gen-feb 2013

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numero gennaio-febbraio 2013

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AA lzi la mano chi ha chiesto a Berlu-sconi di ricandidarsi! Eppure, benché

da premier virtuale, ci riprova! Ma inizia-mo dalle buone notizie. Schivato l ’astrusovaticinio attribuito ai Maya e superato, conesso, un altro anno che ognuno di noicontinua a mettersi al le spalle (uno deipochi tratti che, iPhone a parte, rende gliuomini un po’ più simil i tra loro), ci toccatornare al voto. Incubo politiche! Con levecchie, assurde, regole. Porcellum sicstantibus. Numero di deputati e senatori?Sempre quello. Stipendio (?) di pol itici emanager pubblici? Minimo quello. Nume-ro delle province? Cresciuto. Prepariamo-ci, al lora, al l ’ennesima legislatura avantaggio di un nugolo (ahinoi sempretroppo consistente) di persone ed in beffaal la grande massa. Ivi inclusi coloro chepopolano la patria galera, rivalutati o sva-lutati – a voi la scelta – dall ’ex capo-gruppo del Pdl del la Regione Lazio,Franco Fiorito, che lo scorso 2 ottobre, inprocinto di entrarvi, dichiarò: “In carcerenon credo che troverò gente peggiore diquel la che ho frequentato in Regione enel partito. Anzi”. I l Cavaliere, dicevamo,si candida. “Signore, pietà!”, verrebbe dadire parafrasando Roberto Benigni (genia-le, ma pur sempre nell ’esercito degli esa-geratamente strapagati). Ed inveceimperterrito presenzia (i l Cavaliere), coninveterata nonchalance, a tutti i salotti tvche nel corso della sua legislatura “rego-lare” si sono sovente occupati di mi-gnottocrazia e derivati . Tanti ital ianiriconoscono la vecchia volpe e la scansa-no, ma parecchi non riescono a mitri-datizzarsi al l ’ imbonitore per eccellenza ecadono in tentazione. “La fol la scegliesempre Barabba” – ancora Benigni docet-. Una volta tanto speriamo che in politica,invece, si tiri giù la maschera. I travesti-menti lasciamoli al Carnevale. Che – pertornare alle cose belle – quest’anno adAradeo si farà!

II n tempo di crisi si cerca di ottimizzare le ri-sorse e soprattutto di l imitare le spese inu-

ti l i . E ogni cittadino aradeino si augura chela stessa politica del risparmio, che è co-stretto ad adottare nel proprio nucleo fami-l iare al la luce dell ’aumento vertiginoso delletasse, anche di competenza comunale,venga condivisa dai nostri amministratori.Ecco un piccolo resoconto di alcune spesesuperflue dell ’amministrazione Perul l i-bis.La nostra giunta haspeso - da maggio a di-cembre 201 2 - 7.550euro per “contributistraordinari a personebisognose” che, data lacifra, tanto straordinaripoi non sono: una me-dia di 943.75 euromensil i . Considerevolela cifra concessa nelsolo mese di dicembre:3.000 euro. Si sa, aNatale siamo tutti piùbuoni e probabilmente i lnostro Sindaco avrà vo-luto indossare, per le

feste, i panni di Babbo Natale!Sarebbe possibi le concedere questi contri-buti a fronte di prestazioni d’opera, anzichécosì come avviene sic e simpliciter? Certa-mente sì. Nei comuni di Caltanissetta, Cavae Minturno, ad esempio, sono state giàsaggiate esperienze di “lavoro solidale” cheprevedono l’erogazione di un sussidio eco-nomico dietro svolgimento di una prestazio-ne lavorativa, con le tutele minime

Nonchalance incattedra

Aradeo

l iberamentearadeo.wordpress.com Aradeo LiberamenteNumero 3 / Distribuzione gratuita Gennaio-Febbraio 2013

L'Amministrazione dello spreco

di Francesco Rella

di Gloria Giaracuni

Resoconto dei primi otto mesi del Perulli-bis

TORNA ILCARNEVALE

ARADEINO

continua a pagina 2

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previdenzial i , garantendo il rispetto e la dignità del le persone biso-gnose. Sarebbe un’ottima iniziativa per impegnare concittadini incerca di occupazione ed al contempo un importante freno alle richie-ste di aiuto economico da parte di persone bisognose a cui fa piùcomodo non cercare affatto lavoro. Come si potrebbe impiegarequesta mano d’opera? Di seguito solo alcune tra le innumerevolialternative possibi l i .1 . I nostri amministratori affidano ad esterni la pul izia di Bibl iotecaComunale e sede municipale. Di fatto, nonostante le numeroseditte di pul izia locali , l ’ incarico viene affidata sempre alla stessa cheha avuto un compenso annuo di 9.1 1 0,5 euro. Solo per la pul izia delMunicipio, dopo l’ imbiancamento per i l quale sono stati tirati fuori2.000 euro, sono stati spesi 2.783 euro: l ’operazione ci è costata intotale 4.783 euro. Quanto si sarebbe risparmiato se fossero stateimpiegate, per tinteggiatura e pulizia degli edifici , persone bisognosea cui si è dato un contributo straordinario?2. I l sistema viario comunale, a causa della vetustà dello stesso, èinteressato dalla presenza di diverse buche per le quali è necessa-rio procedere a lavori di manutenzione ordinari: potremmo ri-sparmiare incaricando operai del comune come collaboratorioccasionali invece di affidare l ’ incarico a fiducia a ditte esterne?3. nel l ’anno 201 2 la giunta ha autorizzato la spesa complessiva di€. 20.000,00 (oltre IVA come per legge) per la manutenzione delverde pubblico affidata ad esterni ‘per carenza del personale comu-nale’. Per l ’anno 201 3 la stessa spesa è aumentata a 26.900 euro! !Queste mansioni potrebbero essere svolte da lavoratori a chiamata?Le persone bisognose potrebbero essere impiegate anche solo perla sorveglianza dei parchi giochi e della vi l la per scongiurare atti diteppismo?Purtroppo per noi contribuenti , questi sono solo alcuni degl i sprechi.Troppi sembrano, infatti , gl i affidamenti di incarichi a esterni se si tie-ne conto che il comune di Aradeo può vantare sul l ibro paga più diun tecnico a tempo pieno.E non si tratta di un modo genti le per offrire lavoro a più concittadinipossibi le, dal momento che, sol itamente, l ’ incarico esterno vieneaffidato a tecnici dei comuni vicini, mentre a molti dei professionistiresidenti nel nostro comune, non è mai stata data la possibi l ità dicol laborare con l’amministrazione in più di 1 5 anni. Basti pensareall ’ incarico conferito ad esterno per la realizzazione del costosissimobasamento per la statua di San Rocco, scelta amministrativa moltodiscussa che ha suscitato non poche polemiche in campagna eletto-rale. O agli incarichi per l ’efficientamento energetico della ScuolaMedia Statale e dell ’edificio Sala Convegni D. Modugno e Bibl iotecaComunale, conferiti rispettivamente ad un tecnico di Otranto per un

totale di 5.000 euro e ad un architetto di Parabita per ben69.621 ,1 1 euro (i l caso ha voluto che si aggiudicasse il progetto ese-cutivo e la direzione dei lavori uno dei tre tecnici incaricati disupportare il nostro ufficio tecnico nella redazione del progetto defi-nitivo. Davvero una strana coincidenza!)Eppure, è noto, che i nostri amministratori, in molte occasioni, si so-no preoccupati di favorire cooperative locali non sentendo l’esigenzadi valutare altre offerte per migl iorare i servizi o ridurne le spese digestione. Per evitare spiacevoli discriminazioni, seppure involonta-rie, sarebbe più opportuno affidare gl i incarichi per semplice e sanameritocrazia?Partendo sempre e comunque dal presupposto che, se si indicesse-ro gare aperte, gl i stessi incarichi costerebbero molto meno, peruna legge di mercato facilmente intuibi le, e si farebbero scelteamministrative certamente più condivise, oltreché più corrette sulpiano della trasparenza e della buona amministrazione.In campagna elettorale qualcuno ha detto, in difesa del primo cittadi-no accusato di aver offerto posti di lavoro presso il nuovo Eurospin,che è normale che un BUON SINDACO si preoccupi per i posti di la-voro dei propri concittadini. A otto mesi di distanza dagli accesi co-mizi in piazza, possiamo dire che per vincere le elezioni ènecessaria una propaganda elettorale ben articolata negli anni, maper essere un BUON SINDACO basterebbe rimanere coerenti conse stessi e onorare le promesse fatte ai propri elettoriOe non solo!

dal Comune

2 Gennaio-Febbraio 2013

ANDAMENTO NELL'ANNO 201 2 DEI CONTRIBUTI

ECONOMICI A PERSONE BISOGNOSE EROGATI

DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

L'Amministrazione dello spreco

continua da pagina 1

di Gloria Giaracuni

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EE h si! Aradeo non ha più tecnici! Non ci sono ingegneri e archi-tetti , o almeno non ci sono per la nostra Amministrazione Co-

munale.Non mi credete? Allora vedete cosa ha fatto i l nostro sindaco sottole feste di Natale. Ha confezionato e recapitato un bel pacco dono a3 ingegneri ed architetti di Cutrofiano, Parabita e Otranto.Tre begli incarichi dati fuori paese in sti le Grande Fratel lo: ingegnerTal dei Tali , SEI STATO NOMINATO!Andiamo con ordine.Determina Dirigente LL.PP. N. 386 del 27/1 2/201 2 - Oggetto:"Interventi per i l rafforzamento delle strutture comunali di ProtezioneCivi le". - P.O. FESR 2007-201 3 - Asse I I - Linea 2.3 - Az. 2.3.2.Conferimento incarico. CUP: B62G1 20001 00002Determina Dirigente LL.PP. N. 387 del 27/1 2/201 2 - Oggetto: "Lavoridi efficientamento energetico per l 'edificio Sala Convegni D. Modu-gno e Bibl ioteca Comunale di via San Benedetto e degli spazi urba-ni annessi". Impegno di spesa ed affidamento incarico.Rideterminazione Q.E. - CUP:B62J1 2000520001Determina Dirigente LL.PP. N. 388 del 28/1 2/201 2 - Oggetto: P.O.FESR 2007-201 3 - Asse I I - Linea di intervento 2.5 - Azione 2.5.1 -Piano comunale per i l potenziamento del servizio di raccolta diffe-renziata "Integrata". Conferimento incarico a tecnico esterno.Di che si tratta?La prima Determina riguarda la Protezione Civi le, ossia va pro-gettato i l rafforzamento delle strutture comunali di protezione civi le,partendo dalle l inee guida già redatte dall ’Ufficio di Polizia Municipa-le insieme alla Protezione Civi le di Aradeo. La regione Puglia haconcesso un finanziamento complessivo di 70.000 euro. I l tecnicoincaricato (una architetto di Cutrofiano) dovrà fare l ’aggiornamentodella cartografia al lo stato attuale, aggiornare i rischi ed individuarenuove linee di intervento in caso di evento calamitoso. Per questoverrà ricompensata con 1 2.000 euro. AFFIDAMENTO DIRETTO.Per la verità la determina dice che “sono pervenute a questo Comu-ne diverse note di offerte per conferimento incarichi da parte ditecnici l iberi professionisti”. Ma come sono pervenute? Com’è statopubblicizzato l ’ incarico? MISTERO!La seconda Determina riguarda la sala convegni e bibl ioteca sopraal teatro comunale, dove bisogna effettuare lavori di “efficientamentoenergetico”, cioè migl iorare la coibentazione della struttura, degl iinfissi, migl iorare il sistema di riscaldamento, instal lare sistemi di ri-sparmio energetico (fotovoltaico, solare-termico, ecc.). Qua la situa-zione è davvero incredibi le!Sono stati invitati (a discrezione) 5 tecnici, tutti di fuori, e l ’ incarico èstato affidato a quello (un architetto di Parabita) che ha operato losconto maggiore. Conclusione, un incarico fuori Aradeo di 70.000euro.

Sul l ’ importo stanziato per i l tecnico (circa 74.000 euro) si potevaeffettuare uno sconto fino al 20%. L’architetto che ha avuto l ’ incaricoha proposto uno sconto del 6,50%, che è stato i l massimo scontoapplicato fra tutti e cinque i tecnici invitati .La cosa che non capisco è questa: ma com'è che potendo fare un ri-basso fino al 20%, i l massimo sconto offerto dai 5 tecnici invitati èdel 6,50%? In un momento di crisi come questo, in cui molti fa-rebbero carte false per avere un bel lavoro come questo?Ed ancora: ma possibi le che fra i 50 e passa ingegneri ed architettidi Aradeo non ce ne sia neanche uno, dico uno, con i requisiti perpoter essere invitato?L’ultima Determina è servita per nominare un tecnico che sviluppi unpiano per la raccolta differenziata dei rifiuti . Anche qui un conferi-mento di incarico in sti le “Grande Fratel lo” (O sei stato nominato!).Per la verità, la determina parla del l ’ ingegnere beneficiario di questolavoro come di “esperto di provata competenza nel settoreambientale”. Ma vale anche qui la riflessione: possibi le che fra i 50 epassa ingegneri ed architetti di Aradeo non ce ne sia neanche uno,dico uno, con le competenze necessarie per poter essere incari-cato?PARLIAMO COMPLESSIVAMENTE DI PROGETTI PER UN CO-STO TOTALE DI 1 00.000,00 EURO, E NEANCHE 1 EURO DI QUE-STI SOLDI VERRA’ PRESO E QUINDI SPESO AD ARADEO!! !Tutto questo fatto tra le pieghe, in si lenzio, senza pubblicizzare epubblicare niente! ! ! CHE BELL’ESEMPIO DI TRASPARENZA AMMI-NISTRATIVA!! !Quando la legge lo consente, e nei casi in esame lo consente, sa-rebbe sempre doveroso fare gl i interessi dei cittadini di Aradeo. Sa-rebbe stato meglio cercare di far ricadere sul territorio questi soldi, inmodo da metterl i in circolo nell ’economia locale (se vivo ad Aradeo,spendo ad Aradeo, se vivo a Parabita, spendo a Parabita). E poi,guardando dal punto strettamente tecnico, secondo voi conosce me-gl io i l territorio di Aradeo un ingegnere di Aradeo o un ingegnere diOtranto?Ai cittadini di Aradeo dico SVEGLIA! Non stiamo sempre a guardare,ma control l iamo l’operato di chi ci governa! Vigi l iamo su comel’Amministrazione comunale spende i nostri soldi, per elogiarlaquando li spende bene e biasimarla quando li spende male.Ai consigl ieri di opposizione chiedo di essere più incisivi nel compitodi control lo e vigi lanza. Ad un consigl iere in particolare ricordo chenon ci sono battagl ie da vincere o da perdere, ma battagl ie da porta-re avanti per i l bene del paese. Per questo sei stato eletto! E’ finita,e da un pezzo, la campagna elettorale. Gli errori commessi sonosotto gl i occhi di tutti i cittadini. Fate in modo che fra 4 anni non ci siritrovi punto e a capo!

Gennaio-Febbraio 2013 3

dal Comune

di Gloria Giaracuni

Un paese senza ingegneri ed architettidi Fabrizio Manni(Blog "L'altro Socialista")

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NN el linguaggio comune "tradizione" significa, anche e so-

prattutto, "abitudine". "Tradizionale" è ciò che è entrato a far

parte delle consuetudine, come certi aspetti del costume o della mo-

da. Si definisce pertanto "tradizionale" un complesso culturale pro-

prio di una determinata cultura, considerata in una determinata

epoca e d'accordo a parametri che ne definiscono, in un certo

senso, la normalità. Allo stesso tempo la parola "tradizione" si presta

ad infondere un certo senso di sicurezza e stabilità, ispira una solida

fiducia in una qualità sperimentata negli anni, evocando la romanti-

ca immagine del buon tempo passato in un momento in cui si

guarda con crescente apprensione e diffidenza verso certi discutibili

aspetti del "progresso". Ciò serve a sottolineare enfaticamente la

lunga esperienza che garantisce la genuinità del prodotto, evi-

denziando la sua differenza rispetto ad altri prodotti ottenuti con si-

stemi "non tradizionali".

Tutto questo emerge dal tentacolare universo del web, laddove si ri-cerchi etimologia e significato del concetto tradizione.Se si va ad analizzare nei vari passaggi sopra il lustrati i l significatodi “TRADIZIONE”, ci si può rendere tangibi lmente conto che ilCarnevale per Aradeo, dopo 25 anni di Storia, è “TRADIZIONE” atutti gl i effetti . Centinaia di persone, che in un preciso periododell ’anno dedicano larga parte del loro tempo alla realizzazione dicoreografie che animino gruppi mascherati e carri al legorici, solo permotivi “tradizionali”, donano la giusta magia ad uno degli eventi piùspettacolari del l ’anno! Ma come mai 25 anni di storia ricca disuccessi non sono bastati a dare al Carnevale una reale base solidache lo mettesse al riparo da burrasche ed intemperie sempre in

agguato? Cosa si è sbagliatonegli anni? Cosa non si èfatto? Può davvero unasemplice associazione gesti-re l ’enorme pressione checomporta l ’organizzazione ela direzione a 365°dell ’evento?Una semplice riflessione cheponiamo a chi di dovere - inconsiderazione delloscontata risposta negativa alquesito - affinché il Carneva-le non si basi solamente suchi lo fa, ma realmente su chilo vive, ovvero l ’ intera città.Lo sviluppo della Tradizione,bloccato oramai da anni vistala carenza di strutture nellequali lavorare per la realizza-zione dei carri al legorici, de-ve ripartire, parimenti al l ’ impegno da profondere da parte delleistituzioni nel trovare i finanziamenti e le procedure appropriate perla creazione delle strutture adatte al la realizzazione dei carri ed in l i-nea allo sviluppo che la tradizione aradeina reclama in merito. Unimpegno serio, con un progetto che abbracci varie fasce di età emodi di lavorare, per 365 giorni al l ’anno, porterebbe solidità ed effi-cacia al l ’evento, avvicinando tutta quella miriade di persone, Carristiin Primis, che un tempo non lontano, si dedicavano con autenticapassione alla cartapesta.L’anno scorso, i l blocco per un anno ha dato respiro ed è servito agettare le basi per i l nuovo “GRUPPO CARNEVALESCO ARADEI-NO “Oscar Tramacere” ONLUS, composto per lo più da volti nonnuovi al Carnevale. Ettore Greco, i l nuovo presidente, è stato nelleultime edizioni una delle figure più importanti insieme a Rosy, Nico-la, Nico e gli intramontabil i Alessandro Verona e Francesco, tutti giàprotagonisti nel le precedenti edizioni. Indispensabile i l lavoro svoltodai nuovi amici come Paolo, Alessandro e Marco. I l Carnevale ri-parte insomma da dove si era fermato: tanti i carri , tanti i gruppi e lemaschere singole. La collaborazione con il Comune di Aradeo èstata già concordata: c’è, infatti , un impegno di spesa nei confrontidel l ’Associazione pari a 7.000,00 € e buona parte delle attivitàcommercial i , nonostante i l brutto periodo di crisi , hanno contribuito.Sperando che il futuro carnascialesco aradeino sia più roseo, BuonCarnevale a tutti ! ! !

Il Carnevale, una "Tradizione" poco considerataTorna il Carnevale ad Aradeo

Il 1 0 e 1 2 Febbraio si riparte dalla 25° edizione, ecco cosa cambia

di Andrea Bruno

Carnevale Aradeino

4 Gennaio-Febbraio 2013

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RR icordo che c’era i l carnevale di noi bambini ed i l carnevale dei grandi. I l carnevaledei bambini era organizzato dalle scuole, ed anche allora era un grande

mescolarsi di costumi, sarte, mamme ed insegnanti, tutti impegnati per la sfi lata. Si, laSFILATA O perchè si faceva anche allora. Costumi, carri , carretti , gruppi.I l mio ricordo passa per due sfl late in particolare: quel la del la 4° elementare e quelladel l ’anno dopo, la 5° elementare. Noi che a scuola andavamo in via Torino, che perarrivare a scuola passavamo su strade non ancora asfaltate, dove era stata fatta solola massicciata con le pietre, e quelle pietre diventavano proietti l i da uti l izzare per lenostre battagl ie fra amici e nemici, fra buoni e cattivi , tra cowboys ed indiani.I l mio primo carnevale era un enorme carro con su il monte Olimpo e noi bambini chefacevamo gli dei: Nettuno, Giove, Giunone, Mercurio. Io ero ai piani bassi del monte edero Bacco, in buona compagnia con Dianaaffianco. Che freddo che faceva! E quellaparrucca piena di grappoli di plastica, cosìveri che veniva voglia di mangiarl i . Ecoriandoli , e la paura di cadere e farebrutta figura.L’anno dopo ero un torero, i l carro

rappresentava tutti i bambini del mondo.Un grande mappamondo con tanti nastricolorati che noi reggevamo dall ’altro capo.Ricordo la coreografia in cui dovevamointrecciare i nastri intorno al mondo.Quante prove.Poi è venuto i l tempo dei miei fratel l i . Ioormai ero grande, e le sfi late erano deibambini. Mia sorel la sul la barca di mio zio,la barca era la nave dei pirati , e lei chefaceva la perla di Labuan O e Sandokan, ipirati .

Mio fratel lo Orazio, i l piccol ino di casa, andava all ’asi lo, dal le suore, quando c’erano lesuore. Me lo ricordo seduto su un risciò, a fare il figl io del l ’ imperatore del Giappone, cheveniva scarrozzato (beato lui! ) per le vie del paese, e tanti costumi di raso verdi e gial l i ,baffi e codini finti .Poi c’era i l carnevale dei grandi, fatto di vegl ioni e feste dentro i garage, negli stanzoni cheservivano normalmente per tenere le provviste e gli attrezzi da lavoro. Poi c’era i l grandeveglione del Teatro Verdi, dove adesso c’è i l nuovo teatro, e i grandi andavano a ballare,mascherati con i domino.Già: i l domino! Quella lunga e tetra palandrana col cappuccio, a cui si aggiungeva unamaschera nera con veletta per nascondere il viso. Che paura che mi faceva!Lo scherzo principale era fingersi donna e, soprattutto, non farsi mai scoprire.I l carnevale era questo. Era solo coriandoli , stel le fi lanti e giochi. Non c’erano lebombolette, non si usavano farina e uova.Lo ricordo come fosse ieri : ma ieri era 40 anni fa!

Noi che ...

5Gennaio-Febbraio 2013

Carnevale Aradeino

di Fabrizio Manni(Blog "L'altro Socialista")

I l Carnevale ad Aradeo prima del "Carnevale Aradeino"

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II l Centro Socio Educativo Diurno è discipl inato dall ’articolo 52 delRegolamento Regionale 1 8 gennaio 2007 n. 4 [Capo 1 – Strutture

per minori], che così recita: “I l Centro socio-educativo diurno èstruttura di prevenzione e recupero aperta a tutti i minori che, attra-verso la realizzazione di un programma di attività e servizi socio-educativi, cultural i , ricreativi e sportivi , mira in particolare al recuperodei minori con problemi di social izzazione o esposti al rischio diemarginazione e di devianza o disabil i . E’ necessario che il centrosocio-educativo diurno rivolga la propria attività al la total ità dei mino-ri residenti nel territorio di riferimento, al fine di promuoverne l’ inte-grazione sociale e culturale [O] I l centro offre sostegno,accompagnamento e supporto al le famigl ie ed opera in stretto colle-gamento con i servizi social i dei Comuni e con le istituzioni scolasti-che, nonché con i servizi del la comunità di pronta accoglienza perminori”.I l Regolamento Regionale, dunque, dà chiare indicazioni in meritoal la tipologia della struttura (struttura di prevenzione e recupero), aidestinatari (minori con problemi di social izzazione o esposti al ri-schio di emarginazione e di devianza o disabil i), al le attività (attivitàe servizi socio-educativi, cultural i , ricreativi e sportivi). Contieneanche precise direttive in ordine alla ricettività (non più di 30 minoridai 6 ai 1 8 anni, prioritariamente residenti nel quartiere o Comune enell ’ambito territoriale di riferimento; è possibi le la suddivisione dellastruttura in moduli da 30 minori ciascuno; le attività formative e labo-ratorial i devono essere svolte in gruppi di massimo 1 0 persone, pre-feribi lmente aggregate per classi d’età o in gruppi di max 5 persone,se presente un minore disabile), e al la tipologia di prestazioni (attivi-tà sportive; attività ricreative; attività cultural i ; attività di supporto al lascuola; momenti di informazione; prestazioni sociosanitarieeventualmente richieste per minori con problematiche psicosocial i ;somministrazione pasti, in relazione agli orari di apertura).I minori destinatari del le suddette attività sono bambini/e e ragazzi/econ notevoli problematiche comportamental i , emotive e relazionali ,tal i da determinare una significativa compromissione dell ’adatta-mento nei vari contesti di vita. Al la luce di ciò, i l centro diurno as-solve alla sua funzione se nasce e si costituisce come luogo dicrescita umana, relazionale, sociale, culturale. È primariamente luo-go di accoglienza: accoglienza del minore abbandonato, maltrattato,trascurato; contenitore di angosce, paure, spesso celate in attiaggressivi, provocatori e lesivi del la dignità umana. È luogo di speri-mentazione in cui l ’ordine, la pul izia, gl i stimoli forniti contrastanocon il disordine, la sporcizia, l ’ incuria, la deprivazione a cui i bambi-ni/e e ragazzi/e sono esposti negl i ambienti di vita famil iare. È luogodi integrazione nella misura in cui è aperto e favorisce il rapporto

con l’esterno, prevedendo, ad esempio, attività social i in cui possa-no essere invitati a partecipare compagni di classe del minore,utente del Centro. È luogo di intervento, infine, se favorisce nelbambino o adolescente lo sviluppo di abil ità comunicative, relaziona-l i e social i funzionali , alternative a quelle disfunzionali messe in atto.I l Regolamento Regionale dà, inoltre, indicazioni in merito al perso-nale coinvolto nella struttura: “Operatori in rapporto di almeno unoper ogni 1 0 minori, qual i figure professionali funzionali al la real izza-zione delle attività, qual i educatori, educatori professionali , assistentisocial i , animatori, altre figure qualificate. Tra gl i operatori devono fi-gurare almeno un educatore ogni 30 minori. Se il centro accoglieanche minori con diversamente abil ità o con problematiche psico-social i , le eventual i prestazioni sanitarie sono erogate nel rispettodel modello organizzativo del Servizio Sanitario Regionale. In tal ca-so deve essere previsto personale qualificato nell ’area socio-psico-pedagogica, ovvero nell ’area dell ’educazione professionale inrapporto di 1 ogni 3 minori diversamente abil i . Personale ausil iarionel numero di almeno 1 ogni 30 ospiti . [O ] E’ individuato un coordi-natore della struttura tra le figure professionali del l ’area socio-psico-pedagogica, salvo quanto disposto dall ’art.46”.È pertanto richiesta dal Regolamento Regionale la presenza di figu-re professionali con competenze specifiche e certificate. L’equipetecnica così costituita si riunirebbe regolarmente per sti lare una pro-grammazione dettagl iata delle attività, con una particolare attenzio-ne alla cornice spazio-temporale al l ’ interno della quale questeverranno svolte, al la suddivisione in gruppi a seconda dell ’età, al latipologia di attività (sostegno scolastico special istico, attività labo-ratorial i ludico-ricreative, attività sportive, attività cultural i , usciteorganizzate, campi estivi ecc. . ).I l Centro socio-educativo diurno opera all ’ interno della rete dei Servi-zi territorial i socio-assistenzial i e sanitari [Servizio Sociale, Consulto-rio Famil iare, Servizio di Riabil itazione Scolastica, Servizio per ladiagnosi e l ’ intervento in età evolutiva, altri servizi pubblici special i-stici] e sotto la sorveglianza del Tribunale dei Minorenni. È auspica-bi le la programmazione di periodici incontri con i suddetti servizi, attial la condivisione e alla verifica del Progetto Educativo Persona-l izzato, sti lato in favore del minore ospite del Centro. Quest’ultimocontiene varie informazioni (motivazioni al la base dell ’ inserimento,aree disfunzionali , obiettivi da raggiungere, strumenti di intervento edi verifica uti l izzati). E’ di fondamentale importanza, inoltre, nel pro-getto complessivo di recupero, l ’adesione della famigl ia del minore,che, se adeguatamente supportata, può diventare preziosa alleatadel processo di cambiamento.

costume e società

6 Gennaio-Febbraio 2013

Il Centro socio-educativo diurnodi Irene Manco(Psicologa presso Centro socio-educativo diurno)

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dicci la tua ...

7Gennaio-Febbraio 2013

N U M ERO 3 - AN N O 2 0 1 3

PERIODICO DI INFORMAZIONE,POLITICA, SPORT E SPETTACOLO

Direttore ResponsabileFrancesco Rella

Redazione

Via Alfieri, 21 - Aradeo (Le)

Pubblicità

329.9644169 - 329.4836804

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Progetto Grafico

Andrea Bello

Registrazione

In data 12/11/2012 al n. 24

Reg. della Stampa - Tribunale di Lecce

Stampa

Editrice Salentina s.r. l.

Via ippolito De Maria 37 - Galatina (LE)

tel. 0836.561881 - fax 0836.561560

[email protected]

Hanno collaborato a questo numero

Andrea Bruno Valentina Bruno

Gloria Giaracuni Nico Longo

Irene Manco Fabrizio Manni

Chiuso in Redazione il

7 Febbraio 2013

LL 'associazionismo sociale è l'espressione delle attività di parteci-

pazione, solidarietà e pluralismo per il conseguimento di finalità

di carattere sociale, civile, culturale, di ricerca etica e spirituale, pro-

mosse da cittadini, costituiti in forma associativa.

L’idea dell ’associazione Ci. Attiva (cittadinanza attiva), sul la basedelle prerogative proprie del l ’associazionismo sociale, è quella dicreare uno spazio pubblico dove i cittadini possono incontrarsi,scambiare le proprie opinioni, confrontare differenti punti di vista e ri-cercare soluzioni condivise, ai problemi del la propria collettività.I l concetto fondamentale non consiste in una visione del bene co-mune o una volontà generale cui gl i individui, che vi partecipano,devono sottostare; ciò che unisce i “sottoscrittori” è, invece, i l mondoche hanno in comune, che in questo caso è Aradeo e la loro volontàdi creare uno spazio politico dove le differenze di ognuno, sia comesingolo sia come esponente di un determinato gruppo, possano es-sere espresse, spiegate, contestate e, eventualmente, risolte in ma-niera democratica. Questo non è altro che fare politica che, comegià aveva teorizzato Aristotele nel IV secolo a.C. , è l 'amministrazio-ne della "pol is", del la cosa pubblica, per i l bene di tutti , la determina-zione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. Lapolitica, da questo punto di vista, è proprio l ’esperienza di condivi-sione, da parte di più soggetti , di uno spazio comune, nel quale pos-sono emergere questioni d’ interesse pubblico ed essere articolate eanalizzate da differenti prospettive e punti di vista. Perché l’attivitàpolitica possa realizzarsi, non è sufficiente avere un gruppo d’indivi-dui, che votano separatamente e anonimamente in base alle loroopinioni private, così come ci hanno abituato negli anni i nostri pol iti-ci , suscitando nei cittadini pochi sentimenti positivi , sostituiti dal la

disi l lusione, dal disincanto, dal l ’ indifferenza e spesso dalla rabbianei confronti dei partiti e di chi l i gestisce. Piuttosto, questi individuidevono essere in grado di vedersi e di confrontarsi, di ampliare ipropri punti di vista fino a incorporare quell i degl i altri , di incontrarsiin uno spazio comune, dove le differenze di ognuno, così come ipunti in comune, possono emergere e diventare l ’oggetto di un di-battito democratico.Su queste basi nasce il progetto “Casa comune”. Casa comune co-me un luogo messo a disposizione per la creazione e lo sviluppo diuna cultura pubblica della cittadinanza democratica e attiva, che ga-rantisca a ciascuno il diritto al l ’opinione e all ’azione, essenzialeaffinché rifiorisca quella capacità di articolare e riconoscere i punti divista degli altri . Ciò che si vorrebbe incoraggiare non è la riconcil ia-zione o la sintonia di varie correnti pol itiche, ma piuttosto i l concettoche ognuno può avere un ruolo effettivo ed efficace nella determina-zione degli obiettivi economici, pol itici e civici, riguardanti la nostracomunità.E proprio a tal riguardo, un grande obiettivo è stato già raggiunto. Lasottoscrizione del progetto “Casa comune” da parte di tutti i partitidel la sinistra della nostra comunità (PD,SEL, IDV,PSI , P.R.C.), chefinalmente avranno un’unica sede per incontrarsi e confrontarsi, è i lpunto di partenza per poter finalmente praticare quella attività politi-ca seria e partecipativa, quel la “attività politica che non è un mezzoper raggiungere uno scopo, ma uno scopo in se stesso; in cui non cis’ impegna semplicemente per promuovere il proprio benessere, maper realizzare i principi intrinseci al la vita politica, quali la l ibertà,l ’uguaglianza, la giustizia, la sol idarietà”.

Cittadinanza Attiva: progetto Casa Comunedi Valentina Bruno

Cittadinanza Attiva: progetto Casa Comunedi Valentina Bruno

Lettera alla Cittadinanza di Nico Longo

Riportiamo la lettera di un nostro concittadino che ha preso parte attiva, lo scorso 3 febbraio, alla protesta di piazza contro la

decisione dell’amministrazione di costruire, con fondi comunali, i l basamento per la statua di San rocco (offerta dai devoti)

sull’ex Piazzale Droso, oggi piazza San Rocco, riqualificato grazie a finanziamenti regionali vinti con un progetto che

prevedeva la realizzazione di uno spazio urbano destinato a manifestazioni teatrali e musicali.

IO MI SCUSO con i parrocchiani e con la comunità di San Rocco e,credo di poterlo fare anche in nome degli altri manifestanti . Sappiateperò che era inevitabile e che non siamo i sol i responsabil i di quantoè successo domenica 3 febbraio.Non è stato certamente facile per noi, padri e madri di famigl ia,sottoporsi al l ’uso di quel lo che si può chiamare l’ultima spiaggiadella democrazia, la protesta di piazza. Manifestare durante losvolgimento di una funzione rel igiosa poi è stato veramente penosoanche per noi. Purtroppo è a questo che l’amministrazione Perul l i ciha portato. Non potevano ignorarci ancora una volta, e questa voltanon è stato possibi le ignorare la nostra presenza, così come quandosiamo stati più volte ignorati da quasi un anno. O forse mi sbaglio,forse dimenticheranno anche questo e ci ignoreranno ancora.Ho sentito su di me sguardi che provavano ribrezzo e mi sono senti-to un mendicante, e forse è vero, dei mendicanti hanno visto, si ma,

mendicanti di democrazia. Siamo arrivati al punto di dover chiedereun’elemosina di democrazia. Forse loro credono che per i l cittadinola democrazia sia solo i l voto del 6 e 7 maggio, poi basta, poi percinque anni state zitti . Ma per noi no, per noi la democrazia èqualcos’altro. Per noi la democrazia è partecipazione, sopratutto conl’uso degli strumenti democratici come la petizione popolare.400 cittadini hanno chiesto “DI AVVIARE UNA CONSULTAZIONESULLA VOLONTA POPOLARE CIRCA LA QUESTIONE INOGGETTO” da quasi un anno, e l ’hanno chiesto nei termini del l ’art43 di quel lo Statuto Comunale che loro stessi hanno contribuito arealizzare.400 firme sono ancora lì , ignorate. E a che serve lo Statuto?Perdonateci, se potete, per i l rispetto mancatovi a voi parrocchianima, IO, in nome della democrazia in cui credo, se potessi tornareindietro rifarei esattamente le cose che ho fatto.

Page 8: gen-feb 2013

AUGURI

alla piccolaMICHELA MIGHALI

dai NonniPippi e Lina - Santo e Anna

8 Gennaio-Febbraio 2013

Aradeo informa

1^ DIVISIONEMASCHILE

Domenica 1 0 Febbraio 201 3 - ore 1 8,00VOLLEY ARADEO

SPECCHIAPHARM RUFFANO

Domenica 24 Febbraio 201 3 - ore 1 8,00VOLLEY ARADEO

ASD FRANCESCO ATTANASI

1^ DIVISIONE FEMMINILE

Domenica 1 7 Febbraio 201 3 - ore 1 8,00VOLLEY ARADEO

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Domenica 3 Marzo 201 3 - ore 1 8,00VOLLEY ARADEO

GABBIANO LIVINGSTON MINERVINO

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Domenica 1 7 Febbraio 201 3 - ore 1 4,30 Domenica 3 Marzo 201 3 - ore 1 4,30A.S.D. SALENTO RUGBYD A.S.D. SALENTO RUGBY

FALCHI SANTERAMO MATERA

Rugby Campo Sportivo Comunale