ETIOPIA - I Viaggi di Maurizio Levi · scheletro di "Lucy", l'Austrolopitecus Afarensis ritrovato...

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ETIOPIA In volo lungo la Rotta Storica I luoghi più significativi del Nord tra siti UNESCO, chiese rupestri e i paesaggi dell’acrocoro 10 giorni, tutto in hotel Un viaggio intenso per ammirare gli stupendi paesaggi dell’altopiano, entrando in contatto con la cultura copta, fortemente radicata da secoli nell’Etiopia del Nord. Il viaggio inizia con la visita di Addis Ababa e dell’interessantissimo Museo Nazionale dove ammirare, tra gli altri oggetti esposti, lo scheletro della nostra antenata “Lucy”, l’Australopitecus Afarensis. Da Addis Ababa in volo ad Axum (UNESCO), famosa per il Parco delle Steli e dove la leggenda vuole che in una delle chiese sia nascosta l’Arca dell’Alleanza; poi in volo a Lalibela (UNESCO), isolato villaggio nascosto tra le montagne che custodisce le straordinarie chiese monolitiche, scavate nella roccia, narrano le leggende, in una sola notte. Molto toccanti le espressioni di religiosità dei numerosi fedeli che pregano dinanzi questi luoghi di culto, oggi come secoli fa, specialmente in occasione di festività copte. Una strada scenografica, che sfiora i 3.000 metri, tra vallate, montagne e piccoli villaggi, conduce a Gondar (UNESCO), la ‘Camelot d’Africa’, con castelli imperiali d’epoca medioevale e le splendide chiese affrescate con scene bibliche e i volti di riccioluti serafini. Da Gondar si raggiunge la vicina Bahirdar e da qui in battello sul Lago Tana per visitare alcuni antichi monasteri e i loro tesori, nascosti alla vista sulle sue sponde, che offrono uno spaccato della profonda religiosità di questo popolo. Infine le cascate del Nilo Azzurro, che nasce proprio dalle acque del Lago Tana, per poi rientrare in aereo nella capitale Addis Ababa che ospita il più grande mercato all’aperto di tutta l’Africa. Tutti i viaggi prevedono esperte guide locali di lingua italiana o un nostro accompagnatore italiano.

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ETIOPIA

In volo lungo la Rotta Storica I luoghi più significativi del Nord tra siti UNESCO, chiese rupestri e i paesaggi

dell’acrocoro – 10 giorni, tutto in hotel

Un viaggio intenso per ammirare gli stupendi paesaggi dell’altopiano, entrando in

contatto con la cultura copta, fortemente radicata da secoli nell’Etiopia del Nord. Il

viaggio inizia con la visita di Addis Ababa e dell’interessantissimo Museo Nazionale

dove ammirare, tra gli altri oggetti esposti, lo scheletro della nostra antenata “Lucy”,

l’Australopitecus Afarensis. Da Addis Ababa in volo ad Axum (UNESCO), famosa per il

Parco delle Steli e dove la leggenda vuole che in una delle chiese sia nascosta l’Arca

dell’Alleanza; poi in volo a Lalibela (UNESCO), isolato villaggio nascosto tra le

montagne che custodisce le straordinarie chiese monolitiche, scavate nella roccia,

narrano le leggende, in una sola notte. Molto toccanti le espressioni di religiosità dei

numerosi fedeli che pregano dinanzi questi luoghi di culto, oggi come secoli fa,

specialmente in occasione di festività copte. Una strada scenografica, che sfiora i 3.000

metri, tra vallate, montagne e piccoli villaggi, conduce a Gondar (UNESCO), la

‘Camelot d’Africa’, con castelli imperiali d’epoca medioevale e le splendide chiese

affrescate con scene bibliche e i volti di riccioluti serafini. Da Gondar si raggiunge la

vicina Bahirdar e da qui in battello sul Lago Tana per visitare alcuni antichi monasteri

e i loro tesori, nascosti alla vista sulle sue sponde, che offrono uno spaccato della

profonda religiosità di questo popolo. Infine le cascate del Nilo Azzurro, che nasce

proprio dalle acque del Lago Tana, per poi rientrare in aereo nella capitale Addis

Ababa che ospita il più grande mercato all’aperto di tutta l’Africa. Tutti i viaggi

prevedono esperte guide locali di lingua italiana o un nostro accompagnatore italiano.

PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze 2019 / 2020

1° giorno / Italia – Addis Ababa

Partenza in serata da Milano Malpensa per Addis Ababa con voli di linea operati da

Ethiopian Airlines. Pernottamento a bordo.

N.B. il volo da Milano Malpensa talvolta effettua uno scalo tecnico a Roma Fiumicino.

2° giorno / Addis Ababa Arrivo al mattino, accoglienza da parte dello staff e trasferimento in città per la prima

colazione e poi intera giornata dedicata alla visita della capitale dell’Etiopia.

Sorta come piccolo agglomerato sull'altopiano, a 2.400 metri di altitudine, lungo le

rotte carovaniere e successivamente ampliata da Menelik nel 1887, Addis Ababa, il

"nuovo fiore", conta ora più di cinque milioni di abitanti e si fregia di essere la

prestigiosa sede dell’Unione Africana, oltre che del più grande mercato all’aperto di

tutta l'Africa. Si inizia con una veduta panoramica della capitale dalle colline di

Entoto, appena alla periferia di Addis Ababa, ricoperte da una fitta boscaglia di

eucalipti e che dall’alto dei loro 3.000 metri dominano la città.

Si prosegue sugli ampi viali, lungo cui ammirare l’imponente e inaccessibile Palazzo

di Menelik, non aperto alle visite, e la Piazza Meskel, da cui partì la rivoluzione di

Menghistu. La Cattedrale di San Giorgio, dedicata al santo patrono d’Etiopia e voluta

da Menelik per ricordare la vittoria di Adua nel 1896 del suo esercito sugli italiani, e

l’imponente Cattedrale della Santissima Trinità, che ospita le spoglie dell’imperatore

Hailé Selassié e della sua consorte. Trasferimento in hotel 5* per prendere possesso

delle camere e rinfrescarsi.

Nel pomeriggio visita all’interessante Museo Nazionale che, tra i vari reperti, ospita lo

scheletro di "Lucy", l'Austrolopitecus Afarensis ritrovato nella valle dell’Awash nel

1974 che si ricollega all'inizio della storia dell'uomo e risale a tre milioni di anni fa

(non di rado è la copia di Lucy, in quanto l’originale è spesso in “tournée mondiale”).

Alla sera rientro in hotel e pernottamento.

Pasti: colazione al bar, pranzo e cena al ristorante.

3° giorno / Addis Ababa – il sito sabeo di Yeha – Axum (il Parco delle Steli e l’Arca

dell’Alleanza) (circa 100 km)

Dopo colazione trasferimento in aeroporto e volo domestico per Axum (Patrimonio

UNESCO), situata nell’estremo nord del paese. Accoglienza all’arrivo e partenza in

minibus per Yeha, a circa 50 Km in direzione est.

N.B. I voli locali potrebbero subire variazioni di orario anche con poco preavviso.

La strada si fa largo attraverso paesaggi di montagna e verdissime vallate, siamo nel

cuore del Tigray, a circa 2.100 metri d’altezza. Sovrastato da una roccia dalla forma di

testa felina, Yeha è un piccolo villaggio costruito sui resti di un monumento dalle mura

ciclopiche. Qui si erge l'unico tempio pagano ben conservato del periodo pre-axumita

con iscrizioni in sabeo, l'alfabeto usato dai popoli della penisola arabica ed eretto

probabilmente nel 700 a.C.. Non lontano dal tempio sorge il monastero ortodosso dei

primi del XX sec. dedicato ad Abba Aftse, uno dei nove santi-missionari giunti in

Etiopia dalla Siria per diffondere il Cristianesimo, ma che la tradizione vuole sia stato

eretto sulle rovine di un tempio antichissimo fondato proprio dallo stesso santo.

Rientro ad Axum e nel pomeriggio visita dell’antica capitale del reame axumita, uno

dei più potenti imperi del mondo antico che si espande alcuni secoli prima di Cristo.

Le colossali stele e le rovine dei palazzi danno un'idea di quello che fu questo reame.

Nella chiesa di Maryam Tsion, costruita per volere di Re Fasilidas intorno al 1650, è

conservata, secondo la tradizione cui ogni etiope si sente indissolubilmente legato, la

mitica "Arca dell'Alleanza", contenente le originali "Tavole della Legge" consegnate

da Yahweh a Mosè sul Monte Sinai, poi rubata dal Tempio di Gerusalemme da

Menelik, primo imperatore d'Etiopia, figlio della Regina di Saba e di Re Salomone.

L’ingresso alla cappella contenente le sacre tavole è inibito a chiunque, solo il prete-

custode può accedervi e nessun altro, una interdizione che alimenta fede e mistero.

Lì vicino il Parco delle Steli, tra le quali oggi svetta quella che l’Italia restituì nel 2005

(alta 23,5 m.) prelevata per ordine di Mussolini per essere innalzata a Roma nel Circo

Massimo, mentre la maggiore stele che mai essere umano abbia costruito (33,50 m.)

giace infranta in 4 imponenti pezzi. Sempre ad Axum si trovano gli altari votivi eretti

da altri antichi re e ovunque ci sono testimonianze che fanno rivivere parzialmente le

glorie di un antico passato; anche la religiosità è un dogma per gli abitanti

dell’altopiano, la forma della croce appare un po’ ovunque, sui monili, sui decori delle

abitazioni, sulle vesti e persino molte donne si tatuano la croce in fronte o sulle

tempie. Per la sera pernottamento in hotel 3*.

Pasti: colazione in hotel, pranzo al ristorante e cena in hotel.

N.B. Partenza del 29 novembre prevista per le celebrazioni di Maryam Tsion.

4° giorno / Axum – Lalibela e le chiese monolitiche (circa 360 km) Al mattino trasferimento in aeroporto e volo domestico per Lalibela. Accoglienza

all’arrivo e trasferimento in hotel 3* per prendere possesso delle camere e pranzare.

Scoperta per la prima volta dagli europei nel 1520, Lalibela (sito UNESCO) è rimasta

sempre isolata a causa del difficile accesso che ne ha mantenuto intatta l'originalità e la

bellezza. Secondo la tradizione locale, le celebri chiese monolitiche sarebbero state

costruite nell'arco di 23 anni da Re Lalibela, imperatore della dinastia Zaguè, prima

del 1225, forse a opera di artigiani copti venuti dall'Egitto o da Gerusalemme.

Sono evidenti le influenze bizantine e arabe nonché uno spiccato senso artistico che si

riflette nei decori delle facciate delle chiese scavate nel tufo rossastro. Le chiese sono

in tutto undici, ogni edificio è costituito da un unico grosso masso, la cui base è ancora

unita alla roccia, isolato dal resto del terreno da una profonda e larga trincea.

Scavato all'interno, è lavorato esternamente in modo da assumere la forma di tetto,

facciata e pareti ed è infine traforato per ottenere porte e finestre: opera finissima che

presuppone un progetto assolutamente lucido e originale e denota un vivo senso

dell'arte coadiuvato da una manodopera abilissima. All'interno alcune chiese sono

decorate con bassorilievi scavati direttamente nella roccia. La chiesa di Bet Giorgis, a

forma di croce greca, presenta un tetto sostenuto all'interno da 4 colonne collegate da

archi. Le chiese si suddividono in due ‘blocchi’, nord occidentale e sud orientale,

distanti tra essi alcune centinaia di metri. Attraverso cunicoli e passaggi scavati nella

roccia si peregrina da una chiesa all'altra per ammirare nel suo complesso questo

monumento litico religioso unico al mondo. Nel pomeriggio visita di un blocco di

chiese, la “Gerusalemme terrena”. Alla sera rientro in pernottamento in hotel.

N.B. nelle chiese è obbligatorio entrare senza scarpe, vi consigliamo di portare un paio

di calze aggiuntive da indossare solo per le visite all’interno.

5° giorno / Lalibela, la “Gerusalemme d’Africa” – escursione alle chiese rupestri di

Nakuto Leab e Yemrehanna Kristos Prima colazione ed escursione nei dintorni di Lalibela per altre interessanti visite. Le

chiese rupestri fuori dal centro abitato, raggiungibili in macchina e con un ultimo tratto

a piedi, differiscono da quelle di Lalibela per stile architettonico e periodo. A pochi

chilometri di distanza la piccola ma interessante chiesa rupestre di Nakuto Leab

ricavata nell’anfratto di una parete di roccia a strapiombo e agevolmente raggiungibile.

Ultimo sovrano della dinastia Zaguè e nipote di Re Lalibela, il Negus etiope Nakuto

Leab fece costruire questa chiesa all’interno della grotta e la leggenda narra che qui il re

si ritirò per un certo periodo conducendo una vita da eremita. Per questo motivo la grotta

venne in seguito consacrata come monastero e alcuni dipinti, custoditi all’interno,

narrano la vita e le gesta del re. La chiesa ospita una preziosa e interessante collezione di

croci antiche, manoscritti miniati e altre icone liturgiche. All’interno una piccola conca

riceve gocce d’acqua che filtrano dalla volta in pietra, acqua che corre giù dalla chiesa a

monte di Ashetem Maryam e perciò ritenuta benedetta, con proprietà curative.

Dopo un altro tratto di strada e circa 30 minuti di salita a piedi, si raggiunge l’altra

insolita chiesa di Yemrehanna Kristos, anch’essa costruita in un anfratto di roccia con

la facciata esterna composta da strati sovrapposti di legno e pietra chiara, con un

sorprendente effetto cromatico. Lungo il ritorno, tra queste impervie piste di

montagna, si ha modo di apprezzare come il giungere a Lalibela abbia proprio il

sapore della Conquista in Terrasanta ... non è un caso, forse, che Re Lalibela abbia

voluto ricreare proprio qui, tra queste ostiche montagne, che accompagnano il lento e

maestoso incedere del fiume Takazzé nelle profonde valli, i luoghi santi della

tradizione cristiana, per permettere ai suoi poveri sudditi un più agevole pellegrinaggio

in Terrasanta appunto: riappaiono così in terra d'Africa dei biblici luoghi omonimi

come Bethlehem, il Pretorio di Pilato, il fiume Giordano. Pranzo e al pomeriggio si

concludono le visite di Lalibela col secondo gruppo di chiese monolitiche (la

“Gerusalemme celeste”). Non di rado si incorre in cerimonie religiose: sono momenti

unici, assolutamente autentici e originali da vivere assieme a un popolo estremamente

ospitale, per respirare e cercare di capire questa profonda religiosità che permea il

quotidiano e traspare in ogni espressione della cultura etiope dell’altopiano. Nel tardo

pomeriggio rientro in hotel. Pernottamento.

N.B. la partenza con archeologo del 16 Gennaio 2019 è prevista in occasione del

Timkat, la più importante festa religiosa dell’Etiopia cristiana. Assisteremo alle

celebrazioni dei fedeli e dei pellegrini qui a Lalibela.

Pasti: colazione, pranzo e cena in hotel.

6° giorno / Lalibela – Gondar (circa 360 km) Prima colazione e partenza per una bella giornata di trasferimento attraverso spettacolari

paesaggi pastorali. Durante il tragitto si susseguono ampie vallate e pendii scoscesi,

campi coltivati e piccole macchie, capanne isolate o adunate in piccoli nuclei. Poi

ovunque, anche nelle lande più isolate, il piacevole incontro con la gente in cammino;

è come se un moto perpetuo regolasse la vita quotidiana del popolo dell’altopiano.

Non è un caso se da sempre gli atleti etiopi dominano la scena mondiale delle

competizioni su lunga distanza…vincendo anche scalzi.

La strada che conduce a Gondar fu costruita dai cinesi una trentina d’anni fa. Si sviluppa

a una quota tra i 2.500 e i 3.000 metri, ora è quasi interamente asfaltata (anche se il

processo di degrado è rapidissimo) e sfiora i piccoli villaggi serpeggiando nelle profonde

vallate. Ci saranno bellissime soste panoramiche, cariche di magica maestosità e

talvolta, pur credendo di esser soli, come per incanto appaiono dal nulla bambini e

adulti colmi di sorrisi e comprensibile curiosità. Soste lungo la strada e arrivo a

Gondar previsto in serata. Sistemazione in un confortevole hotel 3* e pernottamento.

Pasti: colazione in hotel, pranzo a picnic e cena in hotel.

7° giorno / Gondar – Bahirdar (circa 170 km)

La città imperiale di Gondar (Patrimonio UNESCO) è sita sulla piatta dorsale che da

una corona di alte montagne scende verso sud, in vista dell’ampissimo specchio del

lago Tana, e fu sede degli Imperatori d’Etiopia nei sec. XVII-XVIII.

Di quell’epoca conserva lo splendore delle pittoresche rovine dei celebri castelli

imperiali e alcune delle sue quarantaquattro antiche chiese che ne fanno una delle città

più interessanti del paese, tanto da essersi meritata l’appellativo di ‘Camelot d’Africa’.

Il grande “castello di Fasiladàs”, con quattro torri angolari rotonde e un torrione

quadrato, la cui elegante facciata ricorda vagamente le costruzioni del nostro

Rinascimento, è a due piani con slanciati portali e finestre; a fianco c’è lo slanciato

“Castello di Iasù I°” o della Sella, a pianta rettangolare con torri su tre angoli.

Separato dal complesso ci sono i suggestivi ‘bagni di re Fasiladas’, una stupenda

costruzione in stile medievale, immersa in una verde parco circondato da alberi

secolari e collocata all’interno di una grande piscina rettangolare (ora spesso asciutta)

e come unico accesso un pontile di pietra che ci ricorda un castello europeo circondato

dal fossato e col suo ponte levatoio. Tra una bella vegetazione è situata la chiesa di

Debre Berhàn Selassiè, posta in cima a una collina (m. 2239), costruita durante il

regno di Iasù il Grande, ricchissima di pitture e resa universalmente celebre dallo

stupefacente e suggestivo soffitto “a serafini”. Tutto il monte, al tempo degli

imperatori, doveva essere fittamente abitato, come testimoniano i muretti e le rovine

coperti dalla vegetazione.

Nel pomeriggio partenza per Bahirdar lungo una bella strada che si snoda tra villaggi e

attraverso un paesaggio ondulato dominato da un imponente torrione vulcanico e i

resti del primo castello costruito nella regione dai regnanti etiopi. Arrivo a Bahirdar

nel tardo pomeriggio e sistemazione in camere con servizi privati in hotel di cat. 4*.

Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel, pranzo al ristorante e cena in hotel.

8° giorno / Bahirdar – Lago Tana – cascate del Nilo (75 km, di cui 14 in battello) Posizionata all’estremità meridionale del lago Tana, Bahirdar è una cittadina piacevole,

dal clima mite quasi tutto l’anno, coi suoi lunghi viali alberati e una vita sempre in

fermento. Scuole, università e intensi commerci ne fanno una delle città più importanti

d’Etiopia. In mattinata si effettua una escursione in battello sul lago Tana (circa 40

minuti di navigazione) per visitare alcuni interessanti monasteri (Ura Kidane, Asua

Mariam) che si celano tra la fitta vegetazione delle sponde del lago, sulla penisola di

Zege, dove hanno trovato rifugio e sepoltura i monaci e dove vi si conservano ancora

pitture e manoscritti risalenti al Medio Evo. Gli affreschi che adornano le pareti

illustrano scene del Nuovo Testamento e della vita dei santi locali, con uno stile

primitivo dai colori intensi ed estremamente suggestivi. I monaci saranno orgogliosi di

mostrare alcuni dei loro tesori: icone e manoscritti medievali, le stupende croci che

vengono impugnate durante le processioni, corone, bastoni e paramenti sacri, tra cui i

colorati e drappeggiati ombrelli.

Posto a 1.860 metri, a forma di cuore, il lago Tana è di natura vulcanica: le rocce che

lo circondano e formano le sue isole fanno ipotizzare che esso si sia formato in seguito

a uno sbarramento dovuto a potenti eruzioni. Non tutti i monasteri sono visitabili dalle

donne; addirittura neppure gli animali di sesso femminile possono mettere piede su

certe isole.

(Per motivi legati alla disponibilità del battello il programma potrebbe prevedere

l’escursione sul Lago Tana al pomeriggio e le cascate del Nilo al mattino)

Ritorno a Bahirdar e al pomeriggio escursione alle cascate del Nilo Azzurro. La cascata

di Tississat, che in amarico significa “acqua fumante”, è stata descritta dai viaggiatori

come una tra le più belle del mondo: il Nilo Azzurro, che scorre tranquillo tra rive

distanti forse 250 metri e rivestite di splendida vegetazione, si allarga fino a formare

un fronte di quasi 500 metri e, dividendosi in quattro bracci principali tra le rocce

lavorate e rivestite di muschi, erbe e alberi, precipita con un salto di circa 50 metri in

una stretta e pittoresca gola. L'acqua si polverizza con alto fragore in nebbia, ben

visibile da lontano e che ha dato il nome alla cascata

(N.B. a causa della nuova seconda diga a monte del lago Tana, il livello dell’acqua è

basso e quindi le cascate risultano oramai quasi in secca).

Si mettono così a nudo uno strato di basalto e più sotto uno strato di tufo con

ossidiana. Per raggiungere le cascate è necessario effettuare una camminata di circa

mezz’ora, molto interessante in quanto si incontra gente del posto che si reca a piedi,

sempre carica di fardelli, nei villaggi circostanti e attraversando l’antico ponte di pietra

in stile portoghese, costruito nel XVII secolo per volere di re Fasiladas. Ritorno a

Bahirdar e pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena al ristornate o in hotel.

9° giorno / Bahirdar – Addis Ababa – partenza

Al mattino, dopo colazione, se possibile si effettuerà un breve giro. Il tempo a

disposizione dipende dall’orario del volo domestico per la capitale. Si potrà visiterà il

mercato cittadino o, in alternativa, la collina di Bezawit sulla quale si erge il palazzo di

Hailé Selassié e dalla quale si gode uno stupendo panorama sul lago. In tarda mattinata

trasferimento in aeroporto e volo per Addis Ababa.

Accoglienza all’arrivo e nel pomeriggio visita dell’immenso mercato all’aperto,

suddiviso in zone aree merceologiche: dalle spezie ai tessuti, dai serramenti

all’elettronica, tutto in un frenetico via vai di gente. Sarà possibile fare acquisti anche

in belle gallerie d’arte o nei bei negozi di artigianato della capitale, dove si trovano

prevalentemente oggetti in legno utilizzati dalle differenti tribù del Sud come

poggiatesta, vasi, pestelli o croci copte, in ferro o in argento, dell’altopiano.

Alcune camere a disposizione in hotel 5* (una camera ogni quattro persone) fino alle

19, per rinfrescarsi e cambiarsi prima della partenza. Cena in un locale caratteristico,

con musiche tradizionali e balli folkloristici di tutta l’Etiopia, e trasferimento in

aeroporto per il volo di rientro in Italia. Pernottamento a bordo.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena in un ristorante.

10° giorno / arrivo in Italia Arrivo a Milano Malpensa al mattino presto.

Il Timkat, l’Epifania copta

(Partenza del 16 Gennaio 2020, con archeologo)

Il Timkat (Epifania copta) è la ricorrenza religiosa più importante del calendario

copto e celebra il Battesimo di Gesù nelle acque del fiume Giordano. Il Timkat ricorre

esattamente dodici giorni dopo la festa del Ghenna, il Natale copto (che corrisponde

alla Epifania cattolica).

Nel 2019 si festeggia il 20 Gennaio e le celebrazioni iniziano la sera della vigilia (19

Gennaio) e continuano per tutta la notte, con un susseguirsi di interminabili

processioni, canti liturgici e danze fino all’alba. Durante le processioni le sacre

Tabot, le tavolette lignee realizzate a immagine di quelle dell’Arca dell’Alleanza e

conservate nel Maqdas (il Sancta Sanctorum, la parte sacra e inaccessibile), dalle

varie chiese vengono traslate in prossimità di punti d’acqua che simboleggiano la

fonte battesimale. Le Tabot, ricoperte di tessuti damascati, vengono riposte all’interno

di una tenda e vegliate tutta la notte dai preti bardati di paramenti sacri e dai

pellegrini avvolti nei bianchi shamma (teli di cotone tradizionali).

L’atmosfera è magica, i preti danzano e cantano suonando ritmicamente i sistri, l’aria

è pervasa di vibrazioni e fervore religioso. Nel momento in cui il primo raggio di sole

si affaccia dalle cime delle montagne, l’Abuna immerge una croce nell’acqua e vi

spegne una candela consacrata. L’acqua così santificata viene spruzzata sui fedeli

assiepati tutt’intorno. I Diaconi gridano la loro gioia mentre i fedeli rinnovano le

promesse del battesimo con le abluzioni e sono in molti a cercar direttamente di

bagnarsi con l’acqua consacrata. La tensione generale si allenta.

Finito il rito, le Tabot, portate sulla testa dai sacerdoti che si muovono sotto ombrelli

multicolori, rientrano nelle chiese dove rimangono protette nel Maqdas fino al Timkat

dell’anno successivo.

La partenza del 16 Gennaio 2020 è stata studiata per assistere alle celebrazioni del

Timkat nella città sacra di Lalibela, la Gerusalemme d’Etiopia.

I voli e tutti i servizi sono già stati riservati con un anno di anticipo rispetto alla data

di partenza, i posti saranno disponibili solo per pochi privilegiati (max 14 persone).

(anche la partenza del 29 Novembre è prevista per assistere alle colorate

celebrazioni dei pellegrini ad Axum per la festa di Santa Maria di Tison)

Estensione di 4gg al Parco Awash e Harar (UNESCO)

L’estensione al Parco Nazionale dell’Awash e alla cittadina di Harar è facoltativa e

occorrono almeno 4 giorni. Dall’altopiano si scende nelle pianure attraversate dal

fiume Awash, incontrando fauna selvatica e nomadi al pascolo. Proseguendo verso

Djibouti si devia per risalire verso la splendida Harar, enclave musulmana

sull’altopiano cristiano e quarta città santa dell’Islam, con le sue 80 bianche

moschee. Visita della città, tanto cara al poeta Rimbaud, e rientro da Dire Dawa.

9° giorno / Bahirdar – Addis Ababa

Al mattino, dopo colazione, se possibile si effettuerà un breve giro. Il tempo a

disposizione dipende dall’orario del volo domestico per la capitale. Si potrà visiterà il

mercato cittadino o, in alternativa, la collina di Bezawit sulla quale si erge il palazzo di

Hailé Selassié e dalla quale si gode uno stupendo panorama sul lago. In tarda mattinata

trasferimento in aeroporto e volo per Addis Ababa.

Accoglienza all’arrivo e pranzo in un ristorante. Nel pomeriggio visita dell’immenso

mercato all’aperto, suddiviso in zone aree merceologiche: dalle spezie ai tessuti, dai

serramenti all’elettronica, tutto in un frenetico via vai di gente. Sarà possibile fare

acquisti anche in belle gallerie d’arte o nei bei negozi di artigianato della capitale,

dove si trovano prevalentemente oggetti in legno utilizzati dalle differenti tribù del

Sud come poggiatesta, vasi, pestelli o croci copte, in ferro o in argento, dell’altopiano.

Cena in un locale caratteristico, con musiche tradizionali e balli folkloristici di tutta

l’Etiopia, e pernottamento in hotel 5*.

10° giorno / Addis Ababa – Parco Awash (circa 220 km)

Al mattino partenza in minibus verso sud-est. Dagli oltre 2.300 mt di Addis Ababa si

scende di altitudine, la temperatura si alza rapidamente e il fresco dell’altopiano cede al

caldo della piana. Si imbocca la grande arteria che collega la capitale col porto franco di

Djibouti, seguendo quasi parallelamente l’alto corso del fiume Awash, che scorre per

circa 1200 km prima di raggiungere e terminare la corsa nell’endoreico lago Abbé, che

segna il confine con Djibouti. La presenza del fiume Awash mitiga il clima e il

paesaggio di quest’area semidesertica, la sua importanza per l’ecosistema è

fondamentale. Una vasta area protetta è stata dichiarata Parco Nazionale nel 1996 per la

salvaguardia degli animali e del loro habitat. Il Parco Awash si estende a un’altitudine

media di 800 mt; il confine meridionale è segnato dal fiume, che poi lo attraversa in

direzione nord fino a perdersi nella depressione dancala, senza mai raggiungere il

mare. Il sistema di valli del basso corso del fiume Awash, invece, sono Patrimonio

UNESCO per via dei ritrovamenti paleontologici di enorme valore per l’Umanità. E’

nelle valli dell’Awash, proprio nella terra dei fieri Afar, che venne rinvenuto lo scheletro

di Lucy. Sistemazione in un semplice lodge all’interno del parco o in un semplice hotel

presso la cittadina di Awash. Dopo pranzo visita del parco, con possibilità di avvistare

orici, kudu, gazzelle, facoceri, iene e babbuini. Se vi sarà tempo si visiteranno anche le

piccole cascate che il fiume Awash forma prima di immettersi in un canyon.

Il parco è da sempre il pascolo dei pastori nomadi Kereyu ma negli ultimi anni si sono

spinti all’interno dei suoi confini anche i pastori Afar con i loro armenti, creando a

volte delle dispute sulle rivendicazioni dei pascoli. La disputa dell’acqua è un

argomento che accompagna l’uomo sin dai tempi di Lucy! Il fiume Awash, costeggiato

da una vegetazione arborea perlopiù di tamarindi, mimose e acacie, mitiga un territorio

ibrido tra deserto e altopiano dove la presenza dell’acqua, anche grazie a piccoli laghi o

semplici oasi, ha addolcito la durezza del clima favorendo la vegetazione che – sebbene

non cresca in maniera prorompente – consente comunque ai nomadi di potersi stanziare

sia coltivando sia pascolando. Rientro al lodge, cena e pernottamento.

11° giorno / Parco Awash – Harar (circa 300 km)

Al mattino si prosegue per Harar. La strada inizialmente corre parallela all’unica linea

ferroviaria dell’Etiopia (da Addis Abeba a Djibouti), addentrandosi sempre di più nel

territorio degli Oromo e lasciandosi alle spalle i piccoli insediamenti Afar. Lentamente

ma progressivamente la pista inizia a inerpicarsi sull’altopiano riguadagnando

altitudine; ci ritroviamo nuovamente in un paesaggio collinare, tra villaggi di capanne

a pianta quadrata e tetto conico in paglia degli Oromo, passando da verdi vallate

coltivate e qua e là floride mucche al pascolo. Lungo questo tratto si godono degli

scorci mozzafiato tra i più belli d’Etiopia. Man mano che ci si avvicina ad Harar le

colture tradizionali lasciano il posto alle redditizie piantagioni di chat (detto anche

qat), una pianta dalle proprietà stimolanti utilizzata mediante masticazione delle foglie

tenere, a cui buona parte della popolazione maschile dedica le ore pomeridiane.

Pranzo e pomeriggio dedicato alle visite di Harar. L’antica città di Harar, dichiarata

nel 2004 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è un atollo musulmano nella

cristianità dell’altopiano. Harar porta con sé le influenze della cosmopolita cultura

costiera del Corno d’Africa e ci conduce, nella cerchia delle antiche mura e attraverso

il suo labirinto di vicoli e piazzette, in tempi lontani. Posta sulla sommità di un monte,

a 1.880 metri di altezza, trasuda di un’architettura islamica unica nel suo genere in

Etiopia e, con le sue piccole e candide moschee (più di 80, N.d.R.), viene considerata

la quarta città santa dell’Islam. Fondata secondo alcune fonti prima dell’anno mille, ha

da sempre rappresentato un’enclave islamica nell’acrocoro cristiano e fu da qui che

alcuni sultani, in costante contatto culturale e commerciale con la Penisola Arabica,

tentarono invano di conquistare e convertire all’Islam i popoli dell’altopiano.

L’apice dello splendore venne raggiunto nel sec. XVI, un’epoca di fiorenti commerci

per la città e durante la quale vennero erette le possenti mura di cinta. L’ingresso alla

città era consentito solo agli islamici e fu per questo motivo che della bellezza di Harar

non se ne seppe nulla per secoli, fin quando l’esploratore inglese Burton, nel 1854,

riuscì a ottenere il permesso di soggiornarvi e di visitarla per dieci giorni. In città

domina il bianco e tra i suoi minuscoli cortili e il dedalo di stradine si celano due case

storiche: la residenza di Ras Makonnen, divenuto governatore della città quando

Menelik II la strappò definitivamente al protettorato egiziano, e l’abitazione del poeta

Arthur Rimbaud, restaurata grazie all’intervento di un’associazione culturale francese

e oggi casa-museo. Un’attrazione serale della città è “l’uomo delle iene” che, sebbene

negli anni si sia consolidato come spettacolo a beneficio dei turisti, in realtà è un

rituale le cui origini vanno ricercate nei secoli addietro. In un piazzale esterno,

antistante la porta settentrionale di accesso della città, col favore delle tenebre e

rischiarati dalla luce delle torce, c’è un uomo che distribuisce a decine di iene tutti gli

avanzi di carne ch’è riuscito a rimediare in giornata. Non impressiona tanto che la iena

si avvicini di molto all’uomo quanto la confidenza con cui esse prendono il cibo quasi

dalle labbra dell’uomo stesso. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

12° giorno / Harar e i suoi dintorni (la Valle delle Meraviglie e la Riserva di Babile)

Colazione e al mattino escursione nei dintorni di Harar. Circa trenta chilometri a sud,

superato il villaggio di Babile, si trova la valle di Dakhata, ribattezzata dagli italiani la

“valle delle Meraviglie” per via del suo giardino di rocce, modellate dagli agenti

atmosferici in forme bizzarre. Non lontano la Riserva di Babile che, sebbene

ridimensionata a causa di un indiscriminato disboscamento, è l’habitat più

settentrionale per gli elefanti del Corno ‘Africa. La boscaglia della riserva da riparo

anche ai leoni etiopi, caratteristici per la criniera nera e difficilissimi da avvistare, e

altre specie sia predatorie che erbivore. Rientro in città e dopo pranzo si concludono le

visite di Harar.

Oggi la popolazione è mista, oltre agli Hararì che conservano ancora in parte la loro

lingua e la loro cultura convivono insieme Amhara, Tigrini, Oromo e Somali. Molto

interessanti i loro mercati, spesso a ridosso delle antiche porte, che tra decine di

bancarelle fittamente accostate avvolgono i sensi in un crogiolo di colori e odori. La

città è anche famosa per la produzione della più pregiata qualità di caffè di tutta

l’Etiopia. In serata rientro in hotel, cena e pernottamento.

13° giorno / Harar – Dire Dawa – Addis Ababa – partenza (circa 60 km)

Prima colazione e partenza per Dire Dawa, la seconda città del paese per numero di

abitanti. Sorta agli inizi del XX sec. come stazione lungo la linea ferroviaria Addis

Ababa-Djibouti, Dire Dawa non ha nulla di interessante da offrire se non la netta

contrapposizione della sua inelegante modernità alla raffinata bellezza senza tempo di

Harar. Divenuta ben presto un importante centro finanziario, commerciale e

industriale, la città ostenta un carattere multietnico e cosmopolita. Si effettuerà un

breve giro conoscitivo, dopodiché pranzo in un ristorante e trasferimento in aeroporto

in tempo per il volo per Addis Ababa. Accoglienza all’arrivo, trasferimento in hotel

(cat. 5*) dove sarà disponibile una camera in day-use fino alle 18h30 per rinfrescarsi e

cambiarsi. Cena libera e trasferimento in aeroporto. Imbarco sul volo per l'Italia con

pernottamento a bordo.

(N.B. Si ricorda che l’orario dei voli domestici può subire variazioni e senza

preavviso da parte della compagnia aerea)

14° giorno / arrivo in Italia

Arrivo a Milano Malpensa al mattino presto.

Altre informazioni:

Trasporti – Si utilizzano per tutto il viaggio confortevoli minibus con due ruote

motrici e di grandezza variabile a seconda del numero di partecipanti.

Organizzazione – Staff etiope e guida locale parlante italiano fino a 7 partecipanti;

guida in inglese e nostro accompagnatore dall’Italia a partire da 8 partecipanti. I pasti

vengono consumati in ristoranti locali, a picnic o direttamente in hotel, con acqua o

bevanda analcolica a tavola. Acqua minerale a disposizione durante i trasferimenti.

Pernottamenti – Hotel di categoria 5* ad Addis Ababa e 3* a Lalibela, Gondar e 4*

Bahirdar, comunque tra i migliori disponibili e sempre con i servizi privati in camera.

Clima – Nelle regioni dell’altopiano etiope il clima è temperato e secco, soleggiato

con notevole escursione termica tra giorno e notte dovuto all’altitudine (anche 20° di

differenza). In inverno le medie sono di 20°-25° di giorno e 6°-10° di minima ma nei

passi di montagna più alti anche di giorno la temperatura può essere fresca. Nei mesi

autunnali e primaverili, le temperature diurne oscillano attorno ai 25°-30° e quelle

notturne da 10° a 15°.

Disposizioni sanitarie – Per l’ingresso in Etiopia non è richiesta alcuna vaccinazione

obbligatoria se si proviene direttamente dall’Europa. Rischio malaria basso poiché

l’itinerario si svolge quasi tutto sopra i 2.000 metri, fatta eccezione per Bahirdar e il

lago Tana a quota 1.800 metri e nella tappa da Lalibela a Gondar. Si consiglia

comunque di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale di propria competenza.

Formalità burocratiche – Per i cittadini italiani è richiesto il visto d’ingresso, che si

ottiene direttamente all’arrivo in aeroporto ad Addis Ababa dietro pagamento di $ 50

(è possibile pagarne il corrispettivo anche in Euro). Il passaporto deve avere una

validità superiore ai 6 mesi dalla data d’ingresso nel paese e almeno due pagine libere.

Grado di difficoltà – Viaggio di spiccato interesse storico-culturale e paesaggistico.

Nel complesso molto facile e adatto a tutti, su strade in discrete condizioni e con una

sola tappa lunga ma attraverso scenari maestosi. I percorsi a piedi tra le chiese di

Lalibela e ai suoi monasteri limitrofi, come pure per raggiungere le cascate Tisissat,

richiedono calzature robuste e comode, adatte a sterrato.

Sebbene la ricettività turistica in Etiopia sia migliore di tanti altri paesi, africani e

non, si fa presente ch’è sempre necessario un po’ di spirito di adattamento poiché non

è comunque paragonabile agli standard europei e occorre tener conto del Paese in cui

si sta viaggiando. Maggiore flessibilità è richiesta soprattutto nei periodi delle feste

copte (come Santa Maria di Tsion, Timkat, Fasika, Ghenna, Meskel…), sia per

l’aumento dei Viaggiatori stranieri che per il flusso incredibile di pellegrini che

confluiscono presso i luoghi sacri. Gli alberghi fuori dalla capitale sono comunque

discreti, anche se la funzionalità non è sempre all'altezza delle aspettative. Le

strutture utilizzate sono comunque tra le migliori disponibili nelle varie località.

Possibili black-out di energia elettrica e di acqua corrente da tenere sempre in conto.

L’alimentazione è solitamente buona e anche abbastanza varia, con pietanze di carne

o pesce di acqua dolce e generalmente accompagnate da verdure.

QUOTAZIONI PER PERSONA con partenza da Milano Malpensa:

€ 2.640 base 8-14 partecipanti, con guida parlante inglese e accompagnatore italiano

€ 2.520 base 6 partecipanti, con guida locale parlante italiano

Partenze private possibili tutti i giorni con guida locale parlante italiano:

€ 2.750 base 4 partecipanti

€ 3.660 base 2 partecipanti

Da aggiungere:

- (a) supplemento alta stagione locale € 240

- supplemento singola € 270 // (a) € 310

- partenza da altre città su richiesta

- tasse aeroportuali, security e fuel surcharge € 320

- copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto

- costo individuale gestione pratica € 90 - visto singolo ingresso (da pagare all’arrivo) U$D 50

Promozione “Prenota Prima”

Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e

otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”.

Estensione di 4 giorni al Parco Awash e Harar

Quote per persona in camera doppia, incl. volo domestico Dire Dawa - Addis Ababa

€ 990 base 8-14 partecipanti, con accompagnatore italiano

€ 1.220 base 4 partecipanti, con guida locale in inglese

€ 1.530 base 2 partecipanti, con guida locale in inglese

Supplemento singola € 160

Date di partenza di gruppo: 1) da venerdì 11 a domenica 20 Ottobre 2019

2) (a) da venerdì 29 Novembre a domenica 8 Dicembre 2019 (alta stagione locale, in

occasione della festa di Santa Maria di Tsion ad Axum) 3) (a) da giovedì 16 a sabato 25 Gennaio 2020 (alta stagione locale, in

occasione del Timkat, l'Epifania Copta, a Lalibela e partenza con archeologo) 4) da venerdì 6 a domenica 15 Marzo 2020

5) da venerdì 24 Aprile a domenica 3 Maggio 2020

Le quotazioni includono:

i voli intercontinentali e locali di linea in classe economica, accoglienza e trasferimenti

privati aeroporto / hotel e viceversa, tutti i pernottamenti in hotel in camere con servizi

privati, la pensione completa per tutto il viaggio con acqua o soft drink ai pasti e un litro

di acqua minerale per persona al giorno durante i trasferimenti, trasporto in minibus,

guida locale in italiano per 6 partecipanti e guida in inglese con accompagnatore

dall’Italia a partire da 8 partecipanti, ingressi nelle località archeologiche, monasteri,

musei e siti di interesse, assicurazione come specificato, dossier culturale/informativo

sul Paese.

Le quotazioni non includono:

le bevande alcoliche ai pasti e tutte le bevande fuori dai pasti, le eventuali tasse

governative sui voli locali o in uscita dal paese (al momento non previste), il visto

d’ingresso (ottenibile in aeroporto dietro pagamento di U$D 50 o del corrispettivo in

Euro), mance, spese ed extra personali, tutto quanto non espressamente specificato sul

programma.

La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive”

- Annullamento del viaggio prima della partenza

- Interruzione viaggio (con rimborso dei giorni persi fino a € 5.000)

- Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24

- Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro)

- Bagaglio fino a € 750

- Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio

- Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente

Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e

da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla

tabella che segue:

Quota totale fino a: Costo a passeggero*

€ 1.000,00 € 50

€ 2.000,00 € 90

€ 3.000,00 € 130

€ 4.000,00 € 165

€ 5.000,00 € 190

€ 10.000,00 € 200

NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione

pratica.

*comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.

Copertura Integrativa

E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000

stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da

specificare espressamente all’operatore.

Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito

www.viaggilevi.com.

NOTE IMPORTANTI

La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,87 in

vigore nel mese di Giugno 2019. In caso di oscillazioni del cambio, di +/- il 3% a 20

giorni dalla data di partenza, sarà effettuato un adeguamento valutario.

Per ragioni tecnico-organizzative – in fase di prenotazione o in corso di viaggio –

l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, per esempio in funzione degli operativi

aerei dei voli locali che possono cambiare senza preavviso e persino pochi giorni

prima della partenza. Anche in funzione delle disponibilità degli hotel e delle festività

nelle varie località il circuito potrebbe essere modificato o effettuato in senso inverso.

In caso ciò avvenga si cercherà di mantenere invariate quanto più possibile le visite e

le escursioni programmate.

Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità

limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità

della tariffa aerea preventivata, verrà comunicato l’eventuale supplemento.

Molte compagnie aeree prevedono oramai l’emissione immediata del biglietto. In tal

caso verrà riferita questa informazione contestualmente alla conferma del viaggio, per

poi procedere all’emissione, e l’acconto potrebbe includere l'intero importo del

biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno

da quelle pubblicate sul catalogo e sul sito.

L'importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del

petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto

dell’emissione dei biglietti aerei.

Milano, 25 Giugno 2019

Organizzazione tecnica:

I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia)

Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595

E-Mail: [email protected] // Web site: www.viaggilevi.com