L'UNIONE GEN 16 - unipens.orgUNIONE GEN 16.pdf · caramelle e le prime le ha mangiate velocemente,...
Transcript of L'UNIONE GEN 16 - unipens.orgUNIONE GEN 16.pdf · caramelle e le prime le ha mangiate velocemente,...
1
Organo d’informazione interna dell’Unione Pensionati Gruppo UniCredit
Sicilia Orientale e Calabria
Sede: Corso Sicilia, 8 – 95131 – Catania – telef.0959521977 Redattori: Ninì Renzo Pappa, Pasquale Alessandro, Antonino Magrì, Michele Pitrone
Periodico redatto stampato e distribuito in proprio, gratuitamente ed esclusivamente, al personale in quiescenza
Anno IV°
Num. 1
Gennaio 2016
Buon Anno
Cari amici,
abbiamo appena concluso un'altro anno con l'immancabile bilancio dei fatti accaduti sia nel mondo
in cui viviamo, ma ancor più nella società in cui siamo inseriti ed in fine nella nostra famiglia e ci
troviamo già impegnati ad affrontare un nuovo anno pieno di aspettative e di incertezze.
Auguro a tutti di realizzare quanto desiderato sia per se che per i propri cari, augurandoci in
particolare serenità e salute.
Nel ricordarvi sempre che il principale scopo della nostra associazione è quello di tutelare i nostri
comuni interessi previdenziali e pensionistici, vi invito a partecipare attivamente alle iniziative di
questo Gruppo.
Vi invito infine a leggere con attenzione l'organo ufficiale "La Quercia Nuova" per una puntuale
informativa sulle attività dell'Unione.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
P E N S I O N I
Facendo seguito a quanto già comunicato nel numero di settembre, circa la vicenda del blocco della
perequazione delle pensioni, con il blocco delle rivalutazioni per gli anni 2012 e 2013, vi segnalo
che coloro i quali hanno ottenuto un parziale e modesto rimborso lo scorso agosto, riceveranno una
nuova mini rivalutazione erogata mensilmente, mentre nulla è previsto per coloro che nel 2011 o nel
2012 superavano le sei volte il trattamento minimo INPS.
Il Presidente
Anno IV°
Num. 1
Gennaio 2016
2
E’ fuor di dubbio che essere stati per circa 40 anni della nostra vita dipendenti del Credito Italiano
(per molti di noi non esiste altra definizione) ci ha indelebilmente segnati e nello stesso tempo ci ha
dotati di un forte senso di appartenenza. Infatti non si potrebbe spiegare diversamente quanto qui di
seguito vi racconterò.
Parlando del più e del meno due nostri colleghi (Adelina Rossello e Gianni Fontanarosa) hanno
scoperto che a Giarre (CT) esistevano dei locali su cui compariva ancora la vecchia insegna
”Credito Italiano”. Poiché ai nostri due non manca certo lo spirito di intraprendenza hanno deciso di
organizzare ivi una visita “commemorativa”. Ipso facto lanciavano l’invito in una “chat” a nostro
uso e consumo e di li a breve una comitiva di circa 25 persone si ritrovava davanti al locale di cui
sopra.
Vi potete immaginare la scena che si presentava ai passanti che si trovavano a transitare in quel
momento per il corso principale di Giarre: degli uomini e delle donne di una certa età che, tra lazzi
e schiamazzi, giravano filmini con i cellulari e si immortalavano a vicenda nelle foto davanti ad un
locale (ovviamente chiuso) dove troneggiava l’insegna di una vecchia banca. Qualcuno, più curioso,
si fermava per chiedere se si trattava di qualche trovata pubblicitaria di cui non era a conoscenza
mentre qualcun altro chiedeva se per caso non si trovasse sul set di qualche televisione locale.
Passata l’euforia la collega Lidia D’Amico, sempre instancabile organizzatrice di eventi, informava
tutti i presenti che aveva prenotato un localino per concludere degnamente la serata. A questo punto
ci si spostava nel ridente paesino di Trecastagni ( spero che non me ne vorrete per questo leggero
moto di orgoglio !) dove in un noto locale abbiamo gustato una cena a base di funghi accompagnata
con un delicato vino rosso novello.
Ma alle ore 22,30, complice il clima invitante di una calma serata novembrina, per l’allegra brigata
dei “giovani leoni” non poteva certamente finire così. Poiché accanto al ristorante si trova un
cinema dove guarda caso stava per iniziare l’ultimo spettacolo, con uno degli ultimi film
pubblicizzati, la cosa più logica è stata quella di entrare e con uno sconto sul biglietto d’ingresso (25
persone a quell’ora di un giorno feriale!!!) abbiamo visto la pellicola. Dopo di che, insonnoliti e
felici, abbiamo ripreso le auto e siamo ritornati alle nostre case.
DOLCI RICORDI di Nino Magrì
Anno IV°
Num. 1
Gennaio 2016
3
L’ANGOLO DEL RELAX E DEL BUON UMORE
COSI’ TANTO PER RIDERE
Il dentista : bene,
per oggi basta così.
Venga fra una
settimana per
l’estrazione.
Il paziente : Perché,
cosa si sorteggia ?
Ascoltata su un
autobus che percorre
una strada dissestata.
Dice un tizio ad un
amico: se sarei
sindaco sistemerei
tutte le buche nelle
strade.
E l’amico : fossi.
Ed il primo : si, pure
i fossi
Carabbbbbinieri
Un medico spiega
alla sua segretaria
con disteso a terra
il corpo di un
carabiniere : gli ho
detto di trattenere
il respiro, poi è
squillato il
telefono e mi sono
allontanato……….
HANNO DETTO
Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere
da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.
Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di
caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è
accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con
calma.
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che, nonostante
la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo di trattare con la mediocrità. Non voglio
esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli
invidiosi che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi
dei loro posti, talenti e risultati.
Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un
incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena
dei titoli. Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli. Voglio
l’essenza, la mia anima ha fretta….Senza troppe caramelle nella
confezione…Voglio vivere accanto a della gente umana, molto
umana, che sappia sorridere dei propri errori. Che non si gonfi di
vittorie. Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo. Che non
sfugga alle proprie responsabilità. Che difenda la dignità umana e che
desideri soltanto essere dalla parte della verità e dell’onestà.
L’essenziale è ciò che fa si che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle
persone…Gente alla quale i duri colpi della vita hanno insegnato a
crescere con sottili tocchi nell’anima. Si….ho fretta….di vivere con
intensità,che solo la maturità mi può dare. Pretendo di non sprecare
nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono..Sono sicuro che
saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei
cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un
modo o nell’altro ci arriverai….
Mario Andrade, poeta, romanziere,saggista e musicologo brasiliano
Anno IV°
Num. 1
Gennaio 2016
4
Alessi Mario(20) Andronico Maria(17) Arezio Clara(8) Barbagallo Giuseppe (4) Capilli Gaetano
(12) Fontanarosa Giovanni (29) Gatto Antonino (14) Ingallina Filippo (10) Laganà Grazia (31)
Mafrica Salvatore (2) Noto Giovanni (27) Orefice Salvatore (8) Pappalardo Giacomo (25)
Pignataro Pietro (8) Romeo Luciano (5) Salluzzo Salvatore (25) Stante Paolo ( 15)
buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno
buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno buon compleanno
NOTIZIE IN PILLOLE
Quì Messina A seguito nostra richiesta abbiamo
avuto notizia che la stagione
relativa ai Concerti dell’Ateneo
Messinese è stata regolarmente
programmata ma bisogna vedere se
verrà approvata dal Consiglio di
Amministrazione che si riunirà
entro la fine diicembre u.sc.
Comunque seguiamo e saremo ad
informare i soci appena in grado per telefono o a mezzo
posta elettronica.
********************************************
Il Comune di Salemi (Trapani) dal novembre 2015 è
entrato a far parte del prestigioso Club “I Borghi più
belli d’Italia”. Ancora la pagina sul sito non è
disponibile ma lo sarà quanto prima.
Giacomo Pappalardo ci formula gli
auguri con questa poesia.
AUGURI
“ Auguro al mondo gente migliore,
al cielo l’assenza di nubi,
ai monti i fiori e la neve,
all’acqua la limpidezza,
alla luna che l’uomo non vada,
al mare pesci a colori,
ai fiumi un corso sereno,
alle genti del mondo un sorriso,
alle strade i pedoni,
agli animali l’affetto,
agli afflitti un regalo,
ai defunti una rosa,
agli oppressi un giusto domani,
a chi non ha niente ogni cosa,
a chi è felice che duri,
agli infelici che passi,
ai drogati la forza,
al ladro che rubi a se stesso
una volta soltanto,
a te non auguro niente
perché certamente
sei compreso tra quelli
che più sopra ho citato. “
23 dicembre 1983
Anno IV°
Num. 1
Gennaio 2016
5
********************************************************************************
Nuova domanda di rimborso on line (per chi non ha avuto occasione di consultare il sito )
Uni.C.A. informa . “Comunichiamo a tutti gli associati che dal 6.11.2015 per l’inserimento delle richieste
di rimborso on line di prestazioni sanitari effettuate in regime rimborsuale (vedi punto 3.3. della Guida
all’assistito Dirette Indirette) è stata rilasciata una nuova funzionalità che ha lo scopo di rendere più
agevole la compilazione della romanda di rimborso da parte dell’utente. In allegato il documento che
illustra le fasi di compilazione della nuova domanda di rimborso on line”“.
Vogliate consultare il sito: noterete che effettivamente la procedura è notevolmente semplificata.
./. Con sua lettera PENS - Nov 2015, pervenuta agli iscritti nella terza decade di dicembre, Uni.C.A informa
che all’interno del sito internet a fianco dell’ “Area Pubblica” è presente una “Area Riservata” che, tramite
un sistema di identificazione, consente l’accesso ai dati personali (Polizze Sanitarie e Familiari).
Vogliate pertanto leggere attentamente l’informativa considerato che dal prossimo anno sarà consentito di
attivare il Piano Sanitario 2016-2017 in anticipo telematicamente “rispetto alle consuete modalità mezzo
posta che verranno attivate solo al termine della fase di adesione on-line”.
In relazione a quanto sopra Uni.C.A. invita perciò gli interessati “sin da ora ad effettuare il LOGIN all’area
riservata procedendo alla registrazione”.
Motivo di grande soddisfazione e orgoglio
Un nostro socio ha ritenuto formulare tramite face book gli auguri di Buon Compleanno ad un ex
dirigente (anch’egli di una certa età) di un cliente importante di tanti anni fa. La sua risposta ha
riempito di soddisfazione il collega sia per gli apprezzamenti personali sia per quelli sul Credito
Italiano.
Testo messaggio di auguri Caro sig……………, da quando siamo amici "facebookiani" è la prima volta che Le scrivo. Lo faccio per augurarLe un OTTIMO COMPLEANNO. Lei mi riporta indietro nel tempo, ad un periodo che definisco "eroico" sotto il profilo professionale (erano i tempi del Credito Italiano). La ricordo sempre con profonda stima. Cordialmente. Risposta Carissimo Amico, Lei non mi ha fatto solo gli auguri, ma anche un regalo. Anch'io ricordo quei tempi e trovo semplicemente perfetta la sua definizione di "eroico" per descrivere un periodo così tanto connotato dalla voglia di fare, dalla grinta, dall'entusiasmo, ... Lei sa bene che il Credito Italiano di Messina di quegli anni era una squadra da champions ... e Lei ne era un corposo, significativo componente, Grazie per gli auguri ed un caro abbraccio.
Anno IV°
Num. 1
Gennaio 2016
6
Dell’inefficienza burocratica in Italia se n’è sempre parlato, se ne parla e se ne
continuerà senz’altro a parlare in futuro. Il termine “cancrena” può sembrare
esagerato ma non lo è affatto. Perché nel Bel Paese la maggior parte delle
iniziative di qualsiasi genere volte anche al miglioramento economico- civile-
sociale vengono quasi sempre o bocciate o realizzate dopo lungaggini
interminabili.
E’ vero che spesso la casse dello Stato o , nel caso che andiamo ad esporre , della
Regione non permettono di realizzare opere che pure avrebbero un ritorno in termini economici anche rilevanti, ma
è anche vero che questa maledetta “palla di piombo al piede” osta al raggiungimento di traguardi che-
specialmente in molte nostre zone affette da asfissia economica - potrebbero giocare un ruolo importante.
Emblematica la situazione paradossale (e la stampa , anche quella nazionale, ne ha dato ampio risalto) che riguarda
il Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa.
Questi i fatti (per chi non li conoscesse ): la Cantina Settesoli di Menfi, in provincia di Agrigento ( una delle
realtà più importanti del settore in Italia che da cinquant’anni unisce più di 2.000 viticoltori della zona) , si era
offerta per il restauro del predetto sito, il più vasto d’Europa ed una delle testimonianze storiche più importanti del
Mediterraneo. Premettiamo che le aziende che ricorrono a questo tipo di operazione lo fanno soprattutto per
proprio tornaconto ( motivi fiscali e pubblicitari ) e ciò è estremamente giusto in quanto un privato deve guardare
alla propria strategia purché non contrasti con gli interessi della collettività: e questo non riguarda il nostro caso.
E allora circa quattordici mesi fa la Settesoli ha tentato di avviare un progetto di sponsorizzazione a favore del
Parco ma l’iniziativa, come precisa l’autorevole Corriere della Sera, non ha mai visto la luce.
Il motivo ? Perché “ i beni culturali in Sicilia sono appannaggio della Regione” e manca un regolamento sulle
. sponsorizzazioni che dovrebbe essere emanato. Quando non si sa!!!!!!
L’idea della Settesoli era , ed è, quello di versare 50.000 euro al Parco Archeologico e alle Cave di Cusa da
investire in restauri proponendosi come “capofila” per una operazione di “fund raising” per raccogliere altri
500.000 di Euro.
Tutti d’accordo dal Direttore del Parco al Comitato Scientifico dell’Ente, dal Sindaco di Castelvetrano sino
all’Assessorato ai BB.CC.AA della Regione.
Precisa il Direttore generale della Settesoli “durante gli innumerevoli incontri l’atmosfera era stupenda e
collaborativa, il progetto veniva considerato pilota e non c’erano interessi contrapposti, però c’era sempre un
ostacolo: una norma o la sua assenza, un regolamento da promulgare o una procedura da mettere a punto che di
fatto impedivano di procedere”.
E’ trascorso tanto tempo ma non se n’è fatto nulla e la Settesoli , dopo aver deciso di rendere pubblico l’accaduto,
probabilmente rinuncerà di dare seguito all’iniziativa.
L’auspicio è quello che si possa trovare una soluzione sulla falsariga di quanto realizzato , dopo un iter anch’esso
travagliato, per il restauro del Colosseo sponsorizzato dalla Tod’s (gruppo Della Valle).
Comunque seguiamo con interesse la questione e speriamo di tornare sull’argomento con notizie positive sperando
di essere smentiti.
a cura di ninì renzo pappa
LA BUROCRAZIA IN ITALIA. “UNA CANCRENA” INESTIRPABILE
UN ESEMPIO EMBLEMATICO: IL CASO SELINUNTE
Anno IV°
Num. 1
Gennaio 2016
7
I molteplici miti e leggende della Sicilia, nel corso dei secoli, hanno influenzato la cultura e le
tradizioni dell’isola. Mi soffermerò su Aretusa e Dafni.
Aretusa era una delle
ninfe che stavano
nell’Acaia. Era
ritenuta bella,
sebbene non avesse
mai aspirato ad avere
la fama d’essere
bella, anzi arrossiva
delle sue doti fisiche
e se piaceva, se ne faceva una colpa. Un
giorno mentre tornava dalla foresta di
Stanfalo, si fermò sulla riva di un fiume,
desiderosa di farsi un bagno. Si spogliò e
appese i veli ad un ramo di un salice.
Mentre guizzava fra l’acqua, sentì venire
dai gorghi uno strano bisbiglio ed atterrita,
risalì sulla sponda opposta. Era Alfeo, il
fiume in cui Aretusa si stava rinfrescando.
Impaurita si mise a correre nuda. Alfeo
prese sembianze umane e la seguì. Dopo
tanto correre Aretusa non ce la fece più,
così chiese aiuto alla dea Diana, la quale
commossa, l’aiutò coprendola con una
nube. Alfeo non si diede per vinto e girava
attorno alla nube sperando di vederla.
Aretusa impaurita e scossa, iniziò a sudare
tanto che il suo corpo grondava di gocce
ed ogni volta che spostava il piede si
formava una pozza d’acqua, così che in
poco tempo Aretusa si trasformò in acqua.
Alfeo la riconobbe nell’acqua e lasciato
l’aspetto umano, tornò ad essere quello
che era, cioè una corrente, per mescolarsi
a lei. La dea, fece uno squarcio nel terreno
e Aretusa, sprofondando in buie caverne,
giunse fino ad Ortigia, dove riemerse in
Dafni era un pastore
figlio di Ermes e
della ninfa Dafnide e
si sposò con la ninfa
Echemeneide, figlia
di Giunone. Con i
suoi canti faceva
sospirare tante
fanciulle che rifiutava rimanendo fedele
alla moglie. Un giorno re Zeno invitò
Dafni ad una festa. Ancora una volta
Dafni fece fremere i cuori dei suoi
ascoltatori e persino della regina Climene,
che se ne innamorò e tentò in tutti i modi
quella sera di conquistarlo, ma egli rifiutò
decisamente. La regina però continuò a
desiderarlo sempre più e un giorno
organizzò una nuova festa approfittando
dell’assenza del marito. Fece preparare
molto vino con l’aggiunta di foglie di
alloro, creando un forte afrodisiaco che
fece bere a Dafni che così cedette alla
regina. La suocera di Dafni, Giunone,
piena d’ira, lo punì e lo fece accecare.
Dafni cominciò a vagare per monti e valli
cantando il suo dolore, fino a quando si
buttò da un monte. Gli dei lo
trasformarono in una rupe che si trova nei
pressi di Cefalù, dove il rumore delle onde
sembra lamento del mare ed è meta di
tante rondini che, con il loro cinguettio,
cantano la morte del poeta.
Pasquale Alessandro
superficie e dove ancora oggi la si
può ammirare circondata da papiri, palme
ed altre piante.
MITI E LEGGENDE DELLA SICILIA
Anno IV°
Num. 1
Gennaio 2016
8
Certamente porre una domanda del genere, tra di noi, potrebbe indurre qualcuno al sorriso. Infatti
probabilmente il primo pensiero sarebbe: ma
come……. non siamo noi già vecchi ????
Eppure qualcun altro sicuramente penserà: questa è
una domanda che non mi riguarda in quanto io non mi
sento vecchio……oppure altra battuta, trita e ritrita,
potrebbe essere: il sentirsi vecchi forse riguarderà il
mio corpo ma non il mio spirito.
Io in questa sede cercherò di trattare l’argomento con
un po’ di umorismo (spero) e perché no con una certa
dose di ironia.
Allora possiamo affermare che si diventa vecchi:
quando il volume dell’autoradio della macchina disturba troppo;
quando si comincia un discorso con la frase: mi ricordo ………. oppure: ai miei tempi…….;
quando il costo per le candeline supera quello per la torta;
quando ti trovi in discoteca e ti danno del lei;
quando sull’autobus qualcuno si alza (!) per cederti il posto;
quando senti dire che il giocatore che un tempo ti entusiasmava tanto è passato a miglior vita;
quando vai a fare a fare due passi e ti ritrovi davanti alla farmacia;
quando affermi con sussiego: io questo ragazzo l’ho visto crescere !!;
quando litighi con fiero cipiglio con il conduttore del telegiornale;
quando costringi il vicino di casa a seguire il tuo programma televisivo preferito e (per i maschietti)
quando vai a “lavarti le mani” e ti ritrovi con le scarpe bagnate!!!!!!!!!!!
A parte gli scherzi probabilmente si diventa vecchi quando viene meno la voglia di conoscere,
quando si ritiene che non vale la pena apprendere cose nuove (per esempio il computer!!), quando
viene la sera e subentra la malinconia ed infine quando si comincia a strappare le carte tanto
gelosamente custodite (e ci si accorge che, da tempo, ormai non servivano a niente) e quando si
comincia con una certa insistenza a fare il bilancio della propria vita.
Ovviamente non era mia intenzione con la predetta chiusura di questo articolo rattristarvi troppo e
quindi mi pregio informarvi che è sempre valido il proverbio “finché c’è vita c’è speranza”.
A questo punto non mi resta che invitarvi calorosamente a vivere con grande intensità tutti i giorni
di questa fase della nostra vita pensando che ancora abbiamo la nostra pensione e che dobbiamo
godere dei frutti che con grande generosità ci vengono elargiti.
OSSERVATORIO MONTANO : QUANDO E’ CHE SI DIVENTA VECCHI di Nino Magrì
Anno IV°
Num. 1
Gennaio 2016
9
Come consuetudine, anche quest’anno,
abbiamo provveduto a consegnare a tutti i
soci il nostro “pensiero” natalizio non
mancando di “omaggiare” anche quelli che
vivono lontano da Catania. Infatti il 16
dicembre u.sc., presso i nostri locali,
abbiamo ricreato un’atmosfera festaiola che
man mano che arrivavano gli invitati si
scaldava sempre più tra baci ed abbracci.
Al solito, l’amico Osvaldo Vivirito seduto
al piano allietava la riunione con alcuni
pezzi di chiara natura natalizia e quando,
per motivi personali, ha abbandonato la sala
veniva degnamente sostituito da Salvo
Roccella che invece ci deliziava con alcune
canzoni tratte dal repertorio degli
indimenticati Beatles.
Non potete immaginare gli applausi
scrosciati all’indirizzo dei colleghi Malvina
Zaborra e Carmelo Di Stefano quando si
sono impegnati in un appassionato tango a
base di passi strascinati e repentine piroette.
Infine dopo aver assaggiato una fetta di panettone e brindato insieme auspicando per noi tutti un
lieto trascorrere di queste prossime Festività siamo ritornati alle nostre quotidianità.
Probabilmente le brutte notizie che hanno funestato questi ultimi tempi hanno spinto quasi tutti a
cercare di ritrovare un certo spirito natalizio tant’è che altrettante riunioni sono state organizzate in
altri centri (a Messina tramite Ninì Pappa, ad Acireale tramite Filippo Leotta e a Siracusa tramite
Salvo Bonanno).
Nino Magrì
Il 18 dicembre si è svolto anche a Messina (nei locali del CRAL) l’incontro tra i soci per la
consegna degli omaggi di fine anno. Tra un goccino di spumante, una fetta di panettone e qualche
cioccolatino si è avuta anche la possibilità di scambiare qualche idea sull’attività della nostra
Unione.
Ci ha fatto piacere una più consistente partecipazione , rispetto agli altri anni, dei soci anche se sono
venuti alla……spicciolata: qualcuno addirittura “fuori tempo massimo”.
Purtroppo, per una serie di motivi, non è stato possibile scattare alcuna foto. Tra l’altro abbiamo
sentito la mancanza di Giupa Di Bella, assente……giustificato, che lo scorso anno ci ha allietato
eseguendo della buona musica alla tastiera.
n.r.pappa
Anno IV°
Num. 1
Gennaio 2016
10
L’ANGOLOL’ANGOLOL’ANGOLOL’ANGOLO del tempo che fu
Gli antichi mestieri: l’arrotino (u ‘mmola forbici e
cuteddi)
…..ed i coltelli venivano affilati così bene che la
preoccupazione della nostre mamme era sempre quella di
prestare la massima attenzione a non tagliarci.
………….e delle perle del nostro territorio
Miami Beach (Florida - USA) ? Nossignori ! Questo è “ il più bel chilometro d’Italia” (secondo Gabriele
D’Annunzio, forse, perché non risulta che il “vate” sia stato in questa zona). A prescindere, chi lo ha definito
così non ha avuto tutti i torti . Sito che definire “meravigliosamente stupendo” è riduttivo: con lo Stretto di
Messina , dove il mare se “ci tuffi una mano gocciola d’azzurro” ( Giovanni Pascoli ), con la dirimpettaia
Città del Peloro con i suoi Colli e la vista di Sua Altezza l’ETNA offre uno degli spettacoli più affascinanti
al mondo: lo avrete già capito, si tratta del Lungomare di Reggio Calabria.
A proposito di D’Annunzio, la definizione sopra riportata pare l’abbia detta invece Nando Martellini
commentando l’arrivo della tappa del Giro d’Italia del 1957 , forse ascoltata da qualche tifoso in delirio per
l’eccezionalità dell’avvenimento .