Link Magazine n°1/Luglio2010

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Il periodico d’informazione per la community Link Energy Link Luglio 2010 - N° 1 paginaquindici attualiàambiente 14 ENERGIA ELETTRICA, ma quanto mi costi? attualitàeconomia paginadue 3 FOTOVOLTAICO? la parola alle imprese attualitàeconomia paginatre SOMMARIO Anche nel fotovoltaico “PICCOLO é BELLO” attualitàeconomia paginaquattro 13 paginatredici 10attualitàeconomia Credito fotovoltaico a ciascuno il suo paginaquattordici LinkEnergy e il TERRITORIO paginadodici 11 paginaundici Dei 3.000 MW incentivati con il nuovo Conto Energia, 200 MW sono riservati ad “impianti fotovoltaici inte- grati con caratteristiche innovative” che entreranno in esercizio entro il 31 dicembre 2011. Si tratta di im- pianti speciali, veramente integrati in edilizia, che uti- lizzano componenti e moduli non standard, fatti appositamente per l'integrazione, ad esempio, una facciata a vetro fotovoltaica. Per questa tipologia di impianti le nuove tariffe, con- frontate con quelle precedenti riferite agli impianti to- talmente integrati, sono di fatto impercettibili. Infine occorre considerare la categoria degli impianti fotovoltaici a concentra- zione che oggi non è incentivata e che gode di una riserva pari a 150 Mw sui 3000 previsti come obiet- tivo da raggiungere a fine 2013. Come in quello precedente, anche nel Conto Energia che entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2011, sono previste alcune premialità; in particolare: - incremento della tariffa incentivante del 5% per impianti, diversi da quelli realizzati su edifici, che si trovino in aree industriali, commerciali, cave esaurite, siti contaminati, ecc.; - premio ulteriore per gli impianti in scambio sul posto, realizzati su edifici e dove si riduca di almeno il 10% l’indice di prestazione energetica dell’edificio. Le tanto temute riduzioni tariffarie si sono rivelate ampiamente inferiori alle previsioni tanto da suscitare reazioni di segno positivo in tutti gli ambienti legati alle “rinnovabili” (aziende del settore, associazioni dei consumatori, operatori del credito, amministratori lo- cali, investitori, ecc.). Almeno per quanto riguarda il fotovoltaico, quindi, famiglie, imprese, pubbliche amministrazioni ed in- vestitori potranno dormire sonni tranquilli per molto tempo ancora. Think Green... think Think Green... think Think Think Green Green... ... think think paginadieci Il 9 luglio scorso la Conferenza Stato-Regioni-Enti Locali ha dato parere positivo allo schema di decreto governativo che disegna il nuovo Conto Energia 2011-2013. Attesa per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La nuova versione del contro energia introduce innan- zitutto una maggiore differenziazione per fasce di po- tenza. Prima, un impianto superiore a 20 kWp godeva dello stesso incentivo di una centrale o di un campo fotovoltaico. Dopo esserne stati inizialmente esclusi in una precedente versione non definitiva del Conto Energia, tornano a beneficiare della tariffa incenti- vante gli impianti con potenza superiore a 5 megawatt (MW). Nel nuovo Conto Energia sono pre- visti vari scaglioni, l'ultimo dei quali da 5.000 kWp a salire. Inoltre, le categorie di impianti da incentivare sono state limitate a due: “impianti realizzati su edifici” e “altri impianti”. La soglia di potenza massima per l'incentivazione è prevista in 3.000 MW, anche se alla luce dell'esperienza fin qui maturata questo obiettivo deve essere considerato con una certa flessibilità. L'obiettivo di lungo periodo è fissato a 8 mila megawatt da installare entro il 2020. L’attesa degli operatori del settore era incentrata so- prattutto sui preannunciati tagli alle tariffe incentivanti, che, contrariamente alle pessimistiche previsioni della vigilia, oscillano tra il 18 ed il 20%. Nel 2012 e nel 2013 i livelli tariffari scenderanno nella misura del 6% l’anno, con un sistema simile a quello "a scaglioni" del modello tedesco. Da parte delle associazioni, infatti, si era paventato, oltre al pericolo di pesanti tagli, anche quello di avere riduzioni di colpo, in brevi pe- riodi. Il che non sarà. Queste riduzioni vanno riconsiderate se si considera che oltre agli incentivi, i proprietari di un impianto fotovoltaico hanno tra i ricavi anche il risparmio dell'energia elettrica che ha un prezzo minimo di 10cent€ per kWh. 5 attualitànormativa paginacinque 8/9 impiantiLink Energy paginaottonove Camping Duca Amedeo impiantodelMESE Paese che vai, legge che trovi! work progress in attualitàeconomia Leasing fotovoltaico attualitànormativa FOTOVOLTAICO e condomini amianto e “conto Energia2 TIPOLOGIE D’IMPIANTO: su edifici/ altri impianti 3 ANNI la durata del nuovo Decreto (2011- 2013) 3000 MW potenza incentivabile (+ 14/24) 8000 MW obiettivo al 2020 200 MW riservati all’integrazione architettonica 150 MW riservati al fotovoltaico a concentrazione Scambio sul posto fino a 200 kWp 6/7 attualitàLink Energy paginaseisette Gli impianti Link Energy sono sicuri ed affidabili Le nuove LINEE GUIDA a manetta Finalmente CONTO ENERGIA 2011-2013

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Il periodico d’informazione per la community Link Energy

LinkLuglio 2010 - N° 1

paginaquindici

attualiàambiente

14

ENERGIA ELETTRICA,ma quanto mi costi?

attualitàeconomiapaginadue

3FOTOVOLTAICO?

la parola alle imprese

attualitàeconomiapaginatre

SOMMARIOAnche nel fotovoltaico“PICCOLO é BELLO”

attualitàeconomiapaginaquattro

13paginatredici

10attualitàeconomiaCredito fotovoltaicoa ciascuno il suo

paginaquattordici

LinkEnergy e il

TERRITORIO

paginadodici

11paginaundici

Dei 3.000 MW incentivati con il nuovo Conto Energia,

200 MW sono riservati ad “impianti fotovoltaici inte-grati con caratteristiche innovative” che entrerannoin esercizio entro il 31 dicembre 2011. Si tratta di im-pianti speciali, veramente integrati in edilizia, che uti-lizzano componenti e moduli non standard, fattiappositamente per l'integrazione, ad esempio, unafacciata a vetro fotovoltaica.

Per questa tipologia di impianti le nuove tariffe, con-frontate con quelle precedenti riferite agli impianti to-

talmente integrati, sono di fatto impercettibili.

Infine occorre considerare la categoriadegli impianti fotovoltaici a concentra-

zione che oggi non è incentivata eche gode di una riserva pari a 150Mw sui 3000 previsti come obiet-tivo da raggiungere a fine 2013.

Come in quello precedente, anche

nel Conto Energia che entrerà in

vigore a partire dal 1 gennaio 2011,

sono previste alcune premialità;

in particolare:

- incremento della tariffa incentivante del 5% per

impianti, diversi da quelli realizzati su edifici, che si

trovino in aree industriali, commerciali, cave esaurite,

siti contaminati, ecc.;

- premio ulteriore per gli impianti in scambio sul

posto, realizzati su edifici e dove si riduca di almeno

il 10% l’indice di prestazione energetica dell’edificio.

Le tanto temute riduzioni tariffarie si sono rivelate

ampiamente inferiori alle previsioni tanto da suscitare

reazioni di segno positivo in tutti gli ambienti legati

alle “rinnovabili” (aziende del settore, associazioni dei

consumatori, operatori del credito, amministratori lo-

cali, investitori, ecc.).

Almeno per quanto riguarda il fotovoltaico, quindi,famiglie, imprese, pubbliche amministrazioni ed in-vestitori potranno dormire sonni tranquilli per moltotempo ancora.

Think Green... thinkThink Green... thinkThinkThink GreenGreen... ... thinkthink

paginadieci

Il 9 luglio scorso la Conferenza Stato-Regioni-Enti Locali

ha dato parere positivo allo schema di decreto governativo

che disegna il nuovo Conto Energia 2011-2013. Attesa per

la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

La nuova versione del contro energia introduce innan-zitutto una maggiore differenziazione per fasce di po-tenza. Prima, un impianto superiore a 20 kWp godevadello stesso incentivo di una centrale o di un campofotovoltaico. Dopo esserne stati inizialmente esclusiin una precedente versione non definitiva del ContoEnergia, tornano a beneficiare della tariffa incenti-vante gli impianti con potenza superiore a 5megawatt (MW).

Nel nuovo Conto Energia sono pre-visti vari scaglioni, l'ultimo dei qualida 5.000 kWp a salire. Inoltre, lecategorie di impianti da incentivaresono state limitate a due: “impiantirealizzati su edifici” e “altri impianti”.La soglia di potenza massima perl'incentivazione è prevista in 3.000MW, anche se alla luce dell'esperienzafin qui maturata questo obiettivo deve essereconsiderato con una certa flessibilità. L'obiettivo dilungo periodo è fissato a 8 mila megawatt da installareentro il 2020.

L’attesa degli operatori del settore era incentrata so-prattutto sui preannunciati tagli alle tariffe incentivanti,che, contrariamente alle pessimistiche previsioni dellavigilia, oscillano tra il 18 ed il 20%. Nel 2012 e nel2013 i livelli tariffari scenderanno nella misura del 6%l’anno, con un sistema simile a quello "a scaglioni" delmodello tedesco. Da parte delle associazioni, infatti,si era paventato, oltre al pericolo di pesanti tagli,anche quello di avere riduzioni di colpo, in brevi pe-riodi. Il che non sarà.

Queste riduzioni vanno riconsiderate se si considerache oltre agli incentivi, i proprietari di un impianto fotovoltaico hanno tra i ricavi anche il risparmio dell'energia elettrica che ha un prezzo minimo di10cent€ per kWh.

5attualitànormativapaginacinque 8/9

impiantiLink Energypaginaottonove

Camping Duca Amedeo

impiantodelMESEPaese che vai,legge che trovi!

workprogressin

attualitàeconomiaLeasing fotovoltaico

attualitànormativaFOTOVOLTAICO e condomini

amianto e “conto Energia”

2 TIPOLOGIE D’IMPIANTO:su edifici/ altri impianti

3 ANNI la durata del nuovo Decreto (2011- 2013)

3000 MW potenza incentivabile (+ 14/24)

8000 MW obiettivo al 2020

200 MW riservati all’integrazione architettonica

150 MW riservati al fotovoltaico a concentrazione

Scambio sul posto fino a 200 kWp

6/7attualitàLink Energy

paginaseisette

Gli impianti Link Energysono sicuri ed affidabili

Le nuove LINEE GUIDA

a manetta

FinalmenteCONTO ENERGIA 2011-2013

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Link Magazine

è stampato

su carta riciclata 100%.

Un altro modo

per essere doppiamente verde.

Secondo uno studio condottoda Bankitalia nel periodo gennaio 2008-

giugno 2009 le imprese italiane hanno pagatoprezzi sostanzialmente in linea per il gas ma di gran

lunga superiori per l'energia elettrica (31%) rispetto alleconcorrenti europee; i corrispondenti differenziali per le fami-

glie erano pari al 16% per il gas naturale e al 27% per l'energiaelettrica.

Secondo Eurostat, con 20 euro per 100 kWh, le nostre bollette sono trale più care in Europa; ci superano soltanto i tedeschi -con 22,9 euro- e i

danesi -25,5 euro.

Sulla base dei consumi del 2008, questi divari di prezzo si sono stradotti inuna spesa aggiuntiva di 5,6 miliardi di euro per le imprese industriali e di 4,4miliardi di euro per le famiglie. Un differenziale che, osserva Bankitalia, di-pende dal forte peso del gas nella produzione di energia elettrica (la metàdel totale contro un quarto dell'Ue), dalla carenze nelle infrastrutture direte, in particolare nel Mezzogiorno, e dall’inadeguato livello di concor-renza dei mercati.

In effetti, anche a ritroso e prendendo in esame il periodo 2002-2007, il prezzo minimo dell’energia elettrica venduta alle

utenze domestiche ha subito una significativa impennata(+47% circa): 6.4c€/KWh nel 2002, 6.9c€/KWh nel

2003, 6.7 c€/KWh nel 2004, 7.0 c€/KWh nel2005, 7.9 c€/KWh nel 2006 e 9.4

c€/KWh nel 2007.

E allora, cos’è possibile fare per difendersi dal “caro energia”?

La risposta la danno i numeri pubblicati dal Gestore dei Servizi Energetici: tra vecchio e nuovo Conto Energia, oggi in Italia sono in esercizio oltre80.000 impianti fotovoltaici, per un potenza installata pari ad oltre 1.250MWp, che producono energia elettrica per famiglie, imprese, aziende agricole, pubbliche amministrazioni, ecc., apportando notevoli benefici siasul piano economico sia su quello ambientale.

I vantaggi per l’Impresa

Le spese per il consumo dell'energia elettrica hanno un impatto rilevante ediretto sul business delle imprese.Per capire gli effettivi vantaggi che derivano all’impresa dalla realizzazione diun impianto fotovoltaico, ci siamo rivolti a tre noti imprenditori che per il loroinvestimento energetico si sono affidati al “chiavi in mano” di Link Energy. In tutti e tre i casi analizzati, siamo in presenza di importanti strutture che registrano consumi di energia elettrica che risultano essere di grande pesonell’economia dell’impresa.

I vantaggi economici per il“Sistema Italia”

Secondo il GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, aderentealla Federazione ANIE), a cui aderisce Link Energy e che rappresenta

120 aziende, da qui al 2020 il settore fotovoltaico garantirà la creazionelungo tutta la filiera di almeno 90.000 posti di lavoro, oltre al mantenimento

dei circa 20.000 già creati. Inoltre, stando ad uno studio dell’Università di Padova, per raggiungere al 2020l’obiettivo di 15.000 MWp installati (che garantirebbe una copertura del 5% circadel fabbisogno di energia elettrica nazionale) gli investimenti netti ricavabili dallebollette elettriche sarebbero di circa 2 miliardi di euro. Le ricadute positive in ter-mini economici sarebbero immediate e quantificabili in:

• 521 milioni di euro di Iva sugli investimenti;

• 156 milioni di euro di risparmio sulle multe per 

mancate emissioni di CO2;

• 1,28 miliardi di euro di risparmio in termini di 

riduzione delle bollette elettriche.

Secondo uno studio condotto daBankitalia, nel periodo gennaio 2008-giugno

2009 le imprese italiane hanno pagato prezzi so-stanzialmente in linea per il gas ma di gran lunga superiori

per l'energia elettrica (31%) rispetto alle concorrenti europee.

Secondo Eurostat, con 20 euro per 100 kWh, le nostre bollette sonotra le più care in Europa; ci superano soltanto i tedeschi -con 22,9 euro-

e i danesi -25,5 euro.

Nel 2008, questi divari di prezzo si sono tradotti in una spesa aggiuntiva di5,6 miliardi di euro per le imprese industriali e di 4,4 miliardi di euro per le fami-glie. Un differenziale che, osserva Bankitalia, dipende dal forte peso del gas nellaproduzione di energia elettrica (la metà del totale contro un quarto dell'Ue), dallacarenze nelle infrastrutture di rete, in particolare nel Mezzogiorno, e dall’inade-guato livello di concorrenza dei mercati.

In effetti, anche a ritroso e prendendo in esame il periodo 2002-2007, il prezzominimo dell’energia elettrica venduta alle utenze domestiche ha subito una si-gnificativa impennata (+47% circa): 6.4 €c/kWh nel 2002, 6.9 €c/kWh nel2003, 6.7 €c/kWh nel 2004, 7.0 €c/kWh nel 2005, 7.9 €c/kWh nel 2006 e9.4 €c/kWh nel 2007.

Altro fattore che ha pesato sui prezzi, secondo Bankitalia, è il livellodell’imposizione fiscale sui prodotti energetici, tra i più alti

d'Europa: in Italia l'incidenza del fisco è superiore di oltre il40% a quella della media dei Paesi dell’Unione.

ma QUANTO mi costi?energia elettrica

ECONOMIA2Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

Page 3: Link Magazine n°1/Luglio2010

3ECONOMIA

f

Link

1. Dottor  Spinelli, com’è entrato il fotovoltaico

nell’Hotel CASALE?

La scelta del solare fotovoltaico è stata dettata

principalmente dalla necessità di contrastare

l’aumento del costo dell’energia elettrica a fronte

di un fabbisogno che nel frattempo è anche

cresciuto insieme alla struttura.

2. Qual era la spesa sostenuta ogni anno dall’hotel

per l’acquisto dell’energia elettrica?

Prima che l’impianto fotovoltaico entrasse in

esercizio, la bolletta energetica pesava sui conti

dell’Hotel CASALE nella misura di circa 100.000

euro l’anno.

3. In che misura la struttura è riuscita nell’obiettivo

di “tagliare” la bolletta?

Dati alla mano -anzi, bollette alla mano-, e ragio-

nando sull’intero anno, siamo riusciti a “tagliare” la

bolletta di un buon 35%.

4. Gli incentivi del GSE pervengono regolarmente e

sono in linea con le attese della vigilia?

Gli incentivi statali ci arrivano regolarmente.

In questo primo anno di esercizio dell’impianto

avremmo magari preferito un clima meno piovoso

e più soleggiato: le somme erogateci dal GSE

sarebbero state ancora più consistenti.

1. Dottor Campitelli, com’è entrato il fotovoltaico

nella SAPORI VERI?

Natura intatta e imponenti scenari montani;

bellezze artistiche e tradizioni di un Abruzzo ancora

autentico, storia e specialità culinarie: prima ancora

di farina, zucchero e tuorli d’uova, sono da sempre

gli ingredienti base delle produzioni Sapori Veri.

È nel pieno rispetto dell’ambiente e a tutela del

nostro territorio che ho deciso di sviluppare un

impianto fotovoltaico che oltre ad un immediato

risparmio energetico garantisse un beneficio nel

tempo all’ambiente.

2. Qual era la spesa sostenuta ogni anno dalla Sua

azienda per l’acquisto dell’energia elettrica?

Prima che l’impianto fotovoltaico entrasse in fun-

zione, la bolletta raggiungeva i 72.000 euro l’anno.

3. In che misura la struttura è riuscita nell’obiettivo

di “tagliare” la bolletta?

In termini percentuali, grazie all’impianto abbiamo

tagliato la spesa in energia elettrica del 20-25%.

4. Gli incentivi del GSE pervengono regolarmente e

sono in linea con le attese della vigilia?

L’accredito degli incentivi statali avviene in modo

puntuale; sotto questo profilo non abbiamo regi-

strato alcun disguido. Per quanto riguarda l’entità

delle somme, possiamo affermare che le nostre

aspettative non sono andate deluse.

La SAPORI VERI è una delle più importanti realtà dolciarie nazionali.

Specializzata nella lavorazione di prodotti da forno, l’Azienda conta

170 dipendenti e nel 2009, l’anno della grande crisi, ha assunto 20

nuove unità lavorative. Nell’indotto del marchio operano altre 100

persone.

Dei 170 dipendenti, almeno 70 lavorano ancora in modo rigorosa-

mente manuale utilizzando materie prime naturali che escludono,

ad esempio, il ricorso a coloranti e grassi idrogenati. Nel 2009 la

SAPORI VERI ha fatturato 20 milioni di euro, pari al 15% in più

rispetto all’anno precedente. Destina il 2% del fatturato alla

formazione del personale ed un ulteriore 2% alle attività di ricerca

e sviluppo.

Forte del legame con il territorio e del rispetto del valore della

genuinità, la SAPORI VERI conta sull’apporto di cinque specialisti

di scienza e tecnologia dell’alimentazione ed ha all’attivo una

proficua partnership con la Facoltà di Scienze dell’Alimentazione

dell’Università di Teramo.

1. Signor  Corsi, com’è entrato il fotovoltaico al

Camping “Duca Amedeo”?

La mia sensibilità ambientale parte da lontano.

Nel 1978 ho installato, per primo nella zona, un

impianto solare-termico. La scelta del fotovol-

taico è un nuovo capitolo di un percorso già trac-

ciato. Non è un caso se il Campeggio-Villaggio è

stata premiato da Legambiente tra le migliori strut-

ture ricettive italiane nell’anno 2005 e tra le 60 mi-

gliori strutture ricettive europee.

2. Qual era la spesa sostenuta ogni anno dalla Sua

struttura per l’acquisto dell’energia elettrica?

Prima che l’impianto fotovoltaico entrasse in

funzione, il Campeggio-Villaggio spendeva per

l’acquisto di energia elettrica all’incirca 20.000

euro l’anno.

3. In che misura la struttura è riuscita nell’obiettivo

di “tagliare” la bolletta?

Direi del 50%. Così come era nelle previsioni, la

bolletta è stata dimezzata.

4. Gli incentivi del GSE pervengono regolarmente e

sono in linea con le attese della vigilia?

Abbastanza. Arriva tutto per bonifico e conte-

stualmente mi arriva l'e-mail e il riepilogo finale

annuale per la contabilità... tutto in linea con le

mie aspettative.

L’Hotel CASALE è uno dei più importanti complessi turistico-con-

gressuali del Centro Italia. Si trova a Colli del Tronto, in provincia

di Ascoli Piceno.

Il complesso Hotel CASALE è composto da:

- 209 camere di cui 20 singole, 173 doppie e 16 suite;

- 1 Ristorante “FOUR SEASON” fino a 100 persone +

1 sala da 200 posti;

- 3 Sale Banchetti capaci di ospitare in contemporanea

970 persone;

- 1 Wine Bar;

- 1 American Bar della hall dell’albergo;

- 1 Bar con pista da ballo;

- 1 Area Shopping con prodotti enogastronomici ed

artigianato locale;

- 1 Cappella

- 1 Audiotorium da 2.000 posti;

- Parcheggio coperto / Centro Fieristico (4.000 mq);

- 1 Campo da calcio regolamentare F.I.G.C..

Il Camping Villaggio Duca Amedeo è una mirabile struttura ricet-

tiva tra le più moderne e attrezzate dell’intera costa teramana. 

Oltre  alle  170  piazzole,  il  Camping  dispone  di  20  villini  in 

muratura, 8 appartamenti e 35 case mobili in legno. É su queste

strutture che link energy ha installato un impianto fotovoltaico

che, con i suoi 40 kWp di cui 20 in silicio amorfo, è il più grande

tra quelli installati su tutti i villaggi della costa abruzzese.

la parola alle impreseF O T O V O LTA I C O ?

Dott. Luciano Campitelli, PresidenteDott. Fabio Spinelli, Amministratore

Sig. Amedeo Corsi, Titolare

PREMIATO da LEGAMBIENTE

tra le migliori 12 strutture ricettive italiane

SELEZIONATO tra le migliori strutture ricettive Europee (8 italiane) per il

Royal Award 

CASALE★★ ★★

HOTEL CENTRO CONGRESSIC E N T R O B E N E S S E R E

Page 4: Link Magazine n°1/Luglio2010

• per quanto riguarda gli impianti realizzati con il Vecchio Conto Energia, lo

stato di avanzamento dei lavori, aggiornato al 31 agosto 2009, evidenzia la

situazione seguente:

1 < = P < = 2069%

20 < P < = 5029%

P > 502%

• anche con il Nuovo Conto Energia il segmento “domestico” risulta essere

trainante per l’intero settore; il 96% degli impianti in esercizio ha una potenza

compresa tra 1 e 20 kWp ed il 51% tra 1 e 3 kWp.

4Il periodico d’informazione per la community Link Energy

LinkECONOMIA

DOMESTIC SOLAR SYSTEM,

IL PACCHETTO-FAMIGLIA DI LINK ENERGY

DOMESTIC SOLAR SYSTEM è il pacchetto fotovoltaico “chiavi in mano” per piccole utenze (da 2 a 6 kWp). Alla fornitura dei singoli

componenti dell’impianto (modulo, inverter, quadro, sistema di montaggio, ecc.), Link Energy affianca tutta una serie di servizi che

consentono di gestire le pratiche burocratiche di attivazione/progettazione/manutenzione dell’impianto e di ottenere gli incentivi

del Conto Energia.

Con DOMESTIC SOLAR SYSTEM il fotovoltaico per la famiglia è diventato facile. Basta scegliere la “taglia”. Garantisce Link Energy.

piccolo

Sulle ali dei sostanziosi incentivi del Conto Energia, della nuova e più favore-

vole regolamentazione dello Scambio sul Posto, di una maggiore consapevo-

lezza ambientale e di norme che stanno rendendo di fatto obbligatoria la

presenza delle “rinnovabili” in edilizia, cresce a ritmo vertiginoso il mercato

dei componenti e dei sistemi fotovoltaici per le abitazioni.

I dati ufficiali pubblicati dal Gestore dei Servizi Energetici nella sua

“Incentivazione degli impianti fotovoltaici - Relazione delle attività - settembre

2008 – agosto 2009” lo confermano ampiamente; infatti:

A N C H E N E L F O T O V O LTA I C O

belloè

Classi di potenza Numero

1≤ P ≤ 20 3.966

20 < P≤ 50 1.645

P > 50 113

TOT 5.724

Numero degli impianti in esercizio suddivisi per classe di potenza

Potenza totale in esercizio suddivisa per classe

Classi di potenza Numero

1≤ P ≤ 20 25.420

20 < P≤ 50 74.062

P > 50 63.265

TOT 162.747

P > 5039%

1 < =P < = 2016%

20 < P < = 5045%

1 < =P < = 351%

3 < P <= 2045%

P > 204%

P > 205

Classi di potenza Numero

1≤ P ≤ 3 21.669

3 < P≤ 20 19.043

P > 20 1681

TOT 42.393

Numero degli impianti in esercizio suddivisi per classe di potenza

Potenza totale in esercizio suddivisa per classe

Classi di potenza Numero

1≤ P ≤ 3 57.243

3 < P≤ 20 148.434

P > 20 226.482

TOT 432.159

P > 2053%

1 ≤P ≤ 313%

3 < P ≤ 2034%

Think Green... thinkThink Green... thinkThinkThink GreenGreen... ... thinkthink

Page 5: Link Magazine n°1/Luglio2010

NORMATIVA5Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

Forse siamo agli sgoccioli con il solito paradosso tutto italiano di confondere

l’eccesso di normative, spesso instabili e farraginose, con la qualità dei

controlli sulle attività di costruzione e di gestione di impianti alimentati

a fonti “rinnovabili”.

L’esperienza degli ultimi anni dimostra chiaramente che eccedere in appesanti-

menti procedimentali ed amministrativi, spesso diversi sia a livello regionale sia a

livello locale, è certamente di ostacolo alla crescita del settore fotovoltaico e, più

in generale, delle energie “pulite”.

E’ questa, in sintesi, la posizione espressa dal GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche

Italiane, aderente alla Federazione ANIE), a cui aderisce Link Energy e che rap-

presenta 120 aziende sparse lungo tutto lo Stivale.

Un importante passo in avanti si è avuto il 9 luglio scorso in Conferenza Unificata

con l’approvazione delle “Linee Guida amministrative per il procedimento di Au-

torizzazione Unica”

Le Linee Guida nazionali riguardano l'Autorizzazione Unica per la realizzazione di

impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. In questo documento ven-

gono definiti modalità e criteri unitari sul territorio nazionale per assicurare uno

sviluppo ordinato sul territorio delle infrastrutture energetiche. Con le Linee Guida

vengono fornite regole certe che favoriscono gli investimenti e consentono di co-

niugare le esigenze di crescita e il rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Le Re-

gioni e gli Enti Locali – a cui oggi è affidata l’istruttoria di autorizzazione – dovranno

recepire le Linee guida entro i 90 giorni successivi alla pubblicazione del testo

(fonte: MSE).

paese che vai

Cosa pensano gli italiani dell’energia solare?

L'89% degli italiani e' consapevole che l'energia solare rispettal'ambiente

Per l'86% il fotovoltaico è un sistema di produzione d'energiamolto efficiente

Più dei tre quarti del campione ritiene che gli incentivi costituiscano un segnale comunque positivo fornito dal Governo

Il 70% degli italiani e' a conoscenza del piano di incentivi erogati dallo Statoper lo sviluppo di politiche ambientali sostenibili

Per il 78% degli intervistati gli incentivi per l'energia solare sono un'importanteazione per lo sviluppo del Paese

La conoscenza di "Conto Energia" e' più forte tra gli uomini, i 45-54enni, ilaureati e i residenti nel centro e nel nord-est

Per 4 italiani su 5 la presenza di incentivi è rilevante nella decisione di installare dei pannelli fotovoltaici

L'80% ritiene che se sparissero gli incentivi sarebbero molto meno interessatia dotarsene

Al 72% degli italiani i pannelli fotovoltaici piacciono anche esteticamente e aloro avviso non deturpano il paesaggio

Per l'88% degli intervistati la facilità nell'espletare le pratiche burocratiche rap-presenta un elemento cruciale per l'installazione di pannelli fotovoltaici

Il 79% reputa i costi di installazione dei pannelli fotovoltaici ancora gravosi

L'85% ha paura di perdere eventuali incentivi qualora si verificassero delle modifiche normative

FOTOVOLTAICO:

1) Sono dettate regole per la trasparenza amministrativa dell’iter di

autorizzazione e sono declinati i principi di pari condizioni e trasparenza

nell’accesso al mercato dell’energia;

2) Sono individuate modalità per il monitoraggio delle realizzazioni e

l’informazione ai cittadini;

3) È regolamentata l’autorizzazione delle infrastrutture connesse e, in

particolare, delle reti elettriche;

4) Sono individuate, fonte per fonte, le tipologie di impianto e le modalità

di installazione che consento l’accesso alle procedure semplificate

(denuncia di inizio attività e attività edilizia libera);

5) Sono individuati i contenuti delle istanze, le modalità di avvio e svolgi-

mento del procedimento unico di autorizzazione;

6) Sono predeterminati i criteri e le modalità di inserimento degli impianti

nel paesaggio e sul territorio, con particolare riguardo agli impianti eolici

(per cui è stato sviluppato un allegato ad hoc);

7) Sono dettate modalità per coniugare esigenze di sviluppo del settore e

tutela del territorio: eventuali aree non idonee all’installazione degli impianti

da fonti rinnovabili possono essere individuate dalle Regioni esclusivamente

nell’ambito dei provvedimenti con cui esse fissano gli strumenti e le

modalità per il raggiungimento degli obiettivi europei in materia di sviluppo

delle fonti rinnovabili.

Ce lo dice il Prof. Renato Mannheimer

legge che trovi!

Link Energy aderisce a CORRENTE, il portale ad adesione volontaria aperto

agli operatori della filiera delle energie rinnovabili, sostenuto dal Ministero

dello Sviluppo Economico e realizzato dal GSE.

MENO MALE CHE C’E’ LINK ENERGY 

Semplificazione o no, a navigare in questo ginepraio normativo e a levare le castagne

dal fuoco per chi decide di dotarsi di un impianto fotovoltaico c’è sempre e comunque

Link Energy.

Link Energy, infatti, contestualmente alle diverse fasi (preliminare, definitiva ed ese-

cutiva) e ai diversi aspetti della progettazione (elettrica, strutturale, ecc.), gestisce per

conto e in sintonia con il Cliente i rapporti con:

• il Gestore di Rete (Enel, Edison, Acea, ecc.);

• il Gestore dei Servizi Energetici (G.S.E.);

• gli Istituti di Credito;

• con gli Uffici Tecnici Comunali o di altri Enti preposti al rilascio di eventuali

nulla osta/autorizzazioni.

La migliore garanzia del buon esito dell’operatività di Link Energy sta tutta nei numeri:

il 100% degli oltre 300 impianti ad oggi progettati ed installati da Link Energy risulta

essere finanziato dal Gestore dei Servizi Energetici secondo la tariffa incentivante in-

dividuata e concordata con il Cliente in fase precontrattuale.

Oltre alla realizzazione dell’impianto e delle opere connesse (es.: smaltimento eternit,

rifacimento della copertura, ecc.), Link Energy garantisce inoltre il monitoraggio in

continuo della producibilità elettrica dell’impianto e, se richiesto, la manutenzione

ordinaria dei relativi componenti.

ECCO LE “LINEEGUIDA” SULLEFONTI RINNOVABILI

Page 6: Link Magazine n°1/Luglio2010

6 LinkenergyIl periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

foto: Amedeo Troiani

Link Energy è associata GIFI

Page 7: Link Magazine n°1/Luglio2010

Linkenergy7Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

IL PROGETTO E L’INSTALLAZIONE

Ogni impianto Link Energy viene progettatoed installato secondo le specifiche norme diriferimento riportate nel D.M. 19-02-2007;

Link Energy possiede una comprovata espe-rienza nella progettazione ed installazione di im-pianti fotovoltaici: oltre 300 negli ultimi 2 anni percomplessivi 6,2 MWp installati e tutti incentivati dalGSE;

Le dimensioni degli impianti Link Energy sonovincolati ovviamente alla superficie soleggiata di-sponibile. Indicativamente, la taglia consigliata daLink Energy è tale da sopperire al proprio fabbiso-gno medio annuo di energia elettrica o alle neces-sità dell’investitore.

TERMINI DELLE GARANZIE

Link Energy garantisce la buona qualità dei com-ponenti e la buona costruzione dell’impianto foto-voltaico, e provvede gratuitamente, per un periodo

di anni 2 (due) dalla data di collaudo, alla ripara-zione o, a propria discrezione, alla sostituzionedelle parti che si mostrassero difettose per difettodi fabbricazione o di installazione.

L’eventuale sostituzione avviene con prodotti dipari prestazione. Inoltre, qualora l’impianto foto-voltaico fornito e realizzato con formula “chiavi inmano” non dovesse accedere al “Conto Energia”per cause imputabili a Link Energy, la stessa si im-pegna a rimuovere a proprie spese l’intero im-pianto e a rifondere il Cliente per le spese daquesti sostenute per l’acquisto dei componentil’impianto (moduli, inverter, ecc.).

GLI INCENTIVI DEL CONTO ENERGIA

Tutti gli impianti progettati e realizzati da Link

Energy sono stati incentivati dal Gestore dei ServiziEnergetici, ottenendo il riconoscimento della tariffaincentivante prevista dal Conto Energia e prospet-tata al Cliente, con positive ricadute sul conto economico degli impianti.

affidabiliSICURI ed AFFIDABILI

SICURIGli impianti LINK ENERGY sono

Page 8: Link Magazine n°1/Luglio2010

DUCA AMEDEO16.167,7 kg di CO2 evitate ogni anno323,35 tonn. di CO2 non emesse in atmosfera per l’intera durata dell’impianto

Camping

Page 9: Link Magazine n°1/Luglio2010

40 kWpMartinsicuro (TERAMO)anno 2008

Impianto Parzialmente integrato

Page 10: Link Magazine n°1/Luglio2010

FOTOVOLTAICOcredito

ECONOMIA10Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

Garanzia ipotecaria: SI NOGaranzia fideiussoria: SI NODurata fino a: 20 anni

Tasso FISSO VARIABLE □ COMPOSTOFinanziamento fino al: 100%

Garanzia ipotecaria: SI NOGaranzia fideiussoria: SI NODurata fino a: 15 anni

Tasso FISSO VARIABLE □ COMPOSTOFinanziamento fino al: 100%

Garanzia ipotecaria: SI □ NOGaranzia fideiussoria: □ SI □ NODurata fino a: 10 anniiTasso □ FISSO VARIABLE □ COMPOSTOFinanziamento fino al: 100%

Garanzia ipotecaria: SI NOGaranzia fideiussoria: SI NODurata fino a: 12 anniiTasso FISSO VARIABLE □ COMPOSTOFinanziamento fino al: 100%

Possibilità di richiedere fino a: € 75.000

Garanzia ipotecaria: □ SI NOGaranzia fideiussoria: □ SI NODurata fino a: 12 anniiTasso FISSO □ VARIABLE □ COMPOSTOFinanziamento fino al: 100%

Possibilità di richiedere fino a: € 30.000

Dopo un primo periodo di incertezza, oggi i principali Istituti di Credito sono ben

propensi a finanziare i progetti relativi alle rinnovabili ed hanno approntato numerosi

strumenti e specifiche formule di finanziamento per facilitare le iniziative private,

condominiali e imprenditoriali ad alto valore ambientale.

E’ da mettere subito in chiaro che la quasi totalità degli Istituti che erogano finanziamenti

fotovoltaici chiedono la cessione degli incentivi del Conto Energia. La cessione della

tariffa incentivante, tuttavia, non viene intesa come garanzia in quanto l’istituto di credito

che valuterà comunque la fattibilità del mutuo in base alla capienza reddituale.

Le opportunità offerte oggi dal sistema creditizio consentono di poter valutare caso per

caso e, ovviamente, anche in base all’entità dell’intervento.

Ad esempio, per la realizzazione di impianti di piccola taglia –per intenderci,

inferiori a 200 kWp-, ad uso e consumo delle famiglie e delle Piccole e Medie Imprese,

lo strumento più utilizzato è il mutuo chirografario che in alcuni casi può arrivare a coprire

anche il 100% delle spese. In alternativa, è possibile optare per il credito al consumo.

Per impianti di media taglia -da 200 a 1.000 kWp-, più appetibili per un target

costituito da grandi imprese e per i quali occorrono investimenti di certo più cospicui,

le aziende possono ricorrere anche al leasing.

Con il leasing, nella generalità dei casi è possibile coprire l’80% delle spese e viene

comunque richiesto ai promotori di disporre di mezzi propri pari ad almeno il 20%

dell’investimento. La durata oscilla tra i 15 ed i 18 anni (preammortamento incluso, pari

a 2 anni); il tasso può essere variabile o modulare.

Per i grandi impianti (oltre 1 MWp), più complessi da gestire da molteplici punti di vista

(progettazione, autorizzazione, finanziamento ed autorizzazione) e con un target

costituito da fondi, investitori, ecc., l’investimento è generalmente effettuato in

project financing.

Nel caso del project financing, il progetto viene valutato soprattutto dai finanziatori in

base alla capacità di generare flussi di cassa che, fortemente influenzati da come verrà

gestito il progetto, costituiscono la fonte primaria per il rimborso del debito e per la re-

munerazione del capitale di rischio apportato dai finanziatori.

La gestione dell’opera costituisce elemento di primaria importanza in quanto soltanto

una gestione efficiente ed efficace consente di generare i flussi di cassa in misura

adeguata a soddisfare banche ed azionisti.

Analizziamo ora invece più da vicino come funziona il prestito bancario che è, tra tutti gli

strumenti di finanziamento, quello più diffuso.

Da numerosi istituiti di credito viene proposto un sistema di rimborso che procede di

pari passo con le fasi di realizzazione dell'impianto. Questo consente in molti casi al

cliente di cominciare a pagare quando inizia effettivamente a ricevere dal Gestore dei

Servizi Energetici i contributi per l'energia prodotta.

Così, attraverso la canalizzazione degli incentivi o la cessione del credito alla banca,

il contributo statale che viene accreditato sul conto corrente del cliente va a coprire

abbondantemente la rata del prestito. Considerando che la durata dei finanziamenti è in

media attorno ai 12-15 anni, una volta rimborsato il debito, al cliente restano l'utile dei

contributi del Conto Energia (erogati per 20 anni) ed il risparmio sulla bolletta energetica

per l’intera durata dell'impianto (in media 30 anni).

Parte degli istituti arriva a finanziare il 100% delle spese mentre il tasso può essere fisso

o variabile. In genere il periodo di preammortamento arriva a sei mesi, in modo che il

cliente abbia il tempo per avviare le pratiche con il GSE e realizzare l'impianto; la variabile

tempo dipende, ovviamente, dalla complessità dell’impianto.

Infine, le banche richiedono spesso la stipula di polizze assicurative a copertura di

eventuali danni che potrebbero impedire all’impianto di produrre energia elettrica per

un certo periodo e, dunque, di ricevere i conseguenti incentivi dal GSE.

Garanzia ipotecaria: □ SI NOGaranzia fideiussoria: □ SI NODurata fino a: 15 anni

Tasso FISSO □ VARIABLE □ COMPOSTOFinanziamento fino al: 100%

Possibilità di richiedere fino a: € 50.000

Garanzia ipotecaria: □ SI NOGaranzia fideiussoria: □ SI NODurata fino a: 10 anni

Tasso FISSO □ VARIABLE □ COMPOSTOFinanziamento fino al: 100%

Possibilità di richiedere fino a: € 70.000

Mutuo, leasing o project financing? Mutuo chirografario, mutuo ipotecario o prestito personale? Tasso fisso o tasso variabile?

L'offerta di prodotti finanziari per il fotovoltaico è piuttosto articolata ed offre opportunità e soluzioni “su misura”.

a ciascuno il suo

Page 11: Link Magazine n°1/Luglio2010

a manettaCristiano Leporati è uno dei

più profondi conoscitori delle

problematiche e delle opportu-

nità riguardanti il leasing appli-

cato allo sviluppo ed alla gestione di progetti nel settore

dell’industria e delle energie alternative.

Da oltre dieci anni è socio e partner di Progetto Leasing S.r.l., con

sede a Gallarate, che si posiziona tra le principali società di con-

sulenza commerciale e finanziaria a livello nazionale: negli ultimi

cinque anni di attività, Progetto Leasing ha gestito finanziamenti in

leasing alle “rinnovabili” (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, ecc.)

per oltre 500 milioni di euro, lavorando con i principali operatori

del settore.

LEASING FOTOVOLTAICOSecondo Assilea, nel 2009 sono stati finanziati in leasing progetti per

circa 1 miliardo di euro. Il 70% interessa il fotovoltaico.

Prime stime e previsioni.

Secondo l'Associazione Italiana del Leasing, Assilea, nel 2009 gli imprenditori interessati

alle “rinnovabili” hanno puntato decisamente sul leasing. Del miliardo di euro di progetti

finanziati, 700 milioni sono da riconducibili alla costruzione di impianti o centrali fotovol-

taiche. La crescita registrata rispetto al 2008 è a due cifre (+40%) mentre l’indice di

penetrazione commerciale dello strumento si attesta al di sopra del 30%.

Ma è ipotizzabile che nei prossimi anni il ricorso al leasing possa continuare a crescere

in modo così impetuoso? E quali vantaggi potranno trarre le imprese dalla diffusione di

questo strumento?

Parliamone con CRISTIANO LEPORATI, presidente di PROGETTO LEASING S.r.l.

D. Il leasing fotovoltaico continuerà a correre come nel 2009 e dove finirà, se mai finirà, la

sua corsa?

R. L’eccezionale crescita nel 2009 e nel 2010 deriva dalla presa in consapevolezza da

parte degli operatori delle opportunità derivanti da una combinazione straordinaria di tre

fattori: l’elevato contributo del Conto Energia, la ripresa dell’offerta sul mercato di pannelli

a prezzi competitivi ed un livello di tassi ai minimi livelli storici. Come per qualsiasi

prodotto anche il leasing segue una logica collegata al profitto previsto dall’impiego del

cespite finanziato. Nel caso degli impianti fotovoltaici tutto dipenderà dalla condizioni

del nuovo conto energia e dall’andamento degli altri due fattori citati su cui incombe il

rischio del deprezzamento dell’Euro sul dollaro che rende più care le importazioni. Certo

è che se gli investimenti continueranno ad essere significativi come nel 2009, anche

negli anni successivi certamente il leasing per il fotovoltaico continuerà a rappresentare

la forma tecnica di finanziamento più efficiente in grado di erodere significative quote di

mercato rispetto agli strumenti finanziari.

D. Quali sono, a suo avviso, le ragioni di un’espansione così sostenuta?

R. Il finanziamento tramite leasing comporta il considerevole vantaggio di non dover

attivare linee di credito per il finanziamento dell’IVA che invece viene rimborsata nelle

rate periodiche. Il costo ed i tempi di delibera sono significativamente inferiori al project

finance. Inoltre, soprattutto per gli impianti a terra, la durata del contratto di leasing

permette l’ottimale correlazione fiscale tra il periodo incentivante ed il numero di rate per

il pagamento dell’impianto, cosa che non avviene con le altre forme di pagamento che

generano il rischio di dover sostenere quote di ammortamento anche dopo la fine dei

contributi del GSE con probabili effetti negativi sui conti economici delle aziende.

D. Perché l’imprenditore decide di fare l’investimento in leasing?

R. Le ragioni sono da ricercarsi nel fatto che il leasing fotovoltaico rappresenta un

prodotto snello e veloce, idoneo anche nel caso di investimenti considerevoli; le principali

società di leasing si sono dotate di strutture tecniche dedicate, competenti sia per la

valutazione preventiva dei progetti sia per fornire un’assistenza ai clienti tale da permet-

tere loro di avere al proprio fianco un team di esperti che li supportano durante la

costruzione dell’impianto ed in tutte le altre fasi di vita del contratto. Questo servizio è

notevolmente apprezzato da investitori esteri che, in mancanza di esso, avrebbero

dovuto strutturarsi internamente con importanti aggravi di costo e di tempistica legata

alla ricerca di personale tecnicamente preparato.

D. Qual è il segmento della domanda che il leasing va a soddisfare più efficacemente 

rispetto ad altri strumenti?

R. Sicuramente il leasing negli ultimi due anni ha fatto la parte del leone per gli impianti

a terra; già nel secondo semestre del corrente anno si stanno valutando operazioni su

serre ed impianti integrati o semintegrati sui tetti. Per l’imprenditore, regolare e corretto

nell’assolvimento delle proprie obbligazioni, che intende installare un impianto fotovol-

taico sul tetto del proprio capannone, qualora tale immobile sia già oggetto di contratto

di leasing (ricordiamo che il leasing immobiliare ha storicamente rappresentato la mag-

gioranza assoluta dei finanziamenti per immobili non residenziali) significa poter contare

su una quasi assoluta certezza di delibera ed in tempi rapidissimi, permettendogli di

cogliere le migliori occasioni sul mercato; alcune società di leasing hanno realizzato

prodotti standardizzati e chiavi in mano da offrire alla propria clientela, ricalcando la

tecnica valutativa del leasing per beni strumentali.

D. Quali sono i suoi vantaggi in termini comparativi? E svantaggi, se ve ne sono?

R. Oltre a quanto già detto nelle risposte precedenti, vorrei sottolineare che il leasing,

grazie alla sua struttura di rapporto trilaterale (ente finanziatore, cliente e fornitore)

è particolarmente gradito dagli EPC contractor che possono contare sulla certezza dei

pagamenti in base ad accordi normalizzati, sul fatto di poter interagire sempre con le

stesse persone, e soprattutto di poter ridurre al minimo la burocrazia collegata

alla contrattualistica e modulistica che, valutata la prima volta, rimane uguale per

ogni rapporto successivo.

D. Quali sono i maggiori ostacoli alla crescita del leasing nel settore fotovoltaico in Italia?

R. Non esistono ostacoli reali, anzi, il fatto che la società di leasing sia proprietaria

dell’impianto permette al cliente di porre in essere contratti con un numero limitatissimo

di covenant, cosa che non avviene con le altre forme di finanziamento tradizionale.

D. Quali garanzie vengono richieste dalle società di leasing alle aziende che vogliono do-

tarsi di un impianto fotovoltaico, a terra piuttosto che sui capannoni di proprietà?

R. Ovviamente le garanzie dipendono dal rating della richiedente (in caso di SPV viene

valutato lo sponsor) e dal tipo di impianto che si vuole realizzare. Senza entrare in

dettaglio possiamo dire che per gli impianti fino a 100 kWp le garanzie sono quelle nor-

mali per un qualsiasi bene strumentale; per impianti di potenza superiore, viene richiesta

anche la cessione del credito dei ricavi da incentivo in conto energia. In funzione della

scaletta di pagamenti, per gli impianti a SAL vengono richieste all’EPC contractor

garanzie durante il cantiere e, generalmente, un performance bond a copertura dei rischi

di performance ratios.

D. Qual è mediamente l’anticipo richiesto per un leasing fotovoltaico?

R. Viene sempre richiesto un coinvolgimento dell’imprenditore nella gestione del rischio

connesso all’impianto; questa partecipazione è chiamata Equity e varia tra un 10% ed

un 20% in funzione del tipo di impianto da connettere. Ovviamente l’anticipo è partico-

larmente contenuto in caso di impianti da allocare su stabili già di proprietà della società

di leasing finanziatrice.

D. E i tempi per l’istruttoria sono particolarmente lunghi? Occorrono particolari formalità?

R. Parlando di impianti superiori a 100 kWp, i tempi per addivenire ad una delibera

formalizzata si aggirano tra i 30 e 40 giorni. Oltre alla documentazione tecnica, che deve

includere un business plan realistico, e quella relativa all’iter burocratico in corso, i sup-

porti valutativi da presentare sono quelli normali per qualsiasi leasing di importo signifi-

cativo. Due elementi sono comunque fondamentali. Il primo è relativo alla qualità dei

prodotti impiegati ed all’esperienza dell’EPC Contractor, tali da garantire che il progetto

verrà ultimato entro i tempi previsti ad ai costi preventivati. Il secondo consiste nella cor-

retta presentazione della richiesta di leasing che deve essere corredata da tutta la do-

cumentazione necessaria per un’immediata comprensione della pratica da parte degli

organi deliberanti; per questo motivo è sempre consigliabile che i clienti si rivolgano ad

agenzie di leasing specializzate nel settore del fotovoltaico che forniscono una profes-

sionale assistenza in merito.

ECONOMIA11Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

Page 12: Link Magazine n°1/Luglio2010

AMBIENTE12Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

verificato che nel regolamento condominiale non sia

previsto uno specifico divieto ed osservate eventuali

previsioni sulle modalità di installazione, questi potrà

utilizzare il lastrico di copertura comune nel rispetto

di quanto disposto dall’art. 1120 del Codice Civile

che vieta di compromettere la sicurezza e la stabilità

dell’edificio, tutela il decoro architettonico e preserva

il diritto da parte di tutti i condomini di godere del

bene comune. Ciò comporta che se, ad esempio,

la superficie utile della copertura è di 500 m2 ed i

condomini sono 10, ciascuno avrà diritto ad occu-

pare fino a 50 m2.

Per quanto riguarda le spese di manutenzione,

quelle riguardanti l’impianto saranno ovviamente a

carico del proprietario; a quelle relative alla copertura

parteciperanno tutti i condomini.

Oltre a quello sopra illustrato, vi è un secondo caso

relativamente più semplice ed è quello in cui è il

condominio in quanto a tale a volersi dotare di un im-

pianto fotovoltaico per produrre l’energia elettrica ne-

cessaria per il funzionamento dei servizi comuni e per

godere della tariffa incentivante del Conto Energia.

E’ da premettere subito che il condominio può

decidere di installare un solo impianto centralizzato

oppure tanti impianti più piccoli (es.: uno per scala).

Solitamente il sito di installazione più comune coin-

cide con il tetto anche se non sono da escludere

altre possibilità date dalla costruzione di una tettoia

o di un parcheggio fotovoltaico, e dalla realizzazione

di un impianto a terra.

Generalmente la taglia di un impianto fotovoltaico

condominiale non supera la soglia dei 20 kWp che

è tale da generare energia elettrica per far fronte ai

consumi di un condominio anche piuttosto grande

(fino a 60 famiglie). Nello scegliere la dimensione del-

l’impianto, il condominio potrebbe decidere in base

a diversi fattori quali:

così come, tra i diversi regimi contrattuali previsti dal

Conto Energia, potrebbe optare tra Scambio sul

Posto e Vendita Parziale.

Sotto il profilo dei vantaggi che derivano dall’investi-

mento, il caso del condominio è del tutto assimilabile

a quello del privato, dell’azienda o della pubblica

amministrazione. Infatti, il condominio abbatte le

spese dovute ai consumi elettrici comuni e si vede

riconosciuta la tariffa incentivante a fronte di tutta

l’energia prodotta dall’impianto.

Rientrato dall’investimento, il condominio continuerà

ad incassare la tariffa incentivante e con queste ri-

sorse potrà far fronte ad altre spese comuni.

L’impianto produrrà energia elettrica per oltre 35

anni –ben oltre, quindi, i 20 anni coperti dal Conto

Energia-, ponendo il condominio al riparo dalla con-

tinua crescita del costo dell’energia elettrica verifi-

catosi negli ultimi anni.

E nel caso ci fossero eventuali condòmini che dis-

sentono, come si dovrebbe procedere? Innanzitutto

nella delibera di Assemblea dovrà essere stabilito

che non potranno godere del "net metering" e che,

quando e se vorranno, potranno sfruttare la cosa

comune -es.: il tetto- al pari degli altri condòmini.

SFOTOVOLTAICO:

e CONDOMINIDopo qualche difficoltà iniziale, il fotovoltaico entra sempre più in “condominio”.

Vediamo come.

Secondo l’International Agency-Photovoltaic Power

Systems Programme, nel nostro Paese l’area po-

tenzialmente disponibile per inserimento di pannelli

fotovoltaici è pari, per quanto riguarda i tetti, a

763,53 km2 di cui 410 km2 per edifici residenziali e,

per quanto attiene le facciate, a 286,32 km2.

Una parte consistente di questo potenziale è ricon-

ducibile ai condomini che, secondo stime attendibili,

oggi in Italia sono circa 840.000.

Su questa particolare “comunione” e sulle difficoltà

di un suo connubio con il fotovoltaico si sono spesi

fiumi di parole e di inchiostro non senza una certa

dose di improvvisazione.

Secondo le associazioni più rappresentative (Anaci,

Anapi, ecc.), invece, sciolti alcuni nodi legati alla ge-

stione del condominio, da queste criticità possono

scaturire soltanto opportunità sia per il condominio

sia per i singoli condòmini.

Il caso che ricorre con sempre maggior frequenza è

quello del singolo condòmino che intende installare

il proprio impianto fotovoltaico sul tetto condomi-

niale. Come bisogna comportarsi? La soluzione va

sempre ricercata nella normativa di riferimento e nel

regolamento di condominio.

Oltre all'art. 1102 comma 1° del Codice Civile, che

prevede che “Ciascun partecipante può servirsi della

cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e

non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti

uso secondo il loro diritto”, ci viene in soccorso l'art.

26, comma 2°, della Legge 10/91, come modificato

dal DLgs 311/06 e dalla L. 99/09, inerente le deci-

sioni condominiali nell'ambito di “rinnovabili” e con-

tenimento energetico che così recita: “Per gli

interventi sugli edifici e sugli impianti volti al conteni-

mento del consumo energetico ed all'utilizzazione

delle fonti di energia di cui all'articolo 1, individuati

attraverso un attestato di certificazione energetica o

una diagnosi energetica realizzata da un tecnico abi-

litato, le pertinenti decisioni condominiali sono valide

se adottate con la maggioranza semplice delle

quote millesimali rappresentate dagli intervenuti

in assemblea”.

Premesso quindi che l’installazione di un impianto

fotovoltaico non altera la destinazione del tetto con-

dominiale e che deve essere comunque salvaguar-

data la possibilità di tutti i partecipanti al condominio

di farne uso in egual misura, l’assemblea condomi-

niale può assumere decisioni semplicemente a

maggioranza millesimale.

Ricapitolando: qualora il singolo condòmino volesse

installare il proprio impianto sul tetto del condominio,

• entità dei consumi condivisi;

• estensione della superficie disponibile;

• risorse finanziarie a disposizione,

A MONACO DI BAVIERA LINK ENERGY

TRA GLI OSPITI DI YINGLI SOLAR

In occasione di INTERSOLAR EUROPE, sono convenuti aMonaco di Baviera, dal 9 all’11 giugno 2010, 1.500 tra produttori, fornitori, grandi imprese commerciali edaziende di servizi del settore fotovoltaico di tutto il mondo. Hanno visitato i 12 padiglioni del centro fieristico di Monaco di Baviera oltre 60.000 visitatori provenienti da145 paesi. Tra gli espositori era presente Yingli  Solar, uno dei colossi mondiali per produzione di moduli fotovoltaici (1,2 GW/anno). In occasione della serata di inaugurazione ufficiale deiCampionati Mondiali di Calcio South Africa 2010 di cui ilcolosso asiatico è sponsor ufficiale, nel corso di una cenaesclusiva al Lembach Restaurant Munich, Link Energy èstata tra gli ospiti di Yingli Solar (vedi foto).

Monaco di Baviera, da destra verso sinistra: Emidio Spinosi e Pasqualino Scarpan-

toni, rispettivamente Amministratore Unico e Direttore Commerciale Link Energy

Page 13: Link Magazine n°1/Luglio2010

Il Gruppo Giplast ha scelto il “chiavi in mano” di Link Energy per la realizzazione di un

impianto fotovoltaico da 1 MWp composto da due sezioni: la prima, parzialmente

integrata su tetto piano, da 400 kWp; la seconda, invece, totalmente integrata su tetto

a falda, da 600 kWp.

La GIPROFIL Srl nasce come azienda individuale nel 1977 con una grande specializza-

zione nel campo dell'estrusione di profili in PVC per il settore dell'edilizia. Nel 1988 inizia la produzione di BORDI A INCASTRO per l'industria del mobile. In pochianni, sotto la guida del suo titolare, Giuseppe Marozzi, diventa leader nel settore a livelloEuropeo.Il Gruppo conta su una rete logistica forte di 5 piattaforme: Roma, Milano, Pesaro, Repubblica Ceca e Spagna.(fonte: giplast.it)

Giulianova (TE)

400 + 600 kWp

Parzialmente integrato su tetto piano

Totalmente Integrato su tetto a falda

• 12.000 mq di strutture coperte su

30.000 mq di terreno;

• 110 dipendenti;

• 350 tonnellate al mese di prodotti

lavorati;

• 1.500.000 di metri lineari prodotti

ogni giorno.

Think Green... thinkThink Green... thinkThinkThink GreenGreen... ... thinkthink

Il salumificio F.lli. Costantini si è affidata a Link Energy per la progettazione e

la realizzazione di due impianti fotovoltaici; in particolare: un impianto a terra

non integrato, da 200 kWp, ed un secondo impianto parzialmente integrato su

tetto a falda da 12 kWp.

Il Salumificio F.lli. Costantini S.r.l. opera nel settore delle carni suine da 50 anni. Seleziona

e lavora suini provenienti da allevamenti nazionali accuratamente scelti; tutte le fasi pro-

duttive, dal macello alla stagionatura del prodotto, vengono svolte internamente.

L’azienda rappresenta la seconda realtà produttiva regionale del settore per fatturato

e dimensioni, grazie ai suoi 10.000 mq. di strutture ed ai circa 40 “maestri salumieri”

di cui dispone.

La qualità del prodotto viene seguita dai F.lli Costantini in modo preciso ed attento in

ogni fase del processo produttivo, a partire dalla scelta accurata della materia prima,

proveniente da allevamenti selezionati nell'Umbria, Marche e Abruzzo.

Tale prerogativa ha portato ad annoverare tra i clienti del Salumificio le catene della

Grande Distribuzione Organizzata ed i dettaglianti (salumieri ed esercizi specializzati) che

si rivolgono ad una fascia di mercato medio/alta. (fonte: salumifici.it).

Torano Nuovo (TE)

200 + 12 kWp

SALUMIFICIO COSTANTINI

Coerentemente con i valori dell’agricoltura

“bio”, L’Azienda ha deciso di investire nel

fotovoltaico commissionando a Link Energy

la realizzazione di un impianto a terra, non

integrato, della potenza di 450 kWp.

Costituita nel 1978, l’Azienda Agricola Emidi Stani-

slao è dedita alla produzione di olio extravergine di

oliva, di vino e frutta. Gran parte della produzione

è destinata al mercato interno; le esportazioni pri-

vilegiano come mercato di destinazione la Germa-

nia. Figura nell’Elenco Regionale degli operatori

dell’Agricoltura Biologica della Regione Marche ed

è presente nelle principali rassegne fieristiche na-

zionali (es.: Cibus) ed internazionali.

Castignano (AP)

450 kWp

Non Integrato a terraAzienda Agricola EMIDI

13Il periodico d’informazione per la community Link Energy

LinkinPROGRESS

work

Non Integrato a terra

Parzialmente integrato su tetto

GIPLAST 

by GIPROFIL S.r.l

Page 14: Link Magazine n°1/Luglio2010

Ricavo da incentivi + € 426.802,04

Ricavo da vendita + € 141.483,39

Costo totale impianto - € 160.720,00

Costi di Gestione - € 55.338,10

SALDO FINALE + € 352.227,32

RIEPILOGO ENTRATE-USCITE DELL’IMPIANTO IN 30 ANNI DI FUNZIONAMENTO

La presenza di lastre in fibrocementoamianto sulle coperture industriali -e nonsolo industriali- è vista con crescente preoc-cupazione a causa dei rischi che ne deri-vano; in particolare:

• per la salute di chi si trova ad essereesposto alle particelle cancerogene che de-rivano dalla degradazione dell’amianto;

• per la sicurezza dei lavoratori che ope-rano al di sopra della copertura e che percedimento o sfondamento del tetto costi-tuito da eternit friabile, incorrono nel rischiomortale di cadute dall’alto.

Qualunque sia la metodica prescelta (rimo-zione/smaltimento, incapsulamento o sovracopertura), l’intervento sulla copertura ha un peso economico molto rilevante e a volte insostenibile per i conti economici dell’azienda.

* incluso costo smaltimento amianto e rifacimento copertura

0 kWh 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 - € 160.720,00

1 kWh 51.924 € 23.007,52 € 0,00 € 5.285,86 € 1.364,08 € 26.929,31 - € 133.790,69

2 kWh 51.509 € 22.823,46 € 0,00 € 5.243,58 € 1.391,36 € 26.675,68 - € 107.115,01

3 kWh 51.097 € 22.640,88 € 0,00 € 5.201,63 € 1.419,19 € 26.423,32 - € 80.691,70

4 kWh 50.688 € 22.459,75 € 0,00 € 5.160,01 € 1.447,57 € 26.172,19 - € 54.519,51

5 kWh 50.282 € 22.280,07 € 0,00 € 5.118,73 € 1.476,52 € 25.922,28 - € 28.597,22

6 kWh 49.880 € 22.101,83 € 0,00 € 5.077,78 € 1.506,05 € 25.673,56 - € 2.923,66

7 kWh 49.481 € 21.925,02 € 0,00 € 5.037,16 € 1.536,18 € 25.426,00 € 22.502,34

8 kWh 49.085 € 21.749,62 € 0,00 € 4.996,87 € 1.566,90 € 25.179,58 € 47.681,92

9 kWh 48.692 € 21.575,62 € 0,00 € 4.956,89 € 1.598,24 € 24.934,27 € 72.616,19

10 kWh 48.303 € 21.403,01 € 0,00 € 4.917,90 € 1.630,20 € 24.690,05 € 97.306,24

11 kWh 47.916 € 21.231,79 € 0,00 € 4.877,79 € 1.662,81 € 24.446,88 € 121.753,12

13 kWh 47.153 € 20.893,44 € 0,00 € 4.800,16 € 1.729,98 € 23.963,62 € 169.921,49

14 kWh 46.776 € 20.726,29 € 0,00 € 4.716,76 € 1.764,58 € 23.723,47 € 193.644,96

15 kWh 46.401 € 20.560,48 € 0,00 € 4.723,67 € 1.799,87 € 23.484,28 € 217.129,24

16 kWh 46.030 € 20.396,00 € 0,00 € 4.685,88 € 1.835,87 € 23.246,00 € 240.375,24

17 kWh 45.662 € 20.232,83 € 0,00 € 4.648,39 € 1.872,59 € 23.008,63 € 263.383,87

18 kWh 45.297 € 20.070,97 € 0,00 € 4.611,20 € 1.910,04 € 22.772,13 € 286.156,01

19 kWh 44.934 € 19.910,40 € 0,00 € 4.574,31 € 1.948,24 € 22.536,47 € 308.692,48

20 kWh 44.575 € 19.751,12 € 0,00 € 4.537,72 € 1.987,21 € 22.301,63 € 330.994,11

21 kWh 44.218 € 0,00 € 0,00 € 4.501,42 € 2.026,95 € 2.474,47 € 333.468,58

22 kWh 43.865 € 0,00 € 0,00 € 4.465,41 € 2.067,49 € 2.397,92 € 335.866,49

23 kWh 43.514 € 0,00 € 0,00 € 4.429,68 € 2.108,84 € 2.320,84 € 338.187,34

24 kWh 43.165 € 0,00 € 0,00 € 4.394,25 € 2.151,02 € 2.243,23 € 340.430,57

25 kWh 42.820 € 0,00 € 0,00 € 4.359,09 € 2.194,04 € 2.165,06 € 342.595,62

26 kWh 42.478 € 0,00 € 0,00 € 4.324,22 € 2.237,92 € 2.086,30 € 344.681,92

27 kWh 42.138 € 0,00 € 0,00 € 4.289,63 € 2.282,68 € 2.006,95 € 346.688,87

28 kWh 41.801 € 0,00 € 0,00 € 4.255,31 € 2.328,33 € 1.926,98 € 348.615,85

29 kWh 41.466 € 0,00 € 0,00 € 4.221,27 € 2.374,90 € 1.846,37 € 350.462,22

30 kWh 41.135 € 0,00 € 0,00 € 4.187,50 € 2.422,39 € 1.765,10 € 352.227,37

FLUSSO DI CASSA GENERATO DALL’IMPIANTO

Anno Energia Prodotta Ricavo da incentivo Risparmio Ricavo da Vendita Costi stimati di gestione Cash flow netto Cash flow cumulativo

Potenza nominale impianto: 40,18 kWp

Regime contrattuale: Vendita Integrale

Integrazione Impianto: Totalmente Integrato

Superficie di installazione: Tetto a Falda

Superficie copertura: ca. 310 mq

Costo impianto fotovoltaico * ca. 4.000 €/kWp

Costo totale impianto fotovoltaico: ca. € 160.720,00

Ci dobbiamo quindi rassegnare a conviverecon questa eterna emergenza? Non proprio.

Una delle possibili chiavi di trasformazione

del problema in opportunità è senza dubbio

il fotovoltaico.

Il Decreto Ministeriale 19 febbraio 2007, in-fatti, prevede un premio speciale in caso direalizzazione di un impianto fotovoltaico “to-talmente integrato” con conseguente smal-timento e rimozione di eternit. Questopremio, pari al 5% della tariffa incentivantedefinita dal D.M 192-2007, è tale da rendereconveniente la rimozione dell’amianto ed il ri-facimento della copertura.

Per comprendere a fondo l’impatto di questapremialità prevista dal Conto Energia, esami-niamo sotto il profilo economico e finanziarioil caso di un impianto con potenza di piccopari a 40 kWp.

In Italia il 90% delle coperture di strutture industriali, commerciali, residenziali ed agricole è

costituito da lastre in amianto, per una superficie complessiva di 3 miliardi di m2.

Grazie al Conto Energia il problema del rifacimento della copertura

in cemento amianto si trasforma in un’interessante opportunità

aMIaNTO

AMBIENTE14Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

Page 15: Link Magazine n°1/Luglio2010

TERRITORIOLink Energy e il territorio In questa rubrica, giunta al suo secondo appuntamento, se-gnaliamo le iniziative di comunicazione messe in campo tramaggio e giugno a sostegno del brand e per una più capillarediffusione della cultura “verde” nelle diverse aree operative delloscacchiere Link Energy.

Fondata nel 2008 da un gruppo di amici che fonda le pro-prie radici nel mondo del calcio dilet-tantistico, la SAMB

BEACH SOCCER affrontaper il secondo annol’affascinante avventura

del Campionato Italiano di Serie A Enel

di BEACH SOCCER con l’obiettivo diaccedere alle finali scudetto 2010.Piazzatasi nel 2009 all’ottavo postodel Girone Nord della massima seriedel Campionato Italiano, dopo averriscosso numerosi elogi tra gli addetti ai lavori ed aver centrato l’obiettivodella qualificazione alla Coppa Italia, la SAMB BEACH SOCCER del Presi-dente Roberto Ciferni, supportata dal main sponsor Link Energy, puntaquest’anno ad un piazzamento di prestigio che tenga alti, in ambito na-zionale, gli amatissimi colori rossoblù.

Link  Energy sarà presente con la SAMB BEACH SOCCER sui mezzi di informazione per gran parte della stagione estiva e, inoltre, sui seguenti campi:

Per finire, in caso di accesso alla fase finale del campionato:

• 12-13-14-15 agosto 2010 FINALI SERIE A + SUPERCOPPA, ad Ostia (Roma).

Il 29 e 30 maggio è tornato il “RALLY di TERAMO”, giunto quest’annoalla sua diciannovesima edizione, e lo ha fatto in grande stile.

La grande novità di questa edizione è stata la “prova spettacolo”: 3kmdi velocità pura, sterzate e derapate. Link Energy è stata presente comesponsor del noto pilota Umberto Fiorile (UMBO STAR) che ha conquistatoun meritato 3° posto.

Il rally, composto da otto prove speciali, ha visto impegnati più di 40esperti piloti, provenienti da tutta Italia.

Samb Beach Soccer

UMBO STAR corre con LINK ENERGY

• 9-10-11 luglio 2010 a Milano;

• 29-30-31 luglio 2010 a Cervia (RA).

LINK ENERGY FORMA SUL FOTOVOLTAICO

I GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI MACERATA

Lo scorso 11 giugno si è svolto presso la Sala Convegni

dell’Ente Regionale di Abitazione Pubblica (ERAP)

di Macerata il seminario di aggiornamento professionale

“Fotovoltaico: Aspetti Tecnici e Normativi”, organizzato dal

Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia

di Macerata in collaborazione con l’associato BIGMAT,

Fabio Sbaffi, e con il supporto tecnico-scientifico di

Link Energy.

Hanno partecipato all’iniziativa, oltre al Presidente del

Collegio, Paola Passeri, più di 100 professionisti iscritti al

Collegio, ai quali sono stati riconosciuti n. 2 Crediti Formativi.

TERRITORIO15Il periodico d’informazione per la community Link Energy

Link

Page 16: Link Magazine n°1/Luglio2010

energie rinnovabiliFotovoltaico Termosolare Cogenerazione

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