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L'ESTENSIONE DEI CANTANTI Uno strumento qualunque ha una particolare estensione, che lo contraddistingue da quella degli altri. Anche un cantante ha una sua estensione, che lo contraddistingue da quella di tutti gli altri. ESTENSIONE CANTABILE ED ESTENSIONE TOTALE Definiamo subito cosa si intende con questi termini: L'estensione totale di un cantante è quella che comprende tutte le note che è in grado di produrre, per esempio, in sede di vocalizzo. L'estensione cantabile è, invece, quella che è in grado di utilizzare per cantare, con facilità, espressività e in modo alquanto dignitoso, una canzone, un'aria, un lied o una romanza. Un cantante deve avere un'estensione cantabile di almeno due ottave. La sua estensione totale può anche superare (e non è cosa rara) le tre ottave. VOCI IMPOSTATE E VOCI NON IMPOSTATE Si definiscono con il termine "voci impostate" le voci tipiche della lirica. Sono voci che utilizzano la tecnica diaframmatica, che le rende potenti, duttili ed espressive, oltre a conferire ad ognuna di esse un timbro che le può caratterizzare. Queste voci si suddividono in maschili (Basso, Baritono, Tenore) e femminili (Contralto, Mezzo - soprano. Soprano). A queste si aggiungono le voci dei bambini, dette, per il timbro indifferenziato tra maschi e femmine, voci bianche. Osserviamo l'estensione media cantabile delle voci impostate: BASSO Da M i l a Mi3 BARITONO Da Lai a Sol3 TENORE Da Do2 a Do4 VOCI BIANCHE Da Sol2 a Re4 CONTRALTO Da Fa2 a Fa4 MEZZO-SOPRANO Da La 2 a La4 SOPRANO Da Do3 a Do5

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L'ESTENSIONE DEI CANTANTI

Uno strumento qualunque ha una particolare estensione, che lo contraddistingue da quella degli altri.

Anche un cantante ha una sua estensione, che lo contraddistingue da quella di tutti gli altri.

ESTENSIONE CANTABILE ED ESTENSIONE TOTALE

Definiamo subito cosa si intende con questi termini:

L'estensione totale di un cantante è quella che comprende tutte le note che è in grado di produrre, per esempio, in sede di vocalizzo.

L'estensione cantabile è, invece, quella che è in grado di utilizzare per cantare, con facilità, espressività e in modo alquanto dignitoso, una canzone, un'aria, un lied o una romanza.

Un cantante deve avere un'estensione cantabile di almeno due ottave. La sua estensione totale può anche superare (e non è cosa rara) le tre ottave.

VOCI IMPOSTATE E VOCI NON IMPOSTATE

Si definiscono con il termine "voci impostate" le voci tipiche della lirica. Sono voci che utilizzano la tecnica diaframmatica, che le rende potenti, duttili ed espressive, oltre a conferire ad ognuna di esse un timbro che le può caratterizzare.

Queste voci si suddividono in maschili (Basso, Baritono, Tenore) e femminili (Contralto, Mezzo - soprano. Soprano). A queste si aggiungono le voci dei bambini, dette, per il timbro indifferenziato tra maschi e femmine, voci bianche.

Osserviamo l'estensione media cantabile delle voci impostate:

BASSO Da M i l a Mi3 BARITONO Da Lai a Sol3 TENORE Da Do2 a Do4 VOCI BIANCHE Da Sol2 a Re4 CONTRALTO Da Fa2 a Fa4 MEZZO-SOPRANO Da La 2 a La4 SOPRANO Da Do3 a Do5

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Raffiguriamola in una tastiera del pianoforte:

I I

I i

HO, n o . 1X1 \>0. D O ,

Esistono eccezioni a queste estensioni vocali. Non è raro, infatti, osservare dei cantanti che escono, anche abbondantemente, dalle estensioni medie sopracitate. Luciano Pavarotti, secondo una testimonianza udita dal sottoscritto affermata da Leone Magiera, raggiungeva, verso l'acuto, in piena potenza, la nota Lab4, mentre ho udito personalmente, in Conservatorio, a Verona, il basso Mario Luperi raggiungere con facilità note inferiori a Dol verso il basso e un Do4 all'acuto, coprendo abbondantemente la gamma completa delle estensioni vocali maschili.

La voce impostata ha un timbro omogeneo e molto simile per ciascuna categoria (tutti i tenori posseggono un timbro simile tra loro; idem per tutti i Bassi, i Soprani, i Contralti, ecc.)

Nella musica leggera, invece, il timbro è assolutamente personale, e varia da persona a persona. Non mi sentirei mai di definire Mina un Soprano, o Morandi un Tenore. Sono (ma purtroppo si sentono di queste cose anche tra gli "esperti del settore") definizioni del tutto sbagliate.

Al limite, potrò dire che il timbro di una cantante è leggero, delicato, irruento, rauco, forte, debole, ecc. ma mai e poi mai dovrò mischiare il timbro lirico con quello della musica leggera, a parte, forse, rare eccezioni (Boccili è un Tenore lirico - leggero; Claudio Villa aveva un timbro tenorile da operetta, mentre Mario Lanza era a tutti gli effetti un tenore leggero e Miguel Fleta, pur possedendo uno splendido timbro da tenore lirico - leggero, poteva permettersi di cantare in modo meraviglioso tutte le canzoni che voleva).

L'IMPORTANZA DELL'ESTENSIONE TOTALE

E' bene possedere un'estensione totale il più ampia possibile, ma con dei limiti:

Non si deve mai forzare la voce per raggiungere la "nota proibita";

Non si deve pretendere di utilizzare tutta la propria estensione per cantare. Esiste un'estensione ottimale, in cui la voce risulta essere omogenea e duttile in tutta la sua estensione. Può essere migliorata, naturalmente, con uno studio adeguato.

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E S E R C I Z I DI CANTO (RISCALDAMENTO)

1. Gli esercizi di riscaldamento della voce si possono eseguire nei tre modi: L E G A T O (emissione continua), NON L E G A T O (ripetizione della vocale con emissione continua) e STACCATO (ripetizione della vocale, impostata su un lieve impulso addominale, distinto per ciascun suono).

2. È indispensabile dedicare dai 15 ai 30 minuti al giorno all'esercizio vocale (cantori di cori polifonici non professionali) per mantenere l'apparato muscolare efficiente.

3. Le vocali consigliate sono I - A - U, anche abbinate ad alcune consonanti: - M: facilita la risonanza in oro-faringe. - P - B: migliorano - a livello orale - la pressione dell'aria in uscita.

L (comune) o anche L articolata con un maggiore avanzamento della lingua: può correggere una posizione più bassa della laringe.

4. La sillaba Nu può aiutare ad impostare i corretti atteggiamenti muscolari: a livello orale, del velo palatino e delle labbra.

5. È possibile l'esecuzione di brevi vocalizzi - estensioni di 4^ e 5̂ - con: a) "Rrrr", prolungata vibrazione della lingua e rilassamento dei muscoli del collo e del volto; b) '"Brrr", prolungata vibrazione delle sole labbra, rilassamento dei muscoli mimici, definizione della posizione laringea e della risonanza orale.

6. Le combinazioni Barn, Bom, Bum possono aiutare nel coordinamento e nell'equilibrio esecutivo fra i muscoli "motori" addominali, "generatori" vocali e muscoli che contribuiscono maggiormente al controllo della risonanza: lingua e velo palatino.

7. Gli esercizi di riscaldamento vocale si eseguono sempre in maniera graduale, mai forzando l'intensità, in mp o mf ed estendendo gradualmente verso l'alto per ogni esercizio. Non svolgere gli esercizi nel solo senso ascendente (salire di un semitono ad ogni formula, lasciando il tempo necessario per una buona ispirazione); ridiscendere di tono, fino ad arrivare al punto dal quale si è cominciato: Lai (misurazione europea) basso, Do2 tenore, La2 contralto e Do3 (Do "centrale") soprano.

Di seguito si suggeriscono alcune semplici melodie per lo svolgimento degli esercizi di canto. Si rimarca la maggiore importanza dell'esecuzione (corretta respirazione, controllo dell'uniformità timbrica, dell'intensità) sulla formula melodica da adottare. Purché eseguita adeguatamente, qualsiasi combinazione melodica in tonalità maggiore (scale, arpeggi, salti, progressioni, ecc.) può essere utile per il raggiungimento dell 'obiettivo.

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