14 SABATO 13 DICEMBRE 2014 L’inchiesta “Le iniziali sulle ... 12 14 Repubblica Il giallo... ·...

7
la Repubblica 14 SABATO 13 DICEMBRE 2014 MAFIA CAPITALE L’inchiesta “Le iniziali sulle buste di soldi” così la Cupola pagava i politici Il giallo del finanziere pestato Il sottoufficiale indagava su una cooperativa vicina al clan Il riesame: “È mafia, Carminati e gli altri restino in cella” MARIA ELENA VINCENZI ROMA. «Fai una busta per Bolla e ci metti una B. Poi una per Massimo e ci scrivi Car». «M non lo posso scrive perché c’ho la M de Marco Clemenzi». «Vabbè, scrivi C e gli fai trovare venti». A parlare sono Salvatore Buzzi e la sua segretaria, Nadia Cerrito, entrambi arrestati nell’inchiesta su Mafia Capitale. E l’oggetto della conversazione sono le buste di soldi con cui il ras delle cooperative si spartiva il “bottino” dei soci e assicurava la “benevolenza” di chi gli faceva vincere gli appalti. Nuovi dettagli che emergono nel giorno in cui la procura incassa il primo successo processuale: il tribunale del Riesame di Roma, presieduto da Bruno Azzolini, ha confermato l’aggravante mafiosa per Massimo Carminati, Riccardo Brugia, Roberto Lacopo e Fabrizio Franco Testa che rimangono tutti in carcere. Va ai domiciliari, invece, Raffaele Bracci, uno dei pesci piccoli del clan accusato di usura. Regge, dunque, l’impostazione dell’accusa, affidata ai pm Giuseppe Cascini, Paolo Ielo e Luca Tescaroli, nonostante la battaglia combattuta in aula dagli avvocati Giosuè e Ippolita Naso (padre e figlia) che hanno cercato di smontare l’accusa di mafia. Il sindaco Marino ieri ha firmato l’atto con cui il Campidoglio si costituisce parte offesa. Emergono, intanto, nuovi dettagli. I carabinieri del Ros e i finanzieri del nucleo di Polizia tributaria indagano anche su un’aggressione avvenuta ad aprile a Cisterna di Latina. La vittima è un maresciallo delle Fiamme Gialle, picchiato a colpi di spranga da due albanesi. Quello che ha incuriosito la procura è che il sottoufficiale proprio in quel periodo stesse facendo una serie di accertamenti sulle cooperative riconducibili a tale Angelo Fanfarillo. Uno che a Latina faceva lo stesso lavoro di Buzzi e che, guarda a caso, a Buzzi era collegato. A lui direttamente e a Marco Clemenzi, anche lui di Cisterna di Latina e anche lui indagato nell’inchiesta perché accusato di aver emesso una serie di fatture per operazioni inesistenti in favore delle cooperative del ras della “29 giugno”. E non a caso, è proprio a Clemenzi che era destinata una delle buste con il denaro che Buzzi faceva mettere in cassaforte dalla Cerrito. Ed è sempre Clemenzi a trovarsi, molto spesso, a contare le mazzette di contante insieme alla segretaria. Una sua specialità, per al quale Nadia Cerrito lo prende in giro: «hai fatto il banchiere». Mazzette che Carminati (così come Clemenzi) volevano in pezzi piccoli, probabilmente per non dare nell’occhio. Tanto che la Cerrito dice a Buzzi e al suo collaboratore Claudio Bolla: «Carminati tutti pezzi grossi c’ho, mo’ gli do quelli. Da venti non ce ne ho manco uno». Il 15 novembre 2013, negli uffici della Cooperativa 29 giugno, Buzzi e alcuni suoi collaboratori commentano la recente ispezione della Finanza durante la quale non è stato trovato nulla. Un colpo di fortuna che inorgoglisce il ras: «Marco mi aveva dato i soldi. Li avevo messi nell’armadio visto che non dovevo paga’ nessuno. Lunedì è arrivato Massimo se l’è presi e finita la storia. Ma se venivano lunedì, che cazzo je dicevo?». I VER BA LI © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PERSONAGGIO Salvatore Buzzi, braccio destro di Carminati filmato dai Ros. Sopra, le mazzette sequestrate

Transcript of 14 SABATO 13 DICEMBRE 2014 L’inchiesta “Le iniziali sulle ... 12 14 Repubblica Il giallo... ·...

la Repubblica14 SABATO 13 DICEMBRE 2014MAFIA CAPITALE

L’inchiesta

“Le iniziali sulle buste di soldi”così la Cupola pagava i politiciIl giallo del finanziere pestatoIl sottoufficiale indagava su una cooperativa vicina al clanIl riesame: “È mafia, Carminati e gli altri restino in cella”MARIA ELENA VINCENZI

ROMA. «Fai una busta per Bolla e ci metti una B. Poiuna per Massimo e ci scrivi Car». «M non lo possoscrive perché c’ho la M de Marco Clemenzi». «Vabbè,scrivi C e gli fai trovare venti». A parlare sonoSalvatore Buzzi e la sua segretaria, Nadia Cerrito,entrambi arrestati nell’inchiesta su Mafia Capitale. El’oggetto della conversazione sono le buste di soldi concui il ras delle cooperative si spartiva il “bottino” deisoci e assicurava la “benevolenza” di chi gli facevavincere gli appalti. Nuovi dettagli che emergono nelgiorno in cui la procura incassa il primo successoprocessuale: il tribunale del Riesame di Roma,presieduto da Bruno Azzolini, ha confermatol’aggravante mafiosa per Massimo Carminati,Riccardo Brugia, Roberto Lacopo e Fabrizio FrancoTesta che rimangono tutti in carcere. Va aidomiciliari, invece, Raffaele Bracci, uno dei pescipiccoli del clan accusato di usura. Regge, dunque,l’impostazione dell’accusa, affidata ai pm GiuseppeCascini, Paolo Ielo e Luca Tescaroli, nonostante la

battaglia combattuta in aula dagli avvocati Giosuè eIppolita Naso (padre e figlia) che hanno cercato dismontare l’accusa di mafia. Il sindaco Marino ieri hafirmato l’atto con cui il Campidoglio si costituisceparte offesa. Emergono, intanto, nuovi dettagli. I carabinieri del

Ros e i finanzieri del nucleo diPolizia tributaria indagano anchesu un’aggressione avvenuta adaprile a Cisterna di Latina. Lavittima è un maresciallo delleFiamme Gialle, picchiato a colpi dispranga da due albanesi. Quello cheha incuriosito la procura è che il

sottoufficiale proprio in quel periodo stesse facendouna serie di accertamenti sulle cooperativericonducibili a tale Angelo Fanfarillo. Uno che a Latinafaceva lo stesso lavoro di Buzzi e che, guarda a caso, aBuzzi era collegato. A lui direttamente e a MarcoClemenzi, anche lui di Cisterna di Latina e anche luiindagato nell’inchiesta perché accusato di averemesso una serie di fatture per operazioni inesistenti

in favore delle cooperative del ras della “29 giugno”. Enon a caso, è proprio a Clemenzi che era destinata unadelle buste con il denaro che Buzzi faceva mettere incassaforte dalla Cerrito. Ed è sempre Clemenzi atrovarsi, molto spesso, a contare le mazzette dicontante insieme alla segretaria. Una sua specialità,per al quale Nadia Cerrito lo prende in giro: «hai fattoil banchiere». Mazzette che Carminati (così comeClemenzi) volevano in pezzi piccoli, probabilmenteper non dare nell’occhio. Tanto che la Cerrito dice aBuzzi e al suo collaboratore Claudio Bolla: «Carminatitutti pezzi grossi c’ho, mo’ gli do quelli. Da venti nonce ne ho manco uno». Il 15 novembre 2013, negli uffici della Cooperativa 29giugno, Buzzi e alcuni suoi collaboratori commentanola recente ispezione della Finanza durante la qualenon è stato trovato nulla. Un colpo di fortuna cheinorgoglisce il ras: «Marco mi aveva dato i soldi. Liavevo messi nell’armadio visto che non dovevo paga’nessuno. Lunedì è arrivato Massimo se l’è presi e finitala storia. Ma se venivano lunedì, che cazzo je dicevo?».

IVERBALI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PERSONAGGIOSalvatore Buzzi, braccio

destro di Carminatifilmato dai Ros. Sopra, le

mazzette sequestrate

la Repubblica 15SABATO 13 DICEMBRE 2014

PER SAPERNE DI PIÙwww.carabinieri.itwww.poliziadistato.it

E la sorella di Buzzi ora imbarazza il ministero

Testo che misura lo spazio cheequivale a 001 righe cartella. Te-sto che misura lo spazio che equi-vale a 002 righe cartella. Testoche misura lo spazio che equiva-le a 003 righe cartella. Testo chemisura lo spazio che equivale a004 righe cartella. Testo che mi-sura lo spazio che equivale a 005righe cartella. Testo che misuralo spazio che equivale a 006 ri-ghe cartella. Testo che misura lospazio che equivale a 007 righecartella. Testo che misura lo spa-zio che equivale a 008 righe car-tella. Testo che misura lo spazioche equivale a 009 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 010 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 011 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 012 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 013 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 014 righe cartel-

la. Testo che misura lo spazioche equivale a 015 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 016 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 017 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 018 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 019 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 020 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 021 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 022 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 023 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 024 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 025 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 026 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 027 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 028 righe cartel-

la. Testo che misura lo spazioche equivale a 029 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 030 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 031 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 032 righe cartel-

la. Testo che misura lo spazioche equivale a 033 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 034 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 035 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 036 righe cartel-

la. Testo che misura lo spazioche equivale a 037 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 038 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 039 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 040 righe cartel-

la. Testo che misura lo spazioche equivale a 041 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 042 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 043 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 044 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 045 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 046 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 047 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 048 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 049 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 050 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 051 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 052 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 053 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 054 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 055 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 056 righe cartel-

la. Testo che misura lo spazioche equivale a 057 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 058 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 059 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 060 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 061 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 062 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 063 righe cartel-la. Testo che misura lo spazioche equivale a 064 righe cartel-la. Testo che misura lo spaz

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASOCORRADO ZUNINO

LA STAMPAESTERA

Nelle intercettazioni laraccomandazione delcapo della coop allanipote per un concorso

Franceschini irritato conla sua dirigente: pronti aprendere provvedimenti.Ma lei nega: non c’entro

LE MONDEIn prima paginasul quotidianofrancese l’inchiestasu “Il nuovo saccodi Roma” e sullamafia arrivatanella capitaleitaliana

ELLEKAPPA

AI BENICULTURALIAnna MariaBuzzi, è direttoregenerale per lavalorizzazionedel patrimonioculturale alministero Beniculturali

NEW YORK TIMES“Inchiesta sullamafia scuotel’Italia” è il titolosul giornale Usa:il crimineorganizzato non èpiù una questionesolo meridionale

la Repubblica 17SABATO 13 DICEMBRE 2014MAFIA CAPITALE

PER SAPERNE DI PIÙespresso.repubblica.itwww.repubblica.itIl racconto

ci dei Parioli. Unica autorità, inquel periodo, in grado di guarda-re dall’alto ciò che accadeva a Ro-ma. È stata la curiosità giornali-stica a spingermi ad approfondirela conoscenza di quest’uomo permeglio descriverlo ai lettori equindi l’ho osservato: MassimoCarminati sembrava un piccoloborghese, vestito in modo casual,ma ogni volta che qualcuno lo in-contrava si capiva subito — dalladeferenza e dal rispetto che gli tri-butavano — che fosse «persona diriguardo». Mi sembrava di assi-stere a scene che avevo visto in Ca-labria e in Sicilia, quando i bosscamminavano per le strade deipaesi. E lui ne era consapevole. Mifaceva impressione il fatto che uti-lizzasse spesso telefoni pubbliciper chiamare: si fermava improv-visamente per strada, afferravala cornetta in una cabina e chia-mava. Sapeva di non potersi fida-re dei cellulari, perché intercetta-ti, ma con questo modo di fare ap-pariva come un latitante di mafiabraccato dagli investigatori.

Poi sono arrivati gli altri nomidei capi clan che si dividono la Ca-pitale. I 4 re di Roma: Michele Se-nese, Carmine Fasciani e i Casa-monica. Ma il vero re di Roma re-sta però Carminati. E come mi rac-contava chi lo ha conosciuto di-

rettamente “sarà pure re, ma dinobile non ha nulla”, perché pen-sava solo ai soldi, alla violenza e al-la corruzione.

Nell’indagine giornalistica hoscoperto altri nomi che formava-

no un mondo composto da vecchipersonaggi criminali, veteranidegli anni di piombo, abituati atrattare con le istituzioni e con ipadrini, abili a muoversi nel pa-lazzo e sulla strada. Eccolo il

«mondo di mezzo» che oggi èemerso dalle intercettazioni del-l’inchiesta del procuratore Giu-seppe Pignatone, coordinata daipm Michele Prestipino, GiuseppeCascini, Paolo Ielo e Luca Tesca-roli.

Il racconto delle mie fonti mi hafatto percepire il potere che avevapreso il controllo di Roma. Un con-trollo criminale diverso da comelo si può intendere a Palermo oReggio Calabria. Tra questi «cri-minali-organizzati» emergevanoestremisti di destra di due gene-razioni. Ma il nome-chiave è sem-pre rimasto quello di Carminati,in grado di fare da collante tra iclan: tutti lo ascoltavano. Per que-sto motivo all’epoca mi spiegaro-no, e lo scrissi, che «i 4 re di Roma»

avevano raggiunto un accordo ainizio 2012 che prevedeva: nientepiù omicidi di mafia nella Capita-le, e cioè dentro il Grande raccor-do anulare. In questo modo le for-ze dell’ordine non si sarebbero po-tute muovere in nuove indagini eil business illegale non avrebbesubito ripercussioni. Il patto erastato siglato dopo che i boss ave-vano appreso dell’arrivo a Romadel nuovo procuratore GiuseppePignatone. Avevano paura dellasua azione giudiziaria, così comeaveva fatto a Reggio Calabria con-tro i clan della ‘ndrangheta. Ades-so le indagini, grazie alle intercet-tazioni, hanno svelato il «mondodi mezzo», dando scacco ai «re diRoma».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

“Il Cecato è il re di Roma”quell’inchiesta natada una soffiata in strada“La gente aveva paura anche a pronunciare il suo nome”Il cronista dell’Espresso racconta la scoperta del “mondo di mezzo”

L’ARRESTOMassimo Carminati,56 anni, ex terrorista

nero e rapinatore,boss arrestato per

“mafia capitale”

IN EDICOLA

ROMA. “Volevano tuttal’Italia”. Si intitola cosìl’ultima inchiestadell’Espresso su MafiaCapitale, nella quale vengonoricostruiti i progetti e gli affaridel clan Carminati, che siestendevano anche fuori daRoma, soprattutto nel settoredell’accoglienza degliimmigrati. Era stato unarticolo di Lirio Abbate, daltitolo “I quattro re di Roma”,finito sulla copertina delsettimanale, che nel dicembredel 2012 aveva raccontatocome la città fosse controllatada quattro boss che si eranospartiti il territorio:Carminati, Fasciani, Senese eCasamonica. Lo stessoGuercio, in alcuneintercettazioni riportate neifaldoni dell’inchiesta “Mondodi Mezzo” della procura diRoma, si lamenta delgiornalista e di quello cheaveva letto sui suoi trafficiilleciti nella capitale.

“Volevano tutta l’Italia”la nuova puntatadell’indagine sul clan

L’OPERAZIONE2 dicembre 2014:37 arresti (tra cui Carminati), oltre100 indagati.Per la prima volta a Romacontestata l’aggravante mafiosa

LE MINACCELo stesso giornoMassimo Carminati, parlandocon un suo compliceminaccia l’autore dell’inchiesta(Lirio Abbate): “Come lo trovo gli fratturo la faccia...”

IL PRIMO ARTICOLO7 dicembre 2012:L’Espresso pubblical’inchiesta in cui si raccontacome Roma fosse in mano adalcuni clan, uno dei qualicapeggiato daMassimo Carminati

LE TAPPE

LIRIO ABBATE

QUANDO abbiamo co-minciato a raccontar-lo su l’Espresso nessu-no voleva credere cheil “re di Roma” fosse

lui, Massimo Carminati. Confessoche anch’io all’inizio ero incredu-lo. Sono state le mie fonti, che co-noscono direttamente i fatti cri-minali, a parlarmi del “cecato”, diquesto ex estremista di destra.Con le fonti, di cui ho verificato alungo l’attendibilità, ho strettoun patto: garantire l’anonimato.

Carminati lo ricordavo imputa-to al processo per l’omicidio di Mi-no Pecorelli, accusato insieme aimafiosi siciliani di averlo ucciso. Igiudici lo hanno assolto assiemecon Giulio Andreotti. Insomma,non immaginavo di trovare a ca-po di questa nuova organizzazio-ne criminale il “nero”. Ho un ri-cordo chiaro della scena in cui lefonti hanno svelato la sua iden-tità, perché mi ha colpito il modoin cui lo hanno detto, anzi prima lohanno mimato: gesticolavano, insilenzio; poi con una mano si sonotappati l’occhio, alla fine hannopronunciato con tono di voce bas-so, quasi impercettibile quel no-me, Carminati. Nonostante il po-sto sicuro in cui ci trovavamo perparlare, avevano paura di lui. Perspiegare il motivo di quel terroreraccontavano retroscena crimi-nali di violenza esercitata dal “Ce-cato”. Ripetevano che Carminatinon aveva paura di nessuno, sisentiva protetto e immortale:«Aveva visto la morte in faccia el’aveva sconfitta». Ecco perchétra i criminali romani era diven-tato un capo da rispettare.

L’occhio lo ha perso duranteuno scontro a fuoco con un poli-ziotto. E così, fino a quasi tre annifa per me Carminati non era altroche un personaggio ambiguo del-la malavita che aveva trovato po-sto in “Romanzo criminale” comeil “Nero”.

A quel punto ho dovuto ap-profondire la conoscenza, ho fat-to ricerche negli archivi giudizia-ri e in quelli di redazione, ho com-pulsato più volte le mie fonti percercare di capire meglio il perso-naggio. E ogni giorno tutto mi ap-pariva più chiaro. Mi sono trovatodavanti un nuovo criminale, unoche era riuscito a trasformare unabanda di accattoni in una orga-nizzazione che ha come unico sco-po il business e la corruzione. Perottenerle usava la violenza e l’in-timidazione. Bastava che qualcu-no pronunciasse il suo nome perfar calare il gelo. Adesso che i ca-rabinieri del Ros di Roma lo hannoarrestato tutti ne parlano, tutti ri-cordano. Ma fino a due anni fa,quando l’Espresso decise di met-terlo in copertina, nessuno, alme-no apparentemente, si sconvolsenel mondo della politica. Oggi chesono note le intercettazioni capi-sco il motivo.

Perché due anni fa Carminatime lo rappresentavano come ar-bitro di vita e morte: dai trafficisulla strada agli accordi negli atti-

Carminati si sentivaprotetto e immortale:“aveva visto la morte infaccia e l’aveva sconfitta”

Romala RepubblicaSABATO 13 DICEMBRE 2014

SOCIETÀ

Al Palalottomaticalo chansonnier StromaeCARLO MORETTI A PAGINA XI

GIORNO E NOTTE

Livini, Fogli, CataniaBiennale della ceramicaSARA GRATTOGGI A PAGINA XIII

ROMA.IT

Tor Sapienza torna in piazza“Noi non siamo mafiosi”SERVIZIO SUL SITO

@

CONTATTICRONACA_DI_ROMA @ REPUBBLICA.IT

LETTERE CON FIRMA, INDIRIZZOE TELEFONO ̃ MAX 6 RIGHE FAX 06/49822508

[email protected]

ROMA.REPUBBLICA.IT

REDAZIONE DI ROMA VIA CRISTOFORO COLOMBO, 90 ■ 00147 ■ TEL. 06/49822931 ■ FAX 06/49822508 ■ CAPO DELLA REDAZIONE GIUSEPPE CERASA ■ INTERNET ROMA.REPUBBLICA.IT ■ E-MAIL: [email protected] ■ SEGRETERIA DI REDAZIONE TEL. 06/49822813 DALLE ORE 13.00 ALLE ORE 20.00 ■ TAMBURINI FAX 06/49822380■ E-MAIL: [email protected] ■ TROVAROMA TEL. 06/49822475 ■ FAX 06/49822315 ■ PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.P.A. ■ VIA C. COLOMBO, 98 ■ 00147 ROMA ■ TEL. 06/514625802

Le mani di Buzzi sulle piste ciclabiliAL RAS DELLE COOP UN APPALTO DA 800MILA EURO GRAZIE AL FUNZIONARIO CHE AVEVA I SOLDI IN CASA

Viaggio a Sacrofanonella tana del “Nero”

IL REPORTAGE

CECILIA GENTILE

LE MANI della gang di Buzzi an-che sulla manutenzione delleciclabili. Da una informativa

del Ros depositata dalla procura altribunale del riesame emerge chenell’estate 2013 la sua cooperati-va ottenne un appalto di 800milaeuro senza Iva grazie all’interven-to di Claudio Turella, il funziona-rio del X dipartimento di Roma Ca-pitale, Tutela ambiente e verde,ora in carcere per Mafia capitale.

SEGUE A PAGINA VII

RICCARDO Mancini, arrestatoper Mafia capitale, nel giugnodello scorso anno ha ricevutoun bonus di 63 mila euro comepremio di produzione, nono-stante l’ex ad dell’Ente Eur fos-se finito agli arresti il 25 marzoper lo scandalo della tangentesui filobus. Nel frattempo, ilsindaco Ignazio Marino ha fir-mato ieri l’atto con cui forma-lizza alla Procura la costituzio-ne dell’amministrazione comeparte offesa nell’inchiesta sul-la mafia a Roma. Sul fronte po-litico si profila un settimana de-cisiva per il rimpasto dellagiunta: c’è attesa per l’ok delCsm al giudice Alfonso Sabella,futuro assessore alla Legalità.

BOCCACCI E VITALE ALLE PAGINE II E III

GABRIELE ISMAN

VIA di Monte Cappelletto, lo-calità Borgo Pineto, Sacro-fano: lo tsunami di Mafia Ca-

pitale è partito da qui. In questastradina appartata di campagna,costellata di ville importanti tratelecamere e videocitofoni, abita-vano — fino agli arresti eseguitidai carabinieri del Ros la scorsasettimana — Massimo Carmina-ti, il suo braccio destro RiccardoBrugia e Agostino Gaglianone.

SEGUE A PAGINA V

“In auto a 30 all’oraE trappole per writer”

IL SINDACO

LAURA SERLONI

TRAPPOLEper i writer, migliaiadi nuove auto elettriche a Ro-ma, fundraising per il re-

stauro dei monumenti, chilome-tri di piste ciclabili e aumento di15 volte della tassa di occupazio-ne di suolo pubblico per i camionbar. Non è un nuovo libro dei so-gni, ma sono le promesse del sin-daco Marino alla città lanciate nel-l’incontro con i blogger romani al-la Casa della Città a Garbatella.

SEGUE A PAGINA IX

LIBORIO CONCA

BLITZ dei movimenti per la casa ieri pomeriggio, al culmine di unagiornata che ha paralizzato la città stretta tra lo sciopero gene-rale dei sindacati e i cortei di protesta. Gli attivisti hanno occu-

pato per pochi minuti un edificio in zona policlinico Umberto I, subitosgomberato dalle forze dell’ordine. Durante gli scontri feriti dieci ma-nifestanti e tre agenti, mentre sono state arrestate cinque persone ecento denunciate. SEGUE A PAGINA XVSERVIZIO A PAGINA IX

LA DENUNCIAL’ultimatum di Italo“Troppo degrado a Tiburtinatraslochiamo a Termini”

SCARPA A PAGINA VII

IL CASOInchiesta Di Stefano“Un milione a Guagnelliper comprare la droga”

Al “boss” di Eur spagratifica da 63mila euroEd era sotto processo

Il super premio di Mancini, arrestato anche per Mafia capitaleL’annuncio di Marino: il Comune si costituirà parte offesaÈ stretta sul rimpasto di giunta: per Tricarico l’ipotesi Casa

>>>

Palazzo occupato, blitz e scontri5 arresti, 13 feriti, 100 denunce

ALTA TENSIONE NEL GIORNO DELLO SCIOPERO

VALENTINA LUPIA

UNVILLAGGIOper malati diAlzheimer con tanto distrade, piazze e giardi-

ni, che potrà ospitare circacento persone. Alla realizza-zione del progetto della Fon-dazione Roma — che ha trattospunto da un’idea già messain atto in Olanda — hanno da-to il via il presidente della Fon-dazione, Emanuele Emma-nuele e Ignazio Marino, che ie-ri a Bufalotta hanno posto in-sieme la prima pietra.

SEGUE A PAGINA XV

Villaggio dell’Alzheimerposata la prima pietra

FONDAZIONE ROMA

L’ELIMINAZIONE della Romadalla Champions èun’occasione buttata, ma

non è un dramma. Ci sono statimolti errori e molti rimpianti,persino delle sbruffonerie, mainsomma nel processo dicrescita di un grande club puòstarci. Né mi sembra che si possadubitare delle sue ambizioni se èvero che progetta uno stadio daun miliardo. Però a Roma sonocominciati a serpeggiare i primidubbi, le capacità di Garcia sonostate messe in discussione, si èriaperto il solito dibattito suTotti e i suoi 38 anni. Qualchedomanda sul capitano èlegittima farsela — deve essereil pilastro della Roma o piuttostodeve essere l’arma in più, il jollyda giocare nel momento piùcomplicato? — ma solitamentelui sposta il traguardo di unnaturale declino sempre un po’più in là. Ma in questo momentopagano dazio un po’ tutti: Garciache ha perso il tocco magico,Iturbe bufala 30 milioni, Tottitotem con crepe.Se la Roma sarà capace e freddadi testa potrebbe addiritturaricavare un vantaggio. La Juveavrà davanti una difficileChampions. Finché resterà incorsa avrà avversari più grandi eimpegnativi di quanto nonpossa trovare la Roma nellaCoppa in cui è stata“retrocessa”. E se la Romariuscisse ad andare avanti senon addirittura vincere l’EuropaLeague — non è impossibile,anzi — per assurdo potrebbeconsiderare gli schiaffoni presidal Bayern prima e dalManchester United poi, quasiun regalo della provvidenza…

Tra i giallorossi è scambio di accuseMa ora può essere più facile la stradaper scudetto ed Europa League

Dimenticarela ChampionsLa sconfittapuò valere oro

BORDOCAMPO

FABRIZIO BOCCA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I lettori denunciano OGGI SUROMA.REPUBBLICA.IT

Sergio Ferraiolo

Vie dissestatepedoni a rischio

Appio Latino

LO STATO deimarciapiedi di via

Alfredo Beccarinie il manto stradale divia Gaspare Finali sonoin condizioni pietose.Questa situazione èproblematica perl’incolumità deicittadini, che a causadelle voragini rischianodi scivolare: il Comunedeve provvedere allamanutenzione stradale.

Beatrice Serani

Stazione abbandonatanelle mani di vandali

Metro Valle Aurelia

LA STAZIONE di ValleAurelia è un

importante snodofra metropolitana eferrovia Fm3 ma èlasciata nell’abbandono.Ho visto più volte scenedi vandalismo emicrocriminalità, oltread un grave stato didegrado delle strutturefra infiltrazioni d’acqua ebanchine dissestate. Ènecessario un intervento.

@

la RepubblicaII SABATO 13 DICEMBRE 2014CRONACAROMA

L’inchiesta

Eur spa, la maxi gratificaa Mancini sotto inchiestaun bonus di 63 mila euroGiugno 2013, assegno al manager arrestato per Mafia capitaleL’ex ad era appena stato scarcerato per la tangente filobus

Dopo essere uscito dalcarcere mi ha chiamatoper pretendere chepagassimo il premio

Pierluigi Borghinipresidente Eur Spa

PAOLO BOCCACCI

ÈIL27 giugno del 2013 e il Cdadell’Ente Eur si riunisce aipiani alti del quartier gene-

rale di via Ciro il Grande. E qui, suproposta del Comitato per la re-munerazione, approva di conce-dere all’ex ad Riccardo Mancini,dimessosi il 25 gennaio, arresta-to il 25 marzo per lo scandalo del-la tangente sui filobus e appenauscito di prigione, 63 mila eurolordi per il premio di produzione.Ma potevano essere perfino mol-ti di più. Infatti gliene saldano so-lo il 70%, in quanto l’ex ammini-stratore delegato «aveva manca-to di raggiungere uno degli obiet-tivi prefissati per l’anno prece-dente».

Non è tutto. C’è anche un re-troscena. «È stato lo stesso Man-cini» racconta il presidente del-l’ente Pierluigi Borghini, che allo-ra faceva anche le funzioni di ad«a telefonarmi dopo essere statoliberato, verso l’inizio di giugno,e a pretendere il pagamento del

premio che gli era dovuto per leg-ge. Abbiamo consultato il Comi-tato per la retribuzione che hacertificato che uno degli obiettiviera stato raggiunto, per cui ab-biamo dovuto pagare quella cifraa Mancini».

È l’ultima perla che arriva dai

marmi bianchi dell’Eur, con alcentro il regno di Mancini e delsuo braccio destro Carlo Pucci, extabaccaio di viale Europa cata-pultato a dirigere il marketing edora arrestato anche lui, una dellezone controllate dalla banda, ol-tre a Roma Nord.

Ormai in quel “castello” cheelargiva 65 mila euro come pre-mio all’ex ad finito in prigione, an-che i conti scricchiolano. E ieri, do-po l’arrivo del commissario, Bor-ghini ha consegnato al Tribunaledi Roma il verbale con cui l’azien-da chiede il “concordato in bian-

L’EX AD

DOPO LO SCANDALODopo lo scandalo e l’arresto, il 25marzo del 2013, per il caso dellamazzetta per i filobus, l’ex ad diEur Spa Riccardo Mancini ottieneil pagamento del premio diproduzione per il 2012

la Repubblica IIISABATO 13 DICEMBRE 2014

PER SAPERNE DI PIÙwww.roma.repubblica.itwww.carabinieri.it

co”, ovvero un periodo, che puòarrivare fino a 120 giorni, nel qua-le l’ente sarà difeso dai creditori epotrà cercare di trovare le misureper rimettere in sesto il bilancio.

«Allo stato attuale» spiega Bor-ghini «abbiamo 143 milioni di de-biti per i lavori della Nuvola e ottodi scoperto in banca. Il Parlamen-to ci aveva assegnato uno stan-ziamento di 37 milioni entro il 5dicembre, che non è arrivato, e unaumento di capitale di 133 milio-ni per giungere alla cifra di 170milioni che serve per completarela Nuvola. Ma anche questa pro-messa non si è realizzata. Mi ave-vano detto di convocare un'as-semblea straordinaria dei soci, ilMef al 90% e il Comune al 10%, eio l’ho fatto il 9 dicembre scorso.Ma i soci non si sono neppure pre-sentati alla riunione, facendo sal-tare anche questo aumento di ca-pitale».

Ora sono a rischio pignora-mento i palazzi storici dell’Eur?«Abbiamo in cassa quattro milio-ni per superare questo periodopagando stipendi e altro, ma en-tro 120 giorni bisognerà trovareuna soluzione».

Intanto molti ricordano, tra leultime operazioni sbagliate,quella del Velodromo, fatto salta-re con il tritolo per farne un gran-de parco acquatico, l’Aquadro-me, in società con Condotte a cuinel 2007 Eur Spa vende il 49% per22 milioni, di cui ne vengono pa-gati solo due. Poi nel 2012 è EurSpa a ricomprare le quote, ma a31 milioni, con Condotte che in-cassa la differenza di nove, men-tre il sogno del parco è ormai sva-nito.

Infine il Campidoglio sull’in-chiesta Mafia Capitale. Romanon vuole l'etichetta di “città ma-fiosa” e si muove per tutelare lasua immagine. Il sindaco ha fir-mato ieri l'atto con cui formalizzaalla Procura la «costituzione del-l'amministrazione quale parte of-fesa». Una mossa «in vista dellafutura costituzione di parte civiledell'amministrazione nel proces-so penale», per ottenere il risarci-mento dei “danni morali e mate-riali”. Nelle sei pagine Marinospiega i motivi della scelta a par-tire dal reato contestato, il 416 bisdel Codice penale, che non sol-tanto reca una offesa all'ordinepubblico ma impedisce al Comu-ne «di esprimere la sua forza cul-turale, di coesione, di legalità, insintesi la sua funzione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CAMPIDOGLIOIl sindaco Ignazio Marino

ha formalizzatoieri alla Procurala costituzione

dell’amministrazionecome parte offesa

Rimpasto, settimana decisivasalvata Cutini al socialeper la casa spunta Tricarico

IL COMUNE / C’È ATTESA PER L’OK DEL CSM A SABELLA

vrebbe arrivare martedì) per in-sediarsi come assessore alla Le-galità, resta il rebus sul secondoinnesto. Alla luce degli ultimi ac-cadimenti, infatti, una cosa sem-bra certa: la squadra subirà solopiccoli ritocchi, qualche delegaverrà rimescolata, ma l’ossaturarimarrà invariata. A cominciare

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I PERSONAGGI

PM ANTIMAFIAAlfonso Sabellasarà assessorealla Legalità

ASSESSORE A TORINORoberto Tricaricopotrebbe prenderela delega alla Casa

L’INTOCCABILEGrazie all’inchiesta,Rita Cutini resteràalle Politiche sociali

GIOVANNA VITALE

ÈUNA battaglia su più frontiquella ingaggiata dal sinda-co Ignazio Marino per argi-

nare i contraccolpi dell’inchiestasul “mondo di mezzo” che stascuotendo il Campidoglio allefondamenta. Decisiva sarà laprossima settimana: sorta di for-ca caudina attraversata la qualesarà più facile capire il destinodell’amministrazione.

Già lunedì in Campidoglio si in-sedierà la Commissione di acces-so agli atti che inizierà a passareal setaccio bandi di gara e appal-ti, a partire da quelli di Buzzi e so-ci; il dossier con gli incartamentisospetti, sul quale sta lavorandol’assessore al Bilancio Silvia Scoz-zese, sarà inviato al presidentedell’Anticorruzione RaffaeleCantone; la giunta, priva di dueassessori (Pancalli e Ozzimo), do-vrà essere completata e le com-missioni consiliari rivoluzionate.

Ma se uno dei nuovi arrivi, ilgiudice Alfonso Sabella, aspettasolo il via libera del Csm (che do-

da Rita Cutini (Politiche sociali),che l’inchiesta ha dimostrato es-sere incorruttibile e dunque con-serverà il suo posto. Come puredovrebbe l’assessore ai LavoriPubblici, Paolo Masini, da sem-pre paladino della trasparenza.«Siamo a buon punto, ora stiamoriflettendo sull’assessorato allaCasa e stiamo lavorando per dareal più presto una giunta alla città»ha confermato ieri Marino. A ri-prova che solo una è l’incognitada sciogliere: la sostituzione diOzzimo, dimissionario perché in-dagato. Da cercare tra i dirigentiAnci (come la Scozzese) o del mi-nistero delle Infrastrutture: seperò non si dovesse trovare nes-suno di convincente, la soluzioneMarino ce l’avrebbe già sotto alnaso. Pronto ad affidare la delegaa uno dei suoi fedelissimi, quel Ro-berto Tricarico già assessore allaCasa a Torino con Chiamparino eresponsabile del settore per l’An-ci nazionale.

Ma non è ancora finita. Merco-ledì sera il sindaco dovrà riferirein Commissione Antimafia suifatti relativi alla Mafia capitale.In attesa degli ulteriori sviluppiannunciati dal procuratore Pi-gnatone. Che tengono col fiatosospeso maggioranza e opposi-zione. Perché se il chirurgo dem ècomunque convinto di poter an-dare avanti — «Dobbiamo cam-biare una città che da un lato è vit-tima della criminalità e dellamentalità dei favori. E, al con-tempo, cacciare i cattivi» — cen-trosinistra e centrodestra si stan-no attrezzando per il dopo. Con ilM5S che ieri ha di nuovo incon-trato il prefetto e spinge perché sitorni al voto: «Pecoraro ha ribadi-to che il sistema è marcio e chenon esclude lo scioglimento», ha

detto al termine il deputato Ales-sandro Di Battista, «perciò Mari-no faccia un passo indietro perevitare quest’onta. Se un casoanalogo si fosse verificato a NewYork, a Londra o a Parigi il sinda-co si sarebbe dimesso. Da noi c’èun attaccamento alla poltronache fa spavento». Mentre l’Ncd ti-ra la volata all’ex “costruttore ros-so”: «Noi chiediamo l’autosciogli-mento del Comune per dar vita auna coalizione di stampo mode-rato-riformista con la caratteriz-zazione civica offerta dalla candi-datura a sindaco di Alfio Marchi-ni», suggerisce Fabrizio Cicchit-to. Che finisce però per litigarecon la collega e capogruppo allaCamera Nunzia De Girolamo, cheaveva invece lanciato la corsa diGiorgia Meloni. Più concreti i for-zisti che pensano invece a come li-berarsi dell’inquilino del Campi-doglio: «I consiglieri dovrebberodimettersi in massa: non ci sonopiù le condizioni per continuare»,dice il coordinatore romano Davi-de Bordoni. «La prossima setti-mana il nostro gruppo darà la di-sponibilità a firmare le dimissio-ni. Gli altri partiti ci seguano».

E lunedì arrivano gliispettori per passareal setaccio gli appaltisospetti alle coop

ROMA la Repubblica VSABATO 13 DICEMBRE 2014CRONACA

PER SAPERNE DI PIÙwww.roma.repubblica.itwww.carabinieri.itIl caso

LA VILLATra ulivi e cani, la villa aSacrofano dove vivevaMassimo CarminatiNella stessa strada, lacasa di Riccardo Brugia

Viaggio a Sacrofanocovo del “Nero”tra le ville dei bosse la statua di AlmiranteIl quartier generale di Carminati circondato da colline e uliviIl traliccio da abbattere: “Ci penserà il mio amico in Acea”

<DALLA PRIMA DI CRONACA

GABRIELE ISMAN

ULIVI, cancelli con vialettiche portano a case soltan-to in parte visibili, teleca-

mere e videocitofoni. All’iniziodella via si riconosce il puntodov’è stato arrestato dai Rosl’ex Nar, come testimoniato dalvideo diffuso qualche giorno fa.Poco distante, un allevamentodi cani, riconducibile al com-mercialista Marco Iannilli, pro-prietario anche della villa doveviveva il Nero: ieri era chiuso.

Poi, sulla collina, la dimoradel boss, con il muro alto quasitre metri: i cani corsi — se ne ve-dono almeno 3 — a cui l’ex Narteneva tanto restavano alla lar-ga dalla colonna di fumo dellefoglie bruciate. Più avanti, a me-no di un chilometro, dove ter-mina la via, la casa di Brugia,con il cancello e il muro ancorapiù alto. Si ferma un’utilitariagrigia, una donna abbassa il fi-nestrino: «Le serve qualcosa?».«Scusi, lei è Annalisa, la compa-gna di Brugia?». «Sì, ma sto ma-le, non voglio parlare, mi scusi»mentre il cancello si apre e l’uti-litaria parte verso il solito via-letto.

«Carminati e Brugia? Certoche so chi sono. Davvero abita-vano qui? No, questo non lo sa-pevo, però mi scusi, ora devo an-dare» racconta un uomo in abitida lavoro fermo davanti alla vil-la del Nero. Di fronte al cancel-lone scuro, i 2 ettari e mezzo diterreno — con annessa villa da12,5 vani e un garage di 50 me-tri quadrati, come spiega il con-tratto tra gli allegati dell’in-chiesta — che Carminati avevaacquistato dopo 5 mesi di trat-tative per un prezzo fittizio di350 mila euro, pagandone altri150 in nero. La proprietà erastata poi intestata ad AlessiaMarini, la compagna del bossassunta in una cooperativa ri-conducibile a Salvatore Buzziperché potesse ottenere il mu-tuo.

Il Nero era anche pronto a farspostare un traliccio e interrarela linea elettrica — «forse io c’hola mossa, c’ho l’uomo in Acea»diceva — per aumentare il valo-re dell’acquisto. E quando laproprietaria non aveva mostra-to il rispetto dovuto al Nero e loaveva completamente ignora-to in un incontro, Carminati s’e-ra sfogato con Gaglianone:«Perché io so un uomo cattivo, ioje volevo di’, io so un.... a parteche se sapeva chi ero je pijava uninfarto moriva lì, capito, morivasu a cosa...... a questa che je fareiquesta me la lavorerei propriocon un rasoietto, capito, cioè lapio con una lametta... con lo sca-va zucchine me la lavoravo, l’hoodiata proprio a pelle».

Da questa strada appartata ilcentro del paese è lontano circa5 chilometri: nel tragitto anchegli uffici della Imeg, dove Car-minati riceveva e discuteva di

affari con i suoi soci. Poi si arrivain paese: «Certo che sapevamoche viveva qui, l’ho visto cinqueo sei volte. Ma tutti abbiamo let-to l’ordinanza qui: si trova sulweb» dice l’avventore di un bara pochi metri dal circolo Pdl

Giorgio Almirante dove, sullaporta, campeggia una foto delsindaco Tommaso Luzzi con Lu-ca Gramazio. Poco lontano il bu-sto del fondatore dell’Msi: qui ilcentrosinistra non ha mai vinto.Nel paese nero alle ultime ele-

zioni Luzzi col suo 55% ha vintocon 30 punti di distacco sul se-condo candidato, secondo gli in-quirenti anche grazie al soste-gno degli uomini di Mafia Capi-tale. La Prefettura ha già richie-sto al Viminale la delega per la

commissione d’accesso agli attinon solo per Sacrofano, ma an-che per Sant’Oreste, Morlupo eCastelnuovo di Porto. Lo Tsuna-mi di via di Monte Cappellettonon vuole proprio fermarsi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ARRESTO DEL BOSSI carabinieri del Rosarrestano il boss Carminatinella strada della sua villaa Sacrofano

IL TRALICCIONella via “il Nero” avevaanche acquistato una villacon terreno da cui volevafar togliere il traliccio

IL CIRCOLO PDL ALMIRANTELa vetrina del circolo Pdlintitolato ad Almirante. Apochi metri, in uno slargo,il busto dell’ex Msi

LE TAPPE

Furto a casa Marraladro arrestato

IL CASO

FURTO milionario in casa diGiuseppe Marra, proprietario edirettore dell’agenziaAdnkronos. La notizia di seimesi fa non era stata resa notafino a ieri, quando i carabinieridel nucleo investigativo hannoarrestato per il colpo un 64ennedi origini serbe per il furto del31 maggio nell’abitazione diMarra a Trastevere, propriosopra la redazionedell’Adnkronos. I ladri — tre,ripresi dalle telecamere delpalazzo — hanno rubato gioiellie denaro per circa due milioni.L’inchiesta, compiuta dal pmNadia Plastina, prosegue perarrestare i due complici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA