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Caselle: La festa della Comunità 5 9 4 Treponti: le nutrie spopolano Pro Loco: A tavola nella terra dei Tiepolo GENTE SALESE N° 6- ANNO XXXII - GIUGNO 2015 GENTE SALESE - MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA E INFORMAZIONE n. 6 GIUGNO 2015 IL FUTURO È QUI

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Caselle: La festadella Comunità

5 94 Treponti: le nutriespopolano

Pro Loco: A tavolanella terra dei Tiepolo

GENTESALESE

N° 6- ANNO XXXII - GIUGNO 2015GENTE SALESE - MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA E INFORMAZIONE

n. 6GIUGNO

2015

il futuro è qui

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Gentile DirettoreIn altre occasioni questo giornale ha dato spazio al dibattito sul tema dell’Indipendenza veneta.Desidero ringraziarla per questo ed esprimere un ringraziamento speciale a quanti col voto hanno espresso la loro fiducia nel rag-giungimento di questa meta. 640 grazie! agli elettori di Santa

Zènte veneta!! Te me senti??Cò n’altri diesemie go sigà ai qua-tro venti: “indipendensa, indipen-densa!!”Ma nò te ghè vossuo sentire.Nò te sì sta bona de capire.De ti gero orgòlioso de fare parte ma dopo de stè votassion gavaria vòja de metérme in parte.Nò te cònossi gnanca a to storia,te te desmenteghi a to léngua,nò te si gnànca bona de vardare deà del to naso.I te conta on saco de busie ma te continui a non farghe caso.Deventeremo quatro gati in mèzo a tanta poco bèla zèntema me pare che nò te

Maria di Sala che hanno risposto più generosamente alla chiamata rispetto a quelli di altri comuni.La ringrazio per l’attenzione pre-statami e la saluto cordialmente.

Maurizio Ballan a nome del gruppo attivo

di Indipendenza veneta del Miranese

ghe ne importa proprio gnénte.Te porti soe spàe un peso sempre più duro; oncuò, doman.... ma non te resta pì gnénte soe man.Te camini barcoeando, gnànca a casa toa non a xe pì sicura.Ma gheto a testa come na mura?A bandiera indipendente continuarò a sventoeareparché el mar el xe drio ingrossare.A nave imbarca aqua da tute e parte....Ti zénte veneta te te podarè salvaresoeo se te te vorèdescantare

Maurizio Ballan

AL POPOEO VENETO

Giovedì 25 giugno, una insolita no-tizia agita la tranquilla serata estiva di Santa Maria di Sala: il parroco Don Paolo ha trovato sulla porta della canonica una piccola neona-ta abbandonata in una busta della spesa. Il tempestivo ritrovamento ed intervento dei sanitari hanno salvato Martina che ora è in pedia-tria a Mirano accudita e coccolata dal personale sanitario. La cronaca ci riporta a vicende di altri tempi, alle ruote degli esposti, quando la miseria e le convenzioni sociali costringevano molte madri a questi dolorosi abbandoni.La notizia ci induce però ad altre considerazioni. Noi ovviamen-te non conosciamo la madre e le motivazioni che l’hanno spinta a questo gesto. Certamente deve es-sere in una situazione disperata per darsi il dolore di questo tremendo abbandono. Dolore e rimorso che accompagneranno questa donna che speriamo ritorni sui suoi passi e si riprenda la bambina. Comun-que vada questa madre merita tutta la nostra comprensione e so-lidarietà umana qualunque siano le motivazioni che l’hanno spinta a

questo disperato gesto.Pur nella sua disperazione questa mamma ha però scelto la vita per la sua bambina. Ha scelto la vita rifiu-tando le facili e sbrigative, pratiche abortive che molte altre madri pur-troppo invece scelgono.Ci piace pensare che questo gesto contro corrente che riscatta e nobi-lita questa madre sia anche il frutto di un’azione di sensibilizzazione del Movimento per la Vita che da anni opera nel nostro territorio e in tutta Italia con lo scopo di aiutare quelle donne che si trovano in difficoltà durante la gravidanza.Speriamo anche che questo gesto sia di esempio per altre donne af-finché scelgano per i loro figli una speranza di futuro: la Vita. Certa-mente dobbiamo censurare la pra-tica del parto clandestino e dell’ab-bandono che comporta molti rischi per le mamme e per i neo-nati. Oggi si può partorire in tutta sicurezza ed anonimato presso tutti gli ospedali civili decidendo, in pie-na legalità, di lasciare il neonato in ospedale che provvederà per la sua adozione.

Giovanni Vanzetto

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Vanno in archivio anche queste elezioni regionali svoltesi in un cli-ma di stanchezza e di sfiducia dei cittadini nei confronti della classe dirigente in generale e politica in particolare.Il primo dato da segnalare è l’ul-teriore preoccupante aumento dell’astensionismo. In Veneto ha votato il 57,15% degli aventi diritto al voto. A S. Maria di Sala è andata un pò meglio: su 13.757 aventi di-ritto hanno infatti votato in 8.329 pari al 60,54% degli iscritti alle liste

elettorali.Rispetto ai dati complessivi del Veneto si noti come a S. Maria di Sala siano andate peggio la lista di Flavio Tosi Presidente, quella dell’Altro Veneto di Laura di Lucia Coletti e sorprendentemente quel-la di Alessandra Moretti. Meglio hanno, invece, fatto Veneto 2015 di Luca Zaia, quella del Movimento 5 stelle Jacopo Berti e Indipendenza Veneta di Alessio Morosin. Indub-biamente anche a S.Maria di Sala queste sono state le elezioni di Zaia

ELEZIONI REGIONALI 2015

Presidente Lista Tot. voti S. M. di Sala

% a S. Maria di Sala

% Veneto

Liste collegate Voti %

619 7,70 11,87

RAZZA PIAVEVENETO DEL FAREFAMIGLIA PENSIONATIUNIONE NORD ESTLISTA TOSINCD VENETO TOSI

12324140

188157

0,1850,4850,6150,6042,8142,356

4.107 51,11 50,09FRATELLI D’ITALIAFORZA ITALIANOI VENETO CON ZAIAZAIA PRESIDENTELEGA NORD

102441249

16691069

1,5276,5933,725

24,95315,983

1.112 13,84 11,88 MOVIMENTO 5 STELLE 798 11,935

727 9,05 2,52 INDIPENDENZA VENETA 640 9,574

37 0,46 0,90 L’ALTRO VENETO 29 0,434

1.433 17,83 22,75PARTITO DEMOCRATICOALESSANDRA MORETTIVENETO CIVICOVENETO AUTONOMOVENETO NUOVO

867215432671

12,9643,2160,6450,3951,063

che non solo ha vinto ma che con con la sua lista ha ottenuto ben 600 voti in più di quelli della Lega Nord.Delusione per Tosi che nel nostro comune non riesce a replicare il risultato regionale. Precipita al 6,59% Forza Italia che paga an-che a Sala il momento travagliato del partito. Delusione anche per il Partito Democratico che con Ale-sandra Moretti raccoglie in Veneto il più magro risultato elettorale di sempre.Forte delusione degli indipendenti-

sti guidati da Alessio Morosin an-che se a S. Maria di Sala l’impegno degli appassionati attivisti è stato premiato con un buon 9,05%, mi-gliore risultato assoluto in regione dove il movimento ha raccolto un magro 2,52% dei suffragi. Zaia si appresta ad affrontare un secondo mandato, con una mag-gioranza assoluta monocolore co-stituita in gran parte da volti nuovi. Farà meglio che in precedenza? Da veneti ce lo auguriamo!

Giovanni Vanzetto

Zaia vince ma ora deve governare

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Torna l’estate, con l’estate il caldo e col caldo ritornano ad acuirsi le pro-blematiche connesse alla cronica in-curia dei nostri fossi.In questo numero vogliamo portare alla attenzione dei nostri lettori (ma perché intendano i nostri ammini-stratori) la situazione (emblematica di molte altre analoghe) del fossato che fiancheggia il lato nord della No-alese da Treponti all’ingresso di Sti-gliano. Non che quello sul lato sud sia messo meglio ma sul lato nord insistono numerose abitazioni che soffrono molto per la mancata ma-nutenzione del corso d’acqua.Intanto non si sa bene a chi competa l’intervento: se il Consorzio, il Co-mune o chi altro. Fatto sta che dopo numerose sollecitazioni al comune si è provveduto a tagliare l’erba sul ciglio della strada senza però inter-venire sulla riva che presenta una ve-getazione floridissima che di fatto in-vade e riduce la sezione del fossato.Fossato che non viene scavato da al-cuni decenni per cui si sta progressi-vamente interrando e l’acqua, quella poca che c’è, ristagna e col caldo e la bassa pressione è fonte di sgrade-voli odori, ricettacolo di topi e nutrie e fonte inesauribile di proliferazione di zanzare.Quindi il problema non è solo esteti-co di decoro ma anche e soprattutto igenico sanitario ed economico visto che le nutrie aggrediscono le piante di mais nei campi adiacenti provo-cando danni significativi a questa

A Treponti i cittadini denuncianol’incuria dei fossati e per i danni causati dalla presenza delle nutrie

coltura.Il Comune ha promesso di mettere delle trappole ma ad oggi nulla si è visto. Rimane poi il problema del recupero degli animali catturati che dovrebbero essere inceneriti.Gli abitanti della zona sono preoccu-pati ed arrabbiati. “Abbiamo paga-to, e salate, l’IMU e la Tasi ma quali servizi abbiamo noi in periferia? Cosa dobbiamo fare per ottenere un po’ di considerazione?? ” Comune, se ci sei batti un colpo!

G.V.

Ogni volta che denunciamo una situazione di degrado dobbiamo poi registrare una qualche espres-sione di disappunto dei nostri am-ministratori che si sentono “vitti-me innocenti” della malignità di Gente Salese. Noi saremmo ben felici di occuparci d’altro ma fin-ché permangono sotto gli occhi di tutti alcune situazioni di palese trascuratezza, spesso segnalateci dai nostri lettori, riteniamo nostro dovere denunciarle all’opinione pubblica. Per esempio: è mai possibile che in questi anni nessun nostro ammini-stratore abbia mai notato il frana-re del marciapiede che dal centro va in cimitero. Per andare in posta

passano ogni giorno di là decine e decine di persone, per andare in cimitero altre decine di persone, per non parlare, poi, dei cortei fu-nebri che percorrono proprio quel pezzo di marciapiede.Se si fosse intervenuti in tempo magari si risolveva il problema con poca spesa, ora invece biso-gnerà prevedere un intervento ra-dicale e costoso.E non ci si venga ancora a raccon-tare la fiaba del taglio dei fondi, del patto di stabilità ecc. perché un comune che in questi tempi di ma-gra spende (e se ne vanta) 80.000 euro per fare le “nursery” ai cani o è pieno di soldi o è proprio male amministrato!

Venezia, domenica 17 Maggio 2015, ha celebrato la “Festa della Sensa”.Indetta dalla Repubblica di Venezia il gior-no dell’Ascensione del Signore, la festa commemora due importanti eventi: il soc-corso che il Doge Pietro II Orseolo portò alle popolazioni Dalmate, minacciate dagli Slavi, e il trattato di pace che il Doge Seba-stiano Zani stipulò con il Papa Alessandro III e l’imperatore Federico Barbarossa, mettendo fine alla lunga sfida fra papato e impero.Il grande corteo acqueo, che segue il rito dello Sposalizio del Mare, anche quest’an-no, si è svolto con il lancio dell’anello dogale dalla maestosa imbarcazione la “Serenissima”. Nell’occasione della “Festa della Sensa”, sabato 16 Maggio 2015, si è celebrato anche il “Gemellaggio dell’A-driatico” mediante lo scambio dell’anel-

lo dogale, coniato per l’occasione dalla Zecca dello Stato. Quest’anno la regione francese di Dordogne, rappresentata dal suo Presidente Germinal Peiro, nei pres-si della Torre dell’Arsenale di Venezia, ha passato l’anello dogale alla Città di Hvar, rappresentata dal Sindaco Rino Budrovic e dalla Presidente della Comunità degli Italiani di Hvar, corrispondente Conso-lare per l’isola di Hvar e Cavaliere di San Marco, Alessandra Tudor.Ai due giorni hanno presenziato Filip Vu-

cak, Ambasciatore Croato presso la Santa Sede, il Patriarca Francesco Moraglia e il Commissario del Comune di Venezia, Zappalorto (nella foto).La Città di Hvar è gemellata con Santa Maria di Sala e per questo motivo l’Asso-ciazione Lesina, che continua a sviluppare il Gemellaggio con Hvar e con tutta la Cro-azia, il presidente di Lesina Paolo Bertoldo e il dott. Tudor e altri componenti dell’As-sociazione erano tra gli invitati d’onore.

P.B.

FESTA DEA SENSAE GEMELLAGGIO DELL’ADRIATICO

Vi dimostriamo che la mancata manutenzione ordinaria comporta maggiori oneri per il ripristino

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Caselle: Comunità in festa nell’amore di CristoL’ultima domenica di maggio è tradizione che a Caselle faccia festa la Comunità Parrocchiale. Anche quest’anno, nonostante un inizio di giornata un po’ pioviggi-noso, il sole ha prevalso e ha fatto da splendida cornice alle oltre ot-tocento persone che hanno parte-cipato a questo momento di vera comunità.Per l’occasione il comitato fe-steggiamenti, con in testa l’infa-ticabile Renzo Beato, ha allestito un grande capannone nel campo sportivo parrocchiale, inizialmen-te adibito a chiesa per la S. Messa solenne e successivamente prima a ristorante e poi a teatro.Roberto Gardin ha approntato il presbiterio, l’altare e tutti gli arre-damenti sacri (ambone, taberna-colo, ecc.) con grande professio-nalità e gusto.Ospite d’onore il Vescovo vene-zuelano della Diocesi della Guai-ra (Caracas) Mons. Raul Blond Castillo, accolto dalle autorità religiose e civili, dal parroco di Caselle Don Lucio, ideatore e pro-motore della festa, da Don Mario e dal Vice-Sindaco di Santa Maria di Sala Alessandro Arpi.La s. Messa, presieduta dal Vesco-vo e concelebrata da Don Lucio e Don Mario, è stata accompagnata dai quattro cori parrocchiali.Nell’omelia, il Vescovo ha affron-tato argomentazioni di carattere teologico, sul Vangelo del giorno,

portando poi la sua esperienza personale di prete sudamericano.La vice-presidente del Consiglio Pastorale Parrocchiale Gabriel-la Pasuto, nella sua relazione sull’anno pastorale 2014-2015, ha

evidenziato, fra le diverse iniziati-ve promosse da Don Lucio per le parrocchie di Caselle, Murelle e S. Angelo, l’importanza di celebra-re per essere Chiesa, in quanto coinvolti ed uniti in Cristo, che si

offre costantemente per noi. Sia-mo comunità per grazia e qualun-que sia il nostro ruolo all’interno di essa, si manifesta attraverso il nostro agire, l’agire di Cristo. In virtù di questo essere Chiesa, la nostra comunità ha avviato, come sempre, molteplici attività come il Centro Estivo che si prende cura di tanti ragazzi, grazie all’aiuto di uno stuolo di animatori e di mam-me, la festa della trebbiatura e la sagra di San Giacomo, che coin-volge oltre un centinaio di volon-tari, i campi scuola, una bellissi-ma e sempre più vasta mostra dei presepi, la festa dei Battezzati e per la prima volta quest’anno, un paio di incontri con i genitori dei battezzati. Tutte relazioni queste, sviluppate con empatia e dialogo, riconoscendo la novità del Vange-lo che ognuno di noi ha manife-stato.Al termine della liturgia religiosa, dopo la benedizione impartita da Sua Eccellenza Mons. Raul Blond Castillo, il Parroco Don Lucio ha ringraziato il Consiglio Pastorale Parrocchiale, tutti i gruppi par-rocchiali impegnati nelle varie attività, i cori che hanno accom-pagnato la celebrazione religiosa e quanti si sono prodigati, a qual-siasi titolo, per la buona riuscita della festa della comunità. Inoltre ha fatto gli auguri a Suor Palmazia della Comunità delle Suore Elisa-bettine di Caselle, per i 60 anni di professione religiosa.Si è quindi provveduto alla bene-dizione di una bellissima opera scultorea, un grande Crocifisso appeso ad un albero di ulivo, ope-ra dello scultore Adriano Gaspa-rini di Piovene Rocchette (VI), do-nato alla comunità parrocchiale di Caselle, per il tramite di Roberto Gardin e trasportato in loco dal sempre presente Matteo Bano.Dopo i giochi per bambini, alle ore 12,30 si è svolto il pranzo co-munitario che ha visto la presenza di oltre ottocento persone, festan-ti ed allegre.

Giancarlo Zamengo

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Nei suoi oltre trent’anni di atti-vità, l’Associazione “Gente Sale-se” ha proposto e realizzato un numero considerevole di gite. A detta dei partecipanti, tutte molto belle e interessanti. In cima alla li-sta della soddisfazione riscontra-ta, però, riteniamo ci sia l’ultima: quella di domenica 31 Maggio 2015 che si è svolta sul fiume Stel-la e nella laguna di Marano.Si è trattato di una mini crociera

nella laguna di Marano a bordo di una motonave molto capiente, comoda e sicura. I quasi cento gitanti, fin dall’imbarco, si sono resi conto che la giornata sarebbe stata molto bella, gioiosa ed inte-ressante. Infatti, a ricevere i par-tecipanti il comandante Adriano che ha espresso il massimo di simpatia e di disponibilità. Du-rante tutto il viaggio sulle placide e calme acque della laguna è stato

Grande soddisfazionedei partecipanti alla gitanella laguna di Marano

possibile osservare un panorama ed uno spettacolo naturale inim-maginabile. L’oasi naturalistica protetta del delta del fiume Stel-la, costituita da numerosi ettari di terra semi sommersa, che si trova sulla rotta di emigrazione degli uccelli, ospita e conserva una fau-na e un numero infinito di varietà di uccelli e animali da rimanere piacevolmente stupiti. Se dal punto di vista del panora-ma la situazione era veramente interessante, non meno gradevole era l’atmosfera della gita. Adria-no, il Capitano dell’imbarcazione, forte della sua esperienza, ha il-lustrato, con dettagli, molti par-ticolari della complessa vita delle specie che vivono e nidificano in laguna. Inoltre Adriano si è dimo-

strato un vero showman intratte-nendo tutti con simpatici aneddo-ti e soprattutto con canti popolari. Anche il pranzo, consumato in un classico “casone” e pur composto di componenti poveri e popolari della laguna, ha pienamente sod-disfatto tutti i palati.Grande soddisfazione da parte di tutti è stata manifestata durante il viaggio di ritorno. Alla domanda rivolta ai parte-cipanti per conoscere con quale punteggio, da zero a dieci, avreb-bero classificato, complessiva-mente, la gita, tutti hanno dichia-rato, ad alta voce: dodici. Segno inequivocabile che la gita è stata un ottimo successo.

P.B.

Per motivi tecnici, diversamente da quando annunciato, la pro-grammata gita di fine estate sarà effettuata domenica 20 settembre.Nel passaggio da una stagione all’altra, quando la natura comin-cia ad assumere i colori autunnali proponiamo una visita alla valle del Natisone e ai colli orientali del Friuli. La prima meta sarà la grotta di San Giovanni D’Antro in comune di Pulfero a Nord di Ci-vidale, verso la Slovenia. Si tratta di una grotta naturale, sito stori-co prima difensivo e poi religioso, incavata in una parete che spicca da un fitto bosco di acacie e ca-stagni.

La Grotta di San Giovanni d’An-tro, che si raggiunge attraver-so una scalinata, racchiude nel complesso storico-monumentale e nel tortuoso percorso sotterra-neo una mirabile sintesi della sto-ria, dell’arte, della cultura e delle ricchezze naturali delle Valli del Natisone.Vista la storia del luogo ci pare particolarmente bella e sugge-stiva la celebrazione della messa nella grotta stessa.Per il pranzo ci fermeremo sulle rive del Natisone presso la tratto-ria alla Trota.Nel pomeriggio ci sposteremo verso Gorizia, nelle prime colline

La Gita di fine estate a D’Antro

GITEDI GENTE

SALESE

del Collio, per visitare le storiche cantine d’invecchiamento dei pre-stigiosi vini dell’elegante Castello di Spessa. Anche questa gita, come quella di maggio, ha un taglio squisitamen-te naturalistico svolgendosi in un territorio collinare fra Cividale e Cordenons, ricco di storia e da se-coli dedicato alla coltura della vite che ne ha fatto una delle zone più prestigiose delle nostre produzio-ni di vini pregiati conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. Il programma dettagliato sarà pubblicato nel prossimo numero di fine luglio.

Si stanno esaurendo i posti di-sponibili per la visita all’EXPO di Milano in programma per l’1 e 2 settembre prossimi.Chi fosse interessato a parte-cipare può chiedere dettagli e prenotare al n. 348 2250129 o scrivere a: [email protected] fino al 25 luglio prossimo e comunque fino ad esaurimen-to dei posti disponibili.Nel prossimo numero di Lu-glio indicheremo il program-ma dettagliato del viaggio con orari e appuntamenti vari.

VISITA ALL’EXPO DI MILANO

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Dimezzati, rispetto alle annate precedenti, i promossi con il dieci

La palma del migliore dell’Isti-tuto Comprensivo “Cordenons” di Santa Maria di Sala spetta a Claudia Fratanico di Sant’Ange-lo, classe 3 F, che oltre al dieci si è guadagnata la lode.La felicità di Claudia traspare anche dai pori della pelle, ma no-nostante ciò sa stare con i piedi per terra: “Si mi sono impegnata molto, ma la differenza sta nella mia memoria. Quando leggo as-similo il contenuto e mi diventa più facile poi ricordare e rielabo-rare ciò che ho studiato”.Di chi la colpa se quest’anno i promossi con il dieci sono di-mezzati rispetto agli altri anni?“Credo che siano annate così. Non dipende certo dagli inse-gnanti che sono gli stessi degli anni precedenti. Per me i profes-sori sono competenti e bravi e sia il prof di matematica sia quello di italiano hanno espresso il mas-

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simo impegno e professionalità. Questa scuola dal punto di vista dei professori è una scuola eccel-lente. Di pari non penso che nem-meno si possa imputare agli alun-ni un minor impegno guardando ai risultati finali”.Per Claudia si aprono le porte del liceo scientifico di Mirano e spera di diventare, dopo la laurea, un ingegnere elettronico.L’intervista a Claudia rappresen-ta un po’ il pensiero di tutti gli alunni promossi col dieci ai quali vanno i nostri complimenti e gli auguri che anche in futuro espri-mano analogo impegno: Granzie-ro Chiara (3ª C); Zamengo Miche-la (3ª D); D’Emilio Filippo (3ª A); Berto Federico (3ª B). A comple-tare l’elenco dei promossi col die-ci c’è anche Arianna Gervasutti Pietrobon di Sant’Angelo che ha frequentato l’Istituto Comprensi-vo di Borgoricco (3 B).

I promossi con il dieci, una con la lode

Claudia Fratanico

Arianna Gervasutti Pietrobon Michela Zamengo Chiara Granziero

Federico Berto

Filippo D’Emilio

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Giancarlo va in pensione: a Grafiche Quattro ha condiviso l’evoluzione di Gente Salese

Orientati all’eccellenza per tradi-zione e per passione, tempo fa ab-biamo parlato di “Grafiche Quat-tro”, l’Azienda di famiglia di Re-nato Scapinello, leader in Veneto nella realtà industriale dei servizi tipografici.Un’azienda che è cresciuta per la capacità manageriale della fami-glia Scapinello, ma importante è stata anche la scelta di validi colla-boratori. Tra questi c’è Giancarlo Marcioni, 62 anni, che dal primo luglio ha lasciato l’azienda per an-dare in pensione.Giancarlo è un veneziano d’ado-zione, abita a S. Maria di Sala con due figli: Sara insegna inglese e il figlio Davide risiede e lavora in Olanda. Con Gente Salese Giancarlo ha avuto un rapporto si può dire fi-liale perché Gente Salese è nata con lui, subito dopo esser sta-to assunto nel 1982 nell’azienda “Grafiche Quattro”.Cosa si ricorda di quel periodo?“Mi ricordo che era quasi dicem-bre e con Liliana Dal Lago abbia-mo iniziato a pensare al primo numero di “Gente Salese”. Allora era molto più complicato: il “tipo-metro” veniva utilizzato per cal-colare la “giustezza” (larghezza) delle colonne. Bisognava essere abili a far di conto: con la carta al posto del computer, la massima

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precisione era d’obbligo e le pa-gine venivano composte manual-mente con le fotografie originali e i testi che si scrivevano con la macchina da scrivere. Tutto era in bianco e nero, comprese le (pochissime) fotografie. Oggi, ri-pensando alla strumentazione di quei tempi, ci vien da sorridere. Abbastanza normale che all’epo-ca, come sempre accade, le novi-tà siano state accolte con qualche perplessità. Però ripensare a que-gli anni è ritornare a quella bella avventura che ha portato Gente Salese ad essere il giornale atte-so in tutte le famiglie del Comu-ne: mi ricordo delle serate spese in impaginazione con le forbici, le strisciate di bozze, la spray

mount che si fissava inesorabil-mente ai tappeti di Liliana”. Cosa è cambiato, Giancarlo, nel tuo lavoro?“È cambiata la mentalità. Prima c’era più creatività: si disegnava la pagina, la si creava e si vede-va crescere il lavoro. Ora i tempi sono frenetici, bisogna correre per mettere ogni puzzle al punto giusto perché tutto possa essere incastrato a perfezione altrimen-ti se qualche tessera del mosaico tarda ad aggiungersi si blocca tut-to il procedimento e non si rispet-tano i tempi di consegna”.Il tuo lavoro è cambiato con i mu-tamenti anche di Gente Salese?“Si può dire che le trasformazio-ni che ci sono state nell’editoria

di conseguenza abbiano influito positivamente anche su “Gente Salese” da un foglio in bianco e nero a due colori, per poi arrivare alla quadricomia con 16 pagine: il tutto passando attraverso l’impa-ginazione fatta a computer. Ora la qualità è più bella e i tempi di lavo-razione sono dimezzati”.Con quali lavori hai avuto gran-de soddisfazione?“Beh! Vedere “Gente Salese” che continua ad uscire in tutte le fami-glie di S. Maria di Sala da più di trent’anni mi fa piacere, vuol dire che quei sacrifici iniziali sono ser-viti a qualcosa. Poi ho in mente un catalogo fatto sulla pittura vene-ziana che mi ha molto soddifatto. Ma tutti i lavori quando escono da questa tipografia devono essere curati in ogni particolare”.Ed ora a cosa ti occuperai?“Mi dedicherò al mio hobby: un impegno verso gli animali in ge-nerale e verso i cani in particolare. E seguirò l’organizzazione esterna di “Gente Salese” perché continui ad arrivare puntuale nelle case”.Auguri Giancarlo.

L’Associazione “Lesina” orga-nizza il 2° Corso Base di Cultura e Lingua Croata e il 1° Corso Intermedio di Cultura e Lingua Croata.I corsi, riconosciuti e patrocinati dal Consolato Generale di Croa-zia, si terranno in16 lezioni, in orario serale, a partire dal mese di Settembre 2015 a S.Maria di Sala.

Possono partecipare ai corsi massimo 10 persone.Al termine dei corsi (con esame finale con docente inviato dal Consolato) verrà rilasciato un attestato di partecipazione.Per informazioni e prenotazioni scrivere a:[email protected] – www.associazione.org – Tel.339.8192638

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Nel magico regno di Oz

Villa Farsetti sarà teatro di un grande omaggio al ‘700 con il 3° appuntamen-to di “A Tavola nella terra dei Tie-polo”, la rassegna enogastronomica – aderente al progetto Venice to Expo 2015 - coordinata dal Consorzio Pro Loco del Decumano che fino alla fine dell’autunno attraverserà il territorio per raccontarne la storia e far cono-scere quel raffinato patrimonio artisti-co che porta la firma dei Tiepolo.Venerdì 17 luglio nell’imponente corni-ce di Villa Farsetti, con il suo antichis-simo anfiteatro che accoglie gli ospiti con 38 colonne di marmi preziosissimi, tutti diversi e ancora intatti, Giampie-ro Rorato, gastronomo, giornalista e scrittore, presenta questa volta un menù che fa rivivere sulla tavola au-tentiche tradizioni enogastronomiche veneziane con presentazioni contem-

Spettacolare mostra nel salone della scuola dell’infanzia “Maria Bambina” di Caselle dé Ruffi, inau-gurata domenica 31 Maggio in oc-casione della festa della comunità.Grazie alla strepitosa idea delle maestre, all’entusiasmo e all’ope-ratività di mamme e papà, ma so-prattutto grazie alla partecipazio-ne attiva dei bimbi durante l’anno, nel salone della scuola tutto il pae-se ha potuto ammirare una mostra eccezionale e curatissima nei det-tagli dal titolo “nel magico regno di Oz”. Un vero e proprio tour, un percorso allestito che ha permes-so di immergersi nel famoso ro-manzo di L. Frank Baum, sfondo integratore che ha guidato tutte le attività dei bambini durante l’anno scolastico, una cornice fantastica che li ha accompagnati attraverso la narrazione. Attività artistiche, espressive, cre-ative, manipolative, pittoriche e musicali che hanno permesso ai bambini di accompagnare Do-

rothy – la protagonista – nel suo viaggio avventuroso dalle fattorie del Kansas alla meravigliosa cit-tà di Smeraldo. E così, come per magia, chi è entrato alla mostra si è trovato catapultato nel ciclo-ne che ha fatto volare la casa di Dorothy, ha ripercorso la famosa strada di mattoni gialli, sino all’in-

contro di 3 curiosi compagni di viaggio: uno spaventapasseri alla ricerca del cervello, un boscaio-lo di latta alla ricerca del cuore e un meraviglioso leone alla ricerca del coraggio. L’avventura diven-ta quasi reale quando si giunge all’incontro con il tanto atteso Mago. E alla fine non importa se

il grande Mago si rivela un im-postore… Dorothy e i suoi amici, accompagnati dai nostri bambini, hanno finalmente trovato quello che cercavano. Attraverso questo percorso pieno di colori e di emozioni, grandi e piccini hanno imparato che per “realizzarsi” bisogna superare prove, affrontare le paure, ma soprattutto credere in se stessi e nei propri talenti. E tutto questo, la storia ci racconta, si fa anche con l’aiuto degli altri. Negli altri c’è una grande ricchezza.. l’esse-re l’uno diverso dall’altro è di per sé un’enorme ricchezza e insie-me a Dorothy abbiamo imparato che “è insieme che ognuno trova quello che gli manca”. A tutte le maestre un sentito grazie per l’ot-timo lavoro realizzato, per l’espe-rienza ricca di magia, di sfuma-ture, di scoperte, ma soprattutto di emozioni che avete costruito e vissuto assieme ai nostri bambini.

Una mamma

poranee e innovative.A curarlo un talento d’eccezione: lo Chef Carlo Bernardini, già Executive Chef del Le Cirque 2000 di New York, del Pierre Gaignere di St.Etienne, del Kulm di St.Moritz, Aqua di San Fran-cisco, Four Seasons Hotel di Tokyo e il Dorchester di Londra.Nato a Santa Maria di Sal, profonda-mente legato alla tradizione culinaria del territorio lagunare, Bernardini ha lavorato in Europa, America e Asia come Executive Chef con il gruppo Four Seasons, esperienze che sono state grande fonte di ispirazione culi-naria, permettendogli di dare vita ad un inedito accostamento tra gusti ita-liani e sapori esotici.A Tavola nella Terra dei Tiepolo apre le danze il Baccalà Mantecato con gli asparagi di laguna, la cipolla bianca di

Chioggia “Sofegà” e una salsa leggera al nero di seppia. Segue un innovativo “ravioli fraction con il fegato alla vene-xiana, scaglie di formaggio imbriago del Piave e funghi di Costozza”. I “bisi” e le celeberrime schie si uniscono ai sapori del Carnaroli “Pila Vecia”, men-tre regina del secondo è il petto di fara-ona camosciata al tartufo nero estivo dei Colli Berici e un soufflé al “capus-so” aromatizzato e riduzione di Aglio Bianco Polesano.Per il dessert la dolcezza della Pesca Bianca di Cavallino infusa all’olio de-licato e un ricercato sorbetto al Bellini con foglie di mandorle.Ad accompagnare i piatti una selezione di grandi rossi e bianchi che dalle terre trevigiane del Raboso spazia fino alle colline di Valdobbiadene e poi anche più in là, a due passi dagli apprezzatis-

simi vitigni del Lison Pramaggiore.Il costo della serata è di euro 50,00Info e prenotazioni:Pro Loco S. Maria di Sala VE 041 487560 - [email protected]

A tavola nella terra dei Tiepolo

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Il Centro Mini Basket di Santa Maria di Sala è composto da una cinquantina di ragazzini di età compresa tra 6 e 10 anni, co-ordinati dagli allenatori Andrea e Giovanni Greco. Quest’anno il Centro Mini Ba-sket festeggia il 40° anniversa-rio di attività con la vittoria (a punteggio pieno) della squadra che ha giocato il girone Ortone, nel Torneo Aquilotti 2014-2015, del comprensorio di Padova.Martedì 2 Giugno 2015, in occa-sione della Festa dello Sport in Villa Farsetti, il sindaco Nicola Fragomeni ha consegnato l’am-bito trofeo ai ragazzi.Domenica 7 Giugno il CMB ha chiuso la stagione 2014-2015, organizzando una divertente partita contro i loro genitori. Inutile dire che i ragazzi, più allenati e in forma dei loro ge-nitori, hanno vinto la partita.

Da quarant’anni anni il Centro Mini Basketdi S. Maria di Sala protagonista dello sport

Però alla fine erano tutti soddi-fatti per aver condiviso la gioia di divertirsi insieme. La società,

Karate: Chiusa la stagione agonisticaremore dei grandi risultati rag-giunti, ringrazia tutti gli atleti e li invita a impegnarsi per otte-

nere il massimo risultato anche nella prossima stagione.

Bertilla Ceccato

Sabato 30 maggio si è conclusa la prima parte della stagione sporti-va del Centro Karate Interstile di Santa Maria di Sala con gli esami sociali di graduazione e colore di cintura.Hanno partecipato 60 atleti dai 5 ai 15 anni, accompagnati dai loro genitori, parenti e amici che han-no riempito la palestra di Caselle.La commissione d’esami era composta dal Presidente Lucia Gottardo, dal direttore tecnico M° Renzo Paganin, dall’inse-gnante Salvadori Stefano, dall’ ufficiale di gara Merlo Anto-nio e dalle cinture nere: Stefani Pietro, Moreno Giorgi, Semen-zato Luca e Mattia Peron.È stato un giorno di festa per tutti i presenti che hanno assi-stito orgogliosamente alle esi-bizioni fatte dagli atleti.

Il Presidente Lucia Gottardo ha consegnato a tutti i partecipanti il diploma con la nuova cintura colorata del grado di apparte-nenza.A conclusione della manife-stazione il M° Renzo Paganin, assieme alla commissione d’e-

same, ha invitato i presenti a terminare la serata in compa-gnia con la cena sociale come ormai da consuetudine.La seconda parte della stagio-ne sportiva riprenderà dopo le vacanze estive, esattamente lu-nedì 14 settembre a Veternigo e

martedì 15 settembre a Caselle di Santa Maria di Sala.Nell’augurare a tutti delle belle vacanze, il Centro Karate Inter-stile vi attende numerosi all’a-pertura della prossima stagione agonistica.

Renzo Paganin

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Nella terra dei campioni del ciclismole due ruote appassionano molti atleti

La prima parte della stagione 2015 è un successo per la Salese Cycling, i cui risultati consegnano al team Salese, diretto da Gabriele Tomael-lo, un “bottino” di prim’ordine, una sessantina di successi in tutto il terri-torio Nazionale, un rullino di marcia davvero interessante. I risultati utili partono dal mese di Gennaio con il ciclocross, dove l’atleta di Musile di Piave, G.Franco Mariuzzo (master5) conquista l’argento ai campiona-ti Italiani, la classica ciliegina sulla torta, la conquista del titolo valido per il G.Prix d’Inverno, in occasione degli Internazionali d’Italia, svoltasi a Maser, sulle colline Asolane. Ad imporsi nella categoria master wo-

La Salese Cycling Olimpia diretta da Gabriele Tomaello al giro di boa ha collezionato 60 successi

man, l’atleta di Cessalto; Alessandra Teso, che conquista la maglia con i “cristalli di neve” un titolo ambito a livello nazionale. Dopo gennaio e lo stop con il ciclocross,arriva la prima vittoria nelle ruote grasse con Mat-tia Donà in terra Emiliana. Febbraio consegna la prima vittoria assolu-ta maschile con Gianluca Giraldin e prima vittoria assoluta femminile con la Elisa Cappellari a Campagno-la Emilia. Il team Salese che conta su oltre 130 iscritti, quasi un record, si divide in due “tronconi”, quelli stret-tamente “ecologistici” ed una cin-quantina di biker agguerriti che ogni domenica si dividono nella nostra Regione, portando alti i colori della Salese cycling.Gli atleti di punta rimangono Gian-franco Mariuzzo, Manuel Piva, Gian-luca Giraldin, Mattia Doro, Alessan-dra Teso, Elisa Cappellari, Monica Santello, Luca Kogler e Mattia Dona’. Grazie a loro i circuiti River Mara-thon e Easy Cup, tra i più titolati, sono stati conquistati e la stagione è solo al classico giro di boa. Entusiasmo a mille per il presiden-te Tomaello, he nel bilancio di metà stagione può contare una sessan-tina di successi, tutti nel fuoristrada.

Ora gli obiettivi primari, in questo finale di stagione, sono di porta-re a Santa Maria di Sala la maglia che ormai manca da tanto tempo, conquistata dai gloriosi Bevilacqua, Vallotto, Sabbadin e Benfatto, … la maglia tricolore . È un sogno… ma realizzabile. Sarebbe il coronamento più bello di tutta la stagione già fan-tastica fino ad adesso, (le parole del vulcanico presidente, solo a sentirlo parlare sembra un fiume in piena). L’ultimo obiettivo vede il team im-pegnato anche in campo organizza-tivo: domenica 8 novembre in villa Farsetti ci sarà la kermesse finale e le premiazioni del prestigioso Trofeo d’Autunno, l’ultimo della stagione.

Un plauso per il resto della squa-dra, quella strettamente stradale, partecipando alle Granfondo: Ma-rio Muffatto e Marco Favaro si sono resi protagonisti alla Maratona deles dolomites, gli “amatori” presenti alle Pedalate Venete MTB e Cicloturisti-che su strada, dove hanno conqui-stato vari riconoscimenti come grup-po numeroso. C’è tanta carne al fuoco, lentamente, a piccoli passi la Salese cycling sta davvero facendo una grande “abbuf-fata” non solo di risultati, ma di uno spirito di gruppo davvero unico, da considerarli veri leader nel territo-rio. Bravi Ragazzi.

Luciano Martellozzo

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Il 13 giugno scorso è andata in onda la 3° edizione della Veternigo Cup.Archiviati i successi della Classe 1977 della prima edizione e degli Over Star Samba nella seconda edizione, l’ambito trofeo è stato rimesso in palio per la terza volta.Molto divertente è stato il prologo alla partita con l’amico Costantino Rigo del Campo Volo di S. Maria di Sala che ha consegnato il pallo-ne della gara con uno spettacolare e storico atterraggio in elicottero sul campo di gioco di Veternigo, nelle mani del direttore di gara Pit-tarello e del Presidente del Grati-colato Bacchin che ci ospitava. Un paio di evoluzioni acrobatiche per gentile concessione del pubblico ed è iniziata la partita.Saranno stati complici il tempo e le alte temperature semi estive, ma quest’anno gli Over Samba, età media 47 anni, hanno dovuto soc-combere allo strapotere delle for-ze fresche dei loro avversari ben più giovani e atletici, supportati da qualche amico certamente ancor più giovane.La vecchia guardia dopo tanti anni di gioie si è sciolta al sole e giu-stamente gli avversari ne hanno approfittato, perché un anno di fardello hanno portato per la scon-fitta dello scorso anno. La partita

ARCHIVIATA LA 3° EDIZIONE DELLA VETERNIGO CUP

è stata avvincente, rocambolesca e pure combattuta. Non inganni il roboante risultato, 7-2, ma nel secondo tempo, quando le forze si sono livellate, qualche sprazzo di buon calcio si è visto e pure gli ap-passionati si sono divertiti.Onore al merito ai vincitori della classe 1977 che alla guida dello storico mister Silvano Bonaldo hanno meritatamente vinto la gara.Una bella e gradita sorpresa anche

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alla premiazione finale. Il trofeo è stato consegnato oltre che dalle mani del Sindaco, Nicola Frago-

meni, anche dall’ex difensore della Juventus Luciano Favero che ci ha onorato con la sua partecipazio-ne straordinaria. C’è chi giura di averlo sentito dichiarare che l’an-no prossimo andrà a dar man forte alla difesa degli Over Samba.Archiviata la partita, il momen-to veramente clou della giornata è stata la cena conviviale nel Pa-tronato del paese con 140 amici che si sono ritrovati in allegria al cospetto di una gustosissima por-chetta.Un ringraziamento doveroso ai ragazzi che hanno organizzato egregiamente la Veternigo Cup: Maurizio, Valter, Samuele, Luca, Enrico, Mauro, Stefano Nicola e Maurizio; e un grazie a chi ha messo a disposizione le strutture con menzione speciale per il sig. Paolo Pandrin che ci ha supporta-to e sopportato.Prossimo appuntamento nel 2016 per la 4° edizione della Veternigo Cup.

Il 27-28 giugno nel circuito inter-nazionale il saggitario di Latina è andata in scena la terza tappa del campionato italiano velocità mi-nimoto, mini gp e Ohvale.Yari Favero partiva dalla terza posizione per la categoria Ohva-le gp-0 160 e nelle gare svolte al pomeriggio il nostro pilota ha

concluso le gare al terzo posto. Adesso ci sarà da tirare fuori per il team Favero racing il meglio della moto e per il pilota il meglio di sè per la penultima gara che si svol-gerà a Pomposa l’ 11 e 12 luglio e per l’ultima gara del trofeo Italia Ohvale che si svolgerà a Francia-corta il 19 e 20 settembre.

Yari Favero pronto per la volata finale

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RUBRICHE 13

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Giungendo in prossimità di un in-crocio il conducente deve usare la massima prudenza al fine di evita-re incidenti. Pertanto deve mode-rare la velocità, evitare qualsiasi distrazione e valutare che non vi sia pericolo di collisione con altri veicoli sopraggiungenti.È vietato impegnare un incrocio o un attraversamento di linea ferro-viaria o tranviaria quando il con-ducente non ha la possibilità di proseguire e sgomberare in breve tempo l’arco di manovra, in modo da consentire il transito di veico-li provenienti da altre direzioni. Bisogna quindi lasciare liberi gli sbocchi delle strade laterali nel caso di arresto di lunghe file di veicoli.Si ricordano altri comportamenti finalizzati alla sicurezza che il con-ducente è tenuto ad osservare.Anzitutto, in prossimità di un incrocio, il conducente deve re-alizzare l’incolonnamento pre-direzionale: cioè deve disporsi per tempo sulla corsia destinata alla direzione che intende pren-dere, segnalando l’intenzione di svoltare. Deve inoltre ricordare che non è consentito modificare improvvisamente la direzione di marcia, ne’ procedere a zig-zag, anche se le corsie direzionali sono delineate da strisce tratteggiate. Il conducente di un veicolo a due ruote deve incolonnarsi con gli altri veicoli in attesa. Nel caso si accorge di aver sbagliato la cor-sia di preselezione, il conducente non deve effettuare cambiamenti di corsia, anche per non intralcia-re i veicoli che seguono. Non si deve arrestare bruscamente, per evitare tamponamenti e confusio-ne nella circolazione, ne’ si deve fermare a chiedere informazioni, per non ostacolare il flusso della circolazione. Deve invece seguire

Comportamentonegli incroci

la direzione consentita dall’even-tuale segnaletica stessa, dando le dovute precedenze.Quando ad un incrocio urbano, al segnale via libera, il veicolo che precede tarda a riprendere la marcia, è opportuno attende-re pazientemente la ripresa della marcia ed evitare di suonare il clacson con insistenza e di provo-care una situazione di intolleran-za negli altri automobilisti. Non si deve superarlo con manovre pericolose. Piuttosto è opportuno, se c’è bisogno ed è possibile far-lo senza pericolo, prestare aiuto all’automobilista rimasto fermo.Nei centri abitati è vietato l’uso del segnalatore acustico per sollecita-re il conducente del veicolo che precede a riprendere la marcia quando il semaforo diventa verde. In vicinanza o in corrispondenza degli incroci, non è consentito ef-fettuare l’inversione di marcia ne’ sorpassare qualsiasi veicolo, an-che una bicicletta, se per farlo si invade la corsia opposta.In corrispondenza o in prossimità degli incroci fuori dei centri abi-tati, non è consentito effettuare la fermata o la sosta, mentre nei centri abitati è vietato effettuarla in corrispondenza e in prossimità degli incroci a meno di 5 m, salvo diversa segnalazione.Giungendo ad un incrocio biso-gna ovviamente predisporsi ad osservare le norme sulla prece-denza, ma. Se non si è in grado di capire subito chi ha tale diritto, bisogna procedere con prudenza e accortezza.

Sebbene la creazione di giardini acquatici rimonti all’antica Persia e ai giardini cinesi, è stato negli ultimi anni che la loro presenza si è diffusa ampiamente nei nostri giardini: vasche e laghetti più o meno naturaleggianti sono ora visibili in molti dei nostri spazi verdi. Le piante che sono utilizzate per arricchirli si possono distin-guere in quattro grandi catego-rie: le piante sommerse a foglia galleggiante, con il rizoma o tu-bero radicato sul fondo e foglie e fiori in parte galleggianti; le pian-te galleggianti, con foglie e fiori che emergono dalla superficie dell’acqua ma con radici fluttuanti, che non si ancorano cioè sul fon-do come il Giacinto d’acqua; le ossigenanti, poco appariscenti ma fondamentali per la creazione di un ecosistema acquatico e, in-fine, le piante palustri o da riva, ossia quelle piante che crescono in quella striscia di terra lambita dall’acqua e perciò sempre satura d’acqua o quasi.Le più famose piante acquatiche sono indubbiamente le ninfee, ap-prezzate già nell’antico Egitto per la loro delicata bellezza. Le specie

più diffuse nel mercato sono circa cinquanta e ne esiste una autocto-na del nostro paese, la N. Alba. La ninfea è una pianta perenne molto decorativa, con fiori orna-mentali spesso soavemente profu-mati che appaiono da metà aprile a fine settembre a seconda della varietà. Le foglie delle ninfee si sviluppano sott’acqua arrotolate su se stesse, poi uscendo si dispie-gano ricoprendo ampie estensio-ni. Dopo 2-3 anni i fiori iniziano a scarseggiare e le foglie appaiono di dimensioni più ridotte: è segno che è necessario dividere il rizo-ma in più parti per ottenere nuove piante.Tuttavia, non è sempre necessario un grande specchio d’acqua per godere della bellezza di queste piante, infatti, esistono nel mer-cato delle varietà nane, le cosid-dette Nymphaea pygmaea, che possono trovare posto anche su un semplice balcone o su un ter-razzo. Alcuni di questi piccoli gio-ielli vegetali possono fiorire persi-no in una ciotola colma d’acqua, con corolle che non superano la dimensione di una moneta da cin-quanta centesimi.

a cura dell’Architetto Paesaggista Elena Gardin

Piante per laghetti e terrazzi: le ninfee

a cura di Mario Garippo

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RUBRICHE14

Manav é un uomo rotondo, ha il viso da bambino e le mani sudate. È gen-tile, parla a bassa voce e non dice mai di no.Si sveglia ogni mattina poco prima del sorgere del sole. Si guarda il palmo delle mani, tocca la terra poi va davan-ti all’altare di famiglia. Chiude gli occhi per un attimo, pronuncia il mantra e riflette: dovrà rispettare il Dharma, cioè le norme religiose ed etiche del suo popolo. E lo fa ogni giorno, con devozione, perché spetta a lui, il ca-pofamiglia, compiere il rituale di buon auspicio.Tutto quel che fa non ha nulla a che fare con la magia, perché quest’ultima riguarda amuleti e talismani. E lui non crede né ad oggetti che proteggono da pericoli, dolori e spiriti maligni, né ai portafortuna che dovrebbero servire per ampliare la sfera del bene.Sa che tutto dipende da sé stessi, in una consapevolezza straordinaria del-le proprie capacità e dalla verità che si è disposti ad accettare. Di mestiere fa il tagliatore di pietre, ed è rispettato e stimato in tutta l’India: per la saggezza che ripone dentro ogni gemma che taglia con le sue mani.Da lui ho imparato molto, ma molto ho ancora da imparare. Come il motivo di quel suo rituale di buon auspicio, per esempio.Un pomeriggio mi invitò a casa sua per bere il “chai”, il tipico tè indiano. Sul suo tavolo c’erano alcune gemme, un foglio di carta e delle spezie. Ma ciò che catturò la mia attenzione fu la col-lana di giada che portava al collo.

a cura di Luca Novello

La Giada e il Signor Manav

Sapevo che per alcuni popoli antichi, soprattutto egiziani e cinesi, era con-siderata una pietra dai poteri diversi, come quello di preservare i corpi dei morti, di portare fortuna, di eliminare tutte le energie “malate” e rinvigorire le donne.Eppure qualcosa strideva. Conoscevo

abbastanza bene Manav per afferma-re che lui non credeva ai talismani, ma allora perché indossava quella collana di giada?Lesse la domanda nei miei occhi, e con quel tono di voce pacato che ricorde-rò per sempre mi disse: “È vero, non credo nei portafortuna, perché so che

la fortuna arriva se la cerchi con le tue forze. Ed è un mistero. Ma se vuoi co-noscere, allora troverai l’energia che ti serve per spingerti laddove vuoi arri-vare. Ma a volte, anche un uomo sag-gio come me, ha bisogno di pensare che esista un’altra verità, quella che io stesso non ho mai accettato: mia mo-glie desidera un figlio più di ogni altra cosa. E siccome la giada è anche la pie-tra della fertilità…”Manav non terminò la frase, non servì aggiungere altro. Quando tornai dal mio viaggio consul-tai un vecchio libro di gemmologia e cercai alla voce “giada”, e mi sorpresi nel leggere che oltre ad avere tutte le caratteristiche di cui vi ho parlato era soprattutto una pietra di “buon auspi-cio”. Solo allora capii che cosa cercava Ma-nav ogni mattina, prima del sorgere del sole, quando si toccava le mani e le posava a terra, e recitava il mantra, il suo Dharma, per sé e per la sua fa-miglia. E siccome è un uomo saggio, aveva imparato ad accogliere anche una verità che non conosceva, quella della magia delle pietre. Aveva capito che se aprivi la mente potevi accettare nuovi pensieri, e con essi una nuova conoscenza.Da quel giorno non l’ho più rivisto. Ho smesso di viaggiare ma so che reste-remo amici e che in qualche modo ci ritroveremo, in questa o nell’altra vita. E so anche che la sua tradizione non andrà persa. Perché la sua sapienza nel maneggiare le pietre è stata tramanda-ta da padre in figlio.

Ogni volta che un potenziale viag-giatore entra nella mia agenzia, nella mia mente scatta subito una domanda: “che cosa ti spinge a partire? che cosa stai cercando ve-ramente”.Si parte sempre alla ricerca di qualcosa: divertimento, avventura, relax, serenità, per scoprire quello che in fondo non ci appartiene.Si parte con un nodo alla gola mi-sto tra ebrezza e paura, tra le no-stre aspettative e l’ignoto.Prima di partire però dobbiamo mettere tra parentesi le nostre certezze, le nostre abitudini e pre-concetti. Se sapremo aprire mente e cuore allora il nostro viaggio ci riempirà di bellissime esperienze, incontreremo popoli straordinari con le loro ricchezze e con le loro miserie, resteremo affascinati da paesaggi sconfinati.

Per questo mio caro viaggiatore ti chiedo di non limitarti a guardare, ma ad usare tutti i sensi: gusta, senti, tocca e odora.Non avere paura di sporcarti, sie-diti per terra all’ombra di un’aca-cia condividi un piatto di riso con le donne Himba della Namibia. Assaggia il Kopi Luwak, il caffè dello Zibetto, in Indonesia. Ascolta il rumore di Time Square e ascolta il silenzio nello sconfinato deserto di Atacama in Cile. Inebriante sarà il profumo delle rose omanite, mi-stico l’odore acre che ti avvolgerà mentre attraversi il fiume Gangi a Varanasi in India.Perché il viaggio è uno scambio tra quello che portiamo e quello che raccogliamo altrove.Viviamo in tempi in cui tutto si raggiunge facilmente, con un click.

Testimonianze e immagini sono fu-gaci, effimere. I veri confini adesso sono digitali, non ostacoli fisici ma virtuali: un monitor, un telefono, un auricolare. Ci stiamo allonta-nando invece di riavvicinarci.Per questo quando viaggi non es-sere spettatore, interagisci con le persone e i luoghi.Lasciati coinvolgere, senza distac-co o mediazione, senza presunzio-ne o preconcetti.Solo così potrai raccontare ad ami-ci e parenti di aver viaggiato, non catturando solo immagini da mo-strare come trofei.Il viaggio è un’esperienza totale come la vita: fatica, ansia, stan-chezza ma anche soddisfazione, appagamento e eccitazione.Quindi caro viaggiatore, io lo so quelli che cerchi …. momenti di felicità!

Il viaggio secondo noi

Donna Himba della Namibia.

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15years

Il 10 luglio compie 80 anni Linda Ruf-fatto. Tanti auguri dalle figlie Cristina e Monica, dal genero Remigio, dalla cognata Suor Giuseppina e dal caro Amico di famiglia Mario.

Il 12 agosto Alessandro Bortolato compie 11 anni. I più grandi auguri da papà Michele, mamma Paola , i nonni Giancarlo, Rocco, Deanna ,Silvana, zii e cuginetti.

Maria Mamprin il 7 Giugno ha com-piuto 90 anni. Tanti auguri dalla ni-pote Consuelo e dal genero Bruno e tanti altri amici. Tanti auguri anche da parte degli Amici di Gente Salese.

Il 28 Aprile Sofia Costantini e il 12 Maggio Valentina Bottin, amiche per la pelle, hanno compiuto 2 anni. Auguri vivissimi a Sofia da mam-ma Manuela, papà Riccardo e dalla sorellina Michela.

Il 17 giugno Mia Simionato ha com-piuto 2 anni.Tanti auguri di buon compleanno da papà Diego, mamma Claudia e dal fratellino Marco.

Matteo e Luca Bugin formulano tantissimi auguri di buon comple-anno al loro caro papà Raffaele che il 29 giugno ha spento 46 candeline. Tanti cari auguri.

Il 26 giugno Samuel Saccarola ha spento 12 candeline. Tanti cari au-guri dai tuoi cugini Matteo e Luca Bugin.

Alfonso Beccaro e Amelia Pulliero il 17 Maggio 2015 hanno festeg-giato le nozze d’oro a Veternigo. I figli Kety e Nicola, parenti ed amici augurano ogni bene.

Il 19 Aprile 2015, Bruna Trivellato e Italo Salizzato hanno festeggiato le nozze d’oro attorniati dai figli Paolo e Sara, dai nipoti, dai paren-ti ed amici.

anniversari

Il 26 Aprile, Lina Bortolato e Mar-cellino Vedovato hanno festeggia-to il 56° di Matrimonio con le figlie Anna e Diego, Roberta e Bruno, Cinzia e Michele, i nipoti e parenti.

Tanti cari auguri a Valentina da parte di mamma Monica, del papà Walter e dal fratellino Alessandro.A tutti i festeggiati gli auguri di Gente Salese.

Il 26 Aprile Mirella Guidolin e Ardu-ino Stocco hanno festeggiato il 50° di Matrimonio con le figlie Sevenna, Annamaria, il genero Silvano, i ni-poti, parenti ed amici.

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Page 16: Gs giugno 2015

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE:Associazione Culturale Gente SaleseVia dei Tigli 10 - 30036 S. Maria di Sala Ve Tel. 041 486369E-mail. [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEGraziano Busatto

PRESIDENTEGiovanni Vanzetto

ART DIRECTORManuel Rigo

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BernardiOnoranze Funebri

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Crazy Sun di Barbara e FabianaVia Don Gallerani, 2 - Caltana (VE) - Tel. 041.5732508

SIAMO PRESENTI NEI MERCATI DI:lunedì: Mirano (Ve) - Mogliano (Tv)martedì: Pianiga (Ve) - Marghera (Ve)mercoledì: Maerne (Ve) - Mestre (Ve)giovedì: Noale (Ve) venerdì: Martellago (Ve) - Mestre (Ve)sabato: Fiesso d’Artico (Ve) - Vedelago (Tv)domenica: Camisano Vicentino (Vi)

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ORARI: Lunedì: 15.30 -19.30Da martedì a venerdì: 9.30-12.30 e 15.30 -19.30

Sabato: 9.30-13.00 e 15.30 -20.00Domenica (fino al 31 dicembre 2014): 10.00 - 13.00 e 15.30 -19.30

A pochi passi dal ponte dell’Acca-demia a Venezia, nel Museo Peggy Guggenheim, è possibile ammirare tre esposizioni, per vivere momenti unici e sorprendenti, che affondano le proprie radici filologiche a New York, agli inizi degli anni ‘40, quan-do Peggy apre la sua galleria-museo Art of This Century. Qui espongono artisti della scuola di New York che saranno noti come gli espressionisti astratti americani, tra cui Peggy ri-conosce il genio assoluto di Jackson Pollock (1912-1956). Affascinata dal suo talento, lo sostiene e promuove il suo lavoro, influenzando così le ten-denze della nuova arte americana e internazionale e il corso della storia dell’arte del XX° secolo. Nel 1943, per il suo appartamento newyorke-se, Peggy commissiona al giovane artista americano un enorme Mura-le, l’opera più grande che Jackson Pollock abbia mai realizzato, suc-cessivamente donata all’Università dell’Iowa dalla stessa collezionista quando alla fine degli anni ’40 lascia New York per trasferirsi in Europa, a Venezia; l’opera è ora visibile dal 23 Aprile al 16 Novembre, proprio alla Peggy Guggenheim.In breve tempo l’evoluzione della pit-tura di Pollock, attraverso la tecnica del dripping (il colore non viene più steso con il pennello, ma diretta-mente fatto colare sulla tela misto a sabbia, pezzetti di legno o di quarzo e altra materia), sconvolgerà i ca-noni estetici a cui i collezionisti e il

pubblico erano stati abituati fino ad allora. Alchimia è uno dei primi esempi. La tela restaurata di recente dall’Opificio Pietre Dure di Firenze, attraverso una diagnostica accurata che ne ha mappato i 17 diversi colori opachi e lucidi, le linee, le forme, ha permesso di intravedere il bilancia-mento completo creato dall’artista nella ricerca dell’equilibrio perfetto, senza dubbio trovato. Dal 14 Feb-braio al 6 Aprile era possibile entra-re all’interno della materia attraver-so 3 touch screen che permettevano di vedere l’opera prima del restauro e poi a lavoro concluso. Tra Febbra-io e Marzo si sono tenuti 6 incontri in cui è stato spiegato da Luciano Pensabene, curatore della mostra, e dai responsabili del restauro, Raf-faella Fontana dell’INO-CNR, Gian-

carlo Lanterna e Francesca Bettini, dell’Opificio Pietre Dure di Firenze, il lavoro di Restauro che ha permesso di togliere lo sporco che impediva di vedere i colori nella loro lucentezza e con l’indice di diffrazione originario.Peggy ha continuato a promuovere il lavoro di Jackson, donando alcune delle sue opere a importanti musei europei e americani e organizzando-gli la sua prima personale in Europa, nel 1950, al Museo Correr (Venezia). Charles Pollock, fratello maggiore e mentore di Jackson, comincia la sua carriera artistica studiando con Thomas Hart Benton, aderendo alla pittura “Regionalista”, proprio nello stile del maestro. Negli anni ‘40 si converte all’astrattismo e dalla metà degli anni ‘50 dipinge superbe tele astratte sulla scia del movimento del “Color-field”, ora esposte nella retro-spettiva a cura di Philip Rylands dal 23 Aprile fino al 14 Settembre.L’intero programma espositivo è reso possibile grazie al supporto della Private Bank BSI e di Enel; gode del patrocinio della Missione Diplomatica Statunitense in Italia e del sostegno della Pollock-Krasner Foundation. I progetti educativi del programma (sottolineiamo i labora-tori rivolti ai bambini che possono mettere in pratica le tecniche esecuti-ve utilizzate dai Pollock nel realizzare le loro opere) sono concretizzati con il sostegno della Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz.

Bertilla Ceccato

L’arte americana dei Pollock alla Peggy Guggenheim Collection

Orari di apertura Lunedì: 16.00-19.30; Martedì/Venerdì: 9.30-12.30 16.00-19.30

Sabato: 9.30-13.00 16.00-20.00Domenica e Lunedì mattina: chiuso