L'EVOLUZIONE DELL'UOMO...

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1 L’evoluzione dell’uomo elaborazione Francesco Tarantino

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L’evoluzione dell’uomo

elaborazione Francesco Tarantino

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Gli esseri umani condividono molti tratti con gli altri primati

L’ordine dei primati include proscimmie, scimmie, scimmie antropomorfe ed esseri umani.

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I primati sono adattati alla vita sugli alberi

Tutti i primati condividono i seguenti tratti:• arti mobili e mani prensili;• visione stereoscopica;• cervello grande e complesso;• tasso riproduttivo ridotto.

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L’evoluzione dei primati da un antenato mammifero comune ha avuto inizio durante l’Era Cenozoica, 65 milioni di anni fa.

Tutti i primati si sono evoluti da

un antenato comune

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Tutti i primati si sono evoluti da

un antenato comune

Datato circa 15 MA, un primate fossile chiamato Proconsul potrebbe essere un «anello di congiunzione» tra le scimmie e le scimmie antropomorfe.

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Gli esseri umani hanno postura eretta e cervello voluminoso

I dati molecolari suggeriscono che la divergenza tra le scimmie antropomorfe e gli ominidi risalga a circa 7 MA.Gli esseri umani e gli scimpanzé hanno DNA quasi identico e molti tratti in comune, ma anche ben distinte differenze come illustrato nella figura a sinistra.

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1. 3,7 milioni di anni fa …

IMPRONTE DI LAETOLI 2. Da 3,7 a 2,9 milioni di anni fa … AUSTRALOPITHECUS AFARENSIS (LUCY)

x Impronte di Laetoli, scoperte a sud del parco di Serengeti, in Tanzania, nell’estate del 1978, testimonianza della deambulazione bipede di animali appartenenti al gruppo Australopitechi.

Impronte di Laetoli

x Quattro anni prima, novembre1974, sull’altopiano di Hadar, Etiopia, a 1550 Km in linea d’aria da Laetoli, fu trovato uno scheletro di Australopiteco quasi intero, appartenente a una femmina a cui si diede il nome di Lucy, databile tra 3,7 e 2,9 milioni di anni. Lo scheletro fu ritrovato da Daniel Johanson e Tom Gray. La regione del ritrovamento si chiama Afar da cui Australopithecus afarensis.

Scheletro e ricostruzione di Lucy

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3. Da 3,7 a 1,2 milioni di

anni fa …. GLI AUSTRALOPITECHI x 2,2 milioni di anni fa

… HOMO HABILIS

x Lucy aveva poco di umano: era un tipo scimmiesco con tendenze umane:

1. altezza tra 110 e 120 cm 2. peso 25 Kg 3. cervello molto piccolo 4. stazione eretta 5. braccia lunghe come quelle di uno scimpanzé 6. viso estremamente primitivo, tratti scimmieschi

x Periodo degli Australopitechi (2,5 milioni di anni fa).

1. Australopithecus afarensis, dai 3,7 ai 2,8 milioni di anni 2. Australopithecus africanus, dai 2,8 a 2 milioni di anni 3. Australopithecus boisei, dai 2 a 1,5 milioni di anni 4. Australopithecus robustus, stesso periodo precedente.

Tutte queste specie erano vegetariane e pacifiche come gli odierni gorilla.

x Compare l’ Homo habilis nella savana africana, antenato diretto dell’uomo moderno. Era contemporaneo dell’Australopithecus boisei e robustus: questi vegetariani, quello onnivoro e predatore. Aveva un maggior volume cerebrale. Si passa dai 400-500 cm3 degli Australopitechi ai 600-800 degli Homo

x Con l’Homo habilis inizia la selezione basata sulle abilità mentali: invenzione di strumenti rudimentali, vita di gruppo, migrazioni.

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x 1,6 milioni di anni fa … HOMO ERECTUS

STILE DI VITA

a. dormiva sugli alberi per difendersi dai predatori b. coordinava i suoni vocalici (prelinguaggio) c. aveva una deambulazione perfettamente bipede d. aveva la fronte e il mento sfuggenti, gli zigomi sporgenti, le narici

piatte, il corpo glabro, la pelle scura, lo sguardo umano e. mostrava spiccata curiosità f. l’infanzia era già lunga g. ricercava carne (carcasse abbandonate dai carnivori) h. faceva uso di pietre rudimentalmente scheggiate i. divideva il cibo coi membri del gruppo.

x Resti di Homo habilis si sono trovati non solo nell’Africa orientale, ma anche

in quella australe (del sud). x Mentre tra tutti gli Australopitechi c’è sostanziale affinità, tra i vari Homo

habilis ritrovati si riscontrano delle differenze di stature, di rapporto lunghezza omero e femore, differenze che rivelano diversi stili di vita, conseguenti ai diversi adattamenti agli ambienti. Quale tra i vari Homo habilis abbia dato origine al successivo, ancora non è dato saperlo: mancano i raccordi fossili.

x Kenya, lago Turkana.

Il più antico ritrovamento attribuito ad un Homo erectus (ergaster) proviene dalle sponde del lago Turkana. Ancora una volta Richard Leakey, in depositi con un'età di poco più di 1,5 milioni di anni, trovò, nel 1984, lo scheletro eccezionalmente completo di un ragazzo di circa dieci anni, alto 1,65 cm. Il "ragazzo del Turkana" fu una delle scoperte paleoantropologiche più sensazionali, sia per la completezza del ritrovamento, sia perché fece arretrare notevolmente l'età attribuita a questo nostro antenato.

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Scene di vita dell’Homo erectus (ergaster)

Il teschio dell’uomo di Pechino (Homo erectus) e la ricostruzione del volto

x Homo erectus si diffuse in tutto il vecchio continente. Resti di questo ramo evolutivo si sono trovati in tutta l’Africa, in Asia (Homo di Pechino o Sinan-tropo) e in Europa. I siti ritrovati in Asia ed Europa risalgono a 900 mila anni fa.

CARATTERI SOMATICI DELL’HOMO ERECTUS (ERGASTER)

1. arcate sopracciliari spesse 2. fronte sfuggente 3. potente muscolatura masticatoria 4. mandibola massiccia 5. mento sfuggente 6. occhi distanziati e infossati 7. naso largo 8. collo corto e muscoloso

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9. muscoli possenti, statura non alta 10. adopera un linguaggio gutturale semplice 11. è abile corridore 12. ha sguardo intelligente 13. volume cranico tra 900 e 1225 cm3

STILI DI VITA

1. abile nel catturare gli animali 2. usa coprirsi con pellicce 3. usa lance per la caccia 4. sa usare bene il fuoco 5. i morti li abbandona semplicemente 6. vive in comunità 7. abita in caverne 8. le femmine sono addette all’allevamento dei piccoli, gli uomini alla

caccia 9. abile nel fabbricarsi strumenti taglienti 10. abile nel sezionare gli animali uccisi di cui utilizza tutto.

x Siti europei dell’ Homo erectus (ergaster)

¾ Grotta di Vallonet, Costa Azzurra, il più antico: 950-900 mila anni fa. Trovati strumenti di pietra, schegge di pietra e di ossa lavorate.

¾ Heidelberg, Germania: è stato ritrovato il più antico resto fossile

europeo risalente a 650 mila anni fa. ¾ Vicino a Budapest: squama occipitale e alcuni denti di bambino

risalenti a 400 mila anni fa. ¾ Grotta di Arago, sui Pirenei: 50 frammenti ossei risalenti a 250 mila

anni fa. ¾ Petralona, Grecia: resti databili tra 500 e 200 mila anni fa. ¾ Isernia, Molise, Italia: sito risalente a 700 mila anni fa. ¾ Venosa, Basilicata, Italia: sito risalente 450-400 mila anni fa. ¾ Altamura, Puglia, Italia: ritrovati due scheletri risalenti a circa 300-

250 mila anni fa.

Isernia: Sito Paleolitico

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Isernia: resti fossili, schegge e selce lavorata

L'Homo sapiens arcaicus ritrovato ad Altamura è stato definito, dal prof. Vittorio Delfino Pesce e dalla sua équipe, una scoperta di valore mondiale. Lo scheletro umano risale a circa 250 mila anni fa. La sua morfologia consente di collocarlo tra le forme di Homo erectus (400 mila anni fa) e quelle di Neanderthal (dai 250 mila anni fa in poi). Si tratta dell'unico scheletro intero risalente ad una fase dell'evoluzione umana per la quale non ci sono altri reperti di questo genere.

L'importante scoperta è avvenuta il 7 ottobre 1993 grazie agli speleologi del Cars di Altamura e del gruppo Vespertilio del Cai di Bari, che si sono avventurati in una grotta carsica, quella di Lamalunga nella Murgia pugliese, dai passaggi quasi impraticabili, ad otto metri di profondità, circondato da formazioni calcaree, quali stalagmiti e stalattiti stratificate.

Il teschio presenta una arcata sopraccigliare sporgente e congiunta, la mandibola grossa e possente, la fronte sfuggente e la dentatura intatta. Attorno ad esso sono stati ritrovati anche numerosi resti di animali, tra cui il cranio completo di corna di un cervide.

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x Da 400-300 mila a 100 mila anni fa …

x Da 85 a 35 mila anni fa … HOMO SAPIENS

(Homo di Neanderthal)

x Homo erectus dell’Africa, dell’Asia e dell’Europa subisce una rapida accelerazione evolutiva.

x In Europa, a causa delle glaciazioni, gli Homo erectus scompaiono in Inghilterra, nella Germania del nord. Nelle mutate condizioni gli Erectus, sollecitati da nuovi adattamenti, evolvono verso i Sapiens.

x 120 mila anni fa in Italia troviamo l’Uomo di Saccopastore, vicino a Roma. È un pre-sapiens. Tra il 1929 e il 1935 furono ritrovati 2 teschi: uno di donna, 1200 cm3, e uno di uomo, 1300 cm3. La differenza tra l’uno e l’altro è di 5 mila anni, eppure mostrano caratteri simili: faccia larga, testa piatta e aperture nasali molto ampie prominenti (grossi nasi prominenti) come quelle dei Neanderthal.

Cranio di donna Cranio di uomo

x Nel 1856 in Germania, località Neander, presso Düsseldorf, furono ritrovati dei fossili di Homo neanderthalensis. Negli anni seguenti altri reperti simili furono scoperti in Belgio, Moravia, Francia.

IDENTIKIT DEL NEANDERTHAL

i altezza tra 1,55 e 1,65 cm.; in Medio Oriente 1,70; i corporatura robusta, muscolatura possente, polpacci e bicipiti molto

sviluppati; potenti muscoli pettorali e dorsali; i gambe ed avambracci corti, tozzi e robusti; i testa larga e piatta, più larga dietro le orecchie; i arcate sopracciliari sporgenti come occhiali da motociclista; i fronte sfuggente; volume cerebrale superiore al nostro: 1500 e

anche 1600 cm3; i il cranio termina con una bozza posteriore; i naso grande, prominente, imponente; i zigomi inesistenti; i rigonfiamento all’altezza dei canini superiori; i mento sfuggente, prognatismo; i incisivi grandi, molari piccoli; i braccio e mano molto potenti, grandi polpastrelli e grandi unghie; i cavità delle articolazioni dei femori più indietro rispetto a noi, con

conseguente andatura a barca.

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x Tra 500 e 200 mila

anni fa … x Verso 130 mila anni

fa … x 130 mila anni fa …

HOMO SAPIENS SAPIENS

x 92 mila anni fa …

x Sulla scomparsa dei Neanderthal si fanno diverse ipotesi:

1. scontro con il sapiens; 2. incroci con i sapiens; 3. malattie infettive mortali introdotte dai sapiens; 4. arretramento forzato verso zone inospitali con conseguente

estinzione; 5. sottrazione di risorse da parte dei nuovi arrivati.

x Nei confronti dei nuovi arrivati il Neanderthal non è in grado di opporre

adeguata resistenza. Gradatamente si verifica la sua scomparsa da est ad ovest dell’Europa con accelerazione progressiva. 30 mila anni fa si era già estinto. Non ci sono prove di incroci fertili con il Sapiens.

IL CAMMINO DELL’HOMO SAPIENS

x In Etiopia compare l’Uomo di Bodo, un erectus diverso dagli altri per le

dimensioni del suo viso. È considerato un pre-sapiens. x Nel 1921 in Rhodesia, attuale Zambia, fu trovato un cranio di Homo

sapiens arcaico, come l’uomo di Saccopastore in Italia. x In Africa si ritrovano le prime forme arcaiche di Homo sapiens. Hanno

caratteri somatici simili ai nostri per conformazione cranica, impronta del viso, volume cranico: tra 1300 a 1500 cm3.

x Siti: Africa orientale e meridionale, gli stessi di Australopithecus, Homo

habilis e Homo erectus. x Presto si diffonderanno in vaste aree dell’Africa: la migrazione da un luogo

all’altro è un fatto abituale. x I Sapiens hanno raggiunto il Medio Oriente. Sono stati trovati fossili a

Qafzeh in Israele, in una grotta: 16 individui sepolti. Trattasi del più antico ritrovamento di sepoltura di Sapiens, più antico di quello dei Neanderthal.

x Caratteri dei teschi:

1. fronte alta 2. viso piccolo 3. mento prominente 4. assenza di visiera 5. capacità cranica di 1500 cm3

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x 40-35 mila anni fa …

x 60 mila anni fa …

Duplice sepoltura di una ragazza e di un bambino

x Nei crani di questi Sapiens rinvenuti in Africa orientale e meridionale e Medio

Oriente si ritrovano ancora tracce arcaiche. x A quest’epoca risalgono I primi ritrovamenti di Sapiens in Europa ed Asia. x A partire da questo periodo l’espansione diventa inarrestabile e ricopre tutti

gli spazi, determinando la scomparsa dei Neanderthal. x Sembra proprio che la nostra origine sia tutta africana. L’esame del

mitocondrio (che si trasmette con pochissime variazioni per via femminile) di 150 donne di varie origini e continenti (Europa, Africa, Asia, Australia, Nuova Guinea) testimonia l’affinità di esso con quello delle donne africane. Tutte le donne convergono verso una sola femmina vissuta in Africa tra 300 e 150 mila anni fa. La ricerca è stata effettuata da Allan Wilson con Rebecca Cann e Mark Stonekin dell’università di Berkeley. Appare perciò improbabile che i Sapiens si siano sviluppati da altri ceppi come i Neanderthal.

x Tutta l’umanità attuale si è evoluta a partire da un ceppo sviluppatosi in

Africa tra 300 e 150 mila anni fa. x Inizia l’espansione in tutto il globo terrestre dei Sapiens dall’Africa che

abbraccerà un arco di tempo compreso tra 20 e 10 mila anni.

Verso nord: Europa (40, 35 mila anni fa) Asia (40 mila anni fa) Mongolia, Giappone (30 mila anni fa) Corea (30 mila anni fa) Siberia e Americhe (12, 10 mila anni fa)

Verso sud-est: Nuova Guinea e Australia (40, 30 mila anni fa).

x Le più antiche e pregevoli testimonianze artistiche sono state lasciate dai Sapiens. A 26 mila anni fa risale la prima scultura in avorio ritrovata nell’ex Cecoslovacchia: il primo ritratto tridimensionale di testa umana. Le pitture rupestri di Lascaux risalgono a 17 mila anni fa.

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Esempi dei primi ominidiI primi ominidi includono Sahelanthropus tchadensis (7 MA) e Ardipithecus ramidus (4,5 MA), entrambi estinti.Gli ominidi più recenti si sono evoluti dalle australopitecine.

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Le australopitecine avevano un cervello di piccole dimensioni

Le australopitecine sono un gruppo di ominidi che si è evoluto e diversificato in Africa a partire da circa 4 MA e fino a 1 MA. Si tratta di un antenato diretto degli esseri umani: il genere Homo si è infatti originato dalle australopitecine.

Lucy (Australopithecus afarensis) appartiene a una delle specie di australopitecine vissute in Africa orientale tra 4,2 e 2,7 MA.

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Le australopitecine avevano un cervello di piccole dimensioni

Le australopitecine mettono in evidenza adattamenti a due stili di vita diversi: alcune erano di costituzione più gracile (A. africanus), mentre altre erano più robuste (A. robustus). Entrambe vissero in Africa meridionale e orientale.

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I fossili dell’evoluzione umanaDistribuzione degli Austalopithecus

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I fossili dell’evoluzione umanaHomo erectus

L'Homo erectus aveva una capacità cranicamaggiore rispetto all'Homo habilis. L'H. erectusavrebbe avuto una notevole somiglianza con gliesseri umani moderni, ma aveva un cervello didimensioni corrispondenti a circa il 75% diquello dell'Homo sapiens. I membri della specieerectus erano piuttosto alti. Il dimorfismosessuale tra maschi e femmine era leggermentepiù marcato di quello dell'H. sapiens, dato che imaschi erano più grandi delle femmine.L'Homo Erectus usava utensili più diversificatied avanzati dei suoi predecessori. Si trattava distrumenti di pietra; un'innovazione significativafu l'utilizzo di asce a doppio filo.Un sito chiamato Terra Amata, sulla RivieraFrancese, era forse occupato da membri dellaspecie erectus, e contiene alcune tra le prime(per quanto controverse) tracce dell'utilizzo diun fuoco controllato dall'uomo.Tra 1,8 e 1,3 milioni di anni fa l'Homo erectusmigrò dall'Est Africa colonizzando altre parti delvecchio continente, Cina e sud est asiatico.

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I fossili dell’evoluzione umana

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Out of Africa: Seconda uscita dall’Africa

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Le prime sequenze di DNA antico neandertaliano furono prodotte da Krings et al.nel 1997 (378 paia di basi del DNA mitocondriale)

Ora disponiamo disequenze mitocondriali

neandertaliane provenientida 12 siti di

campionamento(Krause et al. 2007)

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I fossili dell’evoluzione umanaHomo neanderthalensis

Distribuzione dell’uomo di Neandertal

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Prima uscita dall’Africa (circa 2 milioni di anni fa):

Proporzione arti modernaAumento dimensioni cervelloCambiamento dimensioni denti (diversa alimentazione)Produzione strumenti in pietra

H. ergaster

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L’EVOLUZIONE DELL’UOMO

SCUOLA PRIMARIA «SACRO CUORE» CLASSE 3^ A anno scolastico 2015 2016

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RIASSUMIAMOL’EVOLUZIONE DELL’UOMO….

AUSTRALOPITECO4 MILIONI DI ANNI FA

HOMO HABILIS2 MILIONI DI ANNI FA

HOMO ERECTUS1,5 MILIONI DI ANNI FA

HOMO SAPIENS300.000 ANNI FA

HOMO SAPIENS SAPIENS10.000 ANNI FA

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«HOMO HABILIS»

HOMO

HABILIS

ALIMENTAZIONE: si nutre di alimenti crudied era soprattutto vegetariano;

ABILITA’: sapeva scheggiare le pietre per ottenere utensili taglienti.

ORGANIZZAZIONE SOCIALE: era nomade e viveva in gruppi di poche famiglie.

AMBIENTE: viveva nella savanna e dormivasugli alberi per proteggersi dagli animaliferoci.

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L’UOMO ED IL FUOCOL’homo erectus usa il fuoco per:

� scaldarsi,

� cuocere il cibo,

� illuminare le caverne,

� spaventare e cacciare gli animali.

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! H. Erectus si diffonde in Europa orientale e nel sudest asiatico circa 1.7 milioni di anni fa

! Alcune popolazioni del sudest Asiatico di H. erectus sembrano sopravviverefino a 54,000 -27,000 anni fa

! Presenza contemporanea nel sudest asiatico di una nuova specie (recentemente definita specie nana) chiamata H. floresiensis

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• dimensione cervello quasi come uomo moderno• platicefalia• rilievo sporgente sopra le orbite• elevato spessore ossa craniche

! 800,000-200,0000 anni fa si sviluppa in Africa e successivamente Europa edAsia l’ Homo heidelbergensis

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! in Europa e Asia dai 130,000 ai 28,000 anni fa compare l’ Homo neanderthaliensis

! Da circa 50,000 anni fa in tutto il mondo si ha la comparsa di Homo sapiens

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" Raggiunta completa encefalizzazione" Struttura scatola cranica arcaica (bassa e allungata antero-posteriormente)" Prognatismo medio-facciale con toro sopraorbitario

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Quanti dati genetici moderni abbiamo a disposizione?

1953,Watson e Crick scoprono la doppia elica

2008,Inizio progetto 1,000 genomes

2011,sequenze

di 1,092 individui

1966,Viene

determinato il codice genetico

1977,Sviluppato il metodo di

sequenziamento Sanger

1983,Mappato il primo gene

malattia

1985,Inventata

la PCR

2001,Pubblicato il

primo genoma umano

1990,Parte il progetto genoma umano

pubblico

1998,Parte il progetto genoma umano privato (Venter)

1999,Completata la sequenza del

cromosoma 22

2010,16 genomi

completi pubblicati

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$ Evidenze GeneticheDNA mitocondriale

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In generale anche le analisi sul cromosoma Y supportano una recente origineAfricana dell’uomo moderno: tempo del Most Recent Common Ancestor recente.

Cromosoma Y:

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Altre evidenze da loci autosomici …

! La diversità genetica negli altri continenti è un sottoinsieme di quella africana

Tishkoff et al. (1998)

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$ DNA antico

Pääbo S et al. Nature. (1985)

Prima estrazione di DNA da reperto antico nel 1985: mummia egiziana

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Sequenziate circa 4 Gb di DNA nucleare

Coverage basso (1.2 x)

Sequenza Nenadertaliana confrontata con 5 genomi moderni:

Due genomi africani

Tre genomi non Africani:

cinese francese papuano

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Una maggior somiglianza tra Neandertal e non-Africani rispetto agli Africani, è stata interpretata come evidenza di flusso genico tra i Neandertal e l’antenato

comune di Europei e Asiatici

2-4%2-4%

2-4%

Ipotesi di admixture:

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Come riconciliare i risultati provenienti dal DNA mitocondriale con quanto è emerso analizzando il genoma completo di Neandertal?

#La maggior somiglianza tra genomi non-Africani e neandertaliani può essere dovuta alla presenza di popolazione strutturata in Africa ai tempi dell’antenato comune di uomo moderno e neandertal.

# Non-Africani e Neandertal potrebbero in tal caso avere un antenato comune più recente rispetto all’antenato comune degli Africani e del Neandertalsequenziato in questo studio. La somiglianza sarebbe quindi dovuta alla condivisione di una porzione maggiore della genealogia.

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Ipotesi di struttura:

Antenato comuneNeandertal \ Non-Africani

Antenato comuneNeandertal \ Africani

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! E’ universalmente accettata l’ipotesi dell’Out of Arica come modello di evoluzionedell’uomo moderno

! E’ ancora aperto il dibattito su quali siano state, e di quale intensità, le interazioni trapopolazioni arcaiche e moderne: non solo Europei e Neandertal ma anche Denisova e popolazioni Asiatiche

! Analisi di altri campioni antichi e lo sviluppo di metodologie di analisi sempre piùaccurate permetteranno nei prossimi anni di fare chiarezza anche su questo punto.

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I fossili del genere HOMOda 2 milioni di anni fa fino alla comparsa dell’uomo

moderno

! Evidenze molecolari suggeriscono che la separazione tre ominidi e grandi scimmie sia avvenuta circa 6-7 milioni di anni fa

! 4.2 milioni di anni fa in Africa ci sono evidenze di bipedismo(Australopithecus anamensis)

! 1.8 milioni di anni fa in Africa appare Homo erectus (H. ergaster)

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Owen Lovejoy (1981): bipedismo evoluto come strategia disalvaguardia della prole # trasporto del cibo al gruppo.

Aumento successo rispoduttivo e crescita della popolazione

Day (1986) : bipedismo è un vantaggio per fuggire daipredatori (nella savana)

Wheeler (1991): bipedismo permette di tollerare meglio ilcalore (minor superficie di esposizione)

Manzi: bipedismo evoluto nei continui passaggi negli spaziaperti (savana) tra foresta e foresta

Bipedismo fondamentale a partire da 3 Ma per l’adattamento al nuovo habitat: la savana

Bipedismo

Orme di Laetoli, Etiopia, 3.6 Ma

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I primi Homo avevano un cervello di grandi dimensioni

Il genere Homo fa la sua comparsa intorno a 2 MA.I fossili di quel periodo testimoniano che i primi Homo avevano già dimensioni cerebrali di almeno 600 cm3, mascelle e denti molto somiglianti a quelli degli esseri umani moderni e la capacità di usare strumenti.

Il genere Homo comprende:

•H. habilis e H. rudolfensis - onnivori, con un cervello di 800 cm3;•H. ergaster - si è evoluto in Africa, aveva un cervello di 1000 cm3, faccia piatta e naso prominente;

•H. erectus - ritrovato sia in Africa sia in Asia;

•H. floresiensis - scoperto nel 2004, era in grado di usare utensili e conosceva il fuoco.

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Encefalizzazione

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Caratteristiche del genere Homo

o Bipedismo obbligatoo Apparato scheletrico simile a Aus. e Par., ma diverso volume cranico e dentatura:

o Encefalizzazioneo Riduzione canini e aumento molari e premolari

o Cambio regime alimentare: predatore opportunistao Abilità nel produrre manufatti

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Homo sapiens coincide con l’ultimo “ramo evolutivo” dei primati

Gli uomini di Neandertal e di Cro-Magnon coesistettero per circa 12 000 anni.L’uomo di Neandertal (H. neanderthalensis) era adattato alla vita in climi rigidi. Viveva in Europa e nel Medio Oriente, costruiva rifugi, produceva utensili di pietra, usava il fuoco e seppelliva i morti ornandoli con fiori e utensili.L’uomo di Cro-Magnon (H. sapiens) raggiunse l’Africa e l’Europa migrando dall’Africa. Esso era in grado di fabbricare efficienti utensili di pietra, aveva un cervello altamente sviluppato, un linguaggio articolato, forme sociali elaborate ed era estremamente creativo.

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Diversi modelli che spiegano la particolare evoluzione di Homo sapiens

Gli scienziati hanno proposto tre ipotesi per spiegare la comparsa dei sapiens in Europa, Asia e Africa.

1. Il modello multiregionale – ipotizza che i primi esseri umani moderni si siano evoluti più o meno contemporaneamente in tutte le macroregioni.

2. Il modello africano – ipotizza che gli esseri umani moderni si siano evoluti solo in Africa, migrando poi in Europa e in Asia.

3. Il modello dell’assimilazione – ipotizza che i Cro-Magnon si siano evoluti esclusivamente in Africa e che poi siano migrati in Asia ed Europa. Qui si sarebbero incrociati con esseri umani arcaici, producendo popolazioni ibride.

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La nascita dell’agricoltura ha reso possibile la civilizzazione moderna

L’agricoltura e l’allevamento sono comparsi indipendentemente nello stesso periodo (4500 anni fa) in almeno tre regioni: il Vicino Oriente, il Lontano Oriente e l’America centro-meridionale.L’agricoltura risultò estremamente benefica per la popolazione umana, che conobbe in quell’epoca un rapido incremento. Inoltre, fu l’agricoltura a innescare quella che oggi chiamiamo la civilizzazione.

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Gli esseri umani attuali appartengono tutti a un’unica specie

Nella specie umana si riconoscono diverse etnie. Molti scienziati ritengono che le variazioni umane si siano evolute come adattamenti alle condizioni ambientali locali.Le diverse etnie si sono evolute da un antenato comune a partire da circa 1 MA.

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LA GROTTA DI LASCAUX FR

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Pitture rupestri del paleolitico superiore di circa 17.500 anni

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LA GROTTA DI ALTAMIRA SP

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Pitture rupestri del paleolitico superiore di circa 15.000 anni

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LA GROTTA DI PORTO BADISCO IT

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Pitture rupestri del paleolitico superiore di circa 6.000 anni