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Anno IV Numero 588 Giovedì 26 Febbraio 2015, S. Romeo, Nestore BACHECA Ordine 1. Ordine: in riscossione la quota sociale del 2015 2. Corsi ECM 2015 3. Concorso Straordinario Regione Emilia Romagna: pubblicata la graduatoria 4. Concorso Straordinario Campania: pubblicato l’elenco degli esclusi Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Un telescopio per gli occhi 6. Nuova cura per il tumore al pancreas, ma non è rimborsata agli over 75 Prevenzione e Salute 7. Esami del sangue: Glicemia 8. Bevande colorate: attenzione al rischio di cancro! 9. Meglio bere succhi e latte 10. Se avete il peso giusto non cercate di dimagrire: finireste per ingrassare UN TELESCOPIO PER GLI OCCHI Dal Politecnico di Losanna arriva la lente a contatto telescopica che potrebbe aiutare a risolvere i problemi di vista legati all'età. La degenerazione maculare è in occidente la causa principale di ipovisione e cecità nelle persone anziane. Trattandosi del danneggiamento della zona centrale della retina, le normali lenti, che migliorano la vista correggendo la messa a fuoco, non possono nulla contro questa patologia. TELESCOPIO OCULARE. Il team di Eric Tremblay (Politecnico di Losanna) e Joe Ford (Università della California) ha creato una speciale lente a contatto che potrebbe migliorare notevolmente la vita di chi è affetto da degenerazione maculare. Si tratta di un dispositivo che, applicato come lente a contatto e con l'aiuto di speciali occhiali elettronici, permette l'ingrandimento di 2,8 volte la vista normale, come in un minuscolo telescopio. IN UN BATTER D'OCCHIO. Una delle novità rispetto alla prima versione del 2013, presentata pochi giorni fa al meeting annuale dell'AAAS, è il controllo dello zoom tramite la chiusura degli occhi . Utilizzando occhiali elettronici che riconoscono il movimento delle palpebre (e sono in grado di ignorare i battiti fisiologici), si può ingrandire la vista strizzando l'occhio destro e tornare alla vista normale con lo stesso movimento del sinistro. MATERIALI E DIMENSIONI. Il telescopio riflettore è integrato in lenti spesse 1,55 mm: sono lenti leggermente più grandi e più rigide di quelle usate per correggere la miopia, chiamate lenti sclerali, normalmente utilizzate da persone con problemi di cornea irregolare. La lente telescopica nella sua forma finale è composta da plastica, micro specchi di alluminio e sottili pellicole polarizzanti. Potrebbero essere disponibili al pubblico entro 2 anni. (Focus) Ordine: Corso ECM La Medicina Naturale nelle Epatopatie Virali e Croniche Sabato 28 Febbraio p.v. ore 9.00; Sede : Ordine Come partecipare: prenotarsi sul sito dell’Ordine o direttamente in sede al momento del corso. SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi……….. 'O puorte appiso 'ngànne

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Anno IV – Numero 588 Giovedì 26 Febbraio 2015, S. Romeo, Nestore

BACHECA Ordine

1. Ordine: in riscossione

la quota sociale del

2015

2. Corsi ECM 2015

3. Concorso Straordinario

Regione Emilia

Romagna: pubblicata la

graduatoria

4. Concorso Straordinario

Campania: pubblicato

l’elenco degli esclusi

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 5. Un telescopio per gli

occhi

6. Nuova cura per il

tumore al pancreas,

ma non è rimborsata

agli over 75

Prevenzione e Salute

7. Esami del sangue:

Glicemia

8. Bevande colorate:

attenzione al rischio di

cancro!

9. Meglio bere succhi e

latte

10. Se avete il peso giusto

non cercate

di dimagrire: finireste

per ingrassare

UN TELESCOPIO PER GLI OCCHI

Dal Politecnico di Losanna arriva la lente a contatto telescopica che potrebbe aiutare a risolvere i problemi di vista legati all'età.

La degenerazione maculare è in occidente la causa principale di ipovisione e cecità nelle persone anziane. Trattandosi del danneggiamento della zona centrale della retina, le normali lenti, che migliorano la vista correggendo la messa a fuoco, non possono nulla contro questa patologia. TELESCOPIO OCULARE. Il team di Eric Tremblay (Politecnico di Losanna) e Joe Ford (Università della California) ha creato una speciale lente a contatto che potrebbe migliorare notevolmente la vita di chi è affetto da degenerazione maculare. Si tratta di un dispositivo che, applicato come lente a contatto e con l'aiuto di speciali occhiali elettronici, permette l'ingrandimento di 2,8 volte la vista normale, come in un minuscolo telescopio. IN UN BATTER D'OCCHIO. Una delle novità rispetto alla prima versione del 2013, presentata pochi giorni fa al meeting annuale dell'AAAS, è il controllo dello zoom tramite la chiusura degli occhi. Utilizzando occhiali elettronici che riconoscono il movimento delle palpebre (e sono in grado di ignorare i battiti fisiologici), si può ingrandire la vista strizzando l'occhio destro e tornare alla vista normale con lo stesso movimento del sinistro. MATERIALI E DIMENSIONI. Il telescopio riflettore è integrato in lenti spesse 1,55 mm: sono lenti leggermente più grandi e più rigide di quelle usate per correggere la miopia, chiamate lenti sclerali, normalmente utilizzate da persone con problemi di cornea irregolare. La lente telescopica nella sua forma finale è composta da plastica, micro specchi di alluminio e sottili pellicole polarizzanti. Potrebbero essere disponibili al pubblico entro 2 anni. (Focus)

Ordine: Corso ECM La Medicina Naturale nelle Epatopatie Virali e Croniche

Sabato 28 Febbraio p.v. ore 9.00; Sede: Ordine Come partecipare: prenotarsi sul sito dell’Ordine o direttamente in sede al

momento del corso. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 588

PREVENZIONE E SALUTE

Ordine: ESAMI DEL SANGUE

Una sintetica «biblioteca» dei principali valori che si possono trovare sul referto

Il ruolo del Farmacista è quello di fornire informazioni è quindi di evitare una lettura «fai da te» (inutile e persino potenzialmente pericolosa) dei parametri che si possono trovare sul referto del laboratorio, nonché di fornire una base culturale per far si che il paziente possa capirsi meglio col medico, e prepararsi, eventualmente, a fargli le domande giuste.

Gli esami per Cuore e Metabolismo Esistono diversi test per verificare la salute del cuore e dei vasi, che è spesso correlata anche al buon funzionamento del metabolismo. Nella tabella alcuni fra quelli più spesso prescritti

Nell’edizione odierna parliamo di Glicemia

Glicemia Cosa si misura: Il test misura la concentrazione di glucosio nel sangue. Il glucosio è uno zucchero e

rappresenta la principale risorsa di energia per l’organismo. I suoi livelli nel sangue dipendono dall’equilibrio tra la quantità di zucchero introdotta con la dieta o derivante dalle riserve corporee, e la quantità che viene utilizzata dai vari tessuti (muscoli, cervello, eccetera). Questo equilibrio è regolato da due ormoni: l’insulina e il glucagone. La prima viene rilasciata subito dopo un pasto e consente di mantenere la glicemia entro valori normali, favorendo l’assunzione e l’immagazzinamento del glucosio nelle cellule. Il secondo, invece, agisce tra un pasto e l’altro favorendo il rilascio di glucosio dal fegato quando i livelli nel sangue sono bassi. Un’alterazione di questo sistema di regolazione può provocare condizioni di ipoglicemia o di iperglicemia (alti livelli di glucosio nel sangue), che possono essere anche fatali. Per es., nel diabete, uno stato di iperglicemia cronica può portare a un danno progressivo di organi come reni, occhi, nervi, cuore e vasi. L’ipoglicemia, invece, ha effetti gravi soprattutto sul sistema nervoso.

Quando e perché il test è indicato: L’esame serve a determinare se il glucosio nel sangue è nella norma o se sono presenti condizioni anomale di iperglicemia o ipoglicemia. Può essere dunque utilizzato per fare una diagnosi di diabete. A questo scopo esso è indicato per le seguenti categorie: 1. individui apparentemente sani, come parte degli esami del sangue di routine; 2. persone a rischio di diabete: con storia familiare di diabete, in sovrappeso, di età > ai 40-45 anni; 3. individui con sintomi di iperglicemia (aumentata sete e produzione di urine, fatica, visione sfuocata); 4. individui con sintomi di ipoglicemia: (sudorazione eccessiva, ansia, confusione, tremori, fame); 5. malati di diabete che devono tenere sotto controllo i livelli di glucosio diverse volte durante la giornata.

Come si fa il test: Si utilizza un campione di sangue prelevato dalla vena di un braccio. Per un

controllo personale della glicemia, pratica quotidiana nei malati di diabete, è sufficiente raccogliere poche gocce di sangue pungendo la pelle con un piccolo ago. L’esame viene eseguito a digiuno, ad almeno 8-10 ore dall’ultimo pasto.

Come interpretare i risultati dell’esame: Elevati livelli di glucosio nel sangue sono di solito dovuti

al diabete, ma possono essere causati anche da altre condizioni, quali: avvelenamento da monossido di carbonio, obesità, tumori cerebrali, ictus cerebrale, infarto cardiaco, insufficienza renale cronica, ipertiroidismo, neoplasia del pancreas, pancreatite, sindrome di Cushing, stress, acromegalia, uso di alcuni farmaci (pillola anticoncezionale, diuretici e alcuni antidepressivi). Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da: eccessiva assunzione di alcol, cirrosi epatica, malattie epatiche croniche, digiuno o malnutrizione, ipotiroidismo, tumori del pancreas, tumori dell’ipofisi,

sarcomi, uso di alcuni farmaci (-bloccanti, steroidi anabolizzanti), eccesso di insulina. (Salute Corriere)

Calcemia Calcitonina Colesterolo D-dimero

Glicemia Nt-probnp Paratormone Pcr

Trigliceridi Troponina VitaminaD

Adulti 65-110 mg/dl

Neonati 29-90 mg/dl

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 588

NUOVA CURA PER IL TUMORE AL PANCREAS, MA NON È RIMBORSATA AGLI OVER 75

Approvata dall’Aifa una nuova combinazione di chemioterapia e nanofarmaco che migliora la sopravvivenza dei pazienti

I casi sono in aumento e purtroppo anche i decessi. Il tumore del pancreas, che conta ogni anno nel nostro Paese circa 13mila nuove diagnosi, resta una malattia difficile da sconfiggere e le statistiche non lasciano dubbi: a cinque anni dalla scoperta della neoplasia è vivo soltanto il 5% dei pazienti. La ricerca però non si lascia abbattere e c’è una nuova cura che è stata appena approvata anche dall’AIFA: la combinazione di un nanofarmaco (nab-Paclitraxel) e di un vecchio chemioterapico (Gemcitabina), in grado di migliorare la sopravvivenza dei malati più gravi e, in una piccola percentuale di pazienti, di arrivare anche a una remissione duratura del tumore. Ma, contrariamente a quanto deciso a livello europeo dall’Ema, in Italia il farmaco non verrà rimborsato agli ultra 75enni.

La nuova cura, un mix che fa ben sperare : L’efficacia di questa combinazione era stata provata su 861 pazienti con adenocarcinoma pancreatico metastatico, mai sottoposti a chemioterapia precedente. Gli esiti della sperimentazione avevano dimostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza media dei malati trattati con i due farmaci rispetto alla terapia standard con la sola gemcitabina, una riduzione del rischio di morte del 28% e «quel che è ancora più importante – spiega Giampaolo Tortora, dir. dell’Oncologia all’AOU di Verona – c’è un 4% di pazienti curati con questa combinazione che è vivo a 3 anni dalla diagnosi».

Un nanofarmaco che funziona come un cavallo di Troia «Nab paclitaxel –è un nanofarmaco, creato in laboratorio legando il paclitaxel, un chemioterapico già largamente utilizzato, all’albumina in nanoparticelle. Le particelle di albumina (la cui naturale funzione è quella di trasportare nel sangue acidi grassi, ormoni e vitamine) circolano nel sangue e sono considerate dalle cellule cancerose come un nutrimento. Sono state così sfruttate come “cavallo di Troia” per raggiungere il tumore, altrimenti assai difficile da colpire per altre vie: una volta “agganciate” dalle cellule cancerose, le particelle di albumina trasportano il chemioterapico (concentrato in dose massicce) al loro interno e poi lo liberano, uccidendo la cellula malata». In questo modo si blocca la proliferazione delle cellule tumorali e si rallenta (o nei casi migliori si blocca per periodi prolungati) la crescita della neoplasia.

Gli over 75 non hanno diritto al rimborso: «La cura viene somministrata per via endovenosa ed è

ben tollerata dai pazienti, anche da quelli più fragili e avanti con l’età, che hanno sopportato senza troppe difficoltà gli effetti collaterali. l’Aifa (G.U. n. 30 del 6 febbraio 2015) ha stabilito che la cura, pur essendo indicata per tutti, non venga rimborsata a chi ha più di 75 anni, ritenendo che manchino dati sufficienti a provare l’utilità della cura e i suoi benefici nelle persone più anziane».

Ecco perché è un tumore difficile: Il carcinoma pancreatico è un nemico ostile per molte ragioni: Ha una scarsa vascolarizzazione (significa che essendoci pochi vasi sanguigni è difficile raggiungerlo

con i farmaci); ha una diffusione precoce delle metastasi e resiste alle terapie; è situato in una posizione anatomica complicata da raggiungere con la chirurgia; è poco visibile all’ecografia e anche le Tac per scovarlo non sono semplici da eseguire».

Come se non bastasse, mentre la neoplasia cresce in fretta, si arriva spesso tardi alla diagnosi perché in molti casi non da sintomi o si manifesta con segnali vaghi (stipsi, nausea, calo di peso, dolore) che possono essere attribuiti a molte altre patologie. C’è qualcosa che è possibile fare pe r prevenirlo: tenere presente che un caso su tre dovuto al fumo, il 10% dei pazienti ha un parente colpito dallo stesso male e chi soffre di diabete o è obeso è più a rischio di altri. ( Salute, Corriere)

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PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 588

PREVENZIONE E SALUTE

BEVANDE COLORATE: attenzione al rischio di cancro!

Il caramello viene aggiunto a molte bevande di largo consumo come colorante, e i consumatori abituali di tali bevande dovrebbero essere informati dei rischi che corrono.

Il problema sta nel 4-metilimidazolo (4-MEI), un potenziale composto cancerogeno che si sviluppa nella lavorazione del caramello utilizzato come colorante. A diffondere l’allarme è un gruppo di ricercatori della California dove è già in atto una proposta di legge che impone un avvertimento chiaro circa il rischio di cancro apposto in etichetta per tutte le bevande contenenti 4-MEI. I ricercatori hanno analizzato la composizione di 12 bevande e in particolare quella di due bevande di largo consumo e contenenti il caramello come colorante: Malta Goya (bevanda analcolica gasata a base di malto e di largo consumo negli USA) e Coca-Cola, acquistandole in due zone dell’America molto distanti tra di loro e nelle quali non è richiesta alcuna etichetta di avvertimento. Sono stati valutati anche: l’esposizione al 4-MEI e i conseguenti rischi di cancro, insieme ai consumi delle stesse bevande ottenuti dallo studio di sorveglianza National Health and Nutrition Examination Survey.

Risultati: e si è così dimostrato che la Malta Goya aveva la più alta concentrazione di 4-MEI, la Coca-

Cola, invece ha avuto i più bassi valori per tutte le variabili calcolate tra cui, l’esposizione al rischio di cancro che appare più elevata se il contenuto di caramello colorante è > 29 mg/giorno, e il contenuto di soda. Gli autori ritengono, quindi, che l’etichettatura con l’avvertimento e la corretta informazione ai consumatori, siano da estendere a tutti gli Stati Uniti. E non sarebbe male se si facesse anche in Italia, dove i consumi di queste bevande sono in aumento! (DS, Nutrition)

MEGLIO BERE SUCCHI E LATTE

Negli adulti, il consumo di bevande caloriche analcoliche (bevande dolcificate, succhi di frutta, latte intero, scremato e latte magro) è stato associato a cambiamenti nella circonferenza vita (WC) e all’incidenza di obesità addominale.

In Spagna è stato condotto uno studio prospettico su 2.181 uomini e donne di età compresa tra 25-74 anni che sono stati seguiti dal 2000 al 2009.

Studio: a tutti i partecipanti sono stati misurati il peso, l'altezza, WC, e

registrati i dati sulla dieta e l'attività fisica (LTPA ) nel tempo libero, utilizzando questionari validati.

Risultati: In sostanza, si è stabilito che ogni 100 kcal di aumento del consumo di bevande analcoliche

era associato a un aumento di 1,1 centimetri in WC, dopo 10 anni di follow-up. Tuttavia, la sostituzione di 100 kcal da bevande analcoliche con 100 kcal da latte intero o 100 kcal da succo di frutta, era associata con un decremento di WC di 1,3 centimetri e 1,1 centimetri, rispettivamente. Gli autori, quindi, ritengono che un maggior consumo di bevande analcoliche caloriche, ma non di latte o di succo di frutta, possa essere associato positivamente con maggiori probabilità d’incidenza di obesità addominale, nell’arco di 10 anni. (DS, Nutrition)

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PREVENZIONE E SALUTE

SE AVETE IL PESO GIUSTO NON CERCATE DI DIMAGRIRE: FINIRESTE PER INGRASSARE

Chi attua inutili restrizioni caloriche rischia di perdere massa magra e accumulare massa grassa nel tempo: per migliorare la silhouette basta l’attività fisica

Avete un peso nella norma? Non fatevi tentare dalle diete dimagranti: potrebbero farvi ingrassare.

È l’avvertimento che viene di una revisione di studi appena pubblicata su Obesity Reviews .

Gli autori - del Dipartimento di Medicina dell’Università di Friburgo,

in Svizzera - sono convinti che le diete dimagranti, specie se

ripetute, predispongano le persone normopeso a recuperare più

grasso di quello perso.

Gli studi sui gemelli: Fra le prove a conferma di queste conclusioni,

indagini condotte in Finlandia su gemelli omozigoti, quindi con lo

stesso patrimonio genetico:

studiando coppie di gemelli che all’età di 16 anni avevano un peso

simile, i ricercatori hanno potuto verificare che, all’età di 25 anni, pesava di più il gemello che aveva

fatto uno o ripetuti tentativi di dimagrire.

In un altro studio si è visto che atleti impegnati in sport che comportano spesso oscillazioni del peso,

come il pugilato, con il tempo ingrassano più di chi si dedica a discipline che non prevedono oscillazioni

ponderali.

Puntare maggiormente sull’attività fisica :

Ma perché le diete dimagranti potrebbero rivelarsi controproducenti nelle persone normopeso?

«L’ipotesi degli autori svizzeri - riguarda proprio la

condizione di partenza, che non richiederebbe una

riduzione del peso attraverso una restrizione calorica

che intacca anche la massa magra per ricavare

l’energia di cui l’organismo ha, comunque, bisogno.

Dopo il calo ponderale nel normopeso, l’organismo

sano, sulla base della sua “memoria” della

composizione corporea, cercherà di ripristinare sia la

massa magra, sia quella grassa.

Ma poiché la massa grassa si recupera più facilmente

di quella magra, una volta che la persona sarà

tornata al peso di partenza si ritroverà con una quota di tessuto adiposo aumentato».

Allora, quali consigli dare a chi è normopeso ma vuole migliorare la sua silhouette?

«La persona normopeso - risponde Lidia Santarpia, ricercatore all’Università Federico II di Napoli - ha

un efficiente sistema di regolazione del peso e non ha bisogno di restrizioni caloriche: per avere una

bella silhouette le basteranno alimentazione equilibrata e attività fisica quotidiana, che migliora

trofismo e tono muscolare». (Salute, Corriere)

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ORDINE: RAPPORTI DI ATTIVITÀ PROFESSIONALE (COLLABORAZIONE O ESPLETAMENTO DI PRATICA PROFESSIONALE)

Nota esplicativa dell’ASL Napoli 1 in merito all’obbligo da parte dei Titolari di Farmacia di provvedere ad effettuare le comunicazioni alla competente ASL di pertinenza, di inizio attività professionale in forma di collaborazione o di pratica professionale.

La nota esplicativa e i moduli da utilizzare per la comunicazione contestuale allo STAP della Regione Campania, all’ASL e all’Ordine Provinciale dei Farmacisti sono reperibili sul sito istituzionale dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it, sezione servizi, → Modulistica

IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2015

E’ in riscossione la quota sociale 2015 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI.

Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine della Provincia di Napoli, sta recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2015. Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 28 Febbraio p.v. Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale. Il mancato adempimento, fa venir meno il requisito per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.

Ordine: Corsi ECM 2015–SESSIONE PRIMAVERILE Sessione Primavera – Si informa che da Mercoledì 18 Febbraio è possibile prenotare sul sito istituzionale dell’ordine i Corsi ECM Gratuiti 2015.

COME PRENOTARSI: da Mercoledì 18 Febbraio è possibile prenotare i Corsi ECM 2015

1- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it 2- home page del sito dell’Ordine/sezione ECM 3- Prenotazioni 4- Accesso all’area riservata mediante username e password 5- Scegliere i corsi da prenotare

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

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