L’Ospedale, struttura deputata per definizione alla ...H_smartmews_PDF_IT.pdf · un canale di...

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Quali risultati porta l’RRT? Riduzione dell’evento arresto cardiaco in area non-ICU del 50% Buist MD, Moore GE, Bernard SA, Waxman BP, Anderson JN, Nguyen TV, Effects of a medical emergency team on reduction of incidence of and mortality from unexpected cardiac arrests in hospital: preliminary study, BMJ 2002; 324: 387-390 Riduzione dei ricoveri di pazienti critici post–operatori in ICU (58%) e delle morti (37%) Bellomo R, Goldsmith D, Uchino S, et al. Prospective controlled trial of effect of medical emergency team on postoperative morbidity and mortality rates, Crit Care Med. 2004; 32: 916-921 Riduzione degli arresti cardiaci prima del trasferimento in ICU (4% vs 30%) Goldhill DR, Worthington L, Mulcahy A, Tarling M, Sumner A, The patient-at-risk team: identifying and managing seriously ill ward patients, Anesthesia. 1999; 54(9): 853-860 Riduzione del 17% nell’incidenza degli arresti cardiaci (6,5 vs 5,4 per 1000 admissions) De Vita MA, Braithwaite RS, Mahidhara R, Stuart S, Foraida M, Simmons RL, Use of medical emergency team responses to reduce hospital cardiopulmonary arrests, Qual Saf Health Care. 2004; 13(4): 251-254 Introduzione al Mews Per questo motivo la letteratura internazionale disponibile sull’argomento e le più recenti linee guida mondiali di rianimazione cardiopolmonare sono orientate alla prevenzione dell’arresto cardiaco attraverso il riconoscimento precoce dei segni e sintomi che precedono la situazione estrema e la pianificazione del trattamento appropriato. L’implementazione di un Sistema di Risposta Rapida (RRS – Rapid Response System) capace di individuare precocemente il deterioramento dei segni vitali dei pazienti ricoverati in ospedale e di trattare in maniera celere ed efficace le emergenze è raccomandata da numerose linee guida internazionali. L’organizzazione di un RRS prevede un braccio afferente, composto dal personale dei reparti di degenza ordinaria, e un braccio efferente, composto dai team di risposta alle emergenze intraospedaliere. Il personale dei reparti di degenza deve essere in grado di monitorare i pazienti ricoverati attraverso adeguati strumenti: l’utilizzo di uno score a punteggio aggregato come il MEWS – Modified Early Warning Score, che prevede la valutazione di pressione arteriosa sistolica, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, temperatura corporea e livello di coscienza secondo una scala AVPU (Alert, Verbal, Pain, Unresponsive) consente di identificare precocemente il deterioramento dei segni vitali. L’attivazione del team di risposta avviene secondo un sistema definito Track&Trigger (letteralmente “controlla e scatta”), a seconda del punteggio MEWS ottenuto. Inoltre il sistema Smartmews è in grado di eseguire altri scores e indici come: P.E.S.I. Pulmonary Embolism Severity Index / Sepsis Screening Tool per la diagnosi precoce di sepsi, sepsi grave e shock settico con le indicazioni suggerite dalla Surviving Sepsis Campaign 2012 / Shock Index per la diagnosi precoce dell’ipovolemia e dell’emorragia acuta. L’Ospedale, struttura deputata per definizione alla diagnosi e cura dei pazienti acuti ricoverati, può paradossalmente fallire nella gestione complessiva degli eventi critici improvvisi che vanno dal deterioramento, più o meno rapido, delle condizioni generali sino all’arresto cardiaco. Il risultato è costituito spesso da un intervento tardivo, sia esso una rianimazione a letto del paziente, sia esso un ricovero in Rianimazione o in una terapia intensiva. All’interno degli ospedali la mortalità per arresto cardiaco improvviso, pur non essendo disponibili dati epidemiologici estesi ed univoci, permane elevata. L’incidenza, sulla base dei dati di letteratura internazionali, è compresa tra 1-5 ‰ ricoveri/anno o di 0,175 posto letto/anno (Hodgetts, Resuscitation 2002 - Peberdy, Resuscitation 2003). Molti dati di letteratura evidenziano che la prognosi degli arresti cardiaci intraospedalieri, nonostante tutti gli sforzi organizzativi, volti ad implementare il modello ottimale di risposta, permane troppo spesso sfavorevole; la sopravvivenza alla dimissione dall’ospedale si è attestata infatti da diversi anni, in tutto il mondo, intorno al 14 – 18%. La comorbilità inoltre è uno dei fattori che condizionano negativamente la sopravvivenza all’arresto cardiaco intraospedaliero. Esso però, pur rappresentando la fase finale di più eventi morbosi, non deve per questo essere considerato inevitabile: l’arresto cardiaco intraospedaliero che si verifica in pazienti ricoverati in reparti di degenza ordinaria, nella maggioranza dei casi non è una morte cardiaca improvvisa. Esso è preceduto nel 75 – 80% dei casi da alterazione dei parametri fisiologici ed è quindi potenzialmente evitabile; inoltre i segnali di deterioramento clinico che evolvono rapidamente verso l’arresto cardiaco sono presenti da almeno otto ore prima dell’arresto cardiaco e pertanto è indispensabile poterli riconoscere tempestivamente. Bellomo R, Goldsmith D, Uchino S, et al. A prospective before-and-after trial of a medical emergency team, Med J Aust. 2003, 179(6): 283‐287; The incidence of in-hospital cardiac arrest and death following cardiac arrest decreased after introduction of an intensive-care-based medical emergency team, as did overall hospital mortality Prima 63 37 163 1363 302 Dopo 22 16 33 159 222 RRR 65% p=0,001 RRR 56% p=0,005 RRR 80% p=0,001 RRR 88% p=0,001 RRR 26% p=0,004 Risultati dell’RRT Num. arresti cardiaci Morti da ACC Num. giorni in ICU post‐ACC Num. giorni in ospedale post‐ACC Morti nei ricoveri Le cure intensive più sofisticate spesso diventano cure terminali costose e inutili quando il sistema pre‐ICU fallisce Peter Safar, 1974 l’80% dei pazienti che hanno esperienza di un arresto cardiaco intra‐ospedaliero, manifesta cambiamenti dei parametri vitali 8 ore prima dell’evento Schein RMH. Chest 1990; 98:1388‐1392 M.E.W.S. P.E.S.I. Sepsis Screening Tool Shock Index

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Quali risultati porta l’RRT?

Riduzione dell’evento arresto cardiaco in area non-ICU del 50% Buist MD, Moore GE, Bernard SA, Waxman BP, Anderson JN, Nguyen TV, Effects of a medical emergency team on reduction of incidence of and mortality from unexpected cardiac arrests in hospital: preliminary study, BMJ 2002; 324: 387-390

Riduzione dei ricoveri di pazienti critici post–operatori in ICU (58%) e delle morti (37%) Bellomo R, Goldsmith D, Uchino S, et al. Prospective controlled trial of effect of medical emergency team on postoperative morbidity and mortality rates, Crit Care Med. 2004; 32: 916-921

Riduzione degli arresti cardiaci prima del trasferimento in ICU (4% vs 30%) Goldhill DR, Worthington L, Mulcahy A, Tarling M, Sumner A, The patient-at-risk team: identifying and managing seriously ill ward patients, Anesthesia. 1999; 54(9): 853-860

Riduzione del 17% nell’incidenza degli arresti cardiaci (6,5 vs 5,4 per 1000 admissions) De Vita MA, Braithwaite RS, Mahidhara R, Stuart S, Foraida M, Simmons RL, Use of medical emergency team responses to reduce hospital cardiopulmonary arrests, Qual Saf Health Care. 2004; 13(4): 251-254

Introduzione al MewsPer questo motivo la letteratura internazionale disponibile sull’argomento e le più recenti linee guida mondiali di rianimazione cardiopolmonare sono orientate alla prevenzione dell’arresto cardiaco attraverso il riconoscimento precoce dei segni e sintomi che precedono la situazione estrema e la pianificazione del trattamento appropriato. L’implementazione di un Sistema di Risposta Rapida (RRS – Rapid Response System) capace di individuare precocemente il deterioramento dei segni vitali dei pazienti ricoverati in ospedale e di trattare in maniera celere ed efficace le emergenze è raccomandata da

numerose linee guida internazionali.L’organizzazione di un RRS prevede un braccio afferente, composto dal personale dei reparti di degenza ordinaria, e un braccio efferente, composto dai team di risposta alle emergenze intraospedaliere. Il personale dei reparti di degenza deve essere in grado di monitorare i pazienti ricoverati attraverso adeguati strumenti: l’utilizzo di uno score a punteggio aggregato come il MEWS – Modified Early Warning Score, che prevede la valutazione di pressione arteriosa sistolica, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, temperatura corporea e livello di coscienza secondo una scala AVPU (Alert, Verbal, Pain,

Unresponsive) consente di identificare precocemente il deterioramento dei segni vitali. L’attivazione del team di risposta avviene secondo un sistema definito Track&Trigger (letteralmente “controlla e scatta”), a seconda del punteggio MEWS ottenuto.Inoltre il sistema Smartmewsè in grado di eseguire altri scorese indici come: P.E.S.I. Pulmonary Embolism Severity Index / Sepsis Screening Tool per la diagnosi precoce di sepsi, sepsi grave e shock settico con le indicazioni suggerite dalla Surviving Sepsis Campaign 2012 / Shock Index per la diagnosi precoce dell’ipovolemia e dell’emorragia acuta.

L’Ospedale, struttura deputata per definizione alla diagnosi e cura dei pazienti acuti ricoverati, può paradossalmente fallire nella gestione complessiva degli eventi critici improvvisi che vanno dal deterioramento, più o meno rapido, delle condizioni generali sino all’arresto cardiaco. Il risultato è costituito spesso da un intervento tardivo, sia esso una rianimazione a letto del paziente, sia esso un ricovero in Rianimazione o in una terapia intensiva.

All’interno degli ospedali la mortalità per arresto cardiaco improvviso, pur non essendo disponibili dati epidemiologici estesi ed univoci, permane elevata. L’incidenza, sulla base dei dati di letteratura internazionali, è compresa tra 1-5 ‰ ricoveri/anno o di 0,175 posto letto/anno (Hodgetts, Resuscitation 2002 - Peberdy, Resuscitation 2003).

Molti dati di letteratura evidenziano che la prognosi degli arresti cardiaci intraospedalieri, nonostante tutti gli sforzi organizzativi, volti ad implementare il modello ottimale di risposta, permane troppo spesso sfavorevole; la sopravvivenza alla dimissione dall’ospedale si è attestata infatti da diversi anni, in tutto il mondo, intorno al 14 – 18%. La comorbilità inoltre è uno dei fattori che condizionano negativamente la sopravvivenza all’arresto cardiaco intraospedaliero. Esso però, pur rappresentando la fase finale di più eventi morbosi, non deve per questo essere considerato inevitabile: l’arresto cardiaco intraospedaliero che si verifica in pazienti ricoverati in reparti di degenza ordinaria, nella maggioranza dei casi non è una morte cardiaca improvvisa. Esso è preceduto nel 75 – 80% dei casi da alterazione dei parametri fisiologici ed è quindi potenzialmente evitabile; inoltre i segnali di deterioramento clinico che evolvono rapidamente verso l’arresto cardiaco sono presenti da almeno otto ore prima dell’arresto cardiaco e pertanto è indispensabile poterli riconoscere tempestivamente.

Bellomo R, Goldsmith D, Uchino S, et al. A prospective before- and- after trial of a medical emergency team, Med J Aust. 2003, 179(6): 283‐287; The incidence of in -hospital cardiac arrest and death following cardiac arrest decreased after introduction of an intensive- care- based medical emergency team, as did overall hospital mortality

Prima

63

37

163

1363

302

Dopo

22

16

33

159

222

RRR 65% p=0,001

RRR 56% p=0,005

RRR 80% p=0,001

RRR 88% p=0,001

RRR 26% p=0,004

Risultati dell’RRT

Num. arresti cardiaci

Morti da ACC

Num. giorni in ICU post‐ACC

Num. giorni in ospedale post ‐ACC

Morti nei ricoveri

Le cure intensive più sofisticate spesso diventano cure terminali costose e inutili quando il sistema pre‐ICU falliscePeter Safar, 1974

l’80% dei pazienti che hanno esperienza di un arresto cardiaco intra ‐ospedaliero, manifesta cambiamenti dei parametri vitali8 ore prima dell’evento Schein RMH. Chest 1990; 98:1388‐1392

M.E.W.S.P.E.S.I.Sepsis Screening ToolShock Index

Track and Trigger.

Track and Trigger.

H@H s.r.l.via le fogge 1170022 Altamura (BA) Italiat +39 080 3143647f +39 080 [email protected]

Numero Verde

800 148 775

H@H HOSPITAL AT HOME and ITEM OXYGEN are registered trademarks.No parts of this publication can be reproduced or transmitted without prior authorisationby Item Oxygen Srl. Patented device and design.

BR H

@H

_SM

_rev

00

MADE INITALY

Innovazione del dispositivoIl dispositivo SMARTMEWS H@H rappresenta quanto di più evoluto in termini di tecnologia medica per il monitoraggio remoto dei parametri vitali e per la raccolta di dati clinici, la diffusione e l’informazione ai medici, ricercatori e pazienti e per l’offerta diretta di cure attraverso la telemedicina mobile. Il sistema è composto da un monitor multiparametrico (ECG, SaPO2, Frequenza Respiratoria – FR, due canali di Temperatura – TEMP 1 / 2, un canale per la misurazione della Pressione Arteriosa Non Invasiva – NIBP, Stato Respiratorio e Ventilazione, etCO2*, Paw*) dotato di una cartella clinica computerizzata completa che permette la compilazione, anche in automatico, di alcuni scores (Modified Early Warning Score – MEWS, Glasgow Coma Scale – GCS, Glasgow Outcome Scale – GOS, Coma Recovery Scale – Revised – CRS-R, Sequential Organ Failure Assessment score – SOFA Score ecc.). Infine è presente un canale di videocomunicazione in alta definizione.

Tutti i dispositivi sono collegati in rete intranet e centralizzati in una Central Station SMARTMEWS H@H in Rianimazione. I dati ottenuti dal monitor dei parametri vitali, attraverso una procedura di Track and Trigger, vengono elaborati automaticamente dal computer a bordo che ad ogni valore di FC, FR, SaPO2, TEMP, NIBP assegna un punteggio in base al M.E.W.S. e ne calcola il totale; se inferiore a 4 attiva diversi protocolli di assistenza standard nel reparto di degenza, se => 5 viene inviato un Alert alla Central Station in Rianimazione e viene attivato (Trigger) il RRT (Rapid Response Team) formato da un anestesista-rianimatore e da un infermiere di Terapia Intensiva, che immediatamente si reca a letto del paziente che presenta tale criticità. Questo sistema crea un feedback estremamente positivo in termini di mortalità e morbilità in quanto è descritto in letteratura, come abbiamo visto, che gli eventi avversi gravi sono preannunciati almeno 8 ore prima che si determinano attraverso alterazioni significative dei parametri vitali.

WBC SBP DI BASE 120 mmHg 5.000/µL | 21:30 – 13 marzo 2013

TREND SCORESCERCA… MEWS CHIAMATA

NOMINATIVO

MARCO ROSSI

SESSO ETÀ

maschio

GR SANG

AB RH +55 anni

DATA DI NASCITA

28/01/1957

ALTEZZA

187 cm

PESO

168 kg

REPARTO

MEDICINA E CHIRURGIA

ID MACCHINA

0987 6543 2103 4567

STANZA

14

LETTO

16

CONTATTI

MARIELLA - 334 56 72 331

DIAGNOSI DI ENTRATA

Paziente affetto da polmonite lorem ipsum factum Paziente affetto da polmonite lorem ipsum factum+ 3

+ 2

+ 1Valerio Catena

Claudio Meridio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

MARCO ROSSI

Angela Tizio

Mario Caio

Aristide Sempronio

Francesco Bianchi

Massimo Decimo

Carla Bianchi

Maria Bruno

OSPEDALE GENERALE REGIONALE “F. MIULLI”ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA)

PESI SHOCK INDEX CONFIG

2 3 41

QUICK VIEW

AVPU

P

SHOCK SETTICO

PR

102

NiBP

187/133

SpO2

91

HR

102bpm bpm

mmHg ml

URINE OUTPUT

SHOCKINDEX

151

FR

27apm % ºC

TEMP 1

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O2

0,55MEWS

7 85

1 1 0 02 2

IV

10-15%1

18/03/201217:03

18/03/201217:03

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IL PAZIENTE MARCO ROSSI EVIDENZIA UN ALLARME ATTIVO DOVUTO AL VAL Gio 23 Marzo 11:54:23Gianni Piccininno LOGOUT

PROCEDURE DA PORTARE A TERMINE ENTRO LE PRIME · 3 H · DALL’INSORGENZA

1. AVVIA PROCEDURE PER LA MISURAZIONE DEI LIVELLI DI LATTATO

2. ESEGUI 2 EMOCOLT. DA 2 SITI DIVERSI + URINOCOLT. + EVENT. 1 ESAME COLT. DEL BRONCOASPIRATO

3. SOMMINISTRA UNA TERAPIA ANTIBIOTICA A LARGO SPETTRO

4. SOMMINISTRA 30 mL/kg DI CRISTALLOIDI PER IPOTENSIONE O LATTATO ≥ 4 mmol/L

– 00:35

PROCEDURE DA PORTARE A TERMINE ENTRO LE PRIME · 6 H · DALL’INSORGENZA

09:45

09:45

– 00:35

VISUALIZZA ESAMI DI LABORATORIO COMPLETIINSORGENZA 09.30 SURVIVING SEPSIS CAMPAIGN BUNDLES

09:45

09:45

09:45

09:45

1. SOMMINISTRA VASOSOPPRESSORI (PER IPOTENSIONE CHE NON RISPONDE ALL’INIZIALE INFUSIONE DI FLUIDI) PER MANTENERE UNA PRESSIONE MEDIA (MAP) ≥ 65 MMHG2. IN CASO DI IPOTENSIONE ARTERIOSA PERSISTENTE NONOSTANTE IL VOLUME DI RIANIMAZIONE (SHOCK SETTICO) O LATTATO INIZIALE ≥ 4 MMOL / L (36 MG / DL):• MISURA LA PRESSIONE VENOSA CENTRALE (CVP ≥ 8MMHG)• MISURA LA SATURAZIONE DI OSSIGENO VENOSA CENTRALE (SCVO2 ≥ 70%)

09:453. RIPETERE MISURA DEI LIVELLI DI LATTATO SE LA MISURA INIZIALE RISULTAVA ELEVATA

SEPSI QUICK VIEW

AVPU

P

PR

102

NiBP

187/133

SpO2

91

HR

102bpm bpm

mmHg ml

URINE OUTPUT

SHOCKINDEX

151

FR

27apm % ºC

TEMP 1

38

PESI

0,55MEWS

7 85

1 1 0 02 2

IV

10-15%1

18/03/201217:03

18/03/201217:03

18/03/201217:03

TREND SCORESCERCA… MEWS CHIAMATA

NOMINATIVO

MARCO ROSSI

SESSO ETÀ

maschio

GR SANG

AB RH +55 anni

DATA DI NASCITA

28/01/1957

ALTEZZA

187 cm

PESO

168 kg

REPARTO

MEDICINA E CHIRURGIA

ID MACCHINA

0987 6543 2103 4567

STANZA

14

LETTO

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CONTATTI

MARIELLA - 334 56 72 331

DIAGNOSI DI ENTRATA

Paziente affetto da polmonite lorem ipsum factum Paziente affetto da polmonite lorem ipsum factum

0 ~ 65 punti | Grado I | Rischio molto basso: 0-1,6% mortalità a 30 giorni66 ~ 85 punti | Grado II | Rischio basso: 1,7-3,5% mortalità a 30 giorni86 ~ 105 punti | Grado III | Rischio Intermedio: 3,2-7,1% mortalità a 30 giorni106 ~ 125 punti | Grado IV | Alto rischio: 4,0-11,4% mortalità a 30 giorni> 126 punti | Grado V | Rischio molto elevato: 10,0-24,5% mortalità a 30 giorni

+ 3

+ 2

+ 1Valerio Catena

Claudio Meridio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

MARCO ROSSI

Angela Tizio

Mario Caio

Aristide Sempronio

Francesco Bianchi

Massimo Decimo

Carla Bianchi

Maria Bruno

OSPEDALE GENERALE REGIONALE “F. MIULLI”ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA)

SEPSI SHOCK INDEX CONFIG

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IL PAZIENTE MARCO ROSSI EVIDENZIA UN ALLARME ATTIVO DOVUTO AL VAL Gio 23 Marzo 11:54:23Gianni Piccininno LOGOUT

PULMONARY EMBOLISM SEVERITY INDEX (PESI)

PATIENT AGE 39 years 39 points

F 0 pointsPATIENT SEX

Present 30 points

Not present 0 points

Present 10 points

Present 60 points

88 mmHg 30 points

90 Bpm 0 points

36.4 ̊C 0 points

88 Bpm 30 points

95 Bpm 0 points

HISTORY OF CANCER?

HISTORY OF HEART FAILURE?

HISTORY OF CHRONIC LUNG DISEASE?

Altered Mental Status? [Disorientation, lethargy, stupor, or coma]

SYSTOLIC BLOOD PRESSURE

HEART RATE

RESPIRATORY RATE

TEMPERATURE

GRADIO DI RISCHIO: IV — PESI SCORE: 199

O2 SATURATION %

PREDICTS 30-DAY OUTCOME OF PATIENTS WITH PULMONARY EMBOLISM USING 11 CLINICAL CRITERIA

PESI SCORE 199

PESI

TREND SCORESCERCA… MEWS CHIAMATA

NOMINATIVO

MARCO ROSSI

SESSO ETÀ

maschio

GR SANG

AB RH +55 anni

DATA DI NASCITA

28/01/1957

ALTEZZA

187 cm

PESO

168 kg

REPARTO

MEDICINA E CHIRURGIA

ID MACCHINA

0987 6543 2103 4567

STANZA

14

LETTO

16

CONTATTI

MARIELLA - 334 56 72 331

DIAGNOSI DI ENTRATA

Paziente affetto da polmonite lorem ipsum factum Paziente affetto da polmonite lorem ipsum factum+ 3

+ 2

+ 1Valerio Catena

Claudio Meridio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

MARCO ROSSI

Angela Tizio

Mario Caio

Aristide Sempronio

Francesco Bianchi

Massimo Decimo

Carla Bianchi

Maria Bruno

OSPEDALE GENERALE REGIONALE “F. MIULLI”ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA)

SEPSI PESI SHOCK INDEX CONFIG

2 3 41

QUICK VIEW

AVPU

P

Ant que earchit estotas mostium eturio quiae sitium que solo-remquas doluptae. Nequias intotat eos porporibus voluptin exerferuptas et eos ommolupta demquam rate non reped estotas mostium eturio intotat

STATO ESAMI EMATOCHIMICI

STATO SEPSI

Ant que earchit estotas mostium eturio quiae sitium que solo-remquas doluptae. Nequias intotat eos porporibus voluptin exerferuptas et eos ommolupta demquam rate non reped estotas mostium eturio intotat

STATO ESAMI COLTURALI

ULTIMA FiO2 RIPORTATA 56.7 RATIO | 21:30 – 13 marzo 2013

PR

102

NiBP

187/133

SpO2

91

HR

102bpm bpm

mmHg ml

URINE OUTPUT

SHOCKINDEX

151

FR

27apm % ºC

TEMP 1

38

O2

0,55MEWS

7 85

1 1 0 02 2

IV

10-15%1

18/03/201217:03

18/03/201217:03

18/03/201217:03

IL PAZIENTE MARCO ROSSI EVIDENZIA UN ALLARME ATTIVO DOVUTO AL VAL Gio 23 Marzo 11:54:23Gianni Piccininno LOGOUT

OSPEDALIZZAZIONE DIMISSIONE

ESISTONO ELEMENTI COMPROVATI DI UNA INFEZIONE IN CORSO SI

ESISTONO ELEMENTI PER SOSPETTARE INFEZIONE IN CORSO

GERME ISOLATO

ANTIBIOTICO IN USO

SEDE DEL PRELIEVO

ANTIBIOTICO IN USO

MODIFICA

ANNULLASALVA

DIMISSIONE

NO

ESISTE UNA STORIA DI CANCRO SI NO

ESISTE UNA STORIA DI INSUFFICIENZA CARDIACA SI NO

ESISTE UNA STORIA DI MALATTIA POLMONARE CRONICA SI NO

PAZIENTE MOSTRA STATO MENTALE ALTERATO, DISORIENTAMENTO, LETARGIA, STUPORE, COMA SI NO

SI NO

IL PAZIENTE È SOTTO TERAPIA ANTIBIOTICA

ANTIBIOTICI

SI NO

indicare le seguenti informazioni

indicare terapia antibiotica

indicare terapia antibiotica

QUICK VIEW SEPSI PESI SHOCK INDEX CONFIG

2 3 41

IL PAZIENTE MARCO ROSSI EVIDENZIA UN ALLARME ATTIVO DOVUTO AL VAL Gio 23 Marzo 11:54:23Gianni Piccininno LOGOUT

CERCA… MEWS CHIAMATA

15:09

18/06/2011 22/06/2011

23:09 07:09 15:09 23:09 07:09 15:09

HR

SEPSI

NOMINATIVO

MARCO ROSSI

SESSO ETÀ

maschio

GR SANG

AB RH +55 anni

DIAGNOSI DI ENTRATA

Paziente affetto da polmonite

DATA DI NASCITA POSTAZIONE

28/01/1957 via dei ciclamini 10 - 73100 Altamura (BA)

CONTATTI

MARIELLA - 334 56 72 331

+ 3

+ 2

+ 1Valerio Catena

Claudio Meridio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

Alessandro Tizioecaio

MARCO ROSSI

Angela Tizio

Mario Caio

Aristide Sempronio

Francesco Bianchi

Massimo Decimo

Carla Bianchi

Maria Bruno

9

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SHOCK SETTICO

PESI

0-65

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SHOCKINDEX

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48 ore visualizzOSPEDALE GENERALE REGIONALE “F. MIULLI”ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA)

CHIAMA+30

TREND

VALUE SCORES

SOSPETTA

DOCUMENTATA

GRAVE

10.0% – 24.5%

1.7% – 3.5%

0% – 1.6%

3.2% – 7.1%

4.0% – 11.4%

V

II

I

III

IV

Alcune schermate relative al Centro servizi smartMEWS H@H Center