Lo Stendardo nr. 13

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Periodico della Gradinata Sud Bellinzona (Ticino, Svizzera).

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ANNO TERZONUMERO 1

SABATO,30 AGOSTO 2014

Aquasi un anno dall'ultima

apparizione su un rettangolo dagioco, l'AC Bellinzona fa oggi la suaprima apparizione stagionale fra lemura amiche del Comunale. Per

troppi fine settimana la tribuna e la gradinata sonorimaste malinconicamente deserte, le due buvettechiuse ed il manto erboso inutilizzato.La prima partita casalinga dell'ACB dopo ilfallimento coincide quindi anche con la ripresadell'attività de Lo Stendardo. È stato un annoparticolare sia per i tifosi, sia per la redazione delgiornalino che state leggendo. Alcune persone,seppur con difficoltà, sono riuscite a metabolizzarei fatti legati al fallimento societario dell'ACB,mentre altre non hanno ancora digerito ladelusione e la tristezza subita durante i mesi piùconcitati.Per quel che riguarda Lo Stendardo, ci siam trovatiin una sorta di “via di mezzo” tra queste duesituazioni. Da un lato, l'inesorabile scorrere deltempo ha parzialmente lenito il sentimento dirabbia frammisto a sconforto provato nellesettimane subito successive al tracollo societario.Dall'altro, questo evento ha ulteriormenterafforzato la convinzione di chi manifesta ildesiderio di volere un calcio diverso, libero cioèdalle tremende logiche di mercato che si sonoormai impadronite di questo sport. È ovviamente

facile ragionare con il “senno di poi”, ma quantosuccesso dimostra molto chiaramente come questotipo di calcio, sfruttato da alcuni personaggi per ipropri interessi personali, sia la vera rovina dellosport più bello del mondo.Per la nuova dirigenza societaria dell'ACB questa èquindi l'occasione di ripartire, promuovendo unprogetto sano e che non miri solamente alconseguimento di profitti sempre maggiori.L'occasione è dunque da cogliere al volo,dimostrando con fatti concreti la volontà dicambiare rotta rispetto al passato.Tutti i tifosi, granata e non, non possono restareindifferenti o dimenticare le circostanze che hannoportato a questa difficile situazione, ma devonofare tesoro di questa esperienza estremamentenegativa per affrontare con uno sguardo critico gliavvenimenti futuri.Anche per questo motivo, abbiamo trovato nuovamotivazione per continuare a redigere dei nuovinumeri de Lo Stendardo. L'intento è sempre quellodi promuovere la discussione circa gli eventi chetoccano in maniera più o meno diretta il contestocalcio a Bellinzona, e pure la struttura delgiornalino è rimasta la stessa degli ultimi numeri.Tutti gli interessati possono inoltre fornire i propricontributi da pubblicare nelle edizioni future,contattandoci via e-mail all'indirizzo che trovatesull'ultima pagina. Buona lettura e forza Granata!

S I R I COM I N C I A : F I N ALMENTE !

2 LO STENDARDO | 30 SETTEMBRE 2014

MALAGESTI ON E F I NANZ I AR I AU N A S TO R I A I N F I N I TA

Quando accade una disgrazia, sia essa più omeno intensa, mi capita spesso di andare acercar consolazione nel pensiero che questo

brutto avvenimento non è toccato solo a me, èesperienza condivisa da altri sul suolo terrestre,forse con modalità differenti ma non così dissimileda quanto accadutomi da poterla ritenere estranea.Mal comune mezzo gaudio, in parte.Nel periodo del fallimento dell’AC Bellinzona,dunque, fra uno sguardo triste ai miei compagnied alle mie compagne di curva e lunghepontificazioni sui mali dell’ingerenza mercantilenel mondo del calcio, andai ad informarmi sullealtre realtà sportive colpite da fallimenti ebancherotte, certo di non essere il solo membro diuna collettività confrontato con questi eventi. Ciòche trovai nel corso delle mie (brevi) ricerche inquesto senso mi fa capire ancor’oggi che, perquanto si possa esser convinti di aver toccato ilfondo del barile, c’è chi, da tifoso, si è trovato araschiare il legno dello stesso.Fra i casi più eclatanti in questo senso troviamoquello della SPAL, la compagine più importante diFerrara, vittima di due fallimenti e tre cambi dinome in poco meno di una decina d’anni: nel 2005il primo fallimento e la rifondazione della squadracon il nome di SPAL 1907, seguita sette anni piùtardi da un secondo fallimento, la rifondazionedella società come Real Spal ed infine, nel 2013, lafusione con l’AC Giacomense ed il definitivo

cambio di denominazione in S.P.A.L. 2013.Volendo inserire una punta di ironia in questatriste parabola, un anonimo tifoso ferrarese silamentò a suo tempo di non sapere più qualesciarpa scegliere per andare allo stadio.La SPAL non è comunque l’unico esempioproveniente dalla vicina penisola di malagestionesocietaria: emblematico è pure il Taranto, altrasquadra flagellata da cambi di nome e fallimenti. Aseguito di un primo fallimento nel 1993, la societàcambiò nome la bellezza di sei volte in una ventinad’anni: da A.S. Taranto 1906 a Taranto F.C. 1927,passando per U.S. Arsenaltaranto, Taranto CalcioS.r.l. , Taranto Sport S.r.l. ed A.S. Taranto Calcio.Tutto questo, evidentemente, senza considerare levarie retrocessioni e riposizionamenti dovuti allamutevolezza di una società ben distante da unaqualsivoglia forma di stabilità organizzativa.Pure alle nostre latitudini, comunque, gli esempi dimalagestione societaria sono fin troppo frequenti:basti pensare al Lausanne-Sport, retrocesso inChallenge League nel 2002 a causa di problemiamministrativi e dichiarato fallito l’annosuccessivo a seguito dell’accumulo di difficoltàfinanziarie. La squadra, rinata come FC Lausanne-Sport lo stesso anno e ripartita in seconda legainterregionale, riuscì a riconquistare la SuperLeague solo nel 2011 .Oppure ancora il Servette FC, la famosacompagine ginevrina posta in stato di fallimento

Scritto da Bumbat

3LO STENDARDO | 30 SETTEMBRE 2014

CAMPAN I L I SMO E NUOVI DERBYL ' A C B N E L C A L C I O R E G I O N A L E

Nella realtà calcistica ticinese vi sono, dasempre, quattro cosiddette "squadre faro",che rappresentano i principali centri

urbani sia per quel che riguarda l'aspettoprettamente demografico, sia per quellogeografico. Infatti, procedendo da Nord a Sud, l'ACBellinzona rappresenta il bellinzonese, il FCLocarno il locarnese, il FC Lugano il luganese ed ilFC Chiasso il mendrisiotto.Oggi, queste società ultra centenarie che hannosegnato la storia calcistica Svizzera, non giocanopiù nella medesima categoria. Le due squadresottocenerine militano infatti in Challenge League,le bianche casacche in Prima Lega Promotion ed ilnostro Bellinzona in Seconda Lega Regionale.Purtroppo i famigerati derby che hannocontraddistinto il nostro Cantone, come il classicoBellinzona - Lugano, andranno man manoscomparendo, dato che le rispettive squadre non siaffronteranno più per svariati anni.Ovviamente chi ha potuto vivere queste sfideintercantonali sulla propria pelle continuerà aconsiderarle partite speciali e piene di emozioni,ma le nuove generazioni come faranno a provarele stesse sensazioni e sentimenti dei propriantenati se non avranno l’occasione di viverequesti momenti? Esiste una possibile soluzione,

ossia tramandare queste emozioni cercando dicoinvolgere più persone possibili.All’ombra dei castelli, nell'attesa di veder tornarel’ACB nel posto che le spetta, un’altra viapercorribile è già stata trovata: cercare nuoviderby senza però dimenticare quelli storici.Quest'anno il campionato in cui militerà l'ACBsarà infatti esclusivamente formato da compaginiticinesi e questo fa si che ogni singola partitapossa essere considerata come un derby. Secondoquesta logica ed essendo praticamente confinanticon la Capitale, le squadre di Giubiasco eSementina dovrebbero quindi essere sulla listanera dei tifosi granata. Non è però così, dato chegli abitanti di questi comuni tifano da anni l’ACB.Paradiso, Vedeggio, Porza, Taverne, Malcantone eMagliaso invece si trovano su suolo luganese equesto risveglia nei bellinzonesi un antico senso diostilità e campanilismo che, magari, si potrà bennotare in campo e sugli spalti durante le partite.Lo stesso vale per Balerna, Novazzano, Rancateche, in quanto squadre momò, richiamano larivalità con il FC Chiasso. Partite tranquille dallato emotivo (perlomeno sulla carta) sono infinequelle contro società sopracenerine come Biasca,Contone-Gambarogno, Losone e Vallemaggia,perché non vige una così forte rivalità come con le

Scritto da G.

nel 2005: fu il Tribunale delle prime istanze stessoa dichiare Marc Roger, allora presidente dellasocietà, colpevole di essersi lanciato in spesesconsiderate nocive al club. I ginevrini riuscironoa tornare in Super League solo nel 2011 a spesedella nostra squadra.Qualche esempio, dunque, che, seppurinfinitamente lontano dal cancellare ciò che ognitifoso granata ha provato durante il lungo calvarioculminato a settembre dell’anno scorso, può forseessere capace di rendere l’accaduto più logiconelle dinamiche del calcio che viviamo oggi comeoggi: un calcio subordinato alle dinamiched’impresa, che si cura più della commerciabilità di

un marchio che dei migliaia di cuori che battonodietro a determinati colori.Sarebbe dunque opportuno slegarsi dalle sterilidiscussioni da bar in cui si vogliono assegnareresponsabilità a questo personaggio piuttosto chea quell’altro: il problema, relativizzando questodiscorso, non è congiunturale ma strutturale. Finoa quando una società sportiva potrà essere quotatasul mercato finanziario esisteranno personaggipronti a farci i propri interessi e, dunque,esisteranno disgrazie come quella accaduta alpopolo granata.Aspettando i prossimi fallimenti con il cuore(forse) meno appesantito, un saluto.

4 LO STENDARDO | 30 SETTEMBRE 2014

regioni elencate in precedenza.Questa breve riflessione mostra che, nonostantetutto, l’agonismo sportivo a livello locale non èancora deceduto. Chi cerca di opprimerlo (miriferisco in particolari modo agli amanti delprogetto FC Ticino) dovrà fare molto più cherafficNella realtà calcistica ticinese vi sono, dasempre, quattro cosiddette "squadre faro", cherappresentano i principali centri urbani sia perquel che riguarda l'aspetto prettamentedemografico, sia per quello geografico. Infatti,procedendo da Nord a Sud, l'AC Bellinzonarappresenta il bellinzonese, il FC Locarno illocarnese, il FC Lugano il luganese ed il FCChiasso il mendrisiotto.Oggi, queste società ultra centenarie che hannosegnato la storia calcistica Svizzera, non giocanopiù nella medesima categoria. Le due squadresottocenerine militano infatti in Challenge League,le bianche casacche in Prima Lega Promotion ed ilnostro Bellinzona in Seconda Lega Regionale.Purtroppo i famigerati derby che hannocontraddistinto il nostro Cantone, come il classicoBellinzona - Lugano, andranno man manoscomparendo, dato che le rispettive squadre non siaffronteranno più per svariati anni.Ovviamente chi ha potuto vivere queste sfideintercantonali sulla propria pelle continuerà aconsiderarle partite speciali e piene di emozioni,ma le nuove generazioni come faranno a provarele stesse sensazioni e sentimenti dei propriantenati se non avranno l’occasione di viverequesti momenti? Esiste una possibile soluzione,ossia tramandare queste emozioni cercando dicoinvolgere più persone possibili.All’ombra dei castelli, nell'attesa di veder tornarel’ACB nel posto che le spetta, un’altra viapercorribile è già stata trovata: cercare nuoviderby senza però dimenticare quelli storici.

Quest'anno il campionato in cui militerà l'ACBsarà infatti esclusivamente formato da compaginiticinesi e questo fa si che ogni singola partitapossa essere considerata come un derby. Secondoquesta logica ed essendo praticamente confinanticon la Capitale, le squadre di Giubiasco eSementina dovrebbero quindi essere sulla listanera dei tifosi granata. Non è però così, dato chegli abitanti di questi comuni tifano da anni l’ACB.Paradiso, Vedeggio, Porza, Taverne, Malcantone eMagliaso invece si trovano su suolo luganese equesto risveglia nei bellinzonesi un antico senso diostilità e campanilismo che, magari, si potrà bennotare in campo e sugli spalti durante le partite.Lo stesso vale per Balerna, Novazzano, Rancateche, in quanto squadre momò, richiamano larivalità con il FC Chiasso. Partite tranquille dallato emotivo (perlomeno sulla carta) sono infinequelle contro società sopracenerine come Biasca,Contone-Gambarogno, Losone e Vallemaggia,perché non vige una così forte rivalità come con leregioni elencate in precedenza.Questa breve riflessione mostra che, nonostantetutto, l’agonismo sportivo a livello locale non èancora deceduto. Chi cerca di opprimerlo (miriferisco in particolari modo agli amanti delprogetto FC Ticino) dovrà fare molto più cheraffiche di fantomatici proclami giornalistici perfermare i veri tifosi, cioè tutti quelli che ancoracredono nel campanilismo e che cercano disalvaguardare le società che hanno scrittoimportanti pagine di storia sportiva in Ticino.Ancora una volta NO FC Ticino e forza granata!he di fantomatici proclami giornalistici perfermare i veri tifosi, cioè tutti quelli che ancoracredono nel campanilismo e che cercano disalvaguardare le società che hanno scrittoimportanti pagine di storia sportiva in Ticino.Ancora una volta NO FC Ticino e forza granata!

TI AMO MA. . QUANTO M I COSTI ?

Èappena iniziato il campionato e la miamente è già assillata da diversi pensieri, inparticolar modo riguardanti il tema "denaro".

Abbiamo appena archiviato la mini stagione in

Prima Lega Promotion con, mi pare, 4 trasferteall'attivo. Purtroppo non ho più la memoria cheavevo un decennio fa, quindi mi ricordo solo iseguenti prezzi d'entrata: Delemont – ACB 5 Fr.,

Scritto da AddMat

5LO STENDARDO | 30 SETTEMBRE 2014

Scritto da Sez. Antisessista Bellinzona

Sion U21 – ACB 10 Fr. e San Gallo U21 – ACB 6 Fr.Seguendo la preparazione estiva dei Granata, honotato che la maggior parte delle amichevoli costa5 Fr.Potrei storcere il naso, ma perdono i variorganizzatori, perchè, purtroppo, pure a livelloamatoriale, c'è chi vuole conseguire un guadagnoanche con una partitella di allenamento. Quelloche proprio non sono riuscito a digerire è invecel'amichevole organizzata a Lumino dal FCModerna (con BancaStato come sponsorprincipale) con un prezzo d'entrata fissato a 8 Fr.Si trattava di un'amichevole tra una squadraamatoriale, l'ACB, ed il Lugano, e non certo consquadre del calibro di Basilea o Zurigo. La partita,come anticipato, si è inoltre giocata su un"campetto" di 5a lega e non in un vero stadio, con icosti che tale struttura può generare (sicurezza,logistica e via dicendo).Trovo quindi penoso chiedere una simile cifra etrovo che sia un gesto inopportuno non solo pertutte le società che, pur militando in categoriesuperiori, non si permettono di chiedere 8 Fr. perassistere ad una partita di allenamento, ma anche

per tutti i tifosi, che, come al solito, sono i primi asubire queste ingiustizie.Ad alcuni, forse, 8 Fr. possono sembrare una cifrairrisoria. Certo, se si parlasse di un altro evento,potrei tranquillamente concordare.Facendo però un veloce calcolo, si scopre che unafamiglia di 4 persone avrebbe dovuto sborsare ben32 Fr. solamente per pagare il biglietto d'entrataall'amichevole. Se a ciò si sommano poi qualcheconsumazione alla buvette e alla griglia, ecco chela cifra necessaria per assistere a tale amichevolesi gonfia ulteriormente.Il calcio è uno sport popolare e ai nostri livelli éauspicabile che anche i prezzi lo siano.In questo senso un elogio va invece fatto all'ACBellinzona che, quattro giorni dopo l'amichevoledi cui si parla sopra, ha organizzato un'amichevolela domenica pomeriggio al comunale contro laJuve Domo, con entrata gratuita sugli spalti.Insomma, decisamente tutt'altra cosa rispettoall'amichevole organizzata dall FC Mderna. Spe-rando in una politica dei prezzi ragionevole daparte di tutte le società durtante il campionato diseconda lega, buona stagione e forza Granta!

DONNE GRANATA

"Il maschilismo non esiste più." Noncrediamo che la pensi così una donnache aspiri ad un'alta carica aziendale

o i sostenitori dell'idea che esistano ancoraprofessioni totalmente maschili. Oppure: andateloa dire alle donne che ancora oggi, a parità diimpiego e formazione, percepiscono uno stipendiominore dell'uomo, o a chi si avvale del sessismo afini pubblicitari. Chi si ricorda che fino a 43 annifa, in Svizzera, le donne non avevano ancoradiritto di voto, quando nella maggior parte dellenazioni europee ciò era già da tempo un dirittocostituzionale? Purtroppo questa lista potrebbecontinuare oltre agli aspetti finora citati, ma suquesto giornalino si parla prevalentemente dicalcio, no? Quindi: andatelo a dire alle tifose dicalcio!Negli anni in cui, in Ticino, le donne non avevanoancora una lotta organizzata, a Bellinzona esseiniziavano a recarsi allo stadio per seguire le

partite di calcio dell'ACB. La passione verso questosport ed i colori granata (e quindi non l'obbligo dipresenziare ad attività sportive di parenti o amici),

6 LO STENDARDO | 30 SETTEMBRE 2014

ORA TOCCA A NO I !T I F O S I G R AN A TA C H I AM AT I A R A C C O LTA

Sono passati quattro anni dal giorno in cuil'AC Bellinzona, allora guidato dalcompianto Roberto Morinini, conquistò un

sofferto pareggio al cospetto della squadra piùtitolata della Svizzera, ossia il Grasshopper Club di

Zurigo. Quella domenica pomeriggio di fineagosto, tra le mura amiche del Comunale e davantia quasi 3'000 persone, l'incontro finì infatti 1 a 1 .Quella partita fu purtroppo una delle ultimedisputate dall'ACB nella massima serie: a finestagione la squadra venne infatti relegata in

le spingeva a seguire la squadra durante le partitecasalinghe e, a volte, anche in trasferta. Fra glianni '50 e '60 Rina e Flora sedevano in tribuna atifare l'ACB. Durante un derby contro il Lugano,essendo attorniate da uomini appena aprivanobocca c'erano sempre persone della tifoseriaopposta che le invitavano più o menocordialmente a tornare a casa "a fa' calzèta". Maloro non hanno mai desistito: perché gli interessi ele passioni devono cambiare a dipendenza delsesso di una persona?Chiunque può avere la passione per il gioco delcalcio e per una squadra, tramandatadal/la bisnonno/a, dal/la nonno/a, dal/lapadre/madre, dal/la fratello/sorella. Lafiglia di Rina ricorda ancora la finale diCoppa svizzera della stagione '61/'62,giocata dall'ACB contro il Losanna epersa 4 a 0, quando organizzarono latrasferta a Berna in treno con tutti glialtri tifosi. Fu una vittoria: altre donnesalirono infatti sul treno ed andaronocosì a tifare i granata. Finalmente anchele donne divennero parte attiva del tifobellinzonese!Ancora oggi, in ambito calcistico, ledonne non sono sempre considerate edaccettate a dovere. Esse vengono spessogiudicate in maniera negativa o"sminuite". Come in tanti altri ambitidella quotidianità, una donna devepreoccuparsi di annullare la fantomaticadifferenza con gli uomini ed essere accettata come"una di loro" nelle tifoserie. Presenziare a tutte lepartite in casa, a quelle in trasferta, magari pure in

condizioni fisiche non ottimali, partecipare allastesura di striscioni, alla produzione di stendardi ebandiere, cantare, sentire la competizione contifoserie avversarie, arrabbiarsi, divertirsi ed esserefelici quando la tua squadra ce la mette tutta:questo è quello che facciamo noi come ultrà, noncome uomini o donne.Noi donne lottiamo per la nostra squadra del cuorecon tutte noi stesse: non ci fermerà niente enessuno! Per questo motivo, ossia per dare forza esostenere tutte le donne che amano il calcio,abbiamo deciso di creare una sezione contro il

sessismo allo stadio, perchè l'uguaglianza non deveessere soltanto una bella idea od un sogno, ma larealtà.

Scritto da R.

7LO STENDARDO | 30 SETTEMBRE 2014

Challenge League a seguito della sconfitta nelladoppia sfida contro il Ginevra Servette.Seguirono poi due stagioni nella cosiddetta “seriecadetta”, entrambe concluse nei piani alti dellaclassifica. Il valore espresso sul campo daigiocatori non corrispose però a quello espressodalla dirigenza granata che, a causa di svariatescelte scellerate e prive di qualsiasi buon senso,costò all'ACB un'ulteriore relegazione, questa voltain Prima Lega Promotion, in quanto non fupossibile ottenere dalla Swiss Football League lalicenza necessaria per disputare il campionato

successivo nuovamente in Challenge League.Le vicissitudini societarie che portarono poi aldefinitivo fallimento dell'AC Bellinzona SA sononote a tutti, per cui non verranno riprese in questasorta di stringata cronologia.Gli eventi elencati sopra ci portano così allagiornata di oggi, cioè alla sfida contro il FCRancate, la prima partita casalinga dopo ilfallimento. Se, viste le premesse iniziali, da un lato,il fatto di poter giocare il campionato di SecondaLega regionale può essere considerato un lusso,dall'altro risulta difficile dimenticarsi che, comecitato all'inizio dell'articolo, solo quattro anni fa icolori dell'ACB combattevano ogni fine settimanaper mantenere un posto nell'élite del calciosvizzero.Il campionato che è appena iniziato è per noi unacategoria sconosciuta, con squadre che, negli anniscorsi, erano avversarie dell'ACB solo in qualche

amichevole di preparazione o durante i primi turnidi Coppa Svizzera. Eravamo forse stati abituatatitroppo bene?L'obbiettivo più o meno dichiarato dall'attualedirigenza granata, preteso dai tifosi e a più ripresepaventato dai media è quello di un campionato aivertici, in modo da poter subito centrare unapromozione verso la categoria superiore. Un primopasso in direzione del ritorno nel “calcio checonta”, dunque.Le aspettative verso i giocatori e la dirigenza sonoquindi piuttosto alte ed arrivano da più fronti. Il

campionato di Seconda Lega regionalenon è però un banco di provasolamente per queste persone, lo èinfatti anche per tutti i tifosi granata. Ilmotivo? Molto semplice: è giunto ilmomento di dimostrare il tantodecantato attaccamento alla magliagranata. A livello calcistico, la piazzabellinzonese viene infatti spessodefinita (ed alcune volte siautodefinisce) come la più calda alivello ticinese.Dopo una stagione di inattività, laripresa del calcio giocato all'ombra deicastelli deve coincidere con la volontàdi voler oltrepassare il momento piùnegativo della storia dell'ACB e di volerfinalmente rivivere quelle emozioni chesolo i granata possono farci vivere. Nonbisogna però dimenticare le persone e le

azioni che hanno gravemente danneggiato l'ACB ela sua storia ultracentenaria: l'occasione per fartesoro di queste disavventure è da cogliere comeinsegnamento per tutte le persone fortementelegate alla maglia granata ed ai colori della nostraCittà.I tifosi dell'ACB sono quindi chiamati ad una provadi attaccamento verso la propria squadra,qualunque sia la categoria di militanza. Altresquadre o altri campionati possono sicuramentesedurre gli appassionati di calcio bellinzonesi, ciònon deve però far dimenticar loro i momenti digioia o di tristezza che hanno come comunedenominatore l'ACB. È impensabile sacrificarequesti ricordi per il disastroso operato di una solapersona.Il momento di passare dai buoni propositi ai fatti èquindi arrivato: riscriviamo la storia, tutti assieme!

8 LO STENDARDO | 30 SETTEMBRE 2014

RICORDIAMO, COME SEMPRE, CHE 'LO STENDARDO' É UN GIORNALINO REALIZZATO AUTONOMAMENTE DA

ALCUNI TIFOSI GRANATA. CI TENIAMO PERÒ A SPECIFICARE CHE PER DARE UN VALORE AGGIUNTO A TUTTO

CIÒ, É NECESSARIA LA COLLABORAZIONE DI TUTTI I TIFOSI GRANATA CHE POSSONO AIUTARCI CON LA

STESURA DI ARTICOLI O CON SEMPLICI CRITICHE (NELLA SPERANZA CHE ESSE SIANO COSTRUTTIVE).

[email protected]

www. acb forum . ch www. fo tog ran a ta . ch

27.08.2014 Paradiso - Bellinzona30.08.2014 Bellinzona - Rancate07.09.2014 Balerna - Bellinzona14.09.2014 Bellinzona - Losone17.09.2014 Biaschesi - Bellinzona20.09.2014 Bellinzona - Magliaso Vernate28.09.2014 Sementina - Bellinzona

04.10.2014 Bellinzona - Novazzano11.10.2014 Gambarogno-Contone-Bellinzona18.10.2014 Bellinzona - Vallemaggia25.10.2014 Porza - Bellinzona01.11 .2014 Bellinzonza - Vedeggio Calcio09.11 .2014 Malcantone - Bellinzona15.11 .2014 Bellinzona - Giubiasco

LA NOSTRA STAG I ON E

LA NOSTRA SQUADRAALLENATORE

Arno RossiniAIUTO-ALLENATORE

Karim SpinelliALLENATORE PORTIERI

Dario RossiCOACH SPORTIVO

Gianni MarenghiPREPARATORE ATLETICO

Roberto GhielmettiFISIOTERAPISTA/MASSAGGIATORE

Livio MontellaPORTIERI

25 Cappelletti Andrea, 25.12.791 Minotti StefanoDIFENSORI

6 Tarchini Tito, 05.11 .89 (C)7 Raso Angelo, 20.07.814 Panizzolo Daniel, 25.03.86

5 Djuric Alexander, 15.11 .852 Maffi Daniel, 17.07.923 Skoric Mladen, 20.01 .9314 Preisig Samuele, 05.04.84CENTROCAMPISTI

20 Facchinetti Daniele, 04.02.8823 Bottani Alessio, 20.01 .8810 Milosevic Aleksandar, 30.09.918 Forzano David, 29.01 .9211 De Bernardi Davide, 29.01 .9317 Sergi Renato, 09.02.9519 Barros André, 11 .06.9415 Citrini Patrick, 23.01 .9713 Pagnoncelli Federico, 23.05.95ATTACCANTI

16 Casanova Christian, 12.03.8618 Mele Jonathan, 02.08.8921 Bankovic Branko, 11 .04.9222 Mijatovic Igor, 21 .11 .92

I N FOTRASFERTEAperte le iscrizioni per la trasferta organizzata a Balerna, domenica 7 settembre

2014 ore 16:30.Maggiori informazioni: 0798986557.

La nostra squadra ha bisogno di noi, tutti in trasferta!