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Corso di aggiornamento RSPP aziende edili Lezione: Lavori in fune

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Corso di aggiornamento RSPP aziende edili

Lezione: Lavori in fune

In questa unità didattica descriveremo le caratteristiche dei sistemi di accesso e posizionamento mediante funi, e in particolare ci soffermeremo sulle condizioni di utilizzo e sulle misure di sicurezza da adottare per lo svolgimento di questa particolare attività, al fine di individuare i contenuti utili per la redazione del documento di valutazione dei rischi.

L'impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi è ammesso soltanto in circostanze, in cui secondo la valutazione dei rischi, risulti che il lavoro possa essere effettuato in condizioni di sicurezza e l'impiego dell'attrezzature non risulti giustificato a causa della breve durata di impiego oppure delle caratteristiche esistenti dei siti che il datore di lavoro non può modificare.

Le tecniche di accesso e posizionamento mediante funi per l'esecuzione di lavori temporanei in quota hanno derivazione alpinistica e possono essere effettuati solo se le condizioni metereologiche non mettono in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori. Inoltre, data la loro rischiosità, devono essere programmati e sorvegliati in modo adeguato, onde poter immediatamente soccorrere il lavoratore in caso di necessità.

La valutazione dei rischi è necessaria per la redazione del piano di sicurezza per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori nei cantieri temporanei o mobili. I lavori in quota possono esporre i lavoratori a rischi particolarmente elevati, soprattutto al rischio di caduta dall'alto, costantemente presente ed altri gravi infortuni specifici dell'attività lavorativa.

La sospensione cosciente e prolungata, nel dispositivo di presa del corpo collegato alle funi o sul seggiolino sospeso, può comportare un disturbo del ritorno venoso, dovuto alla compressione dei vasi sanguigni. La sospensione inerte, a seguito di perdita di conoscenza, può invece indurre la ''patologia causata dall'imbracatura'', che consiste in un rapido peggioramento delle funzioni vitali in particolari condizioni fisiche e patologiche.

Il lavoro con funi, data la sua caratteristica di applicabilità a situazioni non risolvibili con mezzi ordinari, o a situazioni di pronto intervento, può svolgersi in ambienti soggetti a rischi particolari, dovuti a pericoli oggettivi, dati dalla conformazione del sito o dalla situazione contingente del luogo di lavoro. Rispetto al rischio grave di caduta dall'alto, la valutazione dei rischi dovrà tenere in considerazione l'eventuale esposizione, prevedendone adeguate misure di riduzione, a quei rischi di minor intensità, ma direttamente concorrenti all'innesco di una eventuale caduta.

La valutazione dei rischi evidenzia un rischio grave per la salute, capace cioè di procurare morte o lesioni di carattere permanente, che l'operatore non è in grado di percepire tempestivamente prima del verificarsi dell'evento, pertanto l'esposizione al rischio di caduta dall'alto deve essere protetta da adeguate misure di prevenzione e di protezione in ogni istante dell'attività lavorativa. Il tempo di esposizione a tale rischio senza protezioni deve essere uguale a zero.

Per quanto riguarda il rischio da sospensione cosciente, dal momento che allo stato attuale non esistono parametri oggettivi di limitazione del tempo continuativo di sospensione, nella redazione del documento di valutazione del rischio e del piano operativo di sicurezza si dovrà valutare:

• l'utilizzazione di imbracature progettate e costruite appositamente;

• l'effettuazione, durante il turno di lavoro, di più di una interruzione tramite pause, scambio di mansioni tra gli operatori e cambi di posizione.

Non deve essere sottovalutato il rischio per l'operatore di restare sospeso in condizioni di incoscienza, a causa delle possibili complicazioni che ne possono compromettere le funzioni vitali. Studi sulla sospensione inerte hanno evidenziato il possibile sopraggiungere di una patologia causata dall'imbracatura, che può portare ad un malessere grave in un tempo inferiore a 30 minuti. Il documento di valutazione del rischio dovrà prevedere modalità di intervento che riducano il tempo di esposizione al rischio, nel caso di sospensione inerte, a pochi minuti.

Dal momento che nel lavoro in quota si evidenzia la presenza costante del rischio di caduta dall'alto, tale rischio deve essere o eliminato o ridotto ad un livello minimo, adottando le necessarie misure tecniche. Gli elementi fondamentali contro la caduta dall'alto sono:

• l'idoneità psico-fisica del lavoratore; • l'informazione e la formazione adeguate e qualificate del

lavoratore, in relazione alle operazioni previste; • l'addestramento qualificato e ripetuto del lavoratore sulle

tecniche operative, sulle manovre di salvataggio e sulle procedure di emergenza.

Le tecniche di lavoro con funi sono finalizzate il più possibile alla trattenuta costante dell'operatore, tuttavia, poiché il lavoro si svolge in quota o in sospensione da terra, è necessario anche proteggere l'operatore contro la caduta o il ribaltamento. Nei sistemi di lavoro con funi, il principio di riduzione del rischio di caduta dall'alto si basa sulla sua preventiva eliminazione tramite:

• posizionamento stabile dell'operatore tramite la fune di lavoro e spostamento controllato dell'operatore lungo la fune di lavoro;

• protezione contro la caduta o il ribaltamento tramite la fune di sicurezza.

Per quanto riguarda la riduzione dei rischi da sospensione, tenendo conto, della durata dei lavori e dei vincoli di carattere ergonomico, deve essere previsto un sedile munito di appositi accessori. Per ridurre il rischio da sospensione inerte, invece, deve essere sempre previsto un sistema di recupero dell'operatore in difficoltà, manovrabile o eseguibile da un assistente e/o da un altro operatore. In abbinamento o in alternativa al sistema di recupero, deve essere prevista una fune di intervento dall'alto pronta all'uso (fune di emergenza), già in posizione o già collegata al suo punto di ancoraggio.

Nell'ambito della valutazione dei rischi, deve essere predisposta una apposita procedura che preveda l'intervento di emergenza in aiuto dell'operatore sospeso sulle funi da parte degli altri lavoratori. Ogni squadra di lavoro deve essere composta, a seconda del numero di lavoratori e delle loro capacità operative, in modo da poter garantire autonomamente l'intervento di emergenza. Inoltre, deve essere predisposta un'apposita procedura di allertamento del soccorso pubblico che deve avvenire nel momento in cui viene appurata una situazione di emergenza o un incidente, e non all'insorgere di eventuali successive difficoltà.

I lavori con funi sono raggruppati, in funzione del punto di accesso e di uscita rispetto al luogo di lavoro, in tre tipologie. I termini "accesso" e "uscita" indicano le parti di percorso sulle funi ed eventuali passaggi in quota. Esistono pertanto, tipologie operative con accesso dall'alto ed uscita dall'alto, prive, cioè, dell'impianto di uscita dal basso. Vi sono casi con accesso dall'alto e uscita dal basso ed infine l'ultima tipologia include i casi con accesso ed uscita entrambi dal basso.

Per i lavori con funi devono essere impiegati, i dispositivi di protezione individuali contro le cadute dall'alto e/o di posizionamento sul lavoro. La fune, che costituisce l'elemento sia di spostamento che di sicurezza per l'operatore, deve essere certificata conforme alla norma EN1891, del tipo A. La fune può essere:

• di lavoro (fune lungo la quale si sposta e si posiziona l'operatore);

• di sicurezza (fune sulla quale va montato un dispositivo mobile);

• di emergenza (fune che deve rimanere a disposizione); • di servizio (fune per la movimentazione del materiale).

Tra i dispositivi di protezione individuali vi sono anche: l'imbracatura e la cintura bassa di posizionamento con cosciali. L'imbracatura deve essere utilizzata quando il lavoro, o parte di esso è effettuato in sospensione. Deve essere certificata conforme alla norma EN361 e ad una, o entrambe, delle norme EN358 e EN813. La cintura bassa deve essere, invece, utilizzata per il posizionamento quando non c'è rischio di caduta e/o di ribaltamento. Deve essere certificata conforme alla norma EN813. Se include una cintura di posizionamento con attacchi laterali può essere certificata nell'ambito della norma EN358.

Pur non facendo parte dei Dispositivi di Protezione Individuali anticaduta, il casco è di fondamentale importanza nel lavoro con funi. Svolge la duplice funzione di protezione del capo dell'operatore sia dalla caduta di oggetti dall'alto che dall'impatto contro ostacoli dell'operatore. Dal momento che non esiste una normativa tecnica che tenga conto allo stesso tempo di entrambe le protezioni, il criterio di scelta del casco per il lavoro con funi deve tenere conto della specifica valutazione dei rischi effettuata un sottogola di adeguata resistenza.

Il datore di lavoro ha l'obbligo di mantenere in efficienza i Dispositivi di Protezione Individuali, mentre i lavoratori devono segnalare immediatamente qualsiasi difetto o inconveniente rilevato. Le modalità di conservazione e manutenzione dei Dispositivi di Protezione Individuali devono essere ricavate dalle note informative fornite obbligatoriamente dal fabbricante. I Dispositivi di Protezione Individuali e le attrezzature devono risultare, quindi, sempre in perfetto stato e pronti per essere usati. Si raccomanda la redazione di un apposito registro di manutenzione in linea con quanto definito dalla norma EN 365.

In questa unità didattica abbiamo descritto le caratteristiche dei sistemi di accesso e posizionamento mediante funi, e in particolare ci siamo soffermati sulle condizioni di utilizzo e sulle misure di sicurezza da adottare per lo svolgimento di questa particolare attività, al fine di individuare i contenuti utili per la redazione del documento di valutazione dei rischi.