Link Magazine n0

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irrazionale ed ingiustificato nei confronti del fotovoltaico. Link Magazine parlerà quindi alle famiglie, alle imprese, agli investitori ed anche alle Pubbliche Amministrazioni cui la normativa affida un ruolo di primo piano nella diffusione delle “rinnovabili”. E lo farà comunicando in modo chiaro e diretto, semplice ma rigoroso, aprendosi anche al contributo di quelle realtà associative che, come Link Energy, hanno nel protocollo di Kyoto il loro punto di ancoraggio e che vedono nella green economy molto più che una semplice speranza. Link Magazine è un piccolo mattone che assieme a tanti altri mattoncini renderà grande il muro delle “rinnovabili” e si presenta ai nastri di partenza lanciando un primo importante segnale: la carta del magazine è ecologica ed è certificata dal Forest Stewardship Council (FSC), organizzazione internazionale non governativa che promuove in tutto il mondo una gestione delle foreste e delle piantagioni che tutela l'ambiente naturale, salvaguardando il lavoro per le popolazioni locali e in linea con i principi dello sviluppo sostenibile. Se il buon giorno si vede dal mattino … paginaquindici Il periodico d’informazione per la community Link Energy Link ai nastri di partenza Fabio SBAFFI intervistadoppia 14 Gli Impianti Link Energy sono sicuri ed affidabili: ecco perchè! attualitàLink Energy paginaseisette FOTOVOLTAICO, la corsa è appena iniziata attualitàeconomia paginadue FOTOVOLTAICO? sì grazie! attualitàeconomia paginatre SOMMARIO SCAMBIO SUL POSTO si cambia (in meglio) attualitànormativa paginacinque Piano Casa ed impiantistica: avanti tutta con le rinnovabili attualitàeconomia paginaquattro 13 SMALTIMENTO dei pannelli fotovoltaici? dov’è il problema? attualitàambiente paginatredici impiantodelMESE Think Green... think Think Green... think Think Think Green Green... ... think think 10 paginadieci intervista Podere Marcantò paginaquattordici intervista Lorenzo VALLONCHINI LinkEnergyterritorio paginadodici Ai nastri di partenza Con quattro anni di attività alle spalle, vissuti all’insegna di una crescita ininterrotta sia per numero di progettazioni/installazioni -oltre 300 in tutta Italia ed oltre 100 in progress- sia per presenza territoriale -oltre che in Abruzzo, l’Azienda opera so- prattutto anche nel Lazio e nelle Marche-, Link Energy assume su di sé una delle principali responsabilità a cui nessun operatore della filiera fotovoltaica dovrebbe sottrarsi: essere punto di riferimento informativo per la community dell’energie “pulite” e dell’ambiente. Obiettivo ambizioso, certo, ma non irraggiungibile; in un certo senso inderogabile per chi, come Link Energy, fa della sostenibilità e della responsabi- lità le proprie parole d’ordine. Link Magazine non intende essere e non sarà uno strumento auto celebrativo –secondo un vecchio adagio, infatti, chi si loda si imbroda- né una semplice vetrina di realizzazioni e prodotti ma soprattutto un punto di riferimento informativo ed operativo per tutti coloro che, anche se con punti di vista e motivazioni differenti, vorranno avvicinarsi al poliedrico mondo del fotovoltaico e delle energie alternative. E lo farà parlando di sé e sfatando certi luoghi comuni che nel corso degli ultimi anni hanno alimentato nell’opinione pubblica un timore del tutto 11 paginaundici work progress in Maggio 2010 - N° 0

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Il magazine sul fotovoltaico dedicato alla community Link Energy

Transcript of Link Magazine n0

Page 1: Link Magazine n0

irrazionale ed ingiustificato nei confronti

del fotovoltaico.

Link Magazine parlerà quindi alle famiglie, alle

imprese, agli investitori ed anche alle Pubbliche

Amministrazioni cui la normativa affida un ruolo di

primo piano nella diffusione delle “rinnovabili”.

E lo farà comunicando in modo chiaro e diretto,

semplice ma rigoroso, aprendosi anche al contributo

di quelle realtà associative che, come Link Energy,

hanno nel protocollo di Kyoto il loro punto di

ancoraggio e che vedono nella green economy molto

più che una semplice speranza.

Link Magazine è un piccolo mattone che

assieme a tanti altri mattoncini renderà grande il

muro delle “rinnovabili” e si presenta ai nastri di

partenza lanciando un primo importante segnale:

la carta del magazine è ecologica ed è certificata

dal Forest Stewardship Council (FSC),

organizzazione internazionale non governativa

che promuove in tutto il mondo una gestione delle

foreste e delle piantagioni che tutela l'ambiente

naturale, salvaguardando il lavoro per le

popolazioni locali e in linea con i principi dello

sviluppo sostenibile.

Se il buon giorno si vede dal mattino …

paginaquindici

Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

ai nastri di partenza

Fabio SBAFFI

intervistadoppia

14

Gli Impianti Link Energysono sicuri ed affidabili: ecco perchè!

attualitàLink Energypaginaseisette

FOTOVOLTAICO,

la corsa è appena iniziata

attualitàeconomiapaginadue

FOTOVOLTAICO?

sì grazie!

attualitàeconomiapaginatre

SOMMARIO

SCAMBIO SUL POSTO

si cambia (in meglio)

attualitànormativapaginacinque

Piano Casa ed impiantistica:

avanti tutta con le rinnovabili

attualitàeconomiapaginaquattro

13SMALTIMENTO dei pannelli fotovoltaici?dov’è il problema?

attualitàambientepaginatredici

impiantodelMESE

Think Green... thinkThink Green... thinkThinkThink GreenGreen... ... thinkthink

10paginadieciintervista

Podere Marcantò

paginaquattordici

intervistaLorenzo VALLONCHINI

LinkEnergyterritoriopaginadodici

Ai nastri di partenza

Con quattro anni di attività alle spalle, vissuti

all’insegna di una crescita ininterrotta sia per numero

di progettazioni/installazioni -oltre 300 in tutta

Italia ed oltre 100 in progress- sia per presenza

territoriale -oltre che in Abruzzo, l’Azienda opera so-

prattutto anche nel Lazio e nelle Marche-,

Link Energy assume su di sé una delle principali

responsabilità a cui nessun operatore della filiera

fotovoltaica dovrebbe sottrarsi: essere punto di

riferimento informativo per la community

dell’energie “pulite” e dell’ambiente.

Obiettivo ambizioso, certo, ma non irraggiungibile;

in un certo senso inderogabile per chi, come

Link Energy, fa della sostenibilità e della responsabi-

lità le proprie parole d’ordine.

Link Magazine non intende essere e non sarà uno

strumento auto celebrativo –secondo un vecchio

adagio, infatti, chi si loda si imbroda- né una

semplice vetrina di realizzazioni e prodotti ma

soprattutto un punto di riferimento informativo ed

operativo per tutti coloro che, anche se con punti di

vista e motivazioni differenti, vorranno avvicinarsi al

poliedrico mondo del fotovoltaico e delle energie

alternative. E lo farà parlando di sé e sfatando certi

luoghi comuni che nel corso degli ultimi anni hanno

alimentato nell’opinione pubblica un timore del tutto

11paginaundiciworkprogressin

Maggio 2010 - N° 0

Page 2: Link Magazine n0

Siamo appena all’inizio. I mezzi di comunicazione, non

soltanto quelli per gli addetti ai lavori ma anche quelli di

massa, si occupano sempre più diffusamente di

fotovoltaico; da ultimo il programma televisivo

“Presa Diretta”, in una recente puntata andata in onda su

RAI TRE, che ha “fotografato” lo stato dell’arte delle

“rinnovabili” in Germania per capire cosa potrà

verosimilmente accadere nei prossimi anni nel

nostro Paese.

Anche l’organismo del Ministero per lo Sviluppo Economico

che finanzia il settore dal 2003 –Il Gestore dei Servizi

Energetici- conferma che in Italia è in atto una crescita

esponenziale del fotovoltaico sia per numero di impianti

sia per potenza installata. I dati ufficiali confermano che in

nessun altro settore dell’economia si registrano tassi di

crescita pari a quelli riscontrati nel fotovoltaico nel corso

degli ultimi due anni.

Nel 2009, con i suoi 580 Mw (+72% rispetto al 2008), e

con le sue oltre 700 imprese (+12% sul 2008) che operano

nella filiera fotovoltaica con un fatturato globale pari 2,3

miliardi di euro (+28% rispetto al 2008), l’Italia è stato il se-

condo paese al mondo per capacità installata nell'anno solare,

piazzandosi subito alle spalle della Germania (3.000 Mw)

e davanti a paesi come Usa e all’ex fenomeno Spagna.

Sempre secondo il GSE, al 31 dicembre 2009 in Italia la

potenza installata cumulata ha raggiunto e superato la

quota simbolica del Gw, toccando quota 1.140 MW,

ponendo così l'Italia al quinto posto nella classifica

mondiale del fotovoltaico per capacità installata.

POTENZA INSTALLATA ed INCENTIVATA nel 2009 580 MW

POTENZA INSTALLATA CUMULATA al 31/12/2009 1.140 MW

NUMERO IMPRESE 700

FATTURATO DELLA FILIERA 2,3 miliardi di euro

IMPIANTI CERTFICATI AL 31/12/2009 70.000

FABBISOGNO ANNUO di energia COPERTO 500.000 famiglie

Il fotovoltaico made in Italy ha retto alla crisi e contribuirà

in modo decisivo alla ripresa economica: il GSE prevede

che nel 2010 si possa raggiungere il traguardo dei 2.500

MW di potenza cumulata, mentre entro il 2015 potrebbe

essere superata la soglia degli 8 GW.

La crescita, dunque, è stata, è e sarà incalzante per

diversi anni a venire. Del resto non potrebbe essere

altrimenti visti gli obiettivi di politica energetica che tutti gli

Stati europei –tra cui l’Italia- si sono dati sia a livello

comunitario sia, per ricaduta, in ambito domestico

(Pacchetto 20-20-20).

Nel frattempo il Governo ha già messo a punto una

proposta del nuovo Conto Energia che entrerà in vi-

gore nel 2011 e che è prossimo all’approvazione da

parte della Conferenza Unificata Stato Regioni.

Stando alla bozza ministeriale, la riforma prevede una

riduzione delle tariffe compresa tra il 10 e il 25%

(a seconda della taglia degli impianti), spalmata su tre

cadenze quadrimestrali al fine di favorire un

assorbimento graduale da parte del mercato.

Nel 2012 e 2013 ci dovrebbero essere ulteriori riduzioni

nell'ordine del 6% l'anno, tali, comunque, da non

arrestare la corsa appena iniziata, stante anche la

concomitante flessione del costo di alcuni componenti

d’impianto.

La corsa all’energia pulita è appena iniziata. Resta da

vedere chi vincerà.

ECONOMIA2Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

è appena cominciata!

I NUMERI del FOTOVOLTAICO in ITALIA nel 2009

lacorsa

Page 3: Link Magazine n0

3

A  casa  o  in  azienda,  su  tetto  o  a  terra,  fisso  o  a  inseguimento,  sarebbe  comunque  sciocco  non  farlo: ecco perché.

70.000 impianti fotovoltaici installati ed incentivati dal GSE; un fabbisogno

annuo di energia elettrica soddisfatto pari a quello di 500.000 famiglie o,

detto in altri termini, di 1.200.000 persone (all’incirca la popolazione del

Friuli Venezia Giulia); un nuovo Conto Energia, prossimo all’approvazione,

che assicura incentivi statali a fronte di tutta l’energia prodotta dall’impianto

per la durata di 20 anni. I “numeri” del fotovoltaico in Italia sono tali da

persuadere anche chi, fino a ieri, si era mostrato scettico rispetto

all’opportunità di dotarsi di un impianto.

L’esperienza accumulata dalle aziende del settore -quelle con tanto di

pedigree, si intende-, l’affidabilità e la consistenza degli incentivi previsti dal

Conto Energia –di gran lunga superiore a quella degli altri Paesi

europei-, un regime fiscale alquanto favorevole, i costi sempre crescenti

sostenuti da chi acquista energia elettrica, la progressiva semplificazione

amministrativa, gli indubbi vantaggi ambientali, ecc., rendono quasi

obbligata e senza dubbio conveniente la scelta del “fotovoltaico”.

Ma andiamo per ordine.

Gli incentivi del Conto Energia

Il Decreto interministeriale 19 febbraio 2007 stabilisce che tutti gli impianti

fotovoltaici entrati in esercizio a partire dal 1°gennaio 2010 hanno diritto a

una tariffa incentivante che varia in funzione della potenza dell’impianto e

del livello di integrazione architettonica.

Le intenzioni del legislatore sono chiare: il regime degli incentivi premia gli

impianti domestici fino a 3 kW, soprattutto se integrati architettonicamente

e, quindi, meno impattanti.

Una volta riconosciuta dal GSE, la tariffa incentivante erogata rimane

costante per un periodo di 20 anni.

Nel caso di un impianto domestico da 3 kW, parzialmente integrato,

installato sul tetto a falda di un’abitazione del Centro Italia, il Conto Energia

eroga un incentivo pari a circa 1.600 euro ogni anno. Tutto questo per la

durata di 20 anni.

Il risparmio sulla bolletta ed il ricavo della venditadell’energia al mercato

L’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico può essere

consumata in base al fabbisogno oppure, in tutto o in parte, immessa in

rete e quindi venduta al mercato o gestita con una particolare modalità

detta “di scambio sul posto”.

Autoconsumare l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico comporta di

per sé una riduzione della bolletta elettrica in quanto permette di non

prelevare dalla rete tanta energia quanta ne viene prodotta dall’impianto.

Tornando al caso dell’impianto domestico da 3 kW, il risparmio sulla

bolletta è stimato in circa 500 euro l’anno.

Considerato che nei prossimi anni il costo dell’energia elettrica aumenterà al

ritmo dell’1,5/2 % l’anno, al termine della vita dell’impianto (mediamente in-

torno ai 30 anni e oltre) il risparmio complessivo sarà pari ad oltre 18.000 euro.

1 ≤ p ≤ 3

3 < p ≤ 20

> 20

Non integrato

0,384 €/kWh

0,364 €/kWh

0,346 €/kWh

0,422 €/kWh

0,404 €/kWh

0,384 €/kWh

Integrato

0,470 €/kWh

0,442 €/kWh

0,422 €/kWh

Tariffe incentivanti per dimensione dell’impianto e per tipologia d‘integrazione

Tra le diverse fonti di ricavo, oltre alla quota risparmio, c’è da considerare

anche quella che deriva dall’immissione in rete dell’energia elettrica

prodotta dall’impianto e che eccede la parte consumata.

Semplificazione normativa ed amministrativa

L’eccesso di burocrazia e le differenze riscontrabili tra le normative regionali

hanno costituito senza dubbio un freno alla diffusione del fotovoltaico.

Oggi la situazione può dirsi migliorata: il Decreto Legislativo n.115/08

stabilisce che al Comune in cui è localizzato l’impianto non è necessario

presentare la DIA ma una semplice comunicazione nel caso di installazione

di pannelli fotovoltaici integrati architettonicamente o complanari alla

copertura o che comunuque non modifichino la sagoma dell’edificio.

Il quadro normativo si semplificherà ulteriormente nel momento in cui

verranno pubblicate le Linee Guida Nazionali, previste all’art. 12 del D. Lgs.

387/2003, allo scopo di regolamentare e uniformare l’iter autorizzativo

degli impianti a fonti rinnovabili in tutto il territorio nazionale.

Fotovoltaico e qualificazione energetica degli edifici

Il Conto Energia premia due volte il proprietario di un impianto fotovoltaico

se l’edificio risponde a determinati standard energetici. Nel caso di edifici

esistenti, il soggetto responsabile che, successivamente alla data di en-

trata in esercizio dell’impianto fotovoltaico o contemporaneamente alla sua

realizzazione, effettua interventi, tra quelli individuati nella

certificazione/qualificazione, che conseguano, al netto dei miglioramenti

derivanti dall’installazione dell’impianto FV, una riduzione certificata di al-

meno il 10% dell’indice di prestazione energetica rispetto allo stesso indice

individuato nella certificazione/qualificazione energetica iniziale, ha diritto

ad una maggiorazione percentuale della tariffa incentivante pari alla metà

della percentuale di riduzione del fabbisogno di energia conseguita e at-

testata, fino al limite del 30% della tariffa incentivante riconosciuta.

Nel caso di edifici di nuova costruzione che ottengono, sulla base di

un’idonea certificazione/qualificazione, un indice di prestazione energetica

inferiore di almeno il 50% rispetto ai valori dell’allegato C, comma 1, tabella

1, del DLgs 192/05 e s.m.i., al proprietario dell’impianto viene riconosciuto

un premio che consiste in una maggiorazione percentuale del 30% della

tariffa incentivante.

La tariffa incentivante maggiorata è riconosciuta per tutto il periodo in cui

si ricevono gli incentivi.

Vantaggi economico-ambientali

Le ricadute ambientali che derivano dall’installazione di un impianto fo-

tovoltaico sono di tutto rilievo. Rifacendoci all’esempio del piccolo im-

pianto domestico da 3 kW, in 30 anni il suo funzionamento consente di

evitare l’emissione di circa 75.000 chilogrammi di anidride carbonica

(=no effetto serra) e l’estrazione di 159 barili di petrolio.

Ebbene, la riduzione dei livelli di emissioni di anidride carbonica non ri-

sponde soltanto alla necessità di salvaguardare l’ambiente e il diritto alla

salute ma anche ad una logica strettamente economica; infatti, già a par-

tire dal 2012, a causa del mancato rispetto del protocollo di Kyoto che

impone un “taglio” alle emissioni di CO2, tra oneri diretti ed indiretti, le

famiglie italiane potrebbero subire un aggravio sulla bolletta quantificabile

mediamente tra i 30 ed i 40 euro.

Ecco dunque spiegato perché alla domanda “Fotovoltaico?” si può e si

deve rispondere in un modo soltanto: “Sì, Grazie”.

ECONOMIAIl periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

FOTOVOLTAICOFotovoltaico? sì, grazie!

Potenza impianto

(kWp)

Parzialmente

integrato

Page 4: Link Magazine n0

4Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

EC

ON

OM

IA

immobiliare di Regione ed enti locali. Gli ampliamenti del

patrimonio edilizio esistente sono consentiti fino al 20%. A

differenza della disposizione governativa, però, nelle

Marche è possibile intervenire anche sugli immobili non

residenziali. Negli interventi di demolizione e ricostruzione,

ammessi anche sul non residenziale, è previsto un “premio”

del 35% a condizione che si preveda l’impiego di

fonti rinnovabili, con il conseguente miglioramento

delle prestazioni energetiche, e si provveda

all’adeguamento antisismico.

Ma il primato spetta alla Regione Lazio

Nel Lazio, il Piano-casa è stato recepito con la

legge n. 21/2009. In questa regione, in verità, lo sviluppo

delle rinnovabili ha il proprio motore non tanto nel

Piano-casa bensì nella legge regionale n.6/2008 che ha

reso obbligatorie le energie alternative nell’edilizia. In base

alla legge n.6 del 2008, infatti, gli edifici residenziali, costruiti

o ristrutturati, DEVONO essere muniti di impianti per il ricorso

a fonti rinnovabili di energia. Questi devono soddisfare sia

la produzione di corrente elettrica nella misura di almeno

1 kW per abitazione e almeno 5 kW per i fabbricati

industriali, commerciali e di servizio con una superficie non

inferiore ai 100 metri quadrati, sia la produzione di acqua

calda per usi igienico–sanitari nella misura del 50%

del fabbisogno.

PIANO casa ed IMPIANTISTICAavanti tutta con le “rinnovabili”

Il Piano-casa, frutto dell’intesa Stato-Regioni del 1° aprile

2009, rappresenta un’occasione per rivitalizzare un settore

-edilizia ed indotto, impiantistica compresa- che dal 2008

sta scontando pesantemente gli effetti della recessione.

Nel corso della Mostra Convegno Expocomfort svoltasi di

recente alla Fiera di Milano, Nomisma ha presentato uno

studio, basato su dati ANCE relativi al 2009, che docu-

menta l’impatto che il Piano-casa ha prodotto e produrrà

sul settore delle costruzioni e dell’impiantistica.

Il “boom” ci sarà ed arriverà al top nel 2012, anno in cui

saranno ampliati quasi 214.000 edifici. La ricerca di

Nomisma evidenzia anche una netta prevalenza degli

ampliamenti (438.000) rispetto alle demolizioni e

successive ricostruzioni con premio di cubatura (23.000).

Secondo Nomisma, da qui al 2013 il giro d'affari innescato

dal Piano-casa nell’impiantistica civile e industriale

(riscaldamento, condizionamento, arredo bagno e

componentistica) toccherà la cifra di 2,5 miliardi di euro.

Per quanto riguarda le “rinnovabili” e, tra queste, il

fotovoltaico, si tratta di una spinta aggiuntiva, oltre a quella

rappresentata dal Conto Energia, alla crescita del numero

degli impianti e della potenza installata che avrebbe potuto

esprimersi in tutto il suo potenziale se solo l’iter di

applicazione del Piano-casa non avesse sofferto di una

certa lentezza, anche a causa del ritardo con cui alcune

Regioni hanno recepito il Piano-casa “governativo”.

Piano-casa e “rinnovabili” in Abruzzo e Marche

Tra le più celeri a far proprio il Piano-casa figura la Regione

Abruzzo. Analizzando la legge regionale n.16 del 19 agosto

2009, di particolare interesse per lo sviluppo delle

“rinnovabili” integrate negli edifici (v. riquadro) sono le

disposizioni riguardanti le demolizioni e le ricostruzioni

laddove è data la possibilità di realizzare lavori con aumento

fino al 35% della superficie utile esistente. I lavori possono

essere effettuati a condizione che siano utilizzate tecniche

costruttive improntate a criteri di eco sostenibilità e sia

previsto l’impiego di fonti di energia rinnovabili, con aumento

di classi energetiche dell’edificio non inferiore alla B.

Di particolare interesse è anche la legislazione

della Regione Marche ( legge regionale n. 22 dell’8 ottobre

2009) che punta con decisione sulla sostenibilità

energetica. La legge regionale n.22/2009 si applica anche

agli edifici destinati ad opere pubbliche o di pubblica utilità,

a quelli di edilizia residenziale pubblica e al patrimonio

Incremento superficie ricostruita

Fino al 35% della superficie utile con utilizzo di tecniche

costruttive di bioedilizia o fonti di energia rinnovabili

(con incremento della classe energetica dell’edificio non inferiore alla B)

DEMOLIZIONI E RICOSTRUZIONI

Edifici interessati

Prevalentemente a destinazione residenziale

Ultimati alla data del 31 marzo 2009

Incremento superficie ricostruita

- 20% della superficie esistente

- Non superiore a 200 metri cubi

Consentito ampliamento nella misura non inferiore a 9 mq

per edifici di “modeste dimensioni”

EDIFICI ESISTENTI

Edifici interessati

Prevalentemente a destinazione residenziale

Ultimati alla data del 31 marzo 2009

Page 5: Link Magazine n0

l’impianto produce) ne auto consuma immediatamente

200 e ne immette in rete 800. Ne consuma 500 in maniera

differita (cioè di sera, quando l’impianto non produce).

Questi 500 kWh finiscono regolarmente in bolletta e

vengono pagati dall’utente.

Quali sono i vantaggi economici per l’utente?

All’incentivo del Conto Energia su tutti i 1.000 kWh prodotti

si aggiunge lo scambio sul posto: i 200 kWh auto

consumati non figurano bolletta; gli 800 kWh rimanenti

che erano stati immessi in rete, vengono valorizzati in

NO

RM

ATI

VA

5Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

Come noto, lo scambio sul posto è una delle tre modalità

contrattuali previste dal Conto Energia e può essere

prescelto soltanto per impianti fino a 200 kW di potenza,

purché entrati in esercizio dopo il 31 dicembre del 2007.

Secondo dati ufficiali forniti dal Gestore dei Servizi

Energetici, al 31 agosto 2009 gli impianti convenzionati

con il meccanismo dello scambio con il Nuovo Conto

Energia costituivano il 94,9% del totale per numero di

impianti ed il 47,8% in rapporto alla potenza complessiva

contrattualizzata.

Nello scambio sul posto l’impianto fotovoltaico lavora in

“regime di interscambio” con la rete elettrica locale.

Nel corso delle ore di luce l’utenza consuma l’energia

prodotta dall’impianto; di notte o in condizioni di luce

insufficiente, invece, preleva energia dalla rete elettrica.

L’impianto fotovoltaico produce energia che può essere

consumata direttamente dall’utenza al momento della

produzione. Questa energia direttamente consumata

ovviamente non va in bolletta. L’energia prodotta

dall’impianto e non immediatamente auto consumata

dall’utenza viene immessa in rete. Questa parte di energia

viene rimborsata all’utente il trimestre successivo a quello

dell’immissione in rete.

Tutta l’energia prodotta, indipendentemente dal fatto che

venga consumata o meno, gode comunque dell’incentivo

previsto dal Conto Energia.

Se la quantità di energia ceduta al mercato è maggiore di

quella prelevata dalla rete, il Gestore dei Servizi Energetici

forma un riserva economica (una specie di “tesoretto”) che

l’utente potrà richiedere di monetizzare o portare come

credito negli anni successivi.

Per far comprendere meglio come opera lo scambio sul

posto può risultare utile fare un esempio: un impianto

produce 1.000 kWh all'anno. Nelle ore di luce (quando

TIPO IMPIANTO Impianti % Potenza kW %

SCAMBIO SUL POSTO 23.070 94,9% 115.417,0 47,8 %

CESSIONE DA 1a 3 kW 24 0,1% 65,3 0,0 %

CESSIONE DA 3 a 20 kW 397. 1,6% 5.356,3 2,2 %

CESSIONE OLTRE 20 kW 818. 3,4% 120.760,4 50,0 %

TOTALE 24.309 100% 241.599,0 100 %

Con la deliberazione del 9 dicembre 2009, l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha introdotto interessanti modifiche alla

normativa che disciplina lo “scambio sul posto”, che non mancherà di produrre effetti benefici sul mercato.

euro dal Gestore dei Servizi Energetici in base al

prezzo zonale orario (ora e area geografica in cui

l'impianto produce).

A fine anno viene fatto il conguaglio tra il valore dei 500

kWh prelevati e già pagati, ed il valore degli 800 kWh im-

messi in rete.

La differenza, cioè il corrispettivo in valore dei 300 kWh,

può essere portata a credito negli anni successivi oppure

-ed ecco l’importante novità introdotta dalla Deliberazione

approvata dall’ARG il 9 dicembre 2009- può essere anche

liquidata purché l’utente ne faccia richiesta.

Questo particolare, apparentemente insignificante, rende

interessante lo scambio sul posto anche per tutte quelle

situazioni –es.: le residenze estive- in cui la componente

autoconsumo è del tutto marginale o assente. Non solo:

se fino al 9 dicembre 2009, a parità di altre condizioni, si

raccomandava, in regime di scambio sul posto, di non

sovradimensionare l’impianto rispetto ai reali consumi di

energia elettrica, oggi, alla luce della nuova deliberazione

dell’ARG, ogni timore derivante dal fatto che il credito

maturato con il GSE non possa essere incassato non ha

ragion d’essere.

Grazie alla deliberazione dell’Autorità per l'Energia Elettrica

e il Gas del 9 dicembre 2009, lo scambio sul posto, quindi,

oggi è ancora più conveniente.

si cambia (in meglio)“SCAMBIO SUL POSTO”

Page 6: Link Magazine n0

I MODULI

3 I moduli installati da Link Energy sono in

possesso delle Certificazioni di Qualità ISO

9001 o ISO 9002, ed ISO 14001;

3 I moduli hanno la Certificazione di Conformità

IEC – IECEE CBFCS, rilasciata da Ente

accreditato da uno stato Europeo;

3 Le aziende produttrici dei moduli selezionati

da Link Energy rilasciano le seguenti garanzie

scritte sui moduli fotovoltaici:

‰ garanzia di 5/10 anni contro difetti di

fabbricazione e di materiale

‰ garanzia di potenza erogata dai moduli

nel tempo:

‰ a 10/12 anni 90%

‰ a 25 anni 80%

STRUTTURA DI SOSTEGNO

I materiali con cui Link Energy realizza l’impianto as-

sicurano elevate prestazioni in termini di durabilità

e staticità:

3 Acciaio zincato 360, con bulloneria in

acciaio zincato;

3 Acciaio inossidabile, con bulloneria in

acciaio inossidabile;

3 Alluminio, con bulloneria in acciaio inossid-

bile, protetta dall’effetto coppia con l’alluminio.

Se non precluso da oggettivi problemi di natura

tecnica o estetica, la struttura assicura un’oppor-

tuna ventilazione per il raffreddamento dei moduli

la cui efficienza, come noto, decade all’aumentare

della temperatura di funzionamento.

INVERTER

Standard e norme

Gli inverter selezionati da Link Energy sono

conformi alle normative vigenti per il funziona-

mento in connessione alla rete, la sicurezza e la

compatibilità elettromagnetica, incluso: VDE0126,

CEI 11-20, DK5940, CEI 64-8, IEC 61683, IEC

61727, EN50081, EN50082, EN61000,

Certificazione CE, El Real Decreto RD1663/2000

de España.

Gli inverter sono inoltre protetti dalle sovratensioni

che, in assenza di dispositivi di protezione,

potrebbero danneggiare il componente.

Garanzie rilasciate dall’azienda produttrice:

Gli inverter impiegati da Link Energy sono provvisti

di una garanzia di 5/10 anni contro difetti di fab-

bricazione e di materiale. Link Energy comunque

offre la possibilità di acquistare l’estensione della

garanzia oltre la garanzia contrattuale.

ALTRO

Tutte le connessioni sono realizzate mediante

morsetti o connettori, per evitare falsi contatti,

dispersioni e pericoli per l’incolumità personale.

Tutti i componenti sono facilmente accessibili e

sostituibili.

Ad installazione avvenuta, Link Energy rilascia

un verbale di consegna dell’impianto

contenente tutte le specifiche tecniche dei

componenti utilizzati e descrivente le eventuali

differenze tra il progetto iniziale e quanto

realmente realizzato.

6 LinkenergyIl periodico d’informazione per la community Link Energy

Linkfoto: Amedeo Troiani

Page 7: Link Magazine n0

Linkenergy7Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

affidabiliecco il perchèSICURI ed AFFIDABILI:

GLI INCENTIVI DEL CONTO ENERGIA

Tutti gli impianti progettati e realizzati da Link

Energy sono stati incentivati dal Gestore dei Ser-

vizi Energetici, ottenendo il riconoscimento della

tariffa incentivante prevista dal Conto Energia e

prospettata al Cliente, e con positive ricadute

sul conto economico degli impianti.

ThinkThink GreenGreen... think... think

SICURIGli impianti LINK ENERGY sono

TERMINI DELLE GARANZIE

Link Energy garantisce la buona qualità dei

componenti e la buona costruzione dell’im-

pianto fotovoltaico, e provvede gratuitamente,

per un periodo di anni 2 (due) dalla data di col-

laudo, alla riparazione o, a propria discrezione,

alla sostituzione delle parti che si mostrassero

difettose per difetto di fabbricazione o di instal-

lazione.

L’eventuale sostituzione avviene con prodotti di

pari prestazione. Inoltre, qualora l’impianto

fotovoltaico fornito e realizzato con formula

“chiavi in mano” non dovesse accedere al

“Conto Energia” per cause imputabili a

Link Energy, la stessa si impegna a rimuovere a

proprie spese l’intero impianto e a rifondere

il Cliente per le spese da questi sostenute

per l’acquisto dei componenti l’impianto (mo-

duli, inverter, ecc.).

IL PROGETTO E L’INSTALLAZIONE

3Ogni impianto Link Energy viene progettato ed

installato secondo le specifiche norme di

riferimento riportate nel D.M. 19-02-2007;

3 Link Energy possiede una comprovata

esperienza nella progettazione ed installazione

di impianti fotovoltaici: oltre 300 negli ultimi 2

anni per complessivi 6,2 MWp installati e tutti

incentivati dal GSE;

3 Le dimensioni degli impianti Link Energy sono

vincolati ovviamente alla superficie soleggiata

disponibile. Indicativamente, la taglia consigliata

da Link Energy è tale da sopperire al proprio

fabbisogno medio annuo di energia elettrica o

alle necessità dell’investitore.

SOFTWARE CONTROLLO ENERGIA PRODOTTA

Link Energy consiglia e propone che l’in-

verter venga collegato ad un personal

computer per registrare i dati sull’energia

istantanea e media prodotta dal sistema

fotovoltaico. Link Energy è in grado di for-

nire il software adatto ad acquisire, imma-

gazzinare ed analizzare i dati in uscita

dall’inverter. Il Cliente può così seguire

l’andamento della produzione di energia

elettrica e, nel caso di anomalie che po-

trebbero ripercuotersi sul conto economico

dell’impianto, avvisare tempestivamente

Link Energy .

COSTI DI MANUTENZIONE

Nell’analisi di fattibilità dell’impianto, Link Energy

valuta anche i costi di manutenzione ordinaria e

straordinaria dell’impianto a 30 anni.

Per quanto riguarda il costo di manutenzione

ordinaria dei sistemi fotovoltaici sia molto ridotto,

Link Energy:

3 prevede e quantifica un controllo periodico

dell’impianto da parte di tecnici specializzati;

3 consiglia la stipula di un contratto di

manutenzione programmata;

3 prevede, nel contratto di manutenzione,

il tempo massimo di intervento in caso di

segnalazione di malfunzionamento

dell’impianto ed il costo della chiamata.

COSTI DI GESTIONE

Link Energy consiglia la stipula di una polizza

–dal costo contenuto- che assicuri il sistema e i

moduli fotovoltaici da eventi eccezionali quali:

eventi meteorologici (grandine eccezionale,

trombe d’aria, fulmini, etc.), atti vandalici, incendio

dell’edificio, furto, etc.

Page 8: Link Magazine n0

PODERE MARCANTÓ30.000 kg di CO2 evitate ogni anno

900 tonn. di CO2 non emesse in atmosfera per l’intera durata dell’impianto

foto di Amedeo Troiani

Page 9: Link Magazine n0

34.000 kWh/annodi energia pulita

Mosciano (TERAMO)Dicembre 2009

Inseguitori Solari Biassiali50 moduli 210 Wp - 90 moduli 220 Wp

Page 10: Link Magazine n0

Siamo a pochi chilometri dal Mare Adriatico, nell’Abruzzo forte

e gentile, a Mosciano Sant’Angelo, importante centro della

Provincia di Teramo, per conoscere l’azienda agrituristica Podere

Marcantò dove è in funzione un impianto fotovoltaico

progettato e realizzato da Link Energy.

Lo scenario è incantevole: la vista spazia, a est, fino al mare

Adriatico e, a ovest, fino alla cima ancora innevata del Gran

Sasso. Tutt’intorno le splendide colline teramane avvolte in

un’atmosfera primaverile.

Ad attenderci c’è la signora Tania che col marito Roberto ha

dato vita all’Azienda agrituristica cinque anni fa.

Signora Tania, da cosa nasce l’idea di dar vita a Podere Marcantò?

Podere Marcantò è un progetto che è nato assieme a me e a

mio marito. Dopo varie esperienze alberghiere e diversi anni di

lavoro, dopo un po’ di tempo abbiamo deciso di intraprendere

un’attività tutta nostra; quindi, l’azienda agricola di famiglia si è

trasformata in questa struttura che ci sta regalando delle belle

soddisfazioni.

Ricorda le prime reazioni

dopo l’inaugurazione?

E come non potrei. L’inau-

gurazione è stata una festa

meravigliosa a cui hanno

partecipato tutti gli amici

con grande entusiasmo e

subito dopo l’apertura hanno confermato il loro interesse nei

nostri confronti.

Qual è la “filosofia” di Podere Marcantò?

Podere Marcantò ha la fortuna di poter contare su un’azienda

agricola di proprietà e, quindi, di poter utilizzare prodotti

genuini in modo coerente con la proposta di una cucina ancorata

alla tradizione, animata da una grande passione e da una grande

attenzione rispetto alle aspettative di tutti i nostri clienti.

Il Podere è meta ambita anche per Clienti affezionati provenienti da

altre regioni. Ce lo può confermare? Ci può dire quali?

Assolutamente sì. Anche per la nostra ubicazione,

nelle vicinanze dell’uscita dell’Autostrada Adriatica A14 e della

A24 Roma-L’Aquila-Teramo, la nostra struttura è frequentata

da una clientela composita proveniente da quasi tutte le regioni

italiane; da famiglie, associazioni, professionisti, ecc.. Ma ab-

biamo anche numerosi ospiti provenienti dai Paesi dell’Unione

Europea ed anche oltre.

Dopo  cinque  anni  di  attività  Tania  e  Roberto  decidono  di dotare l’Azienda di un impianto fotovoltaico. Si tratta di un im-

pianto da 30 kWp a inseguimento Solare Biassiale, composto da5 “vele”, interamente progettato e realizzato da Link Energy, egià incentivato dal Gestore dei Servizi Energetici. L’impianto è infunzione dal 9 febbraio scorso. 

Signora Tania, perché a cinque anni dall’apertura dell’Azienda avete

scelto il fotovoltaico?

Perché abbiamo sempre creduto nel fotovoltaico. Dopo cinque

anni di attività in cui abbiamo potuto quantificare i nostri

consumi di energia elettrica, abbiamo valutato il da farsi as-

sieme agli esperti della Link Energy e siamo giunti alla conclu-

sione che, visto il peso della bolletta che abbiamo fin qui

sostenuto, l’unica maniera per “tagliare” i costi energetici fosse

proprio questa.

Come giudicate i risultati fin qui raggiunti?

I risultati raggiunti da quando l’impianto è entrato in funzione ci

soddisfano pienamente: la bolletta si è dimezzata. Aspettiamo

la buona stagione ormai alle porte per averne ancora di più.

Grazie al Vostro impianto è possibile evitare l’emissione in

atmosfera di 30.000 kg. di anidride carbonica ogni anno. In questo

modo anche Podere Marcantò contribuisce al rispetto dell’ambiente

contrastando l’”effetto serra”.

Quanto ha pesato tutto questo nella scelta di dotarVi di un impianto

fotovoltaico?

Questa idea ha avuto il suo peso perché, anche se si tratta di

una piccola goccia nel mare, se tutti noi facessimo qualcosa

di questo tipo sarebbe un bene per l’ambiente.

Quali sono stati i primi commenti sull’impianto, anche da parte dei

Clienti o dei fornitori? Curiosità, interesse per questa forma di ener-

gia pulita o cos’altro ancora?

Tutte queste cose insieme: curiosità, interesse … Si è creata

una situazione veramente simpatica: siamo subissati da

domande sul funzionamento dell’impianto e sulla sua conve-

nienza, a cui rispondiamo parlando della nostra esperienza.

Tornaste indietro, Lei e Suo marito Roberto rifareste la stessa

scelta?

Assolutamente sì e, chissà, non abbiamo ancora finito e magari

faremo qualche altra cosa.

Bene. Ringraziamo la Signora Tania per il tempo che ci ha de-

dicato e la lasciamo ai suoi impegni con la promessa di tornare

qui tra un anno per fare il punto della situazione.

Sin d’ora di una cosa siamo certi: che si  tratti di  tavola o di energia, il sole dà solo buoni frutti.

PODERE MARCANTÒintervista

Sig.ri Roberto e Tania Di Giovannantonio

INTERVISTA10Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

foto: Amedeo Troianiper vedere l’intervista integrale www.linkenergy.eu

Page 11: Link Magazine n0

inPROGRESS11Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

work

Modernamente organizzata e strutturata, l’Industria per la

Preparazione di Prodotti Speciali per l'Alimentazione (IPSA) S.p.A.,

azienda leader nella produzione di margarina, panna e confetture,

è presente in Italia ed in circa 60 paesi del mondo.

IPSA S.p.a. non produce soltanto prodotti ma anche energia elet-

trica “pulita” con un impianto fotovoltaico ad hoc, evitando così

di immettere in atmosfera oltre 64 tonnellate di CO2 ogni anno.

La decisione di affidarsi a Link Energy per la realizzazione di un

ulteriore impianto da 235 kWp è frutto di questa filosofia.

1.151 kWp Tetto a faldaTotalmente Integrato

235 kWp Tetto a faldaTotalmente Integrato

(Castignano - AP)

421,12 kWp Totalmente Integrato

Fondata nel 1960 da Dante Spinelli, la ditta F.lli Spinelli inizia la sua

attività come importatore di legname e grazie al suo impianto di

segheria fornisce i principali produttori di pavimenti d’Italia.

Gli anni ’80 vedono la trasformazione della F.lli Spinelli S.r.l. in azienda

produttrice di pavimenti in legno pregiato.

Da allora l'Azienda ha acquisito una notevole esperienza e, grazie

all'utilizzo di tecnologie altamente innovative, oggi la F.lli Spinelli S.r.l.

è in grado di offrire un vasto assortimento di pavimenti in legno

massello, in legno prefinito, in legno woodline; battiscopa in legno

massello e impiallacciato.

La scelta di dotare l’Azienda di un impianto fotovoltaico da 1.151

kWp, a marchio Link Energy, risponde all’esigenza di contenere i

costi energetici legati alla produzione e, al contempo, di creare una

fonte di reddito certa e duratura.

Tra i numerosi impianti in corso di realizzazione,

in questo numero di Link Magazine segnaliamo

quello commissionato dalla Silicon di Teramo,

azienda specializzata nella produzione e

nella vendita di orologi, e nella distribuzione

all’ingrosso di articoli promozionali

(abbigliamento, hi-tech, accessori, ecc.).

L’intero l’iter relativo ad ogni livello e tipologia

di progettazione, all’ottenimento delle

autorizzazioni del caso, alla gestione dei

rapporti con l’Enel e con il Gestore dei Servizi

Energetici, ed alla realizzazione delle opere è a

cura di Link Energy.

Tetto a falda

(Ripaberarda di Castignano - AP)

(S.Atto - TE)

Page 12: Link Magazine n0

TERRITORIOConsapevole degli stretti legami che intercorrono tra le

dimensioni economica, sociale ed ambientale, Link Energy so-

stiene lo sviluppo del territorio anche attraverso la

sponsorizzazione di progetti ed iniziative promosse dalle

più importanti realtà dell’associazionismo imprenditoriale

ed ecologista.

Tra queste segnaliamo i due incontri organizzati

dall’Associazione I CARE il 6-7 marzo

scorsi a San Benedetto del Tronto,

assieme a Picenotecnologie, al Cir-

colo cittadino di Legambiente, al-

l’Associazione Luoghi Comuni e da

Link  Energy. I due momenti sono

stati concepiti per fare il punto della

situazione sullo sviluppo delle fonti

energetiche rinnovabili e per trac-

ciare un percorso chiaro verso la

loro adozione.

Il secondo dei due appuntamenti,

quello di domenica 7, così come ri-

portato da Il Corriere Adriatico del

10 marzo, “ …. un lungo pomeriggio

dedicato alla produzione ed il con-

sumo energetico”, ha registrato l’in-

tervento di Link Energy.

Introdotta dalla relazione dell’Ing. Nicola Pennelli, la conferenza

si è avvalsa anche dei contributi dell’agronomo Renato Cocci

Grifoni, del dott.Enrico Gagliano di Link Energy e dell’ing. Andrea

Salcone di Legambiente.

Lo scorso 10 aprile Link Energy ha preso anche parte al terzo

dei cinque seminari in cui si articola l’iniziativa “(RI)QUALIFI-CAZONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI”, promossa dalla Con-

fartigianato Imprese e dalla

Camera di Commercio di Mace-

rata, in collaborazione con la Fabio

Sbaffi.

Davanti ad una platea costituita da

installatori e progettisti, Link Energyha relazionato sul tema

“Fotovoltaico: Aspetti Tecnici e

Normativi”.

Tra i temi toccati di più stretto

interesse per i convenuti: il Conto

Energia 2010; la bozza del Conto

Energia 2011-2013; il regime

autorizzatorio; le recenti innova-

zioni in materia di Scambio sul

Posto; Piano Casa e ricadute

sull’impiantistica, ecc..

AM

BIE

NTE

12Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

Link Energy e il territorio 

QualEnergia?

(RI)QUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

Page 13: Link Magazine n0

Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

Disinformazione e luoghi comuni, non sempre disinteressati,

creano ingiustificati allarmismi. Nel frattempo i principali produt-

tori mondiali concordano di avviare un programma di restituzione

e riciclaggio di moduli fotovoltaici.

“Che fine faranno i pannelli tra 30/35 anni, quando il mio impianto

avrà smesso di funzionare? E’ vero che è difficile smaltirli?”.

Queste sono alcune tra le domande che ci si pone all’atto dell’ac-

quisto di un impianto fotovoltaico. Dietro questi interrogativi si

cela una legittima preoccupazione che è stata tuttavia alimentata

nel tempo da una cattiva informazione, a dire il vero non

sempre disinteressata.

Anticipando subito la risposta, è possibile affermare che lo smal-

timento dei pannelli al silicio avviene come per le schede dei

computer o dei circuiti stampati. E questo è un fatto.

Da cosa è composto il pannello?

Il pannello fotovoltaico è costituito da silicio (celle), che è estratto

da una comunissima sabbia, da quantità trascurabili di elementi

chimici non tossici inseriti nel silicio stesso e da una lastra

di vetro temprato, con funzione di protezione frontale. E’ rifinito

da profili in alluminio (cornice). C’è da considerare anche

uno strato di Etil Vinil Acetato (per la protezione posteriore).

Completano il quadro, cavi ed altri componenti normalmente

impiegati in edilizia.

Ebbene:

• il silicio non è tossico e non è inquinante;

• il vetro temprato viene smaltito e riciclato come il cristallo;

• i profili in alluminio sono particolarmente richiesti sul

mercato del “rottame”;

• lo strato di EVA viene smaltito come le tovaglie

impermeabili.

Il discorso cambia nel caso di pannelli che contengono telloruro

di cadmio, sostanza tossica ed inquinante.

Guardando a scenari

non molto lontani, in cui

la domanda globale di

pannelli a livello mondiale

dovrà crescere in modo

esponenziale per rispondere al

fabbisogno di “giganti” come la

Cina, l’India e gli Stati Uniti, è ele-

vata la probabilità che possa crearsi un nuovo business: quello

del riciclo dei materiali che compongono i pannelli fatovoltaici.

Ma non finisce qui: l’industria fotovoltaica si avvia ad

essere DoppiamenteVerde.

In occasione dell’Assemblea Generale Straordinaria,

tenutasi ad Amburgo nel settembre 2009 durante la 24ª Confe-

renza e Esposizione Europea sul’Energia Solare

Fotovoltaica, i membri del Consorzio PV CYCLE hanno

concordato di avviare un programma di restituzione e

riciclaggio di moduli fotovoltaici già a partire dal 2010.

Jan Clinke, direttore generale di PV CYCLE, ha affermato che:

«Il nostro obiettivo è creare già da adesso, a livello europeo,

un programma di raccolta che si faccia trovare in pieno fun-

zionamento quando sarà tempo per le prime sostituzioni.

I pannelli fotovoltaici sono un'importante fonte di energia pulita

e rinnovabile e, recuperando la maggior parte dei

componenti che li costituiscono, l'industria ridurrà la quantità

di rifiuti e la domanda di materie prime per la produzione di

altri pannelli».

Il programma di ritiro volontario, finanziato dagli

stessi produttori sarà pienamente operativo entro il 2015,

quando si calcola inizierà ad essere significativo il numero

di pannelli da smaltire. L’impegno assunto da PV CYCLE

è quello di raccogliere almeno il 65% dei moduli

installati in Europa a partire dal 1990 e di riciclare l’85%

dei materiali.

Il tutto con costi a carico dei produttori di pannelli.

PV CYCLE è stata fondata nel luglio 2007 per rispettare l’impegno preso

da parte dell’industria del fotovoltaico di creare un programma volon-

tario di raccolta e di riciclaggio di moduli al termine del loro ciclo di vita.

I membri di PV CYCLE sono produttori o importatori di moduli fotovoltaici

in Europa e attualmente l’associazione rappresenta circa l’85% del

mercato fotovoltaico europeo.

AM

BIE

NTE

13Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

Smaltimento dei pannelli fotovoltaici:SMALTIMENTO

dov’è il problema?

Link Energy impiega pannelli al silicio.

Page 14: Link Magazine n0

Signor Sbaffi,

INTERVISTA Fabio SBAFFI

Profilo d’Azienda

La storia dell’azienda ha inizio nel 1977, anno

in cui Fabio Sbaffi decide di avviare la

commercializzazione di prodotti e soluzioni per

l’edilizia e la ferramenta, aprendo un punto ven-

dita nei pressi di Macerata.

Nel corso della sua attività ultratrentennale, la

Fabio Sbaffi ha avuto modo di farsi apprezzare per servizio al

cliente, competenza tecnica e trasparenza. A 20 anni dalla sua

costituzione, questo consente alla Fabio Sbaffi di formalizzare il

suo ingresso in uno dei più rinomati gruppi di rivenditori indipen-

denti di materiali per l’edilizia: BigMat.

Da sempre attenta alle esigenze del cliente e del mercato, la Fabio

Sbaffi pone sempre in primo piano la qualità dei prodotti, il servizio

al cliente ed un favorevole rapporto qualità/prezzo.

Nel 2007 la storia della Fabio Sbaffi si arricchisce di un nuovo

capitolo: l’apertura un attrezzato e moderno punto vendita a

Piediripa di Macerata, studiato per accogliere nel migliore dei

modi il cliente professionista e che ospita un nuovissimo sho-

wroom di 800 mq di arredo bagno, pavimenti, rivestimenti, stufe

e caminetti.

Stringendo rapporti di partnership con le più qualificate

aziende del settore, nel corso dell’ultimo biennio la Fabio Sbaffi

apre un nuovo “fronte”: quello dell’edilizia ecosostenibile e

delle energie alternative (in primis, il fotovoltaico con la formula

del “chiavi in mano”).

Amministratore della FabioSBAFFI S.r.l

Signor Sbaffi,

1 Nelle Marche siete stati tra i primi a credere in un tipo di edilizia

incentrata sulla eco-sostenibilità e sulle energie “pulite”. Perché?

Eco-sostenibilità ed energie pulite sono i nuovi capitoli di un

percorso di innovazione che sta attraversando, anche se a

macchie di leopardo, tutto il settore edile. La nostra filosofia

aziendale ci porta ad essere attenti a tutte le innovazioni di pro-

dotto/mercato per differenziare la nostra offerta e, quindi, ten-

tare di acquisire un vantaggio competitivo rispetto alla

concorrenza.

2 Quali sono gli obiettivi di mercato che Vi siete posti aprendo

questo nuovo “fronte”?

Il principale obiettivo che ci siamo posti in questa prima fase di

penetrazione è riuscire a diventare uno dei principali punti di ri-

ferimento per il target degli “influenzatori” d’acquisto –consu-

lenti, studi di progettazione, ecc.-. Vogliamo essere anche un

punto di riferimento informativo e formativo: non a caso all'in-

terno della nostra azienda abbiamo dato vita a una "scuola di

formazione" chiamata FORMIAMOCI. I corsi sono destinati ai

tecnici e agli imprenditori del settore edile che vogliono appro-

fondire le tematiche più interessanti del momento come quella

del risparmio energetico, della sicurezza per i lavori in quota,

della fitodepurazione, dei sistemi di impermeabilizzazioni e di

costruzione in classe A, ecc...

Gli incontri sono organizzati con la partnership di nostri fornitori

e nel corso degli stessi vengono approfondite le peculiarità dei

materiali e le tecniche di posa in opera degli stessi.

3 Cos’è cambiato nella Vostra organizzazione?

Oggi più che mai è importante poter contare su un’organizza-

zione snella, flessibile ed efficiente. I nostri sforzi sono andati

quindi in questa precisa direzione. Abbiamo rafforzato la nostra

rete commerciale sia dal punto di vista quantitativo che quali-

tativo. Attraverso ripetuti momenti di aggiornamento formativo,

i nostri addetti alle vendite sono capaci di offrire consulenze di

tipo tecnico-commerciali e crediamo molto nella consulenza sia

pre sia post-vendita e consideriamo il servizio e l’assistenza

personalizzata uno dei nostri punti di forza.

4 I risultati ottenuti Vi ripagano degli sforzi fin qui compiuti?

Se i risultati si misurano in termini di fatturato e di opportunità,

direi proprio di sì. L’innovazione è il miglior antidoto alla crisi.

5 Crede che le misure varate a livello nazionale e regionale

(es.: Piano-Casa) a sostegno dell’edilizia “eco”, del risparmio

energetico, della sicurezza e dell’impiego delle “rinnovabili”

possano contribuire alla ripresa del settore?

Si tratta di cose estremamente importanti che potranno dare –

non da sole, evidentemente- un contributo alla ripresa del set-

tore. Questa considerazione vale soprattutto per la nostra

regione, dove l’attuazione del Piano-casa è legata al protocollo

ITACA.

6 Come valuta l’andamento del commercio edile nel 2010 rispetto

al 2009?

Indubbiamente non c’è stata quella netta inversione di tendenza

che ci si aspettava. L’edilizia non può fare da ammortizzatore

così come è accaduto negli ultimi 10 anni. Ci sono dei nodi di

fondo da sciogliere che riguardano il sistema-Paese (infrastrut-

ture, regolamentazione del credito, competitività dei servizi alle

imprese, efficienza della Pubblica Amministrazione, ecc.). Prima

ci si mette mano meglio sarà per tutti.

7 Per quanto riguarda le energie “pulite”, cosa Vi ha spinto a

scegliere Link Energy come partner?

La trasparenza nel rapporto, l’efficienza/efficacia nelle risposte

alle esigenze dei nostri Clienti, la disponibilità ad investire nel

rapporto con la nostra Azienda, l’affidabilità che deriva alla Link

Energy dalla realizzazione di oltre 300 impianti, tutti finanziati

dallo Stato; il fatto –per noi importantissimo- che tutte le com-

petenze professionali (tecnica, commerciale, amministrativa, le-

gale, ecc.) siano presenti all’interno del nostro partner. Infine la

vicinanza territoriale che dà certezza nei tempi di intervento a

supporto della nostra rete commerciale.

8 Quali sono le Vostre aspettative nel segmento del “fotovoltaico”?

Per quanto riguarda il fotovoltaico il 2010 sarà soprattutto un anno

di “semina”. E non solo. Le opportunità di business che il fotovol-

taico offre alla nostra Azienda sono molto interessanti. Sia quello

attuale sia il Conto Energia 2011-2013 privilegiano il fotovoltaico

abbinato agli edifici e, stando alle previsioni delle principali associa-

zioni di categoria (Ance, Gifi, ecc.), il più è ancora da fare.

Sbaffi V

INTE

RVI

STA

14Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

Area Partner

F a b i o S B A F F I

Page 15: Link Magazine n0

Profilo d’Azienda

L'Azienda nasce nel 1949 quando Andrea

Vallonchini lascia la sua piccola impresa di co-

struzioni per aprire una rivendita di materiali edili

in Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo.

Da allora l'azienda è in continua crescita e con l'arrivo dei figli,

prima Carlo poi Luigi, si trasforma fino a diventare punto di riferi-

mento nel settore delle forniture alle imprese edili in provincia di

Teramo. Nasce così la Tecnoimpianti.

Per assicurare una crescita duratura in funzione delle esigenze

del mercato, l'Azienda si trasferisce nei pressi della zona

industriale di Scerne di Pineto. Oggi consta 1.800 mq ca. di

capannoni e di un vasto piazzale per lo stoccaggio di materiali.

Infine è inserito in organico nuovo personale, accuratamente se-

lezionato, composto da giovani tecnici in grado fornire consulenza

prodotti e tecnologie più innovative legate alla nuova edilizia ed

alle ristrutturazioni.

La Tecnoimpianti Vallonchini, nata per la distribuzione dei prodotti

per l'edilizia, ha dato vita ad una seconda azienda di famiglia, la

Valfrag Invest, che, con interventi diretti e non, realizza eleganti

palazzine con unità abitative funzionali e rifinite nel dettaglio,

sia residenziali sia per vacanze, in cui mette a frutto tutta

l'esperienza acquisita nel campo commerciale.

Lorenzo VALLONCHINIINTERVISTA

Signor Vallonchini,

1 In Abruzzo siete stati tra i primi a credere in un tipo di edilizia incentrata

sulla eco-sostenibilità e sulle energie “pulite”. Perché?

Perche entrambe sono il futuro e, quindi, potenzialmente intravediamo

ottime prospettive di crescita sia da un punto di vista lavorativo sia per

le migliorie che questo tipo di eco-edilizia o, se vogliamo Bioediliza,

apporta al benessere dell'utente e dell’ecosistema in generale.

2 Quali sono gli obiettivi di mercato che Vi siete posti aprendo questo

nuovo “fronte”?

Crescere è la nostra parola d'ordine, cercando di sensibilizzare i clienti

verso i prodotti eco-sostenibili che sono da molteplici punti di vista

anche i migliori. Purtroppo in alcuni casi essi sono ancora un pochino

Amministratore della Tecnoimpianti

Signor Vallonchini

più costosi, ma confidiamo nel prosieguo dell'assottigliamento

del gap di costo con i prodotti "normali". In ogni caso tengo a

sottolineare che questo piccolo differenziale di prezzo trova ampia

giustificazione nella qualità e nel benessere arrecato da una

corretta bio edilizia.

3 Cos’è cambiato nella Vostra organizzazione?

Abbiamo incrementato il personale tecnico e formato meglio quello

già in organico per sensibilizzare la nostra clientela su questo tipo

di prodotti, per assisterla con il solito servizio che da sempre carat-

terizza la nostra azienda e poter seguire quindi allo stesso modo i

settori trainanti del momento come i tetti in legno, gli isolanti naturali,

bio-intonaci ecc..insomma i prodotti imperniati su una edilizia at-

tenta all'ambiente in cui spicca il discorso delle energie rinnovabili

e, quindi, del fotovoltaico.

4 I risultati ottenuti Vi ripagano degli sforzi fin qui compiuti?

Gli sforzi sono stati tanti e saranno ancora tanti quelli da compiere

mentre i risultati arrivano pian piano soprattutto in questa area che

è un pò lenta nel recepire innovazioni importanti. Noi ci crediamo

ugualmente e i risultati di certo arriveranno in linea con le

nostre attese.

5 Crede che le misure varate a livello nazionale e regionale

(es.: Piano-Casa) a sostegno dell’edilizia “eco”, del risparmio energetico,

della sicurezza e dell’impiego delle “rinnovabili” possano contribuire alla

ripresa del settore?

In linea generale queste misure vanno valutate nei contesti dove

vengono applicate e in base a come e in che tempi vengono rece-

pite. Infatti, pur avendo creato un grande fermento, i tempi di ap-

plicazione del Piano Casa da parte dei Comuni in una prima fase

ha frenato nuovi interventi e ristrutturazioni piuttosto che incremen-

tarli. Ora dovremmo entrare nella fase pratica. Nello specifico del ri-

sparmio energetico credo che possa dare un ottimo contributo alla

ripresa di un settore in crisi.

6 Come valuta l’andamento del commercio edile nel 2010 rispetto

al 2009?

Non ci sono dubbi che il commercio edile sia ancora in ribasso

rispetto allo scorso anno, oltre che per la crisi (non solo in edilizia)

che ormai tutti conosciamo, per le condizioni meteorologiche che

finora non ci hanno favorito; per il Piano Casa che in un primo mo-

mento ha creato un clima di attesa, e per un certo tipo di mala-con-

correnza che ha intaccato il buon modo di lavorare. Se a questo

aggiungiamo che oltre ad una flessione della quantità del lavoro c'è

anche una flessione della qualità del lavoro, spinta anche da una

concorrenza poco sana; che anche quando si riesce a lavorare

bene si incontrano serie difficoltà ad incassare o almeno a farlo in

tempi accettabili, portandoci spesso fare più il ruolo di banca che

di magazzino edile ….

7 Per quanto riguarda le energie “pulite”, cosa Vi ha spinto a scegliere

Link Energy come partner?

L'entusiasmo di un gruppo giovane ma già affermato, completo e

molto competente che punta a fornire su un servizio dalla A alla Z

comprendente le garanzie necessarie in un campo come il fotovol-

taico ricco di problematiche tecnico/burocratiche che vengono

affrontate dalla Link Energy con serietà e trasparenza: tutte cose di

cui si trova riscontro anche nel modo di operare della nostra

Azienda. Quindi ci siamo trovati subito sulla stessa lunghezza

d'onda e siamo sicuri che la collaborazione tra la Tecnoimpianti e

la L.E. sarà proficua e darà a noi un buon valore aggiunto ed alla

Link Energy un partner affidabile per promuovere e vendere i propri

prodotti e servizi.

8. Quali sono le Vostre aspettative nel segmento del “fotovoltaico”?

E’ difficile quantificarle ora.

Di certo è un segmento che deve crescere ancora molto e quindi ci

aspettiamo in prospettiva ottime soddisfazioni.

VS Vallonchini

INTE

RVI

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15Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

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energie rinnovabiliFotovoltaico Termosolare Cogenerazione

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via E. Flaiano, 64013 Corropoli (TE)

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