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Appunti di informatica Scrivere documenti: il word processor COSA SI IMPARA IN QUESTA LEZIONE: Cosa è e cosa fa un word processor Come creare Diversi tipi di documento (lettera/relazione/tesi) Un word processor è un programma che consente la scrittura di un testo, l'impostazione dell'aspetto estetico del testo ( impaginazione) e la stampa del testo con l'impaginazione impostata. Nella scrittura del testo, il word processor si comporta come una macchina da scrivere. Tuttavia esso facilita l'immissione attraverso diverse funzioni, come p.es. comandi di annullamento e ripetizione, cancellazione, spostamento, inserimento prima di un testo già scritto, allineamento automatico ai margini, e molte altre – anche notevolmente sofisticate. Nell'impaginazione, il word processor si comporta come il grafico di una casa editrice. Tuttavia esso consente un controllo diretto delle scelte estetiche da parte dell'autore stesso, e le mette a disposizione in modo interattivo (posso provare, vedere come sarà il risultato e cambiare idea). I word processor, inoltre, mettono a disposizione una miriade di funzioni accessorie. Molte sono ausili al lavoro di preparazione documenti, molte altre invece servono ad introdurre nell'ambiente di lavoro del word processor operazioni che si possono già fare con altri strumenti più specializzati e quindi più potenti (p.es. composizione pagine web). Come si presenta un word processor NOMENCLATURA I file di Word usano la metafora di un documento ( document) di una o più pagine. A dire il vero, quando ho finito di lavorare ed eseguo una stampa, questa metafora si trasforma in realtà. Infatti questo è il "famoso" approccio WYSIWG, cioè what you see (quello che vedi sullo schermo durante il lavoro) is what you get quello che ottieni alla fine). Quando viene salvato, a un file di Word viene attribuita l'estensione .doc . 1

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Appunti di informaticaScrivere documenti: il word processor

COSA SI IMPARA IN QUESTA LEZIONE:Cosa è e cosa fa un word processor

Come creare Diversi tipi di documento (lettera/relazione/tesi)

Un word processor è un programma che consente la scrittura di un testo,l'impostazione dell'aspetto estetico del testo (impaginazione) e la stampadel testo con l'impaginazione impostata.

Nella scrittura del testo, il word processor si comporta come unamacchina da scrivere. Tuttavia esso facilita l'immissione attraverso diversefunzioni, come p.es. comandi di annullamento e ripetizione, cancellazione,spostamento, inserimento prima di un testo già scritto, allineamentoautomatico ai margini, e molte altre – anche notevolmente sofisticate.

Nell'impaginazione, il word processor si comporta come il grafico di unacasa editrice. Tuttavia esso consente un controllo diretto delle scelteestetiche da parte dell'autore stesso, e le mette a disposizione in modointerattivo (posso provare, vedere come sarà il risultato e cambiare idea).

I word processor, inoltre, mettono a disposizione una miriade di funzioniaccessorie. Molte sono ausili al lavoro di preparazione documenti, moltealtre invece servono ad introdurre nell'ambiente di lavoro del wordprocessor operazioni che si possono già fare con altri strumenti piùspecializzati e quindi più potenti (p.es. composizione pagine web).

Come si presenta un word processorNOMENCLATURA

I file di Word usano la metafora di un documento (document) di una opiù pagine.

A dire il vero, quando ho finito di lavorare ed eseguo una stampa, questametafora si trasforma in realtà.

Infatti questo è il "famoso" approccio WYSIWG, cioè what you see(quello che vedi sullo schermo durante il lavoro) is what you get (èquello che ottieni alla fine).

Quando viene salvato, a un file di Word viene attribuita l'estensione .doc .

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Elementi della finestra

Word visualizza il documento in vari modi.C'è una funzione di zoom, con cui modificare l'ingrandimento su schermodi ciò che vedo.

Ciò che vedo può inoltre essere scelto tra:

Normal view, dove "normal" si riferisce all'uso (antiquato) dimostrare il file come contenuto non diviso in pagine, senza grafici,ecc. (Questa modalità, con i calcolatori attuali, è pressoché inutile)

Online layout view, che è analogo al modo in cui si scorre undocumento www (cioè non divisa in pagine, ma con la graficainclusa).

Page layout view, che è il modo WYSIWG di cui sopra.

Outline view, che evidenzia le relazioni di gerarchia: titoli,sottotitoli, sotto-sottotitoli...

Il modo standard non è Normale, ma è Page layout.

AVVIO DEL PROGRAMMA

Per avviare Word, si può fare in modo analogo a quanto descritto perExcel. Ossia: icona sul desktop, oppure pulsante sulla barra di avvio,oppure accesso attraverso i menu del pulsante Start.

Quando Word viene avviato, apre automaticamente un documento nuovo,vuoto. Esso è visualizzato come una pagina bianca. È possibile scriveresubito direttamente nel documento.

Il file di documento ha nome provvisorio Document1.doc. (Tuttavia,quando verrà il momento di salvarlo per la prima volta, il programmachiederà spontaneamente un nuovo nome da assegnare al file.)

LA FINESTRA DI LAVORO DI WORD

Nella figura è illustrato un esempio di finestra di lavoro di Word. Lafinestra di Word prevede un righello orizzontale (in alto) e unoverticale (a sinistra) su cui sono evidenziati i margini della pagina.

Chiedere all'esperto:I righelli sono calibrati in pollici, ma è possibile impostare tutte lemisure in centimetri.

Analogamente a Excel, sotto la barra del titolo, la finestra presenta duebarre:

la barra dei menu (menu bar), con i titoli di tutti i menu accessibili;

la barra strumenti (toolbar), con pulsanti recanti le icone di alcunefunzioni attivabili direttamente. La toolbar presenta p.es. i comandi di

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Visualizzazioni

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creazione, apertura, salvataggio dei file, di allineamento del testo, discelta del font e delle dimensioni.

Sempre in analogia a Excel, in fondo alla finestra è presente la barra distato (status bar), che mostra tra l'altro il numero della paginavisualizzata, il totale delle pagine, la posizione nel testo come riga,colonna e centimetri dal margine.

Sono presenti i soliti elementi delle finestre di Windows.

Poi c'è un paio di barre degli strumenti, con numerosi pulsanti. A ognipulsante corrisponde una funzione.

Molte di queste funzioni sono le stesse a cui si arriva attraverso i menu;però il pulsante è accessibile immediatamente.

Ci sono poi le solite sbarre di scorrimento verticale (a destra) eorizzontale (in basso).

Come si usa un word processor?Come detto nell'introduzione, un word processor incorpora diversefunzioni. Vediamo come sono realizzate queste funzioni.

IL WORD PROCESSOR COME TEXT EDITOR

Si usano le funzioni di text editing per creare, modificare, cercare entro iltesto di un documento.

Il testo è formato da paragrafi. Ogni paragrafo inizia all'inizio di una rigae termina quando batto il tasto enter.

Il paragrafo è formato da parole. Le parole sono delimitate dagli spazi odalla punteggiatura.

Le parole sono formate da caratteri.

Per scrivere un testo, occorre solo battere i corrispondenti caratteri sullatastiera. Questi caratteri vengono inseriti dove si trova il cursore.

Il cursore ha l'aspetto di un trattino verticale lampeggiante:

Per spostare il cursore si può usare il mouse, cliccando sul punto deldocumento in cui si vuole scrivere.

Segue una guida ai principali comandi di editing utili per la fase diintroduzione e correzione testo.

Molte cose si possono fare in più di un modo. Con la pratica, ci si abituaad usare il modo più rapido.

Per scrivere:Il programma è sempre pronto ad accettare testo in ingresso da tastiera. Iltesto verrà inserito nel punto in cui si trova il cursore.

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Funzioni di textediting

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Per spostare il cursore:

Principalmente, il cursore si sposta usando i tasti freccia.

e : cambiare riga.

e : spostarsi lateralmente di un carattere alla volta.

Control e Control : spostarsi lateralmente di una parola allavolta.

Per spostamenti maggiori, ci sono altri comandi.

Home (o ) e End: inizio e fine riga

Control Home e Control End: inizio e fine documento

Click su un punto qualunque del testo sullo schermo: cursore in quelpunto

Poi ci sono i comandi di scorrimento (scrolling) nella finestra.

Pagina Su (Page Up) o Pagina Giù (Page Down) : per scorrereverticalmente nel documento di una schermata alla volta.

Scroll bars della finestra

I comandi di scorrimento non spostano il cursore. Cambiano solo l'areadi documento visualizzata nella finestra.

Come in ogni applicazione Windows, agire su uno o più oggetti richiedeche essi vengano prima selezionati.

Sono validi tutti i comandi di selezione normali.

Ci sono inoltre i seguenti comandi di selezione rapida:

doppio click: seleziona una parola

triplo click: seleziona un paragrafo intero

click sul margine sinistro: seleziona una riga intera

doppio click sul margine sinistro: seleziona un paragrafo intero

triplo click sul margine sinistro: seleziona il documento intero

Per inserire e cancellare testoNormalmente, quando il cursore si trova in mezzo ad altro testo giàpresente, il testo nuovo viene inserito spingendo verso destra il testo giàpresente alla sua destra.

Se premo il tasto Ins sulla tastiera, però, esco dalla "modalitàinserimento" ed entro nella "modalità sovrascrittura".

In fondo alla finestra mi apparirà la sigla "Sovr" (italiano) o "Ovr"(inglese). Il nuovo testo che inserisco si sovrascriverà a quello giàpresente alla sua destra.

Questo fino ad una nuova pressione del tasto Ins.

Per cancellare il testo a sinistra del cursore: tasto backspace o

Per cancellare il testo a destra del cursore: tasto Del o Canc .

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Per cancellare il testo selezionato: tasto Del o Canc . (Selezionare e poicancellare è più rapido quando si deve cancellare più di qualche carattere,p.es. una o più parole intere.)

Per effettuare "copia/taglia/incolla"Richiamo: Windows dispone di una "memoria temporanea", dettaClipboard.

Tale memoria è disponibile a tutti programmi, ed è unica.

La clipboard è quindi un meccanismo che consente di trasferire parti didocumenti tra programmi, oppure entro un unico programma, da unpunto all'altro di un documento.

Le azioni che si possono fare con la clipboard sono essenzialmente tre:copia (copy); taglia (cut); incolla (paste).

copia (copy): prende la parte di documento selezionata e ne metteuna copia nella clipboard (l'originale resta dove è).

taglia (cut): prende la parte di documento selezionata e la mettenella clipboard (viene cancellata dal documento).

incolla (paste): prende il contenuto della clipboard e lo inserisce nelpunto del documento in cui si trova il cursore (il contenuto dellaclipboard resta invariato).

Per cambiare idea

Esiste il meccanismo di Annulla azioni (Undo actions).

Come quello di Windows 2000, il meccanismo di annullamento di Wordconsente di annullare tutta una sequenza di azioni passate, non solo una.

Esiste anche il corrispondente meccanismo di Ripristina azioni (Redoactions).

Per annullare: Alt Backspace (Alt ) oppure Control Z

Per ripristinare: Alt Shift Backspace (Alt Shift ) oppure Control Y

Oppure si possono rispettivamente usare i pulsanti sulla toolbar.

Per fare ricerche e sostituzioni

Con il comando Edit | Find... si apre la finestra di ricerca e sostituzione,predisposta per la funzione di ricerca.

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Copia/Taglia/Incolla

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Digito il testo nell'apposito spazio (Find what) e poi clicco il pulsanteFind next.

Invece, con il comando Edit | Replace... si apre sempre la finestra diricerca e sostituzione, però predisposta per la funzione di sostituzione.

Questo significa che avrò anche uno spazio Replace with, in cui scrivereil testo che voglio avere al posto dell’altro.

Digito il testo da eliminare nell'apposito spazio superiore (Find what).Digito il testo da sostituire all'eliminato nell'apposito spazio inferiore(Replace with).

Poi clicco il pulsante Replace (o Replace all se voglio sostituire dappertutto).

IL WORD PROCESSOR COME PROGRAMMA DI ASSISTENZA ALLA SCRITTURA

Word fornisce p.es. il dizionario dei sinonimi, la correzione grammaticale,le regole per la sillabazione (dividere le parole per andare a capo), indici enumerazioni di pagina automatizzati, e altro.

In questo momento, la cosa che ci interessa di più è l'automazione deinumeri di pagina.

I numeri di pagina automatici vengono messi automaticamente, in unaposizione prescelta, su ogni pagina; essi sono incrementatiautomaticamente per ogni pagina.

Per introdurre un numero di pagina automatico:

Comando Insert | Page numbers...

Si apre la finestrina di impostazione. Si può scegliere se metterlo in alto oin basso, e centrato, a destra o a sinistra.

IL WORD PROCESSOR COME PROGRAMMA DI IMPAGINAZIONE

Word effettua automaticamente la disposizione del testo nelle pagine.

Occorre però effettuare diverse scelte per stabilire come deve essererealizzata questa funzione.

Le scelte principali riguardano:

L'impostazione della disposizione della pagina (Page layout)

L'impostazione del formato del carattere (font format)

L'impostazione del formato del paragrafo (paragraph format)

L'impostazione delle colonne (column format)

L'inserimento di elementi grafici (Pictures)

L'inserimento di tabelle (tables)

In questo momento, le cose che ci interessano di più sono disposizionepagina, formato carattere e formato paragrafo.

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Funzioni diimpaginazione

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Per impostare la disposizione della pagina:

La disposizione della pagina si riferisce a una determinata sezione deltesto.

Normalmente il testo è diviso in una sola sezione.

Se però voglio impostare disposizioni di pagina diverse per parti diversedel documento, devo effettuare la divisione in sezioni.

(Per questo c'è il comando Insert | Break... , che apre la finestrina diinserimento interruzioni e mi consente di inserire l'interruzione di sezionepiù adatta.)

Per esempio, se voglio il testo su una colonna e l'indice su due colonne:

− scrivo il testo

− subito dopo inserisco un'interruzione di sezione

− imposto la seconda sezione su due colonne (ora non mi interessa direcome si fa)

− scrivo l'indice.

Per impostare la disposizione di pagina di una sezione, si usa il comandoFile | Page setup...Con questo comando si possono impostare i seguenti margini (linguettamargins):

Che cosa è un word processor? Un word processor è un programmache consente la scrittura di un testo, l'impostazione dell'aspettoestetico del testo (impaginazione) e la stampa del testo conl'impaginazione impostata. Nella scrittura del testo, il wordprocessor si comporta come una macchina da scrivere. Tuttavia essofacilita l'immissione attraverso diverse funzioni, come p.es.comandi di annullamento e ripetizione, cancellazione, spostamento,inserimento prima di un testo già scritto, allineamento automatico aimargini, e molte altre – anche notevolmente sofisticate.Nell'impaginazione, il word processor si comporta come il graficodi una casa editrice. Tuttavia esso consente un controllo diretto dellescelte estetiche da parte dell'autore stesso, e le mette a disposizionein modo interattivo (posso provare, vedere come sarà il risultato ecambiare idea).I word processor, inoltre, mettono a disposizione una miriade difunzioni accessorie. Molte sono ausili al lavoro di preparazionedocumenti, molte altre invece servono ad introdurre nell'ambiente dilavoro del word processor operazioni che si possono già fare conaltri strumenti più specializzati e quindi più potenti (p.es.composizione pagine web).Che cosa sa fare un word processor?Per avere una idea di cosa si può fare, segue un elenco delleprincipali proprietà che un word processor consente di attribuire aun testo:? Proprietà dei caratteriI caratteri possono essere posti in neretto, in corsivo, esseresottolineati, essere condensati o espansi orizzontalmente; se ne puòscegliere la dimensione (in punti tipografici), il disegno o face (cheè stabilito dal font scelto), il colore di stampa.? Proprietà dei paragrafi I paragrafi possono essere allineati adestra/sinistra/sia destra che sinistra/centro, possono avere deirientri o sporgere dal margine, se ne può impostare la spaziaturadelle righe e la distanza rispetto al paragrafo precedente o alsuccessivo.? Proprietà della paginaDella pagina può essere impostata ladimensione, i margini destro/sinistro/superiore/inferiore,l'intestazione e il piè di pagina, i numeri di pagina, la disposizionedi vari elementi, il numero/la dimensione delle colonne. Deve essereanche il più possibile selettiva: solo i testi che trattano quel temadevono avere quelle parole chiave.Le parole chiave sono importanti per le basi di dati bibliografiche,ma aiutano comunque a farsi un'idea rapida dell'argomento trattato.

Margine destro

– Pag. 121 –

Margine sinistro

Margine di rilegatura("gutter")

Modulo 6

Margine inferiore

Margine superioreIntestazione

Pié-di-pagina

C'è la possibilità di specificare che i margini vanno considerati non come destro e sinistro,ma come interno ed esterno (così le pagine pari e dispari, se stampate fronte/retro,vengono impaginate in modo corretto).

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Questo si fa cliccando sull'opzione Mirror margins.

Si possono inoltre (linguetta Paper size) impostare le dimensioni delfoglio di carta (deve essere il formato A4, normale in Europa).

(La linguetta Paper source riguarda la stampante e conviene lasciarlastare.)

Con la linguetta Layout, si possono infine stabilire le seguenti proprietà:

Dove deve cominciare la sezione (subito di seguito alla precedente? suuna nuova pagina? sulla prossima pagina pari? sulla prossima paginadispari? )

Come devono essere le intestazioni e i pié-di-pagina (uguali? diversi perpagine pari e dispari? diverso quello della prima pagina?)

Per impostare il formato carattere:

Si usa il comando Format | Font...

Ma cosa è un "font"?

Si dice "font" l'insieme delle proprietà attribuite ai singolicaratteri del testo.

Il font definisce:

Il disegno del carattere (indicato da un nome, come TimesNew Roman o Arial).Esempi: Arial Times New RomanCourier New

La dimensione del carattere (detta corpo e misurata in puntitipografici, pt). Una dimensione normale per il testo principale va da10 pt a 12 pt. Per altri elementi del testo può variare in quest'ordine:

Titolo principaleTitolo di sezioneTitolo di sottosezioneTesto principaleDidascalie figure e tabelleNote

Il peso (può essere aumentato a Bold = Neretto) e lo stile (può esserevariato a Italic = Corsivo ). Di solito c'è anche Bold-Italic .

La spaziatura fra caratteri, la variazione di proporzioni tra altezza elarghezza (possono essere espansi o condensati), l'elevazione oabbassamento rispetto alla linea di base della riga.

Altre proprietà che non sono realmente caratteristiche del font, ma cheWord raggruppa perché sono relative ai singoli caratteri, come p.es.l'essere ad esponente o a pedice, l'essere tutto maiuscolo, oppuremaiuscoletto, ecc.

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La dimensione dei caratterisi chiama corpo

(Word lo chiama punti ).

Il corpo si misura così: L'unità di misura del corpo è il

punto tipografico(1 pt = 1/144 inch)

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Per impostare il formato paragrafo:

Si usa il comando Format | Paragraph...Nel paragrafo sono definite le seguenti proprietà: L'allineamento del testo (al margine sinistro, al margine destro, a

entrambi i margini = "giustificato", a epigrafe = "centrato"). La spaziatura fra le righe. L'eventuale spaziatura prima dell'inizio e dopo la fine del

paragrafo. Variazioni rispetto al margine generale della pagina: rientranze (a

destra e a sinistra), sporgenze (a destra e a sinistra),rientranza/sporgenza per la prima riga.

Altre indicazioni, tipo "il testo di questo paragrafo deve stare tuttonella stessa pagina del paragrafo successivo", oppure "occorre evitareche di questo paragrafo rimangano righe isolate all'inizio o alla finedi una pagina ("vedove e orfani").

Esempi:Questo è un paragrafo di testo di esempio in

cui è stato impostato l'allineamento a destra, e

il testo è quindi impaginato "a bandiera

sinistra". È stato poi introdotto dello spazio

interlinea (spazio fra righe = 1,5 volte il

normale)

Questo è un paragrafo di testo di esempio incui è stato impostato l'allineamento adentrambi i margini, ossia è stato "giustificato"o impaginato "a blocchetto".

Questo è un paragrafo di testo di esempioin cui è stata impostata la centratura rispetto

ai margini, ossia è stato "centrato" oimpaginato "ad epigrafe".

In questo paragrafo, la prima riga è stataimpostata con un rientro come si usa nei libri("indent"), in modo da evidenziare otticamentel'inizio dei paragrafi.

In questo paragrafo, invece, si è impostato unrientro negativo, ossia una "sporgenza"("hanging indent"), come si usa p.es. all'iniziodelle voci nei dizionari.

In tutti questi esempi, i margini dei paragrafi sono stati spostati rispetto almargine della pagina. Questo si ottiene agendo sulle freccettine presentisul righello, in cima all'area di lavoro della finestra.

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I tipografi contano lo spaziofra righe (= interlinea).

Word conta lo spazio totaleoccupato (riga + spazio).

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Tutti gli elementi illustrati possono essere spostati col mouse perimpostarli come si desidera, senza dover ricorrere ai menu appositi.

WORD COME PROGRAMMA DI VISUALIZZAZIONE

Per poter osservare su schermo l'aspetto del documento prima distamparlo, Word mette a disposizione la visualizzazione Page layout giàcitata per lavorare in modalità WYSIWYG.

Inoltre, esiste una modalità Full screen, in cui viene dato il massimospazio possibile al documento (eliminando bordi finestra, barre strumenti,barre menu...)

Infine, c'è la funzione File | Print preview, che dovrebbe dare un'ideaancora più precisa del risultato finale. Tuttavia spesso è sufficientelavorare in Page Layout view.

Relazione con i "file di testo"?Un file di testo ASCII contiene il testo. Tuttavia non contiene altro.

Un file di testo non contiene proprietà dei caratteri, né proprietà deiparagrafi, né proprietà della pagina. Non contiene tabelle, figure, elementiautomatizzati.

È possibile, per un word processor, esportare un file in formato testoASCII. Per fare questo, le proprietà del testo vengono buttate via. Alcuneverranno magari approssimate (p.es. l'allineamento ai margini con l'uso dispazi aggiunti). Ma il risultato tipicamente non è qualitativamente elevato.

Un file di testo si crea e si apre con un text editor.

Vedremo i vari argomenti sull'uso del word processor svolgendo iseguenti compiti:

1 – Scrivere una lettera per richiedere un articolo scientifico all'autore.

2 – Scrivere una relazione sul risultato di una ricerca scientificasperimentale.

3 – Scrivere (o impostare...) una tesi di laurea.

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Margine sinistroparagrafo

Margine sinistroprima riga

Margine destroparagrafo

Margine sinistropagina

Margine destropagina

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Scrivere una letteraSto eseguendo una ricerca sperimentale. La prima fase della ricerca èquella di documentazione. A un certo punto, mi rendo conto che unarticolo è particolarmente interessante e lo cerco in biblioteca. Lapubblicazione non è presente. Allora lo cerco in rete. Non è disponibileuna versione elettronica.

L'unica cosa che mi resta da fare è scrivere una lettera direttamenteall'autore, per chiedergli una copia del suo lavoro.

Creo un nuovo file documento di Word e comincio con l'impostare ilformato che desidero.

IMPOSTARE LE PROPRIETÀ

Comincio dalle proprietà della pagina. Le proprietà della pagina siimpostano nel menu File, comandoPage setup. Qui posso impostare imargini della pagina.

Nel caso della lettera, quello cheimporta più di tutti è il marginesuperiore: devo fare in modo che iltesto che stamperò non sisovrapponga all'intestazione dellacarta.

Misuro lo spazio che la cartaintestata richiede e lo imposto comemargine superiore. Scriverò ilvalore in centimetri, p.es. 4.8 cm .Poi confermo con il pulsante OK.

Successivamente, imposterò leproprietà del paragrafo. Leproprietà del paragrafo si impostanonel menu Format, comandoParagraph.

Uno stile adeguato per il paragrafo di una lettera è allineato ad entrambi i margini (ogiustificato o justified), con la prima riga rientrante di 2 cm. Una spaziatura fra righeadeguata è pari a 1 volta e mezza la riga. Imposterò quindi:nel menu a tendina intitolato "Alignment" l'opzione Justified;nelle caselle Indentation Left e Right la misura 0 cm (che dovrebbe comunque essere ildefault);nel menu a tendina "Special" l'opzione First line, e nella casella "By" il valore 2 cm;infine, nel menu a tendina "Line spacing", l'opzione 1.5 lines.

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Proprietà della pagina

Proprietà del paragrafo

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Per ultimo, imposterò le proprietà del carattere.

Una norma per la buona leggibilità di un testo è che in una lineastiano 60-70 caratteri.

I margini laterali che abbiamo scelto sono quelli di default, di circa trecentimetri.

Per stabilire quanti caratteri stanno in una riga, quindi, dobbiamo solodecidere quanto saranno grandi tali caratteri.

Un valore adeguato è 12 punti tipografici.

Per questa impostazione, potrei nuovamente ricorrere almenu Format, per accedere al comando font. Tuttavia,poiché devo impostare una sola proprietà, faccio più infretta a ricorrere alla toolbar.

Nel menu a tendina delle dimensioni di caratteri posso scegliere l'opzione12, oppure posso digitare il valore direttamente (confermando con Enter,altrimenti il valore tornerà a quello precedente).

Comporre la lettera

Nello scrivere una lettera, il formato può ispirarsi al seguente:

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Dimensione carattere o corpo

Proprietà del carattere

Univers ità di GenovaDipartimento di Odontofonoftalmofluoroscopia

Prof. M. YamakanaUnivers ity of SushiMysta Street, 1221 TOKIO

Subject : Reprint request36 octember 20100

Dear Professor,

I am a researcher with the University of Genoa. My group and I are involved ina research on Phluorocarboidrolysis of Fresh Water. In these lines I shortly describemy research.

We are interested in your work on this topic. We would be very glad if youcould send us a copy of the paper: Phluorocarbocatalysis of enemic hydrophorae, byM. Yamakana, H. Seppuku, and Y. Honda.

We would also be very interested in any other indicat ion on work performed byyou or other researchers on the same subject.

Thank you in advance for your attention

Best regards,

Sillio Pi ludi

Sillio Pil udiProfessor of CatabolitsysUnivers ity of GenoaVia Dodecaneso 3516146 Genova ITALY

LOGO

Intestazione(già presente sulla carta) Data

(qui oppure dopo la firma )Indirizzo destinatario

Indirizzo mittente

Apertura

Testo

Saluti e firma(a stampa e a mano)

Oggetto della lettera

Spaziature abbondantie distribuite regolarmente

(Valutare il peso otticodei blocchi di testo)

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Scrivere una relazione scientificaHo completato il lavoro sperimentale di ricerca, e adesso devopresentare i risultati per comunicarli al committente della ricerca.

Il committente della ricerca può essere l'ente finanziatore, p.es. unente che mi ha affidato un lavoro di ricerca.

Oppure può essere un supervisore o un comitato di supervisione,p.es. per i progetti finanziati dal Ministero dell'Università e dellaRicerca Scientifica e Tecnologica.

Oppure può essere il relatore della mia tesi di laurea.

In ogni caso, il committente deve essere periodicamente informatodell'andamento del lavoro. Spesso sono richieste obbligatoriamenterelazioni in itinere sul lavoro svolto, e comunque deve essere stilata unarelazione finale.

Anche nel caso della tesi di laurea, è opportuno che tali relazioni sianoscritte (e che non siano semplicemente comunicazioni orali). Questo rendepiù facile organizzare il lavoro, per lo studente, e tener traccia del suoandamento, per il supervisore (il "relatore" della tesi).

È però importante che le relazioni siano organizzate in modo sistematico,chiaro e conciso, altrimenti è facile che si traducano in una perdita ditempo per chi scrive e per chi legge.

Questo richiede di curare bene due aspetti (tra loro correlati):

l'organizzazione logica dell'esposizione

l'organizzazione strutturale del documento

Se l'organizzazione logica è ben fatta, decidere la struttura è una cosamolto semplice.

Organizzazione logicaUna relazione su una ricerca sperimentale deve normalmenteseguire un determinato formato. In alcuni casi rigidamente, inaltri meno.

Tipicamente la struttura sarà del tipo:

1) Abstract:il contenuto dell'intero testo riassunto in 10 (o 5 o 20 righe,secondo buon senso o secondo quanto mi viene detto di fare)Essendo un riassunto, va scritto (idealmente) alla fine.

2) Introduzione:qual è l'argomento generale in cui la mia ricerca è inquadrata?qual è l'aspetto particolare che affronto io?

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AbstractIntroduzioneCondizioni sperimentaliMetodiRisultatiDiscussioneConclusione

Due aspetti da curare

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qual è lo stato delle conoscenze attuale?qual è il contributo di innovazione dato dal mio lavoro?

3) Condizioni sperimentali:quali sono le condizioni in cui le osservazioni si sono svolte?quanto è ampio il campione sperimentale osservato?come è stato scelto il campione sperimentale?

4) Metodi:qual è l'obiettivo dell'analisi dei dati?quali metodi di analisi dei dati ho adottato?

5) Risultati:che cosa hanno dimostrato le analisi svolte sui dati raccolti?

6) Discussione:che cosa posso dedurre dai risultati ottenuti?quanto sono generali le conclusioni che posso trarne?che cosa occorre fare per proseguire il lavoro?

7) Conclusione:qual è stato lo scopo della ricerca e a quali risultati ha portato?(Riepilogo generale in 3 righe)quali sono gli aspetti positivi e negativi dei risultati ottenuti?

Occorre interpretare le dimensioni proposte con buon senso, in modo daproporzionare le varie parti secondo la massa totale del documento.

P.es. non ha senso un abstract di 25 righe e una conclusione di mezzapagina per un lavoro di 2 pagine e mezza. Ha senso un abstract di 10righe e una conclusione di 6 righe per un lavoro di 5 pagine.

Organizzazione strutturaleIl documento deve essere organizzato in modo consistente con la strutturalogica. Cioè, le parti costitutive devono corrispondere alle parti in cui siarticola il discorso dell'esposizione.

In più, le parti costitutive devono essere graficamente curate. Cioè, deveessere ben studiato anche il modo di presentarle visivamente.

PARTI COSTITUTIVE DELLA RELAZIONE

Una relazione, anche quando è breve, è già un documento articolato.

Come per la lettera, ma a maggior ragione, è opportuno studiare fin daprincipio le scelte da effettuare sul documento per realizzare i criteri distrutturazione proposti.

La struttura logica della relazione andrà realizzata attraversol'uso appropriato degli elementi che costituiscono il testo.

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Proporzioni ebuon senso

L'organizzazione del testocrea la struttura logica

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Gli elementi che costituiscono il testo sono:

Titolo:Deve essere conciso ma chiaro.

Eventualmente preceduto dall'indicazione del nome del progetto, o dellaserie di pubblicazioni interne di cui fa parte il rapporto (p.es. "Rapportotecnico interno").

Autore/i:Prima il nome e poi il cognome.

È utile aggiungere i dati necessari per contattare gli autori: istituzione acui sono affiliati, indirizzo, numero di telefono, o fax, o posta elettronica.

Questi dati possono essere associati alla lista dei nomi degli autori; oppureessere associati singolarmente a ciascun nome (se sono diversi per ogniautore); oppure essere messi a fondo pagina in una nota.

Data:La data di stesura del rapporto; oppure la data per la quale il rapporto èprevisto, se sono state stabilite scadenze prefissate.

Abstract:

Idealmente ottenuto – come dice il nome – estraendo le frasi piùsignificative del testo. In realtà di solito è un riassunto del contenuto.

L'abstract va scritto in modo da risultare completamente indipendentedal testo, in quanto il suo fine è di costituire una "scheda informativa" pervalutare il testo del documento senza doverlo leggere tutto. Quindi:

Parole chiave:

Poche parole o espressioni (da tre a otto) che identificano l'argomentotrattato.

L'identificazione deve essere il più possibile specifica: tutti i testi chetrattano quel tema devono avere quelle parole chiave.

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TitoloAutore/iDataAbstractEventuali parole chiave (keywords)Sezioni del testoEventuali crediti e ringraziamenti BibliografiaEventuali appendiciEventuali note a piè di pagina

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Deve essere anche il più possibile selettiva: solo i testi che trattano queltema devono avere quelle parole chiave.

Le parole chiave sono importanti per le basi di dati bibliografiche, maaiutano comunque a farsi un'idea rapida dell'argomento trattato.

Sezioni del testo:Il testo è organizzato in sezioni, ciascuna con un titolo. Tipicamente sonoanche numerate (in arabo: 1, 2, 3... o in romano: I, II, III...).

Le sezioni del testo possono anche corrispondere precisamente allastruttura logica della relazione (p.es. avrò una sezione "Introduzione"). Ètuttavia consigliabile l'elasticità: se p.es. dovesse risultare una sezione"Risultati" quattro volte più lunga delle altre, sarebbe meglio dividerla inpiù sezioni distinte.

Se il documento è particolarmente lungo (più di sette-otto pagine) puòessere opportuno introdurre delle sottosezioni.

Una sottosezione è una sezione all'interno di una sezione.

I titoli di sottosezione possono essere numerati indipendentemente (p.es.in numeri arabi se le sezioni hanno numeri romani), oppure connumerazione "gerarchica" del tipo 1.3, oppure II.2 ecc.

Eventuali crediti e ringraziamenti:P.es. "ricerca finanziata da..."; p.es. "si ringrazia il tale per gli utilisuggerimenti". Posti in una sezione a sé oppure in nota.

Eventuali note a piè di pagina:

Il minimo assoluto indispensabile. Il numero ideale è zero.

Bibliografia:

La bibliografia è un elemento assolutamente necessario.

La bibliografia è la lista delle opere da cui ho preso contributi per il miolavoro: dati, informazioni, opinioni, rassegne sullo stato della ricerca...

Ogni affermazione che faccio nel testo va supportata dai fatti: o ladimostro io con i miei dati, oppure devo citare il lavoro di qualcunaltro che la dimostra. Le citazioni devono essere esaurienti. P.es."Tutte le spugne del Mediterraneo Orientale sono di colore giallo senape(Heinz, 1978)".

Di conseguenza, la bibliografia va stilata includendo tutti e solo i lavoricitati nel testo.

Esistono diverse scelte possibili per indicare graficamente nel testo irichiami alla bibliografia. Le più comuni sono:

(Autori, anno). Se la bibliografia riporta più lavori dello stesso autorenello stesso anno si può aggiungere a, b, c... P.es. "...senape (Heinz,1978a)".

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Numero d'ordine dell’opera, scritto in forma di esponente. P es."...senape 3 ".Il numero d’ordine è la posizione occupata da quell’opera nellabibliografia che metterò alla fine del mio documento. Nell’esempio,l’articolo del 1978 di Heinz sarà il terzo titolo elencato nellabibliografia.

Numero d'ordine fra parentesi quadre. P es. "...senape [3]".

Esistono anche diverse scelte possibili per ordinare la bibliografia.

Le più usate sono:

in ordine di citazione nel testo (facilita la consultazione dellabibliografia a partire dalla lettura del testo)

in ordine alfabetico per autori (facilita la consultazione dellabibliografia indipendentemente dal testo).

Altre regole imperative per la stesura della bibliografia: i lavori devonoessere indicati con tutto quello che serve a rintracciarli. Le varie partidelle citazioni devono avere un formato rigorosamente consistente.Devono esistere formati appositi per ciascuna categoria: articoli su riviste,libri, rapporti tecnici, link in rete... Le categorie devono esseredistinguibili dal formato in cui sono poste.

La bibliografia può essere l'ultima sezione del testo, prima delle appendicieventuali.

Può essere anche una sezione "speciale" non numerata.

Può eventualmente essere considerata una parte differente dalle variesezioni, e impaginata in modo differente (come p.es. l'abstract).

Eventuali appendici:Contengono materiale che, se lasciato nel testo, ne appesantirebbe lalettura senza contribuire significativamente al discorso.

Esempio: grosse tabelle di dati (nessuno si prende la briga di leggerle ametà di una frase).

Esempio: grandi quantità di figure (se messe nel testo mi fanno perderetraccia di dove continua il discorso).

Esempio: dimostrazioni di teoremi (se mi interessano le vado a cercare,altrimenti ipotesi e tesi bastano per seguire il discorso).

REGOLE PER L'ORGANIZZAZIONE VISUALE (GRAFICA)

Deve essere facile identificare e seguire le varie parti del testo.

Il titolo del rapporto deve essere ben distinguibile dai titoli delle varieparti, e questi dal testo.

Occorre non affollare eccessivamente il foglio (non far "mancare l'aria"),sfruttando spaziature e margini. Occorre mantenere la leggibilità del testo(regola dei 70 caratteri per riga).

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Occorre utilizzare consistentemente e in modo rigoroso proprietàidentiche per parti del testo omologhe (titoli di sezioni tutti uguali;didascalie tutte uguali; testo sempre uguale; margini sempre uguali; ecc.)

Le formule matematiche vanno scritte secondo regole rigorosissime einderogabili.

Occorre non rendere troppo vari gli stili e le dimensioni usate per lediverse parti del testo (economia nell'uso dei font! uno, o al massimodue font bastano per tutto il documento).

Occorre posizionare le tabelle e le figure in modo da renderne facile laconsultazione durante la lettura. Occorre evitare grosse tabelle o figuretrop1po dettagliate. Se sono necessarie, può essere preferibile metterlefuori testo (indipendenti dal testo scritto) o in appendice.

Comporre la relazioneNello scrivere una relazione, il formato generale può ispirarsi al seguente(due pagine esemplificative):

Un'ottima fonte di informazioni su come comporre una relazionescientifica è costituita dalle pagine di informazioni agli autori presentinelle riviste scientifiche (spesso in apertura o in chiusura o in copertina diogni numero).

Questo è uno dei (molti) casi in cui copiare è utile.

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Progetto SK RANTIS – Relazione conclusiva

Stearazione dell'emicromolisinaAntoniou Paparakkiolis e Telemachos Sputos

Laboratori Ellerikon Analcholiontidis – Spatoli

AbstractL'uso comune della stearazione dell'emicromolisina è nell'industriadella perequabilizzazione per i sapondi . In questo studio vieneillustrata un'applicazione di fferente. Viene mostrato come siapossibi le sfruttare la struttura 2–cloridrica dell'emicromolisina percatalofragare residui di espandibilità nella stearazione dimolecatene plastiche per la levalivalizzazione di massa. Sonoriportati i dati dello studio unitamente a un breve commentoempirico sugli effettiteofrastici della plausazione.

1 IntroduzioneL'uso comune della stearazione dell'emicromolisina è nell'industria dellaperequabilizzazione per i sapondi. In questa applicazione, l'emicromolis inaviene dapprima filt rata attraverso una colonna di tytanalio di boro, quindidelucidata attraverso divers i fricat ivi espiegativi coibentati a sabbia. Questoprocesso sfrutta tutti i valori potenziali delle valenze per le entità emipicurat ivecromolit iche. In un ulteriore raffinamento del pannello prostilico, la sabbiaver-sione sottocoibentata di questo maccabile buontempaggio è fonicamenteintersecata da 2–cloridri per ottenere una maggiore sottocoibentazione.

2 Condizioni sperimentaliDal autoimmunité di modello ripetuto di murini i tre, che assomiglia conattenzione molto al erythematosus, sono sistematici come l' essere umano dellupus (SLE), che l' errore profondo nel tabulato del cytokine, che s i inizia dalapoptoticzellen. Dal modo preoccupante non d'un nonautoimmune controllatodi 13 strengtheningnesses della rottura non ha mostrato uno questo errore.Poichè Ags apoptotic è stato identificato mai più, come l' obiett ivo a quello unerrore dei autoantibodies nel tabulato di MRL/lpr, nuovo Zeland Black/White

Fig. 3 – Lymphoiedesorganen usando specifico il C

terie di dendrit ic sono una popolazione rara del leucocit i quelli, che la progetta-zione nelle batterie del piacere di T, nel prepagamento esaminato gimballeddell'art icolo colt ivato della violenza di DCs un'attività per venire soltanto cito-tossico entrare in contatto abbiamo scelto l'obiett ivo.

5 Discussione e conclusioniIn questo studio recentemente abbiamo analizzato questa funzione in DCspresto nella base di lymphoiedesorganen, usando specifico il C. mAb e piccoliprogrammi del magnete. Splenico DCs recente estratto, ma non d Thymianlym-pheknotene DCs esso che citotossico in contatto batteria YAC-1 un velocesottogruppo (10-15%) CD4+ e aula DCs, simile e relativo CD5 e CD90lympho iede Ags per un espressivo sottogruppo (80-85%) CD4-/OX41-/CD5 eaula IIint DCs., di quanto limit rigoroso citotossico attività splenic DCs unsottogruppo dove rappresenta difettoso LN e timo ghiandola.Dalla nostra occupazione principale di splenic differisce da quello coltivato cheobiettivo del temporizzazione di K562 analizza batterie YAC-1 del distrussoper DCs nell'isolamento di ordine, non usando un mec canismo Ca2+-indipendente, ma questa funzione.

BibliografiaAmadeus, J. "Inhibit ion of polylines", International Journal of Psychopoiesis,

Vol. 3, No. 2, 1997Bertrand, K. and Dion, C. Immunotexture, Kurtosis Verlag, Berlin, 1821Campanella, T. "Siblings and twins", Families, Vol. 11, No. 22-23, 1977Dahlia, D.L. "Let me be your teddy bear", Elvis films, Vol. 8, No. 1, 1980Estherazy, K. and Kodaly, Z. "Hungarian notation for proteinsuccinasis",

Proteins and Gremlins, Vol. 12, No. 25, 19991 5

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Come mi può aiutare il word processor?Oltre alle funzionalità che abbiamo già visto, che consentonotranquillamente di scrivere un lavoro delle proporzioni di una relazione, neesistono alcune altre utili:

Gli stili

Gli elenchi automatici

L’inserimento di un “oggetto” grafico

Le tabelle

Le intestazioni e i pié di pagina

La funzionalità più utile in assoluto è la prima, quella degli stili.

Gli stili:

Uno stile è un modo per indicare che un paragrafo (da inizio riga fino alprimo a-capo) ha una certa funzione nel testo, e quindi gli vanno attribuitecerte proprietà.

P.es. lo stile Title definirà come deve essere visualizzato il titoloprincipale di un lavoro.

P.es. lo stile Heading 1 (2, 3...) definirà come deve essere visualizzato iltitolo di una sezione (sottosezione, sotto-sottosezione...) del testo.

P.es. lo stile Normal definirà come deve essere visualizzato il corpo deltesto del lavoro.

Uno stile si applica (come sempre) selezionando il testo di interesse escegliendo nell'elenco di stili presente (di solito) all'inizio della barrastrumenti di Word:

(qui è illustrato l'elenco deglistili per un nuovo documento,che contiene solo quelli giàesistenti, e ancora nessuno stilepersonale creato o modificatoda me.)

Io non attribuisco mai leproprietà delle parti del testodirettamente al testo stesso,come abbiamo fatto finora (da

principianti).

Invece, definisco le proprietà di ogni componente del testo in uno stilespecifico, e poi applico lo stile appropriato alle corrispondenti parti deltesto (p.es. titolo, autore, titolo di sezione, corpo testo, didascalia, vocedella bibliografia...).

In tal modo ho un sistema per essere sicuro al 100% che parti omologhedel testo avranno lo stesso aspetto.

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Cosa è uno stile

Come si usano glistili

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Questo è un buon punto di partenza per un lavoro con un aspetto“professionale”. È il modo di utilizzare il word processor che fa ladifferenza tra utilizzatore-fai-da-te (riciclato dalla macchina da scrivere) eutilizzatore competente.

Le proprietà più importanti che si possono attribuire a uno stile sonoil formato del carattere e il formato del paragrafo.

Per la mia relazione, comincerò col decidere le proprietà dello stileNormal. In rapporto ad esse, deciderò le proprietà di tutte le altre partidel testo.Deciderò p.es. l’aspetto del carattere nel modo meno appariscente e piùleggibile possibile, scegliendo quindi un carattere di tipo Romano (p.es.Times, Times Roman, Times New Roman, o altri della stessa categoria)Deciderò il corpo del carattere in base ai margini e alla regola dei 70caratteri/riga, tenendo presente che non conviene discostarsi molto da unminimo di corpo 10 e un massimo di corpo 12.Deciderò poi che il paragrafo dovrà essere giustificato, e presentare unrientro della prima riga di circa 0,5 cm. Per definire queste proprietà nello stile Normal, occorre selezionare ilmenu Format e la voce Style.Mi si apre la finestra degli stili, intitolataStyle, all’interno della quale seleziono ilnome Normal (nell’elenco dei nomidegli stili) e l’operazione Modify(pulsante nella parte bassa).Ora mi si apre la finestra Modify, doveposso modificare diverse cose relativeallo stile; quello che mi interessa sono ivari formati. Pulsante Format, in basso.Di qui accedo alle voci Font eParagraph, in cui imposto le proprietàcome abbiamo già visto.

(Il paragrafo con prima riga rientrante sicerca nella finestra Paragraph,selezionando, nella proprietà Special: ,l’opzione First line. È opportuno dirloperché è tutt’altro che intuitivo da trovare.)

Finite le impostazioni, confermo con una serie di click su OK. Alla fine miritrovo la finestra Style di partenza, in cui confermo con Close.

Ora voglio fare le stesse cose con il titolo di sezione (Heading 1). Decidodi impostarlo in corpo più grande del testo normale, p.es. 1,2 volte piùgrande (se ho impustato 10 punti ora sceglierò 12 punti; se ho impostato12 punti ora sceglierò 14 o 15). Decido inoltre di impostarlo in neretto.

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Per ogni stile, definirecarattere e paragrafo

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Quanto al paragrafo, richiedo che sia allineato a sinistra anzichégiustificato, e che abbia 10 pt di spazio prima e 4 pt di spazio dopo.

Provo a fare come per lo stile Normal, ma non trovo Heading 1nell’elenco della finestra Style. Perché?

Perché normalmente la finestra Style mostra un elenco degli stili inuso, non di tutti gli stili. In questo modo l’elenco è molto meno affollato.

Posso rinunciare a questa comodità, selezionando All styles nell’elencoList: (in basso a destra) anziché Styles in use, il default.

E ora come applico gli stili? (Lo abbiamo già detto, ma non ricordo...)

Semplicemente:

selezionando il testo a cui attribuire lo stile;

selezionando il nome dello stile nell’elenco che è presente sullaToolbar.

E se successivamente decido che i miei stili non mi vanno più bene?

Mi viene incontro un altro vantaggio dell’avere usato gli stili.

Basta che io cambi la definizione di uno stile, che tutte le parti del testoa cui quello stile era stato attribuito verranno modificate diconseguenza.

Se avessi invece applicato il formato ad ogni singola parte del testo, avreidovuto fare le modifiche di nuovo ad ogni singola parte del testo. Con unbel po’ di possibilità in più di sbagliarmi – senza contare la noia.

Chiedere all'esperto:Gli stili sono memorizzati in un particolare file. Word chiama questo fileModello di documento (Document template). Il file di modello checontiene tutte le impostazioni normali si chiama normal.dot.

Se è disponibile un modello di documento con degli stili già pronti,posso copiare quegli stili nel mio documento. Oppure (se ci pensosubito, all'inizio del mio lavoro) posso creare il mio documentobasandomi su quel modello anziché su quello "normale".

Gli elenchi automatici:I word processor consentono di rendere automatico il lavoro in certesituazioni.Per esempio, è possibile chiedere a word di mettere automaticamente il“pallino” (bullet) ad ogni elemento di una lista. Oppure di numerareprogressivamente ogni elemento.Se la mia lista è: nord/sud/est/ovest, io la scriverò come segue:

nordsudestovest

Poi selezionerò tutta la lista.

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Se non trovoil nome di uno stile

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Poi aprirò il menu Format e selezionerò l’opzione Bullets andnumbering...Di qui posso scegliere i “pallini” che mi piacciono di più da una lista diesempi, oppure modificare gli esempi secondo il mio gusto.Per esempio:

nord sud est ovest

La numerazione si inserisce allo stesso modo.Per esempio:

1) nord2) sud3) est4) ovest

I numeri automatici hanno il vantaggio che se scambio due righe i numerivanno a posto da soli.

In questo modo è possibile numerare anche la bibliografia.

Attenzione però: la bibliografia implica anche dei richiami nel testo.

Se un numero cambia, deve cambiare anche ogni richiamo a quel numeronel testo. Per la bibliografia numerata ci sono dunque tre modi possibiliper procedere:

1) Fare la bibliografia alla fine e inserire tutti i richiami alla fine, quando labibliografia non cambierà mai più. Questo sistema non è consigliabileperché è scomodo ricordare tutti i contesti in cui ogni opera dellabibliografia va richiamata.2) Fare la bibliografia durante il lavoro utilizzando delle etichetteprovvisorie, facendo richiami alle etichette anziché ai numeri diposizione. Alla fine del lavoro, quando la bibliografia non cambierà maipiù, sostituire le etichette con i numeri.Questo è il sistema più sensato con word.3) Usare i richiami automatici, attraverso il sistema dei bookmark. Unbookmark è una parte di testo marchiata in modo speciale (invisibile, cioènon viene stampato). La marchiatura prevede di dare un’etichetta, analogaa quella del caso precedente, a tale parte di testo. Il testo potrà poi essererichiamato “per nome”.Questo sistema dà un grado di automatismo solo leggermente più elevatodel sistema descritto al punto 2, introducendo però delle scomodità nelleoperazioni che sono necessarie. Quindi non vale la pena usarlo.

Gli oggetti grafici:

È possibile inserire in un file di Word un'immagine proveniente da un fileesterno.È sufficiente dare il comando Insert | Picture | From file...

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Come fare laBibliografia

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Una volta inserita, all'immagine possono essere variati diversi attributi,accessibili attraverso il comando Format | Picture (da barra dei menu,oppure da menu di scelta rapida). Si ottiene la finestra di proprietà delleimmagini, che ha più o meno questo aspetto:

Ci sono varie cose che si possono impostare.

In particolare, cliccando sulla linguetta Position, vengono fuori i parametri diposizione immagine (mostrati sopra).

Se l'immagine ha l'opzione Float over text non selezionata, essa farà partedel testo. Sarà considerata una speciale parte del testo, e scorrerà insieme altesto.

Se invece l'immagine ha l'opzione Float over text selezionata, essa sarà ingrado di assumere una posizione qualunque all'interno della pagina (che verràimpostata attraverso le caselle Horizontal/From e Vertical/From).

Il modo in cui il testo dovrà disporsi intorno all'immagine viene stabilitoattraverso la linguetta Wrapping.

È possibile inoltre inserire in un file di Word elementi grafici (righe,forme geometriche...) Tuttavia è sconsigliato, sia per motivi estetici cheper la difficoltà di imporre una posizione precisa a questi elementi (chesono sempre del tipo "floating").

È possibile infine inserire in un file di Word disegni graficicomposti degli elementi geometrici citati sopra, ma racchiusi inun unico oggetto "disegno".

È sufficiente dare il comando Insert | Object... , scegliendo poidalla lista il tipo "Microsoft Word picture".

Viene aperto un nuovo "foglio" in cui posso inserire gli elementigrafici.

Posso così creare p.es. un diagramma a blocchi come quellomostrato qui.

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ES EMPIO

FASE 1

FASE 2

FASE FINALE

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Alla fine premo il pulsante "Close picture", e il disegno si ritrova nel miofile di documento Word.

Le tabelle:Word permette di inserire tabelle.

Per inserire una tabella ci sono diversi modi (tutti con lo stesso risultatofinale, però):

comando Table | Insert table... , che chiede il numero di righe e dicolonne

pulsante di inserimento tabelle su toolbar (stessa cosa di "Insert

table", ma si fa col mouse)

comando Table | Draw table... , con cui devo disegnare la tabella,riga per riga, con "matita" e "gomma" (eraser): utile per tabellecomplesse

se ho selezionato del testo che è già disposto come una tabella, possousare il comando Table | Convert text to table... .

Alle tabelle si possono poi aggiungere bordi e colori di sfondo con ilcomando Format | Borders and Shading...

A differenza delle figure, le tabelle sono sempre parte del testo, mai"floating".

Se voglio fare una tabella "floating", devo inserire una casella di testo(text box), che è un rettangolo in cui posso scrivere del testo (comandoInsert | Text box), e inserire la tabella al suo interno.

Se seleziono una figura o una tabella, il comando Insert | Caption...aggiunge una didascalia alla figura/tabella. La numerazione progressivaè automatica.

Le intestazioni e i pié di pagina:Per rifinire la relazione, posso inserire del testo nelle due posizioni che(come abbiamo visto) si chiamano:

Intestazione (header) – sopra il corpo del testo, in cima al foglio

Pié di pagina (footer) – sotto il corpo del testo, in fondo al foglio

Nell'intestazione posso mettere p.es. il titolo della relazione; nel pié dipagina posso mettere il numero di pagina.

Oppure posso mettere il numero di pagina nell'intestazione e niente a piédi pagina.

Oppure posso mettere la data sopra e il numero di pagina sotto.

Quello che scrivo nell'intestazione e nel pié di pagina verrà ripetuto sututte le pagine.

Come lavorare su intestazioni e pié di pagina?

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Si usa il comando View | Header and footer.

Se sono in visualizzazione Normal, passerò automaticamente a Pagelayout. In visualizzazione Page layout, il corpo del testo verrà sfumato everranno in primo piano intestazione e pié di pagina, su cui potròlavorare. Inoltre apparirà una Header and footer toolbar, con i pulsantiche mi mettono a disposizione le funzioni appropriate.

Tra queste funzioni ci sono l'inserimento della data automatica el'inserimento del numero di pagina automatico. "Automatico" significache la data sarà aggiornata automaticamente, e i numeri di pagina sarannoincrementati automaticamente.

Ci possono essere due varianti al comportamento delle intestazioni e deipié di pagina.

Queste due varianti si ottengono col comando File | Page setup...(accessibile anche dalla Header and footer toolbar), linguetta Layout.

La prima variante riguarda le pagine pari e dispari. Se stampo infronte/retro, le pagine dispari sono quelle di destra e le pari quelle disinistra.

Se voglio stampare in fronte/retro e se voglio che p.es. il numero dipagina sia sempre all'esterno, dovrò selezionare Different odd and even.

Così potrò mettere il numero di pagina a destra sulle pagine dispari, asinistra su quelle pari.

La seconda variante riguarda la prima pagina. La prima pagina di unasezione di testo potrebbe p.es. contenere un titolo principale. Si usa nonmettere intestazioni, e a volte neanche pié di pagina, dove si trova untitolo principale.

Occorre selezionare Different first page.

Abbiamo visto numerosi aspetti dell'uso di un word processor perdocumenti anche complessi. Quello che manca ora è sapere come trattaredocumenti che, oltre che complessi, siano anche lunghi.

Un esempio di questa tipologia è la tesi di laurea.

Scrivere la tesi di laureaPer scrivere una tesi di laurea, normalmente si fa un lavoro di ricercaassimilabile a quelli di cui abbiamo parlato finora.

Tuttavia, la tesi di laurea è un testo normalmente piuttosto esteso, da unminimo di una cinquantina fino anche a qualche centinaio di pagine.

Quale sia il formato della mia tesi di laurea dipende dal corso di studi chesto seguendo, dalle sue norme e dalle sue usanze. In ogni caso, la tesi dilaurea presenta determinate caratteristiche distintive.

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La tesi è piuttosto lunga. Anche le tesi più brevi sono tipicamente piùlunghe di un articolo scientifico.

L'argomento della tesi dovrebbe essere originale, come per unapubblicazione scientifica. La tesi, se non è una tesi compilativa, non èfatta come una ricerchina per un esame, con la quale io approfondisco unargomento che è però comunemente noto agli esperti. La tesi affrontaargomenti innovativi. Sono io che sto spiegando qualcosa ai docentiche la leggeranno.

La tesi va presentata in pubblico, ossia come minimo davanti a unacommissione di laurea. Quindi il lavoro della preparazione della tesi èaffiancato o seguito dalla preparazione della sua presentazione.

Lo scopo della tesi non è uno solo, ma sono due.

Il primo scopo è di comunicare agli altri i risultati della mia ricerca(aspetto scientifico).

Il secondo scopo è di convincere gli altri che il mio lavoro vale ilpunteggio massimo (aspetto persuasivo o di marketing).

Entrambi i due scopi sono importanti. Entrambe le capacità, che in talmodo dimostro, sono necessarie.

Chi dimostra di saper produrre (risultati scientifici) e di saper vendere (lapropria competenza) dimostra di essere un professionista di valore edotato di autonomia.

Se sono capace solo di produrrre risultati di ricerca, potrò lavorare soloalle dipendenze di qualcuno che valorizzi il mio lavoro.

Se sono capace solo di vendere i risultati, potrò lavorare solo alledipendenze di qualcuno che li produca.

Quindi, una tesi ben fatta affronta entrambe le finalità.

Organizzazione della tesiCome una relazione scientifica, la tesi di laurea deve curare:

l'organizzazione logica dell'esposizione

l'organizzazione strutturale del documento

L'organizzazione logica sarà molto simile a quella della relazionescientifica.

L'organizzazione strutturale sarà invece lievemente differente, visto che leproporzioni del testo sono maggiori.

ORGANIZZAZIONE LOGICA

L'organizzazione logica sarà molto simile a quella della relazionescientifica, e dovrà sempre enfatizzare:

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Caratteristichedella tesi

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− cosa c'era prima del mio lavoro

− qual è stato il mio lavoro

− cosa c'è adesso che ho fatto il mio lavoro

− cosa resta da fare per andare avanti sull'argomento.

ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE

L'organizzazione della tesi è simile a quella di un libro, perché le suedimensioni sono simili a quelle di un libro.

Possiamo distinguere tre macro-elementi, che sono internamente suddivisiin altri elementi.

MATERIALE DI APERTURA

1 pagina bianca di protezione

Il frontespizio

1 eventuale pagina di dedica, se si vuole

L'abstract della tesi

Il sommario

CORPO DELLA TRATTAZIONE

Diviso in capitoli

Ogni capitolo è diviso in sezioni

Eventualmente, se necessario, ogni sezione è divisa in sottosezioni

Se ci sono appendici, queste sono strutturate come se fossero ulterioricapitoli, però sono numerate a parte:Cap. 1, Cap. 2, ... , Cap. 10, App. 1, App. 2, ...oppure:Cap. 1, Cap. 2, ... , Cap. 10, App. A, App. B, ...oppure:Cap. 1, Cap. 2, ... , Cap. 10, App. I, App. II, ...

MATERIALE DI CHIUSURA

Bibliografia

Indice analitico (se si vuole mettere)

Vediamo più nel dettaglio alcuni di questi elementi.

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FrontespizioContiene gli elementi illustratinell'esempio qui a lato.

Spesso gli studenti aggiungono anche lostemmino dell'università.

Università di GenovaDipartimento di Biologia Anomala

Tesi di LaureaL'estinzione delle specie

Candidato: Carlo DarviniRelatore: Chiar.mo Prof. Antonio Lamarchi

AbstractContiene gli elementi illustratinell'esempio qui a lato.

La traduzione per "Abstract" potrebbeessere "sommario", ma in questo modoci può essere confusione tra sommariodel contenuto e indice sommario.

Tesi di LaureaL'estinzione delle specie

AbstractIn questa tesi viene sostenuta l'assurda ipotesiche le specie viventi si estinguano per l'accani-mento di un elemento aleatorio sul loro ciclobiologico. In altri termini, specie in posizioneecologicamente dominante come il T. Rex sisarebbero estinte per fenomeni riconducibili apura sfortuna.

Candidato: Carlo DarviniRelatore: Chiar.mo Prof. Antonio Lamarchi

SommarioIl sommario, o indice sommario, èl'indice della tesi organizzato perparti costitutive.

Cioè riporta la pagina di inizio di ognicapitolo, di ogni sezione, e di ogni(eventuale) sottosezione, oltre allapagina di inizio di ogni altro elemento(appendici, l'indice analitico)

Se il testo viene strutturatocorrettamente (vedi seguito), si puòcreare il sommario con un solocomando: Insert | Index and tables...,linguetta Table of contents

SommarioCapitolo 1. Introduzione.........................1

1.1 Motivazioni della ricerca 11.2 Contenuto della tesi 5

Capitolo 2. Le teorie sull'estinzione.......82.1 La teoria classica 82.2 Teorie alternative 15

Capitolo 3. Il metodo della ricerca.......233.1 Le osservazioni sul campo 233.2 Le osservazioni in vitro 27

... Altri capitoli ...

Capitolo 9. Conclusioni........................69Appendice.............................................71Bibliografia...........................................75Indice analitico.....................................87

BibliografiaÈ sempre necessaria.

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Normalmente il numero di riferimenti bibliografici è valutato inproporzione alla dimensione dell'opera. Se in un articolo di 10 paginemetto 12 riferimenti, in una tesi di 80 pagine il lettore se ne aspettaalmeno una trentina.

La cosa non è molto sensata (significa "andare a peso"). Tuttavia, devoricordarmi che la tesi serve anche (e soprattutto) per laurearmi, e quindidevo accontentare il lettore.

Una bibliografia ricca con riferimenti ben scelti e citati a proposito è unlavoro sempre apprezzato. Una tesi compilativa si può vedere come unagrossa bibliografia ragionata.

In conclusione, la bibliografia ci deve essere e deve essere ben curata.

Indice analitico

Si può inserire con il comando Insert | Index and tables... , scegliendo lalinguetta Index. Tuttavia occorre anche marcare una per una tutte leparole del testo da inserire nell'indice. Per una tesi, normalmente non valela pena di fare questo lavoro.

Struttura del corpo della trattazionePuò essere del tipo di quella schematizzata nell'esempio del sommario.

I capitoli cominciano su pagine nuove, mentre le sezioni possonocominciare di seguito al testo precedente.

(Nei libri, i capitoli cominciano su pagine non solo nuove, ma anchesempre a destra, cioé pagine dispari.)

Il titolo dei capitoli va scritto in grande e con un po' di spazio prima edopo (vedi p.es. il titolo di questi appunti nella prima pagina).

Anche i titoli di sezione (e sottosezione) vanno evidenziati.

Il testo, invece, conviene che sia giustificato (allineato sia a destra che asinistra).

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Capitolo 1.Esempio

1.1 Prima sezione del capitolo

1.1.1 Il capitolo ha anche sottosezioni

Testo del capitolo uno, che ha dimensionipari al titolo di sottosezione; ma il titolo disottosezione e evidenziato attraverso l'uso delcorsivo e di una leggera spaziatura sopra esotto.........

Queste raccomandazioni si possono mettere in pratica con le tecniche cheseguono.

Uso degli stili

È necessario usare gli stili.

Un modo ragionevole può essere prendere gli stili predefiniti e adattarlialle proprie esigenze.

Per esempio:

Stile predefinito Da usare perHeading 1 Titoli dei capitoliHeading 2 Titoli di sezioneHeading 3 Titoli di sottosezioneNormal Testo del corpo della tesi

Occorre usare il comando Format | Style... e personalizzare uno per unogli stili qui nominati, oltre ad altri eventuali (p.es. per le didascalie, per lenote, per il testo delle tabelle...)

Dato il comando Format | Style... , per modificare uno stile si deveselezionare il suo nome nella lista di sinistra e cliccare sul pulsanteModify... . Nella finestra di modifica c'è il pulsante Format che faapparire una lista dei parametri modificabili (Font, Paragraph, ecc).

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Se si fa questo, si ottiene anche un altro importante risultato: comeanticipato prima, si può creare automaticamente il sommario. Segue unabreve spiegazione di come funzioni questo meccanismo.

I paragrafi possiedono un livello gerarchico.

Il livello gerarchico è dato dalla lista etichettata Outline level nellafinestra di impostazione paragrafo (Format | Paragraph...).

Il livello più basso è Body text (testo del corpo). Il livello più elevato èLevel 1 ed è attribuito ai titoli più importanti. I livelli successivi sono usatiper i titoli via via gerarchicamente meno importanti.

Gli stili citati sopra sono predefiniti, e hanno rispettivamente livelligerarchici dei paragrafi impostati a:

Stile Livello gerarchico (Outline level)Heading 1 Level 1Heading 2 Level 2Heading 3 Level 3Normal Body text

Questo è il modo in cui Word capisce automaticamente cosa mettere nelsommario.

Iniziare una pagina nuovaCome al solito ci sono vari modi per fare la stessa cosa. Ne vediamo due.

Modo 1. Inserire un'interruzione di pagina.

L'interruzione di pagina (page break) indica che, da quel punto in poi, iltesto deve cominciare su una pagina nuova anche se la pagina iniziata nonè completamente riempita.

Un'interruzione di pagina si può inserire con il comandoInsert | Break... , scegliendo poi Page break. Oppure semplicemente conla tastiera, digitando Control-Enter.

Un modo più raffinato consiste nel prevedere un'interruzione di paginadirettamente nello stile del titolo di capitolo (Heading 1).

Infatti, nella finestra di modifica paragrafo, si può cliccare sulla linguettaLine and page breaks, dove è possibile impostare l'opzionePage break before. In questo modo, tutti i titoli di capitolo sonopreceduti da un'interruzione di pagina.

La sequenza di comandi è:

Format | Style... , pulsante Modify, scegliere Paragraph, cliccare sullalinguetta Line and page breaks, impostare l'opzione Page break before.

Modo 2. Inserire un'interruzione di sezione.

Abbiamo visto che in Word il testo si può dividere in sezioni.

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(Qui non stiamo parlando di "sezioni" in senso di suddivisioni logiche deicapitoli. Stiamo parlando delle "sezioni" nel senso specifico del gergo diWord.)

Un'interruzione di sezione si inserisce con il comando Insert | Break... ,scegliendo poi, nell'area Section breaks, il tipo Next page.

Si ottiene lo stesso risultato visto per il Modo 1.

Allora, che differenza c'è rispetto al Modo 1?

Le intestazioni e i pié di pagina sono attributi di una determinata sezionedel testo.

Io potrei volere che tutte le pagine riportino il titolo del capitolo.

Quindi bisogna che ogni capitolo abbia un'intestazione diversa dagli altri.

Per fare questo, bisogna quindi che ogni capitolo sia in una sezionea parte. Scriverò quindi, nell'intestazione di ogni capitolo, il testo chevoglio che compaia.

D'altra parte, vorrei che il pié di pagina fosse uguale per tutti i capitoli,in quanto (magari) riporta il numero di pagina.

Voglio quindi che tutte le sezioni successive alla prima ereditino lestesse impostazioni di pié di pagina.

Per far questo, devo:

posizionarmi sul pié di pagina di ogni sezione successiva alla prima

sulla rispettiva toolbar, premere il pulsante , che attiva la

funzione di collegamento col precedente.

In questo modo, tutti i piè di pagina copieranno quello della prima sezione.Ogni intestazione, invece, sarà impostata individualmente.

CONSIGLI DI STILE

È necessario rispolverare le proprie capacità di composizione in italiano.La tesi non è un testo letterario, ma, essendo un testo lungo, se èscomodo da leggere genera fatica.

La forma impersonale ("si è effettuata una ricerca su...") appesantisce ildiscorso. Usare invece la prima persona ("ho effettuato una ricerca su...")rende il discorso più scorrevole; contemporaneamente, in questo modo siinsiste sul fatto che il lavoro è svolto da me (e quindi i meriti sono miei).

Le parole lunghe sono da evitare. Quando posso dire una cosa con parolepiù brevi non devo cercare termini più pomposi.

(I consigli precedenti riguardano quello che viene chiamato "il tesese", lalingua usata dai tesisti per scrivere la tesi, ma che nessun altro parla oscrive.)

Quando nomino un capitolo usando il suo proprio nome, p.es. ilCapitolo 1, scrivo Capitolo con la maiuscola.

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Quando invece nomino un capitolo usando un'espressione generica,p.es. il capitolo precedente, scrivo capitolo con la minuscola.

Lo stesso per gli altri elementi: sezioni, figure, tabelle, appendici...

Conviene mettere figure e tabelle in posizione più prossima possibile alpunto in cui sono citate nel testo.

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