Lo Stendardo nr. 6

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Anno zero Sabato 5 maggio 2012 Numero 2 [email protected]

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Periodico della Gradinata Sud Bellinzona (Ticino, Svizzera).

Transcript of Lo Stendardo nr. 6

Annozero Sabato5maggio2012 Numero2ANNO PRIMO DOMENICA21 OTTOBRE 2012 NUMERO 3

SCRIVIAMO INSIEMEAncora una volta vi invitiamo a scrivere sul nostro Stendardo per far sì che esso diventi il

vero periodico di tutti i granata.

Vi invitiamo ancora una volta,genti l i lettori , ad aiutarci nelproseguimento del progetto permantenere e far crescere ilnostro giornale. Purtroppo la

redazione attuale è composta da giovani dipoco più o poco meno di vent’anni, i qual i sidedicano al giornale unicamente a tempoperso, cioè dopo aver assolto i propri doveriprofessionali o di studio. Aumentare la mole dilavoro da dedicare a Lo Stendardo risultamolto diffici le, per non dire impossibi le, per ipochi componentidel l ’attuale redazione,dunque l’unico modo permigl iorare il giornale èquello di al largare i parcoscrittori , coinvolgendo ilmaggior numero di tifosi.Chi vorrà entrare a farparte della redazione saràben accetto e verràtempestivamente informatosul le mansioni da svolgerenella gestione del nostrogiornale. Sarà subito chiaro a questivolenterosi come l’organizzazione de LoStendardo sia molto amichevole e tranquil la,nel solco della volontà di costruire un progettodi col laborazione proficua e serena fra tifosigranata. Evidentemente anche chi non vorràpartecipare direttamente alla redazione potràcomunque scrivere sul giornale, che rimaneaperto a tutti e non sottomesso a censura(almeno nel l imite della decenza). Dunquefatevi avanti, scrivete e mandateci i vostriarticol i al l ’ [email protected], e sbizzarritevisui temi da toccare, perché per quanto sia

importante e preponderante l ’ACB, si puòparlare anche di altri argomenti. Inoltrericordiamo che chi non volesse firmare gliarticol i con il proprio nome e cognome, potràusare uno pseudonimo a sua scelta. Chidovesse operare una scelta del genere ce loindichi in modo chiaro, in modo da adeguarcial le vostre necessità durante la fase diimpaginazione e stampa del giornale.Un altro problema, per giovani squattrinaticome noi, è quello del la stampa del giornale.

Finora ci siamo arrangiaticon qualche copiastampata da un amico,altre da un conoscente,altre ancora dal padre di unconoscente di un amico.Però diventa sempre piùdiffici le trovare la possibi l itàdi stampare, perciò chiavesse a disposizione unastampante o unafotocopiatrice e soprattutto

la benevolenza di aiutarci, ce lo dica, perchéanche un contributo di 20, 30 o 50 copie ci puòaiutare molto.Vi ringraziamo per seguire costantemente ilnostro giornale, sperando che il prodotto da noifornito sia apprezzabile nonostante i l suocontesto per ora ancora l imitato. Vi rinnoviamogli auguri di assistere ad una partita chesperiamo ci porterà i 3 punti , e magari qualchebuon segnale anche sul fronte del giocoespresso dai granata.Buona lettura.

LA REDAZIONE

2 LO STENDARDO | 21 OTTOBRE 2012

TRASFERTA A SAN GALLO

Giovedì 28 settembre era incalendario un'ostica trasferta inuno stadio in cui la nostrasquadra granata ha giocatomolto spesso negli ultimi anni:

l 'AFG Arena di San Gallo. Questa volta però incalendario non c'era la sfida con la squadralocale, che tanti clamori a suscitato nel recentepassato (basti pensare a quel rigore negatocial Comunale nella stagione dellaretrocessione); bensì l 'incontro in programmaprevedeva di affrontare il Wil , in una partitaforse meno eccitante, ma molto rognosa ementalmente provante.A prescindere dal risultato (un incoraggiante 0-1 , anche se viziato da molta fortuna), ciò chelascia perplessi è la messa in calendario diqueste partite infrasettimanali . I l calciodovrebbe essere uno spettacolo per la gente edunque è fondamentale che le personepossano recarsi al lo stadio al seguito dellapropria squadra, ma spesso sembra che ilcalendario sia costruito proprio con l 'intentocontrario. Una trasferta a San Gallo (conviaggio di durata di circa tre ore) di giovedìsera non è quel si dice un invito a nozze pergl i appassionati di calcio e tifosi del l 'ACB, edinfatti i sostenitori granata allo stadio eranopochissimi: solamente tre!I tre coraggiosi (forse anche un po' "matti", main senso buono), hanno deciso di

intraprendere questo viaggio, nonostante unagiornata lavorativa finita solamente alle 1 7 e laconsapevolezza di dover tornare al proprioimpiego l 'indomani mattina presto. I tregiovani, cocciuti nel voler esporre a tutti i costilo striscione del loro gruppo (i Bell inzona Boys,ndr.), sono dunque partiti attorno alle 1 7,arrivando con inevitabile ritardo, tanto datrovare i cancell i del settore ospiti chiusi e gl iaddetti al la sicurezza dello stadio convinti chedi bel l inzonesi non sarebbero più arrivati .Dopo essere riusciti in qualche modo adentrare allo stadio e aver esposto (finalmente!)i l proprio striscione, i tre si sono messitranquil lamente a guardare ciò che rimanevadella partita, ovvero l 'ultima mezz'oretta, la piùscialba a livel lo tecnico-calcistico (o almenocosì si spera!). I l tutto in una cornice dipubblico quasi imbarazzante, in uno stadiotanto bello quanto desolante se così povero dispettatori.Perlomeno si è vinto, anche se grazie ad unautogoal nei primi minuti , e si sono incameratitre punti importanti , ma è certo che unatrasferta di giovedì sera in tre persone e persostenere una squadra in crisi anche sul pianodel gioco, non invoglia minimamente i tifosi aseguire la propria squadra. Purtroppoultimamente si assiste a una preoccupantediffusione dell 'idea che i tifosi ci siano

sempre e a qualsiasicondizione, perché sonoloro che hanno bisogno divedere il calcio. Ebbene seda un certo punto di vistaquest'idea è purecondivisibi le, d'altro cantonon bisogna dimenticareche è soprattutto i l calcio ele sue società chenecessitano del propriopubblico, perché questosport senza tifosi nonavrebbe senso di esistere.

PRF

3LO STENDARDO | 21 OTTOBRE 2012

STORIA DEL CALCIODove, quando, come e chi?

Ogni fine settimana ci si ritrovatutti al Comunale per assisterealle partite casalinghe dell 'ACB.Durante la settimana ci si siedecomodamente in poltrona per

assistere ai grandi tornei europei, oppure siaccompagna i figl io o i l nipote al l 'al lenamentodi scuola calcio. Ogni due ci si siede davanti altelevisore per assistere ai campionati delmondo o agli europei. Insomma, sembra che ilgioco del pal lone si trovi sempre sul la nostrastrada.Ma vi siete forse mai chiesti dove è natoquesto calcio, qual i sono i primi cenni, le primeregole di questo gioco? Io per primo non miero mai fatto nessuna di queste domande, ecosì, in questi freddi giorni d'autunno, hodeciso di informarmi un po'.La nostra cultura, come tutti sapranno, si basafondamentalmente su due grandi civi ltà: quel lagreca e quella romana. E, come tante coseche oggi giorno conosciamo, anche il calciopone le sue radici nel le strade di Atene eRoma.Ai tempi dei greci i l gioco del calcio eraconosciuto come l'episciro (episcyros), ed eragiocato con i piedi; una variante era ilpheninda, ed era giocato uti l izzando anche lemani. Poco lontano, nel mondo romano, i lgioco prese il nome di harpastum, chiamato involgare anche piede-palla. Dall 'altra partedell 'emisfero, in Cina, non rimasero certo con ipiedi in mano, e i l gioco prese il nome di tsuciu, i l cui significato è calcio palla.Si deve aspettare fino al periodorinascimentale ital iano per trovare però dellefonti scritte sul gioco del calcio. A Firenzevennero create delle regole, e lo si chiamatacalcio fiorentino (florentium harpastum). Visono però testimonianze che il gioco venivapraticato ance a Bologna, Padova, Urbino,Mantova e Venezia. In alcune città addiritturale autorità lo proibirono, poiché si eratrasformato in un gioco violento sia tragiocatori e tifosi (ma come! la violenza neglistadi mica è nata negli ultimi anni?!).I primi trattati e le prime regole, come detto,nascono a Firenze: Antonio Scaino scrisse il

Trattato del gioco della palla, mentre Giovannide Bardi scrisse il Discorso sopra il gioco delcalcio fiorentino.Particolare interessante che emerge da questitrattati è i l fatto che il gioco del tempoassomigl iava più al rugby che al calciomoderno. Per ritrovare nella storia un calciopiù simile a quello a cui siamo abituati oggi, sideve attendere l 'Inghilterra del 1 700.In questo periodo si vennero a formare duediverse correnti 'di pensiero': una prima chevoleva mantenere il regolamento 'mani epiedi ', con la possibi l ità di contatto, ancheviolento, con l 'avversario; l 'altra, più portata adun gioco elegante e meno irruento, imposeche si dovesse giocare solo con i piedi, e inmaniera meno agitata, e lo chiamarono 'piede-palla': i l footbal l .I primi decisero che l'obbiettivo della palladoveva essere chiamato meta (nome greco),mentre i secondi scelsero il termine goal, chesignifica meta tradotto in inglese.Nei maggiorni atenei del l 'isola presemaggiormente piede il secondo regolamento:a Cambridge nel 1 846 naque quella che è laprima vera squadra di calcio moderno, i lCambridge Club Football ; a ruota seguìl 'università di Harrow, che impose ai giocatoridi indossare guanti bianchi, così da impedirel 'uti l izzo delle mani.Un paio di anni dopo cominciarono asorgenere le associazioni di calcio del le variecittà: l 'Hal lam Club Football (1 857), i l ForestClub Football (1 859), i l Nott County Football(1 862). Nel 1 863 si contavano 11 squadre intotale, e i l 26 settembre dello stesso anno gliundici rappresentanti del le squadre si riunironoin un ristorante di Londra a fondarono laFootball Association.Seguirono altre importanti riunioni, che siccerodefinitivamente il calcio dal rugby: vennedecisa la misura del campo e del pal lone; i lnumero di giocatori, i l tempo di gioco, i fal l i , lepunizioni, ecc. Venne deciso inoltre un solouomo avrebbe potuto giocare la palla sia conle mani che con i piedi: i l portiere.

4 LO STENDARDO | 21 OTTOBRE 2012

La popolarità che conobbe il gioco del calcio fuimmediata e di immense proporzioni, tanto chenel 1 893 in I tal ia si registrò la prima societàital iana: i l Genova criket and atletic club. Seguìla fondazione, nel 1 896, del la Federazioneital iana football (solo dal 1 909 prenderà ilnome di Federazione ital iana giuoco calcio -FIGC).Ma la notorietà del calcio non conobbe confini,e infatti nel 1 893 era già nata la federazioneArgentina, nel 1 895 quella Cilena e subitodopo quella Uruguaiana. Nel 1 908 alleOlimpiadi di Londra il gioco del calcio venneinserito nel le discipl ine olimpiche. I l torneo fudominato dagli inglesi, i 'maestri ' in questocampo, che bissarono il successo nel 1 91 2 efino al 1 920.Nel 1 930 nacquero i Campionati del Mondo, ela prima edizione venne dominatadall 'Uruguay che sconfisse l 'Argentina,ponendo l'accento su un grande sviluppo del

calcio d'oltre oceano.Ma torniamo ora a focalizzarci sul la nostrapiccola nazione, e i l nostro cantone, che dicerto non è rimasto a guardare. Nel 1 895nasceva quindi l 'Associazione svizzera difootbal l (ASF), costituita da 11 squadre allorapresenti sul territorio elvetico. Delle quattrograndi squadre ticinesi che oggi giocano inChallenge League, l 'AC Bell inzona è la piùvecchia e festeggiò la sua nascita l '1 gennaio1 904. Seguirono a ruota l 'FC Chiasso (1 6ottobre 1 905), l 'FC Locarno (1 lugl io 1 906) einfine i l l 'FC Lugano (1 8 lugl io 1 908).La notorietà del calcio è quindi stataimmediata, e continua ad essere molto forteanche oggigiorno, attirando capital i diinvestimento sporzionati , creando lavoro (pertanti) e profitto (per pochi).

M.

5LO STENDARDO | 21 OTTOBRE 2012

UNA POLITICA REPRESSIVAI tifosi disertano lo stadio

Vendita degli abbonamentistagionali sospesa, distribuzionedei posti a sedere totalmentecasuale e decisa al momentodell 'accesso allo stadio,

impossibi l ità di acquistare i bigl iettidirettamente allo stesso, trasferte vietate senon organizzate dalla società e proposte in un'“offerta” viaggio ed entrata.Nonostante queste prime righe possano farpensare alla gestione calcistica in uno statototal itario non è necessario spostarsi di moltoper ritrovarsi ad assistere a situazioni delgenere: bastano circa nove ore di automobileper arrivare infatti a Parigi, più precisamente alParc de Prince, stadio che i lettori più attentiavranno sicuramente legato al nome del ParisSaint-Germain, famosa formazione pariginache, da ormai un paio d'anni, propone ai propritifosi la formula precedentemente descritta.Tutto ha origine i l 28 febbraio 201 0, giornodell 'ennesimo derby fra PSG e OM, “LeClassique” avidamente atteso da tutti i tifosi dientrambe le squadre. Durante la partita,complice la schiacciante superiorità deimarsigl iesi sul campo, i due principal i standdei tifosi rossoblu (la curva Boulogne e latribuna Auteuil) si scaldano al punto da portarea scontri fra le tifoserie sorel le nel l 'areaimmediatamente adiacente allo stadio. Eproprio in questi momenti che Yann Lorence,37enne parigino legato ai tifosi appartenenti alKop de Boulogne, viene aggredito da diversiindividui che lo lasciano in uno stato vegetativoin seguito a gravi danni cerebral i .Nei giorni successivi agl i scontri l 'al lorapresidente del PSG, Robin Leproux, decide diricorrere a misure drastiche nel tentativo dievitare altri incidenti simil i . Viene così varato i l“Plan Leproux”, piano di messa in sicurezzadello stadio che, fra le altre cose, include lemodifiche descritte nel le prime righe. È l 'iniziodel la fine per i l tifo organizzato del clubparigino: com'è facile capire un tradimentosimile da parte societaria porta tutti i gruppi diultras o più semplici associazioni di tifosi,volenti o nolenti , a sciogl iersi e, nel la maggior

parti dei casi, prendere la decisione diboicottare lo stadio. I l numero di spettatori calaquindi nel l 'arco di pochi mesi: si passa da unamedia di 40'000 spettatori ad una di 29'000verso la fine del 201 0, un vero e propriodisastro, insomma, sia per i l club che per itifosi che si vedono obbligati dal lo stesso adentrare allo stadio come automi, impossibi l itatiad esprimere la loro passione poiché obbligatida una fredda sequenza alfanumericastampata su di un pezzo di carta a non poterfare gruppo e sostenere la propria squadra.Tutto questo accade non solo a causa di unridottissimo numero di individui che vedono nelvenire al lo stadio solo un modo come un altroper scatenare della violenza gratuita ma anchenelle scelte di determinate persone, in questocaso il presidente Leproux, che credono chetramite un'immane securizzazione di unostabile si possano evitare scene di violenzache si vogl iono pretenziosamente ri legare adun ambito prettamente sportivo: attuandoscelte di questo tipo sembra si vogl ia infattidimenticare tutte le restanti violenze cheaccadono quotidianamente negli altri settoridel la società odierna, quasi a volercriminal izzare un movimento “scomodo” comequello del tifo organizzato che vuoledistanziarsi e puntare il dito verso determinatescelte che vengono operate oggigiorno negliambiti sportivi e non.Azioni, insomma, che oltre a creare un clima disfiducia nei confronti del club parigino (oggidiretto da un emiro che si è potuto permetterela presidenza tramite l 'acquisto di oltre i l 70%delle azioni societarie, giusto per far capirecome siano le realtà economiche a guidare lescelte delle cariche all 'interno dei club piùfacoltosi) vanno contro gl i interessi del lasocietà, che si ritrova oggi sì con gli spalti piùgremiti rispetto al la stagione passata, ma ache prezzo? Al prezzo del si lenzio, poiché oggicome oggi echeggiano ben pochi cori al Parcde Prince. . .

BUMBAT

6 LO STENDARDO | 21 OTTOBRE 2012

JUSTICE POUR CASTI!Gli ultras si mobil itano, ma nessuno sa chi è Stato

Èil 21 settembre, un tifoso si dirigecome ogni fine settimana verso lostadio, pronto a sostenere la suasquadra del cuore, i l Montpell ier.Probabilmente è un po' nervoso,

poiché in tasca tiene un fumogeno: ladetenzione di tale oggetto al l 'internodell 'impianto sportivo può causare problemilegali al giovane, ma all 'esterno ha tuttii diritti di tenerlo in tasca, e nondovrebbe temere nessun intervento daparte della polizia.Passando accanto alle forzedell 'ordine, non lontano dalle bouvettesdel campo, perde inavvertitamente ilfumogeno di tasca. Gli agenti del laBAC (Brigade anti-criminal ité: un corpoaddetto al la sicurezza pubblica inFrancia) decidono quindi di interrogareil giovane sul possesso del fumogeno(che ricordo è totalmente legaleal l 'esterno dell 'impianto). Preso dalpanico (totalmente ingiustificato poichénon aveva affatto infranto la legge, maquesto è l 'effetto della repressione:aver paura delle forze dell 'ordine), i lragazzo decide di correre verso ledecine di persone che, con fareassolutamente calmo ed innocuo,attorniavano le bouvettes.I pol iziotti intervenuti sul postodecidono quindi di procedereall 'interrogatorio con l 'ausi l io dei loroamici, i tonfa (più comunementechiamati manganell i), con un faredecisamente poco appropriato a unademocrazia. Un modo di fare violento,arrogante e imponente, che ha colpitoprofondamente le persone che sitrovavano nei paraggi. Alcune di loro infattihanno cercato di frapporsi fra i l giovanemaltrattato e i pol iziotti , cercando di farterminare il pestaggio che si stava svolgendodavanti ai loro occhi.Ecco che però, tutto d'un tratto, senza nessunmotivo e dimostrando poca professionalità, unmembro delle forze dell 'ordine ha esploso ad

altezza d'uomo un flashball (proietti le digomma con un diametro superiore o uguale ai4 cm) in direzione delle persone cheattorniate, e attonite, vicino alle bouvettesassistevano alla scena.Florent, un giovane supporterssoprannominato 'CASTI ' appartenente al

gruppo Butte-Pail lade, riceve il colpo in pienonell 'occhio. Florent non aveva nulla a chevedere con la situazione iniziale, con ilfumogeno e con l'interrogatorio. Florent nonaveva protestato contro i pol iziotti perl 'aggressione all 'altro tifoso. Florent non avevafatto nul la. Florent si ritrova oggi,

7LO STENDARDO | 21 OTTOBRE 2012

contrariamente a quanto detto dai media dopoil trasporto in ospedale, con un occhiopolverizzato.L'autore dello sparo è quindi scomparso, e isuoi col leghi hanno velocemente raccolto i lproietti le, così da far credere a tutti chenessuno avesse sparato nul la, e i l rumorefosse stato provocato da una bomba cartanelle mani dei tifosi. È chiaro che la versionedella polizia è apparsa traballante appena si èpreso atto della gravità del fatto; una volta

giunto i l giudizio del medico legale, i l quale haconfermato che la ferita è stat provocata dalflashball , la versione è totalmente crol lata.Trovatisi senza una versione plausibi le, lapolizia ha tranquil lamente pensato di trovarneun'altra, ancora più inverosimile di quel laprecedente. Pare infatti che organi ufficial idel le forze dell 'ordine abbiano annunciato che

l 'intervento degli agenti era stato resonecessario da alcuni tafferugl i avvenuti tra itifosi del le due diverse squadre. Peccato peròche i gruppi di sostegno avversari erano giàstati scortati nel settore a loro riservato. Danotare inoltre che, venuti a conoscenza di ciòche era successo all 'esterno dell 'impianto, itifosi avversari hanno ritirato tutte le lorobandiere e i loro striscioni, in segno disol idarietà con i supporters del Montpell ier.Altro che tafferugl i !

L'occhio di Casti è stato dichiaratoufficialmente inuti l izzabile: saràcostretto per i l resto della sua vitaa vivere con questo pesantehandicap. Tutti i testimoni presentihanno confermato l 'esageratoinvertendo del BAC, prima dopo edurante l 'incidente. Non si saancora chi è Stato ad esplodere ilcolpo, ma ciò non ha fermatol 'ondata di sol idarietà che si èsviluppata in tutto i l paese. Gliultras di tutta Francia (ma anchealcuni bresciani) non sono infattirimasti con le mani in mano, e i l1 3 ottobre, hanno organizzatouna manifestazione a livel lonazionale, forse unica nel suogenere, al l 'insegna dello slogan'Justice pour Casti '. Gl iorganizzatori hanno stimano chesono giunti tifosi da ben 20 cittàdel la Francia, per un totale dicirca 1 000 tifosi, a sostenere agran voce la giustizia per Casti, ela l ibertà in generale per tutto i lmovimento Ultras.Ancora una volta è una personainnocente a rimetterci, ancora unavolta è un poliziotto ad uscirneindenne. Che giustizia ora sia

fatta, poiché i fatti in cui membri del le forzedell 'ordine vengono assolti , non si contano piùda tempo sulle dita di una mano.

M.

1 4.07.201 2 Bienne 1 - 2 Bell inzona23.07.201 2 Bell inzona 3 - 1 Lugano28.07.201 2 Bell inzona 2 - 3 Wil04.08.201 2 Wohlen 0 - 0 Bell inzona1 3.08.201 2 Winterthur 1 - 0 Bell inzona1 8.08.201 2 Bell inzona 2 - 1 Locarno27.08.201 2 Chiasso 3 - 2 Bell inzona03.09.201 2 Bell inzona 1 - 2 Aarau23.09.201 2 Vaduz 0 - 0 Bell inzona27.09.201 2 Wil 0 - 1 Bell inzona30.09.201 2 Bell inzona 3 - 2 Bienne08.1 0.201 2 Lugano 0 - 1 Bell inzona21 .1 0.201 2 Bell inzona - Vaduz28.1 0.201 2 Locarno - Bell inzona04.11 .201 2 Bell inzona - Winterthur1 8.1 1 .201 2 Aarau - Bell inzona25.11 .201 2 Bell inzona - Chiasso02.1 2.201 2 Bell inzona - Wohlen

1 0.02.201 3 Chiasso - Bell inzona1 7.02.201 3 Bell inzona - Bienne24.02.201 3 Wohlen - Bell inzona03.03.201 3 Bell inzona - Locarno1 0.03.201 3 Aarau - Bell inzona1 7.03.201 3 Bell inzona - Wil31 .03.201 3 Vaduz - Bell inzona07.04.201 3 Bell inzona - Lugano1 4.04.201 3 Winterthur - Bell inzona21 .04.201 3 Wil - Bell inzona28.04.201 3 Bell inzona - Vaduz05.05.201 3 Bell inzona - Chiasso09.05.201 3 Locarno - Bell inzona1 2.05.201 3 Bell inzona - Winterthur1 7.05.201 3 Bienne - Bell inzona26.05.201 3 Bell inzona - Wohlen29.05.201 3 Bell inzona - Aarau01 .06.201 3 Lugano - Bell inzona

RICORDIAMO, COME SEMPRE, CHE 'LO STENDARDO' É UN GIORNALINO REALIZZATO AUTONOMAMENTE DA

ALCUNI TIFOSI GRANATA. CI TENIAMO PERÒ A SPECIFICARE CHE PER DARE UN VALORE AGGIUNTO A TUTTO

CIÒ, É NECESSARIA LA COLLABORAZIONE DI TUTTI I TIFOSI GRANATA CHE POSSONO AIUTARCI CON LA

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