Le Origini del Pomodoro

I pomodori sono originari dalla fascia di territorio che va dal Cile e dal Perù. In Messico furono coltivati dagli Indios, i quali perfezionarono un sistema basato sulla sistemazione del terreno al tempo dell’arrivo degli spagnoli la pianta era molto conosciuta e veniva chiamato «xitomati». La salsa di pomodoro era parte integrante della cucina azteca. Già erano presenti diverse varietà di pomodoro dal grande al piccolo, dal coloro verde al dorato e che avevano molte forme dal rotondo all’allungato. La data del suo arrivo in Europa è il 1540, quando lo spagnolo Hernán Cortés rientrò in patria e ne portò alcuni esemplari; ma la sua coltivazione e diffusione attese fino alla seconda metà del XVII secolo

In Italia è documentato in uno scritto del 1544 di Pietro Andrea Mattioli, ma solo più tardi, trovando condizioni climatiche favorevoli in Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Piemonte, Sicilia, Sardegna, Lazio e nel sud, si ebbe il viraggio del suo colore dall'originario e caratteristico colore oro, che diede appunto il nome alla pianta, all'attuale rosso, grazie a selezioni e innesti successivi. Inizialmente non veniva considerato commestibile infatti veniva coltivato nei giardini botanici si pensò che fosse una pianta velenosa in quanto somigliava all'erba morella. I primi coltivatori del pomodoro, non mangiavano i frutti della pianta, usata invece a solo scopo ornamentale e come tale fu conosciuta dagli Europei. Soltanto alla fine del Settecento la coltivazione a scopo alimentare del pomodoro conobbe un forte impulso in Europa.

Fiore del pomodoro Erba Morella

Pablo Neruda

Biografia Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto nacque a Parral, in Cile, il 12 Luglio del 1904  figlio di José del

Carmen Reyes Morales, e di Rosa Neftalí Basoalto Opazo, un'insegnante, che morì di tubercolosi quando il piccolo Pablo non aveva che un mese di vita. Nel 1906 il futuro poeta si trasferì con il padre nella città di Temuco, dove ben presto il genitore si sposò con Trinidad Candia Marverde, già

madre di un figlio di nove anni più vecchio, Rodolfo, con lei ebbe un’altra figlia, Laurita. Sia il padre che la

matrigna moriranno nel 1938. Il giovane Neruda dimostrò un interesse per la scrittura e la letteratura. Il suo primo lavoro ufficiale come scrittore fu l’articolo “Entusiasmo y Perseverancia”, pubblicato ad appena 13 anni

sul giornale locale "La Mañana" diretto dallo zio adottivo. Viene considerato una delle più importanti figure della letteratura latino-americana del ’900. Scelse lo pseudonimo di Pablo Neruda, in onore dello scrittore e poeta ceco Jan Neruda, nome che in seguito gli fu riconosciuto anche a livello legale. Definito come il più grande poeta del XX secolo, ed è considerato uno tra gli scrittori più rappresentativi del canone Occidentale, è stato insignito nel 1971 del Premio Nobel per la letteratura. Ha anche ricoperto per il proprio Paese incarichi di primo piano diplomatici e politici, come quella da Senatore. Inoltre è conosciuto per la sua volontaria adesione al comunismo, dovendo anche espatriare

a causa della sua opposizione al governo autoritario di Gabriel González Videla, la sua candidatura a Presidente del Cile nel 1970, e il successivo sostegno al socialista Salvador Allende. Morì in un ospedale

di Santiago poco dopo il golpe del generale Augusto Pinochet nel 1973, ufficialmente di tumore ma in circostanze ritenute dubbie, mentre stava per partire per un nuovo esilio.

Ode al pomodoroLa strada si riempì di pomodori, mezzogiorno, estate, la luce si divide in due metà di un pomodoro, scorre per le strade il succo. In dicembre senza pausa il pomodoro, invade le cucine, entra per i pranzi, si siede riposato nelle credenze, tra i bicchieri, le matequilleras, le saliere azzurre. Emana una luce propria, maestà benigna. Dobbiamo, purtroppo, assassinarlo: affonda il coltello nella sua polpa vivente, è una rossa viscera, un sole fresco, profondo, inesauribile, riempie le insalate del Cile, si sposa allegramente con la chiara cipolla, e per festeggiare si lascia cadere l’olio, figlio essenziale dell’ulivo, sui suoi emisferi socchiusi, si aggiunge il pepe la sua fragranza, il sale il suo magnetismo: sono le nozze del giorno il prezzemolo issa la bandiera, le patate bollono vigorosamente, l’arrosto colpisce con il suo aroma la porta, è ora! andiamo! E sopra il tavolo, nel mezzo dell’estate, il pomodoro, astro della terra, stella ricorrente e feconda, ci mostra le sue circonvoluzioni, i suoi canali, l’insigne pienezza e l’abbondanza senza ossa, senza corazza, senza squame né spine, ci offre il dono del suo colore focoso e la totalità della sua freschezza.

Le strutture serricole

La serra è un ambiente artificiale costruito appositamente per coltivare fiori e piante con le stesse caratteristiche del loro habitat naturale . Le serre quindi hanno la prerogativa di poter creare l'ambiente ideale per il tipo di piante che si intende coltivare Le serre possono avere una struttura in: ✓ Ferro; ✓ in Legno Strutturale; Di solito poggiano su una base in muratura o su supporti mobili, avvitati nel terreno, hanno pareti e tetto in materiale trasparente. Al loro interno si può far entrare luce, regolare il calore e variare il livello di umidità.

Climatizzazione

Climatizzare una serra significa effettuare il controllo della temperatura, dell’umidità relativa, della luminosità ambientale e del ricambio dell’aria, ideale alla crescita delle piante si ottiene generalmente con aerotermi, cioè generatori d’aria calda dotati di ventilatori. La tipologia più diffusa per il riscaldamento dell’aria è quella sospesa che insuffla aria calda in una tubazione in film plastico forato, anch’essa sospesa. Per il riscaldamento del substrato di coltivazione si impiegano invece tubazioni in pvc posizionate all’interno dello stesso o sul fondo del bancale. Tenendo conto del tipo di climatizzazione adottato, si fa distinzione tra: ✓ Serre Fredde, quando non sono climatizzate; ✓ Serre Temperate, quando viene mantenuta una temperatura nelle ore notturne tra i 10 e 14°C; ✓ Serre Calde, in grado di mantenere nelle ore notturne temperature tra i 16 e i 20°C. La struttura portante delle serre, anche se non mancano le realizzazioni in legno, è sostanzialmente rappresentata dall’acciaio. Essa deve essere in grado di sopportare non solo il proprio peso, insieme a quello della struttura secondaria (supporti metallici di ancoraggio) e della copertura, ma anche i carichi accidentali come quelli del vento e dell’acqua dove poi viene smaltita attraverso delle scoline. I materiali di copertura condizionano il tipo di struttura, la forma e le dimensioni e sono sostanzialmente riconducibili al vetro e alla plastica.

IL MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA

LA STORIA DEL MERCATO ORTOFRUTTICOLOOriginariamente il mercato ortofrutticolo di Vittoria nasce nella metà del ‘900 in via

Giacomo Matteotti per poi spostarsi nuovamente in via XX Settembre verso la fine degli anni

’60 si occupa dello smercio di prodotti locali a livello nazionale. Era di dimensioni medie e c’erano pochi box predisposti alla vendita. Man a mano che incominciarono ad evolversi i metodi di lavorazione come la costruzione delle serre in legno, che

favorirono lo sviluppo di un micro-clima adatto alla coltivazione, il “boom” dei concimi minerali che aumenta notevolmente la produzione e di conseguenza aumentava il numero di

cassette e pedane e molti camion essendo allora molti più piccoli facevano più viaggi e di

conseguenza nel mercato c’era un notevole traffico di mezzi ed un intasamento delle vie locali

valutando così lospostamento in una zona periferica della città e fu spostato in C.da Fanello nel

1988 oggi il mercato di Vittoria è composto da 74 box ed è il più grande mercato ortofrutticolo

d’Italia per il commercio all’ingrosso nazionale

I PRINCIPALI SOGGETTI DEL MERCATOI principali soggetti nel nostro mercato orto-frutticolo sono: l’acquirente,il venditore

ed il mediatore. Il venditore è colui che fornisce il prodotto all’acquirente e si deve impegnare a

consegnare il prodotto per la quantità e qualità richiesta e deve essere retribuito con la rispettiva

somma di denaro espressa in €/Kg entro il limite di tempo di 90 giorni essendo la destinazione per la consegna il box i rischi ed i costi per il trasporto gravano sul venditore quindi si

parla di Franco Magazzino Compratore (FMC), l’imballaggio va a spese del venditore che la

compra con il prezzo netto più l’IVA al 10% quindi si parla di imballaggio a perdere ma fatturato a

parte, il venditore gli mostra il prezzo dell’imballaggio all’acquirente e gli deve rimborsare il

prezzo della cassetta più il 4% d’IVA (quindi il venditore perde il 6% di spese) raramente

l’acquirente fornisce l’imballaggio questo accade perché è presente il logo della ditta che si sta

occupando di venderlo.

L’acquirente è colui che compra il prodotto e se ne occupa della vendita. Il suo guadagno sta nel

vendere il prodotto ad un prezzo maggiore, di solito si prende il 10% di guadagno , le sue spese

maggiori sono quella del personale e ragioniere, il trasporto della merce pagando ditte specializzate su questa attività,la parte data al mediatore e la somma da dare al

venditore che ha fornito la merce

Il mediatore ha la funzione di avvicinamento nei confronti di venditore e compratore per la sua attività riceve un compenso versato dal venditore (nel nostro caso), detto

senseria espresso in percentuale di solito si prende il 3% della vendita Il mediatore è solito a

visitare le aziende che lavorano per l’acquirente ad esamina la merce prima della raccolta valutandola e riferendone tutto all’acquirente.

IL PERCORSO DELLE NOSTRE PRIMIZIE

I PRINCIPALI PRODOTTI ESPORTATI

IBRIDAZIONI F1 L’F1 è un ibrido di prima generazione, ottenuto tramite un lungo lavoro di selezione genetica per ottenere frutti che abbiano certe caratteristiche desiderate. Se si vuole avere piante con una determinata caratteristica (se ad esempio vogliamo pomodori che facciano frutti di forma regolare) occorre selezionare le varietà con un processo chiamato segregazione. Questa operazione consiste nell’isolare gli esemplari che manifestano la caratteristica e riprodurli tra loro. Ripetendo più volte il passaggio si ottiene finalmente la pianta con il carattere desiderato. Ricorrendo alla fecondazione autogama (della pianta con sé stessa) o comunque continuando a incrociare un numero limitato di esemplari, si sviluppano però piante con un patrimonio genetico molto debole. Quando le caratteristiche desiderate sono due (se ad esempio desideriamo ottenere pomodori dalla forma regolare e che maturino tutti nello stesso periodo) bisogna procedere con due linee di segregazione separate: da una parte si isola la caratteristica della maturazione omogenea, con un’altra linea genetica si isolano le piante a frutto regolare. Incrociando il risultato di questi due processi di segregazione si ottiene la semente F1, una generazione di piante che presentano le due caratteristiche desiderate. Solo la prima generazione di semi che risulta da questo processo si chiama F1 ed è quella che manifesta le peculiarità selezionate. Le successive generazioni chiamate F2 e poi F3 avranno una genetica

modificata, perché alcune caratteristiche latenti nel dna delle piante F1 possono tornare a presentarsi. Spesso

gli F1 sono sterili o producono generazioni F2 poco produttive, considerato che la fecondazione

autotrofa praticata nelle generazioni precedenti comporta un grave indebolimento genetico. Le varietà F1

rispecchiano spesso i valori vacui della nostra società consumistica, basati sull’apparenza più che sulla sostanza.

ALCUNE VARIETA’ DI POMODORO F1 CON LE LOROCARATTERISTICHE

BUFFALOSTEAK F1 •Tipo: carnoso •Peso del frutto: 500 grammi •Frutto: schiacciato, leggermente a coste, di calibro molto grosso •Numero di semi per grammo: 340 •Periodo di semina: da gennaio a marzo •Periodo di raccolta: da fine luglio a settembre •Resistenze: HR**: ToMV / Va:0 / Vd:0 / Fol:0 IR***: Ma / Mi / Mj

MINOPRIO F1 Tipo: ciliegino rotondo • Frutto: rotondo, di un bel rosso, da 18 a 20 g • Numero di semi per grammo: 440 • Periodo di semina: da gennaio a marzo •Periodo di raccolta: da luglio a settembre •Resistenze: HR*: ToMV / Va:0 / Vd:0 / Fol:0,1 / For / Ff:A,B,C,D,E

BELLAMIA F1•Tipo: Pomodoro grosso liscio •Frutto: rotondo, rosso e peso da 150-180 grammi •Numero di semi per grammo: 200 •Periodo di semina: da gennaio a marzo •Periodo di raccolta: Primaverile •Resistenze: HR*: ToMV / Va:0 / Vd:0 / Fol:0,1 / For / Ff

TREDICY F1 •Tipo: Pomodoro ciliegino rotondo •Frutto: rotondo, rosso e peso da 16-22 grammi •Numero di semi per grammo: 400 •Periodo semina: Settembre, ottobre, novembre e dicembre. •Periodo di raccolta: •Resistenze: HR:Ff: A-E / Fol: 0-1 / ToMV: 0-2 IR: Ma, Mi, Mj / TYLCV

PROPRIETÁ CHIMICHE DEL POMODORO Nel pomodoro sono presenti alcuni composti fenolici. I polifenoli sono quasi esclusivamente nella buccia io più rappresentativi sono: ✓ I Flavonoidi ✓ La Rutina ✓ Glicosidi delle quecertine ✓ Glicosidi del kampeferolo Sono presenti altre molecole come la solanina C45 H73 NO15 che si trova nella

buccia ed è tossico quindi è consigliabile toglierla op cuocerla essendo sensibile al

calore La tomatina o la licopersicina C50 H83 NO21 viene usata per prevenire e curare

l’acne Questo alcaloide viene stimolato dalle infezione fungine o da danni meccanici

tossico.

Il colore rosso del pomodoro è dovuto al licopene C40H56 appartenente ad i Carotenoidi dal β-carotene C40H56 dall’anello β-ionone β-carotene

β-ionone

licopene

La vitamina C è l’acido ascorbico:

I flavonoidi sono relativamente abbondanti nelle foglie, il frutto ne contiene piccole

Quantità. Quello più abbondante è la rutina ed a seguire il kaempferol-3-rutinoside,

la quecertina-3-glucoside; la naringenina è presente senza zucchero (α-glicone) sia

come glicoside. Il pomodoro contiene in 100g i seguenti macro e micronutrienti:

AcquaProteineLipidiGlucidi

Presenza dei macro e micro nutrienti in 100g

SodioPotassioFerroMagnesioCalcioFosforoZincoRameSelenioVitamina B1Vitamina B2NiacinaVitamina C

• 1.What is the ideal place for growing tomatoes? The ideal environment to grow tomatoes can be both a greenhouse

and an open field, both must respect the needs of the plant including, temperature, soilstructure.they can be medium textured soils, 60% of sand, 15% of silt, and 25% of clay, with a ph of the soil ranging from 5.5 to 6.5 and humidity around 60%.

• 2.Which types of tomato can be grown in our area? Nowadays the development of agriculturaltechniquesallows to

growalltypes of tomatoes.

SandSiltClay

• 3. What are the most important and the most cultivated? The most important are: il ciliegino, il datterino, costoluto, a grappolo,

cuore di bue, tondo liscio, ovetto, sammarzano, etc.

• 4. What are the cultivated substrates? The cultivable substrates are: the soil, coconut fiber perlite

and grodan

• 5.What are the necessary processes for a good development of the plants? The processing necessary for a good development of the plant are: a good

transplant, a good legaggio nethatgive a good support to the plant, a good pruning and an excellent irrigation

• 6. Are there necessary fertilizations and what type are they? The necessary fertilizations are carried out with: phosphorus, potassium,

sulfur, iron, calcium,nitrogen and organic fertilizers.

• 7.What are the parasiticinsects and the fungi that can attack the plant?

They are: whitefly, tuta absoluta, red spider, aphids. Fungi are: gray fungus peronospora, powdery mildew. Bacteria are: bacterial cancer etc.

• 8.What are the usefull insects? Usefull insects are: pollination bumblebees, ladybugs,

limenottero and miridae

• 9.What is the feedback on the market? The economic feedback on the market is variable,it is based

on the request and the offer of the market. • 10.Which are the most requested species ? And which are the

most exported species? The most requested species are the datterino for our market,

and the cherry for exports.