DAL PEI AL PDV - scuolabellizzi.gov.it · dell’OMS nel gennaio 2001 La 54^ Assemblea Mondiale...

31
DAL PEI AL PDV

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DAL PEI AL PDV

ALCUNE SIGLE

PDV= PROGETTO DI VITA si basa sulla

CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITA E DELLA SALUTE LUNGO TUTTO LrsquoARCO

DELLA VITA (ICF)

rivolto ai bambini e ai ragazzi

Sostituisce

PEI= PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

PDF = PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

DEFINIZIONE ICF egravehellip 1048698 una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati 1048698 domini che ci aiutano a descrivere i cambiamenti nelle funzioni e nelle strutture corporee 1048698 che cosa una persona puograve fare in un ambiente standard (il suo livello di capacitagrave) 1048698 e che cosa puograve fare nel suo ambiente naturale di vita (il suo livello di performance)

SCOPI DELLrsquoICF 1048698 fornire una base scientifica nel settore per classificare le conseguenze delle condizioni di salute 1048698 stabilire un linguaggio comune per la descrizione degli stati di salute 1048698 rendere possibile il confronto fra ndash Paesi ndash discipline sanitarie ndash servizi e sanitagrave ndash periodi storici

1048698 fornire uno schema di codifica per i sistemi informativi sanitari

Precedenti classificazioni ndash breve storia 1048698 1972-1980 i primi passi verso lrsquoICF 1048698

Dopo lrsquoapprovazione del Comitato Esecutivo dellrsquoOMS nel gennaio 2001

La 54^ Assemblea Mondiale della Sanitagrave 22 maggio 2001 APPROVA E PUBBLICA lrsquo ICF

1048698

PDV Fare un Progetto di vita

egrave innanzitutto un pensare in ldquoprospettiva futurardquo

nelle dimensioni dellrsquoessere adulto con i vari ruoli sociali

ldquoPensami adultordquo ndash Mario Tortello

ldquoOltre alla scuola crsquoegrave lrsquoaltra parte della giornata e della vitardquo ndash Sergio Neri

6

COSE UN PDV

PDV

unrsquoimpresa collettiva

con a capo proprio

il soggetto con disabilitagrave

nel contesto della sua famiglia

7

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave

Offre una base metodologica

scientificamente rigorosa

analizzando ed evidenziando

tutti i possibili ambiti ( funzioni o

strutture corporee attivitagrave

partecipazione e fattori

ambientali) per la presa in

carico del bambino

Fotografa la condizione di salute e

lrsquoambiente e descrive il

funzionamento della persona

senza perdere di vista gli

aspetti di partecipazione e i

fattori ambientali (scuola

relazioni con i pari e i familiari

tempo libero lavoro ecc)

8

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave ndash 2

Permette di lavorare sul

funzionamento della persona

(quindi sulla persona e sul suo

ambiente) a prescindere

dallrsquoinquadramento a priori in

categorie (diagnosi)

9

Permette un linguaggio comune

tra tutti gli operatori interessati e

consente di mettere al centro

del progetto la persona ed i suoi

bisogni e non i servizi

disponibili

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il

bambino con disabilitagrave rappresenta

Una risorsa per lrsquoeacutequipe

multidisciplinare per gli

operatori socio-sanitari gli

insegnanti e per il sistema

familiare diventando un

linguaggio comune e

permettendo di condividere lo

stesso framework concettuale

Implica da parte di tutti gli

operatori maggior capacitagrave di

coinvolgimento in eacutequipe e il

saper veramente mettere il

bambino con disabilitagrave e il suo

ambiente al centro della

progettazione di cura e presa in

carico

10

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2

Permette al bambino stesso o

allrsquoadolescente di esprimere

quelle che sono le barriere

che egrave necessario eliminare

per garantire la totale

partecipazione in questo

modo il bambino stesso

partecipa alla costruzione del

suo percorso di presa in

carico

Identifica nella

PARTECIPAZIONE

lrsquoobiettivo principale di

qualunque progetto di

presa in carico

personalizzata

11

ancora meglio un ldquopensare doppiordquo

(Ianes 2009)

PDV

12

ldquoImmaginare

fantasticare

desiderare

aspirare volerehelliprdquo

(Pensiero progettuale

CALDO)

e

contemporaneamente

anche

ldquopreparare le azioni

necessarie prevedere le

fasi gestire i tempi

valutare i pro e i contro

comprendere la

fattibilitagravehelliprdquo

(Pensiero progettuale

FREDDO)

Il PDV comincia

dalla percezione di

ldquopossibilitagraverdquo

Famiglia e PDV

13

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

ALCUNE SIGLE

PDV= PROGETTO DI VITA si basa sulla

CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITA E DELLA SALUTE LUNGO TUTTO LrsquoARCO

DELLA VITA (ICF)

rivolto ai bambini e ai ragazzi

Sostituisce

PEI= PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

PDF = PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

DEFINIZIONE ICF egravehellip 1048698 una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati 1048698 domini che ci aiutano a descrivere i cambiamenti nelle funzioni e nelle strutture corporee 1048698 che cosa una persona puograve fare in un ambiente standard (il suo livello di capacitagrave) 1048698 e che cosa puograve fare nel suo ambiente naturale di vita (il suo livello di performance)

SCOPI DELLrsquoICF 1048698 fornire una base scientifica nel settore per classificare le conseguenze delle condizioni di salute 1048698 stabilire un linguaggio comune per la descrizione degli stati di salute 1048698 rendere possibile il confronto fra ndash Paesi ndash discipline sanitarie ndash servizi e sanitagrave ndash periodi storici

1048698 fornire uno schema di codifica per i sistemi informativi sanitari

Precedenti classificazioni ndash breve storia 1048698 1972-1980 i primi passi verso lrsquoICF 1048698

Dopo lrsquoapprovazione del Comitato Esecutivo dellrsquoOMS nel gennaio 2001

La 54^ Assemblea Mondiale della Sanitagrave 22 maggio 2001 APPROVA E PUBBLICA lrsquo ICF

1048698

PDV Fare un Progetto di vita

egrave innanzitutto un pensare in ldquoprospettiva futurardquo

nelle dimensioni dellrsquoessere adulto con i vari ruoli sociali

ldquoPensami adultordquo ndash Mario Tortello

ldquoOltre alla scuola crsquoegrave lrsquoaltra parte della giornata e della vitardquo ndash Sergio Neri

6

COSE UN PDV

PDV

unrsquoimpresa collettiva

con a capo proprio

il soggetto con disabilitagrave

nel contesto della sua famiglia

7

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave

Offre una base metodologica

scientificamente rigorosa

analizzando ed evidenziando

tutti i possibili ambiti ( funzioni o

strutture corporee attivitagrave

partecipazione e fattori

ambientali) per la presa in

carico del bambino

Fotografa la condizione di salute e

lrsquoambiente e descrive il

funzionamento della persona

senza perdere di vista gli

aspetti di partecipazione e i

fattori ambientali (scuola

relazioni con i pari e i familiari

tempo libero lavoro ecc)

8

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave ndash 2

Permette di lavorare sul

funzionamento della persona

(quindi sulla persona e sul suo

ambiente) a prescindere

dallrsquoinquadramento a priori in

categorie (diagnosi)

9

Permette un linguaggio comune

tra tutti gli operatori interessati e

consente di mettere al centro

del progetto la persona ed i suoi

bisogni e non i servizi

disponibili

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il

bambino con disabilitagrave rappresenta

Una risorsa per lrsquoeacutequipe

multidisciplinare per gli

operatori socio-sanitari gli

insegnanti e per il sistema

familiare diventando un

linguaggio comune e

permettendo di condividere lo

stesso framework concettuale

Implica da parte di tutti gli

operatori maggior capacitagrave di

coinvolgimento in eacutequipe e il

saper veramente mettere il

bambino con disabilitagrave e il suo

ambiente al centro della

progettazione di cura e presa in

carico

10

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2

Permette al bambino stesso o

allrsquoadolescente di esprimere

quelle che sono le barriere

che egrave necessario eliminare

per garantire la totale

partecipazione in questo

modo il bambino stesso

partecipa alla costruzione del

suo percorso di presa in

carico

Identifica nella

PARTECIPAZIONE

lrsquoobiettivo principale di

qualunque progetto di

presa in carico

personalizzata

11

ancora meglio un ldquopensare doppiordquo

(Ianes 2009)

PDV

12

ldquoImmaginare

fantasticare

desiderare

aspirare volerehelliprdquo

(Pensiero progettuale

CALDO)

e

contemporaneamente

anche

ldquopreparare le azioni

necessarie prevedere le

fasi gestire i tempi

valutare i pro e i contro

comprendere la

fattibilitagravehelliprdquo

(Pensiero progettuale

FREDDO)

Il PDV comincia

dalla percezione di

ldquopossibilitagraverdquo

Famiglia e PDV

13

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

DEFINIZIONE ICF egravehellip 1048698 una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati 1048698 domini che ci aiutano a descrivere i cambiamenti nelle funzioni e nelle strutture corporee 1048698 che cosa una persona puograve fare in un ambiente standard (il suo livello di capacitagrave) 1048698 e che cosa puograve fare nel suo ambiente naturale di vita (il suo livello di performance)

SCOPI DELLrsquoICF 1048698 fornire una base scientifica nel settore per classificare le conseguenze delle condizioni di salute 1048698 stabilire un linguaggio comune per la descrizione degli stati di salute 1048698 rendere possibile il confronto fra ndash Paesi ndash discipline sanitarie ndash servizi e sanitagrave ndash periodi storici

1048698 fornire uno schema di codifica per i sistemi informativi sanitari

Precedenti classificazioni ndash breve storia 1048698 1972-1980 i primi passi verso lrsquoICF 1048698

Dopo lrsquoapprovazione del Comitato Esecutivo dellrsquoOMS nel gennaio 2001

La 54^ Assemblea Mondiale della Sanitagrave 22 maggio 2001 APPROVA E PUBBLICA lrsquo ICF

1048698

PDV Fare un Progetto di vita

egrave innanzitutto un pensare in ldquoprospettiva futurardquo

nelle dimensioni dellrsquoessere adulto con i vari ruoli sociali

ldquoPensami adultordquo ndash Mario Tortello

ldquoOltre alla scuola crsquoegrave lrsquoaltra parte della giornata e della vitardquo ndash Sergio Neri

6

COSE UN PDV

PDV

unrsquoimpresa collettiva

con a capo proprio

il soggetto con disabilitagrave

nel contesto della sua famiglia

7

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave

Offre una base metodologica

scientificamente rigorosa

analizzando ed evidenziando

tutti i possibili ambiti ( funzioni o

strutture corporee attivitagrave

partecipazione e fattori

ambientali) per la presa in

carico del bambino

Fotografa la condizione di salute e

lrsquoambiente e descrive il

funzionamento della persona

senza perdere di vista gli

aspetti di partecipazione e i

fattori ambientali (scuola

relazioni con i pari e i familiari

tempo libero lavoro ecc)

8

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave ndash 2

Permette di lavorare sul

funzionamento della persona

(quindi sulla persona e sul suo

ambiente) a prescindere

dallrsquoinquadramento a priori in

categorie (diagnosi)

9

Permette un linguaggio comune

tra tutti gli operatori interessati e

consente di mettere al centro

del progetto la persona ed i suoi

bisogni e non i servizi

disponibili

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il

bambino con disabilitagrave rappresenta

Una risorsa per lrsquoeacutequipe

multidisciplinare per gli

operatori socio-sanitari gli

insegnanti e per il sistema

familiare diventando un

linguaggio comune e

permettendo di condividere lo

stesso framework concettuale

Implica da parte di tutti gli

operatori maggior capacitagrave di

coinvolgimento in eacutequipe e il

saper veramente mettere il

bambino con disabilitagrave e il suo

ambiente al centro della

progettazione di cura e presa in

carico

10

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2

Permette al bambino stesso o

allrsquoadolescente di esprimere

quelle che sono le barriere

che egrave necessario eliminare

per garantire la totale

partecipazione in questo

modo il bambino stesso

partecipa alla costruzione del

suo percorso di presa in

carico

Identifica nella

PARTECIPAZIONE

lrsquoobiettivo principale di

qualunque progetto di

presa in carico

personalizzata

11

ancora meglio un ldquopensare doppiordquo

(Ianes 2009)

PDV

12

ldquoImmaginare

fantasticare

desiderare

aspirare volerehelliprdquo

(Pensiero progettuale

CALDO)

e

contemporaneamente

anche

ldquopreparare le azioni

necessarie prevedere le

fasi gestire i tempi

valutare i pro e i contro

comprendere la

fattibilitagravehelliprdquo

(Pensiero progettuale

FREDDO)

Il PDV comincia

dalla percezione di

ldquopossibilitagraverdquo

Famiglia e PDV

13

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

SCOPI DELLrsquoICF 1048698 fornire una base scientifica nel settore per classificare le conseguenze delle condizioni di salute 1048698 stabilire un linguaggio comune per la descrizione degli stati di salute 1048698 rendere possibile il confronto fra ndash Paesi ndash discipline sanitarie ndash servizi e sanitagrave ndash periodi storici

1048698 fornire uno schema di codifica per i sistemi informativi sanitari

Precedenti classificazioni ndash breve storia 1048698 1972-1980 i primi passi verso lrsquoICF 1048698

Dopo lrsquoapprovazione del Comitato Esecutivo dellrsquoOMS nel gennaio 2001

La 54^ Assemblea Mondiale della Sanitagrave 22 maggio 2001 APPROVA E PUBBLICA lrsquo ICF

1048698

PDV Fare un Progetto di vita

egrave innanzitutto un pensare in ldquoprospettiva futurardquo

nelle dimensioni dellrsquoessere adulto con i vari ruoli sociali

ldquoPensami adultordquo ndash Mario Tortello

ldquoOltre alla scuola crsquoegrave lrsquoaltra parte della giornata e della vitardquo ndash Sergio Neri

6

COSE UN PDV

PDV

unrsquoimpresa collettiva

con a capo proprio

il soggetto con disabilitagrave

nel contesto della sua famiglia

7

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave

Offre una base metodologica

scientificamente rigorosa

analizzando ed evidenziando

tutti i possibili ambiti ( funzioni o

strutture corporee attivitagrave

partecipazione e fattori

ambientali) per la presa in

carico del bambino

Fotografa la condizione di salute e

lrsquoambiente e descrive il

funzionamento della persona

senza perdere di vista gli

aspetti di partecipazione e i

fattori ambientali (scuola

relazioni con i pari e i familiari

tempo libero lavoro ecc)

8

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave ndash 2

Permette di lavorare sul

funzionamento della persona

(quindi sulla persona e sul suo

ambiente) a prescindere

dallrsquoinquadramento a priori in

categorie (diagnosi)

9

Permette un linguaggio comune

tra tutti gli operatori interessati e

consente di mettere al centro

del progetto la persona ed i suoi

bisogni e non i servizi

disponibili

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il

bambino con disabilitagrave rappresenta

Una risorsa per lrsquoeacutequipe

multidisciplinare per gli

operatori socio-sanitari gli

insegnanti e per il sistema

familiare diventando un

linguaggio comune e

permettendo di condividere lo

stesso framework concettuale

Implica da parte di tutti gli

operatori maggior capacitagrave di

coinvolgimento in eacutequipe e il

saper veramente mettere il

bambino con disabilitagrave e il suo

ambiente al centro della

progettazione di cura e presa in

carico

10

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2

Permette al bambino stesso o

allrsquoadolescente di esprimere

quelle che sono le barriere

che egrave necessario eliminare

per garantire la totale

partecipazione in questo

modo il bambino stesso

partecipa alla costruzione del

suo percorso di presa in

carico

Identifica nella

PARTECIPAZIONE

lrsquoobiettivo principale di

qualunque progetto di

presa in carico

personalizzata

11

ancora meglio un ldquopensare doppiordquo

(Ianes 2009)

PDV

12

ldquoImmaginare

fantasticare

desiderare

aspirare volerehelliprdquo

(Pensiero progettuale

CALDO)

e

contemporaneamente

anche

ldquopreparare le azioni

necessarie prevedere le

fasi gestire i tempi

valutare i pro e i contro

comprendere la

fattibilitagravehelliprdquo

(Pensiero progettuale

FREDDO)

Il PDV comincia

dalla percezione di

ldquopossibilitagraverdquo

Famiglia e PDV

13

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Precedenti classificazioni ndash breve storia 1048698 1972-1980 i primi passi verso lrsquoICF 1048698

Dopo lrsquoapprovazione del Comitato Esecutivo dellrsquoOMS nel gennaio 2001

La 54^ Assemblea Mondiale della Sanitagrave 22 maggio 2001 APPROVA E PUBBLICA lrsquo ICF

1048698

PDV Fare un Progetto di vita

egrave innanzitutto un pensare in ldquoprospettiva futurardquo

nelle dimensioni dellrsquoessere adulto con i vari ruoli sociali

ldquoPensami adultordquo ndash Mario Tortello

ldquoOltre alla scuola crsquoegrave lrsquoaltra parte della giornata e della vitardquo ndash Sergio Neri

6

COSE UN PDV

PDV

unrsquoimpresa collettiva

con a capo proprio

il soggetto con disabilitagrave

nel contesto della sua famiglia

7

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave

Offre una base metodologica

scientificamente rigorosa

analizzando ed evidenziando

tutti i possibili ambiti ( funzioni o

strutture corporee attivitagrave

partecipazione e fattori

ambientali) per la presa in

carico del bambino

Fotografa la condizione di salute e

lrsquoambiente e descrive il

funzionamento della persona

senza perdere di vista gli

aspetti di partecipazione e i

fattori ambientali (scuola

relazioni con i pari e i familiari

tempo libero lavoro ecc)

8

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave ndash 2

Permette di lavorare sul

funzionamento della persona

(quindi sulla persona e sul suo

ambiente) a prescindere

dallrsquoinquadramento a priori in

categorie (diagnosi)

9

Permette un linguaggio comune

tra tutti gli operatori interessati e

consente di mettere al centro

del progetto la persona ed i suoi

bisogni e non i servizi

disponibili

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il

bambino con disabilitagrave rappresenta

Una risorsa per lrsquoeacutequipe

multidisciplinare per gli

operatori socio-sanitari gli

insegnanti e per il sistema

familiare diventando un

linguaggio comune e

permettendo di condividere lo

stesso framework concettuale

Implica da parte di tutti gli

operatori maggior capacitagrave di

coinvolgimento in eacutequipe e il

saper veramente mettere il

bambino con disabilitagrave e il suo

ambiente al centro della

progettazione di cura e presa in

carico

10

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2

Permette al bambino stesso o

allrsquoadolescente di esprimere

quelle che sono le barriere

che egrave necessario eliminare

per garantire la totale

partecipazione in questo

modo il bambino stesso

partecipa alla costruzione del

suo percorso di presa in

carico

Identifica nella

PARTECIPAZIONE

lrsquoobiettivo principale di

qualunque progetto di

presa in carico

personalizzata

11

ancora meglio un ldquopensare doppiordquo

(Ianes 2009)

PDV

12

ldquoImmaginare

fantasticare

desiderare

aspirare volerehelliprdquo

(Pensiero progettuale

CALDO)

e

contemporaneamente

anche

ldquopreparare le azioni

necessarie prevedere le

fasi gestire i tempi

valutare i pro e i contro

comprendere la

fattibilitagravehelliprdquo

(Pensiero progettuale

FREDDO)

Il PDV comincia

dalla percezione di

ldquopossibilitagraverdquo

Famiglia e PDV

13

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

PDV Fare un Progetto di vita

egrave innanzitutto un pensare in ldquoprospettiva futurardquo

nelle dimensioni dellrsquoessere adulto con i vari ruoli sociali

ldquoPensami adultordquo ndash Mario Tortello

ldquoOltre alla scuola crsquoegrave lrsquoaltra parte della giornata e della vitardquo ndash Sergio Neri

6

COSE UN PDV

PDV

unrsquoimpresa collettiva

con a capo proprio

il soggetto con disabilitagrave

nel contesto della sua famiglia

7

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave

Offre una base metodologica

scientificamente rigorosa

analizzando ed evidenziando

tutti i possibili ambiti ( funzioni o

strutture corporee attivitagrave

partecipazione e fattori

ambientali) per la presa in

carico del bambino

Fotografa la condizione di salute e

lrsquoambiente e descrive il

funzionamento della persona

senza perdere di vista gli

aspetti di partecipazione e i

fattori ambientali (scuola

relazioni con i pari e i familiari

tempo libero lavoro ecc)

8

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave ndash 2

Permette di lavorare sul

funzionamento della persona

(quindi sulla persona e sul suo

ambiente) a prescindere

dallrsquoinquadramento a priori in

categorie (diagnosi)

9

Permette un linguaggio comune

tra tutti gli operatori interessati e

consente di mettere al centro

del progetto la persona ed i suoi

bisogni e non i servizi

disponibili

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il

bambino con disabilitagrave rappresenta

Una risorsa per lrsquoeacutequipe

multidisciplinare per gli

operatori socio-sanitari gli

insegnanti e per il sistema

familiare diventando un

linguaggio comune e

permettendo di condividere lo

stesso framework concettuale

Implica da parte di tutti gli

operatori maggior capacitagrave di

coinvolgimento in eacutequipe e il

saper veramente mettere il

bambino con disabilitagrave e il suo

ambiente al centro della

progettazione di cura e presa in

carico

10

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2

Permette al bambino stesso o

allrsquoadolescente di esprimere

quelle che sono le barriere

che egrave necessario eliminare

per garantire la totale

partecipazione in questo

modo il bambino stesso

partecipa alla costruzione del

suo percorso di presa in

carico

Identifica nella

PARTECIPAZIONE

lrsquoobiettivo principale di

qualunque progetto di

presa in carico

personalizzata

11

ancora meglio un ldquopensare doppiordquo

(Ianes 2009)

PDV

12

ldquoImmaginare

fantasticare

desiderare

aspirare volerehelliprdquo

(Pensiero progettuale

CALDO)

e

contemporaneamente

anche

ldquopreparare le azioni

necessarie prevedere le

fasi gestire i tempi

valutare i pro e i contro

comprendere la

fattibilitagravehelliprdquo

(Pensiero progettuale

FREDDO)

Il PDV comincia

dalla percezione di

ldquopossibilitagraverdquo

Famiglia e PDV

13

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

PDV

unrsquoimpresa collettiva

con a capo proprio

il soggetto con disabilitagrave

nel contesto della sua famiglia

7

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave

Offre una base metodologica

scientificamente rigorosa

analizzando ed evidenziando

tutti i possibili ambiti ( funzioni o

strutture corporee attivitagrave

partecipazione e fattori

ambientali) per la presa in

carico del bambino

Fotografa la condizione di salute e

lrsquoambiente e descrive il

funzionamento della persona

senza perdere di vista gli

aspetti di partecipazione e i

fattori ambientali (scuola

relazioni con i pari e i familiari

tempo libero lavoro ecc)

8

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave ndash 2

Permette di lavorare sul

funzionamento della persona

(quindi sulla persona e sul suo

ambiente) a prescindere

dallrsquoinquadramento a priori in

categorie (diagnosi)

9

Permette un linguaggio comune

tra tutti gli operatori interessati e

consente di mettere al centro

del progetto la persona ed i suoi

bisogni e non i servizi

disponibili

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il

bambino con disabilitagrave rappresenta

Una risorsa per lrsquoeacutequipe

multidisciplinare per gli

operatori socio-sanitari gli

insegnanti e per il sistema

familiare diventando un

linguaggio comune e

permettendo di condividere lo

stesso framework concettuale

Implica da parte di tutti gli

operatori maggior capacitagrave di

coinvolgimento in eacutequipe e il

saper veramente mettere il

bambino con disabilitagrave e il suo

ambiente al centro della

progettazione di cura e presa in

carico

10

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2

Permette al bambino stesso o

allrsquoadolescente di esprimere

quelle che sono le barriere

che egrave necessario eliminare

per garantire la totale

partecipazione in questo

modo il bambino stesso

partecipa alla costruzione del

suo percorso di presa in

carico

Identifica nella

PARTECIPAZIONE

lrsquoobiettivo principale di

qualunque progetto di

presa in carico

personalizzata

11

ancora meglio un ldquopensare doppiordquo

(Ianes 2009)

PDV

12

ldquoImmaginare

fantasticare

desiderare

aspirare volerehelliprdquo

(Pensiero progettuale

CALDO)

e

contemporaneamente

anche

ldquopreparare le azioni

necessarie prevedere le

fasi gestire i tempi

valutare i pro e i contro

comprendere la

fattibilitagravehelliprdquo

(Pensiero progettuale

FREDDO)

Il PDV comincia

dalla percezione di

ldquopossibilitagraverdquo

Famiglia e PDV

13

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave

Offre una base metodologica

scientificamente rigorosa

analizzando ed evidenziando

tutti i possibili ambiti ( funzioni o

strutture corporee attivitagrave

partecipazione e fattori

ambientali) per la presa in

carico del bambino

Fotografa la condizione di salute e

lrsquoambiente e descrive il

funzionamento della persona

senza perdere di vista gli

aspetti di partecipazione e i

fattori ambientali (scuola

relazioni con i pari e i familiari

tempo libero lavoro ecc)

8

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave ndash 2

Permette di lavorare sul

funzionamento della persona

(quindi sulla persona e sul suo

ambiente) a prescindere

dallrsquoinquadramento a priori in

categorie (diagnosi)

9

Permette un linguaggio comune

tra tutti gli operatori interessati e

consente di mettere al centro

del progetto la persona ed i suoi

bisogni e non i servizi

disponibili

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il

bambino con disabilitagrave rappresenta

Una risorsa per lrsquoeacutequipe

multidisciplinare per gli

operatori socio-sanitari gli

insegnanti e per il sistema

familiare diventando un

linguaggio comune e

permettendo di condividere lo

stesso framework concettuale

Implica da parte di tutti gli

operatori maggior capacitagrave di

coinvolgimento in eacutequipe e il

saper veramente mettere il

bambino con disabilitagrave e il suo

ambiente al centro della

progettazione di cura e presa in

carico

10

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2

Permette al bambino stesso o

allrsquoadolescente di esprimere

quelle che sono le barriere

che egrave necessario eliminare

per garantire la totale

partecipazione in questo

modo il bambino stesso

partecipa alla costruzione del

suo percorso di presa in

carico

Identifica nella

PARTECIPAZIONE

lrsquoobiettivo principale di

qualunque progetto di

presa in carico

personalizzata

11

ancora meglio un ldquopensare doppiordquo

(Ianes 2009)

PDV

12

ldquoImmaginare

fantasticare

desiderare

aspirare volerehelliprdquo

(Pensiero progettuale

CALDO)

e

contemporaneamente

anche

ldquopreparare le azioni

necessarie prevedere le

fasi gestire i tempi

valutare i pro e i contro

comprendere la

fattibilitagravehelliprdquo

(Pensiero progettuale

FREDDO)

Il PDV comincia

dalla percezione di

ldquopossibilitagraverdquo

Famiglia e PDV

13

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

ICF-CY per il PEI

del bambino con disabilitagrave ndash 2

Permette di lavorare sul

funzionamento della persona

(quindi sulla persona e sul suo

ambiente) a prescindere

dallrsquoinquadramento a priori in

categorie (diagnosi)

9

Permette un linguaggio comune

tra tutti gli operatori interessati e

consente di mettere al centro

del progetto la persona ed i suoi

bisogni e non i servizi

disponibili

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il

bambino con disabilitagrave rappresenta

Una risorsa per lrsquoeacutequipe

multidisciplinare per gli

operatori socio-sanitari gli

insegnanti e per il sistema

familiare diventando un

linguaggio comune e

permettendo di condividere lo

stesso framework concettuale

Implica da parte di tutti gli

operatori maggior capacitagrave di

coinvolgimento in eacutequipe e il

saper veramente mettere il

bambino con disabilitagrave e il suo

ambiente al centro della

progettazione di cura e presa in

carico

10

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2

Permette al bambino stesso o

allrsquoadolescente di esprimere

quelle che sono le barriere

che egrave necessario eliminare

per garantire la totale

partecipazione in questo

modo il bambino stesso

partecipa alla costruzione del

suo percorso di presa in

carico

Identifica nella

PARTECIPAZIONE

lrsquoobiettivo principale di

qualunque progetto di

presa in carico

personalizzata

11

ancora meglio un ldquopensare doppiordquo

(Ianes 2009)

PDV

12

ldquoImmaginare

fantasticare

desiderare

aspirare volerehelliprdquo

(Pensiero progettuale

CALDO)

e

contemporaneamente

anche

ldquopreparare le azioni

necessarie prevedere le

fasi gestire i tempi

valutare i pro e i contro

comprendere la

fattibilitagravehelliprdquo

(Pensiero progettuale

FREDDO)

Il PDV comincia

dalla percezione di

ldquopossibilitagraverdquo

Famiglia e PDV

13

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato per il

bambino con disabilitagrave rappresenta

Una risorsa per lrsquoeacutequipe

multidisciplinare per gli

operatori socio-sanitari gli

insegnanti e per il sistema

familiare diventando un

linguaggio comune e

permettendo di condividere lo

stesso framework concettuale

Implica da parte di tutti gli

operatori maggior capacitagrave di

coinvolgimento in eacutequipe e il

saper veramente mettere il

bambino con disabilitagrave e il suo

ambiente al centro della

progettazione di cura e presa in

carico

10

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2

Permette al bambino stesso o

allrsquoadolescente di esprimere

quelle che sono le barriere

che egrave necessario eliminare

per garantire la totale

partecipazione in questo

modo il bambino stesso

partecipa alla costruzione del

suo percorso di presa in

carico

Identifica nella

PARTECIPAZIONE

lrsquoobiettivo principale di

qualunque progetto di

presa in carico

personalizzata

11

ancora meglio un ldquopensare doppiordquo

(Ianes 2009)

PDV

12

ldquoImmaginare

fantasticare

desiderare

aspirare volerehelliprdquo

(Pensiero progettuale

CALDO)

e

contemporaneamente

anche

ldquopreparare le azioni

necessarie prevedere le

fasi gestire i tempi

valutare i pro e i contro

comprendere la

fattibilitagravehelliprdquo

(Pensiero progettuale

FREDDO)

Il PDV comincia

dalla percezione di

ldquopossibilitagraverdquo

Famiglia e PDV

13

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Lrsquouso di ICF-CY per il progetto personalizzato ndash 2

Permette al bambino stesso o

allrsquoadolescente di esprimere

quelle che sono le barriere

che egrave necessario eliminare

per garantire la totale

partecipazione in questo

modo il bambino stesso

partecipa alla costruzione del

suo percorso di presa in

carico

Identifica nella

PARTECIPAZIONE

lrsquoobiettivo principale di

qualunque progetto di

presa in carico

personalizzata

11

ancora meglio un ldquopensare doppiordquo

(Ianes 2009)

PDV

12

ldquoImmaginare

fantasticare

desiderare

aspirare volerehelliprdquo

(Pensiero progettuale

CALDO)

e

contemporaneamente

anche

ldquopreparare le azioni

necessarie prevedere le

fasi gestire i tempi

valutare i pro e i contro

comprendere la

fattibilitagravehelliprdquo

(Pensiero progettuale

FREDDO)

Il PDV comincia

dalla percezione di

ldquopossibilitagraverdquo

Famiglia e PDV

13

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

ancora meglio un ldquopensare doppiordquo

(Ianes 2009)

PDV

12

ldquoImmaginare

fantasticare

desiderare

aspirare volerehelliprdquo

(Pensiero progettuale

CALDO)

e

contemporaneamente

anche

ldquopreparare le azioni

necessarie prevedere le

fasi gestire i tempi

valutare i pro e i contro

comprendere la

fattibilitagravehelliprdquo

(Pensiero progettuale

FREDDO)

Il PDV comincia

dalla percezione di

ldquopossibilitagraverdquo

Famiglia e PDV

13

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Il PDV comincia

dalla percezione di

ldquopossibilitagraverdquo

Famiglia e PDV

13

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Per gli insegnanti e gli educatori guardare un porsquo piugrave in lagrave puograve essere molto piugrave facile o molto piugrave difficile

Facile

Percheacute sono emotivamente meno coinvolti e possono progettare nel futuro con meno ansia

Percheacute dovrebbero essere piugrave informati sulle reali possibilitagrave della persona adulta con disabilitagrave nei campi lavorativo sociale abitativo del tempo libero

Scuola e PDV

14

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Facile

Percheacute sanno analizzare una competenza richiesta da un particolare contesto di vita scomponendola in una serie di abilitagrave specifiche

Percheacute sanno costruire percorsi graduali di apprendimento di queste abilitagrave

Percheacute sanno realizzare modalitagrave di insegnamento ndash apprendimento orientate ai contesti reali e vissute direttamente nella quotidianitagrave

Scuola e PDV

15

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Difficile

Percheacute mentalmente imprigionati nel dover fare un programma un programma scolastico che con difficoltagrave e fatica si integra con quello della classe

Percheacute subiscono pressioni verso obiettivi piugrave tradizionalmente scolastici rispetto ad obiettivi piugrave utili nella vita (PEI miopemente scuolacentrico)

Percheacute il lavoro sul PDV ha meno certezze meno punti fermi

Percheacute qualcuno non se la sente di uscire dalla scuola e di affrontare situazioni reali

Scuola e PDV

16

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

DIVENTA FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LA

FAMIGLIA

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Dal PEI al PDV Questione cruciale

allargare il Progetto Educativo Individualizzato

in un Progetto di Vita

Utilizzando tre livelli di azione che sono

complementari e contemporanei

18

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

1 tecnico didattico formativo Il PDV deve essere visto come un ldquoorientamento di

prospettivardquo interno alle varie attivitagrave continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi delle metodologie hellip

Ersquo evidente che uno sguardo lontano lungimirante potragrave diventare molto concreto e applicato nel dettaglio quando lrsquoetagrave lo consentiragrave ma egrave un errore pensare che il PDV egrave implementabile solo con lrsquoadolescenza

Dal PEI al PDV

19

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Addirittura nella scuola dellrsquoinfanzia si puograve avere una prospettiva lungimirante

Se si utilizza come fondamento del PEI il modello concettuale dellrsquoICF valutando la situazione dellrsquoalunno con disabilitagrave nel suo complesso e proponendo obiettivi nelle varie dimensioni del modello si sa che questa articolazione varragrave anche per la vita adulta (attivitagrave partecipazione fattori contestuali)

Dal PEI al PDV

1 tecnico didattico formativo

20

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 2

Analizzare i contesti di vita

Mettere a fuoco i vari ambienti di vita che andrebbero padroneggiati dal soggetto a un certo livello (trasporti hellip) scomporre le routine decisionali-esecutive che questi livelli

di competenza specifici richiedono utilizzando metodologie di task analysis e mettendole in rapporto alle capacitagrave del soggetto e alla disponibilitagrave di eventuali fattori contestuali

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

21

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Scegliere obiettivi orientati il piugrave possibile

alla vita adulta - 3

Valutare la Qualitagrave della Vita

Esistono molti studi sulla situazione adulta della persona con disabilitagrave che possono darci utili indicazioni rispetto agli obiettivi

che rappresentano competenze ritenute fondamentali per una vita di buona qualitagrave

(competenze legate allrsquoautodeterminazione alla libera scelta al mantenimento di una buona rete di supporto sociale alla gestione consapevole della propria salute alla dimensione

identitaria e autoprogettualehellip)

1 tecnico didattico formativo

Dal PEI al PDV

22

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Ripartiamo ancora dellrsquoICF

questo modello antropologico ci ricorda continuamente che la persona e di conseguenza la sua identitagrave egrave il risultato dei vari

rapporti tra molti elementi

Pensare in modo globale sistemico e interconnesso hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

23

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Nel modello ICF troviamo lrsquoidentitagrave e il concetto di seacute allrsquointerno dei fattori contestuali personali

Da quella posizione lrsquoidentitagrave influenza positivamente o negativamente molti altri aspetti della vita e

dellrsquoapprendimento

e ne viene a sua volta influenzata

i successi i fallimenti i limiti del corpo le difficoltagrave di partecipazione gli atteggiamenti hellip

Dal PEI al PDV

2 psicologico

24

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Aiuteremo dunque una persona con disabilitagrave a sviluppare una buona identitagrave autonoma se sosterremo i suoi desideri le sue

motivazioni se la aiuteremo a credere nella sua efficacia nellrsquoefficacia delle sue azioni e se la aiuteremo a coltivare una buona autostima come prodotto primario delle sue azioni e

scelte che hanno portato risultati

Dal PEI al PDV

2 psicologico

25

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Non egrave possibile lavorare seriamente a un buon Progetto di Vita se non si dedicheragrave una particolare e constante attenzione a

queste dimensioni psicologiche nel contesto di una relazione di aiuto continuamente orientata allo sviluppo di

competenze significative

Dal PEI al PDV

2 psicologico

26

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

3 relazionale Unrsquoazione collettiva

un approccio rivolto al PDV richiede necessariamente anche un ampliamento di orizzonte rispetto agli attori di questo

processo

scuola famiglia servizi risorse relazionali informali della rete familiare risorse associative ricreative e culturali vicini di

casa negozianti barista vigili urbani hellip

Dal PEI al PDV

27

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

E piugrave si riesce ad individuarne piugrave il PDV

saragrave ampio e partecipato

1deg AZIONE

Esplorare estendere e rendere piugrave ricca e consapevole la rete di rapporti e opportunitagrave di relazione e di aiuto in

cui egrave inserito il soggetto

Dal PEI al PDV

3 relazionale

28

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Una cipolla con un nucleo forte

(il soggetto e la sua famiglia)

e una scorza altrettanto forte

(servizi e scuola)

In mezzo negli strati che dovrebbero essere spontanei informali e quasi si trova poco

Qui si dovrebbe rimpolpare conquistando nuovi territori nuovi attori nuovi luoghi nuove situazioni

Dal PEI al PDV

3 relazionale

29

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

I ruoli vanno cercati e costruiti con una paziente opera di mediazione sia quelli lavorativi che quelli di gestione del

tempo libero o di altre situazioni comunitarie

2deg AZIONE

Creare i collegamenti le alleanze le sinergie gli accordi le comunicazioni le mediazioni i patti lo sviluppo di

una visione il piugrave possibile comune

Dal PEI al PDV

3 relazionale

30

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31

Costruire un Progetto di vita in Comune

le alleanze produttive sono lrsquoesito di atteggiamenti di empowerment dellrsquoaltro come partner affidabile

un riconoscimento e una valorizzazione delle sue risorse e il miglioramento delle sue capacitagrave di azione

Dal PEI al PDV

3 relazionale

31