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1 Organo d’informazione interna dell’Unione Pensionati Gruppo UniCredit Sicilia Orientale e Calabria Sede: Corso Sicilia, 8 – 95131 – Catania – telef.0959521977 Redattori: Ninì Renzo Pappa, Pasquale Alessandro, Antonino Magrì, Michele Pitrone Periodico redatto stampato e distribuito in proprio, gratuitamente ed esclusivamente, al personale in quiescenza Anno IV° Num. 1 Gennaio 2016 Buon Anno Cari amici, abbiamo appena concluso un'altro anno con l'immancabile bilancio dei fatti accaduti sia nel mondo in cui viviamo, ma ancor più nella società in cui siamo inseriti ed in fine nella nostra famiglia e ci troviamo già impegnati ad affrontare un nuovo anno pieno di aspettative e di incertezze. Auguro a tutti di realizzare quanto desiderato sia per se che per i propri cari, augurandoci in particolare serenità e salute. Nel ricordarvi sempre che il principale scopo della nostra associazione è quello di tutelare i nostri comuni interessi previdenziali e pensionistici, vi invito a partecipare attivamente alle iniziative di questo Gruppo. Vi invito infine a leggere con attenzione l'organo ufficiale "La Quercia Nuova" per una puntuale informativa sulle attività dell'Unione. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° P E N S I O N I Facendo seguito a quanto già comunicato nel numero di settembre, circa la vicenda del blocco della perequazione delle pensioni, con il blocco delle rivalutazioni per gli anni 2012 e 2013, vi segnalo che coloro i quali hanno ottenuto un parziale e modesto rimborso lo scorso agosto, riceveranno una nuova mini rivalutazione erogata mensilmente, mentre nulla è previsto per coloro che nel 2011 o nel 2012 superavano le sei volte il trattamento minimo INPS. Il Presidente

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Organo d’informazione interna dell’Unione Pensionati Gruppo UniCredit

Sicilia Orientale e Calabria

Sede: Corso Sicilia, 8 – 95131 – Catania – telef.0959521977 Redattori: Ninì Renzo Pappa, Pasquale Alessandro, Antonino Magrì, Michele Pitrone

Periodico redatto stampato e distribuito in proprio, gratuitamente ed esclusivamente, al personale in quiescenza

Anno IV°

Num. 1

Gennaio 2016

Buon Anno

Cari amici,

abbiamo appena concluso un'altro anno con l'immancabile bilancio dei fatti accaduti sia nel mondo

in cui viviamo, ma ancor più nella società in cui siamo inseriti ed in fine nella nostra famiglia e ci

troviamo già impegnati ad affrontare un nuovo anno pieno di aspettative e di incertezze.

Auguro a tutti di realizzare quanto desiderato sia per se che per i propri cari, augurandoci in

particolare serenità e salute.

Nel ricordarvi sempre che il principale scopo della nostra associazione è quello di tutelare i nostri

comuni interessi previdenziali e pensionistici, vi invito a partecipare attivamente alle iniziative di

questo Gruppo.

Vi invito infine a leggere con attenzione l'organo ufficiale "La Quercia Nuova" per una puntuale

informativa sulle attività dell'Unione.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

P E N S I O N I

Facendo seguito a quanto già comunicato nel numero di settembre, circa la vicenda del blocco della

perequazione delle pensioni, con il blocco delle rivalutazioni per gli anni 2012 e 2013, vi segnalo

che coloro i quali hanno ottenuto un parziale e modesto rimborso lo scorso agosto, riceveranno una

nuova mini rivalutazione erogata mensilmente, mentre nulla è previsto per coloro che nel 2011 o nel

2012 superavano le sei volte il trattamento minimo INPS.

Il Presidente

Anno IV°

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Gennaio 2016

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E’ fuor di dubbio che essere stati per circa 40 anni della nostra vita dipendenti del Credito Italiano

(per molti di noi non esiste altra definizione) ci ha indelebilmente segnati e nello stesso tempo ci ha

dotati di un forte senso di appartenenza. Infatti non si potrebbe spiegare diversamente quanto qui di

seguito vi racconterò.

Parlando del più e del meno due nostri colleghi (Adelina Rossello e Gianni Fontanarosa) hanno

scoperto che a Giarre (CT) esistevano dei locali su cui compariva ancora la vecchia insegna

”Credito Italiano”. Poiché ai nostri due non manca certo lo spirito di intraprendenza hanno deciso di

organizzare ivi una visita “commemorativa”. Ipso facto lanciavano l’invito in una “chat” a nostro

uso e consumo e di li a breve una comitiva di circa 25 persone si ritrovava davanti al locale di cui

sopra.

Vi potete immaginare la scena che si presentava ai passanti che si trovavano a transitare in quel

momento per il corso principale di Giarre: degli uomini e delle donne di una certa età che, tra lazzi

e schiamazzi, giravano filmini con i cellulari e si immortalavano a vicenda nelle foto davanti ad un

locale (ovviamente chiuso) dove troneggiava l’insegna di una vecchia banca. Qualcuno, più curioso,

si fermava per chiedere se si trattava di qualche trovata pubblicitaria di cui non era a conoscenza

mentre qualcun altro chiedeva se per caso non si trovasse sul set di qualche televisione locale.

Passata l’euforia la collega Lidia D’Amico, sempre instancabile organizzatrice di eventi, informava

tutti i presenti che aveva prenotato un localino per concludere degnamente la serata. A questo punto

ci si spostava nel ridente paesino di Trecastagni ( spero che non me ne vorrete per questo leggero

moto di orgoglio !) dove in un noto locale abbiamo gustato una cena a base di funghi accompagnata

con un delicato vino rosso novello.

Ma alle ore 22,30, complice il clima invitante di una calma serata novembrina, per l’allegra brigata

dei “giovani leoni” non poteva certamente finire così. Poiché accanto al ristorante si trova un

cinema dove guarda caso stava per iniziare l’ultimo spettacolo, con uno degli ultimi film

pubblicizzati, la cosa più logica è stata quella di entrare e con uno sconto sul biglietto d’ingresso (25

persone a quell’ora di un giorno feriale!!!) abbiamo visto la pellicola. Dopo di che, insonnoliti e

felici, abbiamo ripreso le auto e siamo ritornati alle nostre case.

DOLCI RICORDI di Nino Magrì

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L’ANGOLO DEL RELAX E DEL BUON UMORE

COSI’ TANTO PER RIDERE

Il dentista : bene,

per oggi basta così.

Venga fra una

settimana per

l’estrazione.

Il paziente : Perché,

cosa si sorteggia ?

Ascoltata su un

autobus che percorre

una strada dissestata.

Dice un tizio ad un

amico: se sarei

sindaco sistemerei

tutte le buche nelle

strade.

E l’amico : fossi.

Ed il primo : si, pure

i fossi

Carabbbbbinieri

Un medico spiega

alla sua segretaria

con disteso a terra

il corpo di un

carabiniere : gli ho

detto di trattenere

il respiro, poi è

squillato il

telefono e mi sono

allontanato……….

HANNO DETTO

Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere

da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.

Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di

caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è

accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con

calma.

Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che, nonostante

la loro età anagrafica, non sono cresciute.

Ormai non ho tempo di trattare con la mediocrità. Non voglio

esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.

Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli

invidiosi che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi

dei loro posti, talenti e risultati.

Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un

incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena

dei titoli. Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli. Voglio

l’essenza, la mia anima ha fretta….Senza troppe caramelle nella

confezione…Voglio vivere accanto a della gente umana, molto

umana, che sappia sorridere dei propri errori. Che non si gonfi di

vittorie. Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo. Che non

sfugga alle proprie responsabilità. Che difenda la dignità umana e che

desideri soltanto essere dalla parte della verità e dell’onestà.

L’essenziale è ciò che fa si che la vita valga la pena di essere vissuta.

Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle

persone…Gente alla quale i duri colpi della vita hanno insegnato a

crescere con sottili tocchi nell’anima. Si….ho fretta….di vivere con

intensità,che solo la maturità mi può dare. Pretendo di non sprecare

nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono..Sono sicuro che

saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.

Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei

cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un

modo o nell’altro ci arriverai….

Mario Andrade, poeta, romanziere,saggista e musicologo brasiliano

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Alessi Mario(20) Andronico Maria(17) Arezio Clara(8) Barbagallo Giuseppe (4) Capilli Gaetano

(12) Fontanarosa Giovanni (29) Gatto Antonino (14) Ingallina Filippo (10) Laganà Grazia (31)

Mafrica Salvatore (2) Noto Giovanni (27) Orefice Salvatore (8) Pappalardo Giacomo (25)

Pignataro Pietro (8) Romeo Luciano (5) Salluzzo Salvatore (25) Stante Paolo ( 15)

buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno

buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno

NOTIZIE IN PILLOLE

Quì Messina A seguito nostra richiesta abbiamo

avuto notizia che la stagione

relativa ai Concerti dell’Ateneo

Messinese è stata regolarmente

programmata ma bisogna vedere se

verrà approvata dal Consiglio di

Amministrazione che si riunirà

entro la fine diicembre u.sc.

Comunque seguiamo e saremo ad

informare i soci appena in grado per telefono o a mezzo

posta elettronica.

********************************************

Il Comune di Salemi (Trapani) dal novembre 2015 è

entrato a far parte del prestigioso Club “I Borghi più

belli d’Italia”. Ancora la pagina sul sito non è

disponibile ma lo sarà quanto prima.

Giacomo Pappalardo ci formula gli

auguri con questa poesia.

AUGURI

“ Auguro al mondo gente migliore,

al cielo l’assenza di nubi,

ai monti i fiori e la neve,

all’acqua la limpidezza,

alla luna che l’uomo non vada,

al mare pesci a colori,

ai fiumi un corso sereno,

alle genti del mondo un sorriso,

alle strade i pedoni,

agli animali l’affetto,

agli afflitti un regalo,

ai defunti una rosa,

agli oppressi un giusto domani,

a chi non ha niente ogni cosa,

a chi è felice che duri,

agli infelici che passi,

ai drogati la forza,

al ladro che rubi a se stesso

una volta soltanto,

a te non auguro niente

perché certamente

sei compreso tra quelli

che più sopra ho citato. “

23 dicembre 1983

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Nuova domanda di rimborso on line (per chi non ha avuto occasione di consultare il sito )

Uni.C.A. informa . “Comunichiamo a tutti gli associati che dal 6.11.2015 per l’inserimento delle richieste

di rimborso on line di prestazioni sanitari effettuate in regime rimborsuale (vedi punto 3.3. della Guida

all’assistito Dirette Indirette) è stata rilasciata una nuova funzionalità che ha lo scopo di rendere più

agevole la compilazione della romanda di rimborso da parte dell’utente. In allegato il documento che

illustra le fasi di compilazione della nuova domanda di rimborso on line”“.

Vogliate consultare il sito: noterete che effettivamente la procedura è notevolmente semplificata.

./. Con sua lettera PENS - Nov 2015, pervenuta agli iscritti nella terza decade di dicembre, Uni.C.A informa

che all’interno del sito internet a fianco dell’ “Area Pubblica” è presente una “Area Riservata” che, tramite

un sistema di identificazione, consente l’accesso ai dati personali (Polizze Sanitarie e Familiari).

Vogliate pertanto leggere attentamente l’informativa considerato che dal prossimo anno sarà consentito di

attivare il Piano Sanitario 2016-2017 in anticipo telematicamente “rispetto alle consuete modalità mezzo

posta che verranno attivate solo al termine della fase di adesione on-line”.

In relazione a quanto sopra Uni.C.A. invita perciò gli interessati “sin da ora ad effettuare il LOGIN all’area

riservata procedendo alla registrazione”.

Motivo di grande soddisfazione e orgoglio

Un nostro socio ha ritenuto formulare tramite face book gli auguri di Buon Compleanno ad un ex

dirigente (anch’egli di una certa età) di un cliente importante di tanti anni fa. La sua risposta ha

riempito di soddisfazione il collega sia per gli apprezzamenti personali sia per quelli sul Credito

Italiano.

Testo messaggio di auguri Caro sig……………, da quando siamo amici "facebookiani" è la prima volta che Le scrivo. Lo faccio per augurarLe un OTTIMO COMPLEANNO. Lei mi riporta indietro nel tempo, ad un periodo che definisco "eroico" sotto il profilo professionale (erano i tempi del Credito Italiano). La ricordo sempre con profonda stima. Cordialmente. Risposta Carissimo Amico, Lei non mi ha fatto solo gli auguri, ma anche un regalo. Anch'io ricordo quei tempi e trovo semplicemente perfetta la sua definizione di "eroico" per descrivere un periodo così tanto connotato dalla voglia di fare, dalla grinta, dall'entusiasmo, ... Lei sa bene che il Credito Italiano di Messina di quegli anni era una squadra da champions ... e Lei ne era un corposo, significativo componente, Grazie per gli auguri ed un caro abbraccio.

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Dell’inefficienza burocratica in Italia se n’è sempre parlato, se ne parla e se ne

continuerà senz’altro a parlare in futuro. Il termine “cancrena” può sembrare

esagerato ma non lo è affatto. Perché nel Bel Paese la maggior parte delle

iniziative di qualsiasi genere volte anche al miglioramento economico- civile-

sociale vengono quasi sempre o bocciate o realizzate dopo lungaggini

interminabili.

E’ vero che spesso la casse dello Stato o , nel caso che andiamo ad esporre , della

Regione non permettono di realizzare opere che pure avrebbero un ritorno in termini economici anche rilevanti, ma

è anche vero che questa maledetta “palla di piombo al piede” osta al raggiungimento di traguardi che-

specialmente in molte nostre zone affette da asfissia economica - potrebbero giocare un ruolo importante.

Emblematica la situazione paradossale (e la stampa , anche quella nazionale, ne ha dato ampio risalto) che riguarda

il Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa.

Questi i fatti (per chi non li conoscesse ): la Cantina Settesoli di Menfi, in provincia di Agrigento ( una delle

realtà più importanti del settore in Italia che da cinquant’anni unisce più di 2.000 viticoltori della zona) , si era

offerta per il restauro del predetto sito, il più vasto d’Europa ed una delle testimonianze storiche più importanti del

Mediterraneo. Premettiamo che le aziende che ricorrono a questo tipo di operazione lo fanno soprattutto per

proprio tornaconto ( motivi fiscali e pubblicitari ) e ciò è estremamente giusto in quanto un privato deve guardare

alla propria strategia purché non contrasti con gli interessi della collettività: e questo non riguarda il nostro caso.

E allora circa quattordici mesi fa la Settesoli ha tentato di avviare un progetto di sponsorizzazione a favore del

Parco ma l’iniziativa, come precisa l’autorevole Corriere della Sera, non ha mai visto la luce.

Il motivo ? Perché “ i beni culturali in Sicilia sono appannaggio della Regione” e manca un regolamento sulle

. sponsorizzazioni che dovrebbe essere emanato. Quando non si sa!!!!!!

L’idea della Settesoli era , ed è, quello di versare 50.000 euro al Parco Archeologico e alle Cave di Cusa da

investire in restauri proponendosi come “capofila” per una operazione di “fund raising” per raccogliere altri

500.000 di Euro.

Tutti d’accordo dal Direttore del Parco al Comitato Scientifico dell’Ente, dal Sindaco di Castelvetrano sino

all’Assessorato ai BB.CC.AA della Regione.

Precisa il Direttore generale della Settesoli “durante gli innumerevoli incontri l’atmosfera era stupenda e

collaborativa, il progetto veniva considerato pilota e non c’erano interessi contrapposti, però c’era sempre un

ostacolo: una norma o la sua assenza, un regolamento da promulgare o una procedura da mettere a punto che di

fatto impedivano di procedere”.

E’ trascorso tanto tempo ma non se n’è fatto nulla e la Settesoli , dopo aver deciso di rendere pubblico l’accaduto,

probabilmente rinuncerà di dare seguito all’iniziativa.

L’auspicio è quello che si possa trovare una soluzione sulla falsariga di quanto realizzato , dopo un iter anch’esso

travagliato, per il restauro del Colosseo sponsorizzato dalla Tod’s (gruppo Della Valle).

Comunque seguiamo con interesse la questione e speriamo di tornare sull’argomento con notizie positive sperando

di essere smentiti.

a cura di ninì renzo pappa

LA BUROCRAZIA IN ITALIA. “UNA CANCRENA” INESTIRPABILE

UN ESEMPIO EMBLEMATICO: IL CASO SELINUNTE

Anno IV°

Num. 1

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I molteplici miti e leggende della Sicilia, nel corso dei secoli, hanno influenzato la cultura e le

tradizioni dell’isola. Mi soffermerò su Aretusa e Dafni.

Aretusa era una delle

ninfe che stavano

nell’Acaia. Era

ritenuta bella,

sebbene non avesse

mai aspirato ad avere

la fama d’essere

bella, anzi arrossiva

delle sue doti fisiche

e se piaceva, se ne faceva una colpa. Un

giorno mentre tornava dalla foresta di

Stanfalo, si fermò sulla riva di un fiume,

desiderosa di farsi un bagno. Si spogliò e

appese i veli ad un ramo di un salice.

Mentre guizzava fra l’acqua, sentì venire

dai gorghi uno strano bisbiglio ed atterrita,

risalì sulla sponda opposta. Era Alfeo, il

fiume in cui Aretusa si stava rinfrescando.

Impaurita si mise a correre nuda. Alfeo

prese sembianze umane e la seguì. Dopo

tanto correre Aretusa non ce la fece più,

così chiese aiuto alla dea Diana, la quale

commossa, l’aiutò coprendola con una

nube. Alfeo non si diede per vinto e girava

attorno alla nube sperando di vederla.

Aretusa impaurita e scossa, iniziò a sudare

tanto che il suo corpo grondava di gocce

ed ogni volta che spostava il piede si

formava una pozza d’acqua, così che in

poco tempo Aretusa si trasformò in acqua.

Alfeo la riconobbe nell’acqua e lasciato

l’aspetto umano, tornò ad essere quello

che era, cioè una corrente, per mescolarsi

a lei. La dea, fece uno squarcio nel terreno

e Aretusa, sprofondando in buie caverne,

giunse fino ad Ortigia, dove riemerse in

Dafni era un pastore

figlio di Ermes e

della ninfa Dafnide e

si sposò con la ninfa

Echemeneide, figlia

di Giunone. Con i

suoi canti faceva

sospirare tante

fanciulle che rifiutava rimanendo fedele

alla moglie. Un giorno re Zeno invitò

Dafni ad una festa. Ancora una volta

Dafni fece fremere i cuori dei suoi

ascoltatori e persino della regina Climene,

che se ne innamorò e tentò in tutti i modi

quella sera di conquistarlo, ma egli rifiutò

decisamente. La regina però continuò a

desiderarlo sempre più e un giorno

organizzò una nuova festa approfittando

dell’assenza del marito. Fece preparare

molto vino con l’aggiunta di foglie di

alloro, creando un forte afrodisiaco che

fece bere a Dafni che così cedette alla

regina. La suocera di Dafni, Giunone,

piena d’ira, lo punì e lo fece accecare.

Dafni cominciò a vagare per monti e valli

cantando il suo dolore, fino a quando si

buttò da un monte. Gli dei lo

trasformarono in una rupe che si trova nei

pressi di Cefalù, dove il rumore delle onde

sembra lamento del mare ed è meta di

tante rondini che, con il loro cinguettio,

cantano la morte del poeta.

Pasquale Alessandro

superficie e dove ancora oggi la si

può ammirare circondata da papiri, palme

ed altre piante.

MITI E LEGGENDE DELLA SICILIA

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Certamente porre una domanda del genere, tra di noi, potrebbe indurre qualcuno al sorriso. Infatti

probabilmente il primo pensiero sarebbe: ma

come……. non siamo noi già vecchi ????

Eppure qualcun altro sicuramente penserà: questa è

una domanda che non mi riguarda in quanto io non mi

sento vecchio……oppure altra battuta, trita e ritrita,

potrebbe essere: il sentirsi vecchi forse riguarderà il

mio corpo ma non il mio spirito.

Io in questa sede cercherò di trattare l’argomento con

un po’ di umorismo (spero) e perché no con una certa

dose di ironia.

Allora possiamo affermare che si diventa vecchi:

quando il volume dell’autoradio della macchina disturba troppo;

quando si comincia un discorso con la frase: mi ricordo ………. oppure: ai miei tempi…….;

quando il costo per le candeline supera quello per la torta;

quando ti trovi in discoteca e ti danno del lei;

quando sull’autobus qualcuno si alza (!) per cederti il posto;

quando senti dire che il giocatore che un tempo ti entusiasmava tanto è passato a miglior vita;

quando vai a fare a fare due passi e ti ritrovi davanti alla farmacia;

quando affermi con sussiego: io questo ragazzo l’ho visto crescere !!;

quando litighi con fiero cipiglio con il conduttore del telegiornale;

quando costringi il vicino di casa a seguire il tuo programma televisivo preferito e (per i maschietti)

quando vai a “lavarti le mani” e ti ritrovi con le scarpe bagnate!!!!!!!!!!!

A parte gli scherzi probabilmente si diventa vecchi quando viene meno la voglia di conoscere,

quando si ritiene che non vale la pena apprendere cose nuove (per esempio il computer!!), quando

viene la sera e subentra la malinconia ed infine quando si comincia a strappare le carte tanto

gelosamente custodite (e ci si accorge che, da tempo, ormai non servivano a niente) e quando si

comincia con una certa insistenza a fare il bilancio della propria vita.

Ovviamente non era mia intenzione con la predetta chiusura di questo articolo rattristarvi troppo e

quindi mi pregio informarvi che è sempre valido il proverbio “finché c’è vita c’è speranza”.

A questo punto non mi resta che invitarvi calorosamente a vivere con grande intensità tutti i giorni

di questa fase della nostra vita pensando che ancora abbiamo la nostra pensione e che dobbiamo

godere dei frutti che con grande generosità ci vengono elargiti.

OSSERVATORIO MONTANO : QUANDO E’ CHE SI DIVENTA VECCHI di Nino Magrì

Anno IV°

Num. 1

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Come consuetudine, anche quest’anno,

abbiamo provveduto a consegnare a tutti i

soci il nostro “pensiero” natalizio non

mancando di “omaggiare” anche quelli che

vivono lontano da Catania. Infatti il 16

dicembre u.sc., presso i nostri locali,

abbiamo ricreato un’atmosfera festaiola che

man mano che arrivavano gli invitati si

scaldava sempre più tra baci ed abbracci.

Al solito, l’amico Osvaldo Vivirito seduto

al piano allietava la riunione con alcuni

pezzi di chiara natura natalizia e quando,

per motivi personali, ha abbandonato la sala

veniva degnamente sostituito da Salvo

Roccella che invece ci deliziava con alcune

canzoni tratte dal repertorio degli

indimenticati Beatles.

Non potete immaginare gli applausi

scrosciati all’indirizzo dei colleghi Malvina

Zaborra e Carmelo Di Stefano quando si

sono impegnati in un appassionato tango a

base di passi strascinati e repentine piroette.

Infine dopo aver assaggiato una fetta di panettone e brindato insieme auspicando per noi tutti un

lieto trascorrere di queste prossime Festività siamo ritornati alle nostre quotidianità.

Probabilmente le brutte notizie che hanno funestato questi ultimi tempi hanno spinto quasi tutti a

cercare di ritrovare un certo spirito natalizio tant’è che altrettante riunioni sono state organizzate in

altri centri (a Messina tramite Ninì Pappa, ad Acireale tramite Filippo Leotta e a Siracusa tramite

Salvo Bonanno).

Nino Magrì

Il 18 dicembre si è svolto anche a Messina (nei locali del CRAL) l’incontro tra i soci per la

consegna degli omaggi di fine anno. Tra un goccino di spumante, una fetta di panettone e qualche

cioccolatino si è avuta anche la possibilità di scambiare qualche idea sull’attività della nostra

Unione.

Ci ha fatto piacere una più consistente partecipazione , rispetto agli altri anni, dei soci anche se sono

venuti alla……spicciolata: qualcuno addirittura “fuori tempo massimo”.

Purtroppo, per una serie di motivi, non è stato possibile scattare alcuna foto. Tra l’altro abbiamo

sentito la mancanza di Giupa Di Bella, assente……giustificato, che lo scorso anno ci ha allietato

eseguendo della buona musica alla tastiera.

n.r.pappa

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L’ANGOLOL’ANGOLOL’ANGOLOL’ANGOLO del tempo che fu

Gli antichi mestieri: l’arrotino (u ‘mmola forbici e

cuteddi)

…..ed i coltelli venivano affilati così bene che la

preoccupazione della nostre mamme era sempre quella di

prestare la massima attenzione a non tagliarci.

………….e delle perle del nostro territorio

Miami Beach (Florida - USA) ? Nossignori ! Questo è “ il più bel chilometro d’Italia” (secondo Gabriele

D’Annunzio, forse, perché non risulta che il “vate” sia stato in questa zona). A prescindere, chi lo ha definito

così non ha avuto tutti i torti . Sito che definire “meravigliosamente stupendo” è riduttivo: con lo Stretto di

Messina , dove il mare se “ci tuffi una mano gocciola d’azzurro” ( Giovanni Pascoli ), con la dirimpettaia

Città del Peloro con i suoi Colli e la vista di Sua Altezza l’ETNA offre uno degli spettacoli più affascinanti

al mondo: lo avrete già capito, si tratta del Lungomare di Reggio Calabria.

A proposito di D’Annunzio, la definizione sopra riportata pare l’abbia detta invece Nando Martellini

commentando l’arrivo della tappa del Giro d’Italia del 1957 , forse ascoltata da qualche tifoso in delirio per

l’eccezionalità dell’avvenimento .