linfoadenopatie

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LE LINFOADENOPATIE

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LE LINFOADENOPATIE

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Circa 600 linfonodi , capaci di incrementare il proprio volume fino a 15 volte

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LINFODENOPATIA

• RISPOSTA IMMUNE AD AGENTI INFETTIVI (BATTERICI E VIRALI)

• INFILTRAZIONE DI CELLULE INFIAMMATORIE IN INFEZIONI LOCALIZZATE (linfoadeniti)

• INFILTRAZIONE DI CELLULE NEOPLASTICHE (metastasi)

• PROLIFERAZIONE NEOPLASTICA LOCALE (linfomi e leucemie)

• INFILTRAZIONE DI MACROFAGI INFARCITI DI LIPIDI (tesaurismosi)

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LINFODENOPATIACriteri diagnostici

• Dimensioni del linfonodo in relazione all’età del paziente

• Caratteristiche semeiologiche

• Inquadramento epidemiologico e clinico del paziente

• Sede anatomica

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LINFODENOPATIACriteri diagnostici

Dimensioni del linfonodo in relazione all’età del paziente

Bambino: linfonodi normalmente palpabili fino a 2 cm di diametro , senza significato patologico

Adulto: linfonodi inguinali fino a 2 cm senza significato patologico

Linfoadenopatia < 30 anni = 80% infiammatoria > 50 anni = 60% neoplastica

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LINFODENOPATIACriteri diagnostici

Caratteristiche semeiologiche

• Linfonodi esiti infiammatori: consistenza aumentata, elastici, mobilissimi, sguscianti, non dolenti, nè dolorabili

• Linfonodi in flogosi acute: molli, tenero elastici, asimmetrici, confluenti, dolenti, dolorabili, con cute arrossata

• Linfonodi linfoproliferativi: duro-elastici, mobilità sui piani profondi abbastanza conservata, agglomerati in pacchetti,non dolenti, nè dolorabili

• Linfonodi metastatici: duri, a superficie irregolare, fissi sui piani profondi, non dolenti, non dolorabili.

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LINFODENOPATIACriteri diagnostici

Inquadramento epidemiologico e clinico del paziente

Linfoadenopatia < 30 anni = 80% infiammatoria con 17% di iperplasie reattive aspecifiche

> 50 anni = 60% neoplastica con solo 2% di ipeplasia reattiva

Linfoadenopatie generalizzate in

Infanzia: malattie esantematicheAdolescenza: mononucleosiPromiscuità sessuale o tossicodipendente:HIVCacciatori, agricoltori: tularemia, brucellosi, TBC,

nocardiosiEpilettici: assunzione di fenilidantoina o

carbamazepinaArtopatici cronici: assunzione di fenilbutazone o AR

stessa

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LINFODENOPATIACriteri diagnostici

Sede anatomica

Linfoadenopatie generalizzate

Linfoadenopatie localizzate

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Le linfoadenopatie tipiche dei linfomi e leucemie possono essere sia generalizzate che

localizzate, senza sedi preferenziali

(laterocervicale esordio Hdg, epitrocleare non Hdg)

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LINFODENOPATIA LOCALIZZATA Sede anatomica

L. sottomentonieri e sottomandibolari = infezioni orali , volto, naso, seno mascellareL. preauricolari = infezioni orbita, orecchio medio, parotide, s. di Sjogren L. laterocervicali = affezioni faringe, laringe, tiroide, esofago. Ogni infezione vie aree superiori (scrofola) e vie digestive, batteriche , virali o fungine.

L. sopraclaveari = sarcoidosi, infezioni e neoplasie gastrointestinali ( l. di Troisier), toraciche, peritoneali

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Linfonodi laterocervicali alti e sottomandibolari < 2 cm in mononucleosi

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Linfonodi laterocervicali alti e sottomandibolari < 2 cm in istiocitosi del seno

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Linfonodi laterocervicali alti e sottomandibolari < 2 cm in lifoadenopatia da sindrome linfoproliferativa autoimmune

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Linfonodi laterocervicali < 2 cm in linfoma di HDG

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Linfonodi laterocervicali e sottomentonieri < 2 cm in LLC

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Linfonodi laterocervicali alti e sottomentonieri < 2 cm in LLC

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Linfonodi laterocervicali alti , sottomentonieri e sopraclaveari in linfoma non HDG

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Pacchetto di linfonodi sottomentonieri con ulcerazione cutanea in linfoma non HDG

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Linfonodi sottomentonieri con ulcerazione cutanea in pregressa infezione stafilococcica

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LINFODENOPATIA LOCALIZZATA Sede anatomica

L. ascellari = TBC, sarcoidosi, infezioni locali (depilazione, deodoranti non traspiranti), infezioni mammarie, neoplasie mammarie e melanomi

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Linfoadenomegalia ascellare in corso di LLC

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Linfoadenomegalia ascellare in corso di LLC

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Linfoadenomegalia ascellare in corso di linfoma non Hdg

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LINFODENOPATIA LOCALIZZATA

Sede anatomica

L. occipitali = infezioni cuoio capelluto, orecchio esterno, malattie esantematiche e toxoplasmosi

L. epitrocleari = infezioni mano e avambraccio, m. del graffio di gatto, brucellosi; se bilaterale = sarcoidosi, tularemia, sifilide

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LINFODENOPATIA LOCALIZZATA

Sede anatomica

L. ilo-mediastinici = con sindromi compressive, sarcoidosi e TBC, patologie infettive e neoplastiche toraciche

L. retroperitoneali o mesenterici = dolori dorsali, sindrome da compressione midollare, steatorrea, spesso associati a splenomegalia in infezioni e neoplasie.

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Immagine TAC di numerosi linfonodi ingranditi in sede addominale in corso di linfoma non HDG

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Immagine TAC di splenomegalia e adenomegalia in sede addominale in corso di mononucleosi

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Immagine TAC di adenomegalia in sede addominale in corso di TBC

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Immagine TAC di imponente adenomegalia mediastinica in corso di linfoma linfoblastico T

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Immagine TAC di adenomegalia mediastinica in corso di linfoma non Hdg follicolare

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Effetti della ostruzione della cava superiore in linfoma non Hdg

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Slargamento mediastinico in linfoma non Hdg

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Slargamento mediastinico in linfoma non Hdg T

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Slargamento mediastinico in linfoma non Hdg T

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LINFODENOPATIA LOCALIZZATA

Sede anatomica

L.inguinali = m. veneree, come sifilide, linfogranuloma venereo, herpes genitalis, ma anche infezioni retto e vagina e neoplasie di queste sedi .

Sono i linfonodi meno indicati per la biopsia diagnostica

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LINFODENOPATIA LOCALIZZATA

Sede anatomica

L.poplitei = infezioni del piede e della gamba, raramente neoplasie

L. femorali = infezioni piede , gamba, inf. da Pasteurella pestis

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Quando sospettare un linfoma ed avviare il paziente alla biopsia linfonodale?

• presenza di sintomi sistemici non altrimenti spiegabili

• linfoadenopatia persistente (oltre 4 settimane) di dimensioni > 1.5 cm, in assenza di cause locali o infettivologiche sistemiche

• incremento volumetrico di una o più linfoadenopatie nello spazio di poche settimane

• comparsa di nuove linfoadenopatie

• alterazione dei parametri di laboratorio (anemia, linfocitosi, LDH) non altrimenti spiegabile

• impegno mediastinico a Rx standard del torace

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Quando sospettare un linfoma in assenza di linfoadenopatie superficiali?

• presenza di sintomi sistemici (febbricola, sudorazioni notturne, calo ponderale, prurito) non altrimenti spiegabili

• alterazione dei parametri di laboratorio (anemia, linfocitosi, LDH, eosinofilia) non altrimenti spiegabile

• impegno mediastinico a Rx standard del torace

• Linfoadenopatie addominali visualizzate ad ecografia

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AGOASPIRATOLINFONODALE

• insufficiente per iniziare una chemioterapia antiblastica

• può alterare la architettura strutturale del linfonodo e rendere quindi problematica la diagnosi sulla successiva biopsia

• elevata percentuale di falsi negativi

• inadeguato ai fini della precisazione classificativa del linfoma

NO!!!!NO!!!!

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ACCERTAMENTI DI LABORATORIO

• esame emocromocitometrico completo, con formula ed osservazione dello striscio al microscopio

• tests sierologici (HIV, EBV, CMV, toxoplasmosi)

non specificinon specifici

• VES

• LDH

• ß2-microglobulinemia

• Elettroforesi proteine -> IF se picco monoclonale

• Dosaggio Ig

““specifici”specifici”

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Esame obiettivo Ricerca dei sintomi B

Rx toracestandard

TC total body

Biopsia osteomidollare

STADIAZIONE dei LINFOMI (i)

Febbre

Calo ponderale> 10 %

Sudorazioni notturne

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STADIAZIONE dei LINFOMI (ii)

A: assenza di sintomi sistemiciB: presenza di sintomi sistemici

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Incid

enza

per

100

.000

abi

tant

iEPIDEMIOLOGIA dei LINFOMI

Negli anni ’60-2000, l’incidenza dei linfomi è più che raddoppiata

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LinfomaLinfoadenopatie,splenomegalia

Sintomi/Segnid’organo

Organi linfoidi periferici

Organi non linfoidi

Sintomi sistemici(sintomi B)

Febbre, calo ponderale, sudorazioni notturne

Insufficienzamidollare

Rilascio dicitochine

Midollo osseo

MANIFESTAZIONI CLINICHE dei LINFOMI

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ETEROGENEITA’ dei LINFOMI

• Morfologia

• Sito anatomico

• Comportamento clinico

• Risposta alla terapia

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ETEROGENEITA’ dei LINFOMI

• Morfologia follicolari/diffusia cellule piccole/grandi

• Sito anatomico nodali/extra-nodali

• Comportamento clinico indolenti/aggressivi

• Risposta alla terapia eradicabili/non eradicabili

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LINFOMI INDOLENTI

•Predominante inibizione dell’apoptosi

•Bassa frazione proliferativa e lenta crescita

•Decorso indolente anche in assenza di terapia

•Difficilmente eradicabili con terapia convenzionale

Linfoma follicolare

Linfomi MALT/marginali

Linfoma linfocitico/B-LLC

Linfoma linfoplasmocitoide

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LINFOMI AGGRESSIVI

•Predominante aumento della proliferazione cellulare

•Alta frazione proliferativa e rapida crescita

•Decorso tumultuoso in assenza di terapia

•Potenzialmente eradicabili con terapia convenzionale

Linfoma diffuso a grandi cellule

Linfoma di Burkitt

Linfoma mantellare

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FISIOPATOLOGIA MOLECOLARE dei LINFOMI NON-HODGKIN

Fisiopatologiamolecolare

Patogenesi

PrognosiIdentificazione dinuove entita’ nosologiche

Monitoraggio

Diagnosi

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Precursori B B maturi plasmacellule

Leucemie acute

linfoblastiche

LINFOMIL. LINFATICA CRONICA Mieloma

multiplo

Midollo osseo Midollo osseoOrgani linfoidi periferici

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TRASLOCAZIONE di PROTO-ONCOGENI nei LINFOMI NON-HODGKIN

CRCR

geni Igproto-oncogene

CR

Deregolazione trascrizionale del proto-oncogene

traslocazione cromosomica

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MECCANISMI di LINFOMAGENESI

EZIOLOGIA PATOGENESI FENOTIPO

Attivazione diproto-oncogeni

Inattivazione di geni

onco-soppressori

proliferazione

apoptosi

differenziazione

?(90 %)

virus(5-10 %)

immunodeficit(1-5 %)

pesticidi(0.5-1 %)

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FISIOPATOLOGIA MOLECOLARE dei LINFOMI NON-HODGKIN

Fisiopatologiamolecolare

Patogenesi

PrognosiIdentificazione dinuove entita’ nosologiche

Monitoraggio

Diagnosi

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CLASSIFICAZIONI dei LINFOMI

Classificazione Anni Criteri

Rappaport

Lukes & Collins

Working Formulation

REAL & WHO

‘60

‘70

‘80

‘90

morfologia

morfologia fenotipo

morfologia fenotipo clinica

morfologia fenotipo clinica genotipo

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MORFOLOGIA dei LINFOMI (i)

(A) (B)

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MORFOLOGIA dei LINFOMI (ii)

(C)Fenotipo: CD19+/CD5+

(D)Fenotipo: CD19+/CD5+

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MORFOLOGIA dei LINFOMI (iii)

Ciclina D1 positivo(C): Linfoma mantellare

Ciclina D1 negativo(D): linfoma linfocitico / leucemia linfatica cronica

Analisi molecola

re

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Ag

AgAc

Biologiamolecolare

Analisiimmunoistochimica

Esame clinico

Diagnosiintegrata

dei linfomiEsame microscopicomorfologico

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STORIA MOLECOLARE DEI LINFOMI

RESISTENZA

REMISSIONEPARZIALE

DIAGNOSI REMISSIONECLINICA

COMPLETA

terapia

REMISSIONEMOLECOLARE

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MONITORAGGIO MOLECOLARE della MALATTIA MINIMA RESIDUA nei LINFOMI FOLLICOLARI

BCL-2 Ig

1

anni0

0.1

0.30.2

0.90.80.70.6

0.40.5

0 12963

Dis

ease

-fre

e Su

rviv

al

BCL-2/Ig positivi

p = 0.00001

BCL-2/Ig negativi34

836

935

937

450

651

571

251

451

099

499

8N Pos H 2

O