Lo Stendardo nr. 17

8

description

Periodico della Gradinata Sud Bellinzona (Ticino, Svizzera).

Transcript of Lo Stendardo nr. 17

ANNO QUARTO

NUMERO 1MERCOLEDÌ

19 AGOSTO 2015

Quello che tutti i tifosi dell'ACB siaspettavano dalla scorsa stagione si èavverato: promozione doveva essere epromozione è stata. Non senza qualchemomento col fiato sospeso, dobbiamo

ammetterlo. Se all'inizio della scorsa stagione ci sipoteva immaginare che l'ACB avrebbe disputatoun “campionato a sé”, l'arrampicata verso laSeconda Lega Interregionale si è dimostrata piùostica del previsto. Le ultime settimane in SecondaLega sono infatti state contraddistinte da unappassionante testa a testa con il Vedeggio Calcioche, per la nostra felicità, si è poi concluso nelmigliore dei modi. Non dimentichiamoci inoltredella vittoria nella finale di Coppa Ticino,competizione che non è certo la ChampionsLeague, ma chi ci ha permesso di accedere altabellone principale di Coppa Svizzera. La primaapparizione in questa competizione è stata moltopositiva: vittoria per 4 a 1 contro il FC Matran. Ilsorteggio poi è stato particolarmenteentusiasmante, in quanto ha designato il FCLugano come nostro prossimo avversario diCoppa!L'ACB ha dunque potuto lasciarsi alle spalle unastagione difficile sotto vari punti di vista, masicuramente contraddistinta dalla voglia diabbandonare al più presto il calcio regionale, damolti vissuto come una sorta di esilio forzato dalcalcio che negli ultimi anni eravamo abituati avivere a Bellinzona. Nella Capitale la sete disuccesso non si è però ancora placata: tutti siaspettano infatti un'altra stagione da incorniciare,per procedere spediti verso categorie ancora più

alte. Le premesse sembrano piuttosto positive, laseppur risicata vittoria in trasferta a Küssnacht amRigi ha infatti concesso di iniziare la nuovastagione con il piede giusto.Dopo la pausa estiva, anche la Redazione de LoStendardo è quindi felice di potervi nuovamentedare il benvenuto a questa nuova edizione. Datoche, come sapete, il nostro giornalino vuole essereun mezzo espressivo dei e per i tifosi granata,siamo sempre alla ricerca di nuovi autori per inostri articoli. Non siate dunque timidi, nonesitate: la redazione de Lo Stendardo è adisposizione sia per ricevere i vostri contributiscritti, sia per critiche e consigli da parte dei nostrilettori.Questo 17esimo numero si presenta con lecaratteristiche che avete imparato a conoscere.Articoli dunque sull'ACB e su ciò che circonda lanostra squadra del cuore, ma anche su aspetti cheriguardano il calcio più in generale, sempre conl'intenzione di fornire qualche spunto didiscussione e riflessione fra i nostri lettori.Vogliamo però essere onesti, inizialmente eranostra intenzione proporre nuovamente levignette del signor Rossi; ve lo ricordate? Forse sì,le avventure di questo intrepido tifoso granatasono infatti già state protagoniste in una dellescorse edizioni. Tali vignette vogliono essere laparte più “frivola” di questo giornalino, rivisitandoin modo ironico le scene che contraddistinguonola vita di un tifoso all'ombra dei castelli. Purtropponon ci è stato possibile inserire una nuovaavventura in questa edizione, ma la nostraintenzione è quella di rifarci in uno dei prossiminumeri. Avanti granata, in Ticino come Oltralpe!

ADD I O CALC I O REG I ONALE !LA S C A LA TA D E L L ' A C B C O N T I N U A

RedazioneScritto da

2 LO STENDARDO | 19 AGOSTO 2015

CARA FTC . . .QU A L C H E R I F L E S S I O N E A R U O TA L I B E R A

ErreScritto da

Èdi qualche settimana fa la notizia che il sitodi scommesse online bet365 si è interessato,oltre alle partite fra le migliori squadre del

panorama calcistico mondiale, anche a dellepartite amichevoli che vedevano opposte dellesquadre ticinesi, le quali militano nelle diverseleghe regionali. Il caso che ha fatto più scalpore è,nello specifico, quello della possibilità discommettere sull'incontro fra due compaginibellinzonesi, l'USMonte Carasso el'US Pro Daro.Gli eventi appenabrevementedescritti hannosicuramentedestato un certoclamorenell'ambientecalcistico ticinese,ma che il nostro ilcalcio regionale,per dirla in modocolloquiale e conun eufemismo, nonsia propriopulitissimo è ormaiil segreto diPulcinella. Eppure,quasi nessuno neparla. Anche glisvariati “professoridi calcio”, semprepronti adilluminarci conperle di rarasaggezza sportiva,proferisconoraramente parolasu questo scottante argomento.A mio avviso, in questo senso, il fatto più grave èperò che la Federazione Ticinese di Calcio (FTC)non abbia ancora preso i provvedimenti necessari

per ovviare seriamente a questa situazione. Stainfatti alla FTC il ruolo di formulare i regolamenti,farli rispettare e, se il caso lo necessita, operaredelle sanzioni per chi trasgredisce. Come mai laFederazione non ha mai agito seriamente in questadirezione? L'impressione sembra essere quella chenon si voglia interferire con quella sorta di quietovivere omertoso venutosi a formare neimeccanismi organizzativi e sportivi del calcio

regionale ticinese.Questa è perlomenola mia impressione. Epensare che la FTC siè dimostrata capacedi agire con grandesolerzia nel rispettodei regolamenti dalei stessa formulati,specialmente quandosi è trattato di fargiocare l'ACB a portesemichiuse dopoalcunicomportamentiesuberanti,definiamoli così, daparte di alcuni tifosigranata e non inoccasione dellapartita disputatasi aCadempino nel mesedi maggio scorso. Daun certo punto divista, lo zelo deifunzionari della FTCnel gestire questavicenda è statoimpressionante:pochi giorni dopo la

partita incriminata è infatti arrivata la dura edinflessibile decisione di chiudere gli spalti delloStadio Comunale per un turno, cosa mai vista alivello del calcio regionale ticinese, e pure

3LO STENDARDO | 19 AGOSTO 2015

estremamente rara a livello svizzero o europeo.“Hanno fatto bene!” avranno esordito taluni,“hanno esagerato!” avranno invece pensato altri.Personalmente la riflessione che questa decisionemi ha portato a fare è di un altro tenore, e verte,come avrete già intuito, sulla diligenza dimostratadalla FTC nel voler a tutti i costi dare un segnaleforte e tempestivo, che condannasse fermamente etempestivamente il comportamento di alcunisostenitori. Come mai la FTC non agisce allostesso modo contro tutti quegli elementi chedanneggiano il calcio regionale a livelloeconomico, sportivo e, non da ultimo, comepossibilità di aggregazione per molti giovaniticinesi? Ci sono forse degli interessi di cui siamoestranei e che devono essere difesi a tutti i costi?Non voglio certo fomentare teorie complottistedegne della peggior trasmissione televisiva, ma,lasciatemelo dire, i dubbi rimangono.Il Ticino sportivo è mondo molto attivo epassionale, subito pronto a coinvolgere un buonnumero di atleti e sostenitori vari, specialmenteper gli eventi principali. Un enorme difetto diquesto ambiente è però purtroppo il fatto chevengono dimenticati troppo in fretta gli eventinegativi che danneggiano tale movimento, spessonon dando il giusto peso alla questione. Noi, cometifosi dell'AC Bellinzona, dovremmo essere i primia renderci conto di come sia facile farsi sopraffaredal marcio che, come una serpe spietata, si insinuanel movimento sportivo ticinese, strisciandosilenziosamente all'interno delle varie società,sotto forma di interessi personali ed economici,che spesso vengono difesi a discapito di chi amaanche semplicemente assistere ai vari eventisportivi. Il tracollo societario di due anni fa èinfatti un ottimo seppure estremo esempio diquanto appena scritto. I campanelli d'allarme cisono stati, poche persone sono riuscite a coglierli,forse anche troppo tardi. E questo non riguardasolo il calcio, bensì pure sport come l'hockey o ilciclismo, per fare due esempi. Quanto appenascritto può essere un interessante spunto didiscussione per un'articolo futuro, per ora voglioperò limitare il discorso all'ambito calcistico.Nel calcio regionale, da cui l'ACB è riuscitofortunatamente ad uscire dopo una sola stagione,sono più volte suonati questi campanelli, maancora poco, forse niente, è stato fatto. Quandosuccedono degli eventi fuori dalla norma sono

però tutti pronti a far polemica, senza magari averfatto nulla in precedenza per far sì che ciòaccadesse. Mi chiedo se questa sia unacaratteristica prettamente ticinese o se sia comuneanche ad altre realtà, ma questo è naturalmente unaltro discorso, maggiormente consono a chi sidiletta nelle varie scienze sociali che studianofenomeni di questo tipo.Tutti pronti a polemizzare sul fatto che l'ACBabbia pagato i propri giocatori ben più deirimborsi spese previsti dalle varie norme dellaFTC, quando si sa benissimo che la maggior partedelle squadre che militano nelle leghe regionali sidestreggiano in magheggi più o meno complessi elegali per pagare anch'esse i propri giocatori. Percarità, sulla trasparenza dell'operato delladirigenza granata non ci metterei proprio la manosul fuoco, ma tant'è, il sistema era marcio benprima della presenza dell'ACB in Seconda Legaregionale. Paradossale è il fatto che le varie societàcalcistiche, le quali hanno per anni fomentatoquesto sistema, si sono ora erette a paladine dellatrasparenza e dell'etica sportiva. Molto semplicecapirne il motivo: esse si sono trovate a dovertrattare con un attore economicamente più forte eche poteva operare con grande flessibilità inquesto meccanismo perverso. Facile immaginarecome questo abbia dato fastidio a chi era abituatoad agire in modo diverso. Tali società hanno peròpagato le conseguenze di un sistema, e qui miripeto, da loro stesse creato e sostenuto. Tutto ciòcon il benestare più o meno implicito della FTC, èquesta la cosa più grave. Inutile dunque lamentarsitroppo degli scandali che più o meno regolarmenteemergono in seno alla FIFA quando, anche nelpiccolo canton Ticino, il calcio è vittima di logichesimili, ovviamente con le debite proporzioni. Comeriporta anche il titolo dell'editoriale di questaedizione, fortunatamente abbiamo abbandonato ilcalcio regionale alla prima occasione. Questo breveperiodo ci ha però permesso di conoscere meglio imeccanismi di questo calcio, a volte quasifolcloristico, ma che nasconde dietro di se queiterribili meccanismi economici che abbiamoimparato a conoscere in ben altre categorie. Nonche la categoria superiore giustifichi questifenomeni, sia chiaro.Cara FTC, è ora di agire seriamente, per il bene delcalcio e per chi ancora si appassiona a questosport, non per altro.

4 LO STENDARDO | 19 AGOSTO 2015

GOL D I RAP I NAU N ' I N C H I E S TA D I P I P P O R U S S O

Tri Bofit

Èormai assodato che a regolare i meccanismidel calcio non siano più solamente i risultatisportivi o la bravura dei calciatori che

vestono una determinata maglia. Il calcio è lo sportpiù seguito a livello mondiale e, certamente, anchein Europa non ha rivali in termini dicoinvolgimento popolare. Una cassa di risonanzacosì ampia è per alcuni la dimostrazione di come leemozioni, che solo questa disciplina sa regalare,siano riuscite ad attraversare i vari decenni senzaindebolirsi, seppur al cospetto di un mondo chemolti definiscono sempre più virtuale e pieno didistrazioni di vario genere. Andare allo stadio èquindi, ancora, una delle attività predilette da unabuona fetta della popolazione, perlomeno a livelloeuropeo. Un'attività che riesce a polarizzarel'attenzione di così tante persone non può peròessere, purtroppo, immune dalle deleterie logichedi mercato che già contraddistinguono altri settorieconomici ed industriali. Negli ultimi decenni, unulteriore e sempre più potente attore si è infattiprepotentemente lanciato alla conquista delmondo del pallone a livello internazionale: ildenaro. Molti tifosi ed appassionati di calcio sirendono conto di come l'anima calcio si stiaprogressivamente avvelenando a causadell'ambiguo operato di alcuni personaggi delmondo finanziario, i quali riescono pure, in molticasi, a muovere ingenti quantità di soldi.Nonostante ciò ci si ostina però a voler assistere atutti i costi alle varie partite, foraggiando questodiabolico sistema finanziario che si snoda dietro lesocietà calcistiche di tutto il mondo.! “Non c'èpeggior cieco di non vuol vedere”, ci verrebbedunque da dire. Per chi invece vuole vedere conmaggiore chiarezza cosa si cela dietro imeccanismi che regolano il mondo del pallone,l'inchiesta svolta da Pippo Russo e pubblicata conil titolo Gol di Rapina. Il lato oscuro del calcioglobale (Edizioni Clichy) può sicuramente essereuna buona base di partenza.Pippo Russo, oltre ad essere un sociologo, scrittoree saggista italiano, è pure un appassionato di

calcio. Sembra proprio essere stata questa suapassione uno dei motivi principali che lo haportato a scavare all'interno dei meccanismieconomici che regolano il calcio a livello globale.Lo scenario descritto non è certo dei piùincoraggianti per chi ama il calcio e potrebbeessere stringatamente riassunto così: soldi generatidal circuito calcistico che finiscono fuori da talecircuito. Questo meccanismo è particolarmenteproblematico, soprattutto perché permette che sicrei un circuito economico parallelo a quellocalcistico “ufficiale”. Ovviamente i vari intrallazzifinanziari avvengono molto spesso con modalità ailimiti della legalità, per dirlo con un eufemismo.L'inchiesta di Pippo Russo consiste proprionell'identificazione delle varie sfaccettature checompongono questo oscuro mondo. Fondid'investimento, paradisi fiscali e personaggi coninteressi economici in vari settori commerciali:sono questi i principali attori che regolanol'economia parallela del calcio globale.! Il libroinizia con la vicenda che nel 2007 avrebbecompromesso in maniera grave l'andamento dellaPremier League inglese. I giocatori argentini Teveze Mascherano vengono infatti ingaggiati inmaniera illegale dalla squadra del West HamUnited, perché essi erano gestiti da un fondo diinvestimento straniero. Tale fatto non era illegaledi per sé, ma lo era invece l'accordo tra il fondo diinvestimento e il club londinese, in quanto lalegislazione della federazione calcistica inglesenon prevedeva tale possibilità. Tevez eMascherano furono impiegati per le ultime partitestagionali del West Ham United, il quale riuscì acentrare la salvezza, condannando però loSheffield United (tra l'altro l'unica squadra adintraprendere in questo senso un'azione giuridicacontro la compagine londinese) ad un ingiustaretrocessione, con le conseguenti perditefinanziarie che ne derivarono.A proposito di giocatori argentini, per chi vive allenostre latitudini è inoltre interessante segnalareche, ad un certo punto, spunta pure il nome di

Scritto da e Erre

5LO STENDARDO | 19 AGOSTO 2015

Stefano Gilardi. Sì, proprio colui che ancora l'annoscorso si erigeva a paladino e salvatore delmovimento calcistico ticinese, ossia con ilfantomatico quanto fallimentare progetto disquadra unica cantonale, viene dunque citato in unlibro che sioccupa dellezone oscure delcalcio. Lavicenda citatariguardal'attività disocietàprestanome cheil FC Locarnoattuò, con lostesso Gilardinel ruolo dipresidente, conlo scopo difavorire iltrasferimento digiocatori dalcampionatoargentino aivari campionatieuropei. Tuttociò con loscopo, da unlato di intascareun compensoper il“disturbo”,dall'altro dipermettere allesocietàargentine dievadere il fiscodel proprio paese, riuscendo così ad aumentare iguadagni derivanti dalle varie transizioni (tra cuianche quella del nazionale argentino GonzaloHiguain, transitato, perlomeno sulla carta, proprioda Locarno). Ma, non era proprio lo stesso Gilardiil primo ad auto-definirsi come una sorta dipersonificazione della trasparenza societaria? Matant'è, purtroppo il mondo sportivo ticinese hadelle capacità mnemoniche piuttosto ridotte, e nonsolo in questo caso.Oltre al Sudamerica, viene dato anche ampiospazio al ruolo ricoperto dal Portogallo ed ai suoi

personaggi più influenti a livello calcistico. Lasituazione istituzionale di questo Stato ha infattipermesso di trasformarlo in una sorta di zonafranca sul territorio europeo per gli squali delcalcio globale, importando il modello tristemente

famoso inSudamerica. Èinfatti dal paeselusitano cheprendono avviomolte transizionidai contornifumosi.Punto cruciale dellibro è il concettodi esportazione diricchezza,rimarcato piùvolte dall'autore.Surplus generatinel mondocalcistico, chedovrebbero venirreinvestiti instrutturesocietarie piùsolide, vengonoassorbiti da terzeparti, vale a diredai fondi finanziaicreati ad hoc conl'unico scopo difomentare nuovespeculazionifinanziarie.Il libro non ha unvero e propriofinale: lo stesso

Pippo Russo lo definisce infatti come parzialmentefinito, nel senso che molti aspetti e personaggipossono, anche in futuro, essere al centro diulteriori indagini di questo tipo. Il nostro consigliofinale è sicuramente quello di invitarvi a leggere illibro di cui si parla in questo articolo, così da potercapire il funzionamento di una piccola partedell'economia sommersa che ruota attorno aquesto calcio, ormai definitivamente malato.Il rischio è quello di non più riuscire guardare evivere il calcio come avete fatto finora...

6 LO STENDARDO | 19 AGOSTO 2015

Come spesso accade nel mondo del calciocosì come al suo esterno, ad avere ilmaggior risalto mediatico non sono

forzatamente gli eventi positivi o meritevoli dinota per le loro intrinseche caratteristichebenevole: no, ad emergere nel variegato mondodell'informazione sono spesso e volentieri lenotizie che colpiscono in negativo. Sia chiaro,meglio che vengano portati alla luce i suddettiaccadimenti piuttosto che vederli inabissarsi nelbaratro del giornalettismo di bassa lega, fosse soloper portare i riceventi di queste informazioni aconfrontarsi sia l'un l'altro che, probabilmente inmaniera indiretta, con i diretti responsabili delfatto negativo che è stato portato in risalto.Questo breve ed astruso incipit trova un riscontrosu un piano ben più pratico quando ci si trova aparlare del mondo del calcio: nella fattispecie, diquella (gran) parte del mondo del calcio che con isuoi maneggi più o meno legali e visibili si trova apuntuali scadenze a dover fare i conti con ilprevedibile scoppio della bolla di corruzione chene caratterizza l'operato. In un acronimo, dunque,si parla di FIFA, organo che, per qualunqueviandante del tortuoso sentiero dell'informazionesportiva, si trova da qualche mese alle luci dellaribalta per l'enorme caso di favoreggiamento ecorruzione che l'ha colpito su diversi livelli. Nonvoglio dilungarmi in verbose ed inutilidisquisizioni e giudizi di valore su quantosuccesso, richiederebbe ben più di un articolo epotrebbe risultare ripetitivo e poco interessanteper chi fra i lettori si trova spesso con un giornalesotto gli occhi, fazioso per chi della carta stampatanon ne fa un'abitudine. No, il riflettore devespostarsi dal metaforico palco sul quale simuovono i vari dirigenti e manager allosgabuzzino in fondo alla platea, quel piccolo e malilluminato spazio degnato di poca attenzione daglispettatori della recita in corso: l'angolo del calcionon-FIFA, quel calcio, dunque, non allineato eindipendente dalle logiche mercantili dell'odiata

cugina. Di realtà proprie del calcio non allineatone esistono diverse, ognuna con la proprio ragiond'essere e motivazioni che ne hanno portato allacreazione, ma per ovvie ragioni verranno quidescritte solo quelle più rilevanti nel panoramainternazionale o storicamente interessanti.Ed è da una prospettiva internazionale che nascela ConIFA, Confederation of Independent FootballAssociations, organizzazione non-profit creata nel2013 con lo scopo di programmare una coppa delmondo alla quale potessero partecipare tutti glistati non riconosciuti, le regioni autonome e leetnie senza stato impossibilitate a partecipare allatradizionale Coppa del Mondo FIFA per ragionilegali. Nata effettivamente per raccogliere l'ereditàdell'abbandonata Coppa del Mondo VIVA, torneoorganizzato da un'altra associazionerappresentante nel mondo calcistico le realtàsopracitate, la ConIFA ha visto giocare ai proprieventi squadre create sotto il vessillo di gruppimolto eterogenei: dalle più conosciute squadre diKurdistan e regione Aramaica alle più oscurecompagini di Franconia e Cascadia. Tutte realtà,dunque, slegate dalle logiche nazionali degli statiriconosciuti, ma attrici principali di quelli che sonoe saranno tornei organizzati secondo valori etici emorali che non prendono in considerazione gliinteressi economici e le pressioni esternepreponderanti nel calcio mainstream.Un altro interessante caso di evento extra-FIFA èquello della FIFI Wild Cup, la Coppa del Mondoalternativa organizzata ad Amburgo inconcomitanza con i Mondiali 2006 tenuti in terratedesca. Organizzato dalla sopraccitata FIFI, altraassociazione rappresentante le nazioni nonriconosciute, il torneo si tenne allo stadioMillerntor, casa del noto FC St. Pauli, squadraconosciuta per essere caratterizzata, pur giocandonel circuito FIFA, da logiche interne lontane anniluce da quelle che ci si aspetterebbe da una societàcostantemente presente in 2. Bundesliga. Al torneoin questione giocarono sei squadre (fra le qualiuna rappresentante l'area di St. Pauli) per un totale

QUEL CALC I O A PARTER E A LTÀ S P O R T I V E F U O R I D A L C I R C U I T O F I FA

BumbatScritto da

7LO STENDARDO | 19 AGOSTO 2015

di 10 partite giocate sull'arco di sei giorni.Nonostante la (relativamente) bassa affluenza dispettatori durante la durata dell'evento l'effettoavuto sui vertici FIFA fu innegabile: JorgPommeranz, organizzatore del torneo, rilasciò inseguito dichiarazioni secondo le quali la FIFA feceforti pressioni per impedire l'arrivo su suolotedesco di giocatori provenienti dalle differentezone partecipanti all'evento.L'ultimo caso di realtà non-FIFA interessante datrattare è quellodelle Antira-Cup,i torneiantirazzisti,eventi molto piùeterogenei,flessibili epopolari di quellidescritti finora.Concettoesistente inmanierainformale dadiverso tempo,questi torneinascono dallavolontà di crearemomenti diaggregazionecaratterizzati dauno staccamentonon solo legal-burocratico dalcalcio FIFA, mapure interno algioco stesso: lesquadre nonsono divise pergenere, l'arbitronon esiste, lesostituzioni sono libere ed in generale l'aria che sirespira durante questi eventi è rilassata e festosa.Punto focale di questi tornei, evidentemente, è lalotta al razzismo: fra le squadre partecipanti sitrovano spesso e volentieri quelle composte damigranti, collettivi politici, partiti, gruppi del tifoorganizzato accompagnate da tutte quellecomposte da persone che si identificanonell'antirazzismo.L'evento più longevo e pionieristico, in questo

senso, è quello dei Mondiali Antirazzistiorganizzati annualmente dal 1997 nella vicinapenisola, basti pensare che le regole e lecaratteristiche delle Antira-Cup nel resto d'Europaprendono ispirazione da questo torneo. Da notare,infine, come da oramai un lustro pure qui nellaConfederazione abbiano preso piede questi tornei:in Ticino si è oramai arrivati alla quarta edizione,sempre parecchio frequentata ed apprezzata.Come si può facilmente capire dalle righe di cui

sopra, il calcionon-FIFA esisteed è molto piùdiffuso diquanto lasuperficialeinformazionesportiva digrande portatavoglia farcredere. Leorganizzazionichecompongonoquesto mondo aparte sonomolte, variegate,flessibili ediffuse ovunque.La loroimportanza sta,piuttosto che nelproporre uncalciorappresentativodi tutte quellerealtà nonusualmentepresenti neitornei nazionli

ed internazionali, nel riuscire a proporre unmodello di calcio slegato dagli ipocriti valoripropri dei circuiti più conosciuti. Alla mentalitàsoldi, spettacolino e piedi in testa viene dunquepresentata un'impostazione che mette davanti atutto una certa etica e dei valori non commercialinel proporre lo sport più bello del mondo:mentalità che, diciamocelo chiaramente, sarebbeun gran bel toccasana, visto lo stato pietoso delfootball di oggi.

8 LO STENDARDO | 19 AGOSTO 2015

RICORDIAMO, COME SEMPRE, CHE 'LO STENDARDO' È UN GIORNALINO REALIZZATO AUTONOMAMENTE DA ALCUNI TIFOSI

GRANATA. CI TENIAMO PERÒ A SPECIFICARE CHE, PER DARE UN VALORE AGGIUNTO A TUTTO CIÒ, È NECESSARIA LA

COLLABORAZIONE DI TUTTI I TIFOSI GRANATA, I QUALI POSSONO AIUTARCI CON LA STESURA DI ARTICOLI O CON

SEMPLICI CRITICHE (NELLA SPERANZA CHE ESSE SIANO COSTRUTTIVE).

[email protected]

www. acb fo rum . ch www. fo tog ran a ta . ch

Sa 08.08.2015 - FC Küssnacht - AC BellinzonaMe 19.08.2015 - AC Bellinzona - AS CastelloDo 23.08.2015 - FC Lugano U21 - AC BellinzonaDo 30.08.2014 - AC Bellinzona - FC HochdorfDo 06.09.2015 - FC Hergiswil - AC BellinzonaDo 13.09.2015 - AC Bellinzona - FC IbachDo 20.09.2015 - FC Sarnen - AC Bellinzona

Do 27.09.2015 - AC Bellinzona - AC Taverne 1Sa 03.10.2015 - FC Eschenbach - AC BellinzonaDo 11.10.2015 - AC Bellinzona - FC AsconaDo 18.10.2015 - FC Willisau - AC BellinzonaSa 24.10.2015 - Kickers Luzern - AC BellinzonaDo 01.11 .2015 - AC Bellinzona - SC Goldau

LA NOSTRA STAG I ON E

LA NOSTRA SQUADRAALLENATORE

Simone PatelliAIUTO-ALLENATORE

Manuel RiveraPREPARATORE PORTIERI

Michel MaconiPREPARATORE ATLETICO

Luca SpadonniFISIOTERAPISTA/MASSAGGIATORE

Livio MontellaPORTIERI

Cappelletti Andrea (1979)Boari Elia (1993)Penta Alessio (1997)DIFENSORI

Maffi Daniel (1992)Guidotti Emanuele (1997)Preisig Samuele (1984)Gennari Bruno (1996)

Djuric Alexander (1984)Tarchini Tito (1989)Berera Patrick (1995)CENTROCAMPISTI

Elia Moreno (1987)Forzano David (1992)Bankovic Branko (1992)Ghilardi Davide (1997)Quadri Luca (1994)Fieschi Simon (1997)Sergi Renato (1995)Facchinetti Daniele (1988)Bottani Alessio (1988)Tuz Isacco (1989)ATTACCANTI

Mele Jonathan (1989)Magnetti Gaston (1985)Ceolin Nicholas (1986)Manev Borce (1985)

I N FOTRASFERTEAperte le iscrizioni per la trasferta di domenica 23.08.2015 per la partita FC Lugano

U21 - AC BellinzonaRitrovo ore 13:30 Piazzale Stadio

Maggiori informazioni: 0798986557 - [email protected] nostra squadra ha bisogno di noi, tutti in trasferta!