Lo Stendardo numero 7

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Anno zero Sabato 5 maggio 2012 Numero 2

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Il settimo numero de Lo Stendardo, periodico della Gradinata a Bellinzona

Transcript of Lo Stendardo numero 7

Annozero Sabato5maggio2012 Numero2ANNO PRIMO SABATO 24 NOVEMBRE 2012 NUMERO 4

Eccoci giunti al l 'ultimo numero deLo Stendardo per quantoriguarda il 201 2. È stato unpercorso accidentato, diffici le elungo quello che ci ha portato

fino a qui, e siamo coscienti che per poterportare avanti i l progetto le cose noncambieranno facilmente. I l lavoro per poterconfezionare un numero è sempre diffici le:bisogna trovare argomenti su cui scrivere, ideeper rinnovare l 'impaginazione, per rendere piùattraente al l 'occhio Lo Stendardo. Si punta,oltre ad un migl ioramento estetico, anche adun migl ioramento negli articol i proposti , ad unavarietà sempre maggiore di temi.Se si riguarda al primo numero pubblicatosoltanto ad apri le di questo stesso anno si puòleggere un articolo introduttivo ed esplicativo,un articolo di protesta contro le partite dellunedì, e infine i dati con cui si può prenderecontatto con la Redazione.La svolta, se così la si vuole chiamare, arrivagià nel secondo numero, pubblicato i l 5maggio. I l cambiamento è dovuto allapresenza di un articolo trattante i l tema che piùha fatto discutere la Capitale in quei tempi:l 'ordinanza emanata dal Municipio dei '65decibel '. Un primo sguardo oltre al pal lone.Questo cambiamento viene fortementemarcato nel terzo numero, edito i l 23 dimaggio, in cui sono presenti solamente articol iche trattano sì di pal lone, ma non prettamentedi quel lo giocato. Infatti a capeggiare èl 'articolo di critica riguardante la legge anti-hooligans, seguito dal racconto di un weekenddi alcuni ragazzi passato a Vaduz la seraprima della partita contro l 'ACB.La svolta più importante arriva però con ilquarto numero de Lo Stendardo pubblicato i l1 8 agosto. Per la prima volta nella sua storia i lgiornal ino della Gradinata raddoppiava ilnumero di pagine, passando da quattro a otto.

Un cambiamento di non poco conto per laRedazione; un cambiamento che vuole dire piùarticol i , più lavoro, più impegno. Si vedonoinoltre finalmente articol i non redatti dai B'ZonaBoys 2005 o dalla Redazione, e ciò portasicuramente un arricchimento notevole al loStendardo. Nello stesso numero prende piedecon il primo articolo anche la rubrica CuriositàGranata, che si prefigge l 'obbiettivo di"scovare" partite, giocatori, numeri e dati del lastoria Granata, spesso caduti neldimenticatoio.I l secondo numero di questo anno di vita de LoStendardo è forse il più importante. È infatti i lnumero che sancisce definitivamente laseparazione del periodico dai B'Zona Boys2005, rendendolo quindi definitivamente di tuttii tifosi granta, davvero.I l sesto e penultimo numero lo potremmodefinire i l numero più "internazionale", poichévi è una forte presenza di articol i che trattanodi calcio (e tifosi) a l ivel lo internazionale, con ilracconto della storia del calcio, le vicende delPSG, e infine i l ferimento di un ultras francese.Arrivati a questo numero ci sentiamo in doveredi ringraziare tutti coloro che si sono messi adisposizione per portare avanti i l progetto (gl iinviti sono però sempre aperti ! ); ringraziamo iB'Zona Boys 2005 che hanno preso l 'iniziativa,l 'hanno avviata e portata avanti per un certoperiodo, finché hanno nobilmente lasciato che itifosi lo portassero avanti, come fin dal l 'inizio siera detto; ringraziamo voi stimati lettori , cheogni volta che aprite i l giornal ino ci rendeteorgogliosi del nostro lavoro.Augurandovi una piacevole partita, viauguriamo (con un po' di anticipo) di passaredelle splendide Feste natal izie, e vi salutiamo.All 'anno prossimo!

LA REDAZIONE

2 LO STENDARDO | 24 NOVEMBRE 2012

QUANDO IL PROBLEMA ÈUN POSTEGGIO

Domenica 11 .1 1 .201 2 si è tenutoad Aarau il confronto di CoppaSvizzera tra la locale squadra el 'ACB, finita 2 a 0 in favore degliargoviesi e costataci dunque

l'esclusione dal torneo già ai sedicesimi difinale. Come saprete, la società dell 'ACB haorganizzato e messo a disposizione un busgratuito per chi fosse stato interessato adintraprendere la trasferta, non riscuotendocomunque un grande successo a livel lo diadesioni (circa una ventina).Quello che probabilmente però non sapete èche, oltre al già citato bus, anche uncosiddetto “bussino” è partito al la volta diAarau. Su quest'ultimo hanno trovato postopoco meno di una quindicina di giovaniappartenenti al nostro gruppo, i Bel l inzonaBoys 2005, che ha dunque preferitoorganizzare il proprio trasportoindipendentemente.L'inizio del la partita era previsto per le 1 4:30,qualche minuto dopo le 1 4:00 il “bussino” ècosì giunto in prossimità del Brügglifeld di

Aarau. A questo punto i l nostro esperto autistasi è apprestato a dirigersi tranquil lamente,come prevede la consuetudine, verso ilposteggio in prossimità del settore ospiti . Acirca 1 00 metri dal la nostra meta, al l 'altezza diun incrocio, ci aspetta però una sorta di vigi leche ci impedisce di proseguire oltre,argomentando il suo divieto con il fatto chenon ci sarebbero più stati posteggi disponibi l i .Dal canto nostro cerchiamo di spiegare inmodo pacato che abbiamo sempreposteggiato in tale zona e che non ci sono maistati problemi, perché dunque precluderciquesta possibi l ità? I l vigi le si dimostra peròirremovibi le, continuandoci a negare lapossibi l ità di transito; nonostante ciò vi è peròda segnalare come, nel frattempo, parecchieautomobil i (ovviamente con targhe argoviesi)abbiano ottenuto i l permesso di circolare oltrei l “blocco”. La situazione sembra essere ad unpunto morto e, dopo gli ultimi tentativi diinstaurare un dialogo con il funzionario,

3LO STENDARDO | 24 NOVEMBRE 2012

decidiamo di imboccare un'altra strada, laquale ci avrebbe però portato ad unaconsiderevole distanza dall 'impianto sportivo.Rendendoci conto di ciò abbiamo dunquedeciso di fermarci sul bordo della strada perchiedere informazioni ad una vigi le che sioccupava di gestire i l flusso di veicol i in quellazona. Anche quest'ultima non si mostra peròmolto disposta ad aiutarci, rispondendocisolamente che vigeva il divieto di accostare inquel luogo.I l “bel lo” deve però ancora arrivare: pochiminuti dopo compaiono dietro di noi duefurgoni grigi senza alcuna particolare insegna,dai quali vediamo scendere una decina dipol iziotti . Logicamente in quegli attimi latensione tra di noi ha iniziato leggermente asalire, molti di noi hanno infatti iniziato achiedersi i motivi del l 'arrivo di tal i agenti ecosa sarebbe poi successo nei momentisuccessivi. Alcuni di noi, in particolar modo chisa destreggiarsi maggiormente con il tedesco,si sono così mossi verso i pol iziotti chiedendoil motivo del loro arrivo e spiegando di esseresemplicemente alla ricerca di un luogo doveposteggiare i l “bussino”. Gli uomini in divisapur sembrando capire la situazione, al l 'arrivodei responsabil i del la sicurezza dell 'ACB,eccezionalmente coadiuvati da un agente dipol izia ticinese facente capo al reparto “anti-hooligans”, ci chiedono di mostrar loro i nostridocumenti d'identità. Un poliziotto a debitadistanza posiziona pure una videocamera,puntandola poi verso di noi ed iniziando ariprendere ciò che stava succedendo. Daparte nostra ci troviamo costretti a consegnarele nostre carte d'identità, che dopo esserestate singolarmente passate al vagl io da piùpersone ci vengono riconsegnate. Ci viene poicomunicato, tra l 'incredul ità generale, ditornare indietro e di passare dalla strada dallaquale prima avevamo ricevuto i l divieto ditransito. Arrivati , finalmente, al posteggioscendiamo dal “bussino” e ci dirigiamo,sempre sotto la sorveglianza di numerosiagenti, alcuni dei quali nuovamente muniti divideocamere o, peggio ancora, di cani, versola cassa.Dopo i control l i di rito al l 'entrata dello stadio ciposizioniamo così sui gradini del settore ospiti

e iniziamo ad incitare la squadra granata (cheper l 'occasione vestiva un'improponibi lecombinazione verde-arancione). A causa dellevarie peripezie descritte sopra abbiamo peròperso i primi 1 5 minuti del confronto, i l qualenon ci ha però regalato particolarisoddisfazioni nemmeno nei susseguentiminuti di gioco.Lo scopo primario di questo articolo non è unanarrazione fine a sé stessa degli eventi chehanno caratterizzato la nostra trasferta,riteniamo infatti che esso possa costituire unimportante spunto di riflessione per i nostrilettori. È infatti estremamente il logico che unasituazione facilmente risolvibi le come quelladel la ricerca di un posteggio abbia causatoun'inuti le creazione di tensione fra forzedell 'ordine e tifosi (senza comunque sfociare,da ambo le parti , in nessun comportamentoviolento). L'arrivo in forze della polizia el 'intimidazione della consegna dei documentinon ha infatti sicuramente aiutato a risolvereun piccolo problema, ma ha anzi causatosolamente, come scritto, ulteriore tensione. Lacausa di tutto ciò era infatti un semplicemalinteso, così ci è stato spiegato, tra lapolizia e gl i addetti al lo smistamento deltraffico.Si parla spesso di prevenzione verso gliepisodi di violenza legati al calcio, senzaparlare però di come questi possano essereevitati partendo da piccoli accorgimenti, comesicuramente una maggior disponibi l ità aldialogo da parte delle forze dell 'ordine.I l comportamento di chi doveva garantire lasicurezza, seppur non sia successo niente digrave, non è quindi stato al l 'altezza deglieventi e nel caso fosse arrivata in loco unatifoseria più numerosa della nostra, le loroazioni non sarebbero di certo state le stesse.

B'ZONA BOYS 05

4 LO STENDARDO | 24 NOVEMBRE 2012

ALLENATI AD … ANDARSENETutti gl i al lenatori del l 'era Giul ini

Da quando Gabriele Giul ini sitrova alla testa della societàgranata, i risultati sportivi del laprima squadra sono precipitatiin maniera costante e

inesorabile. Uno dei probabil i motivi di talefenomeno potrebbe essere la mancanza dicontinuità a l ivel lo strategico-sportivo-societario, situazione che crea confusionefuori e dentro i l rettangolo verde, sia per chilavora in seno alla società bell inzonese, siaper i tifosi al seguito.Balza all 'occhio i l dato quasi surreale deglial lenatori passati nel le ultime quattro stagionie mezza all 'ombra dei castel l i , al lenatori che ilpatron Giul ini cambia ormai piùfrequentemente delle scarpe. Questo èsicuramente un sintomo delle idee poco chiaredel presidente, che hanno portato ad uncontinuo susseguirsi di direttori sportivi (odirettori general i , a seconda della luna di chidoveva diramare i comunicati stampa. . . ) econseguentemente di al lenatori. Ma vediamoliin carrel lata questi al lenatori, per capire chi,come e perché si è seduto sul la panchinagranata in queste stagioni, e soprattutto conquali risultati .

MARCO SCHÄLLIBAUMI l primo allenatore dell 'era-Giul ini raccoglievaun'eredità pesante e un incarico pieno diinsidie. Con una neopromossa impegnataanche in coppa Uefa, Schäll ibaum è riuscito achiudere la prima stagione in Super Leaguecon un notevole 6° posto. Probabilmentel 'entusiasmo della neopromossa ha giocato unruolo importante in questo risultato, ma non vadimenticato neppure la grossa eredità lasciatadalla precedente gestione del Bell inzona e ilfatto che a dirigere le sorti sportive del clubc'era ancora un certo Degennaro, colui che hafatto le recenti fortune dei Granata. L'annosuccessivo purtroppo i risultati di Schäll ibaumsono stati meno buoni, tanto da costargl il 'esonero già prima di Natale (anche a causadei famosi problemi di gestione soprattutto del

bomber Lustrinel l i), con una decisione noncondivisa da tutti . Tant'è che i primi problemicon l 'al lenatore sono emersi proprio quandoiniziavano gli screzi fra presidente e direttoresportivo, screzi che hanno portato Degennaroa lasciare i l Bel l inzona alla fine della stagione2009/201 0.

ALBERTO CAVASINUna delle più grandi delusioni arrivate nellacapitale. I l tecnico ital iano, con un palmarès ditutto rispetto, non è riuscito a imprimere la suafi losofia e la sua visione del calcio al lasquadra. Probabilmente ha pagato il fatto diarrivare in un contesto per lui completamentenuovo e in una situazione molto delicata. Èstato i l primo vero flop del presidente.

ROBERTO MORININI

Arrivato al posto di Cavasin per salvarebaracca e burattini è riuscito nell 'impresa,anche se in extremis e con un po' di fortuna.Tutti ricorderanno quello spareggio con ilLugano (andata in casa e ritorno aCornaredo), che ha tolto una buona ventinad'anni di vita a tutti noi che siamo legati animae corpo all 'ACB. Ebbene con un gran “savoirfaire” anche fuori dal campo, Morinini è riuscitoa togl iere d'impiccio la società e soprattutto afar mandar giù un gran boccone amaro agliodiati cugini. Purtroppo i suoi problemi disalute gl i hanno reso impossibi le lavorarecome avrebbe voluto e l 'anno dopo, congrande amarezza per molti , ha dovuto lasciarei l suo incarico. Colgo l 'occasione perringraziare Morinini per quanto fatto aBell inzona, per l 'impegno che ha messo nelsuo lavoro e per come si sia dimostrato unagrande persona, non arrendendosi al lamalattia e lottando per restare ancorato al lavita i l più a lungo possibi le. Morinini è stataprobabilmente la scelta più azzeccata daGiul ini a Bell inzona, ma purtroppo le cose nonsono andate per i l verso giusto.

5LO STENDARDO | 24 NOVEMBRE 2012

CARLO TEBIArriviamo a una parentesi che in realtàsalterei volentieri , quel la rappresentata dallanomina ad allenatore di Carlo Tebi, da soli 1 1giorni direttore tecnico (tanto per inventare unnuovo ruolo in seno alla società…) dell ’ACB.Non mi di lungherò troppo su quanto fatto daTebi, o meglio su quanto non fatto, infattil ’ambiguo personaggio (che non ha maiconvinto nessuno all ’ infuori di Giul ini , tantoper cambiare) non è riuscito a vincerenemmeno una partita! Perlomeno Tebi haavuto i l buon sensodi rassegnare ledimissioni, anchese probabilmentel ’ idea era almeno inparte indottadall ’esterno…

MARTIN ANDERMATTArrivato a sostituireTebi per cercare disalvare il Bel l inzonain extremis, non haavuto la fortuna (ola capacità) diMorinini.Nel l ’ indimenticabiletrasferta a Ginevra,un Bell inzonaspaurito eremissivo, ha subitouna delle più amare sconfitte degli ultimi anni,e si è “riguadagnato” i l purgatorio del laChallange League. Vabbè, l ’ impresa eraproibitiva e non si poteva certo dare la colpaal buon Martin (mi concedo un po’ più diconfidenza per l ’atteggiamento sempre moltoaperto e cordiale avuto con noi tifosi), edinfatti nessuno ha avuto nul la da eccepire al lasua conferma come timoniere granata perprima stagione nella lega cadetta. Unastagione in chiaro-scuro, sicuramentedeludente per l ’esito finale (un terzo postoampiamente al di sotto delle potenzial ità del larosa), ma con una squadra che, nonostantefosse stata ricostruita praticamente da zero,ha espresso nella maggior parte delle partiteun buon gioco, control lando spesso e

volentieri le operazioni, salvo poi incappare inerrori che hanno sancito la non-risal itanel l ’él ite del calcio svizzero. Ma l’obbiettivodichiarato non era la promozione, perchérisal ire l ’anno dopo la relegazione non è cosada tutti (negl i ultimi anni solo i l San Gallo èriuscito a farcela). Al lora perché Andermatt èstato scaricato a fine stagione? Probabilmenteci saranno stati altri motivi, ed alcune vocidicono che uno di essi era la stretta relazionefra l ’al lenatore e il suo procuratore, che avevaportato a Bell inzona molti giocatori che poi si

sono rivelati dei“bidoni”.

RAIMONDO PONTEArrivato per poi subitopartire. Si potrebbedire semplicementequesto su Ponte,cinque parole cheriassumono le solecinque partite vissutedal tecnico ex-Chiasso alla guidadell ’ACB. Sarebbeperò riduttivo fermarsia ciò, soprattuttoperché Ponte erastato messo sottocontratto molto presto,probabilmente troppoe senza pensare benea cosa si stava

facendo. Tant’è che il “Mondo” ha potutogestire la campagna acquisti , con un vero eproprio esodo da Chiasso (oltre a qualchealtro giocatore arrivato da squadre dicategoria inferiore svizzera o ital iana). Unacampagna acquisti rivelatasi disastrosa, e apensarci bene (come non hanno fatto Bifulcoe Giul ini) non ci voleva un mago per capirlogià in anticipo: come si può pensare di andarein Super League con soli acquisti dal Chiasso,che ha passato le ultime stagioni apreoccuparsi di non scendere in PrimaLega?!? Questa grave negligenza, sommataad una preparazione (soprattutto tecnico-tattica) di scarso livel lo, hanno portatoal l ’esonero, anche qui forse troppo poco

6 LO STENDARDO | 24 NOVEMBRE 2012

ragionato, ma figl io del la precedentemancanza di calma nello scegliere lo stessoPonte. A sostituirlo per qualche partita è stato i lvice Tavares, che nulla ha potuto per invertirele sorti e l ’andamento della squadra,compromettendo già dal primo scorcio lastagione che doveva essere del ri lancio.

FRANCESCO GABRIELE

Arrivato in una situazione delicata, dopo lapartenza di Ponte e una transizione affidata aTavares da dimenticare sul piano dei risultati edel gioco, Gabriele non ha fatto sicuramentel ’unanimità come scelta per i l ri lancio granata.Dopo aver fal l ito miseramente il progetto-Ponte la piazza si aspettava un personaggioche potesse prendere in mano la situazione aBell inzona, un allenatore carismatico e dallequalità comprovate, per cominciare a costruireveramente un progetto duraturo e ambizioso.Invece la scelta è caduta su un il lustresconosciuto al lenatore di Prima Lega,al imentando ancora maggiormente i dubbisul la chiarezza delle idee di chi prende ledecisioni in seno al club. Gabriele ha avuto deibuoni risultati i Prima Lega, con una squadranon fra le più forti sul la carta, ma lo stessodiscorso lo si era fatto anche per Ponte eoltretutto in una categoria superiore. Quindinon può essere questo i l vero motivo che haportato al la scelta di Gabriele, o almeno lo sispera, perché sbagliando si dovrebbeimparare… I più maliziosi dicono che il veromotivo è la manovrabil ità di un al lenatore dibasso profi lo, che probabilmente si ritiene giàfortunato di essere dove sta e non si permettedi fare la voce grossa con i suoi “superiori”.Quest’ ipotesi, che non voglio né scartare néavallare, si fonda su un’altra sensazione chesta dilagando nella piazza granata, ovvero chela formazione per le partite e altre decisionisimil i , che dovrebbero spettare all ’al lenatore,in realtà le prendano Giul ini e soprattuttoBifulco. Ma questo non è l’articolo giusto perparlare di ciò, quindi lascerò ragionare i lettorisu queste parole, che sempre più ricorrono neidiscorsi fra tifosi e che come ogni diceriavanno prese con le pinze, ma con laconsapevolezza che qualcosa di vero ci dovràpur essere. I risultati del nuovo tecnico intanto

sono perlomeno ambigui: dopo un buon inizioin fatto di risultati si è assistito ad una bruscabattuta d’arresto nelle ultime uscite. Va dettoperò che fra le vittorie contabil izzate nessunaha veramente convinto. Molte di queste partiteci hanno dato i 3 punti grazie a molta fortuna:si pensi al l ’autogoal con il Wil al 4’ di gioco (0-1 i l risultato finale) o al rigore fischiato a nostrofavore al 97’ contro i l Bienne (3-2 al tripl icefischio), tanto per citare gl i episodi piùeclatanti . Sicuramente si sono visti progressi,ma il gioco rimane insufficiente, l ’ impegno deigiocatori a volte è discutibi le, insomma un verocambiamento non c’è stato! Ci sono notepositive, come l’ultima vittoria contro l ’Aarau,che riapre il campionato, ma bisognerà vederese ciò potrà bastare e se la squadra assumeràquella costanza di rendimento necessaria perriprendere gli argoviesi in vetta al la classifica.Sicuramente Gabriele paga colpe non sue,come una campagna acquisti totalmentesbagliata. Viene comunque da chiedersi se lascelta di puntare su di lui sia veramente ciòche serve al Bell inzona.

Da questa breve analisi di quattro stagioni emezza, la conclusione che sorge spontanea èche le scelte societarie sono state per lo piùsbagliate. Fatta eccezione per Schäll ibaumnella prima stagione in Super League e perMorinini finché la salute gl i ha permesso dilavorare come poteva, gl i altri al lenatori sceltisi sono rivelati del le delusioni, tanto da fardiventare Giul ini un mangia-al lenatori.Purtroppo però un’inversione di tendenza nonla si vede e anzi le scelte fatte sembranopensate apposta per nuovi esoneri, ma ormaisi sa: l ’appetito vien mangiando.

PRF

7LO STENDARDO | 24 NOVEMBRE 2012

CURIOSITÀ GRANATA N.2Pil lole Bell inzonesi

Ben ritrovati cari lettori de "LoStendardo". In occasione diquesto settimo numero larubrica "Curiosità Granata"compare nuovamente, per la

seconda volta, sul le pagine del giornale scrittodai tifosi per i tifosi.Torniamo indietro di pochi anni, piùprecisamente nel 2008; un anno storico per lanostra squadra, chi non si ricorda la finale dicoppa e la promozione? Proprio del l 'ascesa inSuper League tratterà la curiosità di oggi e piùdettagl iatamente dell 'ultimo atto: lo spareggio.Ma non è la partita ad essere al centrodell 'attenzione bensì i giocatori (Granatas'intende) che ne hanno preso parte. Ebbenese si volesse dare un titolo a questa puntatadi "Curiosità Granata" questo sarebbe: chefine hanno fatto?A qualcuno sarà sicuramente capitato negliultimi quattro anni di chiedersi almeno unavolta dove siano finiti quei giocatori che hannocondotto l 'ACB in massima serie; oggi, grazieal l 'ausi l io ormai fondamentale del web,daremo una risposta a questo quesitoanalizzando il percorso calcistico di alcunigiocatori presenti nel le due partite dispareggio.Quando una squadra vince buona parte delmerito va ai giocatori ma l'al lenatore non va dicerto dimenticato, ed è proprio da VladimirPetkovic che partirà quest'anal isi . DopoBell inzona il buon Vlado si è seduto sul lepanchine di Young Boys, Samsunspor(Turchia), Sion e Lazio, dov'è tutt'ora incarica.Proseguiamo come se stessimo leggendouna formazione: i l portiere. Lorenzo Bucchiuna volta lasciata la capitale si è trasferito a

Zurigo, sponda Grasshoppers e, scadutogl i i lcontratto con le cavallette, ha fatto ritorno inI tal ia nel le fi la del l 'U.S.D. Arezzo in Serie D.Proseguiamo più speditamente (tra parentesiin ordine cronologico le squadre e in alcunicasi la divisione o la nazione).Difesa: Paolo Carbone (Chiasso, Savona -Serie D e Lega Pro Seconda Divisione,attualmente svincolato?), Iacopo La Rocca(GCZ, Western Sydney Wanderers -Austral ia), Alessandro Mangiarratti (carrieraterminata al l 'ACB).Centrocampo: Senad Lulic (GCZ, YoungBoys, Lazio), Giuseppe Miccolis (GCBiaschesi, attualmente ritiratosi dal calcioprofessionistico), Ludovico Moresi (Lugano,attualmente ritiratosi dal professionismo),Manuel Rivera (Chiasso, ritiratosi dalprofessionismo e attualmente allenatore deglial l ievi A Granata), I fet Taljevic (NeuchâtelXamax, Thun, attualmente svincolato).Attacco: Christian Pouga (Sivigl ia, Leixões -Portogallo, Vaslui - Romania, Maritimo -Portogallo, Leuven - Belgio), Francisco Neri(rientrato in Brasile).Altri giocatori: Adewale Wahab (attualmentesvincolato), Davide Belotti (carriera terminataal l 'ACB).Giocatori ancora in maglia Granata: AngeloRaso, Andrea Conti.

Sperando che questa curiosità sia stata divostro gradimento vi rimando alla prossimauscita, buona prosecuzione di lettura. Apresto.

MIKE

1 4.07.201 2 Bienne 1 - 2 Bell inzona23.07.201 2 Bell inzona 3 - 1 Lugano28.07.201 2 Bell inzona 2 - 3 Wil04.08.201 2 Wohlen 0 - 0 Bell inzona1 3.08.201 2 Winterthur 1 - 0 Bell inzona1 8.08.201 2 Bell inzona 2 - 1 Locarno27.08.201 2 Chiasso 3 - 2 Bell inzona03.09.201 2 Bell inzona 1 - 2 Aarau23.09.201 2 Vaduz 0 - 0 Bell inzona27.09.201 2 Wil 0 - 1 Bell inzona30.09.201 2 Bell inzona 3 - 2 Bienne08.1 0.201 2 Lugano 0 - 1 Bell inzona21 .1 0.201 2 Bell inzona 1 - 0 Vaduz28.1 0.201 2 Locarno 0 - 2 Bell inzona04.11 .201 2 Bell inzona 1 - 5 Winterthur1 8.1 1 .201 2 Aarau 0 - 1 Bell inzona25.11 .201 2 Bell inzona - Chiasso03.1 2.201 2 Bell inzona - Wohlen

1 0.02.201 3 Chiasso - Bell inzona1 7.02.201 3 Bell inzona - Bienne24.02.201 3 Wohlen - Bell inzona03.03.201 3 Bell inzona - Locarno1 0.03.201 3 Aarau - Bell inzona1 7.03.201 3 Bell inzona - Wil31 .03.201 3 Vaduz - Bell inzona07.04.201 3 Bell inzona - Lugano1 4.04.201 3 Winterthur - Bell inzona21 .04.201 3 Wil - Bell inzona28.04.201 3 Bell inzona - Vaduz05.05.201 3 Bell inzona - Chiasso09.05.201 3 Locarno - Bell inzona1 2.05.201 3 Bell inzona - Winterthur1 7.05.201 3 Bienne - Bell inzona26.05.201 3 Bell inzona - Wohlen29.05.201 3 Bell inzona - Aarau01 .06.201 3 Lugano - Bell inzona

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