Cronaca.

Avvocati per il tribunaleCon l’inaugurazione a Cagliari dell’anno giudiziario l’appelloper l’apertura degli uffici in città:“Investimento oggi indifferibile”

Cronaca.

Piazza rimessa a nuovoDopo i paletti metallici e i dehorsprosegue la riqualificazionedel salotto buono. Sarà sistematala pavimentazione e i marciapiedi.

Economia.

Voglia di fare impresaNel Nord Sardegna il numerodi aziende iscritte nell’ultimoanno alla Camera di Commerciocresciuto più della media italiana.

Sport.

Arbitri in festaLa sezione locale delle giacchettenere Figc raggiunge il traguardodei vent’anni dalla sua aperturagrazie anche ai successi nazionali.

lA noVità » Traffico vietato tutti i giorni dalle 17

l’inchiestA » Rischio sismico catalogato con grado 4, ma l’analisi si limita solo ai prossimi cinquant’anni

il cAso » Non rinnovate le convenzionilegA Pro »

Strada chiusa da Corso Umberto fino a via Porto Romano.La rabbia dei commercianti e i permessi per i residenti

L’ex assessore alle Politiche sociali Piccinnu attacca Nizzi:“Emergenza per le famiglie. Si chiarisca se ci sono i fondi”

lA scossA tellurica più pericolosa 400 anni fa a CagliariIl presidente degli Ingnieri Pietri: “Nessun rischio reale”

Maltempo e paura terremotila Gallura è davvero sicura?

Ztl in centro, tutte le limitazioni Per Koukola vita è statacome un film

I servizi disabili sono in bilico

La Sardegna è davvero immune dal rischio sismico? è una terra molto antica, che ha avuto il tempo di as-sestarsi e questa convinzione indu-ce i sardi a non aver paura di assi-stere alle tragedie che hanno colpito il centro Italia. Ma l’Istituto nazio-nale di geofisica e vulcanologia che ha dedicato all’isola un approfondi-mento molto dettagliato sostiene in-

vece che, per quanto improbabili, i terremoti possano colpire anche la Sardegna. L’ultima scossa in ordi-ne di tempo è stata registrata a Tel-ti nell’ottobre del 2015. Nessuno si accorse della scossa che venne regi-strata solo dagli strumenti dell’Isti-tuto nazionale di geofisica: magnitu-do 2,4 a una profondità di 10 chilo-metri.

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15 febbrAio 2017 - Anno 8 - numero 2 www.olbia.it

2009-2017

il QUinDicinAle

UN CALENDARIO RICCODI DATE IN TUTTA L’ISOLA

Il Carnevale in Sardegna è l’unica festa

non collegata agli appuntamenti religiosi.

Tradizionalmente inizia con la festa

dei fuochi di Sant’Antonio Abate, il 17

gennaio, e si conclude il mercoledì delle

Ceneri. Le date si concentrano soprattutto

tra il giovedì e il martedì grasso. (23

febbraio e 28 febbraio). La festa conserva

spesso il ricordo di riti arcaici, con la

rappresentazione allegorica di un re o di

una regina (come nel caso di Re Giorgio

di Tempio Pausania) o da un fantoccio di

pezza che viene processato, condannato

al rogo e pianto con un ridicolo lamento

funebre (Gioldzi a Bosa, Maimone in

Ogliastra, Cancioffali a Cagliari ed altri

ancora). Delle maschere mute d’antica

origine caratterizzano, invece, il carnevale

dei centri barbaricini di Mamoiada

(Mamuthones e Issohadores), Ottana

(Boes e Merdules) e Orotelli (Sos thurpos),

mentre, soprattutto nell’oristanese,

le esibizioni equestri costituiscono il

fulcro della festa (Sartiglia di Oristano,

Sa carrela ‘e nanti di Santulussurgiu). I

festeggiamenti sono accompagnati dalla

distribuzione di fave con lardo, zeppole e

abbondante vino. Gli appuntamenti da non

perdere quest’anno sono: Mammuthones

e Issohadores di Mamoiada, il 16

gennaio (S’Antoni) - 26,27 e 28 febbraio

(Harrasehare/Carnevale), Su Maimulu

di Ulassai a partire dal 16 Gennaio, il

Carnevale di Ottana a partire dal 16

gennaio, il Carnevale di Tempio Pausania il

23,26 e 28 febbraio, la Sartiglia di Oristano

il 26 e 28 febbraio, Sa Carrela ‘e Nanti di

Santu Lussurgiu il 19, 26, 27 e 28 febbraio.

La Barbagia in rete si presenta con 33 appuntamenti

Sedici paesi, sedici miti, sedici riti del Car-

nevale barbaricino. È questo lo slogan

che caratterizza il progetto che i pae-

si del centro Sardegna hanno sotto-

scritto, quest’anno, per fare rete e

avviare un circuito di grande valen-

za culturale e turistica. Gli eventi in

programma sono trentatré, avranno

inizio il 4 febbraio per concludersi il 5

marzo. Si è partiti a Sarule con la pri-

ma sfilata delle maschere tradizionali,

mentre sempre nel paese il 23 e il 25 febbra-

io ci saranno le sfilate dei bambini e quelle

dei carri. Il 12 febbraio a Samugheo si è

svolto il“Carrasecare Samughesu” con

la sfilata “A Maimone”. Il 18 febbraio

a Nuoro il “Carrasecare Nugoresu”,

con la sfilata dei carri il 5 marzo con

“Balla chi como benit carrasecare”. Il

23 febbraio grande festa a Gavoi con

la spettacolare “Jovia Lardajola. Sa

sortilla de sos tumbarinos” e poi il 27

con la sfilata. Il 25 febbraio a Lodine le

maschere tradizionali.

Da Nuoro a Lodine tra carri allegorici e maschere tradizionali per promuovere il territorio

SU CARRASECAREFeste per bambini e corsi di cucina

il programma del carnevale olbiese

La settimana più pazza dell’anno della città si terrà da giovedì 23 a martedì 28 febbraioÈ tutto pronto per la XVI edizione

del Carrasegare Olbiesu organizzata

dall’associazione “Amici del Carneva-

le olbiese”, con il sostegno del Comu-

ne di Olbia. Confermate due sfilate di

carri allegorici, in programma dome-

nica 26 e martedì 28 febbraio 2017. Le

iscrizioni per partecipare erano aper-

te sino a domenica 19. Quest’anno,

grazie alla collaborazione con l’am-

ministrazione comunale e di alcuni

imprenditori della città, l’associazione

ha avuto a disposizione un capannone

in zona industriale per la realizzazio-

ne dei carri allegorici. La settimana

più pazza dell’anno è in programma

da giovedì 23 febbraio a martedì 28

febbraio 2017. Restano confermati

alcuni appuntamenti che ormai sono

entrati a far parte della tradizione,

come le immancabili feste per i bam-

bini e i tanto attesi corsi di cucina. Per

iscriversi o avere informazioni o an-

che per mettere in contatto i figuran-

ti coi gruppi, è sufficiente inviare una

mail all’indirizzo di posta elettronica

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anno 8 - numero 2 - 15 febbrAIO 2017www.olbia.it email@aolbia.it Olbia.it - Il Giornale di Olbia 2

Primo Pianol’inchiestA » Il rischio sismico è catalogato con il grado 4, il più basso, ma l’analisi è limitata solo ai prossimi cinquant’anni

lA scossA tellurica più grave a Cagliari 400 anni fa. Il presidente dell’Ordine degli ingegneri Pietri: “Nessun segnale di reale pericolo”

Maltempo e paura da terremotima la Gallura è sicura davvero?

costAnzA bonAcossA

La Sardegna è davvero immune dal rischio sismico? è una ter-ra molto antica, che ha avuto il tempo di assestarsi e questa convinzione induce i sardi a non aver paura di assistere al-le tragedie che hanno colpito il centro Italia. Ma l’Istituto na-zionale di geofisica e vulcanolo-gia che ha dedicato all’isola un approfondimento molto detta-gliato sostiene invece che, per quanto improbabili, i terremoti possano colpire anche la Sarde-gna. L’ultima scossa in ordine di tempo è stata registrata a Telti nell’ottobre del 2015. Nessuno si accorse della scossa che ven-ne registrata solo dagli stru-menti dell’Istituto nazionale di geofisica: magnitudo 2,4 a una profondità di 10 chilometri. Per avere notizie di episodi più ri-levanti occorre andare indietro nel tempo: il 18 giugno 1970, ad esempio, un terremoto di ma-gnitudo 4.8 localizzato nel Ma-re di Sardegna, alcune decine di chilometri a nord ovest di Porto Torres, venne avvertito distin-

tamente anche lungo le coste li-guri e in Costa Azzurra. L’even-to più grave fu, forse, quello ac-caduto a Cagliari il 4 giugno del 1616, esattamente 400 anni fa. A ricordare l’episodio è rimasta un’iscrizione su una parete del-la sagrestia della Cattedrale di

Cagliari che recita “Adì 4 Juny terremotus factus est 1616”. Oc-corre però precisare che il grado di pericolosità per la Sardegna è fra i più bassi. “In Sardegna - spiega Mauro Pietri, presidente dell’Ordine degli ingegneri del-la provincia di Sassari e Olbia-

Tempio - non ci sono mai stati reali segnali di pericolo sismico, eccezione fatta per un evento che ha riguardato di riflesso la zona di Olbia, ma che si è svol-to in un’area sottomarina”. Il 26 aprile del 2000 furono perce-pite due scosse tra le 15.29 e le

15.38. Epicentro venti miglia a est di Capo Comino, magnitudo 4,2 e 4,8, quindi tali da essere avvertite nitidamente da chi era in casa, con bicchieri e piatti che si erano mossi. Ci fu gran-de panico, soprattutto, a Olbia e sulla costa orientale, ma il ter-remoto si sentì distintamente anche a Sassari, Nuoro e Caglia-ri. La paura di residenti e turisti si fece sentire al centralino di vigili del fuoco e forze dell’or-dine tempestati da centinaia di telefonate. Nella mappatura ef-fettuata dalla Protezione civile, il territorio di Olbia risulta esse-re catalogato con il grado 4 nel-la classificazione sismica: come zona meno pericolosa. Sino al 2003 il territorio nazionale era classificato in tre categorie si-smiche a diversa severità. La classificazione della sismicità del territorio di Olbia è stata stabilita attraverso nuovi crite-ri di misurazione che si basano sull’analisi della probabilità che il territorio venga interessato, nell’arco di 50 anni, da un even-to che superi una determinata soglia di intensità o magnitudo.

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anno 8 - numero 2 - 15 febbrAIO 2017www.olbia.it email@aolbia.it Olbia.it - Il Giornale di Olbia 3Primo Piano

La minore pericolosità del ri-schio sismico non esenta l’Isola dal compiere verifiche e seguire protocolli a tutela delle persone. Pur essendo classificata in zona 4 (rischio più basso) la Sarde-gna deve osservare la circola-re dell’assessorato all’Ambiente che specifica come vada esegui-ta una verifica di corrisponden-za di sicurezza sismica su tutti gli edifici strategici. I criteri da seguire sono la sicurezza delle persone, che l’edificio abbia ga-rantite le vie di esodo davanti a un possibile fenomeno sismi-co e, infine, il mantenimento del patrimonio edilizio. Anche a Ol-bia, dunque, gli edifici di nuova costruzione, tutti quelli stra-tegici (ospedali, scuole, ponti, edifici pubblici) e le ristruttura-zioni di importanti dimensioni, devono rispettare le norme an-tisismiche. Un recente esempio

in questo senso è offerto dalla sede Inail di Olbia in via Tavo-lara, quella che ospitava la Re-sidenza sanitaria assistenziale Sole di Gallura in uso alla coo-

perativa La Fenice attualmente in via di chiusura. La sede di via Tavolara è inclu-sa nel bando da circa 6 milio-ni di euro con il quale l’Istituto Nazionale Assicurazione Infor-tuni sul Lavoro intende affida-re i servizi attinenti l’ingegneria e l’architettura e la realizzazio-ne di lavori sugli edifici di pro-prietà che, in base alla OPCM

3274/2003, possono rivestire un ruolo strategico o rilevan-te durante un evento sismico o una calamità. Nei servizi da affidare sono compresi i saggi e le indagi-ni geognostiche, compresi i ri-pristini, l’esecuzione di analisi e indagini tecniche e le relazio-ni geologiche. In base al disci-plinare di gara, i professionisti,

singoli o associati, che inten-dono partecipare, devono esse-re iscritti all’albo professiona-le o ai registri previsti dalla ri-spettiva legislazione nazionale. L’edificio di via Tavolara, com-pletato nel 1999, è composto da 7 piani complessivi, compresi quelli interrati con una superfi-ce media per piano di 1200 me-tri quadrati.

lA normAtiVA » Anche in Sardegna si devono seguire le regole per la sicurezza nei palazzi strategici

lA seDe Inail di via Tavolara del capoluogo sarà al centro di alcuni lavori di ristrutturazione

Gli obblighi per gli edifici

L’immobileè composto

da sette pianied è stato costruito

nel 1999

Lo studio.

ma il vero pericoloarriva dal mare:olbia rischia di sparireIl vero pericolo per Olbia resta l’ac-qua. è ancora freschissima la feri-ta lasciata alla città dal ciclone Cle-opatra che, nel novembre 2013, ha seminato terrore e vittime. Le bombe d’acqua, le piogge violente, i nubifragi costituiscono per Olbia e per la Sardegna un rischio ben più elevato rispetto al terremoto. Un fenomeno che gli studiosi as-sociano alla mutazione climatica e che, secondo gli studi dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Cli-mate Change) affidato a un grup-po di lavoro composto da 895 scienziati provenienti da ogni par-te del mondo, potrebbe portare al-la scomparsa di intere zone costie-re. La fusione dei ghiacci accompa-gnata dagli effetti di uragani e tem-peste porterebbe, secondo le sti-me dell’IPCC, ad un innalzamen-to dei mari tra i 30 e i 90 cm nel 2100. Nell’indagine sull’Italia so-no emersi dati preoccupanti an-che per quanto riguarda la Sarde-gna, le cui coste sono sempre più a rischio. La conformazione costiera porterebbe nel 2100, “solo” tra me-no di 90 anni, Oristano e Cagliari al rischio di scomparire dalle map-pe, ma anche molte zone di Olbia sarebbero fortemente a rischio.

anno 8 - numero 2 - 15 febbrAIO 2017www.olbia.it email@aolbia.it Olbia.it - Il Giornale di Olbia 4

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La zona a traffico limitato nelle vie del centro storico è realtà. è attiva dalle 17 alle 24 ed è in vigore tut-ti i giorni, festivi compresi. Non si può circolare in Corso Umber-to I, dal municipio fino all’incro-cio con via Porto Romano. Vieta-te al traffico tutte le piccole vie at-torno alla chiesa di San Paolo. Via delle Terme chiude dall’intersezio-ne con via Acquedotto Romano in poi. Via Regina Elena resta aper-ta fino all’incrocio con via De Filip-pi. Di via Catello Piro chiude solo il tratto compreso tra Corso Um-berto I e via Garibaldi. Chiusa an-che piazza Regina Margherita, sal-

vo il lato sud, dove passa Via Gari-baldi, che resterà aperta al traffico. In tutta la zona è consentita la fer-mata, mentre la sosta permanente è vietata h 24 anche per residen-ti e domiciliati. È consentita la so-la sosta per il carico e scarico dalle ore 8 alle ore 10.30. Il limite mas-simo di velocità in tutta la zona è fissato h 24 in 30 km/h. Il divieto di transito negli orari indicati, na-turalmente, esclude gli autorizzati. Le autorizzazioni possono essere richieste al Settore manutenzioni del Comune, Ufficio segreteria dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 13. I residenti devono presen-

tare un documento o certificazio-ne che dimostri la residenza nelle vie facenti parte della ZTL (va be-ne anche la carta d’identità) e il li-bretto dell’autoveicolo. Non esiste limite di veicoli per nucleo familia-

re, sempre che i possessori del vei-colo appartenenti allo stesso nu-cleo familiare siano residenti nella ZTL. I domiciliati dovranno pre-sentare la carta di identità, la do-cumentazione idonea a dimostra-

re il domicilio nelle vie facenti par-te della ZTL (ad esempio bollet-te ENEL, TELECOM, del gas, in-testate al richiedente l’autorizza-zione; contratto d’affitto o di loca-zione e quanto altro pertinente) e il libretto dell’autoveicolo. Coloro che hanno necessità di un’autoriz-zazione provvisoria per il transi-to nella ZTL (ad esempio macchi-na degli sposi o veicoli di operato-ri economici che debbano eroga-re servizi continuativi o effettua-re lavori temporanei per conto di privati), potranno compilare la ri-chiesta presso gli stessi uffici e ne-gli stessi orari di cui sopra. I veico-li dei medici durante le visite do-miciliari possono circolare espo-nendo il contrassegno rilasciato dall’Ordine e l’indicazione “medi-co in visita domiciliare urgente”.

il ProVVeDimento » Traffico vietato da Corso Umberto fino all’incrocio di via Porto Romano tutti i giorni dalle 17 in poi

i resiDenti possono richiedere il permesso.Previste anche delle autorizzazioni temporanee

Ztl in centro, tutte le limitazioni

l’APPello » Il Consiglio nazionale forense all’apertura dell’anno giudiziario a Cagliari: “Mutate le condizioni. Sede strategica”

lA PercentUAle delle prescrizioni nelle cause a Tempio è pari al 45%. Il Comitato civico locale: “è un investimento indifferibile”

Gli avvocati vogliono il tribunale in cittàto, esprimendo “particolare sod-disfazione perchè il problema sia stato affrontato nell’importan-te occasione, soprattutto per il fatto che finalmente non si trat-ti più questo argomento come un tabù sotto l’errata considerazio-ne della connotazione campanili-stica della vicenda”. “Come riba-diamo da 4 anni, portando avan-ti una battaglia dei precedenti 30

- ha detto il Comitato -, il Tribu-nale di Olbia è un investimento in giustizia ormai indifferibile e lo rivendichiamo a gran voce, au-spicando che la classe politica e la magistratura operino le scelte che competono loro, dando, co-sì, voce alle richieste dell’Ordine degli avvocati e di tutta la cittadi-nanza gallurese che si è espressa con oltre 20.000 firme”.

Con l’inaugurazione dell’anno giudiziario, celebrato a Caglia-ri nei giorni scorsi, è tornato an-che alla ribalta il tema della ria-pertura del tribunale cittadino. E per bocca dello stesso rappresen-tante regionale presso il Consi-glio nazionale forense, l’avvoca-to Priamo Siotto, si è posto l’ac-cento sulle “mutate condizioni geografiche, economiche sociali”

della città di Olbia, sottolinean-do l’importanza “dell’istituzione di un ufficio giudiziario” nel ca-poluogo. Un appello che fa segui-to anche ad un dato allarmante, che riguarda l’indice di prescri-zione che affligge proprio il tri-bunale attuale di Tempio, pari al 44,7%. Anche il Comitato civi-co per l’istituzione del Tribunale ad Olbia è tornato sull’argomen-

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Dopo i paletti metallici in centro storico, che devono delimitare la carreggiata stradale dallo spa-zio dedicato ai pedoni ed evitare il parcheggio selvaggio, è la vol-ta di piazza Regina Margherita. è di questi giorni, infatti, la no-tizia che uno dei luoghi simbolo della città verrà completamente ristrutturato. La gara per i lavori di manutenzione straordinaria della piazza è stata appena vinta

da una società di costruzioni di Nuoro. La ristrutturazione della piazza comprenderà diversi in-terventi a partire dal ripristino della pavimentazione fino al ri-facimento della pavimentazione dei marciapiedi. Previsto anche il ripristino dei cordoli danneg-giati e della piantumazione con dei nuovi alberi. Un restyling a 360 gradi che si spera possa por-tare nuovo prestigio non solo a

piazza Regina Margherita, ma a tutto il centro storico. In questa direzione è andato anche il nuo-vo regolamento approvato dal Comune per i dehors, che ha im-posto limitazioni ai locali, privi-legiando il carattere di tempora-neità dell’esterno del bar, piut-tosto che l’allestimento di strut-ture fisse, che poco magari han-no a che vedere con l’architettu-ra urbana.

lA noVità » Dopo i paletti metallici e i dehors prosegue l’opera di riqualificazione nella parte storica

sArà sistemAtA la pavimentazione danneggiata e i vari marciapiedi. Previsti anche degli alberiPiazza Regina Margherita a nuovo

lAVoro » iniziati i colloquiper il mater olbiaMentre le gru e gli operai conti-nuano senza sosta a lavorare nel cantiere di quello che sarà il pri-mo ospedale privato della cit-tà, vale a dire il Mater Olbia, so-no partiti i primi colloqui per le assunzioni del personale. Gli in-contri con gli aspiranti candidati si sono svolti al Geovillage. Le pri-me figure ricercate sono giovani sotto i 30 anni, che si occuperan-no dell’amministrazione e dell’ac-coglienza. I colloqui procederan-no ad oltranza fino a completare l’organico.

il cAso » L’ex assessore comunale alle Politiche sociali Piccinnu: “Se ci sono fondi, Nizzi chiarisca”

non rinnoVAto l’accordo con il Caf per le pratiche ed è in scadenza la convenzione con la Oltrans

Servizi disabili a rischio:nessuna proroga in vista

AngelA gAliberti

Due interrogazioni e una grande paura: che i servizi per i disabili vengano drasticamente ridimen-sionati. A lanciare l’allarme è l’ex assessore comunale alle Politiche sociali e oggi consigliere di mino-ranza in quota Pd, Rino Piccinnu, il quale ha protocollato (insieme ai suoi colleghi della Coalizione civica e democratica) due interro-gazioni su questo tema. “All’inter-no del Centro globale per la disa-bilità – spiega il consigliere comu-nale di minoranza Rino Piccinnu – c’è un servizio Caf gratuito. Le famiglie che si avvalgono dei pia-ni personalizzati della 162 posso-no utilizzare questo Caf per le pra-tiche relative alla figura professio-nale necessaria prevista dal piano

senza dover passare da una coo-perativa. Il Caf è totalmente gra-tuito e le famiglie possono sce-gliere direttamente il collaborato-re da assumere. Purtroppo, il ser-vizio è scaduto a novembre e non è stato prorogato. Perché?”. Il servi-

zio consisteva in tutta una serie di pratiche (assunzioni, buste paga, liquidazioni Inps, eccetera) che se fosse effettuato da un consulente privato, avrebbe un costo rilevan-te per le famiglie. Questo non è l’u-nico servizio a rischio dedicato al-

la disabilità: lo stesso Centro glo-bale scricchiola. “Il Centro globale per la disabilità è gestito in modo ottimo dalla cooperativa Oltrans Service – continua Piccinnu -. Il prossimo 24 febbraio scade l’at-tuale appalto e ancora non è stato pubblicato il bando e non si parla di proroghe. Spero che queste in-terrogazioni siano discusse prima del 24 e che il sindaco ci dica co-sa vuole fare. Ho paura che non ci siano i soldi per questi servizi”. Il Centro globale disabilità è il pun-to di riferimento per tutte le fami-glie olbiesi che hanno tra i loro fa-miliari un disabile. Il centro for-nisce molti servizi, tra cui l’elabo-razione dei circa 800 piani perso-nalizzati olbiesi. Togliere questo servizio significa mettere in diffi-coltà tantissimi cittadini.

Il cantiere.

Piano anti-alluvione:la rampa del nespoliora sarà demolitaApprovata la demolizione del-la rampa di svincolo sul Rio Se-ligheddu accanto allo Stadio Ne-spoli, che, come hanno rileva-to i tecnici, funge quasi da “tap-po” in caso di piogge a carattere torrenziale. In totale, la demoli-zione della rampa costerà circa 1 milione e 300 mila euro tra la-vori veri e propri, oneri di sicu-rezza, pubblicità, accertamenti, iva, imprevisti eccetera. Questo intervento, che vedrà la luce non appena verranno compiuti tut-ti i passaggi tecnici e burocratici, risulterà importantissimo per lo smaltimento delle acque, e rap-presenta un primo passo degli interventi previsti per il futuro, che vedranno protagonisti oltre al Rio Seligheddu anche il Rio San Nicola e il Rio Gadduresu.

La Coalizione civica e democrati-ca ha protocollato in Comune una interrogazione relativa ai finan-ziamenti previsti per Program-mi straordinari di intervento per la riqualificazione urbana e la si-curezza delle città metropolita-ne e dei comuni capoluogo di Pro-vincia. Un bando, questo, al quale avrebbe potuto partecipare anche Olbia. “Si tratta di una cosa gra-vissima – commenta Rino Piccin-

nu, consigliere comunale di mino-ranza -. Il bando era aperto anche per Olbia. Sappiamo che il Comu-ne è stato contattato da Tempio e che la risposta è stata che non avrebbero mai ricevuto i fondi. E invece i fondi li hanno dati. Ab-biamo perso una montagna di de-naro. Il danno è doppio”. Il ban-do selezionava progetti di riqua-lificazione urbana con particolare attenzione alla sicurezza delle pe-

riferie, nonché al decoro urbano, alla manutenzione delle aree pub-bliche, alla resilienza urbana e al-la mobilità sostenibile. Scorren-do la ripartizione dei fondi, sco-priamo che in Sardegna Nuoro ha portato a casa, invece, 18 milioni di euro, Tempio Pausania si è ag-giudicata 500mila euro e Sassa-ri ha ottenuto quasi 16 milioni di euro. Per la minoranza si tratta di un’occasione sprecata.

lA PolemicA » Il Comune non ha partecipato al bando per i capoluoghi

A nUoro sono andati 18 milioni, a Sassari 16 milioni e a Tempio 500 mila

“Persi i soldi per la sicurezza”

Cronaca

serVizi » Pubblicata la graduatoria ufficialein gallura presto 10 farmacie in piùe di queste cinque saranno in cittàCinque nuove farmacie in città e dieci in tutta la Gallura. È quan-to previsto dalla graduatoria defi-nitiva del concorso per l’assegna-zione di 89 nuove farmacie in tut-ta la Sardegna, pubblicata sul Bol-lettino Ufficiale della Regione il 2 febbraio scorso. E di queste die-ci potranno aprire in Gallura, nei comuni di Tempio Pausania, Ar-zachena, Budoni, La Maddalena e Loiri Porto San Paolo. Mentre cin-que sono state assegnate al comu-ne di Olbia. Si tratta di una novi-tà importante per i cittadini, che

potranno contare su più punti per l’acquisto di medicinali e non solo, ma soprattutto di maggiore coper-tura territoriale e maggiore dispo-nibilità di turni. E l’aggiudicazio-ne avrà anche di risvolti positivi in termini occupazionali, in quanto, oltre al farmacista titolare, spesso nei locali trovano spazio anche dei collaboratori e molto spesso oggi anche degli infermieri specializza-ti o dei medici. Ora gli assegnata-ri potranno iniziare con la ricer-ca dei locali e l’espletamento del-le pratiche di rito.

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l’AnAlisi » Nel Nord Sardegna il numero di aziende iscritte in Camera di commercio cresciuto dell’1,13%

il PresiDente dell’ente Sini: “Crescita superiore della media nazionale, ma non bisogna accontentarsi”

C’è voglia di fare impresaLe imprese nel Nord Sardegna tornano a crescere. Lo dicono i dati della Camera di Commercio di Sassari.Il tasso è positivo e per il nord dell’isola è superiore con l’1,16 per cento non solo alla media regionale dell’1,13 ma anche a quella nazionale decisamente più bassa dello 0,68%. Il saldo tra iscrizioni e cancellazioni ha il segno più per 649 unità (3194 contro 2545) per un totale di imprese registrate nel 2016 di 56.463 di cui attive 46.282.Crescono le imprese giovanili. Con un 12,98% le imprese under 35 sono quelle che fanno un bal-zo in avanti notevole e non solo. Un incremento è registrato an-che da quelle femminili (1,04%) e quelle straniere (1,42%).Ma l’altro dato che salta subito agli occhi è il ritorno delle so-cietà di capitali, che necessita-no, per definizione, obbligato-riamente di un gruzzoletto per partire. E così con il 4,65% le so-cietà di capitali è la forma giuri-dica più utilizzata con 13.376 di imprese iscritte nel Nord Sarde-gna. Scende al -1,0%, invece, la formula delle società di persone che si attestano alle 9.497 iscrit-te. Le imprese individuali sono sempre caratterizzate da un se-gno positivo, ma poco sopra lo

zero (0,31 per cento) e sono la maggior parte con 31.710 unità.Analizzando il dato spacchet-tato tra i territori di Sassari e Olbia-Tempio si rileva un mag-giore dinamismo in Gallura, che segna un +1,71%, mentre il Nor-dovest rimane sotto il punto percentuale (0,81%).Tra tutti i settori quello di mag-giore appeal appare in assoluto l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca che si attesta sul +2,0 per cento con un saldo positivo di 185 imprese. Calo drastico, in-vece, per le attività cosiddette artistiche, sportive di intratte-nimento che hanno il -2,07 per cento. Salgono le imprese finan-ziarie e assicurative gestite da donne, +4,11 per cento, tiene l’agricoltura +1,7 per cento, crol-lano invece il commercio -4,15% e le attività manifatturiere -2,49%. Globalmente le imprese fem-minili sono 12.515 con un sal-do positivo rispetto al 2015 di 129 unità. Quasi il 30 per cento (29,96%) delle imprese giovanili hanno puntato su agricoltura, silvicoltura e pesca. Altri ambiti di riferimento sono quelli rela-tivi alle attività finanziarie e di assicurazione l’11,24 per cento e più in generale ai servizi. Nel Nord Sardegna le imprese gio-

vani sono 5.445 (in Sardegna sono 16.917 totali) con un saldo positivo rispetto allo scorso an-no di 709. In tutto sono 4.087 (315 iscrizioni quest’anno) di cui 2.436 operanti nel commercio e 530 nel settore delle costruzioni che nell’ultimo anno è cresciuto del 2,56%. Sono 44 le imprese che operano nel settore immobi-liare con un trend di crescita del 7,69%. Soddisfatto il commento del presidente della Camera di Commercio di Sassari, Gavino Sini: “Il nostro tessuto impren-ditoriale, nonostante strappi e tensioni ancora tiene e la media di crescita è superiore a quella nazionale. Per un territorio che

ha sofferto per un’evoluzione del sistema industriale e che ha trovato nel turismo un elemento di importante rilancio soprat-tutto negli ultimi anni. I numeri dicono che siamo in territorio positivo: ma di certo non ci sono proclami da fare”. Il presidente pone l’accento sul-le strategie future per il rilancio dell’economia sarda e del Nord Sardegna. “La strada da fare è ancora tanta - afferma Sini -. Il merito è delle aziende, di chi crede nel fare impresa, ma an-che dei sistemi che sostengono le imprese, in un mercato in continua evoluzione e non sem-pre di facile interpretazione”.

il Progetto »

Patto dei paesida 56 milioni“La città di paesi della Gallura” è il progetto territoriale da 56 mi-lioni di euro di cui fanno parte anche i 133 milioni destinati alle strade, gli interventi previsti a La Maddalena e i 750mila euro per la valorizzazione degli edifici di culto con particolare valore stori-co e culturale. Il progetto prevede l’individuazione di un soggetto attuatore unico (l’Unione di Co-muni Alta Gallura) che sarà re-sponsabile del coordinamento e dell’attuazione degli interventi, del monitoraggio e del control-lo e che opererà come centrale unica di committenza. Integrerà nuovi interventi di sviluppo con ulteriori interventi già valorizzati nell’ambito di altre politiche della Regione e prevede bandi territo-rializzati per 7 milioni di euro de-stinati alle imprese. Un percorso virtuoso nel territorio allo scopo di valorizzarne tutte le potenzia-lità, che coinvolge 16 Comuni e 70mila abitanti e che porterà sul territorio 56 milioni di euro (32,5 di nuova finanza e 23,5 per per-fezionare e valorizzare interventi regionali già programmati per esempio con Iscol@ e il mutuo infrastrutture) oltre ai finanzia-menti per strade, infrastrutture e edifici di culto. “Abbiamo voluto una programmazione territoriale che avesse come protagonisti as-soluti i Comuni”, ha commentato il presidente della Regione Fran-cesco Pigliaru.

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ArzachenaVerso il Voto » L’ex primo cittadino ha cambiato idea ed è pronto a correre per il bis con i fedelissimi

Ragnedda sorprende tuttisi va verso lo scontro a 3

Aveva lasciato la guida di Arza-chena annunciando la sua volon-tà di non partecipare alle prossi-me elezioni amministrative. In-vece, Alberto Ragnedda sorpren-de tutti e torna in lizza. In base ai rumors che trapelano dagli am-bienti politici l’ex primo cittadi-no sarebbe già al lavoro per cre-are un gruppo composto da fede-lissimi e rituffarsi nell’agone al-la conquista di palazzo Ruzzittu. La squadra pronta a correre per un Ragnedda bis sarebbe compo-sta da chi lo ha sempre sostenu-to in Consiglio comunale: gli as-sessori della sua Giunta Gianma-rio Orecchioni, Alessandro Ma-lu e Fabrizio Azara. La notizia ar-riva come un fulmine a ciel sere-

no per lo schieramento capeg-giato da Mario Russo, ex consi-gliere di centrodestra della pro-vincia Olbia-Tempio, che ha ap-pena presentato il suo gruppo civico “Arzachena domani”. Un progetto condiviso da una squa-dra composta da uomini e don-ne con esperienza amministrati-va ma anche persone che si affac-ciano per la prima volta in pol-tica. In fermento per le prossi-me amministrative di Arzache-na è soprattutto il Movimento 5 Stelle. I pentastellati della Costa Smeralda non hanno ancora uf-ficializzato il nome del candidato sindaco e, intanto, in rete sfug-gono i primi malumori all’inter-no del gruppo. L’attivista e rego-larmente iscritto Gianfranco Flo-ris è stato redarguito per aver in-

dicato su Facebook il nome di Salvatore Valleri come candidato sindaco. “Le iniziative dei singo-li sia sul fronte operativo che del-la comunicazione - ha spiegato il coordinatore Tore Valleri - non fanno parte del percorso condi-viso. Gli atteggiamenti personali-stici sono incompatibili con qual-siasi ruolo che l’assemblea ha at-tribuito alle figure di riferimen-to”. Allo stesso tempo Valleri ras-sicura i cittadini che “non c’è al-

cuna spaccatura interna”. “Il confronto democratico non fa al-tro che rafforzare il rapporto dei componenti del gruppo, mi farò garante affinché le regole venga-no rispettate da tutti”, dice. Dal-la sua bacheca Facebook Fois pe-rò ribadisce “sostengo e sosterrò fino alla fine a Salvatore Valleri perché ritengo che sia il candida-to che possa aggregare ed ottene-re il massimo consenso dalla po-polazione arzachenese”.

Per il centroDestrA ci sarà il già consigliereprovinciale Russo. Indecisi i 5Stelle sul nome

costAnzA bonAcossA

Il Comune di Arzachena por-ta avanti i progetti contenu-ti nel nuovo appalto del servizio di igiene urbana approvando le procedure di sconto del 5% sul-la Tari, la tassa dei rifiuti urbani. Lo sconto è applicabile per tut-ti coloro che, residenti nell’agro, si impegnano nel compostag-gio domestico della componen-te umida dei rifiuti, ovvero resti di frutta e verdura, piccolo sfal-ci di piante e ramaglie. Le linee guida dell’operazione, a cui han-no collaborato i funzionari del servizio Ambiente, Paola Madau, e del servizio Tributi, Bastiano Orecchioni, sono state approva-te con delibera firmata dal com-missario straordinario Antonel-la Giglio il 7 febbraio scorso. Con

lo slogan “Compostare significa risparmiare”, l’ufficio Ambien-te del Comune e la Ciclat/Sceas, soggetto gestore che ha in cari-co il servizio di igiene urbana, si impegnano ancora sul fronte del-la riduzione dei rifiuti e sulla tu-

tela del territorio affinché Arza-chena diventi un Comune virtuo-so in materia ambientale. Il nuo-vo appalto è stato avviato nel me-se di luglio 2016. Dal 9 gennaio scorso è possibile ritirare il con-tenitore per il compost negli uf-

fici della Sceas in corso Garibal-di, 36 ad Arzachena. Chi aderi-sce all’iniziativa avrà uno scon-to sulla tassa previa presentazio-ne del modulo di richiesta all’uf-ficio Tributi. Un passaggio fonda-mentale sarà la formazione degli aderenti all’iniziativa sulle buone pratiche di compostaggio. I re-quisiti minimi per accedere alla riduzione della Tari sono: esse-re utilizzatore di un immobile si-to nell’agro di Arzachena, aver ri-tirato la compostiera e conosce-re le pratiche di compostaggio domestico approvate dal Comu-ne. L’ufficio Ambiente organizze-rà a breve un mini corso sul com-postaggio. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sitowww.comune-arzachena.gov.it

Ambiente » Sconto del 5% sulla tassa dei rifiuti urbani a chi si impegna a riciclare i residui di umido

il contenitore si può ritirare negli uffici di corso Garibaldi. A breve anche un mini corso per i residenti

Parte la campagna per il compostaggiobilAncio »

tra le prioritàcultura e sportIl commissario straordinario An-tonella Giglio ha approvato lo schema di bilancio di previsio-ne 2017. “Lo schema di bilancio approvato è quello predisposto dall’amministrazione comunale uscente. – ha spiegato il commis-sario – Non ho ritenuto opportu-no apportare modifiche in questa fase. La priorità è quella di dotare fin da subito la struttura orga-nizzativa dell’Ente delle risorse finanziarie necessarie a portare avanti l’attività di uffici e servizi. In questo modo si garantisce la gestione ordinaria. Le modifiche che reputo necessarie verranno apportate più avanti mediante variazioni di bilancio. Uno degli interventi, ad esempio, sarà fina-lizzato all’incremento delle attuali somme destinate alla cultura e al-lo sport”.

rifiUti »

Differenziata,è quasi recordLa raccolta differenziata sta dando notevoli risultati anche ad Arzachena, che può vanta-re percentuali di rifiuti corret-tamente riciclati molto impor-tanti. La soddisfazione è palpa-bile nella pagina web del Comu-ne di Arzachena. “Anche genna-io segna un punto a favore nella lotta per l’ambiente ad Arzache-na – si legge nella comunica-zione -. Siete riusciti a riciclare quantità ancora più alte di pla-stica, vetro, umido, carta, allu-minio e a ridurre il secco indif-ferenziato. Significa che la bu-sta del secco a casa resta sem-pre più vuota a favore dei conte-nitori del riciclo. Ottimo”. Come si sa il comune è partito nel gen-naio 2016 con una percentuale di materiali correttamente rici-clati del 35,59%. Insomma, a di-stanza di solo un anno, la per-centuale è salita al 64,22%. Un ottimo traguardo per l’ammini-strazione e i cittadini. Ricordia-mo che l’obiettivo del Comune, però, è di arrivare all’80% entro il prossimo anno.

anno 8 - numero 2 - 15 febbrAIO 2017www.olbia.it email@aolbia.it Olbia.it - Il Giornale di Olbia 8

Golfo Aranci

tAsse » L’amministrazione ha deciso di aderire alla rottamazione delle ingiunzioni di pagamento di Imu, Ici, Tares e Tari insolute

Il Comune viene incontro ai cittadinie dà un taglio alle cartelle dei tributi

costAnzA bonAcossA

Il Comune di Loiri Porto San Pa-olo, sposando il decreto legge na-zionale, ha avviato la rottama-zione delle odiate ingiunzioni di pagamento. Per intenderci sono quelle buste verdi che arrivano nella posta dei contribuenti at-traverso raccomandata con rice-vuta di ritorno. Sono gli avvisi di accertamento di Imu, Ici, Tares e Tari che, se alla scadenza pre-vista, non vengono pagati si tra-sformano in ingiunzioni di paga-mento appesantite da interessi e sanzioni che fanno praticamente raddoppiare la somma da versare

nelle casse del Comune. Con una recente delibera del Consiglio, il Comune di Loiri Porto San Pao-lo ha aderito alla rottamazione delle cartelle consentendo a tut-ti i contribuenti che hanno rice-vuto l’ingiunzione di pagamento entro il 31 dicembre 2016 di dare una netta sforbiciata alla cartella. Facendo un calcolo approssima-tivo, tagliando interessi e sanzio-ni, il contribuente riesce a rispar-miare almeno la metà della cifra riportata nella cartella. Una bella boccata d’ossigeno in questi tem-pi di dure ristrettezze economi-che per tante famiglie. Il Comune di Loiri effettua la riscossione dei

tributi attraverso la municipaliz-zata Multiservice. Una condizio-ne che, rendendo l’amministra-zione indipendente da Equitalia, le permette di aderire alla rotta-

mazione delle cartelle così come previsto dal decreto fiscale e con-tenuto nella manovra di bilan-cio. Sono in tutto 4.725 (più della metà) i Comuni italiani che non

si affidano più a Equitalia per la riscossione dei tributi e che han-no potuto deliberare entro il pri-mo febbraio scorso se applicare o no il mini-condono inserito nel decreto fiscale dal governo Ren-zi. Che, nonostante riguardi solo i ruoli pendenti di Equitalia, so-cietà controllata da Inps e Agen-zia delle Entrate, ha comunque allargato anche alle altre ammi-nistrazioni la possibilità di rotta-mare le ingiunzioni di pagamen-to per tributi locali e multe stra-dali. Per tutte le altre ammini-strazioni dell’Isola che ancora af-fidano la riscossione dei tributi ad Equitalia sarà quest’ultima ad applicare direttamente la sanato-ria. Per fare la domanda c’è tem-po fino al prossimo 31 marzo.

Loiri P. San Paolo

lA noVità » Grazie al finanziamento concesso dall’Ics sarà sistemata la palestra e il campo di calcio

Arriva il mutuo per lo sport

L’Istituto di credito sportivo ha concesso al Comune di Golfo Aranci i mutui necessari per la sistemazione delle tribune nel-la palestra di via Marconi e la manutenzione straordinaria del manto in erba sintetica del cam-po di calcio per un importo di 634 mila euro. “Questi progetti – ha commentato il sindaco Giu-seppe Fasolino – si collocano in una strategia più ampia di riqua-lificazione, ammodernamento e potenziamento delle strutture

sportive comunali che però trop-po spesso scontano la comples-sità e le difficoltà legate ai bilan-ci comunali. Oggi abbiamo volu-to e saputo cogliere al volo que-sta nuova importante opportu-nità che ci permette nel breve, avendo già avuto anche il parere preventivo del Coni, di sostitui-re sia le provvisorie tribune della palestra comunale con strutture più idonee dotate di sedute ergo-nomiche e a norma, sia di rifare il logoro manto erboso sintetico del campo da calcio, sostituen-do anche porte e panchine”. Ma

il sinDAco Fasolino: “Abbiamo saputo cogliere al volo questa occasione per tutti i cittadini”

Alberto goDi

Compleanno.

è zia michelinala centenariadella galluraLa centenaria più longeva del-la Gallura vive a Golfo Aranci. Si chiama zia Michelina Cimino e ha da poco festeggiato il traguar-do di 106 anni, con una applau-ditissima festa a cui hanno par-tecipato parenti, amici e cono-scenti, ma anche il sindaco Giu-seppe Fasolino in rappresen-tanza dell’amministrazione co-munale. Zia Michelina è ricor-data anche per essere la sorel-la del defunto monsignor Cimi-no, lo storico parroco di San Pa-olo a Olbia. La centenaria, anco-ra arzillissima, è nata il 28 gen-naio del 1911 a Castelsardo. Un record che la fa entrare di dirit-to nel guinness dei primati loca-li e che, con il suo carattere e la sua storia, può sicuramente rap-presentare un esempio per tutti.

lA sAnAtoriA permetterà di saldare il pregressorisparmiando anche la metà delle somme richieste

secondo il primo cittadino l’im-pegno dell’amministrazione non si esaurirà qui: “Attraverso la ri-qualificazione delle due strutture – ha spiegato – possiamo opere un primo intervento per miglio-rare sia la pratica sportiva in pa-

ese che la fruibilità delle struttu-re stesse da parte dei cittadini. In questo momento difficile non bi-sogna lasciarsi sfuggire nessuna opportunità e presentare richie-sta per tutti i contributi per cui si hanno i requisiti”.

UFFICIO

Tutte le regole per arredare con stileDalle pareti alla scelta del mobilio, quello che c’è da sapere per organizzare uno spazio moderno

Quali sono le regole giuste per arredare un ufficio? Quali mobili scegliere, quali finiture preferire? E i colori? Se un tempo gli uffi-ci erano zone che dovevano emanare una certa autorità, arredati con mobili classici importanti, imponenti scrivanie, poltrone iperimbottite, grandi librerie stile credenza, oggi non è più così. Anzi, l’ufficio contempo-raneo ha un aspetto decisamente più easy, tanto da diventare un ambiente rilassante, conciliante, che porti a lavorare di più con meno stress. Uno stile moderno è quello che serve per dare un nuovo aspetto ad un ufficio. Si parte dalle pareti, che vanno tin-teggiate con colori. Il bianco è perfetto, ma ancora meglio è la sua variante crema, una tinta pastello elegante e chic. Si può alter-nare con altre tonalità delicate, come il lilla, il grigio azzurrino e il verde acqua. I quadri e le tele alle pareti non sono vietati, purché abbiano carattere ma non distraggano trop-po la persona che lavorerà in quello spazio. L’aspetto che caratterizza maggiormente uno spazio di lavoro è la scrivania. Deve

essere piuttosto grande, ma non eccessiva, meglio ancora se di vetro. Va bene anche un modello in legno, purché non sia di arte antica o povera. Sullo stesso stile della scri-vania bisogna scegliere i mobili circostanti, come cassettiera e libreria. Alla scrivania bisogna abbinare una sedia, o meglio una poltrona, che abbia una struttura di tipo slim e che soprattutto sia comoda. La pelle è

sicuramente un’ottima scelta, soprattutto se bianca o nera, ma anche rossa sarebbe l’ide-ale. Un cestino in metallo per gettare via le scartoffie, un porta penne e soprattutto una lampada da tavolo dal design moderno. Una piantina non può mancare: una sempre ver-de o magari un’orchidea per dare quell’ul-timo tocco che manca per rendere davvero moderno quest’ufficio.

perchè la scrivaniaè così importanteIl design è importante ma non è fondamentale. Perchè lo stile deve rispecchiare anche le norme d’arredamento imposte dall’azienda, ma soprattutto il nostro carattere. Quindi, la scrivania deve essere in linea con il resto dell’arredamento già esistente in ufficio, in modo che si possa creare un ambiente omogeneo e armonico. Ma a prescindere dal ruolo che si rivesta all’interno dell’azienda è bene ricordare che la scrivania è prima di tutto l’immagine di se stessi, una sorta di biglietto da visita davanti ai colleghi o ai clienti. Se il gusto è più orientato verso uno stile classico e tradizionale, meglio puntare su scrivanie per ufficio classiche dalle linee pure, pulite e semplici, realizzate con materiali raffinati, leggeri ma resistenti. I colori bianco, grigio e beige garantiscono un’immagine professionale e solida. Se si ha, invece, un’anima giovane, creativa e al passo coi tempi la soluzione ideale è una scrivania moderna. Le linee più ricercate ed i colori accesi di possono rendere l’ambiente di lavoro un luogo moderno e di tendenza. Sono perfette per spiriti più creativi ed estroversi e possono avere una modularità che garantirà una postura corretta e confortevole ed una accessoriabilità tale da non fare mancare nulla nella tua postazione di lavoro.

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ANIMALI

La cura dei nostri amici a 4 zampe passa dai dentii consigli da seguire per una corretta igiene orale

Senza un’adeguata pulizia i cani possono avere gli stessi problemi degli essere umani. Più a rischio se sono di piccola taglia

Pulire i denti dei nostri amici a quattro zampe è importante quanto la cura che riserviamo ai nostri. La maggior parte dei cani e dei gatti sopra i tre anni soffre, infatti, di problemi ai denti e alle gengive, che possono trasformarsi anche in infe-zioni. Succede esattamente come negli es-seri umani: senza una corretta igiene ora-le, la placca si calcifica e può far avanzare il colletto gengivale, indebolire la radice del dente, provocare dolori molto forti e degenerare fino alla parodondite, ovvero quella malattia caratterizzata dal sangui-namento delle gengive, ascessi e persino dalla caduta dei denti. Quelli più a rischio sono i cani di taglia piccola perché hanno una testa più corta e quindi meno spazio per i denti. Questo contribuisce alla for-mazione del tartaro e quindi della plac-ca. Sono, invece, molto spesso soggetti a

difficile di quello che si pensi. Basta se-guire alcuni accorgimenti. Il primo, la-vare i denti almeno una volta al giorno, perchè la placca impiega 24 ore formarsi. Per evitare traumi e choc improvvisi, è bene abituarli alla pulizia fin da piccoli. Anche lo spazzolino conta e cambia dalle dimensioni dell’animale. Da piccoli ba-sterà una spugnetta, quando raggiungo-no la loro taglia si può usare anche uno spazzolino normale da uomini. Altra cosa è il dentifricio. Quello che usiamo noi è ricco di fluoro: oltre a non piacergli il gusto gli provocherebbe una gastrite. In commercio esistono molti prodotti adatti allo scopo. E se proprio non c’è nulla da fare e di lavarsi i denti non ne vogliono sapere, si può ripiegare su snack, gel e spray appositi.

problemi del genere i gatti, per i quali si verificano frequentemente stomatiti in-fettive. Il vero problema è che dobbiamo

essere noi a imparare a comprendere i loro segnali di malessere. Ma avere cani e gatti con una dentatura perfetta è meno

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Se l’andare a passeggio fa bene ad entrambiPortare a passeggio il proprio cane fa bene alla salute del cane e del pa-drone. Può sembrare una di quelle scuse belle e buone per convince-re quei proprietari un po’ prigri a portare il miglior amico dell’uo-mo a fare una passeggiata di ritorno a casa la sera. Invece, è proprio così. Andare in giro con il proprio fido, migliora la condi-zione fisica, riduce l’obesità, aiuta la respirazione e contribuisce a man-

tenersi in forma. Lo stesso discorso vale per l’animale, troppo spesso sedenta-

rio e privo di stimoli. Lo dice anche l’associazione americana per la prevenzione dell’obesità negli ani-mali domestici, che ha stimato come solo negli Stati Uniti ci si-ano circa 53 milioni di cani obesi

o in sovrappeso. Lo stesso proble-ma che nella maggior parte dei casi

hanno i loro padroni. Quindi, uno stile di vita sano è fondamentale.

Il giro serale con fido migliora anche la salute del padrone e riduce l’obesità

ANIMALI FEBBRAIO 2017 11

Dal cibo, ai giochi fino al veterinarioquando averli può essere un salasso

Negli ultimi dieci anni la spesa delle famiglie per gli animali domestici è più che raddoppiata

Servono almeno 1260 euro l’anno per ac-cudire un animale domestico, 800 euro per un gatto e 1800 euro per un cane. Tra alimenti, accessori e spese del ve-terinario, tenere in casa un animale da compagnia è diventato sempre più impe-gnativo. E come se non bastasse bisogna sapere che dal 2001 ad oggi la spesa è aumentata del 70%, circa, il 5% all’an-no. Eppure, nonostante il caro-fido e il caro-micio quattro famiglie italiane su dieci hanno, comunque, un animale da compagnia, per un totale di 10 milioni di gatti e cani e un giro di affari di ol-tre 12 miliardi di euro. Quindici anni fa si spendevano in media 1000 euro l’an-no per un cane, circa 300 per un gatto. Adesso la cifra è cresciuta del 62% per i felini e dell’86% per i costi del man-tenimento di un cane, che variano ov-viamente anche in base alle dimensioni

dell’animale. Considerando che la media di vita sia per un cane che per un gatto è di circa 15 anni, mantenere un cane per tutta la sua vita costa circa 26mila euro,

per un gatto si spendono più di 9mila euro. Certo, l’affetto e la simpatia con cui ci ripagano, bisogna sempre ricordare, è impagabile.

Stop agli sprechi della pappa e alle medicine scaduteLa parte più consistente della spesa per i nostri amici a quattro zampe riguarda, ovviamente, la pappa. E come accade per noi essere umani, anche con loro gli sprechi sono all’or-dine del giorno. Si stima, infatti, che il 10% della spesa fatta per gli animali domestici finisca tra i rifiuti. Spesso si tratta di alimenti non graditi dagli animali, che rimangano nella ciotola, oppure scaduti e di cui ci siamo di-menticati in dispensa. Un’altra voce degli sprechi riguarda i medicinali che, non essendo confezionati in ma-niera conforme alle normali terapie,

devono essere buttati dopo la prima apertura e non possono essere con-servati. Sprechi, che incidono sulla spesa complessiva per il sostenta-mento dell’animale. Queste valuta-zioni possono spingere le famiglie alle prime armi con un animale dome-stico a orientarsi su compagni meno impegnativi, come tartarughe, criceti o uccellini. Dopo la spesa iniziale per l’animale, la gabbia e le prime cure (che si aggira intorno ai 150 euro), i costi di mantenimento non superano in 300 euro in media all’anno. Rinun-ciando, però, a fusa e feste varie.

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La responsabilità per danni procurati da animali è disciplinata dall’articolo 2052 del Codice civile, che recita così: “Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito”. L’articolo stabilisce, in pratica, che il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in custodia, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che sia stato smarrito o sia fuggito, salvo che provi il caso fortuito. Si tratta di una delle figure speciali di responsabilità previste dal codice civile. La norma è spesso accomunata alla responsabilità da cose in custodia. Responsabile sarebbe pertanto chiunque custodisca l’animale, a qualunque titolo. Ad esempio, se lasciamo un cane in una pensione prima di andare in vacanza, il responsabile di un eventuale danno sarebbe non il padrone, ma il proprietario della pensione. Se chi ha a disposizione l’animale, quindi, non è il proprietario, del danno risponderà in primo luogo il custode e solo secondariamente il proprietario. La responsabilità è in capo al proprietario, invece, se l’animale viene abbandonato. Una scappatoia è il caso fortuito. Provandolo, non è che non si ammessi a dimostrare la propria mancanza di colpa, ma l’insussistenza del nesso causale. Il responsabile, potendo provare il caso fortuito, non è, comunque, sempre dispensato anche se prova di aver custodito l’animale con la massima diligenza possibile.

un calendario riccodi date in tutta l’isolaIl Carnevale in Sardegna è l’unica festa non collegata agli appuntamenti religiosi. Le date si concentrano soprattutto tra il giovedì e il martedì grasso. (23 febbraio e 28 febbraio). La festa conserva spesso il ricordo di riti arcaici, con la rappresentazione allegorica di un re o di una regina (come nel caso di Re Giorgio di Tempio Pausania) o da un fantoccio di pezza che viene processato, condannato al rogo e pianto con un ridicolo lamento funebre (Gioldzi a Bosa, Maimone in Ogliastra, Cancioffali a Cagliari ed altri ancora). I festeggiamenti sono accompagnati dalla distribuzione di fave con lardo, zeppole e abbondante vino. Gli appuntamenti da non perdere quest’anno sono: Mammuthones e Issohadores di Mamoiada, il 16 gennaio (S’Antoni) - 26,27 e 28 febbraio (Harrasehare/Carnevale), Su Maimulu di Ulassai a partire dal 16 Gennaio, il Carnevale di Ottana a partire dal 16 gennaio, il Carnevale di Tempio Pausania il 23,26 e 28 febbraio, la Sartiglia di Oristano il 26 e 28 febbraio, Sa Carrela ‘e Nanti di Santu Lussurgiu il 19, 26, 27 e 28 febbraio.

SU CArrASeCAre

Feste per bambini e corsi di cucinail programma del carnevale olbiese

La settimana più pazza dell’anno della città si terrà da giovedì 23 a martedì 28 febbraio

è tutto pronto per la XVI edizione del Carrasegare Olbiesu organizzata dall’associazione “Amici del Carneva-le olbiese”, con il sostegno del Comu-ne di Olbia. Confermate due sfilate di carri allegorici, in programma dome-nica 26 e martedì 28 febbraio 2017. Le iscrizioni per partecipare erano aper-te sino a domenica 19. Quest’anno, grazie alla collaborazione con l’am-ministrazione comunale e di alcuni imprenditori della città, l’associazione ha avuto a disposizione un capannone in zona industriale per la realizzazio-ne dei carri allegorici. La settimana più pazza dell’anno è in programma da giovedì 23 febbraio a martedì 28 febbraio 2017. Restano confermati alcuni appuntamenti che ormai sono

entrati a far parte della tradizione, come le immancabili feste per i bam-bini e i tanto attesi corsi di cucina. Per iscriversi o avere informazioni o an-che per mettere in contatto i figuran-

ti coi gruppi, è sufficiente inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica carnevaleolbiese@gmail.com oppure consultare il sito internet www.carne-valeolbiese.it o la pagina Facebook.

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La Panedda è un formaggio a pasta filata di latte vaccino con una crosta di colore paglierino e la pasta bianca e tenera. Di sapore dolce, deve il suo nome alla ca-ratteristica forma di una pagnotta. Que-sto formaggio si può consumare in vari modi: ad esempio fresco, viene utilizzato per confezionare il dolce tipico detto “Se-adas”, o tagliato a fette e cotto alla piastra, ma può essere anche utilizzata nelle insa-late, per imbottire i panini o condita con il miele e per gustosi aperitivi; più secca, viene grattugiata. Ottimo per primi piatti come lasagne, parmigiana, zuppe sarde.

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Nella cucina tradizionale gallurese esisto-no diverse versioni di dolci fritti e passati poi nel miele, dalle origliette, ai ravioli dol-ci fritti, agli acciuleddi. Ciò è dovuto fonda-mentalmente al fatto che in passato vi era carenza di zucchero raffinato, che veniva so-stituito dal miele, mentre vi era una discreta abbondanza di olio o grassi per friggere. Si può variare la ricetta unendo delle mandor-le bianche tostate tagliate a julienne insieme alla buccia d’arancia.

preparazione: Impastare la farina con le uova e l’olio. La-vorare la pasta sino a renderla liscia, ta-gliarla a tocchetti, allungarla come fosse una corda (un diametro simile a quello di

una pennetta) e tagliarla a dadini. Friggerli un po’ per volta in olio caldo. Appena avran-no acquistato un colore dorato scolarli e ap-poggiarli su carta assorbente. In una padel-la dai bordi alti (preferibilmente in rame) far sciogliere il miele con lo zucchero a fuo-co molto lento. Unire i dadini di pasta e far cuocere mescolando in continuazione per circa venti minuti (in questa fase va aggiun-ta la scorza d’arancia). Preparare la placca in legno o il tavolo per impastare (non ver-niciato) bagnando con succo di limone, tra-sferire il composto e, con le mani bagnate, dare la forma di una torta. Lasciar raffred-dare, tagliare a triangolini e sistemare su un piatto di portata.

in PAssAto nelle DisPense di casa c’era carenza di zucchero raffinato, mentre c’era abbondanza di olio o grassi per le fritture

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« La ricetta a cura di Maria Antonietta Mazzone

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Sport

Vent’anni e non sentirli. La se-zione arbitrale della Figc di Ol-bia ha festeggiato alla grande l’importante traguardo raggiun-to invitando in città il presiden-te nazionale Marcello Nicchi as-sieme a quello regionale France-sco Caboi e a quelli di tutte le al-tre 9 sezioni dell’isola. A fare gli onori di casa il presidente dei fi-schietti galluresi Serafino Ruoni che, tradendo una comprensibile emozione ha affermato: “7 feb-braio 1997- 7 febbraio 2017. Sia-mo onorati di essere stati prota-gonisti di questo successo. Il no-stro è un movimento florido che conta quasi 90 colleghi tutti in

attività provenienti da tutta la Gallura: da Badesi a Golfo Aran-ci, da La Maddalena a Budoni”. Ruoni ha introdotto uno splen-dido video che ha raccontato la storia delle “giacchette nere” del Nord Est Sardegna. Una passio-ne infinita nata 50 anni orsono che si è sviluppata senza sosta sino ai giorni nostri attraverso l’impegno indefesso di centinaia di giovani atleti. “Se non c’è l’ar-bitro la partita non si gioca”, ha detto Francesco Caboi indicando il ventennale della sezione olbie-se come “un percorso spettacola-re e condiviso”. Il riconoscimen-to ufficiale arrivò dopo trent’an-

ni. A rammentarlo il primo pre-sidente degli arbitri olbiesi Giu-seppe Isoni (oggi presidente ono-rario).“Mi vengono le lacrime agli oc-chi quando ricordo la telefonata di Carlo Usai, che purtroppo non è più tra noi, che mi confermava la nascita della nostra sezione”. Marco Manconi e Fabrizio Napo-li sono i direttori di gara che ne-gli anni ’80 e ’90 hanno dato lu-stro alla città raggiungendo im-portanti traguardi nazionali. Og-gi la punta di diamante è Anto-nio Giua (fratello di Ermanno di-rigente della sezione) che ha re-centemente diretto la finale del-

la Supercoppa Primavera tra Ro-ma e Inter disputata all’Olimpi-co e arbitra stabilmente in Lega Pro con ottime possibilità di fare il salto in Serie B. Tra gli osserva-tori in grande ascesa Alessandro Ricco. A chiudere i lavori Mar-

cello Nicchi: “Il calcio dilettanti-stico è quello che ci insegna ogni volta qualcosa. Lasciatemi gode-re di questo evento. Sono conten-tissimo. è l’ulteriore dimostra-zione che i sardi sono gente affi-dabile e di parola”. Questi per il numero uno italiano gli obbietti-vi dell’associazione nazionale ar-bitri: “Dare un servizio di quali-tà al mondo del calcio e tenere i giovani al sicuro”. Conclusione ad effetto: “Noi facciamo cultu-ra. Siamo malati di passione. Chi colpisce un arbitro non deve più giocare al calcio e se possibile lo voglio vedere in galera”.

RobeRto Li Gioi

l’AssociAzione » La sezione arbitrale della Figc di Olbia ha ripercorso tutte le tappe di una passione nata almeno 50 anni fa

il ricorDo del presidente onorario Isoni e il saluto del numero uno italiano Nicchi: “Il calcio dilettante dà tanti insegnamenti”

Le giacchette nere galluresi compiono vent’annidal riconoscimento ufficiale ai successi nazionali

Una bella storia di sport e di vi-ta. Questo potrebbe essere il ti-tolo per un film su Daniel Kou-ko, l’attaccante ivoriano dell’Ol-bia che quest’anno ha conqui-stato tutti, addetti ai lavori e ti-fosi, con i suoi gol e la sua grin-ta. La vita della punta olbie-se infatti è un esempio di co-me lo sport e il calcio possano costituire un fattore di integra-zione sociale per chi giunge nel nostro paese in cerca di fortu-na. Arrivato a soli undici an-ni con i genitori e quattro fra-telli in toscana, il piccolo Da-niel e suo fratello cominciano a giocare a calcio coltivando il sogno di giocare un giorno in serie A. Così inizia la sua car-riera da calciatore. Attaccan-te, gran fisico, Daniel è temuto

dagli avversari perché a pallo-ne sa giocare per davvero. Mon-tevarchi, Città di Castello, Fie-solecaldine e Scandicci sono le squadre con cui si fa notare in serie D ottenendo i complimen-ti di uno che di gol se ne intende eccome, Vincenzo Montella, l’a-ereoplanino che lo ha affronta-to in amichevole con la sua Fio-rentina. Poi arriva alla Macera-tese, la squadra con cui conqui-sta da protagonista la promo-zione in Lega Pro e un inspe-rato terzo posto in classifica al suo primo anno tra i professio-nisti. Quest’estate poi, quando il rapporto con la società mar-chigiana è ormai logoro, l’Olbia non si lascia sfuggire l’occasio-ne e si aggiudica le sue presta-zioni nonostante la concorren-za di squadre di categoria su-periore. E proprio la punta ivo-riana a parlare con il suo accen-

to toscano dei primi mesi nella squadra e nella città gallurese: “A Olbia mi trovo molto bene,

è una bella città e ne apprezzo soprattutto il clima caldo. Dal punto di vista tecnico posso in-

dubbiamente fare meglio in zo-na gol, essere più concreto sot-to porta e intelligente nel creare occasioni da gol. Mi sto allenan-do molto - continua il ventiset-tenne attaccante - per migliora-re in questo senso”. Oggi Kouko non è più quel bam-bino arrivato in Italia per trova-re fortuna ma continua a colti-vare il sogno di arrivare a gio-care ai massimi livelli: “Il mio sogno – spiega - è quello di ar-rivare un giorno a giocare in se-rie A, come ho promesso ai miei genitori. Magari con la maglia della Fiorentina, la squadra del mio cuore di cui sono grande ti-foso. Poi - conclude - termina-ta la mia carriera mi piacereb-be tornare in Costa D’avorio e costruire una bella casa per la mia famiglia”. Sognare non co-sta nulla e tutti ad Olbia si au-gurano che Kouko possa guada-gnarsi l’attenzione di squadre di serie A a suon di gol con la ma-glia dei bianchi.

legA Pro » La storia dell’attaccante ivoriano è l’esempio di come il calcio possa essere determinante per l’integrazione sociale

il giocAtore si è fatto notare per i suoi golanche dall’aereoplanino Montella con i viola

La vita come un film per KoukomAssimo bArneschi

photopoint di Sandro giordano

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seminario sulla storiae la lingua gallureseInizierà il prossimo 2 marzo il Seminario di storia e cultura della lingua gallurese, a cura di Anna Maria Giagheddu, presso la sede di Promo Tourism Sar-dinia Torre 5 del Geovillage, via Ghana. Il seminario è rivolto a tutti coloro che vogliano scopri-re curiosità sulla cultura e sulla storia di questa lingua, imparare a conoscerla e a parlarla o sem-plicemente, per chi la conosce già e magari non la parla spesso, di perfezionarla e di non perdere l’abitudine a parlare la lingua gallurese. Per informazioni scri-vere all’indirizzo mail: promo-tourismsardinia@gmail.com

Teatro.

la grande prosaad ArzachenaEcco i prossimi appuntamenti della Grande Prosa all’audito-rium comunale di Arzachena. Il 4 marzo, Azulejos di Franca Masu. Un titolo emblematico e quanto mai appropriato per questo live. Il 20 marzo è la volta di Miseria&Nobiltà. Una mirabile farsa napoletana nella rilettura di Michele Sinisi nel te-sto di Eduardo Scarpetta che ha ispirato indimenticabili inter-pretazioni, una fra tutte quella di Totò. Info, tel. 328 6996706 – aliver94@gmail.com.

Aut. Tribunale di Tempio Pausanian. 1 del 24/05/2010

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