Stendardo Numero 5

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Anno zero Sabato 5 maggio 2012 Numero 2

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Quinto numero de Lo Stendardo, periodico della Gradinata Sud Bellinzona

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Annozero Sabato5maggio2012 Numero2ANNO PRIMO DOMENICA30 SETTEMBRE 2012 NUMERO 2

LO STENDARDO CRESCE

Aqualche mese di distanza

dall 'avvio dell 'avventura delgiornale dei e per i tifosi granata,annunciamo con molto piacereun decisivo passo avanti nel la

gestione e realizzazione dello stesso. Fin'ora i lprogetto giornale è stato gestito dai B'zonaBoys '05, in quantol 'idea di real izzarloè nata all 'internodel gruppo stesso.Dopo un primoperiodo diassestamento peròsi è deciso a giustaragione di istituireuna vera redazioneincaricata diamministrare erealizzare le uscitede Lo Stendardo, inmodo che questogiornale non sia unperiodico dei B'zona Boys ma diventi a tutti gl ieffetti i l giornale di tutti i tifosi granata!La redazione, per ora composta da settemembri che fanno parte o ruotano comunqueattorno ai B'zona Boys, è dunque aperta a chifosse interessato a farne parte, per questo chifosse interessato potrà scrivere all 'indirizzo e-mail redazionestendardo@gmail .com. Lagestione di una redazione, anche se di ungiornale periodico che uscirà a scadenze più omeno regolari, può essere un impegno da nonsottovalutare, ma onestamente noneccessivamente gravoso, soprattutto se chivorrà lanciarsi in quest'avventura sarà prontoad impegnarsi con entusiasmo, per fare di unpiccolo progetto qualcosa di significativo eidentificativo per i l popolo granata. I l vostro

sostegno sarà inoltre gradito in quanto alcunimembri del l 'attuale redazione hanno intrapresostudi universitari , che togl ieranno loroprobabilmente parecchio tempo dedicabile aLo Stendardo.Inoltre anche chi non volesse prendere

impegnidiretti nel laredazione,potràcomunquescrivere nelgiornale,inviando dipropri articol ial l 'indirizzo e-mail sopracitato. Anziricordiamo èproprioquesto lo

spirito con cui è nato Lo Stendardo, cioè quellodi dare una possibi l ità di espressione a tutti itifosi, non solo su temi che riguardanostrettamente il calcio o il nostro Bell inzona, maanche su argomenti e temi sui quali voletecondividere opinioni e pensieri.Nel frattempo vi salutiamo augurandovi unabuona partita e nella speranza di riceveremolte e-mail di volenterose/i intenzionate/i adarci una mano in questo progetto e anchemolti articol i da pubblicare nei prossimi numeri,così da poter portare avanti i l progetto,sperando che questo diventi ben presto unpunto di riferimento per i l pubblico Granata!

LA REDAZIONE

2 LO STENDARDO | 30 SETTEMBRE 2012

I L POPOLO GRANATA SI MOBILITAUna prima assoluta per una scossa necessaria

Lunedì 3 settembre 201 2, una datache per molti non ha un significato,se non per l ’ennesimo inizio di unanno scolastico. Invece, per unosparuto gruppo di tifosi

del l ’ACeBe, i Bel l inzona Boys 2005, questadata sarà ricordata negli anni a venire. Infattiquel giorno, forse per la prima volta in 1 08anni di storia del la società di calcio cittadina, èstata organizzata dai BB05 una protestapacifica per tutti i tifosi Granata nei confrontidel la società, del la dirigenza e in parte dellasquadra.La protesta consisteva nel boicottare i primi 45minuti di partita stando fuori dal lo stadio(quella sera sigiocava l’attesissimoBell inzona – Aarau)e quindi lasciando ilcentro dellagradinata e granparte del Comunalevuoti e senza i sol iticori di sostegno allasquadra. La protestasarebbe continuatanel secondo tempo,ma questa voltaal l ’ interno dellostadio, con striscionie cori che riportavano alla memoria i vecchiideali , come l’attaccamento alla maglia e i lrispetto per i tifosi e la storia Granata da partedi giocatori e società.L'azione proposta ha avuto un riscontro moltobuono nel pubblico granata, in molti l ’hannosostenuta, chi stando fuori con i BB05, chistando a casa del tutto (e i 1 500 spettatori lodimostrano!) e chi, pur entrando tutta lapartita, ha dimostrato i l proprio appoggio per laposizione presa del gruppo. I l tutto ha avutoanche un eco mediatico inaspettato e noncercato. Ne hanno parlato quasi tutti iprincipal i media ticinesi e anche la televisionesvizzera tedesca che trasmette le partite dellunedì sera ne ha dato notizia.I l presidente Giul ini , intervistato al la radio, haminimizzato e criticato la presa di posizione

dei BB05, evitando di ammettere gl iinequivocabil i problemi in seno alla società.Questo atteggiamento borioso e strafottente didifesa ad oltranza dell 'operato societario haraggiunto i l culmine nell 'intervento, i l giornoseguente la protesta, del responsabile StampaACB, i l signor Giorgio Genetel l i . Egl i ,dimostrando una chiara quanto preoccupanteignoranza sulle dinamiche e sulla realtàbell inzonesi, ha attaccato i BB05 e la loropresa di posizione, con motivazioni talmenteblande e infondate, che non perderemonemmeno tempo nel riportale. Certo questo è

un altro segnale dicome la società siagestita molto male,con assunzioni chelasciano molteperplessità e inverogettano discreditosu tutto l 'ambientegranata.La protesta, che haraccolto molticonsensi già primadi iniziare, è stataancor più acclamatadalla piazza nel suo

svolgimento, tanto che non sono mancate lemanifestazioni di approvazione nei confronti dimolti esponenti dei BB05 (anche da parte digiocatori di spicco della rosa granata). Unaprotesta che, come molti hanno apprezzato,ha avuto uno svolgimento pacifico e pacato, èstata ben ragionata e progettata (a differenzadelle strategie societarie) e ha colto nel segnodi ciò che non funziona a Bell inzona. “Dalpresidente ai giocatori onorate i nostri colori”,questa è stata la frase della serata e questo èil messaggio che non smetteremo mai dilanciare, difendendo la maglia che portiamonel cuore da chi si permette di usarla come ungiocattolo personale, convinti che l 'interopopolo granata stia dal la nostra parte, come èsuccesso lunedì 3 settembre 201 2.

B'ZONA BOYS 05

3LO STENDARDO | 30 SETTEMBRE 2012

CROCIATA ANTI-ULTRASManganello e repressione uccidono la nostra passione

Qualche settimana fa sonocomparsi per le strade ticinesidei cartel loni, finanziati dalDipartimento delle Istituzioni esostenuti dal le maggiori società

di calcio e hockey del cantone, raffiguranti unuomo incappucciato, vestito di nero su sfondobianco, recanti la scritta "I l tifo violentodanneggia la tua squadra del cuore! Mostraci i lvero volto della tua passione". Si tratta, ancorauna volta, di un attacco diretto a quei tifosichiamati dai più come “violenti”, “perditempo”,“teppisti”, “sbandati” e con altri epiteti nonmolto edificanti ; si tratta dell 'ennesimo atto diuna crociata che ha come obbiettivo dichiaratoquello di debellare la presunta violenza daglistadi svizzeri; si tratta dell 'ennesimo attacco anoi ultras.Un attacco direttamente rivolto a quellepersone che si coprono il volto per compiereatti giudicati i l legal i , ma che sono tal isemplicemente perché una delle due particoinvolti ha deciso che lo fossero. Infatti leautorità non hanno mai nemmeno tentato diinstaurare un dialogo con i movimenti ultras,ma hanno semplicemente deciso di reprimernele azioni e minarne l’esistenza. Ed è proprioquesta feroce repressione che il cartel lone nonlascia trasparire, repressione che tocca tutti itifosi, basti pensare ai control l i meticolosi enon rispettosi del la privacy all 'entrata di ogniimpianto sportivo svizzero, oppure allacostante osservazione all 'interno di uno stadio

mediata da centinaia di videocamere a circuitochiuso all ’ interno dello stesso.Per fare un esempio relativamente banale sipotrebbero citare le famigerate "torce" (oggettipirotecnici con una fiammata di circa 30 cm.),che sono severamente vietate negli stadisvizzeri (e non solo) in nome della sicurezza.È però spontaneo chiedersi dove questasicurezza vada a finire durante ifesteggiamenti del 1 ° d'agosto, quando in tuttoi l territorio elvetico sono tol lerati oggettipirotecnici ben più pericolosi. Forse un padredi famigl ia con un razzo che si innalza per 1 0m. nel cielo è meno pericoloso che un tifosoallo stadio con una fiammata di qualchecentimetro? Dunque c'è qualcosa che non va:o si sancisce la fine dei festeggiamenti dicarattere pirotecnico per i l natale del la patria osi riconosce l'esagerazione palese nelsanzionare e reprimere le forme di tifo tipichedi una fi losofia, quel la ultras, che di questestesse vive da sempre.Vorremmo ricordare ancora una volta agl i“i l lustri” pol itici , pol iziotti , addetti al la sicurezza,presidenti di club, ecc. . . che continuare acombattere a muso duro il fenomeno ultrassenza nemmeno tentare di capirne le ragioni,vorrebbe dire togl iere dagli stadi la principalefonte di tifo e folclore prima, durante e dopo lepartite, sia dentro che fuori gl i stadi stessi,l ’unica nelle piccole realtà ticinesi.

4 LO STENDARDO | 30 SETTEMBRE 2012

Con la riuscita del la feroce repressione che daanni avanza inesorabile, si andrebbe in controal la probabile scomparsa delle realtà ultras inTicino e in Svizzera, con la conseguentescomparsa delle coreografie, dei cori dastadio, dei tifosi in trasferta. Sarebbe la fine diuna mental ità da tempo etichettata comerovina dellasocietà e dellosport.La fi losofiaultras non è,come molticredono,“spaccare tutto”,ma molto di più:è una passioneintensa chespinge questepersone amacinarechilometri; èuna passione acui si dedicanotempo, energiee soldi,trascurandospesso moltialtri interessi edoveri; è unascelta che puòportare anchealla detenzione(preventiva enon).Questo amorespesso viene manifestato in modi anche moltoforti e passionali , fa risaltare la rival ità conalcune squadre in particolare e a volte sfociaanche in momenti di tensione e violenza (chesenza l'intervento della polizia sarebberocomunque circoscritti a quei pochi intenzionatia portarl i avanti e a brevi momenti a marginedi una partita). Ma chi non ha mai sentito i lprurito al le mani per un insulto, uno scherno, oun bicchiere di birra in faccia? Piantiamola difare i perbenisti , per favore. Ma si tratta pursempre di un modo di vivere il tifo chenessuna autorità si è mai presa la briganemmeno di cercare di capire, condannandola

a priori e prendendola come capro espiatoriodel la deriva di gran parte della società. Masiamo proprio noi i l male peggiore dellasocietà? Siamo noi quell i da reprimere ecancellare dalla vita del lo stadio? A questedomande la nostra risposta è semplicementeno: siamo stufi di questa continua "caccia al le

streghe",real izzata conformerepressiveanti-costituzionali(vedi leggeanti-hooligans)che toccanotutta lapopolazione eche rovinanolo sport (enon solo)!Noi ciopponiamofermamente aquesto nuovoattacco daparte delleautorità edelle societàsportivecontro lafi losofiaultras, innome di unafantomatica

sicurezza che viene presa in considerazionesolo quando fa comodo e contro ragazze eragazzi che vogliono unicamente sostenere lapropria squadra del cuore!Speriamo vivamente che anche altri capiscanofinalmente cosa sta realmente succedendo,che capiscano chi sta rovinando lo sport (chericordiamo è innanzitutto passione) e chi no!

Ultras l iberi!

B'ZONA BOYS 05

5LO STENDARDO | 30 SETTEMBRE 2012

LA "REPRESSIONE" È IL VERO MALE DAREPRIMERE

Molti si ricorderanno, soprattuttoperché il tema è ritornato inauge negli ultimi mesi, del G8di Genova, ovvero dellariunione dei capi di governo o

di Stato degli 8 maggiori paesi industrial izzatidel mondo. In questo articolo non si vuoletrattare delle problematiche etiche, pol itiche esocial i di queste riunioni strategiche per lagestione delle trattande planetarie, bensì sivuole prendere spunto dai fatti successi amargine delle riunioni per evitare che episodianaloghi possano sorgere anche alle nostrelatitudini.Come sempre in occasione di riunioni in cui siincontrano i maggiori poteri economici, amargine delle stesse, cioè sul le stradeadiacenti le sedi degl i incontri , si creano più omeno spontaneamente dei moti di protesta,come possono essere dei cortei o dei "sit-in"pacifici . Spesso capita anche che fra imanifestanti giungano persone che voglionomanifestare il loro dissenso in modo violento.Genova, la città sede dell 'incontro fra i capi diStato o di Governo, si era preparataal l 'eventual ità che tal i frange di manifestanti sirecassero nel capoluogo della Liguria.La paura di disordini durante i l G8 era tale,anche a causa delle perplessità sul la scelta diGenova come città ospitante, che ildispiegamento di forze dell 'ordine fugrandissimo e gli ordini impartiti al le stessefurono di grave pericolo di tensioni. Ciò chesuccesse lo sappiamo tutti , purtroppo. Durantegl i scontri fra manifestanti e forze dell 'ordine,senza un reale pericolo creato dai primi e conun'eccessiva reazione delle seconde, si arrivòall 'omicidio di Carlo Giul iani, un giovanemanifestante di sol i 23 anni. Ma questo fu solol 'inizio degli orrori commessi dal le forzedell 'ordine ital iane al G8, infatti esse, la seraseguente e in tenuta anti-sommossa,entrarono nell 'ormai famosissima scuola Diaz,dove trovarono riparo molti manifestanti . Ipol iziotti , dopo aver fatto irruzione siscaraventarono in un attacco di barbara edissennata violenza contro delle persone chestavano semplicemente cercando un po' di

riposo, soltanto perché c'era i l sospetto chefossero Black Bloc.Inuti le dire che contro gl i autori di quei fatti nonci sono state sanzioni degne di nota, tanto chesolo pochi mesi fa è arrivata la condanna permolti di loro, una condanna che non dovrannomai espiare, in quanto essa è arrivata dopo piùdi 1 0 anni dai fatti , cioè dopo il termine diprescrizione.Come detto non si vuole analizzare ocommentare ciò che è successo a Genova nel2001 , ma è opportuno ritenere questo esempioche in molti , anche recentemente, hannodefinito fra i più bui del la storia d'I tal ia esicuramente il più nefasto dei primi 1 0 anni delnuovo mil lennio per l 'intera società civi l izzatadel nostro pianeta. Infatti da esso si può trarreuna lezione molto importante, ovvero chespesso la paura e la persecuzione dideterminate frange della popolazione possonoportare a eventi deprecabil i , che disonoranotutto ciò che si può definire civi le nel la nostrasocietà. Ecco perché scagliarsi contro gl i ultrase la loro fede, oltre ad essere un attacco figl iodel l 'ignoranza più totale, comporta ancherischi di non poco conto.È chiaro che quanto successo a Genova è adun livel lo di barbarità tale da non essere maistato raggiunto dalla polizia al le nostrelatitudini, ma non ci siamo poi nemmeno tantolontani e i l passo è purtroppo molto breve.Inoltre ciò che ha spinto i l massacro gratuito dicentinaia di persone nella scuola Diaz eadesso spinge la repressione sempre piùviolenta degli ultras, è fondamentalmente lastessa paura di qualcosa di diverso, che non siriesce a capire facilmente e che quindi risultapiù facile debellare. Gli ultras sono personenormali , che semplicemente amano la propriasquadra in modo particolare. Bisognerebbecercare di capire cosa li spinge ad esserecome sono, non imboccare la strada dellarepressione a priori , perché la storia hadimostrato, e Genova ne è un esempio, cheessa non è mai la soluzione giusta.

PRF

6 LO STENDARDO | 30 SETTEMBRE 2012

I BELLINZONA BOYS 2005 ALL'ANTIRA CUP 201 2

Sabato 1 settembre si è tenuto,per la prima volta in Ticino, untorneo di calcetto popolareantirazzista: l 'AntiRa Cup 201 2.

L'AntiRa Cup nella Svizzera ital iana è natagrazie al l 'iniziativa dell 'associazione 'Un calcioal razzismo' (UCAR), da 'La Scinti l la' e 'SOSRazzismo'.In Svizzera il fenomeno dei tornei di calcettoantirazzisti è nato sul l 'onda dei Mondial iAntirazzisti che si tengono a Montecchio(Emil ia, I tal ia) in cui centinaia di squadreprovienienti da tutto i l mondo si sfidanodurante i 4 giorni del la manifestazione.È proprio a tale eventoche si sono ispirati iragazzi di Soletta, iqual i hannoorganizzato i l primotorneto antirazzista inSvizzera. A seguito deipositivi riscontri diquesta primaesperienza, altri torneisono nati sul territorioelvetico (Berna,Lucerna), sotto loslogan 'LOVEFOOTBALL - HATERACISM' (ndr. :Ama il calcio, odia i l razzismo).Per ultimo l'evento è arrivato anche in Ticino,una prima assoluta per i l cantone ital iano, laquale ha conosciuto un strepitoso successo,con la presenza di 28 squadre e 300 persone,che nel corso dell 'intera, umida, giornata sisono sfidate al l 'insegna dell 'antirazzismo, delfair-play (la figura dell 'arbitro non erapresente) e dell 'amicizia. La decisione di nonuti l izzare un arbitro in campo è uno stimoloche gli organizzatori hanno voluto dareaffinché durante la giornata si rafforzasse lospirito di rispetto verso l 'avversario, così dapoter passare una giornata in compagnia di unavversario, caratterizzata dalla voglia di stareinsieme, e non dalle rival ità sportive. I lsuccesso è sottol ineato anche dalla presenzadi diverse compagini provenienti dal la

Svizzera interna (Lucerna, Soletta, Vallese) edalla vicina penisola (Varese). Durante tutta lagiornata era a disposizione di tutti un pastopopolare a franchi 5.-, affiancato ad unefficentissimo bar.A questa iniziativa ha preso parte anche unaselezione dei BB05, la quale ha raggiunto unrisultato nemmeno immaginato al l 'inizio del lagiornata. I l ritrovo era fissato per le ore 1 0.30al campetto di Arbedo-Castione, così da potereffettuare l 'iscrizione alle 11 .00 al bancoprincipale, e poter cominciare i l torneo alle1 2.00. Dopo aver concluso in testa al laclassifica i l girone di qualificazione (4 vittorie e

1 pareggio), i nostriamici sono purtroppocaduti nel derby validoper gl i ottavi di finalecontro la FossaLugano (hockey).Finiti sotto per 0-2 inpochi minuti (le partireduravano 1 2 minuticomplessivi), si sonoperò subito riscattatiagguantando ilpareggio con undoppietta delcapocannoniere dellaformazione granata.

Sono stati purtroppo i calci di rigore che hannosiglato la parola fine al la cavalcata dei BB05:5-6 è stato i l risultato a favore dei luganesi.

Sicuramente coloro i quali hanno giocato i ltorneo, e coloro che, per un motivo o l 'altro,sono riusciti ad arrivare solo nel corso dellagiornata senza poter giocare, sono stati moltosoddisfatti del l 'organizzazione proposta: loscambio di pareri, idee ed esperienze,avvenuto con altri ragazzi, ticinesi e non, i ldivertimento, l 'amicizia, sono stati gl iingredienti principal i del la gioranta, rovinatapurtroppo solo dalle onnipresenti nuvole edalla pioggia.

M.

7LO STENDARDO | 30 SETTEMBRE 2012

GROUNDHOPPINGUn giovedì sera un po' diverso

Groundhopping: molti di voi nonavranno mai sentito questovocabolo inglese, indi per cuinel le prossime righe cercheròdi spiegarvelo.

Groundhopping, traducibi le in ital iano con“saltare i campi”, significa, nel nostro caso,girare in altri stadi, non solo svizzeri. I l motivo?Semplice: vedere con i propri occhi come sipresentano le altre tifoserie, che coripropongono, i l materiale creato, le coreografie,come si comportano e chi più ne ha più nemetta. Se i più non l 'avessero capito, in questobreve articolo vi racconteròdella trasferta intrapresa daquattro individui, me compreso,al la scoperta del tifo belganella partita di Europa Leaguedel 30 agosto tra FC Lucerna eRacing Genk.I l viaggio inizia come unaqualsiasi trasferta: entrata inautostrada, gal leria delGottardo, Rastätte Süd persoddisfare i bisogni fisiologici.Arrivati a Lucerna, posteggiatal 'auto, ci troviamo a doverspendere CHF 41 .00 (!) perentrare nel settore ospiti per poter seguire lapartita. Prima di arrivare ai girel l i del lo stadio,ci imbattiamo in una decina di bus targatiBelgio, uno in fi la al l 'altro. Social izziamoimmediatamente con alcuni tifosi ospiti ,chiacchierando e condendo il tutto conqualche buona birra belga, presente ad ettol itrinei vani motori dei mezzi.

Dopo aver scambiato qualche parola con isimpatici ragazzi belgi, entriamo nello stadio.Fatti una decina di gradini, ci guardiamo in giroper orientarci e capire come muoverci, maveniamo immediatamente accerchiati da dueaddetti al la sicurezza del Genk: non ciavevano mai visti prima ad una partita e sonoquindi venuti a chiedere delucidazioni sul lanostra presenza tra i tifosi. Inventata una storia

plausibi le del tipo “mia nonna era belga”, cicongediamo e ci dirigiamo alla bouvette amangiare qualcosa. Scopriamo purtroppo chenelle partite di Europa League non vi è lapossibi l ità di bere birra alcol ica: sconsolati cispostiamo verso la metà della curva, e ciapprestiamo a seguire l 'incontro, prossimoall 'inizio.Nelle prime fi le del la tifoseria del Genk sonotutti a petto nudo, tutti gasati ; più si salgono gliscal ini e più la gente si fa tranquil la, ma nonper questo muta. , e continua anzi a sostenerea gran voce la squadra.I l tifo inizia bene con cori molto orecchiabil i e

gioiosi, battimani calorosi etanto divertimento.Sporadicamente sonoaccese anche alcune torce.Purtroppo per noi però conlo scorrere del tempo il tifova via via scemando.La partita arriva al 90°, ibelgi sono un po' sconsolatidal la sconfitta rimediata,escono dallo stadio, sidirigono verso i loro bus eriprendono la strada versocasa. Usciamo, siamo quasigl i ultimi; ci dirigiamo verso

la macchina, paghiamo il ticket delparecheggio ( addirittura CHF 20.00 per 2 oree 30 minuti ! ) e ce ne torniamo in Ticino, senzamancare chiaramente una fermata in un noto“ristorante” di Altdorf.Arrivati in Ticino ognuno si dirige verso casapropria, consapevole di aver passato unsimpatico e inusuale giovedì sera, al l 'insegnadel calcio e del tifo.La trasferta a Lucerna ci ha permesso dientrare in contatto con un'altra tifoseria,scambiare opinioni con dei ragazzi belgi (dicerto non capita tutti i giorni! ), e vivere,nuovamente, l 'aria del l 'Europa League, chemanca ormai da anni a Bell inzona.

FF. SNOUSBOURNE.

1 4.07.201 2 Bienne 1 - 2 Bell inzona23.07.201 2 Bell inzona 3 - 1 Lugano28.07.201 2 Bell inzona 2 - 3 Wil04.08.201 2 Wohlen 0 - 0 Bell inzona1 3.08.201 2 Winterthur 1 - 0 Bell inzona1 8.08.201 2 Bell inzona 2 - 1 Locarno27.08.201 2 Chiasso 3 - 2 Bell inzona03.09.201 2 Bell inzona 1 - 2 Aarau23.09.201 2 Vaduz 0 - 0 Bell inzona27.09.201 2 Wil - Bell inzona30.09.201 2 Bell inzona - Bienne08.1 0.201 2 Lugano - Bell inzona21 .1 0.201 2 Bell inzona - Vaduz28.1 0.201 2 Locarno - Bell inzona04.11 .201 2 Bell inzona - Winterthur1 8.1 1 .201 2 Aarau - Bell inzona25.11 .201 2 Bell inzona - Chiasso02.1 2.201 2 Bell inzona - Wohlen

1 0.02.201 3 Chiasso - Bell inzona1 7.02.201 3 Bell inzona - Bienne24.02.201 3 Wohlen - Bell inzona03.03.201 3 Bell inzona - Locarno1 0.03.201 3 Aarau - Bell inzona1 7.03.201 3 Bell inzona - Wil31 .03.201 3 Vaduz - Bell inzona07.04.201 3 Bell inzona - Lugano1 4.04.201 3 Winterthur - Bell inzona21 .04.201 3 Wil - Bell inzona28.04.201 3 Bell inzona - Vaduz05.05.201 3 Bell inzona - Chiasso09.05.201 3 Locarno - Bell inzona1 2.05.201 3 Bell inzona - Winterthur1 7.05.201 3 Bienne - Bell inzona26.05.201 3 Bell inzona - Wohlen29.05.201 3 Bell inzona - Aarau01 .06.201 3 Lugano - Bell inzona

RICORDIAMO, COME SEMPRE, CHE 'LO STENDARDO' É UN GIORNALINO REALIZZATO AUTONOMAMENTE DA

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