Educativo Individualizzato (L. 104/92, art. 12) e585

14 Ausili e sussidi didattici (L. 104/92, art. 13) e585

15 Misure educative e didattiche di supporto (L. 170/2010, art. 5) e585

16 Inserimento lavorativo (L 68/99) e590

CARTELLA RIABILITATIVA vs CARTELLA PERSONALE

Aspettative - Interventi (Tab. 5)

ITEM cod q

Rendere accessibile l’abitazione (aperture, illuminazione, controllo elettrodomestici, letto elettrico, richiesta assistenza …)

e155

Rimuovere barriere ambientali (ad es. montascale, trasporto personalizzato, software per consentire ad un non vedente di navigare sul web …)

e1602

Promuovere nella comunità la cultura del diritto, delle pari opportunità e della non discriminazione

e460

Compensare le limitazioni nell'attività (fornendo ad es. comunicatore, carrozzina, posate con impugnatura facilitata …)

e115

e120

e125

Rendere possibile il ricorso continuo e flessibile all’assistente personale e340

Rendere possibile il ricorso all’assistente sessuale e340

Altro

CARTELLA RIABILITATIVA vs CARTELLA PERSONALE

ATTEGGIAMENTO FAMILIARE e SOCIALE (Tab. 6)

ITEM cod q

L’approccio educativo è prevalentemente riparativo

e410

L’approccio educativo è prevalentemente promozionale

La famiglia ha cristallizzato il processo di separazione/individuazione

La famiglia riconosce il diritto di diventare adulti e di avere autonomiadi scelta

La PcD può scegliere dove e con chi vivere e460

La PcD può esprimere e appagare le proprie pulsioni e465

CARTELLA RIABILITATIVA vs CARTELLA PERSONALE

Tipo diCarico

Riportare per Tipo di carico solo l’affermazione che l’intervistata/o ritiene più consone alla sua condizione1 = No – negativo // 2 = Non tanto // 3 = Parzialmente // 4 = Abbastanza // 5 = Si – positivo

Totaletipo

Tem

pora

le

Il mio familiare necessita del mio aiuto per svolgere molte delle abituali attività quotidiane 0 1 2 3 4

Il mio familiare è dipendente da me 0 1 2 3 4

Devo vigilarlo continuamente 0 1 2 3 4

Devo assisterlo per molte delle più semplici attività quotidiane (vestirlo, lavarlo, uso dei servizi igienici) 0 1 2 3 4

Non riesco ad avere un minuto di libertà dai compiti di assistenza 0 1 2 3 4

Evol

utiv

o

Sento che mi sto perdendo vita 0 1 2 3 4Desidererei poter fuggire da questa situazione 0 1 2 3 4

La mia vita sociale ne ha risentito 0 1 2 3 4

Mi sento emotivamente svuotato a causa del mio ruolo di assistente 0 1 2 3 4

Mi sarei aspettato qualcosa di diverso a questo punto della mia vita 0 1 2 3 4

Fisi

co*

Non riesco a dormire a sufficienza 0 1 2 3 4La mia salute ne ha risentito 0 1 2 3 4

Il compito di assisterlo mi ha resa/o più fragile di salute 0 1 2 3 4

Sono fisicamente stanco/a 0 1 2 3 4

Soci

ale

Non vado d’accordo con gli altri membri della famiglia come di consueto 0 1 2 3 4

I miei sforzi non sono considerati dagli altri familiari 0 1 2 3 4

Ho avuto problemi con il coniuge 0 1 2 3 4

Sul lavoro non rendo come di consueto 0 1 2 3 4

Provo risentimento verso miei familiari che mi aiutano 0 1 2 3 4

Emot

ivo

Mi sento in imbarazzo a causa del comportamento del mio familiare 0 1 2 3 4

Mi vergogno di lui/lei 0 1 2 3 4

Provo del risentimento nei suoi confronti 0 1 2 3 4

Non mi sento a mio agio quando ho amici a casa 0 1 2 3 4

Mi arrabbio per le mie reazioni nei suoi riguardi 0 1 2 3 4

I valori riferiti all’impegno fisico vanno moltiplicati per 1,25 Totale/20)

Caregiver burden inventory (CBI) – Livello di stress dell’intervistato

CARTELLA RIABILITATIVA vs CARTELLA PERSONALE

DISABILITÀ FATTORI AMBIENTALI ALLEANZA

TERAPEUTICA(RETE)barriere facilitatori

Menomazione delle strutture corporee

Menomazione delle funzioni corporee

Limitazioni delle attività

Restrizione della partecipazione

CARTELLA RIABILITATIVA vs CARTELLA PERSONALE

DISABILITÀ ALLEANZA

TERAPEUTICA

Menomazionefunzioni corporee

b147.3 deficit funzioni psicomotorieb730.2 ipostenia muscolare

1) Condivisione obiettivo:Autonomia a tavola.

Primo step: utilizzo cucchiaio.

2) Partecipazione attiva:a) Acquisto ausilio;b) Acquisizione competenze

all’uso del cucchiaio;c) Utilizzo sistematico

Limitazioni delleattività

d440.33 uso fine della mano

d5501.23 mangiare appropriatamente (uso cucchiaio)

L’ICF consente un approccio sistematico e individualizzato alla persona con disabilità e al suo contesto di vita.

Facilita la comunicazione e le responsabilità all’interno dell’équipe riabilitativa econsente di creare una rete tra tutti gli stakeholders!

LA NOSTRA ESPERIENZA