Lunarfollie n.3 giugno 2015

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I.I.S. LUNARDI - BS Giugno 2015 Facendo io parte del Collettivo Lunardi, il gruppo di dibattito della scuola, avevo pensato di parlare della Settimana Corta come argomento principale e anche altri ragazzi avevano avuto la stessa idea. Così, ci siamo ritrovati un venerdì pomeriggio a discutere riguardo questa proposta che il governo italiano sta pensando di adottare per le scuole italiane e, na- turalmente, ci sono state delle critiche. Del Collettivo eravamo soltanto in due del liceo, ma tutti gli altri erano del tecnico e quelli che dovevano lamentarsi di più erano loro: AFM e Tu- rismo si sarebbero trovati con quattro giorni fino alle due e un giorno (che il governo ha pen- sato possa essere il venerdì) fino alle quattro del pomeriggio. Una situazione completamen- te assurda per quei poveri alunni: e chi fa sport? E chi prende gli autobus e le corriere? E chi già con questi orari torna a casa verso le due o alle tre? A che ora tornerebbero a casa? Alle cin- que? Alle sei? O addirittura alle sette? Discorso fuori questione per tutti quelli che frequentano il tecnico. E se si dovesse appro- vare la Settimana Corta quando facciamo i compiti se torniamo tardi a casa? Ci metteremmo ore per finirli! Al liceo, invece, la Settimana Corta è un pochino più leggera, rispetto a quella pro- posta per il tecnico: tre giorni di fila fino alle tredici e due giorni fino alle quattordici. Naturalmente, le critiche ci sono state an- che da parte di questo indirizzo scolastico. Rossella Giarrizzo COLLETTIVO LUNARDI: NO ALLA SETTIMANA CORTA Anno 23 Numero 3 Recentemente la cronaca ci ha mostrato i volti di due giovani morti in circostanze oscure. Era- no due studenti diciannovenni, uno ucciso a fucilate mentre aspettava l’autobus che l’avreb- be condotto a scuola, l’altro ri- trovato cadavere ai piedi di un albergo dove si trovava in gita scolastica. Già due studenti, due ragazzi, Gianluca e Domenico e la scuola sullo sfondo. I funerali ci consegnano le lacri- me degli adulti, genitori, inse- gnanti, impotenti e disperati nel loro dolore senza un perché. Perché non si sa né chi né come abbia condotto a morte queste due giovani vite. E a noi non interessa nemmeno sapere, non qui, non ora. Vogliamo ricordarli così: Gian- luca e Domenico. Erano due giovani, due studenti, due come noi. La Redazione IN QUESTO NUMERO: La violenza: una piaga incontrollabile pag. 2 Tensioni: a quale la precedenza pag. 3 Buona lettura pag. 4 Movies pag. 5 L’Esercito marciava… pag. 6

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Lunarfollie n.3 giugno 2015 - Giornalino scolastico dell'IIS Astolfo Lunardi Brescia

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I.I.S. LUNARDI - BS Giugno 2015

Facendo io parte del Collettivo Lunardi, il gruppo di dibattito della scuola, avevo pensato di parlare della Settimana Corta come argomento principale e anche altri ragazzi avevano avuto la stessa idea. Così, ci siamo ritrovati un venerdì pomeriggio a discutere riguardo questa proposta che il governo italiano sta pensando di adottare per le scuole italiane e, na-turalmente, ci sono state delle critiche. Del Collettivo eravamo soltanto in due del liceo, ma tutti gli altri erano del tecnico e quelli che dovevano lamentarsi di più erano loro: AFM e Tu-rismo si sarebbero trovati con quattro giorni fino alle due e un giorno (che il governo ha pen-sato possa essere il venerdì) fino alle quattro del pomeriggio. Una situazione completamen-te assurda per quei poveri alunni: e chi fa sport? E chi prende gli autobus e le corriere? E chi già con questi orari torna a casa verso le due o alle tre? A che ora tornerebbero a casa? Alle cin-que? Alle sei? O addirittura alle sette? Discorso fuori questione per tutti quelli che frequentano il tecnico. E se si dovesse appro-vare la Settimana Corta quando facciamo i compiti se torniamo tardi a casa? Ci metteremmo ore per finirli! Al liceo, invece, la Settimana Corta è un pochino più leggera, rispetto a quella pro-posta per il tecnico: tre giorni di fila fino alle tredici e due giorni fino alle quattordici. Naturalmente, le critiche ci sono state an-che da parte di questo indirizzo scolastico. Rossella Giarrizzo

COLLETTIVO LUNARDI: NO ALLA SETTIMANA CORTA

Anno 23 Numero 3

Recentemente la cronaca ci ha

mostrato i volti di due giovani

morti in circostanze oscure. Era-

no due studenti diciannovenni,

uno ucciso a fucilate mentre

aspettava l’autobus che l’avreb-

be condotto a scuola, l’altro ri-

trovato cadavere ai piedi di un

albergo dove si trovava in gita

scolastica. Già due studenti, due

ragazzi, Gianluca e Domenico e

la scuola sullo sfondo.

I funerali ci consegnano le lacri-

me degli adulti, genitori, inse-

gnanti, impotenti e disperati nel

loro dolore senza un perché.

Perché non si sa né chi né come

abbia condotto a morte queste

due giovani vite.

E a noi non interessa nemmeno

sapere, non qui, non ora.

Vogliamo ricordarli così: Gian-

luca e Domenico.

Erano due giovani, due studenti, due come noi. La Redazione

IN QUESTO NUMERO:

La violenza: una piaga

incontrollabile pag. 2

Tensioni: a quale la

precedenza pag. 3

Buona lettura pag. 4

Movies pag. 5

L’Esercito marciava…

pag. 6

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LUNARFOLLIE 2

menti, le quali inconsciamen-

te influenzano tutti noi, in

particolare i soggetti con un

carattere più propenso ad agi-

re con violenza.

I bambini ormai crescono con

cartoni animati e videogiochi

basati sulla violenza e ciò non

può che far nascere delle ge-

nerazioni molto più aggressi-

ve, modificando negativa-

mente la loro indole.

Pur sembrando ovvio, l'unica

"arma" che abbiamo per con-

trastare la violenza è la nostra

forza di volontà, la quale è in

grado di allontanarci da im-

pulsi feroci, che stanno lenta-

mente portando al degrado la

nostra società.

Sofia Bandera 4CL

luogo.

Violenza dome-

stica, scontri ne-

gli stadi, bulli-

smo, abusi, stragi

spinte da moven-

ti religiosi o poli-

tici, manifestazioni che degene-

rano in un'ingiustificata aggres-

sività: questi sono solo alcuni

degli infiniti soprusi, che avven-

gono quotidianamente nella no-

stra società. Pur vivendo nell'era

moderna circondati dalla tecno-

logia e dalle innovazioni, che

dovrebbero solo migliorare la

nostra vita, la violenza rimane la

piaga più diffusa tra la popola-

zione. Spesso proprio internet è

uno dei mezzi più usati per or-

ganizzare azioni violente, per

praticare cyberbullismo e stal-

king e persino imparare a co-

struire ordigni rudimentali.

I media, come il web e la televi-

sione, sono i primi strumenti dai

quali le nostre menti vengono

bombardate di immagini vee-

Milano, mercoledì 15 Aprile,

Claudio Giardiello, imprenditore

di 57anni imputato per bancarotta

fraudolenta, entra nel Palazzo di

Giustizia armato di pistola. Spara

13 colpi ferendo due persone e

uccidendone tre: il suo avvocato,

un coimputato e un giudice.

Barcellona, lunedì 20 Aprile, ore

9:20 di mattina, un ragazzo di 13

anni fa irruzione nella scuola su-

periore "Juan Fuster" armato di

balestra e pugnale. Il giovane si

reca nella sua classe e ferisce due

alunni, una professoressa e ucci-

de con la balestra un supplente.

Milano, venerdì 1 Maggio, il

giorno di apertura della fiera Ex-

po 2015 è stato inaugurato dalla

violenza dei black-bloc della ma-

nifestazione "No Expo", che han-

no attaccato la polizia e danneg-

giato auto e negozi con bombe

carta e pietre. La protesta è dege-

nerata in una vera e propria guer-

riglia urbana durata due ore, nelle

quale il terrore è dilagato tra la

popolazione e i turisti del capo-

REDAZIONE

Sofia Bandera 4CL

Simone Belleri 1BL

Giulia Brianza 4BL

Vittoria Cioffo 4BL

Rossella Giarrizzo 1AL

Leila Kridla 4AAFM

Francesca Vertua 1BL

Direttore responsabile:

prof.ssa Marina Raggi

Vice Direttore

prof. Mauro Toninelli

Composizione e stampa a cura di

Lino Martinazzoli

Lunarfollie viene pensato,

prodotto, stampato e distri-

buito presso il CIMP dell’

IIS “A. LUNARDI”

via Riccobelli, 47

Tel. 030/2009508/9/0

Email:

[email protected]

LA VIOLENZA: UNA PIAGA

INCONTROLLABILE

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LUNARFOLLIE 3

Sono ormai mesi che la crescente paura di attenta-ti terroristici si diffonde: l’Isis ne sembra il principa-le protagonista. A favorire questo clima di tensione è soprattutto la leggenda che ha a che fa-re con la metropolitana, e non solo per il nome: Un uomo apparentemente di origini arabe perde il suo portafoglio e la ragaz-za che sta camminando alle sue spalle lo raccoglie e glielo restituisce; l’uomo volendo sdebitarsi le dà un prezioso consiglio: “non prendere il metrò il primo maggio” e poi fugge via.- Il racconto è diventato su-bito virale tra social net-work e altri mezzi di comu-nicazione rapida. Le ver-sioni sono tante, tra rac-conti audio su Whatsapp e messaggi riciclati, ma la sostanza resta sempre la stessa: si teme un attenta-to terroristico alla metropo-litana di Milano, in vista dell’apertura di Expo, il pri-mo maggio. Ma il racconto riguardo il metrò non è l’unica possi-bile minaccia terroristica nei confronti dell’Italia. Nel mirino sembrano esserci le più famose ed importan-ti città italiane: immagini scattate nei pressi del Co-losseo e del Duomo di Mi-lano con una caratteristica comune; nelle foto appaio-no messaggi scritti su frammenti di carta che av-

vertono: Siamo nelle vostre strade. Stiamo localizzando gli obiettivi, in attesa dell’ora X. In molti, presi da questa “fobia dell’attentato”, si sono rivolti alle Forze dell’Ordine, per denunciare le dicerie ormai oggetto di numerose discussioni. La pubblica si-curezza non sembra invece considerare la questione come più di una semplice leggenda metropolitana, volta a terrorizzare e creare panico generale. Non è al-larme, ma l’allerta ad una possibile tragedia è massi-ma.

Si rende necessario mante-nere la calma e prestare attenzione all’ambiente cir-costante, soprattutto per chi intende visitare l’Esposizio-ne Universale. L’inquietudine che affligge chi è sensibile a questo tipo di intimidazioni può portare ad un disordine comune, sicuramente più distruttivo di minacce che in realtà non si concretizzano. Fortunatamente nessuna leggenda metropolitana si è davvero manifestata duran-te i primi giorni di apertura

dell’evento. Ciò però non basta a tranquillizzare. L’Expo offre l’opportunità di conoscere altre etnie, con la loro cultura, tradizioni e costumi, ma ha portato con sé anche alcune tragedie. La prima vittima: Klodian Elezi, morto in un incidente sul lavoro, cadendo da ol-tre 10 metri di altezza, mentre si occupava della costruzione della nuova tangenziale esterna di Mila-no. Questione più ampia e gra-ve si è però verificata il giorno d’inaugurazione, con il violento intervento del corteo “No Expo”: i Black Bloc, percorrendo le vie di Milano, hanno distrut-to e incendiato vetture e vetrine, oltre a creare caos. Le disgrazie non si sono tuttavia concluse. Solo po-chi giorni fa un’altra giova-nissima vittima, Domenico Maurantonio, precipitato dal quinto piano di un hotel durante la gita scolastica in visita all’Expo; le indagini sul come e sul perché sono ancora in corso. Il susseguirsi di queste vi-cende non fa altro che ag-gravare la situazione, già ricca di tensioni. La vera questione è: a qua-le eventualità dare la pre-cedenza? Al rischio di pos-sibili attentati (comunque non prevedibili) o alla sal-vaguardia della sicurezza interna nazionale?

Leila K. 4A AFM

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LUNARFOLLIE 4

Segnatevi questo nome: Fran-

cesca Trinchini, classe 1999

da Avezzano, Abruzzo. Oltre

ad essersi classificata sesta

alle Olimpiadi di Italiano

svoltesi a Firenze lo scorso

Marzo, dimostrando grandi

capacitá in scrittura, sintesi e

analisi del testo, Francesca

ha giá all'attivo un proprio

libro. "Dandelion: il lato

oscuro di Veronica Hebanell"

è il suo primo romanzo fanta-

sy, terminato all'etá di 12 an-

ni, che sta giá conquistando i

cuori degli appassionati del

genere.

Abbiamo avuto l'occasione di

fare una piccola chiacchierata

con lei.

Domanda classica: come e

quando è nata la tua passio-

ne per la scrittura?

- I libri sono la mia più gran-

de passione da quando avevo

cinque anni. Per me, il passag-

gio dalla lettura alla scrittura

è stato quasi impercettibile,

perché invento storie ed imma-

gino personaggi con una certa

naturalezza, e da sempre il

mio sogno è diventare una

scrittrice di professione. Di-

ciamo che ci sto lavorando.

Raccontaci la tua avventura

alle Olimpiadi di Italiano.

- Le Olimpiadi di Italiano han-

no superato le mie aspettative!

Trovarmi in mezzo a così tanti

ragazzi che condividono la

mia stessa passione, in uno

scenario da favola come Fi-

renze, è stata un'esperienza

bellissima. Tra interviste, con-

vegni e visite guidate, tre gior-

ni sono passati troppo in fret-

ta. Nella competizione mi sono

piazzata sesta: sono molto

soddisfatta per il risultato, ma

per l'anno prossimo punto al

podio.

Com'è nata l'ispirazione per

il tuo libro?

- L'ispirazione è arrivata scri-

vendo: a undici anni avevo già

ideato il nucleo originario del-

la trama e i protagonisti, ma

la storia ha iniziato ad am-

pliarsi e articolarsi quando ho

deciso di dedicarmi seriamen-

te a scriverla. Devo ammettere

che non mi sarei mai aspettata

di riuscire a gestire un univer-

so come quello di Dandelion,

perché con il passare degli

anni si è ingrandito molto più

di quanto mi aspettassi. Beh, e

sono ancora al primo libro.

Hai qualche tratto in comu-

ne con Veronica, la prota-

gonista del tuo libro?

- Veronica mi somiglia spe-

cialmente perché entrambe

siamo incapaci di trattenerci

e stare zitte davanti a un'in-

giustizia o a un sopruso, ma

anche a una provocazione, e

così a volte ci cacciamo nei

guai: è un pregio e un difetto

allo stesso tempo.

Hai intenzione di dare un

seguito a Dandelion?

- Al momento, sto lavorando

ad un progetto esterno alla

saga di Dandelion, ma presto

Il Lato oscuro di Veronica

Hebanell avrà un seguito. O

due. O tre.

A soli 15 anni, Francesca è

giá definita come l'erede del-

la scrittrice fantasy Licia

Troisi.

Giulia Brianza

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"Boom!" È questa la prima parola che ti viene in mente dopo aver visto "Avengers: Age of Ultron", il nuovo film della casa di produzione americana Marvel, forse uno dei più attesi del 2015. La vicenda è un sequel e questa volta gli eroi sono costretti ad andare contro Ultron, un robot progettato dagli stessi Stark (Iron Man) e Banner (Hulk) sfug-gito però al controllo. Particolarità di questo film è l'arrivo di due nuovi per-sonaggi: i fratelli Maximoff, superveloce lui, con poteri psichici lei; inizialmente si schierano dalla parte dell'antagonista ma, una volta scoperte le sue vere

intenzioni, entrano a tutti gli effetti nella squadra già composta (oltre dai sopra citati) da Captain America, Vedova Nera, Occhio di Falco e Thor. E’ straordinario, frenetico, emozionante e ricco di colpi di scena, con esplosioni che compaiono quasi ogni dieci secondi; insomma qualcosa che senz’altro non delude tutti i fan Marvel, ma in gen-erale nemmeno quelli dei film d’azione e fantascienti-fici. Appena uscito ha già ot-tenuto incassi da capogiro, superando i 600 milioni e aumentando giorno dopo giorno. È inoltre incredibile la composizione del cast,

che unisce in un’unica produzione attori del cali-bro di Robert Downey Jr, Chris Evans e Mark Ruffa-lo ad altri come Chris Hemsworth, Scarlett Jo-hansson, Jeremy Renner ed Elizabeth Olsen Per chi fosse interessato è già stato annunciato il cap-itolo finale: sarà diviso in due parti che si intitoleran-no “Avengers: Infinity War Part I” e “Avengers: Infinity War II” ; usciranno rispetti-vamente il 4 maggio 2018 e il 3 maggio 2019 e cominceranno ad essere girati verso la fine del 2016.

Simone Belleri 1°BL

AVENGERS: AGE OF ULTRON

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LUNARFOLLIE 6

Mercoledì 20 maggio 2015 la pattuglia a staffetta organizzata dal gruppo sportivo

dell’Esercito Italiano è passata da Brescia proveniente da Milano e diretta a Verona;

l’evento iniziato a Trapani ha concluso la corsa a Trieste il 24 maggio, al culmine

delle manifestazioni a ricordo dell’intervento italiano nel primo conflitto mondiale.

Agli studenti di Brescia è stata offerta l’opportunità di ricevere lo stato di servizio di

un loro antenato ed uno di questi studenti è Davide Faini della 4 AAFM del Lunardi

che ha ricevuto dalle mani del sottoprefetto di Brescia il documento relativo al pro-

prio bisnonno.

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LUNARFOLLIE 7

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LUNARFOLLIE 8

Dalla fine di Ottobre 2014 grazie all’interessamento e al sostegno dell’A.Ge Lunardi all’interno

dell’istituto è presente la “Casa dello Studente”, un’associazione culturale che opera come ausilio

formativo ed educativo per i giovani in età scolastica. Questo progetto è rivolto per lo più agli stu-

denti che hanno maturato dei debiti formativi, difficoltà in specifiche materie, mancanza di un meto-

do di studio corretto, o che comunque ritengono di aver bisogno di un supporto scolastico o di un

affiancamento di altro tipo (personale, relazionale, sociale, culturale). Ogni giorno viene garantito il

supporto in tutte le materie, scientifiche, linguistiche ed umanistiche, che interessano i vari istituti. Si

intende quindi intervenire direttamente sui giovani nella loro globalità passando dalla famiglia alle

relazioni amicali e alla rete sociale presente nel territorio, con uno strumento di supporto al giovane

nel delicato momento dello sviluppo che sia anche un valido aiuto per le famiglie.

Nei primi 6 mesi di presenza al “Lunardi” hanno usufruito del servizio circa 60 studenti, provenienti

sia dal biennio (circa 35) sia dal triennio (circa 25). L’obiettivo ora si sposta sull’Estate, per la prepa-

razione degli esami di stato, per eventuali esami di riparazione o per suppor tare gli studenti

nello svolgimento dei compiti delle vacanze. Un’ulteriore attività generalmente molto utile è quella

di preparare i ragazzi all’approccio alle materie mai affrontate prima, in modo da cominciare il suc-

cessivo anno scolastico con le giuste competenze.

Per informazioni è possibile contattare Marco Franceschini (tel. 328.6750566,

[email protected]) o consultare il sito www.casadellostudente.net.

Buona Estate a tutti!!

A tutti auguriamo un esito positivo per quest’anno che si conclude.

Cercate di vivere alla grande le vacanze che vi aspettano e butta-

tevi nelle tante esperienze possibili durante l’estate.

Le cose più belle che riuscirete a vivere provate anche a scriverle

in modo da poterle condividere all’inizio del prossimo anno anche

sulle pagine di Lunarfollie.

A tutti buone vacanze!