L'Officina Numero 3

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ALL’INTERNO: ALL’INTERNO: ALL’INTERNO: ALL’INTERNO: Periodico Indipendente Maggio sarà un mese molto importante per il nostro giorna- le e per l’associazione che gli ha dato vita. I tempi sono matu- ri per cominciare a fare i primi bilanci e, speriamo, raccogliere i primi frutti delle iniziative proposte. Un esempio tangibile del nostro impegno sul territo- rio è stato il lancio del primo Forum sul linguaggio televisivo che si è svolto ad aprile, ospita- to dal centro di incontro Castel- lo. Vero e proprio esperimento dell’impatto che l’associazione Attaccabottone potrebbe avere sulla città. Altro esempio è la nuova veste grafica del numero che avete in mano, con una prima pagina più ricca e accat- tivante e tanti temi trattati al suo interno. Si va dai giovani e la loro percezione del diverti- mento all’edilizia convenziona- ta, dallo sport all’arte passando attraverso i temi “forti” della disabilità e della tutela del con- sumatore... Detto questo, non possiamo far finta di non avere timore blu per la nuova grande sfida che ci apprestiamo ad affrontare. Il 21 maggio Attac- cabottone e Officina saranno insieme al pub No Name per presentarsi ufficialmente a tutti i lettori. In quella serata potrete conoscere la redazione al com- pleto, assistere a spettacoli di vario genere e natura (non anti- cipiamo nulla, ovviamente), proporci nuovi temi da trattare e buoni suggerimenti per cre- scere ancora. E, soprattutto, divertirsi insieme cominciando un cammino che speriamo pos- sa essere lungo e prosperoso. L’Attaccabottone Giovani e Tempo Libero Pag. 2 Intervista a … Pag. 3 Diego Sarno Edilizia Convenzionata Pag. 4 Sport: Pag. 5 Volley G.s. Sangone Barriere Architettoniche Pag. 5 Arte & Cultura Pag. 6 a cura di Mauro Baglieri L’Attaccabottone Pag. 6 Forum sul linguaggio televisivo CO.RE.COM Pag. 7 a cura dell’Avv. Pietro Pisano Prosegue l’inchiesta sull’edilizia convenzionata. Qualche setti- mana fa un incontro con l’assessore all’urbanistica Franco Fattori e alcuni tecnici esperti del Comune ci ha aiutati a fare chiarezza su un problema che riguarda tutti coloro che, prima o poi e per i più svariati motivi, decidessero di vendere il proprio appartamen- to. Continua a pag. 4 L'associazione "G.S. Sangone" nasce il 15 Settembre 1993 su iniziativa dei membri del Comitato Quartiere Sangone. Fin da subito si propone come associazione sportiva dilettantistica e apo- litica, che si propone di promuovere la formazione dei giovani mediante un sano impegno del tempo libero. Ed è nel volley che il Gruppo sportivo sta dimostrando di avere stoffa da vendere: sono circa 130 gli atleti iscritti all’associazione che praticano questo sport suddivisi in 6 squadre femminili, 1 maschile e 1 mista che coprono praticamente tutte le fasce d'età: dal minivolley ai senior. Continua a pag. 5 Anno 2 Numero 3 Maggio Giugno 2011 Copia Gratuita SPORT: VOLLEY GS SANGONE Nichelino è forse un paese per vecchi? È questo quanto emerge dall'analisi del terzo questionario sottoposto ai ragazzi delle classi quinte dell'isti- tuto Erasmo da Rotterdam. Ne risulta infatti un giudizio critico su quanto offre la nostra città in materia di divertimento, tempo libero e attività sportive. Solo il 23% dei maturandi trascorre i propri week-end a Nichelino mentre il 14% si reca a Moncalieri e la percentuale rimanente, ben il 63%, indica Torino o altri luoghi come proprie mete privilegiate. Continua a pag. 2 21 MAGGIO 2011 H. 19,00 NO NAME NICHELINO IN TOUR Un’ Officina di proposte per muovere la mente L’articolo a pag. 3

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Notizie e Idee da Nichelino

Transcript of L'Officina Numero 3

ALL’INTERNO:ALL’INTERNO:ALL’INTERNO:ALL’INTERNO:

Periodico Indipendente

Maggio sarà un mese molto

importante per il nostro giorna-

le e per l’associazione che gli

ha dato vita. I tempi sono matu-

ri per cominciare a fare i primi

bilanci e, speriamo, raccogliere

i primi frutti delle iniziative

proposte. Un esempio tangibile

del nostro impegno sul territo-

rio è stato il lancio del primo

Forum sul linguaggio televisivo

che si è svolto ad aprile, ospita-

to dal centro di incontro Castel-lo. Vero e proprio esperimento

dell’impatto che l’associazione

Attaccabottone potrebbe avere

sulla città. Altro esempio è la

nuova veste grafica del numero

che avete in mano, con una

prima pagina più ricca e accat-

tivante e tanti temi trattati al

suo interno. Si va dai giovani e

la loro percezione del diverti-

mento all’edilizia convenziona-

ta, dallo sport all’arte passando

attraverso i temi “forti” della

disabilità e della tutela del con-

sumatore... Detto questo, non

possiamo far finta di non avere

timore blu per la nuova grande

sfida che ci apprestiamo ad

affrontare. Il 21 maggio Attac-

cabottone e Officina saranno

insieme al pub No Name per

presentarsi ufficialmente a tutti

i lettori. In quella serata potrete

conoscere la redazione al com-

pleto, assistere a spettacoli di

vario genere e natura (non anti-

cipiamo nulla, ovviamente),

proporci nuovi temi da trattare

e buoni suggerimenti per cre-

scere ancora. E, soprattutto,

divertirsi insieme cominciando

un cammino che speriamo pos-

sa essere lungo e prosperoso.

L’Attaccabottone

Giovani e Tempo Libero Pag. 2

Intervista a … Pag. 3 Diego Sarno

Edilizia Convenzionata Pag. 4

Sport: Pag. 5 Volley G.s. Sangone

Barriere Architettoniche Pag. 5

Arte & Cultura Pag. 6 a cura di Mauro Baglieri

L’Attaccabottone Pag. 6 Forum sul linguaggio televisivo

CO.RE.COM Pag. 7 a cura dell’Avv. Pietro Pisano

Prosegue l’inchiesta sull’edilizia convenzionata. Qualche setti-

mana fa un incontro con l’assessore all’urbanistica Franco Fattori

e alcuni tecnici esperti del Comune ci ha aiutati a fare chiarezza

su un problema che riguarda tutti coloro che, prima o poi e per i

più svariati motivi, decidessero di vendere il proprio appartamen-

to. Continua a pag. 4

L'associazione "G.S. Sangone" nasce il 15 Settembre 1993 su

iniziativa dei membri del Comitato Quartiere Sangone. Fin da

subito si propone come associazione sportiva dilettantistica e apo-

litica, che si propone di promuovere la formazione dei giovani

mediante un sano impegno del tempo libero. Ed è nel volley che il

Gruppo sportivo sta dimostrando di avere stoffa da vendere: sono

circa 130 gli atleti iscritti all’associazione che praticano questo

sport suddivisi in 6 squadre femminili, 1 maschile e 1 mista che

coprono praticamente tutte le fasce d'età: dal minivolley ai senior.

Continua a pag. 5

Anno 2 Numero 3 Maggio Giugno 2011 Copia Gratuita

SPORT: VOLLEY GS SANGONE

Nichelino è forse un paese per vecchi? È questo

quanto emerge dall'analisi del terzo questionario sottoposto ai ragazzi delle classi quinte dell'isti-

tuto Erasmo da Rotterdam. Ne risulta infatti un giudizio critico su quanto offre la nostra città in

materia di divertimento, tempo libero e attività

sportive. Solo il 23% dei maturandi trascorre i propri week-end a Nichelino mentre il 14% si

reca a Moncalieri e la percentuale rimanente, ben il 63%, indica Torino o altri luoghi come proprie

mete privilegiate. C o n t i n u a a p a g . 2

21 MAGGIO 2011

H. 19,00 NO NAME

NICHELINO IN TOUR

Un’ Officina di proposte

per muovere la mente

L’articolo a pag. 3

Sorge spontaneo chiedersi quali possano essere i motivi di que-

sta imponente “migrazione del sabato sera”. Una prima spiega-

zione si può dedurre dal fatto

che solo il 17% degli studenti si ritiene soddisfatto di ciò che

offre Nichelino mentre l'83% non lo è per nulla o lo è poco.

Da qui tutta una serie di giudizi negativi sugli eventi proposti

fin’ora: i ragazzi valutano abba-

stanza negativamente il The Village estivo e bocciano

senz’appello le feste dei quartie-ri e i vari eventi organizzati

nelle piazze. Positiva eccezione

è la possibilità di istituire il “cinema in piazza” d’estate a

cui ben il 75% dei ragazzi si mostrerebbe, infatti, molto inte-

ressato. Di questi il 51% gradi-rebbe la sola proiezione di film

di recente uscita, il 6% preferi-

rebbe pellicole che hanno se-gnato la storia del cinema italia-

no mentre solo l’1% propone di proiettare film prodotti dalle

scuole. Da segnalare che il 23% non si dimostra interessato a

tale offerta. Peggior destino ha

il teatro Superga: il 39% dei giovani non ama il teatro o non

gradisce gli spettacoli offerti e il 33% di loro vi si è recato solo

una volta, probabilmente per

scopi didattici. Addirittura, e questo è il dato più sconcertan-

te, il 9% degli stu-

denti afferma di conoscere la strut-

tura. Forse si tratta di “non nicheline-

si”? Altri dati inte-

ressanti emergono dall’analisi dei dati

sullo sport: il 14% degli intervistati

non lo pratica, la restante parte si

divide tra pratica

attività regolarmente o raramen-te fuori Nichelino (46%) e chi

frequenta in modo regolare strutture nichelinesi (41%). Chi

pratica attività fuori dai confini

cittadini è spinto in parte dal fatto che lo sport che esercita

viene fatto meglio all'esterno (71%), ma non manca chi “è

costretto” ad andare fuori città

perché ivi il proprio sport non è praticato (29%). Scarsa è anche

la percezione degli spazi in cui poter trascorrere tempo libero

all’aperto come aree verdi at-

trezzate per pic nic o per gioca-re liberamente. Solo il 7% del

campione ritiene che siano pre-senti sul territorio mentre ben il

PILLOLE DALL’OFFICINA : Il Centro Giovani diventerà realtà Il centro giovani di Nichelino sarà presto realtà: ad aprile è stato firmato l’accordo tra amministra-

zione e Unicredit che anticiperà i soldi per dare l’avvio ai lavori di ristrutturazione dell’ex cascina

Nikodemo. Una storia travagliata, quella del centro d'aggregazione giovanile nichelinese il cui per-

corso comincia già durante la prima Giunta Catizone, quando Nichelino muove i primi passi verso

l’emancipazione dallo “status” di città dormitorio. Oggi il sogno di avere un “centro giovani” aperto

a tutti pare avvicinarsi a grandi passi grazie all’impegno di vari soggetti tra cui la Regione Piemonte

che decide di finanziare il progetto, nel 2008, con uno stanziamento pari a 900mila euro (un milione

e 800 mila il costo complessivo dell’opera). A lavorarci in prima persona, gli assessori alla cultura

Carmen Bonino e quello alle politiche giovanili Diego Sarno che, nell’autunno 2009, lancia i “tavoli

giovani” per discutere della destinazione del Centro, coinvolgendo varie realtà giovanili: in questa sede vengono presentate le idée

dell’amministrazione: la gestione dovrebbe poi essere affidata a un pool di privati, selezionati in base al merito e, come nel caso del bar

della struttura, provenienti dal mondo dell’imprenditoria giovanile. Aspetto questo, su cui si erano concentrate polemiche politiche legate

in particolar modo ad una interrogazione presentata dal consigliere di Sel Alessandro Azzolina e dal collega Marco Brandolini.

Francesco Gavatorta

Dal The Village alle feste di quartiere: Nichelino è una città per vecchi?

a cura di Roberto Autera, Erica Ferrara, Pietro Fusco

21% sostiene che tali aree siano

assenti e che il Comune dovreb-be attivarsi e fare qualcosa di

più (51%). Ma quali sono i luo-ghi privilegiati per il diverti-

mento del sabato sera? La mag-

gior parte frequenta discoteche (26%) e pub (24%). Il 34% ama

il cinema o la pizzeria in cui trovarsi con amici solo l’8%

preferisce frequentare concerti e sale giochi (5%). Ad uno scarno

3% piacerebbe usufruire di un

centro culturale. Ma il dato che più stupisce e fa riflettere è

l’alta percentuale di ragazzi (20%) che risponde a quasi tutte

le domande con completa apati-

a: il 23% non è interessato al cinema in piazza, il 20 % non lo

è al teatro, il 22% non ama lo sport e il 14% non lo pratica,

mentre il 21% non ha mai riflet-

tuto sul fatto che in città man-chino spazi sufficienti per il

proprio tempo libero. Interes-sante notare come il 43% dei

ragazzi preferisca trascorrere il

sabato sera in luoghi come di-scoteche o cinema, dove la co-

municazione è difficoltosa se non impossibile.

L’OFFICINA PAG. 2

Politiche giovanili? Per Nichelino, un problema “storico”. «Una delega specifica per questo tipo

di argomenti esiste solo da 10 anni – spiega l’assessore che se ne occupa, Diego Sarno – Prima

era l’assessorato allo sport e cultura che si occupava delle attività e politiche da dedicare ai giova-

ni. La situazione è cambiata da poco per cui potrebbe essere questo il motivo per cui dai questio-

nari emerga un giudizio così negativo sul divertimento in città». Pochi anche gli imprenditori che

hanno deciso di investire sulla città nonostante sul territorio sia presente un’alta componente gio-

vanile: su circa 50mila abitanti circa 8mila sono ragazzi di età compresa tra i 14 e 29 anni. Ma

anche le iniziative promosse dall’amministrazione, purtroppo, pare non aver ancora fatto breccia

nel cuore dei giovani. Per quanto riguarda il teatro Superga, secondo Sarno esiste un problema di

impostazione culturale generale e di concezione del mondo teatrale. «In Cartellone c’erano spettacoli rivolti ai ragazzi (prosa, comicità...)

ma non abbiamo ricevuto grandi risposte nonostante l’Informagiovani abbia sempre messo a disposizione biglietti gratuiti o buoni sconto

per i ragazzi». Sorprendono anche i dati sul “The Village” che, pare, non abbia riscosso il successo sperato tra i giovani nichelinesi. «Su

350mila passaggi in 2 mesi e 10 giorni, più del 70% erano di ragazzi giovani – analizza l’assessore - All'interno c'erano tutte le tipologie

di locali possibili: dalla musica dal vivo, al latino americano e alla discoteca pura organizzata dai ragazzi di Codice 10. Sono sicuro come

la programmazione dei concerti non è stata adeguata, ma si tratta solo di una parte del villaggio. Rispetto agli anni passati non ci sono

stati problemi di sicurezza anche il sistema del disturbo è stato regolamentato meglio di 2 anni fa, tanto che non ci sono state grandissime

lamentele dopo le prime 2 settimane». Dubbi anche sulla proposta di organizzare il cinema estivo: «È stato fatto per tre anni in Piazza

Pertini, ma si è registrata una presenza bassissima del mondo giovanile...». Sport? «Nichelino ha di tutto – spiega - Calcio, basket, palla-

volo, scherma, karate, danza, atletica e tra poco il corso di tiro con l'arco. Il livello dello strutture è medio, si sfruttano per molte attività le

palestre delle scuole ma come avviene anche a Torino. Idem per gli spazi verdi e per il gioco libero: gli spazi ci sono vanno solo gestiti

meglio».

Intervista a… Diego Sarno

21 maggio 2011, segnatevi que-

sta data. L’associazione

“L’attaccabottone” in quella

serata presenterà sè stessa, i

suoi progetti, il giornale che

edita e che state leggendo in

questo momento, la propria

filosofia, i propri soci e i propri

amici… tra i quali vorremmo ci

fossi anche tu. Non credo ci sia

bisogno di grandi spiegazioni

per convincere una persona a

passare una bella serata tra ami-

ci con intrattenimenti vari, bere,

mangiare, musica e risate. Non

sono stato abbastanza convin-

cente? Volete sapere qualcosa

di più? Ok, solo qualche piccolo

accenno. Direte: “che noia una

serata di presentazione di

un’associazione (l’ennesima),

con una introduzione dei pro-

getti sicuramente a sfondo poli-

tico (no grazie) e il lancio di un

giornale gratuito locale indipen-

dente (questo si, grazie) e che

sicuramente non arriverà alla

seconda uscita (siamo già alla

quarta)”. Dite male; la serata

sarà molto piacevole e leggera e

contornata da mille attività di-

verse delle quali potrete fruire

senza troppo impegno e che

potrebbero, perché no, darvi

qualche stimolo in più per con-

dividere delle passioni sopite.

Sopite… sopire… assopire…

[as-so-pì-re] (assopìsco, -sci, -

sce, assopìscono; assopènte; as

sopìto) Rendere sonnolento;

provocare un sonno leggero.

Questo forse è il verbo che più

ci ha stimolato nel fondare

l’associazione e il giornale,

l’assopimento collettivo che

infido e silenzioso spinge la

nostra vita verso una fase REM

perenne. Siamo coscienti che

forse è una battaglia persa in

partenza ma noi non vogliamo

non averci neanche provato.

Abbiamo voglia di fare, propor-

re, giocare, pensare, ridere, par-

lare, confrontarci, lottare e so-

gnare con un numero sempre

maggiore di persone. Non chie-

diamo a nessuno di impegnarsi

in chissà quale modo, vi chie-

diamo solo di seguirci, seguire

le nostre iniziative, proporci

delle attività o renderci partecipi

delle vostre idee e magari qual-

cosa di bello e interessante in-

sieme lo possiamo veramente

fare. Non chiedetevi cosa succe-

derà, cosa vedrete, cosa dovete

fare… semplicemente parteci-

pate e divertitevi. Ah, dimenti-

cavo… segnatevi anche l’ora…

dalle 19,00 al pub No Name di

Nichelino – Piazza Martiri della

Libertà n. 5.

Marco Lei

L’OFFICINA PAG. 3

Il primo punto caldo esposto

riguarda il divario esistente tra

prezzo degli immobili realizzati

in edilizia convenzionata, e

quelli in libero mercato. Fattori

fa subito una distinzione tra gli

immobili realizzati prima

dell’adozione dell’euro e quelli

successivi. «In pochi anni il

prezzo di una casa da 100 mi-

lioni è diventato 100 mila euro.

Nemmeno il legislatore poteva

prevedere un evento del genere

- spiega - Da tempo l’ufficio

tecnico sta lavorando per trova-

re la soluzione al problema. È

allo studio la possibilità di far

decadere anzitempo i vincoli

delle convenzioni prendendo

spunto da quello che hanno

fatto altri comuni ad esempio

facendo pagare ai proprietari

degli immobili che intendono

aderire, la differenza tra quanto

era dovuto dal costruttore

(contributo di costruzione e

oneri di urbanizzazione, Ndr) e

quanto effettivamente versato.

Chi non avesse necessità di

rivendere potrebbe comunque

aspettare la scadenza temporale

della convenzione, generalmen-

te 20 o 30 anni, e non pagare

nulla». Ricordiamo però che chi

nel frattempo è subentrato al

primo acquirente, con ogni pro-

babil i tà ha già paga to

l’immobile al valore di mercato

e in questo modo, in caso di

n e c e s s i t à d i v e n d i t a

dell’immobile si troverebbe a

pagare ancora. «L’interesse

della collettività prevale

sull’interesse di pochi e comun-

que è nella nostra volontà cer-

care di non chiedere un corri-

spettivo troppo alto. Una delle

idee al vaglio e che probabil-

mente andrò a mostrare in

Giunta, è che il corrispettivo

possa aggirarsi sui 5000 euro,

con meccanismi di riduzione in

base agli anni mancanti alla

scadenza della convenzione».

Due documenti della Regione

Piemonte, recependo una sen-

tenza del Consiglio di Stato del

1990 e della Corte di Cassazio-

ne del 2000, danno parere favo-

revole all’eliminazione del vin-

colo della determinazione del

prezzo delle vendite successive

al la pr ima, definendolo

“illegittimo”. Sarebbe solo il

costruttore infatti a godere della

riduzione degli oneri e quindi

l’unico soggetto tenuto al conte-

nimento del prezzo. Per questo

motivo, riporta il documento ,

“non si vede ragione per preve-

dere un corrispettivo (parere

55/2010)”. Cosa che sorprende

tecnici e assessore. «Questo

vorrebbe dire snaturare i prin-

cipi dell’edilizia convenzionata

come strumento per dare case a

prezzi più accessibili e, soprat-

tutto, evitarne la speculazione.

Forse una volta si, il costruttore

si avvantaggiava per il fatto che

se non si firmava una conven-

zione, mai avrebbe potuto co-

struire su terreni non suoi ( ma

ottenuti con l’esproprio del co-

mune). Oggi questi vantaggi

sono notevolmente diminuiti

soprattutto in virtù del fatto che

l’edilizia convenzionata, da

quasi dieci anni, non viene più

fatta su terreni espropriati dal

Comune ma di proprietà del

costruttore. Comunque non era-

vamo a conoscenza di questi

documenti, ne dovrò parlare

con la Regione». Argomento

tutt’altro che chiuso, insomma.

Resta aperto e attivo più che

mai, invece, il gruppo Facebook

che tratta l’argomento e le sue

problematiche “Edilizia conven-

zionata: problemi per l'uso” a

cui iscriversi per avere aggior-

namenti sulla vicenda.

Antonello Marino

Ecco di seguito un breve elenco degli immobili sog-

getti a vincoli convenzionali e alla determinazione

del prezzo per le cessioni successive alla prima. AREA P.E.E.P. “PRACAVALLO-CASTELLO-DEBOUCHE’ Via Pallavicino n° 91, 93, 95 Largo delle Alpi n° 1,3,5,9,10,11,12,14,16 Via Debouchè n° 3,5 Via XXV Aprile n° 145 Viale Matteotti n° 24,26 Via Berlinguer dal n° 6 al n°32 Via Nenni n° 1,3,5,33 Via Spadolini n° 3,4,5,6,7,8,9,11,12,13,14,15,17,18,19,20,22 Via Cacciatori n° 1, 3,5,7,9,11 FUORI AREA P.E.E.P. (Costruiti su suolo di proprietà del costrut-tore) Via Verdi 16,18,20 Via Trento 18 Piazza Tamagno 4,6 Via Torricelli 177,179,181,185 Via Belfiore 18,20 Via Moncenisio 38 int. Dal 1 al 9 Viale dei Parchi 11,13,15,17,19,21,23,25 Via Sassari 2,4,6,8,10,10/1,10/2,12,16/1,16/2

CI SIETE ANCHE VOI?

L’OFFICINA PAG. 4

Disabilità e barriere architettoniche: Nichelino città ad ostacoli

G.S. Sangone Volley: l’unione! Ecco la chiave per la vittoria

Fiore all’occhiello di questa stagione si è

rivelata la femminile UISP 2° livello amato-

ri. Un gruppo composto da dodici ragazze di

età compresa tra i 18 e i 20 anni molto pre-

parate, motivate e soprattutto unite, che in

poco tempo hanno raggiunto risultati assai

rilevanti. La squadra è nata circa cinque

anni fa con l’obiettivo di inserirsi fin da

subito in Federazione. Ha partecipato infatti

ai campionati di questa categoria per tre

anni raggiungendo anche un’ottima crescita

personale e di squadra. Del 2009 è

l’incontro con l’allenatore Stefano Cappelli

che le porta in UISP, le aiuta a crescere e a

migliorare fino ad ottenere, durante la tra-

Quando si parla di strade o più in generale

di viabilità, si è portati a considerarne sol-

tanto l’aspetto della percorribilità da parte

dei veicoli sottovalutando quasi totalmente

quello pedonale. Eppure l’azione ammini-strativa dovrebbe essere prioritaria sulla

questione dell’abbattimento delle barriere

architettoniche sul territorio cittadino. Si

pensi ad esempio alle persone anziane, alle

carrozzine dei bambini o più semplicemente

ai soggetti che presentano limitazioni, sia

temporanee che permanenti, alla deambula-

zione. Gli uffici comunali dovrebbero redi-

gere progetti per eliminare le barriere archi-

scorsa stagione invernale, l’accesso alle

nazionali UISP, immediatamente dopo esse-

re salite di livello. Diversi i fattori hanno

contribuito al raggiungimento di tali obietti-

vi: allenamenti ben organizzati, impegno,

costanza e la presenza di dodici titolari su

dodici. Il tutto condito da un ingrediente

fondamentale: il senso del “gruppo”.

«Siamo affiatate sia dentro che fuori dal

campo», conferma il capitano della squadra,

Roberta Noviello. Decisamente focalizzate

sui prossimi campionati nazionali, la squa-

dra ha leggermente “patito” lo scorso cam-

pionato primaverile, durante il quale le ra-

gazze sono scivolate ai play-off. Nonostante

questa piccola “defiance”, per le nazionali

la squadra si sente molto motivata e, anche

se cosciente delle grandissime difficoltà,

non intende assolutamente escludere la pos-

sibilità di vittoria. La squadra, che gestisce

le sue attività in completa autonomia, da

ormai 5 anni utilizza per i propri allenamen-

ti la palestra messa a disposizione

dall’istituto Erasmo da Rotterdam mentre le

partite vengono ospitate dalla palestra

dell’Itis Maxwell che le ragazze condivido-

no con i colleghi della squadra di basket.

Dolenti le note che riguardano, purtroppo, i

finanziamenti: sebbene il G.S. Sangone si

impegni nel gestire orari, palestre, trasferte

(completamente autogestite dalle atlete e dal

loro allenatore) sponsor e divise, le difficol-

tà non mancano, soprattutto in questi tempi

di crisi in cui gli “investitori” sono sempre

più difficili da trovare. Quest’anno però, in

occasione delle nazionali, saranno fornite

nuove uniformi come a sottolineare che,

nonostante manchi spesso una “mano ester-

na”, eccellenti obiettivi si possono sempre e

comunque raggiungere. Soprattutto quando

passione e spirito di squadra diventano in-

gredienti fondanti e di coesione. Le magni-

fiche 12 sono Antonella Fiorillo, Chiara

Chiomenti, Clizia Coppola, Daniela Binetti ,

Eleonora Cargalli, Emanuela Tolucci, Gior-

gia Ruggiero, Letizia Sansanelli, Priscilla

Pasini, Roberta Noviello (capitano), Roberta

Riontino, e Serena D’Amelio. Stefano Cap-

p e l l i è i l l o r o a l l e n a t o r e .

Erica Ferrara

tettoniche e consentire a tutti il facile acces-

so, per esempio, agli uffici pubblici, come

previsto dalla legge 104 del febbraio 1992

che delega gli Enti Locali a destinare il 2%

dei mutui contratti annualmente alle opere

di abbattimento delle barriere e dei trasporti.

Sarà sempre così? Nella Nichelino del futu-

ro, un’ampia parte della programmazione di

governo dovrebbe essere dedicata proprio

all’avvio di importanti lavori di adeguamen-

to urbanistico e di abbattimento degli osta-

coli che creano disagio non solo ai disabili.

Il comune ha cercato di ottenere risultati in

tal senso ma la strada da percorrere è ancora

lunga. Se da una parte alcune opere di ade-guamento sono state realizzate, come per

esempio in piazza Dalla Chiesa, via Cuneo e

via Juvarra dove i marciapiedi sono più lar-

ghi della media e dotati di scivoli, ancora

tanto è da fare su buona parte del territorio

cittadino. Qualche esempio? Molte strade

cittadine sono prive di marciapiedi o se ci

sono, sono spesso troppo stretti e disconnes-

si. Spesso in mezzo ai camminamenti sono

collocati pali per la segnaletica o cestini per

l’immondizia. La posta di via XXV Aprile 7

da tempo è al centro delle cronache per

l’inadeguatezza dell’ingresso destinato agli

invalidi per cui servirebbe una rampa che

attualmente ancora manca. Ma situazioni

analoghe si presentano in molte altre aree

cittadine. In Via Cacciatori le strisce pedo-

nali sono tracciate in modo tale da sbattere

contro i marciapiedi. Idem in Via Occelli. In

piazza Camandona, lato edicola, un segnale

stradale di divieto di accesso è collocato in

mezzo alla rampa di salita rendendo proble-

matico il passaggio. La notizia che vorrei

sentire è che Nichelino si sta avvicinando al modello di Genova, dove da qualche tempo

è uscita una guida - Genova per tutti noi -

che presenta informazioni precise e attendi-

bili su percorsi e itinerari a misura di disabi-

le. Valorizzare le diversità, favorendo una

reale inclusione delle persone nella vita so-

ciale, è la carta vincente del futuro. Per que-

sto Nichelino deve e può cambiare.

Carmelo Mendolia

L’OFFICINA PAG. 5

Arte & Cultura a cura di Mauro Baglieri

Entrare in casa Ventrella è come intrufolarsi “clandestinamente” in una sala museale, durante una

vera e propria esposizione di quadri: una mostra della quale rimanere esterrefatto e stupefatto per la

grande presenza di temi e colori. Da un lato fiori e colori fanno bella mostra di sè, dall’altro si indivi-

duano paesaggi marini o montani, scorci e panorami di deserti australiani. Già. Perchè entrare in casa

Ventrella equivale a far conoscenza con una famigliola di artisti. Infatti sia la moglie che il marito

sono due pittori. Lei con la passione per la natura morta che però definisce “viva”, poiché i profuma-

ti fiori che immagina e riporta su tela sono sempre aperti e vivi variopinti e ricchi di piacevoli sfu-

mature. Come vivi e piacevoli sono i colori utilizzati da Biagio per i suoi dipinti fatti di viste panora-

miche tratte da foto precedentemente scattate. Una “storia d’arte” che inizia grazie a uno zio che

istiga Biagio alla pittura regalandogli un kit completo di colori e tavolozze. L’avventura inizia quan-

do Biagio ha tredici anni, grazie a dipinti definiti “piatti” a cui, con l’andar del tempo, riesce ad ap-

plicare il concetto della tridimensionalità. Ed è proprio al termine della carriera lavorativa, quando il

tempo è maggiore, che l’artista da impeto e sfogo alle sue idee migliorando nel contempo le proprie capacità tecniche e di rappresentazio-

ne. Differente il percorso della moglie Ida che la sua carriera artistica la comincia dipingendo su ceramica. Solo due anni fa decide di se-

guire il marito cimentandosi nell’arte pittorica senza, però, avere la giusta fiducia in sè stessa. Dopo poco tempo e il giusto approccio,

però, inizia a tirar fuori dal pennello la più svariata collezione di fiori su tela, su cartoncino

nero e persino su pietra, utilizzando l’ardesia come supporto. Nella famiglia di artisti la

complicità è padrona. Mentre Biagio butta un occhio sul dipinto di Ida, il suo pennello sci-

vola sulla carta a creare un acquerello: riproduzione quasi esatta della foto a cui si ispira,

andando a marcare il colore sulla resa dei dettagli, sulla forma, sulla veridicità dell’opera. Il

risultato finale è di grande compartecipazione all’opera che attira e attrae un po’ come acca-

de nel film di Mary Poppins quando la celestiale governate, interpretata da Julie Andrew,

salta dentro un quadro disegnato sulla strada. Tutti e due usano colori molto caldi: per i fio-

ri, Ida e molto accesi per i paesaggi, Biagio. Impegnati attivamente con l’associazione Ni-

chelin Art Nuova Edizione hanno partecipato a mostre a Cervo (Imperia), Pragelato, Bubbio

(Asti) e nella tenuta Il Grifone di Vigone dove vive il mitico Varenne e in Via Po a Torino.

Capire come la televisione agisce sull’immaginario, scoprire come viene

realizzata una trasmissione televisiva, svelarne le influenze sulla vita dello

spettatore e sul suo modo di comportarsi. Senza, ovviamente, che questi se

ne renda conto. È da qui che è partita l’idea dell’associazione Attaccabotto-

ne di realizzare il primo forum cittadino sul linguaggio televisivo, ospitato

dal Centro di quartiere Castello e svoltosi nel mese di aprile. L’intento era

quello di offrire alla cittadinanza qualche strumento per comprendere quali

siano le complesse strutture che costituiscono quel linguaggio. Un esercizio

concreto che l’associazione ha deciso di organizzare in due momenti: uno

introduttivo e uno analitico. Ospite della prima serata è stato Silvio Bucca-

rello, autore e conduttore della trasmissione di Quartarete “OkGol”, che ha

raccontato come viene realizzato un programma di genere (in questo caso

sportivo). Illustrandone le scelte autoriali, le rubriche e i modi di interazione

con il pubblico di riferimento. Il secondo appuntamento ha passato al setaccio, invece, una serie di esempi della televisione di tutti i giorni,

dall’episodio della finta terremotata ospite a Forum (che ha guadagnato, pare, 300 euro per una “comparsata”) allo show d’intrattenimento

più amato del momento: Uomini e Donne. Le riflessioni che emerse, sia sotto il punto di vista dell’approccio analitico che dalle osserva-

zioni del pubblico, hanno messo in chiaro come anche quando la televisione propone contenuti per l’intrattenimento e il divertimento dello

spettatore, ci sia sempre un’elaborazione profonda e accurata. Un’esperienza (e un esperimento) sicuramente da ripetere con la partecipa-

zione di tutti i lettori dell’Officina.

Francesco Gavatorta

“FIORI NEL VASO”

“SCORCIO PROVENZALE”

L’OFFICINA PAG. 6

LA REDAZIONE:

Direttore Responsabile Erika Nicchiosini Condirettore Daniela Demasi Proprietà della Testata: Associazione L’attaccabottone Pres. Daniela Demasi P. iva 10375680013 C.F. 10375680013 [email protected] Registrazione Tribunale di Torino n. 61 del 29/10/2010 Stampato da: GRAFICHE VIESTI di Viesti A. & C. S.n.c. Sede legale: V. Nizza, 400 10127 Torino Sede operativa ed amministrativa: V. Calatafimi 9 10042 Nichelino (TO) P. iva / Cod. Fisc.: 06631250013 C.C.I.A.A. Reg. Ditte 800536 Reg. Trib. TO 159/94 Ci puoi trovare: officinaredazione.blogspot.com Facebook: L’Officina Redazione [email protected] 3337626840 Per le inserzioni pubblicitarie: 3346072323 DISTRIBUZIONE GRATUITA

L’angolo legale a cura dell’Avv. Pietro Pisano

La linea telefonica non ti viene

attivata ma il flusso del denaro

dalla carta di credito o dal conto

corrente bancario a quello della

compagnia telefonica non si

interrompe? Il computer non

vuole saperne di connettersi e

tu, anziché navigare, dapprima

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e dall'altra parte del filo trovi le voci cordiali e talvolta suadenti

di Piero, Marco, Erika o Danie-

la. Tutti onesti e pazienti lavora-

tori che in ossequio alle diretti-

ve aziendali si qualificano come

fossero i tuoi amici del bar

dell’angolo ma che poi finisco-

no con il rimpallarti da un uffi-

cio all'altro, chiedono di pazien-

tare qualche giorno, forniscono

notizie approssimative, applica-

no procedure non risolutive e

mentre ci si scontra contro un

impenetrabile muro di gomma,

ansia e senso di frustrazione

raggiungono in culmine. Eppure

esistono degli strumenti per

risolvere casi di questo genere.

Quali? Da qualche anno l’utente

può sperimentare il tentativo di

conciliazione presso il

Co.Re.Com (Comitato Regiona-

le per le Comunicazioni). Si

tratta di un organo di tutela e di

controllo della Regione in mate-

ria di comunicazioni. Rivolgen-

dosi a tale organismo gratuita-

mente e senza dover necessaria-

mente ricorrere all’assistenza di

un avvocato, il consumatore ha

l’opportunità di ottenere un con-

fronto diretto con l’operatore

telefonico alla presenza di un

funzionario dell’organismo pub-

blico, al fine di trovare un accordo. Peraltro tale proce-

dimento costituisce condizione

di proponibilità della domanda

giudiziale, nel senso che non è

possibile iniziare una causa se

prima non sono trascorsi trenta

giorni dalla richiesta rivolta al

Co.Re.Com. La domanda, ac-

compagnata dalla fotocopia di

un documento di riconoscimen-

to, potrà essere inoltrata al

Co.Re.Com Piemonte compi-

lando apposito modulo che po-

trà essere ritirato presso la sede

dell’organo oppure scaricato da

internet. La consegna potrà av-

venire direttamente presso la

sede dell’ Ufficio Relazioni con

il Pubblico del Consiglio regio-

nale in Via Arsenale 14 a Tori-

no o, a mezzo raccomandata A/

R, all’indirizzo di via Lascaris

10 o, ancora, via fax. Il

Co.Re.Com, verificata

l’ammissibilità della domanda,

comunica alle parti il giorno e

l’ora dell’udienza. L’organo di

conciliazione ha il compito di

favorire un accordo, ma non ha

potere di decidere su torti e ra-

gioni dell'una o dell'altra parte.

Il procedimento si conclude con

la sottoscrizione di un verbale e,

in caso di raggiunto accordo, il

relativo verbale di conciliazione

sarà immediatamente esecutivo.

Ciò significa che, in caso di

inadempimento da parte di una

compagnia per le telecomunica-

zioni, il verbale sarà direttamen-

te azionabile tramite precetto e

successivo pignoramento. L'u-

tente, contestualmente o succes-

sivamente alla richiesta di con-

ciliazione, può chiedere al

Co.Re.Com l’adozione di prov-

vedimenti temporanei diretti a

garantire l’erogazione del servi-

zio, qualora questo fosse stato

sospeso dalla compagnia, o a far

cessare forme di abuso o di

scorretto funzionamento. Il pro-

cedimento conciliativo descritto

si è rivelato un apprezzabile

sistema per la risoluzione delle

controversie con effetti deflatti-

vi sulla giustizia ordinaria. Nel 2009 sono pervenute al

Co.Re.Com Piemonte e sono

state istruite 3807 istanze di

conciliazione. Le udienze alle

quali si sono presentate entram-

be le parti (gestore e utente)

sono state 2959 e nell'83,6% dei

casi la conciliazione ha avuto

esito positivo (fonte: Relazione

sull'attività del CORECOM

Piemonte nell'anno 2009).

Quando non viene raggiunto

l'accordo, ovvero decorsi 30

giorni dalla richiesta inviata al

Co.Re.Com senza che la proce-

dura sia stata conclusa, l’utente

potrà promuovere l'azione giu-

diziaria davanti al Giudice di

Pace o al Tribunale.

L’OFFICINA PAG. 7