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ANNO XXXIII - N.6 - GIUGNO 2018 - Stampato il 11/06/2018 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE VERONA EST WhatsApp 331 9003743 Auditorium, spazi per gli artigiani, appartamenti per giovani e anziani. Sono solo alcune delle proposte su cui alcuni cittadini di San Bonifacio stanno ragio- nando per dare un futuro all’area dell’ex ospedale Zavarise-Manani, da anni al centro di una querelle tra Comune, Ulss e Regione per quanto concerne la sua proprietà. Da qualche tempo a questa parte un gruppo di sambonifacesi, con in prima fila l’ex sin- daco e architetto Pierdomenico Mazza, si sta riu- nendo in incontri pubblici per discutere e dare vita ad un progetto che riporti a nuova vita l’ex ospedale sambonifacese. Pagina 10 SAN BONIFACIO. L’EX OSPEDALE DEL FUTURO IL GIORNALE PIÙ DIFFUSO E LETTO DELLA PROVINCIA DI VERONA Un nuovo proget- to di fine anno scolastico ha coin- volto i plessi delle scuole primarie di Veronella e San Gregorio: “Scuole in cammino”, che nasce come pro- getto scolastico. «Ritengo doveroso ringraziare i plessi scola- stici e le insegnanti che con questa bella iniziativa avevano lo scopo di creare maggiore conoscenza, coesione e collaborazio- ne fra le diverse agenzie educative: famiglia, scuola, territorio - spiega l'assessore all'Istruzione, Alberto Caloini -. Anzichè la solita festa di fine anno scolastico, abbiamo fatto una passeg- giata alla scoperta del nostro Comune». Pagina 16 VERONELLA. SCUOLE IN CAMMINO Taglio del nastro della passerella ciclopedonale sull’Adige a San Martino Buon Albergo. L’opera sorge nel Parco di Pon- toncello e collega San Martino a San Giovanni Lupatoto. Se ci si trova a San Martino si può rag- giungere da zona Giaron e permette ai residenti di entrambi i comuni nonché ciclisti, visitatori e turisti del territorio, di attra- versare l’Adige. Giunti al termine della passerella, svoltando a destra si può arrivare a Zevio e a Verona se si imbocca la destra. Da qui, adesso, risulta molto semplice collegarsi anche alla pista ciclopedonale della Risorgive e recarsi, dopo aver percorso ben 32 km, a Borghetto di Valeggio sul Mincio. Pagina 13 SAN MARTINO. PASSERELLA CICLOPEDONALE

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ANNO XXXIII - N.6 - GIUGNO 2018 - Stampato il 11/06/2018 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

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Auditorium, spazi per gli artigiani, appartamenti pergiovani e anziani. Sono solo alcune delle propostesu cui alcuni cittadini di San Bonifacio stanno ragio-nando per dare un futuro all’area dell’ex ospedaleZavarise-Manani, da anni al centro di una querelletra Comune, Ulss e Regione per quanto concerne lasua proprietà. Da qualche tempo a questa parte ungruppo di sambonifacesi, con in prima fila l’ex sin-daco e architetto Pierdomenico Mazza, si sta riu-nendo in incontri pubblici per discutere e dare vitaad un progetto che riporti a nuova vita l’ex ospedalesambonifacese.

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SAN BONIFACIO. L’EX OSPEDALE DEL FUTURO

IL GIORNALE PIÙ DIFFUSO E LETTO DELLA PROVINCIA DI VERONA

Un nuovo proget-to di fine annoscolastico ha coin-volto i plessi dellescuole primarie diVeronella e SanGregorio: “Scuolein cammino”, chenasce come pro-getto scolastico. «Ritengo doveroso ringraziare i plessi scola-stici e le insegnanti che con questa bella iniziativa avevano loscopo di creare maggiore conoscenza, coesione e collaborazio-ne fra le diverse agenzie educative: famiglia, scuola, territorio -spiega l'assessore all'Istruzione, Alberto Caloini -. Anzichè lasolita festa di fine anno scolastico, abbiamo fatto una passeg-giata alla scoperta del nostro Comune».

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VERONELLA. SCUOLE IN CAMMINO

Taglio del nastro dellapasserella ciclopedonalesull’Adige a San MartinoBuon Albergo. L’operasorge nel Parco di Pon-toncello e collega SanMartino a San GiovanniLupatoto. Se ci si trova aSan Martino si può rag-

giungere da zona Giaron e permette ai residenti di entrambi icomuni nonché ciclisti, visitatori e turisti del territorio, di attra-versare l’Adige. Giunti al termine della passerella, svoltando adestra si può arrivare a Zevio e a Verona se si imbocca la destra.Da qui, adesso, risulta molto semplice collegarsi anche alla pistaciclopedonale della Risorgive e recarsi, dopo aver percorso ben32 km, a Borghetto di Valeggio sul Mincio.

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SAN MARTINO. PASSERELLA CICLOPEDONALE

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LE VOSTRE LETTEREL’ALTRO GIORNALE Giugno 2018www.laltrogiornaleverona.it 3WhatsApp

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Buon giornoIn quanto figlia, sorella,madre e suocera di mediciche lavorano o hannolavorato nel sistema sani-tario britannico (NHS),posso assicurare il signorToffali che ha la sua ideadi come funziona la sanitànel Regno Unito non corri-sponde al vero. Come inItalia, e anche a Negrar, imedici britannici hanno acuore il bene dei loropazienti e piangono ancheloro quando ne viene amancare uno. Naturalmen-te in questi casi tragici,alcuni genitori accettanodi permettere l'espiantodegli organi per permette-re ad altri bambini più for-tunati di vivere, ma da quia parlare di “sperimenta-zioni e tessuti da vendere”c'è una bella differenza.Nel caso poi del piccoloAlfie, ricordo che il Tribu-nale Supremo Britannico eanche la Corte Europeaper i Diritti Umani hannodeciso che data la condi-zione del bambino (i medi-ci hanno concordato che ilcervello si era purtroppoquasi del tutto consumato)era controproducente ecrudele cercare di prolun-gare la vita ulteriormente.Allego un estratto dellasentenza del Tribunale. Cordiali saluti

Anne Parry

(Traduzione dall’originaletesto inglese)“Questo è un caso dispe-ratamente triste, Princi-

palmente è triste per igenitori di Alfie perchéloro amano molto il loropiccolo e vogliono faretutto il possibile per tener-lo vivo. Ma è anche tristeper le persone che hannotenuti in vita Alfie per cosìa lungo, i dottori, le infer-miere che lo stannoseguendo all’ospedaleAlder Hey. Quelli di noiche hanno dovuto trattarequesto caso in mododistaccato da un punto divista giuridico possonosentire la loro tristez-za…Ma loro e noi dobbia-mo guardare in faccia ifatti. Alfie sembra un bam-bino normale, ma l’opi-nione unanime dei dottoriche lo hanno esaminato ele lastre mostrano cheormai il suo cervello èdistrutto. Nessuno sa ilperché, ma quello che èsuccesso e che continua asuccedere non può essereignorato. Questo vuol direche Alfe non può respirareo mangiare o bere senzaun trattamento medicosofisticato. Significaanche che non c’è speran-za per nessun suo miglio-ramento. Questo sono fattiche sono stati riscontratidopo una meticolosa valu-tazione delle prove daparte del giudice proces-suale”.

Ringraziamo la signora -anche a nome dei nostrilettori - per i graditi chia-rimenti.

ALFIE

Era il lontano 5 dicembre1986quando uscì la prima edi-zione del “Valpolicella Oggi &Domani” – poi diventato L’AltroGiornale – e quando, Adriano,mio padre, scriveva: «… chi nesarà infastidito (e a ragione)? Idisonesti, coloro che mettonosempre la furbizia al di sopradi tutto, che del proprio interes-se hanno fatto una regola divita, chi contando sulla disin-formazione e sulla pigriziadegli onesti si appropria a tito-lo personale di meriti e di strut-ture che devono essere ditutti…». Ecco, L’Altro Giornaleera e vuole essere ancora que-sto, un giornale che si curadegli interessi dei cittadini, checerca di capire il perché dicerte assurdità sotto gli occhidi tutti, che si informa perinformare a sua volta. Ed è per questa ragione chedal mese di Luglio inizieremocon “La domanda del mese”e relativa inchiesta. Un nuovoservizio che cercherà di svisce-rare, attraverso interviste,approfondimenti, foto equant’altro le tante, troppe,situazioni che creano disagioalla nostra quotidianità e che ci

fanno sorgere spontanea ladomanda: perché? Chi di noi, ogni giorno, non sichiede il perchè di tante scelteassurde prese sulle nostre testeda persone, evidentementeincompetenti, in tanti settoridella pubblica amministrazione?Chi di noi, quotidianamente nonpercorre delle strade per anda-re al lavoro, a scuola, ad unappuntamento – esempio latangenziale con svincolo VRNord - e non si chiede chi sia ilgenio che ha pensato quellaviabilità e perchè non si trovinosoluzioni alternative?

Chi di noi, prenotando una visi-ta all’ospedale non si chiedeperchè per una visita qualsiasiserva almeno un anno di atte-sa, mentre invece a pagamen-to qualche giorno?Chi di noi, dovendo accederead un ufficio pubblico, non si èchiesto perché, spesso, ci siacosì tanta approssimazione esvogliatezza?Chi di noi, non si è chiestodove vanno a finire i nostririfiuti, dopo tutti gli sforzi chefacciamo per differenziarli?Queste sono solo alcune delledomande che ognuno di noi sipone e alle quali avrebbe pia-cere di ottenere risposte. Eccocercheremo di farlo noi per voi.Sarà la nostra missione: inda-gare, chiedere, intervistare.Da parte vostra, cari lettori,attendiamo i quesiti che più vipreme siano risolti, ci attivere-mo affinchè possano diventarel’inchiesta del mese.

LA DOMANDA DEL MESE....di Alessandro Reggiani

Erica Maria Righetti

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Gentile direttore, leggo su "L'Altro Giornale"di Maggio una lettera chepresenta un profilo dellarecente Fiera di San Marcolontano dalla realtà, perciòsento il bisogno di proporreuna diversa lettura dell'even-to. Nella lettera si lamenta:- un calo del numero deivisitatori, come se questosignificasse un venir menodella qualità della Fiera. Inpassato mai i visitatori eranostati conteggiati; qualcunobene informato riferiva chesi era arrivati a "circa 15.000presenze, occhio e croce", equesto sembrava un record;per la prima volta nel 2017

noi abbiamo contato i visita-tori con uno strumento che sichiama "contapersone":33.000 nei tre giorni emezzo di Fiera; quest'anno22.000 nei due giorni emezzo: un giorno in meno eun gran caldo che ha invitatomolta gente al "weekendfuori porta", come dice larelazione della ditta organiz-zatrice. In ogni caso i visita-tori sono stati tanti, tutti lihanno visti, hanno invaso ilpaese, la Fiera, i bar; visita-tori che hanno trovato acco-glienza, parcheggio ordinatoe sicuro, assistenza da partedella Polizia Municipale, deiCarabinieri in Congedo, delpersonale del Comune, dellaProtezione Civile, dellaCroce Rossa che hannogarantito sicurezza e control-lo attento dei 13 varchi diaccesso al centro del paese,nel rispetto delle norme sullasicurezza vigenti: non parolema fatti! 22.000 che nonhanno creato problemi, nonhanno avuto da fare rimo-stranze, hanno trovato ordi-ne, pulizia e decoro nelpaese; - si lamenta ancora unprogramma "lacunoso" per-chè mancavano manifesta-zioni di grande richiamo perun pubblico "interessato"; sesi intende qualche grandespettacolo musicale, certoattirerebbe gente "interessa-ta" per la musica, non è dettose "interessata" anche allaFiera; chi voleva visitare laFiera lo ha fatto, con como-do, al mattino, al pomeriggioe anche fino alle ore 21; poila Fiera chiudeva; non sono

mancate iniziative serali,musicali, proposte da scuolee associazioni sambonifacesiche operano nella nostrarealtà. Noi abbiamo fino adora privilegiato iniziative digruppi locali senza caderenella tentazione di manife-stazioni eclatanti e costoseche non lasciano poi traccianella vita di tutti i giorni; perle prossime edizioni vi è lamassima disponibilità anuove proposte, sensate econcrete;- gli espositori; 100 quest'an-no, 89 nel 2017, 92 nel 2016,91 nel 2015, per un totale di125 stand perchè varie dittene utilizzavano più di uno;gli spazi coperti e scopertitutti pieni; le ditte prove-nienti da San Bonifacioerano 14 nel 2018, 13 nel2017; dall'est Veronese 19nel 2018, 12 nel 2017; dalVeronese 14 nel 2018, 12nel 2017; dal Vicentino 23nel 2018, 17 nel 2017; dalPadovano 9 nel 2018, 8 nel2017; da altre provincevenete 7 nel 2018, 8 nel2017; da fuori regione 14nel 2018, 19 nel 2017; inumeri parlano di una cre-scita su tutti i fronti; "pochele ditte sambonifacesi" siobietta; ma in queste cose viè una regola alla quale è dif-ficile sottrarsi: chi non sipropone lascia spazio ad altriche hanno qualcosa da pro-porre; questo è il compitodegli imprenditori, delleassociazioni di categoria e dichi organizza la Fiera; ilComune promuove, coordi-na le associazioni, accoglie

ed armonizza le varie propo-ste, organizza il contorno,assicura spazi, parcheggi,vigilanza e sicurezza, puli-zia;- infine si invoca un cambia-mento di rotta nella imposta-zione della Fiera. Nel 2014la Fiera era a rischio, fuorganizzata per l' insistenzadelle associazioni di catego-ria dal Commissario Straor-dinario; nel 2015 è ripartitain sordina; nel 2016 si sonoavuti i primi esiti positivi enel 2017 si è iniziato a rac-cogliere i frutti; la ditta orga-nizzatrice, per la primavolta, ha avuto l'incarico pertre anni consecutivi, così hafatto esperienza ed ha creatoun clima di fiducia con gliespositori; l'onere economi-co del Comune non è cam-biato, ma è aumentato ilpeso organizzativo soprattut-to per le nuove disposizionirelative alla sicurezza; alcu-ne associazioni di categoriasi sono fortemente impegna-te. La rotta nuova è il coin-volgimento forte delle asso-ciazioni (creatività, ambien-te e territorio, solidarietà,volontariato) e delle scuole,perchè la Fiera sia al centrodella vita del paese e si rivol-ga ai giovani per prospettarea loro il mondo del lavoro edel loro domani (percorsoorientativo con otto labora-tori artigianali); la rottanuova è la presenza in Fieradel Centro per l'impiego peragevolare l'incontro tradomanda e offerta nel campodel lavoro.

Gianni Storari

Direttore Responsabile:Rosanna PancaldiSocietà Editrice:

L’Altro Giornale s.r.lRedazione:

Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR)

Tel. 0457152777 Fax 0456703744

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San Pietro in CarianoStampa:

FDA EUROSTAMPA srlVia Molino Vecchio, 185

25010 BORGOSATOLLO (BS)Numero chiuso il11-06-2018

SAN BONIFACIO: Residenze LE VENEZIE , sorge all’ incrocio tra Corso Vene-zia e Via Trento. Il palazzo è degli ultimi rimasti nel centro di San Bonifacio dellaseconda metà dell ‘800 , caratterizzato da una facciata in stile. Il progetto è statosviluppato con il preciso intento di offrire ai fruitori spazi di prestigio, capaci digenerare esclusività attraverso scelte mirate di carattere sia estetico che funziona-le. L’edificio sarà caratterizzato da un intervento di nuova costruzione, impiegan-do materiali innovativi, capaci di garantire i moderni confort d’uso e di sicurezza.Il complesso sistema edificio impianto avrà caratteristiche tali da poter rientrarenella classe di efficienza energetica “A” certificata.Il complesso sarà caratterizzato da 6 appartamenti di cui un esclusivo piano atti-co , tricamere di vari prezzi e misure e un comodo appartamento bilocale. Gara-ge e posti auto privati nella corte interna dell’edificio. Rif.V000911

SAN BONIFACIO: In frazione Prova, in bel quartiere residenziale, vendesi por-zione di bifamiliare. Circondata da circa 300 mq di verde e di ampia metratura: spazioso soggiorno, cucina abitabile e bagno al piano rialzato, 3 camere dop-pie e bagno al piano 1°. Seminterrato con scivolo autonomo, garage, c.t. e loca-le adibito a taverna. La casa è ben tenuta e gode di un ottima posizione. Rif.V000904

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LE VOSTRE LETTERE L’ALTRO GIORNALE Giugno 2018www.laltrogiornaleverona.it4 WhatsApp

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FIERA DI SAN MARCOE' prassi che nel mese di maggio le scuole chiedano aigenitori degli allievi il pagamento del cosiddetto contribu-to volontario. Secondo le segreterie, il versamento (varia-bile da istituto a istituto dai 27 ai 200 euro) servirebbe afinanziare l’ampliamento dell’offerta culturale formativa,spese assicurative e fotocopie. Un balzello tanto più odio-so perché viene "imposto" ai genitori alla stregua di unasorta di pressione psicologica e in spregio al principio nor-mativo e costituzionale di gratuità della scuola dell’obbli-go. A smentire l'illiceità e la non obbligatorietà della "tassaocculta", ci ha pensato il Miur (Ministero Istruzione Uni-versità Ricerca) che con le note prot. 312 del 20/3/12 / e593 del 7/3/2013 ha chiarito che è una violazione del dove-re d'ufficio subordinare la regolarità dell'iscrizione deglialunni al preventivo versamento di somme ulteriori rispet-to alle normali tasse erariali. La nota prot 593 del 7/3/2013senza tanti giri dice espressamente" Nonostante le indica-zioni fornite con la precedente nota prot 312 del 20/3/12continuano a pervenire a questo dipartimento da parte dellefamiglie, numerose segnalazioni di irregolarità ed abusinella richiesta dei contributi scolastici. Nel ribadire in que-sta sede l'intero contenuto della suddetta nota 312 in meri-to alla volontarietà dei contributi scolastici ed alle loromadalità di gestione e rendicontazione, si ritiene che simi-li comportamenti, oltre a danneggiare l'immagine dell'inte-ra amministrazione scolastica e minare il clima di fiducia ecollaborazione che è doveroso instaurare con le famiglie,ci configurino come vere e proprie lesione al diritto allostudio costituzionalmente riconosciuto". Bacchettata mini-steriale che dovrebbe far aprire gli occhi a tutti quei geni-tori che per ignoranza o per timore di sgradite "ripercus-sioni" pagano senza fiatare. Gianni Toffali

SCUOLE

SOAVE FESTIVAL EUROPEODI CANTO CORALE

Al via la 46° rassegna internazionale “Festival euro-peo di canto corale” in programma nella serata disabato 30 giugno alle ore 21.00 presso il Duomo diSoave. L’evento, ad ingresso libero, vedrà protagoni-sti quattro cori: il Coro “Città di Soave” (Verona), ilCoro “Vokalna skupina Urban” di Maribor (Slovenia),il Coro “Voci del Baldo - Città di Verona” (Verona) eil Coro “Kammerchor St. Georg” di Nördlingen imRies (Germania).

SOAVE: In bella zona residenziale del paese vendesi casa singola ristrutturata,la casa è su un unico livello più scantinato composta da: entrata, soggiorno, cuci-na abitabile, quattro camere, bagno, studio, taverna, cantina garage doppio egiardino. Rif. V000877

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L’ALTRO GIORNALE Giugno 2018www.laltrogiornaleverona.it6

SAN PIETRO

Che vergogna!

PESCANTINA SANT’AMBROGIO

Servono più cestini!

ARCOLE VERONELLA

Degrado che ci ritroviamoin centro paese

Un cestino qualunque vicino alle scuole

MONTEFORTE

Scuola...erbacce alte un metro!

MONTECCHIA

Caritas...

MONTEFORTE

Piazzola fermata bus...Il solito eterno degrado

SAN VITOADIGE

Giulietta e Romeo...bellissimi cigni

Via Rocolo... solo se sai nuotare!

NEGRAR

Materassi...

SAN BONIFACIO SAN BONIFACIO

Rileggere no?

Via Stella

ARBIZZANO

Erbacce nel campo da calcio... il comune?

MONTEFORTE

Riposo al parco...

ARCOLE

Incrocio Moro Freoni

ARCOLE

FUMANE

Entrata parco giochi

Un cigno nel torrente

Fioritura di fichi d’india.E non siamo in Sicilia...

SAN FLORIANO

Incuria cimitero

CASTELROTTO

L’inciviltà persevera

DOMEGLIARA

Via Stella

ARBIZZANO

Monumento dei caduti...panchine sommerse...

MONTE

Cerchi auto e cavoglie a rischio

SANTA MARIA

Tombini...

GARGAGNAGO ARBIZZANO

Giardini... incrocio viaFoscolo con via Dante Rampa al campanile

SANT’AMBROGIO DOMEGLIARA

Facciamo concorrenza al lago di Garda

VALGATARA-MARANO

Esempio da seguire per lacura del nostro territorio. Pianta segata di proposito

PARONA

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SANDRO GINI AL TIMONE DEL CONSORZIO DEL SOAVELo scorso 9 maggio è stato eletto il nuovo presidente del Consorzio per la tutela vini Soave e Recioto di Soave che è Sandro Gini. Gini, eno-logo, titolare dell’azienda agricola “Gini Sandro e Claudio” a Monteforte d’Alpone, sarà in carica fino al 2020. È stato eletto all’unanimitàdal nuovo consiglio che si è appena insediato composto da Teresa Bacco, Attilio Carlesso, Massimo Ferro, Paolo Fiorini, Sandro Gini, Mat-teo Inama, Massimo Meneghello Canoso, Federico Molinarolo, Maria Patrizia Niero, Laura Rizzotto, Massimino Stizzoli, Alessandra Tes-sari, Gaetano Tobin, Bruno Trentini e Giovanni Verzini. Ad affiancare il Presidente sono stati eletti in qualità di vice Maria Patrizia Niero eMassimino Stizzoli mentre il collegio sindacale sarà guidato da Stefano De grandi con il supporto di Andrea Bianchi ed Esterino Buono.Sandro Gini subentra ad Arturo Stocchetti, storico Presidente che ha guidato la denominazione negli ultimi 14 anni. Nella sua dichiarazio-ne di insediamento Gini ha ringraziato Stocchetti per il grande lavoro fatto sul fronte della tutela e della valorizzazione della DOC e ha inol-tre rimarcato come responsabilità e nuove sfide siano le parole chiave che guideranno l’azione consortile dei prossimi tre anni. Le respon-sabilità sono quelle legate alle quasi 3.000 piccole aziende viticole distribuite su un territorio di quasi 7.000 ettari di vigneto, dove tutte leoperazioni vengono fatte manualmente in areali collinari spesso molto difficili da lavorare,al limite della viticoltura eroica. Un sistema produttivo unico caratterizzato da una vocazione produttiva ben definita e dauna chiara coerenza espressiva. Le sfide sono quelle dei mercati dove proporre un Soavearricchito di nuovi valori contando sull’unicità di un territorio, a partire dalle 33 nuove unitàgeografiche aggiuntive proposte, ritrovando l’entusiasmo e lo spirito costruttivo che ha con-sentito al Soave di diventare un punto di riferimento per stile e organizzazione produttiva.

CRONACHEL’ALTRO GIORNALE Giugno 2018www.laltrogiornaleverona.it 7WhatsApp

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Sarà un’edizione con tantaFrancia e Belgio quella di“Cori dal Mondo”, il Festi-val Internazionale dellacoralità che si terrà ad Arco-le a partire da giovedì 28giugno. Il calendario è for-mato da tre date, con alcunidei migliori cori d’Europapronti ad esibirsi sotto learcate di Piazza Poggi, peruna manifestazione che giànelle passate edizioni avevamostrato tutta la sua qualitàed aveva richiamato un belpubblico di appassionati. Larassegna è come gli scorsianni gemellata con il Festi-val Internazionale CoraleGarda Estate. La serata

inaugurale, come detto, siterrà il 28 giugno e ad aprireil programma sarà il corofemminile “Isabella Gonza-ga” di Porto Mantovano,formazione diretta dal gio-vane maestro Davide Tera-mano e che ha un repertorioche spazia tra gospel, spiri-tual afro-americani, cantipopolari della tradizione ita-liana e straniera, musica leg-gera e brani tratti dai piùcelebri musical. Assieme aloro si esibirà il coro france-se “Espace Chant”, direttoda Maire-France Lahoute,che arriverà con una forma-zione di circa trenta elemen-ti.

La seconda serata è in pro-gramma giovedì 5 giugno ei protagonisti saranno: ilcoro belga “La Chantoire”dalla provincia di Namur,diretto da Céline Rémy econ un repertorio che pescadalle musiche rinascimenta-li fino a quelle della tradi-zione francese, dalla musicaclassica fino a melodie pro-venienti da ogni angolo delmondo; i catalani del “CoralTuró del Vent”, un coromisto nato nel 1984, direttoda Emili Fortea i Rius, e cheha un notevole repertorio dimusica catalana e operecorali di tutta la storiografiamusicale. Da non perdere

sarà poi il gran finale, mer-coledì 11 luglio, con unaserata speciale dove sarannoben tre i cori ad esibirsi: duefrancesi e uno belga. Si par-tirà con “L’Art des Chants”,in arrivo dal dipartimentofrancese dell'Ardèche, nellaregione Alvernia-Rodano-Alpi e diretti da Patrick Par-touche; quello di questa for-mazione è un esperimentomusicale molto particolareperché nasce dalla fusionedi due cori distinti e propor-rà un viaggio nella musicali-tà francese che partirà dalXVI secolo fino al ventesi-mo, omaggiando ancheMozart e con escursioni nel

gospel e nella musica africa-na. Toccherà poi all’“Ensemble vocal du VarGardea Cantat”, diretto daHélène Ravier, che porteràcon sé le sonorità della Pro-venza e della costa mediter-ranea della Francia, conbrani che spazieranno dalrepertorio classico al profa-no, fino alla musica sacra eomaggiando compositoricome Bach, Mozart eHaydn. A chiudere il pro-gramma della rassegnasaranno le voci fiamminghedel “Gents Universitair

Koor”, dirette da Jaris Der-der. Il coro è stato fondatoda alcuni studenti dell’Uni-versità di Gent nel 2000 e daallora prosegue la sua attivi-tà di ricerca musicale, con-seguendo anche numerosiriconoscimenti. Il lororepertorio pesca nella poli-fonia rinascimentale, baroc-ca e romantica fino ai branicorali più famosi del ventu-nesimo secolo. Tutte le sera-te avranno inizio alle ore21.00 e saranno ad ingressogratuito.

Matteo Dani

ARCOLE. Il prossimo 28 giugno prenderà piede una manifestazione internazionale di voci

Un risalto vocaleper i cori europei

Sandro Gini

SOAVE. ULTRACENTENARIALo scorso 17 maggio nel Centro ServiziSan Giovanni Battista della FondazioneOasi a Soave Emma Guadin ha festeggia-to 104 anni. Alla sua festa erano presenti inipoti, il sindaco di Soave Gaetano Tebal-di, il vicesindaco Angelo Dalli Cani, l’as-sessore all’Istruzione e Pari opportunità,Giovanna Stubeli, il parroco don StefanoGrisi, le educatrici e gli ospiti, nonché irappresentanti della Fondazione Oasi conil direttore della residenza Pierluigi Pelo-sato. Inoltre ad animare la festa sono arri-vati i fisarmonicisti Sergio Zocca e Lucia-no Tubini. Emma Guadin è soavese doc:ha vissuto quasi tutta la vita in località Mondello, vicino al santuario della Bassanella,dove è nata nel 1914. Emma non si è mai sposata ed ha dedicato la sua vita ad assisterei suoi familiari. Ha lavorato prima come operaia nella Cantina Pieropan, poi come dome-stica dal proprietario della cantina e per un certo periodo ha fatto la domestica anche aMilano nella famiglia della sua madrina Maria Facchin. «Emma Guadin viene ospitatapresso la casa di riposo "Villa Scrinzi" di Soave nel 2000 dopo la morte del fratello sacer-dote con cui viveva – racconta Pierluigi Pelosato -. Nel 2008, insieme a tutti gli altri Ospi-ti, viene trasferita nel nuovo Centro servizi San Giovanni Battista di Soave dove tutt'oraè ospite. Durante questi anni Emma ha sempre partecipato alle attività proposte, raccon-tando proverbi, poesie e tutto ciò che aveva imparato a scuola, che ha frequentato finoalla terza elementare, e nella sua vita. Negli ultimi anni le forze fisiche sono calate. Emmasiede su una sedia a rotelle, ma riesce ancora con l'aiuto di due persone a spostarsi perfare qualche passo, mangia da sola, si cura il viso, si pettina. Continua a mantenere sem-pre viva la sua fede pregando molto e racconta in modo lucidissimo le sue giornate pas-sate e presenti. Lei ci dice sempre che qui sta bene, che ha tutto quello che le serve, chetutti le vogliono bene e prega perché il Signore la faccia stare ancora in mezzo a noi –conclude Pelosato -. Credo che il segreto di tutto ciò stia sicuramente nella caparbietà diEmma e del suo carattere sempre forte». M.G.M.

Emma Guardin

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CRONACHE L’ALTRO GIORNALE Giugno 2018www.laltrogiornaleverona.it8 WhatsApp

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«Fare chiarezza sui prepa-rati a base di cannabis adazione terapeutica e sullaloro dispensazione è unnostro dovere, in primis pernon creare false aspettativeo insinuare dubbi neipazienti veramente biso-gnosi di cure e nelle lorofamiglie che vivono quoti-dianamente drammi reali esofferenze ineluttabili». Adintervenire sull’argomento“Cannabis medicinale” èArianna Capri, vicepresi-dente di Federfarma Vero-na. Dottoressa, c’è una primaimportante precisazioneche vuole fare?«La Cannabis medicinalepuò essere erogata solodalle farmacie ospedalieree di comunità distribuitesul territorio. La Cannabisacquistabile fuori canalefarmacia non ha alcuneffetto terapeutico definito.

Una puntualizzazioneinfatti deve essere fatta inmerito alla concentrazionedei principi attivi quali ilThc (tetraidrocannabinolo)e Cbd (cannabidiolo), pre-senti in concentrazioni utiliall’attività terapeutica solonei medicinali siano essi diorigine industriale chegalenici realizzati per sin-golo paziente in farmacia.Nei prodotti commercializ-zati in punti vendita direcente apertura, la concen-trazione di Thc deve essereper legge inferiore allo0,6% mentre nei medicina-li preparati nelle farmaciela concentrazione è com-presa tra 7 e 22% e la con-centrazione di cannabidio-lo raggiunge il 10%. Il rap-porto Thc/Cbd è variabilenelle specie ad uso medici-nale, cosicché il medicopossa avere facoltà di spe-cificare al farmacista che

realizza il medicinale lacomposizione in Thc e Cbdin base all’effetto terapeu-tico desiderato per il singo-lo paziente. È chiaro che leforme commerciali direcente liberalizzazionenulla hanno a che vederecon le varietà botanicheche possono». In quali casi è previstol’uso medico della canna-bis?«L'uso medico della canna-bis costituisce un tratta-mento sintomatico di sup-porto ai trattamenti stan-dard come nei casi di scle-rosi multipla per il tratta-mento della spasticità enelle poche altre ben defi-nite gravi patologie, per lequali è prevista l’erogazio-ne dal parte della strutturaospedaliera (distribuzionediretta) a carico del Servi-zio Sanitario Nazionale inRegione Veneto. Si tratta di

casi molto particolari in cuisia comprovata la necessitàdel farmaco cannabinoide,quale uno spray orale abase di cannabis sativaoppure di medicinali gale-nici “su misura”. Va ricor-dato, inoltre che questacategoria di farmaci è sog-getta a monitoraggio pre-scrittivo da parte del-l’azienda sanitaria prepo-sta». Molti pazienti lamentanola scarsa disponibilitàdella Cannabis terapeuti-ca nelle farmacie. E’ così?«L’effettiva attuale scarsadisponibilità di Cannabisterapeutica per l’allesti-mento dei medicinali gale-nici magistrali in farmaciaè dovuta ad un’elevatarichiesta prescrittiva rispet-to alle disponibilità pro-grammate dal Ministero

della Salute, il quale harecentemente provvedutoad azioni correttive di ade-guamento. Tutto ciò al finedi eliminare a livello nazio-nale le liste di attesa pressole farmacie per accedere aimedicinali a base di Can-nabis terapeutica. Comefarmacisti, a contatto quo-tidianamente con i pazien-ti, siamo consapevoli delleloro difficoltà per la scarsadisponibilità di Cannabisterapeutica ma, nel conte-sto istituzionale di tuteladella salute pubblica che ci

compete, ribadiamo conforza che non esistono oggialternative “commerciali”alla terapia ovvero alterna-tive al medicinale a loroprescritto dal medico,secondo il loro quadro cli-nico, e preparato in farma-cia secondo i criteri diQualità, Sicurezza ed Effi-cacia imposti dal Ministerodella Salute. Tutto il resto,se proposto come possibilealternativa terapeutica,rientra nella sfera dellagrave proposta ingannevo-le».

L’INTERVISTA. La vicepresidente Arianna Capri interviene con alcune importanti precisazioni

Cannabis medicinaleFederfarma chiarisce

UNA SETTIMANA IN BIELORUSSIAPubblichiamo di seguito un articolo firmato da Rebecca Reggiani, in cui lei stessa,ventenne veronese, studente dell’Università Cattolica di Milano, racconta la sua indi-menticabile esperienza in terra bielorussa.

La settimana dal 23 al 30 aprile ho avutomodo di vivere un’esperienza che definireisenza dubbio unica, fino ad ora, ma non irri-petibile (spero)! Sono stata una settimana inBielorussia per rivedere le bambine chel’estate scorsa mia madre ha deciso di ospita-re in Italia tramite l’associazione “Aiutiamolia vivere”. Sono partita senza la minima ideadi quello che mi aspettava, non sapevo oraridei voli, dove avrei dormito, cosa avrei man-giato, non sapevo nemmeno chi sarebberostati i miei compagni di viaggio. L’unica cosache mi interessava era provare a capire come vivono nella loro quotidianità Alina e Kari-na. Siamo atterrati a Minsk lunedì pomeriggio. Ad accoglierci c’era Tania, una ragazzaBielorussa che parla l’italiano e che ci ha ospitati per la prima notte nel suo appartamen-to nella periferia della città. Il giorno seguente è iniziata la nostra avventura. A bordo diun pulmino abbiamo percorso circa 500 km in aperta campagna fino ad arrivare nellazona in cui sono situati tutti i villaggi delle famiglie di molti bambini che negli anni sonostati ospitati in Italia. Ho visto la miseria totale: gente che vive in case di legno fatiscen-ti, senza acqua, dove d’inverno si toccano anche i -20 gradi; altre stanno un po’ megliocon case all’apparenza minimamente più curate, ma sempre nella massima povertà. Que-sto però non ha impedito a nessuno di accoglierci cordialmente e di offrirci qualcosa damangiare. Io e i miei compagni di viaggio siamo stati invitati anche a banchetti che – perquei luoghi - avevano dello strepitoso, organizzati da famiglie di medici o direttori di isti-tuto. Attendevo con ansia l’arrivo all’istituto che ospita Alina: nel momento in cui cisiamo abbracciate siamo scoppiate entrambe in un pianto di gioia. Mi ha colpito molto ilfatto che anche tutti gli altri bambini presenti erano entusiasti della nostra presenza. Nonvolevano nulla da noi, chiedevano solo abbracci. Ho scoperto che Alina ha dei problemidi apprendimento ed è per questo che non vive con la mamma e le sue quattro sorellinema è “ospite” qui al Garadiez, che ospita anche tanti ragazzi e soprattutto bambini, orfa-ni di genitori o orfani sociali, cioè bambini i cui genitori non sono in grado di seguire, acausa delle varie problematiche che esistono in Bielorussia tra cui l’alcolismo…Ed eccoarrivato il momento del rientro. Sul nostro aereo viaggiavano anche una quarantina dibimbi-ragazzi con gravi deformazioni fisiche dovute alle radiazioni subite dalle mammein gravidanza al momento dello scoppio di Cernobyl. Tutti vivono in un orfanotrofio estavano venendo in Italia per andare in una colonia vicino Genova. Questo viaggio mi hadato tanto. Ho capito che vivendo nella nostra società del consumo e della tecnologia,abbiamo perso il senso della realtà. Ho capito che dovremmo renderci davvero conto diquanto siamo fortunati, non solo per il nostro tenore di vita o perché abbiamo l’acqua incasa, ma anche e soprattutto perchè possiamo permetterci il lusso di vivere accanto ainostri cari, di godere del dare e ricevere un abbraccio e un sorriso.

Rebecca Reggiani

Rebecca e alcuni bambinidell’Istituto

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L’oratorio di San Carlo Bor-romeo di Monteforte d’Al-pone è senza proprietario: aquesta conclusione sono arri-vate le ricerche dell’assesso-re alla Cultura, Rosario Mac-carrone. Realizzato tra il1610 e il 1631, l’oratorio fufatto costruire da BenedettoBoniotti all’estremità delbrolo che ereditò dopo lamorte dei suoi familiari. Due secoli dopo, nel 1836,l’oratorio (assieme alla villa,ai rustici e al brolo) fu acqui-stato dal dottor Pietro Trez-zolani. “Alla fine dellaSeconda guerra mondiale lachiesetta si trovava in condi-zioni precarie, soprattutto acausa del crollo del tetto, conconseguenti infiltrazionid’acqua all’interno” scrive lostorico Ennio Poli nel libro“Chiese e società nella storiadi Monteforte d’Alpone”.Nel 1947 l’allora sindacoLivio Antonioli diede ordinedi demolirla ma due pittorimontefortiani, Ruggero Riz-zini e Moreno Zoppi, siopposero a questa decisione

chiedendo l’intervento dellaSoprintendenza ai Monu-menti. Grazie a questa lademolizione fu sospesa earrivò un finanziamentoministeriale che fu utilizzatoper restaurare il tetto. Infine,nel 1963 l’ingegner AldoTrezzolani, ultimo proprieta-rio, morì e nel suo testamen-to nominò erede universalela Provincia Veneta diSant’Antonio dell’Ordine

dei Frati Minori di Venezia.Quest’ultima, però, da quan-do ereditò la proprietà del-l’ingegner Trezzolani, nonha mai vantato alcun dirittoné mai compiuto atti posses-sori sulla chiesetta di SanCarlo che, tra l’altro, nonviene nemmeno citata neidocumenti riguardanti lasuccessione.Quindi, l’assessore Maccar-rone ha condotto delle ricer-

che sulle mappe catastali percapire che relazione ci fossetra la chiesetta e l’ex proprie-tà dell’ingegner Trezzolani:da una mappa catastale diimpianto redatta a cavallo tral’Ottocento e il Nocecentorisulta che la chiesetta è a sestante e non appartiene allaproprietà vicina; e la stessacosa risulta da una mappacatastale del 1973. Pratica-mente la chiesetta è stataerroneamente legata alla pro-prietà negli anni Novanta delsecolo scorso, in fase di mec-canizzazione della mappacatastale. Quindi con praticacatastale il titolare del terre-no vicino alla chiesetta hafatto istanza al catasto e cosìlo scorso Novembre è statocorretto l’errore: ora la chie-setta è stata nuovamente sle-gata dalla proprietà vicina.«La chiesetta per oltre 20anni - spiega Maccarrone - èstata adibita a magazzinodalla Pro Loco su concessio-ne del Comune, quindi ricor-reremo all’usucapione permanifesto utilizzo. Se il

Comune dovesse diventareproprietario della chiesettatramite usucapione, poi tro-veremo la forma miglioreper recuperarla, consideran-do anche il fatto che la con-gregazione Istituto MaterBoni Consilii si è dimostratainteressata al restauro». L’oratorio, infatti, è un pic-

colo gioiello che sta cadendoa pezzi, mettendo a rischiol’incolumità dei passanti equindi è più che mai urgenteprocedere ad un restaurocompleto. Nel corso deglianni, purtroppo, il suo inter-no è stato spogliato di ognisuppellettile e di molti fram-menti di stucco e marmo.

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SOAVE. Inaugurato lo scorso 1 maggio nel parco Zanella un’area verde per coltivare

Giardino dei Semplici Lo scorso 1 maggio nelparco Zanella a Soave èstato inaugurato il Giardinodei Semplici, un orto bota-nico con piante aromatichee officinali di epoca medie-vale, dedicate alla cura ealla salute, ideato dal grup-po CTG Veronautoconta esostenuto dall’amministra-zione comunale per il valo-re aggiunto che dà al paese. Il Giardino botanico è carat-terizzato da sette vaschedestinate all’esposizione dipiante aromatiche ed offici-nali suddivise per areetematiche e precisamentepiante aromatiche, piantedell’apparato digerente,piante dell’apparato genitourinario e piante depurative,piante dell’apparato respira-torio e per la cura dellapelle, piante del sistemacardiocircolatorio e sistemanervoso, i grani antichi del-l’alimentazione medioevalee le orticole sempre riguar-danti l’alimentazione diquel periodo storico. Attra-verso il Giardino l’Associa-zione avvierà un progetto

più ampio di laboratorididattici dedicati ai bambinidi tutte le classi di età, dallescuole materne fino agliistituti superiori, finalizzatia promuovere l’educazioneecologica e la conoscenzadell’uso e della coltivazionedelle piante. Nello specifi-co, sono previsti laboratori

per le scuole materne chia-mati “Alla scoperta delmondo verde”, per le ele-mentari denominati “Ilparco e l’orto tra leggende estorie medioevali”, per lemedie “Visita al parco el’erbario medioevale” e pergli istituti superiori “Scien-za e tecnica a servizio delle

piante alimurgiche, dellepiante aromatiche e impie-go del microscopio ottico”.Il taglio del nastro è avve-nuto alla presenza del sin-daco Gaetano Tebaldi, delvicesindaco Angelo DalliCani, del direttore del Con-sorzio di Tutela del Soave,Aldo Lorenzoni, dell’asses-sore alla Cultura AliceZago, l’assessore all’Istru-zione, Giovanna Stubeli, edel sindaco di Belfiore,Alessio AlbertiniPer Veronautoctona e per ilCTG è questo «un giorno difesta ed un modo nuovo difare promozione» - come hacommentato Marco Malva-si, presidente dell’associa-zione Veronautoctona. Nelpomeriggio i volontaridell’Associazione, hannoaccompagnato i visitatori aconoscere il Giardino edintrattenuto bambini dai 5 ai10 anni con il gioco del-l’oca con domande, indovi-nelli ed informazioni sulleerbe per unire il divertimen-to all’apprendimento.Maria Grazia Marcazzani

“DONNA E FAMIGLIA”SPORTELLO DELL’ANTEASLo scorso 15 maggio nella Sala delle Feste del comu-ne di Soave è stato presentato lo Sportello Donna eFamiglia realizzato dall’Associazione Nazionale“Tutte le Età Attive per la Solidarietà” ovvero Anteasdella sezione di Soave, presieduta da Renato Cappel-lotto, e supportata dal coordinamento provinciale. «Leattività di questo sportello, finora aperto in 11 comunidella Provincia di Verona, vanno dall’ascolto di pro-blemi di relazioni famigliari relativi a genitori, figli econiugi alla consulenza psicologica per situazioni distress dovute a rapporti affettivi. Inoltre mira all’ac-compagnamento delle donne in situazioni di difficoltà– afferma Cappellotto -. In caso di necessità è previ-sto il gratuito patrocinio nelle consulenze legali incaso di separazioni, divorzio e affidamento dei figli eun aiuto per il reinserimento socio lavorativo. Infine èprevisto un supporto alle persone vittime di violenzadomestica, stalking, mobbing». «Scopo di questosportello - spiega la psicologa Franca Consorte - è for-nire un servizio di ascolto gratuito, ma soprattutto nongiudicante, cercando di accompagnare la persona allasoluzione corretta grazie anche a un’equipe di psico-logi e avvocati. Il nostro intento è quello di aiutare igenitori a captare quelli che possono essere dei segna-li lanciati loro dai propri figli e accompagnarli versouna soluzione a questi problemi. Forniamo inoltreassistenza alle donne con problemi di depressionepost partum e consulenza legale. Gli incontri si ter-ranno in una stanza del municipio o se preferisse lapersona anche nella sede dell’Anteas». Per accedereal servizio basta chiamare il numero 340.3323336 dallunedì al venerdì dalle 9 alle 12 oppure inviare unamail a [email protected].

M.G.M. MONTEFORTE D’ALPONE. L’edificio “orfano” da tempo necessita di essere restaurato

S.O.S per l’Oratorio FOTONOTIZIA1 Giugno 2018: l'Amministrazione Comunale, l’AVIS,il Gruppo Alpini ANPI di Soave e il Comandante Com-pagnia Compagnia dei Carabinieri Alessandro Castellopremiano e festeggiano i nati nel 2000 offrendo loro laCostituzione della Repubblica e la Bandiera Tricolore.

ARTISTI... IN STRADANella serata del 16 giugno a Monteforte d’Alpone torna la 14° edizione degli Artistidi Strada organizzata dall’Avis.Per le vie del centro del paese ci sarà la School of Art con lo spettacolo “Il volo”dove si esibiranno ragazzi in hip- hop, pole dance e danza del ventre, Azzurra con lababy dance, Valeria con il trucca bimbi e i palloncini, la band musicale montefortia-na “Viceversa”, la compagnia teatrale Battipalco con la commedia dell’arte e musi-ca chiamata “La polverina Sotuttomè” e Giulia Dal Grande con la Gid Art. Inoltre lospettacolo con le bolle di Franca, la musica elettronica di Lorenzo Crivellani, ilclown Fabio, Paolo Somaggio con la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts eViaggio su l’Isola che non c’è, il funambolo-giocoliere Gem e il giocoliere-clown eartista del fuoco Kalù- Kalù. Ci saranno anche le esibizioni dei gruppi di Viet vo daoe Taekewondo. Nel cortile della scuola elementare ci saranno gli stand gastronomiciinsieme con gli artisti esporranno anche stand di hobbisti e associazioni locali. Incaso di maltempo l’evento sarà rinviato al pomeriggio del giorno dopo. M.G.M.

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Auditorium, spazi per gliartigiani, appartamenti pergiovani e anziani. Sonosolo alcune delle propostesu cui alcuni cittadini diSan Bonifacio stannoragionando per dare unfuturo all’area dell’ex ospe-dale Zavarise-Manani, daanni al centro di una querel-le tra Comune, Ulss eRegione per quanto concer-ne la sua proprietà. Daqualche tempo a questaparte un gruppo di sambo-nifacesi, con in prima filal’ex sindaco e architettoPierdomenico Mazza, si stariunendo in incontri pubbli-ci per discutere e dare vitaad un progetto che riporti anuova vita l’ex ospedalesambonifacese. «Siamo ungruppo di cittadini – spiegaMazza – che rappresentanole varie categorie del nostropaese che ha deciso diimpegnarsi per proporredelle soluzioni per un’areache da quasi 15 anni è statacompletamente abbandona-ta». Tante le idee che sonoemerse durante gli incontri,tutte con l’obiettivo princi-pale di realizzare dellestrutture che siano al servi-zio della comunità sambo-nifacese. Il progetto che staprendendo forma prevedel’abbattimento della vec-chia struttura, salvandosolo l’area che ospitaval’ex casa di riposo cometestimonianza storica, per

realizzare un edificio apianta circolare a più piani,con diverse funzioni perogni piano. «Al piano terra– prosegue Mazza – verreb-bero realizzati degli spazidedicati al tempo libero,come ad esempio una pale-stra con annesso spazio ria-bilitativo, e una mostra arti-giana permanente dove lebotteghe e le ditte del terri-torio possano esporre i pro-pri prodotti e allo stessotempo funga da showroome punto di contatto per pos-sibili clienti. Sempre al

piano terra ci sarebbe unazona bambini per dare unsupporto alle famiglie incui entrambi i genitorilavorano. Al primo piano sista pensando di realizzareun auditorium di alto livel-lo per concerti e spettacoliteatrali e trovare anche glispazi per ospitare alcuniuffici comunali e, magari,anche una sezione distacca-ta dell’Università di Veronaper la specializzazione ininfermieristica. Al secondopiano, ed eventualmente inaltri superiori, si vuole infi-

ne realizzare degli apparta-menti da destinare a coppiedi anziani autosufficienti eanche giovani coppie allaricerca di una prima casa».Un progetto ambizioso che,secondo i progettisti,potrebbe vedere una suarealizzazione completa nel-l’arco di cinque anni. Chia-ro però che sono ancoranumerosi gli step da supe-rare. «Prima di tutto – con-clude Mazza – va chiaritocon la Regione, che nedetiene la proprietà, cosa siintende fare con l’area del-l’ex ospedale, perché èimpensabile lasciarla così.Poi si dovrà trovare unasinergia tra pubblico e pri-vato per far sì che i costi diacquisto degli spazi e direalizzazione dell’operanon ricadano tutti in capo alComune, che non sarebbein grado di sostenerli. Ilprogetto a cui stiamopenando non è legato a nes-suna Amministrazionecomunale; lo stiamo facen-do per spirito di comunità,nella speranza che chi gui-derà il paese nei prossimianni lo possa apprezzarlo edecidere di realizzarlo dav-vero».

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Servizi diMatteo Dani

AREA ZAVARISE - MANANI. Molte idee e incontri al fine di dare una nuova vita alla zona

Le nuove proposteper l’ex ospedale

CARRADORE ALL’AUSERPROPOSTE E INIZIATIVE

Parla sambonifacese l’Auser provinciale di Verona.Lo scorso 28 maggio è stato infatti eletto alla guidadell’associazione che riunisce i vari circoli della pro-vincia Pietro Carradore, già presidente delle sezioni diSan Bonifacio e Colognola ai Colli. La nomina di Car-radore a presidente è arrivata al termine di un percor-so lungo qualche mese, iniziato con la nomina dellasua predecessora, Maria Gallo, a presidente regionale.Il nome di Carradore era stato proposto durante varieriunioni dell’ufficio di presidenza, lui stesso avevaaccettato la proposta, e la proclamazione ufficiale èavvenuta durante l’ultima riunione del direttivo pro-vinciale dove i presidenti dei vari circoli e altri com-ponenti lo hanno eletto all’unanimità. «Come Auser –spiega Pietro Carradore – cercheremo di perseguiresul territorio veronese quello che è il principio fonda-mentale della nostra associazione: porre attenzionealla persona, favorendo l’invecchiamento attivo deglianziani e valorizzando il loro ruolo nella società. Perquesto cercheremo di arricchire alcune iniziative chegià sono attive, come ad esempio il servizio di tra-sporto sociale Stacco, che aiuta tutte le persone mag-giorenni con difficoltà di trasporto a raggiungereospedali o centri di cura e dottori. Cercheremo di atti-varlo anche in altri Comuni. Lo stesso faremo per ilFilo d’Argento, il servizio di ascolto e aiuto per le per-sone anziane che vivono da sole e che possono averbisogno di una telefonata, di qualche visita a casaoppure di una mano per la spesa. Un servizio, questo,che ancora non è attivo nell’est veronese e che sareb-be bello sviluppare». Intanto l’Auser ad Ottobre pro-porrà in vari Comuni del veronese, tra cui San Boni-facio, Legnago e Villafranca, una giornata dedicataalla prevenzione ai tumori delle pelle e della prostata,con un’equipe di medici specializzata che visiterà gra-tuitamente i cittadini che lo richiederanno. «Credo poiche le nostre istituzioni – conclude Carradore -, sia alivello nazionale che locale, dovrebbero cominciare aporsi seriamente il problema, che avrà una grossa rile-vanza anche a livello economico, di una popolazionesempre più vecchia che necessiterà di sempre mag-giori cure e quindi graverà sui costi di gestione dellasanità. E’ necessario pensare a servizi e iniziative diprevenzione, assistenza e che possano aiutare questepersone ad essere ancora soggetti attivi della società».

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Dopo il Quirinale e la Pro-vincia gli studenti del DalCero hanno chiuso il cer-chio e, lo scorso 15 mag-gio, sono stati ospiti delConsiglio regionale delVeneto, dove hanno potutopresentare la loro ricerca“La Grande Guerra vissutadalla nostra gente”. L’in-contro a Palazzo Ferro –Fini è stato fortementevoluto dal consigliereregionale Giovanna Negroche, assieme al vicepresi-dente del Consiglio Massi-mo Giorgetti, ha accolto iragazzi e i professori e liha accompagnati durantela conferenza stampa orga-nizzata per l’occasione.Come già scritto in passa-to, il progetto di ricerca èpartito circa due anni fa egli studenti coinvolti percirca un anno e mezzo

hanno raccolto e cataloga-to articoli di quotidianidell’epoca, documenti,foto storiche e racconti divita vissuta nei nostripaesi; il risultato è unvolume di agile lettura ingrado di offrire uno sguar-do completo su come laprima Guerra Mondialeabbia non solo segnato inmaniera drammatica la sto-ria dell’Italia intera, ma sucome la stessa sia stata vis-suta nel territorio samboni-facese e dei comuni limi-trofi. Grande soddisfazio-ne per i ragazzi poter esse-re accolti in uno dei palazzisimbolo di Venezia, chehanno anche potuto visitareprima della conferenzastampa. Una soddisfazionecondivisa con i professori econ la dirigente scolasticaSilvana Sartori, anch’essapresente all’incontro, cheha così commentato la gior-nata: «É una grande gioia e

un orgoglio essere qui. É latappa finale di un percorsoche ci permette di divulgaree pubblicizzare un volumeche se da un lato è un’otti-ma espressione di ricercastorica, dall’altro ci haanche permesso di formarei ragazzi a livello di cittadi-nanza. Perché siano perso-ne in grado di vivere lasocietà in maniera respon-sabile e con attenzioneall’altro». Anche GiovannaNegro non ha fatto mancareil suo apprezzamento: «Aquesti ragazzi e agli inse-gnanti che li hanno seguitidobbiamo dire un enormegrazie per il lavoro chehanno svolto. Spero davve-ro che iniziative come que-sta, che hanno permesso diriscoprire alcune pagineimportanti della storia delnostro territorio, sianoprese come esempio ereplicate anche da altri isti-tuti scolastici».

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Servizi diMatteo Dani

ISTITUTO DAL CERO. Gli alunni presentano il loro progetto in Regione

Palazzo Ferroper la Scuola

LA GIORNATA ECOLOGICA UN SEGNO DI CIVILTA’

Sono stati circa un centinaio i volenterosi che sabato 19 maggio hanno partecipatoalla Giornata Ecologica, iniziativa dell'Amministrazione comunale nata con l'inten-to di pulire il paese dai rifiuti abbandonati dagli incivili lungo strade e fossati. Sono state, come più volte accaduto nelle precedenti edizioni della giornata, alcuneassociazioni sambonifacesi a dare l’esempio più importante in termini di partecipa-zione e impegno, tra queste gli Scout Agesci San Bonifacio 2, Federcaccia, Ekoclub,ASD Fidasc, gruppo Alpini di San Bonifacio e gruppo Alpini di Prova. All’iniziati-va hanno poi aderito il Comitato Gritti-Camuzzoni, la Chiesa ortodossa romena, ilneo nato Comitato Sambo chiama Sambo e il gruppo della FIPSAS (Federazione Ita-liana Pesca Sportiva ed Attività Subacque). Tra le new entry dei partecipanti anche una decina di ragazze della Nigeria, Costad'Avorio e Sierra Leone seguite dalla Caritas e dalla Cooperativa Virtus. L’Ammini-strazione comunale era presente col sindaco Giampaolo Provoli, la presidente delConsiglio Comunale Cristina Zorzanello, l’assessore all’Ecologia Marta Temellin eil consigliere Anna Firolli. Molto apprezzata, infine, la presenza anche di singoli cit-tadini e famiglie, una decina di persone in tutto, che si sono messe a disposizione peril proprio paese. A tutti il Comune ha fornito sacchi, guanti, casacche e cappellini eun rinfresco al termine della giornata.

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ImmobIlIare SantI di Santi matteo è entrato a far parte del network in franchisingre/maX, numero uno al mondo nell’intermediazione immobiliare, con l’agenziaaffiliata re/maX toP eleGanCe operativa nella città di Vago di lavagno. «Siamoconvinti – afferma il neo broker re/maX matteo Santi – che re/maX rappresentioggi la scelta migliore nel mondo immobiliare, per capillare presenza, forza delbrand, tecnologia avanzata e servizi offerti al pubblico. Gli affiliati re/maX sidistinguono per professionalità, esperienza, e produttività. Questi sono stati tra i fat-tori determinanti che mi hanno spinto versa questa direzione. Sono certo che il mioingresso nel network re/maX permetterà a me e tutta la mia squadra di collabora-tori di rendere un grande servizio al pubblico nella zona, aiutando le persone acomprare e vendere casa e offrendo servizi qualificati di consulenza».

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Anche quest’anno l’Ammi-nistrazione comunale haconsegnato il maggior rico-noscimento ai concittadiniche si sono distinti in parti-colari ambiti portando ilnome di Colognola nelmondo: il prestigioso Pre-mio Columna.L’edizione 2018 è statacontrassegnata da una novi-tà che ha reso il premiomaterialmente più agevo-le: la colonna, infatti, sim-bolo del Comune, non sipresenta più in marmo gial-lo e dell’altezza di 30cmper 9 di larghezza, ma èargentata e alta una ventinadi centimetri.Il primo ad essere insignitodell'importante onorificen-za in nuova veste, è stato,per l’ambito imprenditoria-le unito all’impegno profu-so nel sociale, GiuseppeGaspari, imprenditore diWindtex Vagotex, aziendadi Colognola leader nel set-tore tessile specializzatoche opera anche all’estero.Originario di San GiovanniLupatoto, nel 1989 Gaspari

ha fondato la Texbond diRovereto, ancora attual-mente tra le prime in Euro-pa per produzione di tessutiper igiene, agricoltura ededilizia. In seguito è diven-tato azionista maggioritariodi Windtex Vagotex, che haun fatturato di 13 milioni dieuro e collabora attivamen-te sul piano culturale esociale con il Comune diColognola. Nel 1986 èentrato nel Consiglio diret-tivo di Confindustria Vero-na e nel 1992 in quello diTrento, di cui dieci annidopo, ha assunto la presi-

denza del settore tessile, dicui oggi è vicepresidente.«Giuseppe Gaspari – hadetto il primo cittadinoClaudio Carcereri de Pratinel consegnargli la colonna– con una mente rivolta allascoperta e all'innovazioneper creare aziende modelloche generano occupazionee prodotti di qualità, è unesempio di quella funzionesociale che l'impresa ha odovrebbe avere a favore ditutta la collettività». Ad aggiudicarsi la secondacolonna è stato, per quantoconcerne il volontariato, il

gruppo Caritas di Strà cheopera in paese, in particola-re, nella realtà parrocchialeguidata da don GianniPippa, sostenendo e aiutan-do coloro che sono in diffi-coltà, anche in sinergia conle assistenti sociali del-l’Unione Comuni e conaltre associazioni presentisul territorio. «Quest'anno– ha aggiunto il sindaco –entrambi i premi assegnatimettono in risalto comel'impegno costante scevroda egoismo e rivolto versogli altri, produca fruttiabbondanti e duraturi».

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Servizi diDaniela Ramafoto Marco Testi

COLOGNOLA AI COLLI. Molte le benemerenze consegnate ai cittadini che si sono distinti

Premio Columna:i riconoscimenti

FRANCESCO MENEGAZZIUNA MOSTRA IN RICORDO

É stata allestita nella sala consiliare del municipio lamostra dell’artista colognolese Francesco Menegaz-zi. A sei anni dalla sua scomparsa, l'arte tantoapprezzata e intrisa di sensibilità e maestria del notopittore della Val d'Illasi, è tornata sotto i riflettori.Dal titolo "Scorci di vita", la retrospettiva ha visto inesposizione, oltre alle tele, profili critici finalizzati aspiegare il cambiamento e lo sviluppo della pittura diMenegazzi.«Si è trattato della quarta mostra postuma – hannofatto sapere i figli di Menegazzi, Sabrina e Paolo –e la scelta del tema non è stata facile, come sempre,tanti sono i generi trattati nelle opere di nostro padrecome i paesaggi della Lessinia, le marine, le naturemorte, il sacro, ai quali siamo tutti affezionati, per-ché ogni dipinto è legato ad un ricordo, ad unmomento di vita». «Attraverso queste opere – haaffermato il sindaco Claudio Carcereri de Prati inau-gurando la personale dell'artista – il suo ricordorimane vivo e intenso. Come amministrazione siamograti alla famiglia per averci dato l’opportunità dicelebrare l’ingegno e la mente di un artista dellanostra tradizione». Francesco Menegazzi è stato allievo prima del cele-bre acquafortista Dante Broglio e in seguito del pro-fessore dell’Accademia Cignaroli, maestro e amico,Federico Bellomi. Le sue tele oggi si trovano, oltreche in Vaticano, in diversi stati europei, negli StatiUniti e in Canada. A tracciare un profilo artistico delpittore di Colognola, ha pensato il suo collega Pier-giorgio Ferrarese che ha sottolineato il forte legamedi Menegazzi con il proprio paese che accoglienumerose sue opere. A Colognola, in effetti, era dav-vero molto seguito e stimato.Fu lui a fondare in paese la prima accademia di artesacra del Veronese e a realizzare il suggestivo per-corso di riflessione sui misteri del Santo Rosario,interamente dipinto su massi di pietra, nel parco delsantuario romanico di Santa Maria della Pieve e l'im-magine della Madonna della Pieve in memoria delvoto del 1836 che i colognolesi le fecero per esseresalvati dal colera, come poi prodigiosamente avven-ne.

Successo per la decimacampagna La Grande Sfida,promossa da Comune, par-rocchia e altre realtà asso-ciative caldieresi che ha tro-vato 25 esercenti localipronti a collaborare attiva-mente al percorso di sensi-bilizzazione. Sulla scia delloslogan “Anch'io sono capa-ce - negozi senza barriere”, iragazzi con disabilità sisono trasformati in assisten-ti provetti di numerosi nego-zianti affiancandoli nel lorolavoro quotidiano. I giovanisono stati impegnati per

quattro giorni consecutivinel collaborare durante lavendita di prodotti, il servi-zio alla persona o nella pre-parazione di pietanze obevande. L’esperienza lavo-rativa 2018, che va adaggiungersi a quelle prece-denti svoltisi in altri ambititra i quali l’arte, la cultura,lo sport, si è tenuta in diver-si esercizi commerciali: dalparrucchiere alle cartolerie,dai negozi di elettrodome-stici a quelli di abbigliamen-to, da bar e panifici all’orto-frutta, dall’erboristeria alla

farmacia, dagli hotel allepasticcerie passando puredalla biblioteca comunale.In ogni ambito l'iniziativa siè rivelata sempre proficua ecoinvolgente. Oltre alle atti-vità condivise con i titolaridei negozi, i protagonisti deLa Grande Sfida hannoprima incontrato gli alunnidell’Istituto Comprensivo diCaldiero, guidato dalla Diri-gente Donatella Mezzari,assistendo alla presentazio-ne del progetto - fatta di ela-borati, disegni, filmati, poe-sie, che vertevano tutti sul

tema delle barriere architet-toniche - elaborato dallescuole e denominato “Abi-tare il limite”.

CALDIERO. L’iniziativa ha coinvolto gli esercizi commerciali per sostenere la disabilità

La Grande Sfida:stop alle barriere

NUOVO APPUNTAMENTO. COMPITI A SCUOLABilancio positivo per l’iniziati-va “Faccio i compiti a scuolacon i miei professori” che havisto impegnati, in un appunta-mento pomeridiano tenutosi danovembre a maggio, 50 alunnidel triennio della scuola secon-daria di primo grado AntonioPisano. La proposta, promossae finanziata dal Comune percontrastare la dispersione sco-lastica nell’ottica di monitorar-la e prevenirla, rappresenta un unicum in tutta la provincia. Fino ad ora, infatti, non siavevano notizie riguardanti insegnanti curriculari disponibili a sostenere i ragazzi nellosvolgimento dei compiti per casa assegnati al mattino. Il progetto prevedeva la colla-borazione retribuita di alcuni professori della stessa scuola media - rispettivamente duedi lettere, uno di matematica e due di lingua straniera - per alcune ore da inserire all’in-terno di tre pomeriggi la settimana. Il successo dell’iniziativa è stato decretato oltre chedall’esercizio di consolidamento, potenziamento e in alcuni casi di recupero, anchedalla possibilità che è stata data agli alunni di confrontarsi, rinvigorire l’interazione el’affiatamento nonché di intraprendere un percorso di crescita personale sviluppandoabilità di relazione e acquisendo conoscenze nuove.

Consegna Premio Columna a Gaspari

Municipio di Caldiero

Inaugurazione mostra Menegazzi

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Taglio del nastro della pas-serella ciclopedonale sul-l’Adige. L’opera sorge nelParco di Pontoncello e col-lega San Martino a San

Giovanni Lupatoto. Se ci sitrova a San Martino si puòraggiungere da zona Giarone permette ai residenti dientrambi i Comuni nonchéciclisti, visitatori e turistidel territorio, di attraversarel’Adige. Giunti al terminedella passerella, svoltando adestra, si può arrivare a

Zevio e a Verona se siimbocca la destra. Da qui,adesso, risulta molto sem-plice collegarsi anche allapista ciclopedonale dellaRisorgive e recarsi, dopoaver percorso ben 32 km, aBorghetto di Valeggio sulMincio. L'opera è stata realizzata

dalle due amministrazioniin sinergia con Enel GreenPower. A giovare della suapresenza, data la sua strate-gica posizione, sarannoanche gli enti della zonapreposti al turismo qualiristoranti, bed and breakfaste altri esercizi. Un aspettofondamentale sul qualeentrambi i Comuni puntanoè sicuramente un correttoutilizzo della passerellache non permette la tra-sgressione delle regole dipercorrenza. A tal proposi-to verranno installate tele-camere di sorveglianza alfine di appurare che vengapercorsa esclusivamenteda ciclisti e pedoni. Apoche settimane dalla suainaugurazione, la passerel-la si rivela molto apprezza-ta, in tanti infatti ne usu-fruiscono incrementandocosì anche la fruibilità delparco di Pontoncello di cuirappresenta una vera e pro-pria novità e conferendomaggior visibilità anchealla riva sinistra dell'Adi-ge. Questo successo inci-de pure sulla strategia disviluppo turistico del terri-torio, negli ultimi tempimolto perseguito dalleamministrazioni. Della pas-serella, a colpire è al tempostesso la spettacolaritàdell’acqua che con forzascorre sotto la paratia apertadella diga.

CRONACHE di San Martino e LavagnoL’ALTRO GIORNALE Giugno 2018www.laltrogiornaleverona.it 15

UN NUOVO LOOK PER LE AREE VERDI

Nuovo look per alcuni parchi sanmartinesi. Le areeverdi di via Stegagno, via Pindemonte, via Taglia-mento e via Gottardi sono state, infatti, dotate di unanuova altalena di cui una, quella posta in via Gottardi,usufruibile anche da parte dei bambini disabili. Nelprogetto di riqualificazione dei parchi giochi, messoin atto dall’assessorato alle manutenzioni, si annoveraanche il posizionamento di nuovi arredi quali tavoli epanchine di legno nelle aree di Ferrazze, Case Nuovee Mambrotta. Ad avere più spazi dedicati sarà, abreve, anche l’amico dell’uomo per eccellenza, chepotrà disporre di una nuova area cani sia in Borgodella Vittoria che nel recente parco delle scorte in viaFalcone. Prossimamente quella già presente in viaStegagno verrà sostituita dallo spazio cani ricavatonella zona incolta di via Firenze, accanto al CentroGiovanni Paolo II. La sostituzione è dovuta al fattoche il parco di via Stegagno sarà dotato di un impian-to d'irrigazione e di nuove strutture ludiche. Per la rea-lizzazione di questo restyling, l’amministrazione hamesso in campo all’incirca 80mila euro.

LAVAGNO. Molte le iniziative organizzate dai volontari della struttura

San GiacomoOasi di pace

Un sostegno concreto a chidell'aiutare ha fatto il suoscopo di vita. È questo l’in-tento dell’Oasi di San Gia-como che propone, da qui afine anno, numerose inizia-tive a sostegno della Fon-dazione Exodus. Istituitada don Antonio Mazzi nel1984 per aiutare, accoglie-re nonché ascoltare giovaniin difficoltà, nell’otticaanche di prevenire espe-rienze di dipendenza e didisagio, la fondazione èpresente a San Giacomodal 2012 e costituisce lasuccursale veronese dellaonlus. Gli eventi pro Exo-dus messi in campo dal-

l’Oasi, spaziano dalla cul-tura all’enogastronomia,dall’allestimento di merca-tini all’arte intesa princi-palmente come musica eteatro. Teatro che troverà lasua massima espressione il9 giugno con la messa inscena di Pagliacci di Leon-cavallo, il 14 luglio con ilNabucco di Verdi, il 28novembre con alcune scened'opera. Il tutto sotto lasupervisione del maestroUbaldo Composta.La raccolta benefica verràinteramente destinata allarealizzazione di una fattoriadidattica proprio all’internodell’Oasi che dispone di un

grande parco piantumato,che si sviluppa intorno allachiesa di San Giacomo risa-lente al 1300, e ospita pureuna villa ottocentesca. Duegli obiettivi del progetto:valorizzare la vita all’ariaaperta con attenzione allaflora e alla fauna del territo-rio, e portare i visitatori adapprezzare l’impegno e lafatica necessarie per rag-giungere gli scopi dellavita. Una consapevolezzafatta di pazienza e perseve-ranza quotidiane, sperimen-tabili anche attraverso ilcrescere una pianta dalseme al completo sviluppoo l’accudire alcuni animali.

Passerella sull’Adige

OPERE PUBBLICHE: PIANO APPROVATOApprovato dall’amministrazione comunale il piano delle prossime opere pubbliche.Per adempiere ai lavori da un punto di vista economico, in municipio si stima chesarà necessario un impegno finanziario di 150mila euro desunti dalle entrate in bilan-cio sotto la voce oneri di urbanizzazione, e di 700mila provenienti da perequazioniurbanistiche. Il Comune attingerà altri fondi dalle sue casse che dispongono di mino-ri spese correnti e da altre entrate previste come il fondo di solidarietà comunale elar-gito dallo Stato. Minori uscite riguarderanno il personale, mentre un risparmio effet-tivo si avrà sul piano dell’energia elettrica grazie all’installazione di numerose lam-pade a led . Tra le opere pubbliche in programma, rientrano lavori di asfaltature per un ammon-tare di 60mila euro, la realizzazione di una serie di spogliatoi per la nuova palestradi Vago del valore di 462.900 euro, la riqualificazione dell’incrocio tra via Roma, viaPalazzina e via Piazza accanto al municipio di San Pietro, nonché un intervento - delcosto di 300mila euro di cui 100mila sono un contributo avuto dalla FondazioneCariverona - alla palazzina ufficiali del Forte di San Briccio adibita a sala poliva-lente. Non mancheranno un ampliamento del cimitero di San Pietro, la cui spesa è di260mila euro, e la sistemazione e il riordino della piazza di San Briccio, il cui impor-to raggiunge i 40mila euro.

Servizi diDaniela Ramafoto Marco Testi

SAN MARTINO BUON ALBERGO. Inaugurata la nuova passerella ciclopedonale

Spostamenti facili

Oasi San Giacomo

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L'8 maggio è la giornatamondiale delle associazioniumanitarie Croce Rossa eMezzaluna Rossa, unmomento di festa dedicato ai17 milioni di volontari in tuttoil mondo, 150 mila in Italia.La data è stata scelta nel gior-no della nascita dello svizzeroHenry Dunant, fondatoredella Croce Rossa. Le originidella Croce Rossa nascono interritorio italiano e poco lon-tano da noi: il 24 giugno1859, durante la SecondaGuerra di indipendenza italia-na, una delle battaglie piùsanguinose del 1800 si consu-mò sulle colline a sud delLago di Garda, a San Martinoe Solferino. Trecentomila sol-dati di tre eserciti (Francese,Sardo-Piemontese e Austria-co) si scontrano lasciando sulterreno circa centomila framorti, feriti e dispersi. Ilricordo è testimoniato nella

torre e museo di San Martino,poco lontano da Verona. In zona si trovava un giovanesvizzero, JeanHenry Dunant,venuto ad incontrare per isuoi affari Napoleone III. Eglisi trovò coinvolto nel terribilemacello, aggravato dall'"ine-sistenza" della sanità militare.Scrisse un testo importantissi-mo “Un Souvenir de Solferi-no” per fare conoscere gliorrori della guerra e da quellaterribile tragedia nacque in luil'idea di creare una squadra diinfermieri volontari preparati,la cui attività si affiancassealla sanità militare: la CroceRossa. La bandiera della

Croce Rossa è altamente sim-bolica: i colori sono quellidella Svizzera rovesciati.Quest’anno, in occasionedella festività, l’Anci (Asso-ciazione Nazionale deiComuni Italiani) ha invitatotutti i Comuni ad esporre labandiera di Croce Rossanelle sedi Municipali. AncheBelfiore ha aderito all'inizia-tiva, esponendo la bandieranel salone d'ingresso delMunicipio. Era anche dispo-nibile il rapporto annualedelle attività del ComitatoEst Veronese della CRI, cheelencava i vari interventi pre-stati.

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Servizi diGraziana Tondini

CROCE ROSSA. L’8 maggio il comune ha aderito all’invito dell’ANCI

Simbolo esposto

LA GRANDE SFIDAIl comune di Belfiore nei giorni 18 e 19 mag-gio ha ospitato gli eventi de “La grande sfidaon tour”, manifestazione internazionale di cul-tura, sport, arti e dialogo, giunta alla XXIIIedizione. “Abitare il limite” era il tema 2018,scelto per diffondere la cultura dell'inclusionee a promuovere l'autonomia e la qualità dellavita delle persone diversamente abili.

Un luogo a misura di bimboUn girotondo di colori, allegria, divertimento, in un ambiente accogliente, sere-no, sano e pulito. Stiamo parlando della scuola materna e nido integrato San Gio-vanni Bosco di Belfiore, che accoglie cinque sezioni di bambini della scuola mater-na e tre sezioni del Nido. La scuola materna di Belfiore, affiliata FISM e gestitada un Comitato di genitori capitanato da Riccardo Dall’Ara, svolge le sue attivitàall’interno di una struttura nuova, ricostruita nel 2013, completamente climatiz-zata e con uno splendido giardino rinnovato negli scorsi mesi. Numerosi sono iprogetti proposti ai piccoli ospiti della scuola con attività che si integrano perfet-tamente con il progetto formativo previsto dal Ministero per i bimbi dai 0 ai 6 anniproponendo percorsi formativi formulati in base alle necessità del bambino (alcu-ne insegnanti hanno partecipato a delle giornate pedagogiche al Centro interna-zionale Red Children di Reggio Emilia e l’obiettivo è quello di arrivare alla forma-zione dell’intero corpo docente nell’arco deiprossimi anni). «Il nostro obiettivo – affermail presidente Dall’Ara – è il benessere e laserenità dei nostri bambini. In questa dire-zione tutti ci impegniamo ogni giorno: dalleinsegnanti al personale ausiliario, fino allecuoche che seguono con dedizione la nostramensa interna in una cucina all’avanguardiae costantemente ammodernata. A questoproposito siamo felici di poter annunciareche per il quinto anno consecutivo la Com-missione dell’Ulss20 durante l’ultima ispezione ha accreditato la nostra scuola conil massimo punteggio. Anche i questionari sottoposti ai genitori sono stati più chesoddisfacenti: sia per la sezione Nido che per la sezione scuola dell’infanzia su unpunteggio da 1 a 7 abbiamo superato mediamente il 6.5. Si tratta per noi di unagrande conferma». Una scuola materna aperta, quella di Belfiore, sempre atten-ta alle esigenze di bambini e genitori: basti pensare che dal 2015 tutti i genitoridel Nido hanno la possibilità, attraverso un’apposita App, di sapere ciò che il pro-prio figlio sta facendo a scuola grazie alle informazioni caricate dalle educatrici.Non solo: ogni sezione della scuola materna è in rete con tablet in collegamen-to wi-fi per dare l’opportunità ai piccoli alunni di fare esperienza con la tecnolo-gia. Per l’immediato futuro è inoltre in programma un progetto legato al biologi-co e il completamento del giardino del nido. La Scuola San Giovanni Bosco di Belfiore è aperta 11 mesi all’anno nellasezione Nido e 10 mesi all’anno, con l’aggiunta del frequentatissimogrest estivo del mese di Luglio, per la sezione scuola Materna. A parti-re da Settembre verrà proposto un richiestissimo servizio: orario pro-lungato fino alle ore 18.00 sia per la scuola materna che per il Nido. foto Associazione VeronAutoctona

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Con l’organizzazione dialcuni eventi per l'EstateArcolese si mostrerà al pub-blico il neo direttivo del-l'Associazione dei Fanti,eletto lo scorso mese diMarzo. Sono risultati eletti:Giuliano Danieli presidente,Gianluigi Varcati vicepresi-dente ed economo, ItaloGatti segretario; Consiglierisono Valerio Alberti, NicolaBiondaro, Fabio Cortese,Maffeo Giavarina, PietroLeorato, Giuseppe Mirando-la e Mirko Posenato. Intantola sezione arcolese ha parte-cipato con i suoi delegati,capitanati dal presidenteDanieli, al 34° radunonazionale del Fante che si èsvolto a Vittorio Veneto il26-27 maggio. Sono statiquasi 360.000 i fanti cadutidurante la Grande Guerra,

pari al 68% di tutti i decedu-ti, motivo per cui il Comunedi Vittorio Veneto ha attri-buito la cittadinanza onora-ria a reparti di fanteria ope-ranti durante la guerra e tut-tora esistenti. «Il raduno èiniziato il sabato, con l’inau-gurazione e benedizionedella struttura dedicata alle

116 brigate di fanteria e ailoro caduti, da parte delVescovo di Vittorio Venetomonsignor Corrado Pizziolo- racconta Danieli -. Ladomenica mattina, in pre-senza del presidente dellaRegione Luca Zaia e del sin-daco vittoriese RobertoTonon, abbiamo sfilato in

silenzio per le vie della cittàcon le varie brigate di cuiveniva annunciato il nome,seguiti dal MedagliereNazionale e da circa 40.000fanti in servizio e congedati,oltre che da tanti cittadini.Vittorio Veneto, nel cente-nario della fine della GrandeGuerra, è stata volutamentescelta perché fu teatro dellabattaglia che costrinse gliaustriaci alla resa durante la1° Guerra Mondiale». «E’stata una giornata importan-te, commovente per chi vivecerti valori - commenta ilpresidente -. Vorrei ringra-ziare l’organizzazione e ilbuon servizio d’ordine dellacittà di Vittorio Veneto, checi ha accolti con calore edemozione».

Graziana Tondini

CRONACHE di Arcole e ColognaL’ALTRO GIORNALE Giugno 2018www.laltrogiornaleverona.it 17WhatsApp

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ARCOLE. L’Associazione dei Fanti contribuirà ad organizzare un ricco calendario per l’estate

Ospiti d’eccezionea Vittorio Veneto

UNA SIMPATICA NIDIATAALLA SCUOLA MEDIA

Molta sorpresa e altrettanta curiosità per gli studentidella scuola media Aldo Moro di Arcole che da qual-che giorno, hanno dei “coinquilini” in più. Si tratta diuna nidiata di merli nata proprio nel giardino internodell’istituto, che si trova al centro delle aule e deilaboratori didattici ed ospita piante autoctone, ninfeeed una cascata d’acqua. Se l’obiettivo dello spazioverde, fortemente voluto all’interno della scuola, eraquello di avvicinare sempre più i ragazzi alla natura,allora si può dire che l’obiettivo è stato raggiuntovisto l’interesse con cui gli studenti hanno seguito laschiusa delle uova e i primi giorni di vita dei quattropiccoli merli. Una vera e propria lezione di scienzenaturali da seguire senza libri o strumenti elettronici,che in tanti sperano possa ripetersi anche in futuro.Intanto ci si gode questo piccolo fuori programmaarrivato in concomitanza con la fine dell’anno scola-stico, con insegnanti e alunni che saranno semprepronti ad accoglier e nuovi “compagni”.

Matteo Dani

Cologna baciata dal soledurante le due giornate di“Cologna in fiore”, manife-stazione che ha raggiunto laXXVII edizione. In questaedizione è stato ricordatodal Sindaco Manuel Scal-zotto e dalla presidente ProLoco Ivana Pozzan, il crea-tore dell'evento, professorLorenzo Massignan, scom-parso lo scorso Dicembre.Massignan tagliò il nastro,quale presidente della Proloco, per la 1° edizione del1992. Come nelle altre edizioni, èstata una grande vetrina delflorovivaismo e dei prodot-

ti agricoli a km zero, conaziende locali e delle vicineprovince di Vicenza ePadova. Cologna in Fiore èiniziata sabato 6 maggio,con la sfilata del Carnevalecon i fiori, con circa 700figuranti, accompagnati daibambini delle scuole mater-ne con il proprio costumefloreale. Durante l'inaugu-razione ufficiale il sindacoManuel Scalzotto ha conse-gnato 82 alberelli, uno perogni neonato del Comune,di cui 47 per i maschietti e35 per le bambine. «La conoscenza e il rispettodell’ambiente inizia fin

dalla più giovane età - hasottolineato l’assessoreregionale Luca Coletto -.Serve educazione civica,che ormai poco viene inse-gnata a scuola e nelle fami-glie». Il sindaco Scalzotto haquindi ringraziato le autori-tà e i volontari presenti, apartire dalla Presidentedella Pro Loco, Ivana Poz-zan, che si è rivolta ai poli-tici presenti, chiedendoaiuto per la semplificazionenell'allestimento degli even-ti, che di anno in annodiventa sempre più com-plessa e burocratica: «Lenorme di sicurezza sonoimportanti, ma non rendetela vita impossibile ai volon-tari». Nel corso della mani-festazione tutta la città eraabbellita dagli esercenticon vetrine e plateatici flo-reali, e si poteva assistereanche a laboratori a tema.Come da Sabrina, che nelsuo giardino insegnava agliospiti come realizzare ricet-te di cosmesi con le propriemani. O come Cinzia, cheogni anno stende davanti alsuo negozio un lenzuolobianco e tante scarpe rosse,con i nomi e le date deifemminicidi in Italia, per-ché la festa sia anche spun-

to di riflessione. Infine, unanovità: l’infiorata di Piazzadel Mandamento da partedel Gruppo dell’Infiorata diSanta Cristina di Granze(PD). «Sono XXV anni cheper la festa della patrona a

Granze prepariamo i tappetifloreali – hanno affermatodal Gruppo -. Un lavorometicoloso che abbiamoportato anche qui a Colo-gna, abbellendo la piazzacon tappeti floreali che

ricordano il ponte sul Guà, ifiori della festa, usando fiorifreschi, segatura bagnata ecolorata, semi di varieforme e colore». Un allesti-mento molto apprezzato daivisitatori. Graziana Tondini

COLOGNA VENETA. Arrivata alla sua XXVII edizione, la fiera del florovivaismo ha avuto anche quest’anno una due giorni di successo

La “sfilata” di fiori e colori

BIBLIOTECA. UN DOSSIER IN DONOAlla Biblioteca Comu-nale di Belfiore nelmese di Maggio, sonostate donati, da parte dipersone che desideranomantenere l'anonimato,alcuni documenti qualetestimonianza della sto-ria del Comune.In particolare, si trattadi un dossier fotografi-co originale, con imma-gini relative agli anni1938-39, che riprodu-cono gli edifici realiz-zati nell'epoca fascistadella ex palestra, excolonia elioterapica, ex piscina. Tutti questi edifici sono stati demoliti nel tempo e lefoto sono una testimonianza preziosa sia da un punto di vista architettonico, che poli-tico-sociale, essendo riprodotta anche una parata con i gerarchi del fascio. Sono statipure donati un manifesto originale del Comune di Belfiore, quale bando di concorsoper un posto di maestra elementare nell'anno 1876 del Regno d'Italia e un contrattociclostilato di “dote” matrimoniale, dalla famiglia della sposa al futuro marito. I docu-menti sono conservati in Biblioteca, appositamente catalogati, e a disposizione per stu-dio e ricerca tramite consultazione sul posto, come voluto dalle donatrici. G.T.

“L'estate arcolese 2018” è caratterizzata da una serie di eventi che si snodano tra la primavera e il mese di Ottobre, perconcludersi con la “Fiera di San Martino” l'11 novembre, coinvolgendo Associazione Nazionale Alpini, AVIS, EnteFiera, Sentiero Civico, Harleygiro F.M.I. Arcole, Circolo NOI, Campanari Arcole, AIDO, ASD Arcole, Amici dell'Al-zana, Associazione Nazionale del Fante. Le manifestazioni si svolgono in varie location tra cui il Santuario dell’Alza-na. L'oratorio del Circolo NOI ospiterà una serata di magia a cura del Gruppo Alpini, Gioca con NOI, le tre serate di“Giovedì al cinema” a cura di Sentiero Civico, la serata di chiusura del Grest, la Festa di chiusura delle proprie attivi-tà estive, la Festa dei Campanari in Ottobre. A Giugno in Piazza Poggi si svolgerà il motoraduno “Harleygiro” a curadell'Associazione Motociclisti. Numerosi gli eventi che si svolgeranno nel nuovo Centro Culturale Giovanni d'Arco-le, tra cui la “Rassegna internazionale di cori” e il teatro con “Il medico dei pazzi” a cura dell'Amministrazione comu-nale; la Festa dell'AVIS con lo spettacolo teatrale del gruppo arcolese dei “Soliti Ignoti”; la “Festa per chi resta” a curadell'Ente Fiera; la Giornata del Donatore curata dall'AIDO.

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Un nuovo progetto di fineanno scolastico ha coinvol-to i plessi delle scuole pri-marie di Veronella e SanGregorio: “Scuole in cam-mino”, che nasce come pro-getto scolastico. «Ritengodoveroso ringraziare i ples-si scolastici e le insegnantiche con questa bella inizia-tiva avevano lo scopo dicreare maggiore conoscen-za, coesione e collaborazio-ne fra le diverse agenzieeducative: famiglia, scuola,territorio - spiega l'assesso-re all'Istruzione, AlbertoCaloini -. Anzichè la tradi-zionale festa di fine annoscolastico, abbiamo fattouna passeggiata alla scoper-ta del nostro Comune. Iragazzi di Veronella sonopartiti dalla loro scuola,proseguendo per via Albe-razzi, Strada Romana, conuna piccola sosta presso lacorte Corso, dove l'AVISaveva allestito un punto diristoro con il cibo preparatodai genitori. Quindi prose-cuzione fino in via Dossi,all'incrocio con il camposportivo». Altrettantohanno fatto gli studenti diSan Gregorio: «Gli allievisangregoriani hanno per-corso tutta via Piazza, viaCol. Rossi e via Stradon,

dove all'incrocio con viaStrada Romana, semprel'AVIS aveva allestito unaltro punto di ristoro, comea Veronella - prosegueCaloini -. Il gruppo è quin-di ripartito per via Dossi,fino a incontrarsi con gliallievi provenienti da Vero-nella. Tutti insieme si sonorecati al campo sportivocomunale, dove hanno ese-guito un concerto per flautoe un altro con strumentiricavati da materiali ricicla-ti, aiutati dall'insegnantedelle scuole medie AntonioMaggiore. Infine, tutteinsieme le varie classihanno interpretato una can-zone di saluto e ogni grup-po è tornato, chi a Veronel-la al tendone parrocchiale,chi al Circolo NOI di S.Gregorio per il pranzocomunitario, concibi etnici

e dolci creati dai genitori». Per organizzare quest’usci-ta è stata necessaria la col-laborazione di varie istitu-zioni locali, come la Prote-zione Civile, AVIS, CircoloNoi, Polizia Locale, Scuo-le, Parrocchia, Comune eun istituto di credito che haofferto i cappellini ai ragaz-zi. «E' un primo passomolto importante per l'inte-grazione dei due paesi diVeronella e San Gregorio,partendo dalle scuole -commenta l'assessore -. Alpranzo sociale si sono tro-vati in circa 240 persone aVeronella e 350 a San Gre-gorio. Grazie quindi agliinsegnanti che si sonomessi a disposizione, aigenitori e tutti coloro chehanno collaborato a unifi-care per la prima volta ledue scuole primarie».

CRONACHE di Veronella e Zimella L’ALTRO GIORNALE Giugno 2018www.laltrogiornaleverona.it18 WhatsApp

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Servizi diGraziana Tondini

VERONELLA. Le scuole primarie unite in un progetto comunitario

Per il socialeVERONELLA E IL TRALICCIO SUL PONTE

Il 31 maggio e l'1 giugno hanno portato una sorpresa agli oramai increduli cittadi-ni veronellesi: è arrivato il traliccio in acciaio reggi tubi sul ponte di via Alberaz-zi. La grande opera, smontata in tre parti, è arrivata il 31, l'1 giugno è servito a col-legarla nella sua interezza. All'interno è già collegato il tubone in ghisa dell'ac-quedotto consortile, che sarà posato a lato del nuovo ponte - afferma sindacoMichele Garzon -. Il traliccio andrà calato sulle fondazioni già predisposte a latodel vecchio ponte, e ogni impresa che si occupa di sottoservizi dovrà provvedere atagliare i vecchi allacciamenti e collegarli con i nuovi all'inizio e alla fine del tra-liccio. Questo traliccio è stato realizzato da Acque veronesi e i lavori di collega-mento dei sottoservizi saranno diretti dal loro ing. Michelazzi». Il collegamentodelle tre parti del traliccio ha fatto un po' tribolare gli operai, perchè il ponte èsconnesso e quindi difficile metterlo in bolla, cosa che nelle prove di officina sirisolveva in un paio d'ore. Posato il traliccio e spostati i sottoservizi scenderà incampo il Consorzio Alta pianura veneta con i lavori di demolizione e di ricostru-zione del nuovo ponte, che saranno da loro diretti fino al collaudo finale.

ZIMELLA. L’U.S. BO.CA. Junior A.S.D. una lunga strada dal 1976

Fattore sport

Una delle realtà associativepiù impegnate sul territoriodi Zimella è l’U.S. BO.CA.Junior ASD. Si occupa dicalcio, soprattutto giovanilee da qualche anno anche difitness.«La società sportiva U.S.BO.CA. Junior A.S.D. ènata nel 1976, per volontà dimio padre, Giuliano Giusti,insieme ad altri appassionatidi calcio, dedicandola pret-tamente al settore giovanile- spiega il presidente Ales-sandro Giusti -. Negli ultimianni la società ha portatouna squadra anche nellaCategoria, affrontando icampionati di Terza Catego-ria per due stagioni e nel2017/18, militando inSeconda Categoria, dovesiamo impegnati nei play-out». Attualmente la Societàha 6 Squadre di settore gio-vanile, partendo dalla Scuo-la Calcio 2011/2012 finoagli esordienti misti2005/2006. Infatti si con-

traddistinguono la squadradegli Esordienti 12 - 13anni, poi ci sono le altresquadre di ragazzi più gio-vani (Pulcini, Primi calci ePiccoli amici). Le squadremaggiori sono la SecondaCategoria e gli Amatori, chequest’anno ha vinto il suocampionato. Gli Amatoriora stanno partecipando aun torneo con le prime clas-sificate degli altri gironi peril titolo di campione provin-ciale. «Il 6 maggio hanno organiz-zato il primo Quadrangolaredi Confine, in collaborazio-ne con l'Hellas Verona, conla quale siamo affiliati, perdare un risalto allo sportgiovanile anche nel nostropaese - continua Alessandro-. Oltre al nostro BO.CA,partecipavano squadre bla-sonate come Padova Acade-my, Hellas Verona, AltoAcademy Vicenza; non cisono state classifiche perdar modo ai bimbi di gioca-

re solo per il vero scopo didivertirsi con il calcio, unadomenica passata in compa-gnia dei giovani delle altresquadre e delle loro fami-glie». Infine abbiamo chie-sto a Giusti se il nomeBO.CA Junior ha qualcheattinenza con il celebreBOCA Juniors argentino, lasquadra dove militavaMaradona, ma non è così:«Il nome U.S. BO.CA.Junior – conclude il presi-dente - è nato dalla vecchiacollaborazione che all'inizioera nata fra il Bonaldo e laCavalponica di San Grego-rio, due società vicine e da lile iniziali hanno scaturito ilnome, al quale poi si èaggiunto "junior" che con-traddistingue il nostroamore per il settore giovani-le». BO.CA. Junior da qualcheanno si occupa anche di fit-ness, con corsi nelle pale-stre di Santo Stefano diZimella ed Alonte (VI).

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Prima di addentrarci nell’esposizione di questo argo-mento, è necessario puntualizzare il significato degliaggettivi citati nel titolo, poichè essi sono rimastiimmutati, accompagnando l’uomo nel suo lungo cam-mino e sono tuttora i pilastri e, insieme, il filo condutto-re del produttore serio e del consumatore attento.Molte sono le attività che nel loro percorso, spessoaccidentato, seguono questo filo, ma soltanto l’agri-coltura, settore primario e indispensabile nella vitaumana, fa assumere a questi aggettivi il valore direquisiti essenziali ed insostituibili.Stiamo parlando dei prodotti della terra, quali sono icereali, gli ortaggi, le colture industriali, la frutta, l’uvache nel momento del raccolto e soprattutto del suc-cessivo consumo devono essere “sani”, perchè esentida malattie e paras siti, “salubri”, perché fanno benealla salute di chi li assume, “serbevoli”, perchè posso-no essere conservati senza deteriorarsi ed, infine, “gra-devoli”, perchè producono sensazioni di piacere a chili consuma.Ecco, questi aggettivi sono divenuti quattro valorosicavalieri che accompagnano, nel bene, i prodotti dellaterra.Rispettati questi requisiti, verrebbe da pensare chel’uomo sia approdato in un luogo sicuro, al riparo dapericoli, ma i cambiamenti, cui ha dovuto e deve con-tinuamente far fronte. pongono l’abitante della terranella necessità di aggiungere altri requisiti altrettantoindispensabili.Le molecole messe a disposizione dalla ricerca, al fine

di nutrire e difendere le colture, sono state salutatecon entusiasmo dall’imprenditore agricolo, che hapotuto constatarne l’efficacia.Nello stesso tempo però, la conoscenza di queste mole-cole da parte dell’uomo, soprattutto per quanto riguardaeventuali residui indesiderati, è spesso limitata.Cosa rimane sulla coltura e nell’ambiente dopo chequeste sostanze hanno espletato la loro funzione pri-maria di nutrizione e di difesa?Ecco l’ulteriore indispensabile requisito di una produ-zione edibile: assenza di residui indesiderati.Ottenere questo risultato non è cosa semplice, soprat-tutto quando le condizioni climatiche sono avversealla coltura e favorevoli ai parassiti.A ridosso della maturazione poi, gli interventi a difesa

delle produzioni agricole diventano molto problema-tici, poichè le sostanze diffuse sulla coltura, pur se effi-caci, potrebbero essere causa di residui indesiderati esu questo argomento le normative vigenti s onomolto attente e restrittive.Il prodotto di cui l’uomo si nutre non può e non devecontenere sostanze nocive e raggiungere questoobiettivo è una priorità assoluta.Ancora una volta è basilare l’entrata in campo dellaricerca, la quale indirizzando il proprio lavoro alla sco-perta, rielaborazione e perfezionamento di sostanzeesistenti in natura, derivanti soprattutto dal mondovegetale, con proprietà di potenziare le difese naturalidella pianta e di limitare l’aggressività dei parassiti, stariuscendo, in una certa misura, nel duplice intento diproteggere il raccolto in assenza di residui indesiderati.Questo percorso, iniziato da poco, per ottenere i risul-tati sperati, ha la necessità di superare alcune barrieredi ordine economico e culturale.Infatti il costo di questi nuovi principi attivi è spessomolto superiore se paragonato ai prodotti chimici tra-dizionali, diventando difficilmente sostenibile perl’agricoltore.Inoltre, abituato a riscontrare risultati positivi in tempirapidi, l’operatore deve reimpostare i suoi interventicon modalità diverse rispetto al passato, poiché que-sti nuovi principi attivi sviluppano la propria efficaciain modi differenti dai loro predecessori.Il lento cammino verso il traguardo dell’assenza diresidui indesiderati è iniziato da tempo, ma l’accelera-zione impressa in questi ultimi anni, sia dall’industriache dagli utilizzatori, ci fa dire che non siamo lontanidal raggiungere l’obiettivo. G.D.C.

AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURAUN RACCOLTO SANO, SALUBRE, SERBEVOLE,GRADEVOLE SENZA RESIDUI INDESIDERATI

LAVORO OCCASIONALE: NUOVA NORMATIVAA rischio i posti di lavoro occasionali per giovani studenti e pensionati impiegati nelle attività stagionaliin campagna dove con l’avvicinarsi dell’estate sono iniziate le attività di preparazione dei terreni e diraccolta. La riforma dei voucher ha di fatto praticamente azzerato questa opportunità per integrare il red-dito delle categorie più deboli ma anche per avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti o man-tenere attivi anziani pensionati.L’estate coincide con il periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne a partire dalle attività diraccolta di verdura e frutta come ciliegie, albicocche o pesche, fino ad arrivare alla vendemmia che siconcentra nel mese di Settembre. La nuova normativa si sta manifestando come un grosso fallimento n elsettore agricolo tanto da far crollare del 98% in valore l’uso dei buoni lavoro per effetto, in primis, di uneccesso di burocrazia di cui, in parte non irrilevante, è responsabile la piattaforma informatica creatadall’Inps. Quest’ultima non tiene in considerazione le specificità del lavoro nei campi. La situazione attua-le rende di fatto inutilizzabile il nuovo strumento con pesanti effetti sull ’economia e il lavoro dei territoriinteressati. Per i prestatori, infatti, ci sarà il nuovo obbligo di registrazione al sito Inps, sia per poter svol-gere il lavoro che per ricevere la retribuzione, quest’ultima, infatti, sarà erogata dall’Inps solo per via tele-matica, senza passare da banche, posta o tabaccai. Per i committenti, invece, c’è l'obbligo di comuni-care in via preventiva all'Inps, l' utilizzo del vocuher. Infatti con la Manovra Correttiva 50/2017 sono statipertantoistituiti due forme di voucher Inps: uno destinato alle famiglie e che prende il nome di librettofamiglia 2018 voucher Inps, ossia, una specie di carta elettronica attraverso la quale si acquistano edaccreditano i voucher elettronici; l’altro destinato alle imprese, chiamato PrestO voucher lavoro occasio-nale, dall’a cronimo prestazione occasionale e che serve appunto a pagare il lavoro occasionale svoltodal prestatore, previa comunicazione preventiva all’Inps. Solo dopo la comunicazione Inps, infatti, il vou-cher PrestO è attivabile e quindi spendibile. In altre parole, la nuova normativa lavoro occasionale, pre-vede che per accedere alle prestazioni occasionali, gli utilizzatori e i prestatori, debbano prima regi-strarsi al sito dell’Inps e poi, attraverso la relativa ed apposita piattaforma informatica, adempiere a tuttigli obblighi previsti dalla legge, sia per erogare che ricevere i compensi e per accreditare i contributi pre-videnziali dei prestatori. Si auspica che venga scelto uno strumento per il settore agricolo che semplifichila burocrazia per l’impresa, possibilmente agile e flessibile che risponda soprattutto ad un criterio di tem-pestiva disponibilità all’impiego e all’integrazione al reddito di giovani, studenti e pensionati.

Vino & DirittoDIARIO DI GIUGNO

UN CONSIGLIOPuoi proteggere il tuo spazio verde con una tecni-ca totalmente bio posizionando delle semplici edeconomiche biotrappole alimentari, come TrapTrap e Vaso Trap: molto efficaci per la catturamassale di insetti nocivi volanti (mosche, calabro-ni, vespe, mosca della frutta) salvaguardando gliinsetti utili come api e impollinatori.LAVORI DA FAREIrrigazione (arriva il caldo), controllo erbacce,pacciamaturaReti e sostegni per rampicanti e piante che lorichiedonoEventuali reti antigrandineRincalzo patate e legumiSEMINE IN CAMPOA Giugno si possono seminare ortaggi autunnalicome tutti i cavoli, i porri, i finocchi e le zucche. Cisono poi coste, barbabietole, fagioli, carote, rapa-nelli, varie insalate, catalogna. Tra le erbe aroma-tiche è il momento del prezzemolo, del basilico edella salvia.SEMINE SEMENZAIOOrmai le temperature miti non richiedono semen-zaio o coltura protetta, a meno che non coltiviatein montagna.

CRONACHEL’ALTRO GIORNALE Giugno 2018www.laltrogiornaleverona.it 19WhatsApp

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a cura di Alessia Beghini [email protected]

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Un saluto da anna e aurora

L’ANGOLO DI FRANCESCA

a cura di Francesca Galvani -www.cucinaeciacole.it

PATATE FARCITE DI PISELLI E PROSCIUTTO

Ingredienti4 patate lessate circa gr.700 (possibilmente di egualmisura)200 gr. di piselli sgranati (osurgelati)80 gr. di cipolla tritata70 gr. di burro50 gr. di prosciutto cotto oaltro50 gr. di parmigiano grattugiatoaglio, prezzemolosale, pepemezzo bicchiere di brodo1 pizzico di zuccheroOlio d’oliva

Preparazionefar appassire con olio l’aglio, la cipolla ed il pro-sciutto a cubetti e unire i piselli, spolverizzare conlo zucchero, unire il brodo (solo un cucchiaio se ipiselli sono surgelati), sale, pepe, prezzemolo.Tagliare la calotta alle patate modellandole inmodo regolare e scavare per mettere il ripieno.sciogliere il burro e pennellare le patate, salareleggermente, riempire con i piselli, il parmigianoe il restante burro. in una pirofila da forno siste-mare le patate e cuocere a 200° per non più di15 minuti. disporre eventuali piselli avanzatiintorno e servire. e’ un piatto elegante che si pre-sta anche a pranzi raffinati.

Caterina alice e asia

LA SALUTEa cura di Tommaso Venturi, ricercatore scientifico

Una mediCina per Le fake newsChi si cura grazie alle fake news finisce al cimitero. Èintorno a questa provocazione che la federazionenazionale degli Ordini dei medici (fnomceo) pro-muove l’iniziativa: «Una bufala ci seppellirà?», unacampagna di forte impatto contro le fake news intema medico. alcune notizie infondate toccano argomenti in gradodi smuovere la sensibilità dell’opinione pubblica, e inun batter d’occhio possono essere condivisi sul webmigliaia o addirittura milioni di volte. È così che nasceuna fake news. solo apparentemente innocua, quan-do cavalca temi riguardanti la salute e l’alimentazio-ne può diventare tragicamente pericolosa. può, adesempio, convincere un malato di cancro ad abbandonare la medicina e rivol-gersi a pratiche discutibili. O può spingere un genitore a modificare la dieta deifigli, causando gravi carenze nutritive. “diffidate delle bufale sul web. Chiedete sempre al medico”, è l'invito che cam-peggia sui poster e sugli annunci stampa che la federazione nazionale degliOrdini dei medici ha ideato e messo a disposizione degli Ordini provinciali, perla pianificazione in affissione sul territorio e sulla stampa locale. sono già più ditrenta gli Ordini che hanno aderito. La campagna intende sensibilizzare l'opi-nione pubblica e combattere il fenomeno della diffusione delle fake news sullasalute tramite la rete. secondo la ricerca Censis assosalute 2017 sono infatti 15 milioni gli italiani che,in caso di piccoli disturbi, cercano informazioni sul web, un atteggiamento peri-coloso che è sempre più diffuso tra i giovani. «abbiamo scelto una campagnashock perché vogliamo far comprendere i pericoli spesso sottovalutati cui il citta-dino va incontro nel momento in cui si affida a fonti non autorevoli per decideredella propria salute. Gli Ordini dei medici sono garanti della salute pubblicacome bene per tutta la società ed hanno quindi il dovere di intervenire per infor-mare e sensibilizzare i cittadini rispetto ad atteggiamenti che ne minano il benes-sere» spiega filippo anelli, presidente fnomceo.Una sensibilizzazione che non è contro internet come fonte di sola cattiva infor-mazione, ma che rappresenta un mezzo per il paziente e leva di dialogo con ilmedico. per questo la fnomceo ha fortemente voluto  il sito "dottoremaevero-che.it", per mettere a disposizione dei cittadini informazioni di salute fondatesulle migliori evidenze scientifiche.

Costanza sotto la pioggia Lorenzo in gita Leonardo

Anche quest’anno ho deciso di dedicare la mia rubrica di Giugnoad una pratica di purificazione che deriva dalla tradizione delloyoga. A seguito di una richiesta presentata in settembre 2014 dalprimo ministro indiano Narendra Modi l’assemblea generaledell'Onu ha deciso di proclamare il 21 giugno "Giornata interna-zionale dello Yoga". «Non è solo una ginnastica, ma è un cam-biamento dello stile di vita» aveva detto Modi nell’esordio alPalazzo di Vetro di New York. Il suo appello per una «Giornatainternazionale dello Yoga» è stato accolto da 177 Paesi chehanno appoggiato una risoluzione per celebrare questa ricorren-za il 21 giugno. Il numero più elevato di consensi mai raggiuntoper una risoluzione dell’Assemblea Generale dell’Onu. Nellarisoluzione si riconosce che “lo yoga dà un approccio olisticoalla salute e al benessere”. Io personalmente pratico yoga daquando ero bambina e sono arrivata ad insegnarlo e a formareanche nuovi insegnanti. Penso, però, che a riguardo ci sia anco-

ra molta disinformazione, dovuta con molta probabilità all’influsso di contaminazioni NewAge che, a partire dagli anni ’70, hanno snaturato la natura stessa dello yoga proponendoimprobabili percorsi fatti di luci ed energie varie! Lo yoga è un’esperienza pratica, che sivive “qui e ora”, niente a che vedere con visualizzazioni fantasiose. Lo yoga rafforza il con-tatto con la realtà. Lo yoga è semplice, concreto, sviluppa l’attenzione, quell’attenzionenecessaria che consente di conoscersi e cogliere in se stessi stati sottili di percezione. Gra-zie alla pratica emerge la parte più autentica di noi, la nostra reale natura interiore. Qui diseguito vi propongo una semplice pratica di purificazione. Vi garantisco che vi aiuterà adaffrontare il cambio della stagione in modo piacevole e l’effetto vi accompagnerà per tuttala stagione estiva. Un semplicissimo esercizio che va iniziato il giorno di solstizio d’esta-te e praticato tutti i giorni per i sei giorni successivi.

ANADAUTHI PRANAYAMA: Purificazione cellulare.Inizio pratica 1° giorno di solstizio (estate-inverno) ed equinozio (primavera-autunno)Durata pratica 6 giorni- Inspirare da entrambe le narici ed espirare in più ripetizioni da entrambe lenarici x 6 volte- Inspirare da entrambe le narici ed espirare in più ripetizioni solo dalla naricedestra x 6 volte- Inspirare da entrambe le narici ed espirare in più ripetizioni solo dalla naricesinistra x 6 volteRipetere l’intera sequenza per sei giorni aumentando ogni giorno una volta in piùrispetto al giorno precedente.Es. 1° giorno 1 volta - 2° giorno 2 volte …Praticare a digiuno e in luogo calmo!Buon lavoro. Namastè!

BENESSERE DONNA A CURA DI CHIARA TURRI

Chiara Turri

PURIFICAZIONE CELLULARE“ANADAUTHI”

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“Il cibo rappresenta un terri-torio, la sua storia, la culturae le tradizioni. E’ il raccontodei luoghi, del clima e dellepersone che ci vivono”. Que-ste sono le parole con cui sipresenta “Polenta&Amaro-ne”, 224 pagine, edite daSimebooks e tradotte in lin-gua inglese, in cui sono rac-chiusi il Lago di Garda,Verona e la Valpolicella intavola. Uno scrigno di ricetteoriginali e fotografie mozza-fiato che riescono a trasmet-tere tutto il sapore di un ter-ritorio unico. «Per crearequesto libro – affermano icuratori Alberta Magris,Fabio Mascanzoni, SilviaFrau, Sandra Raccanello,Richard Sadleir, Luisa Ber-tolo, Jenny Biffis – siamo

andati alla scoperta del Lagodi Garda, della vicina Valpo-licella e di Verona chiedendoai cuochi di alcune enoteche,trattorie e ristoranti locali diinterpretare in una cucinamoderna, ma fortementelegata alla tradizione, i pro-dotti per loro più rappresen-tativi, come fanno per i loroospiti». Il risultato è un ricet-tario ma soprattutto un rac-conto, intimo e mai scontato,strettamente legato alla sensi-bilità di ognuno di loro e alrispetto che portano a questaterra: 42 sono infatti le ricetteillustrate dagli chef locali, chesi sposano perfettamente coni vini delle 12 cantine selezio-nate, anch’esse custodi dellaricchezza e dei sapori di que-sta terra. «Ricette legate

anche alle stagioni nella scel-ta dei prodotti e tutte riprodu-cibili nella cucina di casa –aggiungono i curatori -. Pro-dotti che diventano spesso –come si legge nel libro – pro-tagonisti di storie e leggende,perché non sono solo il risul-tato della disposizione geo-grafica e climatica, ma anchedella storia del territorio, tra-dotta in un “saper fare” fil-trato attraverso i secoli agliodierni artigiani del gustoche lo tramandano conun’impareggiabile attenzio-ne alla qualità». “Polenta&Amarone” è disponibile contattandoFabio Mascanzoni, AgenteSimebooks 091.6143954;

3939116262;[email protected]

“POLENTA&AMARONE”

L’OSTETRICA CON NOI... a cura di Maddalena Bressan e Sonia Rota

Ostetriche Libere Professioniste

aLLOra, e’ naTO?? 

ecco quello che mamme e papà si sentono chiedere spesso da amici, parenti,conoscenti quando la data presunta del parto è già passata. “non è ancoranato?”, “ma quando nasce?”…ma non vi preoccupate cari parenti, le gravidanzenon hanno date di scadenza, la data del parto si definisce presunta proprio per-ché saranno i bimbi a decidere quando venire al mondo; c’è chi decide di nasce-re prima del tempo, chi come un orologio svizzero fa la sua entrata trionfale il gior-no esatto del termine di gravidanza, chi decide di venire al mondo con qualchegiorno di ritardo, chi invece starebbe nell’abbraccio e nel calore della sua mammaper un bel po'  se non gli venisse chiesto di nascere. Tutto ciò è normale, ognibimbo è diverso e le sue tempistiche sono molto più lente delle nostre. egli ha biso-gno di 9 mesi per crescere ed imparare cose che gli serviranno per vivere al difuori dell’utero materno e poi chi vorrebbe mai lasciare un luogo caldo, sicuro,protetto, dove la mamma è sempre così vicina, dove il battito del cuore scandisceil ritmo delle giornate? ecco perché i neonati una volta nati, hanno bisogno di ritro-vare tutto questo, contenimento, calore, contatto, persino il battito del cuore dellamamma o del papà, ritmo che li rassicura e li fa sentire protetti. perciò, non abbia-te fretta, lasciategli vivere questa loro beatitudine ancora per un po’, date lorotempo, per prepararsi alla nascita, tempo per venire al mondo, tempo per abi-tuarsi alla vita così frenetica al di fuori dell’utero. rallentiamo anche noi con loroe godiamoci ogni giorno, ogni istante, ogni attimo insieme a i nostri figli...

La cucina di casa nostra

“LIBRI DI CASA NOSTRA”a cura di Gianfranco Iovino

La morte del ciclista marco pantani, come sancito dalla corte diCassazione con sentenza numero 52028 è stata causata “daun'accidentale, eccessiva, ingestione volontaria di cocaina prece-dentemente acquistata”, ponendo così fine all'ultimo capitolo sullastoria del pirata.ma chi era realmente quel ragazzotto nato a Cesena nel 1970, datutti riconosciuto come uno dei più grandi scalatori della storia delciclismo italiano? prova a regalarci una descrizione dettagliata,quasi da saggio, il giornalista veronese ZenO feriGO, attraversoil suo libro "L'ULTimO TrasCinaTOre di fOLLe panTani" con ilquale ci racconta l'atleta e, soprattutto, l'uomo nella sua ultima edefinitiva tappa, che ha inizio nel 1999 a madonna di Campiglio, dove gli verrà addos-sata l’accusa di doping, con le successive indagini che culminarono con una sentenza cheinflisse all'atleta tre mesi di fermo per frode sportiva.pantani, per tutti ricordato come il piraTa, è storia recente per un grande atleta delle dueruote, che ha incontrato lungo la sua strada tante cadute e difficili risalite, come accaddedurante la preparazione al Giro d'italia, dove ricevette otto mesi di squalifica per il ritro-vamento di una siringa di insulina in una stanza di albergo a montecatini. e pur se nonci fosse nessuna certezza che quella siringa fosse stata usata da marco pantani, bastòquella traccia per affibbiargli il peggiore aggettivo per uno sportivo: dopato. da quelmomento inizia la più dura delle salite per l'atleta da cui non saprà più tornare il Cam-pione da tutti amato, al punto da lasciarsi andare in una crisi depressiva che lo farà nau-fragare nella droga e la solitudine di squallide stanze d'albergo: prima a milano e poi alresidence “Le rose” di rimini, dove conoscerà il baratro ed il delirio causato dalla droga,che se lo porterà via a soli 34 anni, il sabato di un 14 febbraio che resterà agli annalicome il più triste dei san Valentino per gli amanti del ciclismo.Zeno ferigo, nato a rovigo ma residente a Verona, è autore di antologie poetiche, saggie romanzi, oltre che occuparsi come giornalista di tematiche calde e di difficile trattazio-ne, come per l'appunto il "caso pantani"; una morte piena di interrogativi e sospetti, peril ciclista di Cesenatico che seppe risvegliare negli italiani l’entusiasmo che era statodimenticato dopo i fasti di Coppi e Bartali, di cui il piraTa interpretava abilmente lo stes-so carisma e il gusto per l’impresa, al punto da essere definito "l'ultimo trascinatore difolle", che pur se ha vinto poco, rispetto al suo indiscusso talento, ha saputo sempreinfiammare i suoi fan a bordo strada per quel modo unico di affrontare e superare ognidifficoltà, con un coinvolgimento assoluto, quando il percorso diventava salita e lui si alza-va sui pedali e spingeva più forte che poteva per sfidare nugoli di avversari, ardue pen-denze e il vento contro, al punto che a distanza di 14 anni dalla sua tragica scomparsaper tutti pantani è ancora e resterà per sempre: “marco, il pirata”.

L’ULTimO TrasCinaTOre di fOLLe panTani di ZenO feriGO – edito da GinGkOpagine 192 - € 14.00

Prima di partire per unviaggio internazionale èbuona prassi controllare diessere in regola con le vac-cinazioni previste dal pro-gramma nazionale. Aseconda della meta e deltipo di viaggio, del periododi permanenza e delle con-dizioni di salute personali,è inoltre consigliata l’ef-fettuazione di vaccini con-tro patologie specifiche(colera, encefalite giappo-nese, encefalite da zecche,epatite A, febbre gialla,febbre tifoide, meningitemeningococcica, polio-mielite e rabbia).

Anticolerica. Dal momen-to che il rischio per lamaggior parte dei viaggia-tori internazionali è bassola vaccinazione contro ilcolera è raccomandata soloper i viaggiatori a rischio:lavoratori o operatori sani-tari che si recano in zonecolpite da disastri in areeendemiche e in zone diepidemia.Anti-encefalite giappone-se. Raccomandata per iviaggiatori che si recano inAsia per almeno un mesedurante la stagione dellepiogge o viaggiatori chesoggiornano in aree ende-miche per un periodo infe-riore ad un mese ma svol-gono attività a rischio(trekking, campeggio,pesca e attività con una

prolungata esposizioneall’aperto o che permango-no in aree rurali). Anti-epatite A. Racco-mandata per tutti i viaggia-tori non immuni che sirecano in paesi o in aree arischio (l’infezione è parti-colarmente diffusa in Afri-ca, Asia, Paesi del Bacinodel Mediterraneo, MedioOriente, Centro e SudAmerica).Anti-epatite B. Racco-mandata per tutti i viaggia-tori non vaccinati che sirecano in paesi o in aree arischio (l’infezione è parti-colarmente diffusa in Afri-ca e Asia).Anti-febbre gialla. Rac-comandata a tutti i viag-giatori diretti nei Paesi del-l’Africa centrale, occiden-tale e orientale e del SudAmerica in cui la malattiaè endemica. In alcuni paesivige l’obbligo, dettato dalRegolamento SanitarioInternazionale, di richiede-re un certificato valido divaccinazione per la febbregialla: Angola, Benin, Bur-kina Faso, Burundi, Came-run, Congo, RepubblicaDemocratica del Congo,Costa d’Avorio, Gabon,Ghana, Guinea Bissau,Guyana Francese, Liberia,Mali, Niger, RepubblicaCentroafricana, Ruanda,Sao Tomé e Principe, Sier-ra Leone, Togo.Anti-febbre tifoide. Rac-

comandata per i viaggiato-ri che si recano in areeendemiche, soprattuttoquando la permanenza intali aree è superiore a unmese o quando ci si reca inIndia o in zone con ceppidi Salmonella typhi resi-stenti agli antibiotici (Viet-nam, Tajikistan).Anti-meningococco (A,C,W135 e Y). Raccoman-data per tutti i viaggiatoriche si recano in paesi dellacintura subsahariana. Lavaccinazione è obbligato-ria per tutti i viaggiatoriche si recano in pellegri-naggio a La Mecca. Anti-encefalite da zecca.Raccomandata per i viag-giatori ad alto rischio chesi recano in aree endemi-che (attualmente i paesiconsiderati a maggiorrischio sono gli Stati Balti-ci, Slovenia e Russia).Anti-poliomielite. Racco-mandata ai viaggiatoriinternazionali che preve-dono una lunga permanen-za in aree interessate dacircolazione di poliovirus(Afghanistan, Pakistan,Nigeria, Siria). Antirabbica. Raccoman-data per tutti i viaggiatoridiretti in aree endemichedi Asia, Africa e AmericaLatina che presentino unsignificativo e prevedibilerischio di esposizione allarabbia.

SALUTE IN VIAGGIO

Paese che vai...

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RUBRICHE22 L’ALTRO GIORNALE Giugno 2018www.laltrogiornaleverona.it

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TECNOLOGIA E WEBa cura di Sonia Milan

Su WhatsApp si potranno effettuare le videochiamate di gruppo. L’an-nuncio arriva da Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook e pro-prietario dell’app di messaggistica WhatsApp, durante “F8”, la confe-renza annuale degli sviluppatori di Facebook che si è tenuta da poco aSan José. Sul palco della manifestazione Zuckerberg non si è limitato ascusarsi per lo scandalo Cambridge Analytica e per gli altri problemirecenti della sua azienda, ma ha voluto riportare l’attenzione sulle novi-tà che riguardano i prodotti e i servizi controllati dal social network. Fraquesti anche WhatsApp, su cui presto arriverà la possibilità di effettuarechiamate di gruppo. Gli utenti aspettavano da tempo questa opzione, maZuckerberg si è limitato a mostrare solo qualche immagine della nuovafunzione, senza svelare altri dettagli. Al momento si sa soltanto che ilnumero massimo di persone consentito per le chiamate di gruppo è quat-tro e che la funzione sarà fruibile solo da smartphone (è quindi esclusala possibilità di utilizzare la versione Web di WhatsApp).Per quanto riguarda Facebook, invece, Zuckerberg ha annunciato l’in-troduzione di una nuova funzione che permetterà di cancellare la pro-pria cronologia come si fa sul browser con i cookies e le pagine visitate.La nuova funzione, chiamata “Clear History” e che non ha ancora unadata di lancio, permetterà di cancellare in un click tutte le informazioniraccolte da Facebook sulla navigazione. «Quando questo aggiornamen-to sarà disponibile - ha detto Zuckerberg - sarete in grado di vedere leinformazioni e cancellarle dal vostro account. Sarà possibile anche deci-dere di fermare del tutto la raccolta di questo tipo di informazioni per ilproprio account». Si tratta di una risposta concreta alle numerose criti-che sulla gestione dei dati di navigazione da parte del social network esulla scarsa trasparenza della raccolta dei dati presso le app di terzeparti. Questa opzione cancellerà però anche tutte quelle informazioniche consentono non solo di profilare meglio l’utente a fini pubblicitari,ma anche per personalizzare l’esperienza d’uso del socialnetwork. «Quando cancellate i cookie nel vostro browser, questa opera-zione può peggiorare parte della vostra esperienza di navigazione.Dovete rifare il login su tutti i siti e ci sta che dobbiate riconfigurare alcu-ne cose - ha specificato il fondatore -. Lo stesso accadrà in questo caso.Il vostro Facebook non sarà altrettanto piacevole mentre tornerà adimparare le vostre preferenze». 

CON NOI AL CINEMAa cura di Franco Frey

JURASSIC WORLD: Il Regno Distrutto(Jurassic World: Fallen Kingdom).Genere: Azione. Durata 2h 15m - Pro-duzione: USA - Spagna 2018 (uscitafilm 7 giugno) di Juan Antonio Bayona,con Chris Pratt, Bryce Dallas Howard,Ted Levine, Daniella Pineda,TobyJones, Geraldine Chaplin.Una curiosità: Jurassic World uscito nel2015. Ha incassato in totale 1,67 miliardi di dollari al box-office mondiale e lo ha reso uno dei film di maggior successodi tutti tempi. Arrivano con l'Estate meraviglie, avventure e brividi, in una pellicola, anchein 3 D, attesa dal pubblico da più di tre anni. A dirigerla è J. A. Bayona (Setteminuti dopo la mezzanotte) che porta sullo schermo uno spettacolare mix didinosauri e umani. Avevamo lasciato il Parco a tema e il Resort di lusso Juras-sic World, ormai semi-distrutti dallo spaventoso ibrido Indominus Rex, sfug-gito dalia gabbia di contenimento. Isla Nublar è stata abbandonata dagliuomini e gli animali sopravvissuti vagano nella giungla. Quando il vulcanodormiente dell'isola torna in attività, Owen (C. Pratt) e Claire (B. D. Howard)

montano coraggiosamente una campagnaper salvare dall'estinzione gli ultimi esem-plai rimasti dopo lo spaventoso cataclisma.L'ex addestratore intende ritrovare Blue, ilVelociraptor che ha allevato e che è anco-ra disperso. La loro spedizione scopre unacospirazione che potrebbe riportare l'inte-ro Pianeta alla preistoria, mentre sull'isolala lava incandescente ricomincia a piove-re…Afferma il Regista: *Il lavoro sul set è statoimpegnativo. Vedrete il ritorno degli amatipersonaggi, con nuove specie d i mostripreistorici più imponenti e terrificanti chemai. Benvenuti al Jurassic World!" FeliceVisione!

IN AUTOMOBILEa cura di Roberto e Alessandra Azzolina

FANTASCIENZA O REALTà?

Sette trilioni di dollari. È quanto dovrebbe valere ilmercato delle automobili a guida autonoma secon-do uno studio di Intel e Strategy Analytics pubbli-cato lo scorso Giugno. L'industria dell'auto simuove in massa sul fronte dello sviluppo della tec-nologia driverless car. E inizia a muoversi qualco-sa anche in Italia.Il 2018 si prospetta come un importante anno disvolta. Se ancora la distribuzione su larga scala diveicoli a guida autonoma è di là da venire, neiprossimi mesi si prevede la costruzione dell'impal-catura produttiva e legislativa necessaria allo svi-luppo completo del settore. Diversi Paesi, in primisStati Uniti e Cina, stanno per regolamentare l'uti-lizzo di driverless car facilitandone la messa incommercio. Finora, infatti, le leggi che disciplina-no il fenomeno riguardano per lo più auto a guidaautonoma assistita. Ma presto si faranno i passinecessari per la guida al 100 % autonoma.Nel frattempo si intensificano i test su strada con-dotti dalle case automobilistiche, che stanno dedi-cando sempre più attenzione e risorse allo svilup-po dei modelli senza pilota. La data fissata da molti analisti e big dell'auto per l'arrivo delle driverlesscar su strada è il 2020. Prima bisogna infatti approvare una serie di rego-le. Per ora infatti, la circolazione delle auto senza pilota è consentita prati-camente ovunque solo per condurre test e viaggi sperimentali. Ma presto laregolamentazione potrebbe arrivare. Gli Stati Uniti stanno discutendo unalegge sul settore. Sarà inoltre necessario un ammodernamento del codicestradale e delle regole assicurative. Insomma, gli interventi da fare sonotanti, ma si faranno, se è vero che, gradualmente, il mercato delle driverlesscar diventerà sempre più grande fino a raggiungere i sette trilioni di dolla-ri previsti entro il 2050.

Alessandra Azzolina

Roberto Azzolina

NOVITÀ IN VETRINAa cura di Gianfranco Iovino

CD AUDIO/ IL BELLO DI ESSERE J-AX (25 anni di successi) questo iltitolo completo del CD Collection a firma J-AX, uno dei maggiori RAPPER ita-liani, che festeggia i suoi venticinque anni di successi con una raccolta usci-ta l'11 maggio e già in testa a tutte le classifiche, che raccoglie i più grandisuccessi da lui interpretati, incluso quelli realizzati con gli ARTICOLO 31,DUE DI PICCHE e, non ultimo, FEDEZ da cui è nato un sodalizio musicale cheha sfornato grandi successi.

L'arco temporale 1993-2018 viene racchiuso in 2 CD con un totale di 78brani, che permettono il primo BEST OF di grandissimo trasporto per J-Ax,pseudonimo di Alessandro Aleotti, rapper, cantautore e produttore discogra-fico milanese, che ha suddiviso il cofanetto in una prima pa rte da solista, conuna carriera iniziata nel 2006, a quella successiva dedicata ai tempi d'orocon l'Articolo 31 condivisi con DJ Jad. La Raccolta include anche vari featu-ring, come quello con Neffa, ai tempi del progetto Due di Picche, brevissimaparentesi che nel 2010 ha concepito l’unico album “C’eravamo tanto odia-ti", dal quale vennero estratti due singoli che sono oggi presenti in questasuper raccolta ed, ovviamente, sono presenti alcuni grandissimi successi otte-nuti insieme al collega Fedez, con il quale il prossimo 1° giugno, darà vitaall’ultimo concerto che chiude un’era musicale irripetibile,con un eventodenominato “La Finale”, che avrà luogo allo Stadio S. Siro di Milano.

DVD/FILM: L'ORA PIU' BUIA è un film storico che ci riporta al 1940quando l'avanzata nazista dell'esercito del visionario Adolf Hitler ha già sot-tomesso il Belgio, resa stremata la Francia e intrappolato gli inglesi sullaspiaggia di Dunkirk.La Gran Bretagna, preoccupata dall'arrembante ascesa alla conquista diterre da invadere da parte delle truppe tedesche, con l'invasione della Nor-vegia e il non rispetto dei patti tra gli stati europei, la Camera chiede a granvoce le immediate dimissioni del Primo Min istro Neville Chamberlain, inca-pace di gestire l'emergenza, a cui succede Winston Churchill, caldeggiatodal Partito Conservatore, oltre che ben visto da re Giorgio VI.Il film rispecchia una biografia più intimista di Churchill, durante le settima-ne che si intervallano tra l'elezione da Premier fino alla messa in atto del-l'evacuazione delle forze armate inglesi da Dunkerque, rappresentando delpe rsonaggio storico gli aspetti meno conosciuti attraverso vizi, abitudini econsuetudini propri della sua vita privata, come le passioni per il cibo o i viziverso il fumo e l'alcool o dell'amorevole rapporto con la moglie Clementineo il carattere spigoloso mostrato quasi sempre in pubblico.Da evidenziare la mirabile interpretazione di Gary Oldman che gli è giàvalso un Golden Globe come miglior attor e in un film drammatico di grandequalità, sicuro candidato protagonista ai prossimi Oscar 2018.

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E’ un argento per cui esseredavvero soddisfatti quelloconquistato da ManuelMarson ai Campionati Ita-liani di Paratriathlon svolti-si lo scorso 1 giugno aPorto Sant’Elpidio (FM).Manuel, atleta ipovedentedi Colognola ai Colli, èarrivato alla gara in terramarchigiana con la vogliadi conquistare un posto sulpodio e, magari, migliorarela terza posizione del 2017,dopo i due successi coltinegli anni precedenti. Fortedi una buona preparazionee delle positive sensazioniavute nelle gare italiane einternazionali disputate inquesti ultimi mesi, Manuelha dimostrato ancora unavolta di non essere tipo chesi arrende quando si trovain difficoltà. «Sapevo dipoter far bene – ci racconta–. Assieme al mio allenato-re Diego De Francesco e alTeam di Veronatriatlhonavevamo preparato almeglio quest’appuntamen-to, sicuri di poter lottare perle prime posizioni. Peccatoche durante la frazione ini-ziale di nuoto si sia slaccia-

to il cordino che mi tenevalegato alla mia guida,Marco Pavani, e che que-st’inconveniente ci siacostato del tempo prezioso.Siamo comunque andatiavanti e usciti dall’acquaavevamo già recuperatofino alla seconda posizione,che abbiamo mantenutonelle successive frazioni dibici e corsa. Sono comun-que più che soddisfatto perquesto argento, sarà un’ot-tima motivazione per faresempre meglio in futuro».

Per Manuel Marson gliobiettivi futuri non manca-no di certo. Detto in altriarticoli del sogno per eccel-lenza, la partecipazione alleParalimpiadi di Tokyo2020, per le quali è neces-sario attendere per capirese la categoria di Manuelpotrà partecipare, c’è ancheun’altra sfida entusiasman-te che lo attende per leprossime settimane. InAgosto Manuel parteciperàinfatti, in tandem, alla quar-ta edizione dell’Himalayan

Highest Mtb Race assiemeall’associazione WheelsWithout Borders. Si trattadi una gara di sei tappe piùil prologo, nella regione delLadakh, in india, conosciu-ta come “Il piccolo Tibet “,con i suoi panorami mozza-fiato, nell’impareggiabilescenario della catena Hima-layana. Il percorso prevedeil valico di tre passi carroz-zabili tutti oltre quota 5.000metri, il che la rende la garaciclistica a tappe più alta almondo. «Non vedo l’ora diessere là – spiega Manuel -, sono certo che sarà unagrandissima esperienza,come lo è stata quella delloscorso anno in Nepal.Spero anche che possaessere l’occasione per lan-ciare un messaggio di spe-ranza e coraggio, di nonlasciarsi abbattere dalle dif-ficoltà che la vita ci riservae trovare sempre la forzaper andare avanti». Unaforza che certamente aManuel non manca, e chelo sta per portare, per dav-vero, sul tetto del mondo.

Matteo Dani

Ritrovarsi dopo quasi 35anni. Ritrovarsi per cele-brare l’anniversario di untraguardo sportivo e di unmomento di grande impor-tanza per la storia dellapropria comunità. Sonostate emozioni forti e sin-cere quelle vissute lo scor-so 26 maggio quando,presso il campo sportivo“Valentino Frigotto” diLocara di San Bonifacio, sisono ritrovati i giocatoriprotagonisti della vittoriadel campionato di terzacategoria 1983 – 84, ilprimo nella storia dell’USLocara. Qualche capellogrigio in più ma anche tantiabbracci e sorrisi per i tuttipartecipanti durante laserata, che è stata apertadal saluto dell’attuale pre-sidente dei biancoblu,Mario Frigotto. «E’ statauna serata davvero speciale– racconta Frigotto – siaper il fatto di ritrovare vec-chi amici che per la possi-bilità di ricordare tuttequelle persone che tantohanno dato per questasocietà e che oggi non cisono più». Il momento cloudella celebrazione è statosicuramente la proiezionesu maxischermo di unemozionante dvd dove, peroltre un’ora, è stato proiet-tato un filmato d’eccezionecontenente le schede ditutti i giocatori, le immagi-ni dell’inaugurazione delcampo sportivo, anch’essaavvenuta nel 1983, e del

primo incontro giocato suquell’erba, un Locara –Pizzeria Marconi di Zevioterminato 4 a 1. E poi alcu-ni emozionanti momentidel vittorioso campionato83-84 e del torneo giocatoin Svizzera a Schaffhausenper celebrare la vittoria. Altermine del filmato la diri-genza ha regalato a tutti ipartecipanti un dvd conte-nente quanto appena pro-iettato e si è poi tutti brin-dato davanti ad un dolcecon una dedica per l’occa-sione. Questi i protagonistidella stagione 1983-84 delLocara: Ferrari Lino, Ran-don Renato, BrendolanGianfranco, Toniolo Fau-stino, Salvaro Daniele, Per-nigotto Luigi, BignottoLucio, Lora Stefano,Mirandola Stefano, NoriGiuseppe, Simioni Paolo,Preto Martini Floriano,Piccoli Serafino, FrigottoAntonio, Freato Adriano,Fraccaro Paolo, ArguelloBoris, Ferrari Antonio,Brendolan Lorenzo,Bignotto Roberto, SimioniStefano, Dian Giuseppe eBrendolan Gianfranco. Epoi l’allenatore ArguelloLivio, il vice BignottoRoberto, il massaggiatoreCeladon Giovanni, il presi-dente Enzo Frigotto e idirigenti Albiero Lino,Casaroli Franco, SimioniPietro, Michelotto Luigi eFrigotto Mario.

M.D.

SPORTL’ALTRO GIORNALE Giugno 2018www.laltrogiornaleverona.it 23WhatsApp

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IL REVIVALPARATRIATHLON. Grande successo per lo sportivo colognolese nei campionati italiani

Medaglia d’argentoper Manuel Marson

SER.I.T. CON LA GREEN TEEN TEAM FOUNDATION E IL PARCO NATURA VIVA

Riciclo della plastica per la salvaguardia dei rettiliLo scorso mese Ser.i.t. ha avuto il piacere di ospitare una visita guida-ta dell’associazione Green Teen Team Foundation, un gruppo di gio-vanissimi studenti guidato dalla principessa Theodora von Liechten-stein. Il team ha ideato un programma di raccolta e riciclo della plasti-ca per finanziare il progetto Chelonia, dedicato alla salvaguardia delletartarughe e testuggini europee. Campo base del progetto è il ParcoNatura Viva di Bussolengo, all’interno del quale sono stati posizionatidegli appositi contenitori trasparenti per il conferimento delle botti-glie di plastica. Venti quintali di plastica sono stati già raccolti eimmessi nel container destinato al conferimento presso Ser.i.t., doveappunto i giovani protagonisti hanno potuto vedere personalmente irisultati del loro lavoro, ma anche ottenere il riscontro economico chepermetterà loro di finanziare le attività dell’associazione. Il ProgettoChelonia è supportato anche dalle aziende Sandrà Scavi , Edilconforte Ironstyle, che hanno contribuito alla costruzione e alla posa dei con-tenitori finalizzati al conferimento delle bottiglie.

SER.I.T. E PESCANTINA PROMUOVONO LA RADIOBAG®Il primo sacchetto dotato di un chip Tracciare i rifiuti domestici e il loro percorso non è maistato così semplice. La Smp – Sfregola Materie Plastiche –ha brevettato il primo sacchetto dotato di microchip perseguire il rifiuto in tutto il suo percorso, dal punto di pre-lievo al luogo di conferimento. Ser.i.t. e Comune di Pescan-tina hanno aderito al progetto pilota della ditta produttri-ce, al fine di dimostrare, attraverso i dati raccolti durante lefasi di monitoraggio, come il sistema RadioBag® aiuti adaumentare significativamente la qualità di materiale pro-veniente dalla raccolta differenziata. Il progetto, partito nelcorso del 2016 e ancora in fase sperimentale, permettereb-be, oltre a ridurre i costi per lo smaltimento dei rifiuti indiscarica, di reinvestire quanto risparmiato in servizi per ilcittadino.

US Locara:ieri e oggi

Manuel Marson a sinistra ela sua guida Marco Pavani

TIRO CON PISTOLA. TROFEO “ZEVIO, TERRA DEI POMI”

Domenica 13 maggio presso il T.S.N. di Veronasi è svolta la seconda gara di tiro con pistolacal. 22, inserita nella 11^ edizione del trofeo“Zevio, terra dei pomi”, organizzata dal Comi-tato Gare “94° Gruppo Anc Veneto - TiratoriScelti” che collabora con la Sezione Anc diZevio. Sessantotto soci tiratori si sono presen-tati alle linee di tiro col desiderio di dar sfoggiodella propria bravura e aggiornare positivamen-te la classifica generale. Le gare sono riservateai soli Soci e Socie Anc della provincia di Vero-na. In questo secondo appuntamento si sonodistinti: Strambini Angelo (Zevio), cat. “A” -con 332 punti; Marangoni Marino (Badia Cala-vena), cat. B” - con 310 punti; Caloi Valentino (Tregnago), cat. “C” - con 345 punti; (di questa categoria fanno parteanche le new entry, per cui le sorprese sono dietro l’angolo); Confente Stefano (Zevio), cat. “TOP” - con 355 punti;Lavagnoli Doriana (Tregnago), cat. “LADIES” - con 352 punti.La classifica generale, aggiornata, vede al comando: Strambini Angelo (Zevio), cat. “A” - 668 punti; MarangoniMariono (Badia Calavena), cat. “B” - 605 punti; Nigro Eros (San Martino B.A.) cat. “C” - 680 punti; Confente Ste-fano (Zevio), cat. “TOP” - 727 punti; Lavagnoli Doriana (Tregnago), cat. “LADIES” - 678 punti;«Il Comitato Gare – afferma il Presidente della Sezione di Zevio, Roberto Loris Perbellini - ricorda che è possibi-le recuperare le eventuali gare perse. Le rimanenti gare si svolgeranno adesso il 2 e 30 settembre. Anche stavoltasi è rafforzato il vincolo di amicizia e aggregazione tra i Soci Anc delle Sezioni di Badia Calavena, Bardolino,Peschiera/Castelnuovo del Garda, San Giovanni Ilarione, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, Tre-gnago, Zevio e Verona».

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