D Casa 2008-09-13 nr 600

download D Casa 2008-09-13 nr 600

of 103

Transcript of D Casa 2008-09-13 nr 600

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    1/103

    laRepubblicadelleDonne

    CASA

    Scenografie cultCHI ARREDA

    MAD MAN?Londra, Tokyo, Dubai

    LOFT DA SINGLEPIRAMIDI PER FAMIGLIE

    Psicoterapia

    UN COACHFAR ORDINE

    Living italiano

    49 PEZZIDA SALOTTO

    ABITARE IN

    STANZE RELAX

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    2/103

    118

    131

    83

    13 settembre 2008

    D

    CASA

    Dattualit23 Opinione Casa per chi non ce lha

    di Cameron Sinclair

    25 Tendenza Questo non un cappello

    di Leonora Sartori

    33 Intervista Dan Bishop che replica

    i sogni Usa

    di Roberto Croci

    38 Nuove trib Aandacht!

    Family at work

    di Leonora Sartori

    45 Paesaggi C una foresta

    di betulle all80 piano

    di Giuliana Zoppis

    53 Extraordinari Appuntamenti

    e buone idee

    di Sara Pellegrini60 Incontri Yona e il caos

    di Barbara Casavecchia

    69 Casa & Psiche Un coach

    per fare ordine

    di Francesca Gentile

    73 Architettura Ambizione leggera

    di Michele Calzavara

    83 Accessori Strana idea di bellezza

    di Chiara Di Pinto e

    Arianna Lelli Mami

    90 Atelier Folk experience

    di Leonora Sartori

    97 Progetti Star sullalbero

    di Sara Pellegrini103 Mappa shoppingDubai

    di Sergio Nazzaro

    111 Ufficio Shhh, stiamo lavorando

    di Cristiana Raffa

    118 Welcome Ragione e sentimento

    di Paolo Crespi

    131 Interior dcor Giungla in una stanza

    di Monica Teli

    141 Talenti Fantasie e un diario

    di vacanza

    di Caterina Lunghi

    145 Arte Quello che di solito non vedi

    di Anna Lagorio

    38

    111

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    3/103

    D 14D 14

    In copertinaUn salotto dadaista come invito alrelax totale. Poltroncina Plein Air271 di Alias, design AlfredoHaberli. Struttura in tondinodacciaio e seduta in tessutooutdoor. Sgabello di Alias. Caraffain vetro di Upim e calice incristallo di Villeroy & Boch. StylingArianna Lelli Mami e Chiara DiPinto. Foto Karin Nussbaumer.

    DinterniEdifici sperimentali per

    famiglie, piccole anarchie di

    design, ex tipografie che

    diventano casa-atelier. E micro

    rivoluzione in un ripostiglio

    156 Londra Per abitare

    dove nessuno vuole

    di Michael Paul

    164 Ripostigli La doppia vita

    delle cose

    di Beatrice Rossetti

    174 ShoppingStipare il design

    di Cora Vohwinkel/

    beatricerossettistudio176 Giappone Una piramide in citt

    di Masatoshi Horii

    182 Tendenza Lidea che verr

    di Arianna Lelli Mami

    e Chiara Di Pinto

    192 ShoppingEsperimento con

    classici di Arianna Lelli Mami

    e Chiara Di Pinto

    194 Uruguay Bricolage estremo

    di Paolo Crespi

    Dutile201 Dossier Living

    204 Cult Occhio al serpente

    di Ottavia Borella

    206 Fuoriluogo Ozio creativo

    208 Interni Salotti da giardino

    220 Focus Lampade come icone

    222 Focus Il termosifone dcor

    224 Accessori House a pezzi

    226 Focus Tappeti dautore

    228 Guida Shopping di Paolo Crespi

    230 Libri Dentro/fuori

    di Sara Pellegrini

    232 Tutti gli indirizzi

    194

    141

    Supplemento aD - la Repubblica delle Donnen. 614 del 13 settembre 2008DIRETTORE RESPONSABILE:EZIO MAURO

    DIRETTO DA KICCA MENONI

    A cura di

    Amalia Zordan

    Art director

    Stefania Giarlotta

    In redazione

    Leonora Sartori,Alessandra Dacrema (segreteria),Alessandra Parodi(grafica e controllo tecnico)

    Controllo editorialeIvana Fellegara

    Redazione D Casa:via De Alessandri 11, 20144 Milanotel. 02.4671.51 fax [email protected]

    Gruppo Editoriale LEspresso SpAPresidente onorario: Carlo Caracciolo

    Consiglio di amministrazione.Presidente: Carlo De BenedettiConsigliere delegato: Marco Benedetto

    Consiglieri: Agar Brugiavini,Carlo Caracc iolo,Rodolfo De Benedetti,Francesco Dini,Sergio Erede,Mario Greco,Luca Parravicini Crespi, Alberto Piaser.Direttori centrali di gruppo: Pierangelo Calegari(tecnologie e produzione), Roberto Moro(personale), Alessandro Alacevich (investorrelation),Stefano Mignanego (relazioniesterne),Marco Moroni (sviluppo).

    Divisione la Repubblica:via Cristoforo Colombo 149,00147 Roma,tel. 06.4982.1Direttore generale: Carlo OttinoSviluppo supplementi: Giorgio Martelli

    Concessionaria per la pubblicit:A. Manzoni & C. S.p.A. Via Nervesa 21,20139 Milano, tel. 02.5749.4803

    Stampa: Rotosud, Oricola (AQ);Elcograf, Beverate di Brivio (LC)Preparazione: Grafotitoli Bassoli s.r.l.,Sesto S. Giovanni (MI); C.P.S., RomaAllestimento: Legatoria Europea, Ariccia(Roma); Legatoria del Sud, Ariccia (Roma)Supplemento al numero odiernoda vendersi esclusivamentecon il quotidiano la RepubblicaRegistrazione Tribunale di Roman. 122 del 18/3/96

    DCASA

    176 174

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    4/103

    13 SETTEMBRE 2008 D 23

    Affrontiamo situazioni che non farebbero gola a nes-sun altro architetto. Arriviamo in luoghi devastati incui la vita sta cercando di ricominciare a scorrere, maha bisogno di case funzionali e poco costose, facili da

    mantenere. Luoghi spesso nel sud del mondo dove non servo-no solo abitazioni, ma scuole e campi da calcio, per far cresce-re insieme bambini di etnie diverse in guerra da sempre perspezzare circoli di morte. Sembrano situazioni tragiche che nonlasciano spazio a nientaltro se non alla compassione. Non cos. Le immagini che mi passano per la testa appena ripartitodal luogo di un progetto sono piene di gioia e allegra confusio-ne. Uno degli episodi pi divertenti legato allo Sri Lanka, alli-naugurazione di una scuola progettata con noi dai bambini,che disegnavano la pianta con gessetti colorati, e dalle donne,che hanno curato i dettagli come le inferriate decorate dal fioredi loto. Durante la festa per il taglio del nastro si scoperto an-

    che il pannello dove normalmente si ringraziano i benefattorioccidentali, pratica che Architecture for Humanity ha abolitoperch le realizzazioni siano firmate dalle comunit a cui ap-partengono. Un bel bassorilievo in bronzo a rappresentare i di-versi mestieri. La gioia e la confusione erano tali che si sonoscordati perfino i ringraziamenti ufficiali. Uninaugurazione per-fetta. Lo scopo del nostro lavoro costruire unarchitettura bellae funzionale che sia scintilla di progresso. Nessun assistenziali-smo, come per la fabbrica di cioccolato in Amazzonia su cuistiamo lavorando che servir a contrastare davvero labbatti-mento della foresta. Molti mi chiedono se non sia pazzo. Inrealt mi sento estremamente fortunato. Il mio biglietto da visita

    reca la qualifica non di architetto bens di eterno ottimista.E a pensarci bene, doveva andare proprio cos. Sono cresciutoin un brutto quartiere operaio dei sobborghi di Londra imparan-do dai peggiori architetti in circolazione. A casa mi sbizzarrivocon il Lego per costruire un posto in cui vivere bene. quelloche ho trovato per me a Sausalito, un piccolo villaggio sul marea due passi da San Francisco, oltre il Golden Gate, dove ho ca-sa. quello che spero di offrire ad altri. A qualsiasi latitudine sitrovino. E non penso solo allAfrica su cui, pure, abbiamo deci-ne di progetti, penso anche agli Stati Uniti dove milioni di bam-bini vanno a scuola in container avvelenati da colle nocive emateriali cancerogeni o dove luragano Katrina ha spazzato viamilioni di vite. A New Orleans vive Mrs Parker, madre single disei figli. La loro casa stata ricostruita in 8 settimane al costo di6.000 euro. La pianta articolata cos da lasciare unarea priva-ta per le figlie teenager, spazio che poi, cresciute le ragazze, si

    potr affittare come dpendance per implementare il reddito fa-miliare. un progetto, come molti altri, open sourcetamente replicabile da chiunque e reperibile sul nostro sito.

    Niente assistenzialismo, maunottimistica infusione di progresso.Edifici low cost, a gestione locale, eprogetti che tutti possono copiare: eccocome ripartire dopo una catastrofe

    CASA PER CHINON CE LHA

    In alto, CameronSinclair. Il RobinsonResidence inMississippi, progettatocon Architectof Huff e GoodenArchitects.

    *CAMERON SINCLAIR (1973), cofondatore e direttore

    esecutivo di Architecture for Humanity. Ha vinto, fra gli altri,

    il Ted Prize nel 2006; nel 2004 stato inserito dalla rivista

    Fortune fra gli Aspen Seven e recentemente stato

    selezionato dal World Economic Forum come Young Global

    Leader 2008. A luglio ha tenuto un workshop a Fabrica.

    lopinionedi Cameron Sinclair*

    TestoraccoltodaMartinaZambon-

    Fot

    odiP.Martinello/Fabrica

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    5/103

    13 SETTEMBRE 2008 D 25

    Tendenza

    Mc Dermott &Mc Gough, dueartisti che daanni ricreanofotografie instile Ottocentoperfettamentericostruite.La foto a lato trattadallultimo libro

    An experienceof amusing

    chemistry,ed. Charta.

    Questo non un cappelloElementi-fioriera che diventano pareti, sgabelli che si trasformano

    in appendiabiti. I nuovi oggetti a vocazione multipla sono come i viagginon organizzati: richiedono impegno e partecipazione. Ma regalano

    scosse adrenaliniche. Dimostrando che lemozione serve pi dellutilitdi Leonora Sartori

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    6/103

    D 26 13 SETTEMBRE 2008

    CourtesySFMOMA

    2008Nam

    JunePaikStudioandJohnCageTrust

    Tendenza

    Float Rope, luce

    led per esterni

    adattabile di Sam

    Wise. Ciussai,

    radiatore mobile

    tubolare di Ad

    Hoc. Foto dal

    video 4'33",

    tributo a John

    Cage di Nam June

    Paik (in mostra al

    Sfmoma, The Artof Participation

    dallo 08/11/08 al

    08/02/09 08).

    P

    erch, anche sapendo che sonosicure al 99,9 per cento, quandosaliamo sulle montagne russegridiamo lo stesso come matti?Secondo Brendan Walker,ingegnere delle emozioni

    specializzato nella costruzione dipercorsi emotivi mozzafiato per i pi grandiparchi di divertimento del mondo, la paura moltosimile alla sorpresa. Entrambe si muovono tra lasensazione di avere tutto sotto controllo, e quella,opposta, di non avere pi in mano la situazione.Secondo Walker che ha fondato i laboratori ThrillLab (www.thrilllaboratory.comAerial (creatori di emozioni da brivido, ma con unapproccio scientifico, www.aerial.fmcomoda sicurezza della vita attuale ogni essereumano alla ricerca di quella sensazione dispaesamento, fisico o intellettuale, capace discombinarci le carte in tavola. Solo in questecondizioni salta fuori lunica qualit comune a tutti

    gli essere umani: listinto per la sopravvivenza.Mentre Brendan si occupa della pelle doca avelocit supersonica, gli artisti foto-falsificatori McDermott & Mc Gough creano sussulti daltro tipo,strettamente intellettuali. Nel loro libro, Anexperience of amusing chemistrywww.chartaartbooks.it

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    7/103

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    8/103

    D 30

    FotodiNewsTeam

    Tendenza

    prodotto da Ad Hoc e vicintore del premio AdiCompasso dOro XXI (www.grupporagaini.comAssomiglia a una canna per annaffiare il giardino(si pu allungare, arrotolare, flettere...): altamentedecorativo ma anche una sorprendente fonte dicalore. Ciussai segue la strada del multiuso(appendi/asciuga abiti, radiatore trasportabile) +dco(si pu appendere al muro e dargli la forma che sipreferisce)+attento allambiente: un trittico ormaifondamentale per ogni progetto che aspiri a diventaredesign di massa. Kammerdienerun portacose per abiti in legno leggero, si appoggia almuro e si pu comporre per formare una specie disgabello: disegnato dai tedeschi Stadt Nomaden(Nomadi Urbani, www.stadtnomaden.comoggetti a vocazione multipla sono come i viaggi nonorganizzati: incompatibili con i pigri, richiedonoimpegno creativo e partecipazione attiva, anche sealla fine riservano meraviglie e piacevoli scosse diadrenalina per la mente. Del resto questo chechiediamo sempre di pi agli oggetti. Emozione e nonutilit. I brividi di paura sono la ricompensa per ilfatto di essere ancora vivi, un premio per laperseveranza umana che si spinta oltre i propriconfini, spiega Brendan Walker. Ma attenzione,creano assuefazione. Dopo aver provato larte della

    sorpresa e gli oggetti multiemozione, un coltello chenon fa altro che tagliare o una scatola fatta solo percontenere si trasformeranno in una cocente delusione.

    Brendan Walker,ingegnere di

    emozioni, duranteuna sessione dei suoiThrill Lab (Laboratori

    del brivido).AirPlant, sistema asospensione per lepiante Tillandsie di

    Teracrea. I foto-viaggiatori tedeschi C.Goepel e J. Warnecke

    creano lampi di lucenei luoghi pi

    sperduti del globo.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    9/103

    13 SETTEMBRE 2008 D 33

    INTERVISTA Lo scenografo del tv cultMad Men racconta come ha ricreato glianni di Kennedy e di Elvis Presley di Roberto Croci

    Torna in auge il mid-centurymodern, lo stile reso celebreda miti dellarchitettura e deldesign come Charles & Ray

    Eames, George Nelson, LaszloMoholy-Nagy, Frank Lloyd Wright,Craig Ellwood, John Lautner, RichardNeutra, Alfred Beadle e Cliff May.Parte del merito va alla serie televisivastatunitense Mad Menin onda su Cult), plurivincitricedi premi Emmy, che ritrae vizi e virtdi un gruppo di creativi pubblicitarinegli anni 60. Il risultato?La riscoperta di abiti classicie di mobili funzionali e comodi, dallelinee semplici e dai materiali caldicome tek, betulla, olmo, quercia, nocee soprattutto mogano. Uno deimaggiori responsabili del ritorno delmid-century modern dunque Dan

    Bishop, scenografo e art director dellaserie. Bishop ha unesperienzacinematografica ventennale, conregisti come Jim Jarmusch (MysteryTrain), John Sayles (Otto uomini fuoriMike Cahill (Alla scoperta di CharlieHoward Deutch (La strana coppia IIPeter Hastings (The country bearsHenry Bromell (Panicha lasciato il segno in lavori di grandesuccesso per la televisione, comeCriminal Justice West WingBig Love CarnivleCome ha cominciato la sua carriera?

    Mentre studiavo scenografiaalluniversit ho cominciato a lavorarein teatro, a Broadway, allestendomusical e opere. Dopo la laureaho avuto la fortuna di collaborare conJim Jarmusch per Mystery TrainHo lavorato a molti film per

    la televisione, ma stato solamentenel 2003, con CarnivleBishop ha vinto un premio Emmy,ndrserie televisive.In che cosa consiste il lavoro dello

    scenografo?

    Per prima cosa voglio sottolineareche creare una scenografia richiedemoltissima ricerca: si tratta di dare vitaad atmosfere capaci di catturarelattenzione degli spettatori, soprattuttonel caso di serie che durano interesettimane. Personalmente, mi creounimmagine tridimensionale deglispazi, immagino le misure delle stanzee la disposizione dellarredamento. un lavoro faticoso e difficile, cuicollaborano tutti: dal regista

    DAN

    BISH

    OP

    CHEREPL

    ICA

    IL

    IS

    OGNIU

    SA

    In alto a destra, Dan Bishop. Nelle altre

    foto, momenti della serie Mad Men.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    10/103

    D 34 13 SETTEMBRE 2008

    al direttore della fotografia,ai macchinisti. Insieme determiniamoil colore e il tipo di luce migliori persottolineare laspetto drammaticodi una scena. Il momento pi delicato?Sicuramente quello in cui devodecidere la disposizione dei mobili,perch incide anche sui movimenti ela recitazione degli attori.Molto del suo lavoro consiste nellascelta della location e nella ricercadegli oggetti che andranno adarredare il set...Dopo avere letto lo script e decisolallestimento delle scene, io e i mieicollaboratori costruiamo il seto andiamo a cercare la location. Fattoquesto, arriva il momento di fareshopping. Per trovare larredamentogiusto per Mad Menmolto alla ricerca storica. Difficilmente

    traggo ispirazione da quello che statofatto in altri film o in altre serietelevisive; cerco sempre uno sguardooriginale, accostando elementi chestiano bene insieme e cherappresentino il feeling di queldeterminato periodo storico.In Mad Men larredamento piuttostoeterogeneo. Come mai?Nella seconda stagione, che ambientata nel 1962, ho utilizzatopezzi di Knoll, Herman Miller, EeroSaarinen ed Eileen Gray, oltrea lampade Stiffel. Non volevo chelo show avesse unicamente uno stilemid-century. Negli anni 60, la maggiorparte della gente non potevapermettersi quel tipo di arredamentoe, soprattutto, non ne aveva ancoraacquisito il gusto. Cos mi sono ispiratoa mobili e accessori risalenti anche ad

    altri periodi storici, a partire dagli anni20 fino al decennio in cui ambientata la serie. Per sapere chesi svolge nel 1962 non necessarioche tutti gli oggetti siano di quellanno:la gente accumula, una stessa cosaresta in una casa per anni. Unascenografia plausibile proprioquando mescola vari periodi.Finora lunico dispiacere statorinunciare a utilizzare oggettimeravigliosi solo perch realizzati dal1963 in poi. Molti sono costruiti sumisura, o sono pezzi unici cheio e i miei collaboratori troviamo neinegozi di antiquariato.La stampa statunitense ha parlatomolto delle sue tappezzerie,definendole eclettiche...Le persone hanno la memoria corta.Io ricordo perfettamente le tappezzerie

    Ambientata nella New York degli anni 60, Mad Men racconta la vita di alcuni pubblicitaridi New York. Tra i temi, la campagna presidenziale che contrappose Kennedy a Nixon.

    PERSINO

    LE

    S

    IGARETTESONO

    F

    ATTEDANOI,CON

    U

    NAMISCELA

    D

    IERBE.

    DALGUSTO

    P

    ESSIMO,

    PER

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    11/103

    D 36 13 SETTEMBRE 2008

    LA

    COSAPI

    BELLADE

    LMIO

    LAVORO?VEDERECOME

    ,

    QU

    ANDO

    GLIATTORIENTRANO

    NE

    IPERSONAGGI,GLISPAZI

    PIA

    NO

    PIANO

    SIADATTANO

    AI

    NUOVIPROPRIETARI

    di mia nonna, e non erano cos diverseda quelle che abbiamo usato noi nellaserie televisiva. Non ho inventato nulla:ho semplicemente fatto riprodurrepezzi vintage originali. Purtropponon ho ancora avuto loccasionedi utilizzare le tappezzerie disegnatepersonalmente da me.In particolare che cosa la affascinadegli anni 60?

    Amo lera pre-Beatles. Moltiassociano il 1960 alla rivoluzionepacifista, ma quegli anni devono moltodi pi a Elvis Presley che a JohnLennon. John F. Kennedy era statoappena eletto, e gli americaniiniziavano a perdere la propriainnocenza.Quali sono state le difficolt nel lavoroper Mad Men?Direi la mancanza di tempo e il fattoche la serie ambientata a New York

    nel 1962, mentre noi giriamo a LosAngeles oggi. difficile ricreare NewYork girando allaperto, anchese la maggior parte dei set sonoricostruzioni. Per il resto, ho la fortunadi essere circondato da uno staffdavvero efficiente, per cui niente impossibile. Del resto, il mio lavoro soprattutto uno stato mentale: fondamentale che io sia sempre

    pronto a pensare che qualsiasi cosasia realizzabile.Un segreto?Persino le sigarette sono fattesu misura da noi, con una misceladi erbe che crea pi fumo senzaessere dannosa come il tabacco.Anche se, dopo aver provato questamiscela, non consiglierei a nessunodi fumarla.Qual la cosa pi bella della suaprofessione?

    Il fatto che, quando lo scenografocrea un ambiente per gli attori,e questi si calano nei personaggi, glispazi piano piano si adattano ai nuoviproprietari; non ci si pu fare niente,succede sempre cos. Per Big Love(serie che racconta di una famigliapoligama; in Italia su Fox Life, ndrho iniziato creando ambienti quasiasettici: non sapevo molto deimormoni, n di come vivevano.Ho girato parecchio nei nuovi quartieridi periferia, a volte fingendo di volercomprare una casa per poter farefotografie, e scoprire cos linterazionetra gli spazi. Poi, quando ho costruitola dimora del protagonista e gli attorisi sono impadroniti del set, moltioggetti hanno trovato naturalmenteil loro posto. Alla fine ci siamo ritrovaticon una vera casa, che sembravarealmente abitata da una famiglia.

    Per la serie, Dan Bishop ha scelto oggetti di diverse epoche, dagli anni 20 al decennioin cui ambientata. Alcuni sono stati acquistati in negozi di antiquariato.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    12/103

    D 38

    La creativit fluida. A pensarcibene non c cos tanta diffe-renza tra cucinare una pappaper i bambini e pensare a comerinnovare una stanza per un setfotografico. Per Ben e Tatjana

    di Aandacht (in olandese, Attenzione), unodegli studi di styling e idee creative pi interessanti del panoramaolandese (e non solo), curiosit, contaminazioni e passioni improvvisesono strumenti di lavoro ma anche regole di vita, indispensabili - dico-no - per restare fedeli a se stessi. Siamo al tempo stesso mamme,creativi, stylist, curiosi, amanti del rock, mogli e padri tutto insieme.Guai a mettere muri tra i mondi che ci compongono. I loro punti dipartenza arrivano da mondi inaspettati: Barack Obama, Jacques Tati,Erik Kessels, Martin Margela, la famiglia Coppola al completo e quelnutrito circolo di designer/amici che si muove tra Amsterdam ed Eind-hoven si fondono miracolosamente nei loro lavori. Per capire come bi-sogna immaginare un mondo multidimensionale e fluido senza paretidove i bambini entrano ed escono dallufficio e danno consigli. Ben, exart director del mondo pubblicitario, e Tatjana, stylist per Elle DecorOlanda

    ro), sono oggi colleghi, marito e moglie e anche genitori di Maxim (10

    NUOVE TRIBDifficile definirli.

    Sono stylist,ma anche consulenti

    creativi, rocker,fotografi, allestitori diambienti. Uno studio

    multidisciplinarecon unambizione:catturare il ritmo

    e lestetica del tempodi Leonora Sartori

    Dallalto a sinistra, insenso orario. Ben e

    Tatjana, i due fondatoridi Studio Aandacht

    nello spazio

    multifunzionale in cuilavorano: allo stesso

    tempo,ufficio, living,

    parco giochi e casa. Sitrova ad Amsterdam,

    nella parte nuova (foto

    di Hans van Brakel).Libro, interior design

    dellesposizione e

    comunicazione dellamostra Pretty Dutch,

    progetto sulle

    porcellane danesi.A lato,Ben insieme alla

    modella del servizio

    pubblicitario. Uno deifigli di Ben e Tatjana

    e alcune immagini,

    ritagli e foto ricordoche hanno ispirato

    i loro progetti di

    comunicazione e designad ampio spettro.

    Aandacht!Familyat work

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    13/103

    anni) e Raf (7). Hanno fondato lo studio Aandacht nel 2002, inventan-do il sottotitolo Agenzia per commercial cultureche abbia a che fare con il mercato: dalla cura di installazioni per mu-sei a servizi per riviste femminili, styling per aziende, invenzione creati-va di situazioni, eventi, libri come lultimo How They Workal Salone del Mobile di questanno presso lo spazio Rossana Orlandi a

    Milano), che raccoglie, sotto la loro direzione artistica,gli amici/designer del panorama olandese sapiente-mente fotografati e raccontati (tra i tanti Studio Job,Piet Hein Eek, Hella Jongerius). Al loro attivo collabo-razioni con Moooi di Marcel Wanders (di cui curano larivista), Pretty Duch porcellane danesi, percorsi inte-rattivi per bambini al museo di Sandberg di Amster-dam. Hanno un approccio unicista alla creativit:puntano su unidea forte e squillante, possibilmenteinimitabile, che poi viene sviluppata coerentemente indiverse direzioni. Ma come nasce lidea perfetta?Funziona come una sintesi spontanea tra le cose checi piacciono e crea unimmagine ideale in cui tutto tor-na, il committente, lo spazio, i colori e le mode di cuici innamoreremo. Come si diventa futurologi del de-sign? il sesto senso per gli oggetti, labilit di sma-scherare il codice segreto delle cose e capire cosa cin the airdere, per davvero, in se stessi. Solo cos anche gli altriavranno il coraggio di seguirti per una strada nuova. Cisono personaggi ispiratori, progetti o musiche che dan-no il senso del tempo attuale e futuro. Di Obama, peresempio, ci piace quel suo essere ispirato, un leaderattuale con un sogno molto aggiornato. Dei Coppola e i

    Dallalto a sinistra,in sensoorario. Per il restauro del

    museo Princesshof aLeeuwarden,fu aperta lamostra Deliciously Decadent,montagne di porcellanedistrutte e altre, enormi, sulmuro su cui arrampicarsi. Suwww.studioaandacht.nlBene Tatjana amano mostrarenon solo i loro progetticommerciali ma anche quellipersonali o familiari cheprendono ispirazione daidisegni dei bambini o dafotografie e ritagli.Reportage fotografico di Bene Tatjana sul lato culinariodi Marrakech per la rivistaElle Olanda. Alcune paginedi How They Work (010Publishers, 2008),il libroraccoglie foto e storie dei pifamosi designer olandesi,da Wanders a Studio Job.

    Il sesto senso per gli oggetti la capacit di

    smascherare i codici segretidelle cose e di capire

    cosa c in the airper farlo, bisogna credere

    davvero in se stessi

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    14/103

    D 42 13 SETTEMBRE 2008

    Directors Bureau, il collettivo di registi di cui fanno parte Sofia e Ro-man, i figli di Francis, amiamo la scanzonata spensieratezza con cuiproducono capolavori impegnati cos come video strampalati, della-genzia pubblicitaria Kesselskramer, lironia con cui tagliano a fette larealt. Mai sbagliato una previsione? Nessuno ha mai una certezzadel 100 per cento. Ma a volte abbiamo delle splendide conferme. Comequando, dopo aver previsto il ritorno del giallo per lazienda di tappeti In-terfloor, incontrammo lopera di feltro di Claudy Jongstra alla biblioteca diAmsterdam: lo stesso identico punto di giallo che avevamo scelto!. Co-sa annusate nellaria? Voglia di uscire: il giardinaggio si insinuer

    sempre pi nelle nostre case. C anche una

    nuova attenzione ai dettagli: come nellindustriadei gioielli o in un nuovo contemporaneoart&craft. Studio, lavoro, famiglia, tutto sotto lostesso tetto: ma i manuali non lo sconsigliano?I bambini sono preziosissimi per la nostra pro-fessione e ci aiutano a vedere il mondo attraver-so i loro occhi. Quando erano pi piccoli, dove-vamo andare a una presentazione. Gridarono di-sperati per venire: Noi siamo studio Aandacht!gridavano. Non cera modo di chiudere le portetra noi creativi e noi genitori. Forse questa unanticipazione. Mescolare diversi se stessi: cos che le nuove generazioni stanno riorganiz-zando la propria vita lavorativa e personale.

    Dallalto. Un pianomarketing disegnatodai figli di Ben e

    Tatjana. Il logodisegnato per PakhuisOost, oggetti e piccoliarredi per bambini.Allestimento per ilpremio di artecontemporaneaVincent Award: agliartisti chiesto dicreare unoperautilizzando i materialiproposti. Li Edelkoort,ex direttricedi Eindhoven.

    Cosa prevediamoper il futuro?

    Voglia di uscire.Il giardino si

    insinuer sempredi pi nellenostre case

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    15/103

    13 SETTEMBRE 2008 D 45

    CourtesyWilliamM

    cDonough&Partners

    C UNA FORESTADI BETULLEALL80 PIANO

    Tutto cominciato

    nellantica Mesopota-

    mia: i green roof

    tanto affascinano ar-

    chitetti e paesaggisti contem-

    poranei sono nati con lo zig-

    gurat di Nanna e i favolosi

    giardini di Babilonia, tra le

    sette meraviglie cantate dai li-

    rici classici. Si racconta che

    furono costruiti nel 590 a.C.

    dal re Nabucodonosor II, an-

    che se alcuni attribuiscono la

    loro invenzione alla regina as-

    sira Semiramide. Io sono per

    lipotesi Semiramide, affer-

    ma Tiziano Lera, bioarchitetto

    ed esperto conoscitore di

    feng-shui e di altri sistemi in

    cui la progettazione sposa la

    natura. I giardini pensili non

    sono solo una moda del mo-mento, ma uneredit costrut-

    tiva rispontaneizzata. Dagli

    ziggurat assiri allOrangerie di

    Versailles, ai quarantanni di

    esperienze maturate in Ger-

    mania, Austria e Stati Uniti

    giungono modelli e paradigmi

    di grande interesse.

    Nel progettare i tetti verdi mi

    rifaccio alle lezioni di integra-

    zione armonica tra larchitet-

    tura e la natura degli architetti

    ecologisti Emilio Ambasz e

    Hunterwasser, afferma la-

    gronomo bolognese Riccardo

    Rigolli, tra i maggiori espertiitaliani nella creazione di co-

    perture vegetali (al momento

    sta costruendo il verde pensi-

    le e indoor per il nuovo edifi-

    cio di Jean Nouvel a Maranel-

    lo). Oggi le nuove tendenze

    dellabitare naturale ed ecolo-

    gico migrano velocemente

    dallabitazione unifamiliare

    dlite a un pi vasto approc-

    cio urbanistico, anche grazie

    alle nuove esigenze di rispar-

    mio energetico. Tale tendenza

    consente di esprimere modelli

    abitativi caratterizzati dal re-

    cupero di superfici, altrimentiinagibili, a spazi verdi destina-

    ti a usi collettivi. Fino alla

    creazione di parchi urbani sui

    tetti dei palazzi, che sanno

    dialogare con il verde esisten-

    te creando un tessuto conti-

    nuo di grande impatto am-

    bientale ed estetico.

    Esempi ci giungono da ammi-

    nistrazioni non avventate co-

    me quella di Tokyo, che dal

    2001 ha avviato il rinverdi-

    mento del 20 per cento dellecoperture piane esistenti. Cit-

    t dove le temperature supe-

    rano di almeno otto gradi

    quelle dei luoghi campestri,

    marini e lacustri. Un gap che

    destate porta inevitabilmente

    con s due infauste conse-

    guenze: maggior inquinamen-

    to e costi energetici alle stelle

    per rinfrescare gli ambienti.

    Nel documento 2008 State of

    PAESAGGIProgettare ilverde dove nonte lo aspetti:sul tetto. lasfida dei gurudel sostenibiledi Giuliana Zoppis

    Il tetto verde del Chicago City

    Hall, ideato dal guru del

    sostenibile William McDonough.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    16/103

    D 46 13 SETTEMBRE 2008

    the future

    si afferma che leffetto serra e

    i problemi energetici correlati

    costituiscono la grande scom-

    messa dei prossimi 15 anni.

    Ebbene, le difficolt di pianifi-

    care uneconomia sostenibile

    possono appianarsi anche

    grazie ad azioni virtuose sul

    piano architettonico. E tra le

    soluzioni pi facili da realizza-

    re, e a costi non esorbitanti, ci

    sono proprio gli interventi

    verdi sui tetti.

    Passeggiare in quotaPrati di varie tipologie, orti e

    giardini si possono ora realiz-

    zare in tutta sicurezza sulle

    sommit degli edifici. Si tratta

    di una soluzione ideale non

    soltanto per i palazzi residen-

    ziali, ma anche per tetti di ga-

    rage, capannoni industriali,

    parcheggi, hotel, centri fieri-

    stici, cliniche e impianti spor-

    tivi. Oltre a rendere pi grade-

    voli i profili degli edifici, il ver-

    de pensile intrappola le polve-

    ri sottili, bilancia il ciclo delle

    acque piovane, abbassa le

    temperature degli ultimi piani

    (i pi roventi) e quelle della-

    rea circostante, e regala agli

    abitanti nuove zone di svago e

    incontro immerse nel verde.

    Con ricadute economiche no-

    tevoli. Le coperture verdi

    hanno sempre fatto parte dei

    miei interventi, insieme allostudio dei venti, del soleggia-

    mento e dei movimenti delle-

    nergia nel sottosuolo, ag-

    giunge Lera. Mi rifaccio al

    Rinascimento e al Palladio

    per integrare questi saperi co-

    smici con lo spazio costruito.

    Credo nellorigine nobile e an-

    tica di quella che chiamo ar-

    chitettura sistemica, dove la

    storia incontra larte, la natura

    e larchitettura. Solo cos si

    riuscir a dare bellezza e be-

    nessere alle generazioni futu-

    re. Con questi criteri ho pro-

    gettato, negli anni, diversi edi-

    fici sostenibili (la casa di Zuc-

    chero Fornaciari, vari progetti

    per Hong Kong, la Versilia, il

    Golfo dei Poeti in Liguria).

    Tra poco sorger il nuovo edi-

    ficio disegnato da Tiziano Lera

    per lampliamento e la riquali-

    ficazione dellHotel Versilia

    Holiday a Forte dei Marmi:

    uno ziggurat a balconate ver-

    di, tra pozze dacqua sorgiva,

    cascatelle e serre. Sul tetto, ci

    sar una piccola collina da

    cui sar possibile ammirare le

    Alpi Apuane e il mar Tirreno.

    Tra i progettisti che sottolinea-

    no i vantaggi del crescere

    piante sui tetti delle case c il

    pioniere del sostenibile, lo

    statunitense William McDo-

    nough, autore con il collega

    tedesco Michael Braungart

    della teoria del cradle-to-crad-

    le, il ciclo di vita di prodotti,

    processi, manufatti, costruzio-

    ni analizzato, per lappunto,

    dalla culla alla culla, dal

    progetto iniziale e reperimen-

    to delle materie prime alla

    dismissione e nascita di un

    nuovo ciclo. Tutto si crea enulla si distrugge: cosa di me-

    glio di un giardino o di un orto

    domestico per seguire questo

    miracoloso paradigma? A Chi-

    cago, futura citt pi verde

    dAmerica, McDonough ha

    appena completato il pi

    grande progetto di giardino

    pensile su un edificio munici-

    pale, il City Hall Green Roof.

    Che ci crediate o no, sem-

    IL VERDE PENSILE INTRAPPOLA LE POLVERI SOTTILI,BILANCIA IL CICLO DELLE ACQUE PIOVANE E ABBASSALE TEMPERATURE DEGLI ULTIMI PIANI (I PI ROVENTI)

    Citt green: 5 casi italianiAumentano i Comuni che vogliono far fiorire il verde sui tetti. Le

    regole sono riunite nella nuova norma UNI 11235. Nelle cittdel Lazio, nel 2006, la Regione e luniversit Tor Vergata hanno

    avviato un progetto di nuovo polo-eco finanziato dalla Ue. Una

    delle azioni sostenere la trasformazione delle terrazze sui tetti

    in giardini pensili, per restituire bellezza alle superfici invase

    da brutture abusive e padelle satellitari. Pi di recente,

    il Comune di Reggio Emilia ha introdotto nel regolamento

    edilizio incentivi volumetrici ed economici per larchitettura che

    punta sulla qualit energetica ed ecologica. Tra i requisiti,

    la realizzazione di verde pensile per pi del 50 per cento della

    superficie di copertura, con il vantaggio di unelevata

    ritenzione idrica, un maggior isolamento acustico e termico,

    Esterno e interno della serra per

    lArt Park di Glasgow, arch.

    Gross.Max,che fa crescere piante

    esotiche in qualunque clima.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    17/103

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    18/103

    FIORE O FORESTA?

    Nellarea riservata alle orchidee,lOrquideoramadi Medelln, Colombia, gli architettidi PlanB e JPRCR regalanolesperienza di entrare in unaforesta di alberi in fioreintrecciati sulle nostre teste

    (www.camilorestrepo.net,www.planbarquitectura.com).

    IL SECOLO CINESE

    Liu Heung Shing, scrittore gi Premio Pulitzer,con China, Portrait of a countryviaggio nella Repubblica Popolare attraverso gliscatti di 88 fotografi cinesi, ripercorrendo lastoria del suo Paese dal 49 a oggi. Pi di 400

    pagine per entrare e uscire dalle contraddizionie i riti di uno dei Paesi pi discussi del nuovosecolo (www.taschen.com

    CREATURE VOLANTI

    La graphic designerYiying Lu siautodefinisce unapiantina pronta asbocciare. E hasuccesso, non solocon i suoi disegniiperfloreali, ma anche conle sue creature illustrate.La sua balena oggetto diun vero fan club dedicato,failwhale.com(www.yiyinglu.com

    SIGNORE IN GIARDINO

    Leggere, accoglienti e pronte asfidare calure estive o ventiautunnali. Le sedute della linea LesMadamestondino metallico e infiniti colori,disegnate dal giovanissimogruppo Bonura, quattro laureatial Politecnico di Milano moltoattenti al mercato(www.bonuradesign.it .

    D 53

    Extraordinari

    Nuovi porti in Danimarca, zoo alternativi, feticci da tasca, carteda parati eccentriche. Appuntamenti e buone idee di Sara Pellegrini13/09

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    19/103

    ACQUA A IMPATTO ZERO

    Le buone abitudini, si sa,sono fatte di piccoli gesti quotidiani.

    La giovane linea di caraffe filtrantiMarella,di semplificare il passonumero uno verso unavita sana: acqua limpida,pulita, alleggerita da cloroe metalli presenti inacquedotto. Filtri conscambio di ioni e carboniattivi (www.brita.net

    NIDO BIONICO

    Sospese tra ingegneria meccanica,biologia e scultura le alchimie artistichedellamericano Bill Smith, sono nuvoledi fili elettrici, perline, rami, fiori,

    frammenti di vetro, che vibrano,silluminano, suonano. Sua la mostraLoop WebArt Museum (www.widicus.org

    CUPOLA PER ELEFANTI

    La nuova Elephant HouseZoo di Copenhagen, progettata daSir Norman Foster allinterno deibellissimi e antichi giardini delFredericksberg Palace, un vero eproprio parco giochi a misura dipachiderma. Gli animali possonomuoversi liberamente o riposarsiallombra delle foglie stampate sullecupole di vetro. Ai visitatori concessolonore di sbirciare dallalto o godersi lospettacolo di questa insolita savana tuttadanese (ww.fosterandpartners.com

    D 54 13 SETTEMBRE 2008

    Extraordinari

    MENTRE HONG KONG

    DORME

    Locchio del fotografotedesco Michael Wolf fissa

    in serie la faccia densa eviscosa dei grattacieli-dormitori di Hong Kong,citt in cui ha trascorso gliultimi dieci anni. Venti scattidel suo progetto Architectureof Densitynellolimpo della limitededition. Prezzi e info suwww.20ltd.com www.photomichaelwolf.com).

    Foto

    diR.

    Davies

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    20/103

    A SCUOLA DALDRAGONE

    Immaginare mondi, regolanumero uno di ognibambino. I 400 alunni dellascuola elementare ErikaMann di Berlino, insieme allostudio Baupiloten, hannotrasformato il sogno in realt:la scuola-dragone offre alprimo piano limmersione inuna polvere di stelle,passando dal trono delbattito dali, per poi volare alterzo piano sulla coda del

    drago (www.baupiloten.com

    OMBRA PRT--PORTERCambiano le stagioni, gli ombrellianche. Litalo-canadese John DiCesare, a Tokyo da nove anni,rende dolce e irriverente il gestopi tradizionale della cultura

    giapponese. Parashellconchiglia, ma anche unfiore appena dischiuso(www.ddi-parashell.com

    TERRA & GHIACCIONove storie per un romanzo a immagini.Sarah Cooper e Nina Gorfer nel libro SeekVolume 01: Icelandfinzione tramite il collage di frammentidi personaggi reali e situazioni irreali,componendo un immaginario mistico,

    opaco e desolato, nel quale la fantasiaincontra la storia (www.gestalten.com

    VEDUTE FISH EYEUna casetta per uccelliniformato XXL, un ernome

    orologio a cuc in bilico tralironico e il poetico.La Cabanette

    piccola nicchia su cuiarrampicarsi per giocare,

    leggere, nascondersi,osservare discreti.

    Le pareti si possonoribaltare per guardare atutto tondo il paesaggio(www.cabanestudio.it

    D 56 13 SETTEMBRE 2008

    Extraordinari

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    21/103

    ZAHA DA TASCA

    Quanto di te c inquello che disegni? Lagiovane Olivia Lee, daSingapore a Londra perstudiare design, ha alungo osservato lafisionomia delle star delprogetto (da Jaime Hayon aZaha Hadid), stabilendo un legamesinonimico tra le forme delle lorocreazioni e le loro personalit: eccola linea di Designer Dolls

    bamboline tascabili in limitededition, nuovi feticci del settore.(www.olivia-lee.com

    ISBJERGET

    ALLORIZZONTE

    Seconda per grandezza inDanimarca, la citt diAarhus vedr presto

    cambiare il proprio voltograzie al progetto delnuovo porto. Uno degliedifici residenziali,Isbjergetfrutto della sinergia ditre brillanti studi danesi(JDS, SeARCH,CEBRA) col pariginoPaillard(www.isbjerget.com

    IPERSELVAGGIO 2D

    Ritmo, movimento, unaforte sensazione di

    energia e la ripetizioneciclica di eventi naturali.Tutto attraverso la lineare epiatta superficie delle carteda muro. Questo il lavorodellartista di Brooklyn JillMalek, selezionata dai belgidi www.mixd.beraccoglie pochi delicatioggetti di dcor per case cheosano essere stravaganti(www.jillmalek.com

    D 58 13 SETTEMBRE 2008

    Extraordinari

    PROVA (E RIPROVA) LABETTA

    Avvolgenti come un abbraccio, le sediedella linea labettae tamburato, e una tenace seduta inpoliuretano espanso, garantisconotenuta anche dopo essere state usatemolto volte (www.mattiazzi.eu

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    22/103

    YONA E IL CAOSINCONTRIA Parigi, nella casa abitata da souvenir eutopie realizzate dellarchitetto umanitario Yona Friedmandi Barbara Casavecchia Foto Julien Oppenheim

    In alto

    sinistr

    progestruttu

    deme

    autocin ma

    locali.

    YonaFriedm

    (Buda1923)soggio

    della s

    casa pdi Bou

    Gariba

    CourtesyYonaFriedman

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    23/103

    D 63

    Che un altro mondo sia pos-sibile, anzi, costruibile, perYona Friedman - come haintitolato un suo bel saggio -unUtopia realizzabile

    dallinverno del 45, che lallora giovanearchitetto ebreo in fuga dai nazisti tra-scorre in una Budapest distrutta, senzaacqua, elettricit, riscaldamento, fine-stre, cibo, a disegnare scatole tra-sportabili per dare rifugio a chi ha per-so tutto. Le radici dei suoi studi innova-tivi sullArchitettura mobile, dei progettiumanitari e delle tante incursioni nelcampo della sociologia, affondano inquellesperienza. Approdato in Israele,negli anni Cinquanta mette a punto ca-se popolari a moduli cilindrici, semplicigusci che ogni inquilino pu trasforma-re a piacere, collegandovi delle instal-lazioni portatili (cucina, sanitari, arma-di) - prototipo di quellarchitettura plug-in che un decennio pi tardi diventersimbolo della generazione Radicale,

    capitanata dagli Archigram. Il suoobiettivo rinunciare alla dittatura del-larchitetto, anche quando animatadalle migliori intenzioni. Oggi Fried-man un ottantacinquenne asciutto, lavoce tenue, il tono lucido e appassiona-to, inesorabilmente gentile, perch de-testa laggressivit. Quando non inviaggio, si rifugia nel suo appartamentodi Boulevard Garibaldi, a Parigi, dovevive: un accrochage di maquettes, fal-doni, foto, gabbie per uccelli, maschereorientali, souvenir, prese flottanti, libri,dipinti, kilim, che si stratificano qui dal68, suscitando linevitabile meravigliadegli ospiti. E dei passeggeri del metrosoprelevato della Linea 6, che vedonosfrecciare dietro ai finestrini questoconglomerato, in perenne bilico tra or-dine e disordine. Proprio come la VilleSpatiale teorizzata da Friedman: una vi-sionaria megainfrastruttura sollevata daterra, capace di supportare i pi di-sparati paradigmi abitativi, che non

    CourtesyYonaFriedman

    Lingresso

    (qui a destra)

    della casa-

    atelier di

    Yona

    Friedman,

    ritratto in un

    angolo dello

    studio

    (pagina

    accanto).

    Sullo sfondo,

    alcuni dei

    suoi disegni e

    progetti.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    24/103

    pu essere progettata, pu solo acca-dere. Acquisiti dallo Stato francese, lacasa e i suoi tesori diventeranno patri-monio nazionale. Per me solo il po-sto dove vivo, tutto qui. Sono allergicoal vuoto emozionale e, per sentirmi be-ne, ho bisogno del mio paesaggio. Cre-do sia un istinto umano molto normale.Mi piace avere attorno un universo visi-vo che non risponde a nessun codiceprefabbricato. Friedman ha sempresostenuto che nella costruzione di unacasa o di una citt a essere cruciali sia-no gli abitanti e i loro bisogni, non gliurbanisti, cui spetta piuttosto il compitodi fornire un supporto tecnico raziona-le. Negli anni Settanta, ha tradotto leproprie competenze in manuali di auto-costruzione e, lavorando per lOnu, pro-pagandato la tesi che labitare non puridursi alla casa (la sua formula Hou-sing = Food and Roof). Ha anche pub-blicato unEnciclopedia popolare di so-pravvivenza, stilata in vignette per risul-tare accessibile agli analfabeti, diffusain Africa e Sudamerica e che in India,su mandato di Indira Gandhi, ha rag-giunto 10 milioni di lettori. Sembrache fare le cose da s ormai sia unaspecie di tab. Il mio proverbio preferi-

    to che lintelligenza nasce dallim-provvisazione. Perdiamo abilit manua-le in troppi campi, persino in cucina:tutto preconfezionato, la gente non sapi come arrivare a un certo risultato esi paralizza. Una volta stavo visitandoun villaggio; tutto in ordine, ma nienteacqua, quindi autobotti ogni giorno. Hochiesto perch non raccogliessero lab-bondante acqua piovana. Ma non moderno!, mi hanno risposto scanda-lizzati. Ecco, la modernit diventatauno status symbol troppo importanteper potervi rinunciare, anche a prezzodi sacrifici surreali. Friedman ha co-struito pochissimo (un liceo ad Angers,il Museum of Simple Technology a Ma-dras), ma ha progettato, disegnato,scritto ( in uscita il suo ultimo libro,Ordine complicato(Mit, Princeton, Harvard). Lattenzionecostante nei riguardi di temi come eco-logia e sviluppo sostenibile, ma soprat-tutto i richiami a una visione olistica, al-la necessit di focalizzare lattenzionesul processo, anzich sul singolo ogget-to/edificio, accettando lirrompere del-lindeterminatezza, lhanno fatto risco-prire a molti teorici e artisti contempo-ranei. Ha esposto a Documenta 02, al-

    SONO ALLERGICO AL VUOTO EMOZIONALE.PER SENTIRMI BENE HO BISOGNO DEL MIO

    PAESAGGIO. UN ISTINTO UMANO, NORMALE

    Il camino delsoggiorno,circondato dallemaquettes peruna serie dicitt-ponte sulfiume Hangpu,a Shanghai,di cui Friedmansupervisiona laprogettazione.Sullo sfondo,alcuni schizzi eprogetti dicomplessi diedifici.

    CourtesyYonaFriedman

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    25/103

    la Biennale di Venezia 03, e questa pri-mavera gli hanno dedicato mostre im-portanti sia il Portikus di Francoforteche il Centre dArchitecture Arc en Re-ve di Bordeaux. A Como, dove statoVisiting Professor del corso di arti visivedella Fondazione Ratti, questestate hainvitato i bambini dellAsilo SantElia(progettato da Terragni) e tutti i cittadiniad aiutarlo a realizzare il suo ultimoprogetto, che presto rinascer nel quar-tiere parigino di Belleville: il Musedans la rue, una serie di cubi in ple-xiglas, in equilibrio precario come le co-struzioni infantili, nati per accogliere letracce di chi vuole scrivere, graffitare,esporre qualsiasi cosa per strada. Unmuseo effimero e volutamente antimo-numentale. La Big Architecture soloun simbolo di potere, alimentato dallespeculazioni immobiliari, a Shanghaicome a Manhattan. In termini psicolo-gici, la genericit dei grattacieli creauniformit. La densit fa altrettanto, malo fa meglio in termini funzionali, senzagenerare impatti fortissimi su piccolearee e micidiali congestioni del traffico.Le Torri Gemelle sono collassate in dueore, ma per rimuovere le macerie ci so-no voluti cinque anni. Se dobbiamoconsiderarle un simbolo, direi che sonolemblema della nostra assurdit.

    Qui a lato,

    esempi delle

    strutture

    irregolari

    (particolare a

    scarabocchio)

    teorizzate da

    Friedman. Sotto,

    larchitetto al

    lavoro. Sullo

    sfondo, un suo

    labirinto.

    CourtesyYonaFriedman

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    26/103

    13 SETTEMBRE 2008 D 6

    Buttare o non buttare? Non buttare:pu sempre servire. Sappiamoche non vero ma, sollievo, il

    momento delleliminazione rimandato.Siamo salvi, per ora. Buttare un pomorire. bello risparmiarsi la spiacevolesensazione del distacco da un oggetto,anche il pi inutile e vecchio, ma co-munque nostro, un piccolo tesoro perso-nale. Sappiamo che quella di conservare una brutta abitudine, responsabile diquella matassa di disordine senza solu-zione nascosta a malapena nellarmadio,schiacciata dietro la porta chiusa del ri-postiglio, ficcata sotto il letto, della nostrae di qualsiasi altra casa, anche la pi im-macolata e insospettabile. Quel muc-chietto di cose da buttare immobilizzate

    nel tempo, in attesa di un futuro pieno dioccasioni di utilizzo che mai si presente-r, un problema per tutti, ma per qual-cuno un vero e proprio incubo.Come sempre, una questione di misu-re. Quando il mucchietto si trasforma inuna valanga, e ci si ritrova sepolti, allorascatta lallarme. Come si arriva a questopunto? Liter non semplice come sem-bra. La questione riguarda il tipo di con-siderazione e di sguardo sulle cose chepopolano luniverso quotidiano, i pensieriche girano attorno agli oggetti. Che unascatola di cereali vuota sia da buttare ovvio per la maggior parte di noi. Perqualcun altro, la stessa vecchia scatolapotrebbe assumere significati o rappre-sentare unopportunit, tanto da non po-

    ter essere eliminata. Potrebbe semprservire, appunto. Magari funzionare come contenitore (di altre cose che nopossono essere eliminate), o trasformarsin un vaso per fiori secchi (che non sonomai stati buttati perch legati a un particolare ricordo), oppure la sua funzione spotrebbe chiarire con il tempo. Quindi, meglio tenerla, conservarla, lasciare chracconti di un passato perduto per sempre, che ci riconosca quando intornc il deserto. Chi fa incetta e accumulcompulsivamente chiede protezione agoggetti o affida loro una parte di sDov la linea di demarcazione tra un

    UN COACHPER FARE ORDINE

    CASA & PSICHEConservare gli

    oggetti perunoccasione che

    non arriver mai. Pudiventare patologia?S, se impedisce una

    vita normale. Nelcaso, ecco come agire

    di Francesca Gentile

    Opera di Tejo Remy Chest of drawers (91),

    collezione di Droog Design,foto Robaard/

    Theuwkens,concept M. Kranenborg.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    27/103

    D 70 13 SETTEMBRE 2008

    normale stato di caos personale e la so-glia di patologia? La mia scrivania molto disordinata, ma io sono comunquein grado di parlare al telefono con lei. Seil mio disordine impedisse questa con-versazione, allora sfoceremmo nel distur-bo mentale. Lesempio, chiarissimo, ar-riva da David E. Tolin, fondatore e diret-tore dellAnxiety Disorders Center allIn-stitute of Living di Hartford in Connecti-cut, e autore del libro Buried in Treasu-res. Help for Compulsive Acquiring, Sa-

    ving and Hoarding

    collaborazione con Randy O. Frost e GailSteketee. Possiamo paragonare il feno-meno al consumo di alcol, puntualizzaTolin. Finch il bere non ostacola il nor-male funzionamento dellindividuo, met-tendolo nellimpossibilit di svolgere lesue attivit quotidiane, non possiamoparlare di patologia. Tra i casi citati nellibro c quello di Helen, 55 anni, afflittada una tendenza allaccumulazione ag-gravatasi negli ultimi otto anni, dopo laseparazione dal marito. Helen ha difficol-t a disfarsi di qualsiasi cosa. In casa ac-cumula posta, che non riesce ad aprire obuttare, per timore che contenga mate-riale importante. Guarda le montagne dicarta intorno a s e si sente stanca e de-pressa, incapace di affrontare il proble-ma. Non sa resistere alle offerte. Se ilprezzo conveniente, non rinuncia al-lacquisto di un oggetto per paura di per-

    dere unoccasione irripetibile. Compravestiti che giacciono impilati nella suastanza da letto e che raramente indossa.

    La figlia, in una delle sporadiche visite,dice di non essere riuscita a muoversisenza inciampare in mucchi di indu-menti, contenitori, carta accatastati dap-pertutto per la casa.Richard, invece, recupera roba con lin-tenzione di ripararla e rivenderla al mer-catino dellusato. Da quattro anni ha unavecchia tv in salotto, ed chiaro (a tuttitranne che a lui) che non laggiustermai. Anzi, non solo Richard non ha maisistemato nessuno degli innumerevolioggetti che ha trovato e ammassato incasa, ma non sa nemmeno dove si troviil mercatino dellusato. Helen, Richard ele altre persone nelle loro condizioni so-no consapevoli dello stato in cui vivono?Di solito negano di avere questo proble-ma, risponde Tolin, prima di tutto conse stessi. Davanti allevidenza trovanomille scuse. Se non riescono pi a dor-mire nel letto, perch sommerso daogni genere di paccottiglia, dicono di tro-varsi pi comodi sul divano. Se la cucina inutilizzabile da settimane, solo per-ch la stanno sistemando: domani sar

    perfetta. Ho pazienti che si presentanoagli appuntamenti portandosi appressoborse di plastica colme di vestiti. Se sichiede loro la ragione, spiegano che du-rante la giornata potrebbero avere biso-gno di cambiarsi. una maniera per

    proteggersi e sentirsi sicuri. Accumulan-do si difendono da un mondo percepitocome pericoloso.Un sondaggio condotto dalla John Hop-kins University ha rilevato che il cinqueper cento della popolazione Usa soffre diaccaparramento compulsivo. Riconosce-

    re a prima vista il disturbo non facile:Alcune persone soffrono molto a causadella loro condizione, e ne provano ver-gogna, continua Tolin. Per questo ten-dono a nasconderla, mostrando agli altriuna faccia diversa, brillante e disinvolta.Nessuno potrebbe immaginare in qualestato versa il loro appartamento. I fami-liari come si devono comportare? In al-cuni casi assistiamo allintervento dei pa-renti, degli amici o di professionisti che,

    con o senza il permesso della persona,entrano nellappartamento per svuotarloe rimetterlo a posto. Noi non crediamoche questo sia un approccio efficace.Non si tratta di un problema di organiz-zazione della casa, risolvibile acquistan-do contenitori. Si pu guarire? Quali so-no le terapie pi efficaci? Attraverso laterapia cognitivo comportamentale cer-chiamo di motivare il paziente, renden-dolo conscio dei suoi comportamenti eaiutandolo a prendere decisioni. Oggi,nel 60 per cento dei pazienti (soprattutto

    donne) notiamo un miglioramento. sempre difficile parlare di guarigionecompleta. Esiste un rischio continuo diricaduta. Per il restante 40 per cento,ancora non c una terapia valida. Sap-piamo che gli psicofarmaci non servono,e neppure la psicanalisi.

    Non si tratta di unproblema di

    organizzazione della

    casa, risolvibile concontenitori. Chi faincetta o accumulain modo compulsivochiede protezionealle cose, e affida

    loro una parte di s

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    28/103

    D 73

    AMBIZIONE LEGGERA

    Dallalto: la

    Wall House di

    notte; sotto,

    lo spazio

    intermedio

    tra legno e

    policarbonato.

    ARCHITETTURA Lungo la Panamericana, una casa a strati di cemento armato,compensato, policarbonato, alluminio di Michele Calzavara Foto Cristobal Palma

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    29/103

    D 74 13 SETTEMBRE 2008

    Un Tipi degli indianinordamericani. UnoYurt dei pastori nomadi

    della steppa asiatica. O unatenda nera beduina? Nientedi tutto questo. Siamo alla pe-riferia di Santiago del Cile,lungo lautostrada Panameri-cana, quel lunghissimo ser-pente dasfalto che, con i suoi48mila chilometri, collega tut-te le Americhe, del Nord e del

    Sud. Spesso le citt si svilup-pano seguendo le direzionisuggerite dalle grandi direttri-ci di spostamento. Succedeanche qui, a Santiago, doveuna lottizzazione suburbanasta ridisegnando il terreno aimargini tra citt e campagna.Eppure, nonostante il proces-so di urbanizzazione a cui sottoposta, larea sembra tra-smettere ancora un carattere

    prevalentemente rurale, unpo per le strade in terra bat-tuta da cui solcata, un poper lampiezza dei lotti, di cir-ca cinquemila metri quadratiluno. E non solo: ogni lottosembra voler mantenere unacerta riservatezza visiva neiconfronti delle immediate vici-nanze, grazie alle sue dimen-sioni, certo, ma anche graziealle alte siepi perimetrali che

    lo delimitano, e che regalanoa ognuno unelevata privacyrispetto alle costruzioni vicine.Sopra, la vista si apre verso ilpaesaggio pi lontano, quellodella catena andina. questo il paesaggio che gliarchitetti Marc Frohn e MarioRojas Toledo si sono trovati adaffrontare quando una coppiadi pensionati cileni, avendodeciso di tornare nel Paese

    Dallalto:

    il sottile telaio

    del guscio in

    policarbonato

    e vetro. In

    basso, gli

    elementi lignei

    interni,

    disegnati su

    misura.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    30/103

    dorigine dopo aver trascorsovari anni di lavoro in Germa-nia, Brasile e Argentina, hacommissionato il progetto del-la propria residenza. Frohn eRojas, nati in Germania e as-sociati dal 2004 nello studioFar (con sedi a Colonia, San-tiago del Cile e Citt del Mes-sico), sono subito stati incu-riositi dellambigua natura delluogo: Ci ha colpito soprat-tutto luso intelligente di que-ste alte siepi, dicono. Leabbiamo interpretate come lostrato pi esterno della pelledelledificio, e sono diventateun punto di partenza intrigan-te per il progetto. cos che nasce Wall House,una casa fatta di muri sovrap-posti, di strati, di diaframmi.A partire dal limite di quellasiepe ispiratrice trovata l bel-le pronta, si susseguono dal-linterno verso lesterno in unaprogressione di evanescenzeche sfumano i confini tra ildentro e il fuori, e giocano,nelle risultanti dei loro spazi,con le funzioni e le attivit diunabitazione unifamiliare. Glistrati sono quattro. Al centro,

    un volume di cemento arma-to, interamente rivestito allin-terno di piastrelle ceramiche,contiene i due bagni. uncuore opaco e levigato, intro-verso e protettivo, dedicato al-le attivit domestiche pi pri-vate. Intorno a questo nucleo,due volumi sovrapposti e sfal-

    D 76 13 SETTEMBRE 2008

    ABBIAMO INTERPRETATO LE SIEPI COMELA PELLE PI ESTERNA. DA L SIAMO PARTITI

    Dallalto: banco cucina

    e pavimento, entrambi in

    cemento; la camera principale.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    31/103

    13 SETTEMBRE 2008

    sati modulano gli spazi della

    cucina, del pranzo e della ca-

    mera degli ospiti al piano ter-

    ra, pi uno studio al piano su-

    periore. Sono volumi in com-

    pensato e pannelli per le cas-

    seforme di legno, materiali

    poveri, una scelta dovuta an-

    che al budget risicato (100mi-

    la euro), unico vincolo impo-

    sto ai progettisti.

    E infatti, con il terzo strato la

    geometria si complica, le tra-

    sparenze fanno il loro ingres-

    so, un involucro lattiginoso

    si sovrappone e crea, con una

    sua abbondanza, spazi inter-

    medi a doppia altezza: una

    pelle in policarbonato ad alto

    isolamento termico, che dif-

    fonde una luce naturale e

    omogenea allinterno, nel sog-

    giorno e nella camera da letto

    principale. Infine, una pelle

    morbida completa la tran-

    sizione delledificio, ed qui

    che la casa diventa tenda.

    Una membrana tecnica, soli-

    tamente usata nelle serre, av-

    volge il tutto in un tessuto di

    alluminio con fibre polimeri-

    che dalle grandi capacit ri-

    flettenti, tanto da proteggere

    dai raggi ultravioletti fino al 75

    per cento: un aspetto non tra-

    scurabile, data la vicinanza

    con il buco dellozono antarti-

    co. Unaltra membrana, com-

    binata con la prima, completa

    il sistema proteggendo da

    zanzare e insetti vari: certo un

    problema minore, ma comun-

    que seccante.

    Il risultato una sorta di mor-

    bido diamante, nonch una

    confortevole macchina per

    abitare. La stratificazione di

    spazi e materiali, infatti, non

    crea solo un gioco di profon-

    dit visive, ma anche sapienti

    climatizzazioni, ambienti da

    aprire e chiudere alloccorren-

    za, da indossare come un

    abito. Ma un abito facile da

    costruire, tanto che gli autorine promuovono versioni fai-

    da-te e personalizzabili: su

    misura, insomma (per info:

    www.yourwallhouse.net

    resto, c sempre stato un

    certo legame tra il riparo co-

    me tetto e il riparo come in-

    dumento.

    Dallalto: i bagni, rivestitiin ceramica; lo spazio tra i duestrati pi esterni della casa.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    32/103

    13 SETTEMBRE 2008 D 83

    VASO IN PORCELLANA

    Frstenberg rivestita a mano

    doro 24 carati a forma di

    busto femminile, The Bodydi

    Sieger, serie Objects to a

    Muse, in 25 esemplari.

    (l 330 mm, p 280 mm, h 45

    mm, 4.305 euro, informazioni

    www.sieger.org

    Italia presso Tendenze design,

    www.tendenze-design.it

    tel. 02.9383914).

    APPENDIABITI IN OTTONE

    Acate, di Driade, struttura con

    finitura opaca, foglie a finitura

    lucida, design Borek Sipek.

    (l 48 cm, p 42 cm, h 176 cm,

    985 euro, info www.driade.com,

    tel. 0523.818618). Luso

    prosaico di un appendiabiti

    diventa gesto poetico per

    Borek Sipek, che trasforma

    elementi dappoggio in rami e

    foglie di valenza scultorea.

    Strana ideadi bellezzaACCESSORI Che fine hanno fattogli oggetti inutili da posare sui mobili(s, gli orrendi ninnoli)? Qualcunoli sta ripensando. Con esiti altamentescenografici di Chiara Di Pinto e Arianna Lelli Mami

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    33/103

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    34/103

    D 86 13 SETTEMBRE 2008

    PORTAFIORI

    In porcellana Frstenberg(1 mm di spessore) conparte interna rivestita conun velo doro 24 carati eparte esterna conriproduzione di un ritrattofotografico in bianco e nero.

    AttractionLove Elixir

    (www.sieger.compresso Tendenze design,www.tendenze-design.it

    CAPPELLO DI LUCE

    Lampada con struttura inalluminio laccato eparalume ricoperto dipiume. Ideato da Mat &Jewski, si chiama BonneFemme (750 euro).

    Concepita come unaccessorio haute couturedisponibile come lampadada tavolo o a sospensione.Le piume, autentiche,variano da quelle doca aquelle danatra e pavone(www.matejewski.com).

    DECORAZIONE METAL

    Da appendere a unlampadario o al soffitto,come un elemento allaCalder, ma decisamente pi

    decorativo. Couronne diAtelier LZC, disponibile inverde o rosa antico.Sagomata al laser, alta 24cm, costa 57 euro ed affiancata da altri motivi:farfalle, uccellini, paesaggi(www.atelierlzc.fr)

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    35/103

    D 88 13 SETTEMBRE 2008

    FIGURE INNAMORATE

    In porcellana bianca con

    fiori applicati, collezione

    Re-Cyclos, Love III di Lladr,

    design Committee, scultore

    Marco Antonio Noguern.

    Tradizione spagnola e

    creativit inglese per

    la versione attuale

    delle belle statuine

    (34x17 cm, 4.730 euro,

    www.lladro.com

    verde 800-463.920).

    CLICK DADAISTA

    Lampada a sospensione

    The flying RobertdiAnthologie Quartett, design

    Ali Siahvoshi. Una sequenza

    di ombrelli impilati.

    (diametro 90 cm, 435 euro,

    il numero degli ombrelli pu

    aumentare o diminuire, a

    richiesta) per una scultura

    surreale di forte impatto

    scenografico. Info

    www.anthologiequartett.de

    Si pu acquistare online su

    www.nostraforma.com

    CUSCINO IMPALPABILE

    In poliestere, ricoperto dapiume bianche, Chick di

    Zoeppritz, storica (175 anni)

    azienda tedesca.

    Con un diametro di 40 cm

    (in vendita a 55 euro), la

    sintesi di nostalgie dco e

    istinti contemporanei.

    Candido, impalpabile, high

    tech baroc. Presso il corner

    Zoeppritz-La Rinascente (tel.

    02.88521, www.zoeppritz

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    36/103

    Folk experienceATELIER Lartista Stephan Balkenhol apre le porte del suo

    studio, dove trasforma tronchi in maxi (o mini) sculture di uominidi Leonora Sartori Foto Milo Keller

    Lenorme spazio dilavoro dellartista

    tedesco nellaforesta nera.

    Il soffitto altoper poter lavorarecon tronchi lunghi

    diversi metri.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    37/103

    D 92 13 SETTEMBRE 2008 D 93

    Parla poco. Ma fuma continua-mente, Stephan Balkenhol, equando decide finalmente di

    dire qualcosa, racconta delledifficolt di trovare hotel dove ci sipossa accendere una sigaretta in pa-ce. Se guardando le sue sculture inta-gliate nel legno pensavate a un vec-chietto sorridente e fiabesco tra natu-ra, bosco e scarponi, Stephan Balken-hol dal vivo toglie ogni dubbio: unsolitario senza tempo e come tale asuo agio (o a disagio) in qualunquepaesaggio. A differenza di altri suoicolleghi artisti, non ha bisogno di tec-

    nologia. Gli bastano un pacchetto disigarette e spazi di lavoro grandi (avolte davvero grandissimi, come i ca-

    pannoni dove poter far entrare tronchidi diversi metri). Ma non c fiaba die-tro i suoi personaggi. Stephan Balken-hol scolpisce figure senza scampo,congelate in un istante, vestite in unadivisa ripetitiva e impersonale, per lopi con camicia e pantaloni, un pocome lui: persone qualunque, senzapoesia, dotate di una normalit a volteangosciante, che funziona da spec-chio. I due uomini stupiti, mossi,che si guardano con sorpresa attaccati

    al loro tronco, i dodici calciatori dellafederazione internazionale di calcio, iltrio di uomini con teste di animale, il

    grande uomo sdraiato sulla piattafor-ma che guarda non si sa dove o il ra-gazzo-Icaro con le ali spiegate che staper prendere il volo: i personaggi diBalkenhol sono intrappolati in un loop,capaci solo di guardare il mondo sen-za capirci molto. C qualcosa di mol-to egoistico nel cercare di esprimere ipropri sentimenti nellarte. Cerco unagrammatica e una lingua che proba-bilmente sono gi nella mente di moltealtre persone, non lo nego. Ho la fortu-

    Ho scelto il legno. un materiale molto comune ela sua lavorazione va di pari passo con i miei pensieri. Il marmo

    richiederebbe troppo tempo, la creta troppo poco

    Balkenhol alle

    prese con

    un nuovo tronco

    da intagliare.

    A destra,una

    nuova scultura

    in fase di

    lavorazione.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    38/103

    na e labilit di riuscire a dargli una for-ma e creare la mia personale fotografiadi una scena. E improvvisamente sizittisce. Si accende una sigaretta eguarda davanti a s: torna taciturno co-me i suoi personaggi. Stephan Balken-hol un minimalista vero: non aggiun-ge, non eccede, abbozza figure senzaghirigori e aggettivi. Secco e diretto, co-me i suoi lavori che non nascondono si-

    gnificati e non cercano di metaforizzareregole di vita: Le mie opere chiedonodi essere guardate per quello che sono,mini (o maxi) uomini come noi. Specchipi che altro. Oggi difficile inventarequalcosa di nuovo. Ma forse non que-sto laspetto pi interessante dellarte. Ilnuovo, ci che alieno e mai visto pri-ma, non in grado di accendere nes-sun sentimento perch non pu esserecollegato o riferito a nessuna cosa danoi vista in precedenza. Balkenhol,

    nato a fine anni Cinquanta, a Fritzlar,in Assia, 150 chilometri da Francofor-te, inizia a scolpire il legno dopo glistudi darte alla Hamburg School of Fi-ne Arts. Ho scelto il legno perch co-sta poco e si trova facilmente dalle mieparti. Il marmo richiede troppo tempo,la creta troppo poco. Il legno va di paripasso con i miei pensieri. Si porta die-tro un immaginario folk e medievale dacui ho cercato di liberarlo per renderlopi simile a un feticcio di design. Il le-gno poi come la carta. Ci puoi farequalsiasi cosa. Stephan si fatto no-tare perch le sue opere erano il con-trario dellastrattismo artistico diffusoallora. Uomini e donne normali, con-creti e riconoscibili, con abiti qualun-que, tanto da arrivare a chiedersi: maperch mai avr ritratto proprio loro?Balkenhol oggi vive e lavora tra lo stu-dio a Karlsruhe, nel Sud della Germa-nia, e Meisenthal, in Francia. I suoi la-vori sono stati esposti in diversi museie gallerie dEuropa (il Pac e la GalleriaMonica De Gardenas a Milano, SaatchiCollection di Londra, Galleri Lars Boh-man a Stoccolma, Galerie ThaddaeusRopac a Parigi) e nel mondo (MontrealMuseum of Fine Arts, Arts Club of Chi-

    cago, National Museum of Art, Osaka).La gente abituata a cercare sempreun messaggio, la metafora di qualcosaaltro nelle opere e nella comunicazionein genere. Le mie sculture non sono ilritratto di qualcuno famoso e non vo-gliono mostrare altro che quello chefanno in modo trasparente. Dietro c ilvuoto e questo crea un senso di paura.Perch guardandole da vicino si arrivaa chiedersi se per caso quelluomo so-litario o quella donna spaesata non ciassomiglino. I miei personaggi possonoessere dei tipi da bar. Non sono sto-rie, racconti, favole o narrazioni le sue,

    ma trailer veloci, spezzoni di una storiache non conosceremo mai per intero.Ma questi personaggi di legno sono tri-sti o felici? Melanconici. Il momentopi interessante sta nel mezzo tra latristezza e la felicit. Quella vita. Imiei personaggi sono ripresi nel di-sequilibrio, mentre escono dalla tri-stezza e cercano di risalire la monta-gna della felicit. Poi per si ricadesempre. Cest la viepiantati nel legno.

    D 94 13 SETTEMBRE 2008

    Dallalto. La

    sala per

    tagliare i

    grandi

    tronchi di

    legno.

    Lesterno del

    laboratorio

    dello scultore

    (sotto), nel

    Sud dellaGermania.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    39/103

    13 SETTEMBRE 2008 D 97

    Foto

    diReuters/Contrasto

    PROGETTIRifugi, dove isolarsio fare yoga, dilegno riciclato.Lo Studio Romerodisegna case

    particolari,per vip in fugadi Sara Pellegrini

    Un sogno da infanziaperduta, quello diarrampicarsi fino alcielo in una casa-

    fortino. Ho iniziato a co-struire case sugli alberiquando ero molto piccolo,racconta Roderick Romero,noto designer di abitacoli inquota, nato e creciuto aSeattle, gi a cinque anni

    io e i miei fratelli ci divertiva-mo a fabbricare fortini sugliimmensi cedri del parco dicasa nostra. Un legameprofondo con il mondo natu-rale, che arriva da lontano eche negli anni si salda conla filosofia yoga. Mi ispirosoprattutto alle forme e alleistanze della natura, in ar-monia col paesaggio che mi

    circonda, spiega. Il percor-so artistico di Roderick Ro-mero comincia alluniversitdi Washington, dove cono-sce Anisa, sua futura mogliee collaboratrice. Con lei le-sperienza musicale dellaband indie rock Sky CriesMary, cinque album allatti-vo, e la continua produzionecreativa tra scultura e pittu-

    Lattrice Julianne Moore per

    il cortile della sua casa

    di New York ha fatto costruire

    un gigantesco nido-gazebo

    in rami di acero.

    STARSULLALBERO

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    40/103

    D 98 13 SETTEMBRE 2008

    FotodiWWD/CondNast/Corbis

    ra. Nel 1997, dopo essersitrasferiti a New York, arrivalinvito a partecipare a unamostra en plein air. Ritro-

    vandosi come un tempo inuna foresta, Roderick si la-scia ispirare dal suo passatoludico e costruisce un enor-me nido a misura duomoaggrappato al tronco di unacero, a dieci metri daltez-za. Da l il gioco si fa serio ecominciano le prime com-missioni. Frequentando icorsi della Jivamukti YogaSchool di New York, cono-

    sce Trudy Styler, alias mada-me Sting. Subito i due glicommissionano una casaper la loro villa in Toscana e

    Roderick vola in Italia con ilsuo gruppo di lavoro perquesta prima impresa pati-nata, che porter alla crea-zione della Casa del sole dimezzanotte. Cos iniziaunincontenibile corrente dipassaparola, e la sua carrie-ra si appresta a scorrerecome un fiume. Lartistaviene poi contattato da atto-ri, stilisti, cantanti. Julianne

    Moore, Donna Karan, per laquale disegna e realizza duecostruzioni, Van Kilmer. La-vorare con le celebrit dello

    showbiz non spaventa mi-ster Romero che racconta:Tutte le mie case sullalbe-ro hanno storie divertenti, iclienti sono sempre moltodisponibili con me e tutto ilgruppo. Proprio ora ho ini-ziato a scrivere un libro sullamia esperienza. Una casasullalbero pu essere unluogo magico per lo yoga,un nascondiglio segreto per

    i bambini o una dimora fulloptional tra le fronde. Ri-cordo che il primo giorno dilavoro con Sting in Toscana,dopo aver fissato le struttu-re, uno dei figli, Giacomo disette anni, si arrampica, siguarda intorno e poi chiedestupito: Ma il bagno, dovesta?. Pochi, ma saldi i

    A destra, lopera

    preparata per la

    mostra Miami Pod

    06. Sotto, la casa

    per la famiglia Les

    Firestein. In basso,

    la stilista Donna

    Karan, cliente e

    amica di Romero.

    Tutte le miecostruzioni suirami hanno storiedivertenti, vistii clienti e le lorobizzarrie. Hoiniziato proprioora a scrivere un

    libro su questaesperienza

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    41/103

    D 100 13 SETTEMBRE 2008

    Foto

    diReuters/Contrasto

    punti chiave del manualepersonale di Roderick: sce-gliere alberi forti e sani, cer-

    care di individuarne uno conil giusto spirito, utilizzaresolo legname caduto natu-ralmente e applicare precisestrutture ingegneristiche. Ilnostro sistema di rete metal-lica ci permette di lavorareovunque, a qualsiasi altezza,indipendentemente dallecondizioni atmosferiche. Itempi tecnici necessari perla realizzazione di una co-

    struzione diventano semprepi rapidi: La casa perSting stata la prima veraimpresa e ha richiesto quat-tro mesi e mezzo. Oggi perun progetto impieghiamo un

    mese o poco pi. Non solocase, quelle che lo StudioRomero (www.romerostu-

    dios.com) disegna e costrui-sce. Per lattrice JulianneMoore, infatti, stato fabbri-cato un nido-terrazza in ramidi acero, alto quasi tre metri,nel cortile di casa sua a NewYork. Ero appena rientratodal Marocco, distrutto dallafatica, stavo steso sul divanoquando squilla il telefono euna voce di donna si pre-senta rapidamente e comin-

    cia a chiedere delle mie ca-se. Avremo parlato venti mi-nuti, quando finalmente so-

    no riuscito a chiedere di ri-petermi il suo nome: era Ju-lianne Moore. Lavorare conlei stato eccezionale, unapersona delicata, amantedellarte, fantastica. Nonstupisce per che quella diRoderick sia una specialeclientela di soli vip: il costodi una casa sullalbero, in-fatti, va da 70 a 120miladollari.

    La Lantern House,

    costruita lo scorsoinverno con

    legname quasi

    interamente di

    recupero. In basso,

    Sting e consorte,

    primi clienti dello

    Studio Romero.

    Il figlio piccolo diSting, mentre

    lavoravamo, si

    arrampica echiede stupito:E il bagno?

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    42/103

    13 SETTEMBRE 2008 D 103

    *Scrittore,viaggiacontinuamenteperlavoroaDubai-

    IllustrazionediE.

    Leoni

    DubaiMAPPA SHOPPING

    Grattacieli babelici e chioschetti per kebableggendari. Locali 100% global e

    ignoti percorsi fuori citt. Edifici religiosipolitically correct e collezioni dauto.

    La doppia anima della citt che, in MedioOriente, fa scuola dOccidente

    di Sergio Nazzaro*

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    43/103

    D 104 13 SETTEMBRE 2008

    Foto

    diS.

    Nazzaro,

    R.

    Pierobon,

    A.

    Cern

    uschi

    ALTA DENSIT

    Dubai Creek, il porto

    Uninsenatura di mare che

    entra per molti chilometri

    nella citt. Il Creek stato il

    primo cuore pulsante

    delleconomia emiratina.

    Oggi luogo affollatissimodi merci, barche, uomini.

    Le navi sulla rotta Dubai-

    Iran ammassano sacchi di

    spezie e frigoriferi indiani,

    televisori, piccoli camion

    e auto. Ogni spazio

    vuoto viene riempito

    allinverosimile. 24h su 24.

    PI SU DEL CIELO

    Burj Dubai, Downtown

    Luogo dei primati il Burj Dubai: la costruzione pi

    alta al mondo (ancora non se ne conosce laltezza

    definitiva, perch si vuole arrivare dove mai prima).

    Vederlo da sotto e comprenderne la portata storica,

    toglie il fiato. Giorgio Armani ne curer gli interni.

    CULTO APERTO

    Abu Dhabi Grand Mosque,

    tra Airport Road & Zayed Road

    St. Marys Church

    Terza in ordine di grandezzanella lista dei luoghi sacri

    dellIslam. Imponente ed

    elegante sotto il profilo

    architettonico, la moschea

    aperta a tutti. Voluta dal padre

    fondatore degli Emirati Arabi, lo

    sceicco Zayed Bin Sultan Al-

    Nahayan, luogo dincontro tra

    diverse culture e religoni. Lo

    dimostra la presenza serena

    della chiesa cattolica di St. Mary.

    NOTTI MAGICHE

    Buddha Bar Dubai,

    Grosvenor House W. Marina

    Beach, tel. +971.4.998888Una cucina di altissima

    qualit e unatmosfera che

    sorprende: tutto si moltiplica

    per dieci. Il Buddha Bar

    agita le notti arabe vip, tra

    musica e acrobazie con il

    fuoco, mentre si ordina

    incessantemente da bere.

    Da vivere per tutta la notte.

    Dubai

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    44/103

    D 106 13 SETTEMBRE 2008

    Foto

    diS.

    Nazzaro,

    R.

    Pierobon,

    A.

    Cern

    uschi

    Dubai

    LA STRADA E IL NULLA

    Dubai, appena fuori cittIl deserto. Laltra faccia di

    Dubai. Le costruzioni

    sembrano voler cancellare

    la sostanza primordiale diquesta metropoli. Eppure,

    basta un angolo di terra,

    non costruito, e la sabbia

    reclama la sua presenza. Il

    percorso pi affascinante

    la strada per Muscat.

    Pochi chilometri e il lusso

    di Dubai gi un ricordo.

    ONDE ARTIFICIALI

    Burj Al Arab,

    tel. +971 4 3017777,

    www.798space.com

    Lhotel pi lussuoso al

    mondo, dicono. Sar vero?

    Per alcuni affascinante,

    per altri di pessimo gusto.

    La geometria interna lascia

    attoniti. Impossibile, in ogni

    caso, sottrarsi a una visita

    alla Vela di Dubai

    riservato agli ospiti dellhotel

    o a chi prenota una cena

    sul fondo del mare.

    TAKE IT AWAY

    Dubai, Beniyas Street

    Non esistono catene di fast

    food o grandi ristoranti

    internazionali, ma tanti piccoli

    chioschi. Per trovare il

    migliore bisogna avere

    pazienza e uno stomaco forte.

    Chi resiste sar premiato coni kebab del minuscolo

    chiosco di Ansar, emigrato

    dal Pakistan pi di 15 anni fa.

    Segreto? Meno spezie possibili,

    anzi quelle indispensabili.

    Semplice e leggero (o quasi).

    MERCATI GENERALI

    Dubai, Old Souq DeiraIl souq evoca magia,

    confusione, il senso

    dellOriente. Il vecchio

    souq di Dubai si divide

    tra spezie e oro, e quello

    nascosto, poco, della

    contraffazione. La moda

    orientale strizza locchio

    allOccidente e propone

    le grandi marche di

    borse, orologi, accessori.

    Ideale per turisti pocoobbedienti alle mappe.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    45/103

    D 108 13 SETTEMBRE 2008

    Foto

    diS.

    Nazzaro,

    R.

    Pierobon,

    A.

    Cern

    uschi

    Dubai

    GARAGE COLLECTION

    Strada che conduce alla Liwa Oasis, al confine

    con lArabia SauditaNiente sito web, nessuna indicazione, per ora, nelleguide turistiche. un museo dedicato alle auto, il garageprivato dello sceicco Al Nahyan. Oltre 200 tipi di veicoli,perch non tutte si possono definire macchine.

    GONDOLA STYLE

    Waterboats Art Zone

    Per attreversare il Creek dauna parte allaltra ci sonopiccoli traghetti, dotati, aonor del lusso, di ariacondizionata. Si attraversail breve tratto di mareinsieme a operai e marinai,come si faceva 50 anni fa.

    Miniesperienza da vivere.

    LUNGOMARE & VIP

    Dubai Marina

    Ormai il luogo simbolo dellametropoli mediorentale. Dairistoranti ai nightclub, dalle

    case di lusso al molo peryacht, Dubai Marina

    lemblema della realizzazionedel sogno modernizzatore.

    Luogo sempre vivo e affollato,bello attendere il tramontoseduti tranquilli al club. E

    spuntano anche farmacia esupermercato. Perch i veri

    comfort non bastano mai.

    LARTE DELLACQUISTO

    Deira, qualsiasi negozio

    Sono gli indiani ad averela migliore qualit di

    stoffe del Medio Oriente.Dalla pashmina alla seta,dai colori vivaci a quelli

    pi sommessi. Qui siordinano le stoffe primadel viaggio alla Mecca.

    Prezzi variabili masempre da contrattare,fino allultimo respiro.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    46/103

    13 SETTEMBRE 2008 D 111

    SHHH,STIAMOLAVORANDOUFFICIO Uno studio londinese sta rivoluzionando gli spaziproduttivi. E, sorpresa, i dipendenti felici rendono di pi di Cristiana Raffa

    Trascorrendo ore al lavo-

    ro, in piedi o seduti a

    una scrivania, al telefonoo davanti al computer, tutti

    sentiamo, di tanto in tanto, la

    necessit di staccare, cambia-

    re aria, o anche semplicemen-

    te di trasferirci in unaltra stan-

    za. Spesso la stanza in questio-

    ne il bagno, anche per ne-

    cessit. Lutopia del gabinetto

    il progetto che Household De-

    sign ha pensato per lagenzia

    di comunicazione inglese Po-

    ke. Negli uffici ci sono un ba-

    gno-serra (ogni pianta curata

    da un impiegato), un bagno-bi-blioteca (in cui leggere un libro

    in due anni per due minuti al

    giorno), un bagno-guardaroba

    (con ante scorrevoli e doccia

    interna), un bagno-auditorium

    (penombra con iPod interno),

    un bagno-galleria delle stra-

    nezze (riempito di oggetti dagli

    impiegati stessi, per permette-

    re loro di condividere interessi

    e passioni) e un bagno-pale-

    Interni, sala

    meeting e

    spazio relax diNaked, Media

    agency, nelleast

    London.

    Il progetto ha

    vinto la

    Design Week

    Awards 07.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    47/103

    D 112 13 SETTEMBRE 2008

    stra (che offre notizie e curio-

    sit attraverso un program-

    ma di ricerca automatico sul

    web). Potremmo chiamarli

    bagni con vista: luoghi per

    brevi pause, dove ogni volta

    sperimentare qualcosa di di-

    verso, dice Michelle Du-

    Prat, insight director di Hou-

    sehold. Ogni spazio intera-

    gisce in modo differente con

    chi lo occupa. Gli impiegati

    ne sono entusiasti. Creiamo

    luoghi che invitano le perso-

    ne a compiere azioni, questa

    la nostra missione.

    Household, studio di archi-

    tettura londinese gestito da

    donne, sta diventando uno

    dei pi importanti in Europa,

    grazie a progetti basati sul-

    linnovazione, la creativit e

    limpatto visivo. Uno dei set-

    tori di eccellenza il design

    dei luoghi di lavoro.

    Le nostre idee nascono da

    riflessioni intorno alla cultura

    aziendale e del marchio, da

    interviste ai committenti e

    agli impiegati. Il nostro ap-

    proccio estremamente col-

    laborativo: ogni volta come

    un viaggio da intraprendere

    insieme. Vogliamo coinvolge-

    re il cliente nella ricerca delle

    soluzioni tecniche e creati-

    ve. Household disegna spa-

    zi per le persone, con la

    convinzione che saranno gli

    ambienti del futuro. Le

    aziende non potranno pi

    essere organizzazioni monoli-

    tiche e senza un volto ricono-

    scibile. Lambientazione ba-

    sata sui valori della comunit

    aiuta a creare una personali-

    Bagno

    smaltato

    color ruggine

    con scaffali

    di libri e area

    giardinaggio

    di Poke,

    Web Design

    Agency.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    48/103

    13 SETTEMBRE 2008

    t unica per ogni societ, la

    sensazione del brand.

    Lo scorso anno per Virgin Me-

    dia - multimilionaria media cor-

    porate nata dalla fusione di Vir-

    gin Mobile e NTL Telewest, che

    si occupa di servizi di telefonia,

    banda larga e tv - stata porta-

    ta avanti unoperazione che ha

    significato molto pi di unrestyling. Household stata

    chiamata a virginizzare lam-

    biente. Ha lavorato su 50 edifi-

    ci, dagli uffici del management

    agli spazi per gli impiegati. Per

    prima cosa, i progettisti si sono

    messi nei panni dei lavoratori,

    chiedendosi come potevano

    migliorare la loro vita. Spiega

    Michelle Du-Prat: Abbiamo

    una metodica ben precisa, che

    va dallanalisi strategica del

    progetto di massima fino al di-

    segno dei dettagli, passando

    attraverso lelaborazione e lo

    sviluppo del concept. Per Vir-

    gin, tutto stato pensato per

    facilitare la comunicazione, an-

    che tenendo in considerazione

    che let media degli impiegati

    della zona call center di 23anni. Tinte accese dunque,

    contrasti forti, informalit e, na-

    turalmente, dominanza del co-

    lore-Virgin: il rosso. Persino le

    aree per il parcheggio sono

    state immaginate come luoghi

    dappuntamento. L80 per cen-

    to del personale interpellato so-

    stiene persino che il nuovo am-

    biente di lavoro li ha aiutati a

    vedere un futuro di crescita

    Let mediadegli

    impiegati 23 anni?

    Via a coloriaccesi,contrasti,

    informalit

    Restyling del

    call center

    Virgin media.

    In basso.

    Household ha

    curato linteriordesign

    di Yahoo!

    a Londra e

    Dublino.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    49/103

    D 116 13 SETTEMBRE 2008

    professionale allinterno. Pernoi fondamentale avere unfeedback dalle persone cheogni giorno vivono gli spazi. anche un modo per far capireal cliente come si evolvono lacomunicazione e lorganizza-zione interna.Uno dei progetti cui Householdtiene di pi quello realizzatoper Naked: non solo perch valso allo studio il premioWorkplace of the year al De-sign Week 2007, ma ancheperch gli ha dato la possibilitdi dare sfogo alla creativitcreando un luogo che mostras-se unapparente assenza di re-gole. Naked unagenzia dicomunicazione internazionale,con base a Londra, che espri-me eccentricit in tutti i livelliproduttivi. Gli architetti di Hou-sehold dovevano creare unmood che desse una sensazio-ne di calore e contemporanea-mente riflettesse la volont del-lo staff di sfidare regole e con-venzione. E allora, via a stanzesegrete, pannelli finti, falsi ri-

    tratti antichi alle pareti, legnoscuro e sedie di velluto, sceno-grafie che suggeriscono chenon tutto come sembra. Al-lingresso, invece del banconedellaccettazione, c un gran-de pouf trapuntato come undivano Chesterfield; cos,chiunque entri ha limpressio-ne di essere accolto a casa perNatale. Per gli uffici inglesi diYahoo!, Household ha lavoratoinvece sul concetto di energia.La missione era dare vitalit aicinque piani interni. Per que-sto nei corridoi e nelle stanzesono state poste gigantografieche raffigurano la storia della-zienda e della Londra contem-poranea. Lopera-simbolo diquello che, secondo MichelleDu-Prat, in architettura non sidovrebbe fare? Il MillenniumDome, la cupola sul Tamigi,perch non si pu pensare direalizzare un contenitore vuoto:bisogna progettare tutto a parti-re da una funzione, un utilizzo. il motivo per cui esiste il de-sign, non credete?.

    Allingresso,al posto delbancone, un

    megapouftrapuntato.Cos a chi

    entra pare ditornare

    a casa perNatale

    L'et media deilavoratori diVirgin Mobile 23 anni e

    lavora full-time.Sulla base diquesto dato stato pensatoil nuovocentro Virgin.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    50/103

    La facciata

    delledificio

    ristrutturato

    nella cittadina

    di Pine Plains.

    Arnold ed Elise,coppia di agenti

    letterari di New

    York, impegnati

    in cucina.

    WELCOME Un ex granaio di due secoli fa, a due oredi strada da NYC. Ora una grande casa-cattedrale per unacoppia di agenti letterari di Paolo Crespi Foto Raimund Koch

    Ragione e sentimento

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    51/103

    22 FEBBRAIO 2003D 120 22 FEBBRAIO 2003 D 121

    Allinterno leffetto oversize amplificato dalladoppia o tripla altezza della navata, che ricordaquella di un edificio religioso

    Lenorme zonaliving illuminata dagrandi finestrerettangolari, sparsesulla parete. Ilsoffitto solcato daspesse travi di legno:le tre principaliderivano dalmedesimo grandetronco dalbero.

  • 8/3/2019 D Casa 2008-09-13 nr 600

    52/103

    D 122

    La valenzaattuale racchiusanel suoessereprivata, purmantenendounesteticacollettiva

    Larea pranzo sempreilluminata nelcorso dellagiornata. Sotto,la galleria-corridoio dilegno che portain giardino.

    La struttura ancora

    qu