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Lo stile della prosa scientifica Chiaro Preciso Diretto Conciso Comprensibile Fluido Dire ciò che si vuole dire Evitare di dire ciò che non si vuole dire Modalità da docente Pensato per il lettore Ogni parola conta Non deve stancare

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Lo stile della prosa scientifica

Chiaro

Preciso

Diretto

Conciso

Comprensibile

Fluido

Dire ciòche si

vuole dire

Evitare di dire ciòche non si vuole dire

Modalitàda docente

Pensatoper il lettore

Ogni parolaconta

Non devestancare

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La gerarchia delle idee

A quale livello il significato comincia ad avere senso?(vedi Frege, “Bedeutung” vs “Sinn”)

Livelli di ambiguità decrescente:• lessemi e morfemi, es. prend-iamo-gli(e)-lo vs prend-ete-gli(e)-la• parole (minimum free form), es. alto vs tall, high, loud, deep, ecc.• frasi, es. “una vecchia porta la sbarra”, “Carino da parte tua...”

• paragrafi (*) (idee nucleari complete, es. un confronto)• testo completo (idea generale)

(*) in senso inglese, quindi un po’ diverso da “capoverso”

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Come si comunica un’idea?Cambiando punto di vista, come si apprende? (psicologia cognitiva)• per conferme (è il caso più comune);• per integrazioni (è il caso dell’apprendimento scolastico);• per ristrutturazioni (caso molto più raro, es. il passaggiodall’aritmetica all’algebra astratta).

In tutti e tre i casi, occorre un punto di partenza (da confermare,integrare o ristrutturare), cioè un pregiudizio, una condizioneiniziale. Se non c’è, occorre fornirlo.Esempi: “Sia E un insieme...”, ma anche “Sia la discoteca un luogonel quale si consumano alcolici fino a tarda notte...”

Riassumendo: affinché la comunicazione funzioni bene, è importantel’effetto di déjà vu.

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Paragrafi, idee e déjà vu“Per fermare la strage dal rientro delle discoteche è statorecentemente approvato dal Senato un d.d.l. che regola le attivitàdei locali da ballo (o meglio sballo). La nuova legge si articolaprincipalmente nei seguenti punti: anticipazione dell’orariod’apertura e chiusura dei locali, limitazione dell’erogazione dialcolici, moderazione del volume della musica e dell’uso delle lucistroboscopiche.” [dall’esercizio del quarto incontro]

• “Per fermare...sballo)”: frase-regista (topic sentence).• Anticipa la semantica: “strage”, “discoteche”, “d.d.l.”, ecc.• Anticipa la sintassi: “un d.d.l. ...” � “La nuova legge...”• E’ indipendente

• Meccanismo del déjà vu. Frase principale: “è stato approvato und.d.l.” � Integrazione attesa: illustrazione di tale d.d.l.

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Tecniche di regia• Dal punto di vista semantico: la frase-regista, di solito postaall’inizio, riassume l’idea generale del paragrafo (un paragrafo,un’idea).

• Dal punto di vista sintattico: la frase-regista stabilisce come verràsviluppata l’idea (v. Watzlawick e Chi ha paura di Virginia Woolf)

Tipi di paragrafo. Alcuni modi per illustrare un’idea:

• enumerazione• confronto e contrasto• narrazione• esemplificazione

• descrizione• problematizzazione• ricapitolazione• domanda-risposta

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Tipo Esempi Ambiguità Accordo

Logico “Non sopporta quellazitella di sua nuora”

Ortografico “...perché ai paura diquell’asteroide...”

Sintattico “In essa avvengono fenomenimolto simili ai temporali terrestriche però, sono alimentati dalcalore che proviene dalnucleo di Giove.”

Lessicale- “Una branchia della biologia chesemantico mi piace molto...”

“Noi uomini del terzo millennio...”

Pragmatico- “...dagli studi accurati e dalle stimestilistico dei ricercatori emerge infatti...”

“... tempeste che occupanomigliaia di chilometri...”

Errori, infrazioni, scelte

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Tipi di testoTipo Contenuto Modalità/scopo

Regolativi Norme, prescrizioni, istruzioni, “Ti dico come fare a...”regole di comportamento o d’uso

Dimostrativi Ragionamenti logici/analitici “Ti dimostro...”

Informativi Informazioni, dati, notizie “Ti informo che...”

Argomentativi Ragionamenti persuasivi “Ti convinco...”

Descrittivi Immagine sensoriale di un oggetto “Ti descrivo...”(ma anche uno stato d’animo, ecc.)

Narrativi Storie “Ti racconto...”

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Caratteristiche dei tipi di testoTipo Caratteristiche linguistico-testuali

Regolativi Tono imperativo (anche con infiniti, presente indicativo,congiuntivi esortativi). Devono essere chiari.

Dimostrativi Prima persona plurale, impersonali, congiuntivi. Non ammettono opinioni personali, ma solo “verità oggettive”.

Informativi Rispondono alle wh-questions (what? where? when? who?why?) Il modo è quasi sempre l’indicativo in terza persona.Devono riportare tutte le informazioni importanti.

Argomentativi Devono persuadere il destinatario a ritenere valido unragionamento o ad aderire a un’opinione. Sfruttano laretorica (esempi, false domande, tono della voce, ecc.).

Descrittivi Modi tipici: presente e imperfetto dell’indicativo. Elencanotratti. Scopo: la riconoscibilità.

Narrativi Hanno personaggi, storia e intreccio. Scopo: emozionare (Collins: “falli ridere, falli piangere, falli attendere”).

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Funzione dei titoli

• Ogni sezione di testo, fino all’ultimo livello definito, ècontrassegnata da un titolo

• Un titolo è come un riassunto: deve essere significativo• Esempi corretti

• Prefazione• Indice• Capitolo 1 Processi stocastici• 1.1 Definizioni e proprietà

• Esempi sbagliati• Capitolo 1• Definizioni e proprietà

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Forma dei titoli

• Al termine di un titolo non si mette mai il punto

Esempio: 2.1 Introduzione ai mercati finanziari

• I diversi livelli gerarchici dovrebbero essere differenziatianche graficamente

Esempio: Capitolo 1Processi stocastici...1.1 Definizioni e proprietà

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Automatic sectioning in LaTeXFile .tex————————————\documentclass[a4paper,11 pt]{report}\renewcommand{\chaptername}{Capitolo}\begin{document}\chapter{Titolo del primo capitolo}\section{Prima sezione}\subsection{Prima sotto-sezione}Primo paragrafo di testoeffettivo.\parSecondo paragrafo.\end{document}

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Dopo il titolo...• Struttura senza testi d’esordio

Titolo (1° livello) Titolo (2° livello) Titolo (3° livello)

Testo effettivo

Titolo (3° livello)

Testo effettivo

...

• Struttura con testi d’esordio

Titolo (1° livello)

Testo effettivo

Titolo (2° livello)

Testo effettivo

Titolo (3° livello)

Testo effettivo

...Attenzione alla coreferenza:se il titolo è Funzioni di controllo, il testo che segue sarà “Lefunzioni di controllo consentono di...” (non “Queste funzioniconsentono di...”).

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Quale punteggiatura nelle liste?Liste stile testo:

• le voci hanno inizialeminuscola se proseguono ilperiodo grammaticale dellafrase introduttiva;• il testo di ogni voce è chiusodal segno di punteggiatura chegli spetterebbe nel testocorrente, e il testo dell’ultimavoce è chiuso dal punto.

Liste stile elenco:

• Le voci della lista hannocomunque iniziale maiuscola,poiché viste come elementiinformativi autonomi.• Il testo di ogni voce è chiusodal punto se costituisce unafrase compiuta; non è chiusoda punteggiatura in casocontrario (neppure l’ultimavoce).

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Liste con LaTeX\documentclass[a4paper,11 pt]{report}\begin{document}Una lista non numerata con LaTeX\par\begin{itemize} \item Prima voce \item Seconda voce \begin{itemize} \item Prima sottovoce \item Seconda sottovoce \end{itemize} \item Terza voce\end{itemize}

\end{document}

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Figure e tabelleNell’oggetto:• Tabella 3.1: Soluzioni numeriche• Figura 6.1: Applicazione dell’operatore di Sobel

Nel testo (rimando interno):• “...nella tabella 3.1...”• “...(vedi fig. 6.1).”• “...(vedi anche fig. 6.2).”• “...(cfr. tab. 4.2)...”• “...la figura 6.1(b) mostra...”

Gli oggetti degli altri:• Tabella 8.2: Flusso di MKN451 (tratta da Wilson, 1999)• Figura 6.2: Risposta nel near field (adattata da Cutler, 1996)

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Le figure in LaTeX\documentclass[a4paper,11 pt]{report}\usepackage[draft]{graphicx}\usepackage[italian]{babel}\renewcommand{\figurename}{Figura}\begin{document}\centeringUna figura in LaTeX\par\begin{figure}[here]\centering

\includegraphics[height=34mm,bb=12 34 424 345]

{power.eps}\caption{Grafico}\end{figure}\end{document}

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Sulla punteggiatura: la virgola• Dove? Subito dopo il carattere che la precede, prima dello spazio.• Perché? Per migliorare la leggibilità del testo.• Dove non la si deve usare? In generale, (a) fra soggetto e predicato e (b) frapredicato e oggetto. Errori tipici: (a) “Gli ultimi movimenti di borsa, indicanouna tendenza al rialzo”; (b) “Lo studio analizza nei minimi dettagli, le possibiliapplicazioni del metodo”. Eccezione: gli incisi. Esempio: “Gli ultimi movimentidi borsa, così almeno pare, indicano una tendenza al rialzo”.• Dove la si usa di solito?

• Per separare termini paralleli. Esempio: “Per collegarsi a Internetoccorrono un PC, un modem e una linea telefonica”.• Per isolare elementi marginali. Esempi:

• “D’altra parte, non si può…” [introduzioni]• “La capitale dell’Ungheria, Budapest, sorge…” [apposizioni]• “Le conclusioni, in breve, sono le seguenti” [incisi]• “Sì, ammetto di aver sbagliato” [interiezioni]• “Io amo il rhum, Elena la vodka” [contrazioni]• “Secondo Carlo, Alberto ha ragione” [ambiguità]

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Virgole e proposizioni• Sequenza subordinata-principale: di solito si usa la virgola.

Esempio: “Se la struttura è sufficientemente elastica, il rumore microfonicorisulterà trascurabile”Eccezione: frasi molto brevi. Esempio: “Se si può fumare rimango anch’io”

• Sequenza principale-subordinata: si usa la virgola solo se la subordinatanon condiziona la principale. Esempi:

“Non mi sono mai sposata, sebbene le occasioni non mi siano mancate”“Non vengo perché non ne ho voglia”

• Quando la subordinata è all’interno della principale: DIPENDE. Se lasubordinata restringe l’estensione del termine al quale si riferisce, non si usa. Se,invece, aggiunge informazioni non necessarie, si usa la virgola. Esempi:

“Gli esseri umani, che non hanno i piedi palmati, hanno inventato le pinne”“Gli esseri umani che non hanno i piedi palmati hanno inventato le pinne”

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Pragmatica della bibliografia

Bibliografia

• Caratteristicheformali

• Cosa comunicaal lettore?

Egocentrica

• Elenco di libriindipendente daltesto (opere“consultate”)• Nessuncommento

• “Guarda quantoho studiato!”• “Ho letto tutti ilibri giusti”

Eterocentrica

• Elenco diriferimenti(references)• Indicazioni precise(pagina, volume,ecc.)

• “Se vuoi verificareo approfondire quelloche ho scritto, eccocome puoi fare”

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A cosa servono i riferimenti?

• Aiutano il lettore � completi e chiari (vedi testo di G. Galilei)• Sono un segno di appartenenza alla comunità scientifica � senon si è l’eremita geniale, c’è sempre una bibliografia• Sono un segno di riconoscenza � esatti e sensati• Sono un segno della competenza dell’autore � appropriati eaggiornati• Evitano l’accusa di plagio � scrupolosi e “onesti”

A cosa NON servono i riferimenti?

• A dimostrare che si è studiato molto � non è necessario avereletto per intero le opere che si citano

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Una scappatoia elegante: le note

• Anche i testi citati nelle note a piè di pagina vanno in bibliografia• Grazie alle note, possiamo inserire in bibliografia testi che nonabbiamo avuto occasione di citare direttamente• Non è solo un trucco: la nota ci permette di commentarli

File LaTeX:

\documentclass[a4paper,11 pt]{report}\begin{document}Esempio di nota a pi\`{e} di pagina.\footnote{Permaggiori informazioni, consultare il Manuale LaTeX[3] alla voce $\backslash$foootnote.}

\end{document}

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Quando si scrive la bibliografia?

• Sin dall’inizio (la bibliografia è un work in progress)

Come si scrive la bibliografia?In modo coerente con i riferimenti presenti nel testo

I tre metodi più diffusi sono:• Sistema esteso esempio: (cfr. Giusti, Analisi Matematica) in bibliografia: Giusti, E. Analisi Matematica. Torino: Boringhieri, 1985

• Sistema autore-data esempio: (cfr. Giusti, 1985) in bibliografia: Giusti, E. (1985). Analisi Matematica. Torino: Boringhieri.

• Sistema numerico esempio: (cfr. [3]) in bibliografia: [3] Giusti, E. Analisi Matematica. Torino: Boringhieri, 1985.

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Alcuni esempi

Nel testo...

• Un articolo (vedi [18], p. 11)

• Un libro (cfr. [7], cap. 3)

• Una tesi ...già affrontato in [4].

• Dagli atti di unconvegno: vedi [23]

...e in bibliografia

• [18] Kravitz, L. Roachford, A. “The Life Cycleof Landfish in South Coast Resort Towns”.Landfish Today. 1998, 4, pp. 8-12.

• [7] Herstein, I. N. Algebra. Roma: EditoriRiuniti, 1992.

• [4] Bernardi, A. Assiomi e modelli in geometria.Tesi di laurea in matematica. Università degliStudi di Pavia. A.A. 1993/94.

• [23] Garling, H. “Disposal of the products offermentation”. Second European Conference onCatabolytes. Rogera (Spagna), 1997.

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BibTeX: un database bibliograficoEsempio di file di database: mala_db.bib@ARTICLE(Kravitz, author = "L. Kravitz and A. Roachford", title = "The Life Cycle of Landfish in South CoastResort Towns", journal = "Landfish Today", year = "1998", volume = "4", pages = "8-12")

@BOOK(Herstein, author = "I. N. Herstein", title = "Algebra", publisher = "Roma: Editori Riuniti", year = "1992")

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BibTeX: le citazioni\documentclass[a4paper,11 pt]{report}\renewcommand{\bibname}{Bibliografia}\usepackage[italian]{babel}\begin{document}

Per questo esempio, vedi \cite[p.8]{Kravitz} e \cite{Herstein}.

\bibliography{mala_db}\bibliographystyle{plain}\end{document}

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WinTeX 2000: un articolo

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WinTeX 2000: un libro