Lapproccio psicologico al donatore di sangue nei vari momenti del suo percorso Dott.ssa Elisabetta...

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L’approccio psicologico L’approccio psicologico al donatore di sangue al donatore di sangue nei vari momenti del nei vari momenti del suo percorso suo percorso Dott.ssa Elisabetta Dott.ssa Elisabetta Razzaboni Razzaboni

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L’approccio psicologico L’approccio psicologico al donatore di sangue al donatore di sangue nei vari momenti del nei vari momenti del

suo percorsosuo percorso

Dott.ssa Elisabetta RazzaboniDott.ssa Elisabetta Razzaboni

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La decisione,La decisione,

L’accoglienza, L’accoglienza,

Il prelievo (prima, durante e dopo)Il prelievo (prima, durante e dopo)

le sospensioni.le sospensioni.

Fasi della donazioneFasi della donazione

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La decisione: La decisione: Perché donare?Perché donare?DonazioneDonazione = dare ad altri in dono, cioè = dare ad altri in dono, cioè senza compenso, Regalaresenza compenso, Regalare

Nel donare il proprio sangue si decide di Nel donare il proprio sangue si decide di donare una parte di sé nell’aspettativa e donare una parte di sé nell’aspettativa e nell’intenzione di essere d’aiuto a chi ne ha nell’intenzione di essere d’aiuto a chi ne ha bisogno.bisogno.

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Il 65% della popolazione italiana ha Il 65% della popolazione italiana ha un’età compresa tra i 18 e i 65 anni un’età compresa tra i 18 e i 65 anni (condizione base per la donazione)(condizione base per la donazione)ma ma solo il 3% sono i donatorisolo il 3% sono i donatori

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Le motivazioni del Le motivazioni del donatoredonatore

Atto di altruismo e solidarietà nei confronti del Atto di altruismo e solidarietà nei confronti del prossimoprossimo

Coscienza civicaCoscienza civica

Esperienze personali e/o familiariEsperienze personali e/o familiari

Bisogno di appartenenza ad un gruppoBisogno di appartenenza ad un gruppo

Altruismo ricavandone un beneficio anche Altruismo ricavandone un beneficio anche personalepersonale

Altro????Altro????

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Relazione operatore - Relazione operatore - donatoredonatore

In tutte le fasi del percorso di donazione il fulcro è il rapporto e la relazione che gli operatori AVIS stabiliscono con i Donatori.

Della relazione operatore – donatore sono gli aspetti Della relazione operatore – donatore sono gli aspetti comunicativi ed emotivi che devono essere comunicativi ed emotivi che devono essere considerati con estrema attenzione.considerati con estrema attenzione.

La comunicazione è perciò come il “ponte” che unisce due entità apparentemente separate ma in realtà facenti parti dello stesso panorama

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NON SI PUO' SCEGLIERE NON SI PUO' SCEGLIERE DI NON COMUNICAREDI NON COMUNICARE

Comunicare = Comunicare = "mettere in comune" "mettere in comune" ossia ossia condividere con gli altri pensieri, opinioni, condividere con gli altri pensieri, opinioni, esperienze, sensazioni e sentimenti. esperienze, sensazioni e sentimenti.

La comunicazione non è semplicemente La comunicazione non è semplicemente parlare ma presuppone necessariamente parlare ma presuppone necessariamente una relazione e quindi uno scambio.una relazione e quindi uno scambio.

La comunicazione è un elemento fondamentale La comunicazione è un elemento fondamentale in qualsiasi in qualsiasi relazione interpersonalerelazione interpersonale..

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Le persone comunicano con molte modalità Le persone comunicano con molte modalità diverse. diverse.

Oltre a pronunciare parole e formulare frasi Oltre a pronunciare parole e formulare frasi si può comunicare anche in altri modi:si può comunicare anche in altri modi:

Utilizzando l’intonazione, il volume della Utilizzando l’intonazione, il volume della voce, articolando in modo migliore le voce, articolando in modo migliore le parole, utilizzando la postura del corpo, la parole, utilizzando la postura del corpo, la distanza con gli altri, la gestualità, il distanza con gli altri, la gestualità, il contatto con lo sguardo, il tatto, il tono contatto con lo sguardo, il tatto, il tono muscolare ecc.muscolare ecc.

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Quali i tipi di Quali i tipi di comunicazione? comunicazione?

Comunicazione verbale Comunicazione verbale

Avviene attraverso l'uso del Avviene attraverso l'uso del linguaggiolinguaggio sia scritto che orale e che dipende da sia scritto che orale e che dipende da precise regole sintattiche e grammaticali. precise regole sintattiche e grammaticali.

Comunicazione non verbale Comunicazione non verbale

Avviene senza l'uso delle parole attraverso vari canali: mimiche facciali, Avviene senza l'uso delle parole attraverso vari canali: mimiche facciali, sguardo, gesti, posture, andature, abbigliamento. sguardo, gesti, posture, andature, abbigliamento.

Comunicazione para verbale Comunicazione para verbale

Riguarda soprattutto la voce (tono, volume, ritmo), ma anche le pause, le Riguarda soprattutto la voce (tono, volume, ritmo), ma anche le pause, le risate, il silenzio ed altre espressioni sonore (schiarirsi la voce, tamburellare, risate, il silenzio ed altre espressioni sonore (schiarirsi la voce, tamburellare, far suoni) e il giocherellare con oggetti. far suoni) e il giocherellare con oggetti.

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Comunicazione – Comunicazione – ascolto - empatiaascolto - empatia

Sia il non verbale che Sia il non verbale che il paraverbale inviano il paraverbale inviano messaggi spesso messaggi spesso inconsapevoli di tipo inconsapevoli di tipo emotivo emotivo . .

È importante saper cogliere lo stato È importante saper cogliere lo stato d’animo del donatore per poter d’animo del donatore per poter relazionarsi al meglio con lui/leirelazionarsi al meglio con lui/lei

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I bisogni del DonatoreI bisogni del Donatore

Sentirsi al centro dell’attenzione: Sentirsi al centro dell’attenzione: “ricevere “ricevere attenzioni” nel momento della donazione.attenzioni” nel momento della donazione.Rendere un evento di per sé spiacevole come Rendere un evento di per sé spiacevole come piacevole (creando un’atmosfera rilassante e un clima piacevole (creando un’atmosfera rilassante e un clima accogliente).accogliente).Deve potersi sviluppare nel donatore il desiderio di Deve potersi sviluppare nel donatore il desiderio di tornare e sentirsi parte di un gruppo.tornare e sentirsi parte di un gruppo.Poter esprimere i suoi stati d’animo ed eventualmente Poter esprimere i suoi stati d’animo ed eventualmente le proprie preoccupazioni rispetto al prelievo le proprie preoccupazioni rispetto al prelievo (soprattutto le prime volte) o/e le sue perplessità nel (soprattutto le prime volte) o/e le sue perplessità nel continuare.continuare.Sentirsi a proprio agio e al sicuro (instaurare un Sentirsi a proprio agio e al sicuro (instaurare un rapporto di fiducia).rapporto di fiducia).Sentirsi tutelato nella privacy delle informazioni Sentirsi tutelato nella privacy delle informazioni mediche/sanitarie. mediche/sanitarie. Essere informato: cosa si fa e perché.Essere informato: cosa si fa e perché.

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Come fare???Come fare???

Creare un ambiente confortevole se la struttura lo permette (luci e suoni)

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Come fare???Come fare???

Creare un ambiente Creare un ambiente piacevole ed allegro piacevole ed allegro

senza eccederesenza eccedere

Incentivare Incentivare l’aggregazione di l’aggregazione di

gruppo con eventi ed gruppo con eventi ed attivitàattività

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Come fare???Come fare???

Ascoltare e non Ascoltare e non esprimere giudiziesprimere giudizi

Essere riservatiEssere riservati

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Come fare???Come fare???

Collaborazione nel Collaborazione nel gruppo degli gruppo degli

operatorioperatori

Costruire un team Costruire un team ripartendosi i ruoli ripartendosi i ruoli

equamenteequamente

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Collaborazione nel gruppo degli operatori: come fare?

L'assertività, (o anche affermazione di sé), è una caratteristica del comportamento umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni.

È «un comportamento che permette a una persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere il suo punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i suoi diritti senza ignorare quelli altrui».

Comunicando in modo assertivo

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Collaborazione nel gruppo degli operatori: come fare?

Affermando i propri punti di vista, senza prevaricare né essere prevaricati.

NO!

NO!

Sì!

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Ed infine….Ed infine….

Motivare i giovani alla donazione può aiutarli Motivare i giovani alla donazione può aiutarli nell’evitare i comportamenti a rischio per il nell’evitare i comportamenti a rischio per il proprio stato di salute;proprio stato di salute;

Donando, infatti, il giovane evita eccessi e Donando, infatti, il giovane evita eccessi e sregolatezze e adotta uno Stile di vita Salutare.sregolatezze e adotta uno Stile di vita Salutare.

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