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ANNO XXXIII - N.10 - OTTOBRE 2018 - Stampato il 11/10/2018 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE VERONA EST WhatsApp 331 9003743 IL GIORNALE PIÙ DIFFUSO E LETTO DELLA PROVINCIA DI VERONA Che fine fa tutto quel materiale che produciamo in casa e che poi racco- gliamo in appositi contenitori in attesa dell'autocompattatore che a giorni predestinati raccoglie e porta al riciclo? Questa è la domanda misteriosa a cui pochi sanno dare risposta… E magari sarà proprio per questa ignoranza logistica che in rete sull'argomento imperversano notizie spazzatura, secondo le quali, alla fine, il ciclo si conclude quasi sempre in discarica. Per fortuna non è proprio così….Ma il riciclo alla fine può essere una fonte di guadagno o comunque di risparmio per qualcuno? Approfondiamo l’argomento nella nostra inchiesta di Ottobre. Pagina 6 – 7 Rifiuti e dintorni

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ANNO XXXIII - N.10 - OTTOBRE 2018 - Stampato il 11/10/2018 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

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IL GIORNALE PIÙ DIFFUSO E LETTO DELLA PROVINCIA DI VERONA

Che fine fa tutto quel materiale cheproduciamo in casa e che poi racco-gliamo in appositi contenitori inattesa dell'autocompattatore che agiorni predestinati raccoglie e portaal riciclo? Questa è la domandamisteriosa a cui pochi sanno darerisposta… E magari sarà proprio perquesta ignoranza logistica che inrete sull'argomento imperversanonotizie spazzatura, secondo le quali,alla fine, il ciclo si conclude quasisempre in discarica. Per fortuna nonè proprio così….Ma il riciclo alla fine può essere una fonte di guadagno o comunquedi risparmio per qualcuno? Approfondiamo l’argomento nella nostra inchiesta diOttobre.

Pagina 6 – 7

Rifiuti e dintorni

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Le plateali contestazioniprovenienti da varie fonti(le solite) sulla posizionedi Salvini riguardo allanave Diciotti non hannonulla a che vedere con lospirito di umanità, solida-rietà e via dicendo. Sullavicenda, tutti hanno dettola loro, come fossero l’ora-colo di Delfi, anche quelliche non contano niente.Dunque, dirò anch’io lamia. Salvini non si è alli-neato all’ideologia corren-te, professata da Europa,vescovi progressisti, stam-pa prevalente, la solitasinistra menagrama, i ben-pensanti ecc. ecc.. Loscopo della detta combric-cola di “ideologi illumina-ti” è la demolizione di Sal-vini, scomodo e odiosomotivo d’inciampo. E’ undettaglio, per questi, la suarappresentatività: per lorola Demo-crazia ha persoun pezzo per strada. E’“Crazia” e basta. La UE(che non è un’esclamazio-ne), nei soggetti di Germa-nia e Francia, aveva affer-mato solennemente che “imigranti vanno ripartiti”.Quando Salvini ha chiestodi ripartire quelli dellaDiciotti, la UE ha rispostoche non accetta minacce(!). Evidentemente a Bru-xelles bevono o soffronodi gravi amnesie. E’ chiaroche, anche secondo i dettisignori d’Europa, Salvini èun grosso problema. IlMinistro dell’Interno èmesso in difficoltà perfino

dalle istituzioni nazionali.Ad esempio, la nostraGuardia Costiera, girova-gando per il mare, fungeda vettore, salvavite, diclandestini. Una volta inporto è fatta: prima o doposcendono (come si è vistocon la Diciotti. Ma poiarriverà la Diciannovi?).Con le sofisticatissime tec-niche satellitari e le diavo-lerie informatiche in gradodi scrutare ogni centimetroquadrato di mare, standoseduti in ufficio con l’ariacondizionata, (come dimo-strato da un ragazzetto suyoutube), per quale ragio-ne la Guardia Costiera vain perlustrazione per ilMediterraneo come unaforsennata? Per monitoraregli accoppiamenti dei del-fini, le evoluzioni dellerazze e la pesca del tonnoMaruzzella? “L’immigra-zione illegale (o immigra-zione clandestina o immi-grazione irregolare) è l’in-

gresso o il soggiorno dicittadini stranieri in viola-zione delle leggi di immi-grazione del paese didestinazione”. Ai benpen-santi che confondono l’im-migrazione illegale conl’accoglienza trascurandola legge italiana, dico cheli approvo, che hannoragione, a condizione cheanch’io (come chiunquealtro), domani mattina,possa fare tutto ciò che mipare trascurando la leggeitaliana: ad esempio, sedico di avere fame entro inun supermercato e miporto via la roba senzapagare, se mi chiedonol’IMU non la verso perchéè ingiusta, se ho bisogno dicasa occupo la prima abi-tazione che vedo (magariquella accogliente dei ben-pensanti) ecc. ecc.. Chi diDiciotti ferisce, di Diciottiperisce.

Avv. Marco Bertagnin

SALVINI E...

Buongiorno,sono un cittadino residentea San Bonifacio. Chiedospazio al vostro giornaleper far giungere la miavoce a chi, all'interno del-l'ULSS 9 scaligera, detienei poteri decisionali per farsì che il nostro serviziosanitario funzioni in questamaniera. E' dal 24 aprile2018 che cerco di prenota-re una visita neurologica dicontrollo, presso l'ospeda-le Fracastoro di San Boni-facio. Il medico che mi haseguito durante un prece-dente ricovero, al momen-to della prescrizione dellavisita mi aveva consigliatodi prenotarla per tempo edio dal giorno successivo hocercato di farlo. Non avreimai immaginato che fosseimpossibile avere unappuntamento nell'arco dei6 mesi. E nella mia stessasituazione ci sono moltealtre persone, anche conesigenze diverse. Mi sonorecato settimanalmenteagli sportelli dove ognivolta mi sono sentito diredi passare la settimanasuccessiva che al momentonon c'era alcuna disponibi-lità. Mi è stato consigliatodi provare anche tramitetelefono, cosa che io siste-maticamente ho fatto peravere sempre la stessarisposta: nessuna disponi-bilità. Mi è stato anchedetto di provare il lunedìmattina alle ore 8,00,quando aprono le griglie diprenotazione. Ho provato a

fare anche questo ma gliappuntamenti non si pos-sono prendere, tutto occu-pato. Una volta mi è statoanche suggerito di recarmia Tregnago dove però nonvisita il medico che staseguendo il mio decorso eche conosce la mia situa-zione. Sono passato anchedall'ufficio reclami peresporre il caso, ho trovatoascolto ma non soluzione.A questo punto deduco chese lo scopo di chi ha stu-diato questa organizzazio-ne era di intasare gli spor-telli o il centro prenotazio-ne ha centrato pienamentel'obiettivo. Le sale sonopiene di gente, è vero, mache si reca sistematica-mente lì per cercare di pre-notare, senza però poterlofare. E così noi andiamo etorniamo all'infinito. Iovorrei solo sapere se è pos-sibile prenotare una visitaall'ospedale Fracastoropresso il medico richiestoo se sono state abolite. Sesì quale percorso devo farevisto che quelli finora ten-tati e consigliati non miportano alla meta. Ringra-zio anticipatamente per ladisponibilità alla lettura eattendo fiducioso unarisposta.

Giuseppe Dani

Gentile Giuseppe, pur-troppo il suo è un proble-ma sentito ovunque e cheabbiamo cercato di svi-scerare nelle nostre

inchieste, ma … ahimècosì è e così probabilmen-te resterà. L’unica solu-zione è che lei richieda lavisita a pagamento evedrà che, come permagia, la sua visita verràprenotata in tempi bre-vissimi!

SAN BONIFACIO. SANITÀ

Direttore Responsabile:Rosanna PancaldiSocietà Editrice:

L’Altro Giornale s.r.lRedazione:

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11-10-2018

Qualche giorno fa parlandocon un amico imprenditore,titolare di un’officina mec-canica, alla domanda:«Come va il lavoro?», luimi risponde: «Il lavoro cisarebbe...sono i bravi ope-rai che mancano». Non è ilprimo che me lo fa notare.Parlando anche con altrititolari di impresa ho avutole stesse risposte: il lavoroc’è ma mancano i bravi tor-nitori, i bravi saldatori, ibravi elettricisti…«Macome - dico io - con tutta lavoglia di lavoro che c’èoggi, non riesci a trovareoperai capaci?». «Si, qual-cuno si presenta - mirisponde - ma dopo unperiodo di prova si dimo-strano per quello che real-mente sono, non dico inca-paci, ma forse mancano divolontà di apprendere, nonsono in grado di portare atermine le mansioni richie-ste e non si assumono leresponsabilità dei compitiloro affidati, rimangonosostanzialmente degli eter-ni apprendisti. Pensa chemolti, quando arrivano peril colloquio, le prime coseche mi dicono sono: “quan-t’è la paga?”, “io non fac-cio straordinari”, “le feriequando si fanno?”». Abbia-mo la fortuna che a SanBonifacio, a livello di indi-

rizzi scolastici, c’è solol’imbarazzo della scelta:liceo scientifico, linguisti-co, istituto tecnico mecca-tronico (perito meccanico),chimica e biotecnologie(perito chimico), informati-ca e telecomunicazioni(perito informatico),costruzioni e ambiente(geometra), amministrazio-ne e finanza (ragioniere),tutti indirizzi con sbocchiuniversitari. Purtroppo SanBonifacio, nonostante que-sta ampia gamma scolasti-ca, soffre sempre più dellascarsità di aule e ciò èdovuto alla scarsa attenzio-ne che da anni la politica(non solo a livello locale)ha riservato al problema. Siparla spesso di cosa faredel vecchio ospedale: per-ché non usarlo per fare unpolo scolastico? È benericordare comunque che aSan Bonifacio abbiamoanche l’Istituto San Gaeta-no, scuola di eccellenzanella preparazione diun’ampia gamma di profes-sioni. Parlando con il diret-tore didattico lui stesso miha confermato che ognianno tutti i giovani cheescono diplomati da questascuola hanno già il posto dilavoro assicurato. Moltigenitori snobbano le pro-fessionali perchè non

vogliono che il figlio faccial’operaio. Preferisconospingerlo all’università,perchè pensano che poicomunque il posto fissoarriverà da solo. Oggi ilmercato del lavoro non èpiù come una volta, il«bravo» operaio nell’indu-stria non è più consideratomanovalanza, è un veroprofessionista e, se dimo-stra capacità e voglia difare, ha il futuro assicurato.Ricordiamoci che le azien-de non assumono solo lau-reati o diplomati, sononecessari «anche» gli ope-rai. Purtroppo dopo la lau-rea, molti giovani non tro-vando il posto di lavoroadeguato al loro titolo distudio, e non volendosiadattare alle esigenze delmercato, scelgono di anda-re all’estero pensando direalizzare il loro sogno. Inrealtà la maggior parte diloro vanno all’estero perfare comunque l’operaio, ilcameriere, il commesso o ildistributore di volantiniporta-a-porta. Allora per-chè non seguire la legge delmercato, mancano operai eallora si studia per diventa-re operai, “bravi” operai.Ho avuto la fortuna diconoscere molti imprendi-tori, alcuni dei quali nonlaureati che, da semplicioperai sono riusciti a creareindustrie di alto livello e ditutto rispetto, con migliaiadi dipendenti. È solo unaquestione di intelligenza edi capacità.

Silvano Miniato

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LAVORO E SCUOLALa disputa del 1,8 o 2,6 per-centuale sul Pil di debitosostenibile ha dell’irreale,in uno Stato come il nostrodove: le scuole cadono apezzi; i ponti crollano; il ter-ritorio cede sotto la spintaanche di deboli piogge; iterritori terremotati sonoricostruiti in termini diparecchi decenni; i nostrimigliori cervelli emigrano;una disoccupazione anoma-la per un paese europeo. Sepoi aggiungiamo che esisteuna classe privilegiata eparassita che ha spolpato ilpaese per 60 anni, la preoc-cupazione è come facciamoa pagare un debito che ine-

sorabilmente è aumentatoper 40 anni? Quindi attual-mente la soluzione del pro-blema non esiste e di conse-guenza “non esiste il pro-blema” nei termini posti datutti.In passato come è statorisolto, ad es. dalle monar-chie, azzerando il debitoverso altri Stati cedendo ter-ritori oppure riducendo dimolto il debito verso i pro-pri concittadini con guerre econseguente svalutazionedel tremila percento.Da queste due soluzioni nonsi esce. Di Maio cerca unaterza via… aumentare ildebito per risolvere i pro-

blemi con un controllo fer-reo della spesa, onde evitareil prelievo di miliardi daparte della classe parassita.Il buon senso dice che è unastrada da tentare che inverti-rebbe la tendenza dell’au-mento del debito all’infini-to, cioè invece di trovarcitra 4 anni con l’ammontaredel debito con l’indice 1,8,ma con i problemi non risol-ti, ci troveremo tra un annocon lo stesso debito ma coni problemi suddetti risolti, apatto che si fermi il parassi-tismo imperante che costamiliardi di euro all’anno.

Umberto Brusco

PIL

Per le vostre lettere scrivete a:

[email protected]

L'art.1 della nostra Costitu-zione dice ed afferma che laSovranità appartiene alPopolo. Pertanto finchétutte le Istituzioni nonrispettano tale articolo lanostra cara Italia avrà pro-blemi di Giustizia. Quindiperché tale sovranità siarispettata bisogna fare unalegge, in primis, affinchè

nella Magistratura ci sia laseparazione delle carieretra la Giudicante e la Inqui-rente con i componenti diquest'ultima pure eletti dalPopolo, così come avvienein tutti i Paesi liberal-democratici. Pertanto quan-do tutto ciò sarà legge nonpotrà essere indagato unMinistro o altra carica dello

Stato nonché un libero cit-tadino che agiscono conamore nell'interesse delPaese e della sua gente.Quindi una tale legge hauna priorità assoluta per ilbene di questa nostra caraItalia.

Renato Tomezzoli

COSTITUZIONE

Caro Direttore,non voglio apparire comel'anti clericale ma i fatti emisfatti Vaticani mi attiranocome il miele per le api.Monsignor Viganò comuni-ca alla stampa di aver infor-mato papa Francesco suicrimini di Monsignor Teo-dore Mc Carrick pur sapen-do che con le sue rivelazio-ni potrebbe essere incrimi-nato poiché sono notizieprotette dal segreto dellasua funzione. (Gira in Vati-cano una lista che se resanota… vedi Fatto Quotidia-no del 05/c.m.) Il Papa se lacava con un “leggete e giu-dicate voi” mi ricorda quan-do, al ritorno da un suoviaggio, non in classe eco-nomica, alla domanda:“cosa pensa dei gay?”Risponde: “se un gay cercail Signore, chi sono io pergiudicarlo?”. Peccato chepochi mesi dopo il governofrancese ripropone unnuovo ambasciatore, dichia-ratosi gay, presso il Vatica-

no. Il Papa che ha il compi-to di decidere se va bene omeno, non risponde facendodecadere l'incarico perchégay. (Ma!!) […] Sembraimpossibile, ma quandoFrancesco ha chiesto“scusa” per i crimini com-messi dalla Chiesa contro iValdesi, un conoscente michiede: “cosa ha fatto que-sto Papa ai Valdesi?” Que-sta è la grave colpa dellaChiesa: aver sempre nasco-sto le scomode verità, spo-stando il vero problema adaltri diversi problemi menoimportanti. Mi ricorda il fat-tucchiere cinese che ad uncliente con il mal di testache chiede il suo aiuto, loprega di chiudere gli occhi,porgere il piede e con unmartello glielo picchiaforte. Il paziente a questopunto grida di dolore ed ilfattucchiere risponde: eccosignole il mal di testa è pas-sato. Non è questo il mododi risolvere il problema per-chè il male resta. L'acco-

glienza degli immigratidella nave Diciotti, da partedella CEI, è stata per lorouna grossa occasione perdistogliere i problemi vati-cani. Poiché non ricordoaltri interventi così decisi daparte della CEI, mi chiedo:quanto durerà questo nobilegesto? Questi emigrantidiverranno cittadini Vatica-ni? Avranno una futura pen-sione Vaticana? Oppurerimarranno come sempre acarico di noi cittadini pertutte le spese necessarie eper il buon funzionamentodella vita civile? Se così èuna Chiesa che vuol esseresempre generosa nell'acco-gliere, ma con i soldi deglialtri. Sarei curioso di saperecosa farebbe Gesù – che neltempio di Gerusalemmefece una violenta pulizia -se nei prossimi giorni,all'improvviso facesse visitain Vaticano …

Antonio Fraccaroli

PAPA

Il donatore di sangue nellafoto è Graziano Sasso, diPerzacco, che lo scorso 10settembre ha effettuato lasua 250esima donazione.Accanto a lui, il nuovo pre-sidente della sezione Fidasdi Perzacco, Ismaele Bena-glio, con Lia Valente e ildottor Clemente Corvo.

Graziano, padre di settefigli, quattro femmine e tremaschi, a loro volta donato-ri di sangue, è iscritto allaFidas sin dall’età di 18 annied è la conferma vivente diquanto prezioso sia il donodel sangue in modo regola-re e costante. Il polo ospe-daliero di Verona è sempre

più un'eccellenza per inter-venti chirurgici moltoimportanti e per questomotivo c'è sempre più biso-gno di sangue. Dal momen-to che il sangue non lo sifabbrica, ci si affida allagenerosità dei donatori eGraziano è la conferma diquesta generosità.

DONATORE FIDAS. GRANDE ESEMPIO

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DOMEGLIARA

Solo una lampadina...

MOLINA NEGRAR

Marciapiedi rotti

Vergogna!

VIA MAMELI ARBIZZANO

Dissuasori di velocità

VALGATARA

Questo è il servizio effettuato dalla cooperativa

a 75.000 euroParchi incolti e marciapiedi

invasi da siepi

SAN PIETRO

LOCALITÀ SAN ZENO

Entrata della scuolaelementare

FANE

Buca molto pericolosa

Le strisce...

SAN PIETRO

Auguri di 50 anni di matrimonio a Franco

Righetti e Nilde

AUGURI FUMANE

Manutenzione strada...

Oggi sono passati a tagliare l’erba...

Tombini campo sportivo

SAN MASSIMO NE SIAMO FELICI!

SANTA MARIABURE NEGRAR

Disperazione ed orgo-glio di un’alluvionata

Predicano bene ma...

parcheggio notturno alla faccia dei pedoni

Vicino campana di vetro... Via Masua...

mai acceso da 15 anni

RICORDIAMO AI LETTORI CHE QUE-STO NUMERO DI WHATSAPP SERVESOLO E UNICAMENTE PER LE VOSTREFOTO. PER ALTRE COMUNICAZIONI CON LAREDAZIONE USARE IL SEGUENTEINDIRIZZO mail: [email protected]

GRAZIE

DOVE?

DOVE?

VILLABELLA

Ex pista ciclabile sul fiume Guà.

Ora sentiero pedonaleLe condizioni del parco giochiin piazza della Concordia

ZIMELLA

Cedimento asfalto

ARCOLE

Aiuola troppo alta non sivedono le auto

VILLANOVA ZIMELLA

Strada Villabella Castelletto Cimitero...

SOAVE

Stato di degrado...Parco Tigli. Non ci

facciamo mancare niente

SAN BONIFACIO

Regali...

SAN BONIFACIO

Da 15 anni che è cadutolo specchio

SAN BONIFACIO ZIMELLA

Contadini rispettosi... Incuria pista ciclopedonale

ZIMELLA

ISTITUTO DAL CERO

L’INCHIESTA L’ALTRO GIORNALE 7 L’ALTRO GIORNALE 6 L’INCHIESTA

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C'è chi li chiama sgaùie, chirùmenta, o più comune-mente mòndissie, ma perquanto si cerchino sino-nimi, il dialetto nostranoalla fine si riferisce sempreai rifiuti. E’ tutto quel mate-riale che produciamo incasa e che poi raccogliamoin appositi contenitori in at-tesa dell'autocompattatoreche a giorni predestinatiraccoglie e porta al riciclo,in luoghi che per la maggiorparte dei cittadini riman-gono un mistero. E magari

sarà proprio per questaignoranza logistica che inrete sull'argomento imper-versano notizie spazzatura,secondo le quali, alla fine, ilciclo si conclude quasi sem-pre in discarica. Per fortunanon è proprio così. Per leaziende di raccolta, il ricicloè una buona fonte di guada-gno, che però non corri-sponde a nessun risparmioper il contribuente. Eppurec'è stato addirittura untempo in cui differenziareper la gente significava tro-varsi la tassa dei rifiutimolto più leggera. Mozze-cane è stato il primo in Pro-

vincia ad adottare il si-stema, seguito da quello diSan Pietro in Cariano doveil frazionamento della mon-nezza è partito nel 1995: al-lora la quota di raccoltadifferenziata a San Pietroera arrivata all'83% sul to-tale dei rifiuti. L'impegnodei cittadini ha portato 120mila euro all'anno di introitiper il Comune e una dimi-nuzione sulla tassa rifiuti in-torno al 40% per le famiglie.Nel frattempo si sono ab-bassate le tariffe su alcunefrazioni, come il vetro, con ilrisultato che i Comuni gua-dagnano meno. Se vetro ecarta oggi valgono poco, laplastica è manna per leaziende di trasformazione.Dove finiscono bottiglie, va-schette, bicchieri, conteni-tori e tutto quel materialeche utilizziamo quotidiana-mente quasi senza render-cene conto? Tornano nellenostre case e sulle nostre ta-vole, generando un bel girodi soldi. Ma al cittadino nonviene in tasca nulla. Il ciclodel riciclo di materiale pla-stico comincia appena fuoridal cancello di casa, dopo ilpassaggio dell'autocompat-tatore della Serit (Servizi perl'igiene del territorio),l'azienda di Cavaion Vero-nese presieduta da Massimo

Mariotti, che ha l'appalto perla raccolta differenziata in 62comuni della provincia vero-nese. Dà lavoro a 280 dipen-denti e nel 2014 ha mandatoal riciclo il 73,3% del mate-riale raccolto. Parte consi-stente di quella percentualeè plastica. Plastica sporca,mescolata ad altro materiale,che dopo una serie di pas-saggi di scrematura e sele-zione delle variecomponenti, viene avviataalle aziende per farne com-bustibile solido secondario,compost, o granuli di Pla-stica seconda vita (2000euro a tonnellata) utilizzatiper la realizzazione di acces-sori in plastica. Ma tuttoquesto ha dei costi. Si puòriciclare spendendo meno?Pare proprio di sì. Il co-mune di Sommacampagnaha già annunciato una ridu-zione del 10% sulla tassa ri-futi 2018, proprio in virtùdel contenimento dei costi,ma anche grazie ai controllisul corretto pagamentodella bolletta. L'osservanzadelle regole sulla raccoltadifferenziata da parte deicittadini ha inoltre contri-buito a mantenere la sogliadel materiale destinato al ri-ciclo all'84%, contribuendoalla diminuzione dei costosiconferimenti in discarica.

Da molti anni ormai, gli Enti preposti ci spieganoche la raccolta differenziata avrebbe dovuto, oltread essere un gesto civile per il rispetto dell’am-biente, abbassare fortemente il costo della tassadi rifiuti. Andiamo a vedere se realmente negli ultimi 15anni - da quando cioè i rifiuti venivano conferiti in-differenziati nei cassonetti ad oggi, che dividiamoogni tipo di rifiuto e la raccolta si effettua, per lamaggioranza con il servizio porta a porta - i costiper i cittadini e per le aziende si siano realmenteabbassati. L’impressione, a dire il vero, è che no-nostante il grande sforzo profuso da tutti noi neldifferenziare, la TARI sia rimasta la medesima,anzi con aumenti annui abbastanza consistenti.Non si capisce soprattutto, dato che il rifiuto sem-bra essere diventato una ricchezza per le aziendeche lo lavorano, perché per il cittadino comune chelo produce rimanga, invece, sempre un costo dasostenere. Nel servizio di questo mese siamo an-dati a vedere nel concreto alcuni esempi di smal-timento. Ci hanno spiegato che la plastica raccoltasubisce un primo passaggio di cernita e pulizia,

viene poi venduta ad aziende che la lavorano equindi la mettono sul mercato: quindi costi e pocoguadagno (sembra) per il primo passaggio, grossoguadagno, invece, per il secondo. Per la carta, cer-tamente sarà lo stesso: qualcuno la prepara per ilpassaggio successivo all’industria che la rimetteràsul mercato con guadagni importanti. L’impressione, in buona sostanza, è che abbianovoluto farci credere che la fatica di differenziare

avrebbe portato un van-taggio al nostro portafo-glio, in realtà non èproprio così, anzi qual-cuno guadagna milionidi euro vendendo i no-stri rifiuti e noi cittadinicontinuiamo a pagare.Si chiacchiera anche delfatto che tutti i rifiuti va-dano a finire nellostesso calderone … mah! L’Altro Giornale nei pros-

simi mesi cercherà di ap-profondire e tracciare ilpercorso dei nostri rifiuti:i passaggi, lo smista-mento, a chi vengonovenduti, a chi vengonopagati e quanto vienerimborsato agli Enti. Poicercheremo di capirequanto costava racco-gliere e smaltire anni fa,quanto costa oggi e se la tassa ai cittadini è dimi-nuita o aumenta.Non parliamo poi di chi ha la sfortuna di avereun’attività commerciale, artigianale o industriale:qui tocchiamo la follia. Quasi nulla si può smaltiretramite raccolta o isola ecologica, pertanto è ne-cessario usare ditte private con grossi costi per losmaltimento, oltre che pagare migliaia di euro ditassa rifiuti sui metri quadrati dell’immobile senzadi fatto usufruire del servizio.Cercheremo di fare chiarezza. Le domande sonodavvero tante e tanta la curiosità di sapere!

Erica Maria Righetti

Servizi diGianfranco Riolfi

LA DOMANDA DEL MESE....di Alessandro Reggiani

Rifiuti e dintorni Interviene il Direttore di Serit

Alessandro Dall’Ora

CRONACHE L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2018www.laltrogiornaleverona.it8 WhatsApp

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Dall’uva al cioccolato nelgiro di un mese. Sono statesettimane impegnativequelle vissute dalla ProLoco di Soave dalla finedell’estate in poi, con duemanifestazioni da organiz-zare a poca distanza l’unadall’altra. Partiamo dallaprima, la 90ª edizione diuna Festa dell’Uva: grazieal bel tempo e ad un pro-gramma composto daappuntamenti di variogenere, per tutte le età e gliinteressi, la Festa ha fattoregistrare il tutto esaurito.Il clou si è avuto col la sfi-lata del carro dell’uva e deipiccoli contadini e contadi-nelle alla domenica, conspeciale madrina ElisabettaViviani che, con la sua“Heidi”, si è poi esibita perbimbi e famiglie. Durantela sfilata è poi arrivato ilplauso da parte delle tanteautorità intervenute e c’èstata anche la tradizionalepremiazione delle miglioriuve del Soave.Con l’arrivo di Ottobre losguardo della Pro Loco gui-data da Roberto Ferroli si èpoi spostato su obiettivi più

“dolci” con Cioccolato inFesta. Anche quest’annosaranno numerosi i maestricioccolatieri provenienti datutta Italia che arriverannoa Soave con centinaia didiverse creazioni e inter-pretazioni del cioccolatoartigianale. Gli stand con icioccolatieri saranno apertifin dal pomeriggio divenerdì 12 ottobre e reste-

ranno a Soave fino alla seradi domenica 14. La festa èpronta ad offrire appunta-menti pensati per i giovani,con la serata Kaboom delsabato, e alle famiglie, coltruccabimbi e le bolle delsabato pomeriggio e l’ani-mazione di Radio Cricetoper il pomeriggio di dome-nica. Quest’anno, poi, sipunterà a far conoscere in

maniera sempre più appro-fondita la storia e le caratte-ristiche del prodotto “cioc-colato”, con un artista cheterrà dei laboratori didatticifin dal sabato mattina, cosìda coinvolgere anche lescuole, e che si diletterà poinella creazione di vere eproprie sculture di ciocco-lato.

Matteo Dani

PROLOCO DI SOAVE. Un mese di successi con la Festa dell’Uva e Cioccolato in Festa

Le dolci abitudiniritornano sempre

CAMBIO DELLA GUARDIAUn altro vigile che lascial'Unione Verona Est perquella dei Comuni del-l'Adige Guà. RobertoMuraro, oggi vice istrut-tore di Polizia Localenell'Unione Comuni checomprende Belfiore,Illasi, Caldiero, Colo-gnola e Mezzane, dall’1ottobre prenderà servizioin quella che riunisceCologna, Veronella, Pressana, Roveredo e Zimella.Sono trascorsi pochi mesi dall’1 giugno, quando le dueUnioni si sono “scambiate” anche i comandanti dellaPolizia Locale: Graziano Lovato da Verona Est è pas-sato all'Adige Guà, Giovanni Reginato viceversa. ACologna Muraro ritroverà il suo ex Comandante Lova-to, con cui ha collaborato a partire dal 2004. RobertoMuraro lavora nella Polizia Locale dal 2003, quando fuassunto a tempo determinato dal Comune di Lavagno;seguì il concorso pubblico, grazie al quale nel maggio2004 è stato stabilizzato nell'Unione Comuni VeronaEst. Nel periodo di servizio ha svolto molte mansioni,come succede nei piccoli Comandi con poco personale,dove si diventa factotum: servizio stradale, educazionestradale nelle scuole, ufficio contravvenzioni e rappor-ti con il Giudice di Pace, abusi edilizi ed ecologia negliultimi mesi. Ma altre novità attendono l'istruttureMuraro: da gennaio 2019 l'Unione Adige Guà sarà ridi-mensionata a quattro Comuni, a causa della exit diCologna e il Comando sarà trasferito a Pressana.Dovrebbero restare quattro vigili in organico, compre-so lui e il Comandante Lovato. «Dopo tanti anni in que-sti paesi lascio con un po' di malinconia, ma erano anniche attendevo la mobilità, soprattutto per avvicinarmi acasa - commenta Roberto, che è di Bevilacqua -. Quan-do sono stato assunto ero giovane, scapolo, magro escattante. Adesso sono sposato, con un figlio, ingrassa-to, ma sempre disponibile a nuovi incarichi e nuoveattività. L'entusiasmo è rimasto intatto».

Graziana Tondini

Roberto Muraro

Se sul campo hanno vinto ibiancorossi di Prova, quellodel Palio delle Contrade èstato un bel successo colletti-vo sia per l’organizzazioneche per il coinvolgimentoche molte contrade sono riu-scite a creare.Partiamo dalla fine, da Provache solleva il suo quinto gon-falone consecutivo e lo fadopo aver letteralmentedominato quest’edizione,vincendo tutte le gare trannequella che era la novità diquest’anno, l’alfiere ubriaco,dove a spuntarla è stataPraissola. Proprio Praissolasi è classificata al terzoposto, mentre secondi sonoarrivati i contradaioli dellaMotta. Il premio Fair Play èstato poi assegnato ai ragazzidel Corrubio, che si sonodistinti per correttezza e spi-rito sportivo visto che duran-te il tiro alla fune hanno cor-retto l’indicazione di unodegli arbitri che aveva asse-gnato agli avversari una

penalità che non meritavano. Oltre ai risultato dei giochi,però, c’è anche dell’altro daraccontare su questo Palio.C’è da sorridere nel vedereun oratorio pieno di personevenute a divertirsi e a tifareper la propria contrada, adesempio. C’è da dire che lascelta dell’associazione Con-trade di San Bonifacio diabbassare l’età minima perpartecipare alle prove hacontribuito a coinvolgeresempre più famiglie, congenitori e figli uniti neldifendere i propri colori.«L’obiettivo che ci poniamo– spiegano infatti i rappre-sentanti dell’Associazioneche organizza la manifesta-zione – è proprio quello diriuscire a coinvolgere sem-pre più sambonifacesi, ditutte le età, nel Palio. Provaha da tempo fatto suo questospirito, e i risultati si vedono,altre contrade stanno seguen-do il loro esempio e ancheper loro quest’edizione hafatto segnare un bel passoavanti. Quest’anno anche la

cena che abbiamo fatto inpiazza dopo la sfilata delsabato è stato un bel momen-to che dovremo ripetere».L’associazione Contrade diSan Bonifacio nei giorni suc-cessivi ai giochi si è ritrovataper fare il punto della situa-zione. Tante le valutazioni dafare per il futuro, prima fratutte il trovare una formulache aiuti tutte le contrade acoinvolgere un numero ade-guato di contradaioli e scon-giurare quindi le defezioni,come accaduto qualche setti-mana fa con Villanova e Por-

tone. Si pensa anche ad unasorta di Palio per i più picco-li, per permettere ai ragazzipiù giovani di sfidarsi traloro e rendere sempre piùavvincente una gara chenegli ultimi cinque anni haavuto un solo padrone. Lapreparazione del palio iniziamolti mesi prima, già a gen-naio, e tutti i membri dell’as-sociazione esortano quantepiù persone a partecipare allasua organizzazione con ideee proposte per rendere ilPalio delle Contrade semprepiù bello e combattuto.

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Servizi diMatteo Dani

LA MANIFESTAZIONE. Molti visitatori sono accorsi per la sesta edizione del tradizionale evento

Contrade in PalioSuccesso collettivo

“TUTTINSCENA”Attori speciali per uno spettacolo davvero speciale. E’ stata una serata di divertimento e riflessione quella dello scorso 17 settembre al Cinema Cristallo con “Tuttinscena”, una rassegna di performance artistiche con protagonisti i ragaz-zi disabili della CPL Servizi di San Bonifacio.Lo spettacolo, che ha potuto contare anche sulla collabora-zione di altre realtà sambonifacesi impegnate nel sociale come “Il Paese di Alice” e “Bianca nel Cuore”, ha visto salire sul palco i ragazzi che durante tutto l’anno svolgono attività di cinema e teatro alla CPL. Per un giorno gli uten-ti della cooperativa sono diventati dei veri e propri attori, protagonisti della scena. Un risultato che è frutto di unlavoro iniziato mesi e mesi fa grazie alla preziosa collaborazione con Francesca Sedda per quanto riguarda il teatro e conSalvatore Aiello per la cinematografia. Tanti gli applausi del pubblico, che ha gremito la platea, a sottolineare l’impegnoe la bravura dei ragazzi in scena, che si sono prima di tutto cimentati in un viaggio fantastico nei luoghi dello stuporeispirato ad “Alice nel Paese delle Meraviglie”, con la regia di Francesca Sedda. Al teatro è poi seguita la performancemusicale della “Band 10+ Group”, formata da giovani e sprintosi musicisti de “Il Paese di Alice”, diretti dal maestroRenato Ferrari. Per finire la proiezione del cortometraggio “Lezione d’Amicizia” girato da Salvatore Aiello, dove i ragaz-zi del Centro Diurno di CPL Servizi hanno vissuto un’avventura che li ha portati all’interno di un contesto scolastico dairisvolti inaspettati. “Tuttinscena” è stato l’atto finale di un doppio appuntamento organizzato dalla CPL, che il sabatoprecedente aveva organizzato un incontro col triatleta paralimpico Manuel Marson. «Con questi due appuntamenti -hanno spiegato i vertici della cooperativa – abbiamo voluto lanciare un messaggio chiaro e semplice: tutte le personehanno delle abilità, tutti hanno delle potenzialità, basta solo coglierle. Un ideale che condividiamo sia col Paese di Aliceche con Bianca nel Cuore, entrambe collaborano con noi in altri progetti, è stato quindi semplice coinvolgerle anche inquesta iniziativa visto che abbiamo tutti la stessa missione: valorizzare e dare risalto a persone troppo spesso dimentica-te, i disabili appunto. Persone che nascondono un creatività e una voglia di fare in grado di sorprenderci, come hannodimostrato sul palco».

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THE POWER OF PASTADalla California a SanBonifacio, e poi un pò intutta Italia, per presentareil suo libro. E’ statoBruno Serato l’ospited’onore che, domenica 23settembre, ha visitato lafesta delle Associazionied ha poi presentato dalpalco in piazza Costitu-zione il suo bestseller Thepower of Pasta. Lo chef sambonifacese e ormai da annitrapiantato negli Usa era presente assieme ad una vera epropria troupe che lo ha ripreso nei luoghi della suainfanzia, il tutto per realizzare un documentario su quel-lo che sarà il tour italiano di presentazione del libro.«Essere qui per me è realmente come tornare a casa – haraccontato Bruno Serato – e devo dire che sono emozio-nato. Il libro che presento ha già fatto molto successonegli Stati Uniti, ma è alla sua prima edizione in italiano;quando è partito il tour per la sua presentazione ho forte-mente voluto che la prima tappa fosse qui a San Bonifa-cio». The power of Pasta racconta la storia di Serato edella sua attività benefica, partita con un piatto di pastaofferto su suggerimento della madre a dei bambini e chel’ha poi portato a fondare il Caterina’s Club, fondazioneno profit che ogni giorno offre un pasto caldo a un grannumero di bambini in oltre 40 località in tutta la contea diOrange. Col tempo, l'attività della fondazione si è estesaoltre la California meridionale, avviando progetti simila-ri a Chicago, New York, in Texas, Messico, Italia ed Etio-pia. Il Caterina's Club ha successivamente esteso la suamissione sociale con il progetto Motel Families, destina-to ad anticipare alle famiglie meno abbienti il depositocauzionale per l'affitto di un alloggio stabile, aiutandolecosì a spostarsi dai motel dove vivono. «Con questo libro– continua Serato - cerco di far capire quanto è impor-tante fare del bene, e quanto ognuno di noi nel suo pic-colo possa farlo. La nostra fondazione è partita con qual-che piatto di pasta e ora siamo arrivati a 3 milioni, tuttosta nel fare il primo passo». In questi anni Bruno Seratoè diventato un personaggio molto popolare negli Usa,tanto da divenire uno degli CNN Heroes ed essere ancheinvitato a parlare alle Nazioni Unite. «Non è importanteche si parli di me – conclude -, è fondamentale invece chepassi quello che è il messaggio della fondazione, cioè cheun piatto di pasta lo può fare e offrire chiunque nelmondo. E che attraverso la pasta c’è davvero la possibi-lità di contrastare la fame nel mondo».

Da qualche giorno il territo-rio dell’Est veronese hauno strumento in più percombattere la piaga dellaviolenza sulle donne. E'stata infatti presentata uffi-cialmente e inaugurata loscorso 8 ottobre la nuovacasa-rifugio destinata adaccogliere le donne vittimedi violenza e i loro figli. Lastruttura, che una signoradella zona ha lasciato ineredità all'Istituto DonCalabria, risponde adun'esigenza molto sentitasul territorio e sarà un rife-rimento fondamentale perpoter aiutare le donne,assieme ai propri figli, aduscire da situazioni di vio-lenza e fornire loro il sup-porto psicologico e legalenecessario per riprendere inmano la propria vita. Lacasa-rifugio è un progettoco-finanziato dalla Regionecon 80mila euro e che hariunito tutte le Amministra-zioni comunali dell'estveronese, con San Bonifa-cio come capofila. «Siamoveramente orgogliosi –hanno commentato i rap-presentanti dei Comuni

intervenuti alla cerimoniadi inaugurazione – di essereriusciti a concretizzare que-sto progetto, una rispostareale che ci permette disuperare la retorica su unaproblematica tristementeattuale e che il nostro terri-torio attendeva da tempo.Finora in tutta la provinciaesisteva infatti una solacasa-rifugio». La casa, ilcui indirizzo resta ovvia-mente segreto, è in grado diospitare fino a 4 – 5 donnecon t empo r a n e amen t e ,assieme ai loro figli. Unadecina di persone in tutto.Le ospiti della struttura

saranno poi sempre affian-cate da educatori, psicologied esperti legali in grado disostenerle e consigliarle inun percorso di riappropria-zione della propria vita edella propria indipendenza.L’alloggio presso la casa-rifugio può andare dai 3fino ad un massimo di 6mesi, dopodiché se ledonne non saranno ancorain una situazione tale dapoterne garantire un sicuroritorno alla normalità ver-ranno indirizzate verso unacomunità in grado di ospi-tarle per un periodo ditempo più lungo. Pronto

Soccorso, Forze dell'Ordi-ne, centri di ascolto e i Ser-vizi Sociali dei vari comunisaranno gli enti prepostialla raccolta di segnalazionie denunce dei vari casi diviolenza e che potranno poiindirizzare le donne versola casa, sia nel momento incui è la donna stessa a pren-dere consapevolezza dellapropria situazione e a voler-si allontanare dalla propriaabitazione, sia in casi direale urgenza e pericolo neiquali è necessario spostarein tempi brevi la personavittima di violenza.

Matteo Dani

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EST VERONESE. Inaugurazione ufficiale della nuova struttura che accoglie madri e figli

Una casa - rifugiocontro la violenza

OBERTO, CONTE DI SAN BONIFACIOArte e storia del paese chesi fondono. E’ stato questoe tanto altro l’appuntamen-to dello scorso 16 settem-bre con “Oberto Conte diSan Bonifacio”, operaprima di Giuseppe Verdiandata in scena tra le rovi-ne del castello della Mottanella rielaborazione fattadalla Fucina CulturaleMachiavelli per raccontarela vicenda storica di Cunizae Oberto proprio nel luogoin cui i protagonisti aveva-no vissuto.Il Parco della Motta si èriempito per assistere alla prima rappresentazione di un’opera che ha fuso musica lirica e teatro,convincendo e appassionando il pubblico. Tanti gli applausi per l’Orchestra Machiavelli, guidatadal direttore sambonifacese, ma da anni impegnato artisticamente all’estero, Giancarlo Rizzi, peril soprano Giulia Bolcato, il basso-baritono Dario Giorgelè, l’attrice Margherita Varricchio, per laregista Sara Meneghetti e per le musiche di Alberto Cara. La suggestione di trovarsi tra le rovinedi un castello e la splendida veduta della chiesetta della Motta sullo sfondo hanno poi conferma-to ancora una volta come il Parco della Rimembranza, appena risistemato, possa essere un luogoda sfruttare appieno per gli eventi futuri che si terranno a San Bonifacio. M.D.

Musica, colori, sole e tanta partecipazione. Da temponon si vedeva il centro di San Bonifacio così animato evissuto sia dai suoi cittadini che da visitatori arrivati dafuori paese. Un risultato raggiunto nel weekend del 22 e 23 settembrecon due appuntamenti che hanno riempito le strade delcentro storico: “Artisti in strada” e la Festa delle Asso-ciazioni.Il primo dei due eventi è stato organizzato dalComitato Camporosolo Caput Mundi che, assieme ainegozianti di via Camporosolo, corso Venezia e via Vit-torio Veneto, ha dato vita ad un pomeriggio in cui arte,hobbistica e artigianato si sono fuse in un bel mix, che hapremiato la scelta degli organizzatori. Gli spettacoli tea-trali per i più piccoli, i negozi aperti, i giochi all’aperto ela musica live hanno poi contribuito a rendere l’iniziati-va molto gradita alle tante famiglie scese in strada con iloro bimbi. Peccato forse per il vento fresco che si è alza-to verso sera, ma che non ha comunque impedito allamaggior parte delle persone di godersi la serata all’aper-to.Il giorno dopo è stata la volta della Festa delle Asso-ciazioni, ormai una tradizione del Settembre Sambonifa-cese, dove lungo corso Venezia e Piazza Costituzione siriunisce tutto il meglio dell’associazionismo sambonifa-cese.Dal volontariato all’arte, dallo sport fino alla musi-ca e al ballo, a dimostrare quante siano varie le realtà cheil territorio di San Bonifacio può esprimere. Anche quitante le persone scese in piazza per godersi una giornataall’insegna di quanto di bello il paese sa mettere incampo. M.D.

IL CENTRO IN FESTA

100 ANNI FA LA GRANDE GUERRASarà inaugurata domenica 14 ottobre alle ore 10.00 – e proseguirà fino adomenica 16 dicembre - al palazzetto dell’ex Tiro a Segno in via Cam-porosolo, 13 a San Bonifacio, una Mostra a ricordo dei 100 anni trascorsidalla Prima Guerra mondiale, “100 anni fa, la Grande Guerra”. Sarannoesposti una serie di pannelli e fotografie che racconteranno quello che èsuccesso 100 anni fa vicino a noi. Saranno inoltre esposti interessantireperti a testimonianza di quanto realmente accaduto. «Nel centesimoanniversario della fine della prima guerra mondiale l’AssociazioneRicercatori Documenti Storici in collaborazione con l’Amministrazionecomunale di San Bonifacio, grazie ai reperti ritrovati e conservati in annidi pazienti ricerche da parte dei nostri soci Enzo e Gianmaria Ragnolo,ha dato vita a questa Mostra come ulteriore contributo alle celebrazionie al ricordo di quell’evento catastrofico che mutò per sempre i destini delmondo – afferma Giorgio Castegnini, presidente dell’associazioneRicercatori Documenti Storici di San Bonifacio -. Sentiamo il profondodovere di commemorare il sacrificio di migliaia di persone che hannoperduto la vita, e di tutti quelli che hanno sopportato indicibili patimen-ti. In questa Mostra – aggiunge Castegnini - si sono voluti privilegiaregli aspetti più prettamente quotidiani della vita di trincea mostrando gliutensili di uso comune del soldato, per chiarire ulteriormente quantofosse tremenda questa vita e a quali tribolazioni fossero sottoposti i sol-dati». La mostra è aperta a tutti, con ingresso libero, ogni domenica dalleore 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00.

Silvano Miniato

Inaugurazione Casa Rifugio

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PROGETTO CASA L’ALTRO GIORNALE 13

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14 L’ALTRO GIORNALE PROGETTO CASA

Alloggiare in una casa sugli alberi? Una sistema-zione sicuramente singolare e da oggi ancheuna vera e propria tipologia di struttura ricettivaturistica in ambienti naturali riconosciuta dallaRegione del Veneto.La Giunta regionale, infatti, ha approvato neiprimi mesi del 2018 una deliberazione che sta-bilisce i requisiti di classificazione, le modalità diapertura e di esercizio, gli spazi e i serv izi minimidi interesse turistico necessari, le prescrizioniigienico – sanitarie, di sicurezza, edilizie, urbani-stiche e paesaggistiche necessarie per la realiz-zazione e la gestione delle nuove strutture ricet-tive denominate “case sugli alberi”. «La nostra èla regione turistica più importante d’Italia – sottolinea il governatore veneto, Luca Zaia – per-ché lo dicono i 70 milioni di presenze e i 17 miliardi di euro di fatturato, ma anche perché lodimostra la capacità di interpretare la continua evoluzione della domanda turistica naziona-le ed internazionale. Il riconoscimento delle case sugli alberi come strutture ricettive è unimportante traguardo, ma stiamo lavorando, anche attraverso deroghe e agevolazioni, all’af-fermazione di nuove forme di ospitalità che sicuramente avranno sempre più interesse e mer-cato in Italia e all’estero, come il glamping, dove soggiorno all’aria aperta e glamour si fondo-no, ma anche le houseboat, gli alloggi nelle valli da pesca, ecc.». «Le case sugli alberi – confer-ma l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner– sono una delle tipologie di strutture ricet-tive in ambienti naturali disciplinate dalla normativa regionale ed è la prima che provvediamoa regolamentare, prevedendo di occuparci nel prossimo futuro anche di alloggi galleggian-ti su fiumi e canali, di palafitte collocate stabilmente su superfici acquee, di spazi abitabiliall’interno di grandi botti di legno e di alloggi ricavati in cavità naturali, come le grotte».

REGIONE VENETO. Stabiliti i requisiti di classificazione

Una casa sull’albero

PROGETTO CASA L’ALTRO GIORNALE 15

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Martedì 18 settembre è scomparso nella sua casa a Philadelphia RobertVenturi, l’architetto americano ribelle e gentile che ha cambiato la sto-ria dell’architettura del Novecento, insieme con la collega emoglie Denise Scott Brown. Nato il 25 giugno 1925 a Philadelphia dagenitori di origini abruzzesi e pugliesi, laureato a Princeton nel 1950,Pritzker Prize nel 1991, Robert Venturi è autore di edifici paradigmaticidell’architettura contemporanea, come la Guild House a Philadelphia, laVenturi House a Chestnut Hill, la Fire Station #4 a Columbus, Ohio. Alsuccesso internazionale hanno contribuito i suoi numerosi scritti. In par-ticolare i suoi primi due libri – Complessità e contraddizioni in Architet-tura del 1966 e  Imparare da Las Vegas del 1972, quest’ultimo scrittoinsieme a Denise Scott Brown e Steven Izenour. Il libro del ‘66, che Venturi definisce “a gen-tle manifesto”, rappresent a in realtà una critica senza sconti alla rigidità del MovimentoModerno che vuole gli edifici come scatole trasparenti, forme vuote e prive di significato, rei-terazione stilistica senza ormai alcun legame con quegli impulsi rivoluzionari dell’architettu-ra moderna che Venturi tanto apprezza. In Complessità e Contraddizoni Venturi invita gliarchitetti a tornare a guardare ai grandi esempi del pass ato per reinterpretare lezioni ancoravalide per il progetto contemporaneo. Nel 1966 Denise Scott Brown, urbanista e fotografa,lo invita a visitare con lei la città di Las Vegas. Da questo viaggio inizia la ricerca che porterànel 1972 alla pubblicazione di Imparare da Las Vegas, ancora oggi uno dei libri più letti e cita-ti al mondo. Gli autori affermano che un architetto deve saper osservare i sim boli spontaneidella città contemporanea, perché un bravo architetto è in grado di imparare da Roma e daLas Vegas, dalla mappa del Nolli così come dai parcheggi del Cesar Palace. Per la storia del-l’architettura questo è il punto di non ritorno, il passaggio epocale dalla modernità alla postmodernità. Riassumendo la lezione di Las Vegas può essere riassunta in pochi sintetici punti:Le nuove regole da Learning from Las Vegas contro la trappola del Moderno:Pensare in piccolo. - Trarre spunti dall’ordinario.Creare il nuovo anche scegliendo tra il vecchio e l’esistente.Ri-considerare l’oggetto familiare anche estraniato dal suo contesto, perché possiede unpotere strano e rivelatore.Distorsione nella forma / cambio di scala / cambio nel contesto.Allusione al passato / al presente / ai grandi luo ghi comuni / ai vecchi cliché.Inclusione dell’ambiente quotidiano, sacro e profano.Il simbolismo è essenziale in architettura.

L’ADDIO AL FAMOSO ARCHITETTO - a cura dell’arch. Mirko Ballarini

La lezione di Venturi

SAN BONIFACIOLoc. Prova. Soluzione unica di villetta a schiera d'angolo compostaal piano terra da cucina abitabile, ampio soggiorno, due camere ebagno; al piano primo due camere e bagno; al piano interrato taver-na di 30 mq, cantina, bagno-lavanderia e garage di 50 mq. L'ester-no è in parte a giardino ed in parte terrazzato con pergotenda inalluminio. La casa è dotata di tutti i comfort e di sistema di allarme.Classe energetica B. Rif. V000908

È stato davvero un inizio dianno scolastico ricco di novi-tà quello riservato agli alunnidella scuola primaria DanteBroglio. La prima campanel-la è, infatti, suonata in unedificio completamentenuovo, all'avanguardia già apartire dalla sua forma cherappresenta una collina, edalla presenza di un cortileche richiama un cuore fode-rato da un soffice pratoverde. A tutto ciò si aggiungepure un giardino pensile con-tornato da una balaustra invetro che sorge sul tetto dellascuola. Un polo scolastico innovati-vo che, se già negli ultimianni ospitava i tre ordini discuola - infanzia, primaria esecondaria di primo grado -,

ora, dopo la demolizione delvecchio stabile delle elemen-tari e con la costruzione dellanuova struttura della prima-ria, può davvero godereappieno di sicurezza, com-fort e tecnologia.L’opera, del costo di circa 4milioni di euro, è scaturitadal progetto dell'architetto diBolzano Claudio Lucchin esi è avvalsa di contributiregionali e del Comitatointerministeriale per la pro-

grammazione economica,oltre all'accensione di unmutuo da parte del Comune.La nuova struttura consta di22 aule tutte allestite conarredi nuovi ed ergonomici,di ulteriori spazi per labora-tori, uniti ad atri interni spa-ziosi e colorati. «L'edificiopresenta al suo interno–spiega l’assessore ai LavoriPubblici Andrea Nogara –sistemi di domotica e diricambio dell'aria e consente

anche un buon risparmioenergetico con pannelli foto-voltaici, pompe di calore ealtri sistemi di ultima gene-razione». Soddisfatti si sono dettianche il primo cittadinoClaudio Carcereri de Prati,l’assessore all’IstruzioneMichela Bonamini e il vice-sindaco nonché assessorealla qualità della vita Gio-vanna Piubello che, il primogiorno di scuola, hannoaccolto, insieme alla diri-gente Donatella Mezzari, glialunni piacevolmente sor-presi dal nuovo edificio.«Avete ora a disposizione –hanno annunciato ribadendoil ruolo primario della cultu-ra e dell’educazione – unastruttura all'avanguardia,luminosa, completamenteantisismica e curata, dovecrescere e imparare insiemeper diventare al meglio i cit-tadini di domani».

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Servizi diDaniela Ramafoto Marco Testi

COLOGNOLA AI COLLI. Gli alunni possono ora godere di un edificio totalmente rinnovato

Inizio col “botto”

MONTE - SAN NICOLO’Si è confermataancora una volta unsuccesso di pubblicoe critica, la stagioneconcertistica settem-brina tenutasiall’oratorio SanNicolò di Monte,organizzata dall'Am-ministrazione comu-nale di Colognola aiColli e dal comitatodi indirizzo dellabiblioteca comunaleGino Sandri oltre alcircolo Noi, che haannoverato una seriedi esibizioni moltoapprezzate. Si è trat-tato del concerto“Eternamente tua.

Viaggio attraverso i secoli del bel canto”, quello deiDarn That Quintet con “La musica che unisce”, nonchéun recital per violino e pianoforte dal titolo “Impres-sioni di settembre”. L’iniziativa, promossa anche dallaparrocchia dei Santi Fermo e Rustico, guidata da donAgostino Martinelli, con la quale il Comune ha siglatouna convenzione per l'utilizzo dell'oratorio, oltre a pro-muovere la musica classica, ha valorizzato ancora unavolta l’oratorio, sorto tra il 1819 e il 1821, che ospitabelle decorazioni ad affresco. «L'oratorio – ha spiega-to il sindaco nonché assessore alla Cultura, ClaudioCarcereri de Prati – rappresenta un importante stru-mento per la qualificazione culturale e sociale non solodella comunità colognolese, ma anche dei paesi limi-trofi. L'Amministrazione in passato ne ha fruito piùvolte in occasione di eventi culturali e artistici, conve-gni o manifestazioni varie, organizzati direttamente dalComune o patrocinati dallo stesso con la biblioteca o leassociazioni locali. Alla parrocchia – ha poi proseguito– a carico della quale permangono le spese relative autenze, servizio di pulizia e manutenzione ordinariadell'edificio, sarà versato un contributo complessivo di2500 euro in due rate, una a ottobre e un'altra ad Apri-le 2019. La convenzione siglata punta a permettere ilpieno utilizzo dell'oratorio a favore della comunità,secondo le finalità previste e nel rispetto della moralecattolica e del magistero della Chiesa escludendo ogni

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L’amministrazione comu-nale, guidata dal primo cit-tadino Marcello Lovato, hascelto di aderire all’iniziati-va lanciata dall’ANCI(Associazione dei Comuniitaliani) al fine di sostenereuna proposta di legge dinatura popolare affinchévenga istituita un’ora obbli-gatoria di lezione di “Edu-cazione alla cittadinanza”nelle scuole di ogni ordinee grado.A farlo sapere insieme alSindaco, è il consiglieredelegato alle Politiche Edu-cative Elisa Bonamini cheaggiunge: «Per poter perse-guire l’obiettivo nazionaleche consiste nel raccogliere50mila firme, già da qual-

che sabato, giorno di mer-cato settimanale, siamopresenti in piazza Marco-lungo». «Con questo gesto – le fa

eco Lovato – vogliamo sen-sibilizzare genitori e giovanisull’importanza di una vera“Educazione civica” comeantidoto alla mancanza di

attenzione verso il prossimoe riguardo i beni pubblici». L'iniziativa, che è rimbalza-ta anche sui social, pare averincontrato il parere favore-vole dei cittadini, tra i quali,più di qualcuno, ha fattonotare come effettivamentesia il caso di ritornare aintrodurre quella che, percerti aspetti, coincideva untempo con l'Educazionecivica, così da riflettere suibanchi con le giovani gene-razioni su valori oggi troppospesso assopiti.Quanti intendessero deposi-tare la propria firma, soste-nendo personalmente l’ini-ziativa, possono rivolgersiall’ufficio anagrafe delComune.

CALDIERO. L’Amministrazione comunale presieduta dal sindaco Lovato abbraccia ANCI

Educazione civica

CALDIERO. LA PIEVE DI SAN PIERETTO, LUOGO DI CUOREÈ stata una serata coinvolgente e suggestivaquella organizzata alla pieve di San Pietro inColle a Caldiero, che ha visto intrecciarsi inun connubio perfetto parole e musica oltre astoria e arte. Dal titolo “La carezza di Maria.I luoghi del cuore: letture e musiche per SanPieretto”, l’evento rientrava nel progettoregionale di promozione della lettura “IlVeneto legge” che, per la tappa caldierese, haproposto come tema “Leggere il paesaggio”.Su questa scia si è deciso di celebrare conaneddoti storici finalizzati alla sua valorizza-zione, proprio l'antica chiesetta che in zona èconosciuta come San Pieretto. L'evento hadato anche la possibilità ai presenti, di aderire, partecipando alla raccolta firme, all’iniziativa “I luoghi del cuore” lan-ciata dal Fai affinché il piccolo tempio che sorge in un'oasi verde ricolma di pace invitante alla riflessione e alla pre-ghiera, pur essendo poco lontano dall'autostrada, possa essere restaurato e riqualificato. Protagoniste della serata sonostate le letture animate dell’associazione Voci di Carta, alternate a momenti musicali proposti dal trio Acqua&Fuocononché il racconto, curato dalla dottoressa Daniela Castellani, di alcune peculiarità artistiche e storiche dellastessa chiesa romanica risalente al XII secolo. Questa pieve è ad un’unica navata con tetto a capanna e, al suo inter-no, ospita importanti affreschi mariani e lacerti di affresco di stile bizantineggiante che vanno dal XIV al XVI seco-lo, riproducenti il santo titolare, San Pietro apostolo; non manca pure la statua della Madonna del Carmelo. San Pie-retto non è nuova a iniziative miranti alla sua salvaguardia; negli ultimi mesi, infatti, al suo interno si sono alternaticoncerti, mostre e visite guidate, organizzati in sinergia con la parrocchia di San Pietro apostolo e il gruppo Amici diSan Pieretto, costituitosi nel 2017 proprio per la tutela del suo patrimonio artistico e culturale.

Oratorio parrocchialedi San Nicolo

La Pieve di San Pieretto

L’associazione Casa diMartino Onlus, sorta inseno alla parrocchia diMarcellise e presieduta daCaterina Ferrari, attiva coni Servizi Sociali del Comu-ne e con la Caritas in favo-re di indigenti, anziani,nuclei familiari in situazio-ni di svantaggio economicoo disagio, ha inaugurato lanuova sede e un emporio invia Roma. L’ente si èaccreditato presso l'indu-stria alimentare qualeorganismo capace di gesti-re adeguatamente e nelrispetto delle normativevigenti, tutte le eccedenzedell’industria e della gran-de distribuzione, riceven-do, nel corso dello scorsoanno, anche un contributoregionale che va adaggiungersi alle offertefatte periodicamente daicittadini che lo sostengo-no. Allestito al primopiano della stazione, invani messi a disposizionetramite convenzione dal

Comune, il mercatino sichiama Emporio solidale epunta ancora una voltasugli aspetti che da semprecaratterizzano l’associa-zione: volontariato, solida-rietà, apertura e accoglien-za. In due parole: farecomunità. Un intento, que-sto, perseguito da personevolontarie disponibili,generose e competenti cheoffrono parte del propriotempo a chi necessita di unaiuto materiale per viveredignitosamente. Bisognosiche vengono proposti,sulla base dei dati Isee,dall'Istituzione comunaleper i servizi al cittadino(ISAC) e dai centri diascolto della Caritas, e chepossono così fruire di unsostegno concreto, acqui-stando non in contanti matramite una tessera punti.L’idea di attivare un empo-rio, permette anche a colo-ro che donano, un riuso eun recupero di beni ancoravalidi, evitando sprechitanto diffusi nella mentali-tà odierna. L’emporio ospi-ta una sala per l’accoglien-za, un mercatino, duedepositi e un vano frigori-

fero. Ad essere vendutisono, come già preannun-ciato, generi alimentari tracui olio, riso, cibi in scato-la, pasta, farina nonchécibi specifici per bimbi ealtri prodotti come saponi,bagnoschiuma e detersivi.

Al taglio del nastro, oltrealla presidente Ferrari e aivolontari, sono intervenutiil primo cittadino FrancoDe Santi, gli assessoriCaterina Compri e DavideBrusco e il parroco di Mar-cellise don Paolo Pasetto.

CRONACHE di San Martino e LavagnoL’ALTRO GIORNALE Ottobre 2018www.laltrogiornaleverona.it 17

Servizi diDaniela Ramafoto Marco Testi

SOLIDARIETA’. Coesione sociale, volontariato, grazie all’associazione Casa di Martino Onlus

Fare rete aiutando

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MEMORIE DI GUERRANEGLI SCRITTI STORICI

È stato di recente presentato in paese il volume “1940-1945: due ragazzi in guerra”. Proposto da Anna Solati,che ne ha curato la pubblicazione mettendo insiemedue veri e propri scrigni di memorie di guerra, rispetti-vamente di Agenore Bertagna e Primillo Bonetti, l’ope-ra accoglie testimonianze forti, alcune del tutto inedite,circa le traversie e le sofferenze scaturite proprio dallaterribile esperienza bellica. Il primo dei due testi è unaristampa del libro “La bolgia dei vivi” già presentatonel 2005 per opera del Comitato Civico del Borgo dellaVittoria e promosso dall’azienda sanmartinese NovaSystem - nel quale Bertagna parla della sua dolorosapermanenza nel lager di Bochum in Renania. Il secon-do, invece, si intitola “Diario di Russia” e raccoglie ladrammatica testimonianza di Bonetti durante la campa-gna russa. Mentre il reduce Bertagna narra per iscrittodella sua prigionia non appena rientra in Italia, Bonettiscrive le sue vicissitudini mentre le vive, tenendo unasorta di diario quotidiano. Si tratta di ben otto quadernigentilmente concessi ad Anna Solati dalla famiglia. Nelcorso della conferenza di presentazione dell’opera,hanno tenuto le loro interessanti relazioni l’architettoSergio Spiazzi, già autore di tre volumi circa i conflittimondiali, Marco Rocchi, Luca Migliorini e TommasoCavaliere che hanno intrattenuto e commosso i presen-ti leggendo alcuni stralci del libro sulle note di AttilioScolari.

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L'Amministrazione comunale di Lava-gno è scesa in campo a favore dellafamiglia. La Giunta, capitanata dal sin-daco Simone Albi, ha previsto, nel-l'ambito del settore dei servizi sociali,di concretizzare una serie di interventieconomici rivolti alle famiglie nume-rose. I provvedimenti adottati sono,infatti, destinati ai nuclei familiari delpaese nei quali si siano verificati deiparti trigemellari o in cui sia presenteun numero di figli pari o superiore aquattro. L'iniziativa, che è sostenutadalla Regione Veneto, prevede l'eroga-zione di un contributo economico allefamiglie interessate che ne hanno fattorichiesta, sulla base di una graduatoriastilata seguendo i criteri previsti dalregolamento. L'aiuto di Regione eComune si configura come una formadi sostegno a queste realtà familiariche si trovano a gestire una situazionesenza dubbio gioiosa e gratificante, ma

anche impegnativa sul fronte dellespese a cui inevitabilmente mamme epapà devono provvedere in modo piut-tosto consistente come il numero dei

figli comporta. Accanto a loro a dareuna mano ci sono ora gli enti regionalie comunali.

LAVAGNO. Molti gli interventi per aiutare i meno abbienti a sostenere la crisi economica

Obiettivo famiglia

LAVAGNO - STUDENTI PIÙ SICURI CON I “NONNI VIGILI” Sulle strade antistanti le scuole pubbliche nel territoriodi Lavagno, gli alunni si muoveranno in sicurezzaanche per l'anno scolastico da poco iniziato. Il Comu-ne ha infatti siglato anche quest'anno una convenzioneper la gestione del servizio di vigilanza presso gli isti-tuti scolastici e sugli attraversamenti pedonali nellevicinanze dei plessi, affidandolo ai "Nonni vigili". Sitratta di una presenza preziosa, apprezzata già in pas-sato, che con disponibilità, impegno e attenzione,garantirà la tutela dei giovanissimi cittadini nei lorospostamenti con la cartella sulla spalle.Dopo aver espletato in municipio una apposita mani-festazione di interesse al fine di individuare le associa-zioni di volontariato disponibili a effettuare il servizio,è risultata assegnataria del servizio l'Associazione dipromozione sociale Università popolare di Lavagno, icui volontari indosseranno pertanto la divisa di "Nonni vigili" per la sicurezza dei bambini e la serenità di mamme epapà. La convenzione avrà la durata di un anno.

La biblioteca di San Martino

Municipio di Lavagno

Scuola primaria di Lavagno

Già dal 2014 è sotto esame laviabilità di via Porto a Belfio-re, in particolare il ponte sulCanale Sava. All'epoca il con-sigliere di minoranza AlessioAlbertini, attuale Sindaco,aveva evidenziato l'inadegua-tezza e degrado delle protezio-ni metalliche sulle sponde delCanale; pure la Provincia diVerona, ente proprietario dellastrada, aveva chiesto un inter-vento di manutenzione delmanufatto, costruito nel 1947dalla società SAVA di Veneziae poi divenuto proprietà del-l’Enel. Ne è seguito un lungovia vai di lettere tra Provincia,Enel e il Comune rappresenta-to dall'ex sindaco DavidePagangriso, affinché il proble-ma venisse risolto con l'instal-lazione di idonei guardrail efosse verificata la stabilità delponte, sempre sottoposto altransito di molti mezzi pesan-ti. Come soluzione transitoria,a inizio 2017 la Provincia haistituito un restringimento dicarreggiata con senso unico

alternato comandato da sema-foro, limitando la velocità a 30km/ora e limitando le misuredegli automezzi. Lo scorsomese di Settembre, sempre laProvincia di Verona, ha indet-to Conferenza di servizi sulprogetto di fattibilità tecnico-economica dei lavori di ristrut-turazione del ponte sul canaleSava, ammettendo che lasituazione di pericolo è grave,sia per la mancanza di qualsia-si protezione in svio, sia per lavelocità dei mezzi in transitononostante il limite posto, siaper la carreggiata troppostretta e priva di banchina. Lasituazione statica non è pessi-ma, riporta la relazione pro-vinciale, anche se sono visibi-

li tracce d'acqua sul paramen-to di tutti i giunti che sono dasostituire, sono danneggiatigli elementi verticali dellepile, mentre l'impalcato costi-tuito da quattro travi e l'intra-dosso del ponte sono inbuone condizioni. Considera-to che il ponte attuale è largo6,50 metri è indispensabileper posare un guard rail ido-neo allargarlo di almeno 70cm, che verrà fatto con lademolizione del vecchiocordolo in cemento armato erealizzazione di uno nuovo;inoltre saranno demoliti erifatti i copriferri ammalora-ti, ripristinati i ferri dellearmature con trattamentoantiossidazione, rinforzata

la soletta della carreggiata,posato dell'acciaio aggiunti-vo per le nuove barriere disicurezza. Serve anche rin-forzare il ponte dal punto divista “dinamico” dovuto altraffico, all'urto in svio ofrenata, aggiungendo dellecrociere in acciaio corten trale pile di sostegno. Le attua-li pile del ponte verrannorinforzate con la cerchiaturasempre in acciaio corten.Con proprie osservazioni,l'Amministrazione comuna-le ha chiesto alla Provinciadi prevedere la realizzazio-ne di una passerella ciclope-donale protetta, per consen-tire la definitiva adesionedel Comune al percorsodella Romea Strata, via dipellegrinaggio attivata dallaDiocesi di Vicenza e chevede in Belfiore uno dei“polmoni spirituali”, il san-tuario della Madonna dellaStrà del 1143, di grandevalore culturale e religioso,oltre che turistico. Si rimane inattesa della Conferenza di ser-vizi e delle decisioni della Pro-vincia.

CRONACHE di Belfiore e Cologna L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2018www.laltrogiornaleverona.it18 WhatsApp

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Servizi diGraziana Tondini

BELFIORE. Il progetto per la manutenzione del manufatto sul canale è al vaglio degli Enti

Viabilità sul SavaPonte sotto esame

ARATORI DELL’ADIGE GUÀ

A ornare Piazza del Mandamento durante il SettembreColognese 2018, ci hanno pensato gli “Aratori del-l’Adige Guà”, con un’esposizione di mezzi agricolid’epoca, molto visitata. «All’inizio ci incontravamo a Pressana, per la festacontadina, per quella della vendemmia – affermano ilPresidente Fabio Pieriboni e il suo vice, Nicola Car-bognin -. Eravamo un ristretto numero di amici. Congli anni abbiamo incontrato molti altri appassionati,così nel 2015 ci siamo costituiti in associazione, peressere in regola nelle manifestazioni e con le assicu-razioni. Questo ci garantisce la possibilità di parteci-pare a più eventi”. Il primo presidente è stato Federi-co Cadin di Pressana. Abbiamo iniziato in pochiappassionati, ora siamo 40 soci collezionisti della“roba vecia”, abbiamo una dotazione di circa 200mezzi agricoli antichi. Oltre a i trattori di quasi tutti imarchi storici, esponiamo sgranatori per mais, falcia-trici, aratri. Ogni anno partecipiamo a 7 – 8 manife-stazioni. Tutti i nostri pezzi sono stati minuziosamen-te restaurati e conservati. Con una piccola delegazio-ne veniamo richiesti anche a San Biagio di ReggioEmilia, trasportando noi i mezzi sul carrellone emostrando l’aratura con gli antichi trattori e aratri».

Ponte sul Sava

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Domenica 2 settembre sonostati festeggiati tre eventi inun'unica occasione: il 50°anniversario di fondazione delCoro Scaligero, l'inizio dellemanifestazioni del Settembrecolognese, l'apertura dell'An-no Accademico dell'Universi-tà Popolare. Lo spettacolocorale è stato presentato dallaPresidente dell'UniversitàPopolare, Giustina Meneguz-zo, che ha ricordato il com-mento di un corista che oranon c'è più: «Abbiamocominciato da giovani, è orache lasciamo il posto ai nuovigiovani». Quindi ha preso laparola Lino Pasetto, presiden-te dell'Associazione GruppiCorali Veronesi, che ha fattointonare al pubblico la cele-berrima “Tanti auguri a te...” eha ricordato l'amicizia che lilega da molti anni, assaporatanei vari eventi fatti insieme.«L'abbiamo assaporata in par-ticolare portando a Cologna ilFestival Corale, con circa 40gruppi partecipanti e che si èconsolidata soprattutto graziealle compagne dei cantori, chenon sono parte attiva del coro,ma comunque un sostegnoimpagabile - dichiara Pasetto -. Negli ultimi anni il coro si èarricchito con una componen-te femminile, portando nuovagrazia e vivacità al gruppo». IlCoro Scaligero, fondato nel

1968, è stato diretto per iprimi anni da don GastonePettenon, parroco di grandecompetenza musicale. Eraformato da voci bianche emaschili. Successivamente èstato diretto fino al 2002 daDanilo Ferraro, con un orga-

nico di sole voci maschili, conun repertorio di canti popola-ri e d'autore. Dal 2002 a oggiè diretto da Michele De Tad-dei, che porta due grandiinnovazioni: il repertorioviene ampliato dalla musicasacra alla profana, dal Rina-

scimento al contemporaneo,al vocal pop; per attuare tuttoquesto, si inserisce una sezio-ne femminile, che ben figuranell'organico. «Abbiamo par-tecipato a concorsi, trasfertein Italia ed Europa, impe-gnandoci a trasmettere ilmessaggio universale dellamusica, per rendere la vitapiù piacevole e serena - com-menta il Presidente del coroLino Veronese. Per festeggia-re questo 50°, il Coro Scali-gero ha inciso un nuovo CD“Melodie d'oro”, che è statopresentato alla platea, conbrani di Bepi de Marzi, ela-borazioni da Branduardi,canti sudamericani, il “Debello gallico” nell'elaborazio-ne dell'artista belga ErikaBudai e altro ancora.

COLOGNA VENETA. Una giornata colognolese molto gradita quella del 2 settembre scorso

Tripletta di eventiper un’unica festa

APAC IN PUGLIADal 9 al 16 settembre l’APAC, Associa-zione Pensionati Attivi del Colognese, haorganizzato un viaggio in Puglia, alla sco-perta del Salento e delle sue bellezze.Guidati dalla ex presidente GabriellaMiglioranza, una trentina di colognesihanno percorso 1010 km per arrivarenelle spiagge di Alimini (Lecce): «Questoviaggio completa la nostra scoperta dellaPuglia, visto che l’anno scorso abbiamo visitato la zona nord e centrale - spiega Miglio-ranza -. E’ stato un tour che ci ha arricchito di nuove esperienze e bellezze, a volte ina-spettate, grazie alla capacità delle guide di farci scoprire i loro tesori».

Il comune di Veronella e la frazioneSan Gregorio rendono omaggio a trefigure “eccellenti” della famigliaPedrollo, un ceppo presente giàprima del 1500, dedicando loro duedomeniche culturali. I tre Pedrolloche vengono omaggiati sono donLuigi Pedrollo (Veronella, 1888),successore di don Calabria per ilquale è in corso la causa di beatifica-zione, Arrigo Pedrollo (MontebelloVic.no, 1878, musicista, a cui è inti-tolato il Conservatorio di Vicenza eZimerio Pedrollo (Arcole, 1913),sportivo e imprenditore, fondatoredelle aziende Pedrollo Spa e Pentaxcon sedi in San Bonifacio e Veronel-la, con un export internazionale. DonLuigi compì gli studi sacerdotali nelseminario di Vicenza, propria dioce-si. Nel 1908 avvenne l’incontro condon Giovanni Calabria, con cui colla-borò in molti incarichi nella sua

Opera di assistenza. Arrigo Pedrollofu un musicista enfant prodige. Zime-rio Pedrollo, nipote di don Luigi, eranato a Lonigo e vissuto ad Arcole eSan Bonifacio. Appassionato di cal-cio, fu uno dei primi calciatori dellaNapoleonica. Domenica 16 settembreè stata dedicata al mattino a Zimerio,con il trofeo calcistico a lui dedicato;nel pomeriggio spetta a don Luigi,con la presentazione del libro biogra-fico scritto da Giuseppe Perazzolo;domenica 23 è toccato ad Arrigo conil pianista Renato Calza che ha ricor-dato la sua figura e la “Nuova orche-stra Pedrollo” ne ha eseguito le musi-che. Infine, il prof. Giancarlo Volpa-to, ha presentato il libro di GuerrinoMaccagnan dedicato a Luigi Pedrol-lo, omonimo del beato e padre diArrigo, che fu organista nella chiesadi San Gregorio e direttore dellabanda musicale. G.T.

Santo Stefano ha detto addio aGermana Garzon, titolare del-l’edicola “La mela verde”, scom-parsa lo scorso 14 settembre, dopobreve malattia. In paese tutti laconoscevano e ne parlano come diuna persona generosa e gentile;amava in particolare i bambini, acui ogni volta che andavano innegozio offriva una caramella.Agli adulti offriva il caffè, conuna macchinetta “casalinga” cheteneva sempre pronta. Oltreall’edicola, vendeva generi ali-mentari e frutta, nella centralePiazza della Vittoria vicino allePoste, dopo avere esercitato permolti anni in via Europa. «A volte poteva sembrare un po’chiusa, sulle sue, ma era per il suocarattere forte e comunque gentilee premurosa - ricorda un cliente -.Scambiavo sempre volentierialcune parole con lei, per la suagrinta e determinazione». Lascia il marito Giovanni Galvan,titolare di un’impresa edile e le trefiglie Giorgia, Lara e Lisa. Lisa èuna brava giocatrice di calcio, hagiocato nella Serie A femminile,ora milita nel Cittadella in SerieB. «Io credo che Lisa abbia eredi-tato più di tutte il carattere forte disua madre, che quando era picco-

la la accompagnava agli allena-menti di calcio, poi per le trasfer-te più lontane è stato il papà a por-tarla. La sua scomparsa ha scossotutto il paese, la sua edicola eraconosciuta da tutti» - continual’avventore. Sono rimasti addolo-rati anche i volontari del CircoloNoi di Santo Stefano, che hannoespresso vicinanza alla famiglia eribadito la sua cortesia e amoreverso i più piccini. Germana Gar-zon è morta a soli 59 anni e orariposa nel cimitero di Bonaldo diZimella.

G.T.

L’inno italiano e quello fran-cese sono risuonati di fronteall’obelisco napoleonico diArcole in occasione dellavisita fatta da un gruppo diDragoni francesi e dal Con-sole generale di FranciaCyrille Rogeau al luogo incui nel 1796 l’esercito fran-cese si era scontrato con gliaustriaci. La visita dei milita-ri francesi è avvenuta il 21settembre e fa parte diun’iniziativa volta a celebra-re il 350esimo anniversariodella fondazione del corpodei Dragoni a cavallo, chepresero parte alla battaglia diArcole, guidati da Napoleo-ne. «Per celebrare questoanniversario – ha spiegato ilcapitano Laurent Pessey – ilnostro corpo ha deciso diriscoprire i luoghi in cui inostri predecessori hanno

combattuto, sia in Franciache all’estero. Arcole e la suabattaglia sono una paginafondamentale della nostrastoria, che ancora viene stu-diata, per questo per noi eraimportante essere presenticon una nostra delegazione».Anche il Console Rogeau hatenuto a sottolineare l’impor-tanza della battaglia di Arco-

le all’interno della storiafrancese ed europea. Assie-me al capitano Pessey e alconsole il sindaco Alessan-dro Ceretta ha deposto unacorona ai piedi dell’obelisco,il tutto dopo l’esecuzionedegli inni nazionali e delcelebre “Silenzio”. Oltre aimilitari francesi hanno presoparte alla cerimonia anche le

rappresentanze della MarinaMilitare Italiana, dei Carabi-nieri, dell’Esercito Italiano edelle associazioni degli alpi-ni e combattenti e reduciarcolesi. A loro si è unitaanche una cinquantina dialunni delle scuole medie A.Moro. Al termine della ceri-monia il contingente deiDragoni ha poi fatto visita almuseo napoleonico perammirare il plastico dellabattaglia e alcuni cimeli.«Siamo felici della visitaricevuta – ha commentato ilsindaco Ceretta – e di averricordato assieme ai Dragonii nostri caduti davantiall’obelisco, che assume cosìun nuovo significato: daricordo di una battaglia asimbolo di pace e fratellanzatra le nazioni».

Matteo Dani

CRONACHE di Arcole, Veronella e ZimellaL’ALTRO GIORNALE Ottobre 2018www.laltrogiornaleverona.it 19

ARCOLE. L’inno italiano e quello francese cantati per non dimenticare gli eventi del passato

Dragoni in festa

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ADOTTA UN CANE

Il comune di Arcole, in accordo con l'ENPA Ente Nazio-nale di Protezione Animali di Verona, con lo scopo diincentivare l’adozione dei cani presenti nel canile e acarico dell'Ente, ha stabilito di erogare un contributoannuo di € 200,00 e per due anni, ai cittadini o famiglieche decidessero di adottare un animale abbandonato.Nell'albo comunale si può trovare l'elenco degli animalipresenti nel canile, a carico del Comune di Arcole, chepossono essere adottati. Attualmente sono tre: Olga, unameticcia di due anni, sterilizzata, di taglia medio grande,con carattere esuberante e giocoso; poi Benny, meticciodi un anno, giocoso ma anche insicuro, è adatto a perso-ne con esperienza; infine Molly, meticcia di 7 anni, dipiccola taglia, cerca una famiglia in cui possa sentirsisicura e vincere le sue paure. Adatta per una vita dentrol'abitazione. Per effettuare l'adozione bisogna rivolgersial canile di Verona, contattando il numero 045-8511018dal lunedì al sabato dalle ore 14.00 alle 17.00. Invece,per avere maggiori informazioni sui dettagli del contri-buto, contattare il numero 045.7639607 del Municipioarcolese.

Graziana Tondini

VERONELLA. Tre figure maschili della storica famiglia sono state omaggiate con due eventi

Podio ai Pedrollo

ARCOLE. LA VIE EN ROSESi svolgerà sabato 13 otto-bre la prima edizione dellamarcia ludico – motoria“La vie en rose”, eventopromosso dall’ULSS 9Scaligera, nell’ambitodelle attività di sensibiliz-zazione alla lotta contro iltumore al seno.La marcia partirà alle ore15.30 da Piazza Poggi,che fungerà da centrologistico per la manifesta-zione: partenza, arrivo,ritiro pettorali, bagni espogliatoi per chi ne aves-se bisogno. La marcia èaperta a tutti, anche aiminori se accompagnatida adulti o sotto la tuteladei genitori. Ognuno potrà coprire il percorso prescelto, 5 o 12 km, con il passo che ritiene più oppor-tuno, in base al proprio stato fisico di preparazione. Il ricavato della corsa sarà utilizzato per donare unaborsetta porta drenaggio alle donne operate al seno presso l’Ospedale Fracastoro di San Bonifacio. Finoa 400 iscritti, sono garantiti un pacco gara e la t-shirt ufficiale. A fine corsa, ai partecipanti sarà offertoun “risotto in rosa”, al radicchio. Le iscrizioni si possono effettuare venerdì 12 ottobre dalle 9.00 alle17.00 all’ingresso dell’Ospedale di San Bonifacio, oppure il sabato della marcia, sul posto, fino a 15minuti prima della partenza. La manifestazione si svolgerà con qualsiasi condizione meteo. L’evento hail patrocinio del comune di Arcole e il sostegno di altri partners pubblici e privati. G.T.

ZIMELLA. L’ADDIO A GERMANA GARZON

Dopo l’alluvione dell’1 set-tembre che ha interessato lefrazioni di Costeggiola eCastelcerino del comune diSoave, l’amministrazione fauna prima conta dei danni inbase alle richieste inviate dallapopolazione. «Ci siamo mossiinsieme al comune di Cazza-no, dato che Costeggiola èdivisa nei due Comuni, perfare una riunione pubblica perspiegare i moduli da compila-re alla popolazione e contatta-re la Regione perchè si inte-ressi al nostro problema –afferma il sindaco di Soave,Gaetano Tebaldi -. I dannisono stati al patrimonio pub-

blico, ai privati e alle aziendeagricole. Per quanto riguardail patrimonio pubblico abbia-mo dovuto sistemare frane,smottamenti, pulizia di strade

e caditoie per una spesa di 115mila euro. Le domande deidanni civili sono state 46 edivise fra danneggiamenti alleauto, moto e motocicli e agli

edifici. I primi sono stati52mila mentre i secondi240mila. Da notare che non èuna stima complessiva perchécerte persone non hanno nem-meno fatto la richiesta delleperdite subite. Infine –aggiunge Tebaldi - sono staticonteggiati quelli patiti dalleaziende agricole, gestito peròdall’agenzia AVEPA, chesono stati 450 mila euro confrane e dilavamenti nei vigne-ti». Dopo la prima stima gliinteressati hanno ricevuto unulteriore modulo fatto dallaProtezione civile Regionaleche si sta occupando dellavicenda - da compilare entro il13 ottobre e inviare o conse-gnare in Comune. Ora siattendono le decisioni dellaRegione».

CRONACHE di Soave e Monteforte L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2018www.laltrogiornaleverona.it20 WhatsApp

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Servizi diMaria Grazia Marcazzani

SOAVE. Tempo di fare il punto della situazione dopo la terribile alluvione del 1 settembre

La conta dei danni

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DON ADAMI A CALDIERO

Il 7 ottobre don Tiberio Adami, l’attuale parroco diCosteggiola e San Vittore, farà il suo ingresso nella par-rocchia di Caldiero. Lo scorso 9 settembre don Adami hasalutato la comunità di San Vittore con un pranzo comu-nitario per le due parrocchie mentre il 16 settembre hapreso commiato da Costeggiola. Per Costeggiola e SanVittore però non è in arrivo un nuovo parroco: sarannoaggregate a Soave, che gestisce già anche Castelletto,Castelcerino e Fittà. Da Costeggiola se ne andrà anche ilsagrestano Bruno Martinelli, che dopo molti anni di ono-rato servizio insieme alla moglie Maria, ha deciso dilasciare l’incarico. La prospettiva del vescovo GiuseppeZenti, per i prossimi quattro anni, è quella di costituiredelle unità pastorali. La nuova unità pastorale che si staerigendo comprenderà ad est Monteforte, a nord Cazzanocon Campiano, a sud Castelletto e a ovest San Vittore. Ilvicario cooperatore di Soave, don Mirko Cannavò, nelfrattempo è stato nominato per la pastorale giovanile ditutta l’unità pastorale. Con Soave e Costeggiola il parrocodi Soave don Stefano Grisi si dovrà occupare di sei par-rocchie e delle scuole dell’infanzia di San Vittore, Soave eCastelletto, avvalendosi dell’aiuto di tre sacerdoti anziani:don Luigi Verzè, don Luigi Magrinelli e don Giulio Alde-gheri insieme con don Mirco Cannavò.

NOTIZIE IN BREVEScuola Anzolin. Sono da poco terminati i lavori di messa in sicurezza della scuola primaria “Bruno Anzolin” di Montefor-te d’Alpone. «Abbiamo messo in sicurezza tutte le aule, per scongiurare episodi analoghi allo scorso anno dov’era cadutodal soffitto dell’intonaco in un’aula – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Burti -. Nei primi giorni di Novembresarà installato anche un ascensore esterno nella parte nord dell’edificio storico. Saranno inoltre installati dei tiranti contro irischi sismici, ma i lavori saranno fatti nel pomeriggio, a lezioni terminate. Le opere hanno richiesto un investimento com-plessivo di 210 mila euro, di cui 119.350 euro finanziati dalla Regione. Per quanto riguarda la scuola primaria “Dino Col-tro” – conclude l’assessore -, con i contributi che riceveremo dallo Stato realizzeremo la palestra così i bambini non saran-no più costretti ad utilizzare il palazzetto comunale vicino alla scuola». Giovani Monteforte. Il gruppo “Giovani Monteforte” organizza “Come funziona un paese?”, lezioni sulla politica locale.Sono invitati principalmente i giovani del paese fino ai 35 anni, anche se non c’è preclusione per le persone sopra quell’etàe dai paesi vicini. Cinque le serate ad ingresso libero previste il lunedì nella sede dell’associazione “Acqua traversa” pres-so le ex scuole elementari di Costalunga. Il relatore sarà Andrea Ciresola, rappresentante della minoranza dell’attuale ammi-nistrazione, già assessore alla Cultura nell’amministrazione Carletto. Sono previsti anche interventi con di esperti in mate-ria ancora da definire. Per chi fosse interessato può contattare il gruppo attraverso la pagina Facebook dedicata o inviare unamail all’indirizzo [email protected].

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Nuove deleghe in Consigliocomunale a Monteforte: ilsindaco Gabriele Marini haassegnato la delega allaPolizia locale all’assessoreLuigi Burti, quella all’Edili-zia privata all’assessoreRosario Maccarone e quellaall’Agricoltura al consiglie-re Andrea Dal Bosco. Si èaperto così l’ultimo Consi-glio comunale di Montefor-te. Una seduta consiliarecontinuata poi con unadiscussione relativa allazanzara West Nile: la disin-festazione del paese prose-gue, seguendo le indicazio-ni della Regione. Si è passa-ti poi ad affrontare la que-stione alluvione dell’1 set-tembre: le richieste di rim-borso danni arrivate inComune sono state circa 20

da privati e una da attivitàproduttive. Ora prenderà ilvia una seconda fase con unmodulo da consegnare entroil 18 ottobre in cui le perso-ne dovranno denunciare idanni alla Protezione Civiledel Veneto. «Purtroppo iproblemi di vulnerabilitàidrogeologica nelle frazio-ni, emersi nella riunionepubblica che si è tenuta loscorso Giugno sono emersiprepotentemente con questaalluvione» – ha sottolineatoil sindaco Marini. Si è pas-sati poi a discutere sull’au-mento di capitale della dittaValliflor, partecipata direttadel Consorzio Le Valli, chegestisce a San Bonifacio unimpianto per lo smaltimentodei rifiuti. Il consigliere diminoranza Teresa Ros ha

espresso dubbi su que-st’operazione e sulla legitti-mità del Sindaco a esserepresente, dato che lui è acapo dell’azienda. Ha chie-sto inoltre delucidazioni sucome sarebbero stato spesi

questi soldi: il Sindaco haassicurato che, se ci sarannoutili, il Comune ne benefi-cerà per il 17%, cioè laquota per il quale è presentenel Consiglio di ammini-strazione.

MONTEFORTE. Sono state assegnate le nuove deleghe per gli amministratori in Consiglio

Cambio ai vertici

SOAVE IN MOSTRA A CINISELLO BALSAMOHa da poco aperto a Cinisello Balsamo, paese dell’hinterland milanese una mostra intitolata “Le terre delle resilienza.Un’Italia oltre”, un progetto del collettivo Cesura dove vengono raccontati in foto cinque borghi bandiera arancione conmeno di 15.000 abitanti, fra cui Soave. «Quando il Touring Club ci ha proposto questo progetto – afferma l’assessore allaCultura Alice, Zago - io ho indicato varie persone che a Soave praticano la resilienza e fra questi sono stati scelti MarcoMalavasi con la moglie Chiara Maria Mattiello, come associazione Verona autoctona che hanno fatto da guida nel territo-rio, Davide Mainente, Maria Patrizia Niero, Simonetta Guadin e Alberto Coffelle, Claudio Dal Prà e le maestre AntonellaScandolara e Luciana Bertinato che aiutano i bambini extra comunitari con le difficoltà scolastiche. Ringrazio Maria ElisaFerraris, coordinatrice del progetto Cesura e mi fa piacere che si pensi a Soave anche in questi termini non solo per la valo-rizzazione turistica e per il prodotto tipico». Oltre alla mostra è uscita una monografia sullo spirito resiliente nell’entroterraitaliano e fra le foto soavesi compaiono un affresco della cantina Coffele, Ugo Mainente, Alice Taborni di “Noi, voi e l’oro”,Luciana Bertinato e alcuni giovani della Cascina Albaterra.

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Angela

Torna l’“Ottobre rosa”, lacampagna di prevenzionecontro il tumore al seno, edè fitto il calendario delle ini-ziative programmato nel-l’ambito dell’Azienda Ulss9 Scaligera, in tutto il suovasto territorio, per sensibi-lizzare un numero semprepiù ampio di donne sull'im-portanza vitale della diagno-si precoce dei tumori dellamammella, informando ilpubblico femminile suglistili di vita correttamentesani da adottare e sui con-trolli da effettuare. Lo scopoè anche quello di aumentarela conoscenza dei servizirivolti alla diagnosi e allacura dei tumori offrendouna visione integrata dellerisorse, delle iniziative e deiprogetti che il ServizioSanitario pubblico, il volon-tariato e l’associazionismomettono in campo. Il cancrodella mammella rappresentala forma tumorale più fre-

quente tra le donne e, nono-stante i notevoli progressicompiuti nella fase diagno-stica, è tuttora la principalecausa di morte per cancronel sesso femminile. Ilcalendario di appuntamentiha preso il via lo scorso 5ottobre ad Arcole con unmomento di sensibilizzazio-ne a cui hanno partecipatocirca 300 ragazzi delle scuo-le del territorio. Hanno por-tato la loro testimonianza ilteam manager della Scalige-ra Basket Verona CristianoZanus e le ragazze del-l’Unione Volley Montec-chio Maggiore. Al terminedell’incontro i ragazzihanno poi partecipato aduna marcia ludico-motoriacoordinata dalla Fiasp diVerona. Gli eventi prosegui-ranno il 13 ottobre con “LaVie en rose”, marcia ludicomotoria ad Arcole, il 17 conla serata “Salute delladonna: stili di vita e preven-

zione”, Biblioteca – Comu-ne di Bussolengo, il 19 conle “Donne protagonistedella propria salute”, Tavolarotonda presso la Loggia diFra’ Giocondo, Piazza deiSignori e contemporanea-mente a San Bonifacio nellasala civica Barbarani “Salu-te della donna: stili di vita eprevenzione”. Il 26 ottobrepresso la Biblioteca del-l’Ospedale Fracastoro a SanBonifacio sarà la volta di “Ilcolore rosa”, mostra foto-grafica a cura di VincenzoAmato – lettura di poesie e aCaldiero serata divulgativa“Salute della donna: stili divita e prevenzione”. Il 27ottobre in comune a Vigasioappuntamento con “Quattroruote di speranza”, a curadella Fondazione Fevoss incollaborazione con Feder-farma Verona e il 30 in Pic-colo teatro di Giulietta invia Cappello ospiterà alle17.30 “Rosa di sera” – gli

ULSS 9 SCALIGERA

Lorenzo felice con mamma Giulia Ciao da Riccardo hooo come và...

Mia e Manuel Lorenzo M. La mia avventura alla Scuola Materna

Un ottobre in rosa

Da tempo le strategie di difesa fitosanitariadelle coltivazioni agrarie hanno subìto profon-di cambiamenti. Da una parte l'insorgenza diresistenze delle patologie ai fitofarmaci e l'ar-rivo di fitofagi cosiddetti "alieni"come cimiceasiatica, drosofila suzuki ed altri ancora, dal-l'altra le giuste esigenze e richieste di salubri-tà dei prodotti agricoli da parte dei consuma-tori, hanno disegnato un quadro tecnico nuovonelle strategie di difesa fitosanitaria.In questo contesto diventa imprescindibile ilricorso alla lotta biologica cioè l'impiego diorganismi utili (insetti, acari, microrganismi

ecc…) che vengono applicati per la lotta alleavversità delle piante.Già da molti anni si ricorre alle tecniche di lottabiologica con buoni risultati in termini di effi-cacia, ma è negli ultimi tempi che queste stra-tegie pulite stanno diffondendosi sempre più. Nel nostro territorio sulle coltivazioni orticole efragole in serra le tecniche di lotta biologicasono molto utilizzate e consolidate e negli ulti-mi anni queste metodologie a basso impattoambientale si stanno espandendo anche sucoltivazioni frutticole, su vite, su seminativicome il mais e soia solo per fare qualcheesempio.Stiamo di fatto vivendo una sorta di "Rivolu-zione verde" che vedrà nei prossimi anniampliarsi ancor di piu' le possibilità applicativedei mezzi biologici. Ci attendono sempre nuove sfide a cominciareda quelle avversità a cui la chimica non riescea dare risposte valide. Pensiamo in particolarea Drosophila suzukii che tanti danni sta arre-cando alle coltivazioni da frutto, in primis:ciliegio, fragola, frutti di bosco. E che dire poidella cimice asiatica che sta provocandoingenti problemi a molteplici colture frutticolee orticole. Mentre per il controllo biologicodella Drosophila è già a disposizione un effica-ce antagonista, per la cimice asiatica si stalavorando per impostare una strategia basatasull'introduzione di parassitoidi oofagi.

In entrambi i casi, vista l'estrema diffusionenell'ambiente di questi due insetti parassiti,sarà importante organizzare una strategia diintroduzione degli organismi utili a livello com-prensoriale coinvolgendo tutti gli attori del ter-ritorio agricoltori, organizzazioni di produttori,associazioni agricole, enti locali.Ci attendono anni di grande lavoro e il fattorefondamentale per la buona riuscita di questetecniche sarà il supporto di un'assistenza tec-nica qualificata e un servizio consulenzialescientifico e puntuale.

M.P.

AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURAECCO LE NUOVE FRONTIERE

DELLA LOTTA BIOLOGICA E INTEGRATA

GRAZIE AGLI USA, LA CINA VUOLE IL MADE IN ITALYIl vino italiano potrebbe avvantaggiarsi della guerra commerciale tra Usa e Cina che ha già raggiunto il massimo storico di oltre 130 milioni di euro nel 2017. Pechi-no ha annunciato dazi per 60 miliardi di dollari su una lista di prodotti statunitensi tra i quali carne, grano e vino colpiti secondo Bloomberg con extra tariffe del10%, come risposta alle nuove misure varate dal Presidente Usa Donald Trump. Per effetto di una crescita ininterrotta nei consumi la Cina è entrata nella lista deicinque Paesi che consumano più vino nel mondo ma è in testa alla classifica se si considerano solo i rossi. Il vino italiano, sta beneficiando delle scelte commercia-li, non solo per qualità del Made in Italy, ma anche per la competitività del prodotto agli occhi del consumatore.Infatti la guerra dei dazi tra i due giganti dell’economia mondiale Cina e USA verso i prodotti agroalimentari apre scenari inediti e preoccupanti nel commerciomondiale anche con il rischio di anomali afflussi di prodotti sul mercato comunitario che vanno attentamente monitorati per verificarne l’opportunità di attivare, nelcaso di necessità, misure di intervento straordinarie. Non è un caso che Trump abbia annunciato l’intenzione di reagire contro la Cina offrendo sostegni ai farmersstatunitensi come aiuto per compensare le perdite provocate dalla guerre commerciali che sono scaturite dall’applicazione dei dazi; in particolare ai coltivatori disoia particolarmente penalizzati nelle esportazioni dalle ritorsioni cinesi. A ciò, certamente va precisato che il consumatore cinese è sempre più esigente e conosci-tore attento delle tendenze e dei prodotti con un approccio meno bulimico nei confronti dei marchi di lusso e più orientato all’esplorazione di nuovi brand e nuovecategorie prodotto. La principale novità rispetto al passato è la crescita dei profili “Wannabe”, che saranno trainati dalla crescita della classe media, più attenta alprezzo e focalizzata ai brand accessibili o ai prodotti entry price di brand aspirazionali. Questo processo di maturazione è dovuto a diversi fattori:  - Sovra-esposizione al lusso: la maggior parte dei marchi di lusso ha investito pesantemente nel mercato cinese negli ultimi 10-15 anni, aprendo ampie reti di nego-zi. Da novità sono diventati la norma. Dopo circa 10 anni di shopping compulsivo ora il cliente cinese è alla ricerca di qualcosa di unico.- Digitalizzazione: la digitalizzazione poi ha rivoluzionato il comparto retail. La Cina è diventata il più avanzato mercato dell’e-commerce al mondo, soprattutto dacellulare. Quindi, non solo per la qualità indiscussa dei nostri prodotti ma anche per una convenienza commerciale, la Cina è affamata di Made in Italy; a questo punto, nonci resta che abbandonarci all’idea.

Vino & Diritto

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Alessia Beghini [email protected]

Crysoperla carnea larva

Trichopria drosophilae

La luna ha sempre attrattol’immaginario dell’uomo.La sua luna Manuel Marsonl’ha trovata in Himalaya, adoltre 5mila metri di altezza.Manuel, triatleta ipovedentedi Colognola ai Colli, adAgosto ha partecipatoall’Himalayan HighestMTB Race, gara ciclistica atappe più alta del mondo,che si è svolta nella regioneindiana del Ladakh, “il pic-colo Tibet”. «Sono statigiorni incredibili – esordi-sce Manuel – che mi hannoinsegnato molto. Ho parte-cipato in tandem con Gior-gio, il mio pilota, che devoringraziare molto. L’iniziodell’avventura non è statofacile: siamo arrivati aglioltre 3mila metri di Leh (cit-tadina del Ladakh) e da lìavevamo alcuni giorni peracclimatarci e iniziare apedalare ad altitudini mag-giori…la gara ci ha portati asalire fino a 5.600 metri».

Arrivare a quest’altezza haperò richiesto a Manuel unosforzo ulteriore. «All’ultimacronoscalata il mio pilota esua moglie si sono sentitipoco bene e non ce l’hannofatta a proseguire. Io perònon mi volevo arrendere.Ho corso una breve distanzaa piedi e poi sono risalito dasolo sul tandem e, seguendola scia del pulmino dell’or-

ganizzazione, sono arrivatoal traguardo. Un’emozionetravolgente che non dimen-ticherò mai». La corsa si èsvolta attraverso strade ster-rate, vallate sconfinate epraticamente incontaminatee vette altissime sullo sfon-do. «Il fatto di non potervedere il paesaggio attornoa me - prosegue Manuel -non significa che non ne

sentissi la magnificenza. Isilenzi, i profumi portati dalvento e il fatto di pedalare inuno scenario lunare sonosensazioni difficili da spie-gare a parole. Assieme aquesto, poi, c’è il grandeinsegnamento che porteròcon me: l’importanza incerti momenti di rallentare,nella vita come nello sport.Perché rallentare spesso ciaiuta a conoscerci meglio ea capire meglio le personeche sono al nostro fianco».Quella dell’HimalayanHighest MTB Race è statauna sfida da cui Manuel hatrovato nuovi stimoli per ilfuturo. «L’obiettivo delleParalimpiadi c’è sempre –conclude – ma in questomomento sento anche divoler sperimentare la vita a360 gradi, magari con altreavventure che mi possanoportare in giro per ilmondo».

Matteo Dani

Una giornata di sport e di festa, un traguardo storico per unsettore Giovanile in continua crescita. Parliamo dei ragazzidella formazione Under 12 del Crazy Baseball Sambonifa-cese che, sabato 15 settembre, si sono giocati i quarti di fina-le nazionali contro i pari età dell’Anzio e del Chianti. Maicosì in alto l’under 12 in maglia rossa, che ha anche avutol’onore di ospitare i match sul proprio campo di Praissola.Per i ragazzi del “treno rosso” il sogno era quello di qualifi-carsi per le Final Four nazionali, ma dopo aver sconfittoChianti non è riuscita l’impresa di superare anche l’ostacoloAnzio, e sono stati proprio i laziali a staccare il pass per lefinali. «E’ un sogno che speriamo di aver solo rimandato –ha commentato il presidente del Crazy Simone Lonardi -, inostri ragazzi sono stati bravissimi e anche solo essere arri-vati a giocarci un traguardo così ambito è già un grandemotivo d’orgoglio». Al di là dei risultati dei match, l’imma-gine più bella della giornata è però stata quella di vedereragazzi, dirigenti e genitori condividere tra sorrisi e scherzi imomenti extra-campo organizzati dal Crazy. E poi, per con-cludere una giornata comunque da ricordare, è arrivata lafesta finale organizzata dalla società sambonifacese per tuttii suoi ragazzi e le loro famiglie. «Anche questo fa parte dellacultura del nostro sport – conclude Lonardi – e dell’impo-stazione che diamo alla nostra attività. Vogliamo che i ragaz-zi si divertano, siano felici di giocare a baseball e che losport sia davvero un’occasione per unire le persone. Giorna-te di questo tipo sono un passo avanti anche verso questoobiettivo». M.D.

SPORTL’ALTRO GIORNALE Ottobre 2018www.laltrogiornaleverona.it 23WhatsApp

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CRAZY BASEBALLIMPRESA CICLISTICA. Lo sportivo di Colognola ai Colli racconta la sua impresa di MTB

Avventura indianaper Manuel Marson

SER.I.T. CON LA GREEN TEEN TEAM FOUNDATION E IL PARCO NATURA VIVA

Riciclo della plastica per la salvaguardia dei rettiliLo scorso mese Ser.i.t. ha avuto il piacere di ospitare una visita guida-ta dell’associazione Green Teen Team Foundation, un gruppo di gio-vanissimi studenti guidato dalla principessa Theodora von Liechten-stein. Il team ha ideato un programma di raccolta e riciclo della plasti-ca per finanziare il progetto Chelonia, dedicato alla salvaguardia delletartarughe e testuggini europee. Campo base del progetto è il ParcoNatura Viva di Bussolengo, all’interno del quale sono stati posizionatidegli appositi contenitori trasparenti per il conferimento delle botti-glie di plastica. Venti quintali di plastica sono stati già raccolti eimmessi nel container destinato al conferimento presso Ser.i.t., doveappunto i giovani protagonisti hanno potuto vedere personalmente irisultati del loro lavoro, ma anche ottenere il riscontro economico chepermetterà loro di finanziare le attività dell’associazione. Il ProgettoChelonia è supportato anche dalle aziende Sandrà Scavi , Edilconforte Ironstyle, che hanno contribuito alla costruzione e alla posa dei con-tenitori finalizzati al conferimento delle bottiglie.

SER.I.T. E PESCANTINA PROMUOVONO LA RADIOBAG®Il primo sacchetto dotato di un chip Tracciare i rifiuti domestici e il loro percorso non è maistato così semplice. La Smp – Sfregola Materie Plastiche –ha brevettato il primo sacchetto dotato di microchip perseguire il rifiuto in tutto il suo percorso, dal punto di pre-lievo al luogo di conferimento. Ser.i.t. e Comune di Pescan-tina hanno aderito al progetto pilota della ditta produttri-ce, al fine di dimostrare, attraverso i dati raccolti durante lefasi di monitoraggio, come il sistema RadioBag® aiuti adaumentare significativamente la qualità di materiale pro-veniente dalla raccolta differenziata. Il progetto, partito nelcorso del 2016 e ancora in fase sperimentale, permettereb-be, oltre a ridurre i costi per lo smaltimento dei rifiuti indiscarica, di reinvestire quanto risparmiato in servizi per ilcittadino.

LA NUOVA ANNATA DELLA BELFIORESE

Insieme per provare a bis-sare la fantastica stagionepassata, la Belfiorese è dinuovo al via con costanzae forte entusiasmo peruna nuova annata calcisti-ca targata 2018-19 inEccellenza. Terzo postoin classifica e vittoriadella Coppa Italia regio-nale un anno fa non sipossono dimenticare.Proprio da qui la squadrarivoluzionata è ripartita.Con buoni propositi in sella il presidente Giuseppe Mosele aiutato da uno staff dirigenziale capa-ce e competente. Brillante il direttore sportivo Mirko Cucchetto: «Riteniamo di avere per le maniun’ottima squadra formata da giovani di valori e giocatori esperti di sicuro affidamento. Siamodeterminati e vogliamo fare bene mostrando i denti e non mollando mai». Ma veniamo ai nuoviacquisti: proveniente dall'Ambrosiana che milita in serie D è tornato l'attaccante Michele Vesen-tini in grado di fare la differenza in attacco. Da tenere d'occhio gli ingressi di Mattia Pauletto cen-trocampista d'ordine che arriva dal Caldiero e Valerio Dal Lago difensore tutto di un pezzo che havestito le divise di Caldiero e Provese, nonché Fabio De Filippo Roia centrocampista dai piedibuoni. Riconfermato l'allenatore Roberto Maschi uomo abituato a lavorare duro sul campo cheama creare ogni dettaglio in vista della gara domenicale. Ma ora la rosa per la nuova stagioneappena partita in Eccellenza: Portieri: Luca Berto 91 ed Emanuele Tinazzo 92; Difensori AlbertoArtuso 89, Gueye Babacar 98, Enea Bolcato 92, Valerio Dal Lago 98, Giulio Gambato 00 eLorenzo Ghiotto 99; Centrocampisti: Giovanni Antolini 99, Francesco Baltieri 93, Mattia Barna-ba 91, Elia Dal Lago 99, Fabio De Filippo Roia 93, Alessio Marconi 99, Mattia Pauletto 91 e Raf-faele Tregnago 00; Attaccanti: Alessandro Dal Lago 00, Paolo Camparmò e Michele Vesentini. Dispessore il girone di campionato imbottito di squadre padovane, vicentine e veronesi.

Roberto Pintore

BORGO SOAVE - STAGIONE AL VIA

Il Borgo Soave è pronto a dire la sua nel dif-ficile girone C di Seconda categoria. Bella lapresentazione al “Nobis Caffè” di Caldierocon il duo formato dal direttore sportivoMatteo Sivieri e Pietro Bellomi bravo diri-gente ad aprire le danze.Tosto con formazioni di tutto rispetto il cam-pionato, il Borgo parte per raggiungere unasalvezza tranquilla. Ben costruita la nuovasquadra con il diamante il difensore classe1994 Riccardo Fochesato che ha indossato lecasacche di San Martino Speme e Sona inEccellenza ma ha trascorso annate incredibi-li nelle file di Inter, Chievo e i piemontesidella Pro Vercelli da promettente giovane. Il suo è un graditissimo ritorno vistoche proprio dalla società del Borgo Soave era partito da bambino. La stagionepassata la squadra aveva concluso al 13° posto in classifica, quest'anno la trup-pa del presidente Franco Adami vuole migliorarsi, mettendo in luce giovani dibelle speranze. Un buon settore giovanile con iscritti più di 200 ragazzi e un’ag-guerrita formazione Juniores completano il panorama calcistico di questa pim-pante società. E' arrivato dal San Martino Speme il difensore Simone Anselmie due validi centrocampisti Thomas Battisti e Marco Todeschini sono stati pre-levati dallo Sporting Badia Calavena. Confermatissimo il bomber per tutte lestagioni Matteo Langella. Da non sottovalutare l'apporto in chiave offensiva diMassimo Veronesi arrivato dal Real Monteforte e di Albarello ex ColognaVeneta. Nutrita la rosa della prima squadra per la stagione 2018-19: Portieri:Marco Zarattoni e Masconale. Difensori: Riccardo Fochesato, Pierluca Ruffo,Elia Avogaro, Thomas Girardi, Edoardo Anselmi, Mattia Pozza. Centrocampi-sti: Alessandro Avesani, Matteo Erbetti, Nicolò Viviani, Marco Todeschini,Greco, Thomas Battisti, Alex Dalla Monica. Attaccanti: Albarello, Matteo Lan-gella, Massimo Veronese, Conferte, Nicola Canterle, Davide Brutti. R.P.

Riccardo Fochesato conla maglia del Chievo