Linguisti e insegnanti di italiano a...
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GISCEL Emilia-Romagna, GISCEL Lombardia, GISCEL Veneto
Gruppi di Intervento e Studio nel Campo dell'Educazione Linguistica
Linguisti e insegnanti di italiano a confronto
La riflessione sulla lingua dalla scuola primaria al biennio secondario
Ins.te Arianna Candiotto(I.C. 8 Bologna primaria)Bologna 20 marzo 2018
QUANDO INCOMINCIARE A PARLARE DI RIFLESSIONE SULLA LINGUA?
.
….L’apprendimento linguistico (e le riflessioni che ne dovrebbero derivare),
è una realtà che si intreccia quotidianamente con i più disparati saperi e con il vissuto dei bambini.
Indicazioni Nazionali 2012
QUANDO INCOMINCIARE A PARLARE DI RIFLESSIONE SULLA LINGUA?
SUBITO!
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (scuola primaria e secondaria di primo grado)
Non è casuale che siano fissati al termine del terzo e del quinto anno della scuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado, perchéciò ha a che vedere con la GRADUALITA’dell’apprendimento, dà l'idea della scansione in verticale di alcuni momenti della crescita scanditi anche dalla successione dello sviluppo cognitivo del bambino.
COME?
Non come elenco di definizioni, non come dettatura di regole, ma come approccio investigativo sulla parola, sui suoi strani cambiamenti; attraverso il gioco dell’assurdo, dell’errore, delle rime, dei ritornelli, delle parole lego e di tutto quello che nasce dalla fantasia e dalle scoperte dei bambini.
Norma dell’agire che prescrive il modo in cui comportarsi in determinate circostanze: trasgredire, violare, rispettare la r.;le regole del gioco, le regole della buona educazione, le regole
di un testo regolativo…(Dal dizionario Hoepli)
REGOLA
AGIRE\FARE PRESCRIVE\DOVERE DOVER FARE
LA REGOLA
LA REGOLA:…
Se usata indistintamente non permette di cogliere la diversità dei “perché”.
Insegnare “regole” anziché “fatti o situazioni” aiuta a trasformare i le diverse situazioni linguistiche in esercizi, poichèpermette di individuare in ogni azione cosa deve fare il soggetto in quella particolare situazione.
Insegnare le regole fa perdere di vista il “fatto o la
situazione situazionelinguistica” che le origina.
COSA SUCCEDE QUANDO…?
Matteo guarda i cartoni animati mentrela mamma prepara la cena.
=contemporaneamente
=nello stesso momento
RAPPRESENTAZIONE…
Gianluca ha 7 figurine mentre Luisa ne ha 2 più di lui.
Quante figurine ha Luisa?
CENTRALITA’ DELLE SITUAZIONI DILINGUA
TESTI COME PUNTO DI PARTENZA E DIARRIVO
COME PASSAGGIO OBBLIGATO
COMPRENSIONE VERA DI CIO’ CHE REGOLA I MECCANISMI
DELLA LINGUA
GIOCHI, ESPERIMENTI, PROBLEMI, OPERAZIONI, CACCE AL TESORO….
La ludolinguistica attiva nei bambini una capacità altra di riflettere sulla lingua che nasce da motivazioni e scoperte sempre
diverse”.
[...]Può accadere che un ragazzo culturalmente
deprivato produca delle invenzioni linguistiche che
mi fanno rimanere col fiato sospeso.»
(E. Zamponi, I draghi Locopei)
A CHE COSA SERVONOI GIOCHI LINGUISTICI A SCUOLA?
- A riflettere sui meccanismi di formazione delle
parole, sulla loro forma e sui loro significati.
- Ad ampliare il proprio bagaglio lessicale.
- A portare l’attenzione sulla lingua (parole, frasi,
testo), senza fare grammatica in modo esplicito.
- A destare la curiosità degli allievi (anche i più
“pigri” linguisticamente).
- A capire che...La ludolinguistica in classe - Simone Fornara -
GIOCARE CON SUONI, LETTERE, PAROLE, FRASI E TESTI
I giochi linguistici si prestano bene ad accompagnare tutto il percorso di
apprendimento linguistico di un allievo, dalla scuola dell’infanzia in poi.
All’ inizio, bisogna però calibrare bene il tipo di
gioco con le capacità cognitive dell’allievo.
=
PROGRESSIVITA’La ludolinguistica in classe - Simone Fornara –
OGGI FACCIAMO SCIENZE: PAROLE AL MICROSCOPIO
MECCANISMI DI PRODUZIONE E PROCESSI
A quale regno appartengono le parole?
Da quale “pancia” nascono le parole e come si ri-producono?
Da quale “nucleo” nascono le parole e come si ri-producono?
CARTAScartare
INcartare
cartonATO
OGGI FACCIAMO SCIENZE: PAROLE AL MICROSCOPIO
UN MECCANISMO MOLTO PRODUTTIVO:LA DERIVAZIONE
Prefisso scolorato\scoloritoSuffisso colorificioPrefisso+Suffisso decolorare
UN MECCANISMO MOLTO PRODUTTIVO:DERIVAZIONE A CATENA
Uso di prefissi, suffissi e prefissi e suffissi insieme
globo
globale globalizzare
globalizzazione
Ma anche……….
globo
globuto globismo
globalizzato
in-globatosglobato
scienziato
ORTOGRAFIA
Lo scienziato ha coscienza dellaconoscenza
LA STRANA ZUPA DEL VENERDÌMetere nel pentolone sete calzini
e oto anguile con i bigodini
tre piume di galina canterina
il beco di un' ocheta chiachierina
le vele di una picola barcheta
quatro ruote di una vechia bicicleta
e il grembiule bruciachiato del mio carisimoamico furbeto cuoco Renato
Buon apetito!
Luigi del Cin
In campeggio ho dormito nel mio sacco a pelo
POLISEMIA
Ti voglio un SACCO di bene
Oggi splende ilsole
Con le amiche non ci si sente mai sole
Quanto sale vuoisull’insalata?
La ragazza sale le scale
NON LO SO. SPIEGAMELO TU!!!
Come spiegheresti con parole tue a un bambino dell’asilo cos’è la grammatica?Immagina di dover spiegare a un bambino
straniero cos’è un aggettivo. Come faresti?Immagina di dover spiegare a un bambino straniero cos’è un nome. Come faresti?Immagina di dover spiegare a un bambino
straniero cos’è un verbo. Come faresti?
La grammatica è un puzzle che serve a scrivere e a parlare meglio
La grammatica è un insieme di regole per parlare e scrivere in modo che gli altri ti capiscano
La grammatica è la
lingua italiana
La grammatica è una materia molto
semplice, però dovete stare molto
attenti. Allora… questa bellissima
materia spiega la scrittura
Il verbo indica le azioni e il tempo
dell’azione come passato, presente,
futuro.(Anche io sono una bambina
straniera)
il miglioramento delle question skills sia degli insegnanti che degli allievi, rappresenta uno dei presupposti dello sviluppo non solo delle abilità di problem-solving, ma dell’apprendimento disciplinare più in generale.
“IMPARARE A IMPARARE”COME?
FACENDO DOMANDE?
“Il saper fare domande”, il capirne i motivi, il distinguerne le finalità, sono aspetti centrali per qualsiasi insegnante.
L’arte del domandare può essere insegnata al fine di far padroneggiare agli allievi, in modo intenzionale, uno strumento principe della conoscenza.
PERCHE’ FARE DOMANDE?
Ogni domanda innesca un tipo di pensiero utile a rispondere e può essere utilizzata per sviluppare concetti, chiarire le tappe del ragionamento e spingere lo studente verso un più elevato livello di pensiero.
Insegnare a farsi e a fare domande consente agli studenti-allievi di “imparare ad imparare”.
PERCHE’ FARE DOMANDE?
“INSEGNARE AGLI ALUNNI A FARE DOMANDE E’ MOLTO PIU’ UTILE E DIFFICILE CHE INSEGNARE LORO A DARE RISPOSTE”
Walter Deon
“PREPARARE UNA LEZIONE SIGNIFICA PREPARARE DELLE DOMANDE; LA MIGLIOR LEZIONE È FATTA DI DOMANDE, IL SUO SUCCESSO DELLE MIGLIORI RISPOSTE”.
Maria Luisa Altieri Biagi
• Arrivare alla formulazione di REGOLE, ma solo dopo che si sono scoperti i FATTI che le originano;
• indagare i PERCHE’ che stanno all’origine dei FATTI;
• comprendere le relazioni fra REGOLE e FATTI;
• comprendere le REGOLE;
• insegnare a leggere e a interpretare i “FATTI LINGUISTICI”
E ALLORA…..
•E’ necessario offrire occasioni di tempo per riflettere, per esplorare, per fare ipotesi.
•E’ necessario presentare i fatti linguistici in modo diverso a seconda che siano convenzioni, definizioni, teoremi (nel caso della matematica).
•E’ importante sviluppare abilità di problemsolving linguistici, per educare gli allievi a utilizzare le conoscenze che hanno, in vista di un obiettivo, e trasformarle in risorse.
E ALLORA…..
LA DIDATTICA LABORATORIALE
Il laboratorio di italiano dovrebbe essere concepito come l’antica bottega rinascimentale dove gli apprendisti imparavano facendo e guardando fare, comunicando fra loro e con i loro maestri\esperti!
LA DIDATTICA LABORATORIALE
Una bottega\classe come luogo in cui si costruiscono saperi, si costruiscono i significati degli oggetti linguistici, come luogo di incontro fra persone, materiali, ipotesi, errori, idee, spazi e tempi da gestire.
QUALI SONO I REALI OBIETTIVI DELLA SCUOLA?
Alla scuola compete “il far imparare” alcuni contenuti e ciò afferisce alle conoscenze e abilità, ma più di tutto l’obiettivo principe èquello di far “imparare a imparare” ossia costruire una forma mentis per portare alunni e studenti ad acquisire competenze.
Perché?
Per avere la capacità di fare di testa propria, innovare e forse anche destabilizzare!!!!
“Non esiste una grammatica né un libro che la contenga. Esiste la vita, che ha una sua grammatica”.
Dino Spadotto, La grammatica svelata
GRAZIE E BUON LAVORO
A TUTTI GLI INSEGNANTI DI
BUONA VOLONTA’